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Alla scoperta di FIRENZE FUORI PORTA :

Villa Medicea e cucine, Museo della Natura Morta, Tenuta di Capezzana

Visita guidata al la medicea di poggio a caiano e alle sue cucine, al museo della natura morta e alla tenuta di capezzana

Visita guidata e degustazione dei vini/pranzo light nella tenuta di capezzana domenica 2 Ottobre - Ore 9 .3 0

Visita a cura della Dott.ssa isabella TronconI e condotta dalla Dott.ssa Giulia Bozzi

La Villa medicea di Poggio a Caiano, chiamata anche Ambra, è una delle ville medicee più famose e si trova nel comune di Poggio a C aiano ( PO ). Oggi è di proprietà statale e ospita due nuclei museali: uno degli appartamenti storici (piano terra e primo piano) e il Museo della natura morta (secondo piano). 1

La villa è forse il migliore esempio di architettura commissionata da Lorenzo il Magnifico , in questo caso a Giuliano da Sangallo verso il 1480 .

Fu' fatta edificare da Lorenzo de' Medici dopo aver comprato un podere a destinazione rustica da Giovanni Rucellai , il quale a sua volta aveva acquistato quello che allora era un semplice fortilizio, da Palla di Noferi Strozzi , costruito dalla famiglia dei Cancellieri di Pistoia ai primi del .

Dopo un periodo di intensi acquisti fondiari da parte della famiglia Medici, nell'area di Poggio a Caiano e anche sull'altra sponda del fiume Ombrone, presso Tavola , tra il 1470 e il 1474 , Lorenzo incaricò Giuliano da Sangallo di realizzare una villa che divenn e il prototipo della dimora signorile di campagna nei secoli successivi. Lorenzo infatti, tramite il suo architetto preferito, fu tra i primi a concepire uno spazio agreste in cui il territorio venisse ordinato e plasmato secondo le esigenze dell'armonia; iniziava infatti in quell'epoca a tramontare l'idea della villa - fortezza (come la villa di Careggi , più simile a un castello , realizzata solo trent'anni prima da Michelozzo per Cosimo il Vecchio , il nonno di Lorenzo).

Alla morte di Giangastone ( 1737 ), fratello di Ferdinando e ultimo discendente dei Medici, la villa passò ai nuovi granduchi toscani, gli Asburgo - Lorena , che continuarono ad utilizzarla come residenza estiva o come punto di sosta durante i lo ro viaggi verso o Pistoia . Furono approntati i necessari lavori di manutenzione e restauro periodici, anche se, secondo la loro strategia economica, essi intesero ridimensionare i possedimenti agresti: cominciarono a non usare più alcune ville (come l' Ambrogiana e Lappeggi ), facendone confluire gli arredi a Palazzo Pitti e alle residen ze superstiti. Quando Firenze divenne capitale, Vittorio Emanuele II , amante dei cavalli e della caccia, fece risistemare la villa: furono costruite nuove scuderie ed alcune sale al piano terra vennero ridecorate, come la sala da biliardo al pian terreno o la Sala dei Pranzi, su pro getto dell'architetto Antonio Sailer . Nel 1984 divenne m useo nazionale a da allora è iniziato un importante ciclo di restauri, dove grazie a un preziosissimo inventario datato 1911 , si è cercato di ricostruire il più possibile l'aspetto interno della villa a quell'epoca, recuperando tutti gli oggetti, mobili e opere d'arte sparsi tra i vari musei e depositi statali.

Tenuta di Capezzana dei Conti Contini Bonacossi

A Carmignano la vite si coltivava già nell’epoca preromana, circa 3000 anni fa, come dimostrano i vasi da vino e le coppe da degustazione trovati nelle tombe etrusche. Nell’archivio di stato di Firenze è stata ritrovata una pergamena datata 804: si tratta di un contratto di affitto che documenta come già 1200 anni fa a Capezzana venissero coltivati olivi e viti per la produzione dell’olio e del vino.

Nel primo Rinascimento una donna, Monna Nera Bonaccorsi, costruiva la prima “casa da Signori” e nove case poderali con i relativi impianti viticoli; era il 1475. Altre generazioni e famiglie si sono avvicendate nella proprietà della tenuta: i Cantucci, imparentati con i Medici, e i Marchesi Bourbon del Monte. Nel XVIII secolo una Cantucci sposata Bourbon ingrandì la fattoria e acquistò nuovi poderi; introdusse inoltre un metodo amministrativo es emplare, i cui documenti si conservano ancora oggi nell’archivio storico dell’azienda.

Dopo i Bourbon del Monte l’azienda passò agli Adimari Morelli e poi ai Franchetti Rothschild e, dalla vedova Sara de Rothschild, per poi arrivare ai Contini Bonacossi, l a nostra Famiglia, nel 1920. 2

La visita durerà 4 ore (circa)

Quota di partecipazione :  € 15 ,00 a persona per i Soci AIDA + € 20 per pranzo light  € 2 0 ,00 a persona per i non soci + € 20 per pranzo light

La quota include la visita guidata della Villa Medicea, Museo di Storia naturale, Il gruppo sarà costituito massimo da 2 5 persone .

Tenuta di Capezzana: il pranzo light con degustazione dei vini della tenuta e i prodotti tipici dell’area geografica e la prenotazione /ingresso alla struttura in esclusiva ha un costo di 20 euro .

Le prenotazioni ed il contestuale pagamento potranno essere effettuati presso: Elisabetta FANTECHI BECATTINI - Sede Almaviva Firenze Viale Gramsci - Stanza 413 ( [email protected] ) Tel. 055.2282410

Umberto NE GR I N - Sede Almaviva Firenze Viale Gramsci - Stanza 415 ( u . negrin @almaviva.it ) Tel. 055.2282470

Paolo PIU - Sede Almaviva Firenze Viale Gramsci - Stanza 415 ( p . piu @almaviva.it ) Tel. 055.2282465

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