COMUNE DI BAZZANO Città D'arte

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COMUNE DI BAZZANO Città D'arte COMUNE DI BAZZANO Città d’arte Provincia di BOLOGNA C O P I A ______________________________________________________________ Adunanza Ordinaria in prima convocazione. Seduta pubblica DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 82 DEL 27/12/2012 OGGETTO: ODG PRESENTATO DAL GRUPPO CONSILIARE "CIVICAMENTE BAZZANO" AVENTE AD OGGETTO "PROGETTO DI LEGGE D'INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RECANTE -ISTITUZIONE DI NUOVO COMUNE MEDIANTE FUSIONE DEI COMUNI DI BAZZANO, CASTELLO DI SERRAVALLE, CRESPELLANO, MONTEVEGLIO E SAVIGNO NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA-" L’anno DUEMILADODICI, il giorno VENTISETTE del mese di DICEMBRE alle ore 18:00 in Bazzano, presso la Sala Consiliare del Municipio, convocato con le modalità prescritte dalla Legge e dal Regolamento Comunale, è riunito il Consiglio Comunale. All’appello risultano: RIGILLO ELIO Sindaco Presente CORTI FLAVIO Consigliere Presente RUGGERI SIMONE Consigliere Presente PARONI CORRADO Consigliere Presente MASINI MONIA Consigliere Presente BOSI MARCO Consigliere Presente PEDRETTI MORENO Consigliere Presente BASSETTO FABRIZIO Consigliere Presente RICCI MIRELLA Consigliere Presente VANDELLI PAOLA Consigliere Presente VENTURI GIOVANNA Consigliere Assente BIAGINI FABIO Consigliere Presente RIMONDI SIMONE Consigliere Presente BRUNETTI BRUNO Consigliere Presente GIROTTI ENZO Consigliere Presente BARBIERI ROBERTA Consigliere Assente PREDIERI EZIO Consigliere Presente E’ presente l’assessore esterno: Finelli Andrea Partecipa il Vice Segretario Dr.ssa MINGHELLI ADRIANA, il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. RIGILLO ELIO - Sindaco - assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato. Vengono designati scrutatori i consiglieri: Masini Monia, Bosi Marco, Girotti Enzo. Deliberazione n. 82 del 27/12/2012 Durante le comunicazioni (punto 81) è entrato il Cons.Barbieri. I Consiglieri presenti sono 16. Il Sindaco propone di trattare insieme i tre ordini del giorno presentati in tema di Referendum sulla fusione dei Comuni. Invita pertanto i Capigruppo a dare lettura degli odg e a fare un’unica discussione. Il Sindaco dà la parola al Consigliere Simone Rimondi del Gruppo consiliare “Civicamente Bazzano” per la lettura dell’ordine del giorno proposto, avente ad oggetto "PROGETTO DI LEGGE D'INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE RECANTE -ISTITUZIONE DI NUOVO COMUNE MEDIANTE FUSIONE DEI COMUNI DI BAZZANO, CASTELLO DI SERRAVALLE, CRESPELLANO, MONTEVEGLIO E SAVIGNO NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA-", che si riporta in allegato, pervenuto al prot.n.9968 in data 6.12.2012, consegnato a tutti i Consiglieri comunali. Il Consigliere Rimondi dà lettura dell’odg. Il Sindaco dà la parola al Consigliere Roberta Barbieri del Gruppo consiliare “Gruppo della Libertà” per la lettura dell’ordine del giorno proposto, avente ad oggetto “REFERENDUM DEL 25 NOVEMBRE PER LA FUSIONE DEL COMUNE DI BAZZANO CON I COMUNI DI CRESPELLANO, SAVIGNO, MONTEVEGLIO E CASTELLO DI SERRAVALLE", che si riporta in allegato, pervenuto al prot.n.10104 in data 12.12.2012, consegnato a tutti i Consiglieri comunali. Il Consigliere Barbieri dà lettura dell’odg. Il Sindaco dà la parola al Consigliere Corrado Paroni del Gruppo consiliare “Democratici Insieme” per la lettura dell’ordine del giorno proposto, avente a tema la valutazione sul processo di fusione dei Comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno, alla luce dell’esito del Referendum del 25 novembre 2012, allegato al presente atto in parte integrante, pervenuto al prot.n.10271 in data 18.12.2012, consegnato a tutti i Consiglieri comunali. Il Consigliere Paroni (Democratici Insieme) dà lettura dell’odg. Il Sindaco dichiara aperta la discussione. Il Cons.Barbieri (Gruppo della Libertà) afferma che l’odg del Partito Democratico ha suscitato perplessità. Ritiene che il risultato del Referendum vada interpretato Comune per Comune, oppure, come si era espressa la Regione, analizzando complessivamente i dati. Il risultato del Referendum è chiaro ed inequivocabile e si dovrà tenere conto di come si è espresso il territorio. La costruzione del progetto della fusione dei Comuni è stata lacunosa e, anzi, mancava un vero e proprio progetto. Pertanto il fronte dei No si è basato, soprattutto, su questa manchevolezza. A suo parere, si è imbastito un percorso troppo frettoloso, per giungere ad un progetto di così grande portata, giungendo poi alla convinzione, dopo lo svolgimento del Referendum, che non è la soluzione più idonea al territorio, non essendoci ancora un progetto ben delineato che dia delle certezze ai cittadini. Poi, forse, sarà la soluzione futura. Si è spinto sull’acceleratore, puntando l’attenzione sulla erogazione dei contributi statali e regionali. Il Consigliere propone di rimandare al 2014 quando ci sarà un cambio dell’Amministrazione e di utilizzare questo tempo per rivedere l’organizzazione e completare il progetto, approfondendo l’aspetto che riguarda i servizi alla cittadinanza, poiché in questo contesto si dedicavano poche righe ai servizi in generale. Ribadisce