Mauro Picone Eimatematici Polacchi

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Mauro Picone Eimatematici Polacchi Matematici 21-05-2007 17:02 Pagina 3 ACCADEMIA POLACCA DELLE SCIENZE BIBLIOTECA E CENTRO0 DI STUDI A ROMA CONFERENZE 121 Mauro Picone e i Matematici Polacchi 1937 ~ 1961 a cura di Angelo Guerraggio, Maurizio Mattaliano, Pietro Nastasi ROMA 2007 Matematici 21-05-2007 17:02 Pagina 4 Pubblicato da ACCADEMIA POLACCA DELLE SCIENZE BIBLIOTECA E CENTRO DI STUDI A ROMA vicolo Doria, 2 (Palazzo Doria) 00187 Roma tel. +39 066792170 fax +39 066794087 e-mail: [email protected] www.accademiapolacca.it ISSN 0208-5623 © Accademia Polacca delle Scienze Biblioteca e Centro di Studi a Roma Matematici 21-05-2007 17:02 Pagina 5 indice ^ INTRODUZIONE EL˚BIETA JASTRZ¢BOWSKA MAURO PICONE: UN SINCERO AMICO ANGELO GUERRAGGIO,MAURIZIO DELLA POLONIA E DEI SUOI MATEMATICI MATTALIANO,PIETRO NASTASI MAURO PICONE E I MATEMATICI POLACCHI Matematici 21-05-2007 17:02 Pagina 7 INTRODUZIONE « ENIRE a parlare di matematica a Varsavia, è come portare vasi a Samo», scrisse Mauro Picone settant’anni fa (in una lettera a S. Ma- zurkiewicz del 10 dicembre 1937), facendo eco al proverbio po- Vlacco sull’inutilità di portare legna nel bosco. Quest’affermazione mostra in modo eloquente quanto all’epoca fosse rinomata in Italia la scuo- la matematica polacca, capeggiata da Wac∏aw Sierpiƒski. Era del resto ugualmente tenuta in grande considerazione anche nel resto del mondo, durante il ventennio tra le due guerre. Il presente volume delle Conferenze dell’Accademia Polacca delle Scien- ze di Roma contiene una documentazione eccezionale e di grande interesse riguardante gli stretti contatti intercorsi alla metà del secolo scorso tra i ma- tematici italiani – in particolare il loro più insigne rappresentante del tempo, il già ricordato Mauro Picone – e i matematici polacchi nel corso di quasi 25 anni. Questo arco di tempo abbraccia tre periodi: una gran quantità di lette- re e altri documenti riguardano il biennio prebellico (1937-1939), tra i più ragguardevoli; poche, commoventi lettere si riferiscono al breve e tragico periodo dell’occupazione tedesca in Polonia (1940-1941), in cui molti di questi studiosi trovarono la morte; il più lungo periodo del dopoguerra (1945-1962) presenta infine una documentazione più ampia e variegata. Le fonti scritte sono arricchite dalle molte fotografie scattate durante la vi- sita di Mauro Picone in Polonia nell’aprile del 1939, mentre il periodo po- ONFERENZE 121 stbellico è illustrato da altre fotografie e riproduzioni di alcuni documenti. C Matematici 21-05-2007 17:02 Pagina 8 INTRODUZIONE La documentazione è una preziosa testimonianza non solo dei contatti pro- fessionali di Mauro Picone con gli scienziati polacchi, ma anche della situa- zione politica europea, che proprio in quel periodo mutava diametralmente e drammaticamente: dapprima il fascismo in Italia, poi i crimini di guerra in Polonia e infine il comunismo postbellico. Sono inoltre mostrati molti aspet- ti della vita quotidiana dell’epoca e di come allora si viaggiava. In una paro- la, si tratta di una raccolta di fonti storiche che forniscono una grande quan- tità di preziose informazioni, tali da costituire occasione di ulteriori ricerche da parte degli studiosi di storia contemporanea. Sul contenuto della raccolta naturalmente non ci sono stati interventi, esso è stato completato unicamente da dati e informazioni sulla vita delle persone citate nei testi. Tutti i documenti sono di proprietà dell’Archivio dell’Istituto per le Appli- cazioni del Calcolo “Mauro Picone” (CNR) di Roma. Sono state preparate per la pubblicazione grazie agli sforzi di Angelo Guerraggio (docente al- l’Università Bocconi di Milano), Maurizio Mattaliano (curatore del citato Ar- chivio) e