Il Vostro Giornale - 1 / 2 - 29.09.2021 2
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1 È morto Gino Strada, il fondatore di Emergency: l’ultimo progetto con Renzo Piano di Redazione 13 Agosto 2021 – 14:44 Roma. È morto all’età di 73 anniGino Strada, fondatore dell’associazione umanitaria Emergency. Da tempo soffriva di problemi di cuore. Era molto amico di Don Andrea Gallo, benché dichiaratamente ateo. Tra le cose che legavano Gino Strada a Genova c’era un progetto che il medico e attivista aveva realizzato con l’architetto Renzo Piano: un ospedale per i bambini in Uganda, un centro pediatrico nelle vicinanze del lago Vittoria. “Tra noi è nata subito un’intesa su come deve essere un ospedale: deve curare, deve essere ospitale, deve dare conforto e speranza, perché trovarsi in un bel posto ha anche un valore terapeutico”, aveva detto Strada in un’intervista al Corriere della Sera. L’esperienza nei campi di guerra in varie zone del mondo ha motivato Strada e un gruppo di colleghi a fondare Emergency, un’associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo che, dalla sua fondazione nel 1994 alla fine del 2013, ha fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 16 paesi nel mondo. Al suo attivo due libri: “Pappagalli verdi: cronache di un chirurgo di guerra” e “Buskashì. Viaggio dentro la guerra”. Il Vostro Giornale - 1 / 2 - 29.09.2021 2 Nel 2001 è vincitore del premio Colombe d’Oro per la Pace, assegnato annualmente dall’Archivio disarmo a una personalità distintasi in campo internazionale. Dal 2002 è cittadino onorario della città di Empoli, dal 2003 anche della città di Montebelluna in Veneto. Ha ricevuto anche alcuni voti nello scrutinio segreto per l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2006. Nel marzo 2007, durante il sequestro in Afghanistan del giornalista de La Repubblica Daniele Mastrogiacomo ha avuto un ruolo significativo nelle trattative per la sua liberazione. Nel 2015 ha ricevuto il Right Livelihood Award. Nello stesso anno è stato candidato alla successione al Quirinale da parte del Movimento 5 Stelle. In suo onore è stato intitolato l’asteroide “248908 Ginostrada”. Il 3 febbraio 2017 a Seul, in Corea del Sud, ha ricevuto il SunHak Peace Prize, un riconoscimento per la pace istituito nel 2015 dalla signora Hak Ja Han Moon, moglie del defunto Sun Myung Moon, fondatore del Movimento dell’Unificazione. Gino Strada è stato vincitore assieme alla signora Sakena Yacoobi. I due sono stati scelti tra 227 candidati da oltre 76 nazioni. “Abbiamo perso un grande Italiano e un campione della solidarietà e difensore dei diritti umani”. Cosi l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), l’unione medica euro mediterranea (UMEM) e il Movimento internazionale Transculturale interprofessionale Uniti per Unire(UXU) esprimono le condoglianze ai familiari di Gino Strada, alla figlia Cecilia e a Emergency, ringraziandolo per tutte le lezioni di umanità e solidarietà che ha fatto nei paesi disagiati e bisognosi e per le numerose vite salvate nel mondo e in Afghanistan. “L’Italia perde un grande italiano e un campione che le ha fatto onore grazie al suo impegno costante a favore dell’eguaglianza, solidarietà, pace e diritti umani e universali. Grazie Gino, sarai sempre un esempio per tutti noi e per i bambini dei paesi arabi, africani e dell’Afganistan”. “Caro Gino, ci mancheranno il tuo esempio e le tue parole. Te ne vai mentre in Afghanistan il realismo dei signori della guerra semina solo morte e distruzione e la tragedia infinita ti dà di nuovo ragione. Sei stato cittadino del mondo e della nostra Costituzione antifascista. Grazie per averci richiamato sempre alla coerenza su principi e valori che dovrebbero essere imprescindibili per la sinistra. Ora anche gli ignavi che non ti hanno mai dato retta sulla guerra, i migranti, la sanità pubblica si diranno dispiaciuti. Grazie compagno Gino per tutte le vite che hai salvato e per gli ideali che hai tenuto vivi. Grazie per tutto quello che hai fatto per un altro mondo possibile e necessario. Un abbraccio fortissimo a Cecilia e ad Emergency dalle compagne e i compagni di Rifondazione Comunista” afferma Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea. Il Vostro Giornale - 2 / 2 - 29.09.2021.