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GENNARO MARIA PUPILLO - OPERATORI C.R.S.E.C. BA/7 LA MUSICAote DEI compositori dimenticate “MINORI” dELLA MURGIA N Antologia di scritti REGIONE PUGLIA C.R.S.E.C. BA/7 Assessorato Diritto allo Studio Altamura - Gravina - Poggiorsini NOTE DIMENTICATE la musica dei compositori “minori” della Murgia antologia di scritti Coordinamento: NUNZIA MAINO Prefazione e note introduttive: GENNARO MARIA PUPILLO Operatori C.R.S.E.C. Ba/7 Altamura - Gravina - Poggiorsini NUNZIA MAINO ANNAMARIA GNURLANDINO ADDOLORATA LOMUSCIO ANNA MARIA ANTONACCI LORENZO MANICONE TERESA PETRAFESA Ricerche bibliografiche e iconografiche: GENNARO MARIA PUPILLO OPERATORI C.R.S.E.C. BA/7 Si ringraziano per la collaborazione: dott.ssa Laura ANDRE A NI Archivio Opera del Duomo di Orvieto dott.ssa Elena SA PON A RO Presidente Archivio Biblioteca Museo Civico di Altamura dott.ssa Eleonora POME S Biblioteca Provinciale De Gemmis - Bari dott. Luciano CA R C ERERI Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti-Volpi” - Bari Grafica di copertina GIUSEPPE PUPILLO Impaginazione e stampa: GRAFICA&STAMPA - Altamura (Bari) ltamura e Gravina in Puglia, due dei centri del nostro distretto BA/7, possono vantarsi non solo per una ricca storia millenaria, Ama anche d’aver dato i natali a illustri musicisti come Angelo Ignannino, Giacomo Tritto, Vincenzo Lavigna, Giuseppe Pedota, Sal- vatore Fighera, Saverio Mercadante e i quasi sconosciuti fratelli Festa, Antonio Pomarici Santomasi, Giacomo Lapolla, Giacomo Marchetti ed altri ancora che sarebbe lungo ricordare in questa sede. Compositori che con le loro opere hanno lasciato traccia del proprio passaggio nel panorama musicale italiano tra Settecento e Novecento. Questo volume avrebbe voluto interessarsi di tutti loro, ma una se- lezione ci è stata imposta dalla natura del lavoro, dalla lacunosità del- le informazioni, dall’aspetto troppo spesso localistico della produzione musicale di alcuni. La scelta, dunque, è caduta su quegli autori le cui opere hanno lasciato un segno che è stato colto, valorizzato o sempli- cemente criticato dai contemporanei. Abbiamo optato, quindi, per un taglio più antologico e storico che non esclusivamente critico-musicale, affidando le introduzioni al M° Gennaro Maria Pupillo, che con i suoi studi ha permesso di ampliare ed approfondire quanto era conosciuto. Anche la ricerca iconografica risulta nuova; non s’è fatto ricorso a quanto già noto (salvo rare eccezioni), ma a quello che è stato possibile reperire negli archivi storici e biblioteche dei più importanti Conserva- tori italiani (Napoli e Milano in particolare) e in alcuni musei e raccolte musicali. Il nostro intento era quello di accompagnare questo libro con un CD di nuova incisione, che contenesse brani scelti tratti dalla produzione dei musicisti considerati: arie di opere, sinfonie, canzoni, brani di musi- ca sacra; avevamo considerato anche la possibilità di organizzare sera- te musicali, ma il finanziamento ottenuto, però, non ci ha permesso di andare al di là del presente lavoro. Se il progetto fosse stato realizzato nella sua interezza, avrebbe potuto contribuire a dare nuovo slancio ad una produzione musicale con la realizzazione di una stagione concerti- stica, istituzionalizzando percorsi culturali intesi come vettori non solo di singoli eventi, ma di cicli produttivi integrati alle esperienze già presenti sulla scena pugliese. Negli anni Ottanta nacque proprio nel nostro Centro l’idea del “Fe- stival Mercadante”, una rassegna di concerti, opere e altre attività colle- gate; un evento che riscosse molto successo e che altre istituzioni hanno continuato ad organizzare per diversi anni ancora. Le Pubbliche Ammi- nistrazioni dovrebbero mostrarsi più disponibili ad adottare strategie e strumenti in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini, anche alla luce Note dimenticate. La musica dei compositori “minori” della Murgia 3 del disegno di riforma federale dello Stato, che impone alle amministra- zioni locali di migliorare la capacità di attivare e gestire risorse proprie, seguire percorsi di cambiamento con l’obiettivo di raggiungere risultati duraturi e visibili che invertano la tendenza diffusa di considerare la Pubblica Amministrazione come un peso per la collettività. L’obiettivo dovrebbe essere anche quello di potenziare la comprensione dei fe- nomeni di cambiamento e la sperimentazione di nuovi strumenti che aiutino le amministrazioni ad attivare i progetti. In questa ottica il nostro Ufficio ha sviluppato un forte senso alla collaborazione con altri Enti presenti sul territorio: Comune, Archivio Bi- blioteca Museo Civico (A.B.M.C.) di Altamura, Fondazione E. Pomarici Santomasi di Gravina, Istituzioni scolastiche, Conservatori di musica, ma anche privati cittadini per migliorare attraverso il