C O M U N E DI S C E R N I PROVINCIA DI

P.R.G. - Piano Regolatore Generale-

RELAZIONE TECNICA GENERALE E DIMENSIONAMENTO DEL PIANO

1) PREMESSA II Piano Regolatore Esecutivo vigente è stato adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale N. 102 del 26/10/1994 e approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale N° 41/15 del 26-03-1996.

Con Delibera del C.C. N° 68 del 21-10-1996 sono state recepite le Prescrizioni formulate dalla Provincia e trasmesso il PRE per l'approvazione definitiva, intervenuta successivamente con Delibera del Consiglio Provinciale N° 12/12 del 25-02-1997.

Il PRE è stato oggetto di una prima variante, adottata con deliberazione di C.C. n. 25 del 15- 07-2000, ed approvata definitivamente con deliberazione di C.C. n. 48 del 7-09-2001, pubblicata sul BURA n. 26 del 12-12-2001.

E’ stata adottata una seconda variante con deliberazione con deliberazione del C. C. n. 46 del 18/12/2003. La seconda variante si è resa necessaria: 1) per l’adeguamento di alcuni articoli della normativa tecnica che, in sede di applicazione alla realtà urbana locale, si erano dimostrati di difficile applicazione, oltre che per ridefinire i contorni delle zone agricole residenziali PAR e per rettificare i limiti della zona PI2 industriale di completamento "Cantina Sociale"; 2) per la ridefinizione dei contorni delle zone PAR e della zona PI2, sollecitata dai cittadini stessi; in particolare per le zone agricole PAR l'inclusione di alcuni fabbricati esistenti in tali zone consente l'ampliamento un tantum dei fabbricati già esistenti favorendo la concentrazione dell'edificazione nelle contrade e nei gruppi di case sparse, con evidenti vantaggi per la conservazione del paesaggio agrario e con notevole risparmio dell'Ente in termini di urbanizzazione primaria.

Considerato che il Piano Regolatore Esecutivo, disciplinato dall’ art. 12 della legge regionale 12-04-1983 n. 18 “Norme per la conservazione , tutela, trasformazione del territorio della Regione ”, ha un arco di validità temporale non superiore ad anni dieci dalla data di approvazione e che pertanto è scaduto in data 12/06/2007.

Che in considerazione dei tempi occorrenti per l’espletamento delle procedure per l’adozione ed approvazione degli strumenti urbanistici, stabilite dalla citata L.R. 18/83 agli articoli 10 e 11, sono stati avviati tutti gli atti e provvedimenti necessari, con molto anticipo, con delibera consigliare n. 36 del 22-10-2004, poiché il Comune Di si doti di un nuovo strumento urbanistico. Nella delibera, (riporta in seguito) è stata evidenziata l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di dotarsi di un Piano Regolatore Generale che riveda l’intero assetto del territorio e che ne programmi lo sviluppo, da attuarsi con piani particolareggiati di dettaglio.

1 Con la Deliberazione del C.C. n. 3/07, questa Amministrazione Comunale stabilì di avvalersi della copianificazione con la Provincia di Chieti ai sensi dell’art. 58 delle N.T.A. del P.T.C.P. per concordare le strategie e gli obiettivi del nuovo strumento urbanistico. Il percorso di copianificazione con la Provincia di Chieti iniziato il 14/04/2007 si è concluso il 16/06/2009.

Ai sensi dell’art. 7 del D. lgs. 152/ 06 il PRG del Comune di Scerni è stato assoggettato a VAS.

L’ufficio comunale di PRG e di pianificazione, istituito con deliberazione di G.C. n. 154 del 09-10-2009, ha provveduto ad aggiornare il rapporto ambientale alla fase di scoping per giungere all’approvazione definitiva del rapporto ambientale con Delibera C.C. n. 13 del 23/07/2010,

Successivamente l’ufficio comunale di PRG e di pianificazione ha provveduto alla stesura definitiva del nuovo P.R.G. per la fase di adozione.

2) CENNI STORICI

Trascurando le molte leggende che trattano le origini di Scerni, le sole notizie di cui a tale proposito si dispone, sono quelle riportate nei testi di storia del Napoletano.

Le più antiche testimonianze indicano un periodo di presenza sannitica, come indicano resti di colonne in arenaria di un tempio italico.

Più numerosi e certi sono i ritrovamenti che fanno capo ad un periodo romano di un certo interesse, esteso al I secolo a.C. e al IV-V secolo d.C. Sono numerosi i reperti quali anfore, lumi, armi, e assai noto è un elmo in bronzo conservato nel Museo di Napoli. Tombe romane furono portate alla luce nel 1939 in C/da Creta Rossa, mentre i resti di un tempio dedicato a Giunone sono rinvenuti in C/da Arabona. Di questo periodo non restano altre testimonianze se non a livello etimologico.

Poche ed inattendibili notizie ci pervengono fino al periodo in cui il suo territorio viene annesso al Marchesato dei D'Avalos (1520). E' di questo periodo la ricostruzione del Castello e delle mura, a ridosso dei quali si sviluppa il nucleo medievale che ancora oggi caratterizza il nucleo originario del centro storico di Scemi.

