SPECIAL FREE ISSUE - N.387 - 25 GIUGNO 2019

YAMAHA XSR700 XTRIBUTE

PROVA SUPERBIKE EDITORIALE

BMW S1000RR e A Misano un podio Toprak e Kenan, Yamaha YZF-R1 stock tutto Kawasaki gli amici di Erdogan

P.10 P.96 P.66 PROVA PROVA

la prova YAMAHA XSR700 XTRIBUTE 9.490 EURO

MOTORE BICILINDRICO PARALLELO

TEMPI 4

CILINDRATA 689 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 75 CV A 9.000 GIRI

COPPIA MASSIMA 68 NM A 6.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO IN ACCIAIO A DIAMANTE

PNEUMATICO ANT. 120/70-17”

PNEUMATICO POST. 180/55-17”

CAPACITÀ SERBATOIO 14 LT

ALTEZZA SELLA 815 MM

PESO 166 KG IN ORDINE DI MARCIA

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YAMAHA XSR700 XTRIBUTE: TEST, OMAGGIO AL MITO XT

Chi non ricorda la meravigliosa Yamaha XT500 Yamaha rende omaggio alla GUARDA IL VIDEO dell’81 (guarda lo speciale di Nico Cereghini) mitica XT 500 dell’81 con la col serbatoio in alluminio contornato dal fi- Cletto rosso? Negli anni è diventata una vera XTribute, che ne riprende la icona dell’emergente nicchia delle enduro linea e sfrutta l’ottima base stradali. Nel 2019 Yamaha le rende omaggio, non con una nuova versione, ma con un al- meccanica della XSR700. lestimento speciale della apprezzata XSR700 Cambiano ergonomia e che si chiama per l’appunto XTribute XSR700 e entra di diritto nella collezione Faster Sons dettagli di Yamaha.

La base è dunque il bicilindrico CP2 da 689 cc che spinge anche la nuovissima XTZ700 Ténéré, inserito nella ciclistica con telaio in acciaio di quella XSR700 che tanto ci è piaciu- ta nella nostra comparativa delle classiche. La XTribute però cambia anche nelle sovra- strutture e figura quindi a ragione nei nostri listini come modello che si affianca alla XSR classica.

Cambia infatti la posizione di guida, con un di Andrea Perfetti

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manubrio più largo di 4 cm e una sella più alta di 3. Le pedane sono pensate specificamente per il fuoristrada, così come le gomme Pirelli MT60RS, che hanno un disegno tassellato che ricorda da vicino le rain da pista. Sono monta- te su cerchi da 17 e davanti troviamo un 120, dietro un enorme 180.

Di marcata ispirazione fuoristradistica sono anche i soffietti sulla forcella, le leve e il manu- brio verniciati in nero così come la protezione del serbatoio. Il faro posteriore a gemma - con luci LED - ricorda molto quello della XV 950, mentre lo scarico Akrapovič 2-in-1 verniciato in nero è (purtroppo) un accessorio. Troviamo poi la strumentazione nera e asimmetrica ri- presa dalla XRS900. Il prezzo è di 8.490 euro.

Come va La Yamaha XSR700 XTribute riprende quanto di buono, anzi di buonissimo, abbiamo già visto in sella alla XSR700. E’ una moto facile, agilissima, perfetta per iniziare. Ma sa accon- tentare anche i palati fini: nel misto è davve- ro efficace, frena forte e ha un motore tra i più riusciti sul mercato. Riprende senza uno strappo da 2.000 giri e allunga fino a 10.500. E’ pieno a metà, fa un bel rumore ed è servito da un classico cambio giappo, preciso e leggero. Certo, non è una moto da viaggi in due.

Il passeggero ci sta, ma non è comodissimo e c’è poco spazio per le eventuali borse. Ma la XSR nasce per far divertire senza costare una GUARDA TUTTE LE FOTO

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follia e ci riesce molto bene. Tra l’altro an- Pro che le finiture sono curate e la moto si pre- Finiture - Motore davvero riuscito senta davvero ben realizzata. Agilità nel misto Non potrebbe essere altrimenti, è pur sempre un tributo alla mitica XT500 col Contro serbatoio cromato. Chi la può dimentica- Spazio per il passeggero ridotto re?

ABBIGLIAMENTO PIÙ INFORMAZIONI

CASCO XLITE X502 CARBON METEO: 25 GRADI, SOLE

GIACCA TUCANO URBANO BRED LOCATION: TORTOSA

JEANS TUCANO URBANO TESTER: ANDREA PERFETTI (185 CM, 87 KG)

GUANTI TUCANO URBANO

GUANTI TUCANO URBANO

8 MOTO.IT MAGAZINE N. 387 MOTO.IT MAGAZINE N. 387 9 PROVA PROVA comparativa BMW S1000RR E YAMAHA YZF-R1M STOCK PIRELLI

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BMW S1000RR

MOTORE 4 CILINDRI IN LINEA

TEMPI 4

CILINDRATA 999 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 199 CV A 13.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 113 NM A 10.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO TELAIO IN ALLUMINIO COMPOSITO

PNEUMATICO ANT. 120/70 ZR 17

PNEUMATICO POST. 190/55 ZR 17

CAPACITÀ SERBATOIO 17,5 LT

ALTEZZA SELLA 815 MM

PESO 204 KG IN ORDINE DI MARCIA

12 MOTO.IT MAGAZINE N. 387 MOTO.IT MAGAZINE N. 387 13 PROVA PROVA

YAMAHA YZF-R1M

MOTORE 4 CILINDRI IN LINEA

TEMPI 4

CILINDRATA 998 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 200 CV A 13.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 112 NM A 11.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO IN ACCIAIO A DIAMANTE

PNEUMATICO ANT. 120/70 ZR17M/C (58W)

PNEUMATICO POST. 190/55 ZR17M/C (75W)

CAPACITÀ SERBATOIO 17 LT

ALTEZZA SELLA 860 MM

PESO 200 KG IN ORDINE DI MARCIA

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BMW S1000RR E YAMAHA YZF-R1 STOCK PIRELLI: LE MOTO DI LUCA SALVADORI E FABRIZIO LAI

Andare in moto è sempre molto bello. Oddio, Un test da sogno: le due GUARDA IL VIDEO magari non in condizioni di pioggia e freddo, stock utilizzate da Pirelli per ma una bella giornata di sole diventa sempre Apiù bella se la si passa in sella a una moto. lo sviluppo delle slick Diablo Ecco perché noi giornalisti di settore veniamo Superbike per una giornata (giustamente) visti spesso come dei privilegia- ti: perché a fronte di tanto lavoro in redazione sul circuito di Pergusa - più di quanto molti si immaginino - viviamo spesso giornate in sella. Magari in pista, e con moto dell’ultima generazione. Però, però, però. Però ci sono test più belli di altri, come quello che mi è stato proposto a co- rollario della folle sfida in pista con le tre ma- xienduro assieme al Perfetto che vi abbiamo regalato qualche giorno fa. Una roba da sogno: provare le nuove slick Pirelli Diablo Superbike SC1 - e dopo capirete perché diciamo “nuove” - in sella a due moto piuttosto particolari: quel- le che vengono utilizzate dai due piloti che svi- luppano la gamma racing Pirelli nei loro test.

Una è la BMW S1000RR normalmente impiega- ta dal nostro amico Luca Salvadori (che i più di Edoardo Licciardello

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attenti di voi ricorderanno come protago- profondite in termini di… consigli per l’u- feribilmente con termocoperte, con cicli di ratura d’uso ottimale. nista del nostro test delle Pirelli Diablo Su- so, qui ci limitiamo a dare qualche infor- riscaldamento di 45/50 minuti (ricordarsi Iniziamo con una considerazione di carat- perbike SC3) l’altra la Yamaha YZF-R1 che mazione di base in merito alla disponibilità che è necessario scaldare anche il cerchio, tere generale: non è affatto scontato che costituisce l’ufficio di Fabrizio Lai. Insom- e alle pressioni. Le Diablo Superbike sono non solo la gomma) per portarle a 85/90°. una moto di serie benefici dell’uso delle sli- ma, una di quelle giornate che lasciano il sostanzialmente disponibili in tutte le mi- Le pressioni variano di conseguenza, se- ck, nel senso che l’aumento del grip dispo- segno… sure utilizzate su moto sportive con cerchi condo la tabella di cui sotto. nibile potrebbe sì renderle più performanti da 17”, quindi 120/70 per tutte le mescole in percorrenza, ma anche indurre reazioni Come sono fatte? all’anteriore, e 125/70, 110/70 e 100/70 per Come vanno anomale da sospensioni e telaio. Insom- Senza scendere troppo nel dettaglio, le la SC1. Al posteriore c’è da perdersi, perché Se amate le supersportive, la guida con ma, le moto più pronto pista digeriscono le Diablo Superbike sono le stesse coperture le misure spaziano dal 120/70 al 200/65 - le slick è un’esperienza di cui non potete slick e anzi ne guadagnano moltissimo in che Pirelli schiera nel Mondiale Superbike. come avrete notato, abbiamo citato i due privarvi. Non intendiamo naturalmente prestazioni, altre richiedono un po’ di lavo- Proprio per questo motivo sono soggette a “gommoni” (il 125/70 e il 200/65) introdotti su strada - dove, a parte i divieti di legge, ro per poterle sfruttare al meglio. una costante evoluzione, che fa sì che anno in gamma quest’anno, di cui vi parleremo a non riuscireste mai a tenerle costantemen- dopo anno cambino in dettagli piccoli e breve con un servizio separato. Per quanto te calde e quindi le prestazioni sarebbero Per questo, e anche per offrire un livello grandi in termini di mescole e carcasse. riguarda le pressioni, Pirelli raccomanda peggiori di una normale gomma scolpita prestazionale paragonabile alle moto che valori a freddo fra 2,1 e 2,2 all’anteriore e - ma in pista, possibilmente con termoco- vanno poi ad equipaggiare, in Pirelli hanno Lasciando a dopo considerazioni più ap- 1,6 e 1,8 al posteriore. Le slick si usano pre- perte a portarle e mantenerle alla tempe- allestito due “stock” - usiamo le virgolet-

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te perché, non dovendo correrci, il motorista Marco Minin si è preso qualche libertà in più in zona termica - che esaltano le caratteristiche delle due moto. Che, manco a farlo apposta, un po’ come dicono avvenga fra cani e padroni, finiscono per assomigliare ai rispettivi piloti - la BMW S1000RR a Luca Salvadori, la Yamaha YZF-R1 a Fabrizio Lai - o almeno al loro stile di guida. Il test si svolge partendo, per ciascuna, dalla versione stradale calzata con Diablo Supercor- sa SP v3, per poi passare alla stock con Diablo Superbike SC1, per cogliere al meglio la dif- ferenza di prestazioni delle due moto e delle gomme.

BMW S1000RR Iniziamo dalla BMW, con la S1000RR nella sua penultima evoluzione (trovate la prova nella nostra comparativa al Paul Ri- card del 2017) che ormai consideriamo una vecchia amica. Gran motore, ciclistica stabile e capace di rendere sfruttabili un po’ a chiunque i suoi 200 cavalli, è sempre un gran bel guidare. Gli unici limiti che mostra sono nell’impianto frenante, un po’ troppo propenso ad affaticarsi (e a Pergusa la cosa porta ad una certa ansia…) e in una relativa mancanza di agilità derivante da proporzioni più accoglienti della media e pensate anche per l’uso stradale. E sono una certezza anche le Diablo Supercorsa SP nella loro ultima evoluzione, anche se sui velocissi- mi curvoni di Pergusa fa comunque una certa impressione sentirsi in sella ad una moto che GUARDA TUTTE LE FOTO

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non si muove di un millimetro, ginocchio a sa e il profilo decisamente più appuntito terra, con il tachimetro che oltrepassa i 240 velocizzano l’inserimento, aumentano la all’ora. precisione e riducono lo sforzo necessario Passando in sella alla stock - con una bella per far cambiare traiettoria alla S1000RR. posizione di guida abitabile e con i manu- Per non parlare della comunicativa e del bri belli aperti - serve un po’ più di qual- senso di appoggio che sanno trasmettere che curva per riparametrarsi su spinta del le Supercorsa alla massima inclinazione, motore e grip a disposizione. La S1000RR giocoforza nettamente superiori a quanto di Luca Salvadori spinge come una furia non sia possibile con una gomma scolpita. ad ogni rotazione dell’acceleratore, con il motore che urla come una strega e il ta- Yamaha YZF-R1M chimetro del cruscotto GPS che mostra in E’ il momento di passare alla Yamaha YZF- pochissimo tempo velocità surreali. Però, R1M, anche lei una nostra vecchia cono- a suo modo, è anche relativamente facile, scenza, che apprezziamo moltissimo da perché le sospensioni gestiscono molto diverso tempo. E che nonostante l’età, sa meglio i carichi - in accelerazione, staccata ancora farsi valere molto bene anche nel e percorrenza - mantenendo la moto netta- confronto con concorrenti più recenti e sul- mente più composta, e le gomme offrono la carta prestanti. Nella versione di serie è un’aderenza pazzesca. piacevolissima da guidare, come da gran- de tradizione Yamaha (e come aveva Il problema è proprio questo: il cronome- sottolineato , guest tro automatico riporta impietosamente di- tester ai tempi della comparativa stacchi dell’ordine della decina di secondi 2015) motore e ciclistica sono perfetta- dal riferimento (attorno all’1’40”) e non ho mente in sintonia. bisogno di confrontare l’acquisizione dati per capire dove li incasso. Serve manico, E’ una moto facile (per un missile da 200 ma soprattutto abitudine al grip offerto da cavalli) che aiuta il suo pilota, invece che queste slick per poterle sfruttare al meglio. metterlo in difficoltà, stanca poco e soprat- Bisogna imparare a fidarsi entrando con i tutto offre una ripetibilità delle prestazioni freni in mano fino praticamente alla corda, senza rivali nella categoria. Nel test di Per- e spalancare il gas con velocità e riferimen- gusa, con le Supercorsa v3, ha naturalmen- ti a cui l’istinto di autoconservazione va te confermato tutte queste doti, pagando abituato. Non è solo il grip a fare una gran però pegno - come previsto - in staccata, differenza. La maggior rigidità della carcas- dove l’impianto frenante ha ceduto allo

