GIUGNO2011 ROMOLO&REMO Periodico della Contrada della Lupa Anno XXVIII, numero 2, Giugno 2011

Direttore Responsabile: David Rossi Periodico in attesa di registrazione presso il Tribunale di

Spedizione in abbonamento postale pubblicità inferiore al 50%. GIUGNO2011 ROMOLO&REMO

Periodico della Contrada della Lupa Anno XXVIII, numero 2, Giugno 2011 5 Direttore Responsabile: David Rossi Periodico in attesa di registrazione presso il Tribunale di Siena

Spedizione in abbonamento postale pubblicità inferiore al 50%.

Progetto grafico: Serena Fineschi Impaginazione: la redazione

Stampa: Industrie Grafiche Pistolesi

Crediti fotografici: Archivio Contrada della Lupa, Riccardo Puglielli, 9 18 Chris Jablinski, Anna Piperato, Jessica Montomoli, Simonetta Michelotti.

Contatti: www.contradadellalupa.it [email protected]

ritorno al 2011 3 CHE L’ESTATE ABBIA INIZIO 5 INTREPIDI DI VIVERE QUEI GIORNI DI 7 UN TAGLIO NELL’ANIMA A FORMA DI SORRISO 9 LA RASSEGNA STAMPA 12 96 ORE DI PALIO 14 DIARIO DI UN’AMERICANA 18 Hanno collaborato: Andrea Bruttini, Andrea Viviani, Alessandro Gronchi, Alessandro IL PALIO DEI BAMBINI 22 Pescatori, Serena Fineschi, Simonetta Mi- chelotti, Francesco Viviani, Laura Barluzzi, Riccardo Puglielli, Chiara Sciarra, France- PICCOLI PRONTI A VINCERE 26 sco Gronchi, Anna Piperato, Commissione Piccoli, Luca Luchini. ELENA ALLA GUERRA 28 IL PRIORE

ANDREA VIVIANI, PRIORE

Rieccoci qua. Torniamo in Piazza verso l’estate contradaiola che sta e lo saremo come sempre. dopo due anni di attesa (come per cominciare. calendario sono “solo” 22 mesi Dovremo anche essere pronti a e mezzo, ma nella sostanza Certo che siamo pronti, anzi fare uno sforzo in più di presenza sono proprio due, lunghi anni), siamo pronti a tutto! Siamo pronti e di partecipazione - tutti - per portandoci dietro anche il fardello a cantare, a saltare, a urlare, a dimostrare concretamente alla di un’altra attesa ancora più lunga lavorare, a discutere, a vegliare e città la nostra volontà di vittoria e la e che deve finire! soprattutto a gioire, ma sappiamo nostra compattezza, ma anche per che per arrivarci dobbiamo sostenere il fantino e il Capitano e In occasioni del genere di solito anche essere pronti e disponibili dare loro la spinta emotiva per fare il Priore dice che siamo pronti, a sacrificarci, a rinunciare a ancora di più. che faremo tutto il possibile, che qualcosa adesso per contribuire la nostra determinazione è al a raggiungere un risultato grande Dovremo rendere visibile il nostro massimo… Fate conto che ve subito dopo. entusiasmo e l’amore per i nostri lo abbia detto anche stavolta colori; non voglio dire di più per non e facciamo invece insieme un Dovremo essere ambiziosi e rischiare di scadere nella retorica, piccolo passo in avanti, ragionando dovremo mostrarlo senza paura. tanto so che non avremo problemi su come ci dobbiamo rapportare Dovremo essere pronti a spendere, a rendere palese a tutti quali sono

3 IL PRIORE

i nostri sentimenti verso la Contrada tutta la Lupa e - anzi - ognuno di bene, perché siamo la Lupa e e verso gli altri lupaioli: l’amicizia, noi, per dare un contributo positivo i lupaioli sanno come devono la stima, la solidarietà e l’affetto per il raggiungimento dei nostri comportarsi per dare il massimo reciproci tra tutti noi devono comuni obiettivi, deve agire con alla nostra Contrada; l’abbiamo essere il motore e la benzina per disponibilità e in unione con tutti gli sempre fatto e lo faremo al meglio fare andare al massimo la nostra altri e in conformità con quello che anche in questa impegnativa macchina. decide la Contrada per il tramite estate del 2011, per potere ripetere degli organismi che si è data. che ce lo meritiamo e che, alla fine, Dovremo lasciare da parte i lo pretendiamo. personalismi e la voglia di fare cose Dovremo essere orgogliosi di essere fuori dal registro comune della lupaioli, di quello che facciamo e Ve lo confermo: ormai conosco Contrada. A volte è faticoso e di come lo facciamo e dovremo abbastanza la Lupa e i lupaioli sembra di rimetterci qualcosa, ma anche divertirci tutti insieme, ma per essere assolutamente certo sappiamo bene che la Contrada questo non sarà difficile! che faremo bene tutto quello che è tutti noi ed è di tutti e che quindi dobbiamo; e sono certo anche di nessuno (a cominciare proprio dal Sono certo che faremo tutto questo un’altra cosa, ma quest’anno non Priore) da solo può e deve indirizzare e che, come sempre, lo faremo la dico!

4 VERSO IL PALIO

ALESSANDRO PESCATORI

Un altro inverno è alle spalle. La Palloni, migole, fiammate e contrasti chiederci se siano state forgiate con stagione delle boccette, delle più o meno regolari si affacciano qualche materiale speciale, o se partite a carte e delle piogge che timidi sul pratino delle Fonti, con sia veramente solo la Dea Bendata allagano è ormai finita. vecchi e nuovi interpreti di un ad impedire la loro distruzione. Già Tavoli e pietanze già affollano il mosaico senza fine. Il ciruglione da tempo immemore ricorrono piazzale della Società, che appare Nicco Pizzatti portiere alle prime leggende su come Catia abbia sempre più nostro, come se ci fosse armi, ma coraggioso e sprezzante stretto un patto con forze oscure per sempre stato. del pericolo rallegra le prime uscite poter salvaguardare l’incolumità - Che bello mangiare fuori, si respira calcistiche e le prime botte alle delle sue finestre. Anche se la già aria di Palio no? - serrande di casa Busi. Iniziamo tutti a verve dei ragazzi lupaioli sembra

5 VERSO IL PALIO

mettere ogni anno sempre presto i più piccoli torneranno ad colpi forti alla tapparella del Busi. più a dura prova quegli infissi animare i pomeriggi di Fontenova. Ognuno, a modo suo, sarà presente indistruttibili. Il tamburo di Piazza Chi già avvezzo al rullo o all’alzata e darà il suo contributo, perché risuona già da tempo e la traccia e magari, pronto a cimentarsi con anche questo è Palio: un continuo lasciata sul pratino testimoniava la “trenini” o salti del fiocco o chi, ritorno di situazioni che sempre costanza dell’impegno, prima che più nuovo, desideroso di carpire i uguali ma diverse si affacciano l’intervento degli economi rendesse segreti di quel magico “berebe- nel Rione. Un rione sempre più invisibile quel segno. Adoravo la nana” o dell’otto. popolato di lupaioli. mattina soffermarmi a mirare quella Passeremo tutti da piazzetta, ne Cenini preparatori, acquate, e chi scia, prima di andare a lavoro. sono sicuro, perché è un richiamo più ne ha più ne metta. Tutti insieme, Ricordava una conchiglia a tutti noi a cui è impossibile resistere. Due pronti ad affrontare questa grande nota e, chissà perché, non potevo chiacchiere, una gara di alzate – lo estate che ci vedrà protagonisti in non pensare a quanto il Palio fosse Spugna sembra stia già allenando Piazza sperando di continuare a – sia – vicino. Anche le bandiere a casa da mesi il suo Guglielmo divertirci anche il due sera. dei giovani alfieri già vincitori di per battere Armandino – magari Ce lo meritiamo proprio. un Masgalano sventolano e ben un aperitivo in Società e un paio di Allora via, che l’estate abbia inizio!

