VALORI DEL SUOLO - CRITERI E INDIRIZZI DI PIANO Riviera Gardesana e Morene del Garda SUOLO UTILE NETTO - D1 CRITERI E INDIRIZZI DI PIANO

Mantovano MANTOVANO INDICE DI URBANIZZAZIONE L’indice di urbanizzazione territoriale dell’ambito (11,5%) è allineato all’indice provinciale (10,7%). Il Mantovano si connota come territorio prevalentemente rurale, appartenente al sistema territoriale agrario dell’agricoltura professionale. Livello molto critico: > 65% Ad eccezione dell’addensamento urbano di Mantova, l’indice di urbanizzazione comunale è sempre basso, con indici del suolo utile netto che evidenziano condizioni di maggior criticità (tavola 05.D1) solo per effetto dei vincoli afferenti alle fasce fluviali (fasce A e B e aree allagabili P2 e P3). Livello critico: 50% - 65% Nella corona urbana di Mantova sono presenti i maggiori agglomerati produttivi (commerciali o manifatturieri) della Provincia, spesso anche in forma isolata e distinta Oltrepò mantovano dal nucleo urbano principale. Nel resto del territorio prevalgono gli insediamenti con nuclei urbani distinti, pur essendo in atto tendenze conurbative da Mantova verso e bassopiano Livello mediamente critico: 35% - 50% , e ,. dell’Oglio Livello poco critico: 20% - 35% La qualità dei suoli è più omogenea nel settore occidentale, con ricorrente alta qualità, mentre nel settore sud orientale è frequente l’alternanza delle classi di qualità media e alta (tavola 05.D3). CARATTERI SOCIO-ECONOMICI Livello non critico: < 20% Il sistema rurale, pur vocato alle colture cerealicole, presenta una varietà di produzioni agrarie (prati e colture orticole del Goitese, colture ortofrutticole dell’areale , florovivaismo dell’areale di Canneto sull’Oglio altre colture promiscue con residuo della piantata padana). Le previsioni di consumo di suolo dei PGT sono contenute e commisurate alla scala urbana degli insediamenti esistenti (tavola 04.C2). Ne derivano, quindi, bassi gradi di conflitto tra il sistema dei valori ambientali e il sistema insediativo (tavola 05.D2). STOCK DI ABITAZIONI AI CENSIMENTI 2001-2011 ANDAMENTO DEMOGRAFICO E PREVISIONI COMPOSIZIONE PERCENTUALE SRUTTURAPRODUTTIVA La tavola rappresenta i livelli di criticità a cui è sottoposto il “suolo utile netto”, ossia il suolo non urbanizzato che non è Nella corona nord orientale di Mantova, di prima e più compatta industrializzazione, si registrano le maggiori potenzialità di rigenerazione, che possono assumere un interessato da significativi vincoli (fisici o normativi) di ruolo di rilievo in relazione al rango Mantova, polo di rilevanza regionale (areale n°9 - tavola 05.D4) e alla loro diretta vicinanza con le previsioni infrastrutturali di livello trasformabilità e che è quindi più esposto alle possibili regionale. 2001 2011 2015 2020 2025 2030 2050 Business Costruzioni pressioni insediative. In quanto tale, il suolo utile netto è Le pressioni e le aspettative di trasformazione delle aree, oggi non elevate, potrebbero accentuarsi per effetto dei nuovi gradi di accessibilità indotti dalle previsioni Services l’ambito privilegiato di attuazione della politica di riduzione infrastrutturali di livello strategico (terza corsia dell’A22, autostrada Tirreno-Brennero – TIBRE, collegamento Cremona-Mantova interconnesso con TIBRE e A22 – del consumo di suolo. Il suolo utile netto è ottenuto tavola 02.A7) interconnesse con gli elementi del sistema infrastrutturale esistente (A22 del Brennero, porto fluviale di Mantova- Valdaro, Canale Navigabile sottraendo dal suolo libero: a) le aree a pendenza molto elevata (acclività >50%); b) le zone umide e occupate da Mantova/Adriatico, Centro Intermodale Valdaro). 475.000 Editoria, corpi idrici, fiumi e laghi; c) le aree appartenenti alla Rete Na In questa condizione, la soglia di riduzione assolve principalmente al compito di contenere le eventuali future pressioni di trasformazione. La revisione e la diminuzione comunicazione Manifattura tura 2000 (SIC, ZPS e ZSC), i monumenti naturali, le riserve degli ambiti di trasformazione dei PGT sarà effettiva solo laddove si registrino puntuali sovradimensionamenti o dove siano effettivamente disponibili azioni di naturali, i parchi naturali; d) le aree non edificabili inserite nel rigenerazione e recupero urbano, restando comunque inalterata la possibilità di rispondere, anche su suolo libero, ai fabbisogni espressi su base locale. PAI e nel Piano di Gestione rischio alluvioni; e) le aree con Per l’areale di Mantova (areale n° 9 – tavola 05.D4) le politiche di rigenerazione saranno attivabili anche con l’ausilio degli strumenti delineati dal PTR per gli areali di fattibilità geologica con gravi limitazioni (Classe IV). rilevanza sovralocale di interesse strategico, da dettagliare e sviluppare anche attraverso processi di co-pianificazione (Regione-Provincia-Comuni), che potrebbero 450.000 Turismo L ’interpretazione dei livelli di criticità del suolo utile netto è consentire l’attivazione delle ipotesi di recupero già assunte all’interno dei PGT.