Pietro Nastasi (docente all’Università di Palermo). Vorrei inoltre, a nome dell’Accademia Polacca delle Scienze, esprimere la mia gratitudine a quegli studiosi italiani che, matematici e, sottolineo, non redattori professionisti, hanno contribuito a preparare e rendere accessibile questa tanto interessante documentazione. EL˚BIETA JASTRZ¢BOWSKA Direttrice dell’Accademia Polacca delle Scienze Biblioteca e Centro di Studi a Roma ONFERENZE 121 C Matematici 21-05-2007 17:02 Pagina 9 ANGELO GUERRAGGIO* MAURIZIO MATTALIANO** PIETRO NASTASI*** MAURO PICONE: UN SINCERO AMICO DELLA POLONIA E DEI SUOI MATEMATICI L LETTORE TROVERÀ nelle pagine di questo volume una documentazione vasta sui rapporti di reciproca stima e di cordiale e reciproca ammira- zione tra due dei principali esponenti della matematica polacca e italia- Ina, Wac∏aw Sierpiƒski (1882-1969) e Mauro Picone (1885-1977). La do- cumentazione qui presentata è parte del ricchissimo materiale dell’Archivio dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” (IAC nel seguito) fondato a Roma nel 1932, a partire da una embrionale esperienza attivata presso il “Gabinetto” annesso alla cattedra di Analisi tenuta da Picone a Na- poli dal 1924 al 1932. La corrispondenza tra i due matematici è stata affian- cata da quella, presente nello stesso Archivio, con altri matematici e scien- ziati polacchi e/o italiani per completare di volta in volta il quadro che a poco a poco si andava delineando. Quella presentata non è l’unica corrispondenza esistente tra matematici polacchi e italiani. Si conoscono, per esempio, le corrispondenze di Samuel Dickstein (1851-1939) e di Stanis∏aw Zaremba (1863-1942) con Vito Volterra (1860-1940) e con Tullio Levi-Civita (1873-1941), di Maria Sk∏odowska-Curie (1867-1934) ancora con Volterra, in occasione dell’invito rivoltole dal mate- *] Docente all’Università Bocconi di Milano. **] Curatore dell’Archivio dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo in Roma. ONFERENZE 121 C ***] Docente all’Università di Palermo. Matematici 21-05-2007 17:02 Pagina 10 ANGELO GUERRAGGIO • MAURIZIO MATTALIANO • PIETRO NASTASI matico italiano nel 1918 – quand’era a capo dell’Ufficio Invenzioni e Ricer- che – a un tour italiano per una visita ai giacimenti e alle sorgenti radioatti- ve ai fini della possibile applicazione del radio nella medicina, di quella mi- litare in particolare, e nella produzione di prodotti luminosi1. Ma le citate corrispondenze restano tutte confinate nella normale sfera dei rapporti scientifici, mentre per esempio è già diverso il caso delle corrispondenze di Alfred Rosenblatt (1880-1947), di Myron Mathisson e di Izaak Opatowski (n. 1905) con Levi-Civita2, nelle quali assieme alle tematiche scientifiche iniziano a comparire anche questioni estrinseche, in particolare la situazione degli scienziati di origine ebraica nella Polonia del periodo tra le due guerre. Nella corrispondenza presentata in questo volume, le tematiche estrinse- che prevalgono e occupano la scena, proprio perché essa inizia nel 1937, alla vigilia cioè dei grandi sconvolgimenti in Europa – la fine tragica della guerra civile in Spagna, le leggi razziali in Italia, la brutale occupazione na- zista della Polonia (1 settembre 1939) e infine la guerra scatenata dai nazi- fascisti – e riprende dopo sei interminabili anni, dopo le immani devastazio- ni e i lutti tremendi. Cosa abbiano significato per la matematica polacca i guasti determinati dall’occupazione nazista lo si può capire solo alla luce dello straordinario sviluppo che aveva avuto nel ventennio successivo all’indipendenza politi- ca (1918). Un esame dello sviluppo della matematica del ventesimo secolo mostra infatti la sorprendente profondità, originalità e rilevanza numerica dei contributi polacchi alla disciplina. Anche