Opera romantica in tre atti Testo tedesco di (dal testo originale inglese di James Robinsono Planché)

Traduzione italiana di Olimpio Cescatti

Prima rappresentazione Londra, Covent Garden 12 aprile 1826

PERSONAGGI

OBERON, re degli Elfi tenore PUCK, spirito al servizio di Oberon REZIA, figlia del Califfo FATIMA, sua confidente mezzosoprano HÜON di Bordeaux, duca di Guienna tenore SCERASMIN suo scudiero baritono ONDINA soprano TRE FATE ED ELFI soprano, contralto tenore DROLL del seguito di Oberon recitante HARUN AL-RASCID Califfo di Bagdad recitante BABEKAN principe saraceno recitante ABDELLAH corsaro recitante ALMANSOR Emiro di Tunisi recitante ROSSANA moglie di Almansor recitante NADINA schiava recitante

Fate, Elfi, geni, schiavi, Custodi dell’harem, Seguito del califfo, Spiriti, Ninfe, Schiave, Guardie, Nobili e dame della corte di Carlomagno

Mesru, capo delle guerdie di Harun; Titania, moglie di Oberon; Carloma- gno imperatore.

Weber: Oberon - atto primo ATTO PRIMO Sala nel palazzo di Oberon Le colonne d’ oro sono conteste di gigli d’ argento e sormontate da corone e capitelli consimili. Nello sfondo attraverso una grata d’ oro si scorge un giardino con fontane ecc. Tutto risplende nelle ricca luce d’ un tramonto «orientale». Quando si leva il sipario si vedono numerosi gruppi pittoreschi di fate. Durante il coro entrano altri elfi e danzano. [1. Introduzione]

FATE ED ELFI FEE UND ELFEN Lievi come il passo muovon le fate, Leicht, wie Feentritt nur geht, per la sala, elfi, spirate! Durch den Raum, ihr Elfen, weht! Troppo risuona la fonte! troppo! Viel zu laut die Quelle tönt! Zu laut! Troppo geme lo zeffiro! troppo! Viel zu laut der Zephyr stöhnt! Zu laut! Cacciate la rumorosa zanzara, Jagt die wirre Mücke fort! là non ronzi l’ ape! Lasst die Bien’ nicht summen dort! Sul letto di gigli posa Auf dem Lilienlager liegt Oberon, cullato dal sogno! Oberon, im Traum gewiegt! Il sopore gli chiuse la palpebra Schlummer schloss sein Augenlid, che da tanto evitava il sonno. Das so lang der Schlaf vermied.

SOLI (3) SOLI (3) Oh recasse quiete e dolce voluttà O brächt er Ruh’ und sanfte Lust in petto al nostro afflitto sovrano! In unsers trauernden Königs Brust! Pace! Pace! Ruh’! Ruh’! Oh recasse ecc. O brächt’ er Ruh’ u.s.w.

FATE ED ELFI FEE UND ELFEN Lievi come il passo muovon le fate, Leicht, wie Feentritt nur geht, per la sala, elfi, spirate! Durch den Raum, ihr Elfen, weht! Troppo risuona la fonte! troppo! Viel zu laut die Quelle tönt! Troppo geme lo zeffiro! troppo! Viel zu laut der Zephyr stöhnt! troppo! troppo! Zu laut! Viel zu laut!

(Droll e Puck irrompono in scena.) [Dialogo]

PUCK PUCK Che cosa sta succedendo qui? Voi, fannulloni, che Che cosa sta succedendo qui? Voi, fanulloni, che cosa aspettate? Via, via, o, per il suggello di Salo- cosa aspettate? Via, via, o, per il suggello di Salo- mone…! mone…! (Fate ed Elfi si ritirano)

PUCK PUCK Dorme ancora! È la prima volta, da quando ha liti- Dorme ancora! È la prima volta, da quando ha liti- gato con Titania. gato con Titania.

DROLL DROLL Dimmi: perché litigano? Dimmi: perché litigano?

1 Weber: Oberon - atto primo

PUCK PUCK Discutevano su chi fosse più volubile, la donna o Discutevano su chi fosse più volubile, la donna o l’uomo. Naturalmente la regina difendeva il suo l’uomo. Naturalmente la regina difendeva il suo sesso. Si accalorarono. Giurarono, per tutto ciò che sesso. Si accalorarono. Giurarono, per tutto ciò di più sacro può giurare una fata, di non amarsi che di più sacro può giurare una fata, di non anarsi più finché non avessero scovato una coppia, una più finché non avessero scovato una coppia, una tenera coppietta, saldissima e fedelissima in ogni tenera coppietta, saldissima e fedelissima in ogni circostanza, gioie, tentazioni, pericoli, catastrofi. circostanza, gioie, tentazioni, pericoli, catastrofi. E adesso il re darebbe la corona, pur di mettere le E adesso il re darebbe la corona, pur di mettere le mani su un paio di tortorelle simili. O per riman- mani su un paio di tortorelle simili. O per riman- giarsi quel che ha detto. Ma zitti! Si sta svegliando. giarsi quel che ha detto. Ma zitti! Si sta svegliando. Tiriamoci indietro. Tiriamoci indietro. (Si ritirano) [2. Aria]

OBERON OBERON Terribil giuramento! La tua straziante tortura Schreckensschwur!— Dein wildes Quälen mai, neppure nel sonno, riposa! Selbst im Schlummer niemals ruht! Tu dèsti dolori inenarrabili, Leiden weckst du, nicht zu zählen, e non plachi l’ interno ardore. Fachst nur an die inn’re Glut! Sempre angosce, sempre dolori Immer Angst und immer Schmerzen, raddoppiano, fin che il sogno dura, Doppelt, wenn der Traum verweilet, l’ indicibile pena del cuore, Unnennbare Pein im Herzen, e non v’ è balsamo che la sani. Doch kein Balsam, der sie heilet. Terribil giuramento! La tua straziante tortura Schreckensschwur! — Dein wildes mai, neppure nel sonno, riposa! Selbst im Schlaf nicht ruht! Tu dèsti dolori inenarrabili, Leiden weckst du, nicht zu zählen, e non plachi l’ interno ardore. Fachst nur an die inn’re Glut! Terribil giuramento! Schreckensschwur

[Dialogo]

(Entra Puck)

PUCK PUCK Salute a te, maestro! Heil, Meister, dir!

OBERON OBERON Mio caro Puck! Mm… Che hai fatto dal primo Mein treuer Puck! Mmmmmh… Che hai fatto del canto del gallo? primo Hahnenschrei?

PUCK PUCK Volato, grande re, volato da un polo all’altro e Volato, grande re, volato da un polo all’altro e intorno a tutta la grande palla terrestre, per cercare intorno a tutta la grande palla terrestre, per cercare ciò che potrebbe giovarti. Niente! Però ti potrei ciò che potrebbe giovarti. Niente! Però ti potrei ripetere un storiella che ho ascoltato. ripetere un storiella che ho ascoltato.

OBERON OBERON Sì, mio Puck… Parla pure! Ja, ja, mein Puck… Parla pure!

PUCK PUCK Un paio di ore fa mi ero accoccolato proprio Un paio di ore fa mi ero accoccolato proprio

2 Weber: Oberon - atto primo accanto al trono di Carlo il Grande, e intorno c’era accanto al trono di Carlo il Grande, e intorno c’era grande agitazione. Il cavaliere Hüon di Bordeaux grande agitazione. Il cavaliere Hüon di Bordeaux gli aveva appena ucciso il figlio in duello. Colpa gli aveva appena ucciso il figlio in duello. Colpa del figlio, dicevano tutti, e della sua tracotanza. del figlio, dicevano tutti, e della sua tracotanza. Re Carlo è un giusto re, ma ha un cuore di padre, Re Carlo è un giusto re, ma ha un cuore di padre, e così finì col sentenziare: «Che la tua vita venga e così finì col sentenziare: «Che la tua vita venga risparmiata, cavaliere, ma a una condizione. Andrai risparmiata, cavaliere, ma a una condizione. a Bagdad, entrerai nella sala del Califfo, e davanti Andrfai a Bagdad, entrerai nella sala del Califfo, e a tutta la corte ucciderai chi siede alla sua sinistra davanti a tutta la corte ucciderai chi siede alla sua e bacerai sua figlia come se ne fossi diventato lo sinistra e bacerai sua figlia come se ne fossi diven- sposo». tato lo sposo».

OBERON OBERON So!… E Hüon partirà per questa impresa da pazzi, So!… E Hüon partirà per questa impresa da pazzi, tutto solo… tutto solo…

PUCK PUCK Con un unico scudiero, un ragazzone allegro e Con un unico scudiero, un ragazzone allegro e fedele… fedele…

OBERON OBERON Presto, torna laggiù, addormentali e portameli qui Presto, torna laggiù, addormentali e portameli qui prima che si raffreddi il fiato di chi te lo sta ordi- prima che si raffreddi il fiato di chi te lo sta ordi- nando. nando.