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sforzo allungando la corsa della leva fino a un mezzo giro, per recuperare quel picco- prattutto intimidisce molto meno rispetto briamo sicuramente dischi rotti, ma una consigliare un rientro ai box. Anche in que- lo ritardo di reazione iniziale e trovarsi a alla S1000RR. Insomma, fa venire voglia gomma omologata capace di infondere si- sto caso, la versione stock di Fabrizio Lai si condurre le danze. Rispetto alla BMW, la di spingere sempre di più, invece di perva- curezza curvando, ginocchio a terra, a 240 rivela fantastica. Al netto della posizione Yamaha si rivela più armonica, equilibrata derti di un senso di inadeguatezza. Meglio e passa all’ora, onestamente non ci sembra di guida, questo va detto, perché salire in e propensa a farsi guidare di percorrenza: però smettere, prima di prendersi troppe una cosa da poco. Ma avendone già parlato sella è poco meno che traumatico: le pe- sulla S1000 di Salvadori sembra di perde- confidenze. I ragazzi di Pirelli ci vogliono diffusamente ai tempi della presentazione, dane sono ad un’altezza pazzesca - e Minin re tempo tutte le volte che non si ha il gas molto bene, ma non sarebbero felici di passiamo alle sorelle Diablo Superbike. mi giura di averle abbassate - e portano a spalancato, sull’R1 di Lai la sensazione è dover ricostruire da zero una moto come Tralasciando le SC0 e le SC3, agli estremi sedere con le ginocchia piegatissime. Ma quella di fare comunque strada. questa R1… della gamma (le prime sono praticamente basta in effetti fare un attimo mente locale Il problema è che, non tenendola probabil- coperture da qualifica o da climi caldissi- e tutto torna, Fabrizio viene dalle 125 e 250 mente alta di giri come Fabrizio, mi trovo Come si usano le slick Pirelli? mi, le seconde da Endurance o comunque GP, e probabilmente trova questa R1 quasi ad aprire il gas dove la botta di coppia è Iniziamo da una considerazione: le Super- dedicate ad un impiego più disimpegnato) spaziosa… ancora piuttosto elevata, e ci si trova a pas- corsa SP sono gomme incredibili, conside- preferiamo concentrarci sulle proposte In pista serve un attimo di abitudine, per- sare più tempo su una ruota di quanto non rando l’omologazione stradale, e mai come intermedie SC1 ed SC2, cercando nel con- ché la prontezza di risposta all’accelerato- sia abituato a fare normalmente. Ma anche con le v3 la differenza con le scolpite Super- tempo di eliminare qualche luogo comu- re del quattro cilindri crossplane sulle pri- così, soprattutto grazie a un’elettronica corsa SC (grazie all’utilizzo della stessa me- ne, che porterebbe ad utilizzare mescole me prende in contropiede. Ma basta poco, sopraffina, la R1 va dove la si punta e so- scola sulle spalle) si è assottigliata. Sem- morbide con il freddo e dure con il caldo. Il

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piloti. Se infatti da un punto di vista della è assolutamente normale che i costrut- mescola la SC1 rende al meglio con il fred- tori sviluppino i telai per sfruttare al me- do o asfalti molto levigati, e la SC2 invece glio le gomme fornite, è impensabile che offre più aderenza con asfalti più aggressi- le Case scaravoltino le loro moto di serie vi, è soprattutto il comportamento in fre- per adattarle agli pneumatici del Mon- nata a fare la differenza. La SC1, dotata di diale. Ripetendo peraltro potenzialmente carcassa più morbida, tende a schiacciarsi l’operazione ogni anno, perché mescole di più in staccata e ad offrire un maggior fe- e carcasse delle coperture racing sono in eling, adattandosi meglio a piloti più dolci costante evoluzione. Da questo lavoraccio sui freni. La SC2, invece, più rigida, offre un nascono slick Diablo Superbike e coperture maggior supporto in frenata ed è la prefe- scolpite come le Diablo Supercorsa SP v3 rita - per fare un esempio - da piloti come che richiedono davvero poco in termini di Melandri o Davies, molto aggressivi in stac- messa a punto della moto, a differenza di cata. quanto avveniva qualche anno fa quando il passaggio alle slick più quotate nelle gare Conclusioni comportava diverse giornate di mal di te- Da prodotto riservato a pochi professioni- sta alla ricerca di un assetto che facesse sti a scelta perfettamente praticabile per chiudere le curve, o semplicemente impe- tutto perché, molto semplicemente, nell’e- re la scarsità di grip meccanico dell’asfalto, tutti gli appassionati che frequentano le disse che vi servisse tutta la larghezza del quazione sono da considerare anche altre che può essere intrinseca (cioè un asfalto piste: le slick, nel giro di pochi anni, sono rettilineo del Mugello per far andare dritta variabili come la struttura della carcassa e liscio e usurato) oppure dovuta ad un’ele- diventate protagoniste di una diffusione la moto in piena accelerazione. Soluzioni, l’abrasività dell’asfalto. E inoltre, anteriore vata temperatura, situazione che porta in semplicemente impensabile fino a qualche insomma, dedicate a chi corre per davvero, e posteriore non sempre si possono sce- superficie composti bituminosi più oleosi tempo fa. Senza piaggeria, ci sentiamo di ed è disposto ad investire tempo e denaro gliere secondo gli stessi criteri, senza con- che quindi ne aumentano la scivolosità. Al ascrivere parte del merito a Pirelli per un nella messa a punto. tare i casi come la SC0 che viene proposta contrario, con il freddo l’asfalto è dotato di motivo molto semplice: in qualità di forni- al solo posteriore. Partiamo dal posteriore, elevato grip meccanico (provate a far sci- tore unico per il Mondiale Superbike - in- Questo per dire che, anche oggi, è più che dove l’SC1 è caratterizzato da una mesco- volare una mano sull’asfalto caldo o freddo tendendo con questo tutte le categorie, possibile che ci siano proposte concorrenti la più morbida mentre l’SC2 è la soluzione e capirete…) ed è necessaria una mescola dalla Stock 600 alla Superbike - Pirelli si più performanti in termini di prestazione “hard”. Contrariamente a quanto spesso si più dura per evitare che “strappi” sotto le è trovata di fatto obbligata a sviluppare assoluta, o magari semplicemente con una pensa, però, l’utilizzo della soft è legato ad sollecitazioni della guida. In sostanza: cal- coperture che sapessero unire prestazioni gamma più ampia e quindi adattabile a asfalti caldi o poco abrasivi, mentre quello do e/o asfalto con poco grip, SC1. Freddo, o molto elevate con la versatilità necessaria diverse condizioni. Così su due piedi, però della hard è consigliato con il freddo, e/o asfalto con buon grip, SC2. Sull’anteriore il ad adattarsi a ciclistiche diversissime. - accettiamo volentieri smentite, possibil- con asfalti molto abrasivi. Il perché è pre- funzionamento è un po’ il contrario, anche A differenza di quanto avviene fra i proto- mente con dimostrazione pratica - non ci sto spiegato: la mescola morbida, dotata di se nella maggior parte dei casi dipende più tipi, dove dall’avvento del monogomma viene in mente nessun altro costruttore un elevato grip chimico, serve a compensa- dalle preferenze e dallo stile di guida dei

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che metta in vendita al pubblico la stessa con le sportive di adesso, dopo aver ter- identica copertura utilizzata nel Mondiale minato l’allestimento di sicurezza - sovra- (al netto, naturalmente, delle soluzioni svi- strutture, magari uno scarico completo e luppo che ciclicamente vengono proposte altri due dettagli - l’investimento migliore ai piloti nei test, per definire il prodotto che potete fare è un bel treno di slick. Ma- delle stagioni successive) né coperture che gari con un bel set di cerchi aggiuntivo se risultino così Plug & Play come Pirelli. usate la moto anche per strada, uno calza- to Supercorsa SP e l’altro Superbike SC… Tralasciando, come dicevamo nel nostro discorso iniziale, SC0 ed SC3 (le prime per evidenti motivi, le seconde perché ne ab- biamo già parlato) rimangono le due pro- poste più utilizzate, sulle quali speriamo di avervi aiutato a fare chiarezza. Date retta:

ABBIGLIAMENTO PIÙ INFORMAZIONI

CASCO AGV PISTAGP R STACCATA METEO: SERENO, 20°

TUTA DAINESE MISANO 2 D-AIR TERRENO: CIRCUITO DI PERGUSA

GUANTI DAINESE FULL METAL 6 VIDEO: ANTONIO PRIVITERA, DANIELE ONORATO STIVALI DAINESE AXIAL D1 IN PNEUMATICI: PIRELLI DIABLO SUPERBIKE

MOTO: BMW S1000RR, YAMAHA YZF-R1M IN ALLESTIMENTO STANDARD E SUPERSTOCK

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SPORTIVE, IL RITORNO DELLE MEDIE. FORSE DIVERSE DA QUELLE CHE PENSIAMO

Le sportive di media cilindrata sono morte. O Diversi modelli in uscita, almeno, questo è quello che ci hanno ripetuto dall’ 660 alla Triumph fino alla nausea: le 600 supersport come LCBR 600RR, Kawasaki ZX-6R, Yamaha R6 e Suzuki Daytona 765 alla nuova GSX-R 600, ma anche le fuori quota come Ducati Ducati 959. Un gradino sopra 749 e Triumph Daytona 675, non hanno più senso. Le moto che hanno fatto sognare tantissimi ap- le 600 e uno sotto le 1000, passionati, soprattutto fra i più giovani, negli anni lasciano prefigurare una 90 e 2000, non hanno più mercato - parlate con qualunque dirigente delle Case e vi sentirete ri- tendenza di nuove sportive più spondere con una delle varianti di questo ragio- umane e accessibili. L’Euro-5 namento. Uccise dalla crisi finanziaria di fine anni 2000, che ha colpito durissimo proprio la fascia potrebbe, paradossalmente, di popolazione tipicamente interessata a questi aiutare le Case a scegliere. modelli, portando al collasso un mercato droga- to dal continuo ricambio dei modelli, le 600 qua- E i regolamenti sportivi delle dricilindriche sono all’agonia. Oppresse da costi derivate di serie ad adeguarsi, di sviluppo che non si riescono più a distribuire sui numeri dei tempi d’oro, quando sul mercato come avviene sulle auto mondiale una 600 si vendeva come il pane ap- pena sfornato, effettivamente le medie cilindra- te hanno perso molto significato. Una Yamaha YZF-R6 costa da nuova 13.990 euro, di seconda di Edoardo Licciardello

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mano “viene via” a poco di meno perché le versamente dall’Euro-4, la nuova normativa poche vendite del nuovo ne determinano la non comporta aggravi di sviluppo a corolla- rarità sul circuito dell’usato. Le stesse con- rio dell’anti-inquinamento, e non dovrebbe siderazioni valgono per la Kawasaki ZX-6R, quindi comportare aumenti dei costi come che costa qualcosa di meno - 11.890 euro, ma avvenuto nel 2015. Le penalizzazioni sulle siamo oltre la barriera psicologica dei 10.000 prestazioni, invece, arriveranno, perché ov- euro, a cui si iniziano a trovare delle 1000 di viamente i limiti su rumore ed emissioni no- poche stagioni fa. E sull’usato vale la stessa cive sono più stringenti. considerazione fatta per la rivale. Ma volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, L’anno scorso avevamo - va bene, avevo, mi la cosa potrebbe cancellare definitivamen- assumo le mie responsabilità - prefigurato te il segmento delle 600 (o trasformarlo in un ritorno delle 600 già dai saloni autunnali qualcosa di diverso, come l’esempio sopra 2018. Non è andata esattamente così, anche citato della Honda CBR 650R) e spingere le se effettivamente Kawasaki ha rinnovato la Case a investire su quella fascia di cilindrate sua Ninja ZX-6R, ma Honda, ad esempio, ha intermedie che potrebbero essere la perfetta compiuto una scelta molto diversa con la sua sintesi fra prestazioni, costi accessibili e tec- CBR 650R. Una scelta che nel vecchio conti- nologia. E’ vero, gli esempi che abbiamo por- nente, dove il ricordo della CBR 600RR è an- tato in apertura, MV Agusta F3 800 e Ducati cora fresco, non abbiamo apprezzato come Panigale 959, non sono esattamente calzanti meritava, ma che altrove - in paesi “emer- in termini di accessibilità dei costi, ma stiamo genti” è risultata molto più gradita. Il futuro parlando di due marchi un po’ particolari. Du- delle medie cilindrate, se volete un parere, cati, anche ai tempi d’oro delle 600, si faceva è altrove. Sta in quelle medie cilindrate che pagare la 749 cifre ben diverse rispetto alla una volta sarebbero state considerate maxi, concorrenza giapponese. E non ci immagi- con potenze e cubature vicine alle 1000 di ini- niamo che la nuova Panigalina, ormai confer- zio anni 2000. Che però, con pesi da medie e mata da diverse foto spia in circolazione, farà tecnologie da maxi (magari della penultima eccezione. Al contrario, la scelta Aprilia - una generazione) diventano sportive più accessi- bicilindrica 660, che se dovessimo scommet- bili nelle prestazioni, e - se le Case decidono tere, come abbiamo già detto all’epoca della di crederci veramente - anche nel prezzo. E presentazione sarà un po’ meno raffinata ri- l’Euro-5, paradossalmente, potrebbe essere spetto al concept visto ad EICMA, magari al- un aiuto. meno nella sua versione base. Nulla esclude, Iniziamo con una considerazione a latere: di- tanto per restare in casa Aprilia, che non ci sia

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una 660 Factory. Lo svincolarsi dalla cilindra- manca come l’acqua nel deserto. Oppure, vo- ta potrebbe essere una scelta molto como- lendo volare un po’ (ma nemmeno tanto) con da per le Case giapponesi. Che potrebbero la fantasia, si potrebbe pensare alla sovrali- sviluppare motori-piattaforma più versatili, mentazione, come hanno già sperimentato da impiegare su modelli dalla destinazione Suzuki con il concept Recursion e Kawasaki d’uso differente come sta facendo Triumph. Il con il Soul Charger, soluzione che fra le auto tre cilindri 765 che ha debuttato sulla Street sta andando di gran moda. Triple (e che ci aveva convinto tantissimo ai Ma perché le Case dovrebbero scommettere tempi della prova) si sta dimostrando eccel- su modelli del genere? Semplice: perché se i lente anche sulla Moto2, e anche se la Casa prezzi di modelli del genere, come immagi- di Hinckley non lo ha ancora ammesso uffi- niamo, dovessero essere sufficientemente cialmente, spingerà una nuova Daytona 765 distanti dalle superbike attuali, la clientela ci che vedremo all’EICMA o giù di lì. E ancora, è sarebbe anche nel vecchio continente. Ma so- evidente come il bicilindrico Aprilia potrà (do- prattutto perché, a breve, modelli del genere vrà, se volete il nostro parere) sì spingere una sarebbero quelli capaci di diventare sogni re- RS 660, ma anche una Tuono 660 e auspica- alizzabili per i tantissimi appassionati asiatici. bilmente una Tuareg con anteriore da 19, una Quelli che oggi comprano le 3-400, che im- Caponord con il 17, e magari anche una Dor- pazziscono per la MotoGP (vi siete chiesti per- soduro. Il limite, in questo caso, diventa solo ché squadre e piloti fanno sempre più spesso la fantasia. E, certo, le indagini di marketing. tappa da quelle parti?) e per cui è stata creata Una strategia che permette di contenere i la 300 SSP, che piano piano iniziano ad avere costi, distribuendo l’onere economico dello la cultura, l’infrastruttura stradale e la dispo- sviluppo motoristico su più modelli. Strategia nibilità economica a salire di un gradino nella praticabile se la cilindrata è abbastanza alta scala delle prestazioni motociclistiche. da poter… spostare la coperta fra spinta agli E’ vero, da tutto questo bel discorso resta fuo- alti e coppia ai bassi ottenendo buoni risultati ri il ragionamento sui regolamenti sportivi, in entrambe le declinazioni. Pensate a un tre perché moto del genere si vendono (anche in cilindri tipo il CP3 Yamaha capace di spinge- oriente) se le si fa correre da qualche parte. Ma re una naked come la MT-09, una crossover anche in questo caso, seguire l’esempio delle come la Tracer, e con qualche accorgimento auto è facile e relativamente economico. Nel- anche una YZF-R8. O a un GSX-R 750 - faccia- le quattro ruote, soprattutto fra le sportive, la mo 850, magari - il cui quattro cilindri potreb- cilindrata è diventata poco più che una varia- be finire sotto una GSX-S naked e a quella bile come un’altra, che non impedisce affatto crossover che nella gamma di Hamamatsu di mettere a confronto due concorrenti molto

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diverse da questo punto di vista. E se già dal 2018 nel Mondiale Superbike esiste un regolamento pensato per applicare la filosofia del Balance of Performances come avviene nelle quattro ruote - dove nei vari campionati Turismo e GT, e fin nella WEC, si riesce a far correre supercar statunitensi con cubature navali con europee più o meno so- vralimentate, che di cilindrata ne vantano si e no la metà - non si intravedono grosse difficoltà per stendere un regolamento che consenta a tutti di partecipare a una serie-vetrina che possa rendere nuovamente valido il concetto del Race on Sun- day, sell on Monday se non in Europa, almeno a livello mondiale.

