Roma: presentata la “ Carta della predisposizione al dissesto franoso”

Negli ultimi anni numerosi eventi naturali, meteorici e sismici, hanno coinvolto il nostro territorio, provocando numerosi episodi di frana. Dunque l’attività di valutazione e quantificazione dei rischi dovuti a frane riveste una notevole complessità e richiede la disponibilità di metodologie di analisi anche sofisticate e soprattutto una conoscenza approfondita del territorio, sia nei suoi aspetti fisici, sia in merito alle caratteristiche di vulnerabilità dell’edificato e al livello di esposizione di beni e persone. È necessario quindi il coinvolgimento di diverse professionalità ed anche una sinergia tra le amministrazioni chiamate a vario titolo ad operare sul territorio.

Queste le parole dell’assessore provinciale alle Politiche dell’Agricoltura, Aurelio Lo Fazio nel corso del convengo “Analisi del territorio per la prevenzione del rischio da frana nella provincia di Roma. Strumenti per un’efficace politica di pianificazione e gestione del territorio” in cui è stata presentata “La “Carta della predisposizione al dissesto franoso”, un progetto sviluppato dal Servizio Geologico della Provincia di Roma, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università Roma Tre e la società Ati Geomap, per la valutazione dei rischi idrogeologici del territorio provinciale, per la gestione dei procedimenti autorizzativi, per supportare i servizi di viabilità, edilizia scolastica, protezione civile e più in generale le attività di gestione del territorio.

La “carta” prende in esame un’area negli ultimi anni soggetta ad eventi franosi e che, in ripetute occasioni, hanno causato l’interruzione forzata della viabilità lungo alcune principali strade di collegamento. Tra qualche giorno sarà possibile per gli enti locali, in particolare Regione Lazio e Comuni interessati, consultare lo studio sul nostro sito all’indirizzo www.provincia.roma.it. è in programma, per ampliare lo studio, un’analisi del litorale romano per avere una mappatura sempre più completa del territorio provinciale.

L’area esaminata è quella del bacino idrografico dell’Aniene e comprende il sottobacino di ed i territori comunali di , , , , , , Rocca S. Stefano e Canterano. L’attività di controllo è stata estesa anche al territorio dei Monti Prenestini e dei Colli Albani ed in particolare ai Comuni di , Castel S. Pietro, Colonna, , e . Nel biennio 2009-10 lo studio per la realizzazione della ‘carta’ ha preso in esame anche il dissesto idrogeologico dei Comuni di Cave, e .