Ernesto Balducci
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Regione Toscana Giunta Regionale PERCORSI DI ARCHIVIO Beni librari L’archivio di Ernesto Balducci a cura di Bruna Bocchini Camaiani Monica Galfré Nicoletta Silvestri PERCORSI DI ARCHIVIO L’archivio di Ernesto Balducci a cura di Bruna Bocchini Camaiani Monica Galfré Nicoletta Silvestri Regione Toscana - Giunta Regionale Fondazione E. Balducci Percorsi di archivio - L’archivio di Ernesto Balducci B INVENTARI E CATALOGHI PERCORSI DI ARCHIVIO L'Archivio di Ernesto Balducci A cura di Bruna Bocchini Camaiani, responsabile dell'Archivio per la Fondazione Balducci Monica Galfré, Nicoletta Silvestri Collana "Tocana Beni Librari" Volume 13 Regione Toscana Giunta regionale Dipartimento delle politiche formative e dei beni culturali Servizio beni culturali e librari Dipartimento della Presidenza e degli affari legislativi e giuridici - UOC Ricerca e sperimentazioni di Innovazioni tecnologiche Fondazione Ernesto Balducci Catalogazione nella pubblicazione (CIP) a cura della Biblioteca della Giunta regionale toscana: Percorsi di archivio : l’archivio di Er- nesto Balducci. – (Toscana beni librari; 13) Bocchini Camaiani, Bruna II. Gaffré, Monica III. Silvestri, Nicoletta IV. To- scana. Giunta regionale V. Fondazione Ernesto Balducci 1. Balducci, Ernesto - Archivio - Inventari 027.109 Edizioni Regione Toscana realizzazione editoriale, grafica e stampa: Centro stampa Giunta Regionale Via di Novoli, 73/a - 50127 Firenze Novembre 2000 Tiratura copie 1500 Distribuzione gratuita - 2 - Percorsi di archivio - L’archivio di Ernesto Balducci - 4 - Indice Prefazione Storia di un lavoro in fieri BRUNA BOCCHINI CAMAIANI 7 Parte prima Introduzione 11 CRITERI DI ORDINAMENTO E DI DESCRIZIONE MONICA GALFRÉ 13 L'INTRECCIO DI “PUBBLICO” E “PRIVATO”. LA RICCHEZZA DELL'ARCHIVIO BALDUCCI MONICA GALFRÉ 17 LE CARTE RESIDUALI MONICA GALFRÉ 27 Parte seconda Ordinamento e descrizione storico-analitica INDICE DEI FASCICOLI MONICA GALFRÉ 43 ARCHIVIO PRIVATO Sezione I 51 NICOLETTA SILVESTRI I."CORRISPONDENZA" 1944-1992 (1-33) Sezioni II-XII 75 MONICA GALFRÉ II. “DOCUMENTAZIONE PERSONALE” 1934-67 cc.264 (34) III. “LA COMUNITÀ DI BADIA E L'ORDINE SCOLOPIO” (35,36,37) IV. “CHIESA 1955-1983” (38,39) V. “PRETI-SUORE CORRISPONDENZA” 1964-1982 cc 208 (40) VI. “CORRISPONDENZA CARCERATI” 1983-86 cc. 446 (41) VII. “INSERTO NERO” 1965-1981 cc.328 (42) VIII. “OBIEZIONE DI COSCIENZA 1963-69” cc.474 (43) IX. “MANOSCRITTI” 1940.1978 (45,46,47,48,49) X. “CASI PERSONALI” 1965-1992 (53,54, fasc. “Sandra” della filza 52,44,50,51) XI. “TRASMISSIONI TELEVISIVE E RADIOFONICHE” 1965-1979 (52, 55, 56, 57, 58) XII. “GOLFO 1991” cc. 209 (59) - 5 - Percorsi di archivio - L’archivio di Ernesto Balducci ARCHIVIO PUBBLICO Carte ordinate 111 NICOLETTA SILVESTRI I. ”SCHEMI CONFERENZE” (I-V) II. “ECOSTAMPA” (VI,VII) III. “LIBRI IN COMMERCIO E FUORI COMMERCIO” (VIII,IX) IV. “ANTOLOGIA” (XI-XIII) V. “ARTICOLI” (XIV-XXVII) ARCHIVIO PUBBLICO Carte residuali 155 MONICA GALFRÉ VI. PUBBLICAZIONI ED ALTRO MATERIALE A STAMPA DAL 1948 AL 1992 VII. TESTI DI CONFERENZE 1963-1991 VIII. LA CULTURA DELLA PACE. 1981-1992 Parte Terza Ipotesi di ricerca Alle frontiere dell'inquietitudine. Balducci e la Chiesa MONICA GALFRÉ 171 Balducci, la dissociazione dal terrorismo e il carcere MONICA GALFRÉ 181 La corrispondenza privata: spunti di riflessione NICOLETTA SILVESTRI 189 Differenze di genere e relazioni personali NICOLETTA SILVESTRI 197 - 6 - Prefazione STORIA DI UN LAVORO IN FIERI L'importanza e la ricchezza dell'archivio e della biblioteca privata di Ernesto Balducci sono all'origine dello stesso costituirsi della Fondazione che a lui si richiama e che gli amici hanno voluto creare per poter valorizzare ade- guatamente la sua testimonianza attraverso lo studio delle sue carte e degli scritti. Tale importanza è stata anche sottolineata dalla notifica della Soprintendenza archivistica relativa al “notevole interesse storico” ed è all'o- rigine del lavoro di ordinamento e catalogazione che è la necessaria premes- sa per l'apertura e la messa a disposizione agli studiosi di questi materiali. L'idea di rendere omaggio a Balducci promuovendo una serie di studi sulla sua attività, senza alcuna pretesa di dover “conservare” una precisa immagine o memoria già caratterizzate, secondo priorità o profili o schemi di giudizio predefiniti, è stata la linea ispiratrice della Fondazione nella valoriz- zazione dell'archivio. Si voleva in questo modo sottolineare che non esiste una eredità di Balducci lasciata come in esclusiva agli amici che hanno con- diviso tante esperienze con lui; ma che la valorizzazione della pluralità delle forme e delle ispirazioni della sua presenza potesse e dovesse anche essere il momento caratterizzante di un modo di rendergli omaggio che tenesse conto della