2001 restituita attraverso: Estrazioni - l’indice di urbanizzazione comunale letto rispetto La rigenerazione, utile a soddisfare la domanda di base (residenza e servizi), potrebbe anche favorire l’insediamento di funzioni di rango superiore, sfruttando i abitazioni abitazioni non totale all’estensione del suolo utile netto. I livelli di criticità sono maggiori gradi di accessibilità indotti dalle previsioni della programmazione strategica regionale. occupate 145.303 occupate 12.779 158.082 425.000 maggiori laddove ad elevati indici di urbanizzazione Le politiche di consumo di suolo e di rigenerazione devono essere declinate rispetto alle gerarchie territoriali dell’ambito, al ruolo di Mantova, polo di livello regionale, e UNITA’ Trasporti corrisponde una minore estensione del suolo utile netto, degli altri poli presenti alla scala d’Ato (, , Asola), con applicazione dei criteri generali dettati dal PTR per le necessità di assetto territoriale come nei territori a più intensa urbanizzazione regionale; (insediamento di servizi o attività strategiche e di rilevanza sovralocale). ADDETTI - l’indice di suolo utile netto, ottenuto dal rapporto LOCALI La porzione meridionale dell’Ato, relativa all’agglomerato di Mantova, è ricompresa in zona critica di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 30/11/2011 (Fascia Agricoltura percentuale tra il suolo utile netto e la superficie territoriale. I 400.000 livelli di criticità sono maggiori laddove è presente una bassa 1). Qui la regolamentazione comunale in materia dovrà prevedere che i nuovi edifici da realizzare (anche in ambiti di rigenerazione) rispondano a livelli elevati di Commercio dettaglio incidenza % del suolo utile netto rispetto alla superficie prestazione energetica. Inoltre, l’eventuale Consumo di suolo previsto e/o riconfermato dovrà privilegiare i suoli direttamente connessi a reti infrastrutturali di trasporto urbanizzata, come nei territori caratterizzati da un particolare pubblico o ai nodi di interscambio e definire meccanismi compensativi e/o di mitigazione che concorrano ad elevare il valore ecologico del tessuto urbano e delle reti andamento orografico. ecologiche locali. Gli interventi di rigenerazione o riqualificazione del tessuto urbano dovranno partecipare in modo più incisivo che altrove alla strutturazione di reti I livelli di criticità attribuiti ai due indici, oltre ad orientare i ecologiche urbane, anche attraverso la restituzione di aree libere significative al sistema ecologico locale. 375.000 criteri per il contenimento del consumo di suolo negli Ato e 3 Istruzione, salute, 1 Commercioingrosso alla scala comunale, costituiscono elemento fondante del La porzione settentrionale dell’Ato e alcune piccole porzioni meridionali sono ricomprese nella zona B (pianura) di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 1 servizi alla progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14, 30/11/2011. La regolamentazione comunale in materia dovrebbe prevedere incentivi per la realizzazione di edifici che rispondano ad elevati livelli di prestazione 201 20 persona rapportandosi con la qualità paesistico-ambientale (tavola energetica, al fine di contenerne le emissioni conseguenti. abitazioni abitazioni non totale nuove 05.D2), con il valore agronomico dei suoli (tavola 05.D3) e popolazione previsioni previsioni previsioni con il tema della rigenerazione (tavola 05.D4). RIVIERA GARDESANA E MORENE DEL GARDA occupate occupate 24.512 abitazioni Public Altriservizi 188.049 ISTAT Eupolis PRERP L’ambito è interprovinciale e ricomprende anche la porzione di Riviera Gardesana della Provincia di Brescia. 163.537 2.325 utilities L’indice di urbanizzazione della porzione della Provincia di Mantova (13,9%) è superiore all’indice provinciale (10,7%). Gli indici di urbanizzazione comunale e del suolo utile netto (tavola 05.D1) evidenziano bassi livelli di urbanizzazione in tutto l’Ato, ad eccezione del di Castiglione delle Stiviere, che presenta livelli di consumo di suolo più alti. Note: Note: L’enogastronomia conferma la vocazione storica della provincia di Mantova per l’agricoltura e • con “abitazioni occupate” si intendono le abitazioni occupate da persone che hanno dimora abituale nelle stesse, anche se assenti alla data del censimento Le previsioni ISTAT sono regionali: per tutti gli anni considerati i dati provinciali sono stimati ipotizzando che le province mantengano invariato, rispetto al 2011, il loro peso l’agroalimentare: le Unità Locali agricole rappresentano quasi un quinto della struttura produttiva locale. La A fronte di un consumo di suolo relativamente basso si registra, però, una consistente diffusione insediativa. • con “abitazioni non occupate” si intendono le abitazioni occupate esclusivamente da persone non residenti, quelle non occupate da residenti e quelle non occupate, quelle demografico sul totale regionale. Questo rappresenta naturalmente una forzatura, soprattutto nel lungo periodo, oltre a trascurare effetti che, anche alla luce dei fenomeni più manifattura, in cui sono comprese anche le UL dell’agroalimentare, ha comunque un ruolo di rilievo erappresenta Lungo le direttrici di Castiglione delle Stiviere, e sono presenti alcune conurbazioni utilizzate ad uso diverso e la quota relativa alla parte dello stock lasciata libera per la vendita o l’affitto recenti, potrebbero mutare radicalmente gli andamenti demografici o l’afflusso di popolazione straniera il28,5% del valore aggiunto totale prodotto in provincia,superiore alla media lombarda (21,6%). A Castiglione delle Stiviere, Castel Goffredo e Volta Mantovana, inoltre, sono presenti i maggiori poli produttivi (commerciali o manifatturieri). • le “nuove abitazioni” sono il risultato di una stima ottenuta in base ai permessi di costruire presentati nel 2011, 2012 e 2013 e considerando invariata la dimensione media Fonti: INDICE DI SUOLO UTILE NETTO La qualità dei suoli alterna classi di qualità alta e media (tavola 05.D3).Nella porzione morenica la produzione rurale è caratterizzata dalla varietà delle colture di pregio delle abitazioni al Censimento 2011 (1)ISTAThttp://demo.istat.it/ (viticoltura, ortofrutticoltura, florovivaismo, prati foraggeri), mentre nella porzione sud/occidentale i caratteri agricoli si fondono con quelli del Goitese, nel Mantovano, (2)Eupolislombardia, Portale SIS.EL http://dwh.servizirl.it/SASPortal/main.do (3) Note: Livello molto critico < 25% ove i prati umidi e le colture ortofrutticole si alternano alle colture cerealicole (tavola 02.A3). PRERP 2014-2016, Tabella 1.31 Elaborazioni FLA su dati SMAIL - UNIONCAMERE Lombardia 2014 Le previsioni di trasformazione e consumo del suolo sono contenute e commisurate alla scala urbana degli insediamenti esistenti (tavola 04.C2). Livello critico: 25% - 50% Lungo la direttrice sud della SP Goitese, nell’areale di Castiglione delle Stiviere, si registrano le maggiori potenzialità di rigenerazione urbana (tavola 04.C3). Ne derivano, quindi, bassi gradi di conflitto tra sistema dei valori ambientali e sistemi insediativi (tavola 05.D2). Livello poco critico: 50% - 75% In questa condizione, la soglia di riduzione assolve principalmente al compito di contenere le eventuali future pressioni di trasformazione. La revisione e la diminuzione degli ambiti di trasformazione dei PGT sarà effettiva solo laddove si registrino puntuali sovradimensionamenti o dove siano effettivamente disponibili azioni di Livello non critico: > 75% rigenerazione e recupero urbano, restando comunque inalterata la possibilità di rispondere, anche su suolo libero, ai fabbisogni espressi su base locale. Confine Regione Lombardia Le politiche di rigenerazione saranno attivabili, su scala comunale, anche con l’ausilio degli strumenti delineati dal PTR, da dettagliare e sviluppare anche attraverso processi di co-pianificazione (Comuni-Provincia), che potrebbero consentire l’attivazione delle ipotesi di recupero già assunte all’interno dei PGT. Superfice urbanizzata SPECIFICITA’ TERRITORIALI DEGLI AMBITI La rigenerazione, utile a soddisfare la domanda di base (residenza e servizi), potrebbe favorire anche l’insediamento di funzioni di supporto al sistema economico Confini della Città Metropolitana e delle province locale (produttivo, turistico, rurale). Ambiti Territoriali Omogenei PTR – l.r. 31/14 Le politiche di consumo di suolo e di rigenerazione devono essere declinate, anche, rispetto alle gerarchie territoriali dell’Ato e al ruolo dei poli presenti (Castiglione VALORI PAESISTICO-AMBIENTALI - D2 delle Stiviere e di Castel Goffredo), con applicazione dei criteri generali dettati dal PTR per le necessità di assetto territoriale (insediamento di servizi o attività strategiche e di rilevanza sovralocale). ELEMENTI IDENTITARI DEL SISTEMA PAESISTICO AMBIENTALE La porzione dell’Ato interprovinciale di ricadente nella Provincia di Mantova è ricompresa nella zona B (pianura) di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 30/11/2011. La regolamentazione comunale in materia dovrebbe prevedere incentivi per la realizzazione di edifici che rispondano ad elevati livelli di prestazione PRINCIPALI VALORI E TUTELEAMBIENTALI energetica, al fine di contenerne le emissioni conseguenti. MORFOLOGIA ED ELEMENTI COSTITUTIVI DELLASTRUTTURA FISICA – A1 ELEMENTI DI VALORE PAES.-AMB. EMERGENTI - A2 ELEMENTI IDENTITARI DEL SISTEMA RURALE - A3 ELEMENTI ORIGINARI DELLA STRUTTURATERRITORIALE – A4 Tutela e valorizzazione della biodiversità

