Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:31 Pagina 28

PROVINCIA DI

Delimitata a Nord dai monti peperino, formano un Vulsini e dai Cimini e piacevole contrasto che attraversata dall’alta Valle del caratterizza tutto il paesaggio Tevere, la provincia di Viterbo fino alle mura e agli edifici di occupa la zona settentrionale quasi tutti i centri abitati, del ed è per estensione compresa Viterbo capoluogo la seconda provincia della di provincia. regione: occupa una superficie di 3612 kmq e comprende 60 comuni. A sud è divisa dalla provincia di Roma dai Monti Sabatini, mentre la zona della costa, pianeggiante, è costituita dalla Maremma. L'origine vulcanica della provincia di Viterbo è rivelata, oltre che dalla morfologia del Lago di e Lago di Vico, anche da sorgenti d'acqua sulfurea termale. Pietre di tufo, di colore rossiccio, e di

28 VIVERE I LAGHI DEL LAZIO Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:32 Pagina 29

a provincia di Viterbo si svi- Il patrimonio idrico è però la carat- luppa nella sua massima parte teristica maggiore del viterbese. su di un territorio originato Particolarmente ricca è infatti la rete dall’attività eruttiva di tre idrografica: il Fiora, che nasce in pro- LLimportanti complessi vulcanici: quel- vincia di Siena, il Marta, che ha origi- lo vulsino, il più settentrionale e ne nel Lago di Bolsena, il Mignone dominato al centro dalla vasta che nasce presso , e il Tevere depressione lacustre di Bolsena; quel- che per lunghi periodi ha costituito il lo vicano, con al centro il Lago di vecchio confine tra l’Etruria e il terri- torio italico. Altrettanto ricco il patri- monio lacuale: lungo la sono presenti numerosi laghi: quello di Bolsena, di Vico, di Monterosi, di Bracciano e, ancora in epoca storica, situato a pochi chilometri a ovest del quelli di Stracciacappe e di Baccano Lago di Bolsena, che conserva i resti (oggi prosciugati). La ricchezza del di una città semisommersa il cui valo- patrimonio idrico ha permesso lo svi- re naturalistico è oggi tutelato dalla luppo di attività artigianali, tra cui Riserva Naturale Regionale Selva del maggiore importanza ebbero quelle Lamone, nella quale è compreso. tessili e del cuoio. Meritano una visita i centri di Vulci e , ricchi di storia. Conti- I laghi occupano ben il 3,5% del nuando verso sud troviamo il Lago di territorio viterbese e costituiscono Vico, habitat importante per l’avifau- una risorsa fondamentale per il setto- na migratoria. Meta ideale per l’osser- Vico; infine quello cimino, subito a re turistico: a cominciare dal Lago di vazione naturalistica, il Lago di Vico è sud-est del Capoluogo. L’area vulca- Bolsena, il più grande lago formatosi anche un ottimo punto di partenza nica, costituita dalle modeste alture nel cratere di un vulcano spento, il per visitare i suggestivi borghi di S. dei rilievi Cimini, Volsini e Sabatini, più grande della regione e il quinto Martino al Cimino, e Ron- ricoperti di boschi di castagni, quer- d’Italia, con le due caratteristiche iso- ciglione. A nord del Lago di Braccia- ce, faggi e carpini, degrada dolce- lette Bisentina e Martana e i suggesti- no, infine, è situato il piccolo Lago di mente verso la zona costiera, la vi borghi che lo costeggiano. Conti- Monterosi, stretto tra l’omonimo Maremma laziale, dove si susseguono nuiamo il nostro viaggio alla scoperta paese e la Via Cassia, area di partico- estensioni coltivate, macchia mediter- dei laghi della provincia di Viterbo e lare interesse naturalistico sia a livello ranea e pascoli. incontriamo il Lago di Mezzano, regionale che nazionale.

