17 ARTE/ A RCHITETTURA/AMBIENTE Monti Granatici, storia e cambiamento delle loro funzioni

Romeo Carabelli e Raimondo Pinna

Seconda parte

Abstract. This text will try to describe the evolution of the agrarian credit from the binomial tutelage/growth to the most modern investment /development. After will be taken in consideration the change of the goods “Edifici Monti Gra- natici” from a patrimonial space characterized for the economic value, to another marked for a cultural value with the attempt to attribute a new way to use them. In this way it will be the head of the territorial network for now a days and for a future too.

Monte Granatico di Mogoro, Oristano

Il distacco completo dalle dina- l’approvazione del progetto e la sot- corso di è stato miche del prestito. tovalutazione dell’importanza dell’e- costruito tra il 1905 e il 1912. Tali date I Monti Granatici non hanno avuto dificio Monte Granatico. sono riferite da alcuni vecchi che particolari sollecitazioni nel venten- L’interesse per i Monti Granatici è ricordano le fasi di costruzione del nio che intercorre tra la fondazione forte, ma non ancora sedimentato, palazzotto”3. del Banco di Sardegna e gli anni Set- tanto che anche un archeologo Da questa definizione è evidente tanta. Ognuno ha seguito una storia scientifico di chiara fama come il Lil- come ancora agli inizi degli anni Set- autonoma non particolarmente si- liu resta impreciso riguardo la data di tanta la Soprintendenza consideri il gnificativa per l’insieme dei Monti, erezione: “il palazzotto si dice eretto Monte Granatico un’architettura mi- molti dei quali sono stati demoliti per intorno al 1860” 2. nore, non particolarmente importan- lasciare spazio a piccole piazze. L’imprecisione di questa interroga- te. Per questo motivo non ritiene un Un radicale cambiamento avviene zione, però, nulla toglie alla sua difetto significativo la scarsa preci- negli anni Settanta, contemporanea- valenza “epocale”: si tratta della pri- sione nel reperimento delle informa- mente alla sempre maggiore presa di ma presa di posizione che considera zioni riguardanti sia l’importanza del- coscienza dell’importanza del patri- il Monte Granatico non come un’ere- la sua antica funzione creditizia monio culturale ereditato. dità edilizia ma come un patrimonio. (totalmente ignorata), sia le fasi tem- Il sei maggio 1972 la Soprintendenza L’importanza della risposta della porali relative alla progettazione e ai B.A.A.A.S. di e Oristano Soprintendenza a questa contesta- non solo alla costruzione dell’edificio concede il nulla osta per l’esecuzio- zione, che ad ogni modo conferma il (completamente ignorata la proget- ne dei lavori di restauro del Monte nullaosta concesso al progetto, risie- tazione del 1862 4), sia il processo Granatico di Villanovaforru, richiesti de nell’enunciazione del valore cultu- storico di trasmissione della pro- da questo Comune al fine di utilizza- rale che l’ente attribuiva a questa prietà dell’edificio (tutte, e non per lo re l’edificio come sede dei propri uffi- tipologia di architettura. più, le Casse Comunali di Credito ci. La nuova destinazione d’uso pre- Per la Soprintendenza “il Monte Gra- agrario erano passate sotto la pro- vedeva lo spostamento degli uffici natico è in Sardegna una caratteristi- prietà del Banco di Sardegna). comunali dal locale precedente, di ca costruzione che si ritrova in quasi Questi eventi, sinergicamente legati ottocento metri quadri, al Monte Gra- tutti i centri abitati di origine stretta- all’evolversi delle politiche di conser- natico, di soli duecentocinquanta mente agricola. In essa era allogato vazione, hanno comportato, come si metri quadri. un vero e proprio banco di deposito e evince dall’esame dei singoli edifici, il Il 3.11.1973 l’archeologo Giovanni di distribuzione del grano che in epo- cambio di percezione del Monte Gra- Lilliu1, allora consigliere regionale, ca relativamente recente (forse cin- natico da architettura minore a bene presenta un’interrogazione per chie- quant’anni fa) è stato trasformato in patrimoniale capace di inserirsi nella dere la sospensione dei lavori conte- istituto di credito agrario per lo più vita e nella programmazione territo- stando la leggerezza dell’Ente nel- Banco di Sardegna. Il Monte di Soc- riale delle municipalità. ARTE/ A RCHITETTURA/AMBIENTE 18