Colture agricole (rif. DUSAF 2012) OLTREPÒ MANTOVANO E ALTOPIANO DELL’OGLIO Ghiacciai ELEMENTI DI VALORE DELLA BIODIVERSITA’ Nuclei di antica formazione Elementi della Rete natura 2000 e parchi naturali (rif. art.10 c.2 l.r. 12/2005) L’Oltrepò Mantovano e l’Altopiano dell’Oglio si connotano come territori prevalentemente rurali, inclusi nei sistemi delle fasce fluviali dei grandi fiumi. Boschi, vegetazione ripariale e altra vegetazione spontanea Rete Natura 2000-Siti di importanza comunitaria (SIC) Pascoli d’alta quota, prati eprati stabili L’indice di urbanizzazione territoriale dell’ambito (9,1%) è leggermente inferiore all’indice provinciale (10,7%). (rif. DUSAF 2012) Ambiti di specifico valore storico ambientale L’indice di urbanizzazione comunale è sempre basso, con indici di suolo utile netto che evidenziano condizioni di maggior criticità (tavola 05.D1) solo per effetto dei Barco della Certosa (rif. PPR art. 18) Parco nazionale dello Stelvio Sistema idrico superficiale: fiumi e laghi principali Rete Natura 2000 - Zone di protezione speciale (ZPS) Marcite vincoli afferenti alle fasce fluviali (fasce A e B e aree allagabili P2 e P3). (rif. Reticolo Idrico Principale) Agglomerati urbani più densi e tendenze conurbative sono presenti solo lungo le direttrici -Poggiorusco, Poggiorusco – e Viadana – Parco nazionale dello Stelvio Beni culturali vincolati (rif. SIBA) Parchi regionali Casalmaggiore. Reticolo idricoprincipale Risaie Il Suzzarese e il Viadanese sono i settori in cui si registrano i maggiori agglomerati produttivi (manifatturieri e commerciali). Fontanili Parchi regionali naturali Naviglio Grande e Naviglio di Pavia La qualità dei suoli è tendenzialmente maggiore nel settore centrale, ove prevale la tendenza alla coltura cerealicola diffusa (tavola 05.D3). Vigneti Riserve naturali (rif. art. 21 PPR) La produzione agricola si connota, rispetto ad altri ambiti di pianura, per i maggiori gradi di variabilità. Le colture orticole e viticole, dell’altopiano dell’Oglio e del Rete irrigua Viadanese ad ovest e dell’Oltrepò ad est, si alternano alle produzioni cerealicole. Zone umide - Convenzione RAMSAR Monumenti naturali Oliveti Canali di rilevanza storico-paesaggistica Le previsioni di trasformazione e consumo del suolo sono contenute e commisurate alla scala urbana degli insediamenti esistenti (tavola 04.C2). Aree argini maestri del fiume Po (rif. art. 21 PPR) (rif. art. 20 PPR) Parchi regionali Ne derivano, quindi, bassi gradi di conflitto tra sistema dei valori ambientali e sistemi insediativi (tavola 05.D2). Castagneti dafrutto Le potenzialità di rigenerazione rilevabili alla scala regionale sono di carattere puntuale ed episodico. Progetto di connessione degli elementi di valore ambientale Le pressioni e le aspettative di trasformazione delle aree, oggi non elevate, potrebbero accentuarsi per effetto dei nuovi gradi di accessibilità indotti dalle previsioni Rilievi alpini, prealpini e appenninici Riserve naturali Superficie urbanizzata (rif. RER) Frutteti e frutti minori Terreni urbanizzati o in via di urbanizzazione calcolati infrastrutturali di livello strategico (terza corsia dell’A22, autostrada Tirreno-Brennero – TIBRE, collegamento Cremona-Mantova interconnesso con TIBRE e A22 – sommando le parti del territorio su cui è già avvenuta la Monumenti naturali Areali degli elementi di primo e secondo livello della RER tavola 02.A7). trasformazione edilizia, urbanistica o territoriale per funzioni *per approfondimenti vedi tav.02.A1 Colturefloro-vivaistiche antropiche (rif. art. 2 l.r. 31/14 - tavola 04.C1) In questa condizione, la soglia di riduzione assolve principalmente al compito di contenere le eventuali future pressioni di trasformazione. La revisione e la diminuzione Parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS) Corridoi primari della RER degli ambiti di trasformazione dei PGT sarà effettiva solo laddove si registrino puntuali sovradimensionamenti o dove siano effettivamente disponibili azioni di Sistema idrico superficiale: laghi e fiumi principali rigenerazione e recupero urbano, restando comunque inalterata la possibilità di rispondere, anche su suolo libero, ai fabbisogni espressi su base locale. Colture orticole in campo aperto (rif. Reticolo Idrico Principale) Le politiche di rigenerazione saranno attivabili, puntualmente, anche con l’ausilio degli strumenti delineati dal PTR, da dettagliare alla scala comunale. ELEMENTI DI VALORE DEL PAESAGGIO Rete ferroviaria Varchi dellaRER La rigenerazione, utile a soddisfare la domanda di base (residenza e servizi), potrebbe anche favorire l’insediamento di funzioni di rango superiore, sfruttando i Seminativi semplici maggiori gradi di accessibilità indotti dalle previsioni della programmazione strategica regionale. Ambiti di elevata naturalità della montagna (rif. art. 17 PPR) Le politiche di consumo di suolo e di rigenerazione devono essere declinate, anche, rispetto alle gerarchie territoriali dell’Ato e al ruolo dei poli presenti (sistemi del Seminativiarborati *per approfondimenti vedi tav.02.A4 PRINCIPALI VALORI E TUTELE PAESAGGISTICHE Suzzarese e Viadanese ad ovest, Comuni di e Ostiglia a est), con applicazione dei criteri generali dettati dal PTR per le necessità di assetto territoriale Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale (rif. art. 19 PPR) Elementi della tutela paesistica diffusa (insediamento di servizi o attività strategiche e di rilevanza sovralocale) e per le esigenze del sistema economico-produttivo. Tutela del paesaggio dei laghi di Mantova (rif. art. 19 PPR) L’Ato è ricompreso nella zona B (pianura) di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 30/11/2011. La regolamentazione comunale in materia dovrebbe prevedere Ambiti di Alta Naturalità della montagna incentivi per la realizzazione di edifici che rispondano ad elevati livelli di prestazione energetica, al fine di contenerne le emissioni conseguenti. Elementi lineari (rif. DUSAF 2012) (rif. art. 17 PPR) Ambitodi specifica tutela dei laghi insubrici (rif. art. 19 PPR) Ambito di tutela dell’Oltrepò Pavese Filarie siepi (rif. art. 22 PPR) Area argini maestri fiume Po (rif. art. 22 PPR) Ambito di tutela del grande fiume Po Agricoltura periurbana, presenza diffusa o prevalente Oltrepo Pavese (rif. art. 22 PPR) (rif. art. 20 PPR)

