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ROBERTO ABBADO

CONCERTI SOCI FONDATORI PARTNER PRIVATI

REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AL TURISMO SPORT E SPETTACOLI ALBO DEI DONATORI FONDAZIONE ART BONUS

FONDAZIONE SICILIA Francesco Giambrone Sovrintendente

CONSIGLIO DI INDIRIZZO TASCA D’ALMERITA Leoluca Orlando (sindaco di ) Presidente CAFFÈ MORETTINO Leonardo Di Franco Vicepresidente Daniele Ficola ANNIBALE BERLINGIERI Francesco Giambrone Sovrintendente

SAIS AUTOLINEE Enrico Maccarone Anna Sica AGOSTINO RANDAZZO COLLEGIO DEI REVISORI FILIPPONE ASSICURAZIONE Maurizio Graffeo Presidente Marco Piepoli GIUSEPPE DI PASQUALE Gianpiero Tulelli ROBERTO CONCERTI ABBADO Franz Schubert 7 Ouverture Rosamunde D 644 Domenica 31 marzo ore 20.30 (durata 10 minuti circa)

Nota come Ouverture Rosamunde, la sinfonia d’apertura che ascoltiamo oggi fu composta in realtà da Franz Schubert per lo “Zauberspiel” Die Zauberharfe (L’arpa magica), rappresentato nel Franz Schubert (1797-1828) 1820. Alla fine del 1823 Franz Schubert fu chia- Ouverture Rosamunde D 644 mato a scrivere in gran premura le musiche di scena per il dramma di Helmina von Chézy Rosa- (1756-1791) munde, Fürstin von Zypern (Rosamunda, princi- Concerto per fagotto e orchestra K 191 pessa di Cipro); la von Chézy godeva in quel mo- in Si bemolle maggiore mento di grande attenzione perché pochi mesi 1. Allegro prima aveva scritto – in cinque giorni, a quanto 2. Andante ma adagio affermava – il libretto per l’ Euryante di Carl 3. Rondò. Tempo di menuetto Maria von Weber, il grande successo viennese di quell’anno. Breve fu però il successo di Euryante, *** e ancor più breve quello di Rosamunde, sparita presto dalle scene, tanto che del dramma della Gustav Mahler (1860-1911) von Chézy non è possibile ricostruire il testo della Sinfonia n. 4 in Sol maggiore prima rappresentazione ed è sopravvissuta solo 1. Bedächtig. Nicht eilen una seconda versione. Certo è che al momento (Riflessivo. Senza affrettarsi) Schubert non poteva lasciarsi sfuggire l’occa- sione di collaborare con un’autrice à la page, e 2. Im gemächlicher Bewegung. Ohne Hast quindi alla prima di Rosamunde, non avendo il (Con movimento tranquillo. Senza fretta) tempo di scrivere un’ouverture, prese in prestito 3. Ruhevoll (Poco adagio) quella che aveva scritto per l’opera Alfonso und 4. “Das himmlische Leben” (La vita celeste). Estrella, mai eseguita durante la vita del compo- Sehr behaglich (Molto comodo) sitore (Franz Liszt la tenne a battesimo nel 1854 a Weimar, più di un quarto di secolo dopo la morte di Schubert). In seguito, forse già dalla seconda Direttore delle poche e sfortunate rappresentazioni di Ro- Fagotto Riccardo Terzo samunde, fu sostituita dall’ouverture scritta nel Soprano Genia Kühmeier 1820 per Die Zauberharfe, che fu inclusa anche nell’edizione postuma della partitura. Orchestra del Teatro Massimo L’ouverture è divisa in due sezioni: la prima, un Andante in Do minore in tre quarti, si apre con solenni accordi, cui segue un commovente tema di valzer, esposto dapprima dai legni (oboi e cla- ROBERTO CONCERTI ABBADO

