SPECIAL FREE ISSUE - N.402 - 12 NOVEMBRE 2019

YAMAHA TÉNÉRÉ 700 VS KTM 790

LA PROVA EICMA EDITORIALE

Vintage da corsa Tutte le novità 2020, “Eicma è un tuffo a Pergusa in foto e in video. nell’entusiasmo”

P.12 P.66 P.94 PROVA PROVA

comparativa YAMAHA TÉNÉRÉ 700 VS KTM 790 ADVENTURE

2 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 3 PROVA PROVA

YAMAHA KTM 790 TÉNÉRÉ ADV 700 9.790 EURO 12.990 EURO

MOTORE BICILINDRICO IN LINEA MOTORE BICILINDRICO IN LINEA

TEMPI 4 TEMPI 4

CILINDRATA 689 cc CILINDRATA 799 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 75 CV A 9.000 GIRI POTENZA MASSIMA 95 CV A 8.000 GIRI

COPPIA MASSIMA 68 NM A 6.500 GIRI COPPIA MASSIMA 88 NM A 6.600 GIRI

EMISSIONI EURO 4 EMISSIONI EURO 4

TELAIO BACKBONE IN ACCIAIO TELAIO IN ACCIAIO

PNEUMATICO ANT. 90/90 - 21 M/C PNEUMATICO ANT. 90/90 - 21

PNEUMATICO POST. 150/70 R18 M/C PNEUMATICO POST. 150/70 R18

CAPACITÀ SERBATOIO 16 LT CAPACITÀ SERBATOIO 20 LT

ALTEZZA SELLA 880 MM ALTEZZA SELLA 850 MM

PESO 187 KG A SECCO PESO 189 KG A SECCO

4 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 5 PROVA PROVA

SFIDA IN PISTA A 200 KM/H: YAMAHA TÉNÉRÉ 700 VS KTM 790

Ragazzi, a Pergusa ci abbiamo preso davvero Ci piacciono le sfide pazze. GUARDA IL VIDEO gusto con le prove pazze. Pazze, perché nessu- Con il comico e presentatore no - beh, quasi nessuno - andrà in pista con le Rmaxienduro a 247 km/h. Ma talvota anche il più TV Omar Fantini abbiamo folle dei gesti nasconde un fondo di verità. portato sulla pista Tazio E la verità è che le prestazioni pure (di motore, Nuvolari la nuova Ténéré 700 ciclistica, freni e gomme) raggiunte dalla endu- contro la 790 Adventure, per rone sono semplicemente spettacolari e sfrut- tabili in pieno solo dentro un circuito. Questo farvi vedere di cosa sono discorso valeva ovviamente per le maxi da 136 capaci queste moto da 75 e cavalli in su guidate a Pergusa (trovate qui il test, che ha scatenato una marea di commenti). 95 cavalli. E per rendere tutto

ancora più estremo, abbiamo Siamo però tornati in pista, questa volta sul cir- cuito Tazio Nuvolari di Cervesina, per provare usato le gomme tassellate: le due enduro stradali di media cilindrata, Yamaha Pirelli Scorpion Rally STR Ténéré 700 vs KTM 790 Adventure. A dirla tutta, fatichiamo un po’ a chiamarle medie, per noi sono maxienduro a tutti gli effetti.

Sarà che siamo cresciuti quando le maxi si chia- mavano Super Ténéré 750 o DR Big 800, e queste di Andrea Perfetti

6 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 7 PROVA PROVA

GUARDA TUTTE LE FOTO due a cilindrata e potenza sono un gradino pista sanno dire la loro (vedi il nostro test ne aiuta tanto in uscita di curva. Soprattutto sopra. E proprio per rispondere a qualche sul circuito bagnato). se sei un pazzo e hai montato il tassello per lettore che le ha definite delle moto che girare in pista tra i cordoli! emozionano poco, delle motine, ci siamo Come anticipato, è un test provocatorio, che Sì, ma alla fine chi vince?Ve lo dicia- inventati un test in pista con Yamaha Ténéré però ci dà la misura delle prestazioni di cui mo nel video, sennò che sorpresa è? Il crono 700 vs KTM 790 ADV. sono capaci sia la KTM 790 Adventure, sia non mente mai. Ma siamo sicuri che non sa- Una prova anche stavolta un po’ matta e go- la Yamaha Ténéré 700. Ovvio - direte voi - ranno i tempi sul giro a farvi scegliere la vo- liardica. Resa ancora più fuori di zucca dalla la KTM ha 95 cavalli. Ma non sottovalutate stra prossima endurona stradale. presenza di Omar Fantini, che è sì un comi- nemmeno la Yamaha, coi suoi 75 cavalli arri- co e presentatore della TV, ma è anche uno va in fondo al rettilineo a 185 km/h (195 per A chi se la fosse persa, ricordiamo anche la vero, che in moto va molto forte e ne capisce la KTM). comparativa classica con Nico Cereghini, (correva nel CIV con le mille). Aimone Dal Pozzo, Maurizio Gissi e il sotto- Entrambe staccano forte e sono agilissime scritto in sella alle Yamaha Ténéré 700 e KTM Special Thanks to: Ma Omar non poteva cavarsela facile, e così tra le curve (i 30 kg in meno rispetto alle 790 ADV. Circuito Tazio Nuvolari di abbiamo dotato le moto del test di un bel maxi maxi si avvertono). Certo, KTM ha un Cervesina (Pavia) paio di gomme tassellate: le Pirelli Scorpion vantaggio innegabile sul fronte dei cavalli e Pirelli Moto Rally STR. Sono da fuoristrada, ma anche in dell’elettronica, perché il controllo di trazio- Flli Moro Pneumatici - Milano

8 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 9 PROVA PROVA

la prova QUATTRO MOTO D’EPOCA IN PISTA

10 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 11 PROVA PROVA

VINTAGE DA CORSA A PERGUSA, QUATTRO MOTO D’EPOCA IN PISTA

Presi dalla frenesia contemplativa delle nuove Chi ha detto che le moto GUARDA IL VIDEO e strapotenti Hypersport comparate a Pergusa d’epoca sono noiose? appena qualche mese fa - ordigni pazzeschi ed Piperadrenalinici che per essere domati esigono Abbiamo gommato con un pilota preparato, deciso e sensibile - dimenti- le Metzeler Racetec RR e chiamo che il divertimento va di pari passo con la cavalleria. Roadtec 01 quattro magnifiche racer degli anni ‘70 e 80 Anzi, certe volte è entusiasmante andare a spas- so con una moto non più “di primo pelo” che può e le abbiamo messe l’una regalare il piacere ignorante di sensazioni come contro l’altra a Pergusa. la connessione diretta (ma forse sarebbe meglio dire “brutale”) con la manopola del gas, conta- Scopriamo insieme come giri a lancette, gomme strette, nessun traction ciclistiche progettate 40 anni control - ABS manco a parlarne – né mappatu- re road/rain/race/street/pro/sport/play/gas/ fa reagiscono a pneumatici grass/ass capaci di confondere noi che troviamo moderni qualche difficoltà a interpretare i numerini pic- coli-piccoli-piccoli sui sempre più affollati dash- board TFT delle moderne e sicurissime proposte nel mercato delle sportive. Così, grazie a un ma- nipolo di amici come Metzeler e Salvo Pennisi GUARDA TUTTE LE FOTO (direttore Testing e Technical Relation di Pirel- di Antonio Privitera

12 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 13 PROVA PROVA

li-Metzeler), i fratelli Nino e Giovanni Man- il massimo nel rispetto del periodo storico cuso (che hanno messo a disposizione tre nel quale sono state concepite e costruite. delle loro più pregiate moto storiche in con- Ovviamente, nello scendere in pista con gio- figurazione gara), Antonio Saitta (titolare di ielli di questa caratura un minimo di pruden- Mass e gentleman rider nel campionato sto- za in più è d’obbligo, non soltanto per non riche FMI) e il grandissimo Sergio Montalto rischiare di rovinare con una disastrosa ca- (un ex-pilota che lo stesso Salvo Pennisi ha duta motociclette delicate e uniche ma an- indicato come uno dei suoi miti di gioventù) che per non doversi arruolare nella legione abbiamo fatto un’altra delle nostre pazzie: straniera per sfuggire ai fratelli Mancuso as- portare in pista quattro moto storiche, gom- setati di vendetta. marle con pneumatici capaci di svecchiare e smussare le spigolosità di ciclistiche nate Bimota KB1 1000 quando la TV era a tubo catodico e vedere La Bimota KB1 è una distinta signora del come se la cavano in un tracciato, Pergusa, 1977 (nel video, Nino Mancuso ne indica il nato per esaltare le doti velocistiche di qual- 1974 come anno di nascita ma è un picco- siasi mezzo. lo lapsus): dotata del propulsore Kawasaki Z1000 in origine capace di 84 cv, adesso è Forse, direte, il circuito meno adatto per di- una elegante racer d’epoca con carburatori vertirsi con moto dalla potenza non esplo- Mikuni CR da 29 mm che dopo le cure del- siva. Eppure, possiamo anticiparvi che con le officine Mancuso guadagna almeno una le scarpe giuste il divertimento è arrivato a decina di cavalli, perde qualche chilo e si ag- limiti di frenata e piega. proprio prototipo che corre anche quest’an- mille e, anzi, ne abbiamo approfittato per giorna con un monoammortizzatore Öhlins e Velocissima, spinta dall’urlo devastante del no - con ottimi risultati - nel campionato FMI una estemporanea garetta con un ospite... idrauliche della forcella riviste. suo motore Kawasaki, il cerchio anteriore da moto storiche categoria Open. speciale. È tutto nel video! 18” si fa sentire nei cambi di direzione ma Motore bombardatissimo big fino a Rapporti ravvicinati per il suo cambio a 5 probabilmente il profilo e la struttura delle 1200 cc, carburatori da 48 mm di diametro, Le nostre milf - scusate, ogni tanto ci scap- marce e una sensazione di leggerezza che Racetec orientati alla stabilità contribuisco- telaio totalmente rifatto per dimagrire di pa qualche definizione da bar - sono quattro non diventa mai nervosismo grazie sia alle no in modo non trascurabile alla sensazione 50 kg e trovare spazio per oltre 100 cv ben motociclette totalmente riviste in funzione quote ciclistiche “solide” che alle Metzeler di stabilità, restituendo però un grip e una si- spalmati su un’erogazione senza picchi e dal del regolamento per gareggiare nel campio- Racetec RR scelte per lei dai tecnici di Metze- curezza in piega quasi paragonabili a quelle buon allungo. nato Storiche della FMI (una volta Gruppo 5, ler in mescola K1, quella più morbida - anche di gomme in mescola. ora Open) e quindi pur mantenendosi fedeli qui, scusate, piccolo lapsus: nel video parlo Assetto rigido come un’incudine, manopola al modello di partenza riguardo l’architettu- di K2 ma in realtà tutte le Racetec RR utiliz- Moto Guzzi Le Mans del gas connessa direttamente con Thor e ra e le scelte adottate per sospensioni, moto- zate erano in mescola K1 - che ne hanno flu- Nostra vecchia conoscenza, la Moto Guzzi Le una spinta così dirompente al minimo tocco re e telaio sono di fatto elaborate per trarne idificato l’azione ed espanso enormemente i Mans del 1984 di Antonio Saitta è un vero e che fuori dalle curve si viene scossi da tre-

14 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 15 PROVA PROVA

mori e si recuperano ricordi che si credevano anteriore sempre a vaschetta integrata ma del 1974 nata per gareggiare nel campionato far vedere, anche grazie al peso contenuto, i persi, sono il biglietto da visita di una nobil- molto più performante: adesso è veramente Open e corredata di serbatoio e sovrastrut- sorci verdi a moto molto più prestanti. donna che attendeva solo scarpe adeguate un avversario temibilissimo in staccata e in ture racing: la cilindrata sfiora i 700 cc e una Peccato che un inconveniente a un cerchio in per fare vedere di che pasta è fatta: anche ingresso di curva dove l’appoggio della Ra- decisa preparazione del motore ha portato magnesio ci abbia precluso di inserirla nella per lei Racetec RR K1, gommatura che ha cetec anteriore ha dato un contributo deci- la potenza fino a circa 70 cv alla ruota; non piccola garetta estemporanea ma che emo- creato dei binari sui quali farla scorrere ve- sivo. molti, direte voi, ma 70 cv nelle mani giuste zione guidare con quella strumentazione locissima e fatto ipotizzare che una taratura combinano sfracelli. E umiliano giornalisti. anni ‘70 annegata nel cupolino... delle sospensioni più morbida (che non ab- In termini di tempo sul giro a Pergusa la Per la Honda 500, date la misura del cer- biamo avuto il tempo di effettuare) avreb- nostra Moto Guzzi viene penalizzata da una chio di anteriore con canale da 2.15 pollici Honda CB 500 Four nuda be potuto migliorare il comportamento nei rapportatura finale eccessivamente corta e e la potenza non eccessiva, Metzeler ci ha Per ultima, la più insospettabile tra le quat- cambi di direzione e nei curvoni permetten- da una risposta veramente maschia nel chiu- proposto delle coperture sport-touring, le tro moto in pista: una Honda CB 500 Four do di smorzare quel nervosismo in agguato di-apri che solo il suo proprietario e pilota sa Roadtec 01 dedicate a motorizzazioni di ci- nuda, ammortizzatori posteriori Öhlins, via ad ogni cambio marcia. domare, del resto se l’è cucita addosso. lindrata media e medio-piccola, rivelatesi l’alternatore, via tutto il superfluo, su i Kehin perfette su questa vecchia gloria che non CR e le Metzeler Roadtec 01 - anche qui fit- Rispetto al nostro test di qualche tempo Honda CB 500 Four chiede altro che tenere il gas aperto per non ment obbligato per via delle dimensioni dei fa, una modifica al regolamento della FMI La terza vecchietta terribile che abbiamo perdere scorrevolezza,velocità e sincerità in cerchi - e via verso il divertimento che sol- ha permesso di montare una pompa freno portato a Pergusa è una Honda CB 500 Four appoggio e sopratutto di osare in frenata per tanto moto così leggere e sincere possono

