Occhio, Libro, Contenuto Sintesi visiva per un cartaceo più appetibile

Candidata: Lucia Marchetti

Relatore: Emmanuel Crivelli

Correlatore: Michele Amadò Tesi di Bachelor 2015 SUPSI - DACD - CV3 - A.A. 2014-15

Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Indice

Abstract, domande 5

Ipotesi 6

1. “Il problema del futuro non è il digitale, 7 ma appunto l’esistenza dei lettori” 1.1 I lettori 1.2 La produzione 1.2.1 Narrativa e libri per ragazzi 1.3 Le cause del declino

2. La rivoluzione digitale 11 2.1 La produzione 2.2 “Il peggior nemico del libro cartaceo? Il mercato!”

3. Digitale VS Cartaceo 13 3.1 Vantaggi e svantaggi del digitale 3.2 Lati negativi del digitale 3.3 Lati negativi del libro cartaceo 3.4 Lati positivi del cartaceo

4. La domanda del lettore 19

5. Il paratesto come strumento 21 comunicativo del libro 5.1 Il Paratesto: peritesto ed epitesto 5.1.1 Le soglie del libro 5.1.1.1 Il formato 5.1.1.2 La copertina e gli annessi 5.1.1.3 Il vestito editoriale 5.1.1.4 Il colophon 5.1.1.5 Il marchio editoriale 5.1.1.6 Il frontespizio 5.1.1.7 La Prière d’insérer 5.1.1.8 Cataloghi, manifesti e prospetti 6. Sintesi narrativa 33 6.1 Sintesi narrativa delle immagini 6.2 Frammentazione 6.3 Sintesi dei “140” 6.3.1 #TwLetteratura

7. Grafica e letteratura 40

8. Progetto 42

9. Conclusioni 83

10. Il libro a cavallo dell’era digitale 85

11. Bibliografia 91

12. Sitografia 93 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Abstract e domande

Abstract delle tempistiche di assunzione dei con- Gli aspetti di un artefatto editoriale che tenuti testuali. Per questi motivi credo sia a primo impatto possono essere sottovalutati opportuno porre l’accento sulla prima fase di sono quelli legati alla storia e alla società dai contatto che il lettore ha con il libro. Così ho quali esso deriva. Il libro è figlio del suo tem- intrapreso inizialmente la ricerca degli stru- po, degli usi e costumi di una popolazione. menti di comunicazione che il libro adotta Oggi, schiacciati dalle frenetiche infor- per sua natura. mazioni dei mass media, i livelli di attenzione Infine, la passione per l’innovazione mi sono sempre più ridotti, ed è forse questo un ha portato a sostenere una tesi e un prodot- motivo che ha portato il mondo cartaceo ad to, dei quali sono autrice e allo stesso tempo essere surclassato da quello digitale. rappresento un potenziale target. Senza cadere nei più banali stereotipi di schieramento dal lato del prodotto cartaceo, ho preso in considerazione le peculiarità di Domande uno e dell’altro mondo. Nella società di oggi guidata dai ritmi Inizialmente mi sono posta alcune delle e strumenti introdotti dall’avvento del domande più condivise oggi, frutto dell’in- digitale, come può la comunicazione visiva fluenza digitale: nobilitare l’“oggetto – libro”, l’interesse per Come reagisce il libro cartaceo all’intro- il volume cartaceo e la sua fruibilità? duzione dell’e-book? Quali sono le caratteristiche dell’ “ogget- Come rendere visivamente rintracciabi- to-libro” che possono essere messe in luce li i contenuti di un libro, integrandoli visiva- proprio grazie alla venuta del digitale? mente alla forma (la copertina, ad esempio) La tesi che sostengo presenta una possi- del libro stesso? bile via di sviluppo dell’immagine attribuita al libro cartaceo. Essa non parla quindi di “estinzione dell’editoria cartacea”, ma parla piuttosto di “ottimizzazione”. Questo mio pensiero si presenta senza alcuna pretesa di stravolgimento dell’approccio editoriale. Per sviluppare il progetto ho tenuto conto delle norme che regolano la forma del libro da secoli. Esso poggia su queste regole, mettendole in relazione con i cambiamenti

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Ipotesi

La rappresentazione visiva prevede una Anche le avanguardie del Novecento lettura simultanea dei contenuti. Nel campo hanno realizzato opere analoghe. Sia, ad dell’editoria essa può rivelarsi uno strumento esempio, i cubisti e i futuristi catturano in utile per informare il lettore riguardo il gene- un’unica tela diversi punti di vista e differen- re di testo e al contempo i principali conte- ti momenti della giornata. nuti. La copertina, sia cartacea che digitale, Ai fini di rispondere alla domanda di può rappresentare una sintesi simultanea ricerca deve però prevalere la comprensi- visiva che introduca i contenuti emergenti bilità e la rapida decodifica degli elementi dell’opera. Presentando il libro (e per questa visivi, come non sempre accade nei linguaggi tesi ci si soffermerà sul romanzo, tenendo in avanguardistici. considerazione diversi generi) con la mappa Per impostare un modello di sintesi visiva del testo è possibile catturare l’occhio visiva comprensibile è necessario analizza- dell’osservatore in modo rapido, e rapida re ogni elemento del contenuto del testo. sarà la comprensione dei contenuti principali Suddividendo l’opera in categorie (assiomi presenti nel testo. o nuclei narrativi), e dando loro un diverso Alcuni grandi artisti che vissero a peso, è possibile tracciare – con il sistema se- cavallo del 1200 e il 1400, come ad esempio gnico visivo (formema, testurema, cromema) Duccio di Buoninsegna e Giotto, e in seguito – un’unica struttura visiva che sia intuitiva, Piero della Francesca, ed altri, realizzavano chiara e d’impatto. le immagini come historia figurata. Per stare al passo con l’era digitale A differenza delle moderne illustrazio- verranno analizzate le strategie di marketing ni, la rappresentazione globale, istantanea, di editoriale affiancate alla comunicazione con una intera narrazione veicolava i contenuti il pubblico (/cliente ultimo). Attraverso un del testo senza un supporto significativo da confronto fra i tempi e i modi di fruizione parte della parola scritta. dei contenuti nel mondo digitale e in quello Questo comporta, nelle immagini, una cartaceo, la sintesi visiva formulata potrà compresenza di personaggi in tempi e luoghi essere applicata a entrambi i canali. differenti in un’unica icona.

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1. “Il problema del futuro non è il digitale, ma appunto l’esistenza dei lettori”

Prima di andare a parlare dell’ ’oggetto-libro’ che sta al centro della discussione, è opportuno impostare una premessa. La seguente premessa ha un ruolo di cornice per il quadro totale che si andrà a creare. Facendo particolare riferimento all’articolo Editoria: in Italia sempre meno lettori. E se fosse colpa dei libri?, in questa prima fase di ricerca si analiz- 1- Questo termine è preso in zano, attraverso documenti e dati concreti, quelli che sono gli andamenti più o meno co- prestito dall’articolo Editoria: 1 in Italia sempre meno lettori. scienti del lettore riguardo la sua ’desertificazione progressiva’ . Si cercherà quindi di formu- E se fosse colpa dei libri? di lare e motivare alcuni presupposti relativi la situazione attuale del mondo editoriale. Luca Formenton pubblicato su ilfattoquotidiano.it (7 gen- naio 2014). Luca Formenton è editore de il Saggiatore, vi- 1.1 polazione femminile legge almeno un libro cepresidente della Fondazione I lettori all’anno, mentre di quella maschile legge solo Arnoldo e Alberto Mondadori ed editore fino al 2008 di Oltre alla problematica nata dall’in- il 34,5%. I soggetti che in questa categoria Diario della Settimana). troduzione del prodotto digitale, che verrà leggono di più sono i bambini dagli 11 ai 19 affrontato successivamente, in questi anni anni, infatti ben il 50% di loro legge. Si tratta il campo editoriale deve fare i conti con la quindi della fascia d’età più attiva. variazione del numero di lettori. Restando nell’ambito dell’infanzia, Per quello che riguarda l’Italia, la emerge un’influenza rilevante, sia essa positi- minaccia è urlata a gran voce dai dati ISTAT va sia essa negativa, da parte dei genitori ver- (Istituto nazionale di statistica) e AIE (Asso- so i figli, nei confronti della lettura. Oltre alla ciazione Italiana Editori) i quali documenta- rilevanza dei dati ISTAT, anche la maggior no un calo progressivo dei lettori dal 2010 ad parte degli editori sostiene che l’educazione oggi. È necessario approfondire l’argomento alla lettura nell’ambito familiare rappresenti per spiegare nei dettagli questa affermazione una delle chiavi per mantenere il libro in 2- Tematica affrontata nell’in- spesso oggetto di discussione. vita2. Ancora sulla base di tali dati emerge un tervista fatta a Franco Zambel- loni, e nell’articolo Editoria: in Osservando da vicino le dinamiche caso particolarmente sconcertante: il 9,8% Italia sempre meno lettori. E italiane, la categoria dei lettori che è mag- delle famiglie, vale a dire una famiglia su die- se fosse colpa dei libri? di Luca Formenton. giormente in crisi oggi è quella dei così ci non ha nemmeno un libro in casa, mentre detti ’lettori deboli’. È stata fatta una diffe- il 63,5% ne possiede al massimo 100, che, renziazione all’interno della definizione di ’calcolando un ingombro medio di 30/40 lettore. Il lettore debole è rappresentato da libri per metro lineare, occupano indicativa- 3- ISTAT, La produzione e la quella sezione di ’pubblico’, dai sei anni in mente non più di tre ripiani di uno scaffale’. 3 lettura di libri in Italia 2013- 2014 sù, che legge almeno un libro all’anno per Le conseguenze si rivelano prevedibili: passione, senza tenere conto della lettura il bambino che nasce e cresce in un nucleo legata alla didattica e al mondo lavorativo. familiare di lettori, vale a dire il 66,9%, avrà Infatti, secondo l’ISTAT nell’anno 2013 il più possibilità di rimanere in parte fedele 43% della popolazione dichiara di aver letto al libro cartaceo piuttosto di un individuo i almeno un libro durante l’anno precedente, cui genitori non leggono, ovvero il 32,7%, o di tutta risposta nel 2014 questo dato è sceso peggio ancora non possiedono libri. Seppur al 41,4%. essendo educati alla lettura, anche tra i lettori In questa categoria di lettori è presente laureati si evidenzia un lieve calo: dal 77,1% un divario significativo che si accompagna nel 2013 al 74,9% nel 2014. alla differenza di genere. Il 48% della po- Riguardo la lettura debole ci si potreb-

7 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto be dilungare anche sulla disomogeneità del Pensi che nel 1823 Giacomo numero di lettori in base all’area geografica, Leopardi scriveva nello Zibaldone: ma poco avrebbe a che vedere con il fine ul- ’L’Italia è un Paese dove tutti timo della tesi. A questo proposito vengono scrivono e nessuno legge.’ riportati due dati di rilievo: in città popolate L.M. : Ora più che mai!” 4 4- Dialogo tratto dall’intervista al Prof. Zambelloni (30 giugno da più di 2000 abitanti, poco più della metà 2015). delle persone legge; al contrario, dove il Secondo uno studio ISTAT del 2014 numero di abitanti è inferiore al 2000 le per- confrontando gli andamenti della produzio- sone interessate alla lettura calano al 37,2%. ne libraria degli ultimi anni, il 2013 evidenzia Una forte differenza del numero di lettori uno sviluppo rispetto all’anno precedente in riguarda anche il territorio del sud d’Italia, termini quantitativi della produzione edito- dove meno di un terzo della popolazione ha riale, con il 6,3% in più dei titoli pubblicati e letto almeno un libro nell’anno precedente. il 2,5% in più delle tirature. Circa 1.600 edi- Ora che sono state definite le pecu- tori italiani hanno pubblicato quasi 62.000 liarità del ’lettore debole’ e della sua crisi si opere e stampato oltre 180 milioni di copie, specifica molto brevemente invece quella mediamente con tirature di 3000 copie. porzione di lettori che permane e che non Questo discorso che concerne i grandi ha subito grossi cali. I ’lettori forti’ o stabili editori, non può valere per i medi editori, i rappresentavano nel 2013 il 14,3% dei lettori quali hanno ridimensionato del 2,9% i titoli e sono coloro che ammontano almeno a 12 pubblicati e del 19,2% le tirature.5 5- Tutti i dati del capitoletto La produzione derivano dal libri l’anno, leggendone almeno uno al mese. rapporto 2013-2014 ISTAT, La Nel 2014 questa categoria ha rappresentato 1.2.1 produzione e la lettura di libri in Italia. il 13,9%, dunque il calo è minimo – seppur Narrativa e libri per ragazzi esistente – e indice di stabilità. Riguardo i generi letterari, nel 2013 un quarto dei libri prodotti riguardava i roman- 1.2 zi, i gialli, i romanzi d’avventura come anche La produzione libri di poesia. Più nello specifico, i romanzi Nonostante questi fattori, che sintetiz- e i racconti pubblicati nel 2013 arrivavano zano una diminuzione dell’interesse da parte al 17,3% di titoli e il 27,5% delle compie dei lettori deboli nei confronti del libro e una stampate durante l’anno. stabilità da parte dei lettori stabili, il proces- L’esame per generi evidenzia, dopo la so di produzione editoriale sta registrando flessione subita negli ultimi anni, un incre- una lieve ripresa. mento significativo delle proposte editoriali Se in tempo di crisi è sempre più pro- destinate al pubblico dei bambini e dei babile trovarsi fra le mani un libro prodotto ragazzi, che nel 2013 sono aumentate del in una carta scadente e rilegato malamente, 18,6% in termini di titoli e del 20,9% per le con l’avvento del digitale l’editore ha una tirature. Lo stesso andamento si riscontra per nuova arma a sua disposizione. O meglio, l’editoria educativo-scolastica (+23,1% dei egli non deve più necessariamente far fronte titoli), che però ha visto diminuire il numero ai costi di stampa, di materiali e di rilegatura. di copie stampate (-12,2%). Oltre un libro Questo è uno dei motivi principali che ha per ragazzi su tre (37,9%) è tradotto da una portato ad una moltiplicazione smisurata lingua straniera e nel 19% dei casi la lingua degli editori in Italia. originale è l’inglese. Per quale motivo l’editoria prosegue “F.Z. : Avrà notato che gli editori in questa direzione? Perché proprio i libri adesso sono centinaia o addirittura per ragazzi? Perchè i romanzi? Una rispo- migliaia. Perché con il ’self- sta potrebbe essere connessa alla questione publishing’ io scrivo il libro, mi introdotta nel capitolo 1.1 riguardo alla vasta invento il nome di un editore e via... quantità di lettori giovani e alla loro persi- stenza nella lettura. Discutendo con il Pro-

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fessor Franco Zambelloni, grande appassio- narrativa sono i più rimpiazzabili dal digitale8 nato di letteratura e di libri, sono sorte alcune 8- Pensiero ispirato al capitolo riflessioni riguardo l’infanzia e i libri cartacei. 1.3 “1. Le differenze nel campo dell’editoria moderna”, A Book Nell’editoria d’infanzia il libro si rivol- Le cause del declino about Books Made of Book, ge specialmente ai ’nativi digitali’, vale a dire Per concludere questo capitolo che Nicolas Polli Edizioni, Brusino Arsizio, 2013, pp.22-23. a quelle generazioni appena nate che sono vede come soggetto principale il lettore, portate fin dai primi anni a confrontarsi con si possono sintetizzare quindi le cause del l’interattività del digitale. Non è un’impresa declino dell’interesse nei confronti della let- semplice quella di mantenere un dialogo con tura degli ultimi anni. Oltre ad aver preso in questi individui. Il Professor Zambelloni considerazione ed analizzato i risultati forniti dichiara la personale e sincera passione per la da ISTAT e AIE, è stato individuato il punto materialità del libro cartaceo: di vista dei lettori e ora anche degli editori. In un articolo scritto da Luca Formenton, “Il libro cartaceo è una cosa a cui io e la mia editore de il Saggiatore, vicepresidente della generazione siamo affezionati. Ha una sto- Fondazione Arnoldo e Alberto Mondado- ria, me lo son tenuto sul comodino, e questo ri ed editore fino al 2008 di Diario della legame affettivo sentimentale non ce l’hai Settimana, vengono riportare quelle che sono 6- Tratto dall’intervista al Prof. con la versione virtuale.” 6 le cause condivise che sono all’origine della Zambelloni (30 giugno 2015). ’desertificazione progressiva del lettore’. Oltre all’ingente quantità di lettori Le cause individuate dall’ISTAT e dai giovani, forse si presenta allo stesso tempo maggiori editori sono diverse. In primis si questa ’paura’ di perdere quel legame diretto rileva una mancanza di efficaci politiche sco- con l’oggetto-libro, mancanza che i bambini lastiche di educazione alla lettura e al libro. nati negli ultimi anni possono arrivare a non L’ambiente scolastico è uno dei più percepire. Richiamando ancora una volta le attivi nel campo della digitalizzazione, è famiglie alla responsabilità dell’educazione: stato precedentemente chiarito che circa il 50% dei libri didattici prevedono la versione “L.M. : Quindi le future generazioni, digitale. Questo fattore comporta un allonta- che nemmeno durante l’infanzia namento dal prodotto cartaceo. hanno conosciuto il libro cartaceo Oltre alla questione scolastica, e forse (al nostro stesso modo), potranno anche conseguentemente a questa, è stato essere comunque interessate individuato un basso livello culturale della al cartaceo? popolazione con conseguente disinteresse. F.Z. : Ma io spero che a molti Inoltre si individua anche un’inadeguatezza bambini, genitori e zii regalino nelle politiche pubbliche di incentivazione 9- Puntualizzazione di Luca ancora un libro cartaceo, un libro all’acquisto dei libri.9 Formenton nel suo articolo Editoria: in Italia sempre meno per bambini (con le illustrazioni di Allontanandosi dalla sfera culturale od lettori. E se fosse colpa dei Franco Cavani magari). Spero che educativa, questo processo è strettamente libri?, riguardo l’analisi dei dati ISTAT 2013-14. ci sia ancora questo incontro. Però caratterizzato anche all’inefficienza dello sono convinto che sono già tanti i strumento pubblicitario. Si tratta dell’ultimo ragazzini che il libro cominciano fattore di rilievo, sul quale si faranno evidenti già a leggerlo sul monitor; e la cosa alcune prese di posizione durante la pro- andrà avanti evidentemente perché la gettazione dell’artefatto: la modesta attività conseguenza è questa: di promozione del libro e della lettura da 7- Intervista Prof. Zambelloni, trasmettere il libro di carta.” 7 parte dei media. I canali di promozione 30 giugno 2015. sfruttati per questi tipi di prodotti non sono Per tornare alla domanda “Perché i particolarmente sfruttati o calibrati coscien- romanzi?”, come si può giustificare questa ziosamente. In questa tesi si giungerà a delle scelta di genere? A questa domanda per ora prese di posizione riguardo gli strumenti più si può rispondere che i grandi classici della congeniali e appropriati al mondo cartaceo

9 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto e a quello digitale. L’articolo di cui si parla nel particolare, tratto da Il fatto quotidiano, si apriva con una citazione di Carlos Fuentes che esorta l’editore a difendere la lettura:

“Bisogna creare lettori, non dar loro solo quello che vogliono”10 10- Editoria: in Italia sempre meno lettori. E se fosse colpa dei libri? di Luca Formenton Cosa che deve fare l’editore, e non pubblicato su ilfattoquotidia- no.it (7 gennaio 2014). solo lui, per ricevere un riscontro positivo da parte della popolazione? Innanzi tutto è necessario far fronte alle problematiche ap- pena citate grazie a forti manovre in ambito scolastico, familiare e di marketing. Ci sono alcuni passaggi, rilevati in questo caso dall’autore Luca Formenton, che riguardano il settore di produzione del libro. Egli infatti si dichiara fortemente con- trario alla standardizzazione delle migliaia di best-sellers in circolazione. Come lui, anche il Professor Zambelloni – lettore stabile – segnala una forte necessità di qualità nel prodotto libro.11 11- Intervista Prof. Zambelloni (30 giugno 2015).

