Tromba D'aria E Violento Temporale Tra Falerna E Gizzeria, Danni E Disagi
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26/8/2021 Violento temporale tra Falerna e Gizzeria, danni e disagi - LIVE MALTEMPO CALABRIA Tromba d’aria e violento temporale tra Falerna e Gizzeria, danni e disagi - LIVE VIDEO E FOTO | Tetti divelti, tensostrutture del lungomare spazzate via e allagamenti a causa del vento e delle forti piogge. Disagi anche a Nocera Terinese 278 di Redazione 26 agosto 2021 10:54 Tetti divelti, tensostrutture del lungomare spazzate via, danni e disagi. È quanto avvenuto nelle ultime ore tra Falerna e Gizzeria dove si è abbattuto un violento temporale. Diverse strade e sottopassi sono allagati a causa delle forti piogge. Danni anche alle vetrate di alcuni locali causati da tavolini e sedie spazzati via dal forte vento. Alcune auto in sosta, inoltre, sono state danneggiate da materiale che è stato letteralmente trasportato dal vento. Disagi anche alla circolazione veicolare dovuti ad allagamenti delle strade https://www.lacnews24.it/cronaca/violento-temporale-tra-falerna-e-gizzeria-danni-e-disagi--live_141744/ 1/3 26/8/2021 Violento temporale tra Falerna e Gizzeria, danni e disagi - LIVE e dei sottopassi. I vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia Terme stanno effettuando tutte le verifiche del caso. Non risultano al momento danni a persone. Intensi temporali, come da previsioni meteo, si sono abbattuti anche anche sul capoluogo, nella zona della Presila e nel Crotonese. Richiedi il prestito fino a 100.000€ e avvia subito il tuo cantiere Con X Instant di Banca AideXa puoi ottenere in 48h l’importo. 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La zona è stata messa in sicurezza dagli operatori comunali che hanno rimosso i rami dalla strada e chiuso l'accesso all'area per prevenire incidenti. https://www.lacnews24.it/cronaca/violento-temporale-tra-falerna-e-gizzeria-danni-e-disagi--live_141744/ 3/3 Si legge in: 3 minuti Cambia colore: LA RIFLESSIONE «I boschi di Calabria: una enorme ricchezza gestita male» Il disastro ambientale provocato dagli incendi che in quest’estate particolarmente calda hanno distrutto ettari di bosco e danneggiato la vita di molte persone è seriamente preoccupante, non solo … Pubblicato il: 24/08/2021 – 17:44 di Rosangela Filice* x Modificare-PDF.com Conversione rapida in PDF APRI x Il disastro ambientale provocato dagli incendi che in quest’estate particolarmente calda hanno distrutto ettari di bosco e danneggiato la vita di molte persone è seriamente preoccupante, non solo per le conseguenze devastanti prodotte, ma anche per le modalità con cui vengono affrontate le problematiche legate alla salvaguardia del patrimonio naturale. Emerge infatti la mancanza di una visione organica da parte delle amministrazioni pubbliche nell’affrontare le questioni inerenti allo sviluppo delle aree interne verso le quali le suddette amministrazioni dimostrano purtroppo sistematica indifferenza. Negli ultimi anni si parla tanto di piantare alberi in Italia, ma il vero problema è la salvaguardia degli alberi e dei boschi esistenti. Da circa cinque anni, infatti, la supercie forestale nazionale ha superato quella esistente prima che i Romani disboscassero la Penisola italiana. Siamo ricchissimi di foreste ma di foreste “povere”, abbandonate, non gestite o, quando lo sono, mal gestite e inne bruciate, come i boschi pubblici statali, regionali e comunali dimostrano. La Calabria è la Rosangela Filice regione più ricca di foreste del Mediterraneo, tra le più importati in Italia e in Europa, eppure il demanio forestale regionale non ha da decenni un Piano di Gestione Forestale (Pgf). Senza Pgf il bosco, non gestito e trascurato, è esteticamente “brutto”, quasi inguardabile e completamente inutilizzabile. Un bosco siffatto, che vede la biodiversità minacciata, ecologicamente non funziona e non produce sviluppo socio-economico. I nostri boschi, infatti, non sono ecosistemi naturali, tutt’altro. Sono ecosistemi agro-forestali ovvero, un vero e proprio “capitale” che, attraverso l’attività responsabile dell’uomo, genera un circolo virtuoso di economia (legno, frutti di bosco, funghi e prodotti zootecnici), di produzione elevata di ossigeno, di tutela della biodiversità, assicurando quell’equilibrio dinamico indispensabile per assicurare un bosco resistente a tutte le avversità tra cui i catastroci incendi. Pertanto l’azione dell’uomo deve essere improntata non ad uno sfruttamento indiscriminato ed intensivo delle risorse boschive ma ad una gestione oculata