Particolarmente interessante ci è sembrato lo studio sui Centro Storico Facente parte della più ampia ricerca sui Centri Storici condotta per la Provincia di Chieti dall'Arch. V. Furlani. Se ne riportano di seguito ampi stralci:

"Dagli apprezzi della proprietà D'Avalos del 1703 e 1742. l'abitato è descritto come accessibile da due porte una detta da capo e ('altra da piedi mentre il marchese vi aveva un palalo con cappella, loggetta aperta verso la campagna e giardino ortivo. Aveva pure un'altra casa nei pressi della porta da piedi.

L'abitato dunque è essenzialmente descritto per la parte che riguarda il nucleo primitivo ma da poche informazioni sulla struttura esterna. Appare evidente però che l'impianto abbia una sua struttura arcaica ancora definibile sulla base degli accessi storici mentre sembra

2 poco credibile la definizione di sistemi di difesa passiva come per gli abitati dell'interno. Ciò è in parte dovuto al fatto che Scemi si dislocasse all'interno, isolato, come s'è visto, da una miriade di piccoli insediamenti che lo separavano dalla valle e dunque è probabile che le funzioni di avvistamento fossero lasciate più che altro a/le comunità vallive.

L'abitato venne dunque a formarsi su di un pianoro che evidenzia un certo avvallamento solo sui due fronti settentrionale e meridionale e questo spiega perchè, la viabilità di crinale si disponesse lungo l'asse est-ovest e quindi verso e da un lato e il tratturo dall'altro . L'accesso da Casalbordino lungo la via Rossini assumerà carattere ovviamente secondario e c'è da credere che la porta da piedi si dislocasse proprio in quella direzione, viceversa l'accesso orientale era diretto verso significative emergenze territoriali: in primo luogo la chiesa di S. Maria della Strada e poi le due direttrici verso l'abbazia di S. Barbato a nord di una biforcazione, e verso sud per S. Giacomo e il tratturo.

Quindi è verosimile che la porta da Capo fosse da individuare in quest'ultimo versante e fatta coincidere con l'attuale via che è fiancheggiala da un lato dal palazzo De Riseis e dall'altro dalla casa Ciccarone variamente datala dal 1638-78 al 1738, ossia sulla piazza De Riseis ai cui margini dovette svilupparsi anche la funzione mercatale visto che qui convergevano le principali funzioni insediative di dimensione territoriale.

Lungo quest'asse venne a formarsi il nucleo primitivo costruito in forma ovoidale schiacciata con raggruppamenti di isolati paralleli disposti trasversalmente alla via mediana (via Piazza} che separava le due porte e diviso in due sezioni distinte avvolte dal perimetro della case e delle mura.

A occidente dell'interno del nucleo, il palazzo De Riseis e la parrocchiale di S. Panfilo; a oriente il tessuto minore residenziale cui faceva capo, all'estremità est, il complesso genericamente identificalo come castello Antenucci che all'esterno conserva non pochi segni degli apparati murari e delle torri urbìche superstiti.

Oggi non è possibile dire con certezza da quale lato si trovasse il castello o se questo fosse da identificare con una primitiva torre o con altra struttura fortificata ne è possibile affermare se questo sia mai esistito, ma potenzialmente l'area di più probabile collocazione non sembra tanto il citato castello Antenucci quanto invece proprio li palazzo De Riseis il cui sito evidenzia non poche tracce di continuità cronologica nelle localizzazioni Ira cui modesti resti di opera reticolata.

Ciò sarebbe anche confermato dal fatto che sia la parrocchiale che lo stesso palazzo si trovassero in origine su un rilievo oggi annullato dalla scala che porta al piano della chiesa, che infatti è sopraelevato rispetto alla via mediana, e dagli annessi e corti del retro del palazzo che pure sono sopraelevati. Dunque il punto più alto era dalla parte occidentale e scendeva oltre la via mediana verso il castello Antenucci.

Intorno a questo nucleo primitivo vennero sviluppandosi alcuni aggregati con caratteristiche suburbane marcate: verso est la prima spina del sobborgo orientale formata di isolati di case a schiera in blocchi regolari separati da vie parallele e restringentisi a triangolo verso la via Rossini. Questa spina venne poi completala da un'edilizia di fiancheggiamento che in sostanza la chiude verso l'esterno. Dal lato opposto al sobborgo orientale sorgeva quello occidentale che, per le ragioni generali sopra esposte, avrà uno sviluppo ben maggiore lungo la via Esterna che portava al tratturo. Più che di sobborgo, veramente, si dovrebbe parlare di edilizia di fiancheggiamento d'un asse viario, tale è l'esilità del costruito pressoché privo di vicoli se non all'altezza della casa De Riseis, mentre lo spazio esterno, significativamente detto sotto le Mura nella via omonima meridionale, è l'esatta riproposizione di sistemi ortivi pomeriali che, distrutti dall'edilizia di fiancheggiamento dei nucleo nella loro veste originale, vengono qui ricostituiti ai margini esterni dell'aggregato filiforme del sobborgo occidentale con lotti strettissimi e lunghi.

3 L'aggregato di sobborgo andrebbe poi distinto in tre sezioni contigue, una prima più vecchia, sorta proprio fuori della porta da Capo su cui insistono alcuni esempi ragguardevoli di edilizia tardo-ottocentesca e dei primi del '900 come le case Ciccarone, De Mia, De Risio, Ranalli, il palazzo Raimondi, già sede municipale, e la casa Ottaviano.