Riferimenti sitografici e bibliografici:

Luca Formenton, “Editoria: in Italia sempre meno lettori. E se fosse colpa dei libri?”, ilfattoquotidiano.it, 7 gennaio 2014, , (3 giugno 2015)

Michael S. Rosenwald, “I nativi digitali preferiscono i libri di carta?”, ilpost.it, 25 febbraio 2014, ,(1 luglio 2015)

ISTAT, La produzione e la lettura di libri in Italia. 2013-2014, , (3 giugno 2015)

Nicolas Polli, A Book about Books Made of Book, Nicolas Polli Edizioni, Brusino Arsizio, 2013, pp.22-23

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2. La rivoluzione digitale

2.1 la figura predominante nell’e-commerce: La produzione Amazon. Questo colosso è “uno strumento Come già anticipato, il più importante di marketing per ottenere una maggiore 4- Tesi di Laurea di Andrea cambiamento degli ultimi anni nel campo reattività”.4 Padula L’evoluzione dell’e-com- merce. Il caso Amazon, A.A. dell’editoria è indubbiamente dovuto alla Ciò che più attrae il cliente nei con- 2012-2013, LUISS Guido rivoluzione digitale. Il termine ’digitalizzazio- fronti di questo mezzo on-line è racchiuso Carli, p.6. ne’ comparirà infatti molte volte all’interno nei vantaggi relativi al binomio ’spazio-tem- di questa tesi. po’. Con la distribuzione attraverso il Web si Editori, stampatori, librai e lettori – ’de- abbattono i costi di trasporto, e in tempo 1- Termini relativi al rapporto boli’ o ’forti’1 – hanno ormai preso coscienza reale si possono cliccare, acquistare e riceve- 2013-2014 ISTAT, La produ- zione e la lettura di libri in del fatto che, da una decina d’anni a questa re i prodotti nel giro di trenta secondi, come Italia, p.4. parte, il mondo editoriale cartaceo è progres- spiega il fondatore e CEO di Amazon Jeff 5- Alessandro Gazioia, nel suo sivamente stato surclassato dal digitale. Bezos.5 Una legge del 2011, ovvero la Legge Come finisce il libro, cita Il 6 CEO di Amazon Jeff Bezos, il L’editoria contemporanea deve fare i Levi , ha imposto una limitazione della quale afferma di aver definito conti con la rivoluzione digitale che ovvia- convenienza per il cliente di Amazon Italia Amazon sulle esigenze di prati- cità ed immediatezza. mente porta sia infiniti vantaggi, come anche regolando gli inimitabili sconti sui prodotti 6- Alessandro Gazioia, Come dà luogo a diversi problemi riguardanti, in che abbattevano la concorrenza. finisce il libro, p.61. particolare, il mercato del prodotto cartaceo. In realtà, questa manovra non è servita Oggi in Italia un quarto dei libri ad infrangere il monopolio che Amazon ha stampati viene tradotto anche nella versione sul mercato, infatti i clienti di questo portale digitale, ovvero il 24% circa del totale delle sono stati fidelizzati, oltre che per il vantag- produzioni editoriali del 2013. Questo gio economico delle spese ridotte, anche per sviluppo progressivo sempre più rapido ha la complessiva esperienza dell’azienda, la 7- Alessandro Gazioia, Come portato inoltre alla digitalizzazione di circa la quale ’coccola’ e ’vizia’7 l’utente da prima a finisce il libro, p.7. metà dei titoli scolastici. dopo l’acquisto rendendo ogni azione facile e veloce. 2.2 Le librerie on-line stanno facendo “Il ’peggior nemico’ del libro crollare una figura fidata che è generalmente 2- Intervista Prof. Zambelloni, cartaceo? Il mercato!” 2 da intendere come ’lettore stabile’: il libraio. 30 giugno 2015. La maggioranza degli editori italiani Il libraio, con l’avvento di Amazon e altre 3- Dal rapporto 2013-2014 punta su due differenti canali di diffusione.3 piattaforme di questo tipo, ha iniziato a ISTAT, La produzione e la lettura di libri in Italia. Da un lato si appoggia ai librai che subire un crollo allarmante. Queste aziende resistono e meno risentono della crisi di però non sanno ricoprire in toto il ruolo del mercato, ovvero quelli indipendenti, quelli di libraio, credono di poterlo fare a pieno titolo nicchia o specializzati in un particolare ma spesso sbagliano. settore. Certamente, le vendite on-line dovute Ma la più grande spinta che può essere ad un click curioso su uno dei titoli correlati offerta agli editori consiste nei canali di all’acquisto che si sta per compiere, sono distribuzione on-line. Per accrescere la sicuramente merito dello strumento digitale, domanda da parte del pubblico, le maggiori il quale è in grado di creare mille collega- case editrici distribuiscono i prodotti tramite menti per promuovere un prodotto poten-

11 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto zialmente desiderabile. Ma si tratta di una serie di passaggi studiati meccanicamente per aumentare le vendite. Sono sempre più rari infatti quei librai – perché infatti sono pochi quelli che resistono – realmente appassionati e legati all’oggetto-libro e che dedicano il loro tempo ad un cliente indeciso alla ricerca di una lettura o di un regalo per l’amico.

“Se va in una libreria, sia pure la Feltrinelli a Milano, può girare per ore tra gli scaffali però ha pur sempre una scelta limitata in termini ragionevoli. Se lei va in internet a cercare libri non finisce più. Per questo dicevo che è il mercato il peggior nemico, perché c’è di tutto: c’è la porcheria e c’è il gioiello” 8 8- Intervista Prof. Zambelloni, 30 giugno 2015.

Riferimenti sitografici e bibliografici:

Alessandro Gazioia, Come finisce il libro, Minimum Fax, Roma, 2014

ISTAT, La produzione e la lettura di libri in Italia. 2013-2014, , (3 giugno 2015)

Andrea Padula, L’evoluzione dell’e-commerce. Il caso Amazon, LUISS Guido Carli, 2013

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3. Digitale VS Cartaceo

Nel confrontare il libro elettronico che vive all’interno di un software e un hardware, con un tradizionale libro stampato viene naturale esprimere pareri positivi e negativi in entrambe le direzioni. La costante che permane in entrambi i prodotti editoriali è legata al concetto di libro come oggetto. Nel tracciare questo profilo è bene però ricordare che il libro 1- Il termine ’evoluzione’ si digitale consiste in una ’evoluzione’1 dell’ ’oggetto-libro’ inteso nella sua più classica e riferisce al legame inscindibile che sta alla base della progetta- tradizionale forma. Si potrebbe azzardatamente affermare che l’e-book è una trasposizione zione del libro digitale. del testo che avviene grazie all’uso di nuovi strumenti tecnologici rispetto l’originale libro cartaceo. Per potersi trattare di un’evoluzione, in linea teorica, dallo stadio più recente devono poter permeare alcuni degli aspetti funzionali e strutturali della fonte primaria. Bisogna però tenere conto del fattore sottolineato anche da Giulio Passerini che vede l’eccel- 2- Giulio Passerini è curatore lenza digitale e l’eccellenza analogica come due obiettivi differenti.2 della collana Gli intramontabili di Edizioni E/O e lavora nel Quindi, l’ ’oggetto-libro’ cos’è? Il libro è da intendere come uno dei supporti utilizzati campo editoriale a Milano. Sul per racchiudere e trasportare degli specifici contenuti, siano essi narrativi o meno, all’interno suo tratta argomenti di editoria cartacea e digitale, e di un formato durevole o meno nel tempo. Per veicolare il contenuto il libro si presenta sotto in particolare tratta di questo argomento in un post datato forma di pagine, fruibili e durevoli, che possono variare nel formato e nel materiale a secon- 15 maggio 2012. da della volontà dell’editore o dell’autore, nel caso del self-publishing. Detto questo, è possibile analizzare e confrontare brevemente i due prodotti, digitale e cartaceo, senza pretendere di disegnarne un quadro complessivo, ma cercando di metterne in discussione alcuni aspetti rilevanti per lo sviluppo della tesi.

3.1 senza la necessità di permessi scritti e magari Vantaggi e svantaggi del digitale tempistiche di attesa per la consultazione Ricontestualizzando alcuni processi molto lunghe. Questo rappresenta il secondo affrontati precedentemente, è possibile vantaggio. Il backup elimina allo stesso definire i lati positivi e quelli negativi dell’ tempo almeno due seccature: la prima è esperienza del libro elettronico. appunto la reperibilità di quei materiali Uno dei vantaggi che appare più storici, anche rari che altrimenti sarebbero lampante del libro elettronico è la portabilità soggetti a deterioramenti continui durante che lo caratterizza. Sia per gli studenti di la consultazione. Non si rischia quindi – ogni età, sia per chi lavora, questo rappresen- escludendo perdite di files e catastrofi ta un enorme vantaggio pratico che elimina naturali – la perdita definitiva di un prodotto l’ingombro e il peso di ogni volume. La cartaceo, sia esso importante, o meno; e in comodità di poter camminare con un Kindle secondo luogo è possibile confrontarsi con nella borsa anziché con un libro in mano non volumi altrimenti non accessibili. può essere messa in discussione, in più un In Svizzera, più precisamente a Zurigo apparecchio del genere non necessita l’ali- vi è un’iniziativa federale per cui i libri – mentazione continua di corrente, e questo lo compresi i codici manoscritti – vengono rende anche più comodo dei monitor fissi. convertiti in immagine di ottima risoluzione. Un ingombrante libro antico inoltre può essere digitalizzato per divenire reperibile

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“È più facile leggere un codice del Dal 1997 prendono il via alcuni studi 1300 sul monitor ingrandendo dalla E Ink Corporation in favore della i caratteri – quei caratteri che [...] lettura comoda e piacevole per mezzo di non sono facili da decifrare, – che schermi che riflettono la luce come il suppor- non andando direttamente a to cartaceo. Oltre ai bassi consumi energetici consultare il codice per il quale è di tali supporti, il superamento dello scher- indispensabile avere il permesso” 3 mo classico retroilluminato ha significato un 3- Intervista Prof. Zambelloni, grande passo avanti, che allo stesso tempo 30 giugno 2015. Un terzo vantaggio dell’usufruire di rappresenta l’ennesimo adattamento del libri elettronici consiste nella facilità di mondo digitale riguardo il cartaceo. Nono- ricerca di passaggi specifici all’interno del stante questo, un e-book può essere letto sia testo. Ovvero, se fosse in corso una ricerca alla luce, sia al buio, o per i non vedenti e – come ipotizza il Professor Zambelloni – ipovedenti, può anche essere ascoltato. all’interno di un particolare saggio, non Un’altra lampante arma della pubblica- sarebbe un problema ritrovare il passaggio se zione elettronica è la possibilità di incorpora- venisse perduto il segno: “Se dovessi sfogliar- re files non prettamente testuali, come mi la Bibbia o la Divina Commedia per immagini, files audio, video e animazioni.6 6- Paragrafo estrapolato dalla traduzione della pagina ritrovare quel passaggio ci metterei un sacco In ultimo, le fasi di produzione del . Inoltre, i software di lettura di questi fasi altrimenti costose. È proprio questo il file offrono sempre più attività aggiuntive motivo del crescente numero di editori. Sia il che richiamano l’utilizzo del cartaceo: processo di produzione da parte della casa dall’aggiunta delle note alla sottolineatura, editrice, sia quello di acquisto da parte del alla possibilità di copiare ed incollare il testo cliente è evidentemente più economico anziché riscriverlo a mano, ed infine la rispetto al libro cartaceo. possibilità di visualizzare il testo su doppia pagina oppure su singola. 3.2 Lati negativi del digitale “Non vi è dubbio che in questo Nonostante le peculiarità appena settore ci saranno di continuo descritte che puntano principalmente sulla nuovi aggiornamenti che porteranno comodità della lettura, sono da evidenziare ad una evoluzione oggi alcuni degli aspetti negativi più riscontrati inimmaginabile. Ma proprio perché che caratterizzano il libro elettronico. l’e-book è strettamente connesso Con il supporto e la consultazione di a tecnologie molto avanzate, interviste, libri e articoli inerenti l’argomento riteniamo che vada ascritto alla si possono schematizzare invece le ’scomodi- categoria dei ’beni per la tà’ legate a questo tipo di strumento. comunicazione elettronica’ e non Non tutti gli strumenti di lettura del certo come emanazione evoluta della libro digitale sono dotati di ’carta elettroni- produzione editoriale.” 4 ca’, ovvero accingendosi a leggere uno di 4- Daniele Baroni, Un oggetto chiamato libro. Breve trattato di questi libri attraverso lo schermo di un cultura del progetto, p.219. L’ambiente digitale permette oltre tutto computer o di un iPad ci si rapporta ancora il parziale ingrandimento della tipografia e con una modalità di fruizione che può 7- A questo proposito nell’in- tervista il Prof. Zambelloni delle immagini e, per alcuni software, si stancare la vista. Oltre alle questioni legate racconta le sue tecniche di presenta anche la possibilità di modificare il allo schermo, molti e-book non sono oppor- ri-formattazione degli e-book una volta comperati. carattere tipografico. Sempre riguardo la tunamente curati negli aspetti tipografici. leggibilità del testo il libro digitale può essere Ciò comporta un affaticamento nell’intra- 5- La carta elettronica, (e-ink o e-paper), è una tecnologia di fruito tramite schermi particolarmente prendere la lettura di un testo che per display progettata per simulare avanzati che sfruttano le più moderne esempio presenta un’interlinea esagerata o al l’effetto dell’inchiostro su un foglio. Questo monitor riflette tecnologie per la ’carta elettronica’. 5 contrario inesistente.7 la luce ambientale.

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I primi libri elettronici, per necessità programmata dei prodotti che vengono pratiche dovute al peso del file, riportavano presentati sul mercato, si deve parlare della le immagini solo in scala di grigi e si trattava rapidità con cui vengono surclassati quelli di immagini di qualità scadente. Questo appena usciti. Nonostante questo fatto sia livello qualitativo comportava l’impossibilità indice di una florida evoluzione in campo di effettuare uno zoom della figura, e ciò tecnologico, allo stesso tempo, come testimo- accadeva in alcuni casi anche con la porzione nia il Professor Zambelloni nell’intervista, è solo tipografica. Simili impedimenti sono bastata meno di una decina d’anni per stati affrontati negli anni e sono parzialmente rendere uno dei primi formati del libro annullati. Solo in alcuni casi è possibile digitale illeggibile. Non esistono più supporti intervenire esaustivamente sulle variabili e le che rendano fattibile la fruizione dei conte- dimensioni del testo e delle immagini. nuti di quel formato ormai obsoleto. Altre problematiche si riscontrano Il problema si fonda quindi sull’inco- nella gestione dei diritti digitali. Una volta gnita legata alla durata effettiva di ogni acquistato un libro di questa natura, esso singola innovazione in questo campo. non è cedibile a terzi per ovvie questioni di Forse un giorno ogni formato sarà copyright; si tenga presente che il mercato, compatibile con i supporti, anche ciò che è soprattutto oggi per i prodotti digitali, deve già andato perduto. 8 confrontarsi con la questione delle copie-pi- 8- Proprio per evitare la rata da sempre. 3.3 perdita dei libri digitali acquistati, Jesse England, Più relativo all’esperienza di un oggetto Lati negativi del libro cartaceo artista multimediale originario personale, il libro elettronico non ha le I lati negativi del cartaceo si sono di Pittsburgh, fotocopia ogni pagina degli e-book presi per capacità di sfiorare la sfera affettiva del concretizzati nel momento in cui il digitale è crearne un backup cartaceo. Queste informazioni di lettore, se non solo grazie alla parte semanti- nato. Da quel momento sono sorte tutte approfondimento riguardano ca del testo. Per meglio chiarire questo quelle che ora rappresentano le problemati- l’articolo "L’uomo che salva i libri fotocopiando gli ebook" concetto, si può fare un semplice esempio di che o i limiti tecnici. Una volta che i limiti de lastampa.it risalente al 7 giugno 2015. rapporto profondo con il libro: quando ci si vengono superati, tutto ciò che precede il reca al concerto del proprio gruppo preferi- limite è sottovalutato poiché viene visto solo to, i fan al termine dello spettacolo attendo- dal punto di vista delle mancanze. no che l’artista esca dal camerino per chiede- Va a cadere in secondo piano tutto quello re – con le lacrime agli occhi – di farsi che fino ad allora era invece un valore autografare l’album appena uscito. Ora, aggiunto, e a sua volta un superamento di un ribaltando la situazione sul piano della problema da tempo superato. Gli aspetti che letteratura, non sarà possibile possedere un portano a considerare il libro cartaceo a un e-book autografato dal suo autore. Oltre a livello inferiore rispetto quello digitale non questo esempio estremo, si sta parlando richiedono un’approfondita ricerca, si dunque dell’incapacità dell’oggetto digitale potrebbero prendere i vantaggi che caratte- di provocare in noi quel legame affettivo rizzano quello digitale e ribaltarli consideran- dell’oggetto tangibile. doli come ’mancanza’ sul cartaceo. Tuttavia Uscendo dalla sfera emotiva vi sono vanno considerati alcuni importanti fattori, altri problemi pratici. Il libro elettronico è anche se ovvi. Per quanto riguarda la materia indissolubilmente condizionato dall’utilizzo prima il Prof. Zambelloni dice di essere della corrente, e questo fatto consiste in un abbastanza convinto del declino progressivo handicup che limita la lettura in una condi- che il libro cartaceo subirà. Ciò avverrà “per zione prolungata di mancanza di elettricità. tanti motivi. Uno dei motivi rilevanti è che la In conclusione di questa sintetica carta dura sempre meno.” analisi, è fondamentale ricordare quanto sia Il supporto di natura cartacea subisce rilevante di questi tempi il problema dell’ob- da sempre il deterioramento dato dall’uso e solescenza tecnologica. Senza andare a dal tempo. Paradossalmente in questo caso perdersi nel discorso dell’obsolescenza non si può dare valenza assoluta al detto:

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Verba volant, scripta manent. Non è eterno il 3.4 supporto cartaceo, e a dire il vero non è Lati positivi del cartaceo sufficiente nemmeno a mantenersi intatta per più di trent’anni. Questo fatto è dovuto alla “Sfogliare un libro è una delle situazione economica delle filiere editoriali. cose più erotiche che esista: strati Dal 1950 circa la scelta degli editori ricade d’animo tra le le dita e pagine che si spesso su carte a buon mercato, vale a dire aprono come cosce.” 9 9- Lilaschon, . scadenti o riciclate. Questo discorso, non valido per le edizioni di lusso, ricade anche sulla scelta Lo stesso limite del libro come oggetto della brossura come rilegatura economica, può rivelarsi come la sua più grande virtù. che di rado aggiunge valore all’opera pubbli- La matericità della carta, la sua testura ed il cata, mentre più spesso addirittura ne toglie. suo formato sono al contempo considerati Dai trent’anni di vita, la carta ingialli- limiti ma anche pregi. Il rapporto fisico con sce, l’inchiostro sbiadisce e il libro si deterio- l’oggetto stimola il lettore in ogni momento, ra fino all’impossibilità di fruirne i contenuti. sia a livello conscio che inconscio. In questo Questa caducità, che in taluni casi imprezio- modo il dialogo con il testo viene arricchito sisce l’opera, rappresenta però un limite del da elementi variabili di accompagnamento e prodotto se confrontato col file digitale che supporto tangibili. La forma del libro si può nel peggiore dei casi non è compatibile con i intendere come insieme di elementi bidimen- software più recenti. sionali e tridimensionali che lo vanno a Il libro cartaceo come mezzo di comu- comporre incorniciando il testo. Questi nicazione di massa è un prodotto statico. elementi verranno approfonditi più avanti Nella maggioranza dei casi questo supporto tramite una terminologia appropriata; non è interattivo e non incorpora tutti quei mentre ora è bene concentrarsi su ciò che di collegamenti immediati del digitale, ovvero positivo questi elementi apportano alla gli ipertesti. Per questo motivo anche la percezione dell’ ’oggetto-libro’. condivisibilità dei contenuti è limitata al Girando per librerie e biblioteche, non passaggio di mano in mano o verbalmente, o è raro incontrare i lettori ’feticisti’. Si passi il riproducendoli più o meno legalmente termine nella più ironica delle accezioni. Il tramite fotocopie o fotografie. feticismo secondo il Vocabolario Treccani è: L’ ’oggetto-libro’ ha sia un ingombro “Forma di religiosità primitiva, consistente che un peso. Soprattutto per lo studente nel culto di oggetti naturali, talora anche diventa molto più comodo intraprendere il di oggetti fabbricati a fini rituali o profani, viaggio casa–scuola con un solo tablet considerati come sacri e dotati di particolare anziché dieci libri. La poca portabilità dell’ potenza. Nel pensiero marxiano, f. delle ’oggetto-libro’ può creare già a monte una merci, la circostanza [...] per la quale le selezione del pubblico. merci non rappresenterebbero semplici Infine, è già stato accennato il fattore oggetti fisici ma rispecchierebbero rapporti economico: è generalmente più costoso sociali e situazioni antropologiche, riducen- l’acquisto di un prodotto cartaceo, e non dosi in tal modo alla loro espressione produt- solo nel caso di opere da collezione, ciò è tiva, materiale [...].” 10 10- Significato di ’feticismo’ se- dovuto inevitabilmente alla necessità di più Questo tipo di lettori, che non possie- condo il Vocabolario Treccani. fasi di produzione e di vendita rispetto dono inquietanti inclinazioni psicologiche, l’e-book. apprezzano tutto ciò che un libro o un testo può comunicare ancor prima di intraprende- re lettura vera e propria, intesa quindi come decodifica. Tutto ciò che può rendere piacevole, piuttosto che comodo, il processo di lettura è da intendersi come plus valore.