16 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 17 PROVA PROVA

concedere; questa è senza dubbio la moto to controllo e allo stesso tempo di stringere i capire come motociclette nate per calzare Noi, su consiglio dello staff Metzeler, abbia- che mi è piaciuta più di tutte per le sensazio- manubri di una vera moto da competizione, gomme dalle prestazioni globali nemmeno mo utilizzato la mescola K1 per minimizza- ni più estreme e coerenti col periodo stori- reattiva, diretta, minuscola come una zanza- lontanamente paragonabili a quelle che ab- re l’effetto della perdita di grip meccanico co nel quale è nata e per la facilità di guida, ra, che in curva sente anche la posizione del biamo usato si sarebbero potute adattare al posteriore dovuto all’asfalto rovente (il tra l’altro la meno potente ma proprio per casco dove quando torni al box continua a a pneumatici decisamente più performanti test si è svolto a luglio con una temperatura questo quella che ha beneficiato maggior- rimbombare il tuo urlo “moriremo tutti!”. senza stravolgere ciclistiche e assetti. esterna di circa 30 gradi), compensandolo mente degli pneumatici Metzeler che hanno con un maggiore grip chimico grazie alla me- permesso di estrarne tutto il potenziale di Metzeler Racetec RR e Roadtec 01 Per la Bimota e la Moto Guzzi, come abbia- scola morbida che penetra più efficacemen- agilità senza sensazioni isteriche che mal si Questa comparativa molto particolare è sta- mo visto, la scelta è caduta sulle Metzeler te sulla superficie del tracciato. addicono a una signora di mezza età. ta possibile grazie all’ospitalità di Salvo Pen- Racetec RR calzate rigorosamente nelle mi- Senza carenatura verso l’infinito e oltre, un nisi e dello staff di Metzeler con i quali, per sure originali. Le Racetec RR sono coperture Per la gomma anteriore, invece, data la tem- vero e proprio viaggio quantico nel tempo giorni, ci siamo confrontati per capire quali radiali dedicate a chi della moto fa un utiliz- peratura dell’asfalto elevata lo pneumati- quando staccavi con le visioni celestiali, sarebbero potute essere le coperture più si- zo molto sportivo sia su strada che su pista co tende a perdere rigidità e per garantire strappavi il gas senza ritegno e il contagiri gnificative con le quali far girare a Pergusa le e sono disponibili in tre mescole: K1, K2, K3 l’ottimale stabilità nella fase di ingresso in era superfluo. quattro motociclette d’epoca che vi abbia- con quest’ultima come opzione più dura e curva sarebbe necessaria una K2 ma nel no- Solo chi ha provato moto così può compren- mo appena descritto. dalla maggiore resa chilometrica. Il poste- stro caso visti i pesi non rilevanti, le potenze dere appieno l’eccitazione di avere tutto sot- Scopo del nostro test era anche quello di riore è bimescola. frenanti non eccessive e lo stile di guida più

18 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 19 PROVA PROVA

composto da adottare in sella alle quattro meraviglie d’epoca scatena in un appassio- protagoniste, la K1 è stata montata anche nato, dovrebbe dirla lunga sul grado di adat- all’anteriore: scelta azzeccatissima e, tra l’al- tabilità e miglioramento di queste ciclistiche tro, dopo una intera giornata in sella le gom- aggressive ma, se vogliamo, poco raffinate me erano ancora a circa il 30% della loro vita che tuttavia a Pergusa si sono sposate a me- utile. raviglia con gli pneumatici dell’elefantino senza far rimpiangere gommature ancora Il comportamento in pista delle moto così più sportive. Ah, dimenticavo: Nino Mancuso gommate è stato, in una sola parola, mo- con la “nostra” Bimota KB1 gommata Race- derno. Nel senso che, al netto di tutte le tec RR ha girato, dopo solo un giro di lancio, modifiche già presenti sulle moto, la sola in 2’01”24. apposizione plug and play (senza nemmeno le termocoperte) delle Racetec RR ha avvici- Nella nostra comparativa Hypersport Alfio nato la dinamica di queste moto a quelle di Tricomi (tester Pirelli che su Pergusa ha fatto mezzi più moderni e fluidi, senza far perdere i solchi) ha fermato il crono in 1’42”031. però le loro caratteristiche ruvide da vinta- ge racer. Sulle due Honda, invece, Metzeler Fatte le debite proporzioni, le milf vanno ha installato le Roadtec 01, gomme che a sempre fortissimo. dispetto della loro indole sport touring ci Un doverosissimo grazie a Salvo Penni- hanno pienamente soddisfatto, fino a -sor si (Metzeler) e a tutto il suo staff per averci prenderci per la loro sincerità e motricità ospitato a Pergusa e averci supportato du- dopo numerosi giri consecutivi sull’asfalto rante tutto il test e... Per essere stati al gioco caldissimo del circuito siciliano. La versione (vedete il video!). X-Ply che abbiamo testato è quanto di me- glio possa proporre questa copertura pro- Video: Riprese Daniele Onorato, editing Da- prio alle moto... di una certa età che hanno niele Onorato, Antonio Privitera dimenticato di invecchiare e che avendo Foto: Fabio Grasso pesi e potenze contenute sono il terreno per- fetto per il loro utilizzo.

Il fatto che a chi scrive sia piaciuta di più pro- prio una moto gommata Roadtec 01, fatte salve tutte le riserve sui gusti personali e le emozioni incontenibili che la guida di queste

20 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 21 EICMA 2019 EICMA 2019

APRILIA RS 660 A EICMA: 100 CAVALLI ED ELETTRONICA AL TOP

Arriva nella sua veste definitiva l’attesa iper L’iper sportiva Aprilia si mostra sportiva Aprilia RS 660, presentata come con- nella sua veste definitiva. cept alla scorsa edizione di EICMA nella quale Asi è fatta notare come una delle novità indub- GUARDA IL VIDEO Estetica avvincente, ciclistica biamente più interessanti. La versione di serie raffinata e motore bicilindrico rispetta le forme molto belle del concept e ne ricalca la base tecnica. I numeri che contano, i parallelo capace di 100 pochi diffusi fino a questo momento, indicano cavalli. Ha peso a secco un rapporto peso potenza molto interessante trollo del motore e non solo: la più ricca fra controllo del freno motore durante la anche se non ai vertici della categoria 600: ov- quelle disponibili e che attinge al pacchetto fase di chiusura del gas. dichiarato in 169 kg e una vero 100 cavalli di potenza massima (un record elettronico APRC noto sulla RSV4. • AEM: Aprilia Engine Map, cinque diffe- dotazione elettronica di per questo frazionamento) e 169 kg dichiarati a La piattaforma inerziale a sei assi integra il renti mappature disponibili cambiano il secco. L’estetica conferma il family feeling con lavoro degli altri sensori motore. La dotazio- modo di erogare la potenza del motore. riferimento la splendida RSV4 e si segnala per la soluzione ne APRC della RS 660 comprende: • Inoltre la RS 660 è dotata di cornering aerodinamica della carenatura a doppia superfi- • ATC: Aprilia Traction Control, il controllo ABS multimappa. cie. Le luci sono a Led ed è disponibile il coprico- di trazione regolabile dalle fini e perfor- dino per un look monoposto. manti logiche d’intervento. Dei cinque riding mode, tre sono per l’utiliz- Il motore riprende le soluzioni ingegneristiche • AWC: Aprilia Wheelie Control, il sistema zo stradale: Commute, Dynamic e Individual del celebre V4 1100 di Noale, del quale conserva di controllo di impennata regolabile. (permette la personalizzazione dei controlli idealmente la bancata dei cilindri anteriori, e si • ACC: Aprilia Cruise Control. elettronici). Due sono invece quelli pensati distingue per misure molto contenute. L’imbiel- • AQS: Aprilia Quick Shift, dotato anche per l’utilizzo in circuito: Challenge, indicato laggio è a 270°, la distribuzione è bialbero con di funzione downshift, che consente di per sessioni in pista sfruttando al massimo, otto valvole e il cambio a sei marce. A distingue- scalare marcia senza usare il comando e Time Attack, la logica che permette ai pilo- re questa media iper sportiva dalle altre di cilin- della frizione. ti più esperti di personalizzare totalmente il drata simile è la dotazione elettronica di con- • AEB: Aprilia Engine Brake, il sistema di setup dell’elettronica.

22 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 23 EICMA 2019 EICMA 2019

La gestione dei settaggi elettronici è faci- Disponibilità e prezzo non sono stati ancora litata dall’introduzione dei nuovi comandi comunicati. elettrici al manubrio più ergonomici. La stru- mentazione adotta un pannello TFT a colori.

Sono due le colorazioni disponibili: la prima con l’accostamento del viola e del rosso è un omaggio alla RS 250 nella versione Replica Reggiani del 1994; la seconda ha un look total black, stile RSV4, con richiami in rosso GUARDA TUTTE LE FOTO acceso.

24 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 25 EICMA 2019 EICMA 2019

BENELLI LEONCINO 800 E 800 TRAIL

Benelli presenta la Leoncino 800: nuova cilindrata, estetica aggiornata e una GUARDA IL VIDEO versione Trail, ispirata al mondo del fuoristrada. Eccola in video e in foto in diretta dal Salone di Milano 2019

Sul palco dello stand Benelli di EICMA 2019 è Anche l’estetica si rinnova, con un nuovo stata svelata la nuova Leoncino 800: cresce faro a LED, di forma ovale, e il codino nella la cilindrata e la potenza del motore e l’este- zona delle gambe del pilota. Ci sono aggior- Stica si rinnova. namenti tecnologici per quanto riguarda il quadro, con l’introduzione di un display TFT. Inoltre, si affianca la versione Trail, con det- tagli dal DNA off-road. Ecco come si presen- Come vi abbiamo anticipato, la Leoncino tano in diretta dal Salone di Milano. 800 sarà affiancata dalla Trail, che si presen- ta con dettagli fuoristradistici come il doppio Leoncino a chi? scarico alto, la ruota anteriore da 19”, le ta- La novità principale è il motore: il bicilin- belle portanumero e la colorazione verdone. drico in linea cresce di cilindrata e arriva a Entrambi i modelli saranno disponibili a par- 754 cc. La potenza è ora di 81,6 CV, con una tire da metà 2020, in tutte le concessionarie GUARDA TUTTE LE FOTO coppia massima di 67 Nm a 6.500 giri/min. Benelli.

26 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 27 EICMA 2019 EICMA 2019

NUOVA BMW S1000XR: PIÙ CAVALLI E MENO PESO

Più leggera, potente, comoda e sofisticata. Piattaforma S1000RR per la nuova crossover

GUARDA IL VIDEO Non giunge sicuramente inattesa, la nuova tura allungata per gli ultimi tre rapporti, cosa BMW S1000XR che la Casa di Monaco svela che abbassa il regime di rotazione fino all’8% al Salone di Milano EICMA 2019. La crossover e una riduzione dei consumi nel ciclo WMTC Nquadricilindrica si presenta, naturalmente, dell’8%. Come sulla S1000RR, le valvole d’aspi- come la precedente S1000XR, partendo dalla razione vantano lo stelo cavo con assi a cam- base della supersportiva S1000RR: propulsore me trattati DLC e alleggeriti del 25%. I cilindri con funzione portante, telaio flex frame, pre- sono integrati nel semicarter superiore, che stazioni migliorate e dotazione elettronica allo ospita anche il cambio a sei marce. Il propulso- stato dell’arte. Oltre, naturalmente, all’omolo- re è in generale molto più compatto (-25 mm in gazione Euro-5. larghezza) e leggero, con un risparmio di 5 kg rispetto all’unità precedente. Motore La nuova BMW S1000XR è spinta da un quadri- Da notare come il motore della XR faccia a cilindrico in linea di derivazione S1000RR, ca- meno del comando distribuzione a fasatura pace di 165 cavalli a 11.000 giri e 114 Newton/ variabile Shiftcam, ritenendo evidentemente metro a 9.250 giri - rispetto al motore del più che sufficienti le prestazioni ottenute in modello precedente troviamo un rapporto alto pur con un asse a camme studiato per pri- di compressione crescito da 12 a 12,5:1, una vilegiare la spinta ai medi regimi. curva d’erogazione più ampia (con ancora più “schiena” ai bassi e medi regimi rispetto ad un Gestione elettronica modello già eccellente) e quindi una rapporta- Naturalmente aggiornata allo stato dell’arte la GUARDA TUTTE LE FOTO

28 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 29 EICMA 2019 EICMA 2019

gestione elettronica della BMW S1000XR 2020; turalmente il quickshifter Shift Assistant Pro, zo, con l’inclinazione cannotto che passa dai tional le unità forgiate M - con una coppia di il motore è dotato di controllo del freno moto- oltre a fari full-LED. Optional i faretti aggiuntivi 25,5° a 24,9°, l’avancorsa che cala di 1 mm (ora dischi da 320 mm all’anteriore e un’unità sin- re e di controllo della coppia MSR, che assieme e le luci adattive cornering. 116) a fronte però di un aumento dell’interas- gola da 220 al posteriore, gestiti dall’ABS Pro alla frizione antisaltellamento previene i bloc- se, che arriva a 1.552 mm. Il tutto per migliora- di serie. caggi in caso di chiusure repentine dell’accele- La ciclistica re feedback e precisione nella guida sportiva. ratore o scalate molto violente. Il telaio è il flex frame già visto sulla S1000RR Colori e disponibilità che, per essere più leggero (il peso cala del 2%) Il forcellone è stato completamente ridisegna- La S 1000XR 2020 sarà disponibile nelle due La piattaforma inerziale a sei assi consente si affida al motore (inclinato in avanti di 32°) to, risultando più leggero del 20% e con il mo- livree Ice Grey oppure Racing Red/White Alu- l’arrivo di controllo di trazione e anti-impen- come elemento stressato. Alleggerito anche noammortizzatore imperniato direttamente minium. Naturalmente sconfinata la lista degli nata DTC di ultima generazione, oltre a quattro il reggisella (-9%) per una massa complessiva per ridurre le masse non sospese e migliorare optional, con i soliti pacchetti che propongono riding mode: Road, Rain, Dynamic e Dynamic della S1000XR a secco di 226 kg. Più stretto fra comfort ma anche la reattività nella guida le più popolari come il Touring Pack (supporto Pro (che per la prima volta sulla XR è com- le gambe, il telaio definisce anche una posizio- sportiva. Le sospensioni sono la classica ac- navigatore, supporti valige, cavalletto centra- pletamente configurabile dall’utente) che in- ne di guida più comoda e spostata in avanti di coppiata forcella telescopica e monoammor- le, paramani), il Dynamic Pack (Dynamic ESA tegrano la legge d’apertura dell’acceleratore 20 mm per favorire la guida sportiva e il feeling tizzatore Sachs, con il sistema semiattivo Dy- Pro, Shift Assistant Pro, avviamento Keyless, ride-by-wire, l’anti-impennata e la taratura del sull’anteriore. namic ESA Pro come optional. manopole riscaldabili, cruise control) e il Car- traction control. Presenti anche il sistema di Il manubrio è più stretto di 30 mm, favorendo I cerchi sono i 17” utilizzati sulla S1000RR, che bon Package, che integra parafanghi, parti car- assistenza alla partenza in salita HSC Pro, e na- i meno alti. Diversa anche la geometria di ster- pesano 1,8 kg meno dei precedenti - fra gli op- rozzeria e e paracatena.