PUCK PUCK (sparisce) Sia! Il re delle fate proteggerà Hüon, e per ricono- Sia! Il re delle fate proteggerà Hüon, e per ricono- scenza il cavaliere porrà fine alle sofferenze del re! scenza il cavaliere porrà fine alle sofferenze del re! (Visione. La scena si apre, ed emerge un’aiuola, su cui si vedono Hüon e Scerasmin profondamente addor- mentati. Puck sta accanto a loro) Eccoli, mio re! Cavaliere e fido scudiero. Eccoli, mio re! Cavaliere e fido scudiero.

OBERON OBERON (durante quel che segue, nubi avvolgono la scena) Del califfo a meraviglia Del califfo a meraviglia fa’ che sogni lui la figlia, fa’ che sogni lui la figlia, fa che lei nella stess’ora fa che lei nella stess’ora sogni lui che già l’adora; sogni lui che già l’adora; di Bagdad, col tuo talento, di Bagdad, col tuo talento, mostra a noi quel gran portento. mostra a noi quel gran portento. (La scena si apre, e si vede l’interno di un piccolo chiosco persiano. Rezia è seduta su un giaciglio, assorta in profondi pensieri, con un liuto in mano) [3. Visione] REZIA REZIA Perché devi dormire, coraggioso eroe? Warum musst du schlafen, o Held voll Mut? Una fanciulla piange presso l’ onda di Babilo- Ein Mädchen sitzt weinend an Babylons Flut! nia. Auf, rette sie dir, eh als Opfer sie sinkt! Su, salvala per te, prima che cada vittima! Güienne, zu Hilfe, die Schönheit dir winkt. Guienna, soccorso, la bellezza ti chiama. 3 Weber: Oberon - atto primo [Dialogo]

OBERON OBERON Basta così! Fine del sortilegio! Svegliatevi terre- Basta così! Fine del sortilegio! Svegliatevi ter- stri! Su! restri! Su! (La visione scompare)

HÜON HÜON (destandosi) Oh immagine stupenda! Quale beltà! Cielo! O schönes Bild! Quelle beauté! Himmel! (scorge Oberon) Ma dove mi trovo! Wo bin ich nur!

OBERON OBERON Io sono tuo amico, nobile Hüon di Bordeaux. Ich bin dein Freund, Herr Hüon von Bordeaux (rivolto a Scerasmin) Vi proteggerò. Il suono di questo corno vi porterà Vi proteggerò. Il suono di questo corno vi porterà aiuto nei pericoli. E adesso partite: amore e gloria aiuto nei pericoli. E adesso partite: amore e gloria vi attendono. Affrettati Hüon, sii felice! vi attendono. Eile, Hüon, sei glücklich! (Scuote il suo magico scettro. Compaiono elfi e geni) [4. Ensemble]

ELFI E GENI ELFEN UND GENIEN Onore e gloria a chi è fido e valoroso! Ehre und Heil dem, der treu ist und brav! Oberon si mostra sempre amico! In Oberon zeigt sich stets ein Freund! Ma guai a chi è vile, traditore e schiavo! Doch weh für den Feigen, Verräter und Sklav’! è già pronta la vendetta della fate! Die Rache der Feen bereit erscheint. Onore e gloria a chi è fido e valoroso! Ehre und Heil dem, der treu ist und brav! Onore e gloria! Ehre und Heil!

HÜON HÜON (a Oberon) Sii mia guida, nobile spirito! Sei ein Führer mir, holder Geist! Conducimi al trono dell’infedele! Zu dme Thron des Ungläubigen leite mich, Là si provi il braccio, il cuore! Dort sei der Arm, sei das Herz bewährt, Là si mostri la fedeltà del tuo Hüon! Dort zeig’ die Treu’ deines Hüon sich

OBERON OBERON Il sole bacia l’ aurora purpurea Es küsst die Sonne den Purpursaum, che cinge le pergole delle fate; Der um Feenlauben fliesst, più volte piomberà in quel flutto Oft muss sie sinken in jene Flut, prima che, o mortal cavaliere, ti sia concesso Eh, sterblicher Ritter, vergönnt dir ist d’ avvicinarti al castello di Bagdad! Zu nahen Bagdads Schloss. Ma ecco! Agito il mio scettro di giglio, Doch sieh! Mein Lilienzepter weht, e Bagdad sta davanti a te. Und Bagdad liegt vor dir

4 Weber: Oberon - atto primo (La scena si muta nella sponda del Tigri con la città di Bagdad sullo sfondo.) SCERASMIN SCHERASMIN Càspita! che vedo mai! Tausend! was ist da zu schau’n!

HÜON HÜON Posso credere ai miei occhi! Kann ich meinem Augen trau’n? Sì, qui su pinnacoli d’ oro Ja, auf gold’ne Zinnen hier si riversa la luce del crepuscolo, Sich das Abendrot ergiesset, e il fiume in ricca pompa Und der Strom in reicher Zier scorre rapido al suo mare! Schnell zu seinem Meere fliesset. Ma, ahimè, dove trovo lei Doch ach, wo find’ ich sie, che nel sonno mi ha ispirato amore? Die mir Liebe im Schlummer hat gespendet? Dunque per sempre fuggì via da me? Floh sie denn auf ewig mich? Dunque l’ eco è del tutto spenta? Hat der Klang denn ganz geendet?

OBERON OBERON Sta’ di buon animo, mio eroe! Getrost, mein Held, getrost! Audace tendi alla gloria! Nach Ruhme strebe kühn! Orsù! L’ amore fiorirà per te a Babilonia. Nur fort, die Lieb’ wird dir in Babylon

ELFI E GENI ELFEN UND GENIEN Affrèttati, eroe! Amore e gloria Eil, o Held! Liebe und Ruhm, presto saranno il tuo caro tesoro! Sie werden bald dein schönes Eigentum! Affrèttati, eroe! Amore e gloria, Eil, o Held, Liebe und Ruhm, amore sia il tuo tesoro! Lieb’ sei dein Eigentum!

HÜON HÜON Sii la mia guida, nobile spirito, Sein ein Führer mir, holder Geist! conducimi dal Califfo! Zum Kalifen leite mich! Là si provi il braccio, il cuore! Dort sei der Arm, sei das Herz bewährt! Nobile spirito! Sii la mia guida, Holder Geist, sei mein Führer, conducimi dal maledetto da Dio! Leite zu dem Gottverworf’nen mich! Là si provi il braccio, il cuore, Dort sei der Arm, sei das Herz bewährt, là si mostri la fedeltà del tuo Hüon! Dort zeig’ die Treu’ deines Hüon sich! Sii mia guida! Oh nobile spirito! Sei mein Führer! - Du holder Geist!

(Le fate scompaiono. Oberon scuote lo scettro magico. L’aiuola si muta in un carro trainato da cigni. Oberon vi sale, si solleva e scompare) [Dialogo]

HÜON HÜON (parla dopo una pausa, durante la quale egli e Scerasmin sembrano del tutto rapiti per la meraviglia) Questa celeste immagine… per me? Cette image céleste… pour moi?

SCERASMIN SCERASMIN Ma certamente, monsignore, e diventerà vostra Ma certamente, monseigneur, e diventerà votre sposa! L’imperatore ha ordinato di baciarla, e di épouse! L’imperatore ha ordinato di baciarla, e di uccidere l’uomo che sarà alla sinistra del Califfo. uccidere l’uomo che sarà alla sinistra del Califfo. Io però direi di scappare con la bella, e lasciar stare Io però direi di scappare con la bella, e lasciar stare uccisioni e combattimenti. uccisioni e combattimenti.

5 Weber: Oberon - atto primo

HÜON HÜON No! Ho dato la mia parola! L’onore sia mio scudo! Nein! J’ai donné ma parole! Die Ehre sei mein A Bagdad! Schild! Nach Bagdad! [5. Aria]

HÜON HÜON Fin da gioventù nel campo di battaglia, Von Jugend auf in dem Kampfgefild’, in alto la lancia, innanzi lo scudo; Die Lanze hoch und vor den Schild, sempre là dove l’ uomo si prova, Stets da, wo sich der Mann erprobt, e più selvaggia infuria la voluttà di strage e Am wild’sten Schlacht und Kampflust tobt! lotta! Führend des Vaters Schwert, Sguainando la spada del padre, Stolz, dass sein Name mich ehrt, e fiero che il suo nome mi onorasse, Im Herzen noch die Liebe schwieg; ma in cuore taceva l’ amore - Mein einz’ges Streben: Sieg! Sieg! Sieg! mia sola passione: Vittoria! Vittoria! Vittoria!

Ora una luce più soave si getta Jetzt giesst sich aus ein sanft’rer Glanz sull’ondeggiante turbine della mia vita, Auf meines Lebens Wogentanz, il sorriso di bellezza dolcemente mitiga Der Schönheit Lächeln mildert zart la selvaggia virilità della fama. Des Ruhmes wilde Männerart. Dolce come lo spirar della sera, Süss, wie des Abends Weh’n, stella nella notte sì bella, Stern in der Nacht so schön, nulla di più seducente ti restò Nichts reizender’s dir je verblieb, per incatenarmi! Amore! Amore! Amore! Um mich zu fesseln! Lieb’! Lieb’! Lieb’!

Anche se un nuovo sentimento mi scuote, Ob aber auch neues Gefühl mich durchbebt, pur sempre la prima fiamma mi ravviva! Doch stets noch die frühere Glut mich belebt!

