Le Chiese E Tesori Del Medio Campidano
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Musei GENNAIO 2006 19 VISITA AI MUSEI DELLA SARDEGNA Le Chiese e tesori del Medio Campidano La nuova Provinia è ricca di bellissime chiese e di importanti raccolte di opere d'arte - Il ruolo del consorzio “Sa Corona Arrubia” per la valorizzazione del patrimonio culturale della zona di Gianfranco Leccis Area archeologica di Genna 'e mari ella nuova Provincia del letana della fine del sec. XVI. Im- di San Francesco dAssisi, sec. NMedio Campidano vi sono portante è il pozzo detto fontana XVI, vi sono diverse statue li- diversi Musei di un certo de is dolus (fontana dei dolori), gnee estofado de oro, di bottega interesse e molte belle chiese noto ora come pozzo sacro di San- sarda e di scuola napoletana. E dove spesso si trovano splendide tAnastasia, nei cui pressi in un stato realizzato, nellantico Mon- opere darte, di livello e qualità deposito votivo furono trovate ce- te Granatico, un Museo civico non inferiori ai Musei. Questa ramiche di varie epoche ora con- archeologico con reperti rinvenu- provincia provenendo da Cagliari servate nel Museo di Cagliari, e la ti nella zona dal Neolitico alletà inizia a Serramanna, grosso cen- vicina chiesa bizantina; ben rea- romana con annesso laboratorio tro agricolo, di origine punica, lizzato il Museo archeologico Vil- restauro. dove si trova la Chiesa parroc- la Abbas che contiene reperti rin- La zona archeologica e il Mu- chiale di San Lorenzo, gotico-ca- venuti nella zona dal periodo ro- seo sono gestiti dalla Coop. Tu- talana del sec. XVI, che ha un alto mano a quello medievale. Nel rismo in Marmilla tel. 070/ campanile ottagonale e allinterno Museo esiste un percorso tattile, 9300232 Museo 070/9300050 vari particolari interessanti tra cui per non vedenti. orario 9,30-13/15,30-18 (19 da 1/ la cappella di Santa Maria con un Gestito da Coop. Villa Abbas 4 a 30/9), chiuso lunedì, ingresso arco trionfale scolpito ed un reta- tel/fax. 070/9386183 orario 9-13/ a pagamento blo scultoreo. Nel Museo parroc- 16-17 (estivo 17-20), chiuso lune- Nella vicina Lunamatrona da chiale si trovano varie opere dar- dì; ingresso a pagamento visite segnalare nella Chiesa parroc- te sacra, tra cui due statue estofa- guidate su prenotazione e per chiale di San Giovanni Battista, do de oro di San Carlo Borromeo gruppi nel centro storico e nel ter- sec. XVI, il retablo di Santa Maria e di SantAngelo (langelo custo- ritorio Internet www.coopvil- attribuito ad Antioco Mainas, sec. de) di bottega napoletana del labbas.sardegna.it XVI, ed un pulpito di pannelli li- 600. Nelle vicinanze del paese ci gnei policromi del 1691. Nelle vi- Museo delle tradizioni e delle sono le terme di Santa Maria, le cinanze si trovano alcuni piccoli memorie religiose, Chiesa San- Termae Neapolitanae utilizzate paesi con belle chiese che conser- tAngelo, piazza Venezia 1, tel. dai romani, con i resti ancora visi- vano notevoli opere darte sacra e 070/9130248 aperto Martedì e torio, Casa Steri di Siddi, la mo- Eleonora dArborea, del sec. XIV, bili, e le rovine del castello di altri particolari come le caratteri- Giovedì 16-19 Sabato 10,30- stra Turcus e Morus di Gonno- lunico abitabile dellIsola. Fu te- Monreale, una piazzaforte del stiche case, spesso con magnifici 12,30 17-20 chiedere conferma stramatza. Altri Musei sono in atro di vari avvenimenti storici giudicato di Arborea. Sono in cor- portali. A Ussuramanna si trova tel. 334/3131893 ingresso gratui- preparazione. nel periodo giudicale e durante la so lavori di restauro del castello, un Museo delle erbe spontanee e to; Internet web.tiscali.it/ Per informazioni Centro turi- conquista aragonese. Allinterno della cinta muraria, che aveva ben della cultura contadina. museo_serramanna smo Culturale 070/939999 oppu- si trova un Museo Storico, che otto torri, e dellantico borgo; si A Siddi cè la Chiesa parroc- Nella regione centrale della re 070/9341009 fax 070/9341135 contiene cimeli del periodo risor- renderà più agevole laccesso, con chiale della Visitazione della Be- Marmilla e zona adiacente, è di e.mail museoterritoriale@tisca- gimentale (dal 1800 al 1918), del- una scalinata, e con automezzi na- ata Vergine, sec. XVIII, con inte- grande importanza il fatto che, da li.it Internet www.sacoronarru- le guerre coloniali di Libia ed vetta. ressanti arredi lignei, e in perife- alcuni anni, è sorto il Consorzio bia.it. Etiopia e della guerra 1940-45; Villanovaforru è un piccolo ria la Chiesa di San Michele Ar- Turistico Sa Corona Arrubia A Sanluri, uno dei centri princi- una raccolta di ceroplastiche di centro che ha solo 700 abitanti cangelo, sec. XIII, romanica con (la Corona rossa, il nome deriva pali della zona, è diffusa, come in circa 400 pezzi eseguite tra il ma grazie ad uneccellente capa- influssi