PROVINCIA DI VITERBO 29 Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:32 Pagina 30 Laghi di Bolsena e di Mezzano

Alla scoperta del più grande lago vulcanico d'Europa

Il Lago di Bolsena boschi di leccio e giardini all’italiana. cervi e caprioli che popolano il Di origine vulcanica, il Lacus L'isola Martana, più piccola, situata di territorio circostante. Particolarmente Volsiniensis è il quinto lago più fronte al centro abitato di Marta, è suggestivo è il bosco di Monte grande d’Italia, e il maggiore del proprietà privata e non è quindi Rosso, dove alberi di alto fusto con Lazio. Si estende per 114,5 kmq e ha visitabile. piante di cerro e roverelle secolari un perimetro di ben 43 km. Si trova a Come arrivare nascondono i resti del Castello di 305 metri s.l.m., raggiunge i 12 km In auto: da Roma Via Cassia in Mezzano d'origine longobarda, e di larghezza e i 14 di lunghezza. La direzione di Viterbo e proseguire per distrutto alla metà del 1300. Poco sua profondità massima è di 146 Bolsena, Marta, Capodimonte, lontano dal lago (circa 1,5 km) si metri. Nelle sue acque vivono molte oppure A1 Roma – Firenze, uscita ammira un'immensa roverella, di specie di pesci, alcune introdotte , segue la Orte – Viterbo, uscire oltre 300 anni, classificata una delle dall’uomo, tra cui il coregone, il per riprendere la Cassia per piante più antiche del Lazio. persico reale, il luccio, la carpa, la all’altezza di Viterbo. Come arrivare tinca, il lattarino, la scardola, la lasca, In treno: linea Roma – Viterbo, poi In auto: da Roma A1 Roma – Firenze, il cefalo, il gambero di fiume, il proseguire con autolinee regionali. uscita Orte, segue la Orte – Viterbo, granchio d’acqua dolce e infine le In bus: visitare il sito uscita Valentano, subito dopo la celebri anguille di cui era ghiotto www.cotralspa.it rotatoria prendere a destra la strada Papa Martino IV, tanto da costargli il asfaltata in discesa (indicazioni per Il purgatorio dantesco. Numerosi gli Il Lago di Mezzano Voltone e Agriturismo “Frà Viaco”, SP uccelli acquatici migratori: sono stati Laghetto di origine vulcanica ai Lago Mezzano); all’incrocio avvistati moretti, moriglioni, fistioni confini con la Riserva naturale Selva proseguire dritto lungo strada turchi, folaghe, svassi maggiori, del Lamone. Situato a 452 metri sterrata. Dopo un paio di km, al bivio tuffetti, garzette e aironi cenerini. s.l.m., ha un diametro di circa 800 prendere a sinistra. Dopo 1,5 km, Tra gli uccelli stanziali, si ricordano i metri, una superficie di appena 0,5 lasciare la macchina e prendere a colombi, i gabbiani e una decina di kmq e una profondità massima di 31 piedi il secondo sentiero a destra che cigni. E poi ancora aironi, il metri. La denominazione latina di scende al lago (il primo è proprietà cannareccione e la cannaiola. Lacus Statoniensis è in memoria di privata). In treno: linea Roma – I predatori più diffusi sono il Statonia, antica città che sorgeva Viterbo, proseguire con autolinee cormorano e la strolaga. sulle sue rive fino al Medioevo locali fino a Valentano, poi a piedi o in Caratteristica la presenza di due isole: quando fu distrutta dai Vandali. Le bici. In corriera: da Viterbo, autolinee la Bisentina e la Martana. L'isola sue acque sono abitate da una ricca per Saturna, fermata Valentano Bisentina, la maggiore, ha una fauna ittica: lucci, carpe, tinche, trote (www.cotralspa.it); proseguire in bici superficie di 17 ha e conserva folti e anche il persico trota. Molti anche i o a piedi.

