PIAZZA DI CITTÀ RIFORMA 04.2010 Aprile 2010 Numero 2 Città di Lugano della del Municipio Giornale e comunicazione informazione Ufficio lugano.ch Lugano CH–6900 Riforma 1 Piazza della

PER LE STRADE DELLA CITTÀ

LA GALLERIA I VOLTI DI CHI CI LAVORA CENTRO CULTURALE LA NUOVA GENERAL MANAGER MODA GRANDI MARCHI NEL LUGANESE Fotografia di Igor Ponti LA DIFFICILE ARTE DEL FARE PR_MACCHIE 03 (ovvero fatti e non parole)

Lugano è oggi una città cantiere, sia per le grandi opere, sia, nel senso più metaforico del divenire, per l’affermarsi di un nuovo rapporto con ciò che la circonda dentro e fuori i confini nazionali. Ma quale percezione abbiamo di questo processo, delle sue spinte, dei suoi obiettivi? Poco o nulla. Basti pensare alla Galle- C’È UN POSTO PER TE TONO SU TONO ria Vedeggio-: salvo gli addetti ai lavori, è vista come un’opera viaria tra le tante, mentre la sua apertura segnerà un cambiamento epocale nel vivere la città. Ammettiamolo, non Mancano solo i dati tecnici ufficiali, ma là c’è davvero qual- Io per me, se devo essere sincero, non lo so come si fa ci accorgiamo neppure delle centinaia di operai che vi lavorano cosa di misterioso per terra, magari nascosto tra le smagliature a vestirsi bene. Dirla tutta, io per me mi vestirei solo da anni, presenza discreta e ordinata che, al di là delle tonnellate del cemento, nelle vie di fuga dell’acciottolato oppure lungo con delle gran maglie a righe orizzontali o al massimo con di materiale scavato, ben poco ci ha disturbato. Parlare di loro i cordoli dei marciapiedi che ti portano nel cuore della città. dei giacchettini di quelli che ci hanno la cerniera in mezzo. è sembrato un modo nuovo di richiamare l’attenzione sulla gran- Quante volte sarà capitato anche a voi di svoltare in piazzetta Una cosa poi che mi vien difficile è abbinare i colori, la de opera e sul suo volto umano. Rezzonico, quella sorta di orecchio laterale al lungolago che mattina. Che io la mattina tra il sonno e la fretta delle volte Che dire poi della cultura, una delle scommesse più grandi della si acciambella dietro il Municipio. E una volta arrivati lì, girare mi prenderei le robe dall’armadio a caso e mi vestirei Città che la vede impegnata nella costruzione di un’ambiziosa e rigirare in tondo tra i posteggi come l’ago di una bussola al buio. Poi c’è il caso che per capire se ho fatto dei disastri struttura, con la quale si aspira a entrare nel prestigioso circuito ubriaca, senza che mai sbuchi un posto libero, intruppati come basta arrivare in ufficio. Che io nel mio ufficio lavoro con culturale europeo. Ma soprattutto vogliamo offrire al Luganese si è all’interno di una mandria luccicante di SUV che pare ri- quattro donne che come tutte le donne son donne che dei e al un’arena di spettacoli, di divertimento, un luogo prodursi con la stessa facilità di una famiglia di conigli. vestiti san tutto e degli abbinamenti non ne parliamo. del ritrovarsi insieme, capace di essere ospitale anche solo per ATTUALITÀ E visto che tutta questa prolificità è accompagnata da una Allora bastano trenta secondi, basta uno sguardo e capisco un caffè, un aperitivo, per dare finalmente uno sbocco, una 06 moltitudine di donne in stivali pitonati, borsette in camoscio subito. Adesso che io con loro son già degli anni che ci meta alla via Nassa. LAVORANO PER NOI Della Galleria Vedeggio-Cassarate si parla sempre in riferimento e giubbini d’ermellino, be’, l’effetto giungla che subito si lavoro assieme, una cosa che ho imparato è che il tono su al futuro. In realtà già ora la Galleria è un luogo della città, Difficile parlare di cultura, sul modo di farla fioccano le opinioni: scatena è roba da non lasciarti nemmeno una liana di salva- tono non si fa. Mai. Un nervoso, questa roba del tono su lo è per i 140 operai che ci lavorano quotidianamente. tutti vogliono dire la loro sul cosa dovrà contenere LAC (così taggio. Ma la colpa, in realtà, dicono gli scienziati dopo un tono, mi manda ai matti. Io non so quale stilista l’ha deciso, Reportage a cura di Igor Ponti e Lorenzo Buccella si chiama: Lugano Arti Contemporanee), convinti che sapreb- recente sopralluogo, non è da accollare a questa sorta di eser- il tono su tono, però lo prenderei a schiaffi che a me per bero imboccar la giusta via. Basti pensare che il solo nome cito delle 12 mamme desiderose di scortare i loro bambini esempio se ho dei jeans neri a me mi viene proprio sponta- (il significato della lettera C dell’acronimo) è già oggetto di dibat- a scuola in auto iperprotette, bensì alla straordinaria fertilità neo metterci sopra un giacchettino blu, mi piace proprio tito prima ancora dei suoi contenuti. Forse ciò è anche dovuto urbana di quel terreno. Sarà per la vicinanza del lago oppu- come abbinamento. Poi arrivo in ufficio, e già sapete. al fatto che, a tuttoggi, la Città ha comunicato poco su questo re per l’odore delle margherite che arriva dalle pizzerie Che la moda condiziona, per quello condiziona, però biso- tema, travolta com’era dall’impegno di avviare il cantiere, ma anche limitrofe, fatto sta che qualsiasi cosa tu appoggi su quel suolo gnerebbe far qualcosa. Invece comandano sempre gli perché confrontata con un compito oggettivamente difficile, visto si riproduce immediatamente a vista d’occhio. E così, sfrut- stilisti. Adesso una cosa che dei vestiti a me piace un ciulo, lo scemare dell’interesse popolare per taluni ambiti culturali. tando l’unica occasione possibile, a una serie di addetti comu- è andare a casa dei miei genitori e prender fuori tutte le Niente di più sbagliato se ricordiamo che l’Arte ha in sé la capa- cità di migliorarci l’esistenza, mostrandoci un lato positivo nali si è accesa la lampadina di un’idea stile Eta Beta. fotografie di quando ero piccolo. Veder le foto di quando del genere umano: la creatività. L’arte è divertimento, bellezza, ATTUALITÀ È bastato aspettare il primo giorno di vacanza scolastica che ero piccolo, negli anni Settanta, io non so i miei cosa si emozioni… e molto altro ancora. 08 LA FORZA DIETRO LE QUINTE ha visto diradare miracolosamente le presenze delle mamme, bevevano. Mi vestivano che sembravo l’incrocio tra Frank Lidia Carrion, la nuova general manager di LAC, ci apre le porte perché su quel terreno venissero gettate in fretta e furia pal- Zappa e il pagliaccio del McDonald’s. Anche loro, i vestiti, L’obiettivo è comunque chiaro. In primo luogo LAC è destinato del suo ufficio per raccontarsi e per mostrarci il difficile lavoro me, noci di cocco, cocktail e stecche di bambù. Se tanto delle robe incredibili: pantaloni a zampa marroni, gonne alla gente, non a particolari gremii per così dire esclusivi, in di chi sta dietro le quinte. ci dà tanto, hanno pensato, perché al posto della giungla non a quadri, camicie con due metri di collo a punta e delle secondo luogo, essendo pagato con i soldi dei contribuenti, LAC Approfondimento a cura di Eleonora Bourgoin fare una bella isola tropicale, sfruttando le capacità riprodut- basette, quelle di mio babbo, un muschio che neanche dovrà essere soggetto a un rigore finanziario che sappia al meglio tive della piazzetta? Intuizione perfetta, se non fosse che il presepe vivente di Altamura. Guardare quelle foto una combinare la qualità degli spettacoli con l’esigenza di conse- guire un buon afflusso di pubblico pagante, variegato e speriamo anche il destino ha voluto metterci del suo, facendo piovere cosa che mi dico sempre non è tanto che vestiti, che quelli sempre più giovane, così da soddisfare molteplici esigenze un temporale abbondante durante la notte e trascinando tut- facile facile tra qualche anno tornano di moda, quello e aspettative. to in una dimensione gioiosamente più terre-à-terre. che mi chiedo è come mai sul lavoro, ai miei, nessuno mai Al mattino successivo, infatti, al posto dell’isola tropicale gli diceva niente. | Matteo Capobianco Piazza Riforma da questo numero parlerà sempre più spesso c’era semplicemente un’isola pedonale. di LAC e di chi sta lavorando alla sua creazione, così da favorire Un posto liberato per tutti. | Lorenzo Buccella il raggiungimento dell’obiettivo primario di questo progetto: l’inserimento del Centro nella vita quotidiana dei luganesi, affinché TEMA possano esserne fieri. Perché, diciamolo, della nostra Città è comunque legittimo andar fieri - anche se è un ’ da “sbroja” - 11 moda A LUGANO perché è un luogo dove la declinazione del verbo fare viene per Gucci, Guess, Hugo Boss e altri grandi nomi hanno scelto la nostra regione per stabilire le loro attività. Una panoramica fortuna prima di quella del parlare. Questa immagine va rafforzata: Impressum molte forze vitali sono al lavoro, come testimonia l’inserto dedi- sull’industria della moda a due passi da casa. cato all’industria della moda, molti cantieri sono aperti per darle Inserto a cura di Matteo Capobianco Editore Città di Lugano nuovo lustro. Ma a nulla varranno i milioni spesi in strutture Responsabile editoriale o impianti se la popolazione non condividerà il progetto Lugano Eleonora Bourgoin, [email protected] ATTUALITÀ Redazione nel suo insieme, comprendendo che nel mondo attuale ogni Matteo Capobianco, [email protected] Città è chiamata a una piccola o grande battaglia per conquistar- 05 ROBERT mapplethorpe Anna Maria Ferraiuolo Bernasconi, [email protected] Netoska Rizzi, [email protected] si un posto al sole e garantire qualità di vita ai suoi abitanti. Chiara Rossini, [email protected]

SPAZI Mauro Delorenzi Hanno collaborato: Consulente progetto editoriale Segretario Generale della Città di Lugano 16 PER LE STRADE DELLA CITTÀ Eckhard Sohns Progetto grafico e Art Direction Ackermann Dal Ben Communication Design NOTA B E N E Testi Stefano Bernasconi, Giuseppe Braga, Lorenzo Buccella, 18 LUGANO CONTRO TUTTI? Stefano Knuchel Fotografie Piritta Martikainen, Adriano Meis, Igor Ponti, Sauro Sorana