Ambiti di specifico valore storico ambientale Geositi (rif. art. 22 PPR) Barco della Certosa (rif. art. 18 PPR) *per approfondimenti vedi tav.02.A3 Siti UNESCO (rif. art. 23 PPR) Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale (rif. art. 19 PPR)

*per approfondimenti vedi tav.02.A2 Elementi fisici e della struttura paesaggistica Mantovano: Mantovano: Mantovano: Mantovano: Sistema fisico della bassa pianura e dei grandi fiumi. Elementi del soprassuolo: fiumi principali (Oglio, Chiese, Po, Mincio); Laghi di Mantova e zone umide; canali (Naviglio di Parchi regionali: Parco del Mincio, Parco dell’Oglio Sud Tipologia: paesaggio agrario delle colture cerealicole della bassa pianura e delle fasce fluviali, continuo e strutturato, con carattere ordinatore. Sistema territoriale agrario Elementi: nuclei di antica formazione; residenze nobiliari; siti archeologici; corti rurali gonzaghesche; tracce della linea difensiva del Serraglio; tracce della linea difensiva Sistema idrico superficiale: fiumi e laghi principali Isorella); fontanili e risorgive; sistema irriguo e relativi impianti; aree golenali del Po; sistemi incisi del Tione e del Tartaro; laghi artificiali rinaturalizzati (Camignana); sistema SIC: Ansa e Valli del Mincio, Bosco Foce Oglio, Bosco Fontana, Chiavica del Moro, Lanche di Gerra Gavazzi e Runate, Le Bine, Vallazza, Valli di Mosio dell’agricoltura professionale. Elementi: prati stabili e colture orticole in campo aperto del Goitese, frutteti di Roverbella, sistema irriguo e manufatti idraulici; colture promiscue medievale del Tione-Tartaro; bonifiche monastiche; edifici religiosi isolati di rilevanza paesaggistica; Naviglio di Isorella; modelli insediativi rurali della Cascina Mantovana a (rif. Reticolo Idrico Principale) boschivo degli alvei fluviali. ZPS: Bosco Fontana, Parco Regionale Oglio Sud, Vallazza, Valli del Mincio, Viadana, Portiolo, e Ostiglia con residuo della piantata padana; argini e lembi vegetati dei corsi d’acqua. elementi seriali o isolati (ovvero “loghino” mantovano). Riviera Gardesana e Morene del Garda: Zone umide: Valli del Mincio Riviera Gardesana e Morene del Garda: Riviera Gardesana e Morene del Garda: Sistema idrico superficiale: Sistema fisico pedemontano degli anfiteatri morenici e dei grandi laghi. Elementi del soprassuolo: fiumi principali (Mincio); conche lacustri intermoreniche; boschi e prati aridi Ambiti di specifica tutela del fiume Po - aree golenali del Po. Tipologia: paesaggio agrario degli anfiteatri delle colline moreniche e dei ripiani diluviali dell’alta pianura, discontinuo ma strutturato, con carattere ordinatore. Presenza diffusa Elementi: centri storici dell’anfiteatro morenico; altri nuclei di antica formazione; castelli e fortificazioni; archeologia industriale; edifici religiosi isolati; o di rilevanza navigli storici e canali navigabili dell’anfiteatro morenico. Ambito di specifica tutela dei laghi diMantova dell’agricoltura periurbana, con assunzione di valore delle aree libere residuali. Elementi: vigneti, frutteti e florovivaismo delle colline moreniche del Garda; prati stabili dei ripiani paesaggistica; ville e residenze nobiliari. Oltrepò Mantovano: PLIS: Parco delMoro. diluviali, colture orticole in campo aperto, sistema irriguo e manufatti idraulici. Oltrepò Mantovano: Fontanili Sistema fisico della bassa pianura e dei grandi fiumi. Elementi del soprassuolo: fiumi principali (Po, Oglio, Secchia); sistema irriguo e relativi impianti; aree golenali del Po; residui Riviera Gardesana e Morene del Garda: Oltrepò Mantovano: Elementi: nuclei di antica formazione; siti archeologici (Vallona di Ostiglia, Valle Oneta di San Martino dell’Argine) sistema delle bonifiche monastiche; edifici religiosi isolati di boschi golenali e lembi vegetati dei corsi d’acqua minori. Parchi regionali: Parco delMincio Tipologia: paesaggio agrario delle colture cerealicole della bassa pianura e delle fasce fluviali, continuo e strutturato con carattere ordinatore. Sistema territoriale agrario rilevanza paesaggistica. SIC: Complesso Morenico di Castellaro Lagusello dell’agricoltura professionale. Elementi: colture orticole e viticole dell’alto piano dell’Oglio e dell’Oltrepò Mantovano, pioppeti e aree golenali del Po, colture promiscue e vite Aree del sistema rurale Geositi: Anfiteatro Morenico, Complesso morenico Castellaro-Lagusello maritata della piantata padana. UNESCO: Palafitte dell’arco alpino SISTEMA INSEDIATIVO E INFRASTRUTTURALE PLIS: Parco Locale d’Interesse Sovracomunale di , Parco Locale d’Interesse Sovracomunale nel Comune di Castiglione delle Stiviere Oltrepò Mantovano: Parchi regionali: Parco dell’Oglio Sud Superficie urbanizzata SIC: Bosco Foce Oglio, Isola Boschina, Isola Boscone, Lanca Cascina S. Alberto, Ostiglia, Pomponesco, Torbiere Di ZPS: Isola Boschina, Riserva Regionale Garzaia di Pomponesco, Paludi di Ostiglia, Isola Boscone, Parco Regionale Oglio Sud, Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e Ostiglia. La tavola restituisce il sistema dei valori ambientali della Regione in relazione al suolo utile netto (tavola 05.D1), Geositi: Palude di Ostiglia, Torbiere di Marcaria Rete infrastrutturaleesistente consentendo di leggere i possibili conflitti, esistenti o insorgenti, tra i processi di consumo di suolo e la struttura Aree golenali delPo. ambientale della Regione. Ambiti di specifica tutela del fiume Po - aree golenali del Po. A tal fine la tavola restituisce la struttura delle principali tutele paesaggistico-ambientali (tavola 02.A2 - Parchi PLIS: Parco San Lorenzo, Parco Golenale del Gruccione, Parco San Colombano, Parco Locale d’Interesse Sovracomunale la Golena e le sue Lanche, Parco Locale Rete infrastrutturaleinprogetto (rif. PRMT) nazionali e regionali, Parchi naturali, grandi areali di tutela paesaggistica del PPR) all’interno del progetto di Rete d’Interesse Sovracomunale Parco “Golene Foce Secchia”, Parco Locale d’Interesse Sovracomunale in area golenale. Natura 2000 e del progetto di Rete Ecologica Regionale. Il riconoscimento del sistema dei valori e delle tutele ambientali confluisce nei criteri per il contenimento del consumo di suolo definiti per gli Ambiti territoriali Rete ferroviaria omogenei.

Rete ferroviaria (rif. PRMT)

*per approfondimenti vedi tav.05.D2 SPECIFICITA’ TERRITORIALI DEGLI AMBITI QUALITA’ AGRICOLA DEL SUOLO UTILE NETTO -D3 ELEMENTI IDENTITARI DEL SISTEMA INSEDIATIVO E INFRASTRUTTURALE EVOLUZIONE DEI PROCESSI INSEDIATIVI - A5 DENSITA’ E CARATTERI INSEDIATIVI -A6 SISTEMA INFRASTRUTTURALE ESISTENTE E DIPROGETTO – A7 POLARITA’ PTCP E SISTEMA DI RELAZIONI - A8

EVOLUZIONE DEGLI INSEDIAMENTI (1954 – 2012) SISTEMA INSEDIATIVO RETE VIABILISTICA (rif. PRMT) POLARITÀ Valori di qualità agricola dei suoli in base al Metland e 2 Residenza (densità abitativa -ab./km ) agli elementi identitari del sistema rurale (rif. tavola 02.A3) Aree urbanizzate al 1954 Autostrade 1.000 -5.000 Polarità del PTR - capoluoghi provinciali Strade principali Qualità alta Aree urbanizzate al 1980 1.000 -5.000 Altre strade Altre polarità individuate dai PTCP Qualità media

Aree urbanizzate al 1999-2000 5.000 -10.000 Nuove autostrade Qualità bassa FLUSSI TOTALIGIORNALIERI PER Nuove strade principali Aree urbanizzate al 2012 10.000 -15.000 ORIGINE/DESTINAZIONE (rif. Matrice OD 2014) Sistema idrico principale

Interventi su autostrade esistenti Suolo non agricolo (rocce , ghiacciaci, aree sterili ecc...) > 15.000 Flussi totali città di Milano

Interventi su strade principali esistenti Intervallo 125- 1.000 Servizi einfrastrutture SISTEMA INFRASTRUTTURALE RETE FERROVIARIA (rif. PRMT) Intervallo > 1.000 -2.500 Aree compromesse a causa della contaminazione dei suoli Servizi pubblici o privati e aree infrastrutturali (siti contaminati e siti potenzialmente contaminati) Rete ferroviaria Rete ferroviaria AV/AC (rif. banca dati AGISCO) (rif. DUSAF 2012) Intervallo > 2.500 -5.000 Rete RFI-FN

Autostrade Intervallo > 5.000 -10.000 Attività economiche Rete metropolitana e metrotranviaria Superficie esterna al suolo utile netto