8 rinetti) e poi ripreso dagli archi. Questo tema è mente il manoscritto faceva parte della raccolta 9 stato utilizzato da Schubert anche nella Ouver- di autografi che l’editore André aveva acquistato ture in Re maggiore D 590 “in stile italiano”. La da Constanze Mozart, ma nel catalogo dei ma- seconda sezione, Allegro vivace, è invece in Do noscritti posseduti dalla casa editrice accanto al maggiore e vede alternarsi tre temi principali. Il titolo di questo concerto è indicato poi stolen, primo tema, introdotto da un Sol fortissimo all’u- rubato. Composto nel giugno 1774, è il primo nisono di tutta l’orchestra, è una melodia danzan- in ordine cronologico tra i concerti di Mozart per te esposta dai violini primi. Il carattere di danza strumento a fiato solista che ci sia pervenuto, es- si mantiene anche nel secondo tema, che vede sendo perduto un concerto per tromba del 1768. l’intervento di tutta l’orchestra, e che è quello che Il primo movimento, Allegro, si apre con una lun- torna più spesso nel corso di questa seconda ga introduzione dove il tema principale del con- parte dell’ouverture, con il suo ritmo dattilico. Un certo viene esposto dall’orchestra al completo: breve passaggio con note tenute di legni, ottoni oboi, corni e archi, con il fagotto che interviene, e violoncelli sulle quali i violini staccano alcune come di consueto nell’orchestra mozartiana, a note in una linea interrotta discendente conduce raddoppiare violoncelli e contrabbassi. La me- l’ascoltatore al terzo tema, una melodia bucolica lodia viene poi di nuovo esposta e variata dal pianissimo presentata prima da clarinetti e fagot- fagotto, che assume pienamente il ruolo di so- ti e poi ripresa da flauti e oboi, prima di un tema lista con grande sfoggio di virtuosismo, fino alla danzante molto simile al secondo, che infatti si grande cadenza che precede la breve coda che ripresenta subito dopo per una breve sezione di conclude il movimento. sviluppo, cui segue una riproposizione dei temi Il secondo movimento è un Andante ma adagio, principali di questa seconda parte dell’ouverture quindi il tradizionale movimento lento centrale, prima della conclusione con una lunga coda. il cui tema principale, esposto all’inizio dai violini in sordina e poi ripreso dal fagotto con variazioni, ha lo stesso profilo iniziale dell’aria “Porgi, amor” Wolfgang Amadeus Mozart affidata alla Contessa nelle Nozze di Figaro. Con Concerto per fagotto e orchestra K 191 l’aria della Contessa questo brano condivide l’at- in Si bemolle maggiore mosfera contemplativa di mesto raccoglimento, (durata 20 minuti circa) Anche qui, come nel primo movimento, una ca- denza del fagotto precede una breve coda con- Mozart compose per il barone Thaddäus von clusiva. Dürniz, che possedeva 74 opere di Mozart nella Il concerto si chiude con un Rondò in tempo di sua biblioteca musicale, tre concerti e una sona- minuetto: l’introduzione orchestrale (anche in ta per fagotto, oltre alla sonata per pianoforte K questo caso il fagotto interviene a far parte della 284. Purtroppo questi tre concerti per fagotto compagine) precede l’ingresso del solista. È una sono perduti: l’unico concerto per questo stru- pagina serena, di carattere danzante, dove il fa- mento a fiato che sia giunto fino a noi è il Con- gotto mostra di nuovo tutte le proprie possibilità certo in Si bemolle maggiore K 191, del quale virtuosistiche variando il tema principale. però non rimane l’autografo ma solo la stampa pubblicata alla fine del Settecento: probabil- ROBERTO CONCERTI ABBADO