La differente interpretazione dei alla gestione della nuova visione patri- invece, è quello di allestire e far appli- beni ereditati: il conflitto. moniale, nella Soprintendenza la que- care l’iter procedurale previsto per i La sensibilità della Soprintendenza relle accelera il cambio di percezione beni patrimoniali, declinato a favore muta radicalmente in poco tempo, del valore dello stesso edificio. dei Monti Granatici. forse anche a causa di una reazione Così: per il Comune di il I passaggi di questo iter sono: alla richiesta estremamente radicale Monte Granatico resta “uno stabile - il Monte Granatico è soggetto de del Comune di Collinas. Il carteggio semicadente ed una catapecchia”7, iure alla legge n. 1089 del che si svolge durante la metà degli e, due anni più tardi, “uno stabile 1.06.1939 “Tutela delle cose d’in- anni Settanta tra questo Comune e la ormai completamente in rovina e del teresse artistico e storico” perché Soprintendenza, in merito alla richie- tutto pericolante che deturpa il cen- si tratta di un immobile di almeno sta da parte del Sindaco di demoli- tro dell’abitato e che impedisce la cinquant’anni; zione del Monte Granatico di questo realizzazione della piazzetta, un’ope- - qualunque sia lo stato di fatiscen- paese per via delle sue gravi condi- ra tanto sentita dalla cittadinanza”8. za, ai sensi dell’articolo 11 della zioni statiche al fine di realizzare in Per la Soprintendenza, al contrario, il stessa legge il Monte Granatico sua vece una piazzetta comunale5, Monte Granatico diventa “degno di non può essere demolito o modifi- costituisce un esempio paradigmati- essere conservato e l’area per la cato se non previa autorizzazione co della differente interpretazione piazzetta può essere reperita in altra del Ministero dei Beni Culturali e dell’eredità architettonica. parte del paese” 9. Ambientali 13; Nelle prime descrizioni dell’immobi- L’esito di questa radicalizzazione -a causa della fatiscenza degli le, entrambe del 1974, obiettivamen- delle posizioni sfocia in una prova di immobili, vengono imposti ai pro- te non pare esserci molta differenza forza e così la Soprintendenza racco- prietari gli obblighi necessari alla tra la motivazione apportata dal manda al Comune di intervenire con conservazione degli edifici al fine Comune di Collinas per sostenere la un restauro che ristrutturi l’edificio e di garantire la sicurezza nei con- sua richiesta di demolizione: “l’im- di inserirlo “obbligatoriamente nell’e- fronti di persone e cose; mobile non ha un apprezzabile valore lenco delle cose di interesse storico - qualsiasi progetto di restauro e/o artistico”, e il parere esposto nella artistico presenti a Collinas” 10. Que- manutenzione straordinaria deve relazione del tecnico della Soprinten- st’ultima raccomandazione della So- essere presentato dal proprietario denza autore del sopralluogo in base printendenza viene seguita dalla ri- oltre che al Comune anche alla alla quale si respinge la suddetta chiesta rivolta al prefetto di Cagliari Soprintendenza; richiesta: “si tratta di una costruzione di imposizione di questo obbligo per - qualora il proprietario abbia inten- senza alcuna importanza artistica e il Comune 11. zione di alienare il bene, deve richie- l’ambiente paesano in cui sorge è pri- Il Comune tenta un colpo di mano ed derne il nullaosta al Ministero dei vo di valori da difendere”6. emette un’ordinanza di demolizione; Beni Culturali e Ambientali (trasmet- Tuttavia nella stessa relazione il moti- la Soprintendenza reagisce imme- tendo altresì il preliminare di vendi- vo esplicito in base al quale si sugge- diatamente con un telegramma di ta, completo dell’indicazione del risce di impedire la demolizione del- diffida al Comune e, contempora- prezzo concordato e dell’acquiren- l’edificio è quello di salvaguardare se neamente, allerta la totalità degli uffi- te, al fine di mettere in condizioni lo non altro il valore di testimonianza ci competenti: la prefettura di Caglia- stesso Ministero di esercitare il dirit- storica di una funzione: è la prima ri, la pretura di , il comando dei to di prelazione ai sensi degli artico- apertura