Wishful Thinking, come dicono gli anglofoni? Stia- mo cercando a tutti i costi i segnali di una rinasci- ta più per speranza che per reale evidenza? Forse. Ma la storia è fatta di cicli, e quella delle moto non fa eccezione. E se è vero che i giovani stanno tornando ad interessarsi - è presto per dire appas- sionarsi - alle due ruote anche in Europa, dove le patenti A1 sono in costante crescita, lo scenario è molto più che plausibile.

Chi non ha mal di schiena e tutti i problemi di chi è già negli “anta” non sogna moto comode e sofisti- cate. Sogna mezzi prestazionali, dinamici, diver- tenti e affascinanti. Forza ragazzi, salvateci voi!

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KTM 790 ADVENTURE R RALLY: ANCORA PIÙ SPECIALISTICA!

Una versione in serie limitata ancora più adatta al fuoristrada. Sospensioni WP XPLOR, scarico Akrapovic e diversi tocchi estetici per una on-off davvero totale

Arriva un po’ a sorpresa questa nuova ver- traliccio in acciaio e motore bicilindrico sione della KTM 790 Adventure R, modello parallelo da 95 cv a 8.000 giri e 88 Nm a attesissimo e piaciuto tantissimo al no- 6.600 giri. Dove arrivano le novità è nella Astro Perfetto in occasione del test antepri- dotazione delle sospensioni, dove le unità ma in Marocco. Un modello che, stavolta di serie vengono sostituite da raffinatis- GUARDA TUTTE LE FOTO nella sua versione base, proprio in questi sime WP XPLOR PRO sviluppate in stretta giorni stiamo sottoponendo ad un test a collaborazione con il reparto corse di Mat- 360°, di cui abbiamo appena pubblicato tighofen. L’escursione passa quindi a 270 Adventure R Rally è dotata di una livrea verranno divulgati nei prossimi mesi. Re- la prima puntata scoprendo come si com- mm, con un’altezza sella di ben 910 mm. dedicata, di alette trasparenti, ma anche state sintonizzati! porta su strada. di cerchi e camere d’aria più stretti per La forcella, una WP XPLOR PRO 7548, è calzare pneumatici più adatti al fuori- Le differenze fra 790 Adventure R e 790 Ad- Ma non divaghiamo: KTM ci ha fatto, ap- caratterizzata da valvole coniche per of- strada estremo, una sella dalle linee più venture R Rally non finiscono però con le punto, una bella sorpresa lanciando una frire maggiori possibilità di regolazione dritte per migliorare gli spostamenti lon- sospensioni: la versione in serie limitata versione in serie limitata (solo 500 esem- e una miglior scorrevolezza, migliorando gitudinali e pedane Rally per aumentare il è dotata anche di scarico Akrapovič (più plari) dell’allestimento più pregiato e spe- prestazioni e comfort allo stesso tempo. comfort e la presa degli stivali nella guida leggero dell’unità di serie) e di protezioni cialistico chiamandola (in maniera piutto- All’altra estremità troviamo un monoam- in piedi. serbatoio in fibra di carbonio. Non solo: il sto appropriata) 790 Adventure R Rally. La mortizzatore WP XPLOR PRO 6746 con motore è dotato del cambio elettroassi- base è quella, ovviamente, della KTM 790 tecnologia PDS completamente regolabi- Prezzi, disponibilità e modalità di acqui- stito Quickshifter+ che troviamo sulla 790 Adventure R, dalla quale prende telaio a le. Non finisce naturalmente qui: la 790 sto della nuova KTM 790 Adventure R Rally Duke.

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BETA ENDURO 2020: SCOOP, ECCO COME SARANNO!

Beccate nei boschi coi collaudatori della Beta! Beccate nei boschi coi GUARDA IL VIDEO Vi mostriamo in anteprima mondiale le Beta collaudatori della Beta! Vi del 2020, qui in versione 4 tempi. Non siamo Bovviamente in grado di dirvi nel dettaglio cosa mostriamo in anteprima cambia. mondiale le Beta del 2020, Risulta però evidente una svolta generaziona- Le novità proseguono anche nella ciclisti- rivo delle nuove moto per la metà di luglio. le a livello estetico e non solo. Anche motore e qui in versione 4 tempi. Non ca. Le sospensioni sembrano essere anco- (Grazie al lettore Mirko di Lucca per le telaio appaiono in larga parte inediti. ra le Sachs e ZF dei modelli 2019. Ma il te- foto). siamo ovviamente in grado Rispetto alle Beta Enduro 2019 le novità sono laio, sempre in acciaio verniciato di rosso, davvero tante. Le plastiche sono del tutto di dirvi nel dettaglio cosa evidenzia alcune differenze sostanziali sia Guarda il listino di Beta nuove e, soprattutto a livello dei convogliatori nella zona del cannotto di sterzo, che ac- cambia. Risulta però evidente dell’aria anteriori, si nota un disegno moderno centua l’immagine di una nuova moto, più Leggi gli annunci di Beta su Moto.it e più slanciato verso la ruota davanti. una svolta generazionale a compatta e leggera, che dell’ancoraggio del mono posteriore. livello estetico. Anche motore Appare immediatamente nuovo anche il ser- batoio, che sembra abbassare il baricentro e e telaio appaiono in larga Queste osservazioni riguardano la gamma abbracciare maggiormente la testa del mo- 4 tempi, ma è lecito pensare che anche parte inediti tore. Il propulsore a 4 tempi mostra diverse le 2 tempi riceveranno lo stesso upgrade novità, tanto che si può a ragione parlare di a livello di plastiche ed estetica. Se siete novità assoluta. Sono nuovi i carter e anche la impazienti di vederle, sappiate che manca pompa dell’acqua, sul lato destro, è diversa. poco al lancio ufficiale. Abbiamo contatta- Non solo, anche il collettore di scarico fa un to la Casa italiana, che ha confermato l’ar- giro differente. di Andrea Perfetti

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HARLEY-DAVIDSON E QIANJIANG: UNA PARTNERSHIP PER MODELLI DI PICCOLA CILINDRATA

Un clamoroso accordo fra Harley-Davidson La Casa di Milwaukee apre e la cinese Qianjiang Company al mercato asiatico con Limited - in barba a minacce e dazi del Presi- Udente Donald Trump - è stato annunciato il 19 una partnership di primaria giugno. I due colossi lavoreranno insieme per importanza. L’accordo sviluppare e commercializzare modelli di pic- cola cilindrata - si parla già di una cilindrata prevede un modello di piccola precisa, 338 cc - destinati al mercato asiatico, cilindrata entro il 2020 iniziando dalla Cina per poi espanderne la di- legato Matt Levatich, punta ad avere un Harley-Davidson stessa per garantirne gli stribuzione in tutto il continente. peso del 50% dei mercati internazionali standard qualitativi. sul totale immatricolato di Harley-David- Il modello sarà di alto livello (il comunicato di son entro il 2027. Un obiettivo che eviden- Qianjiang, già proprietaria di Benelli (la cui H-D parla espressamente di “premium small temente diventa molto più realizzabile denominazione ufficiale è appunto Benelli displacement ” e l’obiettivo è aprendo a modelli di piccola cilindrata, QJ) dal 2005, è un colosso nato nel 1985 e quello di avere la moto nelle concessionarie più adatti ai mercati in via di sviluppo del diventata successivamente leader di mer- cinesi già entro fine 2020. Un’operazione che continente asiatico. cato: è il maggior produttore cinese da naturalmente è volta ad aumentare le vendi- sette anni consecutivi, con esportazioni in te Harley-Davidson in Cina (già cresciute del Modelli più accessibili che però, nelle in- 130 paesi nel mondo. Qianjiang ha la sede 27% nel 2018 rispetto all’anno precedente) in tenzioni di H-D, manterrà linea, suono e principale a Wenling, a 480 km da Shan- accordo con gli obiettivi dichiarati nel piano feeling dei modelli prodotti a Milwaukee. ghai e 14.000 dipendenti. La produzione More Roads to Harley-Davidson. La produzione cinese - in uno stabilimen- annua si attesta a 1.200.000 veicoli a due to Qianjiang - verrà supervisionata da ruote e oltre 2 milioni di motori. Il piano, annunciato dall’amministratore de-

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KAWASAKI KX250 M.Y. 2020: TANTE LE NOVITÀ

Cambiamenti rilevanti per la Kawasaki KX250 m.y. 2020, modifiche radicali per il potenziato motore (+3,3 cv), nuove le sospensioni, aggiornato il telaio e nuovi i freni

Forte del suo storico palmarès di vittorie da parti forgiate, la sua rigidezza è stata rivi- nell’AMA Supercross, la Kawasaki KX si pre- sta grazie anche a nuovi attacchi per il mo- senta nella sua edizione 2020 con una serie tore. Riviste anche le misure geometriche di Fdi importanti novità. Il monocilindrico quat- base di telaio e forcellone. tro tempi di 249 cc, bialbero a quattro valvole E’ nuova la forcella KYB da 48 mm (escursione e con cambio a 5 marce, ha nuove misure di ruota di 314 mm), e lo stesso vale per il mono alesaggio e corsa (78x52,2 mm), potenza au- posteriore della sospensione Uni Track (310 mentata di 3,3 cavalli e allungo superiore. Le mm alla ruota), che ha ricevuto molle più ri- valvole di diametro maggiorato sono aziona- gide. L’impianto frenante: il disco posteriore è te da bilancieri a dito; sono nuovi il pistone, i salito a 250 mm di diametro, con nuovo pisto- cuscinetti a strisciamento per l’albero moto- ne di comando e materiale d’attrito cambia- re, il tendicatena della distribuzione; il corpo to; il disco anteriore, sempre Braking, è invece farfallato ha diametro maggiore (44 mm), e da 270 mm. Confermata la possibilità di per- così anche la presa dell’airbox. Infine è nuovo sonalizzazione del manubrio e delle pedane, il disegno dell’impianto di scarico. Il peso in per una ergonomia personalizzabile; la sella è ordine di marcia è di 105 kg. Sempre ricche a 945 mm da terra. Chiudono il quadro colori le possibilità di personalizzazione delle map- e grafiche rivisti. Prezzo, e arrivo nelle conces- pature di iniezione e accensione, e di serie ci sionarie, non ancora comunicato. sono tre accoppiatori DFI che selezionano le mappe. Aggiornato anche il sistema di assi- Guarda il listino della KX250 stenza alla partenza dal cancelletto. Il telaio perimetrale di alluminio è composto Vedi le offerte dell’usato della KX250 GUARDA TUTTE LE FOTO

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YAMAHA MOTOR E MUSIC: VISITA ALLA SEDE DI GERNO, DOV’È NATA LA TÉNÉRÉ 700

Yamaha Motor e Yamaha Music, per la prima Abbiamo visitato la sede GUARDA IL VIDEO volta, hanno aperto le porte della struttura italiana: qui c’è il centro a Gerno di Lesmo per raccontare, attraverso Yl’evento “Two Yamahas, One Passion - heART design che ha dato vita anche Lab”, l’universo Yamaha e tutte le attività che alla Ténéré 700. Ci sono i si svolgono all’interno di quello che è un vero e proprio laboratorio strategico, creativo e lo- reparti MotoGP e SBK, e c’è gistico. la divisione Music. Entrate con La storia di Yamaha iniziò nel 1887, quando To- rakuso Yamaha costruì il primo organo a can- noi! ne. A partire dal 1900 fu avviata la produzione dei pianoforti verticali e a coda. Nel 1955 la Divisione Moto diventò indipendente. Da quel momento in poi presero il via anche altri pro- getti industriali in diversi settori.

