Cum Tamquam Veri. Gli Archivi Conventuali Degli Ordini Maschili, Atti Dei Convegni Di Spezzano (16 Settembre 2005) E Di Ravenna (30 Settembre 2005), a Cura Di E
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Sezione Comune di Fiorano Modenese Soprintendenza ANAI Assessorato alle Archivistica Emilia Romagna Politiche Culturali per l’Emilia Romagna CENTRO STUDI INTERREGIONALE SUGLI ARCHIVI EccLESIASTICI CUM TAMQUAM VERI GLI ARCHIVI CONVENTUALI DEGLI ORDINI MASCHILI ATTI DEI CONVEGNI di Spezzano (16 settembre 2005) e di Ravenna (30 settembre 2005) a cura di Enrico Angiolini mucchi editore ISBN 88-7000-446-5 Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nel limite del 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633 ovvero dall’accordo stipulato tra SIAE, AIE, SNS e CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI il 18 dicembre 2000. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dal- l’editore. © Enrico Mucchi Editore s.r.l. Via Emilia Est, 1527 - 41100 Modena WWW.MUCCHIEDITORE.IT [email protected] iscritta all’AIE e all’USPI Pubblicato in Modena nel Settembre 2006 PRESENTAZIONE Con gli atti odierni il Centro Studi Interregionale sugli Archivi Ecclesia- stici di Fiorano Modenese presenta il risultato di un altro anno di lavoro dedi- cato agli archivi ecclesiastici, avviato nel 2005 con l’oramai tradizionale ap- puntamento annuale di settembre al Castello di Spezzano e alla Casa Matha di Ravenna. Il convegno, apertosi il 16 settembre a Spezzano con i saluti di Maria Paola Bonilauri, assessore alle politiche culturali del Comune di Fiora- no Modenese, di Euride Fregni, soprintendente archivistico per l’Emilia Ro- magna, e della sottoscritta, in rappresentanza della Sezione Emilia Romagna dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (come cortesemente richie- sto dal suo presidente Gilberto Zacchè e in qualità di responsabile della Com- missione sugli archivi ecclesiastici della Sezione regionale), è stato coordina- to da Angelo Spaggiari, direttore dell’Archivio di Stato di Modena; il conve- gno è poi proseguito il 0 settembre a Ravenna, con i saluti del sindaco Wid- mer Mercatali e di monsignor Giuseppe Verrucchi, arcivescovo di Ravenna- Cervia, e con il coordinamento di Giuseppe Rabotti, presidente della Socie- tà di Studi Ravennati e di Mario Fanti, soprintendente dell’Archivio Arcive- scovile di Bologna. Il Centro Studi Interregionale sugli Archivi Ecclesiastici è nato nel 1996 per volontà della Sezione Emilia Romagna dell’Associazione Nazionale Ar- chivistica Italiana e dell’allora Assessorato ai Servizi e Beni Culturali del Co- mune di Fiorano Modenese, con la collaborazione fattiva della Soprintenden- za Archivistica dell’Emilia Romagna e con il patrocinio di tutte le diocesi e arcidiocesi del territorio regionale. Nel giugno 2002, poi, il consiglio comu- nale di Fiorano Modenese approvava all’unanimità il rinnovo della conven- zione (stipulata la prima volta, nel 1997, con durata quinquennale) con l’As- sociazione Nazionale Archivistica Italiana, la quale ne aveva richiesto e solle- citato il rinnovo, motivato dai notevoli risultati scientifici conseguiti dalCen - tro e dalla piena consapevolezza, da parte di entrambe le istituzioni, dell’im- portanza di iniziative di questo genere volte alla salvaguardia e valorizzazio- ne dei beni culturali. Un ringraziamento particolare a tal fine si rivolge all’at- tuale assessore alla cultura del Comune di Fiorano Modenese, che ha creduto nella validità di questa iniziativa culturale riconfermando l’attività del Centro e apportandole il suo pieno sostegno. Con questa nuova pubblicazione il Centro giunge quindi a compiere il suo decimo anno di attività, con un curriculum di notevole rilievo e soprat- tutto con la produzione in questi anni di altrettanti volumi. L’argomento delle giornate di studio per l’anno 2005, dedicate agli archivi conventuali (con l’at- tenzione rivolta, in primis, agli ordini religiosi maschili), è stato certamente stimolante: un convegno che è stato un momento di confronto, di studio e di aggiornamento sui progetti finora compiuti e in corso di realizzazione, quindi «sullo stato dei lavori» e sulle iniziative portate avanti negli ultimi vent’an- ni in questo ambito, dopo l’imponente primo lavoro di schedatura operato dal 1985 da Giuseppe Plessi, con la sua Guida alla documentazione francescana in Emilia Romagna. Si coglie quindi l’occasione per ringraziare tutti i relatori, nonché gli enti e le istituzioni che hanno collaborato e tuttora collaborano per la prosecuzio- ne delle iniziative del nostro Centro. Soprattutto la gratitudine va, per il note- vole impegno profuso, ai tanti studiosi, ricercatori, archivisti, ai tanti soci del- l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana che hanno in questi anni col- laborato con noi, in modo