SÉMATA, Ciencias Sociais e Humanidades, 2020, vol. 32: 131-149 Tra oblio e rimozione ideologica La biografia di Francesco Saverio Nitti e l’identità’ italiana del primo dopoguerra Between Oblivion and Ideological Repression. The Biography of Francesco Saverio Nitti and the Italian Identity after Great War FRANCESCA CANALE CAMA Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli (Italia) http://orcid.org/0000-0002-1546-0961
[email protected] Sinossi Nel movimentato quadriennio (1919-1922) che in Italia seguì la fine della prima guerra mondiale, l’uscita dalla guerra e la gestione dei problemi ad essa connessi, la crisi sociale divampante quasi contemporaneamente al ritorno della pace - in una parola la ricostruzione morale e materiale della nazione - sono generalmente messi in relazione con il “ritorno al liberalismo” incarnato dalla figura e dal governo di Francesco Saverio Nitti tra il 1919 ed il 1920. Instancabile artefice di un progetto di pace europea di ampio respiro che egli andava elaborando per conto dell’Italia vinci- trice, raggiunse il suo massimo ascendente politico internazionale proprio mentre l’umore delle piazze e delle pance del Paese virava senza freno verso quel “sacro egoismo” sempre più incarnato dall’ esperienza dell’occupazione di Fiume e dal mito della “vittoria mutilata”. Il fallimento del suo governo nel giugno del 1920 è spesso indicato come autentica incarnazione della fine del liberalis- mo italiano e, non senza punte di aspra critica, come esempio di quella debolezza istituzionale che favorì non poco l’ascesa del fascismo. Non si trattava, però, del semplice fallimento di un governo e del suo presidente: si apriva una pagina nuova e ricca di sviluppi sia per la storia nazionale che per la biografia umana di Nitti.