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La comodità più volte evidenziata come Oltre a Maryanne Wolf, sono state caratteristica rilevante della maggioranza dei svolte importanti ricerche da parte della supporti elettronici, non entra necessaria- Universisty of Stavanger, su questo tema mente a far parte dei pregi del cartaceo. cognitivo. Tramite alcuni esperimenti si è Esso possiede la capacità di stabilire un cercato di provare che la lettura tramite libro rapporto affettivo, che spesso è legato alla cartaceo stimola dei processi che rendono 11- Termine utilizzato dal Prof. storia del libro come ’oggetto domestico’ 11. fissi nella memoria i concetti acquisiti, Zambelloni nell’intervista. Oltre alla questione storico-affettiva, la contrariamente alla lettura tramite e-book. forma libro è in grado di attribuire valore I ricercatori dell’università norvegese qualitativo al testo. Prendendo in esempio hanno sottoposto 50 laureati alla lettura di un volume della collana Meridiani12 della un racconto giallo della scrittrice americana 12- Collana editoriale Monda- Mondadori, o ancora di più della Pléiade13 Elizabeth George. Metà dei lettori usufruiva dori di lusso, fondata da Vitto- rio Sereni nel 1969 ispirandosi della Gallimard, è inevitabile percepire del libro cartaceo e l’altra metà dell’e-book. alla Bibliothèque de la Pléiade l’impeccabile qualità dei materiali e della Dopo la lettura del breve racconto, i lettori della Gallimard. forma grafica, attribuendole così al testo sono stati sottoposti ad alcune domande 13- Una delle più prestigiose stesso. La carta india, con cui vengono legate al tempo e agli eventi. Da qui si è collane francesi conosciuta in tutto il mondo per l’eleganza realizzati i volumi della Pléiade, è una carta giunti ai dati che provano l’obiettivo iniziale: e la raffinatezza dei materiali e che genera prestigio ed eleganza; la cui quasi i lettori del cartaceo hanno risposto corretta- della rilegatura con cui vengo- no presentati i grandi classici. impercettibile grammatura lascia percepire mente al 57% delle domande, mentre i in trasparenza la presenza del testo della lettori del file elettronico solo al 44%. pagina successiva, così facendo invoglia a Dato di maggior rilevanza è legato al proseguire la lettura. riconoscimento dell’ordine cronologico Oltre al supporto cartaceo, anche la esatto delle 14 parti in cui il racconto era rilegatura nasce per donare valore ed impre- stato scomposto. Anche qui il risultato è a ziosite il volume. Infine, l’identità del libro si favore del lettore del prodotto cartaceo. lascia influenzare anche dal suo stesso peso. Per dare una spiegazione a tutti questi Di conseguenza un libro che nemmeno ci risultati, i ricercatori hanno collegato la accorgiamo di avere in borsa, o che non ci capacità mnemonica alla “sensazione tattile riempie le mani, non ci cattura grazie al plus del progresso”16. 16- Paolo Damanti descrive valore del cartaceo, ma principalmente grazie Non è da sottovalutare la capacità del l’esperimento su Orizzonte- scuola.it. alla fama di autore e testo. libro cartaceo di segnalare la posizione degli Da pochi anni inizia ad essere preso in eventi nella cronologia narrativa. Il lettore considerazione un aspetto meno evidente che viene influenzato quindi dalla quantità di riguarda la lettura sul supporto cartaceo. Dal pagine che regge nella mano sinistra, ovvero 2008 Maryanne Wolf, esperta di sviluppo gli eventi passati, e nella mano destra, ovvero 14- Maryanne Wolf tratta cognitivo nell’infanzia, evidenziò un pericolo14 quello futuri. questa minaccia nel suo Proust e il calamaro. imminente di perdita della capacità di La grafica dell’interfaccia digitale può praticare una ’lettura profonda’ causata dalla segnalare in una miniatura la posizione del consultazione dei testi digitali. passaggio letto rispetto la sequenza delle pagine. Ma l’evidenza e l’intuizione della “[...] Temo che molti nostri figli struttura del testo non può essere resa con lo rischino di diventare proprio ciò da stesso impatto del libro tridimensionale e cui Socrate ci aveva messi in guardia tangibile. – una società di decodificatori di informazioni, la cui falsa impressione di conoscenza li distrae dall’impegnarsi a valorizzare fino in fondo il loro potenziale

15- Maryanne Wolf, Proust e il intellettuale. Ma non è detto che calamaro. avvenga, se li istruiremo bene.” 15

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Riferimenti sitografici e bibliografici:

Daniele Baroni, Un oggetto chiamato libro. Breve trattato di cultura del progetto, Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2009

Paolo Damanti, “Libro Cartaceo VS Ebook: il primo sarebbe più vantaggioso a livello cognitivo/emotivo”, Orizzontescuola.it, 6 ottobre 2014, , (18 giugno 2015)

LilaSchon, post del 2 maggio 2014, Twitter, , (2 giugno 2015)

Giulio Passerini, “Cartaceo vs ebook (si, ancora, ma poi basta)”, 15 maggio 2012, “Ebook. Qualche idea per una copertina 2.0”, 17 gennaio 2011, Who’s the reader?, , (18 luglio 2015)

Federico Taddia, “L’uomo che salva i libri fotocopiando gli ebook”, lastampa.it, 7 giugno 2015, (20 giugno 2015)

Treccani, , (25 giugno 2015)

Wikipedia, , (28 maggio 2015) , (28 maggio 2015) (27 maggio 2015)

Maryanne Wolf, Proust e il Calamaro. Storia e Scienza del Cervello che legge, Vita e Pensiero, Milano, 2009

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4. La domanda del lettore

L’avvento del digitale ha quindi portato lazione delle notizie. I dati raccolti per uno 1- GfK è una fonte d’informa- a modificare i gusti e gli approcci al testo da studio di Gfk-Eurisko1 mettono in luce zioni di importanza critica su scala globale, associate a dati di parte del mondo dei lettori, sia il testo questa trasformazione, dovuta ad un maggio- intelligence sui mercati locali proposto in cartaceo sia elettronico. Sul re sfruttamento del Web. di oltre 100 Paesi. piano della fruizione ci sono stati grossi Secondo tale ricerca, il 91% dei giovani cambiamenti veicolati dalle tempistiche della usa i social network almeno una volta alla 2- Informazioni tratte dall’ar- società. Le abitudini sono sicuramente settimana per cercare informazioni e notizie, ticolo su Rainews.it I lettori di domani: sempre meno tv, differenti rispetto anche soltanto ad una mentre l’87% lo fa più volte in una settima- sempre più internet di Celia ventina di anni fa. na. In generale, il 94% dei ragazzi utilizza Guimaraes. La ’società dell’apparire’ o ’società internet per informarsi, ovvero il 21% in più dell’immagine’ sono entrambi termini che rispetto lo scorso anno scolastico. Se nel dipingono chiaramente il quadro della nostra 2013 solo il 64% dei ragazzi si collegava a società contemporanea. Dal neonato, all’an- internet più volte al giorno, nel 2015 invece ziano la popolazione si confronta con il questa percentuale si è alzata all’84%, mondo delle immagini e degli slogan. Nel mentre il 92% si collega solo una volta al mercato per esempio, si è talmente bombar- giorno. Rimanendo nel campo delle informa- dati dalle immagini e dalle informazioni che zioni, l’introduzione degli smarphone come le aziende vogliono vendere, che non abbia- oggetto d’uso quotidiano ha reso immediato mo più a disposizione il tempo necessario l’accesso a internet in qualsiasi momento. per riflettere e compiere delle scelte ponde- Secondo questo studio italiano ben il 100% rate. Così l’istinto vince sulla ragione, ed è degli intervistati possiede uno smartphone e proprio l’istinto e le scorciatoie di pensiero il 67% si collega ad internet tramite disposi- che ci guidano sempre più nell’agire. Il tivi mobili. nostro cervello infatti giudica quale sia la Mentre i social spopolano, la televisio- scelta giusta da prediligere in base all’euristi- ne – che fino ad allora aveva avuto il mono- che, ovvero delle scorciatoie di pensiero che polio quasi assoluto – risente di un significa- evitano lo sforzo dell’encefalo nel ragiona- tivo calo. I dati raccolti danno motivo di mento. Senza addentrarci nella questione credere che la TV come mezzo d’informazio- legata alle euristiche, la mente di questi ne scompaia nel giro di pochi anni. Nel 2013 individui deve compiere continuamente delle il 54% degli studenti guardava i telegiornali selezioni per concentrarsi solo su ciò che ogni giorno, mentre quest’anno sono solo il ritiene importante o interessante. Questo 40%. Per fare un paragone ancora più processo ha portato a grandi cambiamenti significativo nel 2006 il 31% dei ragazzi dai tempistici, in particolare rispetto al medium 14 ai 18 anni guardava la TV almeno tre ore fruito. al giorno, questo dato oggi è calato al 17%. Se pochi anni fa il medium prediletto A sostituzione dei telegiornali sono subentra- per l’informazione era il quotidiano, poi ti i social network, i quali sono diventati la soppiantato dalla televisione, oggi invece la maggior fonte di informazione sul piano popolazione preferisce internet. I tempi di globale. fruizione si sono accorciati sempre più, Uno dei settori che ha risentito mag- portando a grosse metamorfosi nella formu- giormente di questi cambiamenti è quello

19 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto giornalistico. I canali d’informazione e la gio è chiamato tweet, ovvero cinguettio, forma stessa delle notizie, subiscono un oppure ’twoosh’ 3 se si compone proprio di 3- Il ’twoosh’ è un tweet com- posto da 140 caratteri esatti cambiamento radicale generato dalla trasfor- 140 caratteri. Questo concetto di formulazio- (’tweet’- ’swoosh’). mazione della domanda e non dall’offerta. ne breve e concisa sta alla base del discorso Il termine viene descritto da Licia Corbolante, laureata in Quindi quale è la domanda del pubbli- appena affrontato: il pubblico, per poter traduzione alla SSLMIT di Trieste e specializzata in lingui- co? I contenuti. La creazione degli stessi selezionare le informazioni su cui soffermar- stica applicata e marketing alla contenuti deve essere rapida per poter si, necessita di confrontarsi e di comunicare University of Salford (UK) e linguistica computazionale alla sopravvivere nella giungla di input in cui il tramite messaggi ’smart’. Il messaggio da Dublin City University, nel suo pubblico è immerso. Allo stesso tempo anche comunicare possiede due limiti che ne blog Terminologia etc. la loro formulazione deve prevedere un determinano la forma e la fruizione. Il limite primo tempo di fruizione rapido e d’impatto. quantitativo di 140 caratteri definisce il Per far sì che l’occhio dell’osservatore si perimetro massimo del testo, la sua cornice. soffermi sul contenuto prescelto, il passaggio Di conseguenza anche il tempo di fruizione fondamentale da prevedere è la fase di del contenuto è direttamente proporzionale ’aggancio’; durante la quale lo sguardo alla quantità di caratteri di cui il messaggio è dev’essere catturato da determinate scelte composto. Vale a dire che il tempo impiegato stilistiche e in particolare dall’impatto dall’osservatore per comprendere ed assimi- immediato del messaggio. lare questo messaggio è breve conciso. I Per fare un esempio calzante è bene limiti del tweet sono quindi il tempo e lo introdurre le modalità di formulazione dei spazio (virtuale tipografico). contenuti tramite uno dei social network più Questa tipologia di informazioni può utilizzati: Twitter. Twitter è un servizio essere accostata al panorama editoriale? Si gratuito di social network e , i può sfruttare questa tipologia di formula cui iscritti possono inviare messaggi di testo anche per diffondere il prodotto editoriale lunghi al massimo 140 battute. Ogni messag- cartaceo, o meglio i suoi contenuti?

Riferimenti sitografici e bibliografici:

Licia Corbolante, “Twoosh e altri twitterismi”, Terminologia etc., 2 agosto 2013, < http://blog.terminologiaetc.it/2013/08/02/signifi- cato-twoosh-neologismi-twitter/>

GfK-Eurisko, (3 giugno 2015)

Celia Guimaraes, “I lettori di domani: sempre meno tv, sempre più internet”, Rainews.it, 23 maggio 2015, < http://www.rainews. it/dl/rainews/articoli/le-tendenze-sul-giornalismo-del-futuro-e-i- giovani-di-oggi-a2970650-94db-4207-8f77-8483ad73a9a6.html>, (3 giugno 2015)

Bruno Pischedda, “Un libro? Buona visione”, Il Sole 24 Ore, 17 febbraio 2013

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5. Il paratesto come strumento comunicativo del libro

5.1 5.1.2 Il paratesto: peritesto ed epitesto Le “soglie” del libro Un qualsiasi testo che “abita” un libro, Gérarde Genette ha scritto un libro a è caratterizzato da una forma grafica partico- questo proposito la cui traduzione italiana lare, è accompagnato da apparati di suppor- Soglie. I dintorni del testo è del 1989, in cui to, è stampato all’interno di un formato e su definisce tutti gli elementi paratestuali di un un tipo di carta specifici. Tutti questi elemen- testo identificandoli come una ’soglia’. ti che accompagnano il testo, e molti altri, Questo termine rimanda ad una superficie vanno a costruire la ’soglia Genettiana’ del che comunica sia con l’interno che con 1- Gérard Genette, Soglie. I libro e sono definiti ’paratesti’1. l’esterno, e che rappresenta l’interfaccia ed il dintorni del testo, p.4. tramite che permette di ’entrare’ in contatto “Paratèsto s. m. [...]. – In critica col testo. La ’soglia’ non possiede un perime- letteraria, l’insieme di produzioni, tro definito, non ha dei limiti precisi. verbali e non verbali, sia nell’ambito del volume stesso (quali il nome “Il paratesto è la confezione del testo dell’autore, il titolo, una o più che incide potentemente, prefazioni, le illustrazioni, i titoli dei secondo meccanismi ancora in gran capitoli, le note), sia all’esterno del parte inesplorati, su gusti, libro (interviste, conversazioni, orientamenti, abitudini di lettura, corrispondenze, diarî, ecc.), che sulla ricezione stessa dell’opera.” 3 accompagnano il testo vero e proprio e ne guidano il gradimento da parte Un’altra definizione ancor più chiara di 2- Definizione di ’paratesto’ se- del pubblico.” 2 paratesto viene data da Giovanni Solimine a condo il vocabolario Treccani. proposito del convegno I dintorni del testo: Secondo Gérarde Genette, rinomato approcci alle periferie del libro: 3- Il paratesto nei documenti critico letterario e scrittore francese, non è elettronici e la "biblioteca digi- tale". A proposito del convegno mai esistito e non esiste un testo senza “[...] tutto ciò che va col testo I dintorni del testo: approcci paratesto. Il paratesto fa si che il testo si ma testo non è: il titolo, il sottotitolo, alle periferie del libro (Roma - Bologna 15-19 novembre manifesti nel tempo e nello spazio grazie a la paginazione, la scritta sul dorso, 2004). diversi elementi testuali e grafici. In questo senza varcare mai la ’soglia’ modo il contenuto del testo può essere che gli consentirebbe di entrare 4- Biblioteche oggi, I dintorni ricevuto e consumato dal lettore, può quindi davvero nel libro.” 4 del testo. Un convegno inter- nazionale a Novembre, ottobre esistere. Per entrare più nella specifica 2004. terminologia letteraria si può fare una Il peritesto editoriale comprende quegli distinzione fra i componenti del paratesto elementi che dipendono dalle scelte determi- che verranno analizzati in questo capitolo: nate dall’editore. Si tratta di elementi di 5- La ’bibliologia’ studia il for- ovvero i ’peritesti’ che sono quelli posti natura tipografica e bibliologica5. mato, la carta, la rilegatura e il layout del prodotto editoriale. ’intorno’ al testo, e gli ’epitesti’ posti invece a La ’soglia’ del libro cartaceo determina distanza dal testo. L’analisi di questi elementi la fruizione dei contenuti attraverso diverse può far riflettere su come oggi il libro componenti, o diversi organi. Per cogliere comunichi con il pubblico. la primordiale attenzione del pubblico

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è necessario soffermarsi sulla ricerca di un hanno reso popolari anche i testi più presti- impatto visivo e più generalmente sensoriale. giosi. Era proprio questo il pensiero dei Il peritesto deve poter parlare del testo, fondatori di Albatros (1932), che ripubblicò senza allontanarvisi e conseguentemente a basso costo i classici antichi o moderni in senza ingannare il lettore. modo da divenire uno strumento di cultura In passato ciò che poteva introdurre il raggiungibile dalla maggioranza del popolo, pubblico, con una prima individuazione dei in particolare dagli studenti. Successivamen- contenuti del testo, era il formato. Ancor te questo divenne anche l’obiettivo della prima dell’introduzione in copertina della Penguin e di Pelican. parola scritta, il formato aiutava a compren- Oggi il discorso del formato si è dere almeno il grado di prestigio di una certa ancorato alla situazione appena descritta del opera. XIX secolo, se non fosse che la maggior parte delle dimensioni sono state normalizza- 5.1.1.1 te e standardizzate. Da tre decenni a questa Il formato parte si è diffusa l’abitudine di utilizzare un Il termine ’formato’ viene approfondito formato medio-grande di 16 x 24 cm per i sul piano etimologico negli studi di Genette. ’best-sellers’, il motivo è legato alla visibilità Si tratta di un termine che ha cambiato del volume. Queste opere dovevano essere accezione più volte nel corso della storia. abbastanza grandi affinché in vetrina la loro Inizialmente esso stava ad indicare la modali- copertina facesse l’effetto di un manifesto, e tà di piegatura impiegata per ottenere le abbastanza pesanti per non far volare un pagine, costituite da un ’recto’ e un ’verso’, e asciugamano: via col vento. Nonostante contemporaneamente definiva le dimensioni questo ipotetico ribaltamento rispetto al della pagina stessa. valore dato ai grandi formati, la Gallimard si La quantità di piegature (-4°, -8°, è mantenuta saldamente legata al grande -16°...) determinava spesso anche le dimen- formato 19 x 24 cm per libri di lusso. sioni delle pagine, infatti meno pieghe venivano applicate e maggiori erano le 5.1.1.2 dimensioni della pagina ottenuta. La copertina e gli annessi In epoca classica il ’formato-dimensio- L’effetto peritestuale che la copertina ne’ della pagina determinava anche la possiede, presenta il libro e allo stesso tempo preziosità ed il valore dell’opera in esso ne crea un’identità. Il primo obiettivo è contenuta. Infatti il -4° (piegato due volte appunto quello di rendere visibile sul merca- per ottenere otto pagine) era inteso come un to il prodotto, attraverso una “forma” grande formato da riservare ad opere religio- particolare, mentre l’identità del libro si crea se, filosofiche o letterarie. in base alle scelte dell’editore. Sulla scena del Nel XIX secolo i grandi formati mercato è fondamentale quindi il paratesto divennero più rari, per questo motivo si editoriale e ciò che da forma al contenuto. stabilì un valore maggiore per l’ -8°, utilizza- L’identità della pubblicazione, o della to per “opere serie”6, e il -12° viene impiega- collana, si plasma attraverso “confezioni-pa- 6- Termine utilizzato da 7 Genette per indicare le opere to per le edizioni economiche. In questo ratesto sostitutive del testo” . filosofiche o religiose. modo, se si fosse trattata di un’edizione economica, anche le opere serie potevano “La copertina di un libro è un 7- Alessia Rapone, La porta dei desideri. La copertina, p.6. essere prodotte in piccolo formato, o tascabi- piccolo manifesto e ha lo scopo di le. Da questo momento il “formato” come comunicare all’osservatore che, in paratesto si è legato anche alla tipologia di quel libro, c’è qualcosa di edizione. Il termine ’cultura tascabile’ è stato interessante per lui.” 8 8- Una delle più celebri citazio- ni di Munari tratta da La porta coniato da Hubert Damish. I libri tascabili, dei desideri. La copertina, di ovvero le versioni economiche, non vincola- Alessia Rapone, p.3. vano più la scelta del contenuto, ma anzi

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Questa definizione, tanto famosa suoi responsabili; nome e indirizzo editore; quanto saggia, rimanda al capitolo preceden- numero tirature; data; prezzo di vendita; te riguardo il formato. ISBN. Se un volume venisse posto nella Questi elementi non devono presentar- vetrina di una libreria, sicuramente per far sì si tutti contemporaneamente, gli unici che l’attenzione cada su quel prodotto, esso elementi che di norma devono coesistere potrebbe avere una maggiore dimensione nella prima di copertina sono il nome rispetto agli altri libri posti accanto a sé, e dell’autore, il titolo e il marchio editoriale. allo stesso tempo potrebbe presentare una Questi elementi sono soggetti a gerarchie copertina singolare e d’impatto. differenti, a dipendenza della fama dell’auto- Nascondendo il testo contenuto nel re piuttosto che del titolo. Il titolo di un libro, la copertina dev’essere in grado di grande classico può prendere più spazio, e comunicare con il pubblico presentando uno importanza, rispetto all’autore se risulta più o più elementi attraenti riconducibili ai importante del nome dello scrittore. contenuti. Proprio come un manifesto, la Vice-versa, quando si tratta di un copertina rappresenta il “volto pubblico” di nuovo titolo appartenente ad un autore un qualsiasi contenuto. Qui avviene proprio rinomato, allora quest’ultimo è simbolo di il primo contatto visivo e fisico con il libro. garanzia di successo e risulterà più importan- A seconda della disposizione in cui troviamo te anche nella parte visiva. un libro, sia esso disposto su uno scaffale o Il dorso presenta gli stessi elementi su un espositore, gli elementi della copertina fondamentali della prima di copertina. 9- Giovanni Baule, La tradu- sintetizzano una “comunicazione breve” 9. Cambia l’orientamento del testo. Quando in zione visiva. Forme dell’accesso peritestuale, p.79. Come ogni elemento paratestuale viene epoca classica i grandi volumi venivano adottata una formula che comunica solo le ricoperti di cuoio, se la mole di pagine lo informazioni essenziali costruendo una permetteva, veniva inciso il titolo dell’opera 11- L’’incipit’ è la parola sintesi dei concetti chiave. Le parti che o meglio l’ ’incipit’ 11 distribuito in orizzonta- iniziale di un testo, oppure le prime parole. vanno a comporre la copertina che dialoga le su più linee. Oggi il titolo è posto con col pubblico sono: la prima di copertina, la l’inclinazione del testo parallela all’altezza quarta di copertina e il dorso. del libro, per cui la sua lettura può avvenire Ora ognuno di questi elementi viene inclinando la testa o prendendo in mano il sfruttato e riempito di informazioni, ma alle libro dallo scaffale. origini la funzione era diversa. Nell’epoca Oltre alle informazioni prettamente classica il libro si presentava con una coperti- tipografiche, la copertina sfrutta il linguaggio na di cuoio senza informazioni all’esterno, visivo stimolato da colori e immagini, come con qualche rara eccezione dell’incisione sul anche sfrutta il messaggio tattile delle 12- Benedetta Marietti, “Cover dorso del titolo e dell’autore. Una delle testure. La copertina deve essere ’sexy’12 Story. La prevalenza della copertina”, laRepubblica.it, prime copertine stampate in questo modo creando aspettative ed incuriosendo durante 16 luglio 2009. risale al 1825, l’opera era Œuvres complètes il primissimo impatto. Per questo motivo di Voltaire. prima di passare al passaggio fondamentale Oggi invece è quasi impossibile elenca- della quarta di copertina, è bene approfondi- re gli elementi potenzialmente introdotti re ancora un attimo la questione del primo nella prima di copertina. Gérard Genette nel impatto. 1987 stila un elenco in Soglie che giudica 10- Gérard Genette, Soglie., “probabilmente incompleto”10, qui di seguito 5.1.1.3 pp. 24-25. vi è una più generica rivisitazione: nome Il vestito editoriale dell’autore; qualifica dell’autore; titolo dell’o- Ciò che aiuta a creare lo “story appeal”13 13- Marco Maravaglia, “Come pera; sottotitolo; nomi di traduttori, prefatori e a generare interesse è la definizione di realizzare una copertina di successo”, Gutenberg2000 e responsabili delle critiche al testo; dedica; un’atmosfera appropriata al libro e al lettore. ritratto e riproduzione della firma dell’auto- L’attenzione principale deve ricadere quindi re; illustrazione; nome della collana e dei sulla scelta dei colori e di caratteri, per poi

