Mauro Picone Eimatematici Polacchi
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L' Addio a Un Grande Matematico
CAPITOLO 1 L' ADDIO A UN GRANDE MATEMATICO Si riportano i discorsi pronunciati il 27 ottobre 1996 nel cortile della Scuola Normale Superiore di Pisa, in occasione del commiato accademico. Nello stesso giorno, presso la Chiesa di S. Frediano (Pisa) si `e tenuto il fu- nerale, officiato dal teologo Severino Dianich; il giorno dopo presso la Basilica di S. Croce (Lecce) il funerale `e stato officiato dall' Arcivescovo di Lecce, Cosmo Francesco Ruppi. 1.1 DISCORSO DI L. MODICA Intervento di Luciano Modica, allievo di De Giorgi e Rettore dell' Universita` di Pisa. Confesso che quando Franco Bassani e Luigi Radicati mi hanno chiesto di prendere la parola oggi durante questo triste e solenne commiato acca- demico da Ennio De Giorgi, la mia prima reazione `e stata quella di tirarmi indietro, temendo che l' empito della commozione e dei ricordi dell' allie- vo sopraffacessero la partecipazione, certo commossa, ma necessariamente composta, di chi qui `e chiamato da Rettore a rappresentare l' Ateneo pisa- no e la sua comunita` di studenti e docenti. Se poi ho accettato, non `e stato perch´e, sono sicuro di superare questo timore, ma perch´e spero che tutti voi familiari, allievi, amici di Ennio, saprete comprendere e scusare l' emotivita` da cui forse non riusciro` ad evitare che sia pervaso il tono delle mie parole. Perch´e la vostra presenza in questo cortile, le cui soavi linee architettoniche tanto Ennio ha amato e che rimangono per tanti dei presenti indissolubil- mente legate alla loro giovinezza, non ha nulla del dovere accademico, se 2 L' ADDIO A UN GRANDE MATEMATICO non i suoi aspetti spirituali piu` alti, mentre invece vuole manifestare la ri- conoscenza e l' affetto tutti umani verso una persona accanto a cui abbiamo avuto il privilegio di trascorrere un periodo piu` o meno lungo, ma sempre indimenticabile, della nostra vita. -
Science and Fascism
Science and Fascism Scientific Research Under a Totalitarian Regime Michele Benzi Department of Mathematics and Computer Science Emory University Outline 1. Timeline 2. The ascent of Italian mathematics (1860-1920) 3. The Italian Jewish community 4. The other sciences (mostly Physics) 5. Enter Mussolini 6. The Oath 7. The Godfathers of Italian science in the Thirties 8. Day of infamy 9. Fascist rethoric in science: some samples 10. The effect of Nazism on German science 11. The aftermath: amnesty or amnesia? 12. Concluding remarks Timeline • 1861 Italy achieves independence and is unified under the Savoy monarchy. Venice joins the new Kingdom in 1866, Rome in 1870. • 1863 The Politecnico di Milano is founded by a mathe- matician, Francesco Brioschi. • 1871 The capital is moved from Florence to Rome. • 1880s Colonial period begins (Somalia, Eritrea, Lybia and Dodecanese). • 1908 IV International Congress of Mathematicians held in Rome, presided by Vito Volterra. Timeline (cont.) • 1913 Emigration reaches highest point (more than 872,000 leave Italy). About 75% of the Italian popu- lation is illiterate and employed in agriculture. • 1914 Benito Mussolini is expelled from Socialist Party. • 1915 May: Italy enters WWI on the side of the Entente against the Central Powers. More than 650,000 Italian soldiers are killed (1915-1918). Economy is devastated, peace treaty disappointing. • 1921 January: Italian Communist Party founded in Livorno by Antonio Gramsci and other former Socialists. November: National Fascist Party founded in Rome by Mussolini. Strikes and social unrest lead to political in- stability. Timeline (cont.) • 1922 October: March on Rome. Mussolini named Prime Minister by the King. -
Discrete Differential Geometry
