Comune Di Pontelatone
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COMUNE DI PONTELATONE ( Provincia di Caserta) PIANO TRIENNALE IDI PREVENZTONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ DEL COMUNE DI PONTELATONE 2017 -2019 AppROvAT0 coN DELTBERA G,C, N,25 DEL 24.03.2017 PARTE PRIMA PREMESSA Art. I OGGETTO DEL PIANO II Piano Triennale di Prevenzione lla Corruzione (P.T.P.C) si prefigge l'obiettivo di situazioni illegali, collusive, im rafi, che possano caratterizzare I'attività amministrati maniféstandosi attraverso abusi soggetti operanti nel nome, per conto, e con Ia pubblii Amrninistrazione, e attraverso l' distorto deipoteri e dei compiti loro affidati Fiano, Il redatto in attuazione applicazione della L. 190 del 6 novembre 2012. delle lin guida contenute nel Piano Nazio e Anticorruzione approvato dall'ANAC con delibera 721201 della determinazione n. 12 del 8 ottobre 2015, ad oggetto ,,Aggiornamento 2015 al pia nazionale Anticorruzione" ed il A 2016 adottato con Determinazione n. 831 del 3 agos 2016, individua in concreto mi tese a prevenire la corruzione e/o I'illeealità nell'ambi dell'attività ammin i strativa del une di Pontelatone. ll piano si prefigge i seguenti o Ridune le opportunità che voriscano i casi di corruzione; e Stabilire interventi orsani tivi volti a prevenire il rischio corruzione. c Creare un collegamento corruzione - trasparenza - performance nell'ottica di ampia gestione del "rischio stituzionale". Destinatari del piano, ovvero i chiamati a darvi attuazione. che concorrono all prevenzione della corruzione m iante compiti e funzioni indicati nella legge e nel pi nazionale Anticorruzione. oltre c nel presente documento, sono: - il Responsabile della preve ne; - l'Organo di indirizzo polit - i Responsabili di Area - nti del Responsabile della Prevenzione della relativamente alle aree di pna competenza; - ilNucleo di Valutazione "Parte prima : La premessQ" "Parte - seconda: L'individupzione dei settorie deiprocessi arischio coruuzione", in cui s esplicitano i settori e le {ttività che all'interno dell'ente sono stati individuati maggiormente esposti; "Parte terza: Le misure r la prevenzione della coruuzione", in cui si metodologie da attuare al fi di ostacolare i fenomeni corruttivi: "Pqrte quarta" Misure rnenti la trasparenza" in cui si individuano gli raccordo tra il PTPC ed il iano della trasparenza; Allegato 1 : mappatura i e rnisure di prevenzione per le diverse aree di Art.2 IL RESPONSABILE D PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PITI Responsabile Il della prevenzione ella corruzione (in seguito solo Responsabile) nel mune Pontelatone è il Segretario comu le pro tempore, dott. Iavarone Sabatino, indi ato Decreto no 02 del 22/0212017. Al Fi.esponsabile sono attribuiti i mpiti previsti dalla legge e dal presente piano in in particolare: a) elabora la proposta di ano triennale di prevenzione della corruzione ed i i]V aggiornamenti da sotto all'organo di indirizzo politico ai fini della sua ap azloqe secondo le procedure di cui al successivo art. 3; b) verifica I'efficace atu one del piano e la sua idoneità e propone la modi del stesso quando siano acce significative violazioni delle prescrizioni q intervengano mutamenti ri i ne I I'organ izzazi one o n el I'attivi tà del l,amm in ist one; c) verifica, d'intesa con il Sindaco, I'attuazione del piano di rotazione degli richi rispettivamente, negli Uffi i e nelle Aree preposti allo svolgimento delle attivi nel cu ambito è più elevato il ri che siano commessi reati di corruzione; d) entro i termini indi da disposizioni normative o da prowedimenti del ,ANA pubblica sul sito web isti ionale dell'ente una relazione (scheda annuale) risultati dell'attività svolta ll'anno precedente riferendo alla Giunta in ordine espletata; Per I'adempimento delle proprie fì nzioni il Responsabile della prevenzione della corruzlone prowedere alla nomina di persona L'eventuale commissione, all'inte con sentenza passata in giudicat prevenzione della corruzione della danno erariale e all'immagine Comune di Pontelatone, salvo che provi tutte le seguent circostanze: a) di avere predisposto, r della commissione del fatto, il Piano triehnale Prevenzione della ; b) di aver vigilato sul funz amento e sull' osservanza del La sanzione a carico del Resoon ile della prevenzione della corruzione non può essere infì alla sospensione dal servizio con ivazione della retribuzione da un minimo di un me eadu massimo di seimesi. In caso di ripetute violazioni del misure di Piano, l'Autorit Anticorruzione risponde ai sensi ll'articolo 30 rnarzo 2001, successive modi fi cazioni. Il responsabile anticorruzione uce I'attività vigilanza e monitoraggio del piano awalendosi delle apposite relazi predisposte responsabili delle aree nei tempi, m riferimento alle attività stabiliti all art. I 1. Il