Oggi le due Yamaha, Musica & Motor sono uni- te. Nell’Heart Lab convivono quattro realtà: le filiali italiane di Yamaha Motor e Yamaha Mu- sic, Yamaha Motor Racing, e Yamaha Motor R&D Europe. GUARDA TUTTE LE FOTO Abbiamo quindi visitato le quattro aziende e di Andrea Perfetti

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incontrato Andrea Colombi, Country Mana- tro aziende, seppur in ambiti differenti, la- ger di Yamaha Motor: “Yamaha si esprime vorano insieme con passione e con l’unico attraverso un unico linguaggio, che è in scopo di far diventare realtà un’idea, che grado di raccontare passioni diverse. Per possa accelerare il cuore di tutti gli appas- questo abbiamo voluto sviluppare il pro- sionati”, ha detto Alessandro Ghezzi, Presi- getto Two Yamahas, One Passion - heART dent Managing Director di Yamaha Motor Lab e dare l’opportunità ai nostri ospiti R&D Europe. di entrare in contatto con luoghi e perso- ne che, ogni giorno, costruiscono un pez- Il DNA sportivo di Yamaha si concretizza in zo della nostra storia, di pari passo con la Yamaha Motor Racing. Un’attività curata filosofia Yamaha. Sono il motore e la me- in ogni minimo dettaglio - dalla gestione lodia più nascosti del nostro passato e del dei piloti, alla preparazione delle Yamaha nostro presente”. YZR-M1 prima di ogni gara, alla logistica di spostamento di tutti i materiali necessa- Per l’occasione è stato aperto, in via del ri via terra o via aria pronti per affrontare tutto eccezionale, il Concurrent Creative l’intera stagione MotoGP. Center, il luogo dove vivono i segreti indu- Abbiamo visitato l’incredibile struttura che striali di YMRE, Yamaha Motor R&D Europe. ospita i nove (!) bilici che Yamaha impiega in MotoGP (cucina, hospitality, ricambi, A Gerno di Lesmo prendono vita diversi sala ingegneri, camere dei piloti ecc). Inol- modelli che vediamo sulle strade di tutti tre, è stata ricostruito l’intero box Monster e Team Principal del Team Monster Energy duzione e nell’ascolto di musica. i giorni. La nuovissima Ténéré 700 è stata Energy Yamaha MotoGP. Yamaha MotoGP. disegnata e messa a punto proprio a Ger- Negli ultimi anni Yamaha ha integrato varie no. Siamo entrati nelle stanze segrete del “È un grande piacere accogliere i rappre- La musica aziende (Line6, Bösendorfer, Ampeg, Stein- Centro Stile e visto come nasce una moto: sentanti dei media italiani nella nostra L’amore per il suono e per la musica sono berg, Revolabs, Nexo) per contribuire alla dalla prima linea che esce dalla matita dei “casa” come un’unica famiglia Yamaha. alla base della mission di Yamaha Music, crescita futura delle sue attività. designer, fino ai prototipi e alle fasi di pro- Yamaha Corporation e Yamaha Motor Com- che da più di 130 anni continua instanca- Inoltre, da più di 60 anni, Yamaha Music si gettazione e testing del progetto, per arri- pany vivono e lavorano insieme sotto la bilmente a generare e condividere nuove impegna nella diffusione dell’educazione e vare alla moto di serie. bandiera “Two Yamahas, One Passion”. Ci emozioni e stimoli culturali in tutto il mon- della cultura musicale attraverso le proprie scambiamo idee, impariamo gli uni dagli do. Yamaha Music è leader nella progetta- scuole e numerose altre iniziative, grazie “Credo che questo evento, aprendo le por- altri e creiamo nuove ed entusiasmanti ini- zione e produzione di strumenti musicali, ad un sistema didattico innovativo e co- te (anche quelle più segrete) ai nostri ospi- ziative per il nostro network e per i nostri di sistemi audio professionali, high end e stantemente aggiornato. ti, possa far capire in quale modo e con clienti”, ha raccontato Lin Jarvis, Mana- consumer, che regalano una esperienza quale passione le persone di queste quat- ging Director di Yamaha Motor Racing Srl unica e sublime nella creazione, nella pro- “Yamaha è una realtà unica, complessa,

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ma con un denominatore comune: la passione per le emozioni. Che si parli di Moto o Musica lo spirito che anima l’azienda ci spinge sempre ad una ricerca continua nel cuore delle emozioni, per aiutare le persone a viverle ed esprimerle. In Italia con tutte le realtà Yamaha concentra- te in un unico luogo abbiamo la possibilità di raccontare il significato di “2 Yamahas 1 Pas- sion””, ha affermato Raffaele Volpe, Managing Director di Yamaha Music.

Video Editing di Massimo Di Trapani

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LIMITI, VELLEITÀ E DEMAGOGIA: GLI ECOINCENTIVI ALLE “DUE RUOTE”, UN SUCCESSO A METÀ

Gli incentivi alle “due ruote” riguardano indi- Il punto di vista del nostro stintamente quelle con motore a combustio- opinionista Enrico De Vita ne, quelle ibride e quelle a batteria. In ogni Gcaso, il decreto afferma che si tratta di un aiu- sul decreto che dovrebbe to economico a un settore in crisi, e che è de- spingere all’acquisto di stinato a migliorare l’ambiente. motoveicoli a basso impatto Per decenza non cita - come invece fanno gli ambientale incentivi per le auto - che serve a migliorare la sicurezza e a ridurre i consumi.

Moto con motore termico: lo sconto è una percentuale del prezzo, e poiché il mer- tario e demagogico. della batteria. cato è monopolio del Sol Levante e dintor- ni, mentre le superstiti Case motociclistiche Moto a batteria: qui ci siamo, nel sen- Nelle biciclette tale rapporto raggiun- nazionali appartengono quasi tutte a gruppi so che i limiti delle attuali batterie al litio ge il 10 (col guidatore in sella). Nelle auto stranieri, il destino dell’incentivo è di finire (poca energia per chilo di peso) diventano scende fino a 3. Anche negli e nelle per oltre il 95% all’estero. più sopportabili se il veicolo è leggero. Per- moto il rapporto è favorevole, ma mentre tanto, la soluzione più razionale per l’im- negli scooter l’impiego urbano e il conve- Moto ibride: non esistono, sono esistite, e piego degli accumulatori che la tecnica of- niente prezzo di acquisto giustificano am- non fanno testo perché inutilmente costose fre oggi è quella delle biciclette elettriche: piamente l’incentivo, nel caso delle moto e poco utili. Un incentivo alle ibride è un po’ cioè elevato rapporto fra la tara (peso to- di elevata potenza nutriamo qualche per- come quello dato alle auto a idrogeno, vellei- tale del veicolo con gli occupanti) e il peso plessità. di Enrico De Vita

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MOTORI BICILINDRICI PARALLELI: GUERRA ALLE VIBRAZIONI

Questo servizio è realizzato in ottica tecni- Funzione e storia degli co-storica e quindi cominciamo con i bicilin- equilibratori dinamici, drici paralleli, che in campo motociclistico Qsono stati i primi motori ad impiegare gli equi- dispositivi spesso libratori dinamici. indispensabili per far L’argomento è comunque complesso e non può essere trattato in un unico articolo. Que- funzionare bene un motore e sta è solo la prima puntata. ridurre le vibrazioni. Iniziamo Le vibrazioni sono causate da forze o da cop- con quelli dedicati ai motori a pie non equilibrate. Con alcune architetture due cilindri paralleli motoristiche la sola equilibratura dell’albero a gomiti, ottenuta mediante contrappesi oppor- tunamente disposti, non è sufficiente a bilan- ciare le forze (o le coppie) squilibranti.

Quelle in gioco in questo caso sono le forze d’inerzia dovute alle parti in moto alterno e al fatto che per trasformare il movimento rettili- neo alternato in moto di rotazione si fa ricorso a un sistema a biella e manovella. Per ragioni di semplicità e di chiarezza esposi- GUARDA TUTTE LE FOTO tiva vediamo cosa accade in un monocilindri- di Massimo Clarke

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co verticale. fastidiose. Vengono originate dal movi- Mediante contrappesatura dell’albero pos- mento della biella che, inclinandosi ora da siamo equilibrare le masse in moto alter- un lato e ora dall’altro rispetto all’asse del no ai punti morti, ovvero le forze d’inerzia cilindro influisce considerevolmente sulla che agiscono secondo l’asse del cilindro. legge del moto del pistone. Diciamo di equilibrarle al 100%. Quando il perno di manovella ha compiuto una In pratica, l’inclinazione della biella de- rotazione di 90° (rispetto ai punti morti), i termina una accelerazione che si somma contrappesi “tirano” l’albero in direzione algebricamente a quella dovuta al solo perpendicolare all’asse del cilindro, ma spostamento verticale del perno di ma- dall’altra parte, opposta alla manovella, novella. Fermo restando il regime di rota- non c’è nulla che agisca in senso contrario. zione, quando parte dal punto morto su- Si crea cioè una forza orizzontale che non periore (PMS) il pistone accelera più forte è bilanciata. Il risultato sono vibrazioni di quando parte dal punto morto inferiore inammissibili. (PMI)! Se la biella non si inclinasse ma ri- manesse sempre verticale le forze del se- Come ovvio, se non si impiegasse alcun condo ordine non ci sarebbero! contrappeso avverrebbe il contrario (vi- Per completare il quadro, nei policilindrici brazioni inaccettabili da forze agenti ci sono anche le coppie, da equilibrare… secondo l’asse del cilindro). Di conse- guenza si fa una scelta di compromesso, Per abbattere le vibrazioni nei monocilin- scono in senso opposto rispetto a quelle 750, dotata di manovelle a 360°. Questa equilibrando solo parzialmente le masse drici e negli altri motori nei quali la sola squilibranti, col risultato di annullarne gli moto è entrata in produzione nel 1973 ed è in moto alterno (pistone, spinotto e parte contrappesatura dell’albero non è suffi- effetti. stata seguita pochi mesi dopo dalla TX 500 della biella). In genere si adotta una equili- ciente a eliminare le forze perturbanti, oc- con testa bialbero a quattro valvole per ci- bratura dell’ordine del 50 – 65%. Il motore corre adottare un equilibratore dinamico. Via con i bicilindrici paralleli lindro; in questo caso le manovelle erano comunque non è equilibrato e durante il Si impiegano cioè uno o più alberi rotanti Ormai da alcuni decenni gli equilibrato- a 180° e veniva utilizzato un solo albero di funzionamento genera in ogni caso vibra- con masse eccentriche opportunamente ri dinamici sono una realtà importante equilibratura munito di due masse eccen- zioni. In effetti la situazione è ancora più disposte o un organo ausiliario di altro e consolidata nel panorama tecnico del triche. complessa. In aggiunta a quelle appena genere, che in genere è costituito da una nostro settore. Sulle moto hanno esordito descritte, cioè alle forze d’inerzia del pri- massa oscillante che viene mossa da una per merito della Yamaha che li ha utilizzati Perché gli equilibratori dinamici inizias- mo ordine, ci sono anche quelle del secon- “falsa biella” (sistema detto in gergo “a ba- sui motori bicilindrici in linea di due mo- sero ad affermarsi davvero su vasta scala do ordine. tacchio”). delli dei primi anni Settanta. non è stato necessario attendere molto. La Sono di entità notevolmente minore ma Gli alberi ausiliari di equilibratura erano Kawasaki ha rapidamente adottato sulla in certi casi possono originare vibrazioni In questo modo si generano forze che agi- due (controrotanti) nella sfortunata TX KZ 400 la soluzione a due alberi ausiliari,

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che è importante equilibrare sono le forze luzione ha indubbiamente influito sulla d’inerzia del primo ordine mentre quan- scelta dei tecnici di adottare un sistema do esse sono a 180° quella da bilanciare di lubrificazione a carter secco, con poco è una coppia, che si genera in quanto gli olio all’interno del basamento, cosa che assi dei due cilindri sono inevitabilmente riduce drasticamente lo sbattimento. Di a una certa distanza uno dall’altro. In que- recente sono entrati in scena alcuni bici- sto caso infatti un pistone sale al PMS (e lindrici paralleli con manovelle dell’albero quindi tende a tirare verso l’alto il relativo a gomiti disposte in maniera non conven- perno di manovella) mentre l’altro scende zionale. In altre parole, né a 360° né a 180°. al PMI (e quindi tende a spingere verso il L’idea in questo caso è quella di avere un basso la sua manovella). Dopo mezzo giro pistone che viaggia con elevata velocità dell’albero a gomiti la situazione si inverte mentre l’altro si ferma momentaneamen- e così via. Di conseguenza il motore tende te in corrispondenza di un punto morto ad oscillare alternativamente in senso tra- per invertire il senso del suo movimento. sversale. In altre parole, si crea una coppia Per intenderci, un pistone “fa da volano” squilibrata. Con un albero ausiliario a due all’altro. Per ottenere questo si dispongo- masse è possibile originare forze che agi- no le manovelle a 270°. scono in senso opposto ed ottenere così una efficace bilanciatura. In questi casi le esigenze di equilibratu- ra sono intermedie tra quelle dei bicilin- collocati in maniera simmetrica nel basa- si modelli a due cilindri paralleli muniti di Tra i bicilindrici paralleli apparsi negli ul- drici paralleli con manovelle a 360° e di mento, uno davanti e l’altro dietro all’al- equilibratori dinamici. timi anni va menzionato in particolare il quelli con manovelle a 180°. Per ottenere bero a gomiti, che aveva le manovelle a Quando le manovelle erano a 360° si im- BMW F800 bialbero raffreddato ad acqua, una buona bilanciatura in genere è suffi- 360°. piegavano due alberi ausiliari di equilibra- nel quale le manovelle sono a 360°. Per ab- ciente impiegare un solo albero ausiliario Poco dopo è stata la volta della Suzuki che tura, rotanti entrambi con la stessa veloci- battere le vibrazioni i progettisti in questo con masse eccentriche opportunamente sulla GS 400, rapidamente evolutasi nella tà ma in senso opposto rispetto all’albero caso hanno optato per un sistema “a ba- disposte. Le manovelle possono anche 450, ha optato per manovelle a 180° e di a gomiti. Quando invece erano a 180° veni- tacchio”, con una falsa biella centrale mon- essere disposte in maniera differente da conseguenza per lo schema con un singolo va utilizzato un solo albero ausiliario (an- tata su un perno eccentrico e collegata a quelle fin qui indicate. Nel 2011 ha fatto la albero di equilibratura. Nel 1977 sono sta- che in questo caso la velocità era uguale una leva oscillante piazzata inferiormente sua comparsa la Husqvarna a due cilindri te presentate le Honda CB 400 T e N a due a quella dell’albero a gomiti e il senso di e dotata di una massa di equilibratura. paralleli di 900 cm3 con manovelle a 315° cilindri paralleli con manovelle a 360°, do- rotazione era opposto), di norma azionato Questa scelta, molto razionale ed efficien- e una rumorosità di scarico non molto dis- tate di due alberi ausiliari. Ormai la strada mediante una coppia di ingranaggi. te, ha reso necessario l’impiego di quattro simile da quella di un bicilindrico a V…. era chiaramente indicata e negli anni suc- supporti di banco, con la falsa biella col- cessivi hanno fatto la loro comparsa diver- Quando le manovelle sono a 360° quelle locata tra quelli centrali. Inoltre tale so-

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BRUNO RUFFO E IL PRIMO TITOLO MONDIALE NELLA VELOCITÀ

Nel 1949 moto e piloti italiani quasi monopo- Educato e cavalleresco, il lizzarono il primo mondiale: fu pilota veronese ha conquistato primo con la Mondial nelle 125 e secondo per Nun punto nelle 500 con la , mentre nella tre titoli mondiali, il primo nel classe 250 furono Bruno Ruffo e la sua Guzzi a 1949, e lasciato un segno. scrivere per primi il loro nome sull’albo d’oro del circuito iridato. Molto legato alla Moto Guzzi vinse anche su Mondial Il primo Campionato del Mondo di Velocità La Federazione Motociclistica internazionale inaugurò in quel 1949 il primo campionato mondiale della storia articolandolo su cinque Gran Premi, di cui solo quello di Monza pro- grammato su una pista permanente; tutti gli altri - il TT di Man, Svizzera, Belgio, Olanda e Ulster - su tracciati stradali aperti alla normale circolazione. Su questi percorsi che erano ormai entrati nel- la leggenda delle due ruote si sfidarono piloti quasi tutti europei, più qualche australiano e neozelandese; e le moto che si imposero nelle quattro classi (125, 250, 350 e 500) furono le di Augusto Borsari

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inglesi e le italiane. Nelle 500 fu un arrivo al fotofinish tra Leslie Graham con la sua AJS “Porcospino”e Pagani sulla Gilera: la Federazione, con un verdetto discutibile, assegnò all’inglese quel punto in più che gli fu sufficiente per vincere il titolo. Nella 250 dominarono Bruno Ruffo sulla Moto Guzzi e sulla Benelli, ma alla fine fu Ruffo a vincere il titolo piloti e la Guzzi ad aggiudicarsi quello dei costruttori. Bruno Ruffo era nato vicino a Verona e sin dalla tene- ra età familiarizzò con moto e motori nell’offi- cina di famiglia; da ragazzo era già un esperto conoscitore e pilota. Arrivò la guerra e Bruno venne mandato in Russia con mansioni diverse, fu anche porta- ordini motociclista; così a guerra finita, quan- do tornò tutto intero e con tutta la passione, lavorando duramente riuscì ad avere la sua prima moto da gara: una Guzzi 250 Albatros, con la quale fece nel 1946 il suo esordio in gara vincendo a Monza per poi chiudere il primo anno di attività con nove successi. Fu nel 1948, quando al GP di Monza si mise die- tro le due Benelli e tutte le Guzzi ufficiali, che Guzzi lo volle come pilota ufficiale. Nacque lì un amore per l’aquila di Mandello che durò tutta la vita. Per Ruffo la Moto Guzzi era, paro- le sue,“una Casa valida, con un buon reparto corse e buone macchine”. Bruno Ruffo era un pilota che guidava con cuo- re, occhi e cervello. Era freddo, calcolatore e si poteva essere certi che una volta partito sa- rebbe arrivato al traguardo e pure tra i primi.