Viver senza amore, che cupo, luttuoso velo! Sein ohne Lieb’, welch’ düst’rer Trauerflor! ma viver senza onore: piuttosto la morte! Doch Sein ohne Ehre: den Tod zög’ ich vor! (se ne vanno) Stanza nell’harem. Sullo sfondo attraverso una balaustra si vedono i giardini del palazzo illuminati dalla luce lunare. [Dialogo] REZIA REZIA (a Fatima) Piuttosto sposare un serpente, che il principe (arabo) Piuttosto sposare un serpente, che il prin- Babekan! cipe Babekan! Ripeti nelle lingua degli infedeli, Fatima: «Piuttosto (italiano) Ripeti nelle lingua degli infedeli, Fatima: sposare un serpente che il principe Babekan». «Piuttosto sposare un serpente che il principe Babekan».

FATIMA FATIMA Pietoso Allah! (arabo) Pietoso Allah!

REZIA REZIA (a parte) Salvami, sognato cavaliere! (arabo) Salvami, sognato cavaliere! Salvami Hüon! Rette mich, Hüon! 6 Weber: Oberon - atto primo [6. Finale primo]

REZIA REZIA (sola) Affrettati, nobile eroe! libera Eil, edler Held! Befreie dir la tua sposa che qui t’ attende! Die Braut, die deiner wartet hier! Prima la morte mi darà la sua mano, Eh’ soll die Hand mir Tod verleih’n, piuttosto che essere di un altro! Als eines andern sein denn dein! Sì, Signore! mia salvezza, mia vita! Ja, o Herr, mein Heil, mein Leben! Rezia è tua per sempre! Rezia ist für ewig dein! L’ amore seppe bene imprimere Liebe wusste wohl zu prägen il tuo sigillo nel mio petto! Meiner Brust dein Siegel ein! Sì, nel cuore sta la tua immagine, Ja, im Herzen ruht dein Bildnis, e vi decide tutta la mia sorte! Dort bestimmt es ganz mein Los! Sì nel cuore sta la tua immagine, Ja, im Herzen ruht dein Bildnis, come la goccia nel calice - Wie der Tropfen in der Tulpe umido di rugiada - del tulipano. Taugetränktem Liebesschoss. Sì, Signore! mia salvezza, mia vita! Ja, o Herr! Mein Heil, mein Leben! Rezia è tua per sempre! Rezia ist für ewig dein! —

FATIMA FATIME Felicità! Gioia! Siam salve di ogni affanno! Glück! Freude! Gerettet sind wir in der Not! Su! Egli è qui e audace sfida la morte! Auf! Er ist da und trotzet kühn dem Tod!

REZIA REZIA (con impazienza) Qui? Dove? Dolce Fatima, parla ancora! Da? Wo? Süsse Fatime, rede weiter fort!

FATIMA FATIME Stasera il caso lo guidò Heut Abend führte zu Namuna ihn der Zufall. da Namuna, no, il destino, certo il destino! Nein, das Schicksa! Fürwahr, das Schicksal! Là, parola per parola, intese quel che t’ apparve Dort, ganz Wort für Wort, hört’ er, was dir im in sogno Traum erschien e giurò di salvarti dalle catene, Und schwur zu retten aus den Fesseln dich, se no, per lui la morte! Wo nicht, den Tod für sich!

REZIA REZIA (colma di gioia) Non lo dicevo? Non lo dicevo? Sagt’ ich’s nicht? Sagt’ ich’s nicht?

REZIA E FATIMA REZIA UND FATIME Oh, qual gioia! O welches Glück! Sostengo appena la sua vicinanza! ecc. Seine Nähe trag’ ich kaum! etc. Ella la sostiene appena! ecc. Sie erträgt es kaum etc. Oh, qual gioia! Oh, qual gioia! O, welches Glück! O, welches Glück! La speranza a me/a lei lo ridonò! Hoffnung gab ihn mir/ihr zurück! L’ amore ha realizzato il sogno! ecc. Liebe hat erfüllt den Traum! etc.

7 Weber: Oberon - atto primo

FATIMA FATIME Senti, signora, senti! Sulla terrazza Horch, Herrin, horch! Auf der Terrasse Bahn già s’ odono avvicinarsi i custodi dell’harem, Hört schon man des Harems Wächter nahn, ed ecco, gli schiavi incedono adagio, Und sieh’, die Sklaven kommen sacht, ché già la notte chiama al riposo! Weil schon zur Ruhe ruft die Nacht!

(Rezia e Fatima fanno un cenno di segreta intesa) (Una schiera di schiavi neri e bianchi viene dal giardino, guidati da Mesru. Dalle stanze laterali escono le donne del seguito della principessa)

SCHIAVI E CUSTODI DELL’HAREM SKLAVEN UND HAREMSWÄCHTER E’ già buio e tardi, Dunkel ist es schon und spät, e da ogni minareto Und von jedem Minaret già le voci invitarono alla preghiera; Stimmen zum Gebet schon riefen; anche i venticelli si spensero. Die Lüftchen selbst entschliefen. Qui più a lungo non restate! Länger bleibt nicht hier am Ort! Su al riposo, su, su, su, su! Fort zur Ruh, fort, fort, fort, fort!

(Sale la luna, inondando di bianca luce il salone)

REZIA REZIA (a parte) Anima, lieta fra suoni di giubilo, Seele, froh in Jubelklängen, come posso calmarti? Wie soll ich zurück dich drängen? Troppo chiaro ti rivela Nur zu laut tut dich ja kund l’ occhio ardente, l’ eloquente bocca! Das glüh’nde Aug’; beredter Mund! Non una parola ti tradisca, Dass dich nicht verrat’ ein Wort, su al riposo, su, Fort zur Ruhe, nur fort, orsù, orsù, orsù, su! Nur fort, nur fort, nur fort, fort! Anima lieta ecc. Seele, froh u.s.w.

SCHIAVI E CUSTODI DELL’HAREM SKLAVEN UND HAREMSWÄCHTER Qui più a lungo non restate, Länger bleibt nicht hier am Ort, su al riposo, su al riposo! Fort zur Ruh’, fort zur Ruh’! E’ già buio e tardi, Dunkel ist es schon und spät, e da ogni minareto Und von jedem Minaret già le voci invitarono alla preghiera! Stimmen rufen zum Gebet! Anche il venticello va a dormire, Das Lüftchen selber schlafen geht, su, quindi su, orsù, orsù, Fort, drum fort, fort, nur fort, orsù, orsù! Nur fort, nur fort!

(Mesru, dopo i colpi di tamburo fa un cenno alle donne, radunandole a destra e a sinistra con entrambe le mani alzate. La musica dei giannizzeri si allontana verso l’interno. Le guardie si dispongono a due a due per custodire gli ingressi delle stanze femminili. Mesru si affretta a uscire dalla porta centrale, chiude con cura le due grate e s’allontana verso l’interno. La pace della notte si stende sulla sala immersa nella luce lunare)

8 Weber: Oberon - atto secondo ATTO SECONDO Una sfarzosa sala da banchetto nel palazzo di Harun Su un divano nello sfondo siede il Califfo, alla sua sinistra il principe Babekan. A ciascun lato del divano si scorge una ricca tenda, dietro la quale si trovano le stanze femminili. Davanti al califfo e al principe sono dispiegati panni ricamati e sono disposti recipienti d’ oro colmi di frutta, caffè, sorbetti ecc. Da ogni lato sono schierati i grandi funzionari del Califfo, schiavi neri e bianchi ed eunuchi. [7. Coro]

SÈGUITO DEL CALIFFO GEFOLGE DES KALIFEN Onore! Onore! Ehre! Ehre! Onore e gloria al possente Califfo! Ehre sei dem mächt’gen Kalifen und Preis! Piegatevi, fedeli, nella polvere davanti alla sua Beugt euch, Gläub’ge, tief in den Staub vor potenza! seiner Macht! Maledizione colpisca l’ infedele che osi sfidarlo, Fluch treff’ den Ungläub’gen, der es wagt zu mentre, nel sorriso del mattino, vede fuggire la trotzen ihm, notte! Wenn er, so wie der Morgen lacht, entfliehen Onore, onore e gloria al possente Califfo! sieht die Nacht! Piegatevi, fedeli, nella polvere davanti alla sua Ehre, Ehre sei dem grossen Kalifen und Preis! potenza! Beugt euch, Gläub’ge, tief in den Staub vor Onore al califfo, sì, onore e gloria! seiner Macht! Ehre dem Kalifen, ja, Ehre und Preis!

[Dialogo]

HARUN HARUN (al coro) Silenzio! (arabo) Silenzio! (a Babekan) (a Babekan) Mia figlia Rezia, oggi sarà tua! Mia figlia Rezia, oggi sarà tua!

BABEKAN BABEKAN Che inizino le nozze! (arabo) Che inizino le nozze! (Vengono sollevate le tende alla destra del Califfo, e una schiera di fanciulle danzanti precede la princi- pessa Rezia, che entra velata e vestita a nozze. Accanto a lei fatima e, dietro, le schiave dell’harem) [8. Balletto]

(Si sente all’interno fragore di spade) [Dialogo]

HARUN HARUN Spade? Per Allah, che impudenza! (arabo) Spade? Per Allah, che impudenza! (Entrano Hüon e Scerasmin)

HÜON HÜON Dov’è la mia amata? Où est ma bienaimée?