NERO SU BIANCO Indirizzo redazione Ufficio informazione e comunicazione 18 IL municipio Piazza della Riforma 1 CH–6900 Lugano T +41 58 866 70 94 IDEE [email protected] 19 GIARDINI VERTICALI Pubblicità Ufficio informazione e comunicazione vale listino prezzi 2010 Distribuzione R ITRATTO 42’000 copie Fotolito 20 Angela faccoli Prestampa Taiana Stampa La Buona Stampa Carta RACCONTO Cyclus Offset Recycling 100g/m2 22 LUGANO M’IMPRESSIONA Tutti i diritti sono riservati. Nessun contributo pubblicato in questa edizione può essere riprodotto in parte o totalmente senza l’autorizzazione della redazione. Le opinioni espresse LUOGHI negli articoli non riflettono necessariamente l’opinione dell’editore. Piazza Riforma accoglie volentieri nuovi contributi, 23 L’Agorateca ma non ne garantisce la pubblicazione. PR_ATTUALITÀ 05

la provocazione sincera ROBERT mapplethorpe

La scelta di entrare in una mostra di «X portfolio». Per accedere alla stanza Mapplethorpe non va presa alla leggera, che conteneva gli scatti, bisognava superare non si può pensare di osservare le sue una pesante tenda nera, dopo avere preso MAPPLETHORPE La perfezione nella forma.Museo d’Arte Lugano 21.03–13.06.2010 fotografie con il distacco analitico che, atto di diversi cartelli con cui gli organizza- onestamente, ci guida il più delle volte tori sconsigliavano alle persone sensibili nelle nostre visite culturali. Attraverso di entrarvi e declinavano ogni responsabili- i suoi scatti in bianco e nero siamo tà sugli effeti che la visione di quelle foto immediatamente proiettati nella sfera poteva provocare. Impossibile descrivere intima di un artista che ha deciso di qui il contenuto di quelle opere, veramente togliersi tutti i veli morali e ci costringe estreme. Eppure, per quanto quel mondo a un faccia a faccia, ci chiede di fare fosse molto lontano dal mio, addirittura altrettanto. Ovviamente delle sue opere all’opposto delle mie scelte di vita, ebbi la non bisogna dimenticare la grande commovente sensazione di assistere a uno qualità formale, senza la quale non si di quei rari casi in cui un’estrema provoca- parlerebbe di un immenso artista, però zione risulta profondamente sincera. è inevitabile confrontarsi con la sua personalità tanto vitale quanto sofferta, Malgrado quanto scritto fino a qui riguardo indubbiamente scandalosa. E lo scan- la verità che abita il lavoro di Mapplethorpe, dalo in Mapplethorpe è la rivelazione bisogna notare che in compenso non vi è della verità, con un’onestà che può im- proprio nulla di naturale nelle posizioni barazzare. dei suoi soggetti. I corpi sono tesi in mille coreografie che sembrano avere come unico Museo d’Arte I soggetti centrali di Mapplethorpe sono punto comune il desiderio di non riprodur- Riva Caccia 5, Lugano Martedì–Domenica i corpi e i fiori, ma va subito precisato che re mai le forme assunte normalmente dai 10–18 fotografa i fiori alludendo ai corpi, mentre nostri corpi. Come se si trattasse di sublima- Lunedì chiuso tranne 05.04 e 24.05 ai corpi regala la fragilità dei fiori. Le sue re la carne, trasformarla in simbolo e ren- www.mda.lugano.ch orchidee sono ben note al grande pubblico, derla immortale. Non a caso Mapplethorpe Città di Lugano probabilmente avrete già visto a casa di dichiarò diverse volte che avrebbe deside- qualche conoscente una riproduzione di rato essere uno scultore e molti critici hanno piccolo o grande formato, ma difficilmente rilevato quanto i suoi corpi nudi richiamano vi sarete imbattuti in quei ritratti di uomini in modo evidente l’arte classica dell’epoca dal fisico statuario, fieri portabandiera greco-romana. Un classicismo che sicura- Robert Mapplethorpe, Ajitto, 1981 Copyright © Robert Mapplethorpe Foundation del mondo underground gay sadomaso mente ha contribuito ad elevare la sua opera Used by Permission di New York, che sono il piatto forte di al di sopra della cultura pop che lo circonda- Mapplethorpe. Queste opere, tanto brutal- va a New York negli anni ’70 e ’80. Mapple- mente esplicite nei contenuti quanto stre- thorpe era ossessionato dalle forme, diceva pitosamente eleganti nella forma, sono la che la loro indagine era l’unico scopo del ragione per cui si attribuisce a Mapplethorpe suo lavoro. Difficile credere però che perfino lo sdoganamento della pornografia nella ai suoi fiori non desiderasse strappare un Mapplethorpe. La perfezione nella forma fotografia d’arte. Personalmente considero urlo. questa idea (espressa da non si sa chi ma Oltre novanta immagini che illustrano la costante ricerca di una puntualmente ripetuta) una terribile confu- Ripercorrendo i chiaroscuri delle sue opere perfezione plastica nel lavoro di Mapplethorpe, tre opere di Miche- sione, anzi un vero e proprio insulto. In viene da chiedersi come potessero convi- langelo, capolavori di Pontormo e Giambologna. Ecco i numeri primo luogo perché anche le sue fotografie vere tanto armoniosamente in lui il deside- della mostra dedicata al fotografo americano che sottolinea l’affa- più estreme ritraggono persone e pratiche rio di depravazione e di purezza. Potremmo scinante dialogo tra l’artista e i grandi maestri del Rinascimento, che erano parte del suo mondo. Contraria- concludere semplicemente che entrambi in particolare Michelangelo, e che permette - grazie anche ai prestiti mente allo spirito di fondo della porno- i desideri corrispondevano a una profonda provenienti da Firenze - di stabilire un confronto diretto fra il lavoro grafia, Mapplethorpe non ha mai lo sguardo interrogazione sulla vita. O come disse il di Mapplethorpe e i modelli a cui si ispirava. di un voyeur. Non ha mai aggiunto un filo poeta inglese John Milton: se una virtù non di trucco ai suoi soggetti, né ha scelto per è stata messa alla prova allora non la si può La mostra si articola in cinque sezioni che illustrano altrettanti loro abiti che non fossero nei loro armadi. considerare una virtù. | Stefano Knuchel aspetti della ricerca rigorosa dell’artista. Il corpo umano costituisce Tutto questo rappresenta una differenza il principale oggetto della fotografia di Mapplethorpe, ma non man- fondamentale con chi oggi usa la pornogra- cano nature morte e ritratti di alcuni dei protagonisti della scena fia nella fotografia, banalizzandola al punto artistica newyorkese degli anni Settanta e Ottanta quali l’amica di essere accettata fin sui cartelloni pubblici- e musa Patti Smith, Philip Glass, Robert Wilson, Henry Geldzahler tari che decorano le nostre città. Inoltre la e David Hockney. L’esposizione si completa con una selezione pornografia esclude i sentimenti, non parla di opere di artisti moderni e contemporanei che hanno influenzato dell’invecchiamento, non pone questioni la produzione artistica di Mapplethorpe, a cominciare da Man Ray, metafisiche; è solo un’industria che deve ge- passando da Brice Marden e Ettore Spalletti, senza dimenticare nerare profitto. Mentre la fotografia di Andy Warhol. Mapplethorpe è una ricerca artistica, guidata dall’inevitabile conflitto morale che muove la mano dei migliori artisti. Nella porno- Museo d’Arte, Villa Malpensata grafia tutto è falso, mentre in Mapplethorpe Riva Caccia 5, CH-6900 Lugano tutto è vero. mdam.ch

Robert Mapplethorpe, Phillip Prioleau, 1982 Ricordo ancora il turbamento provato fino al 13.06.2010 stampa in gelatina d’argento, 40.6 x 50.8 cm vent’anni fa nello scoprire, in una storica martedì–domenica 10.00–18.00 © Robert Mapplethorpe Foundation mostra a Losanna, la sua serie intitolata lunedì chiuso tranne il 24.05 PR_ATTUALITÀ 06–07 da parte a parte, slittando su un tracciato una casa in costruzione con le infrastruttu- stradale in via di definizione, illuminato da re principali appena montate, in attesa che neon verticali alle pareti laterali. Tutti bian- passino all’opera tutti gli interventi degli LAVORANO PER NOI chi, a parte le luci rosse e verdi che con- specialisti degli impianti elettromeccanici, trassegnano i posti dove sono collocati gli idraulici e via dicendo. Percezione che si Non è la semplice questione di un andare lo scorso 15 maggio. Non proprio a metà, idranti e i telefoni. Poco più in là, a 30 me- rafforza anche quando si arriva nel bel da A a B. Quando si costruisce una galleria, perché la diversa costituzione geologica tri dal canale principale, il cunicolo di sicu- mezzo esatto della galleria, là dove, da en- come la Vedeggio-Cassarate, che va a bu- della montagna ha dettato modelli di per- rezza, lungo 2,630 km come l’intera galle- trambe le direzioni, la strada comincia a care il ventre della montagna, si costruisce forazione differenti. Da un versante, quello ria, con la rete dei collegamenti d’emer- diventare discesa, trovandosi sul piano più anche un luogo nuovo in città, destinato di Vezia, la solidità rocciosa ha consentito genza distanti l’uno dall’altro 300 metri. rialzato dell’intero tragitto. In quel punto, nel giro di poco tempo - l’apertura è per la una velocità di avanzamento (4-7 metri Ed è proprio su questo doppio binario in- uno slargo laterale ci porta in un giro- fine del 2011 – a cambiare la geografia di al giorno) molto diversa da quella registra- fatti che, in mezzo al continuo andirivieni scale che conduce alle stanze in cui fra tutte le zone circostanti. E per averne ta sull’altro versante, dove la consistenza dei macchinari da trasporto, si concentrano qualche mese verranno sistemati i grandi un’idea, basta passeggiare in mezzo ai la- «sciolta» della collina di Canobbio ha ob- le attenzioni degli operai. Canalizzazione impianti di ventilazione e da lì, tramite un vori che in questo periodo stanno dando bligato ad altri tipi d’intervento più certo- ai bordi della strada, impermeabilizzazione cunicolo scavato nella roccia, ci s’imbuca forma al tunnel, coinvolgendo nello sforzo sini, testimoniati dai 50 centimetri quoti- delle pareti, definizione delle banchine e nello sfiatatoio del grande camino d’aria. congiunto 140 persone. A partire dalle due diani con cui ci si è spinti verso l’interno. delle altre strutture di rinforzo. Un formi- Quello che, 100 metri più sopra, sorge in bocche d’entrata, a Vezia e Canobbio, e dai Procedimenti differenziati per arrivare tut- colio di tute arancioni e di elmetti gialli mezzo alla collina, esattamente sul confine percorsi opposti che si sono incontrati nella tavia a quella che è la situazione di adesso. limone che alla fine danno una sensazione tra Cureglia e Comano, bandierina di una caduta dell’ultimo diaframma, festeggiata Una sorta di corridoio lunare che passa simile a quella di chi si trova all’interno di nuova geografia. | Lorenzo Buccella

Reportage di Igor Ponti PR_ATTUALITÀ 09

LIDIA CARRION IN 7 PUNTI DOPO AVER PERCORSO LA STORIA DELLA NUOVA GENERAL MANAGER DEL CENTRO CULTURALE, VI PROPONIAMO, IN UN COLPO D’OCCHIO, IL SUO PENSIERO SUI MUSEI, SULLA CULTURA E SUL LAVORO.