6 VERSO IL PALIO

CHIARA SCIARRA

Sembrano passati ormai secoli da riscoprendo come sia gradevole Il successo dell’ormai tradizionale quel gelido dicembre in cui, vestite stare a chiacchierare sotto il Festa di Primavera è la prova da “Babbe Natale”, versavamo vin gazebo con il tepore di maggio. concreta che l’estate si è già brulè ai contradaioli, servendo in Quelle sedie verdi, che fino ad ora affacciata alle vetrate della piattini di carta pezzetti di tipiche sono rimaste accavallate formando Società Romolo & Remo. I nostri torte casalinghe. improbabili torrette, iniziano ad maestri della scuola di bandiera Togliendoci il rosso cappello con essere il bene più richiesto dai e tamburo prendono il posto dei la papalina, finalmente stiamo contradaioli. bambini come protagonisti del

7 VERSO IL PALIO

pratino, allenandosi in vista della l’incarico di portare l’acqua e i Prepariamoci dunque a togliere fatidica entrata in piazza del 2 cestini di pane ai tavoli, a quelle un i fazzoletti dagli armadi e ad luglio. po’ più grandi che si cimenteranno immergerci in quel clima mistico, E’ questo un ulteriore indizio che sia alle prime armi con pentole e forni; che unisce il nostro essere intrepidi il piacere sia il dovere ci chiamano fino ad arrivare alle più esperte, di vivere questi giorni di Palio a essere pronti in vista di quei giorni che oltre a preparare le cene di alla tensione di scoprire se tutte così attesi per tutto il lungo periodo maggior portata, provvederanno le previsioni fatte nell’inverno si invernale. anche ad insegnarci e coordinarci. avvereranno o meno. In previsione dei numerosi cenini che Un autentico gioco di squadra! Dentro tutti noi scalpita la speranza ci aspettano, le donne sono pronte I nostri uomini avranno sicuramente di un esito positivo che, anche se a usare tutta la loro fantasia al fine già invaso le palestre senesi per da alcuni non ostentata per spirito di ideare nuovi e gustosi menù, preparare i loro muscoli in previsione di scaramanzia, ci rende più uniti anche se per la cena della Prova di una dura attività di montaggio- che mai. Generale non potranno mancare i tavoli che li reclama a gran voce!!! Tutti noi sappiamo, infatti, che tortellini al ragù con parmigiano, o I giorni più attesi dell’anno stanno qualunque sarà il barbero a far senza per i più puntigliosi!!! arrivando e in contrada si respira scoppiare il mortaletto l’indomani Le diverse generazioni si alterne- una forte voglia di quella corsa saremo alle Fonti a smontare i tavoli ranno tra fornelli, apparecchiature, tanto amata, ancora più intensa e a condire i fusilli obbedendo servizi e ripuliture. Dalle più piccole dopo un anno di stallo che non a quel sentimento di amore che riceveranno per la prima volta ci ha privilegiato all’estrazione. incondizionato che ci accomuna.

8 TRIPOLINO

FRANCESCO VIVIANI

Se pensiamo al Palio degli anni Sto parlando di Tripoli Torrini detto Roberto Parnetti per festeggiare ’30, immaginiamo vecchie foto in Tripolino, anziano signore, nato il suo 98° compleanno; il nostro bianco e nero dal sapore antico, a Casamaggiore, frazione di Priore, portandogli gli auguri di tutta che hanno poco a che vedere con Pozzuolo Umbro (PG) l’8 marzo la Contrada, ha avuto la possibilità la nostra Festa di oggi. 1913 e vincitore di ben 2 Palii per la di scambiare quattro chiacchiere Ma, incredibilmente, c’è un legame nostra Contrada. con il fantino umbro. ancora vivo tra quegli anni andati Lo abbiamo incontrato nel Nonostante l’età, Tripolino dimo- e la nostra Contrada. corso della serata organizzata in stra ancora un’invidiabile lucidità Questo legame ha nome e co- suo onore a Monte San Savino e brillantezza e ricorda con gnome ma anche un soprannome. dall’amico giornalista aretino precisione le tante battaglie af-

9 TRIPOLINO

frontate in Piazza, soprattutto Bubbolo, ma comunque ben Ma la corsa generosa di Tripoli con l’acerrimo rivale Ganascia. impressiona tanto che la Civetta nel piace al popolo di Vallerozzi che A sentir parlare della Lupa ha luglio successivo gli affida Lampino, dopo un anno di assenza da Piazza immediatamente ricordato, con con cui dopo una bella corsa lo riporta al canape affidandogli un filo di commozione, la figura di soccombe di fronte a Ganascia di nuovo Ruello (allora i bomboloni Mario Celli che ai suoi tempi rivestiva nell’Onda. avevano meno ritrosia a scendere la carica di tenente e ha tenuto Ad agosto 1932 la grande Vallerozzi) il 2 Luglio 1935. a sottolineare che lui si è sempre occasione: il Nicchio lo richiama e La Lupa è terza dietro a Nicchio comportato da galantuomo, sen- gli affida il “bombolone” Ruello. ed Istrice (avevamo appena rotto za mai rinunciare alle possibilità Dopo una mossa estenuante e una l’alleanza, ma non era cominciata di vittoria per la Lupa. Evidente il corsa di rimonta riesce a portare il la rivalità) che danneggiandosi riferimento alla tumultuosa vittoria cencio nei Pispini e a conquistare il favoriscono la manovra di Tripolino del 2 luglio 1937. suo primo alloro. che li supera portando in estasi Tripoli corre per la prima volta in Ed è nell’anno successivo che Vallerozzi e conquistando la sua Piazza il 2 luglio 1931 coi colori del avviene l’incontro tra Tripoli e seconda vittoria. Nicchio: l’esordio non è fortunato, la Lupa: è l’agosto del 1933 e Ad agosto è ancora con il nostro ma si merita la riconferma nel lotto gli affidiamo Ruello (ricreando giubbetto, ma non riuscirà a dei dieci assassini anche per il Palio l’accoppiata vittoriosa l’anno centrare il bis, rimandandolo, però, d’agosto. precedente nei Pispini), ma dopo solo di un paio di anni. Ad agosto monta Gobba nella una corsa all’inseguimento non Nel 1936 corre entrambi i Palii Civetta: parte in testa, deve riesce a superare l’accoppiata nel Drago: a luglio nel “Palio arrendersi all’Oca che vince con Ganascia-Folco nella Tartuca. dell’Impero” le cose non vanno

10 TRIPOLINO

bene, ma ad agosto in groppa ad Ganascia. ancora se ne ricorda e ce l’ha con Aquilino centra il suo terzo successo Questo rimarrà l’ultimo successo Ganascia? per la Contrada di Camporegio. di Tripolino, forse anche a causa Parlando col nostro Priore Tripoli Nel luglio 1937 Tripolino ritorna nella dell’interruzione dovuta alla ha sostenuto che avrebbe potuto Lupa per montare Folco. Il Palio seconda guerra mondiale. ottenere ancora più successi sembra essere scritto per la Torre, Continuerà a correre fino al 1950, se non avesse trovato sulla sua ma nei quattro giorni qualcosa quando chiuderà la carriera in strada fantini non professionali spariglia le carte e la Lupa si proprio nella che, non essendo allenati come presenta al canape per vincere. Lupa, montando Salomè nello invece era lui, in corsa gli hanno E così sarà: dopo un sorpasso Straordinario di maggio per il V involontariamente procurato vari sull’attonita accoppiata della centenario della canonizzazione ostacoli e danni a cui lui non ha Torre, Tripolino riporta il cencio in di S. Bernardino da Siena. E’ un potuto sempre porre rimedio. Vallerozzi dopo soli 2 anni di attesa. Palio drammatico: al secondo Con orgoglio ha più volte ripetuto Ormai è un big della Piazza e lo San Martino curva primo il Nicchio che ai suoi tempi nessuno stava conferma anche nel luglio del 1938, con Lupa e Montone solo sesta a cavallo come lui e che anche quando centra il quinto successo e settimo, ma una serie di errori negli anni successivi l’unico che ha vincendo nel Drago con Folco (e e cadute consente a Tripolino e conosciuto alla sua altezza è stato lasciandosi dietro il rivale Ganascia Ganascia, che corre nel Montone, Aceto. nella Tartuca). di rimontare fino ad attaccare e Comunque, con sei vittorie su 20 Ad agosto arriva la sesta vittoria sorpassare il Nicchio nell’ultimo giro. Palii corsi, Tripoli Torrini ha lasciato con il suo personale cappotto: Al terzo Casato, però, Ganascia la Piazza con una percentuale monta Sansano nella Chiocciola, si butta letteralmente addosso di vittorie altissima che lo ha mentre nella rivale Tartuca c’è la a Tripolino, tanto da cadere consacrato come uno dei fantini formidabile accoppiata Ganascia- entrambi. Anche da terra Tripolino più vittoriosi del ventesimo secolo Folco. L’accoppiata di San nerba disperatamente Salomè, appena passato. Marco prende la testa al primo ma è Gaia a vincere scossa per il E’ rimasta celebre una sua frase: S. Martino e non la abbandona Montone impedendo la vittoria “del Palio mi è rimasto un taglio più fino al bandierino, lasciando della Lupa e il settimo sigillo di nell’anima a forma di sorriso”. nella disperazione il popolo di Tripolino. Un pezzo di quell’anima è colorata Castelvecchio e causando la C’è qualcuno che si stupisce se a anche dei colori della nostra storica rottura tra la Tartuca e distanza di 60 anni il nostro amico Contrada.