10 Gustav Mahler ammesse figure paterne. Il suono prende le 11 Sinfonia n. 4 in Sol maggiore distanze da quella monumentalità che a partire (durata un’ora circa) dalla Nona di Beethoven va di pari passo con la concezione della sinfonia». Ed è fin dalla prima Gustav Mahler compose la Quarta Sinfonia tra il battuta, con i sonagli che si accompagnano ai fia- 1899 e il 1900, ma in realtà il quarto movimento, ti e che sembrano aprire la sinfonia prendendo il Lied “Das himmlische Leben” (La vita celeste) in giro l’ascoltatore, che Mahler sembra dire, se- risale a un periodo ancora precedente e doveva condo Adorno, «Non c’è niente di vero in quello in origine essere inserito nella Terza Sinfonia. È che state ascoltando». E al mondo dei bambini fa forse la Sinfonia che ha goduto, fin dall’inizio, di riferimento anche il terzo movimento della Sinfo- maggior successo tra quelle di Mahler; sicura- nia, che cita i Kindertotenlieder (Canti dei bambi- mente è una sinfonia che conferma pienamente ni morti) e in particolare l’ultimo dei cinque canti, il giudizio di “compositore del suo tempo” che “In diesem Wetter” (Con questo tempo), ulteriore pronuncia su Mahler: «Se mai esempio di conflitti mahleriani: in questo caso il si ebbe un compositore del suo tempo, questo passaggio dalla preoccupazione quotidiana che era Mahler, profetico solamente nel senso che i bambini possano prendere freddo alla fiducia egli già conosceva ciò che il mondo avrebbe co- in un aldilà dove la mano di Dio li protegge da nosciuto e accettato solo mezzo secolo più tardi. tutto. Il pensiero dei bambini è infatti in Mahler Fondamentalmente, è chiaro, tutta la musica di spesso legato a quello della morte; è così per Mahler parla di lui, e questo significa semplice- esempio anche nel Lied che conclude la Sinfo- mente che parla di conflitti». Bernstein si riferiva nia, “Das himmlische Leben”, che proviene, come a una celebre lettera di Mahler alla moglie Alma, spesso in Mahler, dalla raccolta di Des Knaben in cui il compositore scriveva, paragonandosi al Wunderhorn, su testi di von Arnim e Brentano. più affermato Richard Strauss “ma un giorno il Nella raccolta di poesie il Lied è preceduto da mio tempo verrà”. I conflitti mahleriani – «Mah- un altro, “Das irdische Leben” (La vita terrena), ler il creatore contro Mahler l’esecutore; l’ebreo anch’esso musicato da Mahler, che racconta del- contro il cristiano; il credente contro lo scettico; la morte per fame di un bambino, lo stesso che il naïf contro il sofisticato; il boemo provincia- ritroviamo poi a descrivere la vita celeste. le contro l’uomo di mondo viennese; il filosofo Se è vero dunque che in questa sinfonia, come faustiano contro il mistico orientale; il sinfonista scriveva Adorno, la visione della Sinfonia dei gio- operista che non scrisse mai per il teatro» – sono cattoli attribuita a Leopold Mozart o ad Haydn «si quelli che ancora oggi lo rendono un composi- amplia fino a diventare uno spazioso regno fanta- tore attuale, espressione di una società ricca e stico, in cui sembra quasi che tutto ricompaia an- colta ma dove miseria, ignoranza e malattia col- cora una volta» trasformandola in «un rimescolio piscono inesorabili accanendosi sui più deboli. di canzoni infantili mai esistite», è anche vero che Come sottolineava Theodor W. Adorno, il mon- l’impeto distruttivo non è solamente «gioco non do di immagini della Quarta Sinfonia «è quello razionalizzato», né «le marce, che un tempo era- della fanciullezza. L’organico è ridotto, senza no strumento di coercizione, sembrano in Mahler gli ottoni gravi e con un numero modesto di sogni di una libertà ancora intatta», come scrive corni e trombe. In questo mondo non vengono Adorno. Al contrario: Mahler, morto nel 1911, è ROBERTO CONCERTI ABBADO

12 sicuramente il compositore che meglio ha sapu- to si affrettano verso le cucine), si conclude in un 13 to esprimere, con la «nostalgia per la tranquillità raffinatissimo ragionamento musicale: Mahler ci o, meglio, per la serenità» di cui parla Bruno Wal- vanta una musica celeste alla quale non può es- ter a proposito della Quarta Sinfonia, le tragedie sere paragonata nessuna musica terrestre, e nel del Novecento. E infatti nell’ «idillio della Quarta» dir così ci fa sentire, qui sulla terra, con strumenti Walter, pur parlando della continuazione di un mortali, uscita dalla penna di un compositore che discorso iniziato nelle due sinfonie precedenti su la cui vita è stata breve e segnata da lutti, proprio un «sogno sublime e sereno della sicurezza del- questa inattingibile musica celeste. la vita celeste», individua il tono principale in un Discutendo con Bruno Walter dell’Andante della «umorismo burlesco, che raramente si accorda Quarta Sinfonia, Gustav Mahler disse che «idean- con [il tono] di estasi»: «Lo Scherzo è come un dolo, aveva avuto la visione di uno di quei se- episodio di una favola spaventosa, l’a solo demo- polcri di chiesa, in cui il defunto è rappresentato niaco del violino e il Trio incantevole contrastano nel sonno eterno conuna statua di un uomo gia- con le altre parti della sinfonia, senza però abban- cente, con le braccia incrociate sul petto». Inizia- donare il tono leggiadro e misterioso». In questo ta con i sonagli dell’infanzia, la Quarta Sinfonia mondo mahleriano, in cui nulla è semplice pur si conclude con una nota grave, ppp, morendo: essendo naturale, anche la filastrocca finale, con come un percorso dalla culla alla tomba. il suo ingenuo elenco di cibi (che sono in primo luogo animali viventi che per divenire nutrimen-