1. Il suo modello Di riferimento 4. Il museo ideale

«Il modello a cui mi ispiro è il CERN (Organizza- «La città. La città aperta. La città come museo zione europea per la ricerca nucleare) di Ginevra. diffuso. È tramontata l’epoca dei musei polverosi, A differenza di altri centri culturali, che spesso a porte chiuse. Se pensiamo alla piramide di vetro vengono costruiti in periferia, il nostro avrà sede del Louvre, abbiamo un esempio di come si entra, in centro città, di cui diventerà il cuore pulsante. oggi, in un museo: non più attraverso il portone CENTRO CULTURALE Proprio come il centro direttivo del CERN, la incombente, ma vi si penetra con la stessa facilità direzione del centro culturale sarà una sorta con cui un raggio di luce avanza in una stanza di sala macchine, quasi invisibile, perché situata buia. La hall del centro culturale avrà proprio LA FORZA DIETRO LE QUINTE sotto la superficie, da dove si tesseranno i lega- queste caratteristiche: sarà uno spazio aperto, una mi con gli altri musei cittadini. Lì ci sarà un’unica piazza nella piazza, in cui la gente entrerà senza INCONTRO CON LIDIA CARRION amministrazione generale che coordinerà i sin- sentirsi schiacciata dal peso della cultura, sarà una La posa della goli musei come componenti di una grande rete. destinazione da raggiungere anche solo per E il mio ruolo sarà quello del capomacchina». curiosità o perché fuori piove». prima pietra

Lidia Carrion fotografata da Igor Ponti Chi lo dice che il battesimo del cantiere più 2. La politica culturale vincente 5. La sua responsabilità importante della città debba essere una Quando si pensa al centro culturale, Se il buongiorno si vedesse da Il Mattino, Lidia dovette abbandonare gli studi. «Fu così all’Università di Genova». C’è da chiedersi cerimonia seria e noiosa, a cui andare solo subito il pensiero corre alle esposizioni il minimo che si possa dire è che non sem- che ebbe inizio la mia carriera. Avendo in come faccia a sostenere tutti questi impegni, se si hanno esaurito le scuse dell’ultimo «Se la cultura resta un fatto di pochi, né la città «Noi tutti, che siamo coinvolti in questo progetto, di arte moderna e contemporanea, agli pre Il Mattino ha l’oro in bocca. In realtà tasca solo la maturità classica, iniziai con ogni mattina, puntualmente, da Riva San minuto? Lasciate a casa cravatte e visi di spettacoli e ai meravigliosi concerti che non lo sappiamo, ma immaginiamo che sia impieghi umili. Ma avevo sete di conoscenza Vitale arriva a Lugano con il treno delle sette né la popolazione trarranno beneficio dalle attività siamo i garanti del denaro pubblico e del rag- circostanza e riservate, per voi, per la vostra avremo il piacere di ascoltare, finalmente, a qualcosa del genere che deve aver pensato per cui, ovunque fossi, assimilavo il più pos- e un quarto e la sera, se lascia l’ufficio pre- culturali. L’offerta culturale vincente è quella che giungimento degli obiettivi che si è data la cittadi- famiglia e i vostri amici, la serata dell’8 mag- in una sala all’altezza. Nessuno pensa Lidia Carrion, la nuova general manager sibile. Passavo da un lavoro all’altro e, ogni sto, è solo perché ha un appuntamento fuori riesce a coinvolgere i cittadini, di qualsiasi fascia nanza. Occorre dunque una gestione ponderata gio. La posa della prima pietra sarà una festa all’organizzazione che sta alle spalle del centro culturale, quando, qualche mese volta, molto rapidamente, i miei datori di sede. La risposta è semplice quanto impres- siano. Un programma culturale ha successo quan- e un’attenta analisi del rapporto costi/benefici. indimenticabile che, per la prima volta, darà di tutto ciò, alla quantità impressionante fa, ha scoperto dalle colonne de Il Mattino lavoro si rendevano conto che riuscivo a fare sionante: «ho una lettura molto rapida e, do tutti si sentono parte del progetto, quando, E i benefici non sono solo economici dell’ammini- un assaggio di quello che Lugano potrà di lavoro, silenzioso, che viene fatto la sua nuova carica e il suo nuovo profilo. di più, per cui mi davano la possibilità di sin da piccola, non ho mai avuto bisogno in occasione dell’inaugurazione di un’esposizione, strazione, ma anche culturali e legati all’indotto». diventare grazie al centro culturale: un luogo dietro le quinte e che permette, agli artisti Per quanto esaustivo fosse, non ci siamo ac- crescere». Parallelamente al lavoro, da su- di dormire tanto, mi bastano quattro ore di bar e ristoranti fanno aperture straordinarie per- per le arti nelle loro molteplici declinazioni, e ai curatori, di focalizzarsi sulla cosa più contentati e l’abbiamo incontrata per bito Lidia ha occasioni significative: a soli 27 sonno per recuperare, per cui dedico la notte ché è festa anche per loro». ma anche per lo scambio e per il divertimen- importante: la creatività e la qualità conoscerla meglio. anni presiede la Fondazione culturale Mio- allo studio, il giorno al lavoro. Continuerò to. In attesa della sala teatrale e concer- 6. In questo momento dell’offerta artistica. C’è qualcuno, a Lu- netto, che promuove attività culturali, espo- a studiare e a laurearmi finché sarò in grado tistica, sarà il cantiere stesso a fungere da gano, che si sta occupando di rendere Quella di Lidia Carrion è una storia impos- sitive e concertistiche. Finché, siamo nel di farlo, non per accumulare titoli di studio, di cosa si sta occupando? palcoscenico e la città, tutt’attorno, da sce- possibile tutto ciò, è Lidia Carrion, la sibile da leggere tra le righe sintetiche di 1989, decide di venire in Svizzera. ma perché ho sempre bisogno di mettermi 3. Un progetto che l’ha colpita nografia. Con la compagnia Corona Teatro, nuova general manager del centro cultu- un curriculum vitae. Lidia è nata e cresciuta «In questi vent’anni è successo qualcosa di alla prova e imparare. Naturalmente in fa- «La prima operazione a cui mi sto dedicando la talentuosa Funkoff Band, con i Sonics, rale. È attiva da soli due mesi, ma chi a Venezia, in Campo San Polo «dove sorge speciale nella mia vita. Nel 1994 venni scelta coltà vado solo per sostenere gli esami. «10’000 Lives, il progetto di Massimiliano Gioni è di analisi. Oggi, che non c’è ancora il centro cul- l’Orchestra della Svizzera Italiana (OSI) ha avuto a che fare con lei già ha capito la Chiesa dei Frari, all’interno della quale, da Santo Versace come product manager Allora mi trovo lì, in coda, con ragazzi dai 20 per l’edizione 2010 della Biennale di Gwangju, turale, bisogna preparare le basi per l’organizza- e con la Scuola di Musica Moderna, ci sarà che è destinata a lasciare una traccia. ricorda Lidia, c’è l’Assunta di Tiziano, una della Gianni Versace precious item, dove ai 25 anni, con i quali condivido le emozio- in Corea del Sud (che a soli 37 anni ha l’onore zione a venire. Occorre capire quali sono le forze di che divertirsi. E, importante: non cenate L’abbiamo incontrata per Piazza Riforma madonna con il celebre manto rosso che vissi esperienze professionali straordinarie. ni e le speranze per la vita che verrà». di dirigere). Con l’intento di esplorare il rapporto in campo e come coordinarle per un risultato il prima di uscire! Via Nassa, per una sera, e ci siamo fatti raccontare la sua storia. da bambina non cessavo di ammirare im- Di riflesso, avevo il privilegio di vivere tra persone e immagini, Gioni ha chiesto alla più efficace possibile. Poi, una volta messa in piedi sarà un ristorante all’aperto, con piatti tipici pressionata». Suo padre era guardia di la passione/follia di Gianni Versace e degli A proposito di futuro, come ha deciso (ticinesi ed etnici). gente comune di mandargli fotografie private, la struttura, metteremo in atto il meccanismo di Eleonora Bourgoin finanza, di quelli che stavano alle calcagna artisti con cui collaborava: Richard Avedon, Lidia Carrion di accettare la proposta della dei contrabbandieri per fede nella patria Elton John, Maurice Béjart, personaggi Città di Lugano? «Dopo dieci anni da che di solito si custodiscono gelosamente. Ebbe- di controllo». e nella giustizia. «Spesso passava la notte che trasudavano creatività». Buccellati avevo bisogno di una nuova sfida. ne tutte quelle immagini, principalmente ritratti, Programma appostato nelle paludi ad aspettare i con- Ho pensato che i 50 anni siano un buon verranno esposte e andranno a costituire una Sabato 8 maggio 2010, ore 20.00 trabbandieri che arrivavano dall’ex Yugo- Scomparso Gianni Versace, nel 2000 Lidia momento per dedicarsi a se stessi e agli altri. biennale parallela fatta dalla gente. Ecco a parer 7. Il suo stile manageriale cantiere del nuovo centro culturale slavia. Rincasava all’alba, non di rado ha modo di conoscere il celebre gioielliere Negli ultimi vent’anni ho sì lavorato in mio l’esempio di un’opera d’arte che non lasce- • Esibizione musicale completamente fradicio, con la mamma Gianmaria Buccellati, diventa general mana- Svizzera, ma l’incarico per la Città di Lugano rà indifferente nessuno». «Avere la forza di credere nelle grandi idee, com- (OSI e scuola di musica moderna) che l’aspettava, insonne e preoccupata». ger della Buccellati Watches di Chiasso e è la prima opportunità che mi è stata offerta plesse e impegnative che però non si possono • Posa della prima pietra • consigliere a vita della Fondazione. Sempre per fare qualcosa per questo Paese che mi realizzare se i tuoi collaboratori hanno la macchina Un assaggio di Meraviglia Erano gli anni Settanta, le università si per Buccellati, nel 2007, crea il corso per ha dato tanto. In soli due mesi di attività, ho spettacolo aereo dei Sonics del caffè rotta». aprivano, per la prima volta, anche ai figli mastro incisore e incastonatore. La scuola da avuto modo di apprezzare il lavoro di • Esibizione lirica della dama bianca degli operai, finalmente anche chi non lei diretta, una vera e propria bottega dell’ar- uomini e donne che danno il meglio di sé, • Performance delle creature del lago disponeva di un alto reddito poteva frequen- te riservata agli artigiani più promettenti, senza risparmiarsi, in nome della propria tare studi superiori e avventurarsi in facoltà nel 2008 ottiene il riconoscimento cantonale. passione per l’arte e per la Città. Passione fino ad allora esclusiva di pochi. «Così mi che condivido, perché credo nel sogno del Informazioni iscrissi al corso di medicina a Padova. «L’esperienza con Gianmaria Buccellati è nuovo centro culturale: è un sogno di Dicastero Attività Culturali Avevo già superato tutti gli esami, quando stata talmente forte che, a 47 anni, ho deciso conoscenza accessibile a tutti e vissuta con Villa Saroli mio padre si ammalò gravemente al punto di laurearmi in Scienze dei beni culturali piacere, un sogno che è il motore di tutta viale Stefano Franscini 9 di diventare inabile al lavoro: pagava lo presso l’Università di Como. Ho seguito poi la mia vita». | CH–6900 Lugano scotto delle notti passate nell’umidità delle una specializzazione a Venezia e tuttora sto T +41 58 866 72 01/02 paludi, fumando una sigaretta dopo l’altra». studiando Storia dell’Arte Contemporanea [email protected] PR_TEMA 11