11 GOLIARDIA

FRANCESCO GRONCHI

Erano le quindici zero zero di Nella Lupa quell’agosto 2007 rende leggendario un avvenimento un pomeriggio qualunque… In c’era Favella, verso la quale era in Contrada: il solito pomeriggio, Fontenova ribolliva il calderone nutrita una discreta speranza, ma, la solita scena, ma con il colpo degli avvenimenti indimenticabili: come al solito, non era l’agognato di genio che arriva inaspettato, stava per nascere la “Rassegna bombolone, il primo indiscusso come uno scivolino per bambini stampa”. cavallo sempre sognato. trasformato in acquapark, come Sarà che era un lunedì, che in dei cocomeri trasformati in elmi Ora, in buona parte del mondo, il Camollia era andato Elisir, che i o come il giovane anonimo (per pomeriggio del tredici agosto è un restanti missili conclamati avevano questioni di privacy) che, dopo giorno del cavolo prima del ponte scansato Fontenova… insomma, l’ennesimo assalto all’arma bianca di . verso le tre s’era una manciata di alla ragazza agognata, ti si avvicina A Siena, invece, verso le tre ragazzi all’assalto del bancone di e dice: “certo ragazzi, la parte hanno bell’e dato gli equini e Società. più difficile del corteggiamento è nelle Contrade si assiste ad un rimanere sobri!”. estesissimo ventaglio di reazioni e Fu così che nacque un pomeriggio E, quel pomeriggio, nel clima scenari surreali: dai banconi dei bar di quelli strani, farcito di frasi storiche goliardico della vecchia Società assaltati per la gioia, ai banconi dei e di avvenimenti memorabili, così bastarono la valanga di giornali bar assaltati per la disperazione. dal nulla. Perché è questo che abbandonati la mattina delle

12 GOLIARDIA

batterie, delle forbici e dello scotch. Comunque un grande carniere alla serata di ieri ho i brividi”. E così Tra un “sirisà”, un “levate” e qualche di titoli: a partire da quelli brevi via. sorso nacque così la “rassegna e criptici, comprensibili a pochi, stampa”. Gioco che banalmente come “Vicini al Pesce”. Oppure Dunque passò l’ennesimo tredici consisteva nel combinare le parole (da un articolo della Gazzetta che agosto in Società, ad aspettare la dei titoli e ricomporle in improbabili soprannominava il cestista Gallinari prova, a nutrire le nostre speranze collage da appendere alla “Gallo”): “Un nuovo Gallo? Niente con qualche discorso serio e tante bacheca di Società come irrisorie bis”. Fino ad arrivare ai titoli immediati cavolate tra amici di tutte le età. civette. dal forte impatto goliardico, come A ripercorrere queste vicende, per “Voglia di sobrietà” e il calzante poco dimentico l’ennesima delusa Mi piacerebbe dire di non poter “Beve minerale: è polemica.” attesa delle cose “importanti”, riportare qui tutti i titoli creati ma vedo che fortunatamente la dall’alticcia compagine per Altrettanto variopinta e laboriosa Contrada non è solo il Palio; lo questioni di spazio, ma le ragioni la composizione di titoloni che stare bene in queste comunità è sono ben alte: la prima è che passano ad astrusi argomenti comunque legato anche a cose anch’io ero membro (alticcio) della d’attualità: “Carta di identità spensierate come questa. suddetta compagine, la seconda è anche a Staggia”, “Branco molesta Un ringraziamento agli inconsape- che alcuni titoli rimarranno segreti vecchietta alla Processione del voli artefici di questo articoletto, per ovvie ragioni legate a decenza Cero”; per poi ripiombare nei con i quali lancio idealmente e reputazioni da mantenere (quasi) problemi riguardanti le bollenti l’ultimo titolo memorabile: “Niente immacolate. nottate paliesche: “Ripensando acqua e governeremo 15 anni”.

13 VERSO IL PALIO

ALE, ANDREA. PESCE

Il Palio è stato definito proprio sulle e si tessono intrighi maramaldi, reduce da notti più o meno pagine di Romolo & Remo News scambiando nerbate prezzolate agitate, riceve gli ultimi pegni dagli come la tenzone delle emozioni, per un passaggio sicuro al primo amici: abbracci soffocanti, baci ma la strada che ci conduce Casato. di donne (pochi o punti) vecchi e all’inizio dei tanto attesi, sospirati Annualmente i nostri ragazzi pro- bambini, Polase e integratori vari, (a volte temuti se noi non si corre pongono anche un aggiornamento fazzoletto, nerbo, fiori, mele (se il e l’avversaria sì) quattro giorni delle schede dei fantini, revisione pittore del Cencio si è buttato sulla della Festa è lunga e il percorso di bravura ovviamente legata alle natura morta), e chi più né ha più dei contradaioli inizia con largo ultime carriere corse: nascono così né metta. Perché nessuno nel 2011 anticipo. nuovi big di un’estate, sprofonda crede alla cabala, ma in quei 29 Nell’ultimo mese di attesa prima del chi a San Martino tira indietro, mattina le convinzioni evaporano Palio, la Società interrompe la sua aumentano le possibilità dei come neve al sole e si tenta di tutto. quotidianità tranquilla e quieta e partenti. In un trionfo di ritualità vecchie e diventa teatro di battaglie all’ultima Come il Palio vero, del resto. nuove, si va sul Campo a soffrire le nerbata: in giugno il “gioco del I berci si sentono da capo a pene dell’inferno, sperando che il Palio” torna prepotentemente alla Vallerozzi. numero chiamato prima del nome ribalta, si toglie la polvere dalle Poi finalmente si arriva al giorno della Contrada sia quello mandato miniature di cavalli e fantini e si della Tratta con un’aspettativa a memoria pochi minuti prima. comincia. formidabile, com’è ovvio. Torni in Vallerozzi con il barbero e Specchio del Palio che verrà, Colui che ha il compito di vestirsi negli assolati pomeriggi palieschi vengono strette indissolubili alleanze per andare a prendere il cavallo, non esistono limiti al divertimento. Gli