DAS HIMMLISCHE LEBEN LA VITA CELESTE aus Des Knaben Wunderhorn dal Corno magico del fanciullo Clemens Brentano und Achim von Arnim Clemens Brentano e Achim von Arnim

Wir geniessen die himmlischen Freuden, Noi godiamo le gioie celesti, drum tun wir das Irdische meiden, ci infastidisce il trambusto terrestre, kein weltlich Getümmel nessun frastuono mondano hört man nicht im Himmel, si sente in cielo, lebt alles in sanftester Ruh; tutto vive in pace dolcissima; wir führen ein englisches Leben, conduciamo una vita angelica sind dennoch ganz lustig daneben, e siamo assolutamente felici, wir tanzen und springen, danziamo e saltiamo, wir hüpfen und singen; balziamo e cantiamo; Sankt Peter im Immel sieht zu. San Pietro in cielo controlla. Johannes das Lämmlein auslasset, Giovanni fa passeggiare l’agnellino, der Metzger Herodes drauf passet, Erode il macellaio lo tiene d’occhio, ROBERTO CONCERTI ABBADO

14 wir führen ein geduldigs, noi portiamo un paziente, 15 unschuldigs, geduldigs, un innocente, un paziente, ein liebliches Lämmlein zum Tod. un caro agnellino alla morte. Sankt Lukas den Ochsen tut schlachten San Luca fa uccidere il bue ohn einigs Bedenken und Achten, senza pensarci troppo, senza scrupoli, der Wein kost kein Heller il vino non costa un quattrino im himmlischen Keller, nella cantina celeste, die Engel, die backen das Brot. gli angeli infornano il pane. Gut Kräuter von allerhand Arten, Erbe buone d’ogni genere die wachsen im himmlischen Garten, che crescono qui nel giardino celeste, gut Spargel, Fisolen, buoni asparagi, fagiolini, und was wir nur wollen, e tutto quello che più ci va a genio, ganze Schüssel voll sind uns bereit. ce ne sono vassoi pieni pronti per noi. Gut Äpfel, gut Birn und gut Trauben, Buone mele, buone pere, uva buona, die Gärtner, die alles erlauben. e i giardinieri fanno fare tutto. Willst Rehbock, willst Hasen? Vuoi caprioli, vuoi lepri? Auf offener Strassen Dalla strada aperta zur Küche sie laufen herbei. corrono dritte in cucina. Sollt ein Fasttag etwa kommen, E se arriva un giorno di magro, alle Fische gleich mit Freuden angeschwommen! tutti i pesci con gioia nuotano fuori! Dort läuft schon Sankt Peter Già là San Pietro corre mit Netz und mit Köder con la rete e con l’esca zum himmlischen Weiher hinein; nel vivaio celeste; Sankt Martha die Köchin muss sein. Santa Marta sarà la cuoca. Kein Musik ist ja nicht auf Erden, Non c’è musica sulla terra die unsrer verglichen kann werden, che si possa paragonare alla nostra, elftausend Jungfrauen undicimila vergini zu tanzen sich trauen, si abbanandonano alla danza, Sankt Ursula selbst dazu lacht, anche Sant’Orsola ride, Cäcilia mit ihren Verwandten, Cecilia con tutti i suoi sind treffliche Hofmusikanten. sono splendidi musicisti di corte. Die englischen Stimmen Le voci angeliche ermuntern die Sinnen, scuotono i sensi, dass alles für Freuden erwacht! perché tutto si desti alla gioia! Roberto Abbado Insignito del prestigioso “Premio Abbiati”, Diret- tore Musicale del Palau de les Arts Reina Sofía di e del Festival Verdi di Parma, ha studiato direzione con al Teatro e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Direttore Musicale della Münchner Rundfunkor- chester dal 1991 al 1998, ha diretto le orchestre internazionali più prestigiose e numerose prime mondiali e nuove produzioni quali: e Ernani al MET di New York; alla Wiener Staatsoper; , Lucia di Lam- mermoor, e Teneke di Vacchi al Teatro alla Scala; L’amour des trois oranges, e La traviata alla Bayerische Staatsoper; , , I lombardi alla prima crociata, Phaedra di Henze e a Firenze; Don Giovan- ni alla ; , , Mosè in Egitto e Le siège de Corinthe al di Pesaro; Der vampyr a Bologna. Più recentemente: A Midsummer Night’s