Foscolo, Manzoni E Leopardi a Cura Di Fabio Mombelli
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Il movimento romantico in Italia: Foscolo, Manzoni e Leopardi A cura di Fabio Mombelli Esame di licenza media – Anno scolastico 2011 – 2012 Prof.ssa Ratano Indice I caratteri generali .................................................................................................. pag. 1 Ugo Foscolo . Cenni biografici …………………...........................…………………...…...……. pag. 2 . Opere principali …....................……………………………………..........…….. pag. 2 . La poetica ……...........……………………………………………………..………... pag. 2 . In morte del fratello Giovanni ..................................................................... pag. 2 Metrica e figure retoriche .............................................................. pag. 3 Lettura della poesia .......................................................................... pag. 3 Alessandro Manzoni . Cenni biografici …………………...........................…………………...…...……. pag. 4 . Opere principali …....................……………………………………..........…….. pag. 4 . La poetica ……...........……………………………………………………..………... pag. 4 . Il 5 maggio .......................................................................................................... pag. 4 Metrica e figure retoriche .............................................................. pag. 6 Lettura della poesia .......................................................................... pag. 6 . Il romanzo storico per eccellenza: I promessi sposi ………............... pag. 7 Giacomo Leopardi . Cenni biografici …………………...........................…………………...…...……. pag. 8 . Opere principali …....................……………………………………..........…….. pag. 8 . La poetica ……...........……………………………………………………..………... pag. 8 . L’infinito ............................................................................................................... pag. 9 Metrica e figure retoriche .............................................................. pag. 9 Lettura della poesia .......................................................................... pag. 9 La crisi del Romanticismo ............................................................................... pag.10 IL MOVIMENTO ROMANTICO IN ITALIA: FOSCOLO, MANZONI E LEOPARDI I CARATTERI GENERALI Tra i maggiori movimenti letterari che caratterizzano la storia italiana va certamente ricordato il 1 Romanticismo e vanno citati alcuni tra gli autori italiani più importanti. Di prioritaria importanza è la contestualizzazione temporale di questo movimento che si sviluppò in Europa a cavallo dell’ultimo decennio del ‘700 ed i primi decenni dell’ 800. In tale periodo l’Europa passò da un regime di “autorità” ad un regime di “libertà”; da una gerarchia sociale “chiusa” ad una gerarchia “aperta”. Il Romanticismo conobbe un intenso e rapido sviluppo in Germania grazie soprattutto agli scritti di un piccolo gruppo di poeti tedeschi che diedero vita allo Sturm und Drang (tempesta e impeto): per essi l’uomo realizza la propria umanità nell’impeto della passione e l’arte e la poesia non devono sfuggire dal rappresentare la “violenza” del sentimento purché l’artista obbedisca soltanto al proprio genio. Pur accogliendo le nuove idee provenienti dalla Germania ogni grande letteratura europea sviluppò una propria voce, germinata spontaneamente dalla tradizione nazionale. In Italia il Romanticismo riassume e presenta i caratteri salienti del movimento letterario: interiorità, senso della storia e religiosità. INTERIORITA’ “Interiorità”significa conoscenza di se stesso, delle proprie forze e delle proprie responsabilità, ma anche della disperata solitudine in cui l’uomo si viene a trovare. STORIA Alla storia il Romanticismo ritorna perché essa equivale alla soggettiva esperienza dei popoli nel continuo fluire delle vicende umane (concezione storicistica); più specificatamente questo ritorno al passato è soprattutto ritorno al Medioevo, all’età, cioè, in cui ha termine la storia antica di Roma, cara alla tradizione classica. In Italia il Romanticismo diventa anche strumento di espressione del desiderio di affermazione dell’identità nazionale del popolo italiano, ideale che sfocerà nel periodo risorgimentale che avrà felice conclusione nel 1861 con il raggiungimento dell’Unità Nazionale. RELIGIOSITA’ Un altro aspetto del Romanticismo, molto sentito soprattutto dal Manzoni, è quello della religiosità e della forza della fede che converte e salva l’umanità. I maggiori autori italiani di questo periodo furono Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi: tre grandissimi scrittori profondamente diversi, che è limitante ricondurre in rigidi schemi, in quanto la grandezza delle loro opere travalica ogni temporalità ed ogni confine nazionale. La citazione e l’analisi di alcuni loro scritti è