Stefania Sandrelli

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Stefania Sandrelli L'UNITÀ / GIOVEDÌ 13 5 MAGGIO 1983 KOÌMA — Si chiama «Replay», Pirro, lo sceneggiatore che per in anni di cambiamento e di su «Replay» va a finire che si dicati all'lloffman di -Too- È nato si presenta confezionato con il numero zero, circolato solo crisi — aggiunge Ghirelli —. scaricano molte aspettative: tsie-, al film di talouch sulla ottima carta patinata e offre, in spazi ristretti, ha offerto un Se questa rivi?*a perciò riusci­ «In questo momento c'e biso­ Piaf e Ccrdan, all'Italnoleg- «Replay» al prezzo di millecinquecento capitolo inedito dal volume rà a penetrare i meccanismi gno di una rivista che dia bat­ gio, ai pupazzi milionari di lire, sessantaquattro pagine di sul neorealismo the ancora ha dello spettacolo e della comu­ taglia, che procuri fastidio. «Dark Crystal» e a Jerry Le­ nicazione, vale a dire una buo­ Non so veramente se sia nei wis Servizi sulla Rai, sulle pcliacoli nuovo articoli breli, un'inchiesta e in corso di scrittura. «private» e sulla tv via cavo co­ molte fotografie sul tema Perché «Replay»? Lo spiega na fetta della vita di oggi, e programmi. Almeno, allora, riuscirà anche a spiegarli al che spieghi anche ai profani il stituiscono il «cuore impegna­ Spettacolo & Comunicazione. Ghirelli: «Nessun dubbio che to» del numero, sotto forma di quindicinale Il quindicinale per quest'Ita­ lettore, vorrà dire che abbia­ linguaggio tecnico, un po' ter­ in Italia mancava una rivista roristico, con cui le tecnologie inchiesta. Teatro, jazz, posta- lia degli Anni Ottanta, vedi disposta ad accostare teatro mo raggiunto il nostro scopo». vanguardia e «Don Chisciot­ per la «società dello spettacolo», è ap­ come cinema, musica come te­ Un antecedente di «Replay» nuove comandano nello spet­ te» di Scapdrro per la scena, e pena nato: e, in edicola, riem­ levisione, fumetto e danza, è «Scena», il mensile nato nel tacolo, vedi nel cinema», pre­ poi foto di casa Savoia, servizi società dello pie un vuoto vistoso, quello la* senza un atteggiamento rigo­ 1976 solo per il teatro e veloce* ga Ugo Pirro. su «elettronica in musica», sul sciato dall'editoria in questo rosamente specialistico, ina mente allargatosi al rock, al Se questa richiesta e quelle •videotel», sulle spese dei Co­ spettacolo settore. neppure in modo casuale. Lo balletto, al cinema. «Scena» è di tutti i cultori di media e muni per la cultura e sulla'Ci- Due sera fa, per inaugurar* spazio di "Replay", insomma, morto nel 1981 e, nel frattem­ spettacolo verranno esaudite, na. L'appuntamento con lo, nel bello scantinato della è quello che resta libero fra 1' po, i consumi legati all'intrat­ si vedrà solo nel corso di una l'«inedito» stavolta è con una Libreria «Il Lcuto» a Roma, si inserto culturale dei settima­ tenimento sono cresciuti ver­ carriera, che alla neonata rivi­ sceneggiatura di Gillo Ponte- e svolto un incontro con ad* nali e le pubblicazioni mensili tiginosamente. Fa riflettere il sta si augura di buon cuore corvo. Interessante l'idea dei detti ai lavori. Lcco al tavolo che hanno interessi settona* fatto che solo oggi qualcuno lunga. notiziari, settore per settore, e Massimo Ghirelli, neodiretto­ li». abbia trovato energie, ispira­ Per ora', vediamo il numero la pagina-libri che, in chiusu­ Jerry Lewis: a lui è dedicato re, Fernaldo di Giammatteo, Ma il fatto che esista uno zioni e fondi per accompagna­ 1, tirato alla bella cifra di ra, coinvolge invece tutte le un servizio della nuova rivista Ivano Cipriani e Alberto A* «spazio libero» non £ tutto: re con appuntamenti scaden­ 50.000 copie, fresco di stampa e arti in una panoramica unica. «Replay» bru7zese, collaboratori per il «Oggi siamo aggrediti dalla ri* zati ogni quindici giorni que­ di qualche ingenuità iniziale. primo numero, accanto a Ugo voluzionc tecnologica. Siamo sta evoluzione del costume. E Apre il cinema, con servizi de­ Maria Serena Palieri della Bersagltera», scrisse co­ Brave, belle, dive o maggiorate fìsiche: lui che, con Comencini, l'ave­ va inventata in Pane, amore e Peter Tosh^profetà reggae, è in Italia per presentare per dieci settimane la TV (Rete 3) fantasia: un ex storico del ci­ nema divenuto sceneggiatore, il suo Lp «Marna Africa», dedicato alla cultura nera ci propone i ritratti di alcune Ettore M. Margadonna. Ma poi aggiunse: «Meno intelli­ e a tutti quelli che credono nel movimento «fasta» tra le più significative attrici gente della Loren e mal gui­ data, non ha fatto che rinne­ di casa nostra. Apre gare se stessa vivendo sulla rendita del primo trionfale il ciclo stasera Stefania successo: Una piccola occa­ sione di riscatto gliela offre Sandrelli con «Sedotta appunto Castellani, sia pure «Con questo disco in un film non riuscito. La e abbandonata». Vediamo, tra Lollo