di tali risorse, volta a coglierne i frutti anche economici che periodicamente vengono generati da tale capitale sotto forma di veri e propri interessi. Solo così l’uomo preserva biodiversità, genera economia, conserva bellezza e difende il territorio dagli incendi e dal dissesto idrogeologico. Se nei decenni scorsi le autorità competenti avessero gestito le foreste per creare economia asportando la massa legnosa in eccesso, oggi diventata massa combustile pregiata per gli incendi; se avessero puntato a un controllo della massa secca (in estate benzina allo stato puro) con l’utilizzo delle vacche, delle pecore e delle capre e col coinvolgimento degli allevatori; se la Regione, lo Stato, le Aree protette avessero conservato l’ecientissimo sistema delle fasce parafuoco e delle piste forestali, fondamentali per i mezzi antincendio e di soccorso, oggi avremmo decine di migliaia di ettari di bosco ancora vivi e lussureggianti con paesi che, grazie allo sviluppo indotto da un utilizzo produttivo dei boschi, non sarebbero spopolati e non avremmo un tessuto socio-economico impoverito nella montagna italiana. Boschi ben gestiti e non abbandonati signicano decine di migliaia di posti di lavoro nell’entroterra calabrese, sia nel settore pubblico che privato forestale, zootecnico e turistico, meno dissesto idrogeologico, meno anidride carbonica, più ossigeno, foreste più variegate e ricche di biodiversità. Bisogna programmare con urgenza la gestione delle foreste in modo responsabile ed equilibrato,x per non assistere ancora, tra qualche anno, alle liturgie vittimistiche di istituzioni che, non facendo il proprio dovere, niscono col ritenersi parte lesa, quando invece sono pienamente coinvolte dalle responsabilità che ipotecano il futuro dei nostri territori. x E' vietata la riproduzione. Tutti i diritti sono riservati. Giovedì 26 agosto 2021 [email protected] Primo piano 9 EMERGENZA INCENDI La parola ai sindaci «Agli amministratori lasciati pochi poteri sulla prevenzione» Il fuoco arrivato nelle scorse settimane alle porte di Isca, nel Basso Jonio Soveratese di DARIO MACRÌ strategie di prevenzione, pro- li”». grammazione e coordinamento Ogni occasione è buona per LA NOTA Oliva: «In tre anni altri mille in pensione» CATANZARO – «Noi sindaci non degli interventi, nonché tempe- chiedere allo Stato maggiori ri- abbiamo grossi poteri per attuare stività delle azioni di soccorso. sorse, maggiori finanziamenti. «L’esercito di forestali non c’è più azioni di prevenzione degli incen- Ma posto che le strategie di pre- Ma, ad esempio, nell’incontro di di, la soluzione più immediata venzione spettano principalmen- martedì, gli amministratori in- può essere quella di realizzare te alla Regione, che cosa avrebbe- tervenuti non hanno chiarito co- Pensare al futuro di Calabria Verde» delle strade tagliafuoco». Luigi ro potuto fare i sindaci, oltre alle me userebbero questi fondi. «Cer- Aloisio, sindaco di San Sostene ordinanze “di rito” sulla pulizia tamente li impiegherei per acqui- CATANZARO – La visita del mi- dall’Azienda, ai quali si aggiun- nonché presidente dell’Unione dei terreni privati? stare uomini e mezzi per il con- nistro delle Politiche agricole, gono 1.627 uomini che lavora- dei Comuni del Versante Ionico, «Appunto, in primo luogo le trollo del territorio – spiega Aloi- Stefano Patuanelli ha fornito no per i Consorzi di bonifica e i territorio del Basso Jonio Sovera- strade tagliafuoco – sio – Insomma, come l’occasione di mettere in luce il 30 del Parco delle Serre. Noi – tese devastato afferma Aloisio – per Unione dei Comuni lavoro svolto dagli operai aggiungeva Oliva - ne avevamo dagli incendi le quali però non è fa- noi chiederemo fondi idraulico-forestali e dal perso- in gestione 3.300 all'inizio «Importante nelle ultime cile ottenere le auto- per acquistare piccole nale dell’Azienda “Calabria Ver- dell’anno. Considerato che ne settimane, ha rizzazioni cosiddette autobotti per interve- de”, A fare chiarezza davanti al vanno in pensione 300 all’anno, realizzare le idee piutto- idro-geologiche e pae- nire immediatamente ministro Patuanelli è stato l’as - ne sono rimasti 3.000, distri- sto chiare su saggistiche dalla Re- sui principi d’incendi. sessore regionale alla Foresta- buiti in maniera eterogenea sul le strade quello che le gione. Nel mio comu- Nelle scorse settimane zione, Gianluca Gallo. «Oggi la territorio regionale dal Pollino amministra - ne sono stato fortuna- capitava di avvistare forestazione calabrese costa ol- all'Aspromonte. Nel prossimo tagliafuoco» zioni possono to in