Annuario, Aggiornato Alla Data Del 2020.XII.31, È Stato Pubblicato Grazie Al Contributo Dell’Università Di Napoli “Federico II” E Della Regione Campania

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Annuario, Aggiornato Alla Data Del 2020.XII.31, È Stato Pubblicato Grazie Al Contributo Dell’Università Di Napoli “Federico II” E Della Regione Campania Il presente Annuario, aggiornato alla data del 2020.XII.31, è stato pubblicato grazie al contributo dell’Università di Napoli “Federico II” e della Regione Campania. ANNUARIO DELLA ACCADEMIA PONTANIANA 2021 (DLXXIX DALLA FONDAZIONE) NAPOLI NELLA SEDE DELL’ACCADEMIA MMXXI ACCADEMIA PONTANIANA Via Mezzocannone, 8 - 80134 Napoli Tel. 0815525015 - Fax 0815527549 Web site: www.accademiapontaniana.it E-mail: [email protected] [email protected] NOTIZIE STORICHE E STATUTI Conquistata la città di Napoli, dove fece il suo ingres- so trionfale il 26 febbraio 1443, Alfonso V d’Aragona fu un generoso mecenate e un ammiratore entusiasta della nuova cultura umanistica; amava circondarsi di artisti e letterati che si riunivano in Castelnuovo. Presiedeva il ce- nacolo alfonsino, pur senza esserne ufficialmente il pre- sidente, Antonio Beccadelli, detto il Panormita, che era legato al Magnanimo dal comune amore per Tito Livio. Il Panormita, iniziatore dell’umanesimo napoletano, è considerato il fondatore della nostra Accademia, che da lui prese il nome di Porticus Antoniana, dal momento che gli Accademici, lasciata alla morte di Re Alfonso la reggia di Castelnuovo, presero a riunirsi sotto i portici della casa del loro Presidente, al numero 26 dell’attuale Via Nilo, già Via Bisi. Scomparso il Panormita il 6 gennaio 1471, Presiden- te dell’Accademia divenne Giovanni Pontano, che, assu- mendo il nome di Ioannes Iovianus Pontanus, inaugurò la prassi secondo la quale gli Accademici dovevano mutare o latinizzare il loro nome. Le riunioni si tennero, ora nel Convento di San Giovanni a Carbonara, ora nella casa di Pontano alla Pietrasanta, ora nella sua villa sulla collina di Antignano. Alla scomparsa di Pontano nel 1503, la presidenza assò a due suoi allievi: Pietro Summonte, che fu pure l’e- ditore delle sue opere, e Girolamo Carbone. Sotto la loro presidenza Napoli da capitale di un regno passò a capo- luogo di un viceregno spagnolo (1516). 8 NOTIZIE STORICHE Alla morte di Pietro Summonte nel 1526, la presi- denza dell’Accademia passa a Iacopo Sannazaro (Actius Syncerus), che trasferisce le tornate accademiche nel- la sua villa di Mergellina. Qui muore nel 1530 e le sue spoglie mortali sono tumulate nel mausoleo scolpito da Giovannangelo Maria Montorsoli nella chiesetta di Santa Maria del Parto. Sotto la presidenza di Scipione Capece, succeduto a Sannazaro, il vicerè don Pietro de Toledo per motivi politici e religiosi (particolarmente pericolosa era allora ritenuta a Napoli la propaganda valdese) nel 1542 chiuse l’Accademia Pontaniana; eguale sorte toccò cinque anni dopo alle Accademie dei Sereni, degli Ardenti e degli In- cogniti, che ebbero un solo anno di vita. Bisognerà aspettare più di due secoli mezzo, perché in pieno decennio francese un gruppo di studiosi riportas- sero in vita, il 4 marzo 1808, la nostra Accademia con il mutato nome di Società. Primo presidente fu Vincenzo Cuoco, che nel giugno dello stesso anno fu costretto dai troppi