REZIA REZIA È lui, è lui! Oh, salvami! Er ist’s, er ist’s! O rette mich! 9 Weber: Oberon - atto secondo (corre nelle braccia di Hüon)

BABEKAN BABEKAN Alto là, per Allah! (arabo) Alto là, per Allah!

SCERASMIN SCHERASMIN È lui che sedeva alla sinistra del Califfo! È lui che sedeva alla sinistra del Califfo!

HÜON HÜON Allora muori So stirb! (lo abbatte)

HARUN HARUN (pestando i piedi con ira) Fateli a pezzi! (arabo) Fateli a pezzi! (Gli schiavi, immobilizzati come da un fulmine dall’abilità di Hüon, ora si scagliano contro di lui) SCERASMIN SCHERASMIN (rapidamente, a Hüon) Il, corno, monsignore, il corno! Il, corno, monsignore, il corno!

HÜON HÜON (soffia delicatamente nel corno d’avorio. Tutti, tranne Hüon e Scerasmin, restano immobili nella posizione appena assunta) Ti ringrazio, o salvatore Oberon! Dank dir, o Helfer Oberon! (Hüon rapisce Rezia. Scerasmin rapisce Fatima) Giardino nel palazzo [Dialogo]

SCERASMIN SCHERASMIN Non temere, mia piccola miscredente! Guarda la Non temere, mia piccola miscredente! Guarda la tua signora e il mio cavaliere. Potrai amarmi anche tua signora e il mio cavaliere. Potrai amarmi anche tu un pochino? tu un pochino? [9. Arietta]

FATIMA FATIME Solitaria figlia d’ Arabia, Arabiens einsam Kind, semplice fanciulla del deserto, Der Wüste Mädchen bloss, non conosco le arti Die Künste nicht bekannt mir sind, di trarre le sorti d’ amore. Zu ziehn der Liebe Los. Solitaria figlia d’ Arabia, Arabiens einsam Kind, semplice fanciulla del deserto, Der Wüste Mädchen bloss, son come una foglia staccata Gleich abgepflücktem Blatt bin ich, che galleggia nel ruscello; Das auf dem Bache schwimmt; un attimo, poi si perde Ein Weilchen, dann verliert es sich senza traccia, com’è suo destino. Spurlos, wie’s ihm bestimmt.

Ma se la mano dell’amico Doch wenn mich Freundes Hand mi strappasse dal gioco dell’onde, Dem Wellenspiel entriss’, e mi portasse in lontano paese, Und trüg’ mich in ein fernes Land, 10 Weber: Oberon - atto secondo di certo rifiorirei! Blüht’ ich ihr neu gewiss! E si staccherebbe prima Und Nachtigall wohl trennt’ man eher l’usignolo dalla sua rosa, Von ihrer Rose ab, ch’io turbassi la pace del cuore Als ich des Herzens Ruhe stört’, là dove amore mi diede dimora. Wo Lieb’ mir Heimat gab.

(Entrano Hüon e Rezia) [Dialogo]

HÜON HÜON Affrettiamoci verso il porto, Scerasmin! Lass uns nach dem Hafen eilen, Scherasmin!

SCERASMIN SCHERASMIN Al porto, al porto, andiamo via! Al porto, al porto, andiamo via! [10. Quartetto]

HÜON E SCERASMIN HÜON UND SCHERASMIN Di là dalle onde azzurre, Über die blauen Wogen, di là da questi flutti, Über die Fluten hier, stella delle figlie d’ Arabia, Stern von Arabiens Töchtern, di’, vuoi venire con me? Di’! Sprich, willst du ziehn mit mir? Sprich!

REZIA E FATIMA REZIA UND FATIME Pur se l’ onde non avessero confini, Hätten die Wogen nicht Grenzen, non avesse sponde il flutto marino, Nicht Küste die Meerflut hier, la figlia d’ Arabia verrebbe Doch zöge Arabiens Tochter via con te senza timore! Furchtlos dahin mir dir!

REZIA, FATIMA, HÜON E SCERASMIN REZIA, FATIME, HÜON UND SCHERASMIN Su a bordo, su a bordo, a bordo! An Bord denn, an Bord denn, an Bord! Via, il cielo è puro Fort, da der Himmel rein e soffia propizio il vento! Und günstig weht der Wind! Son fidi i cuori come la nostra nave, Die Herzen sind treu wie unser Boot, e sereni di speranza Und hell von Hoffnung, come una vela nella luce del sole! Wie Segel in der Sonne Schein! A bordo, a bordo, il cielo è puro, An Bord, an Bord, da der Himmel rein! A bordo, a bordo, soffia propizio il vento, An Bord, an Bord, da günstig weht der Wind, a bordo, a bordo, a bordo! An Bord, an Bord, an Bord!

(Se ne vanno.) Paesaggio roccioso. [11. Solo, Coro e Tempesta]

PUCK PUCK Spiriti dell’aria, della terra e del mare! Geister der Luft und Erd’ und See! Spiriti del fuoco nell’alto dei cieli! Geister der Glut in heil’ger Höh’! Voi tutti che dominate flutto e vento, All, die gebieten Flut und Wind, rapidi qui venite, o spiriti! Kommt hierher, ihr Geister, geschwind! Siate voi banditi nelle grotte Ob ihr gebannt in die Höhlen ein, appena illuminate dalla luce dei diamanti, Karg nur beleuchtet von Demantschein, 11 Weber: Oberon - atto secondo nelle acque profonde Oder in den Wassern tief, dove la perla dormiva prigioniera, Wo die Perl’ gefesselt schlief, là nei vasti cieli Oder dort in Himmeln weit, dove nessun occhio può penetrare, Wo kein Auge Beistand leiht, là nella fenditura d’ una roccia Oder im Spalt eines Felsens dort, dove ribolle ancora la lava, Wo die Lava kocht noch immer fort; spiriti, ovunque sia la vostra dimora, Geister, wo immer auch eu’r Revier, venite qui, venite qui da me! Kommt hieher, kommt hierher zu mir! Vi chiama, spiriti vicini e lontani, Es ruft euch, Geister, nah und fern, per mia bocca l’ ordine del vostro sovrano! Durch mich Gebot eures Oberherrn!

(Da varie parti della scena compaiono gli spiriti)

CORO DEGLI SPIRITI GEISTER Siam qui! Siam qui! Wir sind hier! Wir sind hier! Di’, che deve compiersi? Sprich, was soll geschehn? Dobbiamo spaccar la luna? Soll’n wir spalten den Mond? Dobbiamo oscurare il sole? Soll’n wir verfinstern die Sonn’? Dobbiamo svuotar tutto l’ oceano? Soll’n wir schaffen den Ozean von Grunde aus Di’! Noi lo facciamo, e anche di più! leer? Sprich! Wir thun’s und noch viel mehr!

PUCK PUCK No! No! Dovete solo all’istante Nein! Nein! Ich braucht nur vor der Hand scaraventare una nave sulla spiaggia; Ein Boot zu schleudern an den Strand; il potere delle fate non può farlo, Da Feenmacht dies tun nicht kann, e cerco aiuto in voi. Such’ ich bei euch um Beistand an.

CORO DEGLI SPIRITI GEISTER Solo questo? Ah ah! ah ah! Nichts als das? Oh, oh! Oh, oh, oh! Ho, ho! Ho, ho! Ho, ho! Mai vidi lavoro più facile. Leicht’re Arbeit nie ich sah. Onda e vento! Su in alto, poi giù! Wog’ und Wind! Hoch auf und hohl! Senti! E’ fatto! Addio! Addio! Horch! Geschehn! Leb’ wohl! Leb’ wohl! [Tempesta]

(Tuoni e fulmini) (Puck e gli spiriti scompaiono) Caverna sulla riva del mare. Attraverso la sua apertura si scorge il mare. Altre aperture portano all’interno dell’isola. Tempesta. Oscu- rità. Resti di navi vengono scaraventate sulla scena. [Dialogo] HÜON HÜON Apri gli occhi, mia vita! – Oh Dio! Ella muore! E Schlag’ die Augen auf, mein Leben! – O Gott, sie io, io sono il suo assassino! stirbt! Und ich, ich bin ihr Mörder [12. Preghiera]

HÜON HÜON Padre! Ascolta la mia preghiera! Vater! Hör’ mich flehn zu dir! 12 Weber: Oberon - atto secondo Risparmia, oh risparmia questo fiore! Schon’, o schon’ die Blüte hier! Se dev’essere così, colpisca il tuo fulmine Und muss es sein, so treff’ dein Donnerschlag solo me, di tutto colpevole! allein Risparmia, oh risparmia questo fiore! Nur mich, der schuld an dieser Pein! Padre! Ascolta la mia preghiera! Schon’, o schon’ die Blüte hier! Risparmia, oh risparmia questo fiore! ecc. Vater! Hör’ mich flehn zu dir! Schon’, o schon’ die Blüte hier!

[Dialogo]

REZIA REZIA (rinvenendo) Mio Hüon! Mein Hüon!

