Comune Di Chiusa Di San Michele
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Originale Comune di Chiusa di San Michele PROVINCIA DI TO _____________ VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N.44 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DELL'ARMAMENTO DEGLI APPARTENENTI AL SERVIZIO ASSOCIATO DELLA POLIZIA LOCALE DEI COMUNI DI CONDOVE, CAPRIE E CHIUSA DI SAN MICHELE, IN POSSESSO DELLA QUALIFICA DI AGENTE DI PUBBLICA SICUREZZA. L’anno duemilatredici addì trenta del mese di settembre alle ore ventuno e minuti zero nella sala delle adunanza consiliari, convocato dal Sindaco con avvisi scritti recapitati a norma di legge, si è riunito, in sessione Straordinaria ed in seduta pubblica di Prima convocazione, il Consiglio Comunale, nelle persone dei Signori: Cognome e Nome Presente 1. USSEGLIO Domenico - Presidente Sì 2. TABONE Alan - Consigliere No 3. PURROTTI Nilo - Consigliere No 4. BORELLO Alberto - Consigliere Sì 5. BORGESA Fabrizio - Consigliere Sì 6. BRUNO Marco - Consigliere Sì 7. BOTTA Gabriella in COLOMBI - Consigliere Sì 8. ABATE Gabriele - Consigliere Sì 9. TONDA ROC Valter - Consigliere Sì 10. USSEGLIO Enzo - Consigliere Sì 11. CANTORE Riccardo - Consigliere Sì 12. SALAFIA Michele - Consigliere Sì 13. GARNERO USSEGLIO LAVERNA Vittorio - Consigliere Sì Totale Presenti: 11 Totale Assenti: 2 Assume la presidenza il Sindaco Sig. USSEGLIO Domenico Partecipa alla seduta il Segretario Dott.ssa Franca BENEDETTI Il Presidente, riconosciuta legale l’adunanza, dichiara aperta la seduta. OGGETTO: APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DELL'ARMAMENTO DEGLI APPARTENENTI AL SERVIZIO ASSOCIATO DELLA POLIZIA LOCALE DEI COMUNI DI CONDOVE, CAPRIE E CHIUSA DI SAN MICHELE, IN POSSESSO DELLA QUALIFICA DI AGENTE DI PUBBLICA SICUREZZA. IL CONSIGLIO COMUNALE Preliminarmente prende la parola il Consigliere Purrotti il quale dichiara di allontanarsi dall’aula in quanto coinvolto nella materia oggetto di discussione al punto 8 dell’ordine del giorno. Il Consigliere Salafia dichiara di prenderne atto e di congratularsi con il Consigliere per il gesto. Il Sindaco richiama la convenzione per la gestione associata del servizio di polizia locale e fa rilevare la necessità di consentire l’accesso al territorio comunale di Agenti di Polizia Locale dotati di arma e con qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza, con armamento adeguato all’esigenza di difesa personale e di messa in sicurezza del dipendente stesso. Precisa che prima dell’assegnazione definitiva dell’arma ogni dipendente dovrà essere sottoposto a visita medica e alle prove di tiro. Dà quindi lettura di alcuni articoli del Regolamento, e come richiesto dal Consigliere Salafia anche l’art 2. Interviene il Consigliere Cantore che ricorda la convenzione della funzione associata, nata per obbligo di legge e con l’obiettivo del risparmio. Sottolinea che l’obbligo di associazione potrebbe significare che un Comune come Chiusa non esisterà forse più e quindi occorre porre attenzione a fare le associazioni e con chi farle. Ricorda la decisione di andare all’associazione con Condove e Caprie, con problematiche e perplessità già espresse, perché in un’azione così delicata il dovere del Comune è di far sì che le scelte siano fatte con ampia discussione tra opposizione e maggioranza, chiedendo di essere resi partecipi per far sì che la funzione venisse creata nel miglior modo possibile. Sottolinea che, pur avendo il Sindaco fatto presente questo intento, la cosa non è avvenuta perché Condove non si è dichiarata interessata, ma se la discussione all’interno del Comune di Chiusa deve avere delle tempistiche, gli altri Comuni devono rispettare tali tempi e dar modo a Chiusa di portare le proposte all’interno della Conferenza dei Sindaci. In riferimento poi al Regolamento, lamenta che non ci sia stato confronto con le minoranze, confronto che poteva dare modifiche al Regolamento, confronto che si può sempre fare perché è possibile fare modifiche poi eventualmente recepite dagli altri Comuni. Sottolinea ancora che è il Consiglio a decidere, con diritto e dovere di poter modificare, perché Chiusa non deve diventare la borgata di nessun altro comune e in particolare del Comune di Condove. Fa poi presente che la modifica è necessaria perché non c’è tutela completa di un dipendente del Comune di Chiusa, poi il personale chiaramente svolge le sue mansioni sulla base di quello che decide il Consiglio, il Sindaco, ma occorre tener conto del disagio del personale e nello specifico del Vigile di Chiusa. Il Segretario Comunale interrompe l’intervento del Consigliere per ricordare che l’assemblea è pubblica, e che, se si fa riferimento a persone specifiche, l’assemblea non dovrebbe prevedere la presenza del pubblico e parlando di sensibilità personali si rischia di violare la privacy della persona. Riprende l’intervento del Consigliere Cantore il quale fa presente che nell’ambito del personale di polizia locale qualcuno ha manifestato, per motivi etico- morali, il desiderio di non utilizzare l’arma, dopo 35 anni di servizio senz’arma e con la qualifica di agente di pubblica