al riconoscimento ufficiale Vigili del Fuoco di , il Coman- li 30, 31, 32 della legge 1089/39); di un valore patrimoniale a questa do della Polizia Municipale dello - solo dopo il rilascio del nullaosta tipologia di edifici. Il rifiuto del nullao- stesso Comune di Collinas 12. Il da parte del Ministero il proprieta- sta alla demolizione innesca una Comune è costretto a revocare l’ordi- rio può stipulare l’atto di alienazio- querelle tra Comune e Soprintenden- nanza di demolizione e il colpo di ne del Monte Granatico 14. za che si sviluppa nei successivi tre mano fallisce. Si tratta di passaggi burocratici che anni con una radicalizzazione delle Intorno alla metà degli anni Settanta sono la risposta ufficiale e formale al posizioni dei due enti. del Novecento la Soprintendenza cambiamento di statuto dei beni e Mentre il Comune rimane immobile riconosce, dunque, che i Monti Gra- che disegnano un iter procedurale di sulla sua posizione insistendo nella natici sono un’eredità culturale da sostanza che induce sia gli Enti sua richiesta di demolizione, dimo- conservare e recuperare. Non ne è Locali che i proprietari degli edifici a strando una certa difficoltà a ricono- chiara una nuova destinazione d’uso considerare bruscamente e per la scere il valore culturale del proprio ter- ma non è certo compito della Soprin- prima volta i Monti Granatici come un ritorio e di essere ancora impreparato tendenza proporla. Suo compito, bene patrimoniale. 19 ARTE/ A RCHITETTURA/AMBIENTE

La Soprintendenza ha esercitato, d’im- restauro”; inoltre la richiesta di Di fatto ci si trova di fronte ad un mer- perio, la sua volontà di recuperare gli demolizione è giustificata dall’im- cato sostanzialmente viziato dalla sin- edifici dei Monti Granatici perché li ha possibilità di prevedere i tempi golare coesistenza di monopolio. considerati come portatori di un valore necessari al Comune per l’acquisi- Paradossalmente tutte le presupposte culturale tale da ritenere la richiesta zione dell’immobile 15. leggi di mercato vengono quindi stra- della loro demolizione da parte degli Essendo esclusa a priori dalla volte nel momento del passaggio degli enti proprietari una perdita da scongiu- Soprintendenza la demolizione dei immobili nel mercato economico, per rare per la collettività in generale e per Monti Granatici, la volontà di conser- poterne definitivamente uscire. le comunità locali in particolare. vazione, insieme alla volontà di evita- È infatti evidente che fino a quando La necessità di rispettare questi re di sobbarcarsi gli oneri finanziari non si manifesta un interessamento obblighi, e quindi l’impossibilità di dovuti per il recupero, spinge le Cas- preciso da parte del Comune non si stravolgere o distruggere l’edificio se Comunali di Credito Agrario alla registra interesse delle Casse Comu- per immetterlo nel mercato immobi- dismissione degli edifici intraveden- nali di Credito Agrario 17 nel porre liare, rende immediatamente antie- do in un mercato dei Monti Granatici l’immobile sul mercato, azione che conomica la conservazione della loro l’unica possibilità di una resa econo- comporterebbe un abbassamento proprietà, come esplicita la richiesta mica e rimanendo sostanzialmente dei prezzi. Invece, nel momento in cui di demolizione del Monte Granatico indifferente al nuovo valore culturale il Comune delinea la propria strategia di Gonnostramatza presentata nel riconosciuto agli edifici. progettuale la rigidità della procedu- 1987 alla Soprintendenza da parte Il Banco di Sardegna è solo ammini- ra perseguita dalla Soprintendenza, della locale Cassa Comunale di Cre- stratore del patrimonio di ciascuna che richiede l’acquisto dell’edificio dito Agrario. Per la Cassa, che ha Cassa Comunale di Credito Agrario16 come conditio sine qua non per l’e- provveduto al transennamento del che resta proprietaria del proprio same degli elaborati e il conseguente fabbricato in seguito all’ordinanza Monte Granatico. In nessun caso la rilascio del nullaosta, indebolisce la del Sindaco vista la pericolosità del- Soprintendenza esercita il diritto di capacità di contrattazione dell’Ente l’edificio, “il costo per il mantenimen- prelazione che la legge 1089/39 le Locale acquirente permettendo al to