Oberwolfach Seminars Volume 38 Discrete Differential Geometry Alexander I. Bobenko Peter Schröder John M. Sullivan Günter M. Ziegler Editors Birkhäuser Basel · Boston · Berlin Alexander I. Bobenko John M. Sullivan Institut für Mathematik, MA 8-3 Institut für Mathematik, MA 3-2 Technische Universität Berlin Technische Universität Berlin Strasse des 17. Juni 136 Strasse des 17. Juni 136 10623 Berlin, Germany 10623 Berlin, Germany e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Peter Schröder Günter M. Ziegler Department of Computer Science Institut für Mathematik, MA 6-2 Caltech, MS 256-80 Technische Universität Berlin 1200 E. California Blvd. Strasse des 17. Juni 136 Pasadena, CA 91125, USA 10623 Berlin, Germany e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] 2000 Mathematics Subject Classification: 53-02 (primary); 52-02, 53-06, 52-06 Library of Congress Control Number: 2007941037 Bibliographic information published by Die Deutsche Bibliothek Die Deutsche Bibliothek lists this publication in the Deutsche Nationalbibliografie; detailed bibliographic data is available in the Internet at <http://dnb.ddb.de>. ISBN 978-3-7643-8620-7 Birkhäuser Verlag, Basel – Boston – Berlin This work is subject to copyright. All rights are reserved, whether the whole or part of the material is concerned, specifically the rights of translation, reprinting, re-use of illustrations, recitation, broadcasting, reproduction on microfilms or in other ways, and storage in data banks. For any kind of use permission of the copyright -
La Scuola Di Giuseppe Peano
AperTO - Archivio Istituzionale Open Access dell'Università di Torino La Scuola di Giuseppe Peano This is the author's manuscript Original Citation: Availability: This version is available http://hdl.handle.net/2318/75035 since Publisher: Deputazione Subalpina di Storia Patria Terms of use: Open Access Anyone can freely access the full text of works made available as "Open Access". Works made available under a Creative Commons license can be used according to the terms and conditions of said license. Use of all other works requires consent of the right holder (author or publisher) if not exempted from copyright protection by the applicable law. (Article begins on next page) 06 October 2021 Erika Luciano, Clara Silvia Roero * LA SCUOLA DI GIUSEPPE PEANO Lungo tutto l’arco della sua vita universitaria, dal 1880 al 1932, Peano amò circondarsi di allievi, assistenti, colleghi e in- segnanti, cui chiedeva di prendere parte alle iniziative cultura- li o di ricerca che egli stava realizzando: la Rivista di Matema- tica, il Formulario, il Dizionario di Matematica, le Conferenze Matematiche Torinesi, l’Academia pro Interlingua e il periodi- co Schola et Vita. Non stupisce dunque che fin dagli anni No- vanta dell’Ottocento alcuni contemporanei, in lettere private o in sede di congressi internazionali e in articoli, facessero espli- citamente riferimento ad un preciso gruppo di ricercatori, qua- lificandolo come la ‘Scuola italiana’ o la ‘Scuola di Peano’. Dal- le confidenze di G. Castelnuovo a F. Amodeo, ad esempio, sappiamo che nel 1891 la cerchia dei giovani matematici, so- prannominata la Pitareide, che a Torino soleva riunirsi a di - scutere all’American Bar, si era frantumata in due compagini, * Desideriamo ringraziare Paola Novaria, Laura Garbolino, Giuseppe Semeraro, Margherita Bongiovanni, Giuliano Moreschi, Stefania Chiavero e Francesco Barbieri che in vario modo hanno facilitato le nostre ricerche ar- chivistiche e bibliografiche. -
Archivio Mauro Picone
ARCHIVIO MAURO PICONE INVENTARIO a cura di Paola Cagiano de Azevedo Roma 2016 Mauro Picone (Palermo, 2 maggio 1885 –Roma, 11 aprile 1977) è stato un matematico italiano, fondatore e direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo (IAC). Originario della Sicilia lasciò con la famiglia l’Isola nel 1889, per trasferirsi prima ad Arezzo e successivamente a Parma. Nel 1903 fu ammesso alla Scuola Normale Superiore di Pisa dove frequenta le lezioni di Ulisse Dini e Luigi Bianchi e e dove conobbe Eugenio Lia Levi. Si laureò nel 1907 e nel 1913 si trasferì al Politecnico di Torino come assistente di Meccanica razionale e di Analisi con Guido Fubini. Restò a Torino fino alla prima guerra. Dopo l'impegno bellico, nel 1919 viene chiamato quale professore incaricato di Analisi a Catania, dove ritorna nel 1921 come titolare (dopo una breve parentesi a Cagliari). Successivamente, dopo una breve permanenza a Pisa nel 1924-25, passa prima a Napoli e quindi nel 1932 a Roma, dove resterà fino al collocamento a riposo nel 1960. L’esperienza bellica fu molto importante per Mauro Picone; per le sue conoscenze matematiche, fu infatti incaricato dal comandante Federico Baistrocchi, di calcolare le tavole di tiro per l'utilizzo delle artiglierie pesanti nelle zone montane. Prima di allora, le uniche tavole di tiro disponibili, quelle per zone pianeggianti, erano del tutto inadeguate alle nuove alture e causavano anche gravi danni (si pensi al “fuoco amico Picone ottenne i risultati richiesti adeguando le vecchie tavole di Francesco Siacci (1839-1907) alle complesse condizioni geografiche del Trentino. Per questi meriti nel 1917 fu promosso capitano d’artiglieria e nel 1918 gli fu conferita la Croce di guerra, seguita dalla Croix de guerre francese. -
