FOCUS SULLO STATO DEGLI APPROVVIGIONAMENTI IDRICI in APPENNINO BOLOGNESE Incontro Con Le Amministrazioni Comunali
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FOCUS SULLO STATO DEGLI APPROVVIGIONAMENTI IDRICI IN APPENNINO BOLOGNESE Incontro con le Amministrazioni Comunali Hera S.p.A. - Direzione Acqua Ing. Filippo Zanolla Ing. Luigi Bombardi Ing. Alessio Benini Centrale Val di Setta, 3 agosto 2017 CAP. 1 Agenda • Andamento meteoclimatico CAP. 1 • Stato degli approvvigionamenti CAP. 2 • Piano di gestione dell’emergenza CAP. 3 idrica • Conclusioni CAP. 4 CAPITOLO 1 Andamento meteoclimatico Andamento meteoclimatico Precipitazioni (mm) 900 Parziale mensile Anno 2012 Parziale mensile Anno 2016 800 790 Parziale mensile Anno 2017 758 Precipitazione cumulativa Anno 2012 700 Precipitazione cumulativa Anno 2016 674 Precipitazione cumulativa Anno 2017 600 604 565 571 514 500 493 453 424 400 397 357 289 300 270 283 269269 239 280 281 235 200 194 153 173 125 114 114 100 109 79 88 95 67 75 79 84 100 8772 64 94 62 66 61 47 51 34 31 30 33 33 15 20 19 4 7 11 11 1 2 0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic La precipitazione cumulata del periodo Gennaio-Luglio 2017 è paragonabile a quella dell’ultimo anno siccitoso (2012) e inferiore di quasi il 40% rispetto al 2016, con effetti diretti sulla disponibilità delle fonti superficiali Andamento meteoclimatico Temperature medie (°C) 35 2012 2016 30 2017 25 20 15 10 5 0 01-gen 01-feb 01-mar 01-apr 01-mag 01-giu 01-lug 01-ago 01-set 01-ott 01-nov 01-dic Le temperature medie del periodo Giugno-Luglio di quest’anno sono in linea con quelle registrate nel 2012 e superiori di quasi 2°C rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno 2016 CAPITOLO 2 Stato degli approvvigionamenti Introduzione ai sistemi acquedottistici di Bologna L’erogazione del servizio idrico in provincia di Bologna, avviene mediante una serie di sistemi funzionalmente autonomi (in diversi casi interconnessi tra loro) che presentano caratteristiche anche fortemente disomogenee. Il principale sistema acquedottistico, denominato “Sistema Primario” serve la città di Bologna, i comuni della pianura e della prima collina bolognese e parte dei comuni dell’area montana della provincia; tale sistema è alimentato dalla Centrale Acquedottistica Val di Setta, dai pozzi di falda sulle conoidi del Reno e del Savena – Idice, nonché da alcune fonti minori marginali. Nel territorio della prima collina e di pianura, oltre al “Sistema Primario”, sono presenti: • l’acquedotto di Bazzano, alimentato da un campo pozzi locale (campo pozzi Magazzino) e parzialmente integrato dal “Sistema Primario”; • l’acquedotto di San Giovanni in Persiceto, alimentato con pozzi localizzati nel comune di Castelfranco Emilia (campo pozzi Manzolino). Sistemi idrici e principali fonti di approvvigionamento Nel territorio montano sono presenti diversi acquedotti, alcuni dei quali con carattere sovracomunale (il principale è l’acquedotto di Suviana), altri che ricalcano l’ambito comunale o addirittura frazionale. Le principali fonti di alimentazioni di questi acquedotti sono costituite da gruppi sorgentizi locali e da captazioni superficiali (il prelievo più significativo è dall’invaso di Suviana). Il sistema primario di Bologna Il Sistema Primario è il principale sistema acquedottistico gestito da Hera S.p.A.: al suo interno vengono distribuiti circa il 90% dei volumi totali prodotti in provincia di Bologna. Gli impianti di produzione (centrale Val di Setta e campi pozzi di pianura) fanno capo ai serbatoi di Casalecchio, San Lazzaro (40.000 mc ciascuno) e Vallescura (9.000 mc). SAN VITALE La centrale Val di Setta viene alimentata dalle acque (!F del Torrente Setta e del Fiume Reno che vengono BORGO PANIGALE FOSSOLO recapitate sia verso la città di Bologna e la pianura, sia verso il territorio montano. TIRO A SEGNO (!F (!F Durante la stagione estiva, caratterizzata da ridotti SOLL. DUE MADONNE regimi idrologici dei due corsi d’acqua, la centrale )"(!S (!F (!S viene approvvigionata con le acque rilasciate SERB. CASALECCHIO )" (!F MIRANDOLA lungo il corso del Reno dal bacino di Suviana. )" SERB. VALLESCURA SERB. SAN LAZZARO Il Sistema Primario viene approvvigionato per CENTRALE VIALE ALDINI una percentuale variabile tra il 50 ed il 60% da CUNICOLO ROMANO acque superficiali e per la parte restante da acque di falda. (!S VAL DI SETTA Il sistema primario di Bologna Impianto Giugno 2016 [mc] Giugno 2017 [mc] Differenza % Luglio 2016 [mc] Luglio 2017 [mc] Differenza % CENTRALE SETTA 3.510.032 2.662.433 -24% 3.427.622 2.816.062 -18% CENTRALE BORGO PANIGALE 694.374 2.051.555 195% 1.315.846 2.058.695 56% CENTRALE FOSSOLO 340.936 200.831 -41% 350.826 262.108 -25% CENTRALE MIRANDOLA 311.308 315.493 1% 325.545 412.336 27% CENTRALE SAN VITALE 1.000.026 1.673.086 67% 1.277.215 1.835.358 44% CENTRALE TIRO A SEGNO 832.209 820.118 -1% 