un semplice esame dei nomi dei matematici più importanti del ventesimo secolo contiene una frequenza di nomi polacchi che appare sproporzionata rispetto alla grandezza del Paese e lascia intravedere una vera e propria “esplosione matematica” para- gonabile a quella italiana dopo l’Unità. Non che prima ci fosse il deserto3. Mancavano però risultati scientifici di livello internazionale, che vennero ra- pidamente – almeno in Topologia, Analisi funzionale, Teoria degli insiemi, Teoria della misura e Teoria dei numeri – e sono dovuti principalmente ai seguenti fattori: • l’indipendenza nazionale si era accompagnata a vasti progetti di svilup- po scientifico; • la carenza di sedi istituzionali di alta cultura scientifica aveva favorito la formazione all’estero dei principali artefici della “esplosione” matemati- 1] Si veda sull’argomento il bel volumetto a cura di M. PICONE e B. BILI¡SKI, Maria Sk∏odowska-Curie in Italia nel centenario della nascita (1867-1934), Wroc∏aw-Warszawa-Kraków, 1969. 2] La corrispondenza di Rosenblatt con Levi-Civita è pubblicata in P. NASTASI, R. TAZZIOLI, Aspetti scientifici e ONFERENZE 121 umani nella corrispondenza di Tullio Levi-Civita (1873-1941), “Quaderni P.RI.ST.EM.”, n. 12 (2000); la corri- C spondenza di Mathisson e di Opatowski con Levi-Civita è pubblicata in P. NASTASI, R. TAZZIOLI, Aspetti di Mec- Matematici 21-05-2007 17:02 Pagina 11 MAURO PICONE: UN SINCERO AMICO DELLA POLONIA E DEI SUOI MATEMATICI ca polacca e ciò aveva influenzato molto i loro interessi e le loro idee: Zygmunt Janiszewski (1888-1920), per esempio, aveva studiato a Parigi (con Poincaré, Lebesgue e Fréchet), mentre Stefan Mazurkiewicz (1888- 1945) e Hugo Steinhaus (1887-1972) avevano studiato a Göttingen, e Wac∏aw Sierpiƒski (1882-1969) a Mosca con Nikolai Lusin (1883-1950) che lo aveva strappato dall’internamento cui era stato costretto a Viatka all’inizio della prima guerra mondiale; • la scelta programmata e intelligente di questi matematici di puntare su nu- clei omogenei di ricercatori legati da comuni interessi scientifici in settori disciplinari che richiedevano allora un piccolo
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    murat.qxp 8/13/97 9:00 AM Page 1095 Ennio De Giorgi (1928–1996) Jacques-Louis Lions and François Murat Ennio De Giorgi died in Pisa on October 25, Rome. Unabashed by R. Caccioppoli’s great fame, 1996. E. De Giorgi did not hesitate to speak up at the end of the lecture and to suggest alternative solutions. E. De Giorgi was born in 1928 in Lecce, a city of According to Eduardo Vesentini, who also was a Puglia (southern Italy) with which he always main- young researcher at the time and who was at- tained deep ties. He received his laurea, the tending the lecture, R. Caccioppoli instantly rec- diploma which marks the end of the Italian un- ognized the exceptional character of E. De Giorgi’s dergraduate curriculum, in Rome in 1950. He began proposal. his research work in 1951 at the Istituto per le Ap- The word “exceptional” comes up again and plicazioni del Calcolo (Institute for the Applications again when talking with anyone who had the op- of Calculus) in Rome. The Institute was then di- portunity of meeting E. De Giorgi. Let his work rected by Mauro Picone, and E. De Giorgi became speak for itself. one of his assistants. Professor and student were indeed an odd match: the former, a classicist, Minimal Surfaces and Geometric Measure dressed with rigor and elegance; the latter, un- Theory orthodox, already wearing his strange beret. But From the very beginning of his research activity, M. Picone, a seasoned observer of the develop- E. De Giorgi was interested in geometric measure ment of science, knew how to spot talent: he soon theory.
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