del tutto disinteressato, proprio perché consapevo- li di partecipare a un progetto di grande valore culturale. Un ringraziamento particolare, quindi, ad Euride Fregni, soprintendente archivistico per l’Emilia Romagna, a Maria Parente, già funzionaria della medesima soprintendenza, a Gilberto Zacchè, presidente della Sezione regionale dell’Associazione Na- zionale Archivistica Italiana, a Giuseppe Rabotti, ad Angelo Spaggiari, a Ma- rio Fanti, ad Enrico Angiolini, curatore della pubblicazione degli atti, a Nina Maria Liverani. Uno speciale ringraziamento, come ogni anno, viene rivolto a tutte le diocesi e arcidiocesi dell’Emilia Romagna che, concedendoci il loro patroci- nio all’iniziativa e considerandola «di grande rilievo ecclesiale e culturale», ci hanno spronato a continuare nel nostro lavoro, validamente supportandolo: grazie in particolare all’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Giuseppe Verrucchi, a monsignor Adriano Tollari, delegato arcivescovile per i beni cul- turali dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, a padre Berardo Rossi. Ma gra- zie ancora, infine, all’amministrazione comunale di Fiorano Modenese per il fattivo impegno profuso fino ad oggi, ed un particolare ringraziamento si ri- volge ad Alessandra Alberici, dell’Ufficio Cultura dello stesso Comune, per l’esemplare organizzazione dei convegni. Gianna Dotti Messori Responsabile della Commissione sugli archivi ecclesiastici della Sezione Emilia Romagna dell’ANAI CUM TAMQUAM VERI GLI ARCHIVI CONVENTUALI DEGLI ORDINI MASCHILI ATTI DELLA GIORNATA DI STUDI di Spezzano (16 settembre 2005) RICCARDO PEDRINI 1 L’Archivio storico della Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia-Romagna: vicende storiche ed archivistiche 1. La Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia-Romagna: profilo istituzionale Alle soglie del terzo millennio, è stata istituita la Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia-Romagna: una ‘nuova’ entità dell’Ordine dei Frati Minori che raccoglie l’eredità religiosa dei movimenti francescani del- l’Osservanza e dell’Osservanza Riformata a partire dal XV secolo e fino alla prima metà del XX secolo in Emilia-Romagna. La Provincia Minoritica di Cristo Re è un ente ecclesiastico civilmente riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica del ottobre 1960. Attualmente le fraternità locali che compongono la Provincia sono: Sant’An- tonio (Bologna), San Paolo in Monte (Bologna), Santissima Annunziata (Bo- logna), Sant’Orsola (Policlinico, Bologna), San Nicolò (Carpi), Osservanza (Cesena), Santo Spirito (Ferrara), San Francesco (Fiorenzuola), Stella Maris (Milano Marittima), Sant’Antonio (Montepaolo), San Paolo Apostolo (No- nantola), Santissima Annunciata (Parma), Santa Maria di Campagna (Piacen- za), San Pier Damiano (Ravenna), Sant’Antonio (Reggio Emilia), Santa Ma- ria delle Grazie (Rimini), San Francesco (San Piero in Bagno), Santa Croce (Villa Verucchio). La Provincia si caratterizza anche nello svolgimento di «attività preva- lentemente dirette a scopi di religione e culto. Nell’ambito della solidarietà e promozione dell’uomo, sono proprie dell’Ente opere di assistenza, benefi- cenza, educazione, istruzione e formazione culturale […]. Per conseguire le finalità di educazione ed istruzione l’Ente opera pure attraverso la gestione o l’adesione di Asili Infantili, Scuole Materne, Centri di vacanza, Case per fe- rie, Ostelli, Case dello Studente, Centri di ospitalità, Case di Riposo per an- ziani, Case per Ritiri spirituali, Case di accoglienza, Case per il Ricupero dei Tossico-Dipendenti, Laboratori di analisi cliniche e altre strutture di tipo ri- cettivo. Per conseguire le finalità di assistenza e beneficenza, l’Ente opera, 1 La stesura della relazione ha tenuto conto dell’introduzione di Mario Fanti premessa a: Ar- chivio della Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia-Romagna. Inventario, a cura di R. PEDRINI, Bologna 2003, pp. IX-XVIII. inoltre, con la Gestione di Mense e Distribuzione di vestiario ai poveri. Per tradizione storica […] è particolarmente impegnato nella promozione del- l’evangelizzazione attraverso i mezzi della comunicazione sociale utilizzan- do specialmente Stampa periodica, Editoria, Edizioni Musicali, Radio, Tele- visione, Produzione di mezzi audiovisivi» 2. 2. Osservanza e Riforma nel movimento francescano in Emilia Romagna: complessità di vicende storiche e archivistiche. Il movimento dell’Osservanza francescana si propagò alla fine del secolo XIV in Umbria, per passare poi in Toscana e raggiungere anche Bologna per iniziativa di fra Giovanni da Stroncone che nel 1403 ottenne da papa Bonifa- cio IX di istituirvi dapprima un romitorio e poi, nel 1409, un convento. Con- temporaneamente anche a Ferrara venne istituito un convento e da queste due città si propagò