1.091.122 831.941 -24% TOTALE 6.688.885 7.723.516 15% 7.788.176 8.216.500 5% A causa delle temperature sopra la media, i consumi nel Sistema Primario sono aumentati, rispetto al 2016, del 15% nel mese di Giugno e del 5% in Luglio. La ridotta produzione della centrale Val di Setta, per effetto delle magre eccezionali dei corsi d’acqua che la alimentano, viene compensata dall’incremento dell’emungimento di acque di falda. La disponibilità di acque di falda non soggette a variazioni stagionali e la possibilità di integrare la portata del Reno con le acque di Suviana, garantiscono la continuità di alimentazione al Sistema Primario anche in condizioni critiche come quella attuale. Principali acquedotti montani Nel territorio montano sono presenti diversi acquedotti separati, che servono ambiti di dimensioni molto diverse tra loro: si passa dalla scala intercomunale dell’acquedotto di Suviana, ai piccoli acquedotti locali a servizio di poche utenze. I principali sistemi nel territorio montano sono: acquedotto “Ca’ Nobili”, a servizio della località Savigno (Valsamoggia), Tolè (Vergato) e Montepastore (Monte San Pietro) acquedotto “Suviana”, a servizio del comune di Castel di Casio e delle località Porretta Terme (Alto Reno Terme), Silla e Gaggio Montano (capoluogo e zone limitrofe) Sistemi idrici e principali fonti di approvvigionamento acquedotto “Spagnoli - Labante”, a servizio del comune di Castel d’Aiano acquedotto “Quaderna - Cavacchio”, a servizio del comune di Vergato acquedottoSistemi “Zanchetto idrici e”, principali a servizio delfonti comune di approvvigionamento di Camugnano acquedotto “Castel dell’Alpi”, a servizio delle località Castel dell’Alpi, Madonna dei Fornelli, Montefredente, Pian di Balestra e Pian del Voglio in comune di San benedetto Val di Sambro acquedotto “Arpolli”, a servizio delle località Bombiana, Pietracolora e Marano (Gaggio Montano) Acquedotto Ca’ Nobili L’acquedotto “Ca’ Nobili” serve le località Savigno (Valsamoggia), Tolè (Vergato) e Montepastore (Monte San Pietro), oltre ad altre località minori. E’ alimentato principalmente da gruppi sorgentizi locali ubicati in comune di Vergato e integrato da acqua di sorgente captata in provincia di Modena e dalle acque del Sistema Primario. I gruppi sorgentizi che alimentano l’acquedotto sono l’elemento di fragilità del sistema, perché la capacità di produzione è direttamente legata alle condizioni meteoclimatiche. In stagioni siccitose le portate delle sorgenti non sono sufficienti a garantire il soddisfacimento dell’intero fabbisogno. Sistemi idrici e principali fonti di approvvigionamento A partire dal 2012, anno in cui sono stati necessari circa 3000 viaggi di autobotti, sono stati eseguiti interventi di potenziamento dell’integrazione dalla provincia di Modena e dal Sistema Primario. Sono stati realizzati 2 nuovi impianti di sollevamento in comune di Guiglia e un nuovo impianto di stoccaggio e sollevamentoSistemi in localitàidrici e Monteprincipali Severo fonti (Monte di approvvigionamento San Pietro). Nonostante i consumi di quest’anno siano superiori a quelli registrati nel 2012, grazie ai nuovi interventi si è ridotto il deficit di produzione. Ad oggi sono stati necessari 850 viaggi di autobotte, pari al 28% rispetto al 2012. E’ in corso di valutazione la realizzazione di una nuova interconnessione con l’acquedotto di Vergato capoluogo, in grado di sopperire al deficit residuo. Acquedotto Castel dell’Alpi L’acquedotto “Castel dell’Alpi” serve le località Castel dell’Alpi, Madonna dei Fornelli, Montefredente, Pian di Balestra e Pian del Voglio in comune di San benedetto Val di Sambro E’ alimentato dalle acque superficiali e di subalveo del torrente Savena potabilizzate presso la centrale in località Castel dell’Alpi e integrato dalle acque del Sistema Primario. La disponibilità idrica del torrente Savena è l’elemento di fragilità del sistema, perché durante le stagioni siccitose le portate non sono sufficienti a garantire il soddisfacimento dell’intero fabbisogno idropotabile. Sistemi idrici e principali fonti di approvvigionamento A partire dal 2012, anno in cui sono stati necessari 2800 viaggi di autobotti, è stato eseguito un intervento di potenziamento dell’integrazione dal Sistema Primario in località Montefredente che sopperisce in maniera significativa al deficit di produzioneSistemi. Ad oggi idrici non e sonoprincipali stati necessarifonti di approvvigionamento viaggi di autobotte. Per l’anno 2019 è prevista la messa in servizio di un nuovo pozzo realizzato sulla sponda sud-est del lago, che garantirà ulteriore sicurezza al sistema. Acquedotto Spagnoli - Labante L’acquedotto “Spagnoli - Labante” serve il comune di Castel d’Aiano. E’ alimentato da gruppi sorgentizi in località San Cristoforo di Labante e Ponte Spagnoli. I gruppi sorgentizi che alimentano l’acquedotto sono l’elemento di fragilità del sistema, perché