Le Sette Perle Di Venere

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Le Sette Perle Di Venere Parco Arcipelago Toscano ette grandi isole e alcuni isolotti minori spar- di pace e silenzio, Ssi nell’alto Tirreno, tra Livorno e l’Argentario. architetti militari Questo è il Parco Nazionale dell’Arcipelago vi hanno costrui- Scheda Tecnica Toscano. Dalla più grande alla più piccola, le isole to fortezze Tipologia: principali sono Elba, Giglio, Capraia, Montecri- inespugnabili. Parco Nazionale sto, Pianosa, Giannutri e Gorgona. Sono cono- Dal 1996 l’Arcipe- Istituzione: sciute anche con il nome di perle di Venere. lago Toscano è D.P.R. 22/07/1996 Secondo un’antica leggenda, la collana indossa- stato incluso in un Superficie: ta dalla mitica dea della bellezza si ruppe e le perle Parco Nazionale, il più 80.000 ettari circa fra territorio che l’impreziosivano caddero in mare. A contat- grande parco marino d’Europa, che tutela 56.766 terrestre e marino to con le acque del Tirreno si trasformarono in ettari di mare e 17.887 ettari di terra. Ma nemme- Altitudine: sette isole, mentre da altri frammenti nacquero no l’area protetta può cancellare il fatto che queste min 0 m slm max 1019 m slm terre in mezzo mare non si somiglia- no e non vogliono somigliarsi. Province interessate: Del resto qui le contraddizioni sono Livorno e Grosseto di casa e in questi luoghi paradisiaci Ente gestore: Le sette perle hanno trovato spazio due colonie Ente Parco Nazionale Venere penali, a Gorgona e a Pianosa. Arcipelago Toscano Qualcuno l’ha definita l’area protetta Sede Ente gestore: di via Guerrazzi 1 più difficile d’Italia. Certamente è fra 57037 Portoferraio (LI) isolotti e scogli fra le onde battute dal libeccio: le le più originali, perché questo è stato il primo [email protected] • www.isoleditoscana.it Formiche della Zanca, l’Ogliera, lo Scoglio della Parco in Italia ad essere costituito solo da isole. Triglia, l’Isola Corbella, le Isole Gemini, l’Isolot- La voce chiave dell’economia dell’Arcipelago Centro Parco: Info Park Are@ to d’Ortano, l’Isola dei Topi e lo Scoglietto di Toscano è il turismo, in particolare all’Elba, che Calata Italia, Portoferraio all’Elba, le Isole della Cappa al con i suoi 224 km2 è la terza isola italiana. Da 57037 Portoferraio (LI) tel. 0565 919494 Giglio, La Scarpa e La Scola a Pianosa, La Pera- sola costituisce i quattro quinti del territorio iola a Capraia, Lo Scoglio d’Africa a Montecri- dell’arcipelago ma, proprio a causa della pres- Centri visita: • Casa del Parco sto, Palmaiola e Cerboli nel canale di Piombino. sione turistica, solo il 50% dell’isola è sotto la di Marciana Loc. Fortezza Pisana Isole e isolotti che sembrano usciti da una fiaba tutela del Parco Nazionale. Anche Capraia e 57030 Marciana (LI) romantica: coste frastagliate intercalate da picco- Giannutri sono scosse dalle vampate dell’indu- tel. 0565 90.10.30 le e meravigliose calette, limpidi fondali marini, stria balneare. Ma da quando c’è il Parco i turi- • Casa del Parco paesi immersi nella macchia mediterranea, sti, oltre alle spiagge e al bel mare, chiedono di Rio nell’Elba Loc. I Canali montagne e boschi secolari. altro: dal trekking alla conoscenza degli usi e 57038 Rio nell’Elba (LI) Totalmente diverse l’una dall’altra, le perle di delle tradizioni locali, dalla buona cucina dei tel. 0565 94.33.99 Venere hanno attraversato i secoli in uno splendi- sapori dimenticati alla visita dei piccoli borghi e do isolamento, separate dal mare e dalla storia. dei monumenti. Il Parco oggi è il filo rosso che I N A R Patrizi dell’antica Roma vi hanno eretto ville da può riunire le isole della Toscana. (Foto a sini- E V I L . F fiaba, eremiti vi si sono rifugiati per secoli in cerca stra, gorgonie rosse nei fondali del Parco). 22 23 Parco Arcipelago Toscano Delle grandi foreste di leccio, un tempo La storia geologica FLORA GEOLOGIA la specie arborea più diffusa, dell’Arcipelago toscano inizia sopravvivono solo pochi boschi cedui all’Elba, al 230-240 milioni di anni fa, anche se le rocce Giglio e a Gorgona. Oggi la formazione vegetale più diffusa che costituiscono il monte Calamita, all’Elba, sono un è la profumatissima macchia mediterranea, tra le cui frammento del continente africano vecchio almeno specie si ricordano corbezzolo, lentisco, ginepro fenicio, 400-500 milioni di anni. La formazione geologica mirto, erica, rosmarino, lavanda, ginestra e cisto. Tra la delle isole è assai diversa e ne influenza fortemente il ricca flora spiccano le orchidee. Ma la pianta che meglio paesaggio: Capraia è vulcanica, il Giglio e l’Elba sono rappresenta l’Arcipelago è la linaria. Vive su cinque delle granitiche (M.te Capanne) e calcaree, Montecristo e sette isole, Elba, Capraia, Giglio, Montecristo