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Ricercava forse troppo la perfezione, era delle Case era notevolmente maggiore, formale, riservato e molto educato. Signi- i piloti erano considerati dalla dirigenza ficativa del suo cavalleresco carattere era dei dipendenti stipendiati e pure bene, una sua frase, la sua definizione di come si visto che in Guzzi l’appannaggio di uno riconosce un vero campione: ”Dall’umiltà come Ruffo era circa dieci volte quello di con cui tratta coloro che ha battuto”. Dopo un operaio. Per i piloti, oltre ai premi degli aver vinto il mondiale del 1949, a causa sponsor tecnici (catene, candele, gomme) del ventilato disimpegno della Guzzi dalle era prevista una ulteriore dimostrazione di gare per l’anno successivo, chiese e otten- gratitudine: nel caso di vittoria del titolo ne la possibilità di rimanere in allenamen- c’era un congruo assegno più una moto to andando a gareggiare nel 1950 con la di serie (il Falcone) in regalo: nulla di lon- Mondial 125 dove, nonostante la squadra tanamente paragonabile ai compensi dei fosse già ben fornita di campioni come piloti di oggi. Leoni, Pagani e Ubbiali riuscì a ritagliarsi il suo spazio e diventò pure campione del Alla luce di questo comportamento padro- mondo, aiutando la Mondial ad occupare nale si può ben immaginare quanto fosse i primi tre posti della classifica piloti. Nel difficile metabolizzare gli ordini di scude- ‘51, tornato in Guzzi, il veronese capì che ria, sebbene ben compensati, e come at- qualcosa era cambiato. Si sentiva anche tuarli. Per carattere e personalità, però, dire ”la gente non sa se a vincere ora è la Bruno Ruffo si comportò sempre cavallere- Guzzi o ancora Ruffo..” e da allora comin- scamente nei confronti dei colleghi piloti ciò ad essere coinvolto nei giochi di squa- e fu sempre a disposizione del “datore di dra tanto comuni a quei tempi. Come al TT lavoro”. In un mondo perfetto ci si aspette- di Man, dove la vittoria di un pilota inglese rebbe il medesimo rispetto del codice ca- avrebbe avuto una superiore risonanza, valleresco da parte di tutti i piloti, ma non con risultati commerciali e pubblicitari fu sempre così: si racconta per esempio ben diverse. Ebbene, per quella gara Ruf- che un giorno Ruffo, obbedendo agli ordi- fo non fu considerato prima guida e gli fu ni di farsi superare dal compagno, aspettò chiesto addirittura di non vincere.. per rispetto di arrivare in un tratto del per- corso dove non c’era pubblico. Piloti come normali dipendenti Questo gioco di squadra è difficilmente Però non gli fu riservato lo stesso tratta- concepibile con il moderno metro di valu- mento dal medesimo pilota, alla prima tazione delle corse, ma allora l’ingerenza gara di rientro dopo un serio incidente:

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questo collega lo fece passare solo a poche centinaia di metri dal traguardo, davanti a mi- gliaia di occhi. Bruno ci rimase male, con quel compagno di squadra non ebbe quel “feeling” che ebbe, invece, anche se avversario, con Leslie Graham. Del grande campione di quel periodo Bruno apprezzava le doti di umanità e il carattere “mediterraneo”, e ne ammirava la completezza di guida in tutte le cilindrate dalla 125 fino alla 500.

Contemporaneamente alle gare in moto, Bru- no Ruffo fece esperienze anche nelle gare au- tomobilistiche: con l’Alfa Romeo partecipò alla Mille Miglia del 1952, nonché alla 1000 km del Nurburgring e alla 24 ore di Spa. Sfortunatamente arrivò l’incidente al TT dell’i- sola di Man, durante le prove del ‘53 quando si ruppe malamente le gambe. Fu in una inter- vista televisiva che annunciò il suo ritiro dalle competizioni, e da persona di parola quale era mantenne la sua decisione, forte della convin- zione che “Bisogna lasciare con in testa l’al- loro da campione, perché poi si diventa una persona qualunque”. .

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al ministero dello sport. Il discusso Erdogan è Nico Cereghini sulle pagine di tutti i giornali: giusto domenica il suo candidato è stato battuto nella corsa a sindaco di Istanbul. Non una sconfitta qualsia- TOPRAK E KENAN, si, per il premier: in prima votazione gli era an- data male per dodicimila voti, di prepotenza ha GLI AMICI DI ERDOGAN preteso una nuova tornata e questa volta l’op- posizione democratica ha stravinto. Istanbul, Il primo, Razgatlioglu, è la stella nascente della Superbike mondiale. L’altro, è oltre a essere la prima città turca e il vero centro ovviamente il fuoriclasse turco Sofuoglu, il suo mentore, con i suoi successi, il economico, è anche la città natale di Erdogan: ritiro, la sua vita da romanzo, gli affari e oggi anche la politica. Due storie questa potrebbe essere una svolta politica im- da raccontare e, sullo sfondo, la Turchia e il suo discusso presidente portante. Non è la prima volta che un grande campione del motociclismo finisce, volente o di Nico Cereghini nolente, nel tritacarne della propaganda poli- tica. Mi vengono in mente Angel Nieto, tredici Ciao a tutti! Le gare SBK di Misano, e in parti- appassionata di moto, tutti stunt per passione, volte campione del mondo, le cui gesta veni- colare quella di domenica pomeriggio, hanno lui stesso è un acrobata. Per Sofuoglu, classe vano esibite dal generalissimo Franco che si consacrato a livello internazionale il ventitre- 1984 la vita è stata più dura. Anche la sua era proclamava suo amico personale; o il tedesco Cenne turco del team Puccetti: Razga va forte, una famiglia di motociclisti, ma la tragedia da orientale Ernst Degner, che negli anni Sessanta Razga è un fenomeno, Razga andrà a correre la quelle parti incombe da anni: due fratelli persi scappò in Giappone (alla Suzuki) con i disegni 8 ore di Suzuka con la ZX-10RR ufficiale, proba- in altrettanti incidenti nel 2002 e nel 2008, il fi- del motore a due tempi più avanzato dell’epo- bilmente finirà per sostituire Leon Haslam nel glioletto deceduto quattro anni fa per un’emor- ca provocando la chiusura di tutte le attività team interno Kawasaki. Mentre ammiravo la ragia cerebrale. Lutti terribili, che lui ha cercato sportive in Germania Est. Kenan Sofuoglu ha guida del lungo Toprak tra le curve del circuito di superare impegnandosi anima e corpo su toccato i 400 all’ora con la Kawasaki H2R sul consacrato al Sic, i suoi numeri, le sue derapate nuovi obiettivi, economici (soprattutto nell’e- nuovo ponte sospeso Osman Gazi, dieci mesi in entrata di curva e la rapidità delle sue usci- dilizia) e politici. Dopo i cinque titoli mondiali fa ha inaugurato il nuovo aeroporto di Istambul te -bravo davvero!- la mente mi andava al suo della Supersport, centrati dal 2007 al 2016 con battendo con la H2R, sui 400 metri da fermo, maestro Sofuoglu. Ovviamente ero in sintonia Honda prima e Kawasaki poi, annunciato (a una F1 e un F16. Poi è stato premiato in pom- con la regia della Dorna, che andava a pescare Imola) il forzato ritiro per infortuni vari, Kenan pa magna dall’amico Erdogan, le immagini in- Kenan nel box, sorridente e felice. Kenan e To- si è presentato al fianco del presidente turco Er- viate in tutto il mondo. Tutti i regimi sfruttano prak, la Turchia che sorprende il mondo. Il gio- dogan per le elezioni nazionali del giugno 2017. i successi sportivi, non è una novità, e capisco vane, classe 1996, ha avuto la vita relativamen- Un campione del mondo di motociclismo, la soddisfazione di un motociclista che diventa te facile: in moto da bambino, quattro titoli nel sportivo dell’anno nel 2015, fiore all’occhiello un riferimento internazionale. Però mi doman- cross, a 13 anni la pista, nel 2015 il titolo euro- della politica e senza nessuna esperienza in do: Kenan è un eroe o una vittima? peo della Superstock 600. La sua famiglia era materia, è diventato senatore e punta in futuro ASCOLTA L’EDITORIALE EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

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MOTOGP CATALUNYA. LO SAPEVATE CHE...?

CONFRONTO 2019/2018 Che Márquez punzecchia Ecco il confronto tra i punti realizzati da alcuni Lorenzo? Che Ducati potrebbe Cpiloti nel 2018 e nella passata stagione. schierare 4 GP20? Che nel Márquez 140/115 (+25); Dovizioso 103/66 2020 si arriverà a 22 GP (+37); Rins 101/33 (+68); Petrucci 98/71 (+27); Rossi 72/88 (-16); Miller 53/49 (+4); P.Espar- all’anno? garó 47/28 (+19); Crutchlow 42/69 (-27); Viñal- es 40/77 (-37); Morbidelli 34/19 (+15); A.Espar- garó 27/13 (+14); Lorenzo 19/66 (-47); Iannone 12/66 (-54).

CONFRONTO IN CASA Ecco invece il confronto tra compagni di squa- dra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi il confronto in prova)

Márquez/Lorenzo 6-0 (7-0); Dovizioso/Petrucci 5-2 (4-3); Rossi/Viñales 4-2 (2-5); Rins/Mir 7-0 (6-1) A.Espargaró/Iannone 4-2 (6-0); P.Espar- garó/Zarco 7-0 (7-0). di Giovanni Zamagni

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MÁRQUEZ PUNZECCHIA LORENZO Venerdì mattina, la guardia di finanza lo- Marc Márquez, come tutti i campionissimi, cale ha fatto visita a per non guarda in faccia a nessuno, e da un consertargli il mancato pagamento di tas- paio di GP, appena può, punzecchia il com- se in Spagna. Lorenzo, da tempo, vive a Lu- pagno di squadra Jorge Lorenzo. “Quando gano, ma il fisco spagnolo chiede dei soldi nel 2013 sono arrivato alla Honda mi sono per il lavoro svolto in terra iberica. Non è adattato alla moto e alle misure di Stoner” una novità: l’anno scorso, sempre qui al ha detto alla vigilia del GP di Catalunya, Montmelò, la finanza aveva bussato alla facendo intendere che non ha avuto biso- porta di Pol Espargaró, residente, come gno di chissà quali modifiche per andare tanti piloti spagnoli, ad Andorra. La novità subito forte. Poi, venerdì, Márquez è stato è che Jack Miller ha filmato quanto acca- ancora più chiaro: “Vanno bene le modi- duto, postando poi il video sui social… fiche aerodinamiche e di ergonomia, ma telaio e motore non si toccano: la moto DUCATI PENSA A QUATTRO GP20 così è super competitiva”. Poi, nelle FP3, In Casa Ducati due piloti su quattro sono Márquez ha mandato platealmente a quel ancora senza contratto per il 2020, ma a paese Lorenzo, colpevole di averlo rallen- Borgo Panigale hanno tutta l’intenzione di tato (involontariamente) nel “time attack”. confermare e Jack Miller. Insomma, come sempre, Jorge non ha un Per quanto riguarda Petrucci, la conferma rapporto facile con il compagno di squa- nel team ufficiale a fianco di Andrea Dovi- dra, come peraltro era già successo in Ya- zioso è data per cosa fatta: addirittura si maha con Rossi e in Ducati con Dovizioso. ipotizza che si sia già arrivati all’accordo. Per quanto riguarda Miller, l’intenzione PUIG STA CON… MÁRQUEZ della Ducati è lasciarlo nel team Pramac, Sulle modifiche alla moto, il team mana- dove Bagnaia, per contratto, avrà sicura- ger HRC Alberto Puig la pensa come Marc mente la GP20. Il nodo è proprio questo: Márquez: “Se arrivi in un posto - ha detto per rimanere alla Pramac, Miller chiede l’ex pilota in una intervista a pecinogp. di avere la GP20, e la Ducati è disposta ad com - dove c’è una moto che vince, devi accontentarlo, aumentando così da tre a stare zitto e adattarti a quello che c’è, sa- quattro il numero delle Desmosedici uffi- pendo che con quella moto si può vincere”. ciali: ma bisogna vedere se Paolo Campi- Abbastanza chiaro, no? noti sia disposto a sostenere la maggiore spesa economica. Paolo Ciabatti, direttore MILLER FILMA I FINANZIERI sportivo Ducati, sta lavorando per mante-