il concetto di rimandare al mandato successivo il processo di fusione dei Comuni, non per scaricare le proprie responsabilità, e quindi lasciare in eredità ai futuri politici, ma solo per costruire in modo più dettagliato il progetto. Deliberazione n. 82 del 27/12/2012 Il Cons.Girotti (Alleanza per Bazzano-PDL-Lega) afferma di trovarsi imbarazzato a doversi esprimere davanti a tanto pubblico, presente questa sera, e con rammarico dover parlare di questo “pasticcio”. Descrive il percorso che ha portato al Referendum, sostenendo che il Sindaco, assieme alla maggioranza, ha deliberato la fusione dei Comuni dando per scontato che tutta la cittadinanza fosse d’accordo. Poi il verdetto sovrano del paese, che non si vuole accettare: si è riconfermata la stessa percentuale delle elezioni amministrative del 2009. Ed è per questo che il Consigliere si aspettava le dimissioni del Sindaco questa sera, in quando il Sindaco deve essere il Sindaco di tutti e non di una sola fazione. La cittadinanza ha espresso chiaramente mediante il Referendum che non vuole proseguire il percorso della fusione dei comuni ed ha bocciato il progetto che non è chiaro e trasparente ed è stato confezionato in modo frettoloso ed è importante far rilevare che non era presente nel programma politico della maggioranza. Evidenzia che tale argomento è stato spiegato da politici di rilievo come D’Alema e Finocchiaro e non da persone comuni. I bazzanesi sono sovrani di questo paese e hanno detto No alla fusione; è un dato inequivocabile e pertanto diventa una sfida poiché il bazzanese non dimentica e alle prossime elezioni non voterà certamente chi non ha tenuto conto della sua volontà espressa. Ora, se il Sindaco manderà avanti il progetto della fusione di comuni, si comporterà come il Sindaco di una parte e non di tutti i bazzanesi . Il Cons.Predieri (Nuova Bazzano) chiede scusa ai partecipanti poiché questo Consiglio comunale andava convocato in spazi più ampi per far stare più comodi i presenti. Nuova Bazzano ha incontrato persone, ha pubblicato “Il Pizzicotto” e ha divulgato volantini, insomma, ha espresso giudizio contrario al Comune unico in tanti modi; è infatti, fermamente contraria a questa scelta fatta al buio. Politici come Finocchiaro, Camusso e Franceschini sono intervenuti per spiegare questo processo innovativo, ma già alle precedenti elezioni amministrative il PD aveva subito un calo e ora, in occasione di questo Referendum, si verifica la stessa cosa. Nel tempo il PD ha perso credibilità. Sia a Bazzano che a Savigno il risultato è stato eclatante e ancora oggi si sta discutendo di fusione. Il bazzanese ha detto No perché non si fida di questa politica: a chi è nato a Bazzano e crede in quello che ha votato e vuole rimanere bazzanese dentro non gli possono togliere questi valori. Nuova Bazzano difenderà sempre i deboli e non cambierà mai, il paese non vuole attuare la fusione dei Comuni. Il Cons.Paroni (Democratici Insieme) precisa, in risposta al consigliere Barbieri, che l’Odg non è del PD ma è della lista civica “Democratici insieme” e la lista rappresenta anche il PD, ma non solo. Il lavoro svolto non ha portato il risultato auspicato, è un progetto nel quale credere e bisogna non lasciarselo scappare. Si spera che nel 2014 ci siano nuovi politici che abbiano tanta voglia di impegnarsi e si mettano a disposizione per fare politica, impegno che richiede tanta passione e fatica. Il Consigliere afferma che si espone in prima persona assieme alla sua squadra e lavorerà per madare avanti il progetto di fusione, confermando piena fiducia nel Sindaco e impegnandosi ad incontrare coloro che non sono convinti, per capire le motivazioni di fondo. Il Cons.Rimondi (Civicamente Bazzano) propone di analizzare il voto del Referendum che, secondo il suo giudizio, è chiaro e semplice: la popolazione di Bazzano ha detto No alla fusione e quindi non si può procedere, si complimenta con il Sindaco che comunque ammette la sconfitta del progetto alla fusione dei comuni, al contrario di quello di Savigno che nega la sconfitta pur avendo avuto un risultato eclatante dei NO. Afferma che il periodo feudale è finito e che il risultato va letto in un altro modo, non come il PD e L’Italia dei Valori, che vedono la maggioranza dei sì poiché tre comuni su cinque si sono espressi in tal senso, la Regione prendeva in considerazione la globalità dei risultati e quelli di ogni singolo Comune. Ribadisce la sua contrarietà al fatto che per questo Referendum è stato tolto il quorum, Deliberazione n. 82 del 27/12/2012 mentre per un quesito molto più banale, applicando il Regolamento del Referendum comunale, occorre il raggiungimento del 51%. Conferma che la partecipazione al Referendum è comunque fallita in quanto neanche un elettore su due si è recato a votare. Ha vinto il No. Si dichiara contrario alla proposta del Cons.Paroni che riguarda gli incontri con coloro che si sono espressi contrari alla fusione cercando di far loro cambiare idea, perché in questo modo si riapre una campagna elettorale. Questo risultato potrebbe far aprire delle riflessioni nel Partito Democratico, in quanto coloro che si sono espressi per il No erano anche degli elettori del PD.
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