Strade statali Insediamenti industriali, artig ianali e commerciali Nuovi interventi - linee AV/AC (rif. PRMT) Intervallo > 10.000 (rif. DUSAF 2012) Nuovi interventi sulla rete Strade provinciali ferroviaria (rif. PRMT) Superficie urbanizzata SISTEMA INFRASTRUTTURALE Viabilità di progetto (rif. PRMT) Flussi totali (esclusaMilano) *per approfondimenti vedi tav.05.D3 Rete ferroviaria Stazioni ferroviarie Intervallo 125 - 335 Rete ferroviaria di progetto (rif. PRMT) Autostrade Intervallo > 335 - 690 SISTEMA AREOPORTUALE *per approfondimenti vedi tav.02.A5 Intervallo > 690 - 1.340 Strade statali HUB intercontenintale Milano Malpensa Intervallo > 1.340 -2.550 Aeroporti internazionali Strade provinciali Intervallo > 2.550 PORTI FLUVIALI E CANALI NAVIGABILI Viabilità di progetto (rif. PRMT) *per approfondimenti vedi tav.02.A8 Porti fluviali

Rete ferroviaria di progetto (rif. PRMT) Canale navigabile Mantova - Adriatico

*per approfondimenti vedi tav.02.A6 Mantovano: Mantovano: Mantovano: INTERPORTI Mantovano: Soglia 1954: sistema insediativo corrispondente ai nuclei storici, con evidenza dimensionale del nucleo di Mantova. Tipologie insediative: conurbazione radiale di Mantova, con addensamento centrale e tendenza conurbativa, consolidata o in atto lungo le direttrici di Porto Mantovano, Rete viaria principale radiocentrica suMantova. Terminal intermodali Sistema monocentrico attestato sul polo di Mantova, di interesse regionale, rilevabile per tutte le componenti dei flussi stimati dalla matrice OD 2014 (motivi di lavoro, di studio e Periodo 1954 – 1980: espansione conurbativa marcata della cintura di Mantova, con episodi conurbativi verso la prima cintura (Porto Mantovano, Curtatone, Borgo Virgilio,....). Curtatone, Borgo Virgilio. Prevalenza di insediamenti urbani distinti e nucleiformi all’esterno. Frequenza di insediamenti rurali sparsi. Nuclei produttivi di rilevanza all’interno della Collegamento autostradale diretto del capoluogo (A22 del Brennero). altro motivo). Espansione di cintura generalizzata anche per tutti gli altri nuclei urbani. conurbazione di Mantova. Sistema ferroviario, di livello regionale e interregionale, radiocentrico su Mantova. Presenza diffusa di stazioni del SFR. Potenziamenti sul sistema della A livello locale sono presenti altre polarizzazioni (Goito, Asola, Gazoldo degli Ippoliti) rilevabili soprattutto per un buon livello di attrazione di flussi occasionali, anche riferibili a Periodo 1980 – 2000: diffusione dello sviluppo insediativo esteso a tutto l’ambito, con evidenza dei processi urbanizzativi nella prima cintura di Mantova; periodo Caratteri dei sistemi insediativi: alte e medie densità insediative prevalentemente nell’addensamento urbano di Mantova. Prevalenza di medie e basse densità residenziali nel Porto fluviale di Mantova- Valdaro – Canale Navigabile Mantova – Adriatico (tratta lombarda). logistica e intermodalità (rif. PRMT) livelli di attrattività culturali e turistici. 2000 – 2012: addizioni urbane diffuse, in tutti i centri dell’Ambito, con consolidamento dei caratteri conurbati dell’area di cintura di Mantova. sistema esterno, con insediamenti nucleiformi di densità molto bassa. Insediamenti produttivi di rilievo lungo le radiali dell’addensamento conurbato di Mantova. Interporti: Centro Intermodale Valdaro. Riviera Gardesana e Morene del Garda: Soglia provinciale di riduzione del consumo di suolo Riviera Gardesana e Morene del Garda: Riviera Gardesana e Morene del Garda: Elementi di progetto strategico: terza corsia A22 tratta Verona sud – Modena nord. Tratta autostradale Sistema policentrico locale, attestato, oltre che su Mantova, sui polo di Castiglione delle Stiviere e (ad un livello inferiore) Castel Goffredo. Soglia 1954: sistema insediativo corrispondente ai nuclei storici, con evidenza dimensionale dei nuclei principali dell’Ambito (Castiglione delle Stiviere, Castel Goffredo, Tipologie insediative: tendenze conurbativa lungo le direttrici di Castiglione delle Stiviere, Castel Goffredo e Volta Mantovana. Presenza di insediamenti urbani nucleiformi TIBRE (Tirreno-Brennero) del Mantovano e tratta Cremona Mantova (A22) interconnessa con TIBRE. *per approfondimenti vedi tav.02.A7 La polarizzazione locale è rilevabile soprattutto per un buon livello di attrazione di flussi occasionali, anche riferibili a livelli di attrattività culturali e turistici. Volta mantovana, , , ). e ad alta frammentazione. Insediamenti rurali sparsi di collina. Riviera Gardesana e Morene del Garda: Per Castiglione delle Stiviere si rileva anche un buon grado di attrattività di flussi per motivi di lavoro. Periodo 1954 – 1980: espansione di tutti i comuni dell’Ambito, di cintura dei