L’INDUSTRIA DELLA MODA A CASA NOSTRA UN VIAGGIO NELLA FASHION VALLEY DEL LUGANESE GRANDI E PICCOLI MARCHI DI UN GIOVANE DISTRETTO INDUSTRIALE TEMA

Si pensa all’industria della moda e subito sorge sponta- d’affari di due miliardi e Zegna paga in termini di stipendi cir- neo il binomio moda-Italia o, nell’ultimo decennio, il mi- ca 55 milioni di franchi all’anno, si capisce bene come tutto il naccioso accostamento alla Cina. Eppure non è proprio settore sia fondamentale per l’intera economia cantonale. E così, per lo meno non solo. Ci sono realtà che nascono e si pochi se ne rendono conto. La cifra d’affari di tutto il settore sviluppano quasi inosservate proprio qui in Ticino, a Luga- della moda si può stimare intorno ai 7 miliardi di franchi no. Grandi nomi che vediamo sfilare sulle passerelle inter- all’anno», afferma Franco Cavadini presidente dell’AFRA (As- nazionali, che vendono abiti dai prezzi inabbordabili e per sociazione fabbricanti e operatori ramo abbigliamento). questo incarnano una realtà lontana, ineffabile. Eppure, Per aziende internazionali di questa caratura, la scelta del Tici- molti di quei marchi hanno il loro quartier generale a due no come base per le proprie attività (più spesso commerciali o passi da casa nostra. Se in un periodo di crisi economica logistiche) è per forza di cose una questione ben ponderata parlare di “Lugano città delle banche” desta preoccupazio- che non può basarsi unicamente sui vantaggi fiscali. ne, ebbene, possiamo relativizzare: Lugano non è solo una Un fattore che sembra essere dirimente è la trasparenza e la cassaforte di denaro, ma anche di competenze professio- fattiva collaborazione tra le varie aziende concorrenti. In prati- nali che né si annullano ca il clima economico non quando scendono i titoli vede una guerra all’ultimo in borsa, né emigrano con sangue tra i diversi opera- gli scudi fiscali. Vi propo- tori, al contrario esiste un niamo un sorprendente clima in cui le sinergie sono viaggio in quella che, non un importante fattore di so- a caso, viene chiamata stegno. Oltre a questo non Fashion Valley e che as- bisogna dimenticare che sume i contorni di un pic- Lugano possiede attrattive colo distretto industriale. che non dipendono dalla Il Ticino fin dai primi anni sua volontà, ma che sareb- La Banca cooperativa. del Novecento è un canto- be sciocco non sfruttare al ne in cui il settore tessile ha massimo: la centralità geo- svolto un ruolo importante. grafica sull’asse europeo Dopo le varie crisi che si nord-sud e la vicinanza con I nostri valori tradizionali, sono susseguite nei decen- Napapijri, Piazza Manzoni 2, Lugano l’Italia, in particolare con ni la situazione è molto a 3 km vengono disegnate le collezioni per tutto il mondo  Milano, che è a tutti gli ef- cambiata, basti pensare che fetti una delle capitali mon- gli addetti del settore sono passati da 10’000 degli anni Settan- diali della moda. I grandi nomi che hanno una sede in Ticino, preservati nel tempo. ta fino ai 3’500 di oggi. Questo è da un lato un dato che fa ri- da Armani a Hugo Boss fino a Versace, sono dei forti richiami, flettere in termini di perdita di posti di lavoro, dall’altro però fa delle garanzie di cultura manageriale per le altre aziende che al capire come questo settore sia stato in grado di resistere alla momento operano all’estero. concorrenza e a rivalutare i propri punti d’eccellenza. In questi Il mondo politico di fronte a questo contesto ha sicuramente ultimi anni il settore della moda ha dimostrato di sapersi rin- dei meriti, ma non può restare fermo. Un settore così dinamico In qualità di socio Raiffeisen, novare, mantenendo un tasso di crescita che non ha eguali, e alle prese con una concorrenza estera sempre molto agguer- soprattutto nei posti di lavoro qualificati. rita necessita di leggi quadro che abbiano ben presenti i biso- Il primo grande marchio che ha scelto il Ticino è stato Erme- gni degli operatori economici «se un imprenditore vuole stabi- approfittate di diversi vantaggi, negildo Zegna, che ormai da trent’anni ha i suoi stabilimenti lirsi in Ticino - prosegue Cavadini - e acquistare un terreno di in Ticino, nel luganese ci sono nomi noti della moda come 10’000 metri quadri, non può trattare con quattro o cinque non solo in termini bancari. Guess, Gucci o la vf International che gestisce marchi come proprietari diversi e in più aspettare quasi un anno per il per- Lee, Eastpak, Wrangler, The North Face o Napapijri. «Se si messo edilizio. Ci vuole una politica snella, efficace e che abbia pensa che Gucci solo in Ticino realizza ogni anno una cifra una strategia più lungimirante». | mc

Con noi per nuovi orizzonti Banca Raiffeisen Lugano Società cooperativa Inserto a cura di Matteo Capobianco

Via Pretorio 22, 6900 Lugano di Sauro Sorana Fotografia Piazza Riforma, aprile 2010 PR_TEMA 12 PR_TEMA 13

Un’azienda attiva nella moda che opera tratta con l’Autorità non viene considerato trascurare il fatto che Milano è anche un mento. Una delle richieste più sentite, par- e a maggior ragione necessita di una pia- MODA E RICERCA sul mercato nazionale o internazionale un nemico, al contrario un partner con il bacino di professionalità di alto livello che lando direttamente con vari rappresentanti nificazione più vicina ai bisogni di tutti. sceglie di stabilirsi a Lugano in virtù quale è utile trovare un punto d’incontro. spesso non si trovano in Ticino e in Svizzera. aziendali, è stata quella di avere un allac- Lasciar scappare altrove importanti opera- di numerosi fattori, sia strettamente pro- Sembra scontato, ma non in tutti paesi esiste ciamento ferroviario tra Lugano e l’aeropor- tori economici per diatribe interne non LE SCARPE GIUSTE fessionali, sia personali e familiari. Con- un clima simile» afferma Scott Roe, CFO La qualità dei servizi to di Malpensa. Più che potenziare l’aero- fa l’interesse della collettività, specie in mo- SOLO CHI SI METTE IN CAMMINO, trariamente a quello che si pensa, hanno di vf International. «Il fatto di avere molte aziende concorrenti porto di Lugano-Agno, bisognerebbe quin- menti di crisi» ribadisce Cavadini. In altre PRIMA O POI ARRIVA un notevole peso proprio quelli perso- concentrate in un territorio limitato fa pen- di migliorare la tratta Lugano-Malpensa. parole, Lugano deve mantenere come nali: è vero che si viene a Lugano per La posizione geografica dere la bilancia verso Lugano: non solo È pur vero che una compagnia aerea low priorità la promozione economica del ter- fare business, ma per farlo bene bisogna Oltre a questo, Lugano ha una posizione perché è una garanzia di cultura manageria- cost a Lugano sarebbe applaudita da più ritorio e per farlo in maniera efficace deve vivere bene. geografica che sfrutta la centralità sull’asse le, ma anche perché permette importanti parti. Senza però entrare in competizione coinvolgere il più possibile sia i privati, europeo nord-sud e che resta davvero a sinergie produttive o logistiche. Inoltre, per con Malpensa, non avrebbe senso. In ogni sia le autorità cantonali. Il sistema-paese pochi minuti da Milano. «La vicinanza con queste grandi aziende è molto importante modo, poter volare in giornata in tutta Il nostro territorio offre dei vantaggi com- l’Italia è davvero, per questo settore, qual- avere dei servizi bancari efficienti, e la piaz- Europa a prezzi contenuti darebbe sicura- La qualità di vita petitivi che nascono dal sistema-paese e che cosa di più di un fattore competitivo di za finanziaria luganese possiede ancora mente nuovo slancio a questo settore. Come si diceva all’inizio, insieme a questi L’innovazione non nasce dal nulla. Nasce là dove ci sono vanno a comporre ciò che viene chiamato successo. È una garanzia di stile, di qualità degli aspetti di interesse. Anche il clima Il problema viario è ovviamente sentito fattori ne esistono altri più prossimi alla aziende che hanno il coraggio di intraprendere nuove strade un quadro politico e sociale stabile. «Chi si e di esperienza» dice Monica Emmenegger sindacale ha la sua importanza, infatti, che dai manager come dai dipendenti, attraver- sfera familiare. Qui davvero una delle carat- e dove menti brillanti immaginano come queste nuove stabilisce a Lugano si accorge che quando titolare della ditta a.pennello. Da non il rapporto tra i rappresentanti padronali sare Lugano e impiegarci più di un’ora teristiche più apprezzate dalle aziende e strade dovrebbero essere. L’ICIMSI* di Manno è uno di questi e sindacali si mantenga sempre su binari (nelle ore di punta) porta il nostro territorio dai propri dipendenti è il fatto di poter sce- luoghi. di lealtà e difficilmente cada in conflitti a perdere competitività. «Riuscire a far con- gliere tra due stili di vita opposti: uno più insanabili è considerato davvero un punto fluire in maniera efficiente in città pendo- tranquillo e se si può dire genuino (Lugano Probabilmente ci sono pochi luoghi al mondo in cui si sa, meglio di forza. La trasparenza e la flessibilità del lari, lavoratori interni, turisti e visitatori è la e il Ticino), l’altro più urbano con tutti i che in Ticino, come si possano produrre scarpe in modo innovativo. mondo del lavoro viene molto apprezzata» sfida più importante per Lugano se vuole servizi presenti nella zona milanese. Luga- Un patrimonio di conoscenze che però non si è ancora trasformato dice Franco Cavadini presidente dell’AFRA. restare competitiva nei prossimi anni» dice no in sé offre di sicuro una buona qualità in realtà produttiva. Alla testa dell’ICIMSI c’è il professor Claudio ancora Scott Roe. di vita e un buon sistema di servizi pubblici. Boer, un esperto del settore molto affermato che collabora con noti PerchÉ lugano? Le vie di comunicazione La sanità e la scuola giocano il ruolo prin- produttori ed è a capo di importanti progetti internazionali di Non da ultimo per le aziende le vie di comu- La pianificazione del territorio cipale e se per la sanità non si registrano ricerca. cosa offre il nostro territorio e come può migliorare nicazioni sono fondamentali, gli spostamen- «La pianificazione del territorio è un’altra appunti, lo stesso non si può dire della scuo- ti delle persone e delle merci per chi fa del questione molto delicata, l’espansione la: per le grandi aziende poter contare su Le scarpe indossate dallo stesso Boer illustrano molto bene di cosa commercio sono vitali. Il sistema delle infra- in termini di metri quadri per le aziende più istituti scolastici internazionali dove po- stiamo parlando. Prodotte nell’Europa del nord, sono state realizza- strutture viarie luganesi e cantonali hanno di successo è molto difficoltosa, il territorio ter mandare i propri figli a studiare, in in- te esattamente secondo i suoi desideri e su misura per i suoi piedi, lati positivi, ma anche margini di migliora- che abbiamo a disposizione non è enorme glese, è una delle esigenze più sentite. | mc il tutto in modo completamente automatizzato e decisamente

