KARL V° Lavoro Scenico Con Musica in Due Parti Libretto Di Ernst Krenek
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Ernst Krenek KARL V° Lavoro scenico con musica in due parti Libretto di Ernst Krenek PERSONAGGI Karl V baritono Juana (sua madre) contralto Eleonora (sua sorella) soprano Ferdinand (suo fratello) tenore Isabella (sua sposa) soprano Juan de Regla (suo padre spirituale) recitante Henri Mathys (suo medico) recitante Francisco Borgia (gesuita) tenore Alarcon (capitano armata imperiale) recitante Frundsberg (capitano armata imperiale) recitante Alba (capitano armata imperiale) recitante Lannoy (capitano armata imperiale) recitante Un cancelliere imperiale, Pizarro, Francesco I°, Frangipani, Papa Clemente VII° Un cardinale, Lutero, Moritz di Sassonia, Seguaci di Lutero, Un capitano protestante, Il Sultano Solimano, un astrologo, quattro spettri, quattro orologi. Coro: La voce di Dio, Coro di sacerdoti, Coro di Eretici, Coro di Sol- dati, Coro di dame spagnole, Coro di monache, Gente tedesca e spa- gnola, Coro di morti Prima rappresentazione Praga, Nuovo Teatro Tedesco, 22 giugno 1938 1 Krenek: Karl V° - Parte prima PARTE PRIMA Il monastero di San Geronimo de Yuste, in Estremadura, nell’anno 1558. Sullo sfondo, molto grande, “La Gloria“ di Tiziano (Carlo V, i monaci del monastero) (Un messaggero entra, consegna all’imperatore una busta; questi la apre e legge) CARLO KARL I principi elettori a Francoforte hanno dichia- Der Kaiserwürde ledig sprachen mich die rato che sono libero dall’incarico di imperatore, Kurfürsten in Frankfurt, wie ich es wünschte. adempiendo al mio desiderio. Rimuovete i Nehmt die kaiserlichen Wappen von den Türen! simboli imperiali dalle porte. Solo gli emblemi Nur die Zeichen von Spanien und Burgund di Spagna e Borgogna devono essere presenti sollen meine Siegel zieren die kurze Zeit, die nei miei sigilli e nelle bandiere per tutto il tempo mir noch bleibt. Für mich genügt der Name che mi resta. Il nome Carlo è sufficiente, poiché Karl, da ich nichts mehr bin. Lobpreiset Gott, io non sono niente di più. Sia lodato Dio, fra- ihr Mönche, daß er auch diese Last von meinen telli miei, per aver sollevato questo peso dalle Schultern nahm! Irdische Ruh vor der ewigen mie spalle. Una pace terrestre prima della pace sei mein Teil. eterna sia la mia sorte. (I monaci escono) VO C E DI DIO STIMME GOTTE S (che emana dal quadro di Tiziano) Tu ti sei rilassato troppo presto, non sei più Zu früh geruht, Carlos, nicht mehr Kaiser, nicht imperatore, non sei più re, stai mortale davanti mehr König, Mensch vor meinem höchsten al mio trono. Mediante le sue azioni Colombo Thron! Die Welt, wie sie des Columbus Tat ha reso consapevole l’uomo che il mondo è dem menschlichen Bewusstsein vorgestellt als una unità, in modo che l’uomo possa vedere ein Ganzes, so daß der Mensch sah, wie sie come la terra, globo perfetto, ruoti attorno alle als eine Kugel, vollkommen, hinrollt durch die dodici costellazioni celesti, finita, ma anche zwölf Himmelszeichen, endlich und unendlich infinita – il mondo che io ho consegnato a te gleicherweise, diese Welt gab ich dir, daß du perché venisse unificato sotto il segno del mio sie einigest unter dem Zeichen meines einge- figlio unigenito. Come hai adempiuto al tuo bornen Sohns im wahren Geiste. Wie hast du dovere? Come hai portato a termine il tuo com- das Amt verwaltet? Wie hast du die Aufgabe pito? Fino ad oggi tu avevi in te potere e facoltà gelöst? Bis heute trugst du Macht und Herr- di azione. Tu hai abbandonato l’ultimo dei schaft, Möglichkeit des Handelns war bei dir. tuoi poteri terrestri. Ben presto vedrò se avevi Abgelegt hast du nun die letzte irdische Gewalt ragione. Preparati al mio giudizio. – ob du dies durftest, werde bald ich prüfen. Bereite dich auf mein Gericht! CARLO KARL Che cosa sento? È la terribile voce di Dio? Ah, was vernahm ich! War es Gottes wilde Sono tormentato dalla paura della morte? Non Stimme? Bricht schon Todesangst aus mir? ho io sempre fatto ciò che nella concezione Ich habe doch stets getan, was Gott nicht für di Dio non può sembrare vano? Ho fallito in unnütz erachten mag? Oder ha ich irgendwo qualche cosa? Dopo una vita di sofferenza gefehlt in meinen Herrscherpflichten? Vielleicht non sono forse giustificato se faccio come mia stellt unbefangenem Blick sich alles anders ultima dimora la casa di preghiera, dedicando dar…? i miei giorni alla meditazione? Ho sbagliato nell’adempiere ai miei doveri imperiali? O questi 1 Krenek: Karl V° - Parte prima potrebbero essere visti in una luce diversa? (suona un campanello) Chiamate il giovane monaco, il mio confessore. Den jungen Mönch, der mir die Beichte hört, ruft her! – (Entra Juan de Regla) Ascolta, Juan de Regla: ora, poiché tutta la Höre, Juan de Regla! Jetzt, da alles Weltliche, silenziosità, l’ultimo certificato, il titolo cadono auch letzter Schein