HÜON HÜON Mia dolce Rezia! Vado, cerco l’aiuto di qualcuno e Meine süsse Rezia! Ich geh’, suche menschliche subito ritorno! Hilfe, und kehre bald zurück (si allontana verso l’interno dell’isola) [13. Scena ed Aria dell’oceano]

REZIA REZIA Oceano! Oh mostro! Come serpente Ozean! Du Ungeheuer! Schlangen gleich avvinghi tutto il mondo! Hältst du umschlungen rund die ganze Welt! All’occhio sei uno spettacolo sublime Dem Auge bist ein Anblick von Grösse du, quando dormi amico nella luce del mattino! Wenn friedlich in des Morgens Licht du Ma quando in furia ti sollevi, o mare! schläfst! e inghiotti i miseri come tua offerta, Doch wenn in Wut du dich erhebst, o Meer! stritolando la possente nave come fosse un Und schlingst die Knoten um dein Opfer her, giunco, Zermalmend das mächtige Schiff, als wär’s ein allora, oceano, tu sei una spaventosa imma- Rohr: gine. Dann, Ozean, stellst du ein Schreckbild dar.

Vedo ancora infuriare le onde, Noch seh’ ich die Wellen toben, nella notte riversarsi schiume Durch die Nacht ihr Schäumen schleudern, selvaggiamente sollevate dalla risacca, An der Brandung wild gehoben, naufragare ogni speranza di vita! Jede Lebenshoffnung scheitern!

Ma zitta! Non vedo là scintillare una luce, Doch still! Seh’ ich nicht Licht dort schimmern, che posa nella lontana notte, Ruhend auf der fernen Nacht, come il pallido tremolio del mattino, Wie des Morgens blasses Flimmern, quando esso si desta dal sonno? Wenn vom Schlaf er erwacht? Ora più chiaro arde lassù Heller nun empor es glühet nella tempesta, il cui strascico nebbioso In dem Sturm, dess’ Nebelzug fugge via come un pennone strappato, Wie zerrissne Wimpel fliehet, come il volo della criniera d’ una rozza selvag- Wie wilder Rosse Mähnenflug gia! Und nun die Sonn’ geht auf! Die Winde lispeln Ed ora il sole sorge! I venti sussurrano piano; leis’; solo l’ ira placata ondeggia nel cerchio delle Gestillter Zorn wogt nur im Wellenkreis. onde. Wolkenlos strahlt jetzt die Sonne Senza nubi adesso dardeggia il sole Auf die Purpurwellen nieder, sulle onde porporine, Wie ein Held nach Schlachtenwonne

13 Weber: Oberon - atto secondo come un eroe dopo la gioia della battaglia Siegreich eilt zur Heimat wieder s’affretta vincitore verso la patria. Ach! vielleicht erblicket nimmer Ahimè! Forse mai più rivedrà Wieder dieses Aug’ ihr Licht! quest’occhio la sua luce! Lebewohl, du Glanz für immer, Addio, splendore, per sempre, Denn für mich erstehst du nicht! per me ti levi invano!

Ma che splende là bello e bianco, Doch was glänzt dort schön und weiss, si solleva al levarsi delle onde? Hebt sich mit der Wellen Heben? E’ il gabbiano che si muove in cerchio, ‘S ist die Möwe, sie schweift im Kreis, dove il flutto rapisce una vita! Wo die Fut raubt ein Leben! No, non è un uccello! Si avvicina! Nein, kein Vogel ist’s! Es naht! Salve! E’ una barca, una nave! Heil! Es ist ein Boot, ein Schiff! E placida percorre la sua via Und ruhig segelt’s seinen Pfad imperturbata lungo la scogliera. Ungestört durch das Riff.

Oh gioia! Il mio Hüon, verso la riva! O Wonne! Mein Hüon, zum Ufer herbei! Presto, presto questo velo! Soffia! oh Dio, Schnell, schnell diesen Schleier! Er dammi consiglio! [weht! o Gott, sende Rat! Mi vedono! Già rispondono! Remano con forza! Sie sehn mich! Schon Antwort! Sie rudern mit Hüon! Hüon, Hüon! Macht! Mio Hüon, mio sposo, la salvezza si avvicina! Hüon! Hüon! Hüon! La salvezza si avvicina! Mein Hüon, mein Gatte, die Rettung, sie nath! Rettung nath!

(Durante il canto, la tempesta è cessata. Il sole, prima del tramonto, splende ancora di piena luce. Si scorge una barchetta a vela, e all’improvviso una grande nave. Alla fine del canto la barca scompare dietro gli scogli, approdando. Sbarcano i corsari, guidati da Abdellah) [Dialogo]

ABDELLAH ABDELLAH Ah!! Una bella preda, per Maometto! Acchiappa- Ah!! Una bella preda, per Maometto! Acchiappa- tela, forza, e via di nuovo sul mare! tela, forza, e via di nuovo sul mare! (I corsari afferrano Rezia)

REZIA REZIA (gridando) (gridando) Hüon! Hüon! Salvami! Aiuto! Hüon! Hüon! Rette mich! Hilfe!

HÜON HÜON (si precipita giù dallo scoglio con un remo in mano) Malvagi! Lasciatela libera! Bösewichter! Lasst sie los! (viene abbattuto privo di sensi)

ABDELLAH ABDELLAH (agli altri) Fatelo fuori! E poi alla barca; in fretta! Fatelo fuori! E poi alla barca; in fretta! (Due corsari trascinano via Rezia, mentre altri legano le braccia di Hüon, che è ancora svenuto. Appena i corsari si sono allontanati, si sente della musica. Oberon scende dall’alto sul carro trainato dai cigni)

14 Weber: Oberon - atto secondo [Arrivo di Oberon]

[Dialogo]

OBERON OBERON (scende dal carro) Povero mortale! Mi duole porre a così dura prova Povero mortale! Mi duole porre a così dura prova la tua anima timorosa e nata dalla polvere. Ma la tua anima timorosa e nata dalla polvere. Ma resta fedele, e per ogni minuto di sofferenza avrai resta fedele, e per ogni minuto di sofferenza avrai anni di fama e di dolce amore. anni di fama e di dolce amore. (Avanza) Puck! Puck!

PUCK PUCK Eccomi, grande Oberon! Eccomi, grande Oberon!

OBERON OBERON Veglia su di lei per sette giorni: tanto durerà il suo Veglia su di lei per sette giorni: tanto durerà il suo sonno. E quando i pirati saranno giunti a Tunisi, sonno. E quando i pirati saranno giunti a Tunisi, portalo laggiù e depositalo giardini di Almansor: portalo laggiù e depositalo giardini di Almansor: delicatamente. delicatamente.

PUCK PUCK Accadrà come dici: ecco, già un profumo ci Accadrà come dici: ecco, già un prfumo ci avvolge, già il sole si nasconde, già ci raggiunge avvolge, già il sole si nasconde, già ci raggiunmge dal mare il suono incantato delle sirene. Oberon, ha dal mare il suono incantato delle sirene. Obderon, inizio il tuo regno! ha inizio il tuo regno! (Oberon scuote il suo scettro. Sorge una pergola fiorita che avvolge Hüon. Intanto tramonta il sole, e le stelle si rendono visibili) [14. Finale secondo] PRIMA ONDINA MEERMÄDCHEN (canta dietro la scena) Oh com’è bello cullarsi sul flutto, O wie wogt es sich schön auf der Flut, quando la stanca onda riposa nel sopore; Wenn die müde Welle im Schlummer ruht, piano sparve l’ ultima luce del sole, Leise verschwand der letzte Sonnenschein, e là sopra le stelle si mettono in fila, Und sich die Sterne dort oben reih’n, e il respiro notturno si solleva si tenero e mite, Und sich der Nachthauch hebt so sanft und spirando profumi da lontano paese! mild, Oh come si culla e soave canta, Düfte entatmend aus fernem Gefild! asciugando l’ oro degli umidi riccioli! O wie wogt und singt sich’s hold, Trocknend der nassen Locken Gold!

Oh com’è bello cullarsi sul flutto, O wie wogt es sich schön auf der Flut, quando non altri che noi posa nel suo seno! Wenn die stille Nacht ihr am Busen ruht! Il guardiano nel chiaror del crepuscolo volge Der Wächter lehnet im Dämm’rungsschein oltre la torre rovinata dal tempo, Über dem Turm, den die Zeit stürzt ein, si china, mormora una pia preghiera, Bekreuzt sich, murmelt ein frommes Gebet, e ascolta il venticello che spira incantatore. Und horcht auf das Lüftchen, das zaub’risch Oh come si culla e soave canta, weht. asciugando l’ oro degli umidi riccioli! O wie wogt und singt sich’s hold, 15 Weber: Oberon - atto secondo Trocknend der nassen Locken Gold!

PUCK PUCK (venendo avanti) Padrone, dì’! E’ fatta! Meister, sprich! Es ist gethan! Dobbiamo danzare sulla riva, Soll’n wir tanzen auf dem Plan o al canto delle fanciulle Oder in der Mädchen Sang unire il suono dei lieti accenti? Mischen froher Lieder Klang?

OBERON OBERON Ti meriti lode maggiore! Basser’n Lohn verdient hast du! Io mi fermo e osservo. Ich verweil’ und seh’ ihm zu.