Una seconda che va dalla casa di De Risio fino alla via San rocco e dunque orientata dopotutto verso la chiesa omonima e infine una terza, ancora più lunga e frammentata completata con l'espansione moderna verso la chiesa di S. Maria della Strada, mentre l'abitato odierno è virtualmente giunto alla biforcazione tra la direttrice verso il S. Barbato e quella verso S.Giacomo superandola con l'urbanizzazione contemporanea tutt'ora in corso verso il campo sportivo.

Contratta per evidente limite imposto dalla morfologia accidentata del fronte per la presenza del vallone della Fonticella, che sprofonda di ben 100 metri rispetto alla quota dell''abitato (da 281 mt s.l.m. a 181) è l'espansione meridionale che fiancheggia il nucleo primitivo verso le vie degli Alboretti e della Fonticella e ciò nonostante quest'accesso corrisponde ad una mulattiera che, superato il vallone che difende per posizione naturale l'abitato sud, va a ricongiungersi con il S.Giacomo dopo il casino Raimondi (quota 255 mt) evitando di aggirare la postazione di S.Maria della Strada. ( W.Furlani, Centri storici della Provincia di Chieti).

3) ANALISI DELL'ESISTENTE

1) BENI CULTURALI Centro antico: Nucleo di forma ovoidale schiacciata Ubicazione: su un crinale Datazione: nucleo originario medioevale Caratteristiche: impianto tipico di crinale Edifici di pregio architettonico: Palazzo D'Avalos, Palazzo De Riseis, Chiesa di S. Panfilo, Palazzo Raimondi.

2) DATI INFORMATORI

a) Fisici Superficie del territorio comunale Ha 4.106 Altitudine Centro Capoluogo mt 281 Posizione Collina Comuni confinanti Pollutri, , ,

3) AMMINISTRATIVI - GESTIONALI

- Comunità montana; Medio Vastese con sede a Gissi - A.S.L. - con sede a Lanciano - Distretto Scolastico Distretto n. 11 con sede a Vasto - Consorzio Industriale COASIV con sede a Vasto - Consorzio di Bonifica Sinistra Trigno-Sinello con sede a Vasto - Patto Territoriale Trigno-Sinello con sede a S. Salvo

4 4) STUDIO CONOSCITIVO DEL TERRITORIO Inquadramento territoriale L'area interessata dall'intervento è il territorio che ricade all'interno del Comune di Scerni, in Provincia di Chieti, che si estende su un'area collinare di 4,106 ha circa. Il fondovalle, che ospita il fiume Sinello, si trova ad una quota di 55 m s.l.m. che aumenta fino a raggiungere i 333 m s.l.m. alla sommità della zona collinare; tutto il territorio è compreso tra gli alvei di due fiumi, il Sinello, sopra citato, e l'Osento. I comuni limitrofi a Scerni sono: Pollutri, Monteodorisio, Gissi e Atessa. Le frazioni di Scerni sono: Annunziata, Bardella, Caltrucci, Cerase, Colle Marrollo, Colle Orzo, Fontenuova, Piana dei Fiori, San Giacomo e Tratturo.

Il sistema della viabilità e dei trasporti Scerni è raggiungibile da Nord e da Sud attraverso l'autostrada Adriatica A14 (uscita Vasto Nord-Casalbordino). Il tempo di percorrenza da Roma è di ca 3 ore per un totale di ca 270 Km con il tragitto che prevede l'utilizzo delle autostrade A24 (fino alla Valle del Salto) si prende poi lo svincolo per la A25 e si prosegue fino al congiungimento con la A14 da imboccare in direzione Sud. La distanza da Chieti, capoluogo di provincia, è di circa 70 km. La viabilità nell'area considerata è semplice, risulta essere composta da due assi viari disposti lungo il crinale, che si diramano verso l'autostrada e verso i Comuni limitrofi. E' presente un servizio pubblico di autobus che collega Scerni a Vasto, gli spostamenti in zona avvengono prevalentemente con automezzi privati. Le stazioni ferroviarie limitrofe sono Casalbordino e Vasto-S.Salvo . E' trascurabile il problema del traffico veicolare. Le strade principali del centro abitato sono due, una che percorre il tratturo in località S.Giacomo e l'altra che porta all'interno del Centro storico.

Indicatori unità valore fonte Totale veicoli circolanti n. 1300 Comune Corse autobus n. 10 Comune Parcheggi (posti auto) n. 1784 Comune Pendolari n. 120 Autolinee Di Fonzo Corse dei treni n. 15 FFSS Livelli di congestione % - -

le reti tecnologiche Elettrodotto: Il territorio risulta interessato da linee di bassa e media tensione per il quale la legge prevede distanze di sicurezza contenute genericamente nel limite di 10 m per lato. Il percorso della rete inizia nel centro storico in via Lucene - via Roma dove è interrato per proseguire con impianto aereo in piazza De Riseis, corso Umile, piazza Ranalli e via San Rocco, zona Tratturo, si dirige verso la zona Torrone e infine va verso Gissi, comune limitrofo. Un'altra linea va dalla zona Tratturo a Colle Orzo proseguendo per Coste Osento. E' presente inoltre una linea di alta tensione aerea che dal confine con Pollutri prosegue per il territorio di Scerni in zona Ripa dei Morti, continuando per il bosco della scuola agraria e la cantina sociale (Piano Scancello) prosegue poi per Bardella, Colle Breccioli, ed infine va verso Monteodorisio-Gissi.