della recinzione dell’immobile non attribuisce per l’acquisizione dell’e- venditore di non fare sconti; anche è ulteriormente sopportabile dalle dificio, bensì comunica al Ministero perché sovente le funzioni immagi- scarse finanze dell’ente che non con- dei Beni Culturali e Ambientali il suo nate dai Comuni sono supportate da sentono di porre in essere qualsivo- assenso per l’alienazione del Monte finanziamenti esterni condizionanti la glia opera di salvaguardia, tanto Granatico dalle Casse Comunali di tempistica di realizzazione 18. meno di procedere all’integrale Credito Agrario ai Comuni. Una nuova configurazione Le municipalità trasformano in itinere l’onere imposto dal nuovo statuto patrimoniale dei loro Monti Granatici in una possibilità di sviluppo. Anche se non sempre in accordo con la Soprintendenza, i Comuni compren- dono che le regole sono modificate e che anche con la nuova configura- zione si possono sostenere e risol- vere tematiche di sviluppo. Certo la programmazione urbanistica riserva- ta ad ogni Monte Granatico deve essere rivista e reindirizzata. In que- sto senso la strategia della Soprin- tendenza si è rivelata vincente. La necessità di sottomettersi ai vin- coli della necessaria procedura per poter trasformare l’edificio, la vo- lontà di conservazione, costringono gli Enti Locali a riconsiderare l’ordine Monte Granatico di Villanovaforru, Cagliari: interno di priorità dei loro sforzi, fino allora ARTE/ A RCHITETTURA/AMBIENTE 20

concentrati unicamente ad ottenere 1998, il Comune perderà un finanzia- finanziamenti da un Ente superiore, mento regionale 22. ed a riaggiustare i fini, ponendo al pri- La Soprintendenza viene incontro mo posto il recupero dell’edificio. alla necessità del Comune ed esami- Questa mutazione comporta spesso na il progetto entro la fine dell’anno, la perdita o il blocco di finanziamenti ma, con stupore e disappunto del ottenuti senza considerare il valore Comune, emette parere negativo Monte Granatico di Sanluri, Cagliari patrimoniale degli edifici. Non è chia- ritenendo che diverse parti del pro- ro se le perdite sono dovute all’im- getto non siano consone al concetto preparazione delle élite comunali di conservazione o di minimo inter- oppure se non sono che il risultato vento e di compatibilità e reversibi- dell’inerzia delle strategie preceden- lità, ed invita pertanto “i progettisti a ti, non ancora completamente scon- ripensare il progetto in termini più fitte. rispettosi dell’impianto originario, Così succede a Collinas, dove la preferendo scelte conservative piut- risposta negativa della Soprinten- tosto che sostitutive, rammentando denza alla richiesta di demolizione che la nuova destinazione d’uso, per del Monte Granatico - presentata - quanto dignitosa e consona essa sia, dal Comune per la realizzazione di non può mai prevalere sul contenito- una piazzetta decretata di pubblica re che lo deve ospitare, ma ad esso utilità, è interpretata da questo come adattarsi, quando si tratti di ufficio una semplice e dovuta formalità -19. Il storico” 23. veto della Soprintendenza 20 ha come Il parere negativo innesca il panico di effetto quello di vanificare un finan- perdere il finanziamento e una tardi- ziamento regionale ottenuto senza va corsa contro il tempo che porta ad ipotizzare l’imposizione di un tale una revisione del progetto fino ad vincolo. ottenere il sospirato nullaosta per i Per risolvere lo stato d’impasse sarà lavori di restauro conservativo di uno necessario che il Comune di Collinas specifico corpo di fabbrica; fermo chieda al Presidente della Giunta restando il parere negativo per il pro- Regionale Sarda di modificare radi- getto generale 24. Anche in questo calmente la dicitura alla base del caso la strategia della Soprintenden- riconoscimento di pubblica utilità za è “vincente”, nel senso che per- dell’esproprio del Monte Granatico: mette di non far perdere i finanzia- da demolizione dello stesso al fine menti alle municipalità e, contempo- della realizzazione di una piazzetta a raneamente, induce alla realizzazio- restauro al fine di ospitare la Bibliote- ne di opere appropriate. ca comunale. Il Presidente della I Comuni riescono a trovare un nuovo Giunta Regionale Sarda concederà