e Pianosa, e Gorgona granitiche, Giannutri e Pianosa (foto ) su alcuni isolotti; è molto diffusa sulle scogliere e sulle rupi calcaree. Il sottosuolo è un vero e proprio forziere, dell’entroterra, come sulle mura degli antichi borghi. (Foto, ricco di minerali, tanto da rappresentare un museo Anthemis maritima e Calystegia soldanella sulla spiaggia). naturale per appassionati e studiosi. T T T A A A N N N P P P O O O I I I V V V I I I H H H C C C R R R A A A Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano HABITAT tutela habitat fragili e di grande valore. Il PANORAMA SULLE ISOLE suo territorio costituisce da sempre un’importante area Capraia (foto 1) conserva un aspetto selvaggio, con coste a di rifugio per la flora e la fauna, prezioso raccordo tra il sistema strapiombo sul mare e un’unica spiaggia sabbiosa, la Morto- sardo-corso e la penisola italiana. Le isole dell’Arcipelago sono la. Vent’anni fa è stata chiusa la colonia penale che occupava infatti uno dei più importanti corridoi faunistici dell’intero circa due terzi del territorio. Anche Pianosa (foto 2) ha una bacino mediterraneo, punto di sosta e di nidificazione di storia di isola-penitenziario, ma ora è tornata ad aprire le sue moltissime specie di uccelli in migrazione tra l’Europa 1 2 porte ai visitatori. È l’unica tra le isole toscane a essere inte- continentale e l’Africa. Alcune delle più importanti colonie di ramente pianeggiante. Giannutri (foto 3), la più meridionale, berte e gabbiani, tra cui quelle del rarissimo gabbiano corso, è una piccola falce di luna calcarea che emerge dalle acque trovano nel Parco uno degli ultimi habitat per la riproduzione. con coste alte e rocciose. Dietro Cala Maestra, uno dei due La grande diversità biologica è dovuta punti dove è consentito lo scalo, si offre allo sguardo la villa anche alla varietà delle coste e dei romana di Domizio Enobarbo. Consegnata alla leggenda dalla fondali: dalle spiagge dell’Elba (foto in penna di Dumas, Montecristo (foto a destra), riserva integra- alto, Cavoli) alle falesie rocciose della le dal 1971, è la più selvaggia e lontana. I boschi di lecci che 3 Capraia, una miriade di specie vegetali e 4 un tempo la ricoprivano rimangono solo lungo la dorsale animali vivono in ogni anfratto di uno centrale, il resto è ammantato di macchia mediterranea. dei più affascinanti ambienti naturali: il Gorgona (foto 4), la più piccola e settentrionale, è interamen- mare. I fondali offrono tavolozze di te montuosa. Le uniche insenature che consentono l’attracco giallo, azzurro e rosso delle alghe e delle sono Cala di Scalo e Cala Scirocco. Il Giglio (foto 5) è circon- T spugne del coralligeno, dove sono T A data da un mare color smeraldo, con fondali ricchi e pescosi. A N N P T P A O O conservate alcune delle più minacciate I N L’Elba (foto 6, Cavo), infine, è stata teatro di grandi eventi: non I V P V I I H H O I C biocenosi marine. (Foto a sinistra, Elba, C V I R 5 6 c’è civiltà del Mediterraneo che non vi abbia lasciato tracce. R A H A C R sorgente sul Monte Capanne). A 24 25 Parco Arcipelago Toscano T T A A N N P P O O I I V V I I H H C C R R A A Nelle acque Sono stati gli Etruschi i primi a sfruttare il FAUNA ARTE E CULTURA RESIDENZE PATRIZIE E CATACOMBE: L’ANTICA ROMA ABITA QUI dell’Arcipelago grande patrimonio mineralogico di queste La gens romana degli Enobarbi elesse Giannutri a meta privilegiata dei vivono pesci spada, tonni, delfini isole. I Romani eressero importanti residenze patrizie, le cui vestigia suoi ozi e realizzò una splendida villa riportata alla luce nell’Ottocento. comuni e tursiopi. Il Parco è inserito nel più significative sono a Giannutri, a Pianosa e all’ Elba. Nel medioevo I resti della residenza di Domizio Enobarbo (foto sopra) lasciano intui- Santuario internazionale dei cetacei e l’Arcipelago divenne rifugio di monaci ed eremiti, che eressero monasteri e re magazzini, stanze residenziali e servili, terme sontuose, cisterne per può vantare fra i suoi ospiti la pievi. Risalgono all’epoca delle repubbliche marinare e dei principati l’acqua e un grande belvedere affacciato sul mare. A testimoniare l’ele- balenottera e il capodoglio, che in Toscana le strutture militari di difesa, come la fortezza del ganza della dimora restano frammenti di mosaici, stucchi e marmi. frequentano le sue acque tutto l’anno, Volterraio (foto) e la torre di San Giovanni all’Elba, la fortezza e Di grande importanza storica sono anche le catacombe di Pianosa (foto anche se gli avvistamenti sono più facili la torre vecchia a Gorgona, le mura di Giglio Castello e del a destra), le più importanti a Nord di Roma, sotto il paese alle spalle T in primavera e in autunno.
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