30 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 31 EICMA 2019 EICMA 2019

SCRAMBLER DESERTX E THE MOTARD CONCEPT

La Scrabler 1100 fa da base alla DesertX, la Desert Sled 800 alla The Motard Concept: due suggestioni (quasi) vicine alla produzione.

GUARDA IL VIDEO La gamma Scrambler Ducati potrebbe arric- molto interesse e, per ammissione dello stesso chirsi di altri due modelli: ad ECIMA 2019 Ducati Rocco Canosa - Scrambler Product Marketing presenta due Scrambler concept, uno di stam- Manager - un feedback entusiasta degli appas- Lpo decisamente Adventure derivato dalla 1100 sionati che fa ben sperare per la futura produ- e un altro dichiaratamente Motard su base 800, zione. Per quanto riguarda la Scrambler The lasciando le piattaforme tecniche quasi intatte Motard Concept ideata partendo dalla Desert ma dotando i due concept di livree e declina- Sled 800, si tratta di un esercizio che, anche zioni decisamente interessanti, per .due moto questo senza ancora sicuri risvolti produttivi, che espanderebbero ulteriormente l’offerta ha dimostrato quanto “la piattaforma Scram- della gamma Scrambler che potrebbero anda- bler sia versatile” sottolinea Rocco Canosa. La re in produzione se il feedback fosse positivo. particolarità del dorso del serbatoio rimovibile Se qualcuno di voi sente odore di Dakar alla e sostituibile a piacere (mentre le altre Scram- vista della Scrambler DesertX, è sulla strada bler hanno, invece, le guancette sostituibili), le giusta: attorno alla Scrambler 1100 si è pensa- gomme da motard e lo scarico alto seminasco- to di costruire un mezzo che nei colori e nelle sto dalla fiancata disegnano una moto che po- forme richiama esplicitamente le Cagiva mo- trebbe tranquillamente andare in produzione torizzate Ducati plurivittoriose alle Parigi-Da- così com’è, del resto molti altri particolari sono kar degli ‘80 e ‘90. Difficile dire se i serbatoi da già in produzione e disponibili come accessori 30 litri complessivi verranno mantenuti ma di per i modelli di serie. certo possiamo dire che la moto ha suscitato GUARDA TUTTE LE FOTO

32 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 33 EICMA 2019 EICMA 2019

FANTIC MOTOR XX E XE, 125 E 250 2020: IL RIENTRO NELLE COMPETIZIONI OFF-ROAD

Fantic Motor presenta a EICMA 2019 la nuova gamma enduro e cross, con cui il Marchio rientrerà nelle competizioni. Ecco i nuovi modelli, XX e XE, 125 e 250 (2 tempi) nati su base delle giapponesi Yamaha

GUARDA IL VIDEO Il Salone di Milano 2019 attende gli appas- tempi ed altre componenti della ciclistica. sionati con tantissime novità per tutti i gu- Quindi, si va ben oltre la partnership con Mo- sti, anche per gli appassionati di fuoristrada. tori Minarelli S.p.a. (di proprietà del Gruppo IFantic presenta la nuovissima gamma ra- Yamaha Motor), dedicata alla sola fornitura cing, con cui rientra in grande nelle compe- di motori 50cc 2 tempi e 125cc 4 tempi. Al tizioni off-road (cross ed enduro). Ecco la XE momento del lancio, il listino racing prevede 125, la XX 125 e la XE 250. “only two strokes” con la enduro e la cross 125 e il 250 cross, ma il Marchio di Barzago ci Completamente nuove ha anticipato che è al lavoro su nuovi model- A livello estetico, Fantic Motor introduce una li 250cc 2T e 4T enduro. nuova linea di plastiche: più semplici nel design, più geometriche e decisamente più In gara dal 2020 moderne. La mascherina dell’enduro sem- Come vi abbiamo detto, le novità Fantic bra a LED, mentre nei cross tutti i gruppi otti- derivano strettamente dalle Yamaha ma, ci sono stati rimossi, come da regolamento. con la collaborazione nello sviluppo degli Gli occhi più attenti avranno sicuramente esperti Jan Witteveen e Gaetano Cocco (già riconosciuto il telaio e il motore in condivi- inseriti nel Reparto Corse Fantic Motor), si sione con le giapponesi Yamaha. Infatti, con presentano con un DNA da vere italiane. questa novità, Fantic annuncia la collabora- L’organizzazione dell’attività racing sarà zione con la Casa di Iwata per la fornitura di affidata a strutture di riferimento nel pano- propulsori 125cc 2 tempi, 250cc 2 tempi e 4 rama del fuoristrada. Per quanto riguarda il GUARDA TUTTE LE FOTO

34 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 35 EICMA 2019 EICMA 2019

Motocross, le Fantic Motor factory saranno affi- date al Team Fantic Racing con Corrado Maddi come manager, che parteciperà con due piloti al Campionato Europeo 125 e al Tricolore. Doppia presenza, invece, nell’Enduro con il Jolly Enduro Team ed il Team D’Arpa Racing, in gara nel Cam- pionato Mondiale, nel Tricolore assoluto ed un- der 23.

Le nuove Fantic sono omologate Euro5 e saran- no disponibili sul mercato ad inizio estate 2020 (sui campi di gara, invece, da gennaio). I prezzi non sono stati ancora stati definiti, ma verranno dichiarati a breve.

36 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 37 EICMA 2019 EICMA 2019

NUOVA HONDA CBR 1000RR- R FIREBLADE SP

Completamente riprogettata, con tante tecnologie di derivazione RC 213V-S: 217 cavalli e 201 kg in ordine di marcia per la supersportiva della riscossa in Superbike

GUARDA IL VIDEO Non sempre le moto “completamente nuo- (217 cavalli a 14.500 giri) e coppia (113 Nm ve” sono realmente tali, ma non ci sembra a 12.500) vengono ottenuti da un motore proprio questo il caso della nuova Honda marcatamente più superquadro rispetto al NCBR 1000RR Fireblade 2020, come da tra- passato. L’alesaggio passa infatti a 81 mm - dizione presentata in versione standard ed limite regolamentare per la MotoGP, e quindi SP al Salone di Milano EICMA 2019. Più che lo stesso valore della RC 213 V-S - dai 76 pre- i semplici numeri - la potenza cresce a ben cedenti, raggiungendo le V4 più corsaiole. Il 217 cavalli, facendola passare da fanalino di rapporto di compressione si attesta a 13:1, coda a leader di categoria a pari merito con le valvole (ora con comando misto catena/ l’Aprilia, che può però contare su 100 cc in ingranaggi e bilancieri a dito invece che a più - è però la descrizione tecnica del motore bicchierino, scelta che alleggerisce il sistema a dare la misura di quanto sia cambiata la su- e consente quindi di raggiungere regimi più persportiva Honda, modello con cui la Casa elevati) hanno diametro di 32,5 e 28,5 mm dell’ala dorata vuole fortemente riprendersi rispettivamente per aspirazione e scarico. quel Mondiale delle derivate di serie che gli L’asse a camme, prima mondiale con la no- sfugge da ormai più di 10 anni. tevole eccezione della RC 213 V-S, ha i lobi con trattamento DLC per ridurre gli attriti. Il motore Le bielle sono realizzate per forgiatura in Il quadricilindrico in linea della nuova Fi- titanio TI-64A, lega ultraleggera sviluppata reblade è stato radicalmente riprogettato da Honda, e i piedi di biella sono serrati da rispetto al precedente: i valori di potenza bulloni in acciaio al cromo-molibdeno-va- GUARDA TUTTE LE FOTO

38 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 39 EICMA 2019 EICMA 2019

vola progettata in collaborazione fra la Casa te la saldatura degli attacchi motore ad hoc di Tokyo e l’azienda slovena. C’è anche un per ciascun propulsore, garantendo un ac- brevetto in corso di registrazione sul fermo coppiamento della massima precisione. della valvola, che blocca i trafilaggi di gas La rigidità verticale aumenta del 18%, quel- quando è chiusa, riducendo al contempo la la torsionale del 9%, quella laterale si ridu- rumorosità e consentendo una diminuzione ce invece dell’11%, il tutto per migliorare il del 38% del volume interno totale del termi- feedback al pilota. L’interasse è ora di 1.455 nale rispetto al modello precedente. mm, il cannotto di sterzo è aperto a 24° e l’avancorsa si attesta a 102 mm contro valo- Gestione elettronica ri del modello precedente attestati a 1.405, Il pacchetto elettronico della Fireblade è sta- 23° e 96 mm. Anche la ripartizione dei pesi to affinato e aggiornato, con una maggiore è completamente diversa, con un baricentro attenzione alle prestazioni pure, completa- più alto e una distribuzione più neutra per mente basato sulla piattaforma inerziale a migliorare agilità e possibilità di inclinazione sei assi. Ancora tre i riding mode, che con- in curva. Il forcellone è uguale a quello utiliz- figurano i cinque livelli di erogazione della zato sulla RC 213V-S, più lungo del preceden- potenza, i tre livelli di freno motore e tre te di 30,5 mm pur mantenendo un peso iden- dell’anti-impennata. Nove i livelli per il con- tico. Riviste le rigidità in sintonia con quanto nadio HB 149, altra lega sviluppata dalla all’interno dei getti per interrompere il flusso trollo di trazione, che ora include anche lo fatto per il telaio, con una minor rigidità late- Casa di Tokyo. Tantissime le componenti d’olio e limitare quindi le perdite per attrito slide control. Arriva anche il launch control, rale lasciando invariata quella verticale. derivano dall’esperienza fatta con la RC 213 ove non necessario. regolabile su quattro livelli. V-S: le bronzine spinotto sono in rame-be- Il tutto si gestisce attraverso il nuovo bloc- Il telaietto reggisella è realizzato in tubi tondi rillio C1720-HT lucidato per una maggior Totalmente diverso dal modello precedente chetto sinistro e il nuovo display TFT da 5”, in alluminio (ora entrambe le versioni sono affidabilità, le superfici delle teste di biella anche il comparto aspirazione, con un airbox che integra la gestione della Smart Key. omologate biposto) con attacco superiore sono anch’esse rivestite DLC, e i pistoni sono studiato per aumentare la turbolenza ali- anziché laterale, per diminuire la larghezza forgiati in alluminio A2618 garantendo un mentato da prese d’aria delle stesse dimen- Ciclistica nella zona fra le gambe del pilota. Le pedane risparmio di peso del 5% rispetto alle unità sioni della RC-V MotoGP che portano il flusso Il motore più piccolo e leggero ha compor- sono più arretrate e rialzate, mentre i semi- della precedente Fireblade (nonostante, tra all’interno del cannotto di sterzo. I corpi far- tato una completa riprogettazione del telaio manubri sono più avanzati, il tutto per ren- l’altro, il maggior alesaggio) con trattamen- fallati passano da 48 a 52 mm ed assumono della CBR1000RR-R, che ora presenta quote dere la Fireblade più efficace nella guida di to in Teflon/Molibdeno sul mantello per una sezione ovale; anche l’angolo delle valvole è e misure totalmente diverse, e definisce una corpo. maggior resistenza. cambiato, per rendere più efficiente il flusso moto nettamente più compatta. Il processo della miscela in entrata. produttivo è addirittura lo stesso delle moto Nel comparto sospensioni e freni emergono Sempre per migliorare l’affidabilità, i pisto- Sezione ovale anche per i collettori di sca- da corsa realizzate dall’HRC, con saldatura le differenze fra la versione RR-R e la RR-R ni sono raffreddati da un getto d’olio multi- rico; il terminale, studiato in collaborazione dei quattro pezzi del telaio e successivamen- SP. L’allestimento standard si accontenta, se point che viene interrotto da sfere di ritegno con Akrapovic, è un’unità in titanio con val-

40 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 41 EICMA 2019 EICMA 2019

così si può dire, di unità Showa con forcella mm di diametro che sostituiscono i 320 del rivisto anche il design della carenatura, che il comportamento sia in accelerazione che in BPF con steli da 43 mm e monoammortiz- precedente modello aumentando anche migliora la penetrazione aerodinamica, li- frenata, senza al contempo penalizzare l’in- zatore BFRC-L. La SP fa invece un passo ol- nello spessore fino a 5 mm per migliorare la mita la tendenza all’impennata e migliora la serimento in curva. tre, con un pacchetto Full-Öhlins S-EC con dissipazione del calore. Al posteriore, il di- stabilità in staccata dando al contempo più sistema di taratura OBTI: forcella NPX pres- sco singolo è da 220 mm con la stessa pinza spazio al pilota in posizione raccolta con un surizzata e monoammortizzatore TTX 36. Brembo utilizzata sulla RC 213V-S. Comple- abbassamento della cover serbatoio. Per entrambe c’è l’ammortizzatore di sterzo tamente rivisto (finalmente) anche l’ABS, Showa/Honda HESD a controllo elettronico, che mantiene le funzionalità ABS cornering Tutta la carenatura è stata ottimizzata per e la forcella è più lunga rispetto al modello e di antisollevamento del retrotreno, ma che migliorare l’efficienza aerodinamica, con il precedente per offrire una maggior variazio- ora dispone di due impostazioni: la Sport per risultato di un Cx in configurazione pista di ne di assetto all’avantreno nei trasferimenti la guida stradale e la Track, più aggressiva e solo 0,270, il migliore della categoria. di carico. performante, per l’uso in circuito. Arriva anche un pacchetto aerodinamico Altra importante differenza si ha nell’im- Il cerchio posteriore con canale da 6” è sta- sviluppato sulla falsariga di quello utilizza- pianto frenante: la RR-R monta pinze Nissin to alleggerito senza sacrificare la rigidità, e to sulla RC-V 213 del 2018 (ovvero quello ad mentre la SP adotta le Brembo Stylema. In ora monta un 200/55-17”. All’avantreno tro- alette chiuse, prima dell’arrivo dei “baffi” entrambi i casi i dischi anteriori sono da 330 viamo il solito 120/70-17”. Completamente attuali) che genera deportanza migliorando