5 Gasdotto: Il servizio è presente con due linee della Snam: una proviene dal confine con Atessa prosegue per Coste Osento., Colle Orzo, Colle Marrollo, fondovalle Sinello e va verso Monteodorisio-Gissi, l'altra proviene dal confine con Monteodorisio, prosegue per Colle Breccioli, Colle Marrollo, contrada Valloni e si dirige verso Gissi. E' presente inoltre la rete di metanizzazione comunale che copre le principali contrade.

Reti di telefonia fissa e mobile: E' presente una rete di telefonia fissa con la cabina di smistamento situata in zona S.Giacomo e precisamente a Fonte S. Angelo. L'antenna per la telefonia mobile è stata sistemata su una casa privata in Via Aldo Moro, presso la Chiesa della Madonna della strada, in pieno centro urbano, ed è stata realizzata una stazione radio base per telefonia cellulare in loc. Colle dei Sospiri.

Reti fisse per l'emittenza radio e televisive: Sono assenti.

Reti acquedottistiche: La linea principale proviene dal comune limitrofo di Atessa e attraversa Coste Osento fino alla Pana S. Maria dove c'è il partitore, da qui la linea si divide: una segue la zona Tratturo,S.Giacomo per procedere verso la contrada Ragna, Colle Braccioli, ed infine si dirige verso Monteodorisio, un'altra procede per Piana S.Maria, Colle Orzo, Colle S.Giovanni, Contrada Riguardata ed infine va verso Gissi, l'ultima linea parte da Piana S.Maria e va verso Pollutri.

Caratteristiche Geologiche Il territorio di Scerni è situato in una zona collinare formata da argille di origine marina su cui si sono depositate sabbie e conglomerati. Della stessa natura risulta essere l'area compresa tra la media valle del Sangro, il bacino dell'Aventino e gran parte del corso dei fiumi Osento e Sinello. Questa conformazione del terreno determina problemi legati alla stabilita' dello stesso, per sua natura infatti l'argilla tende a sfaldarsi e a ridursi in “fogli”.

Caratteristiche Idrologiche Per quanto riguarda i fiumi e i corsi d'acqua principali l'area di studio è delimitata a Sud-Est e ad Est dal Fiume Sinello, acquifero dal carattere torrentizio. Il Sinello nasce dalla Sella Grande sul Monte Castel Fraiano ad una quota di 1412 m s.l.m. e sfocia nel Mare Adriatico presso Punta Penna, nel Comune di Casalbordino. Gli affluenti del Sinello sono il torrente Altosa a sinistra e il torrente Maltempo a destra; con uno sviluppo di circa 50 km bagna molti comuni limitrofi: , Casalbordino, Gissi, Guilmi, , Pollutri, e . Un altro acquifero presente sul versante occidentale del Comune di Scerni è il Fiume Osento, anch'esso di natura torrentizia, ma con una portata minore rispetto al Sinello. Nasce dal Monte Pallano a 1020 m s.l.m. nella zona di e sfocia nel Mare Adriatico formando un estuario fra Casalbordino e .

Rischio idrogeologico In base al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) e al Piano stralcio di bacino sull'assestamento idrogeologico (P.A.I.) della Regione Abruzzo l'area di Scerni risulta essere soggetta a “Vincolo idrogeologico”. Il vincolo è legato alla natura litologica già precedentemente analizzata.

6 Non sono presenti indizi morfologici significativi che indichino processi di instabilità in atto, è comunque consigliabile prevenire questi fenomeni procedendo alla piantumazione di essenze arboree autoctone con apparati radicali adeguati che sorreggano il terreno.

Rischio sismico L'area non risulta essere soggetta a rischio sismico. In base alla classificazione sismica della Regione Abruzzo l'intero territorio ricade nella Classe 3, che non evidenzia pericolosità significativa.

Rischio frane In base alla lettura della cartografia riportata nel P.T.C.P. si deduce che il territorio di Scerni (80% circa) rientra nel livello “medio” cioè tra le “Aree con frequenti dissesti localizzati, nelle quali sono possibili dissesti anche gravi”, per la restante parte rientra nel livello “limitato” cioè tra le “Aree abbastanza stabili, nelle quali non sono da escludere dissesti locali”e le aree fluviali sono segnalate come “Aree stabili, ma soggette ad esondazione”.

Tabella riassuntiva del suolo e sottosuolo Indicatori Unità Valore fonte Siti interessati da fenomeni gravitativi e processi Numero Regione Abruzzo-PAI erosivi /kmq Territorio comunale ricompreso in aree soggette a % 1,5 Regione Abruzzo-PAI pericolosità molto elevata (P3) Territorio comunale ricompreso in aree soggette a % 2 Regione Abruzzo-PAI pericolosità elevata (P2) Territorio comunale ricompreso in aree soggette a % 2,5 Regione Abruzzo-PAI pericolosità molto moderata (P1) Territorio comunale ricompreso in aree soggette a % 0 Regione Abruzzo-PAI pericolosità da scarpate (Ps) Territorio comunale ricompreso in a ree soggette a % 10 Regione Abruzzo-PAI rischio moderato (R1) Classificazione sismica 100% del territorio in % 100 Regione Abruzzo- Classe 3 Classificazione sismica