Dream, I vespri siciliani, , La damnation de Faust e I masnadieri a Valencia; , An- drea Chénier e I masnadieri a Roma; a ; La traviata a Shanghai; Le Trouvère a Par- ma; a Parigi e a New York; a Bilbao. Fra le registrazioni più apprezzate: , Tancredi, Don Pasquale, Turandot, Verismo Arias, L’amour e Arias for Rubini (Decca); Bel Canto, Revive, i DVD di Fedora, Ermione, Zel- mira, Mosè in Egitto e del concerto di Capodan- no al Teatro La Fenice di Venezia (2008). Riccardo Terzo Nato a Palermo, inizia lo studio del fagotto a sette Genia Kühmeier anni con Maurizio Barigione e consegue il diplo- Nata a Salisburgo, ha iniziato la sua carriera inter- ma con il massimo dei voti, la lode e la menzione nazionale al Teatro alla Scala di Milano ed è stata speciale al Conservatorio di Livorno con Paolo poi ospite al Festival di Salisburgo, al Theater an Carlini. Nel 2012 consegue il master al Mozarteum der Wien, alla ROH Covent Garden, al Metropoli- di Salisburgo con Marco Postinghel; si perfeziona tan Opera, all’Opéra Bastille, alla Bayerische Sta- con Dag Jensen all’Hochschule di Monaco e con atsoper di Monaco e alla Semperoper di Dresda. Stepan Turnovsky. Ha suonato come primo fagot- Grazie a un ampio repertorio concertistico, è tra to nell’Europen Youth Orchestra e con l’Orchestra i più ricercati interpreti di oggi, ospite frequente Cherubini diretta da Muti. A soli 20 anni vince il nelle sale da concerto più importanti. Di recen- concorso di primo fagotto presso l’Orchestra del te ha interpretato la Nona Sinfonia di Beethoven Mozarteum di Salisburgo. Nel 2017 vince il concor- con la Gewandhausorchester Leipzig, la Messa so alla Gewandhausorchester di Lipsia come primo in Do minore di Beethoven con l’Orchestra del- fagotto. È membro del Quintetto Venus, del grup- la Bayerischer Rundfunk, la Seconda Sinfonia di po da camera Salzburger Orchester Solisten e del Mahler a Copenaghen con Mariss Jansons, la Fagott Trio Salzburg. Ha collaborato come primo Missa Solemnis all’Elbphilharmonie con Thomas fagotto con le orchestre prestigiose quali Münc- hen Symphoniker, München Philarmoniker, Or- Hengelbrock, il Requiem Tedesco di Brahms al chestra della Radio e Televisione di Copenaghen, Festival di Pentecoste di Salisburgo, Die Schöp- Opernhaus di Zurigo, Camerata Salzburg, Wiener fung a Madrid e alla Scala, la Messa in Sol mag- Philharmoniker. Ha partecipato a diversi festival di giore di Schubert al Musikverein di Vienna con musica da camera tra cui Zagabria, Praga Frühling, Muti e la Quarta Sinfonia di Mahler con la Mu- Diabelli Sommer, Kanazawa Festival in Giappone, nich Philharmonic sotto la direzione di Gergiev, a BBC Proms, Mozartwoche, Festival di Pentecoste e Monaco e in tour alla Carnegie Hall di New York, Festival di Pasqua a Salisburgo, Tongyeong Festival all’Elbphilharmonie e alla Philharmonie di Pari- in Corea. Si è esibito da solista in Italia, Germania, gi. I progetti recenti e futuri includono numero- Austria, Svizzera, America, Giappone e Corea. Dal si concerti a Berlino, in Lussemburgo, a Osaka, 2017 è sponsorizzato dalla più importante casa co- Lione, Grafenegg e Boston e recite operistiche struttrice americana di fagotti, Fox. Nel 2018 è stato a Dresda e Vienna. Tra i grandi direttori con i invitato da Rolando Villazon al programma televisi- quali ha lavorato, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, vo “Stars von Morgen” su Arte. Nel 2020 eseguirà il Roger Norrington, Nikolaus Harnoncourt, John Concerto K 191 di Mozart nel concerto d’apertura Eliot Gardiner, Mark Minkowski, Mariss Jansons, della Mozartwoche di Salisburgo con la Mozarteum Kirill Petrenko, , , Orchester. Suona un Heckel 14550/2. Marek Janowski e Simon Rattle. AREA ARTISTICA