s'impegna nel personag­ gio di donna avida e avara, ma i modelli proposti, senza accettare d'imbruttirsi a sufficienza (e più ancora chi ha avuto nell'anima che nel corpo). regalo il paradiso» Brave e/o belle, attrici, di­ ve, maggiorate fìsiche: tutte i- più successo ARIANGELA Mela- taliane, dal dopoguerra che fi­ to — Afi'ml metal­ nisce (Silvana Mancano in Ri­ tra il pubblico M lurgico ferito nell'o­ so amaro, 1949) agli anni Set­ nore (1972) di Lina WertmUl- tanta che cominciano (Ma­ ler. Già valorizzata in teatro riangela Melato in Mimi me­ da Ronconi (Orlando tallurgico ferito nell'onore, Cinque Furioso) e scoperta in cinema 1972). Il grosso del raccolto protagoniste da Petri, viene qui lanciata da età tra il Cinquanta e il Ses­ del ciclo una regista-donna che, pur santa, quattro film per decen­ televisivo. concentrata su Giannini, le la­ nio. Totale: dieci film per die­ Dall'alto: scia spazio adeguato perché si ci protagoniste. Titolo (che sa Sandra Milo, riveli in pieno. Nel curioso e- un po' di shampoo): Brava 'e' Alida Valli. quilibrio tra voce profonda, bella, senza esitazioni. Sophie Loren e slancio del sentimento e in­ È il nuovo ciclo della Rete Stefania Sandrelli. cursioni grottesche, sono in Tre, che va in onda da stasera In basso, germe quasi tutti i suoi perso­ (Stefania Sandrelli, Sedotta e Gina Lollobrigida naggi futuri. abbandonata, 1964), mentre sta per esaurirsi l'iniziativa ANDRA Milo — La visi­ più prestigiosa dello stesso ca­ ta (1964) di Pietrange­ nale: 10 registi italiani - IO S lo Tra due Fellini (Otto racconti italiani. Anche in e mezzo e Giulietta degli spi­ questa occasione una decina riti) in cui era usata come di registi diversi: per l'esattez­ donnona sexy, la mostruosa za nove, perché Castellani vi zitella padana, rinforzata sul figura con due film. Ma una Si chiama didietro e affrescata in volto, volta tanto l'interesse si spo­ sembra al limite della carica­ sta sulle loro interpreti, tanto tura. Ma l'intimo calore e la più che la critica avrebbe a squisita dignità nel rapporto suo tempo avuto il torto (ma con l'egoismo dell'uomo, il quali torti non ha avuto la cri­ cattivo gusto unito alla sua ir t- \>/ tica?) di sottovalutarne l'im­ bontà d animo, ne fanno un portanza. altro ritratto memorabile del .•&!* /' La galleria, s'intende, è in Anna o Gìnd ^ nostro «regista delle donne». Io la conoscevo bene con la compenso del tutto occasiona­ MILANO — Qualche tempo gae è passata di moda, oltre al giamaicana. Come vengono le. Ci sono queste dieci e pote­ Sandrelli seguirà l'anno dopo. fa la rivista satirica Frigidai­ danaro guadagnato, cosa al­ utilizzati? va essercene qualche altra re dopo la scomparsa di Bob tro le è rimasto? «Purtroppo non ne traggo­ (Monica Vitti, per esempio), ILVANA Mangano — Marley commentò molto ci­ «Sono in troppi a dire che il no vantaggio né il governo ma si tratta di un omaggio e Riso amaro (1949) di nicamente: «Ora finalmente reggae è finito, ma per 11 reg­ né la popolazione che deve non di un disegno critico o S De Santis. Miss Mondi­ non ci si potrà più confonde­ gae è impossibile essere fuori sempre sottoporsi a grandi storico. L'alibi sarebbe, come la donna italiana? na in calze nere da Angelo Az­ re con Peter Tosh: Bob Mar­ moda perché non è uno stile sacrifici. Chi guadagna vera­ ammette lo stesso curatore zurro, portatrice in risaia di ley è quello morto». passeggero ma parte dell'a­ mente sono i soliti pirati che Vieri Razzini, la «situazione consumismo all'americana nima di chi lo suona». gestiscono il business disco­ di esagerato e disordinato (boogie-woogie e chewing- Al di là della macabra con­ grafico e che si dividono le consumo di film che si fa oggi gum) e fumettismo nostrano statazione, nell'affermazio­ — Che cosa ha significato grosse somme ricavate». nel nostro paese attraverso la (Grand Hotel), il suo destino ne era nascosta anche una per lei la morte di Bob Mar­ — Il reggae è riuscito a televisione». Però a nessuno tragico nel film si converte piccola verità. Nell'autentica ley? scardinare qualcosa di questo viene in mente, proprio per nella realtà in un sogno rag­ esplosione che qualche anno «Marley non era il re del meccanismo di potere? questo, di porre un freno e da­ giunto: sposa il produttore e fa portò la musica della Già- reggae, ma solo un suo rap­ •Non ha importanza ciò maica sulle labbra di tutti ri­ presentante, un buon musi­ re un po' d'ordine al caos? tocca col dito il cielo delle sultò infatti spesso difficile che ha scardinato. L'impor­ stelle. Il suo mito s'impone cista che suonava la nostra tante è rendersi conto «.he c'è Tuttavia nell'omaggio un'i­ trovare un'autentica origi­ musica. La sua morte non ha ancora molto da fare e che dea buona c'è e non troppo u- anche oltreoceano.
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