Libretto Album Dal Fronte PD
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
LA GUERRA E LA MEMORIA Il 24 maggio 1915 l'Italia entrò in guerra a fianco di Inghilterra e Francia contro Austria e Germania. Il conflitto era iniziato il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto a Sarajevo il 28 giugno 1914. Le prime operazioni militari videro la rapida avanzata dell'esercito tedesco in Belgio, Lussemburgo e nel nord della Francia, azione fermata però dagli anglo-francesi con la prima battaglia della Marna nel settembre 1914. Con il contemporaneo attacco dei russi da est, il conflitto degenerò in una logorante guerra di trincea che si replicò su tutti i fronti fino al termine delle ostilità. Diverse altre nazioni si schierarono contro gli Imperi centrali, spesso non entrando nel conflitto armato, ma fornendo importanti aiuti economici. La guerra si concluse definitivamente l'11 novembre 1918 quando, prima l’Austria, poi la Germania firmarono l'armistizio imposto dagli Alleati. I maggiori imperi esistenti al mondo, tedesco, austro- ungarico, ottomano e russo si estinsero, generando diversi stati nazionali che ridisegnarono completamente la geografia politica dell'Europa e di altri continenti. 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa). Circa 10 milioni caddero sui campi di battaglia e circa 7 milioni furono le vittime civili, non solo per gli effetti diretti della guerra ma anche per le conseguenti carestie ed epidemie. A dare le dimensioni di una tragedia epocale, si aggiunsero quasi 8 milioni di dispersi e più di 22 milioni di feriti. Tra gli italiani si contarono 650.000 militari morti e circa 600.000 civili. L'Album di Arturo De Sanctis è uno spaccato di questi tragici avvenimenti in uno dei tanti fronti della Grande Guerra: quello dolomitico dell'Alto Cordevole. Un fronte di montagna dove l’obiettivo ambizioso e assurdo dei generali era quello di valicare rapidamente i passi alpini, per avanzare poi lungo le vallate e, addirittura, verso Vienna! Ma il confine italo-austriaco, che correva per 370 chilometri lungo l’arco alpino, costituiva un nemico infido e implacabile di rocce e ghiacci. Così si sparse solo sangue e morte e il fronte fu abbandonato dopo 2 anni senza nessuna conquista. L’Album fu ideato da Arturo come un progetto di ricordi personali di un giovane ufficiale chiamato ad una "impresa" che tutti ritenevano di breve durata. Non fu così e le 210 pagine arrivano oggi a noi come testimonianza viva dei 2 anni di guerra vissuti da Arturo. In essa, i toni tragici e freddi della storia ufficiale sono smorzati dal racconto per immagini di giornate di normale quotidianità che quelle giovani generazioni cercavano di vivere in quei tragici luoghi, inconsapevoli dei loro destini. La vastissima raccolta di fotografie (550), di disegni originali (40), di decorazioni su ogni pagina dell’Album e i moltissimi documenti raccolti, quasi tutti prodotti in contemporanea con gli avvenimenti vissuti, costituiscono un opera di valore storico, artistico e umano e, grazie alla grande attenzione usata nei 100 anni per la loro conservazione, diventa oggi un grande contributo alla memoria collettiva. (Andrea Morelli - Settembre 2015) ARTURO DE SANCTIS - BIOGRAFIA BREVE Arturo De Sanctis nasce a Teramo il 6 novembre 1889, ultimo dei nove figli di Carlo (1845 -1903). Si laurea in Giurisprudenza a Roma alla fine del 1912. Dopo la laurea frequenta il Corso Ufficiali alla Scuola Militare di Modena e, nominato Sottotenente a novembre 1915 (foto a sinistra), dopo l'entrata in guerra dell'Italia, è inviato al Fronte Dolomitico dell'Alto Cordevole in forza all’81° Reggimento di Fanteria Brigata Torino. Qui gli vengono assegnati compiti di istruttore presso il Comando di Reggimento e, a gennaio 1917 riceve la nomina a Tenente e successivamente a comandante di Compagnia. Al fronte Arturo De Sanctis si distingue per numerosi atti di coraggio. Riceve un encomio solenne "per aver recuperato cadaveri di soldati caduti presso i reticolati nemici". Gli viene conferita la medaglia d’argento perché: “In occasione di un violento attacco del nemico, benché contuso in più parti, col proprio contegno fermo e sereno, animava i dipendenti a respingere l'avversario con tenacia e vigorosa lotta corpo a corpo e volgerlo in fuga infliggendogli notevoli perdite". Dall' agosto 1917 la Brigata Torino viene trasferita sul fronte dell'Isonzo dove, tre giorni dopo la disfatta italiana di Caporetto, il 27 ottobre 1917, Arturo De Sanctis è ferito al braccio sinistro nel Vallone del Grillo (Volkovniak). Per il suo comportamento riceverà la medaglia di bronzo perchè: “Per quattro giorni di seguito, sotto il violento bombardamento nemico, fu volontario e valido collaboratore del Comando. Ferito, lasciava il suo posto solo quando le sofferenze della ferita glie lo imposero”. Con il ferimento termina il periodo in guerra di Arturo De Sanctis. Viene curato in vari ospedali fino a giungere a quello anglo-americano del Celio a Roma. Qui, il 7 novembre 1918, riceve