Segretario artistico Marcello Iozzia Oboi (corno inglese) Gerardo Bellarosa**, Casting manager e assistente Francesca Ciccateri, Andrea Finocchiaro del direttore musicale Alessandro Di Gloria Clarinetti Edoardo Di Cicco**, Vincenzo Davì, Giovanni Giuliano Direttore musicale di palcoscenico Danilo Lombardini Fagotti (controfagotto) Giuseppe Davì**, Direttore di scena Ludovico Rajata Cristoforo Caradonna, Maurizio Barigione Regista collaboratore Alberto Cavallotti Corni Andrea Mastini**, Gianfranco Cappello, Pietro Anzalone, Francesco Modica Maestri collaboratori di sala Trombe Salvatore Piazza**, Davide Pezzino, Roberta Fustaino e di palcoscenico Giuseppe Cinà, Giacomo Gati, Tromboni Dalmar Nur Hussen**, Rodolfo Bonfilio, Gianluca Gagliardi Giorgio Mirandola, Steven Rizzo Timpani Fausto Alimeni** Maestro collaboratore ai sopratitoli Simone Piraino Percussioni Rosario Barretta, Santo Campanella, Elio Anselmo, Silvia De Checchi

* spalla ** prime parti

Assistente musicale Domenico Pirrone Addetta Orchestra Claudia Di Mattei

ORCHESTRA Violini primi Silviu Dima*, Giacomo Mazzola, Salvatore Greco*, Luciano Isola, Patrizia Richichi, Giuseppe Dorato, Marco Spadi, James Hutchings, Daniele Malinverno, Laura Minella, Alessandro Bavetta, Fabio Ferrara, Rossana Rocca, Vincenzo Cecere, Francesco Palmisano, Daniele Cappello Violini secondi Mattia Osini**, Francesca Viscito, Gioacchino Di Stefano**, Cristina Pantaleone, Roberto Lo Coco, Alessandro Purpura, Giuseppe Polizzotto, Maurizio Giordano, Giuseppe Arcuri, Antonio G. Geraci, Nicoletta Conigliaro, Luca Gira, Lorenzo Marcuccio, Alessandro Zambito Viole Rosario D’Amato**, Matteo Giacosa, Gaspare D’Amato**, Antonio Buono, Francesco Mineo, Leoluca Vella, Francesco Biondo, Anna Schillaci, Rosalia Ballo, Andrea Bertucci, Placido Carini, Francesco Chinnici Violoncelli Kristi Curb**, Viviana Caiolo, Giuseppe Nastro**, Vincenzo Giuliani, Marcello Insinna, Massimo Frangipane, Emanuela Zanghi, Alberto Baldo, Antonino Saladino, Francesco Pusateri Contrabbassi Daniele Pisanelli**, Gaetano Di Peri, Christian Ciaccio**, Fausto Patassi, Antonio Mezzapelle, Cesare Raffaelli, Giuseppe Blanco, Penelope Mitsikopoulos Arpa Valentina Rindi** Flauti (ottavino) Antonino Saladino**, Cristina Delogu, Elisa Alibrandi, Salvatore Saladino CONCERTI 10 OTTOBRE MAXIME PASCAL GIOVEDÌ | 20.30 I. STRAVINSKY | C. DEBUSSY | O. MESSIAEN | B. BARTÓK Direttore Maxime Pascal 9 MARZO OMER MEIR WELLBER Pianoforte Sinforosa Petralia SABATO | 20.30 N. RIMSKIJ-KORSAKOV | S. PROKOFIEV Direttore Omer Meir Wellber 5 NOVEMBRE Mezzosoprano Ekaterina Sergeeva BEETHOVEN / FERRO Pianoforte Daniel Petrica Ciobanu MARTEDÌ | 20.30 L.V. BEETHOVEN Direttore Gabriele Ferro Soprano Sophie Karthäuser 31 MARZO ROBERTO ABBADO DOMENICA | 20.30 F. SCHUBERT | W. A. MOZART | G. MAHLER 9 NOVEMBRE PETER EÖTVÖS Direttore Roberto Abbado SABATO | 20.30 G. LIGETI | P. EÖTVÖS | F. LISZT Fagotto Riccardo Terzo Direttore Peter Eötvös Soprano Genia Kühmeier RECITAL 17 GIUGNO LA SANTA ROSALIA LUNEDÌ | 20.30 B. ALIOTTI 30 GENNAIO Direttore Enrico Onofri MERCOLEDÌ | 20.30 Soprano Mariella Devia Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori Pianoforte Giulio Zappa In collaborazione con il Conservatorio di Palermo 1 MARZO NICOLA ALAIMO VENERDÌ | 20.30 Baritono Nicola Alaimo CICLO BRAHMS Pianoforte Giuseppe Cinà 19 MAGGIO GABRIELE FERRO 17 MAGGIO DOMENICA | 20.30 A. ZAMBITO | J. BRAHMS VENERDÌ | 20.30 Soprano Jessica Pratt Direttore Gabriele Ferro Pianoforte Vincenzo Scalera

