Stampa Italiana Nel Secondo Dopoguerra
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Stampa italiana nel secondo dopoguerra • Dalla clandestinità alla stampa libera: fra Resistenza e Repubblica (1943-1948) • L’articolo 21 della Costituzione: la libertà di stampa Situazione generAle • Dal 25 luglio all’8 settemBre: Italia divisa in due • Al Sud, nuovo governo guidato da Pietro Badoglio che firma l’Armistizio con gli Alleati e garantisce la continuità istituzionale, mentre L’Italia si organizzano i partiti e la ResistenzA che affiancano gli AlleAti ormai sbarcati in Sicilia 1943- • L’alleanza di Mussolini con la Germania si trasforma in 1945 • OCCUPAZIONE NAZISTA del territorio italiano • Al Nord Mussolini viene liberato dai nazi- fascisti e si costituisce la RepuBBlicA Sociale • Guerra di Liberazione, nuovi governi Badoglio e Bonomi, a cui partecipano i partiti antifascisti. PCI, DC, PSIUP, PRI, PLI, Partito d’Azione: CLN. 1943-1945 Caratteri dei giornali Dopo l’8 settembre la vicenda della stampa si divide: ➢ Al Nord, giornalial servizio dei nazisti e della Repubblica di Salò. I grandi giornali di tradizionelunga cominciano a diversificare le posizioni (La Stampa). Quelli romani sospendono le pubblicazioni all’arrivo degli Alleati. ➢ Al Sud sono sempre più numerosi i fogli e numeri unici clandestini e i primi giornali antifascisti che escono nelle città liberate. • Giornali dei partiti ricostituiti clandestinamente: L’Unità, Avanti!, Italia Libera, Risorgimento liberale, Il Popolo, Voce Repubblicana • Gli Alleati promuovono e Caratteri dei controllano la stampa: giornali PSYCHOLOGICAL WARFARE BRANCH (PWB) 1943-1945 • Dopo la liberazione di Roma (giugno 1944) i partiti usciti dalla lotta clandestina sono in grado di pubblicare regolarmente i propri giornali • Escono anche il Messaggero e il Giornale d’Italia. Vengono sospesi dagli Alleati, perché coinvolti con il fascismo. Intanto esce un nuovo giornale, Il Tempo, 1944 (impronta antipartitica e nostalgica) Stampa d’opinione compromessa con il fascismo I giornali dei partiti politici antifascisti • Giornali del PWB • Giornali di partito Situazione • Rinascono le testate generale della tradizionali che sono gestite stampa nelle attraverso la collaborazione dei città liberate partiti del CLN (Nazione del 1943-1945 popolo, Corriere d’informazione) • Nella gestione delle aziende sono presenti Commissari nominati dal CLN • Alleati favorevoli all'epurazione delle redazioni e dei direttori antifascisti, rimandano la questione delle proprietà alle future autorità italiane liberamente elette • In generale, gli Alleati (USA-GB) La stampa spingono in favore delle testate nelle città moderate liberate • Timore del Nord partigiano e prime fratture nel fronte dei CLN favoriscono il 1943-1945 ritorno dei giornali moderati • Nascono testate meno coinvolte dal clima politico, che si legano a iniziative individuali: settimanale L’UOMO QUALUNQUE (Guglielmo Giannini dicembre 1944) portavoce del disimpegno politico La stampa anti-anti-fascista: qualunquismo Il Roma di Achille LAuro e Alfredo Signoretti (NapolI) Rapporto fra potere politico/economico/giornalismo ➢ Presenza dei CLN nella gestione dei giornali maggiori, poi ritorno alle antiche proprietà: si afferma la continuità Continuità nella concessione statale alla radio (intesa ➢ come servizio pubblico). Nasce un nuovo Ente pubblico la RADIO AUDIZIONI ITALIA (RAI), 26 ottobre 1944 (sotto il Ministero delle Poste) ➢ L’Agenzia Stefani, compromessa con il fascismo, viene chiusa, nasce l’AGENZIA NAZIONALE STAMPA ITALIANA (gennaio 1945). L’ANSA è inizialmente una cooperativa fra i principali quotidiani nazionali • Durante il governo guidato dall’azionista Ferruccio Parri (1945) rimangono forti le spinte di apertura democratica e progressista • Rottura dell’unità ciellenistica, tensioni tra “vento del Nord” e le forti pressioni Situazione conservatrici alimentate dal qualunquismo, cautela delle sinistre che generale temono un ritorno reazionario, avvento alla Presidenza del Consiglio del 1945-1948 democristiano Alcide De Gasperi: SPINTA ALLANORMALIZZAZIONE • Intanto si arriva alla elezione dell’Assemblea Costituente e al referendum istituzionale che dà la vittoria alla repubblica, con il voto del 2 giugno 1946 Il referendum MonArchia/RepuBBlicA 2 giugno 1946 Campagna elettorali 1946-1948 Legislazione 1946-1948 fase Costituente ➢ Parte I della Costituzione (dopo i Principi fondamentali). Diritti e doveri dei cittadini: Titolo I, Rapporti civili, art. 21: LIBERTA’ DI STAMPA ➢ Questione delle fonti di finanziamento alla stampa: si concorda sulla formula che demanda al legislatore ogni forma di sostegno dell’editoria ➢ Viene reintrodotto il sequestro preventivo: voluto dalle sinistre per impedire la rinascita della stampa fascista. Il sequestro viene operato per motivi di urgenza