30 VIVERE I LAGHI DEL LAZIO Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:33 Pagina 31

tipicità da non perdere itinerario turistico Est! Est!! Est!!! È il più noto dei vini DOC della no Bonaparte. Il monumento per cui itinerario parte da Viterbo, città zona. Limpido e paglierino, si Bolsena è più famosa è la Collegiata di dove visitare il quartiere medioe- accompagna bene con pesce di Santa Cristina, risalente all’XI secolo. L’ vale, il Palazzo dei Papi con la lago. Il suo curioso nome deriva La sua storia si lega a due importanti sua famosa loggia e la Cattedrale di San da una leggenda. Nell’anno 1111 miracoli della tradizione cristiana. Il Lorenzo. Terminato il nostro giro viter- Enrico V di Germania stava primo avvenne agli albori del cristiane- bese, ci sposteremo verso nord, lungo raggiungendo Roma con il suo simo: Cristina (che in seguito diverrà la SS2 Cassia, fino a Montefiascone. esercito per ricevere dal papa santa e patrona della città), gettata nel Antica città etrusca, Montefiascone Pasquale II la corona di lago con una pietra al collo per ordine deve la sua fama alla produzione del Imperatore del Sacro Romano del padre, fu salvata dalla stessa pietra celebre vino Est!Est!!Est!!! Principale Impero. Al suo seguito si trovava che, divenuta leggera, la tenne a galla e monumento della città è la Chiesa di anche un vescovo, intenditore di la condusse fino a riva. Alcuni secoli San Flaviano (sec. XII), composta da vini, il quale per soddisfare questa dopo, nel 1263, il secondo miracolo due edifici sovrapposti. Nella chiesa sua passione mandava il suo ebbe protagonista la stessa pietra, la inferiore troviamo la pietra tombale del coppiere, Martino, in avanscoperta quale, divenuta tavola di altare, fu nobile prelato tedesco Johannes De per assaggiare e scegliere i vini bagnata dalle gocce del sangue di Cri- Fugger (“Defuk”), grazie al quale la cit- migliori. I due avevano concordato sto, sgorgate prodigiosamente da tà di Montefiascone deve la sua noto- un segnale in codice: qualora un’ostia spezzata. In ricordo dell’avve- rietà (vedi box a lato) e a lui è dedicato Martino avesse trovato del buon nimento, papa Urbano IV istituì l’an- un corteo storico in costume che si tie- vino, avrebbe dovuto scrivere no successivo la festa del Corpus ne in agosto durante la celebre Fiera del “Est”, ovvero “c'è” vicino alla Domini ordinando la costruzione del vino di Montefiascone. porta della locanda. Percorrendo ancora la Via Cassia si può Duomo di Orvieto, diocesi da cui Bol- osservare dall’alto il Lago di Bolsena e sena dipendeva. le sue isole, Bisentina e Martana. La pietra, con ancora impressi l’orma Dopo aver percorso qualche chilome- dei piedi della Santa e le macchie di tro l’itinerario turistico termina a Bol- sangue, è visibile nella Collegiata della sena. Il centro storico è caratterizzato Cappella del Miracolo. da vicoli angusti e strette vie; il piccolo Dopo Bolsena, l’itinerario prosegue borgo è dominato dal verso . La città Castello Monaldeschi, è famosa per i suoi dal quale è possibile vigneti (vi si produce godere di un bel pano- l’aleatico), ma anche rama sul lago e la città. per il bel centro storico Il castello ospita il medioevale, dominato Museo territoriale che da Palazzo Farnese, conserva importanti eretto nel XVI secolo Il servo, arrivato a Montefiascone reperti etruschi e da Sangallo. Il Palazzo e assaggiato il vino locale, non romani. Le rovine del- ospita oggi il Museo del poté in altro modo comunicare la l’antico maniero risal- Costume Farnesiano. qualità eccezionale di quel vino, gono al 1815, quan- Da Gradoli, una devia- decise di ripetere per tre volte il do, gli stessi abitanti zione dalla SS489 con- segnale convenuto e di rafforzare lo distrussero per evita- duce a dove ha il messaggio con ben sei punti re che finisse nelle mani di Lucia- sede il piccolo, ma grazioso Museo esclamativi: EST! EST!! EST!!! Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:34 Pagina 32

outdoor a 360 gradi Lago di Bolsena Sulle acque del lago si praticano pesca, vela e windsurf. In particolare, il lago è famoso oltre che per le classiche specie ittiche, per le anguille pescate in caratteristiche nasse. Un tempo per

questo tipo di pesca veniva utilizzata una particolare barca, tipica di Bolsena, oggi adottata per portare i turisti in gita sul lago. Partendo dal lungolago di Montefiascone e costeggiando sempre la riva, si percorre un divertente itinerario per gli amanti della bicicletta: si transita per Marta e Capodimonte, dove è possibile deviare per vedere le rovine di Bisentium. Poi (da questo punto la strada non è più asfaltata) si passa per la cappella di San Magno, e si continua fino al bivio per Gradoli. Il lago è toccato da due itinerari a lunga percorrenza: la Via Francigena (Bolsena ne era un'importante posto-tappa) e il “Sentiero dei briganti” che da Vulci ad ripercorre i vecchi itinerari dei fuorilegge.