contributo di tutti la qualità dei servizi, consentendo risparmi di spesa per la realizzazione delle attività e garantendo, così, la più ampia fruizione del nostro patri- monio e un ricco dialogo civile, anche fuori dai nostri confini. La convinzione di quanto sopra espresso è rafforzata dal grande suc- cesso ottenuto dalle tante iniziative da noi programmate e sostenute dalle adesioni dell’A.B.M.C. e di alcune scuole pubbliche di Altamura, che hanno permesso di migliorare e diffondere il risultato del nostro lavoro. Questa pubblicazione è sicuramente l’ultima realizzata dal nostro Centro, poiché una delibera della Regione Puglia ha precisato che le funzioni svolte dai C.R.S.E.C. possono essere effettuate direttamente presso i Comuni, nei cui ambiti distrettuali hanno finora operato, con una ricaduta positiva sul territorio. Ringrazio il M° Gennaro Maria Pupillo per aver lavorato con noi, per le direttive forniteci, per i suoi consigli, la sua esperienza di ricercatore e studioso, ma soprattutto di musicista formatosi presso quella «scuo- la napoletana», oggi rappresentata dal Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli, che ora come un tempo, fa ben parlare di sé. Un ringraziamento va anche a tutti coloro che in questi anni hanno collaborato per il successo delle nostre attività, che hanno permesso la conoscenza e la divulgazione del patrimonio del territorio murgiano, dando il nostro modesto contributo affinché non fosse andato disperso o dimenticato. Nunzia Maino Responsabile C.R.S.E.C. BA/7 Altamura - Gravina - Poggiorsini 4 Gennaro Maria Pupillo - Operatori C.R.S.E.C. BA/7 PREFAZIONE Gennaro Maria Pupillo uando si parla di musicisti nati in uno dei centri che sorgono sulla pietrosa Murgia dell’entroterra barese1, non si può fare a Qmeno di pronunciare il nome di Saverio Mercadante, uno tra i più grandi compositori che la Puglia può vantare e che diede lustro a quella «scuola napoletana» che nei secoli scorsi ha imperato nel pa- norama musicale della penisola italiana. Se per Mercadante serpeggia ancora la “falsa” convinzione, che l’illustre maestro sia stato voluta- mente dimenticato a tutto vantaggio di altri suoi contemporanei, come Rossini, Bellini, Donizetti e infine Verdi2, che dire di altri valenti musicisti come Angelo Ignannino (il più antico), i compositori Giacomo Tritto, Vincenzo Lavigna e i meno conosciuti Giuseppe Pedota e Salvatore Fi- ghera di Gravina in Puglia?3 Per Mercadante non vi è alcun pericolo che le sue numerose compo- sizioni, che hanno segnato l’intero percorso del melodramma italiano dell’Ottocento, vengano dimenticate, anche se hanno bisogno di un vero e proprio intervento culturale volto alla conoscenza più vasta della 1 La ricerca si è concentrata necessariamente solo su alcuni musicisti, anche se meritano di essere ricordati Domenico Pestrichella, Sebastiano Traetta, i fratelli Festa e i cantanti Giuseppe Ciccimarra e Giuseppe De Porcaris. Cf. O. Serena, I Musicisti altamurani, Altamura 1895. 2 Condivido quanto ha scritto Dinko Fabris, il quale ha affermato che non vi è stato mai alcun accanimento nei confronti di Mercadante, condannato, come è sembrato ad al- cuni scrittori, «ad esordire troppo presto (nel mezzo dei trionfi rossiniani) e vivere troppo a lungo (per vedersi superare da un altro “cigno”, quello di Busseto)». Cf. M. Saponaro – V. Ventricelli (a cura di), Saverio Mercadante, La vita, le opere, il gioco del Cigno di Altamura, con prefazione e note introduttive di Dinko Fabris, Bari 2008, p. 11. 3 Molte partiture manoscritte sono conservate presso la Fondazione Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia, luogo di nascita di Fighera. Alcune sue composizioni sono state interpretate anche recentemente. Nell’Ottobre del 2002 a Venezia, all’interno della manifestazione “Musica e Clausura”. Musiche inedite dal monastero benedettino fem- minile di San Lorenzo in Sansevero, fu eseguita del nostro autore La Zingarella (1793), canzonetta con arpa o chitarra. Altre composizioni sono presenti nella Biblioteca Na- zionale Braidense. Note dimenticate. La musica dei compositori “minori” della Murgia 5 sua produzione; per gli altri, però, il rischio di una nemesi assoluta è quanto mai concreto. L’aver raccolto in un’antologia di scritti quanto di più significativo pubblicato dai contemporanei o dai maggiori musicologi dell’Otto- Novecento è stata un’operazione scevra da qualunque pretesa di voler fare a tutti i costi luce sull’opera di questi musicisti considerati “minori” o, come sono stati definiti da alcuni, semplici “artigiani della musica”; il vero obiettivo è stato invece quello di cercare di mantenere ancora vivo quel lumicino che ancora resiste, nella speranza di poter cooperare ad alimentarlo, fornendo gli strumenti di ricerca indispensabili per richia- mare l’attenzione dei moderni musicologi,