Atelier Napapijri, Pazzallo - Reportage di Adriano Meis

conveniente. Il 42 lo può avere chiunque, ma la forma, la larghezza, l’anatomia dei propri piedi rimangono aspetti prettamente indivi- LA PAROLA AGLI OPERATORI DELLA MODA NON SOLO GRANDI MARCHI duali. Quando i produttori riescono a tenere conto di tali caratteristi- che senza dover tornare a una produzione artigianale, gli esperti come Boer parlano di mass customization. È questo il tema al centro vf International Timex Group Gucci Group a.pennello Studio Modelli & Consulenza Tecnica del suo lavoro. E anche uno degli ambiti più importanti per qual- «Quando abbiamo deciso di sviluppare «Inevitabilmente quando uno sceglie dove Ticino scelta strategica anche per Gucci Presenze di richiamo internazionale, sì, ma Anche Maria Grazia Indemini titolare dello siasi azienda che si definisce innovativa. Non solo nel campo della il nostro quartier generale per il mercato andare, guarda dove sono gli altri» confer- Group («il gruppo si è sempre focalizzato non solo. Il Luganese è composto anche Studio Modelli & Consulenza Tecnica, moda, e non solo per i grandi marchi. internazionale, la scelta è immediatamente ma Paolo Marai, presidente e CEO della di- sui più alti servizi qualitativi e innovativi; per da piccole realtà imprenditoriali che fanno grazie all’alta specializzazione del suo servi- caduta sulla Svizzera. Poi abbiamo analiz- visione lusso di Timex Group (orologi della questa ragione il Ticino ha rappresentato della particolarità del servizio il loro punto zio, che si avvale di moderni sistemi infor- Il cliente, infatti, non è più quello di una volta. Proprio come Boer, zato il territorio e visto che i due grandi Maison Versace, Valentino e Ferragamo). al tempo e rappresenta tutt’ora la scelta mi- di forza. I numeri delle piccole aziende matici per la modellistica d’abbigliamento, anch’egli ama quei prodotti realizzati su misura per lui, con una cura poli del settore si erano creati in Ticino «A Manno gestiamo questi tre marchi: gliore»). Assieme a Zegna, Hugo Boss non possono competere con quelli appena è in grado di progettare e allestire collezioni ad ogni piccolo dettaglio. Una sfida enorme per tutti coloro che so- e a Ginevra. A questo punto la scelta era dal design, alla produzione, alla commercia- e Armani, è uno dei più conosciuti presenti elencati, tuttavia la loro forza sta nella e abiti su mandato. Prodotti quindi alta- no coinvolti nella produzione e nella vendita. Ma anche un’enorme di quelle tecniche: vicino a Milano o vicino lizzazione del prodotto». Stiamo parlando sul territorio: nel 1996 ha stabilito il suo creatività, nella scelta di una nicchia di mer- mente raffinati e personalizzati. Questo caso occasione. Quelle aziende che, attraverso moderni processi di pro- alla Francia?» risponde Scott Roe, CFO di 70’000 pezzi l’anno, il 98% di tale produ- centro di distribuzione e, tre anni dopo, ha cato e nello sviluppo di un servizio forte- è particolarmente interessante anche perché duzione computerizzati, riescono ad avvicinare il prezzo di un di vf International, il gruppo americano che zione parte da Manno verso il resto del sviluppato il progetto di un vero e proprio mente personalizzato. È Monica Emmeneg- spesso la realizzazione dei capi non viene prodotto personalizzato a quello di un prodotto di massa, hanno gestisce un ampio portafoglio di marche, mondo. «Ma la nostra storia è peculiare. polo logistico per l’intero gruppo (che oltre ger titolare della ditta a.pennello a spiegare fatta all’estero, ma qui a Lugano «un mio buone chance sul mercato. Proprio come il produttore delle scarpe dal 2005 presente a Pazzallo. Un quartiere Vent’anni fa, quando Gianni Versace decise a Gucci opera con le marche Bottega Veneta, come l’eleganza su misura, unita ad un partner importante è la Dresdensia di Pre- di Boer. Una nicchia promettente. Un paio di scarpe come queste, generale che, da Pazzallo, gestisce la distri- di sviluppare il settore orologi e gioielli, la Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander servizio innovativo, sia un binomio di suc- gassona, un laboratorio che realizza oltre a infatti, deve costare per forza qualcosa in più. Ma non troppo, buzione del portafoglio marche per l’Europa, scelta fu un po’ obbligata: per produrre McQueen e Stella McCartney). cesso: «noi produciamo camicie di alta qua- produzioni di carattere industriale, anche poiché è un lusso che chiunque deve potersi permettere. Un mer- il Medio Oriente, l’Africa, l’Asia e l’Oceania. orologi swiss made ci si installava in Svizze- Uno sviluppo visibile dalle cifre del gruppo: lità e sono io stessa a recarmi a domicilio prototipi, capi di alto livello su commissione cato molto interessante per piccole e medie aziende. Ma non solo: qui viene disegnata e svilup- ra, e non altrove». Attuali obiettivi? «Quali- 303 dipendenti (tra Bioggio e ), o sul posto di lavoro per prendere le misure e collezioni di serie limitate». L’informatiz- pata l’intera collezione del marchio Napa- ficarci come azienda e come gruppo nel 7’500’000 pezzi l’anno di capacità massima al cliente. Spesso i manager non hanno zazione nella moda è talmente importante Che un’unica catena di produzione riesca a realizzare le mie scarpe pijri. Eppure, una presenza poco percepi- segmento «lusso fashion», sviluppare il por- di gestione del centro, 6’000 colli al giorno tempo di scegliere e comprarsi le camicie, che la signora Indemini si divide tra il lavoro da montagna e le mie pantofole non è più una semplice visione, ta dalla popolazione «probabilmente perché tafoglio marchi con nuove acquisizioni e, quella di spedizione. e con il nostro servizio oltre ad offrire un nel suo studio e l’insegnamento presso ma una possibilità concreta. Tutte le mie scarpe, da quelle più ele- siamo un gruppo che possiede più marchi perché no, un domani acquisire aziende prodotto di qualità nel quale si sentono libe- la SAMS/STA di Lugano. ganti a quelle sportive, potrebbero quindi essere prodotte su misura e il nome del gruppo non è quello di un basate in Svizzera (che possiedono marchi ri e perfettamente a proprio agio, riusciamo per i miei piedi dal mio produttore di scarpe attraverso un’unica marchio». Ma una presenza importante, o aziende di produzione)». Uno sviluppo a evitargli una noiosa incombenza». Il ser- Anche la Beca Ferretti di Bioggio ha trovato catena produttiva. E ci si chiede perché tutto questo non possa ac- sempre in crescita: 240 impiegati, 21 nazio- tradotto anche in numeri: nel 2004 - quando vizio di a.pennello è talmente apprezzato una nicchia molto particolare: si è specializ- cadere a Manno, proprio accanto all’Istituto dove lavorano le nalità differenti, 32% del fatturato annuo la licenza venne ceduta a Timex Group - che, racconta ancora Monica Emmenegger, zata nella realizzazione di stemmi ricamati persone che sanno come realizzarlo. | sb dell’intero gruppo pari a due miliardi il fatturato ereditato era pari a 13 milioni di «una volta mi sono recata da un cliente, per magliette, felpe, berretti e abbigliamento di dollari. franchi e i dipendenti 13. Nel 2009 l’azienda pensavo di servire solo lui e invece è stato in generale. Tutte realtà imprenditoriali che ha chiuso con 37 milioni di fatturato e 50 lui stesso a portarmi dai suoi collaboratori grazie all’iniziativa e ad una idea particolare dipendenti. In futuro si vogliono raggiunge- facendo comprare anche a loro delle hanno dimostrato di poter sopravvivere e *ICIMSI è l’acronimo di “Institute of Computer Integrated re i 100 milioni con 80 dipendenti in totale. camicie, sono stata lì tutto il pomeriggio». anche prosperare in un mercato comunque Manufacturing for Sustainable Innovation”. Maggiori informazioni dominato dai grandi nomi. | nr&mc sull’Istituto e le sue attività digitando icimsi.ch. Inserzione Piazza Riforma 8.3.2010 16:17 Pagina 1

PR_TEMA 14 L’energia, così importante la moda con i piedi per terra per la nostra vita! diventare sarta e stilista a lugano le due scuole raccontate da rino fasol