laicità della impostazione del suo stesso operare. Da questo punto di vista si voleva anche ribadire la convinzione che non esista una reale discrepanza tra l'amicizia personale, l'affetto che hanno lega- to tanti di noi a Balducci, e il necessario rigore nella ricostruzione storica, che vuole essere scientifica. Questo rapporto di amicizia, se tenuto sotto control- lo, può anzi suggerire ulteriori sollecitazioni e riflessioni metodologiche, che permettano di integrare con una pluralità di fonti e di approcci una figura ricca e complessa: Balducci non può essere studiato unicamente come un intellet- tuale, la sua produzione in questo senso non è scindibile dalla predicazione in primo luogo e dall'attività pastorale-educativa. Pertanto la Fondazione si è attivata cercando di garantire la conservazio- ne e la catalogazione del materiale per permetterne in tempi brevi la consul- tazione con i criteri della massima libertà di accesso compatibilmente con la tutela della privacy e delle norme che anche da un punto di vista giuridico tutelano i corrispondenti. Concretamente ciò è stato possibile soprattutto gra- - 7 - Percorsi di archivio - L’archivio di Ernesto Balducci zie all'attenzione della Regione toscana, che ha concesso due borse di studio per la catalogazione e l'ordinamento della biblioteca privata e dell'archivio. Infatti dopo la scomparsa di Balducci, di fronte alla necessità di un tras- loco delle carte e della biblioteca privata dalla sua stanza alla biblioteca degli scolopi della Badia fiesolana, un gruppo di amici si è offerto di cartolare i documenti, che avevano già una qualche sistemazione in filze, e di dare una prima catalogazione ai volumi della sua biblioteca privata. Si è potuto per- tanto elaborare un “inventario di consistenza” e una prima catalogazione della biblioteca, che hanno permesso di effettuare il trasloco dei materiali evitando dispersioni e dislocazioni che ne alterassero le logiche interne. Tale bibliote- ca, di circa quattromila volumi e della quale è imminente la pubblicazione del catalogo, non può certamente essere ritenuta la biblioteca di padre Balducci, quella che copra un arco esauriente dei suoi interessi o delle sue letture; è solo la sua biblioteca privata, quella che aveva nella sua stanza e che è comunque di grande interesse perché contiene sia i suoi libri giovanili, di letteratura pre- valentemente, che si era portato da Roma dove si era formato, che i volumi che costituivano la base e i riferimenti dei suoi materiali di studio. Dopo due anni di lavoro, anche se la catalogazione non è ultimata e si pre- vede ancora un ampio cammino da percorrere, si è ritenuto utile rendere noto e pubblicare almeno una parte significativa della catalogazione effettuata, per una serie di ragioni: rendere conto della mole del lavoro svolto anche grazie al finanziamento regionale e soprattutto far conoscere la ricchezza della docu- mentazione esistente e in parte almeno renderla accessibile, contando che per questi fini, come per l'ulteriore ordinamento e catalogazione sia possibile reperire i necessari aiuti finanziari da enti ed istituzioni. In questa prospetti- va va anche tenuto presente che una parte dell'archivio, quella relativa al car- teggio che era in fase di deterioramento evidente per lo stato di conservazio- ne dei materiali, è stata microfilmata grazie anche al contributo della Cassa di Risparmio di Firenze e della Provincia. Il materiale archivistico, come si potrà vedere dall'indice e dalla cataloga- zione che pubblichiamo, è stato ordinato secondo due ampie sezioni indivi- duate già nell'inventario “di consistenza": una prima parte, che si è denomi- nata “privata”, che contiene prevalentemente il carteggio, i diari, i documen- ti privati e che è composta di cinquantanove filze di circa cinquecento carte ciascuna; in questa sezione sono conservati i diari e i quaderni che contengo- no gli appunti degli anni giovanili, dal 1940 ai primi anni Cinquanta, e che sono preziosi per comprendere l'itinerario di formazione del giovane Balducci. È in corso di preparazione l'edizione di un volume dei diari, dal 1940 al 1944, che copre il periodo descritto con maggiore assiduità e per il quale quindi la fonte è particolarmente significativa. Negli anni successivi, per gli impegni sempre crescenti, il rapporto di Balducci con il diario diventa episodico e questo si trasforma piuttosto in una agenda. Altrettante e ancor più numerose sono le filze che compongono la sezione “pubblica” dell'archivio; - 8 - Prefazione queste contengono omelie, conferenze, saggi, talvolta pubblicati o inediti. C'è poi una ampia raccolta di carte che si sono definite “residuali”, che conten- gono i materiali “pubblici” raccolti dopo la scomparsa di Balducci. Si è preferito iniziare la catalogazione a partire dalla parte “pubblica” del- l'archivio,