Centro storico ed aree urbanizzate Il centro storico di Scerni si sviluppa su un'area di crinale a sviluppo lineare, laddove era presente l'antico borgo di origine medioevale che si protende fino alla vicina frazione di S.Giacomo, area importante dal punto di vista insediativo. Le frazioni di Scerni sono: Annunziata, Bardella, Caltrucci, Cerase, Colle Marrollo, Colle Orzo, Fontenuova, Piana dei Fiori, San Giacomo e Tratturo. Le aree coltivate sono numerose e circondano il centro abitato in modo disomogeneo. La distribuzione del centro abitato si sviluppa lungo il crinale. Di origine alto-medioevale, Scerni era tra i possedimenti dell'abbazia di Santo Stefano in Rivo Maris, nei pressi di Casalbordino, donatogli dal Castellum Scerni. Nel XII secolo il borgo fortificato di Sarnem era un feudo, vocazione del sito confermata anche dall'aver ospitato precedentemente un insediamento pre-romano, testimoniato da reperti archeologici come la testa di Giove in calcare, il bronzetto di Ercole e la stele funeraria. Nel XV secolo con la decadenza del monastero di S.Stefano passò sotto la signoria di Raimondo Anichino, per poi finire ai D'Avalos, marchesi di Vasto, che dominarono il territorio fino alla abolizione della feudalità. 7 La sistemazione urbanistica del palazzo marchesale nonchè della struttura stradale testimonia l'origine medioevale del sito. Degni di menzione sia storica che architettonica sono il santuario della Madonna della Strada con dei bassorilievi di maiolica policroma e un piedistallo con la statua della Vergine, la Chiesa di S. Panfilo che sorge nel centro storico ha una facciata barocca, capoaltare in legno dorato cinquecentesco restaurato nel 1916 e scalinata doppia. Meritevoli d'importanza sono inoltre la Chiesa di S.Giacomo, le torri e le mura di cinta del paese che risalgono al Medioevo, Palazzo Raimondi che ha ospitato il municipio e che accoglie al suo interno saloni con soffitti affrescati, i Palazzetti del XVIII-XIX secolo di impronta classica, Palazzo De Riseis del XVIII sec. e il Palazzo d'Avalos costruito nel XVI sec. dai marchesi D'Avalos. L'Istituto Tecnico Agrario “C.Ridolfi” presente a Scerni fu istituito nel 1876 con l'obiettivo di incrementare lo sviluppo produttivo del comprensorio, attraverso la formazione di personale tecnico adeguato. Nella sede della scuola agraria è presente una sede dell'ARSSA, l'Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo-Abruzzo.

Attività industriali e produttive Le attività presenti nell'area di Scerni sono prevalentemente incentrate sull'artigianato, l'agricoltura e la prestazione di servizi (ristorazione). Il territorio si estende su un paesaggio collinare per circa 4.500 ettari con una superficie prevalentamente coltivata, le colture principali sono la vite (900 ettari), e l'olivo (800 ettari), nonché del grano. L'attività agricola ha uno sviluppo moderno e produttivo, così come avviene in tutta la fascia costiera e nelle aree di e Monteodorisio. Nella Cantina Sociale, situata in località San Giacomo, viene prodotto un ottimo vino. I prodotti derivanti dalla filiera di produzione (vino e olio) sono commercializzati ampiamente, la produzione animale viene fatta per sia per l'autoconsumo che per la vendita. Le attività industriali sono modeste e puntiformi, prettamente a carattere medio- piccolo e artigianale. Nel limitrofo comune di Gissi e' presente un agglomerato industriale a carattere produttivo maggiore: la Val Sinello.

Attività industriali e produttive (fonte Infocamere) Indicatori Numero Addetti % sul Tot Imprese attive per il settore industriale 50 166 26,77% Imprese attive per il settore dei servizi 69 115 18,55% Settore Amministrativo 19 178 28,71% Altro 61 161 25,97%

Il Paesaggio Agrario La tipologia di paesaggio definita “Paesaggio agrario” illustra una “forma del paese” ottenuto attraverso l'agricoltura e lo sfruttamento del territorio che hanno modificato gli aspetti naturali nei secoli fino ad assumere l'aspetto che possiamo ammirare oggi. Il Paesaggio agrario di Scerni è formato principalmente da distese di ulivi e di vigneti che, oltre a costituire fonte principale per il sostentamento della comunità attraverso la produzione dei derivati, è di fondamentale importanza per l'ancoraggio del terreno argilloso presente nell'area. Queste specie vegetali contribuiscono infatti , con gli apparati radicali, a mantenere la struttura del suolo prevenendo smottamenti e frane a cui il substrato argilloso è naturalmente soggetto. All’interno del paesaggio agrario si distinguono delle zone edificate circoscritte che ricomprendono gli agglomerati delle contrade comunali

8 diffuse sul territorio che esprimono la qualità architettonica ed ambientale del paesaggio agrario, distinte come “Borghi Rurali” sulle tavole di PRG, comprendono le parti del tessuto rurale con caratteristiche tradizionali sotto il profilo sia colturale che insediativo, meritevoli di interventi di ristrutturazione e di recupero, La definizione dei Borghi Rurali all’interno della macro-area dell’ambito agricolo è finalizzata ad una migliore definizione degli interventi ivi consentiti al fine della valorizzazione del territorio attraverso il recupero di edifici rurali abbandonati o non più necessari alle esigenze delle aziende agricole per regolarne la possibile riutilizzazione anche per altre destinazioni.