Fashion Valley. Non se ne parla tutti La SAMS è una scuola di ap- ed altrettanto faticoso mantenerlo nel C o n s u m a r e i giorni, eppure le imprese che si stabili- prendistato a tempo pieno che, tempo. Una scuola, si sa, è brava quanto lo scono in Ticino e a Lugano non vivono in tre anni di corsi, forma crea- sono i suoi docenti, per questo motivo ogni moderatamente! come ospiti fantasma, percettibili unica- trici di abbigliamento o, come anno i docenti seguono un mese di stage QUALCHE CONSIGLIO PER AIUTARVI mente a livello fiscale. Dal territorio si diceva una volta, sarte. Gli allievi impara- presso le ditte affiliate all’AFRA. È fonda- A CONSUMARE IN MANIERA RAZIONALE ogni impresa prende qualcosa e sul ter- no a conoscere i tessuti, a confezionare capi mentale che non rimangano indietro ritorio lascia qualcosa. E in questo su misura, sia a mano sia a macchina, in- rispetto alla realtà industriale, perché signi- scambio, con il tempo, può nascere una somma imparano il mestiere. Di per sé, finita ficherebbe insegnare concezioni superate ELETTRICITÀ nuova mentalità, una speciale sensibi- la scuola, i nostri allievi avrebbero giuridica- che l’allievo non ritroverebbe una volta lità professionale che negli anni diventa mente le carte in regola per aprire un atelier, uscito da scuola, perdendo così il suo valo- • Evitare di lasciare apparecchi elettrici (come televisori, l’anima del distretto industriale. Ad alcuni cosa che normalmente non fanno, perché re competitivo. videoregistratori, computer, stampanti impianti Hi-Fi in questi termini potrebbero sembrare preferiscono consolidare dapprima la pro- eccessivi, tuttavia abbiamo le premesse pria esperienza. Da settembre 2009, inoltre, Avete dunque stretti rapporti generale), in standby. Spegnere sempre l’interruttore prin- per affermare che stiamo andando in c’è anche la possibilità di ottenere la matu- con l’industria del settore? cipale se non sono utilizzati. quella direzione. Una di queste premes- rità integrata, artistica, alla CSIA. Assolutamente sì, le faccio un esempio. se è la presenza di due scuole cantonali: Da quest’anno, proprio grazie alla collabora- • Acquistare prese multiple con interruttore per poter la SAMS (Scuola d’arti e mestieri della Quanti allievi ha la SAMS? zione di una grande azienda presente sul spegnere in maniera centralizzata diversi apparecchi. sartoria) e la STA (Scuola specializza- Ogni anno abbiamo una cinquantina di territorio, abbiamo la possibilità di realizzare ta superiore di tecnica dell’abbigliamento nuovi allievi, ma quelli che tra loro non su- un progetto pilota: otto giorni di cucito • Utilizzare lampadine a risparmio energetico. e della moda). Ce ne parla Rino Fasol, perano il primo anno non beneficiano della industriale, un’opportunità unica per i nostri • Ricordarsi di spegnere la luce quando non serve, ad il direttore. possibilità di ripetere, per cui dopo tre anni allievi, che possono così vedere da vicino la solo una ventina di loro si diploma. In totale realtà dell’industria e le sue problematiche. esempio passando da un ambiente all’altro; si possono abbiamo dunque un centinaio di allievi, ridurre sino al 30% i consumi per l’illuminazione. proprio come nella sede di Biasca. Tenendo Con questo orientamento alla pratica conto che in Svizzera ci sono circa mille non si rischia di tralasciare la componen- • Scegliere apparecchi con una buona efficienza energetica allievi che ogni anno seguono questa forma- te creativa? (A, A+, A++). zione, possiamo affermare che il Ticino for- L’immagine del creativo che, colpito da estro ma ben il 20% dei sarti a livello nazionale. improvviso, disegna e poi qualcun altro realizzerà il vestito, è ingenua e poco utile. La STA invece? Quando disegno, devo sapere cosa sto È una scuola superiore della durata di due facendo, se non ho imparato a conoscere ACQUA anni che, ogni biennio, offre la possibilità il tessuto e a cucire, finisco con il disegnare • Chiudere il rubinetto mentre si lavano i denti. di seguire il postdiploma di sei mesi durante particolari a me per primo incomprensibili. il quale si prepara una sfilata. Due sono La pratica è assolutamente necessaria, per • Evitare di lasciare il rubinetto aperto per pulire il rasoio e i percorsi formativi che proponiamo: quello questo noi insegniamo ai nostri studenti mentre ci si rade. di tecnico dell’abbigliamento in gestione a disegnare, a tagliare e a cucire sia a mano di prodotto (TAG) e quello di tecnico della che a computer, cerchiamo di dar loro tutti • Scegliere la rubinetteria a basso consumo, installando moda in progettazione e collezione (TMP). gli strumenti necessari per entrare nel riduttori di flusso e miscelatori, che garantiscono un minor In altre parole il TMP è legato al lavoro mondo lavorativo, formiamo quadri inter- di modellista, che segue il prodotto a partire medi per le industrie presenti nel nostro consumo. dal disegno, al vestito fino a realizzare la territorio. sfilata; mentre il TAG organizza tutta la pro- duzione dalla sfilata fino al capo finito e Le parole di Fasol sono confermate dai fatti: appeso in negozio. In Svizzera ci sono solo l’anno scorso quasi tutti i diplomati della GAS “Dopo i corsi di stilista a Milano mi due scuole di questo tipo: a Lugano e a STA hanno trovato lavoro nel settore, i suoi • Mantenere in casa una temperatura non superiore ai sono reso conto che per poter lavo- Zurigo, la nostra viene scelta dalla maggior corsi hanno un’ottima reputazione e, benché rare dovevo assolutamente comple- parte degli allievi francofoni. la STA non abbia il lustro di alcune celebri 19-20°C. scuole milanesi, attira allievi che una volta tare la mia formazione con la parte • Controllare regolarmente l’impianto per un buon funzio- Non sentite la concorrenza giunti nel mondo del lavoro riescono a sca- tecnica e mi è stata suggerita la STA delle scuole di Milano? varsi un proprio spazio, e con successo. namento. di Lugano. Una scelta fondamentale A Milano ci sono ben 15 scuole come la A conferma che il mondo della moda è sì un • Montare valvole termostatiche, tengono conto anche per il mio percorso lavorativo: aver STA, tra pubbliche e private. La concorrenza mondo di sogno, ma per resistere bisogna acquisito pratica e capacità orga- è ovviamente molto forte, soprattutto per sognare con i piedi per terra. | nr degli altri apporti di calore (sole dalle finestre o calore nizzativa dal creare il prodotto fino il binomio Milano-moda. Ecco perché il no- durante la cottura). alla vendita del prodotto stesso, mi stro obiettivo è diventare una scuola di ha aperto le porte dell’industria del- eccellenza che ben si distingue dalle altre. • Se è possibile progettare dei sistemi di riscaldamento la moda.” Ignacio Salinas, ex allievo SAMS fondata nel 1907 complementari con energia solare, gratuita e inesauribile. Avete successo? della STA, da cinque anni lavora a Barcellona Scuola d’arti e mestieri della sartoria nella sezione logistica di Desigual Direi proprio di sì. Un solo esempio penso via Boscioro 5, CH–6962 Viganello basti: Lectra è il leader mondiale per quanto T + 41 91 971 37 22 riguarda i software nel nostro settore e forni- sce i suoi prodotti a oltre 680 scuole così STA fondata nel 1969 Lia, la regina come a oltre il 70% delle aziende produttrici Scuola specializzata superiore dell’energia, Voi e le vostre d’abbigliamento. Alle 30 scuole affiliate che di tecnica dell’abbigliamento vi aspetta su reputano le migliori Lectra fornisce tutti i e della moda di Lugano www.ail.ch software e gli aggiornamenti gratuitamente. via al Fiume 14, CH–6962 Viganello E noi da due anni siamo una delle 30. T +41 91 971 37 22

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PR_SPAZI 16–17

PER LE STRADE DELLA CITTÀ UNO SCORCIO SULLA STREET FASHION DI LUGANO

La moda non si fa solo sulle passerelle, si fa anche per la strada, con la gente comune. I grandi stilisti l’hanno capito e, da qualche anno, sguinzagliano i cosiddetti fashion scouter per le strade delle città, per vedere come si veste la gente “vera” e per rubare le idee più originali. Per un giorno abbiamo fatto anche noi i fashion scouter, non per scoprire idee stravaganti, ma per vedere semplicemente come si veste la gente a Lugano. Siamo davvero grigi bancari come vuole

Elisabetta piazza della Riforma Renato piazza Molino Nuovo Emanuele riva Giocondo Albertolli lo stereotipo? | eb Prisca piazza della Riforma Corinne Isabelle via Orti

Anna via Nassa Sara corso Pestalozzi Antoine via Giovanni Ferri Toni via Dufour Rupen corso Pestalozzi Saskya via Pessina

