Robert Plant Voce Da Brivido
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40 LA NOSTRA DOMENICA DOMENICA 19 SETTEMBRE 2010 Musica Philip Selway Phil Collins Iron Maiden Folk malinconico Grandi classici soul Metallo d’archeologia Philip Selway Phil Collins Iron Maiden Familial Going back The final frontier *Bella Union *Atlantic **Emi GLI ALTRI Sofisticato e noiosissimo. Il batterista Il disco di cover di cuinonsi sentiva pro- Il metallo torna a ruggire, ma con gli sti- dei Radiohead Phil Selway prende il volo prio il bisogno. Phil Collins da l’addio alle lemiconsunti del passato,in uneterno reci- DISCHI insolitaria ma non entuasiasma.Cantauto- scene costringendoci ad ascoltare un lun- cloche oramai hadel grottesco.Quindicesi- rato folk sottovoce, tinte pastello e malin- go dischi di grandi classici soul fatti da uno moalbum peri veteranidel metallofuman- conia a profusione con il santino di Nick che il soul non ce l’ha proprio nelle corde. te che colpiscono nel segno riconquistan- Drake sul comodino ma poca inventiva e Arrangiamentididascalici emagniloquen- do anche manciate di vecchi fan. Suonano poco ritmo (che contestato ad un batteri- ti. Dai Temptations a Wonder, da Mayfield benissimo ma oramai sono archeologia e sta suona veramente male). SI.BO. al mal di testa garantito. SI.BO. fanno le cover di se stessi. SI.BO. Robert Plant cantante Patty Griffin e soprattutto Band of Joy il chitarrista Buddy Miller, che Decca Plant conobbe quando accompa- **** gnava Emmylou Harris e volle in Raising sand. Si sono riuniti in un teatro da mille posti a Nashville e SILVIA BOSCHERO hanno dato libero sfogo alla loro fantasia. a un amore Robert REINTERPRETAZUIONI INATTESE Plant, quello per Ne è venuto fuori un album in cui la le radici. E un in- maggior parte dei brani sono rein- tento: andare terpretazioni, alcune veramente H avanti riavvolgen- inattese, come quella della traccia do continuamente di apertura dei Los Lobos Angel dan- il nastro della storia. E magari sve- ce (dal sapore mediorientale) o le lando anche da dove tante delle due splendide della rock band alter- ballate dei suoi mastodontici Led nativa dei Low Silver rider e Zeppelin arrivavano. Plant non so- Monkey assieme alla Griffin (brani lo non si è fermato al suo passato di cui Plant dice: «una via di mezzo (gli Zeppelin appunto) ma catego- tra This Mortal Coil e Shangri-la»). ricamente non vuole che il questo Ma anche la ballad del duo folk Ri- passato si proietti nel presente. chard & Linda Thompson House of No alla benedetta reunion (anche cards o Falling in love again, del se lui stesso ha dichiarato che «il quintetto suol Sixties Kelly concerto del 2007 alla O2 Arena Brothers e ancora il vibrante spiri- di Londra è stato il migliore della tual Satan your kingdom must come band dal 1975») e via con la «gio- down, rifatto recentemente anche ia», quella di Band of Joy, appun- da Willie Nelson. L’umore del disco to, dal nome della sua prima band è pastoso, intenso, a tratti grave: assieme al compare Jimy Page, «ho pensato a Led Zeppelin III, al quando i due, nel 1965, avevano ROBERT miscuglio di acustica e potenti suo- diciassette anni. Un progetto che ni elettrici», spiega lo stesso Plant. prende le mosse dal precedente Ma è essenzialmente lui, con la sua Raising sand assieme ad Elison PLANT straordinaria capacità di interpre- Krauss e si inerpica coraggiosa- te, il vero protagonista di Band of mente verso nuovi percorsi mo- joy, con la sua voce ancora capace strando l’incredibile versatilità VOCE DA di volate altissime ma oggi, più che del sessantenne. Con la vecchia nel passato glorioso, in grado di sol- Banda, oltre al fatto di rivisitare care i recessi più profondi del brani altrui, in realtà questa ha po- blues, come fa in Central two o nine, co a che vedere, a partire dalla li- BRIVIDO un vecchio classico reinterpretato ne up: non una manciata di adole- nel 1965 da Lightnin’ Hopkins. Ci ´Band of JoyÆ,undisco pastoso e intenso scenti come allora, ma alcuni tra i scherza lui, dicendo che è tutto me- con un cast stellare di musicisti più grandi session man del coun- rito del ginger, corroborante, che Ma il vero protagonista è lui try in circolazione: Byron House assume sotto forma di biscottini as- al basso, Marco Giovino alla batte- sieme al te delle cinque. A versar- ria, Darrell Scott alle chitarre, gielo però, qualcuno sospetta, sia il mandolini, banjo, la voce della diavolo in persona.●.