14 VERSO IL PALIO

intrepidi lupaioli onorano la goliardia prova pomeridiana è un gioco da loro mente all’idea di fare su e giù paliesca tra bagni nelle acque ragazzi. per tre o quattro volte l’amata via. gelate delle Fonti - memorabile Il giorno del Palio è un film già visto Il dilemma, quindi, diventa ancora l’uso di uno scivolino per bambini ma bellissimo da rivivere tutti gli più impegnativo: “con la comparsa chiaramente inadatto all’utilizzo anni. Tutte le sequenze vanno al non vado, è inutile, troppa gente, con un Facchini improvvisatosi loro posto per mano di un regista poi nessuno la tocca ed è più bello imburratore professionista - e ideale, dalla vestizione della vederla seguire dalle donne che battaglie di cocomeri: come comparsa alla benedizione del da brutti, bruttissimi ceffi (a cosa si dimenticare il Tolo nelle vesti cavallo. E come al solito, mentre sei riduce l’uomo in quei giorni ben lo dell’ormai famosissimo Capitan più di là che di qua per l’adrenalina sappiamo). Allora forse è meglio Cocomero? Narrano leggende che inizia ad ottenebrarti le idee e proteggere il cavallo nella sua che la Marvel fosse in procinto le forze, ecco sbocciare dentro scarpinata fino all’imboccatura del di comprare i diritti d’autore per la fatidica domanda: “e adesso Casato? O il fantino di turno per far utilizzare il personaggio in una che faccio? accompagno la sentire fino all’ultimo l’appoggio nuova saga. comparsa? il cavallo? il fantino? O della Contrada???” Come non citare poi le acquate, tutti e tre???”. Domande a cui è difficile dare un classico mai passato di moda. Ora, considerato che da qualsiasi risposte sensate e allora, come Si passa dal tutti contro tutti fino parte tu decida di passare devi sempre accade nei momenti ad arrivare all’infima acquata allo fare i conti sempre con la faticosa tormentati, sono l’istinto ed il cuore sprovveduto di turno che, stanco Vallerozzi, che in quel giorno a prendere il sopravvento. Come dalle fatiche paliesche, decide diventa peggio di un arrivo sul per inerzia cancelli tutti i dubbi e le di riposarsi in qualche angolo del Pordoi per la corsa rosa, si capisce domande e fai quello che appena rione. Tra lazzi, frizzi, gottini e cori il come quasi tutti, almeno quelli un attimo prima avevi scartato a tempo scorre veloce e arrivare alla sopra i trenta, rinuncino subito nella priori. Ovvero TUTTO!

15 FACCE DA CONTRADA

16 FACCE DA CONTRADA

17 EMOZIONI

ANNA PIPERATO

La prima volta che andai a Siena un pomeriggio, ma scattammo poi dedicato ben quattro anni fu nell’autunno del 1999. Non tante foto. Anni dopo, nel 2008, della mia vita. fu proprio un’esperienza felice. riscoprii l’album che avevo fatto di Era passato un anno dalle tre quell’estate. Foto dell’Inghilterra, Conobbi Santa Caterina durante operazioni al ginocchio e avevo della Francia, e della bella Italia. un corso del mio Master a ancora un tutore gigante che mi Sulla copertina di questo album Manchester che si intitolava “Santi impediva di camminare bene. Ma avevo messo una foto, e non so e Società”. Studiammo i santi Siena, come ben si sa, è una città se per motivi estetici o solo per nell’arte dell’Europa medievale da camminare, una città che si caso, era una foto di quell’unico e rinascimentale, e quando vidi vive camminando. E in quella prima giorno a Siena. Una foto della casa esempi che raffiguravano la occasione, io non potei viverla. Benincasa, dove Santa Caterina vita di questa donna senese, mi Grazie al cielo non andammo in crebbe ed iniziò la sua vita spirituale. appassionai subito a lei. Iniziai a Via di Vallerozzi, altrimenti penso All’epoca sapevo a mala pena chi fare ricerca, sfogliando libri d’arte, che non avrei mai più avuto voglia fosse Santa Caterina, ma penso leggendo articoli e storie sulla sua di tornarci. che per me quella foto segnò l’inizio vita. Mi affascinava immensamente della mia vita, anche se dovevano e mi ritrovai a fare un dottorato su di Ma la vita è strana. Nel 2001 il destino passare ancora tre anni prima che lei e a scrivere la mia tesi sulle stampe mi portò a Siena una seconda incontrassi questo personaggio, e sui cicli cinquecenteschi dedicati volta. Ero in Italia come insegnante questa donna ineguagliabile in un a lei. Il percorso accademico per di fotografia con ottanta liceali corso di storia dell’arte alla University scrivere questa tesi non fu facile, americani. Restammo a Siena solo of Manchester e alla quale avrei lasciamo stare lo stress infinito per

18 EMOZIONI le consegne e tutto il resto! Ma mi entrarono nell’anima, al Entrata nel museo mi presentai a nonostante tutto, non smisi mai punto che decisi di cercare Francesco Oliveto che mi offrì un di sentire un profondo affetto per un’occupazione lì per l’estate del tour con una sua amica, Irene. questa donna trecentesca. Una 2010. Scrissi così una lettera alla Vedendo tutti i palii con la curiosità donna che ebbe il coraggio di University of California, che, dopo di una bambina, ammirai le scrivere ai re e ai nobili; una donna qualche mese, mi rispose dicendo memorie delle vittorie nelle carriere, che viaggiò ad Avignone per che un loro professore di storia le bellezze delle monture, l’orgoglio esortare il Papa a tornare a Roma; dell’arte non voleva più insegnare dei masgalani, i colori delle una donna che forse fece parte il corso estivo. Cominciò così la mia bandiere. Durante il tour imparai a dello Scisma d’ Occidente ma avventura. conoscere la vita della Contrada. che fu in fine “perdonata” dopo il Francesco mi spiegò tutto del Concilio di Trento e la restaurazione Credo che fosse la prima domenica Palio, e con la pazienza di un santo della Chiesa. Caterina seguiva dopo il mio arrivo a Siena che rispose alle mie infinite domande. sempre il suo cuore con una fede andai a San Domenico a salutare Ben presto conobbi altre persone incrollabile, una determinazione Santa Caterina. Tornando in della Contrada (dovrei dire che che ammiro e che si riflette in quella Via Pian d’Ovile con un sorriso, Nicola Biccellari fu il primo lupaiolo che dovetti dimostrare con venti nonostante l’estenuante discesa di che conobbi), e sentii che prima di anni di dolore fisico alle ginocchia Vallerozzi, mi sentivo estremamente ogni Palio c’era una serie di cenini. e alla schiena, e poi il coraggio di fortunata d’aver trovato un lavoro “Ce ne sono cinque?” pensai tra seguire il mio cuore, di esplorare e un alloggio nel centro di Siena, me e me. “Benissimo, andrò a tutti una vita nuova in Europa sperando un sogno finalmente realizzato. e cinque visto che abito proprio di trovare o crearmi la mia strada. Continuando giù per la strada, a davanti alla Società!”. Quella sinistra in fondo a Vallerozzi, sentii sera, per la prima volta in vita mia, Quando finalmente finii il mio un rumore: le porte del museo mi innamorai perdutamente. Mi dottorato nel 2009, trovai un lavoro erano aperte! “Mi scusi”, chiesi innamorai di Siena e la Lupa rubò il a Firenze. Il lavoro non era proprio timidamente, “il museo è aperto? mio cuore. granché, ma l’aria e l’atmosfera Potrei entrare anch’io?” In della vicina Siena (dove andavo quell’istante, la mia trasformazione Nove anni sono passati da quando spesso per lavoro o solo per iniziò: diventai l’americana- approdai in Europa dagli Stati Uniti. divertirmi per le strade medioevali) lupaiola. Per nove anni sono sempre stata la

19 EMOZIONI

straniera, ma ho sempre trovato un città natale di Caterina, poi vedere alla mia finestra (una volta un turista bel gruppo di persone con cui fare un Palio, sapendo che è un evento perso!), una bella pausa che mi amicizia. La cultura senese però particolare, tutto senese. E così fu. caricava prima di continuare con il mi offriva qualcosa di nuovo, una Ma il mio primo Palio non lo vidi. Lo mio lavoro. sensazione nuova. Vorrei far parte vissi. di questa cultura, vivere questa I giorni successivi non ebbero la Quasi ogni sera dopo cena, verso le vita, diventare una lupaiola a tutti stessa intensità del Palio, e meno dieci o le undici, andavo a fare una gli effetti anche se sono nata in male! Non avrei potuto sopportare passeggiata per le strade di Siena, Texas, cresciuta in Massachusetts, così tanta emozione ed energia a sempre una diversa per scoprire gli e ho vissuto in Inghilterra. Una lungo! Ecco una giornata tipica angoli nascosti della città, guardare fiamma si è accesa nel mio cuore dell’americana-lupaiola: mentre la gente in piazza, sentire l’aria. A e divampa ogni volta che sento preparavo una nuova lezione per il volte camminavo velocemente parlare di quella che adesso è la mio corso di storia dell’arte senese, se ero particolarmente stressata mia Contrada, un posto in cui il sentivo i tamburi e guardavo ogni dal lavoro, o se avevo mangiato destino o la fortuna mi ha portata. tanto dalla finestra per vedere gli troppo di quel buon cibo italiano. alfieri. Mi sentivo un’“allenatrice” Altre volte camminavo lentamente, Non avrei mai potuto immaginare dalla finestra, che esaminava i sorridendo dentro di me e che la mia estate potesse essere salti, i lanci, e le prese dei fratelli ringraziando il cielo d’avermi dato così magica, così piena di Gronchi e poi dei due Luigi, sempre l’opportunità di passare un’estate avventure, tutte avvenute dentro seguendo il ritmo battuto da Giulio in un posto così. Ogni tanto le mura di questa meravigliosa Beneforti. Talvolta veniva Giorgio scendevo in Società per qualcosa città. Sì, era da anni che volevo Brizzolari, Fabio Beneforti, o Andrea da bere e due risate. Iniziavo ad passare qualche settimana nella Viviani per fare due chiacchiere imparare l’inno della Contrada

