Toponomastica Di Bonemerse
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PROVINCIA DI CREMONA COMUNE DI BONEMERSE VALERIO FERRARI LILIANA RUGGERI TOPONOMASTICA DI BONEMERSE Cremona 2003 ATLANTE TOPONOMASTICO DELLA PROVINCIA DI CREMONA 9 ATLANTE TOPONOMASTICO DELLA PROVINCIA DI CREMONA 9 VALERIO FERRARI LILIANA RUGGERI TOPONOMASTICA DI BONEMERSE Cremona 2003 Presentazione Scorrendo le pagine di questo nuovo contributo all'Atlante toponoma stico dellaprovincia di Cremona - il nono, in ordine numerico - dedicato al comune di Bonemerse, sembra più facile convincersi di come, sovente, dal quadro microtoponomastico, antico e attuale, di un determinato territorio siapossibile dedurre ben più di un aspetto della sua dimensione storica. Si tratta di sfaccettature tanto composite quanto spesso trascurate, anche perché non sempre testimoniate apertamente dalla documentazione scritta, eppure in grado di rivitalizzare una storia quotidianaprogredita nel tempo e divenuta storia delle trasformazioni sociali, dei mutamenti delpae saggio locale, storia di processi lenti, ma inesorabili, che hanno coinvolto intere generazioni. Indissolubilmente legato alle vicende della vicinissima città di Cremona, del cuipiù stretto scenario suburbano ha semprefattoparte, il ter ritorio di Bonemerse conserva nella sua toponomasticafondiaria soprattut to le tracce di un paesaggio agrario fortemente influenzato dalle richieste della società cittadina, che avremmo potuto vederefedelmente rispecchiate nelle merci offerte sui suoi mercati. E tra tutte le attività agricole lapiù dif fusa, qui, dovette essereper secoli la viticoltura. Una viticoltura specializzata, organizzata in piccole parcelle densa mente aggregatefra loro e provviste di tutti quegli accessori - come i torchi, ipozzi, le cantine-magazzino - che l'intraprendente proprietà cittadina non trascurava di curare a titolo di investimento e di sviluppo di un'economia vivace e sorvegliata. Se questo, ed altro ancora, ovviamente, può affiorare dall'indagine toponomastica condotta in un comune prossimo alla città, che le piccole dimensioni territoriali non riducono affatto d'importanza, ciò non può che avvalorare l'assunto secondo cui una lettura tanto minuta e dettagliata di un vasto territorio, come è la provincia di Cremona, non potrà che benefi ciare di sempre nuovi aspetti e risvolti di sicuro interesse che contribuiran no ad illustrarne la complessa storia umana. E', anche questo, un aspetto della ricerca che procede in sintonia con l'obiettivoprincipale dell'Atlante toponomastico della provincia di Cremona di riassegnare il senso originario alle migliaia di nomi di luogo - siano essi veri microtoponimi o semplici termini di riferimento - ancora riscontrabili nel territorio dei singoli comuni, ricercandone il significatoprimitivo a tutto vantaggio della riscoperta di un modo dipercepire la realtà quotidianapro prio dei nostri avi che, lungo i secoli, hanno assegnato e tramandato - ma sovente anche riassegnato varie volte - un nome ad ogni utile porzione di territorio, con il desiderio, tanto ancestrale quanto universale, di appro priarsene e di averne l'apparente dominio. dott. Marco Dossena Assessore alla Cultura della Provincia di Cremona à&Sìs^Tf-'•."•*•'•' •S. Felice 7 r\j:':'.' \:.**.-^l '•.''.•':JJ0'- V "" •'.''•' '•'.'•' <<T»>v lj "^.'.CREMONA '.'.'. •'. '• '. •". ; •'; /• •;t• ; •.".'•. Malàgnino -L /•• ' .* . •'. •• •';'•", •••"•"," .'•.'• ••' ' .' •§• Giacomo. • •'. ••'.'•'• •' •.'_ • J':' •'••''.''•'•'.';•'.'.'•.' :Lovarà .' •.'•.''•'....'• *•*. ^14 r*^^:'--':*//:S. Maria- •'•" •' .0?: :•".-:• ••".•Sette-. •• •\ ^Tot-j^^^I -y •••••' •'.•'.'-U: :• •'.•.'•'.•' :'.\p.ozzi '••': X-X^àY.-Battaglione '. :• .'• ". fv^T^^Uà^r-' ,• '• '.• *•'"'. .' •••r\j. '• • ^i.-*. Bagnara //£;• "Bonemerse ••• 7 • ,p-.: Bos^ó^èxWv •;••;; ;-^;^^^Jrà Ba.sse ;•;•' ':':': :;';'. :.\:''-\\;^;: •;.': . Parmigl^9>*••'^•.•:•/.:^•^•:^:•V:^;^^^^^5\•• iQuattro Strade ':-':'• : ••'" •".•'• '. "• • .-Gerrè- .\A '. v];-^^j&^?^$ •'• :v;: .' " Selvatiche Gerre de' Caprioli '• Cantone ' V .• ',••] . ?o/0 Stagno Lombardo Straconcolo ••il/ISl':•/'/ Brancere - •. // . " Livello Alluvioni Alluvioni Alluvioni fondamentale antiche medio-recenti recenti della pianura r^ Orlo discarpata .. Orlo di scarpata ,_ Alluvioni KHAg&Z \ con dislivello ^\ . con dislivello Ss- Paleoalvei .