Studio Della Sismicità Dell'alto Bacini Dell'aniene
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Direttore Enzo Boschi Comitato di Redazione Cesidio Bianchi Tecnologia Geofisica Rodolfo Console Sismologia Giorgiana De Franceschi Relazioni Sole-Terra Leonardo Sagnotti Geomagnetismo Giancarlo Scalera Geodinamica Ufficio Editoriale Francesca Di Stefano Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Via di Vigna Murata, 605 00143 Roma Tel. (06) 51860468 Telefax: (06) 51860507 e-mail: [email protected] STUDIO DELLA SISMICITÀ DELL’ALTO BACINO DELL’ANIENE (APPENNINO CENTRALE - ITALIA) E CATALOGO SISMICO DI AREA Molin D.*, Rossi A.**, Tertulliani A.** e Verrubbi V.*** * Servizio Sismico Nazionale, Via Curtatone 8, 00185 Roma. ** Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Via di Vigna Murata 605, 00143 Roma. *** ENEA, AMB-CAT-GET, C.R. Casaccia, Via Anguillarese 301, 00060 S. Maria di Galeria, Roma. Diego Molin, A. Rossi, Andrea Tertulliani e V. Verubbi: Studio della sismicità dell’alto Bacino dell’Aniene... INDICE 1. Premessa .......................................................................................................................... pag. 7 2. Database sismico di riferimento ...................................................................................... pag. 8 3. Attività sismica di origine locale ..................................................................................... pag. 12 3.1. I terremoti medioevali di Subiaco ........................................................................... pag. 13 3.1.1. I terremoti del 1216 e 1227 ............................................................................. pag. 13 3.1.2. Il terremoto del 1299 ....................................................................................... pag. 15 3.1.3. Il terremoto del 1348 ....................................................................................... pag. 16 3.2. I terremoti del secolo XVIII .................................................................................... pag. 17 3.2.1. Il terremoto di Affile del 1759 ........................................................................ pag. 18 3.2.2. I terremoti del gennaio 1766 ........................................................................... pag. 18 3.3. I terremoti dei secoli XIX e XX .............................................................................. pag. 19 3.3.1 Il terremoto di Canterano dell’11 marzo 2000 ................................................. pag. 19 3.4. Analisi dell’attività sismica di origine locale .......................................................... pag. 21 4. Attività sismica di origine esterna - Terremoti principali ................................................ pag. 24 5. Effetti dei terremoti all’abbazia di Santa Scolastica ....................................................... pag. 25 5.1. Principali terremoti .................................................................................................. pag. 25 5.2. Indagini geologiche nell’area dell’abbazia .............................................................. pag. 28 5.3. Considerazioni ......................................................................................................... pag. 30 6. Sismicità dell’Alto Aniene e conclusioni ........................................................................ pag. 31 Bibliografia .......................................................................................................................... pag. 32 Appendice ............................................................................................................................ pag. III Diego Molin, A. Rossi, Andrea Tertulliani e V. Verubbi: Studio della sismicità dell’alto Bacino dell’Aniene... 1. Premessa 1992). L’evoluzione geodinamica neogenico- In seguito al Convegno “ANIENE ‘97 - quaternaria, a partire dal Messiniano, ha inizia- Ambiente e Territorio dell’alta Valle. Stato to a coinvolgere il settore di catena in cui ricade attuale delle conoscenze e prospettive di l’area considerata mediante una strutturazione Gestione e Sviluppo” (Subiaco, 10-12 dicembre polifasica in thrust embricati sequenzialmente 1997), al quale hanno partecipato enti locali, verso NE, ossia a vergenza nord-orientale (Bally regionali e nazionali, sono state condotte presso et al., 1986), a cui ha fatto seguito una tettonica l’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), il distensiva, ad andamento NW-SE (Salvini e Servizio Sismico Nazionale (SSN) e il Dip. Storti, 1992; Cavinato et al., 1992). Ambiente dell’ENEA indagini e ricerche per Durante l’ultima importante fase tettonica definire in modo dettagliato la sismicità dell’a- compressiva, avvenuta nel Pliocene inferiore, si rea corrispondente all’alta valle del fiume sono verificati importanti sovrascorrimenti con Aniene, precisamente