Rr:ferenti nominati dal ile anticonuzione dopo I'approvazione del Piano 201 _2016 sono automaticamente confermat sino a revoca da parte dello stesso. I referenti c rano tempestiva comunicazione delle i formazioni nei confronti del Responsabile, q stabilito nel presente piano anti ione dell'ente e coincidono. di norma. con i R delle Aree in cui è articolato l'En[e. Nel caso in cui il Responsabile intenda discostarsi da ta indir;azione, ne motiva le ragioni n{l prowedimento di individuazione, Art. 3 PROCEDURE DI FORMAZIONE E ADOZIONE DEL PIANO Entro il 15 dicembre di ogni annp il Responsabile della Prevenzione, anche sulla scorta del lo trasmette al Sindaco ed alla Giurita. La Giunta Comunale approva il f,i entro il 31 gennaio di ogni anno, salvo altro termine fissato dalla legge. Il piano è pubblicato unicamente nella [iezione "Amministrazione Trasparente,', sotto sezi "Altri contenuti- corruzione", nell more della ueazione della piattaforma da costituirsi Anac in ossequio a quanto previsto nel PNA 2016. L'adozione del P.T.P.C. ed i s l agglornamentl sono tempestivamente inviati via mail responsabili di area che dovran curarne la trasmissione a ciascun dipendente e collabora inquadrato nell'area di competer Il Piano può essere modificato in corso d'anno, su proposta del Responsabile dell prevenzione, allorché cio si necessario per una migliore attuazione delle finalità sot all' attuazione del piano quanclo intervengano rilevanti mutamenti organizzativi modifiche in ordine all'attività dell' mministrazione. {rt.4 ANALISI D CONTESTO ESTERNO E INTERNO L'anralisi del contesto esterno, cui rilevanza è specificamente sottolineata dall'Autori Anticorruzione al fine di evitare le misure adottate siano scollegate dalla realtà di riferimen può essere svolta, richiamandosi dati contenuti in documenti uffrciali quali ad esempio delle relazioni prodotte sullo dell'ordine, della sicurezza pubblica e della criminalii organizzata, presentate al Parl dal Ministero dell' Interno. Nell'ultima relazione presentata Ministro dell'lnterno Alfano, trasmessa alla Presidenza del Carnera dei Deputati in data25 io 2015, si analizza, tra l'altro, la situazione della criminali organizzata in Provincia di Case , caratterizzata dalla presenza di due grandi gruppi crimin{l operanti, prevalentemente, il pri nel Comune di Casal Di Principe e il secondo nei Comuni d Marcianise, Maddaloni, San Nicol La Strada, San Marco Evangelista, Capodrise e viciniori. La capacità collusiva e di infi ione nella P.A, è stata notevole, portando, nel 2013, al scioglimento per infiltrazioni ma derl Comune di Grazzanise nonché alle proroghe del gestioni commissariaìi dei i di Casapesenna, Castel Volturno, Casal di Principe, Cipriano d'Aversa, le cui Ammi istrazioni sono risultate inquinate da diffuse connivenze ti camorra, pol itici, ammini stratori ,ali e imprenditoria locale. Nella dislocazione dei clan della Provincia di Caserta, la relazione del Mlinistero dell'lnterrlr indica quali territori di operati .à, i seguenti comuni: Caserta, Aversa, Casal di PrincipB Gricignano d'Aversa, Cesa, C na, San Cipriano d'Aversa, Trentola Dugenta, Tevero Casaluce, San Marcellino, Lu iano, Parete, Frignano, Villa di Briano, Villa Literno Mondragone, Castel Volturno, C cello Arnone, Sessa Aurunca, Carinola, Falciano del Massi Calvi Risorta, Roccamonfina, ianisr:, Capodrise, San Marco Evangelista, San Nicola Strada, Macerata Campania, Recal , Casagiove, Casapulla, San Prisco, Curti, Santa Maria Captlr Vetere, Santa Maria a Vico, Ari zo, San Felice a Cancello, Pignataro Maggiore, Vitulazio Teano. Dai dati sopra richiamati emergonQ, con evidenza, due specifi elementi: - che l'infiltrazione camorrisiica nelle PP,AA. in Provi ia di Caserta è dotata di notevo fntzq nanalro6îa! e di Pontelatone ed altri confinanti e vicinior i in problematiche di tal genere probabilment hanno determinato I' attuale contesto. llaturalmente, la situazione presente non deve tranquillizzare ma incentivare ciascunb nell'ambito delle rispettive funzioni e competenze, ad adoperarsi per garantire che la culturr della legalità sia argine sempfe maggiore e più forte contro ogni tipologia di fenomerl oorruttivo e di illesalità Il Comune di Pontelatone ha un'eslensione di circa 21 kmq ed un numero di abitanti al 3lll2l20\ pari a 1699. Ne deriva che il nunJero di abitanti per kmq è pari a 80,9. Le attività economi principali sono soprattutto colleg{te all'agricoltura (vino, olio) anche se sono presenti al agriturismi. Non elevato è il numerlo di ristoranti, bar e negozi. Il numero dei dipendenti di ruio del Comune di Pontelatone è di 9 biù la presenza di un'unità esterna. La non elevata dimensior demografica rende il Comune non pppetibile alle grandi organizzazioni criminali anche se sempre vigilare affinché non si vprifichino fenomeni di inquinamento di