23 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto passare – se necessario – alla scelta dell’im- editrice. In questo modo il libro “assomiglia 17- Benedetta Marietti, “Cover 17 Story. La prevalenza della magine. Quest’ultima scelta è tra le più al suo editore” e su di esso vengono riversa- copertina”, laRepubblica.it, delicate, infatti la lettura di un immagine può te le caratteristiche determinanti la riconosci- 16 luglio 2009. avvenire più rapidamente che di un testo. bilità non per il contenuto, quanto invece per La scelta sbagliata potrebbe portare ad l’aspetto grafico. Questo accade perché in 14- Marco Maravaglia, “Come 14 realizzare una copertina di un cosiddetto “effetto vampiro” che si Italia la visibilità è data proprio dall’identità successo”, Gutenberg2000 manifesta quando il lettore ammaliato dalla dell’editore. Un discorso opposto vige negli forza dell’immagine si accorge leggendo il Stati Uniti, dove il nome della casa editrice libro che l’immagine lo ha ingannato. non compare mai nella prima di copertina. Alcuni hanno definito la copertina Il gusto italiano si lega principalmente come il vestito del libro. Questa immagine all’atmosfera creata attraverso la collana. Per molto semplice è una metafora del nostro fare qualche esempio, Guido Scarabattolo, modo di vivere affannosamente la ricerca di art-director ed illustratore, per la casa un’identità unica. Il vestito riflette la perso- editrice Guanda ha definito un’ambiente nalità della collana di cui esso fa parte o della familiare tutto italiano grazie al suo tratto casa editrice da cui è prodotto, e nasce schizzato e all’uso grafico delle forme e di appunto contemporaneamente all’invenzione colori pastello (immagine 2.). Una situazione delle vetrine nei negozi. L’esposizione delle simile riguarda Fandango e le illustrazioni merci aveva preso piede nell’Ottocento, naif del pittore e illustratore Gianluigi momento in qui il libro popolare era sempre Toccafondo. (immagine 3.) più diffuso. Un’altra metafora ancor più In altri casi, la griglia grafica è più profonda trattata nel libro Diario dell’occhio rigorosa ed entrano in gioco altri elementi di Marco Belpoliti afferma che: grafici che interagiscono con immagini. Nella collana Strade Blu di Giacomo Callo, art-di- “Il libro, proprio come il nostro rector di Mondadori, immagini molto diverse 15- Marco Belpoliti, Diario dell’occhio, p.15 corpo comincia con la pelle.” 15 sono inserite nella gabbia rigida che ne deter- mina lo stile. Un discorso curioso riguarda Il ruolo della copertina è fondamentale l’immagine che egli ha introdotto sulla rispetto alle vendite del libro, vi sono alcuni copertina di La solitudine dei numeri primi di casi in cui le copertine possono precedere la Paolo Giordano. Sotto la bianca tipografia pubblicazione sul mercato. In queste situa- rigorosa ma leggera, è stata inserita la foto- zioni la copertina svolge un ruolo di promo- grafia del volto di una ragazza con alcune zione, e come tale dev’essere capace di foglie che la nascondono (immagine 4.). prevedere le tendenze e le mode dei mesi Questa immagine che ha fatto il giro del successivi. Un caso particolare è quello di mondo non è un’“immagine d’agenzia”, Dan Brown e la copertina del suo The lost bensì di un autoscatto preso da Flickr di una 16- Benedetta Marietti, “Cover 16 Story. La prevalenza della symbol (immagine 1.), per la quale è stata ragazza olandese. copertina”, laRepubblica.it, prevista una “promozione a puntate” in cui Più classica è invece la scelta di mostra- 16 luglio 2009. la copertina ha preceduto la messa in com- re dettagli di opere d’arte, come il dipinto di mercio. L’editore di questa pubblicazione è Vermeer (immagine 5.) utilizzato per La Doubleday, il quale aveva attuato una campa- ragazza dall’orecchino di perla di Tracy gna promozionale anticipata aprendo una Chevalier, oppure la scelta di raffigurare pagina su Twitter lasciando al pubblico la l’autore da giovane. possibilità di commentare la copertina. Concludere questo breve escursus sui Le tendenze da tener conto nella trend degli ultimi anni in Italia, è bene progettazione di una copertina di successo parlare di alcune scelte grafiche che invece si riguardano oltre le mode, anche la nazionali- discostano dalle consuetudini del mondo tà del pubblico di riferimento. In Italia infatti della copertina. Soprattutto nell’editoria è una consuetudine dichiarare un forte indipendente si ritrovano elementi come il legame tra le copertine e la linea della casa codice a barre o l’ISBN direttamente in

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1. Copertina di The lost symbol di Dan Brown, edito Doubleday.

2. Copertina illustrata di Gui- do Scarabattolo per Guanda.

3. Copertina illustrata di Gianluigi Toccafondo per Fandango.

2. 3.

1.

4. Copertina de La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, la quale presenta l’autoscatto della ragazza olandese.

5. Il famoso ritratto Ragazza con turbante di Jan Vermeer, illustra la copertina de La ragazza con l’orecchino di perla di Tracy Chevalier.

4. 5.

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6. Nel 1965 Einaudi pubblica Il giovane Holden di J.D. Salinger

7. Copertina di Bruno Munari per la collana Nuovo Politec- nico

6. 7.

26 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto copertina. La pulizia che combatte lo sfarzo- editrici progettando diverse collane, tra le so gusto americano del best-seller si giustifica quali si ricorda quella relativa al Nuovo con “meno spettacolo e più contenuti”, come Politecnico (immagine 7.). Il carattere incon- afferma l’art-director di Bompiani Francesco fondibile di Munari si ritrova nel quadrato Messina. Egli stesso ha lanciato Faq Books, la rosso posto al centro della copertina, a volte collana provocatoria di estremo rigore e più in alto e a volte più in basso a seconda pulizia. della lunghezza del titolo. Questo carattere Il bianco prestigioso di Einaudi degli anni Settanta sta Non esiste una definitiva regola per nel fatto di essere applicabile ad ogni tipolo- creare copertine di successo. Nonostante le gia di contenuto. immagini sfruttino un linguaggio comunicati- vo più rapido e sintetico, anche le copertine “Niente è più semplice del quadrato, più ricche di spazio bianco riescono a e al tempo stesso niente è più visibile comunicare chiaramente grazie alla relazione su un bancone di libreria.”22 del vuoto con la tipografia. A questo propo- sito non si può sorvolare il discorso del La sovraccoperta ’bianco einaudiano’. È una scelta rara quella In molti libri viene aggiunto un altro dell’uso del bianco in copertina, un motivo è livello di lettura prima della copertina: la evidentemente legato a questioni pratiche e sovraccoperta. Secondo Jan Tschichold: alla possibilità di sporcarsi più facilmente. Inoltre, secondo gli studi di Michel Pastore- “Le sovraccoperte sono fatte per il 18- Michel Pastoreau è uno 18 storico, antropologo e scrittore au il colore bianco è ricco di simbologie cestino della carta straccia, come le di saggi francese. che rendono complessa l’interpretazione, scatole di sigari vuote.” 23 esso sta a significare purezza, verginità, 23- Jan Tschichold, La forma igiene, saggezza, vecchiaia, divinità, pace, Il suo pensiero estremo, rende effetti- del libro, p.11 aristocrazia e monarchia, fino ad arrivare vamente l’idea del reale compito della 19-20-21-22 Marco Belpoliti, all’assenza, o “grado zero, di colore”19. sovraccoperta. Questo strato può – e secon- Diario dell’occhio, p.12-13 Einaudi utilizza il bianco per rappresentare do alcuni, deve – essere solo uno strumento lo “spazio a più dimensioni”20, il quale momentaneo di cattura dello sguardo del dialoga con il contenuto del libro. Nel 1965 pubblico. Tschichold ne La forma del libro circa Einaudi pubblica Il giovane Holden di sostiene che la sovraccoperta ha solo un J.D. Salinger (immagine 6.) con una coperti- valore temporaneo legato alla libertà e alla na particolarmente raffinata, totalmente fantasia formale. Oltre a questo egli era bianca con la tipografia nera come il bordo anche fortemente respingente verso le mode, fine del riquadro posto al centro. Negli che determinavano tendenze soggette a breve anni’90 la copertina diventa totalmente durata; quando invece la bella tipografia e il bianca senza alcuna figura, mentre la tipogra- bel libro sarebbero stati così considerati in fia diventa di due colori: il nero tipografico e eterno. L’estremismo dei discorsi di uno dei il rosso, “colore archetipo” 21 secondo più famosi graphic designer che hanno fatto Pastoreau. Qui il bianco simboleggia una la storia della grafica svizzera è più che scelta di pudore e di azzeramento nei con- contemplabile, ma per quanto sia vasto fronti del contenuto. Si crea così una forte questo campo è meglio ritornare a discorsi linea grafica che si distingue nel mondo del più oggettivi. Con una legatura incassata, mercato, e allo stesso tempo non si va ad ovvero il tipo di rilegatura che vede il blocco intaccare il contenuto dei libri con immagini, di pagine unito alla copertina solo tramite le o segni visivi in più. sguardie, la sovraccoperta viene spesso La forte idea di collana improntata realizzata con una carta sottile patinata; nel sull’uso del bianco, ha caratterizzato anche lo caso delle edizioni di pregio, essa può essere stile del celebre graphic designer Bruno prodotta in un materiale plastico general- Munari. Egli ha lavorato per svariate case mente trasparente atta a proteggere la

27 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto copertina e il suo contenuto di prestigio. approfondite da Genette nel dettaglio. La fascetta Sommariamente queste funzioni riguardano Un ulteriore elemento destinato l’identificazione e valorizzazione dell’opera, all’esterno del libro è la ’fascetta’, avvolta la designazione dei contenuti e l’aspetto attorno al volume e piegata alle estremità per formale; tutto questo con lo scopo di attirare essere fissata e chiusa tra i piatti di copertina il pubblico a contemplare l’opera. Le ’re- e le sguardie. Anche in questo caso, lo scopo sponsabilità’ del titolo si sono modificate nel comunicativo è temporaneo, e riguarda solo tempo e per questo motivo le funzioni il primo impatto visivo. Le informazioni che appena elencate sono valide solo se immerse vengono poste sulla fascetta sono fondamen- nel contesto del mercato moderno. talmente pubblicitarie. In essa infatti si trova- A chi si rivolge il titolo? Come elemen- no: il numero delle tirature dell’edizione, i to paratestuale, il titolo veicola un messaggio commenti da parte della critica, le immagini da ’destinatore’ verso il ’destinatario’; dove il dell’autore (se famoso) e i rimandi al film, nel ’destinatore’ è il fautore del titolo che non caso si trattasse di un best-seller da cui è nata sempre coincide con l’autore del testo, una produzione cinematografica. Una volta perché può essere opera dell’editore, e il che il libro è stato acquistato, la fascetta ’destinatario’ è invece il ’pubblico’. Il ’pub- diventa un oggetto inutile e ’d’impiccio’, blico’ al quale ci si riferisce è ben più vasto infatti, la sua durata è ancor più breve della della somma di chi legge il libro, ovvero i sovraccoperta. suoi lettori. Questo termine ingloba tutti quegli individui che partecipano alla diffu- “La copertina è dunque un po’ sione dell’opera, i quali possono essere packaging, un po’ immagine suddivisi in più categorie. L’ ’audience’, detto di marca, un po’ manifesto anche pubblico, è costituito da: editore, pubblicitario, ma chi compra il libro addetti stampa, librai, critici, divulgatori e in genere la pensa come clienti. L’audience ha un ruolo mediatico, uno specchio del contenuto, salvo ovvero quello di ricevere per poi trasmettere, poi ricredersi dopo i primi capitoli e il suo compito consiste nel “far leggere e magari la prossima volta senza aver letto” 28 . 24- Cristina Cocever, La coper- 24 tina dei libri. Mero packaging o non ci casca più.” Mentre i ’clienti’ sono coloro che specchio del contenuto?, 2008- hanno un contatto con il libro, possono 2009, p.12 Il titolo sfogliarlo in libreria, e possono decidere se Forse l’elemento più importante che acquistarlo o meno. viene inserito nei supporti che sono appena I ’lettori’ sono invece coloro che non stati descritti è il titolo. per forza hanno comprato il libro, ma che lo Secondo il fondatore della ’titologia’ hanno comunque letto tutto. Queste tre 25- ’Titologia’ è un termine 25 che ha probabilmente coniato moderna , Leo H. Hoek: figure – audience, clienti e lettori – sono Claude Duchet riguardo la intrecciate e sostengono consciamente o disciplina che studia i titoli, Gérard Genette, Soglie, p.55 “Il titolo, così come lo intendiamo inconsciamente il mondo editoriale. oggi, è di fatto, almeno per quanto Per poter comunicare con il pubblico, riguarda le titolazioni antiche e il titolo assume diverse posizioni all’interno classiche, un oggetto artificiale, un del formato del libro. artefatto legato alla ricezione o al Al titolo di oggi non vengono attribuiti 26- Gérard Genette, Soglie, p.55 commento [...]” 26 dei luoghi precisi, così come nemmeno al nome dell’autore o al logo dell’editore. Le Il titolo moderno è un’altra delle armi consuetudini, come abbiamo visto, possono che possiede il libro per farsi strada nel variare a seconda del Paese in cui esso è mercato e nelle librerie. prodotto e/o distribuito. Generalmente il Per conseguire questo scopo il titolo titolo viene riportato sia all’esterno che 27 27-28- Gérard Genette, Soglie, possiede quattro funzioni che vengono all’interno del libro: nella prima di copertina, p.75

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sul frontespizio, sul colophon, sul dorso e a rivali nel tentativo di screditarle. volte anche nella quarta di copertina, mentre 5.1.1.5 all’interno del libro può essere posto come Il marchio editoriale occhiello in ogni doppia pagina. Nell’ambito dell’autopromozione vi è un altro elemento introdotto e sfruttato fin 5.1.1.4 Il colophon dalle origini della stampa. Inizialmente, fino alle origini del libro Il marchio dell’editore, posto dopo il stampato, il titolo era composto dalle prime colophon svolge due funzioni: garantisce la parole dell’opera, ovvero dall’incipit. Se qualità dei prodotti e salvaguarda il primitivo 29- Il termine ’Commedia’ fosse ancora così, oggi il titolo della Divina copyright. Rappresentando i valori della casa deriva dalla distinzione medie- 29 vale fra commedia e tragedia, Commedia di Dante sarebbe Nel mezzo del editrice il marchio editoriale conferisce quindi il titolo è stato scelto cammin di nostra vita e la scrittura sul dorso riconoscibilità alle pubblicazioni costruendo- considerando in parte lo stile letterario e in parte aggiungen- di questo incipit non sarebbe certamente si una certa fama. do l’accezione ’Divina’ definita da Boccaccio. efficace quanto il titolo odierno. I migliori marchi, che hanno assolto al Con la stampa e il pensiero rinascimen- loro scopo costruendo una forte figura sul tale, si sono propagate però l’idea di fama mercato editoriale, possiedono caratteristi- 30-31- Sigfrid Henry Stein- letteraria e di “proprietà dei prodotti della che similari. La semplicità dell’immagine e il berg, Cinque secoli di stampa, 30 p.118 mente umana” . Traendo ispirazione dagli buon rapporto tra figura e sfondo fanno sì amanuensi, i quali inserivano il loro nome e che il marchio diventi riconoscibile, come è la data seguiti da preghiere e commenti al avvenuto per il grande Aldo Manuzio e la sua termine di ogni lavoro in fondo al libro, gli emblematica ancora con il delfino, oppure stampatori istituirono un primo organo per Fust e Schöffer, fautori della prima marca dedicato al riconoscimento del fautore editoriale (Magonza, 1457) formata da due dell’oggetto-libro: il colophon. scudi allacciati e sospesi ad un ramo. Il primo colophon 31 risale al 14 agosto Meno concettuale è il marchio della del 1457, all’interno dell’opera dal titolo Penguin, nato dalla simpatia dell’editore Psalmorum codex. I dati che esso conteneva Allen Lane per questo particolare animale. riguardavano il titolo, il nome degli editori La prima versione di Edward Young venne Johannes Fust e Peter Schöffer, il luogo di disegnata direttamente allo zoo di Londra stampa – ovvero Magonza – e la data di nel 1935, per essere poi rivisitata da Jan completamento del lavoro. Tschichold nel 1947. Il secondo colophon comprendeva Tra i grandi nomi anche Einaudi, titolo, luogo e anno di stampa; mentre il Mondadori e Adelphi hanno riscosso un terzo colophon, che risale ad un’edizione enorme successo grazie alla riconoscibilità della Bibbia, presentava gli stampatori, il luo- del proprio marchio, spesso disegnato da go dell’edizione e la data di pubblicazione. artisti di grande fama, come Picasso per 32- Paragrafo tratto da Daniele In origine il colophon aveva un funzio- l’Einaudi (1951) o Bob Norda per Mondadori Baroni, Un oggetto chiamato 32 libro. Breve trattato di cultura ne simile a quella del frontespizio moderno, (1970 circa) . del progetto ma in più sono stati aggiunti anche i com- menti di elogio alla stampa e alla sua qualità. 5.1.1.6 Nel 1475, lo stampatore Arnold Pannartz Il frontespizio appone il colophon di De Elegantia Linguae La prima forma del frontespizio è stata Latinae di Lorenzo Valla, sfruttandone la ideata da Peter Schöffer, il quale non si rese funzione di promozione pubblicitaria. conto della grande innovazione che aveva tra Egli fu il primo ad utilizzare il co- le mani e abbandonò questa pratica dopo un lophon con questo fine, ma venne immedia- solo esperimento. Il secondo tentativo invece tamente seguito dagli altri stampatori dell’e- è da attribuire allo stampatore di Colonia poca. Il mercato iniziava ad ingrandirsi e in Arnold Therhoernen per l’opera Sermo de alcuni casi il colophon comprendeva anche praesentatione beatae Mariae di Werner diffamazioni nei confronti degli stampatori Rolevinck. Questa stessa opera di inizio