OBERON E PUCK OBERON UND PUCK Qua! Qua! elfi tutti! Hierher! Hierher! Ihr Elfen all! Venite! Danzate al melodioso canto delle ninfe! Kommt! Tanzt nach der Nymphen melod’schem Affrettatevi e provate alle fanciulle del flutto Schall! che anche gli spiriti della terra sono allegri e Eilt und beweiset den Mädchen der Flut, buoni! Dass die Geister der Erde auch froh und gut! Venite rapidi e siate belli Kommt so flüchtig und seid so schön, come i fiori che spirano all’alito d’ estate. Wie Blüten im Hauche des Sommers wehn. Qua! Qua! elfi tutti! Hierher! Hierher! Hierher, ihr Elfen all! Danzate al melodioso canto delle ninfe! Tanzt nach der Nymphen melod’schem Schall!

(Durante il precedente duetto, la scena si illumina del chiarore lunare. Sul mare compaiono ondine e sirene; elfi e fate danzano durante il coro seguente)) ONDINA ED ELFI, PUCK E NINFE MARINE MEERMÄDCHEN UND ELFEN, PUCK UND WASSER- NYMPHEN Chi resterebbe nella grotta corallina, Wer blieb’ im korallenen Schacht, quando la luna ride sulle placide onde Wenn der Mond auf stillen Wogen lacht e le stelle adornano l’ azzurra dimora, Und die Sterne schmücken das blaue Haus, dove di notte si muovono e passeggiano? Wo nächtlich sie gehn, wandern sie ein und Di buon animo, di buon animo veleggiate! aus? Oltre il mare ardono sì tenere, Wohlgemut, wohlgemut segel fort! ardono là si pallide! Über der See glühn so mild, Glühn so blass sie dort!

OBERON ED ELFI OBERON UND ELFEN Chi dormirebbe nel calice del giglio, Wer schlief in der Lilie Schoss, quando la luna splende su boschi e muschi Wenn der Mond scheint über Wald und Moos e le stelle adornano l’ azzurra dimora Und die Strerne schmücken das blaue Haus, dove di notte si muovono e passeggiano? Wo nächtlich wandern sie ein und aus? Di buon animo, di buon animo danziamo! Wohlgemut, wohlgemut tanzen wir! Lungo la riva nel lucente splendore, Ufer entlang bei der hellen Zier, danziamo! Bei der hellen Zier tanzen wir!

16 Weber: Oberon - atto terzo ATTO TERZO Giardino dell’Emiro Almansor a Tunisi. Davanti alla casa del giardiniere Ibrahim. Sorge il sole. [15. Aria] FATIMA FATIME Arabia, mia patria, Arabien, mein Heimatland, terra a me sì cara, Du Land so teuer mir, è come s’io volassi sul mare, Ist’s doch als flög ich übers Meer, fossi di nuovo in te Wär’ wiederum in dir e vedessi la tenda di mio padre, Und säh’ dort meines Vaters Zelt, nel folto delle piante di dattero, Dicht unterm Dattelbaum, e l’ eco dei suoni d’ allegrezza Und der Klang der Töne der Fröhlichkeit risuona in me come in sogno! Erschallt mir wie im Traum! Là udii un giorno al tenue suono Da hört’ ich bei leisem Zitherschlag della cetra una ragazza cantare Ein Mädchen singen einmal di Zenab che sfuggì a Serdar Von Zenab, die dem Serdar entfloh col giovinetto di sua scelta. Mit dem Jüngling ihrer Wahl.

Al, al, al! Al, al, al... Fosse pur cupa notte, al, al, al! Sei’s auch finstere Nacht! Al, al, al... ma il mattino si desta per me e per Jussuf! Doch der Morgen für mich und für Jussuf erwa- Anche se i fiori del giardino si sono chiusi, cht! fiorisce la rosa del cuore all’alito d’ amore. Ob die Blumen des Gartens geschlossen sich Al, al, al! E’ finito il pericolo ormai, auch, alle nostre spalle Anderun e il crudele Serdar! Blüht doch Rose des Herzens im Liebeshauch. Al, al, al... Bald vorbei die Gefahr! Hinter uns Anderun und der harte Serdar.

Al, al, al! Al, al, al...

Al, al, al! Al, al, al... Udite, nitrisce il suo destriero! Al, al, al! Horcht, es wiehert sein Ross! Al, al, al... O mio berbero, mostrati fedele al compagno! Beweise, mein Berber, dich treu dem Genoss’! Nel deserto salato corre come un lampo, Durch die salzige Wüste geht’s schnell wie ein con le torri resta indietro l’ angoscia. Blick, Al, al, al! Ora al confine, Es bleibet die Angst mit den Türmen zurück. e ridiam del padrone e di Anderun! Al, al, al... Auf der Grenze wir nun, Al, al, al! Un wir lachen des Herrn und des Anderun! Al, al, al...

[Dialogo]

(Entra Scerasmin in veste di giardiniere. Ha in mano una vanga, nell’altra un cestello di fori) SCERASMIN SCHERASMIN Fatima! Amor mio! Non essere così triste, forse ci Fatima! Amor mio! Non essere così triste, forse ci aspettano tempi migliori. Adesso siamo schiavi e aspettano tempi migliori. Adesso siamo schiavi e giardinieri, ma allora, ai miei tempi, che bei giorni! giardinieri, ma allora, ai miei tempi, che bei giorni! Da ragazzo, sulle rive della Garonna, eh, sulla Da ragazzo, sulle rive della Garonne, eh, an dem sponda della Garonna… Strande der Garonne…

17 Weber: Oberon - atto terzo [16. Duetto]

SCERASMIN SCHERASMIN Sulla sponda della Garonna An dem Strande der Garonne godevo appena la primavera della vita, Mich im Lenz des Lebens freuend, che imparai da solo a correre, Als allein ich laufen konnte, fare a pugni, spintoni e botte, Knuff und Puff und Stoss nicht scheuend, evitare il lavoro, divertirmi, Arbeit meidend, liebend Spass, odiare le armi, amare il vino, Waffenfeind, kein Weinverächter, bastonare il figlio del vicino Prügelnd jedes Nachbars Sohn e baciare del vicino le figlie! Und küssend alle Nachbars Töchter! Oh come fuggirono i giorni belli O, wie floh’n die Tage schön, là sulle alture di quel fiume, Dort an jenes Flusses Höh’n, Oh come fuggirono i giorni belli O, wie floh’n die Tage schön, là sulle alture della Garonna, Dort an der Garonne Höh’n, là sulle alture di quel fiume! Dort an jenes Flusses Höh’n!

FATIMA FATIME Alla corrente del Bendemir An dem Strom des Bendemir vidi splendere la prima luce: sah zuerst das Licht ich glänzen; là vissi anno dopo anno dort verlebt’ ich Jahr für Jahr presso le lievi danze delle onde, Bei der Wellen leichten Tänzen, erravo con la mia tribù, Wanderte mit meinem Stamm, dove si piegava il dattero Wo der Dattelbaum sich neigte o si trovava il verde Oder grüner Weideplan pascolo per il fitto gregge. Für der Heerde Schar sich zeigte. Ignota m’ era la tristezza Unbekannt war Kummer mir alla corrente del Bendemir. An dem Strom des Bendemir.

SCERASMIN SCHERASMIN Il tempo è cambiato! Sich geändert hat die Zeit!

FATIMA FATIME Spenta la fiamma di gioia! Ausgelöscht der Freude Flammen! Siamo schiavi! schiavi! Wir sind Sklaven! Sklaven!

SCERASMIN SCHERASMIN Perché ti affanni? Was kümmert das? Ma siamo schiavi insieme! Sind wir Sklaven doch zusammen! Perciò lieti e fedeli, Darum fröhlich so wie treu giubiliamo, cantiamo, amiamo! Lass uns jubeln, singen, lieben; Vangare prima e sbaciucchiarsi poi, Graben erst und schnäbeln dann, come già fecero Adamo ed Eva. Wie’s Adam schon und Eva trieben!

FATIMA E SCERASMIN FATIME UND SCHERASMIN Dunque lieti e fedeli ecc. Also fröhlich so wie treu! u.s.w.

(Scerasmin e Fatima escono; il primo entra in casa)

18 Weber: Oberon - atto terzo [Dialogo]

(Compare Puck)

PUCK PUCK Sette giorni sono passati Sette giorni sono passati dall’assalto dei pirati; dall’assalto dei pirati; oggi vendono qui al porto oggi vendono qui al porto Rezia che ti crede morto. Rezia che ti crede morto. Sveglia, amici! son qui presso! Sveglia, amici! son qui presso! Torno ad Oberon suo messo. Torno ad Oberon suo messo. (scompare) (Scerasmin esce dalla casa)

SCERASMIN SCHERASMIN (Scorge Hüon, appena rinvenuto) Possibile? Signore, mio signore! Possibile? Signore, mio signore! (Lo aiuta a rialzarsi)

HÜON HÜON Scerasmin! Dove mi trovo? Scherasmin! wo bin ich? (Lo guarda sconvolto)

SCERASMIN SCHERASMIN A Tunisi, dove i corsari mi vendettero con fatima A Tunisi, dove i corsari mi vendettero con fatima all’Emiro Almansor. all’emiro Almansor.