impegni a dimet- tersi, lasciando la carica a Domenico Sansone. Le sedute accademiche ebbero luogo prima nella casa di Giustino Fortunato senior, poi nel soppresso Convento della Spe- ranzella e, infine, in quello delle Monteverginelle nell’at- tuale Via Paladino. Ritornato dall’esilio, Ferdinando I delle Due Sicilie, nel rispetto delle clausole del Trattato di Casalanza, ri- conobbe il 13 luglio 1817 la Società Pontaniana, cui as- NOTIZIE STORICHE 9 segnò una cospicua dotazione annua. La Società, le cui classi furono portate da tre a cinque, fu allora allocata nel soppresso monastero celestino di S. Pietro a Maiella. Dopo alcuni anni di difficoltà, create dai moti carbona- ri del 1820 e dalla conseguente brutale reazione borbonica, con il Decreto del 10 ottobre 1825 Francesco I ricostitui- va l’Accademia Pontaniana, fondendo insieme la Società Pontaniana e la Società Sebezia, sorta nel decennio fran- cese per iniziativa di Basilio Puoti, impegnato nel suo apostolato puristico e ne pubblicava lo Statuto, restato in vigore con varie successive modifiche fino al 1972. L’avvento al trono nel 1830 di Ferdinando II con la liberazione e il rimpatrio degli esiliati politici dette l’av- vio a una fase più feconda della vita della Pontaniana, i cui Soci recarono, a esempio, contributi significativi al Settimo Congresso degli Scienziati Italiani, svoltosi a Napoli nel 1845. Dell’Accademia Pontaniana va sottolineata la lode- vole autonomia rispetto al potere borbonico, se è vero che i suoi Soci si rifiutarono di aderire all’ignobile supplica rivolta al Sovrano da altre istituzioni in seguito ai fatti del 1848, perché sopprimesse anche formalmente la costitu- zione da lui concessa, e non eseguirono nel 1855 l’ordine loro rivolto di sostituire i soci ostili al regime con uomini del regime, sicché nel 1860 gli esuli rientrati a Napoli po- terono rioccupare i loro posti tra gli applausi dei colleghi. L’Accademia Pontaniana, nella sua maggioranza cro- cianamente liberale (Benedetto Croce era stato cooptato 10 NOTIZIE STORICHE nel 1892), assunse nei riguardi del fascismo un atteggia- mento sempre più critico, non dissimile da quello tenu- to in passato verso il regime borbonico. Il che ne causò l’abolizione, mascherata con l’innaturale ampliamento dell’altra Accademia napoletana sotto il titolo di Accade- mia Pontaniana di scienze morali e potitiche. Il Governo Militare Alleato, accogliendo le richieste di Croce, con Decreto del 19 febbraio 1944 ripristinò l’Accademia Pontaniana, che fu presieduta fino al 1949 da Maria Bakunin. Falliti i numerosi tentavi per riportare l’Accademia Pontaniana a Castelnuovo, dove era nata, essa continua oggi a essere ospitata nella Sede della Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli. Nota bibliografica Nicolini F., Cenni storici (1957), in Annuario dell’Accade- mia Pontaniana 2017, Napoli 2017, pp. 7-38. Nazzaro A.V., L’impresa dell’Accademia Pontaniana, in Strenna Giannini 160 anni. La diversità nelle sue di- versità, Napoli 2016, pp. 224-30. Id., La Società Pontaniana e un diploma del 1811, «Atti dell’Accademia Pontaniana», 67, 2018, pp 187-94. Il decreto di approvazione dello Statuto portante il n. 668 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18-11-1972 n. 300. Esso si stampa qui per esteso dopo il decreto e gli statuti del 1825 e prima del nuovo statuto andato in vigore dal 1° gennaio 1973. 