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Cinquecento è stata anche una delle prime mare su una delle più importanti figure pubblicazioni con i numeri di pagina; prima paratestuali moderne: il prière d’insérer. Il di questa pratica, ancora oggi in uso, era termine tradotto in italiano starebbe a signifi- utilizzata la tecnica “dell’a esponente” che care una “richiesta d’inserimento”. La vedeva il ripetersi “della prima parola di una definizione che descrive questo elemento è pagina ai piedi della pagina precedente” 33. Si stata data nel Petit Robert: 33- ’Richiesta d’inserimento’ o ’preghiera di rendere conto’ trattava di una tecnica usata per la prima facendo riferimento a Sigfrid volta nel 1469 da Johann von Speyer a “Inserto stampato che contiene Henry Steinberg, Cinque secoli di stampa, p.119 Venezia, e poi abbandonata a metà del 1700. delle indicazioni su un’opera Il frontespizio nasce probabilmente e che viene accluso agli esemplari dall’esigenza di proteggere e differenziare le indirizzati alla critica.” 34 34- 35- Riferimenti a Soglie, pile di segnature che aspettavano di essere p.102 rilegate nella stamperia. Ebbene oggi non si tratta più di un Il primo caso di frontespizio come lo si inserto e non è più indirizzato soltanto alla intende oggi è frutto del lavoro di Erhard critica. Questa “preghiera di rendere con- Ratdolt. Questo stampatore di Augusta e to”35 ha attraversato alcuni cambiamenti nel Venezia si rese conto delle possibilità del corso della storia. frontespizio e progettò il primo per il Calen- Durante la fase iniziale, strettamente dario astronomico e astrologico del 1476 di legata alla definizione appena citata, il P.I. è Giovanni Regiomontano mettendo in prima uno strumento ad uso dei caporedattori ed pagina tutte le informazioni di un moderno indica alla critica di che genere tratta il libro frontespizio quali titolo, autore, casa editrice, prima ancora di leggerlo. marchio editoriale e nomi di traduttori e Un seguente sviluppo porta il P.I. ad curatori, aggiungendovi una poesia e una assumere le sembianze di un comunicato cornice silografica. Nel 1500 l’editore vede destinato alla stampa, come richiesta di questo nuovo organo editoriale come uno inserimento di tale testo tra le colonne del strumento di propaganda e per questo suddetto giornale. In questo modo il messag- motivo si afferma a pieno titolo. gio non è più indirizzato solamente alla Attraversando le varie epoche, il critica, ma anche al pubblico nel senso più frontespizio è stato influenzato da numerose generale del termine. correnti artistiche, diventando sempre più Il P.I. si presentò anche sotto forma di ricco di elementi decorativi silografici. un vero e proprio inserto stampato su un Grazie agli arabeschi di Robert Granjon e foglio e inserito all’interno delle pubblicazio- grazie ad altre personalità del mondo tipo- ni indirizzate solamente alla critica. Nono- grafico si diffuse il principio di utilizzare solo stante la successiva diffusione di questo gli elementi di cassa per illustrare la pagina. inserto anche nelle copie indirizzate al Così il gusto sempre più raffinato della pubblico – intorno al 1950–, questa pratica pulizia ed eleganza tipografica si diffuse venne abbandonata nel 1969 da Gallimard facendo crollare anche la tendenza del per motivi economici. Questa, infatti com- frontespizio calcografico sviluppatosi a portava una stampa autonoma rispetto al Londra nella prima metà del 1500. Questa libro e l’inserimento manuale del P.I. in ogni sensibilità per i fregi tipografici è stata per copia. secoli una caratteristica del frontespizio Le fasi di sviluppo di questo organo francese. editoriale sono difficilmente distinguibili e i passaggi intermedi tra le varie fasi non sono 5.1.1.7 facili da garantire. Tuttavia la tappa attuale Il prière d’insérer del percorso è diversificata. Il passo successi- Prima di concludere questo escursus vo all’abbandono del P.I. come foglio inseri- riguardo il peritesto editoriale e le sue to a mano vede una dislocazione di questo modalità di comunicazione, ci si può soffer- inserto sul libro stesso, in particolare lo

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troviamo nella quarta di copertina. versatili con uno scopo promozionale. Questo breve testo ha subìto altrettante “Il prière d’insérer è un elemento trasformazioni a livello formale, ma ciò che è paratestuale fondamentalmente rimasto intatto è lo scopo promozionale. fragile e precario, capolavoro in Mentre a cavallo dell’Ottocento e il Nove- pericolo, cucciolo di foca cento il redattore scriveva in terza persona, dell’edizione, per la quale nessuna 36- Gérard Genette, Soglie, oggi l’autore del P.I. parla direttamente in sollecitudine sarà superflua.” 36 p.114 prima persona e spesso firma l’elaborato. La testimonianza di una terza persona –meglio 5.1.1.8 se famosa – che propone la lettura dell’ope- Cataloghi, manifesti e prospetti ra, può essere molto più efficace di un testo anonimo e impersonale. Per questo oggi il Oltre agli elementi dell’oggetto-libro P.I. racchiude sia una breve descrizione del finora descritti, vi sono alcuni strumenti contenuto dell’opera, sia una ’farcitura’ di epitestuali – ovvero di natura paratestuale apprezzamenti che consigliano l’acquisto. ma ’lontani’ dal testo – che vengono sfruttati La quarta di copertina risulta essere dagli editori fin dai primi decenni dall’inven- uno dei luoghi più appropriati per posiziona- zione della stampa. Sebbene si tratti dei re il P.I. . La fruizione di questo tipo di primi prodotti di propaganda editoriale, si contenuto si stabilisce in un secondo o terzo può dire che la loro fase di sviluppo è ben momento rispetto la lettura della prima di più che avanzata o, per citare Genette, 37- Gérard Genette, Soglie, copertina e/o del dorso, a seconda della “adulta” 37. p.107 posizione del libro sullo scaffale. L’aggancio L’editore dalla seconda metà del 1500 determinato da questi due elementi porta ha iniziato a fare uso di strumenti propagan- l’occhio del pubblico alla lettura della quarta distici come manifesti, cataloghi e prospetti. di copertina e quindi al P.I. .Tuttavia vi sono Dato che questa categoria di prodotti si altri luoghi di posizionamento di questo è scarsamente conservata, ciò che viene breve testo promozionale. Ad esempio, il P.I. definito come ’primo’ catalogo (o manifesto, ha la stessa durata di vita della fascetta o prospetto), in realtà è solo il più antico tra piegata attorno alla copertina. Come accade- quelli pervenuti fino ad oggi. va fino agli anni Cinquanta con il P.I. inserito La necessità principale dell’editore in a mano, oggi la fascetta viene buttata via una quel periodo era la riconoscibilità dei pro- volta comprato il libro. L’utilità temporanea dotti come garanzia. Oltre all’introduzione di entrambi gli elementi fa sì che possano della marca editoriale vennero pubblicati coesistere. La moderna “preghiera di rendere volantini contenenti informazioni dettagliate conto” può essere collocata in diversi luoghi riguardo libri già editi. del libro, e ciò può avvenire anche simulta- Venne anche introdotto il prospetto neamente sotto forme lievemente diverse. con la programmazione delle edizioni future Vi sono casi in cui esso si trova in quarta di e il catalogo contenente tutte le pubblicazio- copertina e sulla fascetta, o addirittura anche ni prodotte da un certo editore. Il destinata- all’interno del libro a mo’ di prefazione con rio di questi messaggi è indubbiamente il anche un titolo di presentazione (come pubblico: gli studenti e in generale gli accade in Dits et Récits du mortel di Mathieu alfabetizzati. A questo stesso target si rivol- Bénézet, Flammarion, 19771). gono anche i primi flyer e manifesti, i quali Sfortunatamente per questo stesso venivano “affissi alle porte delle osterie, delle 38- Sigfrid Henry Steinberg, motivo la maggior parte dei P.I., non stampa- scuole, dei collegi” 38. Cinque secoli di stampa, p.109 ti all’interno del libro, sono andati perduti. L’alfabetizzazione e la necessità di Non è da sottovalutare l’importanza di avvicinare il popolo al libro, portarono alla questo paratesto, e con la progettazione diffusione della lettura anche lontano degli dell’artefatto finale si cercherà di trarre ambienti scolastici, passando ad esempio per spunto proprio da queste caratteristiche le taverne, in cui il pubblico veniva attirato

31 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto con le locandine ad assistere alle esposizioni degli editori. L’avviso pubblicitario più datato a noi pervenuto (1466) è ad opera di colui che stampò la seconda versione tedesca della Riferimenti iconografici: Bibbia: Heinrich Eggestein di Strasburgo. (In ordine di apparizione)

Il suo esempio venne immediatamente 1. Dan Brown, The lost symbol, Doubleday, , (15 giugno 2015) primo ad utilizzare il carattere con cui era 2. Nick Hornby, Tutta un’altra musica, Guanda stato stampato il libro per stamparne la locandina. Successivamente venne imitato 3. Alessandro Baricco, Questa storia, Fandango anche da Berthold Ruppel, Sweynheym e 4. Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, Mondado- ri, , (15 giugno 2015) di stampatori, Sweynheym e Pannartz 5. Tracy Chevalier, La ragazza con l’orecchino di perla, Neri Pozza, propagandarono fino a 28 titoli nel 1472 e , (15 giugno 2015) sono stati i primi ad introdurre la segnalazio- ne del prezzo e del numero di tirature per 6. Jerome David Salinger, Il giovane Holden, Einaudi, < http:// www.wired.it/play/libri/2015/03/12/salinger-nel-labirin- ogni edizione. Probabilmente questa innova- to-dei-suoi-dialoghi/>, (16 giugno 2015) zione fu d’ispirazione per Manuzio il quale 7. Giorgio Agamben, Infanzia e storia, a cura di Bruno Munari, nel 1498 pubblicò il primo catalogo con i Einaudi, , (16 giugno 2015) prezzi di ogni volume. Il catalogo del 1483-84 pubblicato da Riferimenti sitografici e bibliografici: Anton Sorg può verosimilmente rappresenta- re uno degli antenati del prière d’insére; egli Giovanni Baule, (estratto) La Traduzione Visiva. Forme dell’ac- cesso peritestuale, , (28 maggio 2015) trentasei libri presentati, introducendone gli argomenti al pubblico meno colto. Marco Belpoliti, Diario dell’occhio, Firenze, Casa Editrice Le Lettere, 2008 La questione venne approfondita Cristina Cocever, La copertina dei libri. Mero packaging o specchio ulteriormente da Anton Koberger di Norim- del contenuto?, 2008-2009, < http://www.slideshare.net/btsbiblio/ berga. Egli fu il primo ad esibire in un unico il-packaging-dei-libri-1170823> (14 giugno 2015) volantino sia la descrizione minuziosa della Gérard Genette, Soglie. I dintorni del testo, (1°ed. 1987), Torino, Giulio Einaudi editore, 1989 Summa Theologiae dell’arcivescovo di Firenze, accostandovi, secondo un discorso Marco Maravaglia, “Come realizzare una copertina di successo”, Gutenberg 2000, , (9 giugno 2015) suddivisi per argomento. Benedetta Marietti, “Cover Story. La prevalenza della copertina”, Tra la fine del 1400 e i primi anni del laRepubblica.it, 16 luglio 2009, < http://ricerca.repubblica.it/ repubblica/archivio/repubblica/2009/07/16/cover-story-la-preva- 1500, Koberger, Zainer e altri editori intro- lenza-della-copertina.html>, (2 giugno 2015) dussero all’interno dei loro cataloghi anche Alessia Rapone, “La porta dei desideri. La copertina”, I quaderni titoli di altre stamperie. In questo modo si MdS, Aprile 2005, , (9 giugno 2015) diede il via alla compra vendita di libri Giovanni Solimine, “Il paratesto nei documenti elettronici e la autorizzata, ovvero alla nascita della figura ’biblioteconomia digitale’. A proposito del convegno I dintorni del libraio. del testo: approcci alle periferie del libro (Roma - Bologna 15-19 novembre 2004)”, DigItalia , N°1, 2006

Sigfrid Henry Steinberg, Cinque secoli di stampa. Tipografia e caratteri, libri ed editoria, Torino, Piccola Biblioteca Einaudi, (1°ed. 1955) 1962

Studenti.it, (10 luglio 2015)

Treccani, , (4 luglio 2015)

Jan Tschichold, La forma del libro, 2° edizione, Sylvester Bonnard, 2003

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6. Sintesi narrativa

Tramite questi “dispositivi di accoglienza” di cui è dotato il libro, si favorisce la comp- rensione facilitando l’approdo al testo. La traduzione peritestuale, alla quale un testo è soggetto, avviene tramite un’analisi ed una scelta di linguaggi atti a comunicare con il target. Nel progetto di questa tesi si vanno ad affrontare le fasi di analisi e di sintesi di determinati contenuti testuali, così da formare un peritesto visivo che chiameremo molto intuitivamente “sintesi visiva” di un romanzo. Nei precedenti capitoli abbiamo affrontato innanzitutto il declino dei lettori e il cam- biamento della loro domanda. Una volta individuata la rivoluzione digitale come una delle numerose cause della “desertificazione dei lettori”, è seguìto un confronto fra prodotto carta- ceo ed elettronico. In questo modo sono state riconosciute le qualità e le possibilità di entrambi i supporti. Concentrandosi in maniera particolare sulla prima tipologia, ovvero quella cartacea, sono stati analizzati i principali tipi di peritesto editoriale, ricostruendone i passi storici più importanti e ricercandone i motivi dei grandi mutamenti. Ora è possibile individuare un quadro più completo dei mezzi di comunicazione sfruttati dal libro cartaceo per auto-promuoversi e “parlare” a differenti pubblici. Da questo capitolo in poi si affronteranno alcune sintesi visive o verbali di contenuti narrativi, cercando di comprenderne i codici formulati.

“La formula adottata nelle strategie Artisti come Giotto, Duccio di Buoninse- peritestuali è quella della comunica- gna e Piero della Francesca hanno introdotto zione breve, dei linguaggi di sintesi, la percezione dello spazio reale all’interno quel distillato di senso che riesce a delle loro opere. Così facendo la somiglianza sintetizzare in uno spazio minimo con la realtà ha reso più immediata l’inter- informazioni ed elementi essenziali pretazione delle vicende narrate, e le ha rese del contenuto che segue. più incisive e palpabili. Certo è che essi non In questo breve spazio si gioca furono i primi a parlare in questo modo ai l’accessibilità di un testo anche a chi fedeli, ma con il periodo gotico si sviluppò ne è geograficamente, culturalmente, una sorta di metodologia di rappresentazione 1- Giovanni Baule, La tradu- linguisticamente distante.”1 visiva dei paesaggi narrativi che non venne zione visiva. Forme dell’accesso peritestuale più abbandonata. 6.1 La prospettiva intuitiva applicata per Sintesi narrativa delle immagini costruire le “scenografie” degli avvenimenti Tra la fine del 1200 e lungo tutto il 1300 sacri ha introdotto la percezione degli interni la cultura letteraria era un lusso che pochi e degli esterni, e quindi della lontananza. potevano permettersi. La lettura era un’atti- Il punto di vista centrale dell’osservatore vità riservata ai ricchi e alla Chiesa. Questo è è il fulcro dell’opera e diventa una chiave di il motivo che, fin dall’antichità, spinse i lettura che genera collegamenti tra le scene grandi nomi della storia dell’arte a tradurre rappresentate. Spesso queste storie affrescate le Sacre Scritture in un linguaggio compren- venivano divise, da elementi architettonici, in sibile agli analfabeti: la narrazione tramite quadranti; ed è proprio in questi casi che il immagini. punto di vista diventa parte integrante della

33 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto narrazione. Uno degli esempi più rilevanti 6.2 della storia dell’arte dei primi anni del 1300 è La frammentazione La Cappella degli Scrovegni a Padova. Gli affreschi che adornano questo capolavoro La frammentazione dei contenuti testuali attribuiti a Giotto, rappresentano delle scene è un argomento più che mai moderno e della vita di Gesù e della Vergine Maria. Il contemporaneo, specialmente nel campo portale d’ingresso è decorato dal Giudizio della letteratura. Le modalità di rappresenta- Universale; mentre alle pareti laterali vi sono zione dei fatti lungo la narrazione hanno rappresentazioni simboliche di vizi e virtù. subìto importanti cambiamenti stilistici. Sull’arco trionfale sopra l’altare si vede Dio, Il grande critico russo Michail Bachin, che incarica l’arcangelo Gabriele dell’annun- già nel 1938 sosteneva il processo di “roman- cio della nascita di Gesù. Le scene rappre- zizzazione” dei generi letterari confinanti con sentate racchiudono le svariate vicende dei il modello da lui formulato in prosa. racconti biblici. Il motivo per cui l’immensa Si trattava di un cambiamento generale ricchezza di quest’opera dialoga con i fedeli che creò scompiglio nelle modalità di rappre- da secoli sta nel comunicare attraverso un sentazione: linguaggio sintetico ed esaustivo. L’ottimizza- zione della resa spaziale diventò una caratte- “Il nuovo genere romanzesco ristica costante per veicolare la narrazione. ’soppianta’ i tipi precedenti in Per l’osservatore è infatti fondamentale versi e in prosa, li smaschera, […] orientarsi nell’immagine, e per poterlo fare suscitando il dramma dello sviluppo egli cerca degli elementi significativi, spesso letterario nell’età moderna”2 2- Bruno Pischedda, Un libro? Buona visione (17 febbraio architettonici, per iniziare a stabilire gli 2013) estremi della posizione del punto di vista. Senza mettere in dubbio alcuno studio di Il punto di vista è stabilito all’interno dei Bachin a questo proposito, Bruno Pischedda, margini dello spazio dipinto. saggista e narratore, solleva una discussione Oltre allo spazio, l’osservatore ricerca il in merito una nuova rivoluzione narrativa significato della narrazione attraverso un che riguarda il romanzo. Nel suo complesso percorso visivo preponderato dall’autore. articolo de IlSole 24 Ore Un libro? Buona Nel racconto visivo Le nozze di Cana di visione vengono presentate le fasi del muta- Duccio di Buoninsegna (1308) lo spettatore mento in corso nella produzione dei roman- si confronta con uno spazio che attraversa zi, rapportandosi con il contesto multimediale. tempi differenti. In questo caso lo spazio Con una metafora estrema si può affer- viene detto polifonico. La fase di orienta- mare che il tablet ha sostituito quel muro mento è più complessa. La vicenda è scandi- affrescato. Partendo da una lettura meditativa ta in scene collegate da un unico punto di delle sintesi visive simultanee di Giotto si è vista, il quale è suggerito dalle arcate dipinte. arrivati ad una frammentazione dei particolari. Questo avviene anche quando i fatti della Nonostante l’affresco e questo moderno vicenda non si verificano contemporanea- modello di romanzo siano di natura diversa, mente. In questi casi gli elementi architetto- si può notare l’analogia della cristallizzazio- nici creano una sorta di “cornice” comparti- ne. Il cinema e i tablet influenzano a tal mentata. Qui capita che si presenti più volte punto la narrazione che l’immagine vince lo stesso personaggio o lo stesso luogo. Il sulla parola e le unità di racconto sono suddetto tipo di linguaggio è stato ripreso frammentate come fotogrammi. Sintetizzan- poi nella Graphic Novel moderna. do il testo attraverso differenti codici forma- La differenza tra la Graphic Novel e li, cromatici e di testura, siamo sempre stati questo tipo di sintesi visiva consiste nel dialo- portati – fin dall’antichità – ad “un alto tasso go tra le diverse scene, e nel conseguente di iconicità comunicativa”. La “conversione grado di rilevanza delle “cornici” che le visiva” di cui si parla nell’articolo di Bruno separano. Pischedda fa riferimento ai mutamenti del

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genere letterario. Riassumendo questi novel” ha il limite di 300 caratteri. La cambiamenti è possibile rovesciare il discor- pubblicazione del racconto avviene attraver- so sul piano della comunicazione visiva nel so brevi testi, i quali possono essere raccolti senso più generico del termine. in libri digitali. Un fenomeno simile ha avuto origine in Gli aspetti del mutamento in corso sono Giappone, consiste nella pubblicazione dei quattro. Il primo è la ’presentificazione’, racconti tramite SMS inviati direttamente ai ovvero l’utilizzo ’spassionato’ del tempo lettori. Oltre alla conseguente esistenza delle verbale presente. In questo modo l’azione “e-mail novel”, una manifestazione stretta- narrata si svolge in contemporanea all’azione mente collegata a questa formulazione di del lettore. Quest’ultimo osserva il corso testi è la “flash fiction”, ovvero un racconto degli eventi nel “tempo assoluto” presente, completo composto da massimo 1000 ed è quindi partecipe della storia. caratteri che sintetizzano i contenuti, il cui Il secondo mutamento riguarda l’influen- medium non è rilevante. za del “medium cinetelevisivo” come princi- Ricostruire la storia della “micro novel” pale fonte d’ispirazione per la frammentazio- e riconoscerne l’ideatore non è un’impresa ne dell’unità di misura del racconto. Questo semplice. passaggio non viene però visto come un criterio di brevità, ma come una questione I dati a disposizione hanno presentato principalmente ritmica. teorie differenti riguardo al primo composi- Il terzo aspetto consiste nella preferenza tore di una “micro novel”. 3- Mark Hooper, Was David del narrare per azioni e dialoghi anziché Secondo Mark Hooper3, scrittore per Mitchell’s tweeted novel the start of anew genre? (3 settem- concettualizzazioni discorsive. Si riscontra The Guardian, si può individuare il precurso- bre 2014) quindi l’influenza della drammaturgia re di questo genere letterario. filmica. Il quarto ed ultimo punto analizzato Félix Fénéon, anarchico di Parigi, nel vede la traduzione di elementi psichici e 1906 scrisse per un breve periodo delle sentimentali prevalentemente in maniera brevissime storie per il quotidiano Le Matin. visiva. La descrizione dei moti interiori del I suoi racconti avevano il limite delle tre personaggio avviene solo attraverso gesti o righe di testo. Lo stile narrativo era ricco dialoghi, quindi comunicando per immagini. d’intrigo e ambiguità. Le storie scritte da Fénéon potrebbero rivelarsi perfette anche per il formato del tweet. 6.3 Sintesi dei “140” Di seguito saranno citati gli autori principali riconosciuti come “micro novelist” Nell’ultimo decennio la letteratura ha contemporanei, senza avanzare ipotesi compiuto un enorme avanzamento nei personali riguardo il merito, ma elencandoli confronti della digitalizzazione. in ordine alfabetico. In questi ultimi anni si è visto nascere Jennifer Egan ha scritto una “twitter un ’avanguardistico’ metodo di scrittura, con novel” per il New Yorker, il cui titolo è Black il quale si prendono in considerazione gli Box. La particolarità di quest’opera sta nella aspetti della ’Network society’ a servizio decisione dell’autrice di pubblicare il suo della letteratura. Il nuovo formato narrativo racconto sotto forma di un tweet al minuto è chiamato “microblogging novel”. Una dalle 8 alle 9 di sera per 10 giorni di fila “micro novel” ha un contenuto testuale il cui durante il mese di maggio del 2012, pubbli- limite di caratteri dipende dal sistema con il cato poi il 4 giugno dello stesso anno nel quale esso viene pubblicato sul Web. Per Science Fiction Issue. esempio una “twitter novel” avrà come limite massimo di pubblicazione le 140 battute (compresi gli spazi), mentre una “