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nere così come sono le due squadre: una rebbe più naturale, ma assicuro che non è scelta assolutamente ragionevole e condi- una cosa facile”. visibile. GUINTOLI TRE WILD CARD BAGNAIA SPIEGA LE DIFFERENZE Il collaudatore Suzuki Sylvain Guintoli ha MOTO2MOTOGP disputato il GP di Catalunya con una wild Il campione del mondo della Moto2 e de- card; la Suzuki ha fatto richiesta per schie- buttante in MotoGP, Pecco Bagnaia, spiega rare il collaudatore anche in Rep.Ceca e in la più grande differenza tra le due catego- Giappone. rie: “La gara è molto differente: in Moto2 spingi al tuo limite dal primo all’ultimo APRILIA DUE GIORNI DI TEST giro, in MotoGP non lo puoi fare: qui devI SUPPLEMENTARI gestire tanto le gomme quanto il consumo, Oltre ai test di lunedì collettivi, l’Aprilia ha e in MotoGP il limite è molto più sottile ri- programmato altri due giorni di test: mer- spetto alla Moto2, c’è molto meno margine coledì e giovedì sarà di nuovo in pista a di errore”. Montmelò, assieme alla KTM. Ci sarà anche vi GP, ma dimezzando quelli in terra iberica, ARBOLINO: TANTE OFFERTE il collaudatore Bradley Smith, mentre per la fermandosi così a quota 20. Con la vittoria al Mugello, Tony Arbolino si DOVIZIOSO: “DIFFICILISSIMO Casa austriaca ci sarà anche . è definitivamente messo in mostra, anche PARLARE CON I BOX” FENATI BLOCCATO DAL GRUPPONE se, per la verità, è seguito da tempo da tan- Tra il GP d’Italia e quello della Catalunya, 22 GARE? TROPPE. MA SI FARAN- Cosa sta accadendo a Romano Fenati? ti team manager. La squadra di Giancarlo e ha corso a Misano con NO Dopo test invernali da protagonista e un Mirko Cecchini gli ha già fatto un’offerta per una Audi nel campionato DTM. Un’espe- Sia i team sia i piloti sono contrari, ma è GP del Qatar molto promettente, al di là del la prossima stagione, ma Arbolino sta pen- rienza che Dovizioso ha commentato detta- molto probabile che dal 2022 i GP divente- risultato, Fenati non è più riuscito a essere sando anche alla Moto2. Ci sono però altre gliatamente, con le mille novità da impara- ranno 22. Secondi i piloti, il numero massi- veloce in gara. squadre che lo vorrebbero in Moto3, come, re in pochissimo tempo. Tra l’altro, Andrea mo di gare dovrebbe essere 20, mentre le tra gli altri, il team Leopard. Insomma, pare aveva naturalmente il contatto radio con il squadre sono preoccupate dal lievitare dei “Credo sia soprattutto un problema psico- che Arbolino abbia l’imbarazzo della scelta. box, qualcosa che in passato si era pensa- costi, perché nono solo bisogna tenere con- logico: in prova gira sempre da solo ed è to di introdurre anche in MotoGP. Ma Dovi to del costo della trasferta - circa 150.000 veloce, ma in gara soffre il “gruppone”, non IO L’AVEVO DETTO esclude questa possibilità. “Mentre guidi è euro -, ma anche dei meccanici e del perso- riesce a essere aggressivo come dovrebbe. Jorge Lorenzo, fino a sabato: “Con la Hon- difficilissimo parlare con i box, non credo nale: aumentando il lavoro, di conseguenza E in Moto3 si formano sempre dei groppo- da sono in difficoltà in frenata, faccio fatica sia qualcosa che si possa fare in moto. E’ deve salire anche lo stipendio. E così via. La ni” spiega il capo tecnico Mirko Cecchini. A a fermare la moto”. Domenica, Lorenzo ha vero che gli automatismi sarebbero com- maggior parte delle squadre contestano le Montmelò, Romano ha fatto vedere qual- azzardato un sorpasso nella frenata più dif- pletamente differenti, dato che per me in quattro gare in Spagna: secondo molti, la che miglioramento. ficile del circuito… auto era tutto nuovo, mentre in moto sa- soluzione ideale sarebbe sì introdurre nuo-

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DOPOGP CON NICO E ZAM: IL GP DI CATALUNYA

L’errore di Jorge Lorenzo, che pareva final- Cominciamo dai test del GUARDA IL VIDEO mente in palla, ha tolto di mezzo tre protago- lunedì: Bernardelle ci riporta Lnisti e non è stato sanzionato. tutte le news. Poi la gara con Perché l’analogo errore di Smith nella stes- Márquez unico superstite sa curva è stato invece analizzato e punito? I giudici FIM non sono abbastanza chiari. Il all’azione di Lorenzo, che Resta l’impresa dei piloti Yamaha in qua- campionato è già finito alla settima gara, con lifica, con Quartararo in pole e finalmente abbatte Dovi, Viñales e Márquez unico superstite a +37? Zam ci rac- Rossi in forma fin dal primo turno. Il fran- conta le reazioni nei vari box. Rossi alla famigerata 10. cese chiude secondo, e terzo è Petrucci, autore di una gara tutta da leggere. La Quartararo e Petrucci sul Bernardelle analizza che, nonostante il caldo, delusione è Rins, che con la Suzuki aveva molti hanno scelto di correre con la soft po- podio, solo tredici classificati. mostrato un gran passo nelle prove: la sua steriore: un segnale che le Michelin non erano moto era la più efficace in ingresso e per- Grip, gomme e controlli perfettamente a posto qui a Barcellona.La si- correnza di curva, cosa hanno sbagliato in tuazione è migliore degli anni scorsi, però non gara, quindi?In Moto3, Dalla Porta e Arbo- è ancora stata sistemata. lino stoppati dai guasti quando erano in testa alla gara. La gomma davanti, inoltre, tende ad andare in sovra-temperatura ogni volta che un pilota Guarda il video su YouTube decide di forzare, e alla fine il solo Márquez riesce ad utilizzare la dura. Scarica l’audio della puntata

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IL GP DI CATALUNYA RACCONTATO DALLE IMMAGINI

Le foto più spettacolari per raccontare attraverso una gallery il GP di Catalunya 2019

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REA VINCE GARA-1 SOTTO LA PIOGGIA A MISANO

Rea vince gara1 davanti a Sykes e Bautista. Sesto Melandri. Tanti i colpi di scena e le cadute, che hanno tolto di scena Lowes, Haslam, Pirro, Rinaldi e Razgatlioglu

di Carlo Baldi

MISANO - Jonathan Rea torna alla vittoria per i primi sei giri, prendeva il comando. e lo fa in una gara difficile, corsa sotto la Lowes restava in testa per due sole tor- ta della classifica, ma che non ha sbagliato del campionato. pioggia e dopo due partenze. Dopo il giro nate perché nel corso dell’ottavo giro era niente ed ha approfittato degli errori dei Mdi ricognizione la pioggia era talmente vittima di una caduta che lo costringeva suoi avversari per salire sul terzo gradi- Dopo un lungo che lo ha relegato in fon- intensa da indurre la Direzione Gara a ri- al ritiro. A quel punto era semaforo verde no del podio e conquistare 16 punti che do alla classifica è risalito spedire i piloti nei rispettivi box. Dopo una per Rea che acquisiva un vantaggio di ol- gli permettono di limitare i danni in una sino al sesto posto finale. Complimenti per pausa, con la pioggia che aveva ridotto la tre cinque secondi sui suoi inseguitori, tra classifica, che lo vede al comando con 32 la rimonta, ma cosa avrebbe potuto fare il sua intensità, la gara partiva regolarmen- i quali il migliore era senza dubbio Tom punti di vantaggio su Rea. Sfiora il podio ravennate senza quell’errore commesso te, ma veniva interrotta al quarto giro sot- Sykes. Loris Baz al quale il bagnato piace partico- al secondo giro? Cortese aveva fatto spe- to un vero nubifragio, con Lowes al coman- larmente. Il francese della Yamaha è parti- rare il suo team dopo il secondo posto in do tallonato da Rea. Quando già si temeva Terzo sin dal primo giro, il pilota della to fortissimo dalla quinta fila per portarsi Superpole, ma ha fatto la stessa gara del la replica di quanto successe a Imola, la BMW veniva superato da Haslam nel cor- subito a ridosso dei primi e regalare una suo compagno di squadra. Dopo una buo- gara viveva la sua seconda partenza e que- so dell’ottavo giro, ma in seguito il pilota bella soddisfazione al suo team che ha na partenza l’italo tedesco al terzo giro ha sta volta arrivava sino in fondo. della Kawasaki pensava bene di scivolare debuttato in questo campionato solo a Je- commesso un errore che gli ha fatto per- nella via di fuga, lasciando così a Sykes rez. La pista bagnata ha fatto bene anche a dere molte posizioni. Da li in poi Cortese Sotto la pioggia erano ancora Rea e Lowes una terza posizione che diventava secon- Chaz Davies che è sempre stato nel gruppo ha fatto bene il suo compitino, ma non ha a portarsi in testa e a lottare per la vittoria. da dopo la caduta di Lowes. Intelligente ed degli immediati inseguitori ed ha chiuso potuto andare più in la del settimo posto. L’inglese della Yamaha sembrava averne di accorta la gara di Alvaro Bautista, che non con un quinto posto che speriamo gli dia Sfruttando le cadute dei suoi avversa- più e dopo che Johnny era stato in testa è mai stato in grado di avvicinarsi alla vet- morale soprattutto in vista del prosieguo ri, Takahashi chiude ottavo e conquista

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il miglior risultato stagionale per la Honda, davanti ad un concreto Zanetti con la V4 del team GoEleven e a Mercado. Undicesimo po- sto per Alessandro Delbianco, che senza un problema tecnico nel giro finale, avrebbe po- tuto stare davanti al suo compagno di squadra giapponese, ma si accontenta con quello che è sino ad ora il suo miglior risultato in Super- bike. Raccolgono qualche punto anche Torres, la wild card Cavalieri, Kiyonari e Reiterberger che sembra regredire mano a mano che il suo compagno di squadra migliora.

Genio e sregolatezza per Razgatlioglu che nel penultimo giro ha superato i suoi avversari come birilli per poi cadere a poche curve dalla fine. Oltre ai già citati Haslam e Lowes, sono caduti anche entrambi i piloti del team Barni Racing, Pirro e Rinaldi, e la wild card Schmit- ter.

Leggi la classifica

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BAUTISTA VINCE LA SUPERPOLE RACE A MISANO

Bautista domina davanti a Lowes e Haslam. Rea cade, si rialza ed è quinto. Sesto Melandri davanti a Rinaldi e Pirro. La BMW tradisce Sykes all’ultimo giro quando era terzo

di Carlo Baldi

Chi si aspettava un acceso duello tra Bautista quando alla curva del tramonto la sua BMW si è e Rea è stato deluso. Il campione del mondo è fermata, regalando il podio a Leon Haslam, in- partito in testa e ha spinto subito forte, ma la sidiato sin sulla linea del traguardo da un grin- Csua leadership è durata solo un giro, il tempo toso Razgatlioglu, che ha chiuso quarto a due necessario a Bautista per prendergli la scia decimi dall’inglese della Kawasaki. Sesta posi- sul rettilineo dei box e di sfruttare tutti i cavalli zione per Melandri, che ha preceduto i due pilo- della sua V4 per staccargli gli adesivi dalla ca- ti del Barni Racing Rinaldi e Pirro. Buona la gara renatura. Un sorpasso che ha chiarito subito di Mercado nono davanti a Zanetti, sostituto di quali fossero i valori in campo. Da lì in poi lo Laverty, sulla V4 privata del team GoEleven. spagnolo della Ducati ha girato mezzo secondo Gara da dimenticare per Chaz Davies e Sandro più veloce di Johnny mettendo in cassaforte il Cortese. Il gallese è caduto nel corso del terzo suo quattordicesimo successo in questo cam- giro, si è rialzato, ma ha concluso mestamente pionato. Il pilota della Kawasaki non si è voluto all’ultimo posto della classifica. E’ andata an- arrendere all’evidenza e ha continuato a spin- cora peggio all’italo tedesco che con una sci- gere forte sino all’ottavo giro, quando è scivola- volata al settimo giro ha gettato al vento un se- to. Risalito prontamente in sella Rea ha chiuso condo posto che sembrava avere saldamente al quinto posto. Alex Lowes ringrazia, e porta in pugno e che sarebbe stato il suo primo podio a casa un secondo posto che lo ripaga in par- in Superbike. te della delusione patita ieri, quando è caduto Una caduta anche per Delbianco e per la wild mentre era in testa alla gara. La terza posizione card Cavalieri, scivolato nelle prime curve delle è stata nelle mani di Sykes sino all’ultimo giro, gara.

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VITTORIA DI REA IN GARA2. BAUTISTA CADE

Gara bellissima vissuta sul duello tra Rea e Razgatlioglu che ci prova sino alla fine. Haslam completa un podio tutto Kawasaki. Cadono Bautista, Cortese e Melandri. Bravo Rinaldi quinto

di Carlo Baldi

MISANO - Quando il BaBau non c’è le Kawasaki lato agli scarichi della Ninja di Puccetti sino a ballano; ed è stata una danza tutta irlandese e quattro giri dal termine quando si è portato in turca, che ci ha divertito molto. Il colpo di sce- testa ed ha resistito alla pressione di Razgatlio- Mna è avvenuto subito al secondo giro, quando glu che ci ha provato sino alla fine. Una vittoria Bautista, che era partito in testa, ha ripetuto il importante per Johnny, per la Kawasaki e per sostituisce Eugene Laverty. Samuele Cavalieri, stessa sorte: sono caduti entrambi. Non hanno copione di Jerez ed è scivolato nella via di fuga, tutto il campionato, che si riapre clamorosa- wild card con il team Motocorsa Racing ripete concluso la gara Leandro Mercado, a causa di lasciando via libera alle Kawasaki. mente visto che ora Bautista ha un vantaggio di anche su pista asciutta la tredicesima posizio- problemi tecnici alla sua Kawasaki privata, e i soli 16 punti sul campione del mondo. Haslam ne conquistata ieri sotto l’acqua e cancella così due piloti Honda Yuki Takahashi e Alessandro La prima Ninja a portarsi in testa è stata quella completa un podio tutto verde e nero e prece- la sua sfortunata Superpole race nella quale Delbianco. di Haslam che ha condotto le danze per soli tre de Lowes, ed un bravissimo Rinaldi, primo dei era caduto al primo giro. giri, prima di venir superato da un irresistibile piloti Ducati al traguardo. Leggi la classifica Toprak Razgatlioglu, che dopo la caduta di ieri, Bautista dopo l’errore e la conseguente cadu- con il quale aveva gettato al vento un possibile Il giovane pilota del Barni Racing team si dimo- ta che hanno in pratica riaperto il campionato sesto posto, ci aveva detto: “Domani vado sul stra sempre più a proprio agio sulla Panigale V4 risale dall’ultima alla quattordicesima posizio- podio”. Detto fatto il pilota del Turkish Puccetti ed in grado di trovare il miglior set up per la sua ne, conquistando due punti per la sua classi- Racing è partito come un ossesso dalla secon- Ducati, l’unica che utilizza sospensioni Showa. fica. Da dimenticare la gara dei due piloti del da fila, frutto del suo quinto posto nella Super- Sykes è sesto davanti a Davies, che non sembra team GRT Yamaha. pole race e nel corso del quarto giro si è portato trovare il bandolo della matassa, avvolto in una in testa. Alle sue spalle Rea ha capito subito che crisi che sembra non passi mai. Michele Pirro, I due hanno scelto di utilizzare in gara2 la stes- non doveva farsi scappare il giovane turco e wild card nel team Barni Racing, chiude ottavo, sa gomma che tutti gli altri piloti hanno utiliz- una volta liberatosi di Haslam è rimasto incol- precedendo Lorenzo Zanetti che qui a Misano zato solo nella Superpole race. Stessa scelta e

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A MISANO UN PODIO TUTTO KAWASAKI

Jonathan Rea: «Vincere due gare a Misano è Ecco cosa hanno dichiarato i stato molto importante per noi. Purtroppo tre piloti della Kawasaki che nella Superpole Race ho commesso un grosso Jerrore alla curva dieci, quando ho perso ade- sono saliti sul podio di Misano renza all’anteriore. Per sono riuscito a in Gara2. Sono gli stessi piloti ripartire ed a chiudere in quinta posizione che è stato molto importante nell’economia del che rappresenteranno la casa weekend. Gara 2 è stata molto difficile soprat- di Akashi alla prossima 8 ore tutto perché faceva molto caldo. Non ero sicu- ro di quale potesse essere il mio passo gara. di Suzuka Mi sembrava di andare piano, ma non volevo spingere più forte, per non commettere errori.