Gaetano Fichera (1922-1996)
GAETANO FICHERA (1922-1996) Ana Millán Gasca Pubblicato in Lettera dall'Italia, XI, 43-44, 1996, pp. 114-115. Lo scorso 1° giugno è morto a Roma il matematico Gaetano Fichera, professore decano dell'Università di Roma “La Sapienza”, accademico Linceo e uno dei XL dell'Accademia Nazionale delle Scienze. Nato ad Arcireale, in provincia di Catania, l'8 febbraio 1922, presso l'Università di Catania iniziò giovanissimo, nel 1937, i suoi studi universitari, che continuò poi presso l'Università di Roma, dove si laureò brillantemente in matematica nel 1941. Questi anni di formazione furono guidati dal padre, Giovanni, professore di matematica e fisica nelle scuole medie superiori. Appena laureato, poiché molti giovani assistenti di matematica erano sotto le armi, fu nominato assistente incaricato presso la cattedra di Mauro Picone; ma subito dopo dovette ritornare a Catania per curare una grave malattia. Nel 1942 si arruolò anch'egli, e le vicende della guerra lo tennero lontano fino alla primavera del 1945. Ottenuta la libera docenza nel 1948, fra il 1949 e il 1956 fu professore all'Università di Trieste. A Trieste era nata la futura moglie Matelda Colautti, che egli sposò nel 1952. Nel 1956 si trasferì all'Università di Roma, dove ricoprì dapprima la cattedra di analisi matematica e poi quella di analisi superiore. Nei suoi più di cinquant'anni di attività egli ha dato un grande contributo alla ricerca e all'insegnamento superiore della matematica in Italia ed in particolare a Roma, presso l'Istituto Matematico “Guido Castelnuovo”. I suoi lavori di matematica pura e applicata, a partire dai suoi noti contributi alla teoria matematica dell'elasticità, sono stati apprezzati dai colleghi di tutto il mondo. -
SUMMARY of PERSONNEL ACTIONS REGENTS AGENDA July 2013
SUMMARY OF PERSONNEL ACTIONS REGENTS AGENDA July 2013 ANN ARBOR CAMPUS 1. Recommendations for approval of new appointments and promotions for regular associate and full professor ranks, with tenure. (1) Ayanian, John Z., M.D., professor of internal medicine, with tenure, Medical School, professor of health management and policy, without tenure, School of Public Health, and professor of public policy, without tenure, Gerald R. Ford School of Public Policy, effective September 1, 2013. (2) Dynarski, Susan M., promotion to professor of economics, without tenure, College of Literature, Science, and the Arts, effective September 1, 2013 (currently associate professor of economics, without tenure, College of Literature, Science, and the Arts, also professor of public policy, with tenure, Gerald R. Ford School of Public Policy, and professor of education, with tenure, School of Education.) (3) Gonzalez, Anita, professor of theatre and drama, with tenure, School of Music, Theatre & Dance, effective September 1, 2013. (4) Langland, Victoria, associate professor of history, with tenure, and associate professor of romance languages and literatures, with tenure, College of Literature, Science, and the Arts, effective September 1, 2013. (5) O’Rourke, Robert W., M.D., associate professor of surgery, with tenure, Medical School, effective August 1, 2013. (6) Rivas-Drake, Deborah, associate professor of psychology, with tenure, College of Literature, Science, and the Arts, and associate professor of education, with tenure, School of Education, effective September 1, 2013. (7) Shore, Susan E., Ph.D., promotion to professor of molecular and integrative physiology, without tenure, Medical School, and professor of biomedical engineering, without tenure, College of Engineering, and additional appointment as professor of otolaryngology-head and neck surgery, with tenure, Medical School, effective July 1, 2013 (also Joseph Hawkins Jr. -
GUIDO STAMPACCHIA Silvia Mazzone