42 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 43 EICMA 2019 EICMA 2019

HUSQVARNA NORDEN 901 CONCEPT

La Casa austro-svedese presenta la sua nuova traveller ispirata alle dakariane che ci aspettiamo di vedere a breve in concessionaria

GUARDA IL VIDEO Come da buona tradizione, Husqvarna por- ciclista derivata dalla KTM (in questo caso la ta un concept che prefigura - speriamo in 790 Adventure). tempi brevi - la produzione futura della Casa Caustro-svedese. Si chiama Norden 901 ed Il telaio abbraccia quindi il bicilindrico da è una vera traveller ispirata alle dakariane: 889,5 cc e ci sono sospensioni WP. Il punto cerchiamo di capire cosa potremo vedere tra forte è l’estetica, in puro stile Husqvarna: li- qualche anno (o mese). nee moderne, pulite e semplici abbinate ai cerchia a raggi da 21” e 18”. Compaiono an- Presto di serie? che diversi accessori che anticipano un ricca Come per le altre in gamma, anche questa gamma per gli amanti dei viaggi. Secondo Norden 901 sembra avere un motore e una voi quando vedremo il modello di serie?

GUARDA TUTTE LE FOTO

44 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 45 EICMA 2019 EICMA 2019

NUOVA KAWASAKI NINJA 1000SX

La Sport Tourer del marchio giapponese diventa ancora più sportiva grazie a un design più moderno, far full LED e strumentazione TFT

GUARDA IL VIDEO Kawasaki Ninja 1000 SX: a EICMA 2019 la la parte frontale della moto che si avvicina casa giapponese porta grandi novità per la sempre di più a quello della Ninja superspor- propria sport tourer, facendole compiere un tiva. Rispetto al modello precedente, inoltre, Kbalzo in avanti non da poco. questa Kawasaki ha tutte le luci a LED, com- prese le frecce e la luce dello stop che ha una Partendo dalle modifiche più evidenti all’oc- finitura del vetro brunita. Cambia anche la chio, rispetto al modello del 2019, quello carenatura, realizzata in tre pezzi, più snella del 2020 perde il doppio scarico a quattro e aggressiva, con la parte inferiore maggior- uscite per passare a un terminale singolo. mente allungata che le regala un look più Nonostante l’aspetto abbastanza imponen- sportivo. Non solo modifiche di design, però; te, però, è più leggero di 2 kg e , assieme ad come abbiamo scritto poc’anzi, per rientrare altre modifiche che vedremo in seguito, fa in all’interno della normativa Euro 5, Kawasaki modo tale che la moto rispetti i limiti di in- ha dovuto apportare alla Ninja 1000 SX alcu- quinamento imposti dalle norme Euro 5. ne modifiche anche i cornetti di aspirazione, Sempre in tema di estetica, la nuova Kawa- più corti per il primo e per il quarto cilindro, saki Ninja SX, arriva ad EICMA 2019 con una consentendo anche di avere una maggiore coppia di selle nuove, più ergonomiche e linearità dell’erogazione della potenza. imbottite, specialmente la posteriore che diventa più larga. Cambia anche il cupolino, L’acceleratore è diventato elettronico, per- regolabile, che ha un look maggiormente mettendo così di adottare un cruise control moderno e sportiveggiante, così come tutta elettronico e mappe motore integrate. Per GUARDA TUTTE LE FOTO

46 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 47 EICMA 2019 EICMA 2019

quanto riguarda invece la potenza, non ci e tenere sott’occhio tutti i dati rilevanti della Per quanto riguarda la modalità di guida altri accessori, quali ad esempio la copertura sono aggiornamenti, con una potenza mas- moto. La strumentazione ha due diverse mo- manuale, invece, il pilota potrà decidere se per il sellino del passeggero, sottolineano la sima dichiarata in 142 CV a 10.000 giri minu- dalità di visualizzazione: una più sportiva, avere o meno la piena potenza del motore e sportività del modello. to e 110 Nm di coppia massima a 8.000 giri con dati utili in pista, l’altra invece pensata l’intervento del controllo di trazione che, vo- minuto. La ciclistica è rimasta generalmente per una guida maggiormente rilassata. lendo, può essere escluso. Il modello 2020 verrà proposto in tre diver- invariata, ricevendo solo alcuni aggiorna- si colori: nero con dettagli verdi (Metallic menti alla taratura delle sospensioni che do- Dalla nuova strumentazione, inoltre, si pos- Altra novità per il modello 2020 è poi il Kawa- Graphite Gray/Metallic Diablo Black), verde vrebbero diventare più comode. sono visualizzare le diverse modalità di gui- saki Quick Shifeter, utilizzabile sia a salire e grigio (Emerald Blazed Green/Metallic Car- da che, per questo modello, sono tre, Sport, che a scendere di marcia, a patto di trovarsi bon Gray/Metallic Graphite Gray) e bianco Per il modello 2020, Kawasaki ha voluto fare Road e Rain più una aggiuntiva personalizza- a più di 2.500 giri minuto. con dettagli neri (Pearl Blizzard White / Me- un’iniezione di tecnologia alla SX, facendo- bile. Le prime due modalità di guida offrono tallic Carbon Gray / Metallic Spark Black). le colmare il gap che si stava creando con la piena potenza, con la Sport con il Traction Per quanto concerne gli accessori proprosti, concorrenza: arriva così la strumentazione Control sul livello 1, il meno invasivo e la Kawasaki propone un set di valigie laterali, La Ninja 1000 SX sarà disponibile da inizio TFT da 4,3 pollici con la possibilità di connes- Road con il Traction Control sul secondo li- con aggancio rapido alle maniglie del pas- 2020 a partire da 13.990 euro. sione allo smartphone tramite una specifica vello di intervento, mentre la modalità Rain seggero, la possibilità di montare manopole App, dalla quale si possono configurare le taglia la potenza massima e offre il mas- riscaldabili e tanti altri dettagli volti ad in- modalità di visualizzazione dei dati sul TFT simo intervento del controllo di trazione. crementare la comodità di viaggio, mentre

48 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 49 EICMA 2019 EICMA 2019

KTM 890 DUKE R: ECCO COME CAMBIA

KTM rafforza la gamma delle naked medie con la nuova 890 Duke R: motore 890 cc da 121 CV, estetica condivisa con la 790 e prezzo di 11.900 euro

GUARDA IL VIDEO

Il Salone di Milano 2019, KTM amplia la fami- con un manubrio più basso e piatto e con le glia delle naked con l’arrivo della nuova 890 pedane più arretrate. La differenza principa- Duke R: la novità 2020 condivide molti det- le è il motore: la cilindrata cresce a 890 cc e Itagli con la 790, ma ci sono particolari che la potenza è ora di 121 CV, con una coppia la rendono ancora più sportiva e più aggres- di 99 Nm. siva. Ecco le immagini dal Salone di Milano 2019. I tecnici della Casa austriaca hanno rivisto anche la taratura delle sospensioni WP Apex, La 890 Duke R affianca, non sostituisce, l’at- più sostenute e completamente regolabili ri- tuale Duke 790, rappresentandone di fatto la spetto alla 790 Duke. Il peso a secco si ferma versione “R”. a 166 kg e l’impianto frenante è Brembo, con pinze Stylema. Moto nuova dentro Come potete vedere dalle immagini, le so- La nuova KTM 890 Duke R arriverà nelle vrastrutture sono praticamente uguali alla concessionarie ufficiali a marzo 2020, ad un 790 Duke: cresce l’altezza della sella, ora a prezzo di 11.900 euro. Arrivano anche nuovi 830 mm, e cambia l’impostazione di guida, colori e grafiche dedicate. GUARDA TUTTE LE FOTO

50 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 51 EICMA 2019 EICMA 2019

MOTO MORINI X-CAPE 650: ARRIVA LA NUOVA ADVENTURE

Ruota da 19 pollici all’anteriore, fanali full LED e grande strumentazione TFT da 7 pollici per una Adventure di media cilindrata

GUARDA IL VIDEO Moto Morini presenterà a EICMA 2019 un tre al posteriore è presente un singolo disco nuovo modello adventure di media cilin- da 255 mm, con pinza a doppio pistoncino, drata: la X-CAPE. La moto si basa su di una sempre del medesimo marchio. La vera no- Mnuova piattaforma che condivide con la vità di questa moto è il motore da due cilin- Moto Morini Seiemmezzo, la nuova scram- dri in linea frontemarcia da 650 cc, condiviso bler entry level del celebre marchio. Il design con la Seiemmezzo, abbinato con cambio è all’avanguardia, e si propone sul mercato a sei marce. Per quanto riguarda le specifi- con fari full LED molto affilati, e linee decisa- che tecniche del propulsore, i dati non sono mente attuali. stati ancora rivelati ma sarà disponibile una versione da 48 CV, ovvero 35 KW, accessibile La ruota anteriore è da 19’’ mentre la po- quindi ai possessori di patente A2. Per esse- steriore è da 17, con cerchi a raggi Excel e re una moto adventure, la sella è posizionata pneumatici Metzeler Tourance. Per quanto ad una altezza di 830 mm, il che rende que- riguarda la ciclistica, il telaio è a traliccio in sta moto accessibile anche per le persone di acciaio, la forcella è completamente regola- statura non troppo elevata, mentre, volen- bile, da ben 50 mm di diametro e 160 mm di do, è disponibile una sella di 1,5 cm più alta. escursione, mentre al posteriore c’è un mo- Lo spazio a bordo parrebbe essere buono, noammortizzatore regolabile con escursio- anche per il passeggero. ne di 135 mm. La frenata è assicurata da un doppio disco anteriore da 300 mm, con pinze Per offrire delle caratteristiche simili alla flottanti del marchio spagnolo J. Juan, men- concorrenza, Moto Morini ha deciso di dota- GUARDA TUTTE LE FOTO

52 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 53 EICMA 2019 EICMA 2019

re la X-Cape di un nuovo schermo TFT da 7 pol- lici, attualmente uno dei più grandi sul mercato, che consente anche una connessione allo smar- tphone tramite Bluetooth.

Pensata per il touring, la X-Cape monta un pa- rabrezza regolabile con una sola mano, porta- pacchi con maniglioni per il passeggero e fari full LED di serie, così da offrire un pacchetto di accesso già molto ricco.

Ovviamente, poi, la moto potrà essere equipag- giata con ulteriori accessori originali, quali, ad esempio, un tris di valigie, manopole riscaldabili e barre protettive.

54 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 55 EICMA 2019 EICMA 2019

MV AGUSTA RUSH 1000: ISPIRAZIONE DRAGSTER

Una special su base Brutale 1000RR per ricreare il fascino della moto da accelerazione GUARDA IL VIDEO

Nata sulla base della MV Agusta Brutale ratie laterali del codino. La ruota posterio- 1000RR presentata qui al Salone di Mila- re lenticolare è in alluminio forgiato con no EICMA 2019, la nuova Rush 1000 è nata coperchio in fibra di carbonio; il dado di Ncome esercizio di stile ispirato alla realtà fissaggio sul monobraccio è in alluminio delle strip statunitensi che invece andrà in lavorato dal pieno. produzione nei prossimi mesi. A raggi invece il cerchio anteriore, solu- Il gruppo ottico anteriore prende ispirazio- zione studiata per creare il massimo con- ne da quello della RVS #1 è un’unità Full trasto visivo con il retrotreno. Restando LED con funzione cornering, incastonata in zona, sella passeggero e gruppo ottico in una cornice circolare in lega ricavata posteriore sono stati disegnati apposita- dal pieno, materiale utilizzato anche per il mente per questo modello, che vanta an- tappo del serbatoio. che un impianto di scarico dedicato, con terminali in titanio coperti da una paratia La cover posteriore è in fibra di carbonio di protezione in fibra di carbonio. così come il coprisella passeggero e le pa- GUARDA TUTTE LE FOTO

56 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 57 EICMA 2019 EICMA 2019

NUOVA SUZUKI V-STROM 1050 E 1050XT

Rinnovate nel design, guadagnano il faro a LED, elettronica più sofisticata e rispettano l’omologazione Euro 5

GUARDA IL VIDEO Che fosse in arrivo una novità in chiave adven- la medesima del MY 2019, ovvero 1.037 cc, ture touring era già nell’aria da qualche setti- mentre a cambiare sono i dati della potenza mana, da quando Suzuki ha rilasciato prima erogata, che sale a 107,4 CV a 8.500, 6,8 CV in Cun video teaser che lasciava vedere delle forme più rispetto al modello precedente e 500 giri al che lasciavano poco spazio all’immaginazione minuto più in alto. Scende invece la coppia, a e, successivamente, un video dinamico in parità giri, di 1 Nm, arrivando così a 100 Nm. cui mostrava chiaramente la moto Altra novità che riguarda il motore è il rispetto delle regolamentazioni in materia di inquina- Per questa edizione di EICMA 2019 la Casa mento, rispettando adesso le normative Euro giapponese ha deciso di portare a Milano 5 grazie ad un nuovo sistema di scarico. due nuovi modelli adventure: V-Strom 1050 e Altra novità in tema di motore è la possibilità di 1050XT, simili nella concezione rispetto al mo- acquistare una versione depotenziata a 35 kW dello precedente, ma rivisti profondamente sia per i possessori di patente A2, rendendo così la nel design che nella tecnologia. moto disponibile anche ai neofiti. Dal punto di vista dell’estetica, le modifiche sono state tan- Partiamo dal nome: come per gli scorsi model- te ed evidenti, a partire dalla vista che frontale li, le versioni della V-Strom saranno due, quella dove l’impianto di illuminazione guadagna un standard e la XT ma a cambiare, è la cilindrata nuovo faro a LED, rettangolare, che fa il paio che adesso, almeno nel nome, è salita a 1050. con il nuovo becco e le nuove carenature, ora Perché solo nel nome? Perché, nella pratica, dalle linee più affilate e spigolose. Anche al la cilindrata del bicilindrico a V di 90° rimane posteriore è stata adottata una nuova unità GUARDA TUTTE LE FOTO