equilibrio nelle loro aspettative di svi- la modifica nel 1981, ben due anni luppo nel corso degli anni Novanta dopo il rilascio del nullaosta della quando, approfittando dell’aiuto allo Soprintendenza per il progetto di sviluppo dei programmi Leader 1 e 2, Note/Bibliografia restauro dell’edificio 21. ma soprattutto, con il ripensamento 1 L'archeologo Giovanni Lilliu è una persona- Un caso diverso per la motivazione, organizzativo territoriale, le proposte lità fondamentale nella cultura sarda attuale, ma analogo per la sostanza, ha come sono volte a rispettare ed a promuo- riferimento primo e principale per tutto quan- to riguarda l'archeologia nuragica. Forse gra- protagonista il Comune di il vere le preesistenze culturali ed zie a Lilliu, la Soprintendenza ha percepito ed quale, una volta inviato alla Soprin- architettoniche. assimilato il processo di consolidamento del- tendenza il progetto di restauro del Così il comune di Collinas, dopo le la memoria negli anni '70. 2 Protocollo Soprintendenza n. 2314 del suo Monte Granatico il venticinque reiterate richieste di demolizione 10.11.1973. Le contestazioni contenute in novembre 1998, chiede che sia esa- degli anni Settanta 25 inizia una serie questa interrogazione arrivano al Ministero minato con priorità assoluta perché di ristrutturazioni 26, autorizzate dalla della Pubblica Istruzione che il 17.01.1974 27 chiede alla Soprintendenza di accertare se altrimenti, se l’approvazione non Soprintendenza , che portano all’al- l'immobile sia stato riconosciuto e dichiarato avverrà entro il trentuno dicembre lestimento della biblioteca comu- 21 ARTE/ A RCHITETTURA/AMBIENTE

vazione della memoria storica. Nello specifico è stata individuata come attività rispondente ai riferimenti sto- rici e culturali del territorio la produ- zione del civraxiu tipico pane prodot- to a Sanluri per il quale il Consiglio Regionale si è già espresso ricono- scendo un marchio d’origine. Al laboratorio panificio si dovrebbero affiancare altre attività di contorno quale quella museale per l’esposizio- ne di attrezzature proprie della civiltà contadina ed una sala convegni 35. Per il Comune di Villamar è prevista, sin dall’inizio degli anni Novanta, un mutamento 36 di destinazione d’uso del Monte Granatico in piccola parte utilizzato fino all’ultimo come sede della filiale del Banco di Sardegna. Monte Granatico di Turri, Cagliari Anche qui la proposta è quella di un’attività museale affidata all’archeo- logo Piero Bartoloni, direttore dell’Isti- d'interesse ai sensi della legge n. 1089/1939, nale28 e di un museo etnografico con tuto per la civiltà fenicio-punica del oppure, in caso negativo, se possa essere reperti di provenienza locale aventi CNR, con l’obiettivo di fare del museo meritevole di tutela. Protocollo Soprinten- denza n. 293 del 29.01.1974. per oggetto la vinificazione, i mezzi di civico di Villamar il punto di riferimento 3 Protocollo Soprintendenza n. 749 del trasporto, gli attrezzi da lavoro, uten- dell’età punica 37 della zona così come 21.02.1974. I corsivi sottolineati sono degli sili d’uso domestico, indumenti. il museo di Genna Maria di Villano- autori. A fronte di questa imprecisione va però sottolineato come la stessa Soprinten- Prossimamente lo spazio diventerà vaforru lo è per l’età nuragica. Il pro- denza sia pronta a far presente, specialmen- la sede del Centro Studi dedicato a getto è stato approvato solo parzial- te ai Comuni, che i Monti Granatici sono sog- Giovanni Battista Tuveri. mente 38 e la parte non compresa dalla getti de iure alla legge 1089/1939 e, quindi, la loro demolizione o restauro può avvenire solo Anche il Monte Granatico di Gonno- filiale bancaria è in uno stato di degra- dopo l'autorizzazione del Ministero della stramatza, dopo aver corso il rischio do pressoché totale. Pubblica istruzione ai sensi dell'articolo 11 di essere demolito tra il 1985 ed il Ad Ussaramanna, ove si è riutilizzata della medesima legge. 