Ho visto che Bautista era caduto quasi subi- to ed ho avuto la conferma che le condizioni della pista erano molto difficili soprattutto per quanto riguardava l’aderenza all’anteriore. Anche il posteriore scivolava, ma sono riuscito a controllarlo ed alla fine abbiamo vinto, che è la cosa più importante. È stata una giornata molto bella per la Kawasaki perché abbiamo messo tre moto sul podio con i piloti che co- stituiranno la squadra Kawasaki alla 8 ore di di Carlo Baldi

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Suzuka. Il prossimo round si disputerà a sprint di oggi era solo una questione di ri- Donington ed andremo su ogni pista con uscire a colmare il distacco che avevo nei una mentalità aperta e pronti ad affronta- confronti di Tom Sykes, e sono riuscito a re ogni situazione». superarlo nell’ultimo giro. Questo pome- riggio stavo faticando sin dal primo giro Toprak Razgatlioglu. «Gara2 è stata e non ho mai trovato un buon feeling con la mia più bella gara da quando corro in l’anteriore della mia Ninja, ma penso che Superbike. Nella gara sprint non avevo un fosse così un po per tutti. buon feeling con la moto, perché ieri sono stato vittima di una brutta caduta ed il Quando Johnny e Toprak mi hanno supe- team mi ha dovuto preparare una seconda rato ho sentito che avrei potuto spingere moto. Non avevo un buon feeling perché la per andare con loro, ma avevo già rischia- ruota posteriore scivolava molto. Sapevo to troppo e quindi ho preferito fare la mia che gara2 sarebbe stata importante e che gara. Alex Lowes era dietro di me e non vo- avrei potuto fare bene, perché partivo dal- levo rinunciare al podio, per cui alla fine la quarta posizione, assieme ai primi. In ho forzato ujn poco il mio ritmo per non gara, dopo la caduta di Bautista, ho segui- farmi prendere. Abbiamo fatto alcuni buo- to Johnny e Leon ed ho capito subito che ni passi avanti nei test di Jerez, ma ci sono la mia moto stava funzionando benissimo, tante piccole cose che stiamo ancora sco- specialmente nelle staccate. prendo». Ho spinto forte per tutti i giri ed ho creato un piccolo gap, ma poi ho visto che Rea si stava avvicinando. Negli ultimi giri ho pro- vato a tornare in testa alla gara, ma non è stato possibile. Dopo la mia caduta di ieri questo podio lo dedico ai miei tecnici che hanno fato un ottimo lavoro e che hanno anche fatto un piccolo cambiamento al set up che si è rivelato azzeccato. Sono davve- ro contento di essere riuscito a salire sul podio a Imola, a Jerez ed ora qui a Misa- no».

Leon Haslam. «Il terzo posto nella gara

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LE PAGELLE DEL GP DI MISANO E LA ZAMPATA DI REA

Diamo i voti dopo le tre gare corse a Misano. Nove e mezzo a Rea, 8,5 a Razgatlioglu e 8 a Bautista. C’è chi parla di campionato riaperto, ma forse in realtà non si era mai chiuso...

di Carlo Baldi

C’è chi parla di campionato riaperto, ma forse solo Rinaldi a tenere alto il vessillo di Borgo Pa- in realtà non si era mai chiuso. Bautista quan- nigale. La Yamaha dovrà fare a meno di Van der do vince lo fa con largo margine e con distacchi Mark per almeno due round, ma la R1 è senza Csempre importanti, ma quando sbaglia non dubbio la terza forza del campionato. raccoglie punti e negli ultimi tre round la de- Rosa e la MV Agusta. Alvaro Bautista voto 8. La caduta in gara2, terminazione di Rea e della Kawasaki è stata Mentre la Honda annaspa nelle zone basse del- Ecco il nostro giudizio sui protagonisti di Misa- che sommata a quella di Jerez ha riaperto il premiata. Ora sono solo 16 i punti che dividono la classifica, in BMW fanno sul serio ed il nuovo no. campionato, ha acceso una lampadina rossa il campione del mondo dall’ex pilota MotoGP. propulsore ha dato ulteriore vigore a Sykes, che sul cruscotto della Ducati, che inizia a chiedersi ha regalato alla casa tedesca il primo podio sta- Jonathan Rea voto 9,5. Sarebbe stato un 10 se le cadute siano dovute all’irruenza dello spa- E’ senza dubbio il campionato più combattuto gionale. Una Superbike che torna a destare in- e lode senza la scivolata nella Superpole race, gnolo, che vuole staccare tutti nei primi giri, o degli ultimi anni, anche se ancora non abbiamo teresse, come ha dimostrato anche il pubblico per la quale si è subito onestamente accusato. se invece ci sia sotto qualche problema tecnico, assistito ad un duello diretto tra i due titani di di Misano, con presenze sempre basse in valore Johnny sta ancora una volta dimostrando di visto che sia a Jerez che a Misano, gara2 è sta- questa stagione. Ed è un campionato appassio- assoluto, ma nettamente superiori a quelle de- essere un campione vero. Gli va dato il merito ta più calda dal punto di vista meteorologico. nante anche grazie a quelli che sino a qualche gli scorsi anni. di non aver mai mollato e di non essersi mai Se va avanti così bisogna che il buon Alvaro tiri tempo fa venivano considerati degli outsider, La Supersport continua a vivere sul duello dato per vinto, anche se Bautista lo svernicia fuori gli attributi. Ammesso li abbia. come i due alfieri della Yamaha e come il gio- fratricida tra Randy Krummenacher e Fede- in rettilineo. Corre ogni gara come fosse quella vane talento Razgatlioglu. Latitano invece due rico Caricasulo, con lo svizzero che è andato decisiva per l’assegnazione del titolo mondiale Toprak Razgatlioglu voto 8,5. Quando al piloti che sino allo scorso anno erano stati pro- a vincere proprio a casa del suo compagno di e porta sempre a casa il miglior risultato possi- talento cristallino si sommano grinta e deter- tagonisti: Chaz Davies e Marco Melandri. squadra, allungando in classifica. Primo podio bile. Forse questo mondiale lo vinceranno Bau- minazione, allora siamo di fronte ad un pilota per Mahias con la Kawasaki di Puccetti, mentre tista ed il suo missile rosso, ma se lo dovranno certamente al di sopra della media. Forse ad un Kawasaki uber alles a Misano in gara2, con il purtroppo una scivolata ha tolto di scena De sudare. Never give up. campione. Il giovane turco di Puccetti prosegue

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nella sua maturazione, con tre podi negli ulti- iamo a pensare che sia troppo brutto per esse- mi tre round. L’inesperienza (non ha ancora 23 re vero. Nightmare. anni) lo porta a strafare in Gara1, ma dopo aver distrutto la sua Ninja promette al team che il Leon Haslam voto 7. Due podi sono un bel giorno dopo salirà sul podio e cede al campio- bottino, se non fosse che in Gara2 prende ne del mondo solo nel finale. Ora che ha rotto paga da una Ninja privata e sul bagnato, dove il ghiaccio aspettiamoci grandi cose da questo dovrebbe fare la differenza, butta tutto alle or- ragazzo, che parla in modo ermetico, ma che in tiche con una scivolata. Bene, ma non benissi- pista si fa capire benissimo. mo.

Tom Sykes voto 8. Si sente a ragione al cen- Alex Lowes voto 7. Senza la caduta di saba- tro del progetto BMW e tira fuori il meglio dal to sotto la pioggia, sarebbe stato un weekend suo repertorio. A Misano la casa tedesca gli estremamente positivo per l’inglese della Ya- consegna il tanto desiderato nuovo motore e maha. Alex cade meno di prima, ma lo fa nei lui ringrazia con il primo podio stagionale. Può momenti peggiori. Ha fatto un grande passo in ripetete con la S1000RR lo stesso fantastico la- avanti rispetto allo scorso anno, ma gli manca voro che aveva fatto con la Ninja. ancora qualcosa.

Michael Ruben Rinaldi voto 7,5. Dopo Bau- voto 6,5. Stupisce tutti con tista è il pilota che riesce a sfruttare meglio la il secondo posto in Superpole, ma poi cade nuova V4. La sua è diversa da quella ufficiale due volte in gara. La seconda volta per un’er- (sospensioni) e lui non ha ancora l’esperienza rata scelta della gomma posteriore. Ha alzato il dello spagnolo, ma assieme alla sua squadra suo livello, ma ora deve trovare il limite, se non sta facendo un ottimo lavoro e si affaccia sem- serve a poco. Diamogli tempo, in fondo è al suo pre più spesso nelle zone alte della classifica. primo anno in Superbike.

Chaz Davies voto 5. Sta diventando un caso. Marco Melandri voto 5,5. Ci aspettavamo Che tra lui e la nuova Panigale non corra buon molto di più da lui a Misano. Ha fatto un netto sangue ormai lo abbiamo capito, ma ci sembra passo indietro rispetto ai round precedenti, impossibile che un pilota della sua caratura dove sembrava aver finalmente fatto pace con non riesca proprio ad adattarsi ad una moto la R1. Così come il suo compagno di squadra dal grande potenziale come la V4. Dopo aver sbaglia la scelta della gomma posteriore in schiumato rabbia per anni in attesa della moto Gara2 e va in terra. Deludente. competitiva, ora che ce l’ha si è perso. Continu- GUARDA TUTTE LE FOTO

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SBK. BAUTISTA: “LE VERE MOTO DA CORSA SONO A DUE TEMPI”

Sono venuto in Superbike con tanta fame di vittorie. I piloti della Superbike sono bravi ma il loro metodo di lavoro non è il massimo. In GP c’è più sicurezza rispetto alla Superbike

di Carlo Baldi

E’ bello intervistare Alvaro Bautista per- sotto la supervisione di Dall’Igna. Il pro- ché dice quello che pensa, senza tanti ti- getto mi ha stimolato e motivato, ed è per mori reverenziali. Con lui si può parlare di questo che ho accettato di cambiare il mio Etutto senza mai ricevere risposte banali e mondo, passando alle derivate dalla serie. di questi tempi non è cosa da poco, visto Ora posso dire che ho fatto la scelta giusta. che purtroppo spesso i piloti dicono tutti Mi sto divertendo molto, sono in una gran- le stesse cose e si guardano bene dal dare de squadra ed il mio rapporto con Ducati risposte “politicamente scorrette”. è ottimo”.

Qual è stata la tua reazione quan- Non sei il primo pilota che passa do hai saputo che avresti corso in dalla GP alla Superbike e qualcu- Superbike? no ha fatto questa scelta per tor- “Inizialmente l’opportunità di correre in nare a vincere. Superbike non era prevista. Io ho trascor- “Sono venuto in Superbike per vincere. so gran parte della mia vita in GP e per me Ho fame di vittorie e mi sto impegnando quello era l’unico mondo che conoscevo. al massimo per cercare di vincere il titolo Però Ducati mi ha parlato di un progetto mondiale. Non ho mai pensato al campio- ben strutturato e molto importante per nato delle derivate come ad una pensione la casa bolognese, con una moto nuova e dorata, dove concludere la mia carriera.

