Piano Di Zona – Ambito Territoriale Nr
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Cellino San Marco – Erchie – Latiano – Mesagne – San Donaci – San Pancrazio Salentino – San Pietro Vernotico – Torchiarolo Torre Santa Susanna Provincia di Brindisi ASL/BR1 Piano di Zona – Ambito Territoriale nr. 4 2005 – 2007 Cellino San Marco – Erchie – Latiano – Mesagne – San Donaci – San Pancrazio Salentino – San Pietro Vernotico. – Torchiarolo – Torre Santa Susanna AUSL BR/1 INDICE DEL PIANO Pg. PREMESSA 1 Riferimenti legislativi ……………………………………………………………………………………… 18 Capitolo I – La relazione sociale dell’Ambito territoriale 1.1 Contesto Socio-Economico di ambito e caratteristiche strutturali della popolazione ………………… 25 1.2 Dall’analisi dei bisogni all’offerta di servizi e spesa sociale…………………………………………… 41 1.3 Rilevazione dati sui servizi socio-sanitari del distretto nr. 4 della AUSL BR1…………………………. 79 1.4 Analisi della spesa sociale dell’Ambito in rapporto alla trasversalità delle aree e al sistema di ambito 85 1.5 Carenze a cui il Piano di Zona deve fornire prioritariamente risposte ………………………………… 87 Capitolo II – Gli obiettivi strategici e le priorità del Piano 2.1 Gli obiettivi generali di crescita del sistema di welfare locale ……………………………………… 91 2.2 Obiettivi specifici per area prioritaria di intervento e tipologie dei servizi da potenziare ……………. 96 2.3 La rete dei livelli essenziali di assistenza ……………………………………………………….……… 118 2.4 Compiti ruoli e strategie per l’integrazione socio sanitaria …………………………………………… 120 2.5 La qualità del sistema sociale ………………………………………………………………………… 122 2.6 Le azioni di sistema …………………………………………………………………………………… 126 2.7 Le azioni sperimentali ………………………………………………………………………………… 129 Progetti proposti dalla Provincia di Brindisi ……………………………………………………………. 131 Capitolo III – Le scelte strategiche per l’assetto gestionale ed organizzativo dell’Ambito 3.1 La gestione associata tra comuni per l’esercizio delle funzioni Sociali ……………………………… 134 3.2 Il percorso di associazionismo intercomunale………………………………………..……………... 136 3.3 Criteri e motivazioni in ordine alle forme di gestione dei servizi socio-assistenziali ………………… 144 3.4 L’Ufficio di Piano ed il regolamento per il funzionamento dell’UdP. La dotazione di risorse umane, i 151 flussi informativi ed i nessi procedurali tra UdP e Comuni. 3.5 Il monitoraggio e la valutazione del Piano di Zona …………………………………………………… 157 Capitolo IV – La programmazione finanziaria 4.1 Il quadro di risorse dell’ Ambito nr. 4 per fonte di finanziamento ………………………… 160 4.2 L’allocazione delle risorse disponibili per area prioritaria …………………………………………… 164 4.3 Spesa sociale pro – capite dei Comuni e spesa sociale pro – capite dell’Ambito ……………………… 176 Piano di Zona – Ambito Territoriale n° 4 2005/2007 Cellino San Marco – Erchie – Latiano – Mesagne – San Donaci – San Pancrazio Salentino – San Pietro Vernotico. – Torchiarolo – Torre Santa Susanna - Provincia di Brindisi A.U.S.L. BR/1 PPrreemmeessssaa La legge n° 328 /2000 ha apportato una grande innovazione nel campo dei Servizi Sociali, infatti, adottando quello che è il principio dell’art.128 del decreto legislativo, ha stabilito che i servizi sociali siano da intendersi come “prestazione di servizi gratuiti ed a pagamento e prestazioni economiche al fine di rimuovere e superare tutte le difficoltà socio-economiche che i cittadini possono incontrare nel percorso della propria esistenza”. Nell’ottica di questa nuova concezione, una importante novità è quella dell’aver delineato un “Welfare plurale” che vede i poteri e le responsabilità condivise e, soprattutto, il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati che hanno un ruolo fondamentale nella progettazione e realizzazione dei servizi. I soggetti pubblici coinvolti nella programmazione, progettazione e realizzazione di un sistema integrato di servizi socio-sanitari, ognuno per quanto è di propria competenza, sono: Comuni, Province e Regione, nonché, a garanzia della ulteriore tutela dei diritti dei cittadini, i soggetti del privato sociale (Terzo Settore ), le organizzazioni sindacali, gli altri enti ed istituzioni pubbliche (Scuole, ASL, Ministero di Grazia e Giustizia – Servizio Sociale Adulti e Servizio Sociale Minori ecc.). La nuova normativa, quindi, ha stabilito come condizione essenziale per poter operare il rispetto del principio di sussidiarietà, da intendersi non come divisione rigida delle competenze ma come il convergere di molteplici e diverse abilità e risorse su una medesima problematica sociale. La Legge n° 328/2000 ha soprattutto inteso guidare i Comuni verso una gestione associata dei servizi, al fine di costruire un sistema integrato di servizi sociali che possa coniugare tra loro i seguenti principi fondamentali: a) solidarietà ed efficienza; b) efficacia ed economicità; c) qualità degli interventi e loro razionalizzazione. Emerge, con maggiore evidenza, il ruolo centrale e peculiare del Comune, titolare delle funzioni amministrative svolte a livello locale che partecipa alla programmazione regionale, poiché chiamato ad elaborare il Piano Sociale di Zona, garantendone l’attuazione, promuovendo la costituzione di accordi di programma e di rapporti con il Terzo Settore, Istituzioni Pubbliche ed Organizzazioni Sindacali, verificando e valutando i risultati ed i processi implementati. 