29 30 4 Quando successivamente, agli inizi degli 1987 , è destinato a museo . A una piccola chiesa per ospitare il anni Ottanta, verrà redatta la scheda dell'edi- metà degli anni ‘90 il Comune fa redi- Monte Granatico, la municipalità cer- ficio da parte della stessa Soprintendenza gere un progetto che, nonostante ca di installare una sala pubblica, l'attenzione sarà ben maggiore. Risulterà infatti la data del progetto, 16.10.1862, il qualche piccola incongruenza tre le destinata a conferenze, esposizioni e responsabile del Genio Civile che lo approva descrizioni del progettista e della sede delle eventuali riunioni straordi- (non sappiamo se ne sia anche l'autore) l'in- Soprintendenza 31, viene accolto 32: la narie del consiglio comunale. Il pro- gegner Francesconi, la destinazione d'uso ini- ziale, palazzo municipale, la data della sua consegna dei lavori avviene nel giu- getto di recupero viene affidato con riconversione a Monte Granatico, 1905-1907, gno del 2001 33 ed ospita il museo decreto del 3.03.1994 39, ottiene rapi- anche se dalla elaborazione della scheda di Turcos y Moros dedicato alla pres- damente il nullaosta della Soprinten- questo Monte non sembra tutto così lineare. 40 5 Protocollo Soprintendenza n. 166 del sione delle marinerie musulmane sul- denza ed i lavori iniziano il 12.01.1974. La richiesta del Comune di Colli- l’isola. 18.01.1996. La bontà delle scelte pro- nas è del dieci gennaio. Nel 2002 sono in partenza i lavori di gettuali è tale che anche la variante 6 La relazione, redatta a mano, porta la data del 34 1.02.1974 e informa che il sopralluogo è avve- ristrutturazione del Monte Granati- richiesta in corso d’opera viene imme- nuto il 19.01.1974. Il documento è contenuto co di Sanluri, lavori che si integrano diatamente approvata dalla Soprin- nel volume n. 151C, Collinas Monte Granatico, alla politica di riqualificazione del tendenza 41 ed il lavori giungono a ter- nella cartella con il frontespizio Monte Granati- co richiesta demolizione 1973-1977. centro storico portata avanti dall’am- mine senza altre complicazioni. 7 Come nella richiesta da parte del Comune di ministrazione comunale che si realiz- La municipalità di ha un ripensamento sul parere negativo riguardo za tramite percorsi e preesistenze optato per l’istallazione della propria la demolizione. Protocollo Soprintendenza n. 42 3041 del 28.08.1974. tentando di presentare una visione biblioteca comunale nel Monte 8 Come nella richiesta da parte del Comune di d’insieme di una riscoperta e conser- Granatico 43 mentre quello di Las ARTE/ A RCHITETTURA/AMBIENTE 22

riesame della pratica e di un nuovo sopralluo- Plassas è stato ristrutturato anche se Nei comuni di e Turri i Mon- go. Protocollo Soprintendenza n. 1156 del rimane attualmente inutilizzato 44. ti sono tuttora sedi delle filiali locali 24.05.1976. 9 Risposta della Soprintendenza alla richiesta Si può sostanzialmente dire che le del Banco di Sardegna, come lo è da parte del Comune di un ripensamento sul possibilità di riutilizzare i Monti Grana- parzialmente quello di Villamar. Sono parere negativo riguardo la demolizione. Proto- tici, intesi ormai come beni architetto- stati demoliti i Monti di , al collo Soprintendenza n. 3777 del 29.10.1974. 10 Risposta della Soprintendenza alla richie- nici patrimoniali, sono state individua- posto del quale sorge attualmente sta da parte del Comune di riesame della pra- te nel rispondere alle dirette necessità una filiale del Banco di Sardegna e tica e di un nuovo sopralluogo. Protocollo dei Comuni di collocare le loro funzio- quello di Siddi, al posto del quale è Soprintendenza n. 2464 del 9.06.1976. 11 Protocollo Soprintendenza n, 2508 del ni collettive oppure nell’organizzare stata sistemata una graziosa piazza 12.06.1976. all’interno del luogo storico uno spa- municipale. 12 L'ordinanza di demolizione è la n. 1 del zio dedicato espressamente alla Sfortunatamente non è chiaro il futu- 20.04.1977. Il telegramma di diffida è il n. 1789 del 7.05.1977. L'ordinanza di revoca è memoria ed alla sua conservazione. ro del Monte di Mogoro, sul punto di la n. 2 del 9.05.1977. Così troviamo la biblioteca comunale essere recuperato e, contempora- 13 Sino al 1976 il Ministero competente era di Pauli Arbarei e i centri culturali di neamente, in rischio di crollo. quello della Pubblica Istruzione. 