••^v.fy. attuali ^ superiorea3m ^ inferiore a3m ' N allo stesso livello del piano di campagna Schema geomorfologico dell'area Introduzione Posto da sempre nell'area di più immediata influenza geopolitica della città di Cremona, il territorio oggi appartenente al comune di Bonemerse, pur nella sua autonomia amministrativa, non sfugge al retaggio che da antica data lo vede debitore e creditore, insieme, di una parte delle alterne vicende vissute dall'ingombrante vicino. Lambito e intersecato da alcune delle direttrici della grande viabilità storica di collegamento tra il capoluogo e il settore sud-orientale dell'agro da esso dipendente, il piccolo ma composito territorio di cui ci andiamo occupando non potè certo sottrarsi alle ricadute, positive o negative che fossero, che una simile collocazione geografica ha inevitabilmente comportato nel tempo e che ancora comporta. Oltre a ciò l'attiguità, in epoca antica, con il corso vivo del Po e poi, in ogni caso, la vicinanza di vari tronchi morti dello stesso fiume nei secoli successi vi, e fino all'era moderna, sono condizioni che hanno lasciato tracce più o meno appariscenti in questo tratto territoriale, tanto fisiche, ancor oggi age volmente riconoscibili sul terreno, quanto riflesse dalla geografia umana nelle sue molteplici sfaccettature. Poiché gran parte di questi aspetti ricorre nella toponomastica locale propria mente detta ovvero nei più generici appellativi di riferimento mantenuti dai diversi appezzamenti agricoli, accade che proprio dalla rilevazione di questi straordinari documenti linguistici emergano indizi o spunti di ricerca di inso spettata importanza che, in sinergia con altri percorsi di studio che ci si augu ra di vedere applicati in un futuro non troppo lontano, concorrono a delinea re una storia locale che si intravede essere sicuramente ricca e composita, ma della quale a tutt'oggi appaiono sfocati i riferimenti più antichi su cui fonda re le linee di un profilo storiografico. Circostanza, questa, di cui ha palese mente sofferto anche la presente indagine, alla quale sono spesso mancati i presupposti documentali più antichi cosìcomei risultati di un'analisi d'insie me che potessero supportare convenientemente intuizioni o percezioni scatu rite dall'esame di più di un toponimo o semplice termine di riferimento, osta colando il raggiungimento di una visione più complessiva del quadro locale. Ritenendo, in ogni caso, che ciò non ci dispensi dal tentare almeno un abboz zo che illustri, se non altro, gli aspetti maggiormente richiamati o rappre sentati dall'analisi toponomastica, facendo tesoro di quanto sinora noto circa il territorio di Bonemerse, illustriamo di seguito quanto ci è parso di coglie re o, talora, anche soltanto di intuire, dall'indagine effettuata, certi che ricer che più approfondite e puntuali tra le carte d'archivio rimaste finora inedite potranno aprire nuove e più ampie possibilità di comprensione e migliori prospettive di interpretazione. Il quadro territoriale Esteso per soli 5,84 chilometri quadrati, il territorio comunale di Bonemerse, così come lo conosciamo oggi, è il risultato di una variegata sequenza di aggregazioni e di unioni amministrative successiveche videro coinvolte, via via, le diverse comunità, originariamente autonome, di Bonemerse, appun to, Farisengo, Carettolo e Casazza. Con editto del 10 giugno del 1757,infatti, al comune di Bonemerse fu aggre gato quello di Farisengo che ne divenne da allora frazione (Istituz. St. 77, 180) così come, nella medesima data, al comune di Carettolo fu unita la comunità di Casazza (Istituz. St. 105,120). Così organizzati i due nuovi comuni vissero autonomamente sino al 1823 quando, con decreto del 28 marzo di quell'anno, vennero ulteriormente riu niti nell'unica realtà amministrativa di Bonemerse, assegnata al distretto di Sospiro (Istituz. St. 78,106; Robolotti 544). La nuova circoscrizione comunale veniva, pertanto, a trovarsi tra i comuni di Cremona al confine occidentale, di Stagno Pagliaro a sud, di Pieve d'Olmi a sud-est e di Malagnino a nord-est. Diversa, invece, appariva l'estensione giurisdizionale della parrocchia di S. Maria Nascente, espansa a ricompren dere i nuclei abitati di Bagnara, Ca' Basse e Gerre Borghi, in comune di Cremona, delle cascine Selvatiche, ora in territorio di Stagno Lombardo, nonché di Gerre de' Caprioli. Per contro le Ca' Bruciate facevano capo alla parrocchia di S. Giacomo Lovara (Grandi 1,15 e 30; II, 32 e 217). Un territorio, definito come fertilissimo, praticamente adiacente ad una città di fondazione romana, divenuta poi ricca e potente come poche altre duran te il periodo medievale, distinta da una vita sociale, economica e religiosa particolarmente vivace, non può essersi sottratto ad un'influenza più che intensa da parte di quest'ultima, come normale conseguenza di simili circo stanze. E sarà probabilmente questa la chiave di lettura da utilizzare in primo luogo per tentare di capire o di spiegare le diverse realtà e i vari aspet ti sociali, insediativi ed urbanistici, strutturali, economici e religiosi riflessi dalla toponomastica del territorio di Bonemerse. Ma prima di tracciare alme no l'abbozzo di tali presupposti conviene dedicarsi ad una rapida ricogni zione dell'ambiente fisico che, al pari di quello umano, è notoriamente e assai spesso ispiratore