INFORMAZIONI TURISTICHE di Bolsena ProLoco Valentano Apt Viterbo Tel. 0761.7951 Tel. 0761.422486 Palazzo Doria Pamphilj ProLoco Capodimonte Museo della Terra - Latera (Centro Congressuale) Tel. 0761.870328 Tel. 0761 459 608 Piazza dell'Oratorio, 1 Comune di Farnese Museo del Costume Farnesiano S.Martino al Cimino (VT) Tel. 0761.458381 (Palazzo Farnese) – Gradoli Tel. 0761.291000 - 375305 ProLoco Gradoli Tel. 0761.457965 I.A.T. Tel. 0761.456810 Area archeologica Tel. 0761.304795 ProLoco Latera e Museo Etrusco di Vulci Riserva Naturale Selva del Lamone Tel. 347.0583525 / 0761.459608 Tel. 0761.437787 Farnese ProLoco Marta Parco Naturalistico Archeologico Vulci numeri utili Tel. 0761.458741 Tel. 0761.87381 Tel. 0766.879729

32 VIVERE I LAGHI DEL LAZIO Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:34 Pagina 33

della Terra. Da Latera, la strada provin- tipicità ciale per Farnese interseca un bivio da dove, girando a destra, si seguono le da non perdere indicazioni per “Agriturismo Fra Via- co”. La strada sterrata conduce sulle Anguilla e Coregone rive del più piccolo laghetto di questo L'Anguilla del Lago di Bolsena, già itinerario: il Lago di Mezzano. Scen- nota ai Romani e ai Papi per la sua dere sulle sue sponde non sarà facile: si bontà, raggiunse il massimo della può superare l’azienda agrituristica notorietà nel Medioevo, tanto da fino ad una sbarra di ferro e poi, da essere citata da Dante Alighieri nella qui, proseguire a piedi per poche cen- Divina Commedia (Purgatorio XXIV tinaia di metri, oppure seguire, dalla 20 – 24): “…e quella faccia / di là da parte opposta, il Sentiero Naturalistico lui più che l'altre trapunta / ebbe la che attraversa il Monte Becco. Santa Chiesa in le sue braccia: / dal Tornando al bivio precedente si è Torso fu, e purga per digiuno / ormai vicini a Valentano. La città con- l'anguilla di Bolsena e la vernaccia”. serva parte delle mura erette da Marti- no V: da visitare è la Collegiata la qua- le custodisce affreschi di grande pregio, mentre nella Rocca Farnese, che domi- na la città, è ospitato il Museo della Preistoria della Tuscia. Tra le varie loca- lità situate nei dintorni del lago, meri- ta una visita Farnese, città d’origine dell’omonima famiglia nobile che tan- to ha segnato la storia di queste terre. Sulla sua piazza si affacciano Palazzo Farnese e la Chiesa di S. Salvatore, dove sono custoditi un pregevole tabernacolo in legno dorato e dei mar- mi policromi della fine del XVI secolo. A seguire visiteremo le rovine di Castro, capitale del “Ducato di Castro e ”: staterello creato nel 1537 da papa Paolo III per farvi regna- La vernaccia è infatti usata per re il figlio Pier Luigi Farnese, fu poi insaporire il tipico pesce, ma molte distrutto nel 1649 da Innocenzo X, altre sono le ricette della dopo un assedio durato tre mesi. gastronomia locale (alla pescatora, Un’altra sosta la merita (citta- allo spiedo, in umido). dina appannaggio di Luciano Bona- Il coregone, invece, detto anche parte, ove oggi riposano le sue spoglie) lavarello, è un pesce di lago dal con la visita ad alcuni tra i più affasci- corpo slanciato, ricoperto di grosse nanti luoghi dell’intera Tuscia: l’area squame e bocca piccola un po’ archeologica di Vulci, il vicino Museo obliqua. Raggiunge la maturità etrusco e il suo famoso Ponte dell’Ab- sessuale verso i 2 anni di vita, badia. depone alcune migliaia di uova e A Vulci troviamo tombe monumenta- raggiunge una lunghezza massima di li etrusche le quali conservavano ogget- 50 centimetri. La consistenza e ti che oggi sono custoditi nei musei sapidità delle sue carni lo rendono archeologici più importanti. Per esem- indiscusso protagonista della pio, le pitture della tomba François, tradizione gastronomica locale che lo considerate tra le più significative propone alla griglia, fritto e in salsa.