45 46 14 In merito a questo, la Soprintendenza ricor- Ussaramanna e mentre l’ex La situazione di è leggermente da in una comunicazione al Banco di Sarde- Monte Granatico di ben- differente, all’edificio registrato cata- gna che l'atto di compravendita relativo al ché ristrutturato pare inutilizzato. stalmente come Monte Granatico Monte Granatico del Comune di Gonnosfa- nadiga stipulato in data 27.09.1988 è stato Ugualmente destinato ad uso cultura- corrisponde l’attuale impeccabile ritenuto nullo dal Ministero e andrà nuova- le, seppure privato il Monte Granatico Pro loco, mentre la filiale del Banco di mente rogato in data successiva di , acquisito dalla locale par- Sardegna si trova all’interno di un all'8.05.1989 in cui ne è stata autorizzata l'au- torizzazione. Protocollo Soprintendenza n. rocchia alcuni anni fa. edificio la cui tipologia e localizzazio- 8932 del 18.12.1989. Ne è scaturito così uno schema terri- ne richiamano più che fortemente 15 Protocollo Soprintendenza n. 1153 del toriale di un museo diffuso. Nessuno quelle dei Monti Granatici. Al 2.03.1987. L'ordinanza di demolizione del Sindaco di Gonnostramatza è la n. 1 del dei Comuni ha la possibilità di gestire momento non abbiamo ancora i 9.12.1985. da solo un museo esaustivo; così si documenti per la ricostruzione com- 16 R.D.L. 29.07.1927 n. 1509 sull'ordinamen- sono indirizzati verso un museo terri- pleta della storia del Monte Granati- to del credito agrario, come chiarisce definiti- vamente il Ministero dei Beni Culturali nel rila- torialmente policentrico. Questo ten- co di Tuili, salvo l’espressa decisione sciare parere favorevole all'alienazione del tativo di collegare in rete i diversi siti, del Comune di destinarlo a centro Monte Granatico di Villamar il 18 luglio 1994 per quanto trovi nella promozione del culturale polivalente 48. Protocollo Soprintendenza n. 9131 del 29.07.1994 prodotto “archeologia” il suo corona- 17 Alienazioni dei Monti Granatici a cavallo tra mento più evidente, si è allargato fino Conclusioni ed effetti territoriali gli anni Ottanta e Novanta. a comprendere altri beni architettoni- Attualmente non viene più messa Monte Granatico Data cessione Data di autorizzazione del Comune di al comune all'alienazione ci o artistici. direttamente in discussione la vali- Setzu tra il 1989 e il 1991: 11.08.1989 Sono, infatti, attualmente attivi all’in- dità patrimoniale degli edifici Monte Mogoro 3.08.1989 Sanluri tra il 1989 e il 1997: 28.11.1989 terno del consorzio di Sa Corona Granatico. Nel territorio considerato Villamar tra il 1994 e il 1998 18.07.1994 Arrùbia negli ex Monte Granatici: il l’attuale temporaneo equilibrio è rag- Gonnostramatza 1998 12.05.1997 Museo Archeologico a Villanovafor- giunto valorizzando un’offerta cultu- Collinas 1977 Esproprio Ussaramanna 1989 ru, -, il Museo Turcos y Moros a Gon- rale basata sulla rete di e sulla Villanovaforru 1972 nostramatza, il Museo Archeologico possibilità di posizionarsi sul merca-

18 Per il Consorzio di Sa Corona Arrùbia è da e di esposizione permanente a Villa- to turistico. considerare il significativo apporto della novafranca 47, mentre sono in cantie- L’autopresentazione del Consorzio Comunità Europea, con un finanziamento re - il futuro museo del civraxiu nel pubblicata in Internet 49 è estrema- nell'ambito della linea Leader. 19 D.P.G.R. n. 5/25/2 del 7.01.1974. Monte Granatico di Sanluri - e quello mente chiara: Il Consorzio Turistico 20 Protocollo Soprintendenza n.1997 del di Villamar in attesa di finanziamento de Sa Corona Arrùbia da decenni è 7.06.1974. per il museo fenicio/punico. Interes- impegnato nella valorizzazione delle 21 Nullaosta n. 5248 del 17.10.1979. La data di inizio lavori è invece il 20.07.1981, come da sante, invece, l’abbandono della fun- risorse turistiche e culturali della Mar- Protocollo Soprintendenza n. 2598 del zione museale a favore di sede di un milla. Il Consorzio dei Comuni ha 29.10.1981. Centro Studi che persegue il Comu- costituito una Società per azioni a 22 £ 400.000.000 concesse ai sensi della L.R. n. 6/95 - Protocollo Soprintendenza n. 15932 ne di Collinas. Inoltre, è stata varata capitale misto (51% delle azioni del del 30.11.1998. dal Consorzio un’operazione promo- capitale sono di proprietà del Con- 23 Il parere negativo è il n. 15758 del zionale tesa a far visitare i musei pre- sorzio Turistico e il 49% dell’INSAR 3.12.1998. 