und Name abfiel von dem dallo stanco nulla che io sono, ho paura di non müden Nichts, das ich noch bin, befällt mich essere giustificato davanti all’ultimo tribunale. jähe Angst, ob ich gerechtfertigt sein werde vor Mi sembra come se il Signore mi avesse par- dem ewigen Gericht. Mir ist, als hätt ich Gottes lato… Mahnruf schon gehört – Mi sento stimolato a provare se ho fatto degli Doch drängt es ich zu prüfen jetzt, ob irgendet- errori nel contesto delle mie azioni. Io ti rive- was ich versäumte im Zusammenhange meines lerò la mia vita e ciò che ho fatto in modo che Handels. Was ich tat und war, will ich vor dir tu possa giudicare come sarà la mia presenza entwickeln, daß du urteilen magst, wie ich vor davanti al Signore. Gott bestehen kann. JUAN JUAN Vostra maestà, come potrei io, monca igno- Majestät, wie sollte ich, der junge unwissende rante, essere capace di misurare la grandezza Mönch, Euer ungeheures Tun ermessen? della vostre imprese? CARLO KARL È proprio perché tu non sai nulla di intrighi che Gerade weil du unkundig bist der weltlichen tu potrai riconoscere con maggior chiarezza Verwicklungen, wirst besser du den innern il reale valore del mio lavoro. La legge che Wert meines Tuns erkennen. Es muß doch das governa le azioni deve essere una sola, non Gesetz des Handelns ein einziges sein, ob importa se esse vengono compiute da uno Kaiser oder Knecht ihm folgen. schiavo o da un imperatore. JUAN JUAN L’ascoltare la vostra confessione può essere di Schon daß ich Eure Beichte höre, mag vielleicht peso a me stesso più di quanto non sia di sol- mehr mich belasten, als es Euch erleichtert, lievo a voi. Ma io sono fortificato dalla dignità doch stütz mich immerhin die Weihe meines del mio compito. Amtes dort – CARLO KARL Allora pensa che questa è una confessione. So denk, es wäre eine Beichte! Rüste dich mit Assumi i poteri che ti sono stati affidati dalla den Gaben, die dir die heilige Kirche leiht – Santa Chiesa – e aiutami nella mia grande doch hilf mir heut, in meiner großen Angst! ansietà. JUAN JUAN Sire, per voi lo farò. Ma non irritatevi se inter- Herr, für Euch will ich es tun. Wollt nicht unge- romperò il vostro racconto con molte domande. halten sein, wenn ich mit vielen Fragen Eure Cominciate, maestà. Rede unterbreche. Fanget an, Majestät! 2 Krenek: Karl V° - Parte prima CARLO KARL Dio nostro Signore mi chiese di unificare il Gott der Herr verlangte von mir, daß ich die mondo nel segno di Cristo dopo che Egli ci Welt im Zeichen Christi einige, nachdem er diede attraverso Colombo la conoscenza delle durch Columbus uns das Wissen um die Aus- dimensioni della terra. Dalla Spagna la Croce dehnung der Erde geschenkt. Von Spanien aveva viaggiato nelle tempeste attraverso l’oce- war das Kreuz im Sturm hingefahren über ano, dalla Spagna io versai lo spirito sopra le den Ozean, von Spanien sollte ich den Geist oceaniche diversità del genere umano, facendo ausgießen über den Ozean der menschlichen di esse un’unità. Come gli orologi di questa Vielheit, daß sie zur Einheit werde. So wie die stanza devono correre in circolo per segnare Uhren dieses Raumes nach einerlei Gesetz le ore secondo un’unica legge, l’uniformità den Stundenkreis abschreiten müssen, also dovrebbe governare le menti molteplici nel mio sollte Einerleiheit herrschen über dem Vielsinn impero sopra il quale non tramonta mai il sole. der Menschen in meinem Reich, in dem die La mia fu la magia della gioventù di cercare di Sonne niemals unterging. Magie der Jugend, allargarsi nell’altro regno, e ora, di nuovo, l’av- die noch Fühler hat in das andre Reich, wie sie vicinarsi della morte mi rivela segni portentosi. dem todesnahen Alter wieder wachsen, war um Anche la magia, nera e bianca, due in uno, mich; magisch auch, dunkel und hell, zweieinig furono i segreti segni che io ricevetti quando io die geheimen Zeichen, die ich empfing, als ich venni a Tordesillas molto tempo fa, a vedere la zu meiner armen Mutter nach Tordesillas kam. mia povera madre. (Appare Juana) Ora la posso vedere davanti a me, a ricuperare Hier seh ich sie wieder vor mir – ! Vergessenes cose dimenticate e passate, e riconoscendole hol ich wieder herauf und erkenn es wieder im con la memoria. Erinnern. JUANA JUANA (in una sorta di trance) Non ho dimenticato nulla e riconosciuto nulla. Nichts hab ich vergessen. Drum erkenn ich Questo viene solo attraverso la memoria. nichts wieder. Nur Erinnern schafft Erkennen. CARLO KARL Ella non realizza che suo marito è morto, e così Weil sie den toten Gatten lebend glaubt, hält dicono che è matta. Ella non lo è più di quanto man sie für wahnsinnig. Sie ist’s nicht mehr lo siamo noi, alla ricerca delle origini quando als wir, die wir hinter dem Ziel den Ursprung tutto è finito. suchen. JUAN JUAN La tristezza la offusca così che ella vede pre- Trauer umnachtet sie, daß sie verlorenes vor- senti le cose perse.