FATIMA FATIME (entrando) Scerasmin! Grandi novità! Miracoli! Tu hai ritro- Scherasmin! (arabo) Grandi novità! (italiano) vato il cavaliere e in questo stesso istante la mia Miracoli! Tu hai ritrovato il cavaliere e in questo signora è stata acquistata dall’Emiro! stesso istante la mia signora è stata acquistata dall’Emiro! HÜON Rezia! Che gioia! HÜON Rézia! Quelle joie! SCERASMIN Presto, bisogna travestirvi, e fare assumere anche SCHERASMIN voi come giardiniere. Presto, bisogna traverstirvi, e fare assumere anche voi come giardiniere. [17. Terzettino]

HÜON Dunque mi devo camuffare! HÜON So muss ich mich verstellen? SCERASMIN Solo questo porta alla meta! SCHERASMIN Dies führt zum Ziel allein. HÜON Tremi dunque l’ insolente, HÜON lo voterò alla vendetta! Doch zittern mög’ der Freche, 19 Weber: Oberon - atto terzo

FATIMA Der Rache will ich ihn weih’n! Invisibile, pieno di forza e luce, tu che premiasti la virtù con la fortuna, FATIME oh rendi presto al più valoroso dei cavalieri Unsichtbarer, voll Macht und Licht, la più bella delle belle! Der du die Tugend belohnest durch Glück: Oh sende dem Bravsten der Ritter nun FATIMA E SCERASMIN, HÜON Die Schönste der Schönen auch bald zurück! Spirito molto venerato, assistici! Custodisci la sua/mia spada e il suo/mio cuore HÜON, SCHERASMIN UND FATIME sì fido! Geist, hoch verehrt, steh uns bei, Schütze mein/sein Schwert und mein/sein Herz (Si allontanano tutti) so treu! Stanza nell’harem dell’Emiro [18. Cavatina]

REZIA Affliggiti, mio cuore, per la svanita felicità! Lagrime, sgorgate per la speranza che fuggì! REZIA L’ affanno è ora il mio unico bene; Trauere, mein Herz, um verschwundenes Glück! Come le Peri vivon di profumo, io vivo di Tränen, entströmt für das Hoffen, das floh! sospiri; Kummer ist jetzt noch mein einziges Gut, e fosse pur per altri turbata la sua fonte, Wie Peris vom Tau leb’ von Tränen ich so; a me è chiara come l’ acque del Gelun. Und sei auch für andre wohl trübe ihr Quell, Voi che vi scaldate al raggio di voluttà, Mir ist er wie Himmelsgewässer so hell. velieri sul flutto di dorate speranze, Ihr, die ihr sonnt euch im Strahle der Lust, una nuvoletta può avvicinarsi, l’ onda minac- Segler auf goldener Hoffnungen Flut, ciarvi, Ein Wölkchen kann euch nahn, die Woge euch recarvi un futuro pieno di buio e orrore! droh’n, Il flagello del deserto ferì sì forte il mio cuore, Die Zukunft euch bringen voll Dunkel und ahimè! Grau’n! l’ albero morto non ferma più il soffio velenoso! Doch die Geissel der Wüste traf mein Herz, ach, so schwer; Abgestorb’ner Baum scheut den gift’gen [Dialogo] Hauch nicht mehr!

ALMANSOR (avanzando) ALMANSOR Sublime beltà, che triste canzone! Apri il tuo cuore, fa’ uscire la tua angoscia: Almansor può molto! Sublime beauté, quelle triste chanson! Épanche ton cœur, laisse couler ton angoisse: Almansor peut REZIA beaucoup! Può risvegliare i morti? REZIA ALMANSOR Può risvegliare i morti? Può dar gioia ai vivi! E vuol essere tuo schiavo! ALMANSOR

(Rezia esce. Mentre Almansor sta per andarsene dalla parte opposta, entra Rossana) ROSSANA Il peut donner la joie aux vivants! Et il veut être Le vostre guance sono in fuoco, amico mio, che ton esclave! 20 Weber: Oberon - atto terzo succede? E son selvaggi i vostri occhi! ROSCHANE

ALMANSOR Vos joues sont en feu, mon ami; que se passe-t-il? Et vos yeux sont sauvages! (a parte) ALMANSOR Non ti posso vedere. (a Rossana) (arabo) Non ti posso vedere. Togliti dalla mia strada, schiava!

ROSSANA Éloigne-toi de mon chemin, esclave! Tua moglie, una schiava? E io vivo per sentire una cosa simile! ROSCHANE (a parte) Ta femme, une esclave? Et je vis pour écouter une chose pareille! Ah, la vedremo! Riderà bene chi riderà l’ultimo! (Esce) Stanza di Rossana Nello sfondo un’alcova con ricchi tappeti. La scena è completamente buia. Nadina introduce Hüon, vestito da giardiniere, con in mano un mazzo di fiori. [Dialogo]

HÜON

Dov’è lei? Dov’è la mia amata? Ah, nous verrons cela! Rira bien qui rira le dernier! ADINA N HÜON È lei la bella che ti ha mandato il messaggio nasco- Wo ist sie? Où est ma bienaimée? sto nei fiori. Aspettala qui. NADINE (S’allontana) È lei la bella che ti ha mandato il messaggio nas- HÜON costo nei fiori. Aspettala qui.. Mia cara, amata Rezia!

[19. Rondò] HÜON

HÜON Meine teure, geliebte Rezia! Giubilo ancora di felicità e speranza! Una luce scende sulle catene, irraggia come il faro nella fosca notte HÜON e mi guida sul cammino verso l’amata. Ich jub’le in Glück und Hoffnung neu! Son come il torrente montano che, liberato Ein Glanz ergießt aufdie Ketten sich, dalla signoria del gelo, freddo e timoroso, strahlt wie der Leuchthurm durch finst’re Nacht mormora scendendo dalla scoscesa cima, und führt den Pfad zur Geliebten mich. saltellando e schiumando di piacere e di foga. Ich bin wie der Bergstrom, der, befreit Giubilo ancora di felicità, di speranza! von des Frostes Herrschaft kalt und bang’, Cerco lei, come il fiume cerca il mare; rauschet abwärts von steiler Höh’, un nastro di seta dominerà l’onda, hüpfend und schäumend in Lust und Drang. prima che mai mi si vieti la via al piacere Ich jub’le in Glück, in Hoffnung neu! supremo! Sie such’ ich, so wie das Meer des Fluß: Giubilo ecc. eher soll der Woge wehren ein seid’nes Band,

21 Weber: Oberon - atto terzo [Dialogo]

(Vengono tirate le tende dell’alcova, e si scorge un luogo tenuamente illuminato, dove Rossana, coperta d’un ricco velo, riposa su un seggio) HÜON eh’ den Pfad sie mir schließen zum Hochgenuß! Rezia! Amata! Fuggiamo! Ich jub’le u.s.w. (s’affretta verso di lei e la stringe fra le braccia) HÜON ROSSANA (scostando il velo) Rezia! Geliebte! Lass uns flieh’n! Tu vedi la sposa di Almansor. Ti ho visto in giar- dino, e ti ho amato. Io ti amo, tu sarai mio padrone ROSCHANE sul trono di Tunisi. Stanotte ucciderai Almansor mentre dorme ubriaco. Tu vois l’épouse d’Almansor. (accento frantese) Ti ho visto in giardino, e ti ho amato. Je t’aime, tu HÜON seras mon maitre (accento francese) sul trono di (a parte) Tunisi. Stanotte ucciderai Almansor mentre dorme Son tradito! ubriaco. HÜON (a Rossana) Principessa, io amo un’altra. Ich bin betrogen! ROSSANA (a parte) Che? Voi, mie arti, mie seduzioni Princesse, j’aime une autre. ROSCHANE (ad alta voce) venite tutte in mio soccorso! Non mi potrai sfug- gire! Presto, presto, qui! Quoi?! Mes arts, mes séductions, (All’istante tutta la scena si illumina con lanterne dipinte e ornate di fiori, sorrette da schiave riccamente abbigliate. Entra una schiera di fanciulle danzanti che cingono Hüon con lacci di fiori. Una di loro gli offre un calice di vino) 20. Coro, Solo e Balletto SCHIAVE (fanciulle e schiave danzanti) venez toutes à mon secours! Tu ne pourras Per te la beltà s’è ornata, m’échapper! Vite, vite, ici! la voluttà ha versato colmo il calice! SKLAVINNEN Oh, sorseggialo! Cogliete il fiore, prima che la rosa impallidisca, e il vino si versi! Für dich hat Schönheit sich geschmücket, HÜON Die Lust den Becher voll ergossen; Via! Via! I fiori, che voi lodate, O schlürf ihn aus! Die Blume gepflücket, mescono veleno nei calici, Eh die Rose welkt, eh der Wein vergossen! e il purpureo flutto del bicchiere mi sembra arrossato di sangue! HÜON

22 Weber: Oberon - atto terzo (Si scioglie dai lacci di fiori. Ma Rossana lo abbraccia e lo trattiene)) SCHIAVE Fort! Fort! Den Blumen, die ihr preist, Mentre occhi di donna ardono amorosi, Gift in den Kelchen kreist, puoi sdegnare questa luce meravigliosa? Und des Bechers Purpurflut Hai ancora il coraggio di fuggire Scheint gerötet mir von Blut. mentre un bianco braccio ti allaccia? Puoi fuggire, sì, puoi fuggire ecc. SKLAVINNEN Wenn Frauenaugen liebend glüh’n, HÜON Kannst du scheu’n dies Zauberlicht? L’ occhio di donna non ride e attrae, Hast du noch das Herz zu flieh’n, se dentro arde il fuoco punitore: Wenn dich ein weisser Arm umflicht? somiglia all’occhio del morto Kannst du flieh’n, u.s.w. quando lo spirito, che lo animava, è fuggito via. Non vive né l’ incanto né il pregio della gioia HÜON in braccio all’amante, sia pur bianco come Kein Frauenauge besel’gend grüsst, neve; Das der Sinnlichkeit glüh’nde Flamme schiesst; le sue dita si smarrirebbero su di me Dem Aug’ des Toten gleicht es so, se il verme ha già roso la carne! Wenn die Seel’, die’s belegt, daraus entfloh.