centri storici ma con carattere diffuso e rado in vaste porzioni dell’anfiteatro morenico. Caratteri dei sistemi insediativi: prevalenza di medie e basse densità lungo la riviera gardesana. Insediamenti nucleiformi e isolati a densità bassa o medio bassa. Rete viaria principale (ex SS Goitese) passante. Oltrepò Mantovano: Soglia provinciale di riduzione del consumo di suolo tra il 20 e il 25% per le funzioniresidenziali Periodo 1980 – 2000: ulteriore incremento delle dinamiche espansive del periodo precedente, sia di cintura sia di carattere nucleiforme e sparso. Formazione di tendenze Insediamenti produttivi significativi nell’areale di Castiglione delle Stiviere. Sistema produttivo diffuso nella porzione a meridione delle colline moreniche. Assenza di collegamento autostradale diretto (accessibilità da A4 Milano-Trieste a nord) Assenza di Sistema policentrico locale attestato, sui sistemi multipolari di , e Gonzaga e di Viadana, strettamente connesso alla polarizzazione cremonese di e pari al 20% per le altre funzioni urbane (art. 3, comma 1 lett.o, l.r.31/14). conurbative tra i diversi nuclei con frammentazione territoriale. Oltrepò Mantovano: sistema ferroviario d’ambito (accessibilità ferroviaria da linea Milano-Verona a nord). Casalmaggiore. Periodo 2000 – 2012: addizioni urbane diffuse, con episodi dimensionalmente più significativi nell’areale di Medole, Castel Goffredo, Guidizzolo. Tipologie insediative: direttrici lineari con tendenza conurbativa (Ostiglia-Poggiorusco, Poggiorusco – Borgofranco sul Po, Viadana – Casalmaggiore). Presenza, all’esterno, Elementi di progetto strategico: porzione di tratta autostradale TIBRE (Tirreno-Brennero). La polarizzazione dei sistemi polari locali si rileva per tutte le componenti dei flussi stimati dalla matrice OD 2014 (motivi di lavoro, di studio e altro motivo), pur se Oltrepò Mantovano: di insediamenti urbani distinti e nucleiformi con frequente presenza di insediamenti rurali sparsi. Oltrepò Mantovano: predominanti i flussi per motivi di lavoro e per motivi occasionali legati alla fruizione di servizi e a caratteri turistici locali. Soglia 1954: sistema insediativo corrispondente ai nuclei storici, con presenza di un sistema insediativo originario caratterizzato dall’alta presenza di insediamenti sparsi e Caratteri dei sistemi insediativi: presenza di densità medio alte o medie lungo le direttrici conurbative. Prevalenze di insediamenti a bassa o medio bassa densità all’esterno Rete viaria principale radiale su San benedetto Po’ e Poggio Rusco. nucleiformi. delle direttrici e per i nuclei sparsi. Insediamenti produttivi rilevanti nell’areale di Suzzara e lungo le direttrici con tendenza conurbativa. Collegamento autostradale diretto (A22 del Brennero) Periodo 1954 – 1980: espansione urbana di cintura di tutti i centri, con caratteri di omogeneità per tutto l’Ambito. Tendenze conurbative lungo la direttrice ferroviaria Ostiglia- Sistema ferroviario, di livello regionale e interregionale, tratte passanti. Presenza di stazioni del SFR. Poggiorusco, lungo il confine con Verona ( direttrice Poggiorusco – Borgofranco sul Po’) e verso il Casalasco cremonese (Viadana). Espansioni urbane significative anche Elementi di progetto strategico: terza corsia A22 tratta Verona sud – Modena nord, porzione di tratta autostradale TIBRE (Tirreno-Brennero). verso il confine con l’Emilia-Romagna (areale di Suzzara). La tavola restituisce il sistema dei valori agronomici della Regione in relazione al suolo utile netto (tavola 05.D1), Periodo 1980 – 2000: rafforzamento delle espansioni, con consolidamento delle direttrici conurbative e con ulteriore diffusione di insediamenti nucleiformi. consentendo in tal modo di leggere i possibili conflitti, esistenti o insorgenti, tra pressione insediativa, sistema Periodo 2000 – 2012: addizioni urbane diffuse, con evidenza di episodi dimensionali più marcati per Viadana, Suzzara e Ostiglia. rurale e qualità agronomica dei terreni, così come indicata nella tavola 03.B. maggio 2017 Nella tavola il valore del suolo utile netto viene assegnato in rapporto al suo valore agricolo (definito con il metodo Metland), alla presenza di produzioni agricole di qualità o di elementi identitari del sistema rurale , così come indicati nella tavola 02.A3. Il valore dei suoli indirizza i criteri per il contenimento del consumo di suolo definiti per gli Ambiti territoriali Progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14 omogenei. Caratteri e criteri per la riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione CARATTERI QUALITATIVI DEI SUOLI SUOLO URBANIZZATO E CONSUMO DI SUOLO Provincia di Mantova STRATEGIE E SISTEMI DELLA RIGENERAZIONE -D4