Immagini di Igor Ponti PR_NOTA B E N E Città di Lugano 18 Municipio

NERO SU BIANCO

Una panoramica sulle decisioni più importanti del Municipio nei primi tre Fotografia di Stefano Bernasconi Fotografia mesi del 2010. PR_IDEE 19 Ente Regionale di Sviluppo Lo scorso 13 gennaio, il Municipio ha fatto istanza di adesione all’Ente Regionale di Sviluppo del Luganese. La richiesta è stata elaborata a seguito di un lavoro di preparazio- GIARDINI VERTICALI? ne al quale Lugano ha collaborato con la UN’IDEA ORIGINALE ED ECOLOGICA PER RENDERE Commissione Regionale dei Trasporti e con le Associazioni dei Comuni del Malcantone MENO GRIGIE LE NOSTRE CITTÀ lUGANO CONTRO TUTTI? e delle Valli di Lugano. Lo scopo dell’Ente è quello di assicurare, ai Comuni coinvolti, un riflessioni del sindaco a proposito di acuti, ruolo attivo nella concezione e realizzazione Se invece di guardare le nude facciate dei palazzi come brutti compromessi architet- delle strategie di sviluppo dell’agglomerato. tonici, le immaginassimo come singolari montagne urbane, non saremmo sorpresi perequazione finanziaria ed ente regionale di sviluppo di vedere lunghe pareti senza finestre tutte ricoperte di verde, che, come lunghe aiuole, Trincea di Massagno anziché estendersi orizzontali sui prati, si ergerebbero, non curanti della gravità, sui Il Municipio ha licenziato il messaggio muni- muri. Come veri e propri giardini: giardini verticali. cipale per la richiesta di 140’000 franchi per l’allestimento di una variante pianificatoria È il botanico francese Patrik Blanc, il papà dei giardini verticali. Celebre è il suo rivesti- intercomunale con il Comune di Massagno, mento, dalla testa ai piedi, della grande parete alta 24 metri del nuovo CaixaForum riguardo le strategie di riqualifica dell’area a di Madrid. Un’idea originale ed ecologica; il verde, sulle pareti o sui tetti, oltre ad avere nord della Stazione FFS (trincea ferroviaria). un pregio estetico, mantiene efficiente il sistema di riscaldamento/raffreddamento Il Piano Regolatore intercomunale TriMa pre- degli edifici. vede anche la possibilità di insediamento di un campus universitario SUPSI. La trincea La prossima volta in cui, camminando per strada, dovessimo vedere un imbianchino non è che un tassello della riqualifica di tutta pitturare una lunga parete nuda, potremmo dirci: ecco che sta preparando il terreno per la città alta. la prossima piantagione. | eb Nel corso di questa legislatura, la stampa ha più volte riferito Perequazione e ACUTI in merito a importanti, e a volte dure, prese di posizione assunte Nella seduta del 10 febbraio, il Municipio si dal Municipio di Lugano all’indirizzo delle Autorità cantonali e è opposto al progetto di revisione della Legge federali. Istanze legate a temi delicati quali il futuro della piazza sulla perequazione finanziaria intercomunale finanziaria luganese, la perequazione finanziaria, la politica di e ha chiesto di riconsiderare i meccanisimi sviluppo dell’agglomerato e i rapporti tra i Comuni e il Cantone. perequativi. Al Cantone, ha proposto l’attiva- In queste discussioni, Lugano riesce sempre a destabilizzare zione di un gruppo di lavoro composto dai il quieto vivere. Perché? È davvero una città sanguigna o il pro- comuni toccati dal problema. La Città finanzia blema è un altro? con 26 milioni di franchi il fondo di livella- mento per ridurre gli squilibri tra le varie re- gioni del Cantone; somma che pregiudica la capacità del Polo di far fronte agli investi- «In veste di Sindaco ho potuto constatare come donare un semplice atteggiamento rivendicativo verso risorse ur- menti mirati allo sviluppo dell’agglomerato. l’azione del Municipio non venga sempre ben recepi- bane che vanno in primis concentrate su investimenti capaci di La Città auspica che l’entità di questo esbor- ta, taluni persistono nell’evidenziare la presunta generare benessere e qualità di vita. Occorre ora unire le forze nelle so venga riconsiderata: il problema degli natura arrogante della nostra città, a torto ritenuta nuove organizzazioni volute dalla nuova politica regionale, esse squilibri dovrebbe essere affrontato con una semplicemente ricca e dunque obbligata a sostenere gli altri. dovranno diventare il nostro strumento per agire. È tempo di uscire nuova politica di sviluppo regionale, proposta Ben poco si considerano invece gli sforzi politici, amministrativi dalla logica dei sussidi a innaffiatoio, dobbiamo invece indirizzarli da Lugano e dai Comuni tramite l’Ente Re- e finanziari che Lugano assume per rispondere appieno a quel ruo- a favore di investimenti volti a realizzare strutture capaci di miglio- gionale di Sviluppo. In questo senso, il Muni- lo di locomotiva cantonale; ruolo che le viene riconosciuto dal rare l’attrattività turistica, la capacità di attrarre insediamenti in- cipio ritiene che l’Associazione dei Comuni Piano direttore e da autorevoli analisi eseguite a livello universita- dustriali e artigianali, l’offerta culturale e quella formativa. È tempo Urbani (ACUTI) non sia più l’organo adatto rio, ma anche dall’economia privata. Quella che alcuni chiamano di concentrarci, insomma, su investimenti capaci di mantenere a fungere da referente per l’Agglomerato arroganza, per noi è responsabilità. È nostro dovere assicurare il Ticino competitivo dinanzi al vacillare di punti fermi, qual è stato, Luganese presso il Consiglio di Stato. ai cittadini che l’azione del Municipio sia spinta dalla sola preoccu- per molti anni, il settore bancario. Per questo motivo, il 15 febbraio, il Municipio pazione di rispondere al meglio alla crisi; crisi che minaccia di ha formalmente deciso di uscirne. cambiare radicalmente il tessuto economico che ha fatto la fortuna Quindi non più Lugano al centro, ma l’agglomerato? di Lugano e, per anni, ha garantito il benessere della popolazione Sì, agglomerato è a mio avviso la parola chiave del futuro. Agglo- Rete tram del Luganese dell’intero agglomerato di 59 Comuni, se non di buona parte merato inteso quale capacità del Polo Lugano di dialogare, ma Nella seduta del 3 marzo, il Municipio ha fatto del Ticino. Non possiamo certo stare semplicemente alla finestra soprattutto di agire, di concerto con tutti i 59 Comuni nel ricercare richiesta di un credito di 800’000 franchi per in attesa che passi la burrasca.» le giuste soluzioni per tutelare il territorio e la qualità di vita della l’elaborazione del progetto di massima della popolazione. Un agglomerato capace di lavorare assieme alle altre tratta principale del tram (tra Molinazzo-Cen- Quali sono i passi per affrontare i cambiamenti? regioni del Ticino, proponendo soluzioni al Governo cantonale tro e Molinazzo-Manno), nonché di 240’000 Le Città e tutti i Comuni ticinesi devono diventare i promotori e chiedendo a quest’ultimo di condividerle, superando la tendenza franchi per lo studio di fattibilità per le tappe principali delle scelte volte a valorizzare il potenziale dei propri ter- a voler combattere, o quantomeno mitigare, un potere che i nuovi seguenti. Il progetto di rete tram del Lugane- ritori. Per far questo, occorre lasciarsi alle spalle un atteggiamento Comuni sono oggi sempre più consapevoli di detenere. | eb se, oltre ad avere il pregio di collegare le aree di subordinazione, talvolta di sudditanza, nei confronti di Bellin- strategiche del Polo, presenta notevoli van- zona, in piena concordanza con le finalità del processo di aggrega- taggi dal profilo ambientale e della qualità di zione, che altro non vuole se non ridare il giusto ruolo al potere vita dei residenti. più vicino al cittadino: il proprio Comune. Fiume Cassarate e foce E in concreto? Il Municipio ha fatto richiesta, lo scorso 13 Il Municipio sta chiedendo la collaborazione del maggior numero gennaio, di un credito di 5 milioni 936’000 di Comuni per avviare un processo di cambiamento che consiste franchi per la riqualifica della foce del Cassa- nell’affermare l’importanza delle regioni del Cantone - identificate rate e per le opere di arginatura del fiume. dal Piano direttore in quattro comprensori (Luganese, Mendrisiotto, L’obiettivo è quello di creare una riva fluviale Locarnese e Bellinzonese) - valorizzandone l’azione coordinata più conforme allo stato naturale e di riqualifi- nella promozione di quei progetti di sviluppo capaci di creare posti care la zona come luogo di svago. Si prevede di lavoro e incrementare il gettito fiscale in un contesto di svilup- di rimuovere una parte del muro d’argine po durevole del territorio e senza perdere l’attenzione ai bisogni sulla sponda destra e, sulla sinistra, di co- sociali. struire un nuovo ponte che colleghi la zona del porto con il Parco Ciani, nonché un In questa visione qual è il ruolo di Lugano? percorso pedonale e ciclabile. Credo che proprio Lugano sia da molti anni un valido esempio: è una Città attenta alle esigenze dell’economia ma anche, se Municipio della Città di Lugano non soprattutto, a quelle dei suoi abitanti, ai quali offre un’invidiabi- Piazza della Riforma 1, CH–6900 Lugano le gamma di servizi. A molti Comuni, Lugano chiede ora di abban- T +41 58 866 70 11, [email protected] PR_R ITRATTO 20

«Non sopporto le ingiustizie, L’ultimo giorno degli altri è questo il motore della mia vita» ANGELA FACCOLI

Computer e tante carte ovunque. A giudicare dall’ufficio non diresti mai che lì si organizzano funerali. Angela mi accoglie sorridendo, è vestita di nero. Lei non ha bisogno di sfatare le leggende sui becchini e sulla morte.

di Eleonora Bourgoin

Dopo il bar dell’angolo tra via Besso e via Sorengo e prima della bottega dei come posso. Poi mi occupo delle pratiche burocratiche e di avvertire i miei aiu- piercing, a sinistra. Cerco un’impresa di pompe funebri, una delle poche, anzi tanti, con i quali mi prendo cura della salma. Infine esponiamo il feretro nella la sola in Ticino, gestita da una donna: Angela Faccoli. Mi addentro nel par- camera mortuaria decorata con i fiori». cheggio. Non vedo nessun’impresa, solo qualche auto e un ufficio quasi anoni- mo che porta la scritta, discreta, Associazione Consulenza e Alloggio. Non so Angela ci spiega che oggi il 75 o persino l’80% delle salme vanno in crematorio. perché, ma mi dico che dev’essere il posto giusto. I credenti fanno prima celebrare la messa, altri invece limitano la cerimonia a poche parole in crematorio e alla benedizione di un prete: «oggi non si va più Angela è molto gentile e accogliente, è vestita di nero, se lo può permettere, in cimitero, neppure per i funerali. Quando ero piccola, invece, dovevamo andarci non ha bisogno di sfatare le leggende sui becchini e sulla morte, la sua persona ogni domenica, dopo la messa, era un passaggio obbligato. Oggi invece ci andia- di per sé rompe tutti gli stereotipi: una donna che fa un mestiere da uomo, mo solo quando non ci siamo più». «In quei casi ti viene da pensare una persona che non ha paura di quello da cui tutti fuggono. che la morte è sì un tabù, ma anche Prima di concludere la conversazione, chiedo ad Angela il perché della scritta la vita lo è» «Oggi ho due funerali, uno alle due e uno alle tre e mezza. Domani mattina ho sulla porta: «è la mia seconda attività, ho messo in piedi un’associazione per il terzo. A volte capita di averne troppi in pochi giorni e allora sento di esagerare i problemi degli inquilini. Non sopporto le ingiustizie, è questo il motore di tutta e mi chiudo in casa per recuperare». la mia vita. A volte arrivano da me persone per problemi di locazione, che invece sono casi sociali: sembra che nessuno si renda conto di quanta povertà c’è Questo mestiere Angela lo fa da 25 anni, da quando era esplosa la polemica in Ticino!». costa caro morire. «Allora io, da buon gemelli, ho deciso di verificare se era proprio vero e ho scoperto che sì, morire può essere molto caro, ma dipende da La guardo, così esile e così arrabbiata, e capisco perché la chiamano filantropa e quello che si vuole. Si può rispettare la dignità del defunto senza eccedere perché fanno ovvie allusioni sul suo nome, il nome di chi cerca casa per i vivi nei costi». e per i morti. Ma non le dico niente, a lei non piace la pubblicità e, immagino, nep- pure i complimenti. «Con le mie attività faccio quello che posso, nel mio piccolo, Prima di mettersi in proprio, Angela prestava servizio come picchetto di polizia, però il mio sogno, prima di morire, sarebbe quello di entrare in politica senza fare recuperava le salme a domicilio o sul luogo dell’incidente: «quando si arrivava la gavetta. Vorrei arrivare subito al livello in cui si possono risolvere i problemi». sul posto si trovavano situazioni inenarrabili, la mia sensibilità di donna e di ma- dre veniva messa a dura prova. Non reggevo, così ho deciso di rinunciare. In quei Una cosa è certa, se potessero votare tutti i suoi clienti, ma proprio tutti, anche casi mi veniva da pensare che la morte è sì un tabù, ma anche la vita lo è». quelli che ormai sono di là, Angela non avrebbe bisogno di far campagna elettora- le, avrebbe i voti assicurati. E a me vien da pensare che occorre proprio occuparsi Le giornate di chi si occupa dell’ultimo giorno degli altri sono fatte di problemi della morte per avere, ancora, il senso della vita. | pratici che neanche ci immaginiamo. Il problema delle case anziani che non han- no posto per lasciare le salme, «perché una camera ardente deve sempre essere disponibile per i nuovi decessi». Il problema del rispetto delle ultime volontà del defunto, che a volte, prima di morire, vengono confidate proprio ad Angela e non sempre i parenti le considerano. Il problema di chi rifiuta la benedizione della salma in crematorio, perché per alcuni sacerdoti non è prevista dalla liturgia. Ma una sorta di liturgia la segue sempre anche Angela. ANGELA FACCOLI 59 anni, vive a Vezia. Dal 1995 è titolare di Onoranze Funebri Angela «Quando mi chiamano per un funerale, la mia prima preoccupazione è il rap- Faccoli SA. Ha una passione per il lago di Garda e per l’Africa, dove, quando sarà il tempo, porto con le persone più vicine al defunto, cerco di confortarle e di aiutarle vorrebbe venissero sparse le sue ceneri. Angela Faccoli fotografata da Igor Ponti PR_RACCONTO 22 PR_LUOGHI 23