24 La Soprintendenza riceve il progetto corret- senti nel territorio grazie all’acquisto di Cagliari), con lo scopo di gestire i to con protocollo n. 16085 del 11.12.1998. Il dello stesso biglietto d’ingresso. beni del consorzio secondo criteri 23 ARTE/ A RCHITETTURA/AMBIENTE nullaosta è il n. 16741 del 23.12.1998. Monte Granatico di Ussaramanna, Cagliari 25 Protocollo Soprintendenza n. 3041 del 28.08.1974. 26 Rispettivamente protocollo Soprintendenza n. 2598 del 29.10.1981 e n. 705 del 28.01.1982. 27 Nullaosta della Soprintendenza con proto- collo n. 5248 del 17.10.1979, n. 4576 del 10.08.1987, n. 2877 del 11.03.1998 e n. 10646 del 9.08.1999 - Protocollo Soprinten- denza n. 1517 del 3.02.1999. 28 Delibera del Consiglio Comunale n. 40 del 6.07.1978. 29 Protocollo Soprintendenza n. 1153 del 2.03.1987. L'ordinanza di demolizione del Sindaco di Gonnostramatza è la n. 1 del 9.12.1985. 30 Contratto di compravendita del Monte Gra- natico del 16.06.1998. 31 Protocollo Soprintendenza n. 7930 del 8.07.1994 e n. 13652 del 7.10.1996. 32 Nullaosta n. 4767 del 24.04.1995. 33 L'inizio lavori avviene l'1.02.2000 - Proto- collo Soprintendenza n. 551 del 13.01.2000. 34 Nullaosta Soprintendenza n. 913 del 28.01.1998, n. 10627 del 19.08.1998 n. 2887 del 25.02.2000 35 Come indicato nella relazione tecnica del progetto che la Soprintendenza approva con nullaosta n. 913 del 28.01.1998. 36 Perizia estimativa del 16.04.1993. Proto- collo Soprintendenza n. 10838 del 2.12.1993. 37 Delibera del Consiglio Comunale n. 38 del 21.04.1993. 38 Nullaosta solo per parziali lavori della Soprintendenza n. 16741 del 23.12.1998. 39 Delibera di giunta comunale n. 46 40 N. 12886 del 9.11.1994 41 Perizia di variante e nullaosta della Soprin- tendenza n. 13366 del 2.10.1996. 42 Delibera del Consiglio Comunale n. 25 del 28.03.1990. 43 Progetto approvato dalla Soprintendenza n. 6703 del 1.10.1991. 44 Il progetto di restauro del Monte Granatico è redatto dal tecnico del Comune, incaricato con delibera del Consiglio Comunale n. 27 privatistici. Alla Società è stata asse- la promozione e valorizzazione delle del 13.10.1986. Esso è approvato dalla Soprintendenza con nullaosta n. 1548 del gnata la gestione del Museo del Terri- culture prenuragiche e nuragiche, un 19.03.1987 a patto che vengano utilizzate torio, della seggiovia e del Centro di unicum nel Mediterraneo, per poi tegole curve di recupero per il tetto e gli into- Ristoro. allargarsi ad altri settori 50. naci vengano realizzati solo previo esame e approvazione di idonea campionatura dal Anche in questo caso, come in molti Ora che il passo è stato fatto ci si tecnico incaricato. Stranamente non vi è altri di riappropriazione di un’eredità augura che questi Comuni sappiano alcun accenno alla presenza del campanile a edificata, il primo riferimento d’uso è indurre sviluppi territoriali ed econo- vela sul prospetto laterale. 45 Contratto di compravendita del Monte Gra- al mercato turistico, con lo sforzo di mici complessi ed endemici; ormai si natico dell'11.04.1989. connotare il prodotto “Sardegna sa che non si può sistematicamente 46 Relazione tecnica del progetto che la interna” attraverso una rete di luoghi individuare quello turistico come uni- Soprintendenza approva con nullaosta n. 1023 del 8.02.1991. singolarmente caratterizzati e collet- co sbocco e non solo a causa delle 47 Relazione tecnica del progetto che la tivamente pilotati. Si è costituita problematiche che questo tipo d’uti- Soprintendenza approva con nullaosta n. quindi una speranza di reddito a par- lizzazione dei beni patrimoniali pone. 4028 del 30.05.1991. 48 Relazione tecnica del progetto che la tire dal valore patrimoniale/culturale, Contemporaneamente dovranno es- Soprintendenza approva con nullaosta n. “metabolizzato” per mezzo del mer- sere valutate oggettivamente le 2954 del 11.03.1995. cato turistico. momentanee sovvenzioni esterne 49 www.sacoronaspa.it 50 Cfr. Michele Grimoli, Il turismo culturale, in Questo sforzo si è centrato anzitutto che hanno permesso l’innesco del- AA.VV., Dentro la Marmilla: ambiente, storia, nella promozione della specificità l’attuale dinamica e che non sono cultura, , 2000, pp. 121-126. archeologica della Sardegna, ovvero forse infinitamente ripetibili.