altresì utile alla piena comprensione della loro intima adesione ad alcuni dei principi fondamentali del movimento Romantico. Shelley alle Terme di Caracalla, Napoleone Bonaparte, grande immagine emblematica del Il Congresso di Vienna protagonista di quel periodo, Romanticismo ritratto da J. L. David UGO FOSCOLO CENNI BIOGRAFICI Ugo Foscolo, nato a Zante nelle Isole Ionie nel 1778, condusse una vita molto 2 avventurosa in quanto seguì attivamente le vicende storiche dell’Italia, partecipando in prima fila anche a battaglie cruente. Fu inizialmente sostenitore di Napoleone Bonaparte, visto come il liberatore della Patria, ma il Trattato di Campoformio (1797) che contemplò la cessione di Venezia all’Austria da parte dei Francesi, rappresentò per lui la più cocente delle delusioni: avvilito e sdegnato si rifugiò a Milano, da questo momento assunse un contegno fieramente indipendente nei confronti dei Francesi. Il ritorno degli ideali Austriaci lo colse a Bologna dove corse nuovamente ad arruolarsi per combattere a Cento (FE) contro i Francesi. Trascorse due anni sulle coste della Manica, fallita un’idea di sbarco in Gran Bretagna, tornò in Italia dove cambiò diverse residenze prima di andare nel 1816 in Inghilterra dove morì in miseria nel 1827. OPERE PRINCIPALI Le principali opere del Foscolo furono: Le ultime lettere di Jacopo Ortis; Le Odi; I Sonetti; I Sepolcri; Le Grazie. LA POETICA Il Foscolo fu il poeta italiano nella cui vita e nelle cui opere si avverte l’eco più profonda della tumultuosità di idee (crisi degli ideali illuministici, neoclassicismo, romanticismo) e di avvenimenti storici (predominio francese, coalizione delle potenze europee, Restaurazione) che caratterizzò l’età napoleonica e quella immediatamente seguente. Il Foscolo preferì l’appassionata partecipazione alle vicende politiche della Patria e nei suoi scritti innumerevoli sono le frammistioni di genere ed in tal senso emblematico è il carme dei “Sepolcri” (la cui prima edizione fu stampata nel 1807 presso la Tipografia Bettoni di Brescia) dove l’autore contrappone gli ideali illuministi alla forza del sentimento tipica del Romanticismo: dall’adesione al principio “sanitario” contenuto nell’Editto di Saint – Claude (i cimiteri assunsero obbligatoriamente la fisionomia di fosse comuni anziché di sepolcri “privati”) si passò alla descrizione del sepolcro visto come elemento consolatore perché coltiva in ognuno la speranza di una “morte immortale” attraverso le pietose cure che i familiari avranno dei suoi resti, o delle lodi che i cittadini tributeranno alla sua memoria. IN MORTE DEL FRATELLO GIOVANNI TESTO ORIGINALE PARAFRASI 1 Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo Un giorno, se non continuerò a vagare di gente in gente, me vedrai seduto di popolo in popolo, mi vedrai seduto su la tua pietra, o fratel mio, gemendo sulla tua tomba, o mio fratello, piangendo il fior de' tuoi gentili anni caduto. la tua prematura morte. 5 La Madre or sol suo dì tardo traendo Ora solo la madre, trascinandosi a fatica per l’età parla di me col tuo cenere muto, parla di me ai tuoi resti mortali, ma io deluse a voi le palme tendo ma posso tendervi le mani senza speranza e sol da lunge i miei tetti saluto. e solo da lontano saluto la mia città e la mia casa. Sento gli avversi numi, e le secrete Sento l’avversità del destino, e gli intimi 10 cure che al viver tuo furon tempesta, tormenti che sconvolsero la tua vita, e prego anch'io nel tuo porto quiete. e prego di trovare pace nella morte. Questo di tanta speme oggi mi resta! Oggi, mi resta solo questa speranza! Straniere genti, almen le ossa rendete Stranieri, allora rendete al cuore allora al petto della madre mesta. di mia madre addolorata le mie ossa. Il sonetto presentato pocanzi appartiene alla raccolta de I sonetti ed è stato composto dal Foscolo nel 1802 per ricordare la morte del fratello Giovanni, ufficiale dell’esercito della Repubblica Cisalpina, il quale si era ucciso probabilmente per problemi legati a debiti di gioco. A seguire viene presentata l’analisi della metrica 3 e delle figure retoriche presenti nel testo. TESTO ORIGINALE METRICA E FIGURE RETORICHE 1 Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo A Schema metrico di gente in gente, me vedrai seduto B La poesia è un sonetto di endecasillabi rimati su la tua pietra, o fratel mio, gemendo A secondo lo schema ABAB, ABAB; CDC, DCD. il fior de' tuoi gentili anni caduto. B Per la divisione in sillabe bisogna tener conto di una serie di sinalefi ai versi 2, 4, 5, 7, 10, 11 e 14. 5 La Madre or sol suo dì tardo traendo A Analisi delle figure retoriche parla di me col tuo cenere muto, B L’enjambement è frequente e scandisce il ma io deluse a voi le palme tendo A ritmo del brano; e sol da lunge i miei tetti saluto. B Al verso 3 è presente una metonimia dove si usa il materiale invece del prodotto