58 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 59 EICMA 2019 EICMA 2019

ottica per lo stop, sempre a LED, che differisce ste tematiche. Parliamo di una finitura nera grigio. Le novità per il modello 2020 riguarda- cludono il cruise control, ripartitore di frenata tra le due versioni: con lente rossa per la versio- granulosa sui carter, che ricorda un po’ l’asfalto no anche l’elettronica, che è stata ampiamente in funzione del carico, modulatore di frenata ne standard e con lente trasparente per la XT, e di un nuovo paramotore in alluminio per la rivista per portarla al livello della concorrenza. in discesa e assistenza alla partenza in salita. conferendo alla moto un look maggiormente versione XT, con delle nuove barre paramotore Per entrambe le versione è stato introdotto Queste ultime tre novità sono state rese ossibi- sofisticato. Anche le frecce e gli specchietti che accentuano la vocazione di maxi enduro. Il l’acceleratore elettronico con ride-by-wire che li grazie all’adozione di una nuova piattaforma cambiano tra le due versioni con i particola- richiamo del MY 2020 alla DR Big degli anni ’80 consente di avere tre diverse modalità di gui- IMU maggiomente sofisticata, in grado di ge- ri della XT maggiormente affilati nel design, si è fatto ancora più marcato, non solo grazie da che gestiscono la risposta dell’acceleratore, stire un elevato numero di dati ad una velocità dando un’impressione di maggiore qualità e al faro che riprende la forma del modello d’e- lasciando invariata però la potenza erogata. superiore rispetto al passato. modernità. Nuova poi la sella per la XT che è poca, ma anche grazie a due nuove livree per Anche il Traction Control è stato aggiornato e Parlando invece della comodità, la XT ha ora il regolabile su diverse altezze e che, grazie ad un la XT, ossia il classico schema rosso-bianco che ora può essere impostato su tre diversi livelli di parabrezza regolabile su diverse posizioni, ga- nuovo disegno, dovrebbe garantire un incre- ricorda la livrea Marlboro e giallo-blu a ricordo intervento o, in alternativa, escluso. rantendo un migliore flusso dell’aria. mento nel comfort di guida. di quella Camel. Entrambe si adattano molto Tutte le informazioni, infine, possono essere Insomma, per il 2020 Suzuki non si è risparmia- Per i modelli 2020 delle V-Strom 1050 e 1050XT, bene alla rivisitazione in chiave moderna del facilmente consultate attraverso la strumenta- ta, condensando sui due modelli tante novità Suzuki si è impegnata particolarmente nella modello vintage. Per quanto concerne le altre zione full-LCD che è stata ampiamente aggior- volte a migliorare un prodotto che, grazie alle cura dei dettagli, introducendo particolari che, colorazioni, invece, la XT sarà anche disponibi- nata rispetto allo scorso modello. proprie caratteristiche tecniche e a un prezzo rispetto al modello precedente, fanno sicura- le in nero/arancio, mentre il modello standard Per quanto riguarda la versione XT, ci sono sta- concorrenziale, è già riuscito ad ottenere negli mente piacere all’utente finale, attento a que- potrà essere acquistato in nero, bianco o nero/ ti degli ulteriori sviluppi dell’elettronica che in- anni un buon successo.

60 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 61 EICMA 2019 EICMA 2019

TRIUMPH THRUXTON RS

Lo stile café racer incontra la tecnologia più moderna per un piacere di guida senza nostalgie

La nuova Thruxton RS è l’evoluzione della una forcella regolabile Showa big piston e sportiva classica della Casa inglese. Lo sco- doppio ammortizzatore posteriore Öhlins po è quello di fondere lo spirito e le forme completamente regolabile. Ldel mondo café racer con caratteristiche di- namiche migliorate. Il look è curato nei dettagli con finiture to- tal-black inclusi: cerchi e carter motore ano- Per la RS, Triumph ha scelto telaio, sospen- dizzati neri verniciatura bicolore. sioni, impianto frenante, pneumatici e tec- nologia top di gamma unite a dettagli e fini- Tatissime le possibilità di personalizzazione ture esclusive. con una 80 accessori dedicati tra cui i silen- ziatori Arrow in acciaio inossidabile spazzo- Il motore da 1.200 cc guadagna 8 CV e rag- lato con fondello in fibra di carbonio e semi- giunge un totale di 105 CV con 112Nm di carena café racer. coppia massima erogata 700 giri/min più in basso e una riduzione dell’inerzia del 20%. Inoltre la Triumph Thruxton RS raggiunge emissioni più basse e maggiore efficienza nei Migliorata la maneggevolezza grazie a un’e- consumi grazie alla sua omologazione Euro lettronica più evoluta e 6 kg in meno sul peso 5 e al sistema di raffreddamento a liquido. totale. I freni sono Brembo M50 radiali mo- noblocco con doppio disco flottante Brembo da 320 mm. L’ammortizzazione è affidata a GUARDA TUTTE LE FOTO

62 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 63 EICMA 2019 EICMA 2019

NUOVA YAMAHA TRACER 700

Motore Euro-5, tanti ritocchi a ciclistica e carrozzeria. Arriva a febbraio 2020

Inizia dalla nuova Yamaha Tracer 700 il pas- 34 mm e la predisposizione per il montag- saggio all’Euro-5 della gamma Sport-touring gio di accessori. La variazione ergonomica GUARDA IL VIDEO della Casa di Iwata, qui al Salone di Milano si completa con l’arrivo di una nuova sella in IEICMA 2019. Yamaha non dichiara i valori di pezzo unico che migliora il comfort tanto per potenza e coppia massimi per il motore - che il pilota che per il passeggero, con una rac- rimane il collaudato, divertentissimo bici- cordatura più rastremata in zona serbatoio. lindrico CP2 da 689 cc - ma continua a van- Anche la nuova strumentazione, a tecnolo- tare il miglior rapporto peso/potenza grazie gia LCD in negativo, contribuisce all’aggior- alla massa più contenuta della categoria. namento della nuova Yamaha Tracer 700. Il L’aggiornamento del motore è soprattutto display si controlla con il blocchetto elettrico l’occasione per aggiornare sia l’estetica che sinistro. Leggera - il peso in ordine di marcia la funzionalità di un modello di grande suc- è di 196 kg, con una capienza del serbatoio cesso nella gamma Yamaha. Il look cambia di 17 litri - la nuova Tracer 700 è stata rivista profondamente, con una parte anteriore che in diversi dettagli della ciclistica, con una for- richiama in maniera evidente le supersporti- cella a cartuccia da 41 mm regolabile in pre- ve della famiglia YZF-R nello schema dei fari, carico ed estensione, così come al posteriore. con due “occhi” a LED e i due proiettori all’in- Non cambia l’impianto frenante, con tre di- terno della carenatura; il plexi diventa anche schi a margherita gestiti da un sistema ABS. regolabile su un’escursione di 60 mm con La Yamaha Tracer 700 2020 sarà disponibile una sola mano, per migliorare la versatilità. in livrea Icon Grey/Sonic Grey/Phantom Blue Diverso anche l’andamento del parafango a partire da febbraio 2020 nei concessionari anteriore e dei paramani; anche il manubrio Yamaha, che peraltro della nuova moto non cambia, con un aumento della larghezza di ha ancora comunicato il prezzo. GUARDA TUTTE LE FOTO

64 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 65 SPECIALE EICMA: TUTTE LE NOVITÀ 2020, IN FOTO E IN VIDEO

SCOPRI LE NOVITÀ EICMA 2019

66 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 67 ATTUALITÀ ATTUALITÀ

VENDITE DI OTTOBRE A +10,7%. AFRICA TWIN E TÉNÉRÉ 700 LE PIÙ VENDUTE. LE TOP 100

Continuano a tirare le vendite anche a ottobre, meno per le moto però. Fra queste le più vendute sono Africa Twin, Ténéré 700 e R1250GS. Il 2019 fa +6,8%

Le immatricolazioni italiane di moto e sco- che portò il totale immatricolato di ottobre oter hanno continuato la tendenza positiva 2018 a +17,9%. anche nel mese di ottobre appena concluso, Per cui il +10,7% dell’ottobre di quest’anno Lmese che pesa sulle vendite annuali per cir- assume un valore di crescita importante se ca il 6%. misurato col già ottimo passato.

Questa volta per merito principalmente de- Nella Top 30 mensile è da notare che le I ciclomotori si fermano a 16.765 registrazio- sto quelle dei modelli tra 800 e 1.000 cc, con gli però. Ma procediamo con ordine. moto presenti in classifica sono tutte del ni accusando un -7,1%. 25.879 unità e un incremento di +11,9%; se- Complessivamente sono stati immatricolati segmento maxi enduro stradale/crossover. Per quanto riguarda le tipologie di moto guono da vicino i modelli oltre 1.000 cc che 18.268 veicoli nel decimo mese dell’anno, preferite, il comunicato diffuso questa sera sono però in leggera flessione, con 21.813 ovvero un +10,7% rispetto allo stesso mese Anche il 2019 è in attivo dall’ANCMA riporta come le naked resistono moto immatricolate e un -1,4%. Le medie ci- del 2018. L’incremento si deve soprattutto Il progressivo annuale delle immatricolazio- in testa grazie a 35.340 unità e una crescita lindrate tra 650 e 750 crescono (15.096 unità, agli scooter che sono stati 11.908, ovvero ni, da gennaio a ottobre, registra un buon del6,6%. Molto vicine sono le enduro stradali +9,1%), mentre è importante anche numeri- con un crescita pari a +15,8%. Modesto l’in- +6,8% con un totale di 216.625 unità. L’in- (33.336 unità e un consistente +16,3%), men- camente la crescita delle cilindrate tra 300 e cremento delle moto, +2,2%, grazie a 6.360 cremento maggiore lo stanno registrando tre al terzo posto si piazzano le moto da turi- 600 (+13,7) con 16.472 moto. A doppia cifra unità vendute. le moto che vedono 92.585 immatricolazio- smo con 11.312 vendite e un +1,8%. Perdono positiva anche le ottavo di litro: le 125 regi- Sono invece in calo, pesante, i cinquantini: ni nei primi dieci mesi, il che corrisponde a terreno invece le custom (-8,7%) con 4.776 strano 10.910 unità pari al +11,7%. La cate- con 1.542 registrazioni (volume di per sé un +8,2%. Gli scooter confermano il maggior unità vendute. Calano anche le sportive con goria fascia da 150 fino a 250 (2.415 pezzi) ormai molto modesto) la flessione è pari a volume, ma con una quota di incidenza infe- 4.231 moto e un -3,9%. Positive infine le su- segna un +6,4%. -29%. Un anno fa ottobre fu decisamente mi- riore sul totale immatricolato: una tendenza permotard: 2.629 unità e un +23,9%. gliore per le moto (+19,3%) e anche gli scoo- in atto da tre anni almeno. Gli scooter hanno Le cilindrate più diffuse vedono al primo po- Leggi la Top 100 Moto e Scooter ter ottennero un notevole +17,1%, risultato totalizzato 124.040 vendite, pari a un +5,8%.

68 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 69 INTERVISTA INTERVISTA

TIMO RESCH, BMW: “PIÙ MODELLI PER I GIOVANI”

Il Vice President vendite e marketing della Casa di Monaco ci parla di mercato, prospettive, sport e futuro

di Edoardo Licciardello

Un anno di grande successo - che si avvia sistente a livello mondiale, e BMW non vuole ad essere il nono consecutivo a riportare assolutamente restarne fuori. Proviamo a una crescita - per la Casa di Monaco. Oltre stimolarlo anche sul fuoristrada specialisti- U149.000 esemplari venduti fra moto e scoo- co, che in alcuni mercati fa numeri impres- ter, il lancio della nuova gamma boxer 1250 sionanti, ma Timo - sottolineando la com- e della S1000RR, entrambi con propulsore pletezza della gamma BMW - ci parla invece a fasatura variabile, e un EICMA 2019 che di una clientela giovane tutta da conquista- prosegue nel processo di trasformazione in re. Anche se, ovviamente, mai dire mai. GUARDA IL VIDEO Euro-5 per le moto di Monaco. E poi c’è lo sport, con il ritorno in forma uffi- Impossibile lasciarsi sfuggire l’occasione di ciale nel Mondiale Superbike, dove con Tom parlare con Timo Resch, che di BMW Motor- Sykes, che l’anno prossimo sarà affiancato rad è Vice President sales & marketing, per da Leon Haslam, la S1000RR ha conquistato commentare un po’ la situazione, le prospet- podi e pole position, superando addirittura tive e le attività della Casa tedesca. Impor- le aspettative della Casa madre. E infine l’e- tantissima l’attesa per la nuova boxer 1.800, lettrico, croce e delizia delle Case, dove BMW di cui abbiamo visto qui le immagini di un ha delineato il futuro con la concept DC Ro- altro concept che continua il percorso di av- adster. vicinamento: il segmento è il più con-

70 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 71 INNOVAZIONE INNOVAZIONE