3 Piano di Zona – Ambito Territoriale n° 4 2005/2007 Cellino San Marco – Erchie – Latiano – Mesagne – San Donaci – San Pancrazio Salentino – San Pietro Vernotico. – Torchiarolo – Torre Santa Susanna - Provincia di Brindisi A.U.S.L. BR/1 La Regione Puglia con la legge n°17 del 25/8/03, attuativa della legge quadro n°328 dell’8/11/00, disciplina il nuovo Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali in Puglia. Detta, inoltre, “quelli che sono i principi e gli indirizzi della programmazione generale in materia di politiche sociali e dispone, altresì, che la programmazione dei servizi avvenga attraverso la definizione di specifico Piano Regionale attuato attraverso i Piani di Zona definiti dai Comuni singoli o associati”. La Regione Puglia ha definito “la zona” come ambito coincidente con i Distretti Sanitari, in quanto deve rappresentare l’ambito di pianificazione strategica e di programmazione attuativa del sistema dei servizi alla persona, sia in campo sociale che in quello sanitario. Il Piano di Zona è “lo strumento fondamentale attraverso il quale i Comuni, con il concorso di tutti i soggetti attivi nella progettazione, possono designare il sistema integrato di interventi e servizi sociali, con riferimento agli obiettivi strategici, agli strumenti realizzativi e alle risorse da attivare”. Pertanto, nell’attuazione di quanto previsto dal Piano Sociale Regionale - approvato con delibera n° 1104 del 04/08/2004 - e dalle Linee Guide ed atti d’indirizzo e coordinamento per l’attuazione del Piano Sociale Regionale, l’Ambito Territoriale n° 4 ha predisposto il Piano di Zona che ha visto coinvolti tutti i soggetti attivi nella programmazione (Comuni, ASL BR/1, associazioni di volontariato, cooperazione sociale, sindacati, enti ed istituzioni pubbliche: Scuole, Ministero di Grazia e Giustizia – Servizio Sociale Adulti e Servizio Sociale Minori, parrocchie). Il Piano di Zona, della durata triennale, è stato definito dai Comuni associati, d’intesa con l’ASL, sulla base delle indicazioni del Piano Sociale Regionale e con la partecipazione dei soggetti di cui all’art.1 della sopracitata legge che, attraverso specifiche forme di concertazione, concorrono, con proprie risorse, alla realizzazione del Piano. Al fine di realizzare un sistema integrato di servizi socio-sanitari la L.R. n°13/02 ha stabilito gli ambiti territoriali, attori di tale programmazione, specificando la loro corrispondenza alle circoscrizioni territoriali dei distretti socio-sanitari della Puglia e dando atto che il comune capofila dell’ambito territoriale è da identificarsi con quello sede del distretto socio-sanitario. Alla luce di quanto determinato dalla suddetta legge, il Distretto socio- sanitario/ambito n°4 risulta composto dai seguenti comuni: Cellino S. Marco, Erchie, Latiano, Mesagne, Sandonaci, San Pancrazio, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Torre S. Susanna, con il comune di Mesagne sede del distretto socio-sanitario. Prima di analizzare il percorso sostenuto finalizzato all’elaborazione del Piano di Zona dell’Ambito territoriale n°4 e onde poter meglio valutare il lavoro svolto, è doveroso avanzare alcune considerazioni. La predisposizione del suddetto Piano di Zona non ha rappresentato un percorso semplice, dovendo cimentarsi con un nuovo modo di lavorare, passando, cioè, da una logica gestionale autonoma dell’esistente ad una logica di programmazione integrata. Questo ha comportato che tutti i soggetti attivi mostrassero perplessità ed incertezze durante lo svolgimento delle varie fasi di costruzione del Piano di Zona . Ciò nonostante ha prevalso un confronto positivo, sostenuto da una sinergia operativa che ha consentito di superare le difficoltà metodologiche e contenutistiche. 4 Piano di Zona – Ambito Territoriale n° 4 2005/2007 Cellino San Marco – Erchie – Latiano – Mesagne – San Donaci – San Pancrazio Salentino – San Pietro Vernotico. – Torchiarolo – Torre Santa Susanna - Provincia di Brindisi A.U.S.L. BR/1 Altro aspetto positivo riscontrato è stato l’assiduo impegno, espresso collegialmente, sia da parte della compagine politica, che ha recepito l’importanza del Piano Sociale di Zona ed il radicale mutamento da prodursi nella nostra realtà territoriale, sia da parte del Gruppo Tecnico e dei soggetti attivi che hanno messo a disposizione la propria professionalità, cultura, esperienza e