Oasi Naturalistica Bolsena Yachting WWF di Vulci Bolsena - Tel. 0761.798717 Tel. 0766.897015 Centro Ippico Val di Lago Visite guidate nell’Oasi naturalistica Bolsena WWF Tel. 339.3487713 – 335.7769050 Tel. 0761/323616 Maneggio La Valle UTILITÀ Montefiascone Club Nautico Capodimonte - ASD Tel. 346.2306039 – 328.0559992 Tel. 0761.871331 Santa Cristina Vela Club Velzna Loc. Santa Cristina Loc. Cappelletto – Bolsena Tel. 0761.799223 Tel. 0763.78011

PROVINCIA DI VITERBO 33 Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:35 Pagina 34

outdoor espressioni dell’arte etrusca, sono con- servate a Roma, nel Museo di Villa a 360 gradi Albani. Il Museo Etrusco, sito della vecchia Abbazia di Vulci cintata da Lago di Mezzano alte mura merlate, raccoglie molti Incluso nella Riserva Naturale Selva reperti dell’area. del Lamone, il lago sorge in una Il vicino ponte medioevale (costruito zona di grande rilevanza per chi su una precedente struttura etrusco- vuole praticare l'escursionismo a romana), con la sua forma a schiena piedi, in bicicletta o a cavallo. d’asino, costituisce l’unico accesso al Uno degli ingressi è a pochi castello dal lato del fiume Fiora. È chilometri da Farnese, lungo la sicuramente tra i luoghi più affasci- strada per Pitigliano, ben nanti della zona. riconoscibile dal cartello Dopo l’antica Vulci ci spostiamo ver- segnaletico e da un fontanile (loc. so Capodimonte: uno dei centri più Lamoncello). Da qui, una rete di piacevoli e rilassanti del lago. Il picco- strade sterrate conducono alla lo centro è dominato dal Castello Far- nese, massiccia costruzione a pianta ottagonale progettata da Antonio da Sangallo il Giovane. Da Capodimonte partono i battelli per l’Isola Bisentina, la maggiore del lago. Tra i suoi 0,17 kmq di superficie si ammira una varietà di vegetazione che spazia da fitti boschi di leccio a curatissimi giardini all’italiana, ma anche monumenti come il Palazzo caldera di Rosacrepante, fenomeno Farnese (opera di Sangallo il Giova- naturale di origine vulcanica. In ne), la Chiesa di San Giacomo e Cri- alternativa, scendendo fino al lago, stofaro con cupola del Vignola (vi è possono essere percorsi dei sepolto Ranuccio Farnese), le cappel- Sentieri Natura nella zona di Monte lette disposte ad ogni angolo dell’iso- Becco. L’area è percorsa dal lotto. Di particolare pregio, tra esse, “Sentiero dei Briganti”, itinerario a il tempietto di Santa Caterina, otta- tappe da Vulci ad Acquapendente. gonale, sempre del Sangallo, o la I ciclisti potranno pedalare in cappella del Crocifisso, con affreschi mountain bike attraverso i sentieri del ‘400 della scuola di Benozzo della Riserva, oppure fare del Gozzoli. cicloturismo per le strade L’Isola Martana, più piccola, conser- secondarie della Tuscia, con un va i resti di un castello e della Chiesa traffico automobilistico quasi di Santo Stefano. sempre molto ridotto. Infine, per Secondo la tradizione, qui sarebbero chi desidera portare tutta la famiglia state nascoste le spoglie di Santa Cri- a fare una facile visita naturalistica, stina durante le invasioni barbariche, e è particolarmente indicata l'Oasi qui sarebbe stata tenuta prigioniera e WWF di Vulci. uccisa la regina dei goti Amalasunta. Con la pittoresca Marta, i suoi due porticcioli – turi- stico e da pesca – e i resti della vecchia Rocca, si conclude l’itinerario intorno al lago. Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:35 Pagina 35

tipicità da non perdere La trota affumicata Un tempo, le massaie della zona usavano affumicare le trote pescate per conservarle. Lavate con aceto, le mettevano in salamoia aromatizzata con pepe, alloro e semi di finocchio. Dopo averle essiccate all’aria le affumicavano nei camini con tecnica sapiente.