HI-TECH: MOTO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Nei precedenti capitoli abbiamo fatto luce Mezzi a due ruote sempre su quanto sia già molto concreta la possibilità di più capaci di “pensare” avere moto perennemente connesse e sempre Npiù sicure. Ora è il momento di guardare più in in maniera simile all’uomo profondità un concetto sul quale forse c’è an- e di migliorare le proprie cora qualche mistificazione: l’intelligenza auto- noma applicata alla motocicletta. Facciamo un performance, apprendendo piccolo passo indietro: con l’IMU e il GPS la moto via via è capace di capire dove si trova e che cosa sta facendo dal punto di vista dinamico. Con i siste- mi ARAS collegati con Radar (e in futuro anche Lidar) può, limitatamente ad alcune situazioni particolari, avvisare il pilota dei pericoli e aiutar- lo attivamente a tenere una distanza di sicurez- za adeguata o agire autonomamente e secondo propri algoritmi sul bilanciamento della frenata. Ma si può andare ancora oltre? Probabilmente sì: vi abbiamo già fatto vedere l’interessante stu- dio Learning a Curve Guardian for dell’ETH di Zurigo e del KU di Lovanio sul loro road curvature warning system, un’intelligen- za artificiale che guida il motociclista dentro le curve, prevedendo traiettoria e inclinazione di Antonio Privitera

72 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 73 INNOVAZIONE INNOVAZIONE

ottimali e, chissà, magari in futuro potrà avere un contenuto tecnologico sempre più il pilota con una serie di meccanismi di fee- mento aggiunge un aspetto non marginale: essere integrato sul veicolo per agire auto- orientato verso la capacità del veicolo di re- dback multimodale: LED, vibrazioni sul ma- “Noi non potremo fare intelligenza artificia- nomamente ed evitare errori di traiettoria lazionarsi autonomamente con il traffico e le nubrio e uno specchietto retrovisore digitale le fino a quando non avremo un’interfaccia o manovre potenzialmente pericolose. Ma, infrastrutture. alimentato dalla fotocamera posteriore in- uomo/macchina degna di questo nome. La ancora prima, tutti ricordiamo la stupefa- corporata. La modalità e le soglie di pericolo tecnologia al giorno d’oggi non è ancora cente BMW R1200GS a guida totalmente Una delle proposte che possiamo definire oltre le quali scattano gli avvisi al conducen- pronta. Ci sono un sacco di idee differenti ma autonoma, il concept Honda Riding Assist-E paradigmatiche per la sua capacità di mo- te sembra venga decisa dall’AI secondo al- ancora niente di definitivo. Ogni cruscotto è o il prototipo Yamaha Motobot e il concept strare le potenzialità e anche il livello tutto goritmi. La Halo Bike di Damon, che qualche diverso, ogni produttore ha il suo layout, i Motoroid 03 che, pur non destinati alla pro- sommato modesto di intelligenza artificia- video mostra in circolazione, si caratterizza display sono sempre più affollati... bisogna duzione, hanno decisamente incendiato il le disponibile per il motociclista del 2020 è anche per la possibilità di modificare la po- capire se si vuole fare un videogioco o se si dibattito sulla possibilità di dotare la moto quella realizzata dalla canadese Damon la sizione di guida da commuting a sport attra- vuole realmente migliorare il modo in cui l’u- di un’intelligenza che la renda capace di cui sfida più importante è proprio quella del verso pedane, manubri e sella che cambiano tente guida e la sua sicurezza”. prendere autonomamente decisioni relative cambio di paradigma: “la gente crede che la propria posizione anche in marcia. Fin qui alla guida. L’intelligenza artificiale è l’abilità più vai in moto, più è probabile avere un inci- non ci sembra una rivoluzione e non ci sem- Perché il punto è anche questo: quanto sono di una macchina di apprendere e sviluppare dente: noi vogliamo capovolgere questo as- bra di poter veramente parlare di autentica pronti i motociclisti a recepire novità che una capacità decisionale autonoma: a que- sunto usando la tecnologia e l’uso dei dati. “abilità di una macchina ad apprendere e potrebbero avvicinare la guida di una moto, sta definizione si è arrivati dopo il lavoro pio- Più guidi, più dati vengono incamerati dalla sviluppare una capacità decisionale autono- grazie agli aiuti elettronici, a quella di un vi- nieristico di Alan Turing e sopratutto di John motocicletta e la gestione di questi dati con- ma” nel senso che Bosch o Ducati, solo per deogioco? Potrebbe essere possibile trasfe- Mc Carty negli anni ‘50. Se vogliamo, l’intelli- sente alla moto (grazie all’intelligenza artifi- fare un esempio, stanno introducendo sul rire un’intelligenza artificiale progettata per genza artificiale non è altro che l’evoluzione ciale ndr) di diventare più intelligente e sicu- mercato tecnologie simili ma la sottigliez- un sofisticato videogame motociclistico su del processo di meccanizzazione iniziato con ra”. Per raggiungere questi risultati Damon za che distingue l’approccio di Damon è la una moto reale? la rivoluzione industriale, nel senso che un ha prodotto un prototipo su base Yamaha volontà di archiviare tutti i dati raccolti da “oggetto” ancora non totalmente evoluto è XSR 700 dotandolo di telecamere anterio- qualsiasi moto equipaggiata con un siste- Non restava che chiederlo a chi di moto, introdotto all’interno dei processi industriali ri e posteriori, radar e sensori; sulla base di ma Damon nel cloud dell’azienda attraverso videogiochi e intelligenza artificiale se ne e dei prodotti rivoluzionando i paradigmi e quest’esperienza ha trasferito la tecnologia l’accesso al 5G e da qui disporre di una mole intende: Michele Caletti, Producer per Mi- imponendo - nel lungo termine - un cambio su un prototipo realizzato su base Yamaha gigantesca di informazioni che si spera pos- lestone, l’azienda milanese produttrice di di prospettiva ai produttori e agli utilizzatori. YZF R1 ma mosso da un motore elettrico sa migliorare la sicurezza dei motociclisti. MotoGp 2019, il realistico videogioco per e dotato di un sistema di warning a 360 ° Anche in questo caso, quindi, i Big Data e le PlayStation 4, Xbox One e PC che vede per la Numerosi produttori emergenti si sono but- (AWSM) per tracciare la velocità, la direzione reti su cui viaggeranno saranno i protagoni- prima volta inserire in una simulazione una tati a capofitto su questa frontiera, mentre e la velocità di un massimo di 64 oggetti in- sti del futuro della mobilità, ma di vera auto- intelligenza artificiale basata su reti neurali, molti costruttori consolidati, come abbia- torno al veicolo. nomia decisionale delle moto ne parleremo un vero e proprio percorso di apprendimen- mo visto, stanno implementando poco per probabilmente soltanto tra qualche lustro. to per la macchina attraverso l’indicazione volta tutte le soluzioni che in un tempo più Utilizzando una rete neurale di bordo, il si- di quali azioni meritino un premio e quali o meno breve porteranno le motociclette ad stema AWSM anticipa gli incidenti e avvisa Stefano Chianese (Bosch) su questo argo- invece siano da evitare. Da questo proces-

74 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 75 INNOVAZIONE INNOVAZIONE

do reale è ancora più complesso: mentre nel de una situazione di pericolo. Togliere i co- videogioco abbiamo un set di decine senso- mandi al pilota e agire direttamente? Il mo- ri/informazioni che gestiamo perfettamente, tociclista non credo sarebbe molto felice”. nel mondo reale è tutto più complicato”. Compreresti una moto sulla quale venisse integrata un’AI evoluta? “Tra quindici anni Non è solo una questione di tecnologia: comprerei una moto dotata di AI. È come “pensiamo alle macchine a guida autono- l’ABS, nessuno si fidava quando fu introdot- ma: posizione angolare dello sterzo, slip del- to, mentre ora averlo a bordo è normalissi- le ruote, segnaletica, pedone (con relativo mo. riconoscimento) che attraversa mentre ma- gari un’altra automobile è sulla nostra traiet- Piuttosto credo che una delle sfide più im- toria... montare su una moto tutti questi sen- portanti sia quella che riguarda l’uniforma- sori probabilmente è molto problematico. zione dei sensori e della rete: quando tutti i veicoli, infrastrutture e pedoni saranno con- Ma forse il problema più grande non è nem- nessi e potranno comunicare tra di loro, gli meno questo; noi, nelle nostre simulazioni, incidenti stradali si ridurranno fino a quasi non badiamo a spese: se per allenare la no- lo zero”. stra AI è necessario sfasciare (virtualmente, so, A.N.N.A. (l’acronimo di Artificial Neural rognirsi a volermi battere sfruttando le falle nel videogioco, n.d.r.) due o trecentomila Network Agent) impara come guidare una del mio stile di guida... proprio come un mo- Yamaha R1 lo facciamo, il nostro pilota non motocicletta in pista e come competere con tociclista reale”. Potrebbe essere possibile si fa male e possiamo ripartire immediata- il pilota umano. trasferire la vostra AI su una moto vera? “An- mente per un altro test. che se stiamo cercando di evolvere il nostro “Data una moto, un circuito e determinate modello facendolo diventare capace di gui- Nel mondo reale è tutto molto più costoso e condizioni di partenza, l’AI inizia l’apprendi- dare genericamente in pista e non solo sulle questo è anche il motivo per il quale credo mento totalmente da zero, cioè senza nem- piste dove ha imparato, per trasferire il no- che Yamaha abbia dotato Motobot di rotelle meno sapere i rudimenti della guida. stro modello sul mondo reale si dovrebbero laterali estensibili: per non dover distrugge- mappare tutte le strade del mondo. re nei test dodici M1 al mattino e altre dodici Questo per non formare “preconcetti” all’AI, il pomeriggio!”. infatti se cambiano le condizioni, per esem- È molto difficile, complicato e costoso svilup- pio la moto diventa elettrica, l’AI deve inizia- pare un’AI capace di guidare genericamente Michele Caletti aggiunge:“Credo che anche re daccapo; tutta la parte di apprendimento ma è un risultato che ci proponiamo di rag- se si volesse usare un sistema di AI su una si svolge sui server, e non continua durante giungere in tempi relativamente brevi. Entro moto reale, uno degli scogli da superare sia il gioco. Questo perché ognuno di noi gioca qualche anno potremo avere un sistema la scelta di cosa far fare all’AI quando ravve- con uno stile differente e l’AI potrebbe inca- molto più flessibile ma applicarlo nel mon-

76 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 77 CAMPIONI CAMPIONI

RANDY MAMOLA COMPIE 60 ANNI!

E’ uno dei piloti più estroversi e più amati del motociclismo, anche se in tredici anni di carriera nella classe 500 non ha vinto titoli mondiali. Ha corso con Suzuki, Honda, Yamaha e Cagiva. Generoso da sempre, è tra i fondatori di Riders for Health in favore delle popolazioni africane

di Nico Cereghini

Randy Mamola, l’eterno ragazzo, compie i Mamòla -che allora, prima che ci corregges- sessant’anni. E’ nato in California a San Josè, se, chiamavamo Màmola- fu nel 1974 a Imo- cinquanta miglia a sud di San Francisco, il 10 la. Randy aveva a disposizione una Yamaha Rnovembre del 1959. Stesso anno di John Mc 250 gialla e nera di Kenny Roberts (era il suo Enroe e Magic Johnson. Randy non ha vinto pupillo) e voleva correre la 100 Miglia, gara di titoli mondiali e in totale vanta “soltanto” contorno tra le due manche della 200 Miglia. tredici vittorie nei Gran Premi della classe Ma la partenza gli fu negata: troppo giovane, 500 in altrettante stagioni, dal 1979 al 1992, solo quindici anni, capelli rossi e un sacco di eppure occupa un posto in prima fila nel mo- lentiggini. Però l’anno dopo era già un pilota tociclismo e nel cuore degli appassionati. professionista nelle gare americane.

Funambolo, esagerato, generoso. Lontane Randy: «Sono nato nel 1959, quindi vengo origini siciliane. Conservo nella memoria dagli anni Sessanta. C’erano droghe in giro, alcune scene che, come fossero altrettante movimenti hippy, Harley e Hells Angels. Mio fotografie, vi voglio proporre perché raccon- padre era un meccanico e mi teneva con i tano bene il personaggio. piedi per terra, sono stato educato alla vec- chia maniera e se fossi uscito fuori dai binari GUARDA TUTTE LE FOTO Scena 1: la prima volta che vidi Randy sapevo di dovermi aspettare colpi di cintura!

78 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 79 CAMPIONI CAMPIONI

Bene, nel 1972 ricevo la mia prima motociclet- ta e inizio subito a correre, a dodici anni. L’anno dopo la Indian Motorcycles mi dava moto gratu- ite attraverso una concessionaria di San Jose. E’ successo tutto molto in fretta, correvo anche quattro volte a settimana in tre categorie diver- se. Quando avevo diciassette anni ho guidato una 50, una 125 twin, una 250 e una TZ750, tutte in uno stesso evento... Ero molto versatile, come tutti i piloti americani. Inseguivo Kenny Roberts e volevo essere la stella delle piste sterrate del Grand National. E quando Kenny andò in Europa per i GP io lo seguii».

Scena2: Randy Mamola si sta giocando il titolo mondiale 1981 con Lucchinelli. Entrambi guida- no le Suzuki 500 RG ufficiali, Marco per il team Gallina Nava-Olio Fiat, Randy con il team Her- ron-Suzuki GB ed è l’ultima gara ad Anderstorp, in Svezia. Un anno tragico, tra parentesi, perché il 23 marzo è morto Mike Hailwood in un inciden- te stradale. Ora è il 16 agosto 1981 e piove che Dio la manda. La gara precedente è andata all’i- taliano che è andato a vincere tutto solo il GP di Finlandia.