la nomina a Capitano. Dal 19 marzo 1922 viene posto in congedo illimitato dalle Forze Armate. Arturo De Sanctis si trasferisce a Milano dove sposa Gina Ceppi e lavora come conslente legale della RAS. A Milano incontra e frequenterà di nuovo Armando Pomi, il suo "sergente-disegnatore", con cui ha condiviso gli anni della guerra. Pomi, diventato famoso illustratore pubblicitario, completerà le decorazioni dell'Album voluto da Arturo alla partenza per il fronte e già in parte da lui illustrato nei momenti di pausa dalle battaglie. Nonostante la lontananza, Arturo De Sanctis torna frequentemente nella sua amata Spoltore dove, alla fine degli anni '50, pensionato, vi si stabilisce definitivamente fino alla morte avvenuta il 14 maggio 1964. L'ALBUM DI ARTURO DE SANCTIS L'Album è stato realizzato da Arturo De Sanctis di Spoltore come suo ricordo personale della Grande Guerra del '15-'18. Fu arruolato come ufficiale nell'81° Reggimento della Brigata Torino destinata al fronte dolomitico dell'Alto Cordevole da maggio 1915 e, da agosto 1917, sul fronte dell'Isonzo dove venne ferito. Arturo De Sanctis fu decorato con medaglia d'Argento e di Bronzo. Rilegato in pelle con i simboli della famiglia De Sanctis, l'Album è costituito da 210 pagine, quasi tutte con decorazioni che contornano le 535 fotografie realizzate al fronte. La grande quantità di foto presenti fa senza dubbio ritenere che l'autore, o meglio, gli autori, fossero militari del reparto di osservatori di cui facevano parte anche fotografi e disegnatori (spesso erano la stessa persona). I primi fotografavano il territorio da ogni posizione e angolazione. I disegnatori, "copiando" da queste immagini, realizzavano la grafica secondo le esigenze dei comandi. L'Album esprime molto chiaramente queste modalità operative. Infatti, delle 535 foto contenute (per la maggior parte di paesaggio) solo una minima parte possono essere ritenuti scatti personali di Arturo De Sanctis. È invece più probabile che, avendo lui avuto compiti nei comandi per tutto il periodo di guerra, abbia avuto la possibilità (e il permesso) di raccoglierle o di farne stampare copie personali. Questo è confermato dalla scoperta che anche nell'Album del sottotenente Giuseppe Vantini (presente al fronte con De Sanctis in forza all'81°) sono state ritrovate foto identiche provenienti dallo stesso negativo. L'album ha alcuni aspetti che ne contraddistinguono la preziosità e lo differenziano da tanti altri realizzati dai partecipanti alla Grande Guerra. Per gran parte è stato redatto "in contemporanea con la successione degli avvenimenti": quindi al fronte.Nelle pagine dell'Album le fotografie sono tutte contornate da disegni e 40 di esse sono costituite da disegni originali ad acquarello, china e matita, realizzati per la maggior parte da Armando Pomi, un "sergente-pittore" dell'81° e alcuni da Achille Ferraro (disegni delle armi). De Sanctis e Pomi, dopo la guerra, si frequentarono di nuovo a Milano (entrambi nella città per lavoro) e qui, Pomi, diventato famoso illustratore pubblicitario, completò le decorazioni dell'Album. Alcune furono anche realizzate dal fratello del De Sanctis, Italo e da Giuseppe D’Albenzio (noti pittori della prima metà del Novecento di Spoltore). Nell'Album sono presenti diversi formati di stampa fotografica, motivo dell'esistenza di vari tipi di apparecchi fotografici compresi quelli a lastre. Se Arturo De Sanctis aveva con se una fotocamera personale, poteva essere una Kodak Vest Pocket, nel formato 6,5 x 4. L’Album voluto da Arturo De Sanctis come documento di ricordi personali, arriva oggi a noi come testimonianza viva dei suoi 2 anni di guerra fino al suo ferimento sul fronte dell'Isonzo, il 27 ottobre 1917. Una particolarità riguarda il fatto che ci sono solo scatti del fronte dolomitico che viene abbandonato il 26 agosto del 1917 dalla Brigata Torino destinata al fronte dell’Isonzo dove le truppe italiane erano in grave difficoltà. Segnale forse che la necessità di fotografare, che era stata indispensabile nel fronte montano, veniva meno e, in ogni caso, impegni più gravosi e rischiosi si prevedevano per l’81°. (AM) GUERRA 1914/1918 – CRONOLOGIA ESSENZIALE ANNO 1914 IN EUROPA E NEL MONDO IN ITALIA SUL FRONTE DOLOMITICO 28 Giugno L'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando viene assassinato a Sarajevo con la moglie Sofia dagli studenti serbi Gabrinovich e Princip. 23 Luglio L'Austria-Ungheria invia un ultimatum alla Serbia. 24 Luglio Inizio della mobilitazione russa. 27 Luglio Risposta parziale della Serbia all'ultimatum austriaco. 28 Luglio Inizio delle operazioni di guerra contro Serbia da parte dell'Austria. 31 Luglio Mobilitazione generale in Austria e in Germania. 1 Agosto La Germania dichiara guerra alla Russia. 2 Agosto L’Italia dichiara la sua neutralità. 3 Agosto La Germania dichiara guerra alla Francia e invade il Belgio. 4 Agosto L'Inghilterra dichiara guerra alla Germania, aver violato la neutralità del Belgio 23 Agosto Il Giappone dichiara guerra alla Germania.