20 EMOZIONI

(dove non c’entrano le fave, Spero che capiate queste parole Siena e la nostra Contrada, e so grazie). Devo ancora imparare tutti che scrivo (ormai il mio italiano che non posso mai capire al cento gli stornelli della Lupa, ma già dalla è peggiorato da quando sono per cento cosa vuol dire essere prima settimana scoprii che l’Istrice arrivata negli States), ma più che le una contradaiola, ma per quanto fa schifo alla città. Se vedo anche parole vorrei che voi capiste che mi è possibile per una straniera sentirsi una semplice foto di un porcospino avete regalato una cosa unica ed lupaiola, lupaiola sono e lupaiola in una rivista o in televisione, indimenticabile. Tutte le esperienze sarò per sempre. Quando mi mi viene la voglia di cantare, e le emozioni dell’estate del 2010 regalaste il fazzoletto scoppiai in “Togliete i contadini...” Un cenino rimarranno con me per quanto lacrime perché mi sentivo come indimenticabile fu quello alla vigilia dura il mio tempo su questa terra. se finalmente appartenessi ad un del Palio del 16 agosto quando Forse in qualsiasi posto dove mi luogo, una sensazione indescrivibile arrivò il prete della Contrada. Tutti troverò sarò sempre la straniera dopo anni di viaggi e spostamenti. aspettavano il suo segnale e poi perché dentro di me ci sono tante Il fazzoletto adesso è appeso nel un coro di voci dolci cominciarono culture, e in ogni città o Paese mi mio salottino in North Carolina in a cantare una canzone che mi mancano gli altri posti dove sono un posto d’onore, che aspetta sembrava innocente, quasi una vissuta. Sarò per sempre grata il momento di essere annodato canzone per i bambini. Poi, ad di quest’estate e la maniera in attorno alle mie spalle. ogni strofa, le voci diventavano più cui mi avete accolta. Avevo forti, e iniziavo a capire le parole e il sentito che era difficile “entrare” Io spero con tutto il mio cuore destino di questo povero riccio che in Contrada, ma io mi sentivo di tornare per l’estate del 2011, godeva sempre di più. Ogni tanto sempre la benvenuta. Le parole almeno per un Palio. Festeggiamo mi trovo in macchina con questa non bastano per esprimere quanto tutti insieme il cavallino buono e canzone in testa, e ho bisogno è stata speciale quest’estate. Vi forte che la Vergine ci consegna, e di cantarla (con le finestre su, ringrazio tutti, e vorrei che sapeste con un po’ di fortuna, una vittoria ovviamente), con un sorriso grande che mi avete cambiato la vita. So meritatissima del Palio. Vi aspetto in come la luna sopra la nostra Fonte. che voi sapete come sono speciali Società per uno spritz (anche due)!

21 SCRITTI D’AUTORE

MARIO VERDONE Da “Il Palio di Siena” a cura di Arrigo Pecchioli, Editalia 1974

Il Palio è la festa dei bambini. Sì, martello sul Campanone; i genitori, Pensate all’infanzia di qualunque corrono sulla pista del campo, i fratelli maggiori, effondono le loro città che esce sulle strade ed nerbandosi, vecchi fantini dal volto grida di sofferenza e di gioia: tutto esulta per i balconi imbandierati, astuto; pensano ed esultano per la il cuore della città palpita per il un giorno di festa; che incontra un vittoria della Contrada diletta gli Palio. Eppure quella è, anzitutto, la bianco cavallo al trotto che tira anziani scudieri, gli alfieri attempati festa dei bambini, dei bimbi che una carrozza; che gioca coi ritagli e i tamburini; il custode della Torre ebbero la ventura di scegliere per i di seta colorata. Pensate alla gioia del Mangia, come il suo primo loro primi stupori i cavalli, i colori, le di questa infanzia per aver visto una antenato, batte ansando il peso bandiere del Palio. bandiera o un cavallo – come può

22 SCRITTI D’AUTORE

succedere dappertutto nel mondo il Palio è corso. Pensate infine al grandi, con la loro serietà, il loro – e fatela imbattere, invece, nella corteggio che dà maestà alla festa, buon senso, la loro convinzione. città di Siena, in tante bandiere un corteggio uscito da qualche Ecco, la fantasia diventa realtà, differenti, ma dai colori ogni volta affresco senese, dove si incontrano e il fanciullo potrà, domani, far sì diversamente composti, ogni volta armati, valletti, paggi, alabardieri, che la realtà sia insieme fantasia: straordinari, congiunti talora con un capitani. dono incomputabile che la città gli gusto bizzarro, come un alfabeto Ma dove può un bimbo trovare offre, poiché ognuno vi potrà, ad di altri tempi: colori intrecciati, uniti uno stimolo maggiore per la sua ogni Palio, far diventare poesia la a scacchi, a venticelli e a spina. fantasia? propria vita. Pensate a dieci cavalli, scelti fra Le balestre e le lance, gli scudi Anche i palazzi antichi, le belle tanti altri, e toccati in sorte ad e le mazze ferrate; le fiammanti torri merlate, come possono ben altrettanti rioni per la disputa di un gualdrappe, i costumi di broccato parlare ai bambini! Vengono stesi, il “pallio”, che è un drappellone di e di velluto: tutti elementi di un giorno del Palio, arazzi ai balconi; e i seta, dipinto con tanti stemmi a giuoco, certo, ma d’un giuoco gonfaloni gentilizi sventolano. Dalle colori, dove campeggia il volto senza precedenti, un giuoco per i vie strette giungono festosi i rullii dei della Madonna, per la cui gloria bambini, se si vuole, ma fatto dai tamburi. I trombettieri di palazzo si

23 SCRITTI D’AUTORE

avvicinano, suonando una marcia parola! Ognuno può vedervi un di piume, dei colori della Contrada. trionfale medioevale. E’ una mondo lontano e perduto che E anche i bambini portano sulle musica sola, come una armoniosa fa prodigiosamente ritorno, la coccarde, sui fazzoletti gli stessi e insieme confusa evocazione di vittoria del tempo, il trionfo della colori. Appena saranno più grandi, magia. E accanto ai portali, agli eterna bellezza. Ma pensate, allora si vestiranno tutti da paggi e angoli dei palazzi grigi o rossi, dai inoltre, ciò che possono vedervi da armati, in una delle “comparse” chiassi che dividono i castellari, i bambini! Questi personaggi del del corteggio. appaiono gruppi in costume delle sogno popolano le vie, passano Quando in Piazza si attende la Contrade con le bandiere e i sventolando le proprie bandiere corsa i bambini sono seduti su cavalli. con giuoco gentile. I bambini tutti i colonnini del campo, che Oh città antica, città muta, come corrono dietro ai paggi e agli alfieri, circondano la pista. I bambini, i colori di quei gruppi, le loro accompagnano i cavalli che dentro la conchiglia, sono migliaia bandiere, le loro armi, i mantelli, le vengono condotti nel Campo per e migliaia: fra i trentamila spettatori calze lunghe di lana - una a cerchi la corsa. Ognuna delle nobili bestie sembra che non ci siano che e una a strisce – come ti danno ha sulla criniera una spennacchiera bambini: allorché sono in Contrada,