24 MAGGIO REQUIEM TEDESCO 12 OTTOBRE IAN BOSTRIDGE VENERDÌ | 20.30 J. BRAHMS SABATO | 20.30 Tenore Ian Bostridge Direttore Gabriele Ferro Pianoforte Julius Drake

30 MAGGIO JADER BIGNAMINI 25 OTTOBRE ANNE SOFIE VON OTTER Mezzosoprano GIOVEDÌ | 20.30 J. BRAHMS VENERDÌ | 20.30 Anne Sofie von Otter Direttore Jader Bignamini Pianoforte Bengt Forsberg Pianoforte Sergei Babayan 5 DICEMBRE WALTRAUD MEIER GIOVEDÌ | 20.30 Mezzosoprano Waltraud Meier Pianoforte 23 SETTEMBRE LOVING ELLA Joseph Breinl LUNEDÌ | 20.30 Jazz concert: le musiche di Ella Fitzgerald Direttore Domenico Riina Voce Simona Molinari Orchestra Jazz Siciliana Biglietteria / dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 In collaborazione con The Brass Group Call center 091 84.86.000 / tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 PROSSIMI APPUNTAMENTI

RECITAL Venerdì 17 maggio JESSICA PRATT Soprano Jessica Pratt Pianoforte Vincenzo Scalera

CICLO BRAHMS Domenica 19 maggio GABRIELE FERRO Alessandro Zambito Sopra il candore della luna (commissione del Teatro Massimo) Johannes Brahms Variazioni su un tema di Haydn op. 56a Sinfonia n.1 in Do minore op. 68 Direttore Gabriele Ferro Orchestra del Teatro Massimo

Venerdì 24 maggio REQUIEM TEDESCO Johannes Brahms Ein deutsches Requiem op. 45 Direttore Gabriele Ferro Soprano Valeria Sepe Baritono Albert Dohmen Orchestra e Coro del Teatro Massimo

Il Teatro Massimo è di tutti Giovedì 30 maggio JADER BIGNAMINI Johannes Brahms Sosteniamolo Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 83 Sinfonia n. 4 op. 98 Direttore Jader Bignamini Pianoforte Sergei Babayan Orchestra del Teatro Massimo Scopri ArtBonus la donazione che ti premia FONDAZIONE TEATRO MASSIMO

Sovrintendente Francesco Giambrone

Direttore operativo Elisabetta Tesi

Direttore musicale Gabriele Ferro

Maestro del Coro Piero Monti

Coordinatore del Corpo di ballo Marco Bellone

Direttore dell’allestimento scenico Renzo Milan

Segretario artistico Marcello Iozzia

Casting manager e assistente del direttore musicale Alessandro Di Gloria

Direttore comunicazione, nuovi media e marketing Gery Palazzotto

Stampa ed Editoria Angela Fodale

Responsabile delle relazioni nazionali e internazionali della Fondazione e del coordinamento delle attività di staff Chiara Zarcone

Assistente del sovrintendente per i rapporti istituzionali Andreas Bonadio seguici su:

teatromassimo.it

Piazza Verdi - 90138 Palermo

Programma di sala a cura di Angela Fodale Grafica e impaginazione: Luca Orlando Tipografia: Seristampa - Palermo

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