Universidad Tecnologica Equinoccial

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Universidad Tecnologica Equinoccial UNIVERSIDAD TECNOLOGICA EQUINOCCIAL GASTRONOMIA CHEFS ITALIANOS QUE INFLUYERON EN LA GASTRONOMIA BARTOLOMEO STEFANI Bartolomeo Stefani es un cocinero italiano conocido por haber escrito en 1662 un libro de cocina titulado L'arte di ben cucinare (El arte de la buena cocina). publicado en Mantua, ciudad en la que trabajaba a cargo de la familia Gonzaga a finales del siglo XVII. En la actualidad se conocen referencias escritas a la cocina boloñesa gracias a los escritos de Bartolomeo. Esto se debe a la inserción de elementos culinarios regionales en la mayoría de sus recetas. El libro que lo dio a conocer, L'arte di ben cucinare, es además una lista de consejos de cómo adornar platos, preparar elementos de repostería, salsas, cremas. Indica además como se han de preparar los banquetes elegantes y suntuosos. La indicación que hace sobre la cocina medieval lo convierte, igualmente, en una referencia sobre el tema. CRISTOFORO DA MESSISBUGO Cristoforo da Messisbugo, nacido a fines del siglo XV, y fallecido en 1548 en Ferrara, fue intendente de la Casa de Este y cocinero y escritor renacentista italiano. Fue maestro de ceremonias de Alfonso I de Este y de Hércules II ; ordenó y dispuso grandes banquetes en la corte. Fue nombrado Conde palatino por Carlos V en 1533. Un año después de su fallecimiento se publicó su obra Banchetti, composizioni di vivande e apparecchio generale, de notable interés para los estudiosos de la historia de la gastronomía, ya que en ella no solo enumera la logística precisa para la organización de grandes banquetes y comidas de magnates y reyes, con indicación sobre utensilios, vajilla, etcétera, sino que añade una espléndida muestra de platos de diferentes lugares de Italia, e incluso otros lugares de Europa. Indica asimismo gran cantidad de patés de su creación. El lugar de su sepultura es en la iglesia del monasterio de San Antonio de Polesine. DONATO DE SANTIS Donato De Santis (Milán, 1964) es un cocinero italiano especializado en la cocina de ese país. Desde el año 2000 reside en Buenos Aires, donde fundó su propio restaurante, Cucina Paradiso. Ha conducido numerosos programas televisivos y, en 2014, integró el jurado de la versión argentina de MasterChef. PREMIOS 2012 Italian Cuisine Worldwide Award (ICWA) 2011 Premio Martín Fierro de cable a mejor programa culinario por Dolce Italia 2009 Premio Martín Fierro de cable a mejor programa culinario por Villa della Pasta 2008 Premio ATVC (otorgado por la Asociación Argentina de Televisión por Cable) a mejor programa de interés general por Italia mia 2006 Premio Gourmand al mejor libro de cocina para niños y la familia en Latinoamérica por Donato per bambini15 2005 Premio Gourmand al mejor libro de cocina italiana en América Latina por Fatto in casa. 2004 Premio Vocación y Empleo en Gastronomía, Hotelería y Turismo, otorgado por la Fundación El Libro. MARTINO DE ROSSI Martino de rossi (Blenio, Siglo XV - Roma), llamado Maestro Martino da Como, fue el mayor gastrónomo europeo del siglo XV y uno de los primeros cocineros estrella de la cocina occidental. Fue el cocinero del palacio romano del camarlengo papal, denominado Patriarca de Aquileia. El Maestro Martino fue muy conocido en su época como El príncipe de los cocineros. Es conocido por haber publicado un libro de cocina titulado Libro de Arte Coquinaria en el que se describen algunos platos de la cocina mediterránea de la época. ANTONIO LATINI Antonio Latini se desplazó a la ciudad de Roma a la edad de dieciséis años, y trabajó con la familia del Cardenal Barberini. Por turnos fue ayudante de cocina, ayudante de cámara y asistente. Logró aprender los, por aquel entonces teatrales, movimientos de todo maître d'hôtel y trinchador. Con el aprendizaje de estas habilidades pronto logró ascender a posiciones de prestigio, fue condecorado como caballero de la Ordo Militia Aurata por sus servicios. Tras trabajar en Roma y la Corte al servicio de Macerata, Mirandola y Faenza, Latini se dirigió como scalco, o asistente de cámara, a Carillo Salcedo en el año 1682. En Nápoles Latini pudo comercializar algunos de sus mejores productos y servicios al por entonces español denominado Reino de Nápoles para la mesa de Don Stefano. En su obra Lo scalco moderna se hace una breve descripción de las frutas y especialidades locales establecidas en el Regno, en ella se incluye el uso de aceite de oliva, las verduras empleadas en ensalada que las tilda de "máxima calidad", describe igualmente la experiencia directa con 25 locales de servicio culinario en Sicilia, algunos de ellos: Poggio Reale, Chiaja, colline di Posillipo, Pozzuoli, Procida, Ischia, Capri, Sorrento, Vico, Castell'a mare di Stabbia, Torre del Greco, Granatiello, Monte di Somma, Orta, Nola, Aversa, Cardito, Arienzo, Acerra, Giugliano, Capua, Gaeta, Venafro, Sora, Isola di Sora. FUENTES http://www.taccuinistorici.it/ita/news/moderna/letteratura/Larte-di-ben- cucinare-di-Bartolomeo-Stefani.html http://www.donatodesantis.com/ https://www.linkedin.com/pub/antonio-latini/19/69/54a.
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