I Servizi Nel Comune di Scerni sono presenti i seguenti servizi: un ufficio postale, la Banca dell'Adriatico e la Banca di credito cooperativo (BCC), due farmacie, la guardia medica e il servizio veterinario, un comando stazione dei carabinieri e la protezione civile, sono inoltre forniti servizi agli automobilisti. E' presente la scuola materna ed elementare, la scuola media e l'Istituto superiore Tecnico Agrario, la biblioteca, il centro polifunzionale a valenza turistico ambientale APE (Appennino Parco d’Europa), il centro informativo turistico Casa S. Panfilo, la palestra comunale, il campo di calcio “G. Di Vittorio”, il campo di calcetto in Loc. San Giacomo “Paolo Benedetti”, due circoli anziani. Nel 2009 è stata realizzata la copertura wireless per la connessione ad internet ad alta velocità ed è stato messo in rete il nuovo sito ufficiale del comune (http://www.comunediscerni.com/pagine/main.htm ). E' presente il Punto Informativo Ecologico per la promozione e la salvaguardia ambientale (risparmio energetico, fonti rinnovabili, turismo ecosostenibile) presso la Casa S.Panfilo, ed è gestito dall’ associazione Delphinia srl. Il centro polifunzionale APE di recente realizzazione , si occuperà della valorizzazione della rete tratturale con servizi di assistenza al cittadino ed in particolare uno sportello di informazione, orientamento e consulenza rivolta ai giovani lavoratori autonomi che intendono avviare iniziative nel settore agricolo-rurale, artigianale e turistico. Recentemente è stato realizzato uno Sportello Informagiovani presso i locali del Palazzo Raimondi.

Il Turismo Il turismo legato al territorio di Scerni è principalmente di tipo enogastronomico, attratto da prodotti genuini e dalle tipicita' presenti come la ventricina, l'olio e il vino della cantina sociale. La vicinanza alla fascia costiera (5 km circa) rende il territorio appetibile anche per il turismo balneare in abbinamento all'enogastronomico.

Indicatori Numero fonte Esercizi alberghieri 0 Regione Abruzzo Bed and Breakfast 1 Regione Abruzzo Agriturismi 3 Regione Abruzzo Ristoranti 7 Regione Abruzzo Pub 2 Regione Abruzzo Seconde case (posti letto) <10 CRESA (2001)

9 5) DINAMICA DEMOGRAFICA

L'andamento della popolazione nel Comune di Scerni risulta avere una dinamica negativa come per ben 75 comuni presenti nella Provincia di Chieti. In base al P.T.C.P. risulta un recupero numerico, nel territorio provinciale, al 1998, di quasi 40,000 abitanti rispetto al minimo registrato al censimento del 1971 (351.567 ab.). L'effetto è dovuto alla inversione del saldo migratorio nonostante il progressivo indebolimento di quello naturale. Le proiezioni al 2008 tuttavia le attribuiscono la dinamica più debole in ambito regionale: la popolazione provinciale dovrebbe crescere dell'1.6%, contro l'1.8% di Pescara, il 2% di L'Aquila e il 3.6% di Teramo (Abruzzo: 2.2%). La dinamica demografica dettagliata del Comune di Scerni evidenzia che la densità abitativa è pari a 90,12 abitanti per chilometro quadrato. Le famiglie sono circa 1.374 e la media per nucleo familiare è pari a 2,70 componenti. La popolazione nel 1991 risultava essere 3.848 abitanti e al 2001 ammontavano a 3.704 con un trand negativo del -3,74%, come risulta evidente dalla piramide demografica riportata di seguito.

Indicatori Anno 2001 fonte Popolazione residente 3.704 ISTAT/Comune Densità abitativa 90,12 ab/km2 ISTAT/Comune Saldo naturale -3,74 ISTAT/Comune

I dati demografici recenti, forniti direttamente dal Comune di Scerni, sono stati organizzati nella tabella seguente dove è evidente che l'andamento illustrato nella piramide demografica è stato mantenuto. In base alle informazioni raccolte da dati provinciali la popolazione nel 1991 risultava essere pari a 3.848 abitanti e nel 2001 la popolazione ammontava a 3.718 con una diminuzione pari al -3,74%.

10 Dai dati forniti dall'amministrazione comunale si capisce che la situazione non e' cambiata negli ultimi anni, la crescita della popolazione sta diminuendo; in particolare nel 2008 i nati sono stati 17 e i morti 57, nel 2009 i nati sono stati 19 contro 37 deceduti. La popolazione residente ammontava a 3526 unita' nel 2008 e nel 2009 a 3521.

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 NATI 26 31 29 18 17 29 21 17 19 MORTI 46 44 46 40 42 46 40 57 37 Popolazione 3718 3693 3687 3645 3604 3599 3578 3536 3521 residente

Nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è stata elaborata una cartografia inerente le “classi di ampiezza al 1999 e previsione demografica al 2008” (Tav. A10), per il territorio di Scerni la previsione di incremento demografico al 2008 ammonta a -4,72%.