24 SCRITTI D’AUTORE

essi riempiono il secchio del cavallo Ora credo di avervi spiegato ognuno mi conosce come un per farlo bere, e portano sul braccio perché io amo i colori, i costumi, i bambino. il costume a colori giallo e nero, cavalli, le bandiere. Perché amo azzurro e giallo, bianco e rosso, del i colori stravaganti, i personaggi *** fantino che monterà sul cavallo. di altri mondi. Perché esulto della I bambini vanno con le scale vita d’altri tempi che rinasce nelle Mario Verdone, nato nel 1917 e di legno colorate a mettere le autentiche strade del medioevo, scomparso nel 2009, selvaiolo, bandiere ai confini della Contrade, sotto le autentiche torri. padre di Carlo, Luca e Silvia, e portano le pignattelle di cera che Credo di avervi spiegato perché è stato un importante critico verranno accese sui braccialetti anch’io, che sembro vecchio, cinematografico; laureato in dipinti, che sono attaccati quando il corro dietro al cavallo della mia giurisprudenza e in scienze poli- rione è in festa. I bambini costellano Contrada, e mi lascio abbagliare tiche, professore di “Storia e critica il Palio del loro stupore e della loro gli occhi dai colori verde e arancio. del film” all’Università La Sapienza poesia: i fantini sono piccoli piccoli Perché tutto il Palio mi riempie di di Roma, studioso di tutte le forme come bambini; e tutti gli uomini meraviglia e mi strega. di spettacolo, critico d’arte, grandi che si appassionano per il Io ho imparato tutte queste cose saggista, scrittore e poeta. Insieme Palio hanno imparato da bambini da bambino, ad esse sono rimaste a Roberto Rossellini fu anche quella passione: la loro passione per in me come un amore ingenuo ed direttore del Centro Sperimentale il Palio è l’infanzia – cioè la purezza eterno che ogni volta si riapre, e di Cinematografia e ha fatto e la poesia – che è sopravvissuta in che mi fa tornare innocente. parte della grande giuria per essi. Ecco perché, i giorni del Palio, l’assegnazione del premio Oscar.

25 CITTINI

COMMISSIONE PICCOLI

L’inverno è finito e finalmente un po’ emozionare sia Thomas che Michele oltre 1300 euro che sono stati di sole sta rallegrando i nostri cuori e (che faceva il Capitano!!!)… e devoluti al reparto di chirurgia ci sta facendo avvicinare al Palio; anche tutti noi!!! pediatrica dell’ospedale di S. Maria quest’anno la nostra contrada sarà Sabato 12 marzo i nostri piccoli si alle Scotte. presente nelle due carriere. sono scatenati in occasione della Stiamo partecipando al torneo di Nel periodo appena trascorso discoteca di beneficenza, dove calcio con ottimi risultati e, visto abbiamo partecipato al Palio dei abbiamo invitato i bambini di tutte che l’anno scorso siamo arrivati Piccoli nel Valdimontone con una le Consorelle; la serata ha riscosso vicino alla vittoria, speriamo che grande vittoria che ha permesso, moltissimo successo ed è stato quest’anno la squadra ci faccia dopo tantissimi anni, di avere un bellissimo vedere il nostro salone sognare e possa raggiungere la Palio dei Piccoli nel nostro rione. affollato da piccoli ballerini che vetta. La vittoria è stata raggiunta grazie si divertivano grazie al nostro Dj Mentre scriviamo, abbiamo a Niccolò Cavallini e Tommaso Michele. raggiunto la semifinale che ci vede Corsi, che hanno fatto addirittura Durante la festa sono stati raccolti lottare sul campo con la Torre ed

26 CITTINI

una vittoria ci permetterebbe di ATTACCANTI: Gabriele Carlone, Carignani, Virginia Carignani, Alice accedere alla finale per il primo e Massimiliano Carli, Niccolò Cavallini, Carlone, Arianna Carlone, Gabriele secondo posto. Federico Piersimoni. Carlone, Giovanni Margiacchi, Speriamo che, mentre ora leggete Leonardo Morelli, Gabriele Muzzi, queste pagine, i nostri cittini In maggio siamo stati a cantare Tommaso Petreni, Elisabetta Tancini abbiano conquistato il posto per la con il nostro “Piccolo Coro” in ed Alessandra Vitti. finale… e magari il primato! Provenzano che, grazie a Marisa e Anche quest’anno le nostre attività Devo dire che questa esperienza ha Chiara, si è esibito con due canzoni: pre-Palio sono state numerose e unito ancora di più i nostri ragazzi, IL TRESCONE e LA CANTATA DEL ben accolte dalle famiglie. Grazie e proprio grazie a questa unione PICCIONE. anche al loro impegno, queste e ai due mitici allenatori Thomas e I nostri coristi sono stati molto bravi momenti di incontro diventano Michele i risultati sono arrivati. perché ambedue le canzoni gioiosi e spensierati. Il nostro squadrone è composto da non sono di facile esecuzione; 13 campioni. dobbiamo fare un plauso Vi aspettiamo numerosissimi nei PORTIERI: Giovanni Ciavarella, particolare, infatti, a Marisa che giorni del Palio, ringraziando Thomas Nicosia. dirige magnificamente i nostri anticipatamente tutte le famiglie DIFENSORI: Riccardo Di Domenico, ragazzi e Chiara che, con la sua che danno la possibilità di Giacomo Squarcia. chitarra, accompagna il nostro coro partecipare agli eventi della CENTROCAMPISTI: Leonardo Alongi, così composto: Bianca Bartalucci, Contrada ai loro figli e a tutti noi Tommaso Corsi, Pietro Falchi, Filippo Ginevra Bianciardi, Giulia Brandani addetti che ci mettiamo il cuore, un Marzi, Giulio Perugini. (la piu’ piccola), Matilde Busi, Giulia po’ di fatica e tanta tanta gioia!!!

27 STORIE DI LUPAIOLI

LUCA LUCHINI

Nei lunghi anni in cui ho frequentato recentemente per una storia che prima guerra mondiale. archivi privati e pubblici, collezioni riguarda la Lupa e che mi sembra Confessando la mia ignoranza, di giornali e materiale vario relativo interessante raccontare. Alcuni mesi anche se legai subito quel nome alle al passato, mi sono fatto una strana fa Massimo Degli Innocenti, curioso attività della Croce Rossa, promisi convinzione. Quando una notizia, come tutte le persone intelligenti, di interessarmi. Colpevolmente, un documento, una foto, o qualsiasi sopravalutando la mia conoscenza distratto da altri impegni ritenuti cosa riguardi un personaggio o della storia della nostra contrada più importanti ed urgenti, finii per un avvenimento, “casualmente” mi chiese cosa mai c’entrasse il dimenticarmi della cosa, fino a cerca di attirare la tua attenzione nome di una donna nell’elenco dei che, in occasione del mercatino più volte, allora vuol dire che caduti lupaioli riportato nella lapide delle cose vecchie di dicembre “qualcuno” vuole che si parli di lui, che i nostri progenitori vollero nel piazzale della nuova società, ti sollecita ad occuparsi delle sue affiggere nel corridoio di ingresso Simonetta Tilli, senza alcuna mia vicende. della sede museale a ricordo degli sollecitazione mi raccontò di aver E’ quanto accaduto abbastanza avvenimenti legati alla tragica ritrovato in cantina un “libriccino”