La trota veniva poi appesa in un luogo asciutto, per esser consumata come antipasto o in insalata. Questa complessa metodologia impiegava il lavoro di una persona per più di una settimana.

Il procedimento di oggi è molto simile, ma decisamente meno lungo e l’affumicatura non avviene più nei camini: le trote eviscerate, decapitate e spinate vengono aromatizzate con sale, ginepro e coriandolo e passate al forno per l’affumicatura con essenze di legno, assolutamente non resinose come alloro e bacche di ginepro. Una volta private della pelle, tagliate a pezzetti si confezionano sottovuoto.

PROVINCIA DI VITERBO 35 Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:37 Pagina 36 Lungo la Via Cassia tra storia e ambiente I laghi di Vico e di Monterosi, le magie del salto nel tempo, gli equilibri di Madre natura

Il Lago di Vico infisse nel terreno in segno di sfida naturalistico, il Lacus Janulae è stato Lago di origine vulcanica, occupa agli abitanti del luogo. individuato tra i siti di importanza una superficie di circa 12 Kmq per Come arrivare comunitaria per la presenza di un perimetro di 18,8 km, con una In auto: da Roma, SS2 Cassia bis, fitocenosi assai ben conservate. Nel profondità massima di 49,5 metri. direzione Viterbo, a Monterosi segue suo specchio d’acqua prosperano Il lago ospita un ecosistema di la strada Cimina per Ronciglione infatti numerose piante acquatiche e eccezionale importanza e è protetto (50.3 km). Da Viterbo, Cassia Cimina vi sostano spesso numerosi uccelli di dall’omonima Riserva Naturale. fino al Passo del Cimino, palude. La bassa profondità delle Le sue acque sono ricche di pesci, proseguendo, sia verso Caprarola, sia acque favorisce la presenza di ninfee tra cui il luccio, il coregone, la tinca, verso San Martino, si incontrano e piante acquatiche. Nel 1155 il Lacus il persico reale, l'anguilla. Importante dopo pochi chilometri gli ingressi Janulae fu teatro dello storico anche l’ avifauna acquatica: la della Riserva. Dall’Autostrada A1, incontro tra Papa Adriano IV e Riserva ospita più di 5000 tra uscita Orte, segue direzione Viterbo e Federico Barbarossa che, rifiutandosi folaghe, anatre selvatiche di varie da lì il tragitto sopra indicato. di reggere la staffa al cavallo del specie, tra cui la moretta e il In treno: linea Roma – Viterbo (FM3) Papa, causò un clamoroso incidente moriglione, anatre tuffatrici che poi proseguire con servizio pullman diplomatico. Tradizionale meta di vivono dove l'acqua è alta e si Roma – Firenze fermata Orte e da qui appassionati pescatori, il lago è stato tuffano per alimentarsi delle alghe si prosegue con servizio pullman. recentemente bonificato per che crescono sul fondo del lago. In bus: Linee Cotral Roma Saxa permetterne una fruizione turistica Il germano reale, l'alzavola, la Rubra – Caprarola e Viterbo – sostenibile. marzaiola, il codone, il mestolone e Caprarola. Come arrivare la canapiglia, frequentano le acque In auto: da Roma seguire la SS Via basse intorno ai canneti. Tra i Il Lago di Monterosi Cassia (uscita 5 del G.R.A) fino mammiferi acquatici dobbiamo Lago vulcanico di piccole dimensioni all’omonimo Comune. In bus: Da registrare, purtroppo, la scomparsa situato a poca distanza dall’omonimo Roma autolinee Cotral, partenze da della lontra e la recente comune, sulla via Cassia, a 276 m Roma Saxa Rubra (www.cotralspa.it). colonizzazione da parte della nutria, s.l.m. Si estende su di una superficie In treno: da Roma Ostiense Linea FS un roditore importato dal Sud di 0,3 kmq, ha un diametro di 600 Roma Ostiense – Valle Aurelia – America. La leggenda vuole che il metri, un perimetro di 3 km circa e Viterbo (fm3): stazioni di Anguillara, lago si originò quando Ercole una profondità media intorno ai 7 Vigna di Valle, Bracciano e Manziana. estrasse dal terreno la clava che egli metri. Di grande interesse geologico e