Distribuzione territoriale della popolazione

1989 1998 31/08/2010 N. N. N. LOCALITA' % ABITANTI ABITANTI % ABITANTI % Centro capoluogo 1811 45,35 1551 41,20 1628 46,54 Bardella 122 3,06 114 3,03 121 3,46 Cerase 55 1,38 56 1,49 46 1,32 Cipressi 40 1,00 38 1,01 30 0,86 Colle Breccioli 78 1,95 79 2,10 67 1,92 Colle Marrollo 236 5,91 246 6,53 207 5,92 Colle Orzo 128 3,21 129 3,43 108 3,09 Fontenuova 70 1,75 66 1,75 58 1,66 Piana dei Fiori 95 2,38 92 2,44 85 2,43 Piana Santa Maria 118 2,96 201 5,34 185 5,29 Piano Scangello 40 1,00 49 1,30 45 1,29 Reliscia 82 2,05 67 1,78 69 1,97 San. Giacomo 453 11,34 576 15,30 402 11,49 Tratturo 277 6,94 274 7,28 252 7,20 Case Sparse 388 9,72 227 6,03 195 5,57 TOTALE 3993 100,00 3765 100,00 3498 100,00

I dati della tabella confermano, dopo i primi anni di applicazione del PRE, le valutazioni fatte all'epoca della sua redazione. Infatti si è accentuata la tendenza al costituirsi di una seconda polarità urbana, incentrata sull'attuazione del Piano Produttivo Artigianale e Commerciate (con esaurimento delle aree disponibili) che si è potuto riscontrare a Piana dei Fiori-Piana S. Maria e a S. Giacomo, nonostante non siano ancora partiti i piani attuativi dei comparti residenziali. Si è rafforzata quindi la tendenza ad un assetto del territorio costituito da due poli interconnessi con ruoli complementari: il centro capoluogo si qualifica come centro di servizi e di commercio al minuto;

11 S. Giacomo come sede di attività produttive e commerciali all'ingrosso culminanti nel polo didattico-sperimentale dell'Istituto Agrario e nel Centro di Monitoraggio per le aree irrigue.

Dalla presente tabella sulla distribuzione della popolazione si può rilevare come, nel periodo 1989-1998, ci sia stata una apprezzabile ridistribuzione a fronte di un calo percentuale della popolazione residente nel centro capoluogo (e in misura minore a S. Giacomo) e nelle case sparse, si registra un incremento nelle contrade Piana dei Fiori - Piana S. Maria e Villa Ragna.

Nell’ultimo decennio si riscontra un ritorno in percentuale della popolazione residente verso Scerni capoluogo che potrebbe facilitare il recupero nel Centro Storico e, più in generale, l'edificabilità nel Centro capoluogo.

6) STATO DI ATTUAZIONE DELLO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE (P.R.E.)

Il P.R.E. vigente dal punto di vista della qualità che esprime, presenta numerosi aspetti positivi tra i quali si evidenziano: - analisi approfondita del patrimonio esistente; - uso razionale del territorio esistente e di nuova edificazione; - rigoroso controllo quantitativo e qualitativo degli interventi.

La prima Variante al P.R.E. ha confermato in maniera puntuale questo giudizio ed ha perfezionato alcuni aspetti normativi e funzionali, tra cui la base di riferimento cartografico del PRE, passata dal rilievo aereofotogrammetrico al catastale; ha inoltre semplificato la lettura del PRE che nella prima stesura, tranne le due tavole di individuazione delle aree di intervento su planimetria catastale, era composto da tavole di dettaglio (in scala 1/500) elaborate a partire dalla base aerea, con incertezze nella individuazione del patrimonio edilizio esistente e della proprietà delle stesse, ed inoltre era formato da un elevato numero di elaborati di definizione delle possibilità e modalità edificatorie per ciascuna zona, che rendevano complessa la sua applicazione.

La necessità di apportare una seconda variante ai P.R.E. è stata decisa dall'Amministrazione per adeguare alcuni articoli della normativa tecnica che, in sede di applicazione alla realtà urbana locale, si erano dimostrati di difficile applicazione, oltre che per ridefinire i contorni delle zone agricole residenziali PAR e per rettificare i limiti della zona PI2 industriale di completamento "Cantina Sociale". La ridefinizione dei contorni delle zone PAR e della zona PI2 è stata sollecitata dai cittadini stessi; in particolare per le zone agricole PAR l'inclusione di alcuni fabbricati esistenti in tali zone consente l'ampliamento un tantum dei fabbricati già esistenti favorendo la concentrazione dell'edificazione nelle contrade e nei gruppi di case sparse, con evidenti vantaggi per la conservazione del paesaggio agrario e con notevole risparmio dell'Ente in termini di urbanizzazione primaria.

La seconda variante incide su aspetti di dettaglio lasciando invariato l'impianto complessivo e la struttura del PRE.

Gli interventi pubblici realizzati per l’attuazione del P.R.E. sono molteplici e vengono studiati nella fase di analisi per conoscere la struttura dell’impianto esistente su cui impostare il nuovo assetto territoriale del comune di Scerni. (tavole A 2.1 – A2.2 – A2.3).