28 STORIE DI LUPAIOLI

edito dalla Lupa e conservato dal Lo scultore Fulvio Corsini nella e dalle ferite della baionetta. padre che commemorava i caduti lapide aveva voluto intrecciare In questo ospedale, debilitata lupaioli della grande guerra. La intorno “all’ara del sacrificio i gigli dalla fatica, la nobile signora fu spontanea offerta fu: “Te lo porto dell’olocausto, le palme d’imperio colpita da un “morbo infettivo” e la settimana prossima quando ed i lauri del trionfo” in onore di dopo appena due giorni si spense presenti il tuo nuovo libro”. Avendo chi, come ricordava Cinelli, aveva serenamente. Elena Riccomanni, incoscientemente sfidato il fato, “lasciato il mestiere, l’ufficio, lo medaglia d’argento per l’attività fissando la data della presentazione studio, i padri animosi pur nel svolta durante il terremoto di per venerdì 17, tutto saltò causa distacco, le madri tornanti agli Messina, fu insignita con analogo una nevicata. addii… per rispondere alla sacra riconoscimento il 10 giugno 1917 La pubblicazione, dunque, non voce della Patria che chiamava”. come benemerita della salute arrivò, ma dopo neanche una La tragica guerra coinvolse uomini pubblica. settimana Guido Burrini, con comuni, gente come noi, in mille Mario Baldassarrini, nobiluomo, l’irrefrenabile entusiasmo del ingrati ruoli. Dal fante che passava studente ventenne in scienze collezionista che scopre una cosa giorni e giorni all’interno di disagiate agrarie, partì volontario il 4 agosto che non conosceva, mi dice: “Sai buche e forre in attesa dell’attacco 1915. Dopo una lunga odissea nelle che domenica ad una bancarella fatale, al salmerista che trascinava trincee e pericolosi attacchi, il 21 di piazza del Mercato ho trovato nel fondo fangoso il suo mulo con ottobre 1916, nel corso dell’assalto un libretto della Lupa che parla viveri e munizioni verso le prime alle postazioni nemiche del Monte dei caduti lupaioli della guerra ’15 linee; dall’artigliere che era al Kuk (Monte Cucco), dopo tre –’18? Te lo voglio far vedere. E’ tempo stesso carnefice dei nemici giorni di sanguinosa battaglia, davvero interessante”. e bersaglio impotente degli stessi, morì colpito dallo scoppio di una Se è vero, come dice il saggio, che al portaferiti che rischiava la vita granata. “un indizio è un indizio, ma tre indizi per soccorrere i commilitoni. Alessio Barbero, meccanico fanno una prova”, non c’erano Vediamo, allora, un breve ventiseienne, sottotenente del 60° più dubbi. Qualcuno voleva che profilo dei tredici lupaioli caduti Reggimento Fanteria, combatté riportassi all’attenzione dei lupaioli che la Lupa volle giustamente a lungo sul Grappa, il monte della attuali la storia di alcuni giovani onorare in perpetuo. Al centro resistenza che, insieme al Piave, che, quasi un secolo fa, erano stati dell’elenco troviamo quello di rappresentò il confine di salvezza costretti dagli eventi a lasciare le Elena Riccomanni, proprio colei dell’Italia. Dopo aver partecipato loro case e sacrificare la propria che aveva stuzzicato la curiosità a numerose aspre battaglie, fu esistenza sull’altare della pazzia di Massimo. Nobildonna senese, colpito da una granata nelle degli uomini. allo scoppio delle ostilità iniziò a posizioni avanzate dell’Asolone, Inoltre, quale occasione migliore prestare servizio nell’ospedale all’interno del fortino Regina il 10 per cercare di ricordare chi per la territoriale della nostra città come settembre 1918. Patria dette la propria vita nell’anno infermiera volontaria della Croce Adolfo Braccagni, ventunenne in cui, sia pure spesso soltanto per Rossa in attesa di essere utilizzata in maniscalco, fu ferito una prima facciata o in maniera strumentale, prima linea, cosa che, dopo alcuni volta nelle zona di Gorizia. Appena tutti si stanno affannando a servizi sui treni ospedalieri, avvenne guarito, rifuggendo qualsiasi forma celebrare il 150° dell’Unità d’Italia? nell’aprile del 1916. Dopo mesi di di possibile imboscamento, tornò I documenti conservati nell’archivio estenuanti servizi nell’ospedale da in prima linea a Tolmino dove, in della nostra contrada che campo di Manzano fu trasferita una pericolosa azione di taglio di riguardano l’apposizione della a Valvason (Udine) presso un reticolati nemici per la quale si era lapide ricordata sono due. Uno concentramento di prigionieri offerto volontario, riportò ben undici riporta il discorso pronunciato da austriaci, dove prestò assistenza da ferite per lo scoppio di una bomba Primo Cinelli il 30 maggio 1920, in sola a più di 300 feriti. Impossibile austriaca e morì nell’ospedale occasione dell’inaugurazione del descrivere i disagi e lo strazio di Udine il 10 novembre 1915. monumento dedicato ai caduti che Elena deve aver provato a Fu decorato con la medaglia lupaioli, e l’altro tratteggia le figure contatto con vigorosi giovani ridotti d’argento. di chi non riuscì a tornare dai propri a squallidi residui umani, massacrati Garibaldo Fierli, venticinquenne cari. e dilaniati dai colpi di mortaio meccanico, caporal maggiore di

29 STORIE DI LUPAIOLI

Fanteria, partì il 29 maggio 1915 e Compagnia Mitraglieri, entrò fu inviato in Albania e tre mesi dopo combatté in varie località del fronte. in guerra nell’agosto 1917 sul tornò in Trentino dove fu ferito da Dopo due anni di scontri e fatiche Montebello. Qui si ammalò di una scheggia di granata. Guarito disumane contrasse una malattia polmonite e gravi febbri infettive e promosso sergente maggiore infettiva. Rimandato in prima linea e spirò in un ospedale da campo il fu inviato nel settore di Gorizia, la non ancora guarito del tutto, dopo 23 settembre 1918, un mese prima famosa “città trincea”, e nell’estate lunghi mesi sul Grappa, tornato a della grande offensiva vittoriosa del ’17 fu inviato sul S. Gabriele. Il 31 Siena in licenza ordinaria morì nella dell’Italia. agosto, mentre perlustrava la linea sua abitazione il 5 ottobre 1918 per Foscolo Marsili, ventenne mec- di battaglia, fu colpito mortalmente una violenta recrudescenza della canico, caporale del Reggimento alla testa da una scheggia di malattia. Fanteria. Il 10 novembre 1917 iniziò granata nemica. Fu decorato con Carlo Franci, falegname ventot- le operazioni di guerra nella zona la medaglia di bronzo e la croce tenne. Caporal maggiore di del Piave e dopo soli tre giorni fu al merito di guerra e proposto per Fanteria, dal settembre 1915 fu colpito alla testa da una scheggia la medaglia d’argento al valor impegnato in azioni nel settore di granata austriaca durante militare. di Gorizia. Partecipò anche a un’azione di perlustrazione. Privato Tredici storie diverse, tutte con importanti vittoriose battaglie quali della vista, dopo un mese di un unico tragico epilogo. Tredici quelle del Vodice e del Cucco. sofferenze, spirò in un ospedale da giovani vite spezzate di lupaioli Coinvolto nella disastrosa e tragica campo. che avrebbero voluto tornare in ritirata dell’ottobre 1917, fece Natale Pianigiani, ventiseienne serenità nella loro città per gioire parte del reggimento di Fanteria carrettiere. Appuntato nel Reg- e “soffrire” anche per gli eventi che portò l’offensiva di Vittorio gimento Artiglieria da Campagna, palieschi dell’amata contrada e Veneto, decisiva per la vittoria adibito al trasporto viveri e materiali che, invece, furono sacrificati dalla della guerra. Nel novembre 1918, in bellici, partito nel 1915 prestò follia umana. seguito ai gravi disagi del fronte, si servizio nel Trentino, sul Carso e Circa venti anni dopo la cattiveria ammalò di polmonite influenzale e, sul Grappa. L’anno seguente umana esplose ancora e altri senesi, minato ormai dal male senza alcun contrasse delle febbri infettive che giovani e meno giovani, furono rimedio, morì nella sua casa senese lo afflissero penosamente per tutto sacrificati sull’altare degli egoismi il 20 dicembre 1919. il servizio militare. Tornato a Siena in nazionalistici e dell’assurda mania Eugenio Lotti, marmista di trenta licenza nel gennaio 1919, colpito di grandezza di piccoli uomini che si anni. Partito per il fronte il 28 marzo da un nuovo violento attacco, morì erano illusi di essere divenuti grandi. 1915, nel mese di settembre nella nell’ospedale militare della sua Mi spiace non essere in grado di zona di Monfalcone fu colpito da città il 2 febbraio. ricordare altri lupaioli che il destino forti emissioni di gas asfissianti che Guido Parri, trentenne muratore. crudele unì in una sciagurata gli procurarono una grave malattia Caporal maggiore di Fanteria fu sorte a quelli che già avevano nervosa. Dopo aver peregrinato impegnato sul Podgora, baluardo sacrificato la loro esistenza per in diversi luoghi di cura, spirò il 22 più tenace della resistenza l’amore di Patria. Cito, per tutti, un ottobre 1918 nell’ospedale militare austriaca, monte trasfigurato da solo nome, quello del Sottotenente di Siena. Fu decorato con la Croce buche, scavi e caverne, le cui di Fanteria Cesare Gori, figlio del al Merito di guerra. trincee erano considerate uno vicario professor Giulio, laureato Mario Leoni, trentenne meccanico. dei luoghi più terribili del conflitto, con lode in chimica e farmacia e Partito nel Genio Ferrovieri, dalle quali era difficile tornare e destinato ad un radioso avvenire, fu trasferito nell’Auto Parco che furono fatali anche a Parri. Il 3 partito volontario nel Reparto Automobilisti. Nell’aprile del 1918, marzo 1916 fu colpito alla testa da lanciafiamme e morto sul lontano dopo essere stato a lungo in zona una pallottola di shrapnel nemica e e gelido fronte russo ad Orobinsky. di guerra, contrasse una malattia morì dopo pochi istanti di agonia. Cinelli, il giorno dell’inaugurazione infettiva che non gli dette scampo. Pietro Vetturini, ventiquattrenne della lapide di Corsini, sottolineò Morì il 15 giugno 1918 nell’ospedale guardia daziaria. Caporale di come il popolo viva di memorie di S. Teresa di Siena. Fanteria entrò in guerra nel maggio e questo anche grazie ai gloriosi Giulio Marradi, manovale ferrovia- del 1915 nella zona di Monfalcone. monumenti di fede e della Patria rio ventitreenne. Caporale della Promosso sergente nel marzo 1916 “contro i quali è impotente anche

