PAESTUM... Non Si Possono Far Fallire Le Imprese Per Non Far Fallire La Pubblica Ammi- Nistrazione
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
0828.720114 - unicosettimanale.it - [email protected] € 1,00 Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 177 - Capaccio- Anno XIII Poste Italiane - Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25,00€ n° 25 del 02 Luglio 2011 CAPACCIO AGROPOLI IL SINDACO DI GIUNGANO TURISMO, A BREVE UNA di Antonio Marino LANCIAILGUANTODISFIDA LEGGE AD HOC PER Salviamo A PASQUALE MARINO IL RILANCIO le imprese ARTICOLO A PAG. 6 ARTICOLO A PAG. 9 PAESTUM... Non si possono far fallire le imprese per non far fallire la pubblica ammi- nistrazione. Questo è un dato di fatto. Molte imprese sono sempre più in difficoltà per i ritardi della pub- blica amministrazione nei paga- menti. A volte ci sono delle serie difficoltà, i funzionari della pubblica CONTINUA A PAGINA 2 di Aurelio Di Matteo La colpa è Dormi sepolta sempre di altri sotto un campo di mais ARTICOLO A PAGINA 22 Una volta era prassi affermare: “Piove? Governo ladro!” I rifiuti di BATTIPAGLIA EBOLI Napoli hanno ormai consolidato un altro fasullo colpevole per nascon- dere le proprie responsabilità e inca- Un’enclave inespugnabile: pacità, sia operative sia decisionali. Demeritocrazia L’antica attività di accattonaggio e la sperimentata solerte capacità di la Marina di Eboli di Ernesto Giacomino di Francesco Faenza CONTINUA A PAGINA 2 La storia dello svincolo autostradale di Battipaglia, Due morti. Due decessi. Evitabili? Forse no. Due ba- per grosse linee, la conosciamo un po’ tutti. Magari gnanti annegati. Per imprudenza. Per una leggerezza. con un po’ di soggettività sulla retrodatazione del Il primo era di San Cipriano Picentino. Si gettà in problema (chi lo fa partire dagli anni ’70, chi dai ‘90; acqua il 29 maggio, per salvare le figlie della compa- chi dai tempi degli etruschi, che proprio a causa delle gna. La comitiva aveva da poco finito di pranzare. Le code all’uscita furono fregati dai greci nella coloniz- ragazzine entrarono in acqua e si sentirono male. Il zazione di Paestum), ma comunque il succo è quello: "papà" adottivo le andò a soccorrere. E morì. Conge- anni su anni persi per beghe burocratiche, infiltra- stione gastrica. Questo è il responso. Questa è la cro- zioni camorristiche, deficit dei costruttori e, sul naca. Un mese dopo, il 29 giugno, altro episodio. CONTINUA A PAGINA 20 CONTINUA A PAGINA 18 seguici su www.cilentoworld.com N° 25 2 02 Luglio 2011 Lʼeditoriale AMBIENTE. Finiamola con l’emergenza Diritti e doveri in materia di rifiuti DALLA PRIMA e generose province di Sa- da sotterrare in giro per nalmente dopo tanti anni sprecare risorse hanno in- lerno e Avellino, gli ammi- l’Italia, dopo avere “unto” tutto dovesse tornare alla dividuato nella Lega il “ne- nistratori sono stati capaci molte mani probabilmente normalità gestionale. Lo mico” e l’ostacolo che del più grande miracolo, già per se stesse non pro- stesso titolo del decreto, impediscono di risolvere trasformare la normalità in prio pulite. Risolvere la dif- (“Disposizioni urgenti per gli annosi mali. E qui non straordinarietà e in pe- ficoltà di raccolta e la cessazione dello stato di si fa distinzione tra le forze renne emergenza! È questo smaltimento dei rifiuti da emergenza in materia di ri- politiche che in questo il vero e grande miracolo ben 17 anni era compito fiuti nella regione Campa- sono accomunate dallo di Napoli: diciassette anni delle amministrazioni pub- nia”) lo faceva sperare. stesso atteggiamento. E se di emergenza-scandalo! E bliche locali e dei vari Non è stato così! Ci siamo a parlare (e perché solo chi è chiamato a pagare Commissari straordinari, dovuti accorgere che con il ora?) è un intellettuale o un tutto questo? Penalmente ivi compreso San Berto- Decreto 196/2010, il quale politico che si dà aria cul- non chi per anni è stato laso. Gli è che la straordi- doveva sancire la fine della turale, dietro ai rifiuti inadempiente, compresi i narietà e l’emergenza sono lunghissima emergenza, spunta la camorra, l’im- Commissari straordinari state “un’invenzione giuri- ciò che è cambiato è sol- mancabile chiave univer- che si sono avvicendati dica e politica” per alimen- tanto il nome. Non si parla sale d’interpretazione di negli anni con il solo tare il mercato delle più di emergenza rifiuti tutti i fenomeni negativi. scopo di risolvere il pro- consulenze e i “viaggi eso- bensì di “elevata criticità”. Come se dietro ai rifiuti blema, ma il Governatore tici” dei cumuli di rifiuti in E così oggi tutti invocano della Calabria o della Sici- Caldoro ultimo arrivato e, terre lontane. L’inizio isti- l’ennesimo intervento del lia o della Puglia non ci a sentire l’intellettuale di tuzionale dell’”emergenza Governo, a cominciare dai siano, in modo o nell’altro, turno, moralmente la Lega rifiuti in Campania” si deputati del PD, a ciò un le organizzazioni criminali (“una posizione vergo- ebbe con la Presidenza del tempo alquanto restii per e il malaffare. Solo che lì i gnosa, ignobile, irrespon- Consiglio Ciampi (1994), la presenza del poco rifiuti vengono puntual- sabile” è stato poi fu la volta di Berlu- amato Berlusconi, alimen- mente rimossi dalle strade sentenziato!) che, invece, sconi (1994-95, 2001-05) tando uno stolto antileghi- utilizzando solo gli stru- legittimamente con cruda passando per Dini (1995- smo, magari speranzoso menti della normalità am- decisione e realistica ana- 96), D’Alema (1998-2000), per altri fini, e tacendo sul ministrativa e gestionale. A lisi si oppone all’ennesimo Prodi (1996-98, 2006- loro colpevole, pregresso e Napoli e, di conseguenza, Decreto valido soltanto a 2008). Con il DL n. annoso silenzio; per conti- nelle incolpevoli, virtuose elargire denaro pubblico 195/2009 sembrava che fi- nuare con i soliti intellet- tuali che nella L’ EDITORIALE. percussioni che possono straordinarietà hanno tro- significare la perdita di vato alimento per le loro posti di lavoro e, nei casi “avventure” culturali. più drammatici, anche la Certo l’intervento con Salviamo le imprese chiusura dell’attività. E’ un molte probabilità ci sarà, e settore, inoltre, cui la cor- con il consenso anche DALLA PRIMA mica i sindaci e gli ammi- ruzione non è estranea… della Lega, che dopo tutto amministrazione si com- nistratori. Quelle sono Capita proprio come il più che “egoista e irre- portano con indifferenza e persone giuridiche non formaggio sui macche- sponsabile” si limita a dire superficialità creando sen- persone fisiche. Sono loro roni! Eppure, oggi l’im- pane al pane e vino al sibili danni alle imprese. E che devono rispettare presa qui al Sud è ancora vino. Sarebbe auspicabile, parliamo soprattutto delle l’impresa e non viceversa. vista con invidia e criti- però, che in quel Decreto imprese del comparto edi- Sono i pubblici ammini- cata con eccessiva facilità. fossero stabiliti chiara- lizio. Adesso c’è qualche stratori che devono capire Nei nostri paesini dell’en- mente le decisioni da timida protesta da parte che il problema numero troterra capita anche che prendere dalle varie istitu- dell’Ance provinciale, ma uno riguarda le forniture, c’è più rispetto per i bravi zioni locali, i tempi di que- è poca cosa rispetto alla gli appalti ed i servizi re- operai forestali che per gli ste decisioni, il termine gravità della situazione. golarmente prestati dalle imprenditori: come dire inderogabile di fine emer- Io suggerisco alle imprese imprese ed il cui paga- che è meglio essere va- genza e, cosa importante, di fare i decreti ingiuntivi mento resta bloccato per goni che locomotive… Per l’automatica decadenza di quando la pubblica am- mesi se non addirittura questo esiste il Sud ed esi- Sindaci, Presidenti di Pro- ministrazione è cattiva pa- per anni con evidenti ri- sterà ancora per lunghi vincia e di Regione ina- gatrice. Non c’è altra percussioni negative sulla decenni! dempienti. È troppo soluzione. Ed è sbagliato liquidità disponibile per sperare almeno in questo? affermare che con i de- gli imprenditori e sul- Antonio Marino Aurelio Di Matteo creti ingiuntivi ci si ini- l’esposizione bancaria. Ri- N° 25 Cultura 02 Luglio 2011 3 IL VIAGGIO DELLO SCRITTORE. Sul mare nel fuoco del tramonto Emozioni di viaggio a Palinuro, tra storia e mito Sulla sinistra la strada pro- fornì anse accoglienti per vinciale s’inciela, dolce, la macerazione del lino. E’ fra i tornanti delle colline a la porta, come da topo- conquista di San Mauro La nimo, per accedere al ca- Bruca e San Nazario, terre poluogo Centola, che fu di di monaci italo/greci, che sicuro un punto di riferi- vi fondarono abbazie ed mento per i paesi del cir- insegnarono ai contadini condario per la nobiltà di innesti per nuove colture e censo e di casato, di cui è la tecnica per la regimen- traccia nelle belle dimore tazione delle acque. gentilizie a vanto di un A sinistra uno spiazzo/bel- centro storico ben conser- vedere è il punto di osser- vato.E’, fuori dubbio, un vazione ideale per un punto di oservazione colpo d’occhio carico di unico sullo scenario di un emozioni sul mare dei miti orizzonte infinito di mare e della storia: La spiaggia ai piedi delle colline, in delle Saline, lunga, ostenta cui trionfa l’ulivo secolare E’ delirio di luce CAPO PALINURO il litorale sabbioso che ac- Palinuro e la vite generosa di umori. cende iridescenze al sole col Capo a catapulta il regno degli aironi a sen- E’ la faccia policroma del con una merlatura di trina sugli abissi tinella/postazione su altari Cilento nella ricchezza e d’argento della risacca a a sigillo/mistero di pietra e che,pettoruti, varietà della sua offerta per carezza/bacio di battigia: nelle grotte spiano con diffidenza la soddisfare le esigenze di M’incanto al tozzo braccio di amore e morte di mia intrusione a profana- un turismo che si esalta e di terra, balena spiaggiata, scontrosa ninfa.