36 VIVERE I LAGHI DEL LAZIO Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:38 Pagina 37

tipicità da non perdere

itinerario turistico Le nocciole a Monterosi, raggiungibile tà di primissima importanza che dei Monti Cimini da Roma attraverso le SS2 bis durante il dominio longobardo costituì L’intero bacino della caldera di Vico D(Cassia Veientana) e SS2 la prima donazione fondiaria avuta dal- è luogo di elezione per la (Cassia), è possibile scendere, tramite la Chiesa (la famosa “donazione di coltivazione della nocciola dei una stradina sterrata, al laghetto ” di Liutprando a Papa Gregorio Monti Cimini, appartenente alla omonimo. Le sue rive sono occupate II nel 728). Il borgo, ricco di storia, è un varietà “Tonda gentile romana”. da enormi ninfee che danno riparo a gioiello medioevale dove si respira anco- Dalla forma tonda, appunto, la tante specie di uccelli acquatici: il ra il conflitto tra guelfi e ghibellini. nocciola viterbese vanta un minore lago è infatti oggetto di importanti Dopo Sutri, incontriamo Ronciglione. contenuto di grassi rispetto alla studi ornitologici, e meta di appas- Posta su di un’altura, la cittadina a pian- nocciola di origine orientale. I sionati di birdwatching. Il luogo è ta ellittica è divisa tra i quartieri medioe- grassi insaturi presenti forniscono frequentato anche da una cooperati- vali e quelli rinascimentali, testimonian- un buon apporto nutritivo. Nella va di pescatori, come testimoniano i za delle alterne vicende subite dalla città tradizione gastronomica locale, la rudimentali pontili di assi che si pro- durante la sua storia: di origini etrusche, tendono verso il centro del lago. contesa tra il Papato e l’Impero, ceduta Da Monterosi la visita prosegue verso il ai Farnese, promossa da Papa Benedet- borgo di . Le sue case, abbar- to XIII al rango di città e fiorente nel bicate attorno ad una rupe tufacea, suo apogeo, presa e incendiata dai fran- sono state “adottate” da artisti e arti- cesi nel 1799 dopo una strenua resi- giani italiani e stranieri che vi hanno stenza. trasferito i loro laboratori: qui si svol- Citiamo, tra l’altro, una curiosità: a gono spesso interessanti mostre e Ronciglione, fiorente centro di artigia- manifestazioni d’arte. Poco lontano nato all’epoca del suo apogeo e famosa non dobbiamo dimenticare le cascate per le sue cartiere e tipografie, furono di Monte Gelato. stampate per la prima volta le edizioni Sempre partendo da Monterosi, un’al- italiane dell’Aminta di Torquato Tasso tra deviazione conduce verso Sutri, cit- e della Secchia Rapita di Tasso- ni. Ai giorni nostri, Ronciglione è ricordata per il suo famoso Car- nevale. Il Carne- vale ha inizio il Giovedì Grasso, con la consegna delle chiavi della città a Re Carneva- nocciola è l’ingrediente principe in le. Dopo, sono 5 pasticceria per la gioia dei più giorni di festeggia- golosi: ci si preparano i famosi menti, con rituali “tozzetti”, ma anche cioccolatini e assolutamente uni- confetti, torroni e croccanti, golosi ci, dalle sfilate dei marron glaces, praline... “nasi rossi” che corrono dietro ai pas- santi fino alle corse degli “Ussari” e dei “Berberi”. Dopo Ronciglione, merita senz’altro una visita Caprarola, e il Palazzo che i Farnese vollero costruirvi. Iniziato nel 1530, fu progettato dal Sangallo nel- l’originale forma pentagonale e prose- guito poi dal Vignola, il quale tracciò una lunga strada dritta (Via Nicolai) che si concludeva, con effetto sceno- grafico, alla base della scalinata a dop- pia rampa elicoidale del Palazzo. Gli interni del Palazzo rispecchiano la magnificenza dell’epoca: dalla Scala Regia che immette ai piani superiori,