(Si strappa da Rossana e s’affretta da dove era entrato. Ma le fanciulle danzanti gli si fanno dappresso e si raggruppano in modo che non può fuggire) SCHIAVE Nie spendet Glück und nie Liebeshuld Oh, non t’ allontanare dal banchetto di voluttà, Der Versuch’rin Hand, die voll Schmach ist und non perdere i momenti noti solo al beato! Schuld. Pensa al saggio che del banchetto scrisse: Über mein Herz hast du nicht Gewalt; «Come sarebbe lieta la vita se un’ ombra Drum weiche zurück! Deine Hand ist kalt potesse durare!» Perciò, mortale, alliètati! Sii felice! Beffa chi SKLAVINNEN vede O wende dich nicht von dem Mahle der Lust! che la vita è un’ ombra, e aspetta che essa voli Verlier nicht Momente, nur Sel’gen bewusst. via. Des Weisen gedenk’, der von dem Mahle Per te la beltà ecc. schrieb: «Wie froh wär’ das Sein, wenn ein Schatten nur blieb’!» [Dialogo] Drum, Sterblicher, freu dich! Sei glücklich! Ver- lach den, der sieht, HÜON Dass Leben ein Schatten, und harrt bis es Lasciatemi! flieht. (Mentre sta per aprirsi la via con la forza, le schiave urlano e si gettano a terra perché compare Almansor con negri armati. Hüon viene subito afferrato) ALMANSOR Für dich hat Schönheit u.s.w. Orrore! Vergogna! Un uomo qui, signora?

ROSSANA HÜON (cade ai piedi di Almansor) Lass mich!

Arrivi al momento buono. Questo cane di cristiano ALMANSOR è entrato in camera mia… (arabo) Orrore! Vergogna! Un homme ici,

23 Weber: Oberon - atto terzo

ALMANSOR madame? Non vi credo una parola, signora. Egli morirà. (Hüon viene trascinato via) E voi… Tu arrive au bon moment. Ce chien de chrétien est entré dans ma chambre… ROSSANA Ah, è così?! Ti rivedrò all’inferno! Ti maledirò per ALMANSOR sempre! Assassino! Je ne vous crois pas un mot, madame. Il mourra. (Almansor fa un cenno ai negri che trascinano via Rossana) Giardino dietro la casa di Ibrahim Si scorge in particolare un cespuglio di rose. Chiaro di luna [Dialogo]

SCERASMIN

(entra) Et vous…

Ehi! Un serpente, attenzione! Ma no, non è un ser- ROSCHANE pente. È il corno magico, il corno di Oberon! Ah, c’est comme ça?! Je te revarrai en enfer! Je te FATIMA maudirai pour l’éternité! Assassin!

(entra) SCHERASMIN Scerasmin! Stanno portando via Hüon al supplizio, lo bruceranno vivo! Ehi! Un serpente, attenzione! Ma no, non è un ser- SCERASMIN pente. È il corno magico, il corno di Oberon!

Niente paura! Un soffio qui, un altro là, e vedrai… FATIMA (Escono entrambi) Cortile nell’harem Nel mezzo è eretto un rogo. Intorno stanno dei negri con fiaccole accese [Dialogo] ALMANSOR

Portate qui lo schiavo! Scherasmin! Stanno portando via Hüon al sup- (Irrompe Rezia con un forte grido dall’harem e si getta ai piedi di Almansor) Che volete, bella straniera? plizio, lo bruceranno vivo!

REZIA SCHERASMIN Pietà, signore, è il mio sposo! Niente paura! Un soffio qui, un altro là, e vedrai…

ALMANSOR ALMANSOR Il tuo sposo? (arabo) Portate qui lo schiavo! (con ira agli schiavi) Que voulez-vous, belle étrangère?

Al palo tutti e due allora! Legateli! REZIA (Gli schiavi legano Rezia. Alcuni negri portano Hüon) (Mentre i negri stanno per accendere il rogo, si sentono i suoni del corno. Negri e schiavi ballano durante il seguente coro) 24 Weber: Oberon - atto terzo [21. Finale Ultimo] Pietà, signore, è il mio sposo!

ALMANSOR SCHIAVI Senti! Che suono meraviglioso? (accento francese) Il tuo sposo? Senti! Donde viene il suono? (con ira agli schiavi) Senti! ogni piede deve saltare qui in lieta danza. Al palo tutti e due allora! (arabo) Legateli! Senti! Senti!

(Escono a sinistra.) SKLAVEN REZIA, FATIMA, HÜON E SCERASMIN Horch! Welch Wunderklingen! Oh grazie! Oh grazie! alla potenza del corno! Horch! Woher kommt der Ton? Danzan nel cortile e là nel palazzo, Horch! Jeder Fuss muss springen danzan nel giardino, danzan nella sala, Im lust’gen Tanz hier schon. ciò che il mare limita, ciò che la città abbraccia. Horch! Horch! Un secondo, più forte soffio ci porta lo stesso Re degli Elfi! REZIA, FATIME, HÜON UND SCHERASMIN (Scerasmin suona più forte il corno. I lacci di Hüon e di Rezia cadono. Il rogo sprofonda. La scena si riem- pie di nubi. I negri fuggono atterriti. le nubi si aprono. Compaiono Oberon e Titania) OBERON O Dank! O Dank für des Hornes Macht! Salve, coppia fedele! Son passati i dolori! Sie tanzen im Hof und dort im Palast, Il vostro amico vi ringrazia entrambi; Sie tanzen im Garten, sie tanzen im Saal, per voi conquistò la vittoria, Was das Meer begrenzt, was die Stadt ed egli abbraccia ancora la sua regina. umfasst. Rapido come fugge il lampo, Es bringet ein zweiter, stärk’rer Hauch, ti porto, prode campione, Den Elfenkönig nun selbst wohl auch nel beato paese di Francia, nel nobile castello dell’Imperatore. OBERON Cadi al suo piede con la sposa conquistata. Heil, treues Paar! Vorbei die Leiden! Lode per te risuoni chiara e forte nel mondo. Es danket Oberon euch beiden; Vedi, l’ incanto oggi finisce! Durch euch ward ihm des Siegs Gewinn, Addio! a te il mio grazie di sempre! Und neu umarmt er seine Königin. Addio! Addio! Schnell wie der Blitz entflieht, Bring ich dich, Kampfgenoss’, hin in Frankens (Le nubi coprono Oberon e Titania. Quando si riaprono, si scorge il palazzo di Carlomagno) Il palazzo di Carlomagno Guardie, nobili e dame, della corte dell’imperatore, avanzano. Alla fine, Carlomagno in persona. Sale sul trono. Fanfara. Hüon, Rezia, Scerasmin e Fatima, che avevano lasciato la scena all’ultimo cambiamento di nubi, avanzano. Hüon è armato come nel primo atto. Guida Rezia ai piedi del trono, dove si inginocchiano entrambi.) HÜON beglückt’Gebiet, Vedi! Fedele al suo promesso giuramento, In des Kaisers hohes Schloss. Hüon si china davanti al tuo trono! Wirf dich vor ihm hin mit der schwererrung’nen Con la protezione del cielo egli ha compiuto Braut! quel che ordinasti, ha rapito al Califfo Preis tönet dir durch die Welt, voll und laut. la nobile fanciulla che non ha temuto la morte - Sieh, der Zauber endet hier! l’ erede del suo trono ed ora sposa del tuo vas- Lebe wohl! Mein Dank bleibt ewig dir! 25 Weber: Oberon - atto terzo sallo. Lebe wohl! Lebe wohl!

CORO FINALE HÜON Salve all’eroe e alla sua spada, O Herr! Seinem geschworenen Eid getreu, con cui ha strappato al saraceno la bella sposa. Kniet Hüon vor deinem Thron aufs neu; Salve alla fanciulla che oltre il mare Durch Himmels Beistand hat er nun vollbracht ha seguito fin qui il fedele cavaliere. Was du gebot’st: hat sich aus Bagdad gebracht Nei canti dei bardi fiorirà la storia Die holde Maid, der nicht vorm Tod gegraut, di Rezia la bella e di Hüon il valoroso! Die Erbin seines Throns und jetzt Vasallenbraut

FINE DELL’OPERA

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