da ufficiali di polizia giudiziaria • Legge-stralcio 8 febbraio 1948, n. 47: riprende l’art. 21 e toglie ogni forma di autorizzazione (consenso preventivo) e di censura ai contenuti di uno scritto: viene introdotta una REGISTRAZIONE • Il direttore è responsabile, cioè ha la Legislazione responsabilità penale. Per registrarsi deve avere requisiti di: cittadinanza italiana, 1946-1948 capacità politica, fedina penale pulita. • Resta in vigore l’Albo, e solo all’inizio degli anni ’60 verrà istituito l’Ordine • Manca UN DISEGNO INNOVATORE E GLOBALE CHE dia SICUREZZA ALLA PROFESSIONE E ALLA LIBERTA’ DISTAMPA I giornali 1946-48 Evoluzione della professione ➢ Epurati solo i giornalisti più compromessi col fascismo ➢ Ripristinate le vecchie testate con i nomi originari ➢ Reintegrate tutte le proprietà • Tendenza a una polarizzazione tra stampa filogovernativa e di opposizione: stampa schierata. • Si rispecchia la polarizzazione politica e internazionale (guerra fredda) • Giornali di informazione si definiscono indipendenj, ma sono direkamente legaj alle forze di governo • Nelle proprietà troviamo gruppi economici in conjnuità con il passato Potere • Editori non puri, sempre legaf ai potentaf politico e economici (Il MaEno, Giovanni Ansaldo, e informazione ancora Perrone, la Stampa, Agnelli ecc.) • CONFINDUSTRIA controlla il giornalismo economico: Il Sole (1865, Milano, industria tessile), tra il 1950 il 1952 passa alla Confindustria che nel 1961 acquista l’altro quofdiano finanziario milanese 24 Ore, nato nel 1946, nel 1965 si arriva alla fusione: Il Sole 24 Ore Giornalismo e guerra guerra fredda sul piano fredda: internazionale • I giornali italiani come strumenti consenso di polemica e di organizzazione del consenso nell’età e politica del centrismo • La TV in Italia (1948-1962) USA. la morte della libertà d’opinione: maccartismo ➢ Tra consenso e autonomia: Anni ’50, boom economico, benessere diffuso, trionfo della classe media, ossessione anticomunista, caccia alle streghe guidata dal Senatore Joseph McCharty, a cui si contrappongono alcuni esempi di giornalisti soprattutto televisivi che denunciano il clima di ingiusta crociata ➢ Contrapposizione tra testate liberal-progressiste, favorevoli all’emancipazione razziale e vicine al Partito democratico (N.Y. Times, Washington Post, Boston Globe del New England) e un giornalismo conservatore o qualunquista, forte soprattutto nelle vastissime regioni dell’Ovest e del Sud ➢ Diffusione canali TV (modello USA di radio e TV private) e riviste come Life, Time ecc. Caccia alle streghe: maccartismo anticomunismo Campagne 1952-56: D. Eisenhower elettorali in USA 1952-1960 1960: J.F. Kennedy vs. R. Nixon • Giornali prosperi alla fine della guerra. Arriva poi il declino, mentre si sviluppano grandi catene di concentrazione di testate • Stampa di qualità, in ordine di copie: Daily Telgraph, Times, Guardian, Gran Financial Times. Bretagna • Si sviluppano i tabloid sempre più scandalistici • Sunday papers, vere e proprie pubblicazioni autonome emanate dai quotidiani • BBC autorevole e indipendente emittente pubblica • Crisi, collaborazionismo, epurazioni, necessità di rinnovare. Scompaiono gloriose testate, soprattutto Le Temps • De Gaulle intende riempire il vuoto creato dal Temps: nel dicembre 1944, con il formato tabloid nasce Le Monde. Francia Guida per la rinascita del paese: riconciliazione sociale interclassista, recupero dell’orgoglio nazionale, articoli dettagliati, largo spazio alle questioni politiche. Moderato fino agli anni ’60, poi si è sposta a sinistra. • Anche in Francia si diffonde il modello europeo di televisione monopolistica e pubblica • Nell’immediato dopoguerra gli Alleati vigilano sulla rinascita democratica della stampa • In seguito sviluppo di grandi concentrazionieditoriali secondo la tradizione tedesca Germania • Nel 1952 nasce un giornale popolare di grande futura fortuna: Bild Zeitung Ovest (foto, scandali) • Nascono anche testate di grande qualità, in primo luogo: la Frankfurter Allgemeine Zeitung, 1949, autorevolissima, erede della F. Zeitung, orientamento democratico e liberal-moderato • Settimanali: Spiegel e Die Zeit URSS e blocco orientale • Stampa, radio e TV strumenti di propaganda centralizzata e di controllo sociale e politico; pur con differenze tra i vari paesi, giornalismo asservito al potere, dissidenti perseguiti • Esempi: distorsione della rivolta ungherese del 1956, e poi della primavera di Praga del 1968 • Tentativi di controinformazione, fin dagli anni ’70 soprattutto in Cecoslovacchia e Polonia, stampa clandestina, ciclostilati, manoscritti ITALIA 1948-1962 ➢ Dall’inizio del centrismo (formula di governo fondata sulla DC), passando poi alla crisi di questo sistema, con l’apertura verso il Partito socialista, fino al varo della nuova formula di centro-sinistra ➢ Elezioni del 18 aprile