12 DECRETI E STATUTI DECRETI E STATUTI 13 14 DECRETI E STATUTI DECRETI E STATUTI 15 16 DECRETI E STATUTI DECRETI E STATUTI 17 18 DECRETI E STATUTI 20 DECRETI E STATUTI 22 DECRETI E STATUTI DECRETI E STATUTI 23 24 DECRETI E STATUTI DECRETI E STATUTI 25 26 DECRETI E STATUTI DECRETI E STATUTI 27 28 DECRETI E STATUTI DECRETI E STATUTI 29 30 DECRETI E STATUTI DECRETI E STATUTI 31 32 DECRETI E STATUTI ANNUARIO E CARICHE ACCADEMICHE I soci, i cui nomi sono contrassegnati da un asterisco, afferiscono alla Società Pontaniana (1808-1825). Dati aggiornati al 2020.XII.31 CARICHE DELL’ACCADEMIA (1808-2020) Presidenti 1808. Vincenzo Cuoco* 1808. Domenico Sansone* 1809. Giovan Battista Gagliardo* 1809. Matteo Galdi* 1810. Giuseppe Zurlo* 1817. Donato Tommasi* 1826. Ferdinando Visconti 1828. Corradino d’Albergo 1829. Raimondo Guarini 1830. Giuseppe di Cesare 1831. Corradino d’Albergo 1832. Michele Tenore 1834. Michele Arditi 1835. Giuseppe di Cesare 1836. Giacomo Filioli 1837. Luca de Samuele Cagnazzi 1838. Ferdinando de Luca 1839. Giuseppe di Cesare 1840. Michele Tafuri 1842. Giuseppe Durini 1843. Ferdinando de Luca 1844. Giuseppe di Cesare 1845. Michele Tenore 1846. Oronzio Gabriele Costa 1847. Giuseppe Campagna 36 CARICHE DELL’ACCADEMIA (1808-2020) 1848. Luca de Samuele Cagnazzi 1849. Giuseppe Campagna 1850. Giulio Genoino 1851. Michele Tenore 1852. Michele Tafuri 1853. Michele Tenore 1855. Giuseppe Campagna 1856. Michele Tenore 1857. Salvatore de Renzi 1859. Michele Tenore 1861. Ernesto Capocci 1862. Giovanni Gussone 1863. Salvatore de Renzi 1864. Michele Baldacchini 1866. Saverio Baldacchini 1867. Luigi Palmieri 1869. Salvatore de Renzi 1870. Luigi Palmieri 1872. Paolo E. Imbriani 1874. Luigi Palmieri 1876. Paolo E. Imbriani 1877. Luigi Palmieri 1881. Nicola Alianelli 1882. Luigi Palmieri 1884. Bartolommeo Capasso 1885. Luigi Palmieri 1889. Achille Sannia 1892. Luigi Palmieri 1897. Bartolommeo Capasso 1900. Emanuele Fergola 1903. Enrico Pessina CARICHE DELL’ACCADEMIA (1808-2020) 37 1906. Emanuele Fergola 1909. Federico Persico 1912. Giovanni Antonelli 1915. Giovanni Paladino 1917. Benedetto Croce 1920. Gabriele Torelli 1923. Benedetto Croce 1926. Gabriele Torelli 1929. Michelangelo Schipa 1932. Pasquale del Pezzo 1944. Maria Bakunin 1949. Fausto Nicolini 1952. Fausto Nicolini 1955. Luigi Torraca 1958. Carmelo Colamonico 1961. Carmelo Colamonico 1964. Ernesto Pontieri 1967. Ernesto Pontieri 1971. Enzo Carlevaro 1974. Enzo Carlevaro 1977. Francesco Sbordone 1981. Francesco Sbordone 1983. Antonio Scherillo 1984. Antonio Scherillo 1987. Antonio Scherillo 1990. Giuseppe Martano 1993. Giuseppe Martano 1996. Guido Guerra 1999. Guido Guerra 2002. Antonio Garzya 2005. Antonio Garzya 38 CARICHE DELL’ACCADEMIA (1808-2020) 2008. Carlo Sbordone 2011. Carlo Sbordone 2014. Fulvio Tessitore 2017. Fulvio Tessitore 2020. Giuseppe Marrucci Presidente Onorario 1990. Antonio Scherillo 2008 Antonio Garzya Vice Presidenti 1808. Giustino Fortunato* 1809. Vincenzio de Muro* 1809. Giuseppe di Cesare* 1811. Pietro Napoli Signorelli* 1811. Domenico Sansone* 1813. Matteo Galdi* 1815. Filippo Guidi* 1817. Matteo Galdi* 1820. Ferdinando Visconti* 1821. Teodoro Monticelli* 1828. Troiano Marulli 1829.
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