arabi: sullarchitrave da un punto specifico della giara diverse altre località, la passione 1500 ed il 1900, epistolario cità amministrativa ed alla della navata minore sono scolpi- di Serri), creato tra alcuni comuni per la storia medievale e si è costi- DAnnunzio - Villasanta; parco valorizzazione delle risorse stori- te le figure di Adamo ed Eva e per la valorizzazione della zona, tuita una Compagnia darmi me- delle artiglierie. Vicino sorgeva che, ha saputo creare uno svilup- della caduta di Lucifero ad opera che ha avviato diverse importanti dievali. Vi sono di discreto inte- una fortezza di cui resta molto po turistico culturale, tra laltro di San Michele, curiosamente ro- iniziative, e ora ampiamente svi- resse vari edifici e diverse chiese: poco, sa Potta de su Casteddu. sono sorti alberghi e bed & bre- vesciata. In paese si trovano il luppatosi. Liniziativa deriva dal- la parrocchiale Nostra Signora tel. 070/9307105 - E di pro- ckfast che hanno portato alcuni Museo civico Ornitologico, nei lidea di creare qualcosa per far delle Grazie, barocco piemontese, prietà privata dei conti Villasanta: posti di lavoro ed un migliora- locali che un secolo e mezzo fa conoscere una zona interna, che col campanile in parte del sec. i fondi ricavati dal pagamento del- mento economico. Prima di arri- ospitavano lOspedale Managu, rimane al di fuori degli itinerari XVI, allinterno varie opere dar- lingresso sono destinati alla Fon- vare al paese si trova il parco ar- lunico mai esistito in questa turistici, e favorire delle possibili- te sacra: dipinti (un retablo di dazione Gen. Nino Villasanta per cheologico di Genna Maria (il zona, dove si trovano oltre 200 tà di lavoro. È una zona ricchissi- scuola sarda del sec. XVI forse di la gestione e manutenzione del nome autentico era Genna e esemplari divisi in 21 ordini e 50 ma di testimonianze dellantichi- Antioco Mainas), arredi e varie complesso; visitabile su appunta- mari, porta del mare, ma venne famiglie, quasi tutte presenti nel- tà, in particolare del periodo nura- sculture lignee (tra laltro due sta- mento; a richiesta visite speciali e modificato da geografi piemon- lhabitat sardo, con rarità come il gico, e di monumenti, soprattutto tue di San Giuseppe con bambino guide anche in lingue straniere tesi, comè avvenuto in molti al- gobbo ruginoso o la gallina pra- chiese e opere darte sacra. La e di San Giovanni Battista, di le- Nelle vicinanze di Sardara sor- tri casi), un complesso nuragico taiola e il fiorancino, luccello sede è a Villanovaforru ma le ini- gno intagliato, estofado de oro, ge il castello del Monreale che ha composto da un nuraghe in conci più piccolo dEuropa ziative riguardano molti dei centri policromato e dorato, opera di dato il nome alla zona. Il centro di marna e arenaria, costruito a tel. 070/9399800 347/5116787 abitati che formano quasi una cit- Francesco Marsiello, scultore na- storico è molto bello e ben risiste- partire dal sec. XIII a.C., circon- orario 10-13/16-19, chiuso lune- tà di 36.000 abitanti. Sono stati in- poletano residente a Cagliari, del mato con alcuni palazzetti di ec- dato da un antemurale con cinque dì, ingresso a pagamento dividuati vari circuiti: le sepoltu- 1633). Altre chiese sono lOrato- cellente architettura, la Chiesa torri e da un villaggio dove vi ed il Museo delle tradizioni re megalitiche, i nuraghi e le for- rio di SantAnna, probabilmente parrocchiale della Beata Vergine sono ampie tracce di piccole fon- agroalimentari della Sardegna di tezze nuragiche, le chiese, i reta- del sec. XVI, San Lorenzo, del Assunta (dove vi sono un organo derie e laboratori. E situato in casa Steri, una tipica casa campi- bli, le statue estofado de oro, i pic- sec. XIV ma forse più antica (una del sec. XVIII e alcune pregevoli una posizione strategica in quan- danese: si possono visitare i loca- coli paesi e i paesi scomparsi, i delle due campane è datata 1320), sculture estofado de oro: le statue to può controllare il territorio dal li per labitazione, quelli relativi Musei, i luoghi del verde e natura- con un pulpito secentesco ed una di San Bartolomeo, tra le più bel- golfo di Cagliari a quello di Ori- alla trasformazione dei prodotti listici, elencati in una Guida del statua di Nostra Signora dItria; le della Sardegna, di bottega ro- stano nonché le vie di accesso per agricoli, i ricoveri per gli anima- territorio con la descrizione dei San Pietro datata con un iscrizio- mana della prima metà del sec. il massiccio del Gennargentu. Il li da lavoro e da cortile. In parti- vari paesi, in vendita nella zona. Il ne del 1377; San Martino vesco- XVII, i busti di San Pietro e di villaggio fu abbandonato im- colare si può seguire la storia Consorzio ha ideato un biglietto vo, romanica. Nel convento dei San Paolo, di bottega napoletana provvisamente nel VIII sec.