QUALITA’ DEI SUOLI AGRICOLI -B SUPERFICIE URBANIZZATA E SUPERFICIE URBANIZZABILE – C1 CARATTERIZZAZIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE – C2 INCIDENZA DELLA RIGENERAZIONE SU SUOLOURBANIZZATO – C3

AREE DA RECUPERARE AREALI DI PROGRAMMAZIONE DELLA VALORI DI QUALITÀ DEI SUOLI “UTILI” IN BASE AGLI Ambiti di trasformazione prevalentemente Superficie urbanizzata RIGENERAZIONE TERRITORIALE ELEMENTI IDENTITARI DEL SISTEMA RURALE residenziali del Documento di Piano dei PGT Aree da recuperare (rif. previsioni al 31/08/2016) 1 - 21 (numero progressivo) Qualità alta Superficie urbanizzabilie Aree da recuperare ricomprese in ambiti di trasformazione

Ambiti di trasformazione su superficie urbanizzata Capoluoghi provinciali – Qualità media Parti delle previsioni dei PGT escluse dal calcolo Aree da recuperare comprese in strumenti di città di riferimento della pianificazione della superficie urbanizzabile programmazione negoziata Polarità da PTCP (abitanti > 10.000) centri Qualità bassa Ambiti di trasformazione su superf. non urbanizzata minori di riferimento d ella pianificazione Siti potenziamente contaminati Comuni con PGT non disponibile Sistema idricoprincipale Ambiti di trasformazione prevalentemente per altre funzioni del Documento di Piano dei PGT (rif. previsioni al 31/08/2016) Aree urbanizzate INCIDENZA DELLE AREE DA RECUPERARE SU riproduzioni fuori scala *per approfondimenti vedi tav.04.C1 INCIDENZA DELLE AREE DA RECUPERARE Ambiti di trasformazione su suolo urbanizzato SUPERFICIE URBANIZZATA (rif. tavola 04.C1) SULLA SUPERFICIE URBANIZZATA - tavola 04.C1 Suolo non agricolo (rocce, ghiacciai, aree sterili ecc) Regione Lombardia 0,01 – 2% Incidenza trascurabile Ambiti di trasformazione su suolo non urbanizzato 0,01 – 2% Incidenza trascurabile 06Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana PRODUZIONI DI QUALITÀ 2,01% - 5% - Incidenza bassa 2,01 - 5% incidenza bassa Roberto Laffi (Direttore Generale) Marchi di qualità (IGP, IGT, DOCG, DOP) Maurizio Federici (Responsabile di progetto) 5,01% - 12% - Incidenza alta Superficie urbanizzata 5,01 - 12% incidenza alta Filippo Dadone Colturebiologiche 12,01% - 42% - Incidenzacritica Marco Cassin (fino a giugno 2016) Comuni con dati non disponibili 12,01% - 42% incidenza critica Sara Pace *per approfondimenti vedi tav.03.B *per approfondimenti vedi tav.04.C2 SISTEMA INFRASTRUTTURALE Antonella Zucca Rete ferroviaria INDICE DI URBANIZZAZIONE SU SUOLO UTILE NETTO Walter Callini