In stagione Mamola ha vinto soltanto due gare (Austria e Yugoslavia) contro cinque, ma è sta- to più costante dello spezzino: secondo, terzo, quarto… Piove, e con la pista bagnata di solito Lucchinelli va forte mentre l’americano è in diffi- coltà, però questa volta sono indietro tutti e due, paralizzati dalla tensione. Finirà con Marco al nono posto (oltre un minuto

80 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 81 CAMPIONI CAMPIONI

scomparso troppo presto. Fui io a suggerire: fine sono riuscito a rallentare ed è stato tutto “andiamo al Tramonto, che non ci va mai più facile». nessuno e portiamo a casa qualche ripresa originale”. Quando Mamola si esibisce nel Scena 4: con la Cagiva Randy impenna e si suo rodeo in uscita di curva, Pepi lo vede e lo ribalta: Assen 1989, quella volta l’operatore filma senza perderlo e senza perdere il fuo- di Italia 1 era Gigi Soldano, che seguiva con co. Due artisti, l’operatore e il pilota. Rodeo me tutta la stagione. Randy era in Cagiva è la parola giusta, Randy non ha mai mollato dall’anno prima con la bella C588, forcellone la presa. Spaventosa è tutta la sequenza, ma a banana e carenatura di Massimo Tambu- in particolare quando il pilota finisce tutto rini, una moto che funzionava abbastanza davanti, oltre il cupolino, spaccandolo in bene e lui aveva portato sul podio a Spa sot- mille pezzi con il petto. to la pioggia (negli anni era diventato forte anche sul bagnato). Poi nell’89 alle grandi La forcella a pacco, la fortuna (va detto) di ri- aspettative dei fratelli Castiglioni seguì una trovarsi in linea al momento dell’atterraggio, enorme delusione per via del bilanciamento la tremenda forza necessaria per riportarsi sbagliato e delle Pirelli da sviluppare; senza indietro, e poi ancora quella testardaggine a motricità, per Randy furono derapate e rovi- tenere la moto in equilibrio sull’erba... Sarà nosi high side. dal vincitore Sheene) mentre Mamola, che lo stesso carattere. So per certo che dovrei Lawson a stabilire la pole e poi a vincere la per acciuffare il titolo avrebbe dovuto vin- allenarmi fisicamente molto di più, perché le gara davanti a Gardner e allo stesso Mamola. La gara è quella di Assen, 24 giugno: nel giro cere, finisce addirittura tredicesimo e dop- moto che usano oggi sono molto più difficili di allineamento, Mamola vede Soldano a piato. Ben quattro volte il californiano è ar- da guidare rispetto a quelle dei nostri tempi. Randy: «Non so nemmeno dire come ho bordo pista e pensa di esibirsi in una impen- rivato secondo nella classifica generale della Mentalmente ci vuole la stessa concentra- fatto a non cadere: so solo che non ho mol- nata verticale. Troppo verticale. Il bello è che 500 (dietro a Roberts, Lucchinelli, Lawson e zione e lo stesso cervello, e farei ancora le lato la presa. Stavo provando un pneumati- il californiano riuscirà poi anche a partire, Gardner), dunque vicino al titolo mondiale. impennate sulla ruota posteriore e su quella co un po’ più duro e in uscita di curva avevo per la gara, classificandosi tredicesimo a due anteriore, naturalmente, perché io sono così qualche problema di grip: se guardate bene, minuti. Randy resterà in Cagiva anche per la Randy: «Nell’80 avevo vent’anni e mi sen- e tuttora mi esibisco con le moto biposto…». la gomma posteriore si deforma, come se stagione successiva, insieme ad Haslam e tivo al top perché ero arrivato secondo nel stesse saltando mentre scivolava. Ho avuto Barros ma con modesti risultati. Per la prima campionato del mondo dietro a Kenny cor- Scena 3: il rodeo di Misano con la Hon- solo il tempo di parzializzare un po’, forse, vittoria della 500 italiana bisognerà attende- rendo contro piloti del calibro di Barry She- da, un video da cineteca. Siamo al GP di e poi sono stato lanciato sopra la sella e in re Eddie Lawson e il 1982 in Ungheria. ene. Grande: ho delle foto in cui gli pizzico il San Marino a Misano ed è sabato 31 agosto qualche modo sono ricaduto in asse; poi ho c..o. Ho tante foto anche con Kenny, con Ed- 1985, prove ufficiali dell’ultima gara della provato a tenere la moto sulla sinistra, cer- Randy: «Il mio mondo è stato un po’ segna- die, Lucchinelli, Cecotto e compagnia. Sarei stagione. E’ il mio primo anno da inviato per cando di puntare i piedi a terra appena pos- to quando ho firmato per la Cagiva nel 1988. la stessa persona se gareggiassi oggi? La ri- Grand Prix e il mio operatore è Pepi Cereda sibile per tenermi in equilibrio. Sull’erba alla Anche se è stato un periodo fantastico della sposta è difficile, ma penso che avrei ancora che seguiva tutta la F1 e la Dakar, un amico

82 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 83 CAMPIONI CAMPIONI

mia vita, non sono riuscito a vincere le gare fuori uso e nessuno sapeva metterle a posto. Randy: «E’ la cosa più bella che ho fatto tante anche l’attività di beneficenza che fac- e a salire sul podio e quindi, per tutti, sono Vent’anni più tardi fu tra i fondatori dell’as- nella vita: collaborare nell’aiuto ad oltre cio: sei un ambasciatore e diffondi e sostieni diventato semplicemente lo showman ... Ma sociazione Riders for Health che tuttora for- quindici milioni di persone. il tuo sport indipendentemente dal titolo in realtà con le acrobazie avevo cominciato nisce moto (e addestramento tecnico per la che hai». molto prima, fin da quando avevo quattordi- loro manutenzione) ai progetti di distribu- Come lo si può davvero esprimere corretta- ci o quindici anni ho imparato che le persone zione medicinali e apparati medicali nelle mente e propriamente a parole? Sono stato in moto sono tra le migliori che puoi incon- zone rurali dell’Africa. in Africa e ho visto la realtà, ma ho visto an- trare nella vita. Con la moto ti puoi davvero che le persone che sorridevano, scherzavano divertire e allora devi farlo». Anche ciò che guadagna portando a spas- e giocavano pur vivendo nelle peggiori delle so i VIP alla guida della Ducati Desmosedici condizioni. Nella vita sono anche stato in Scena 5: con la Ducati biposto Randy biposto, nei Gran Premi, finisce a Riders for cima al mondo, sono entrato in un negozio e porta a spasso i VIP e intanto lavora per l’A- Health. ho comprato una Ferrari, ma dove ho impa- frica. Mamola raccoglie fondi per Save the rato di più? In Africa. Children fin dall’86: durante alcuni viaggi in E’ anche per questa sua generosità che il ca- Africa vide che molte moto erano usate per liforniano è entrato nella World Champion- E’ vero, penso di essere il primo pilota ad en- il trasporto di medicinali e apparecchiature ship Hall of fame pur senza aver vinto titoli trare fra le GP Legend senza aver mai vinto nelle zone più remote, ma che spesso erano mondiali. un titolo mondiale. Ma credo che sia impor-

84 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 85 STORIA STORIA

MURO DI BERLINO: LE MOTO CHE GUIDAVAMO 30 ANNI FA, QUANDO CROLLÒ

Il 9 novembre del 1989 iniziava lo smantellamento del principale simbolo della Guerra Fredda, un momento storico fondamentale che vogliamo celebrare ricordando quali nuove moto vennero presentate in quell’anno e quali modelli andavano per la maggiore nel decennio che stava per cominciare

di Maurizio Tanca

Anno 1961. 13 dicembre. La Germania Orien- rale, quali modelli andavano per la maggio- tale, politicamente legata alla Russia, erige re nel decennio che stava per sfociare negli e sport tourer, quasi tutte quadricilindriche, VT600C, con a ruota la Moto Guzzi Florida un tetro muro fortificato alto tre metri e ses- anni ’90? E quali, per un motivo o per l’altro, capeggiate dalla Honda CBR 600, segui- 650, la “chopper” Honda VT750CH, la Moto Asanta, per impedire l’eventuale fuga di spie hanno lasciato un segno indelebile nei vostri ta dalla Yamaha FZR, dalla Kawasaki GPZ Guzzi V35 Florida e la Moto Morini 350 Exca- e fuggiaschi dissidenti verso Berlino Ovest e ricordi? Andiamo a sfogliare le riviste dell’e- 500 (unica bicilindrica sport-touring), dalla libur bicilindrica. la libertà. poca, e ricordando che ancora non c’erano Kawasaki GPX e dalla Suzuki GSX/F. limiti di legge alle potenze, riscopriamo che Altro segmento significativo comprendeva Ci vollero oltre 28 anni prima che il governo le 125 godevano di un periodo d’oro, in par- La svolta tecnologica le gettonatissime enduro stradali, con attrici tedesco-orientale si vedesse costretto ad ticolare con la Honda NSR, la Cagiva Freccia, E veniamo a quelle che allora rappresenta- privilegiate come le monocilindriche Honda aprire le frontiere abbattendo quel Muro del- l’Aprilia AF1, la Gilera SP01. vano la quintessenza della tecnologia. Ovve- Dominator 650 e Yamaha XT e Ténéré 600 se- la Vergogna che causò parecchie vittime (si ro: Honda CBR1000, la mitica Honda VFR750 guite dalle bicilindriche Yamaha XTZ 750 Su- parla di circa 200) durante i frequenti tenta- I più grandicelli si divertivano, in ordine di alla sua seconda versione, la formidabile Ya- per Ténéré, dalla Honda Transalp 600 e dalla tivi di fuga: il fatidico e sospirato evento, che gradimento, con le 250/350 cc, con in testa maha FZR1000 Ex-Up con motore a 5 valvo- sorella maggiore Africa Twin 650. ristabiliva l’unione delle due repubbliche l’Aprilia Wind/ETX 350, la mitica Yamaha RD le, con la pacifica presenza dell’interessante ebbe luogo il 9 novembre del 1989. Esatta- 350, la Fantic 250, l’altrettanto iconica Su- tourer Honda PC 800 bicilindrica a V a prece- E terminiamo con gli scooter, allora non mente 30 anni fa. zuki RG Gamma e la Cagiva T4 350, sempre in dere la sempre validissima Suzuki GSX-R750. ancora diffusi come oggi. Le classifiche di Domanda: chi si ricorda quali nuove moto ordine di gradimento. E poi c’era l’imbaraz- E che dire delle numerose custom presenti in gradimento spettavano a quella che avreb- vennero presentate in quell’anno e, in gene- zo della scelta con le 600 di piglio sportivo, quel decennio? Guidava il gruppo la Honda be dovuto sostituire la mitica Vespa, cioè la

86 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 87 STORIA STORIA

GUARDA TUTTE LE FOTO

Cosa, presente nella classifica con le 125, FZR750 e Superténéré 750 bicilindrica), nata ST1100 Pan European, evidentemente lindrica a 2 tempi, tutt’oggi appetibilissima 150 e 200 seguita dalla sempiterna Vespa Kawasaki ZXR 750, Suzuki GSXR 1100, e una destinata ai macina-chilometri di tutto il dagli amanti di questo tipo di belvette. PX125, con l’interferenza del primo, interes- BMW molto particolare: la molto discussa mondo. sante maxi-scooter Honda CN250, che anco- quadricilindrica K1 dalle linee decisamente E a Tokyo presentò anche l’Africa Twin 750. ra scorrazza sulle strade, specie a Genova e molto particolari. Ma non è tutto, perché al Salone giapponese dintorni. Per chi non lo sappia, l’operazione figurava anche la stratosferica NR750 api- “Cosa” non venne mai digerita dai vespisti di Ma le novità di quello storico anno erano stoni ovali, “nata per far sognare” e in ven- tutto il mondo, e durò poco tempo. anche altre, destinate più all’utilizzo più glo- dita in serie limitata di poco più di 200 esem- bale. plari a circa 100 milioni di lire. La corazzata giapponese Ma andiamo un po’ a vedere quali erano i Honda, sempre attenta alle esigenze dei mo- Kawasaki decise di importare in Italia quel modelli prescelti dai lettori della allora auto- tociclisti che ammano viaggiare, ma anche gioiellino della ZXR 400 da oltre 200 orari, revole rivista La Moto per eleggere la regina divertirsi alla guida, portò all’allora Salone che però costava quasi quasi come la 750. del fatidico anno 1989: le 6 moto prescelte del Ciclo e Motociclo (oggi EICMA) di Milano Ma presentò al Salone di Tokyo le super pre- erano 4 supersportive, una sport-tourer e una VFR750 rivisitata e una bella e podero- stanti ZZR 1100 e 600, comode però anche una enduro stradale, tutte di cilindrata ele- sa sport-tourer anch’essa con motore V4 da per il passeggero. E Suzuki sfoggiò la rivo- vata. Nella fattispecie 3 Yamaha (FZR1000, 1.084 cc, in questo caso trasversale, denomi- luzionata, magnifica RGV250 Gamma bici-

88 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 89 TECNICA E STORIA TECNICA E STORIA

LE ALTRE QUATTRO CILINDRI ITALIANE DA GRAN PREMIO

Dopo aver parlato di moto più famose, eccone due sfortunate ma di grande interesse come la Ducati 125 da GP e la MT 250

di Massimo Clarke

Le MV Agusta, le Gilera e le Benelli non sono ni inclinati tra loro di 90°. state le uniche moto da competizione a I due alberi a camme venivano comandati di cancellare il programma di sviluppo e ogni Riga. Da lì negli anni Novanta John Surtees quattro cilindri costruite in Italia negli anni da una cascata di ingranaggi piazzata sulla attività agonistica diretta. ha fatto uscire il motore, per cederlo in se- Ld’oro. sinistra. Internamente alle canne dei cilin- guito a Giancarlo Morbidelli. Per quanto ri- Ce ne è stata un’altra, che però non ha mai dri erano alloggiati pistoni forgiati con cie- La moto oggi fa parte della collezione Morbi- guarda la ciclistica, trovare la forcella Ceriani corso. Si tratta della Ducati 125 bialbero, la lo fortemente bombato. L’albero a gomiti delli (che di recente è stata purtroppo messa e i freni Oldani è stato facile. Davvero difficol- cui origine risale addirittura a un progetto composito poggiava su cinque supporti di in vendita). La sua storia è singolare. La 125 a toso è invece stato il reperimento del telaio, tracciato dall’ing. Fabio Taglioni sul finire banco e lavorava interamente su cuscinetti quattro cilindri dopo il 1966 è stata vista allo che alla fine è stato trovato in Jugoslavia. Il degli anni Cinquanta. a rotolamento. La trasmissione a ingranag- stand della casa bolognese in alcuni saloni restauro completo è stato effettuato nell’of- Il primo motore, a due valvole per cilindro, gi era posta sulla sinistra, come in tutte le come motivo di attrazione ed esempio di ficina di Morbidelli a Pesaro. Per completare è stato messo al banco nella primavera del Ducati dell’epoca, e la lubrificazione era a tecnologia. La Ducati produceva anche mo- la panoramica sulle nostre quadricilindriche 1965 e la moto completa è stata provata a carter umido. Il cambio era a otto marce. tori per impiego industriale e agricolo e per da GP occorre ora parlare anche della Mo- Modena da Franco Farnè. Pare che la poten- Nell’inverno del 1965-66 è stata realizzata pubblicizzare questa sua attività a un certo totrans MT 250, costruita in Spagna, ma su za fosse dell’ordine di 23 cavalli a 14.000 giri/ una nuova testa a quattro valvole per cilin- punto ha portato la 125 in una fiera agricola progetto di un ingegnere italiano e con co- min. Il motore aveva misure caratteristiche dro e la potenza è cresciuta di circa un ca- in URSS, dalla quale non è più stato possibile struzione curata da un tecnico bolognese! pressoché quadre, con un alesaggio di 34,2 vallo a un regime di rotazione leggermente riportarla in Italia per insorte “ragioni buro- mm e una corsa di 34 mm. Le valvole, richia- superiore ai 15000 giri/min. Ormai però la cratiche”. Benché l’azienda spagnola abbia sempre mate da molle a elica, giacevano su due pia- direzione generale dell’azienda aveva deciso In seguito è andata a finire in un museo a avuto strettissimi contatti con la Ducati,