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Sono qui per lavorare sodo per me, per la Hai visto cosa è successo a Loren- mia squadra e per la Ducati. Nel mondo zo a Barcellona? Cosa ne pensi? delle corse conta solo la vittoria. Arrivare “E’ successa più o meno la stessa cosa a quarto o quinto non interessa a nessuno. me a Valencia nel 2011. Nella prima curva Io ho una moto molto competitiva, sono dopo la partenza ci siamo urtati io e Do- in una squadra altamente professionale vizioso e abbiamo trascinato fuori anche e stiamo vincendo molto. Questo mi ren- Hayden, Rossi e De Puniet. In questo caso de felice. Inoltre vedo che le mie vittorie non ho potuto fare nulla, mentre nel caso stanno rilanciando la Superbike in Spagna di Lorenzo ritengo che quella non sia una e questo è per me un motivo di orgoglio”. curva che debba stare in un autodromo. E’ una curva fatta per la Formula1 ma non è Ti piace l’ambiente della Super- adatta per le moto. Devi quasi fermarti e bike? curvare come se dovessi fare un’inversio- “In molti mi avevano detto che qui l’am- ne. Assurdo. Penso che siano arrivati tutti biente è più rilassato e che c’è meno un poco lunghi, ma se fossero stati in una stress. Personalmente per me non è cam- curva diversa non sarebbe successo nulla”. biato molto. Io continuo a lavorare e ad In GP penso ci sia maggiore attenzione alla arrivo sono molti i piloti che stanno cam- impegnarmi come ho sempre fatto, con la A Imola sei stato tra i piloti che sicurezza rispetto alla Superbike che corre biando metodologia di lavoro e questo stessa professionalità. In effetti l’ambien- non hanno voluto correre gara2. su circuiti dove la GP non corre da tempo”. penso sia un bene per la categoria”. te è più rilassato. Il rapporto tra i piloti è Parlando di sicurezza ritieni che si più sereno, anche per quanto riguarda i stia facendo abbastanza? Quale ritieni che sia il livello dei Ti aspettavi un inizio di campiona- social. Ma la differenza più sostanziale la “Ritengo che la sicurezza dovrebbe andare piloti della Superbike? to così travolgente e vittorioso? fa il pubblico, che qui è composto per la di pari passo con la tecnologia, ma pur- “Il livello dei piloti è alto, ma a mio parere “Sinceramente no. Sono venuto qui con maggior parte da appassionati. La Moto- troppo non sempre è così. Dieci anni fa le il metodo di lavoro è meno valido rispetto una grande fame di vittorie e sapevo di po- GP per molti è come una moda. Vengono gomme, le moto non consentivano di rag- a quello della MotoGP. Anche qui ci sono ter contare sull’appoggio della Ducati e di alle gare per stare nel paddock e per fare giungere le prestazioni odierne. Ora si va piloti con molto talento, alcuni dei quali una grande squadra. Però sono stato sor- le foto con piloti dei quali spesso non san- sempre più forte, specialmente nella per- potrebbero provare a correre in MotoGP”. preso anche io dal feeling che ho trovato no nemmeno con quale moto corrano. Qui correnza delle curve. In MotoGP ho spes- subito con la V4 e dai risultati che stiamo tra gli spettatori ci sono molti motociclisti, so richiesto di aumentare lo spazio delle Ti riferisci a Rea? ottenendo. appassionati di moto, che se ti chiedono vie di fuga, perché con le moto attuali gli “Johnny a mio parere è a metà strada tra di fare una foto con loro non è perché sei spazi si allungano. Per fortuna sono stati la Superbike e la GP, nel senso che non è Di certo sono rimasti stupiti anche i nostri Alvaro Bautista, ma perché sei un pilota fatti dei grandi passi in avanti per quan- ancora pronto per i prototipi, ma allo stes- avversari che sono passati dal dire che la della Superbike. Questo è bello e mi piace to riguarda l’abbigliamento, con caschi e so tempo è ad un livello superiore rispetto nostra Panigale non era nulla di speciale molto”. guanti più sicuri e tute munite di airbag. agli altri piloti delle derivate. Con il mio ad accusarci di aver portato in Superbike

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addirittura una MotoGP”. spondere. E’ senza dubbio strano che con una moto performante come questa io sia A 34 anni sei ancora giovane, ma l’unico a vincere ed è strano soprattutto che pensi mai al tuo futuro? gli altri piloti siano così lontani, anche per- “Ora mi sto divertendo molto e mi sembra di ché la mia moto non è diversa dalle altre. vivere una seconda giovinezza. Sto bene qui Sono io che guido in modo diverso e forse il e sinceramente non sto nemmeno pensando motivo è questo”. a quello che farò il prossimo anno. Sono se- reno, ho una famiglia e degli affetti alle spal- Hai iniziato in 125 ed in 250. Pensi le che mi rendono felice e quindi mi godo il che le due tempi aiutassero mag- momento e basta”. giormente i giovani a crescere? “Le vere moto da corsa sono a due tempi. Quanto sono importanti i soldi Richiedevano maggiore attenzione ed abili- per te? tà di guida. Sbagliare e cadere era più faci- “Sono importanti perché servono per vivere, le. Dovevi essere preciso e dare il gas nella ma se ti riferisci alle corse allora ti dico che quantità e al momento giusto. non lo sono, nel senso che non sono certa- Ora con le quattro tempi e l’elettronica è tut- mente il motivo per cui corro. Probabilmen- to più facile e ti vengono perdonati molti er- te guadagnavo di più in GP rispetto ad ora, rori. Le quattro tempi hanno livellato molto ma i soldi non sono mai stati determinanti i valori”. nelle mie scelte sportive. Anche in passato ho rinunciato ai soldi quando ho ritenuto che il progetto che mi veniva proposto fosse importante per me e per la mia carriera. Io corro perché mi piace e perché è la mia vita, ma ovviamente è anche la mia professione e quindi mi deve dare la possibilità di vivere bene”.

Come ti spieghi il fatto che sino ad ora solo tu hai portato al successo la V4 in SBK? “Sinceramente non ho mai controllato i dati degli altri piloti Ducati e quindi non ti so ri-

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MXGP GERMANIA. GAJSER E PRADO COME DA PRONOSTICO

Neanche le impegnative buche e le carreggia- Una doppietta ciascuno gli te del tracciato di Teutschenthal hanno ral- permette di rafforzare il ruolo lentato il cammino vittorioso di Tim Gajser e NJorge Prado che hanno letteralmente volato di leader rispettivamente anche nella 10a tappa iridata. della MXGP e della MX2; 4° L’ufficiale HRC ha centrato la 6a doppia affer- Guadagnini nella EMX125 e mazione con il solito ruolino di marcia, leg- 3° Forato nella 250 germente adulterato da un’innocua scivolata nella prima manche, recuperata immediata- mente, alla quale sono seguiti 18 giri al fulmi- cotone in testa al gruppo, che ha poi replicato in Gara 2.

Un successo di pregio per lo sloveno, il cui vantaggio in classifica dopo il giro di boa è salito a 83 punti nei confronti di Tony Cairoli, il quale mantiene comunque il posto d’onore con il discreto vantaggio di 69 lunghezze nei confronti di Jeremy Seewer. Lo svizzero dopo il 3° conquistato nella prima manche si è visto sfumare il podio causa la caduta alla partenza successiva, alla quale ha rimediato recuperan- di Massimo Zanzani

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do dalle retrovie sino all’8a piazza che gli Honda Redmoto Assomotor. ha permesso di chiudere 5° assoluto. Il francese, protagonista di alcune pesanti cadute giusto nel GP precedente, ha addi- Il podio è quindi stato completato dai due rittura preceduto Thomas Olsen, il pilota piloti della Yamaha Wilvo Arnaud Tonus e di casa Henry Jacobi e l’australiano Jed Gautier Paulin, quest’ultimo 3° assoluto Beaton; bravi anche gli azzurri Michele grazie al sorpasso su Max Anstie all’ultimo Cervellin e Morgan Lesiardo, terminati ri- giro, che sono anche a pari punteggio nel- spettivamente 8° e 9°. la classifica iridata rispettivamente al 4° e 5° posto. Alle loro spalle l’iridato MX2 Pau- Dopo aver aperto alla grande assicuran- ls Jonass, che piano piano sta trovando il dosi la vittoria della 1a manche EMX125, il passo giusto per recitare un ruolo da pro- leader Mattia Guadagnini nelle prime bat- tagonista anche nella classe regina. tute della successiva si è scontrato con un avversario e nel contatto ha piegato la leva La sfortuna ha invece continuato ad inveire del cambio, che a qualche giro dal termine sul team Kawasaki ufficiale, che dopo aver ha collassato costringendolo a chiudere perso Clement Desalle nel Gran Premio di la prova in seconda marcia rallentandolo Russia in Germania ha visto infortunarsi sino al 13° posto, così da chiudere la 5a anche Julien Lieber che si è fratturato un prova al 4° posto. gomito, ragion per cui la squadra KRT non sarà al via della prossima trasferta dop- Il buon margine che aveva in classifica gli pia in Indonesia; solo 10° questa volta Ivo ha permesso di mantenere la tabella ros- Monticelli, impegnato in una rimonta dalle sa con un margine di 13 punti sul vincitore retrovie in apertura e poi protagonista di di giornata, Tom Guyon. Non è stato così una scivolata dopo oltre la metà della suc- invece per Alberto Forato, ritornato al co- cessiva, che lo ha relegato dalla 7a alla 10a mando del campionato giusto nella prova posizione. Il film della MX2 è stato la repli- lettone, e che invece, non essendo riuscito ca di quelli precedenti, con Jorge Prado a fare meglio di 3°, è stato di nuovo costret- primattore assoluto, mattatore indiscus- to a mollare il ruolo di leader al francese so e solitario delle due manche. Sul po- Stephen Rubini, impostosi in entrambe le dio lo hanno accompagnato il compagno frazioni sull’olandese Roan Van De Moosdi- di squadra Tom Vialle e il sorprendente jk e sul veneto del team Husqvarna Maddii francese Mathys Boisrame che ha centrato Racing; 7° Nicholas Lapucci, 12° Giuseppe il suo primo podio in carriera in sella alla Tropepe e 14° Andrea Adamo.

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SALVINI GIGANTE, VERONA MONDIALE: FINALE TRAVOLGENTE A ROVETTA

Il Gran Premio Acerbis d’Italia ha decretato un Alex Salvini gigantesco e un Andrea Verona mondiale, con la TM, per un finale travolgente dell’EnduroGP a Rovetta

di Piero Batini

Andrea Verona. Rovetta. È il Gran Premio te con la passione traboccante che sversa dell’anno, L’EnduroGP allo stato dell’arte, dall’Enduro delle Valli. Eccoci, torniamo a noi Junior assegnato dal Gran Premio di Casa a Matteo Cavallo e Thomas Oldrati, i migliori di una Valli Bergamasche di un’altra Galassia, e in noi. Andrea Verona, vincitore della Gara e talen- Sabato, ma non di Alex Salvini. Invece il “Ven- Ache poi è la culla di quelle galassie in cui lo to straordinario da oggi a disposizione della dicatore” è uscito da un acuto di coraggio e Starbust dell’Enduro trasforma i Piloti in È stato il “violento” debutto del lungo week Storia dell’Enduro. di generosità e carattere che lascia senza pa- Stelle dandoci… del gas. È formazione stel- end con il Super Test e la EnduroGP 30th role. lare derivata dall’unione promotrice di ABC Anniversary Legends Race. È stato il Sabato Alex Salvini. EnduroGP. Non era dato sapere Di forza, rabbia, intransigenza, prima di tutto Communication e funzionale del Moto Club d’inferno di pioggia e fango sull’anello delle e neanche più, forse, immaginare che stava con sé stesso. Bergamo, a sua volta le stelle dipendenti del- cinque Speciali e del Controllo “punitivo”, in per succedere. Alex “Rocky” Salvini aveva Si parte con il migliore Holcombe definitiva- le Sezioni. Bene, direte voi, ecco un’esage- pieno e assoluto rispetto della natura e della sofferto il sabato micidiale del Gran Premio mente “dimesso” dall’infermeria. Sabato ha razione retorica con la quale si cerca di dare tradizione di una Gara non a caso di riferi- Acerbis d’Italia urlando dentro il casco l’im- vinto McCanney, stai a vedere che gli inglesi enfasi alla qualità della 43ma edizione della mento. potenza e il dolore alla spalla lussata in Gre- raddoppiano. Valli Bergamasche, ovvero quinta Prova del cia e rimessa a posto dopo troppo tempo. Mondiale EnduroGP. Ed è stato il finale da coronarie non in disor- Solo 9°. Il controllo “tirato” è stato avvilito, più tre mi- dine, martellamento di exploit, colpi di sce- nuti, ma il terreno è ancora demolito e il cal- Visto il risultato… l’enfasi è niente affatto na e generosità che, sotto un sole cocente e C’erano altri leit motiv nell’aria domenicale e do nell’umido fa ribollire. Holcombe, Oldrati, esagerata, anzi strettamente obiettiva, e se sullo sfondo delle Valli tirate a lucida luce, tersa della Valli, e una dannata paura ingle- Salvini, l’inglese resiste in testa, poi vince poi si dovesse notare una vela di “tifo”, tro- passa alla Storia per l’Opera vittoriosa di Alex se dominata a stento e rimessa nelle mani di Larrieu e alla fine del primoi di tre giri Salvini viamo che sia del tutto legittima e coeren- Salvini e per il Titolo di Campione del Mondo

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passa a comando con due Cross Test-capola- fantastico Claudio Spanu alla prima vittoria Franco Acerbis Mario Rinaldi, Joan Roma, Gian Marco Rossi, voro. nella Youth Enduro di cui… è leader. 1 Moto Club Matteo Rubin, Angelo Signorelli, Fausto Sco- Ancora Larrieu e ancora Oldrati, poi Salvini Moto Club Bergamo (+ il firmamento delle volo, Didier Tirard, Dany Wirz e di nuovo Larrieu. Bravo il francese, ma in- Leggi i risultati delle gare Sezioni) (Vince Ivan Cervantes) tanto alla fine del secondo giro Alex Salvini ha preso il volo, 40 secondi di vantaggio su Titoli di Coda 1 Motor Party (x tre giorni non- Red Bull Epic Rise Star Holcombe. EnduroGP Super Stars stop) Andrea Gasparini - Team SU BEL DRIS Daniel McCanney, TM, Saturday - Alex Salvini, L’ultimo giro registra la bella pressione di Honda, Sunday Leggende Campione del Mondo Junior Larrieu e il miracolo Freeman, che riesce ad- Anders Erikson, Jarno Boano, Alessandro Andrea Verona dirittura a vincere una Speciale nel suo Gran Enduro 1 Star Botturi, Ivan Cervantes, Giuseppe Gallino, Premio Calvario con una clavicola rotta. Lar- Matteo Cavallo, Sherco - Thomas Oldrati, Giorgio Grasso, Gionni Fossati, Paul Edmond- 7 Magnifici Comuni rieu scavalca Holcombe ma Salvini è inarri- Honda son, Ciryl Esquirol, Dario Croci, Alfons Hoe- Rovetta, Clusone, Gandino, Cerete, Songa- vabile, gigantesco. La domenica assoluta vers, Joakim Johanson, Pierfranco Muraglia, vazzo, Onore, Fino del Monte. della EnduroGP è sua! Enduro 2 Star Jeff Nilsson, Alessio Paoli, Tullio Pellegrinelli, Loic Larrieu, TM, Saturday – Alex Salvini, Thomas Oldrati. il Gran Premio Acerbis d’Ita- Honda, Sunday lia è un forziere inesauribile di emozioni e di enormi soddisfazioni. Tranne che per Matteo Enduro 3 Star Cavallo, vicinissimo ormai al successo storico Daniel McCanney, TM, Saturday – Steve Hol- ma piegato da una batteria fallata domenica. combe, Beta, Sunday

È la nota stonata dal Valli 2019, che però ci re- 10.000 Paletti stituisce il migliore Thomas Oldrati, vincitore 90 Mazze da 3KG perentorio della E1 davanti a Rudy Moroni e (per piantare i paletti) allo stoico, incredibile, eterno Brad Freeman. 50 KM di Fettuccia Freeman conserva la leadership di EnduroGp 350 Lunch Box (corrisponde al dato e E1, Salvini è in testa alla E2, Holcombe ri- per difetto dei Volontari) prende il suo camino nella E3. 1 2 Promoter – ABC Communication C’è posto nel Gran Premio d’Italia delle Vali Blanchard Alain + Bastien anche per un buon francese, Loic Larrieu vin- citore della E2, per un bell’inglese tornato tra 3 Presidenti noi e primo della E3, Steve Holcombe, e per il Mr. Giuliano Piccinini – Mr. Andrea Gatti – Mr. GUARDA TUTTE LE FOTO

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