PROVINCIA DI VITERBO 37 Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:39 Pagina 38

outdoor a 360 gradi Lago di Vico Per la gioia dei pescatori, le acque del lago sono ricche di fauna ittica tra cui il luccio, che può raggiungere notevoli dimensioni, il coregone, la tinca, il persico reale, l'anguilla. Oltre

alla pesca, si possono praticare windsurf, canoa, escursionismo a piedi, a cavallo, in mountain- bike, birdwatching, deltaplano. La Riserva ha attrezzato e indicato diversi sentieri, di cui uno adatto anche ai non vedenti, con segnalazioni in braille. Per i ciclisti, è assolutamente da consigliare il periplo del lago: dal Ristorante “La Bella Venere”, dove è possibile parcheggiare le auto, passando per il sentiero di Pantanacce (accesso da loc. Cerreto) che costeggia la zona umida omonima, di grande interesse anche per i birdwatchers. I ciclisti più allenati, potranno invece affrontare ripidi tornanti e transitare per la vetta di Monte Fogliano. Tra i più interessanti percorsi da fare a piedi vi è quello che porta da località Canali alla vetta di Monte Venere, al Pozzo del Diavolo e ai vicini scavi archeologici. Il giro dura circa 50 minuti.

NFORMAZIONI TURISTICHE Apt Viterbo Palazzo Doria Pamphilj (Centro Congressuale) Piazza dell'Oratorio, 1 S.Martino al Cimino (VT) Tel. 0761.291000 / 375305 / 375321 Riserva Naturale Regionale Lago di Vico Caprarola - Tel. 0761.647444 Ufficio Turistico Comune di Caprarola numeri utili Tel. 0761.646157

38 VIVERE I LAGHI DEL LAZIO Bozza laghi lazio1 25-07-2007 17:40 Pagina 39

con scalini così larghi da permettere la salita anche ai cavalli, agli affreschi e alle decorazioni delle sale interne, per le quali furono mobilitati i più abili artisti dell’epoca, dai fratelli Zuccari a Jacopo Sanguidi allievo del Parmigianino fino al fiammingo Bar- tolomeo Sprinter. Nelle vecchie scuderie Far- nesiane, a pochi metri dal Palazzo, hanno sede gli uffici e il Centro Visi- ta della Riserva Naturale del Lago di Vico. Difficilmente potrem- mo trovare, nel Lazio, una così grande varietà di ambienti naturali concentrati in così pochi ettari: dal canneto alla zona umida (Le Pantanacce), ai pascoli e il bosco. Circondano il lago i Monti Fogliano e Venere, ricoperti di vegetazione arbo- rea, tra cui faggi dal lungo tronco. È una delle caratteristiche principali del- l’area protetta, soprattutto sulle pendi- Via Francigena. L’abitato rappresenta ci di Monte Venere: qui sono presenti, un bell’esempio di architettura secente- infatti, i faggi che crescono a più bassa sca, quasi completamente ricostruito quota (530 m) di tutto l’Appennino. sul precedente impianto medioevale. In altre aree del lago, coltivazioni di Sul paese svetta l’imponente Abbazia noccioli e fitti castagneti danno riparo Cistercense: costruita alla fine del XIII a molte specie animali. I cartelli espli- secolo ad opera di monaci dell’Abbazia cativi della Riserva testimonino la pre- di Pontigny, ebbe grande influenza sul- senza di martore, volpi, puzzole e il l’architettura medioevale del viterbese. raro gatto selvatico, mentre sulle rive La sua facciata è ornata da due torri cir- del lago, specialmente nella stagione colari, progettate dal Borromini nel invernale, vivono oltre 5.000 uccelli. ‘600: l’interno a tre navate richiama lo Non è dunque un caso che il logo sti- stile delle abbazie della Borgogna e rap- lizzato della Riserva rappresenti uno presenta uno dei più alti esempi di arte svasso. gotica viterbese. A fianco all’Abbazia, il Il nostro giro continua lungo il versan- Palazzo Doria Pamphili, restaurato e te nord del lago, attraverso i Monti adibito a centro-congressi. Da San Mar- Cimini, per giungere a San Martino tino al Cimino possiamo ritornare verso al Cimino, sul cammino dell’antica il lago, a chiudere il nostro tour.

PROVINCIA DI VITERBO 39