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Nel gennaio del 2014 lo scrittore Neil 6.3.1 Gaiman ha sperimentato una collaborazione #TwLetteratura con i suoi followers di Twitter, realizzando diverse storie tramite tweet, seguendo gli La questione educativa che sfrutta la spunti che il pubblico gli inviava. tecnologia del tweet è la ragione per cui Jim McCormick sul suo profilo twitter esiste www.twetteratura.org. sostiene che in realtà sia stata sua moglie che Il termine twitteratura è un ’twitteri- nel 2007, prima di venire a mancare, scrisse smo’ che sta a significare la fusione tra lo la prima twitter novel completa. strumento Twitter e la letteratura. Si tratta di Il noto scrittore David Mitchell in un fenomeno giovanissimo in fase di conti- un’intervista rilasciata alla BBC del 2014 nuo sviluppo. A partire da Black Box di iniziò a promuovere un nuovo progetto su Jennifer Egan è iniziata a maturare l’idea di twitter: pubblicò circa 280 tweets alla un nuovo metodo di scrittura. Il progetto di settimana per comporre l’opera The Right Twitteratura prevede un processo di riscrit- Sort. Nella stessa intervista svela che in realtà tura e commento di opere già esistenti è il suo editore che ha avuto quest’idea di tramite il limite dei 140 caratteri. promozione ai fini di generare interesse nei Questo fenomeno, che risale a circa un confronti dell’opera che di lì a poco sarebbe anno fa, è indirizzato specialmente ai giovani uscita The Bone Clocks. e giovanissimi. Sul sito è possibile aderire a Sempre secondo Mark Hooper, progetti collettivi a livello nazionale, durante Dan Rhodes è uno dei maggiori esponenti i quali diverse scuole elementari seguono un dell’arte delle brevi storie. Nella sua prima preciso programma giornaliero organizzato opera Anthropology ha raccontato 101 storie in momenti di letture condivise e pubblica- della lunghezza massima di 101 parole zioni dei commenti e delle traduzioni in ciascuna. Ha pubblicato successivamente tweet degli studenti. Marry Me, in cui racchiude 80 storie d’amore La didattica social si sta sviluppando non più lunghe di una pagina e mezza. maggiormente durante il corrente anno. Quando Matt Stewart ricevette la Il 2015 ha visto la presenza di differenti notizia di non poter pubblicare la sua opera progetti letterari: sia per bambini, con The French Revolution, non si perse d’animo progetti di riscrittura come #TwPinocchio e e decise di iniziare a pubblicarla in un modo #TwAlice, sia per adulti, con il progetto insolito, ovvero su Twitter. Egli afferma sul #TwGoethe. Le modalità di partecipazione suo sito di essere il primo scrittore a realizza- sono sempre le medesime: seguire il calenda- re per intero un’opera letteraria tramite rio di letture dei capitoli del libro indicato e questo social network, spendendo 500 ore twittare le sintesi o i commenti, i quali poi per tradurre la sua opera nella formula possono essere salvati in “tweet book” concentrata dei 140 caratteri. personale. Infine la figura di Gergely Teglasy è una delle più rilevanti. Il 6 luglio del 2010 Louisa Schaefer pubblicò su DW.COM un articolo riguardo Teglasy, identificandolo come primo scrittore di una “facebook novel” in cui i fans contribuiscono alla scrittura dell’opera inviando preferenze e richieste all’autore. L’opera intitolata Zwir- bler ha come intento quello di invogliare i giovani – dai 17 anni in su – ad avvicinarsi alla letteratura.

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Oltre alle traduzioni personali di opere In Russia, il legame è ancor più marca- esistenti, esistono differenti progetti stretta- to. Basti notare il numero di visualizzazioni mente legati all’importanza della letteratura del livestream su Youtube della “lettura-ma- nell’era del digitale. La morte in forma di ratona” di Anna Karenina: 3 milioni di tweet1( link) è un’idea che affronta un tema persone. Un’ultima curiosa iniziativa russa drammatico in modo spensierato e naturale. spinge per mantenere vivo il mito di Tolstoj: da qualche tempo, entrando nella metropoli- “Silvia e Serena, le due signore tana di Mosca è possibile scaricare gratis, su del lutto, iniziano a discuterne fra smartphone e tablet, le sue opere ed altri loro, anche a sognare un po’ a occhi capolavori letterari. aperti, e pensano che il modo giusto di farlo, per loro, sia di mescolare ironia e compostezza, di essere lievi ma non dissacranti”

Partendo da un concetto, le due autrici hanno iniziato a raccogliere citazioni che trattassero il tema comune. La morte è un tema che se affrontato all’interno di un romanzo richiede lunghi passaggi, intrinsechi di significati. Il progetto ha generato una collezione delle più inaspettate ed ironiche citazioni, limitate dal rigore formale del tweet. Un altro progetto in favore della promozione letteraria, viene comunicato il 22 novembre del 2009 dalla redazione de ilGiornale.it: Capolavori in due righe, dall’ Alighieri a Tolstoj. Stilata una lista di 24 romanzi fondamentali per la cultura e la storia mondiale, ilGiornale.it ha deciso di proporre queste opere sotto forma di “micro recensioni twitteriane”1linkin modo da creare per ognuno un ritratto di 140 caratteri esatti. Mentre i libri ’cinguettano’ la lingua dei giovani, Panorama approfondisce l’argo- mento con l’articolo L’autore più social? Sorpresa, è Tolstoj di Luca Rosati (19 novem- bre 2014). Secondo un sondaggio del 2014 avvenuto su Facebook Tolstoj è fra i 30 autori più letti nel mondo, e negli ultimi anni la popolarità è stata accentuata dall’integra- zione di nuovi media. Lo scrittore italiano russofilo Paolo Nori ha portato per librerie e con servizio podcast le letture della sua traduzione de La morte di Ivan Il’ic. Sempre in Italia, Caterpillar di Radio 2 propone ogni giorno la lettura di 140 caratteri di Guerra e pace, ironizzando su quanti anni ci vorranno prima di terminarlo.

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Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

7. Grafica e letteratura

Nei capitoli precedenti sono state analizzate le principali modalità di comunicazione di contenuti da parte dell’ ’oggetto-libro’. Dopo un breve approfondimento riguardo la forma letteraria e i suoi mutamenti stilistici degli ultimi anni, si è passati ad introdurre una nuova realtà letteraria capace di far comunicare il romanzo più classico attraverso il più contemporaneo e giovane tweet. In questo capitolo verranno affrontati alcuni progetti che formulano un dialogo particolare tra contenuto letterario e forma grafica. La traduzione in codici visivi presuppone innanzitutto una raccolta di dati, informazioni, o avvenimenti che rappresentano in modo analitico le diverse sfaccettature del testo. Questa fase di analisi è seguita dalla codifica della sintesi dei contenuti tramite mezzi e strumenti specifici. Al di fuori della classica veste grafica del prodotto editoriale, gli strumenti che comunicano i contenuti possono variare a seconda del concetto progettuale.

La poesia visiva è un esempio datato linguaggio sia come input per l’identificazio- che utilizza la tipografia come immagine per ne della tematica narrata, sia come plus raffigurare contenuti di diversa natura. valore legato alla piacevolezza della lettura. Gli aspetti più stravolgenti come la Nel suo libro Typo vs Letteratura svolge una nascita delle avanguardie, le quali hanno sperimentazione tipografica. radicalmente innescato i più grandi cambia- “I capitoli si susseguono secondo menti culturali dagli inizi del Novecento. l’ordine alfabetico di una selezione di libri a Alcune fonti primarie in questo campo cui hanno rubato il titolo ed una pagina. Non derivano direttamente dai movimenti avan- esiste quindi ordine numerico o consequen- guardistici di inizio Novecento. zialità, ogni racconto riporta la numerazione Un ruolo rilevante è da attribuire a della pagina a cui è stato sottratto e viene Filippo Tommaso Marinetti con Les mots en sviluppato in una rigorosa griglia, sconvolta liberté futuristes (1919). da elementi grafici e tipografici, o da un Nel 1964, l’opera teatrale La Cantatrice differente uso delle canoniche regole d’impa- 1- tata visivamente in un libro da Robert racconti sono dei grandi classici della lettera- Massin. In quest’opera, oltre alla presenza tura, ad esempio si ritrovano: Delitto e della tipografia in libertà, vengono introdotte castigo, F.M. Dostoevskij, Fahrenheit 451, anche figure umane arrivando a comporre R. Bradbury, Il pendolo di Foucault, U. Eco, delle illustrazioni. Profumo, P. Suskind, Uno, nessuno e centomi- Qui la forma del testo accompagna la la, L. Pirandello. I testi sono stati visivamen- struttura narrativa descrivendo le scene te trattati a seconda del racconto generando dell’opera con testi visivamente forti come differenti effetti ottici oppure sviluppando immagini. connessioni di senso con il testo. Azzurra Paggiaro, è una dei tanti graphic designer che tutt’oggi collega la visione della doppia pagina del libro con il significato del testo. Questa giovane progetti- sta veneziana ripropone questo tipo di

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Un’altra opera di traduzione visiva in tra struttura e forma. Questo lavoro di tesi è maniera tipografica è da attribuire al giovane stato svolto da Valerio Nicoletti e Graziana graphic designer Dario Verrengia: Designing Dammacco per la Laurea in Progettazione Visual book Juan Rulfo/ Pedro Paramo. Grafica conseguita presso il Politecnico di Essa consiste in un “libro visivo” come Bari nel luglio 2012. La tesi si concentra sulla prodotto editoriale della Tesi di Bachelor. progettazione del libro rispetto al rapporto A differenza di Azzurra Paggiaro tra contenitore e contenuto. Gli studenti si questo grafico ha preso in esame un’intera sono posti alcune domande molto attuali di opera letteraria, in particolare Juan Rulfo di riflessione, come ad esempio: Un libro può Pedro Paramo (1955). Al centro del progetto essere considerato un oggetto? Di cosa si viene individuato il punto di vista del lettore. compone il libro? Verrengia tende a migliorare l’attività della La pagina è considerata come confine? Può lettura senza intaccare le caratteristiche del la forma di un libro trasmettere effetti sensoria- libro che l’autore stesso intendeva mantene- li? Partendo dal presupposto che non è re. Il miglioramento della lettura consiste nel possibile creare un confine netto tra ciò che è porgere al lettore un’immediata chiave testo e ciò che è immagine, essi hanno interpretativa per entrare in possesso dei cercato di identificare la struttura narrante in contenuti. Il progetto grafico in questione è alcuni elementi materici e grafici. Lo scopo una fase conseguente alla lettura ed analisi della suddetta tesi è duplice: dimostrare del romanzo, per permettere l’individuazione come sia possibile produrre testi narrativi la dei concetti chiave. Il compito di traduzione cui struttura non sia sottomessa al vincolo consiste quindi nella trasposizione su carta della pagina, e in secondo luogo si è cercato dei contenuti attraverso metafore visive. di esplorare l’interazione tra la figura dello Lungo tutto il romanzo il lettore svilup- scrittore e quella del grafico, il tutto limitato pa un senso crescente di disorientamento. però all’ambito educativo. Appoggiandosi Per questo motivo il grafico ha deciso di principalmente agli studi dei Pre-libri di interporre, ad intervalli brevi, delle doppie Munari i due studenti hanno progettato tre pagine che si ripiegano su se stesse. Posizio- ’oggetti–libro’ definendo tre generi letterari nando le pagine ripiegate per interrompere la differenti grazie a differenti forme testuali e continuità della narrazione, sottolinea la fisiche. Il primo libro tratta la fiaba come un frammentazione e aumenta il disorientamen- intreccio ramificato tra blocchi di testo. Esso to del lettore. Infatti, i grafico pone le pagine presenta le diverse direzioni di lettura che il piegate in corrispondenza ad un cambiamen- lettore-giocatore può intraprendere. to di tempo, di luogo o di narrazione. Il secondo genere è la fantascienza, E’ importante sottolineare che la diviso per tematiche affrontate in una numerazione delle pagine appare anche nelle profonda ricerca: verosimile, inverosimile, pagine bianche piegate, per sottolineare extra-umano. Il terzo ed ultimo genere è l’idea del tempo immobile che caratterizza il quello horror, in cui vengono trattati temi libro. Ogni scelta progettuale è giustificata ricorrenti nella letteratura del terrore. dal significato del testo e si sviluppa in Ogni ’oggetto–libro’ ha la sua precisa funzione di questo. forma, costruita secondo la struttura narrati- La narrazione per il prodotto editoriale va. Costante è la ripartizione interna dei libri, è indubbiamente poli-sensoriale. Il formato in cui si presentano i seguenti elementi: la della pagina e la carta sono due delle variabi- struttura ipertestuale, percorsi narrativi, li citate nel capitolo 5 che possono essere i blocchi e le unità di testo e gli elementi di sfruttate per rendere una sensazione o navigazione. un’impressione sfruttando il senso del tatto. La pura rappresentazione della struttu- Limitando questa ricerca sensoriale alla ra narrante è stata tradotta anche in infogra- produzione di romanzi, può essere segnalata fica. La presenza di infografiche all’interno un’altra tesi: Progettare l’oggetto libro. Il testo di quotidiani e magazine è sempre più ampia

40 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto ed è sempre più considerato un trend. Francesco Franchi è uno dei giovani grafici che traduce in segnaletica ogni tipo d’informazione, come ad esempio le trame di romanzi come Il Piccolo Principe. In questo tipo di raffigurazione posso- no essere tradotte numerose caratteristiche dei romanzi. Le tavole prodotte per IlSole 24 Ore generano una visione complessiva degli avvenimenti, dei personaggi, dei luoghi e dei tempi. La simbologia è una componente determinante per la comprensione del testo visivo. Franchi sfrutta i codici infografici andando a rappresentare lo scheletro dei più complessi romanzi classici. È comprensibile che un prodotto visivo di questo genere comunichi ’solo’ ciò che riguarda i dati analitici, con una difficile identificazione della sfera sentimentale o espressiva intrinseche del testo. La funzione della Letteratura grafica(2010) è quella di tradurre bidimensionalmente i classici. Si può individuare un’analogia tra queste tavole e la funzione dell’indice analitico. Ciò che Franchi può aver incorporato è il fattore della mappatura e rintracciabilità visiva immediata dei punti di svolta della narrazione. Le icone e i simboli sono fattori che possono essere fondamentali nel processo di sintesi visiva. L’immediatezza della compren- sibilità dei simboli è un caratteristica costan- te nelle rappresentazioni di Shortology. Quest’ultima è una forma particolare di rappresentazione sintetica e divertente di un qualsiasi contenuto. Le icone grafiche raccontano biografie, eventi storici, film e invenzioni. Il ventaglio di storie si estende dalla vita di Michael Jackson a quella di Barack Obama, passando per il Signore degli Anelli e i Dinosauri. Lo studio creativo che ha ideato questa formulazione del codice narrativo è H-57, con sede a Milano. Le storie si sono diffuse online tramite social network fino a materializzarsi in un libro. La peculiarità di Shortology è racchiusa nel suo carattere universale, dettato dal non utilizzo di parole. I racconti possono essere condivisi a livello globale, ed hanno un’efficacia pressoché istantanea. Per questi motivi sta avendo un grande successo.

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8. Premessa del progetto

Nella parte di ricerca si è cercato di mettere un accento su ciò che concerne la sintesi di contenuti di diverso genere. Le riflessioni che più incideranno sulle fasi progettuali dell’arte- fatto sono relative alla sintesi visiva nel campo della letteratura. Dopo aver preso atto di quelle che sono le più efficaci modalità di comunicazione dei contenuti testuali, sono state definite le linee guida per la realizzazione dell’artefatto finale.

Gli obiettivi principali sono stati chiari fin da subito: - invogliare i giovani ad avvicinarsi alla letteratura, - rendere appetibile il prodotto cartaceo anche per i nativi digitali

La puntualizzazione di questi obiettivi, ha comportato la definizione delle necessità alle quali l’artefatto deve essere in grado di rispondere: - immediata comunicazione dei contenuti testuali - dichiarare la posizione del dato contenuto rispetto le pagine del libro - esaustività e chiarezza nella sintesi - forte impatto e attrattività competitiva

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Progetto

Dichiarando gli obiettivi si sono definiti anche i confini progettuali dell’artefatto. Per meglio rispondere alle domande di ricerca e agli obiettivi, è stato deciso di proporre una nuova linea grafica per una collana editoriale. La veste grafica, ha lo scopo di informare su più livelli il pubblico. A questo punto, si può affermare che il punto focale del progetto è senza dubbio la definizione della copertina in tutte le sue parti. Per avere un quadro comple- to del singolo volume appartenente alla collana, verrà proposto un modello di progettazione interna del libro. Gli elementi che figureranno internamente sono: frontespizio, testo intro- duttivo, opera completa, indice e colophon. La suddetta collana riunisce romanzi classici di differenti generi. Per dimostrare le declinazioni di questo prodotto è stato deciso di sviluppare un campione per ogni genere letterario scelto. Non vi sono comunque limiti di tipologie di romanzi, quindi possono aggiungersi altre tipologie a quelle definite. Per il romanzo giallo l’opera scelta è Una storia semplice di Leonardo Sciascia, per il romanzo fantastico l’opera è Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carrol, e in ultimo è stato scelto Siddharta di Hermann Hesse per il romanzo di formazione. Quella che si va a creare è un’identità non strettamente legata alla casa editrice di appartenenza, la quale infatti non viene specificata. Questa scelta rende più libera la traduzione visiva, la quale collega tutti i volumi della collana, ma soprattutto deve poter esprimere i contenuti dell’opera di riferimento. L’identità della collana chiamata ClassicOne non deve quindi ostacolare gli obiettivi di progetto. In Italia generalmente accade il contrario. L’identità della casa editrice spesso prevale sul contenuto dell’opera, giustificandosi come mossa strategica che punta sul marchio e sul valore che esso produce.

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Target e Metodo

Definizione del Target

È importante puntualizzare la scelta del target, già anticipata nella stesura degli obiettivi. Si è deciso di progettare un artefatto rivolto al pubblico dei giovani dai 14 ai 22 anni. Questa scelta è stata ponderata in base all’analisi dei dati ricavati dall’ISTAT. Negli ultimi anni gli interessi dei ragazzi si sono spostati, e come abbiamo visto nella ricerca, non sono molti i ragazzi che preferiscono la letteratura a internet o ai social network. Ipotizzando una conse- guenza negativa, la diminuzione dell’interesse rispetto i libri nei giovani di oggi, comporte- rebbe una diseducazione alla lettura per i futuri nativi, ancor più digitali.

Metodo di lavoro

Per la realizzazione delle sintesi visive di ogni libro è stato necessario appoggiarsi ad analisi letterarie svolte da terzi. Per questioni di tempistiche sono state fondamentali le analisi e i riassunti trovati sul Web per i romanzi “Siddharta” di Hermann Hesse e “Alice nel Paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, in particolare su tuttoscuola.it, inftub.com, cultura. biografieonline.it e wuz.it. Una volta raccolti i dati dei romanzi suddivisi per capitoli, si è iniziato a definire la struttura narrante a seconda delle categorie prese in considerazione: tempi, luoghi, personag- gi, azioni e oggetti rilevanti. In questo modo si è operata una scomposizione in singoli elementi. Il termine analisi viene definito da Treccani come “Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio”. A questa procedura segue la sintesi che è una ricomposizione secondo determinati criteri degli elementi ricavati dall’analisi.

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Definizione del Target

È importante puntualizzare la scelta del target, già anticipata nella stesura degli obiettivi. Si è deciso di progettare un artefatto rivolto al pubblico dei giovani dai 14 ai 22 anni. Questa scelta è stata ponderata in base all’analisi dei dati ricavati dall’ISTAT. Negli ultimi anni gli interessi dei ragazzi si sono spostati, e come abbiamo visto nella ricerca, non sono molti i ragazzi che preferiscono la letteratura a internet o ai social network. Ipotizzando una conse- guenza negativa, la diminuzione dell’interesse rispetto i libri nei giovani di oggi, comporte- rebbe una diseducazione alla lettura per i futuri nativi, ancor più digitali.

Metodo di lavoro

Per la realizzazione delle sintesi visive di ogni libro è stato necessario appoggiarsi ad analisi letterarie svolte da terzi. Per questioni di tempistiche sono state fondamentali le analisi e i riassunti trovati sul Web per i romanzi “Siddharta” di Hermann Hesse e “Alice nel Paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, in particolare su tuttoscuola.it, inftub.com, cultura. biografieonline.it e wuz.it. Una volta raccolti i dati dei romanzi suddivisi per capitoli, si è iniziato a definire la struttura narrante a seconda delle categorie prese in considerazione: tempi, luoghi, personag- gi, azioni e oggetti rilevanti. In questo modo si è operata una scomposizione in singoli elementi. Il termine analisi viene definito da Treccani come “Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio”. A questa procedura segue la sintesi che è una ricomposizione secondo determinati criteri degli elementi ricavati dall’analisi.