1 GUIDO STAMPACCHIA Silvia Mazzone 1. Formazione scientifica e prima attività di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa e all’Università di Napoli. Guido Stampacchia nasce a Napoli, nel quartiere Chiaia, il 26 marzo 1922 da Emanuele e Giulia Campagnano. Giulia, di religione ebraica,1 apparteneva ad una famiglia di origini fiorentine che aveva un laboratorio di biancheria ricamata a mano; gli Stampacchia, invece, erano una famiglia di origine leccese ed osservavano la religione valdese. Il papà, Emanuele, gestiva una fabbrica di ferramenta che sarà costretto a vendere al tempo della guerra in Etiopia, come conseguenza del suo rifiuto a prendere la tessera del partito fascista. Il giovane Guido riceve una educazione essenzialmente laica anche se, da bambino, insieme alle due sorelle frequenta la chiesa valdese. Egli consegue la maturità classica a 18 anni, nel 1940, al Liceo-Ginnasio Gian Battista Vico di Napoli riportando come unico voto di eccellenza 9 in matematica e fisica. Nonostante gli studi classici, aveva chiara l'intenzione di dedicarsi alla matematica e perciò aveva approfondito per suo conto la preparazione di matematica e di fisica studiando “i capisaldi del programma di Liceo Scientifico, cercando … di intravederne il processo logico”2. Nell’autunno del 1940 è ammesso come alunno interno alla Scuola Normale Superiore di Pisa, classe di Scienze, corso di laurea in matematica pura, essendo riuscito quinto al concorso3 e, nei tre anni successivi, supera brillantemente tutti gli esami previsti dal piano di studio assolvendo agli obblighi cui sono tenuti i normalisti. In particolare all’università ha come docenti Francesco Cecioni e Salvatore Cherubino per gli insegnamenti del primo biennio mentre il terzo anno frequenta il corso di Analisi superiore di Leonida Tonelli e quello di Teoria delle funzioni di Lamberto Cesari. -
E Carlo Miranda (1912-1982), Uno Dei Suoi Primi Allievi Napoletani Assieme a Renato Caccioppoli, Gianfranco Cimmino E Giuseppe Scorza Dragoni1
Presentazione Angelo Guerraggio*, Maurizio Mattaliano**, Pietro Nastasi*** Questo fascicolo delle Note è dedicato alle lettere scambiate in quasi quaranta anni tra Mauro Picone (1885-1977) e Carlo Miranda (1912-1982), uno dei suoi primi allievi napoletani assieme a Renato Caccioppoli, Gianfranco Cimmino e Giuseppe Scorza Dragoni1. Continua così il discorso iniziato da questi quaderni con il numero 8-9 del 2004 (“Renato Caccioppoli a 100 anni dalla nascita”) e proseguito con il numero 21- 22 del 2007 (“L’IAC e l’affaire Unesco: i documenti”). Le lettere qui raccolte sono quelle sopravvissute alla dispersione del ricco archivio storico dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo, creato da Picone a Roma nel 1932 come istituto del CNR e di cui il giovanissimo Miranda fu prima assistente e poi valente vice-direttore. Il carteggio si apre significativamente con la lettera a lui diretta il 14 ottobre 1932 da parte di Giovanni Magrini (primo segretario del CNR) con cui l’appena ventenne matematico napoletano apprende di essere stato nominato assistente del neonato Istituto di Calcolo del CNR proprio su proposta di Picone. È una carriera fulminante quella di Miranda. Napoletano, figlio di Giovanni che era stato negli anni ’20 rettore di quella Università, si era iscritto a Matematica a soli 15 anni! Si laurea “con lode e pubblicazione della tesi” il 17 luglio 1931, discutendo un lavoro2 diretto da Picone relativo alle equazioni integrali singolari e all’estensione al caso non simmetrico della teoria sviluppata da T. Carleman nel caso simmetrico. Scrive A. Avantaggiati nel suo ricordo: “il lavoro svolto per la tesi determinò in Miranda un deciso orientamento verso la teoria delle equazioni integrali, degli sviluppi in serie e delle loro applicazioni. -
CARATTERIZZAZIONE ANALITICA DELLE SUPERFICIE CONTINUE DI AREA FINITA SECONDO LEBESGUE (1) Di LAMBERTO CESARI (Pisa)
ANNALI DELLA SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA Classe di Scienze LAMBERTO CESARI Caratterizzazione analitica delle superficie continue di area finita secondo Lebesgue Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze 2e série, tome 10, no 3-4 (1941), p. 253-295 <http://www.numdam.org/item?id=ASNSP_1941_2_10_3-4_253_0> © Scuola Normale Superiore, Pisa, 1941, tous droits réservés. L’accès aux archives de la revue « Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Scienze » (http://www.sns.it/it/edizioni/riviste/annaliscienze/) implique l’accord avec les conditions générales d’utilisation (http://www.numdam.org/conditions). Toute utilisa- tion commerciale ou impression