alla parte di bacino imbri- vergenza orientale. Le unità sabine, già struttu- fero a monte di Roviano. Tale area, situata rate in senso appenninico dalle precedenti fasi sull’Appennino laziale immediatamente ad compressive, vengono spinte verso E fino ad ovest del confine con l’Abruzzo, ricade quasi accavallarsi sull’edificio carbonatico della piat- per intero nel settore orientale della provincia di taforma laziale-abruzzese. La linea lungo la Roma ed in piccola parte in quella di Frosinone; quale è avvenuto il sovrascorrimento delle unità comprende i territori dei comuni di Affile, bacinali sulle unità di piattaforma è nota in let- Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, teratura come linea Olevano–Antrodoco. Questa Arsoli, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, separa due domini strutturali ben diversi ed ha Cervara di Roma, Filettino, Jenne, Marano un’importanza primaria sull’assetto geometrico Equo, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano, della catena. Malgrado ciò, la linea Roiate, Roviano, Subiaco, Trevi nel Lazio e Olevano–Antrodoco assume un carattere secon- Vallepietra. dario nella dinamica della strutturazione della L’alto Aniene è situato in prossimità di catena appenninica, in quanto essa si è attivata, importanti aree sismogenetiche dell’Appennino o quantomeno ha avuto una ripresa, in tempi centrale (Fucino, Aquilano, Frusinate), ma al successivi alla strutturazione della catena a thru- suo interno non sembra abbiano avuto origine st messiniana, dando origine a thrusts fuori terremoti di elevata magnitudo (M≥6), come sequenza (Cipollari e Cosentino, 1992). risulta dal Catalogo parametrico dei Terremoti La tettonica distensiva, alla quale si deve italiani (Gruppo di Lavoro CPTI, 1999). La la disarticolazione dell’edificio a falde struttura- distribuzione delle Massime intensità macrosi- tosi durante le fasi compressive, è ancora attiva smiche osservate nei comuni italiani (Molin et ed è responsabile della sismicità che si osserva al., 1996) indica per l’area valori compresi tra nell’alto Bacino dell’Aniene e nelle aree limi- l’VIII ed il IX grado della scala macrosismica trofe. Inoltre, questa tettonica ha determinato Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS, 1930), valori l’assottigliamento della crosta lungo la fascia che risultano, nel contesto dell’Italia centrale, tirrenica favorendo la risalita, a partire dal intermedi tra quelli decisamente elevati della Pleistocene medio, del magma che ha generato fascia mediana della catena appenninica, uguali il distretto vulcanico Albano; questo si trova o superiori al X grado MCS, e quelli più mode- immediatamente ad W dell’area studiata ed è sti delle aree situate all’interno del litorale tirre- caratterizzato da una sismicità tipica delle aree nico laziale, generalmente non superiori al VII vulcaniche. grado MCS. Le indagini e le ricerche di sismologia I termini litologici affioranti nell’alto hanno portato alla compilazione di un catalogo bacino dell’Aniene sono afferibili a diverse sismico per scosse di origine locale di ogni unità paleogeografiche; schematizzando, nella intensità e tipologia e all’esame dei principali parte orientale dell’area (Monti Simbruini) sono terremoti di origine esterna, precisamente di presenti litologie legate a facies di piattaforma quelli che hanno prodotto danni in almeno un carbonatica di età compresa fra il Trias superio- centro abitato dell’Alto Aniene, raggiungendo re e parte del Cretacico superiore, mentre nella quindi come minimo intensità di V-VI grado parte occidentale (Monti Ruffi) affiorano termi- MCS. Nel complesso, i dati raccolti hanno per- ni in facies di transizione e di bacino del messo di definire con buona attendibilità i carat- Miocene medio. Tra queste due unità paleogeo- teri della sismicità dell’area e di comprendere, grafico-strutturali affiorano, soprattutto nella considerando anche aspetti geologici, le proba- parte meridionale dell’area, depositi silicoclasti- bili cause di alcuni forti ed anomali risentimen- ci del Miocene medio-superiore (Damiani, ti sismici osservati all’abbazia di Santa 7 Diego Molin, A. Rossi, Andrea Tertulliani e V. Verubbi: Studio della sismicità dell’alto Bacino dell’Aniene... Scolastica, situata nei pressi di Subiaco. macrosismici e nella compilazione di cataloghi e repertori (ad esempio: Agamennone, 1897 e 1904; Cancani, 1900, 1901, ecc.; De Rossi, 2. Database sismico di riferimento 1874-1890; Cavasino, 1926, 1927; ecc.). Per le scosse caratterizzate da Io>V grado Il database sismico risultato dalle indagi- MCS sono stati anche consultati il Catalogo ni effettuate (vedi Appendice) è essenzialmente Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI; costituito dall’elenco dei terremoti individuati Gruppo di Lavoro CPTI, 1999), il Catalogo dei ed esaminati. Come già detto in premessa, sono forti terremoti in