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Analisi

Dall’analisi alla sintesi

Per ognuno dei dodici capitoli di quest’opera è stata costruita una tabella analitica come quella rappresentata qui a lato, la quale raffigura solo i primi due capitoli. La fase successiva consiste nella defini- zione di un punto di vista specifico attraver- so il quale riformulare le informazioni.

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Sintesi

La rappresentazione sintetica può avere intenti differenti. La prima ipotesi rappre- sentava le variabili di spazio e tempo co- struendo una vera e propria mappa degli spostamenti della protagonista. In ognuno dei luoghi rappresentati ci sarebbero stati gli oggetti più importanti della storia.

Il problema di questo tipo di presentazione è analogo al limite individuato nella ricerca nelle traduzioni bidimensionali di Francesco Franchi. Infatti manca l’identificazione di un’atmosfera particolarmente legata al contenuto del romanzo.

Perciò il progetto si è spinto in un’altra direzione.

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Sintesi

La proposta su cui ci si è concentrati è rappresenta i simboli più importanti ed identificativi del romanzo.

Per evitare di generare disorientamento anzichè chiarire la struttura e i contenuti, i simboli variano in un massimo tre dimen- sioni. La dimensione è strettamente collegata al grado d’importanza che l’oggetto ha rispetto la storia.

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Alice nel pAese delle merAviglie

AlIce nel pAese delle merAVIglIe

lewIs cArroll Alice nel pAese delle merAviglie lewis cArroll

lewis cArroll

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Sintesi

Le immagini rappresentano le diverse tipologie di approccio al linguaggio che si va a creare.

Nelle pagine successive assieme ai simboli sono stati accostati dei brevi testi di massimo 140 caratteri che racchiudono delle citazioni particolari del testo in relazione al simbolo.

Più avanti viene introdotto anche il numero di pagina di riferimento del simbolo e della citazione.

55 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

P. 9 P. 40 P. 51

nonostante fosse domenica e festa, dati anagrafici e catastaLi, P. 45 informazioni P. 29 più o meno confidenzia- nonostante fosse domenica e festa, dati anagrafici e La teLefonata catastaLi, arrivò informazioni nonostante più o meno fosse confidenzia- P. 22 domenica e festa, dati anagrafici e catastaLi, informazioni P. 54 più o meno confidenzia- nonostante fosse P. 34 domenica e P. 43 nonostante festa, dati anagrafici e nonostante fosse domenica e fosse L’indomani, in domenica e festa, dati pattugLia, iL anagrafici e festa, dati brigadiere andò anagrafici e catastaLi, in contrada informazioni cotugno più o meno confidenzia-

L’indomani, in pattugLia, iL P. 49 brigadiere andò in contrada nonostante cotugno fosse domenica e festa, dati anagrafici e P. 26 catastaLi, informazioni nonostante più o meno fosse confidenzia- domenica e festa, dati anagrafici e catastaLi, informazioni più o meno confidenzia-

56 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

P. 9 P. 13 P. 26

La telefonata arrivò alle 9 L’indomani, in pattuglia, Nonostante fosse e 37 il brigadiere andò in domenica e festa, dati contrada Cotugno anagrafici e catastali, informazioni più o meno confidenziali, affluirono subito alla questura

57 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

P.13 P.13

P.13 P.13 P.13 drinkme

eat me

P.13

P.13 P.13

P.13

P.13

P.13

P.13

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P.13

P.13

P.13 P.13 P.13

P.13 P.13

P.13 P.13

alla casa nella radura

alla casa P.13 P.13 nella radura

tartaruga finta P.13

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60 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

marianna!

elettoralecorsa staGno drink me

Porticina

thè

duchessa

manGia

eat me reGina

zuPPa rosso

alice nel Paese delle meraViGlie leWis carrol

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Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Definitivo

La fase di sperimentazione si conclude con la definizione dei canoni che ogni copertina della collana ClassicOne deve mantenere:

- stile illustrativo unitario d’impatto - scelta di un colore per ogni genere letterario - i simboli devono creare una composizione armonica - i simboli devono poter essere collegati da tratti colorati che indicano il senso di lettura - i simboli sono racchiusi all’interno di una cornice che riprende proporzionalmente il formato del libro, il quale è 15x23 cm - fuori della cornice sono posizionati i numeri di pagina come fossero le coordinate dei simboli - il titolo dell’opera non prevale nella composizione, anzi viene posto in secondo livello. - il dorso presenta la sequenza dei simboli principali che rendono possibile la comprensione del titolo - il codice a barre con l’ISBN è posto parzialmente sulla quarta di copertina e prevalente- mente sul dorso. Il ritmo creato dalle linee orizzontali dialoga con i contrasti dei simboli. -sulla quarta di copertina si riprende il posizionamento dei simboli sostituendoli con le citazioni di non più di 140 caratteri di riferimento al simbolo - nella seconda di copertina e nella terza vengono introdotte – in bianco su fondo colorato – ri- spettivamente il riassunto dell’opera e alcuni cenni biografici dell’autore - i colori ipotizzati per questi tre generi letterari

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Quarta di copertina e dorso

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE – LEWIS CARROLL ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE – LEWIS CARROLL

Era una bevanda Alice saltò in piedi deliziosa e la tracannò P.17 P.17 d’un fiato. pensando di non aver mai visto P.10 Che altro hai in tasca? un coniglio con P.10 – chiese ad Alice. –

P.39 Un ditale, rispose la sottoveste P.39 mestamente la fanciulla. e il taschino, né con un orologio «Marianna, che fai qui? da cavar fuori. Corri subito a casa P.47 e portami un paio P.47 di guanti e un ventaglio! Presto, presto!» A ogni modo allungò più che le fu possibile le braccia per circondare P.69 il fungo, e ne ruppe P.69 due pezzetti dell’orlo a destra e a sinistra. A queste parole tutto il mazzo si sollevò P.173 in aria vorticosamente

P.173 e poi si rovesciò sulla fanciulla. P.80

«Certo, c’è troppo pepe P.80 in quella minestra!»

«La Regina di cuori fece le torte in tutto un dì d’estate: Tristo, il Fante P.155 di cuori di nascosto P.155 le torte ha trafugate!» 97 97

«Sol un cucchiain – Questa volta saprò far Il Cappellaio fu il primo 8887 8887 di zuppa» meglio, – disse, e prese a rompere il silenzio. P.149 la chiavetta d’oro – Che giorno del mese «Perché state ed aprì la porta che abbiamo? – disse. 71 71

dipingendo conduceva nel giardino. 3674 3674 quelle rose?» 9 9

P.110 P.105 P.94 P.149 P.110 P.105 P.94 978-88-7136-749 978-88-7136-749 Cu Cu Ti Ti tolo: tolo: rare le persone e la societ rare le persone e la societ Fr Fr

64 anco Cavalli. anco Cavalli. à à Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Prima di copertina

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE – LEWIS CARROLL ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE – LEWIS CARROLL

Era una bevanda Alice saltò in piedi deliziosa e la tracannò P.17 P.17 d’un fiato. pensando di non aver mai visto P.10 Che altro hai in tasca? un coniglio con P.10 – chiese ad Alice. –

P.39 Un ditale, rispose la sottoveste P.39 mestamente la fanciulla. e il taschino, né con un orologio «Marianna, che fai qui? da cavar fuori. Corri subito a casa P.47 e portami un paio P.47 di guanti e un ventaglio! Presto, presto!» A ogni modo allungò più che le fu possibile le braccia per circondare P.69 il fungo, e ne ruppe P.69 due pezzetti dell’orlo a destra e a sinistra. A queste parole tutto il mazzo si sollevò P.173 in aria vorticosamente

P.173 e poi si rovesciò sulla fanciulla. P.80

«Certo, c’è troppo pepe P.80 in quella minestra!»

«La Regina di cuori fece le torte in tutto un dì d’estate: Tristo, il Fante P.155 di cuori di nascosto P.155 le torte ha trafugate!» 97 97

«Sol un cucchiain – Questa volta saprò far Il Cappellaio fu il primo 8887 8887 di zuppa» meglio, – disse, e prese a rompere il silenzio. P.149 la chiavetta d’oro – Che giorno del mese «Perché state ed aprì la porta che abbiamo? – disse. 71 71 dipingendo conduceva nel giardino. 3674 3674 quelle rose?» 9 9

P.110 P.105 P.94 P.149 P.110 P.105 P.94 978-88-7136-749 978-88-7136-749 Cu Cu Ti Ti tolo: tolo: rare le persone e la societ rare le persone e la societ Fr Fr

anco Cavalli. anco Cavalli. 65 à à Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Seconda di copertina

Satira della società, LEWIS CARROLL rivolta contro (Daresbury, 1832 – 1898) la ragione, specchio dell’infanzia Pseudonimo di che giudica Charles Lutwidge il mondo degli Dodgson, adulti, divenne in giovane saga dell’inconscio, età diacono della storia di un Chiesa anglicana incubo e bibbia e fu professore dell’assurdo. di matematica al Christ Church L’incantato viaggio College. di Alice ha soggiogato decine Versatile di generazioni e poliedrico, esercitando un oltre che alla fascino misterioso scrittura si dedicò eppure anche alla logica semplicissimo. e alla fotografia.

66 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Terza di copertina

Satira della società, LEWIS CARROLL rivolta contro (Daresbury, 1832 – 1898) la ragione, specchio dell’infanzia Pseudonimo di che giudica Charles Lutwidge il mondo degli Dodgson, adulti, divenne in giovane saga dell’inconscio, età diacono della storia di un Chiesa anglicana incubo e bibbia e fu professore dell’assurdo. di matematica al Christ Church L’incantato viaggio College. di Alice ha soggiogato decine Versatile di generazioni e poliedrico, esercitando un oltre che alla fascino misterioso scrittura si dedicò eppure anche alla logica semplicissimo. e alla fotografia.

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Quarta di copertina e dorso di Una storia semplice

UNA STORIA SEMPLICE – LEONARDO SCIASCIA UNA STORIA SEMPLICE – LEONARDO SCIASCIA

La telefonata arrivò Entrarono nel recinto, che non era fatto

alle 9 e 37 della di semplici muri: P.15 P.15 erano magazzini, sera del 18 marzo, le porte chiuse da lucidi catenacci, P.10 sabato, vigilia che circondavano della rutilante il villino

e rombante festa P.10 Era piena di divani, poltrone e sedie P.19 sfondate; di casse;

di cornici vuote; P.19 di panneggi polverosi.

«Non è possibile» Si era assicurato, P.69 P.69 dissero tutti e due. disse al taxista, P.20 P.20 che le chiavi che aveva funzionassero ad aprire la porta,

Il commissario finì «Ah, già: tu non sei mai P.28 di pulire la pistola, riuscito a trovarlo. Ma P.28 la ricaricò, l’impugnò non è difficile: è dietro il P.55 fingendo mira alla busto di sant’Ignazio». lampada, P.55

«Lei è tra i pochi preti che ancora vestono 97 97

da preti. È un fatto, 8887 8887 «Queste lettere La mano laccata non so bene perché,

di Pirandello e inanellata della madre che mi rincuora». 71 71 mi piacerebbe lampeggiò sulla guancia leggermele bene». del figlio. 3674 3674 9 9

P.49 P.34 P.23 P.49 P.34 P.23 978-88-7136-749 978-88-7136-749 Cu Cu Ti Ti tolo: tolo: rare le persone e la societ rare le persone e la societ Fr Fr

68 anco Cavalli. anco Cavalli. à à Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Prima di copertina di Una storia semplice

UNA STORIA SEMPLICE – LEONARDO SCIASCIA UNA STORIA SEMPLICE – LEONARDO SCIASCIA

La telefonata arrivò Entrarono nel recinto, che non era fatto alle 9 e 37 della di semplici muri: P.15 P.15 erano magazzini, sera del 18 marzo, le porte chiuse da lucidi catenacci, P.10 sabato, vigilia che circondavano della rutilante il villino

e rombante festa P.10 Era piena di divani, poltrone e sedie P.19 sfondate; di casse; di cornici vuote; P.19 di panneggi polverosi.

«Non è possibile» Si era assicurato, P.69 P.69 dissero tutti e due. disse al taxista, P.20 P.20 che le chiavi che aveva funzionassero ad aprire la porta,

Il commissario finì «Ah, già: tu non sei mai P.28 di pulire la pistola, riuscito a trovarlo. Ma P.28 la ricaricò, l’impugnò non è difficile: è dietro il P.55 fingendo mira alla busto di sant’Ignazio». lampada, P.55

«Lei è tra i pochi preti che ancora vestono 97 97 da preti. È un fatto, 8887 8887 «Queste lettere La mano laccata non so bene perché,

di Pirandello e inanellata della madre che mi rincuora». 71 71 mi piacerebbe lampeggiò sulla guancia leggermele bene». del figlio. 3674 3674 9 9

P.49 P.34 P.23 P.49 P.34 P.23 978-88-7136-749 978-88-7136-749 Cu Cu Ti Ti tolo: tolo: rare le persone e la societ rare le persone e la societ Fr Fr

anco Cavalli. anco Cavalli. 69 à à Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Seconda di copertina di Una storia semplice

Una storia semplice LEONARDO è una storia SCIASCIA complicatissima, (Racalmuto, 1921 – 1989) un giallo siciliano, con sfondo Per molti anni di mafia e droga. insegnante, dovette Eppure mai lasciare spazio l’autore si trova alla carriera politica costretto a e letteraria. nominare sia l’una Viene apprezzato sia l’altra parola. dal pubblico per i suoi romanzi brevi Tutto comincia con di ambientazione una telefonata alla siciliana. polizia, con un messaggio troncato, Spaziando tra vari con un apparente generi, le sue opere suicidio. rispecchiano il sarcasmo con cui guardava la realtà.

70 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Terza di copertina di Una storia semplice

Una storia semplice LEONARDO è una storia SCIASCIA complicatissima, (Racalmuto, 1921 – 1989) un giallo siciliano, con sfondo Per molti anni di mafia e droga. insegnante, dovette Eppure mai lasciare spazio l’autore si trova alla carriera politica costretto a e letteraria. nominare sia l’una Viene apprezzato sia l’altra parola. dal pubblico per i suoi romanzi brevi Tutto comincia con di ambientazione una telefonata alla siciliana. polizia, con un messaggio troncato, Spaziando tra vari con un apparente generi, le sue opere suicidio. rispecchiano il sarcasmo con cui guardava la realtà.

71 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Quarta di copertina e dorso di Siddharta

SIDDHARTA – HERMANN HESSE SIDDHARTA – HERMANN HESSE

Om Era airone, mangiava pesci, provava la fame è l’arco, degli aironi, parlava P.22 la lingua gracchiante

la saetta degli aironi, moriva P.22 la morte degli aironi. è l’anima, P.10 P.10 bersaglio

Chiamato Gotama, P.45

della il Sublime, il Buddha, P.45 che aveva superato saetta è in sé il dolore del mondo ed era riuscito a fermare Brahma la ruota delle rinascite.

Lentamente fioriva, Stabilì che una cosa

lentamente maturava l’aveva abbandonato, P.63 P.63 il riconoscimento, così come il serpente P.290

P.290 la consapevolezza viene abbandonato di ciò che realmente dalla sua vecchia pelle, sia saggezza,

Io l’amo e l’onoro non perché un giorno o l’altro possa diventare P.299

P.299 questo o quello, ma perché essa è, ed è sempre stata, tutto

Abiti devi avere, P.113 abiti eleganti, e scarpe, P.113 Parlò, ma la sua lingua scarpe fini, e molto

era spessa, appesantita denaro in tasca, P.268

P.268 dal veleno. e doni per Kamala.

Aveva bevuto molto Lo specchio dell’acqua vino e a tarda notte 97 97 97

gli rifletteva incontro aveva cercato il letto, 8887 8887 8887 un vuoto raccapricciante col cuore pieno

che faceva riscontro d’una tal miseria 71 71 71 al terribile vuoto che pensava di non dell’anima sua. poterla più sopportare, 3674 3674 3674 9 9 9

P.209 P.156 P.209 P.156 978-88-7136-749 978-88-7136-749 Cu Cu 978-88-7136-749 Ti Ti Cu Ti tolo: tolo: tolo: rare le persone e la societ rare le persone e la societ rare le persone e la societ Fr Fr Fr

72 anco Cavalli. anco Cavalli. anco Cavalli. à à à Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Prima di copertina di Siddharta

SIDDHARTA – HERMANN HESSE SIDDHARTA – HERMANN HESSE

Om Era airone, mangiava pesci, provava la fame è l’arco, degli aironi, parlava P.22 la lingua gracchiante la saetta degli aironi, moriva P.22 la morte degli aironi. è l’anima, P.10 P.10 bersaglio

Chiamato Gotama, P.45 della il Sublime, il Buddha, P.45 che aveva superato saetta è in sé il dolore del mondo ed era riuscito a fermare Brahma la ruota delle rinascite.

Lentamente fioriva, Stabilì che una cosa

lentamente maturava l’aveva abbandonato, P.63 P.63 il riconoscimento, così come il serpente P.290

P.290 la consapevolezza viene abbandonato di ciò che realmente dalla sua vecchia pelle, sia saggezza,

Io l’amo e l’onoro non perché un giorno o l’altro possa diventare P.299

P.299 questo o quello, ma perché essa è, ed è sempre stata, tutto

Abiti devi avere, P.113 abiti eleganti, e scarpe, P.113 Parlò, ma la sua lingua scarpe fini, e molto era spessa, appesantita denaro in tasca, P.268

P.268 dal veleno. e doni per Kamala.

Aveva bevuto molto Lo specchio dell’acqua vino e a tarda notte 97 97 97 gli rifletteva incontro aveva cercato il letto, 8887 8887 8887 un vuoto raccapricciante col cuore pieno

che faceva riscontro d’una tal miseria 71 71 71 al terribile vuoto che pensava di non dell’anima sua. poterla più sopportare, 3674 3674 3674 9 9 9

P.209 P.156 P.209 P.156 978-88-7136-749 978-88-7136-749 Cu Cu 978-88-7136-749 Ti Ti Cu Ti tolo: tolo: tolo: rare le persone e la societ rare le persone e la societ rare le persone e la societ Fr Fr Fr

anco Cavalli. anco Cavalli. anco Cavalli. 73 à à à Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Seconda di copertina di Siddharta

Chi è Siddhartha? HERMANN HESSE È uno che cerca, (Calw, 1877 – 1962) e cerca soprattutto di vivere intera Uno degli scrittori la propria vita. più letti del secolo. Passa di esperienza Il padre, Johannes, in esperienza, ex missionario dal misticismo e direttore editoriale alla sensualità, è un cittadino dalla meditazione tedesco nato in filosofica Estonia mentre alla vita degli affari, la madre, Maria e non si ferma Gundert, è nata presso nessun in India da padre maestro. tedesco e madre Non considera svizzero-francese. definitiva nessuna acquisizione. Da questo singolare impasto di culture Ciò che va cercato si può forse è il tutto, far rinvenire il misterioso tutto l’attrazione che che si veste di mille Hesse sviluppò per volti cangianti. la visione del mondo orientale.

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Terza di copertina di Siddharta

Chi è Siddhartha? HERMANN HESSE È uno che cerca, (Calw, 1877 – 1962) e cerca soprattutto di vivere intera Uno degli scrittori la propria vita. più letti del secolo. Passa di esperienza Il padre, Johannes, in esperienza, ex missionario dal misticismo e direttore editoriale alla sensualità, è un cittadino dalla meditazione tedesco nato in filosofica Estonia mentre alla vita degli affari, la madre, Maria e non si ferma Gundert, è nata presso nessun in India da padre maestro. tedesco e madre Non considera svizzero-francese. definitiva nessuna acquisizione. Da questo singolare impasto di culture Ciò che va cercato si può forse è il tutto, far rinvenire il misterioso tutto l’attrazione che che si veste di mille Hesse sviluppò per volti cangianti. la visione del mondo orientale.

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Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Gli interni

L’impaginazione dell’intero romanzo di Lewis Carroll funge da esempio per tutti i romanzi ClassicOne, nei quali la copertina dialoga strettamente con l’interno dei libri. Oltre alla segnalazione in copertina delle pagine interne, sono presenti altri collegamenti diretti all’interno.

-i simboli e le citazioni in copertina fanno riferimento ad un punto esatto del racconto; in questo punto interno viene riportato lo stesso simbolo della dimensione con cui è presentato in copertina. - le citazioni proposte sulla quarta di copertina, sono segnalate in Bold all’interno del libro - negli stessi punti il numero di pagina è colorato, come in copertina.

Per quanto riguarda la definizione dello specchio di gabbia, sono stati utilizzati i valori aurei. Il margine molto ampio rende più consistente l’"oggetto–libro" in quanto il numero di pagine aumenta. La matericità dei libri viene conservata ed esaltata nobilitando il testo con un margine generoso, il quale permette di tenere in mano il prodotto aperto senza andare a coprire con le dita lo specchio di gabbia. Sfruttando il contrasto con il bianco dei margini, i simboli posti all’interno del libro sono sempre posizionati in modo da essere chiaramente visibili nel momento i cui si sfogliano velocemente le pagine.