90 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 91 TECNICA E STORIA TECNICA E STORIA

questa moto non ha proprio nulla a che fare le quali era collocata posteriormente, al cen- di 40 mm. I due alberi a gomiti erano com- definitivamente cancellato dalla nuova diri- con la casa di Borgo Panigale. I disegni del tro della propria coppia di cilindri. Anche gli positi e la lubrificazione era a carter umido. genza della casa spagnola. motore sono stati tracciati dall’ing. Aulo Sa- alberi a gomiti erano due; a collegarli prov- La frizione a secco era a dischi multipli e il velli (che pochi anni prima aveva progettato vedeva un albero ausiliario (collocato dietro cambio a sette marce era dell’usuale tipo in Riportata in Italia da Armaroli, la moto fa la Benelli quattro cilindri). la camera di manovella) che azionava anche cascata. Per quanto riguarda la potenza, si oggi parte della collezione di un appassiona- le due cascate di ingranaggi e inviava il moto parlava ottimisticamente di una cinquantina to romagnolo. La realizzazione è stata affidata a Renato alla trasmissione primaria. Gli alberi a cam- di cavalli a 14.000 giri/min. Armaroli, che ha curato la fabbricazione dei me erano quattro (due per ogni testa). I cilin- vari componenti (quasi tutti fatti costruire in dri non erano inclinati in avanti, come sulle Progettata nel 1965, questa moto ha com- Spagna) nonché l’assemblaggio e la messa a Gilera, le MV e la Ducati 125, ma verticali. piuto le prime prove in pista nel 1967. Il de- punto della moto. butto è avvenuto nel GP di Spagna di quello Le valvole giacevano su due piani inclinati stesso anno, ove essa ha compiuto solo po- Il motore della MT 250 poteva essere consi- tra loro di 63°. I cilindri erano costituiti da chi giri a causa di un problema alla frizione. derato come il risultato della unione di due fusioni individuali in lega di alluminio, inter- Riveduta sporadicamente alle prove dello bicilindrici paralleli. In effetti era dotato non namente a ciascuna delle quali era installata stesso GP l’anno successivo, la MT 250 è poi solo di due teste, ma anche di due cascate di con interferenza una canna in ghisa. L’ale- scomparsa dalla circolazione. ingranaggi della distribuzione, ciascuna del- saggio di 44,5 mm era abbinato a una corsa Nel 1969 il programma di sviluppo è stato

92 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 93 EDITORIALE EDITORIALE

all’edizione 2017. Nonostante tutto. Tanti ra- Nico Cereghini gazzini e tanti giovani dai 14 ai 25 anni, in età “EICMA È UN TUFFO motociclistica. E adesso ci sono anche tantissime moto adat- NELL’ENTUSIASMO” te a loro. L’obiezione più frequente che ho do- vuto controbattere in fiera: noi della stampa Tanto pubblico, tanta energia, sempre più numerosi i giovani. Non sono tempi facili, ci esaltiamo per moto come la Streetfighter ma le proposte abbordabili, oggi sul mercato, sono veramente tante e molto belle. V4 o la Brutale RR ed altre esagerazioni. Am- Poi ci sono le moto da sognare, ma sono molto importanti anche quelle metto: sono eccessive, sono per pochi, però

di Nico Cereghini sono moto dai contenuti fantastici e soprat- tutto è sempre stato così. Esistono le moto da sognare e poi ci sono le moto che si possono Ciao a tutti! Per prima cosa mi scuso con cruscotto; quasi tutte hanno sistemato l’inte- acquistare. Il sogno è fondamentale. quegli appassionati che in Eicma ho deluso. ra gamma ad altezza d’uomo (le alte pedane Quando mi fermano per un selfie sono sem- sono quasi sparite), qualcuna invece ha por- C Quando ero ragazzo c’erano le affascinanti in- pre disponibile, ma quando i selfie diventano tato in Fiera soltanto le novità. Ho visto gente glesi da una parte e le mono italiane dall’altra, dieci, poi venti, poi trenta arriva il momento in smarrita che cercava invano una GS 1250, il quattro o cinque Bonneville in tutta Milano e cui devo fare altro. “L’ultimissimo, dai!”. Dopo sogno della vita. La trova dal concessionario? la mia Gilera 98 Giubileo Extra che di extra non diversi ultimissimi mi scuso, ma devo proprio Non è la stessa cosa, è qui che ci si fa un’idea. aveva proprio niente. Non avessi avuto ogget- tagliare la corda. Per fortuna al pubblico in E’ probabile, ma ancora non so se Eicma ab- ti da sognare mi sarei fermato lì. Adesso tutto Fiera non manca la pazienza. Nelle tre gior- bia stabilito un nuovo record. So per certo che è spinto più in alto, è vero, però in compenso nate top, venerdì sabato e domenica, molte è il più importante show della moto al mondo, - ed è questo che conta - le moto abbordabili moto erano quasi inavvicinabili, ma pur di sa- e che per l’ente Fiera milanese è il salone nu- sono tante di più e sono sempre più belle. lire in sella ho visto motociclisti fare la coda mero uno. Di questo mi sento orgoglioso. senza fiatare. Trovo troppo alto il costo del biglietto “inte- Chiudo ringraziando quelli che, numerosissi- E senza litigare sulle precedenze, anche se ro” (23 euro alle casse), mi dicono che sbaglio, mi, sono passati nel nostro spazio, lo stand di ormai nel quotidiano siamo tutti di fretta e non penso di sbagliarmi su un’altra valutazio- Moto.it. Ho incontrato motociclisti di tutta Ita- poco disponibili. Bello, a me piace osservare ne: il numero dei ragazzi coinvolti nel salone lia, dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, tutti entu- con quanta serietà giovani e meno giovani si continua a crescere. siasti della nostra squadra e del nostro lavoro. accomodano sulle varie moto accarezzando il E’ una tendenza degli ultimi tre anni, almeno Anche questa volta, un cordialissimo grazie a serbatoio, tastando le leve e valutando la stru- nella mia personale percezione: come sempre tutti voi, Eicma è stato per noi un bagno di mentazione che spesso è soltanto la cornice ci sono stato tutti i giorni, dal martedì alla do- energia, indispensabile per fare sempre me- di un pannello buio. menica, e sono convinto di aver visto più ra- glio. Qualche Casa ci ha pensato, ad accendere il gazzi dell’anno scorso e molti di più rispetto ASCOLTA L’EDITORIALE EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

94 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 95 MOTOGP MOTOGP

DOPOGP DI MALESIA: VINALES NON SBAGLIA NULLA E PIEGA MARQUEZ

Gran passo per il pilota Yamaha fortissima a Sepang (leggi tutti gli artico- li) in percorrenza e in impostazione di curva, Duca- Yamaha, in testa dal primo ti più lenta in quelle fasi, ma con un gran motore. all’ultimo giro. Bel duello tra YVinales ha potuto fare gara a se mentre Rossi, nel confronto con Dovizioso, ha dovuto soccombere. Dovi e Rossi per il terzo posto. Bernardelle si compiace di un fatto: le Michelin, Gara vera: i pneumatici hanno con poco grip in pista, questa volta hanno con- sentito di evidenziare i reali valori in campo nella lavorato bene e si è visto il MotoGP, come dovrebbe essere sempre. E le moto reale valore delle MotoGP in sono molto differenti. Perché è caduto Marquez in GUARDA IL VIDEO qualifica? Perché Zarco è riuscito ad andare forte competizione. Alex Marquez con la Honda alla sua seconda gara e Lorenzo non campione del mondo Moto2 riesce a farlo dopo una intera stagione? Cosa ha sbagliato Quartararo che scattava dalla pole? Tan- te le analisi da fare per il GP della Malesia. Intanto va celebrato il secondo titolo di casa Mar- quez: Alex è il campione del mondo della Moto2, e i fratelli Marquez vanno a dieci, perché il minore aveva già vinto la Moto3 nel 2014 e anche quell’an- no fu doppietta... Noi ci consoliamo con la terza vit- toria consecutiva di Dalla Porta in Moto3, la prima da campione 2019.

96 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 97 MOTOGP MOTOGP

JORGE LORENZO: “PROVO LA HONDA 2020 E POI DECIDO”

GUARDA IL VIDEO In questo lungo dialogo con Yamaha, Ducati, Honda MotoGP, fino alla Aprilia 250 dei suoi primi titoli mondiali: Jorge chiarisce Nico Cereghini, il cinque volte bene quale tipo di moto gli è piaciuto e quale no. campione del mondo si apre YPerché la sua è una guida rotonda e il feeling con l’avantreno è la qualità che gli serve per andare sulle sue difficoltà, analizza le forte come sa fare. non gli piace, e tutte le volte che ci ha pro- ragioni della sua incompatibilità vato è finito a terra, quasi sempre rovinosa- Con Ducati è riuscito ad adattare la moto alla mente. con la Honda 2019, ammette sua guida, anche se purtroppo - è il primo a ram- che il suo futuro dipenderà dai maricarsene - fuori tempo massimo, mentre con E adesso? Come si sente e quale futuro in- la Honda è stato molto più difficile. travvede Lorenzo? Il maiorchino ammette di test dopo Valencia. La moto sentirsi abbattuto, ma dice che bisogna far- 2020 sarà più adatta alla sua Jorge si ritiene un pilota poco fortunato, tanti sene una ragione e assicura che non si vuole gli infortuni anche gravi subiti in carriera specie arrendere: proverà la Honda 2020 a Valencia, guida? nella top class. E quest’anno non ha mai potuto il martedì successivo all’ultimo GP dell’anno. scendere in pista al cento per cento delle sue ca- E poi deciderà. pacità fisiche.

Poi fa notare che in realtà al primo contatto con la Honda dell’anno scorso si trovava piuttosto bene, ma la versione 2019 si è allontanata dalle sue necessità. Spingere forte non può se la moto di Nico Cereghini

98 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 99 SUPERBIKE SUPERBIKE

JONATHAN REA: “L’OBIETTIVO È IL SESTO MONDIALE CONSECUTIVO”

Aggiudicarsi il quinto titolo mondiale consecu- A Losail al termine dell’ultima GUARDA IL VIDEO tivo è stata per Johnny una grande gioia, ma il gara del campionato campionato che lo ha reso più felice resta quello Adel 2015, quando divenne campione per la pri- mondiale Superbike, il cinque ma volta. volte campione del mondo Quello appena concluso è stato per Rea il cam- Jonathan Rea ci aveva pionato della tenacia, della determinazione, del promesso che sarebbe venuto crederci sempre anche quando Bautista vinceva con vantaggi che non avevano riscontro nella a trovarci al nostro stand storia della Superbike. Ma alla fine ha vinto il all’Eicma e ha mantenuto la team, composto dal pilota più forte, ma anche da una squadra incredibile e da una moto che si promessa è ancora una volta dimostrata la più equilibrata, in grado di andare forte su tutte le piste. Il cam- pionato mondiale Superbike del 2020 si prean- nuncia come uno dei più difficili e competitivi degli ultimi anni. Rea lo sa ma è consapevole della sua forza e non teme nessuno. Il suo obiet- tivo è sempre lo stesso e lo perseguirà con la so- lita granitica determinazione ed il solito grande impegno: confermarsi campione del mondo. Sarebbe il sesto titolo mondiale consecutivo. di Carlo Baldi

100 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 101 EDITORE CRM S.r.l., Via Melzo 9 - 20129 Milano P. Iva 11921100159

RESPONSABILE EDITORIALE Ippolito Fassati

RESPONSABILE SVILUPPO EDITORIALE Andrea Perfetti

CAPO REDATTORE Edoardo Licciardello

REDAZIONE Maurizio Gissi Maurizio Tanca Cristina Bacchetti Marco Berti Quattrini Aimone Dal Pozzo Francesco Paolillo Collaboratori Nico Cereghini Giovanni Zamagni Carlo Baldi Massimo Zanzani Piero Batini Enrico De Vita Antonio Privitera Umberto Mongiardini Alfonso Rago Massimo Clarke Max Morri Andrea Buschi Luca Frigerio Alberto Capra

PROGETTO GRAFICO Cinzia Giacumbo

IMPAGINAZIONE Eleonora Moretti

VIDEO Luca Catasta, Fabrizio Partel, Camilla Pellegatta, Giovanna Tralli

COPYRIGHT Tutto il materiale contenuto in Moto.it Magazine è oggetto di diritti esclusivi di CRM S.r.l. con sede in Milano, Via Melzo 9. Ne è vietata quindi ogni riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione scritta di CRM S.r.l.

MOTO.IT Via Melzo 9- 20129 Milano - Reg. trib. Mi Num. 680 del 26/11/2003 Capitale Sociale Euro 10.000 i.v. Email: [email protected]

102 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 MOTO.IT MAGAZINE N. 402 103