Autostrade Sandra Zappella > 20 – 35% - Livello molto critico

Strade principali 35% - 50% - Livello mediamente critico Ufficio di piano Reteferroviaria di progetto Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana > 50% - Livello critico o molto critico Viabilità di progetto(rif.PRMT) Michela Cavallazzi, Antonella Sacco, Carolina Semeraro, Chiara Penco

*per approfondimenti vedi tav.04.C3 Fondazione Lombardia per l'Ambiente SISTEMA INFRASTRUTTURALE Fabrizio Piccarolo (Direttore), Riccardo Falco (Responsabile dell’Area di Ricerca Territoriale)

Rete ferroviaria Manuela Panzini (Coordinatore gruppo di lavoro FLA) Autostrade Fabrizio Ottolini Strade principali Gianmarco Paris Reteferroviaria di progetto Ekaterina Solomatin Giovanna Michielin Mantovano: Gli Ambiti di Trasformazione dei PGT vengono classificati in base alla funzione prevalente. La tavola rappresenta la distribuzione territoriale delle aree da recuperare e la classificazione dei comuni per intervallo di incidenza delle aree da recuperare Viabilità di progetto(rif.PRMT) Qualità dei suoli liberi distribuita in modo disomogeneo. Consumo di suolo Quando la superficie dell’Ambito di Trasformazione ricade per più del 50% nelle aree urbanizzabili, allora l’intero Ambito di Trasformazione viene classificato come Ambito su sull’urbanizzato. Alternanza di classe “alta”e “media”. Superficie Totale Totale rispetto alla suolo libero. Le aree da recuperare comprendono le aree dismesse, come risultano nel SIT della Regione e le aree contaminate da bonificare, come risultano dalla banca dati AGISCO; i due archivi forniscono i dati dimensionali. Grafica Prevalenza di classe “alta”, con eccezione delle fasce peri-fluviali. territoriale superficie superficie superficie Indice di *per approfondimenti vedi tav.04.D4 Partecipano all’attribuzione del valore di classe “alta” i prati e colture orticole del Goitese, le colture ortofrutticole dell’areale Roverbella, il florovivaismo dell’areale di Canneto I valori di incidenza delle aree da recuperare sull’urbanizzato che variano da 0,01% ad un massimo registrato del 42% sono stati distribuiti in quattro intervalli. Tania Feltrin sull’Oglio. AMBITO TERRITORIALE con dati PGT urbanizzata urbanizzabile territoriale con dati urbanizzazione I comuni la cui superficie urbanizzata non è campita con una delle colorazioni in legenda, risultano essere privi di aree da recuperare, ovvero di aree dismesse e aree contaminate da bonificare, come risultano dalle banche dati regionali considerate. Riviera Gardesana e morene del Garda: disponibili (SU) (Surb) PGT Qualità dei suoli liberi distribuita in modo disomogeneo. La tavola costituisce il riferimento della strategia del progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/2014 per la Fino a luglio 2016 hanno collaborato: Angela Airoldi, Ugo Targetti, Lorenzo Spallino, Sergio Cogliati Alternanza di classe “alta”e “media”. disponibili rigenerazione territoriale di scala regionale o d’area vasta. La tavola individua gli Areali di programmazione della ha ha ha % % rigenerazione territoriale, comprendenti territori che emergono per rilevanza delle relazioni intercomunali (tavola Prevalenza di classe“alta”. 02.A8), livelli di criticità del suolo utile netto (tavola 05.D1) e rilevanza delle aree da recuperare. Si ringraziano tutti i componenti del Gruppo di lavoro interdirezionale regionale, nonché i Gruppi di lavoro Partecipano all’attribuzione del valore di classe “alta” la viticoltura, l’ortofrutticoltura, il florovivaismo, e i prati foraggeri del settore morenico e del Goitese. MANTOVANO 100.103 11.534 1.743 13,3 11,5 Negli Areali di programmazione della rigenerazione territoriale le azioni di rigenerazione possono attivarsi grazie a Oltrepò Mantovano e Altopianodell’Oglio: OLTREPO MANTOVANO E BASSO PIANO DELL'OGLIO 106.690 9.677 1.055 10,1 9,1 processi di co-pianificazione tra gli enti, attraverso strumenti di programmazione negoziata di cui alla l.r. 2/03 e e co-progettazione "Province e Città Metropolitana di Milano" e “Comuni della sperimentazione”, e i Tavoli Qualità dei suoli liberi distribuita in modo disomogeneo. l.r.12/05, oppure i piani territoriali d’area di cui alla l.r.12/05, per programmare strategie di area vasta, in raccordo con di confronto "UPL-ANCI", "Ordini professionali", "Associazioni di categoria". Prevalenza della classe “alta” nel settorecentrale. RIVIERA GARDESANA E MORENE DEL GARDA 27.444 3.809 299 15,0 13,9 gli altri strumenti di programmazione generale o settoriale regionali. Prevalenza di classe“alta”. TOTALE PROVINCIA 234.237 25.019 3.097 12,0 10,7 La tavola evidenzia i comuni con indice di urbanizzazione significativo (tavola 05.D1), classificati per incidenza delle Partecipano all’attribuzione del valore di classe “alta” le colture orticole e viticole dell’altopiano dell’Oglio e del Viadanese, ad ovest, e dell’Oltrepò, ad est. aree da recuperare in rapporto alla superficie urbanizzata (tavola 04.C3), i capoluoghi e i Comuni classificati come polarità di livello provinciale (con popolazione superiore ai 10.000 abitanti), quali territori dove la rigenerazione territoriale può assumere più frequentemente un carattere strategico. I comuni la cui superficie urbanizzata non è campita con una delle colorazioni in legenda, risultano essere privi di aree da recuperare, ovvero di aree dismesse e aree contaminate da bonificare, come risultano dalle banche dati regionali considerate.