sicurezza. Il Sindaco richiama il Consigliere al tempo stabilito per l’intervento. Ancora il Consigliere Cantore sottolinea che non si può armare una persona che non si sente di portare l’arma, né si parla di obbligo di armare gli Agenti, che la sola facoltà del Comune è stabilire in quali situazioni è necessario armare gli agenti. Fa presente che il problema è sorto anche per la situazione di alcuni agenti che non si sentono sicuri a fare un pattugliamento armati con colleghi non armati, dopo l’avvio della convenzione. Richiama ancora l’art 2 e 5 del Regolamento che fanno riferimento all’obbligo dell’arma. Concludendo propone quindi di rivalutare il Regolamento. Interviene il Consigliere Salafia, che afferma come nell’attuare un Regolamento occorre avere ben chiara la ragione per cui lo si fa. E nello specifico caso, fa presente che il regolamento è già stato disatteso, perchè già si sono fatti servizi sul territorio con armi, con porto abusivo. Chiede quindi al Sindaco di verificare se questa eventualità si è determinata o no. Si domanda poi se è necessario armare il vigile che non lo vuole, anche se ritiene utile l’armamento del personale, ma esiste una legge sull’obiezione di coscienza che consente il non utilizzo dell’arma. Sottolinea che se non fosse emerso il caso dell’obiezione, il suo gruppo avrebbe approvato il Regolamento, ma nessuna discussione è stata fatta, non c’è stato né dialogo né confronto e richiama l’interrogazione fatta nel mese di marzo e la risposta del Sindaco. Fa presente che eventuali modifiche sono possibili, anche se il Consiglio democraticamente eletto prende le sue decisioni votando a maggioranza, ma vale per il rispetto delle posizioni delle persone, che riguardano la sfera personale e la coscienza. Non ritiene assolutamente possibile che il Comune diventi una borgata di Condove. Dà lettura di una risposta della Prefettura di Torino da cui si evince”si precisa che da una combinata lettura della legge quadro n. 65 del 7/5/1986 e del D.M. 4/3/1987 n. 145 si esclude l’obbligatorietà dell’armamento per tutti gli appartenenti ai corpi di Polizia Municipale ”e in aggiunta” non solo non si riscontra alcun impedimento di legge al che un operatore di polizia municipale, anche se in possesso della qualifica di agente di pubblica sicurezza, presti servizio senz’arma, ma va anche rilevato che l’armamento va comunque connesso all’effettive necessità di difesa personale del tipo di servizio”. Sottolinea che non ha pregiudizi all’armamento dei vigili, ma chiede di tener conto di una richiesta inoltrata al Sindaco nel rispetto della persona e della legge sull’obiezione, perché non contemplate nel Regolamento. Dichiara quindi che il suo gruppo valuterà il voto in funzione dell’accoglimento o meno di tale richiesta. Nel ricordare un episodio avvenuto, sottolinea che le armi vanno movimentate con sicurezza e se c’è qualcuno che non le vuole usare, occorre soddisfare tale necessità perché la legge lo prevede. Interviene il Consigliere Borgesa per sottolineare innanzitutto la numerosa presenza di pubblico al Consiglio, cosa non consueta e soprattutto in altre occasioni ad esempio quando si discute di importanti documenti quali il bilancio di previsione. Fa presente come, da alcuni interventi dei gruppi di minoranza, sembra prassi dell’amministrazione quella di escludere le minoranze dal confronto, mentre non è così perché mai come negli ultimi anni le minoranze sono state coinvolte e pochi sono i comuni che lo fanno. Ma sottolinea che in alcuni momenti ciò non è possibile e ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo perché il regolamento, pur non essendo forse il migliore possibile, prende atto della situazione in generale e non tratta di singole persone, ed è necessario ad evitare che, in carenza di regolamento, si ripeta qualcosa che è già accaduto. Fa presente la situazione di fatto, per cui tre vigili hanno le armi e due no e quindi è consequenziale alla convenzione stabilire in un Regolamento cosa si può fare. Fa rilevare che alcuni regolamenti in sostanza riprendono quanto previsto nella proposta, alcuni si spingono a scrivere che l’arma è assegnata obbligatoriamente agli agenti con qualifica di agente di pubblica sicurezza. Sul scelte etiche e di coscienza, dichiara di condividerle nel modo più assoluto, vengono prima dei Regolamenti e sono tutelate dalla legge. Dichiara quindi che l’amministrazione si adopererà a che queste scelte vengano garantite, mentre sottolinea che l’attuazione pratica del servizio è competenza del Comandante e i Sindaci devono vigilare sull’attuazione, come ribadito agli altri comuni. Se poi ci saranno istanze specifiche, ritiene che queste andranno valutate ed eventualmente considerate in una modifica al Regolamento. Come ritiene altresì che l’organizzazione del personale non armato verrà stabilita tenendo conto del Regolamento e tenendo conto delle scelte etiche, nel rispetto delle stesse. Ribadisce che si vigilerà sull’approvazione e sulle scelte etiche, nell’ambito della Conferenza dei Sindaci. Prende nuovamente la parola il Consigliere Cantore per ringraziare il pubblico presente.