systématique est constitutive d’une infraction pénale. Toute copie ou impression de ce fichier doit contenir la présente mention de copyright. Article numérisé dans le cadre du programme Numérisation de documents anciens mathématiques http://www.numdam.org/ CARATTERIZZAZIONE ANALITICA DELLE SUPERFICIE CONTINUE DI AREA FINITA SECONDO LEBESGUE (1) di LAMBERTO CESARI (Pisa). Negli anni 1939-40 mi sono occupato, dietro suggerimento del mio Maestro L. TONELLI, del problema di caratterizzare analiticamente le superficie continue in forma parametrica che hanno area finita secondo LEBESGUE. Colgo l’occasione per ringraziare il prof. L. TONELLI dei suoi consigli e del suo incitamento e inoltre della fiducia che egli sempre ha saputo trasmettermi, grazie alla quale ho potuto concludere la prima parte delle mie ricerche, che qui raccolgo. Nel presente lavoro io stabilisco -
Alfio Quarteroni
An interview with Alfio Quarteroni Conducted by Philip Davis on 22 June, 2004 Brown University, Providence, Rhode Island Interview conducted by the Society for Industrial and Applied Mathematics, as part of grant # DE-FG02-01ER25547 awarded by the US Department of Energy. Transcript and original tapes donated to the Computer History Museum by the Society for Industrial and Applied Mathematics © Computer History Museum Mountain View, California ABSTRACT: Professor Alfio Quarteroni discusses a range of topics in this interview with Phil Davis, including his work on finite elements, spectral methods, and domain decomposition. He began studying economic issues in a more professional school before switching over to study mathematics. Quarteroni received his Ph.D. from University of Pavia in Italy, completing a thesis on finite methods under Franco Brezzi. He finished it up in Paris, at the Laboratoire d'Analyse Numérique (now called the Laboratorie Jacques-Louis Lions), where he was encouraged to begin studying spectral methods. Professor Enrico Magenes, who dominated mathematics at Pavia, also exerted a strong influence on Quarteroni. Quarteroni observes how numerical methods have gone from obscure, rarely-used tools to common ones, although they are still not popular in some quarters of the engineering community. Quarteroni notes that low-order methods such as finite elements and higher- order methods such as spectral methods seem to be merging. Numerical methods are necessarily tied to experimental data. One of the challenges, especially in the airplane industry, is multi-objective optimization involving various fields of mathematics and physics. Quarteroni later became interested in domain decomposition, an area that became important with the rise of parallel computing but which are now important in a variety of fields, including the design of racing yachts. -
Ennio De Giorgi 1928--1996
murat.qxp 8/13/97 9:00 AM Page 1095 Ennio De Giorgi (1928–1996) Jacques-Louis Lions and François Murat Ennio De Giorgi died in Pisa on October 25, Rome. Unabashed by R. Caccioppoli’s great fame, 1996. E. De Giorgi did not hesitate to speak up at the end of the lecture and to suggest alternative solutions. E. De Giorgi was born in 1928 in Lecce, a city of According to Eduardo Vesentini, who also was a Puglia (southern Italy) with which he always main- young researcher at the time and who was at- tained deep ties. He received his laurea, the tending the lecture, R. Caccioppoli instantly rec- diploma which marks the end of the Italian un- ognized the exceptional character of E. De Giorgi’s dergraduate curriculum, in Rome in 1950. He began proposal. his research work in 1951 at the Istituto per le Ap- The word “exceptional” comes up again and plicazioni del Calcolo (Institute for the Applications again when talking with anyone who had the op- of Calculus) in Rome. The Institute was then di- portunity of meeting E. De Giorgi. Let his work rected by Mauro Picone, and E. De Giorgi became speak for itself. one of his assistants. Professor and student were indeed an odd match: the former, a classicist, Minimal Surfaces and Geometric Measure dressed with rigor and elegance; the latter, un- Theory orthodox, already wearing his strange beret. But From the very beginning of his research activity, M. Picone, a seasoned observer of the develop- E. De Giorgi was interested in geometric measure ment of science, knew how to spot talent: he soon theory.