COMUNE DI POMPONESCO Copia Informatica Per Consultazione
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COMUNE DI POMPONESCO Provincia di Mantova VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Deliberazione n. 3 del 01/04/2015 OGGETTO: PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA' PARTECIPATE DEL COMUNE DI POMPONESCO - APPROVAZIONE. L’anno duemilaquindici il giorno uno del mese di aprile alle ore 21:00, nella sala consiliare, si è riunito, nei modi e nei termini di legge, in prima convocazione, in sessione ordinaria, seduta pubblica, il Consiglio comunale. Risultano presenti i signori Consiglieri BARUFFALDI GIUSEPPE Presente ROSSI ROBERTO Presente SANFELICI ELIO Presente BELLINI ILARIA Assente BARALDI CRISTIANO Presente GARDINI ELVIO Presente FAVA MARCO Presente PRESENTI N. 6 ASSENTI N. 1 E' presente il Sindaco, BARUFFALDI GIUSEPPE Il Dr. SEGRETARIO COMUNALE BORGHI ROBERTA assiste alla seduta. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. BARUFFALDI GIUSEPPE – nella sua qualità di SINDACO - ha assunto la Presidenza e ha dichiarato aperta la seduta per la trattazione degli argomenti scritti all'ordine del giorno. copia informatica per consultazione Deliberazione n. 3 del 01/04/2015 OGGETTO: PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA' PARTECIPATE DEL COMUNE DI POMPONESCO - APPROVAZIONE Gli interventi sono riportati in forma sintetica, la versione integrale è registrata su file audio conservato agli atti dell'odierna seduta. Il Sindaco dà lettura del piano. Il Segretario comunale precisa che,per mero errore non è stata inserita nel piano la quota di spesa che gravava sul Comune di Pomponesco fino al 2013 per complessivi € 29.000.Dal 2014 tale somma non è stata più versata per effetto del processo in atto del passaggio di parte della gestione a Tea Acque srl Il Consigliere Fava ricorda che già nel 2013 su Gisi aveva avanzato un 'interpellanza e ricorda che già allora si era proposto di uscire e non è stato fatto e come da allora si sarebbe potuto risparmiare questi due anni di costi per il mutuo degli impianti e di spese di gestione. Conclude “meglio tardi che mai! “ Il Sindaco circa la gestione di GISI dice che è una società che non doveva essere fatta ; tuttavia quando si entra nel gruppo vi sono impegni da rispettare. Il consigliere Gardini dice che quello delle partecipazioni societarie è un argomento complesso;resta il fatto che noi siamo soci nei “rischi” di sei società e nulla viene detto circa i vantaggi che ne derivano ai cittadini. Questa era un'occasione d'oro per affrontare la situazione ;lamenta il fatto che non come consigliere non ha minimamente partecipato a questa scelta. Chiede perché sono indispensabili queste società: chiede quale sia il vantaggio . Gisi ci è costata “l'ira di Dio” e non ci ha dato nessun beneficio. Le soluzioni proposte sono irrisorie : se nessuno gli dice “io esco” quelli non hanno fretta di chiudere la società. Perchè nel piano non si dice che si vuole la liquidazione della società? Le sensibilizzazioni non contano niente. Quanto a Tea -dice- vi siete chiesti come agisce e in che contesto agisce? E' l'unica società che fa servizi pubblici non quotata in borsa: vi siete chiesti perché? Dà lettura della comunicazione trasmessa da Tea. Vi sono utili che derivano dalle tariffe che i cittadini pagano . Occorre rendersi conto di quello che si fa. Invita il Sindaco a chiedere che Tea diventi società per azioni . Dà poi lettura di un articolo apparso nella stampa circa la situazione dei rapporti tra Tea e Siem e di come Tea sia subentrata a Siem ;dice di non gli piace essere complice del malaffare e che non vi è nessun vantaggio a stare con Tea. Anche per quanto riguarda la gestione della riscossione delle tariffe da parte di queste società vi è il rischio della perdita della capacità di un ammortizzatore sociale.Fa riferimento per questo anche la servizio di raccolta e gestione dei rifiuti: su questo la Giunta ha deliberato senza discutere e presentare la questione ai cittadini. Tea, lamenta Gardini, è una società fatta in casa che lucra a vantaggio del Comune di Mantova. Bisogna valutare queste cose con molta più attenzione. Aver approvato il piano in Giunta non è corretto nei confronti dei cittadini e dei consiglieri :occorreva che fosse prima portato in Consiglio:questo -dice- dà l'idea dell'attenzione vostra che ponete sui grandi problemi .Con il mantenimento delle società non si danno vantaggi ai cittadini , si fa beneficenza ai Comuni grandi .Si può risparmiare facendogli pesare questi problemi. Dopo di che copia informatica per consultazione IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: - l'art.1 comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il “coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato”, gli enti locali devono avviare un “processo di razionalizzazione” delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015; - lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il “processo di razionalizzazione”: 1. eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; 2. sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; 3. eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; 4. aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; 5. contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. Dato atto che in osservanza dell'art.1 c.612 della legge 190/2014 la Giunta Comunale con propria deliberazione del 25/3/2015 n. 17 ha approvato la proposta di piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di Pomponesco ; Dato atto che: - al piano operativo è allegata una specifica relazione tecnica; -il piano dovrà essere trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti della Lombardia pubblicato nel sito internet del Comune ; -entro il 31 marzo 2016 è necessario da parte del sindaco predisporre una relazione sui risultati conseguiti con il piano proposto ,da trasmettersi alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Lombardia ; Visto il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate,in allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale; Vista la propria competenza in materia come sancita dall'art. 42 del TUEL di cui al D.Lgs. n. 267/2000; Acquisiti i pareri favorevoli resi ai sensi dell'art.147 e dell’art.49, comma 1, del D.Lgs. 18.08.2000, n.267, di regolarità tecnica e contabile espressi dal Segretario Comunale in qualità di responsabile del Settore Amministrativo e del Responsabile del Servizio Finanziario; Con voti favorevoli 4 , contrari 2 (Fava e Gardini) su n. 6 consiglieri presenti e votanti in forma palese; DELIBERA 1. di approvare ,per tutti i motivi di cui in premessa , il Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate dal Comune di Pomponesco in copia informatica per consultazione allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale . 2. Di incaricare il segretario comunale di trasmettere il piano alla sezione di controllo della Corte dei Conti della Lombardia e di provvedere alla pubblicazione dello stesso sul sito del Comune ,nella sez. Amministrazione Trasparente. copia informatica per consultazione COMUNE DI POMPONESCO Provincia di Mantova Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i. IL SINDACO IL SEGRETARIO COMUNALE BARUFFALDI GIUSEPPE BORGHI ROBERTA copia informatica per consultazione Piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di Commessaggio (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) I.PREMESSA Il comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il “coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato”, gli enti locali devono avviare un “processo di razionalizzazione” delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015. Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il “processo di razionalizzazione”: a) eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; b) sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. II. Piano operativo e rendicontazione Il comma 612 della legge 190/2014 prevede che i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, “in relazione ai rispettivi ambiti di competenza”, definiscano