30 STORIE DI LUPAIOLI

l’ala distruggitrice del tempo”. anche se non sarete in grado di guerra perché mancano nomi noti. In quei monumenti non soltanto percepirlo. Non praticabile neppure l’ipotesi possiamo leggere la nostra storia, degli ebrei portati via dai tedeschi ma anche “attingere nuovo vigore *** perché Cabibbe non figura di lotta”. nell’elenco di chi perse la vita in L’opera di marmo e bronzo di A questo punto il compito sembrava quella drammatica circostanza. E Corsini è ancora in bella evidenza concluso, quando nel trasmettere se fossero morti in seguito a malattie nella nostra sede per rammentarci il materiale alla redazione, io e contratte al fronte dopo alcuni il sacrificio di alcuni nostri fratelli. Io, Simonetta Michelotti incappiamo mesi? nel mio piccolo, ho fatto celebrare in una clamorosa sorpresa. Mentre A conferma della singolarità di nell’oratorio di S. Rocco a nome la foto inserita nella pubblicazione questa storia improvvisamente dell’intera comunità una messa del 1920 mostrava tredici nomi, la arriva una email di una istriciaiola in loro ricordo, ma chiedo a tutti i targa attuale ne riporta quindici. che vive a Bruxelles, Patrizia Franco, lupaioli, uomini e donne, giovani Dunque in epoca successiva che chiede a Nicola Biccellari e meno giovani, una piccola all’inaugurazione furono aggiunti notizie su Renato Cabibbe, lupaiolo promessa. Ogni volta che entrate due nominativi: Renato Cabibbe e che abitava in via Montanini, morto in contrada, per un’assemblea, per Ilio Giovannelli. ventunenne nel giugno 1916 in la vestizione o per qualunque altra Contatto le mie abituali “fonti” di combattimento sull’altopiano di attività, volgete lo sguardo a sinistra informazioni. Nessuno sa nulla di Asiago. verso la lapide con i nomi dei nostri questa vicenda. Mario Cortesi ci Una parte del mistero è risolto, caduti e pensate a loro. Di sicuro pensa un poco e poi sentenzia: anche se non sappiamo ancora dove si trovano non hanno alcun “Bisogna cercare qualcuno più nulla su Giovannelli e il motivo bisogno del nostro conforto, ma vecchio”. Grande Mario, che dell’apposizione posteriore dei gradiranno sapere che qualcuno, continua a ragionare con la mente nomi sulla lapide. legato dall’amore per gli stessi di un ventenne anche se ormai ha Non ci resta, dunque che chiedere colori, li pensa con affetto, pur qualche annetto in più! l’aiuto di tutti. Chiunque abbia non avendoli mai conosciuti, ed il Inizio le supposizioni. Intanto notizie è pregato di comunicarcele. loro sorriso scenderà lieve su di voi escludo i caduti della seconda La storia continua!

31 APPUNTAMENTI

BACHECA DI CONTRADA www.contradadellalupa.it

LUGLIO2011 PROGRAMMA DELLE CENE DEL PALIO • Sabato 25 giugno: cena in Vallerozzi. • Domenica 26 giugno: cena dei cittini. • Lunedì 27 giugno: cena delle donne. • Martedì 28 giugno: cena del palco. • Mercoledì 29 giugno: cena alle Fonti. • Giovedì 30 giugno: cena alle Fonti. • Venerdì 1 luglio: cena della Prova Generale. Le tessere per la cena della Prova Generale saranno in vendita in Società a partire da sabato 25 giu- gno, tutti i giorni dalle ore 18.00 alle 20.00 e dalle 21.30 alle 24.00. Le tessere per le altre cene saranno in vendita in Società tutti i giorni a partire da lunedì 20 giugno dalle ore 21.30 alle 24.00 e dal 25 giugno contemporaneamente alle tessere della cena della Prova Generale. Coloro che sottoscriveranno un abbonamento alle cene potranno usufruire di una facilitazione per la cena della Prova Generale. Per motivi organizzativi si prega vivamente di prenotarsi e ritirare le tessere nei giorni precedenti le cene (sarà applicata una facilitazione per coloro che effettueranno la prenotazione).

SOTTOSCRIZIONE

Come tutte le volte che la Lupa è in Piazza anche quest’anno viene lanciata la sottoscrizione per la Vittoria e la Contrada si rivolge nuovamente alla disponibilità di tutti i lupaioli per conoscere quanto ciascuno di noi può e vuole mettere a disposizione nel caso si realizzi finalmente l’evento tanto atteso e aggiornare così la somma che potrà utilizzare il Capitano. Come gli altri anni la Commissione Finanziaria e il Seggio Direttivo cercheranno, prima del Palio, di contattare il maggior numero di lupaioli possibile, per ottenere direttamen- te da ognuno l’impegno personale di cui il Capitano potrà tenere conto nel tessere i suoi rapporti: inevitabil- mente, però, non tutti potranno essere raggiunti di persona; per semplificare il lavoro della Commissione e per migliorare il risultato complessivo della sottoscrizione ogni lupaiolo potrà comunque prendere l’iniziativa e contattare gli incaricati della Contrada per comunicare la propria disponibilità a sostenere la Lupa in caso di vittoria. Tutti coloro che vogliono aderire alla sottoscrizione possono fin d’ora mettersi in contatto con i componenti del Seggio Direttivo o della Commissione Finanziaria (di cui sotto si riportano i recapiti telefonici e gli indirizzi di posta elettronica) per ottenere ulteriori chiarimenti e comunicare quanto si intende sotto- scrivere. Sicuramente, come sempre - più di sempre - i lupaioli risponderanno con grande generosità alla richiesta della Contrada, mettendola nelle condizioni di competere al massimo livello. Grazie! Commissione Finanziaria: - Francesca Bezzini 3473639746 [email protected] - Marco Bruttini 3803593110 [email protected] - Cesare Celesti 3496094088 [email protected] - Francesco Ciacci 3397647694 [email protected] - Marco Pieri 3388683861 [email protected] - Gloria Sagginelli 3388676782 [email protected] - Lorenzo Sensi 0577309009 [email protected] - Claudio Verdino 3332681868 [email protected]