L’AGORATECA LUGANO M’IMPRESSIONA DISPENSATRICE DI SOGNI

Agorateca Scaffali colmi di migliaia di dvd, libri e riviste che parlano di cine- del dvd, me l’ha consigliato estasiato» continua Ilenia «Era Splen- viale Cassarate 4 ma, la musica leggera che infonde allegria e poi il cielo che si può dore nell’erba di Elia Kazan». Anche i bambini hanno un posto CH–6900 Lugano ammirare dal centro della stanza. speciale tra i pensieri di Ilenia: ce ne sono molti tra i frequentatori T +41 58 866 69 30 dell’Agorateca e sono forse gli utenti più affezionati. [email protected] L’Agorateca si presenta agli occhi dei visitatori come un luogo di agorateca.ch cultura e d’incontro dove crescere le proprie passioni e condividerle Inoltre, all’Agorateca, la musica è messa ulteriormente in risalto da con altri. Agora…che? Per chi non ha mai sentito parlare di questo una postazione di ascolto della Fonoteca Nazionale Svizzera. lunedì–mercoledì 15.00–19.00 luogo, l’Agorateca potrebbe essere definita come una biblioteca E come ulteriore atout la SCILA (Sociedad Cultural Ibero Latino giovedì 15.00–20.00 di contenuti multimediali, ma in fondo sarebbe proprio riduttivo Americana) è presente con i suoi volumi in lingua spagnola. venerdì 11.00–19.00 presentarla così: l’Agorateca è molto di più. di Giuseppe Braga sabato 15.00–19.00 Diventare utente dell’Agorateca è semplice: basta fare una tessera Nata nel 2006, su iniziativa del Dicastero Giovani ed Eventi, per del valore di 5 franchi e poi scegliere quello che si preferisce. raccogliere quei film d’autore difficili da trovare nella nostra regione, Se si è possessori della Lugano Card, inoltre, noleggiare un dvd A Virginia adesso piace un sacco Van Gogh, giuro, non è uno scherzo. Ecco, che Lugano ci aveva riservato una giornata assolata. Era la fine di settembre e non è poi pian piano cresciuta, diventando quella che è oggi: un vero costa meno. C’è anche la possibilità di scegliere il proprio film poi uno dice, non ci sarebbe nulla di strano - effettivamente, Van Gogh è amato da faceva freddo per niente. Mio padre aveva parcheggiato e noi avevamo raggiunto la e proprio centro culturale. Il nome Agorateca deriva dal greco agorá, preferito dalla poltrona di casa propria attraverso il sito internet un’infinità di gente e nutre di molta parecchia indiscussa popolarità - se non fosse villa a piedi. Dopo la mostra ci mangiammo i panini che nostra madre aveva pre- letteralmente ‘piazza’ che, nel senso più nobile, è proprio l’ambiente agorateca.ch. che Virginia non ha ancora compiuto tre anni. Il fatto è che i bambini d’oggi sono parato, seduti su una panchina in riva al lago, una cosa semplice, ecco. Gli Impres- di viale Cassarate 4. Con i suoi migliaia di titoli di film, che vanno davvero precoci, accidenti, in tutto e per tutto. Ricettivi, sveglissimi, rabdomanti sionisti fecero il resto. E alla fine, quando mio padre mi comprò il catalogo, fu quasi dai classici ai moderni, cd di ogni genere musicale e poi libri e riviste L’Agorateca vuole spalancare il cielo della cultura a tutti, cielo del particolare, come piccole spugne assorbono qualsiasi cosa tu gli proponga. l’apoteosi. Passai settimane a ridisegnare tutti i quadri. sul mondo dello spettacolo, l’Agorateca invita i suoi frequentatori che si vede davvero attraverso un lucernario sul soffitto dell’edificio Dici loro qualcosa e vogliono sapere. Quando notano un dettaglio fuori posto, esi- a dare pieno sfogo alla propria passione per le arti multimediali. che fu lo studio di un pittore ad inizio ‘900. Il cielo in una stanza gono spiegazioni. E mica è poi così facile, riuscire a dargliele, tutte queste spie- Già, il catalogo. Ma lì non ci si reca solo per prendere in prestito cd o dvd, si va per dunque, mai espressione fu più appropriata. | Chiara Rossini gazioni. Sono impressionanti, i bambini d’oggi, ecco, sono dei veri impressionisti. evadere, per chiacchierare, per curiosare, per scambiare opinioni con chi ha la stessa passione o per il piacere di scegliere in piena L’altra sera, appena dopo che Virginia mi aveva richiesto per la non so quale volta tranquillità, facilitati dall’atmosfera accogliente che si respira nei due Van Gogh, dicevo. All’inizio stentavo a crederci, invece. Tutto merito, mettiamola il perché di quella benda sull’orecchio del pupazzo, mi sono ricordato che io, locali allietati da musica Jazz anni Trenta-Quaranta. così, di questi dvd educativi, Baby Einstein, che provano a introdurti alle discipline il catalogo della mostra sugli Impressionisti, io quel catalogo – io che non butto via artistiche attraverso il gioco e l’interattività. Virginia ne ha uno, incentrato sulla nemmeno gli scontrini del bar – ce l’avevo ancora. Allora ho cominciato a cercarlo, «Qui viene veramente chiunque», mi racconta Ilenia, la responsabile. pittura, con questi pupazzi che non parlano ma colorano, dipingono, si sporcano volevo farle vedere i quadri che il suo papà aveva visto un sacco di anni prima. «È incredibile come il cinema o la musica siano in grado di accomu- il muso e a lei è rimasto impresso quel nome: Van Gogh. Che poi, ogni volta, Ma mica l’ho trovato però. Poi m’è venuto in mente. E giusto ieri l’ho ritrovato. nare le personalità anche le più distanti fra loro. Una volta un uomo continua a chiedermi perché quel pupazzo blu ha, proprio sull’orecchio, quella Era rimasto a casa dei miei genitori. In quella che un tempo era stata la mia stanza, di mezza età, di non troppe parole, al momento della riconsegna bendatura bianca. Ci giro intorno, ecco. Non che non lo sappia, il perché, e però. in uno scaffale della vecchia libreria. Valle a spiegare che il caro Vincent, in uno dei suoi momenti di torbida follia, s’era sfasciato un orecchio con la lametta, valle a spiegare che l’aveva fatto perché Mia madre, da quando è rimasta sola, sta rimettendo in ordine le vecchie cose accusava indiscutibili problemi psicologici, valle a spiegare che i campi di gira- (c’è anche da dire però, che mia madre non è come me, e se ci sta da buttare Ilenia Ricci fotografata da Piritta Martikainen soli e tutto quel grano gli avevano probabilmente dato un po’ alla testa, ecco, dai, qualcosa, non ci pensa su due volte), ma quel catalogo l’aveva tenuto, per fortuna. c’ha nemmeno tre anni, povera piccola cucciola, per la miseria. L’ho sfogliato. C’erano ancora le tracce dei colori, alcune pagine erano impiastric- ciate dalle tempere. È stato proprio come tornare indietro nel tempo. Sia come sia, guardando quel Van Gogh virtuale inscatolato dentro la tele, sul divano con mia figlia, a me l’altro giorno, all’improvviso, nitido come uno dei suoi Mio padre non c’è più da qualche mese, e ogni ricordo, grande o piccolo che sia, cieli tormentati, m’è tornata in mente la prima volta in cui vidi i suoi quadri. che mi riconduce a lui, mi provoca sempre una dolorosa fitta al cuore. Avviene un Dal vero, voglio dire (anche perché i dvd all’epoca, non esistevano). bislacco cortocircuito dal quale fatico a uscire. Penso a lui, a come si comportava Avevo dodici anni. E fu a Lugano. con noi. Le sue attenzioni, le sue premure, i suoi gesti. E poi mi vedo, io, alle prese con Virginia. Bè, meglio lasciar stare, ed evitare inutili confronti. Quando penso a Lugano, la prima rapida associazione d’idee che faccio mi por- ta agli impressionisti. Non credo sia poi un male, ecco. Pensare a una città, ricrear- Quel giorno fu un bellissimo giorno. Noi quattro, in Svizzera, a Lugano, a veder gli la, vederla, immaginarla come fosse un dipinto, mi sembra una buona cosa. Impressionisti. Sempre meglio che associarla a qualche banca o a qualche conto segreto, credo. Anche perché poi Federer è di Basilea, altrimenti se la sarebbero giocata. Roger Che poi, io, ieri (già, ieri in effetti ho combinato un sacco di cose, però), ecco, ieri è il mio tennista preferito, che cavolo. dicevo, sempre galleggiando tra le onde lacustri delle mie rimembranze, ho digitato un po’ sulla rete web alla ricerca del tempo perduto, e solo ieri, non so quanto Di Lugano io, adesso che lascio andare a briglia sciolta la memoria, ho davvero colpevolmente in ritardo, ma in ritardo mi sono sentito, ho scoperto che la collezio- un dolce ricordo. Non posso proprio dirne male, ecco. Lugano la vedo davanti a me ne, ormai già da qualche anno, s’è trasferita in Spagna, a Madrid, e che la villa ora come una città morbida, indubbiamente fiorita, placida, manifestamente limpida. è chiusa. Peccato. Il tempo trasforma tutto. E, anche se nel caso specifico non tocca Uno specchio, come il suo lago. Sarà che le immagini, quando sbiadiscono, tendo- certo a me dirlo, non sempre in meglio. no ad ammorbidirsi, ad attenuarsi, e però, ecco, a me vengono in mente solo immagini piacevoli. Sarà anche così, chi può dirlo (sarà che ero un ragazzino), però E adesso, adesso che sto guardando mia figlia tutta intenta a pasticciare coi gessetti ricordo anche che Lugano m’apparve molto più internazionale che non Milano. sulla lavagnetta, seppur chiusa in casa e non en plein air, vabbé, adesso che son Nonostante si trovasse a meno d’ottanta chilometri di distanza, nonostante non riuscito a staccarla da quei cavolo di dvd, ecco, a me viene da sorridere. Quasi quasi avesse il Duomo e nemmeno lo stadio di San Siro, intendo. le spiego la faccenda dell’orecchio, mi dico tra me. Poi però un altro pensiero pren- de il sopravvento. Al diavolo Baby Einstein, al diavolo Van Gogh, al diavolo la Villa Favorita, la sede della mostra, ci aveva accolti in tutto il suo splendore deca- collezione che s’è trasferita, giuro che prima o poi prendo su l’auto, ci carico sopra dente, una vecchia nobile signora, con la sua grazia seicentesca, con le sue sale la Virginia e la porto a Lugano. Speriamo ci sia il sole. Male che vada ci mangiamo ricche di storia e con quella collezione di opere impressioniste davvero indiscutibil- un panino seduti in riva al lago. | mente notevolmente impressionante. Ci colpì molto, parecchio, soprattutto a me, che mio fratello era decisamente più portato per i fumetti e non è che se la gustò appieno. GIUSEPPE BRAGA 42 anni, è nato e vive a Milano. È architetto. Ha pubblicato il roman- La Collezione Thyssen-Bornemisza consisteva in una serie di quaranta dipinti zo Ma tu lo conosci Joyce? (Sironi editore). Suoi racconti sono apparsi nelle antologie mai usciti prima d’allora dall’Unione Sovietica. Era un avvenimento d’una certa im- Scontrini (Baldini Castoldi Dalai), Sirene (Terre di Mezzo editore), Posa ‘sto libro e baciami portanza, insomma. Già quel nome, Thyssen-Bornemisza, racchiudeva in sé qual- (Zandegù editore), Milanoanthology (Perrone editore) e Dizionario Affettivo della lingua cosa d’esotico, di magico, di misterioso. I quadri poi, ah! Oltre a Van Gogh, non italiana (Fandango editore). Altri racconti sono usciti su riviste letterarie e in rete. Quando posso dimenticare le donne tahitiane di Gauguin, le danzatrici di Matisse, i bistrot non lavora e non scrive dipinge acrilici. Il suo blog si chiama Piani Alti, cultura bassa 2.0 parigini di Renoir, i giardini di Monet, le nature morte e i paesaggi di Cézanne… http://giuseppebraga.wordpress.com Grande esposizione di primavera dal 12 al 17 aprile presso l’Emil Frey SA – Noranco

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