77 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

78 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

79

Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Il manifesto

Facendo riferimento alla parte di ricerca riguardante i peritesti 5.1.1.8 Cataloghi, manifesti e prospetti, è stato preso in considerazione uno strumento oggi inusuale per promuovere una pubblicazione: il manifesto dell’evento di presentazione del libro che ha luogo in una qualsi- asi libreria. Lo stile illustrativo è dichiaratamente connesso all’identità di ClassicOne, anche se l’impor- tanza della struttura narrativa non è più considerata. Per questo motivo l’ordine dei simboli non viene più rispettato in favore di una composizione più incisiva e a tratti enigmatica. Il codice narrativo è il medesimo della copertina e degli interni dei libri, ma essendoci meno restrizioni pratiche si riscontra una maggiore libertà compositiva. I testi delle citazioni non sono stati introdotti nel manifesto per una scelta mirata all’impatto più forte delle immagini rispetto al testo.

81 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto UNA STORIA SEMPLICE

ClassicOne presenta la nuova edizione dell’opera di Leonardo Sciascia Progetto grafico: Lucia Marchetti

ore 16:00 Mondadori Piazza Duomo 1 Milano

21.07.15 82 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Conclusioni

ClassicOne si propone come una collana capace di dialogare autonomamente i propri intenti. In risposta alle domande di ricerca posso dire di non aver concluso questo progetto, ma al contrario ho iniziato a porre le basi di un linguaggio che può essere preso in considera- zione da case editrici particolarmente indirizzate ai giovani. Trovo che sia limitativo soffer- marsi solo sullo sviluppo del prodotto cartaceo. Si potrebbe aprire una vasta parentesi sul ruolo della copertina nel libro digitale. E interessanti sarebbero gli sviluppi anche nella direzione evidenziata durante questa tesi. Grazie alla fase di ricerca ho potuto approfondire la storia della forma del libro e delle modalità di comunicazione che esso mette in atto fin dalla sua nascita.

Infine mi auspico che lo strumento del manifesto venga ripreso in considerazione per la promozione del prodotto editoriale, cartaceo o digitale, in quanto, con gli sviluppi relativi alle tempistiche di fruizione dei contenuti potrebbe rivelarsi un elemento molto efficace poichè veicola messaggi di varia natura sfruttando la grande dimensione del supporto.

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Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Il libro a cavallo dell’era digitale Intervista al Prof. Franco Zambelloni

1- (10 agosto 2015) Nelle sue pubblicazioni si è occupato di filosofia, pedagogia e storia della cultura. È segretario della Commissione di etica clinica dell’Ente Ospedaliero Cantonale.1 [email protected]

L.M. : Stando a diversi dati raccolti direi notevole e poi oltre tutto è vero: anch’io dall’ISTAT, in Italia è stato rilevato un ho libri che son vecchi di trent’anni e li tengo calo progressivo dei lettori dal 2010 ad lì ma davvero non è facile leggerli ancora. oggi. La lettura diventerà lusso e attività L.M. : Riguardo i materiali. La scelta di di nicchia? una carta scadente ad esempio, sarà do- vuta a questioni economiche immagino. F.Z. : Io sono abbastanza convinto che il libro F.Z. : Certamente. Quando uno compera cartaceo subirà un declino progressivo. Per il libro nuovo non si rende conto di quello tanti motivi. Uno dei motivi rilevanti è che la che succederà alla carta, però è un fattore da carta dura sempre meno… tener presente. Poi c’è la portabilità, la como- L.M. : Il che è un paradosso! dità. Quando son stati introdotti i tascabili – F.Z. : Vero. Ma io prendo spunto del fatto che erano tascabili fino ad un certo punto – si che a partire dal 1950 – o giù di lì – gli editori presentavano due vantaggi: costavano poco e hanno usato una carta sempre più scadente, si portavano in giro facilmente. Oggi è molto più sottile, anche riciclata… La durata media più semplice girare con un tablet. di un libro stampato su quella carta è di 30 Se vuole c’è un altro vantaggio del digi- anni poi la carta comincia ad ingiallire terri- tale per me rilevante. Chi fa studi di saggistica bilmente e l’inchiostro comincia a sbiadire. e così via spesso ha bisogno di trovare un Quindi ad un certo punto il libro diventa passaggio. Se io devo sfogliarmi la Bibbia o la praticamente illeggibile. Cosa che non capita Divina Commedia per ritrovare quel passag- col supporto elettronico. Oltretutto, di un gio ci metto un sacco di tempo. Se io digito, supporto elettronico si possono fare backup paff!, mi arriva subito! In più se mi interessa a non finire, che è quello che stanno facendo un passaggio e lo voglio citare non devo star tutte le biblioteche. Anche qui in Svizzera, a lì col libro aperto a scrivere, copio e incollo Zurigo c’è un’iniziativa federale per cui i libri, nel mio testo e la citazione è lì. Dal punto di compresi i codici manoscritti – anzi principal- vista pratico è rilevante. mente quelli – vengono convertiti in imma- Il libro cartaceo è una cosa a cui io e la gine e quindi ci sono le immagini che hanno mia generazione siamo affezionati. Ha una un’ottima risoluzione e si possono ingrandire. storia, me lo son tenuto sul comodino, e que- È più facile leggere un codice del 1300 sto legame affettivo sentimentale non ce l’hai sul monitor ingrandendo i caratteri – quei con la versione virtuale. caratteri che […]non sono facili da decifrare, Mentre il libro cartaceo ha anche un altro – che non andando direttamente a consultare svantaggio. Se lei apre uno di questi libri il codice per il quale è indispensabile avere di storia dell’arte (indica uno degli scaffa- il permesso. Quindi questo è un vantaggio li straripanti di libri i libri nel suo salotto)

85 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto noterà che sono pieni di immagini e il loro sbiadisce il contorno del carattere. Quindi formato è grande. La stampa è accurata, però quel tipo di attenzione pratica è importante. i colori cominciano a sbiadire. Vale lo stesso Come il cartaceo, l’e-book è rappresen- limite che dicevamo prima della carta tato dalla possibilità di consultare l’antepri- che ingiallisce. ma, che sono le prime venti pagine. Quindi puoi scorrerle per poi scegliere di andare L.M. : Pur essendo amante del cartaceo, avanti, oppure puoi lasciar perdere. è un van- fa regolarmente uso di libri digitali. Ne taggio, sì d’accordo, anche se lei va in libreria conosce le caratteristiche, le mancanze può far passare il primo capitolo. Però è più ma soprattutto le qualità. Qual è il suo comodo farlo dal monitor insomma. rapporto con il libro digitale? Ci sono vantaggi anche per le immagini. I primi libri in formato elettronico riporta- F.Z. : Generalmente leggo sul monitor del vano immagini in formato disastroso, ma sa, computer, anche se ho comprato un tablet intanto perché non erano immagini a colori un anno fa, ma non ho ancora imparato ad ma convertite in bianco e nero, (perché così usarlo bene. (Ride) Poi io passo la maggior il file pesava di meno) e poi erano confuse e parte del mio tempo in casa quindi il monitor non efficaci. Adesso invece, per esempio ho è più comodo. appena preso un libro di Sgarbi sull’arte del Ho cominciato a comprare i primi Trecento e ci sono discrete riproduzioni delle libri digitali che uscivano circa dieci anni fa. opere. Naturalmente lì il formato è piuttosto Un problema per esempio è che questi file ridotto e non lo si può ingrandire a piacimen- non sono più consultabili. Ho dei libri in un to. Però siamo in tempi di rapidi progressi, il formato che non è più leggibile. Per fortuna limite sarà superato prossimamente. ce n’erano pochi, ne ho una decina di questi Quelli della mia età possono avere no- libri. Oggi esistono tanti formati, l’ipub per stalgia e affetto per il libro cartaceo. Le gio- esempio è un buon formato. C’è un ottimo vani generazioni sono le generazioni digitali, programma gratuito per leggere gli e-book, quindi quello che li attrae è l’immediatezza, la Calibre (calibre-ebook.com). Il quale permette fruibilità dell’oggetto e non la materialità. un sacco di possibilità, come avere le due pagine affiancate come nel libro, oppure una L.M. : Quindi le future generazioni, pagina sola ingrandita. Certi libri però sono che nemmeno durante l’infanzia hanno sicuramente migliorati dai primi digitali, conosciuto il libro cartaceo (al nostro anche a livello estetico. stesso modo), potranno essere comunque Non sempre i designer sono eccellenti. interessate al cartaceo? La grafica digitale è molto importante, sto parlando dei caratteri. è vero che il carattere F.Z. : Ma io spero che a molti bambini, ge- tipografico dei libri in formato pdf – che a nitori e zii regalino ancora un libro cartaceo, volte sono dei pessimi pdf – sono a volte un libro per bambini (con le illustrazioni di fastidiosi da vedere. Franco Cavani magari). Spero che ci sia an- Io spesso passo allo scanner un libro e cora questo incontro. Però sono convinto che poi me lo leggo sul monitor. Questo soprat- sono già tanti i ragazzini che il libro comincia- tutto per alcuni problemi dovuti alla cervi- no già a leggerlo sul monitor; e la cosa andrà cale. Passo il testo allo scanner e lo formatto avanti evidentemente perché la conseguenza come piace a me. Quindi ottengo un tipo di è questa: trasmettere il libro di carta. carattere graziato che mi piace, come il Times LT, e con le spaziature e l’interlinea che ren- L.M. : Quale potrebbe essere un dono comoda e piacevole la lettura. Ci sono “plus-valore” da dare al cartaceo? dei libri digitali in cui l’interlinea è così sottile che da fastidio. Certo puoi ingrandire il testo F.Z. : Per coloro che hanno già un certo gusto sul monitor ma in certi casi se ingrandisci si per il libro anche la rilegatura ha un valore.

86 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

Quei libri con copertine di cartone spesso un consiglio ed è un buon consiglio. La stessa e sovraccoperte sono un oggetto elegante cosa fanno i librai se uno dice: “ho voglia di di per sé. Naturalmente costano. Dicevamo un romanzo ma vorrei cambiare…” prima dei tascabili: quando io ero ragazzo in- In alternativa chi sa, chi ha già una certa cominciavano a circolare nelle edicole, come formazione compera il mensile “L’indice”. ad esempio uno degli Oscar Mondadori alla Qui si ha una rassegna delle nuove pubbli- settimana. Li aprivi e quasi sempre si sfascia- cazioni con recensioni serie, ben fatte. Come va il libro a metà, perché la rilegatura pratica- L’Indice ci sono altre riviste. Ma il lettore mente non c’era. Poi, magari la maggior cura comune è attratto dalla pubblicità che viene della copertina… fatta al libro.

L.M. : Parlando sempre del futuro del L.M. : Parliamo della comunicazione libro, qual è il “peggior nemico” del libro pubblicitaria per i libri in uscita. Quali quindi? sono gli strumenti che vengono utilizzati per promuovere un libro? Sono effettiva- F.Z. : (Sorride) È il mercato! mente efficaci. Lei immagino frequenta librerie on-line, prende libri digitali… Avrà notato che gli F.Z. : Allora, come le dicevo leggo l’editoriale editori adesso sono centinaia o addirittura L’indice, sul quale la copertina delle pubbli- migliaia. Perché con il “self-publishing” io cazioni a volte non viene nemmeno inserita. scrivo il libro, mi invento il nome di un edito- Invece ci si trova il titolo, una recensione. re e via… Pensi che nel 1823 Giacomo Leo- Anche su L’Espresso o Panorama, che pardi scriveva nello Zibaldone: “L’Italia è un non sono riviste specializzate dove ci sono le Paese dove tutti scrivono e nessuno legge.” pagine dei libri è sempre riportata una minia- L.M. : Ora più che mai! tura dell’immagine della copertina, la quale di F.Z. : (Ride) Sa, se va in una libreria, sia pure per sé non è attraente. Poi, siccome io com- la Feltrinelli a Milano, può girare per ore pro molti libri in formato elettronico, dal sito tra gli scaffali però è pur sempre una scelta Bookrepublic (www.bookrepublic.it) io ho limitata in termini ragionevoli. Se lei va in indicato i miei interessi e ogni giorno mi man- internet a cercare libri non finisce più. Per da decine di titoli appena usciti relativi a gli questo dicevo che è il mercato il peggior argomenti come una newsletter. E lì c’è anche nemico, perché c’è di tutto: c’è la porcheria la miniatura della copertina, che ovviamente e c’è il gioiello. Ma il lettore che non è già sul monitor fa un miglior effetto rispetto che dotato di una cultura iniziale e di gusto come sulla carta. E devo dire che non mi pare che fa a scegliere? Spesso sceglie per la copertina l’identificazione della copertina mi interessi. o per lo slogan, ad esempio: “sesso in abbon- I manifesti pubblicitari non direi che vengano danza”, “amore romantico”, cose del genere. usati. Volantini magari, oppure le pubblicità Queste sono le cose che attirano. nelle librerie, i sagomati. A volte l’editore ti Se uno è preparato va a cercare un libro manda gratis dei volantini, oppure si trovano appena uscito magari scritto da Andrea Vitali all’interno della copertina di un libro che o di Antonio Tabucchi. Siccome ho letto un compri. Ma francamente non so quanto siano libro di Vitali che mi era piaciuto, va bene, efficaci dal punto di vista pubblicitario. leggo questo. L.M. : L’è mai capitato di essere in- F.Z. : Poi in genere i librai, quelli che ancora gannato dalla copertina, la quale non resistono, sono dei buoni lettori. Quindi se corrisponde e non riflette i contenuti del io vado dalla mia ex allieva Valeria Nidola libro? che lavora a Lugano alla libreria dei ragazzi e le dico: “la mia nipotina compie gli anni, F.Z. : Che io mi ricordi no, non mi è mai dimmi un bel libro uscito da poco”, lei mi da capitato. Ma vede io non davo molta impor-

87 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto tanza alla copertina. Mi piaceva il libro ben Supporto che, tra le altre cose, non è nemme- fatto anche graficamente, però era il fattore no duraturo. secondario direi. Io sceglievo e scelgo tutt’ora gli autori o L.M. : Riguardo le copertine: immagi- i temi. Romanzi adesso ne leggo relativamen- nando di poter disegnare il percorso dei te pochi, quindi i temi che mi appassionano suoi occhi che osservano per la prima sono la storia o le scienze. è chiaro che su una volta un libro. Quali sono le tappe di copertina di un volume di astronomia ci sarà questo tracciato? un celo stellato o una fotografia di Hawking. Quindi che io mi ricordi no. Mi è capi- F.Z. : (Ride) Lei ha presente magari l’esperi- tato di dire: Bhé, un libro così bello meritava mento fatto con il volto? è un esperimento una copertina migliore. psicologico. L’esperimento consiste in questo: a chi si sottopone all’esperimento vengono L.M. : Parlando della qualità del libro, applicati degli elettrodi che registrano il mo- quali sono i lettori veramente interessati vimento dei bulbi oculari. E viene proiettata a questo aspetto? l’immagine di un volto. La registrazione del movimento dei bulbi oculari mostra dove lo F.Z. : Sa, è una questione di educazione e sguardo si sofferma più spesso. Senza alcun di cultura. Oggi il ragazzino che comincia motivo di dubbio i punti più osservati sono ad andare a scuola e che ha una casa che i gli occhi e la bocca, ovvero i punti di comuni- genitori hanno riempito di libri, o che vede cazione espressiva. il libro come un oggetto corrente, bene quel L.M. : E quindi quali sono “gli occhi” ragazzino è fortunato. Probabilmente ha già e “la bocca” della copertina del libro. cominciato lui a “leggiucchiare” e quindi F.Z. : Chi lo sa. Vede io non sono abbastanza impara a leggere più d’istinto. competente però direi che il rapporto figu- Poi il libro cartaceo è un oggetto ra-sfondo sia importante. Capita di trovare familiare, veramente domestico. Se la scuola immagini in cui non c’è risalto del soggetto ri- fa il suo mestiere sviluppa in lui il gusto e spetto lo sfondo. Questo crea un disturbo. E la cultura, e il rapporto con il libro diventa poi, non so, se il titolo è Il castello di Otranto abbastanza costante direi. L’educazione è (romanzo dell’800) uno si aspetta di vedere in fondamentale. copertina un castello, o almeno un dettaglio. Quando Franco Cavani ed io ci siamo messi Dopo però non saprei dirlo se l’immagine di a scrivere dei libri per la scuola elementare – copertina debba contenere qualcosa che è era prima dell’avvento del libro elettronico contenuto nel titolo. – l’idea era proprio questa: fare un libro che … I gusti del pubblico variano molto, fosse attraente sia per i testi sia per le imma- per esempio a me in genere piacciono le gini e quel libro ha avuto un buon successo. copertine dell’Einaudi, perché l’immagine Però da quello che mi dicono oggi si vende non occupa tutta la pagina di copertina. Non sempre meno. Ma non perché siano usciti è come nella Feltrinelli, dove l’immagine oc- altri libri cartacei, libri di testo per la scuola cupa tutta la pagina. Secondo me, lo sfondo, elementare competitivi migliori. No. Sempli- il riquadro e quell’immagine attirano l’atten- cemente perché siamo in epoca di risparmio zione; mentre se tutta la copertina è occupata per la scuola pubblica. I libri di testo per la dall’immagine c’è qualcosa di meno attraente. scuola dell’obbligo sono pagati dallo Stato, è sempre il problema di avere un punto focale e allora per risparmiare non si comperano in sostanza. i libri, ma magari si compreranno compu- Del libro sia cartaceo sia elettronico ters e e-books. La scuola stessa comincia ad non c’è “il Pubblico”, ci sono tanti pubblici avviare lo studente verso il libro elettronico. con gusti diversi. Credo che la copertina deve L’alternativa a questo processo – che è la cosa sapersi rivolgere a pubblici diversi. Come le peggiore secondo me – sono le fotocopie. migliaia di romanzi rosa che vengono pubbli-

88 Lucia Marchetti Occhio, Libro, Contenuto

cati: lì l’immagine sentimentale è d’obbligo. nel libro come se fosse un sommario. Oppure Il pubblico che vuole quel tipo di libro si punta sul punto evocativo. vuole anche quel tipo d’immagine. Se lei met- L.M. : Quello che vorrei fare è creare tesse in copertina la riproduzione del Bacio di come un indice visivo direttamente in Hayez o di Klimt forse non sarebbe attraente. copertina, differente da quello interno. Quindi a seconda del tipo di romanzo e di Questo è il concetto. Perché di per sé libro c’è un tipo di pubblico e a quel tipo di spostare l’indice in copertina è già stato pubblico va indirizzata una certa immagine. fatto e richiede comunque quel tempo Non credo che ci possa essere un crite- di lettura più approfondito. Si tratta in- rio universale assolutamente valido per tutti. fatti di parole da leggere e decodificare. Ma bisogna distinguere il pubblico, il tipo di Penso che a livello d’immagine potreb- romanzo e rivolgersi al prodotto calibrato. be essere più immediato. F.Z. : Intanto ci vuole la dimensione del libro L.M. : Prendiamo in considerazione la che permetta di leggere l’immagine. E poi, è sua affermazione: “Le giovani genera- vero si può ricorrere anche a quattro immagi- zioni sono le generazioni digitali, quindi ni per esempio… quello che li attrae è l’immediatezza, la L.M. : Un indice alla fin fine è un elen- fruibilità dell’oggetto e non la materia- co di contenuti con il relativo numero lità.” Si tratta proprio del tema portante di pagina, la descrizione del punto esat- della mia tesi, e vorrei sapere cosa pensa to in cui si trova il contenuto nel libro. del progetto che vado a costruire. La pre- Quindi questo che vorrei fare, magari sentazione sintetica dei contenuti tramite andando anche a giocare sul formato immagini-chiave e piccoli input testuali del libro, suggerendo il luogo esatto del può rappresentare un modo per avvicina- contenuto (come accade per le rubriche re i giovani alla letteratura classica? telefoniche in cui le pagine sono tagliate in modo tale da suggerire immediata- F.Z. : Mettiamo che lei voglia rappresentare mente la posizione dei contenuti). la copertina di Johann Wolfgang Goethe: F.Z. : È qualcosa di abbastanza nuovo direi, Viaggio in Italia. Di solito le edizioni di non ho mai visto copertine che vogliono quest’opera di Goethe la rappresentano con comunicare il contenuto in questo modo. un quadro disegno, che rappresenta l’autore Adesso ho in mente un libro su cristalli, mi- seduto sui gradini di un anfiteatro romano nerali e rocce. Lì è facile, in copertina infatti con qualche colonna. Ma quello è un disegno lei ha un cristallo, un minerale e così via. Ma dell’800. Che rende perfettamente il tempo direi che è più scontato. Se lo vuole fare con lo spazio e l’autore. Per me l’immagine è do- il romanzo diventa più impegnativo. minante, solo che lei la trova sulle tre edizioni Buon lavoro! dell’opera che conosco. Va bene, immagine indovinata ma è ovvio che sia quella più adatta. Dovessi inventarmene un’altra franca- mente non lo so perché quello che affascina soprattutto Goethe sono i resti archeologici della Roma e la gente. Come faccio in una copertina a condensare quel rapporto emoti- vo che lo prende quando passa dal Colosseo o dal Foro Traiano? Non lo so, non è facile, ci vuole talento credo. Io non ce l’ho. (Ride) L.M. : La questione emotiva è sempre difficile da rappresentare. F.Z. : Si Certo, perché o fa un’immagine di- dattica e didascalica che spiega cosa troverai

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Bibliografia

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