12 Gli interventi privati sono stati realizzati con le seguenti pratiche edilizie: PERMESSI DI ANNO COSTRUIRE % presentati rilasciati 1997 (Approvazione del P.R.E.) 103 88 12,68 1998 107 86 12,39 1999 75 64 9,22 2000 83 54 7,78 2001 76 60 8,65 2002 88 73 10,52 2003 65 57 8,21 2004 67 49 7,06 2005 69 58 8,36 2006 49 41 5,91 2007 41 18 2,59 2008 35 26 3,75 2009 46 20 2,88

Totale 694 100,00

Media annua 49,57

Dai dati riportati si riscontra come il numero delle concessioni edilizie rilasciate ha subito un incremento con l'approvazione del PRE che si è arrestato a seguito dell'adozione della I variante avvenuta il 15 luglio 2000, per subire un nuovo incremento con l'approvazione della variante (12-12-2001). L'analisi dei dati mette in evidenza che dopo la prima fase, l'attuazione del PRE subisce un arresto dovuto alle difficoltà di applicazione superate con l'approvazione delle modifiche apportate dalla prima e dalla seconda variante al PRE . Le richieste di concessione edilizia sono tutt'ora in diminuzione in quanto lo strumento urbanistico vigente ormai ha esaurito .

7) PROGETTO

Indirizzo programmatico del nuovo P.R.G. L’Amministrazione Comunale “Progetto Scerni ” con deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 22/10/2004 definisce le linee programmatiche di un Nuovo Piano Regolatore: ………è intenzione dell' Amministrazione dotarsi di uno Strumento Urbanistico aggiornato che riveda parti del territorio e che ne programmi lo sviluppo generale, da attuarsi anche con piani particolareggiati di dettaglio, e che persegua tra gli obiettivi i seguenti punti fondamentali: o riqualificazione del centro urbano tramite l’attuazione di piani particolareggiati di riqualificazione del tessuto densamente edificato; o sviluppo delle aree intermedie poste tra il Centro urbano e la Contrada San Giacomo, nonché delle principali contrade cittadine; o zone di espansione;

13 o revisione delle aree a rischio idrogeologico e introduzione di maggiori vincoli nelle zone che sono state oggetto di dissesto e di movimenti franosi nell’ultimo decennio; o razionalizzazione delle attività produttive artigianali; o conservazione del paesaggio agrario e sviluppo delle attività agrituristiche; o valorizzazione e recupero del centro storico e sviluppo del turismo ………………………….

Di seguito viene riportato la proposta allegata alla delibera.

“Il Sindaco ed il gruppo di maggioranza del Comune di Scerni con la detta delibera n.36 concretizzano la volontà di procedere, secondo quanto previsto dall’iter amministrativo, di affidare a tecnici la progettazione di un nuovo P.R.G. per il Comune di Scerni. E’ indubbio che il PRG rappresenta lo strumento fondamentale di ogni comune, ed in particolare per il comune come il nostro, dove le aspettative e la pianificazione territoriale stanno alla base affinché la comunità possa avere speranza di crescita. E’ altrettanto indubbio che lo strumento urbanistico per definizione deve essere “Dinamico”, vale a dire, deve essere costantemente aggiornato, rivisitato ed adeguato al fine di raggiungere due obbiettivi fondamentali: 1) il rispetto di una pianificazione ordinata ed al passo con i tempi; 2) soddisfare quanto più possibile le esigenze di tutti e di ognuno. Ed allora, con senso di responsabilità e nel rispetto del programma, con la detta deliberazione hanno proposto all’approvazione il primo atto amministrativo a cui sono seguiti altri, con l’obbiettivo che nell’arco temporale di un anno (un anno e mezzo) si giunga all’obbiettivo di avere un nuovo P.R.G.. In seguito alle carenze riscontrate dall’attuale PRE ed alle aspettative di molti cittadini che non possono essere soddisfatte, questa Amministrazione ha posto all’attenzione dei tecnici incaricati le linee metodologiche e strutturali che hanno mirato, attraverso la previsione della tutela ed il controllo dell’uso del suolo e gli interventi di conservazione e di trasformazione del territorio, a perseguire le seguenti finalità: A) valorizzare e conservare i connotati riconoscibili dell’evoluzione storica del territorio e del rapporto con esso della popolazione insediata; B) garantire la qualità dell’ambiente naturale ed antropizzato e la sua fruizione collettiva; C) assicurare la salvaguardia del territorio e delle sue risorse primarie; D) indicare le azioni necessarie per il recupero e la valorizzazione delle qualità ambientali anche mediante la definizione di speciali progetti; E) garantire la qualità della vita con la definizione di aree omogenee ove insediare l’attività produttiva, residenziale e ricreativa; F) incentivare le iniziative e gli interventi di crescita economica e sociale dei residenti e dei potenziali interessati. In relazione alle precisate finalità il P.R.G. dovrà provvedere, con riferimento a tutto il territorio del Comune di Scerni, a definire una metodologia mirata alla tutela, salvaguardia e valorizzazione: 1) dell’identità culturale del Comune di Scerni mediante la lettura e valorizzazione delle caratteristiche antropiche ed insediative dell’uomo; 2) della conservazione e integrità fisica del territorio aperto, delle aree e elementi di cui è ricociuto l’interesse per ragioni ambientali; 3) della dignità umana nel vivere civile e moderno, mediante la diversificazione d’uso del territorio comunale, individuando aree idonee allo sviluppo socio- economico, residenziale, ludico sportivo-ricreativo;

14 4) delle iniziative socio-economiche che i censiti e gli operatori locali intendessero attuare. Per quanto riguarda la parte specifica dell’analisi, sarà necessario attivarsi con ricerche mirate sull’evoluzione storica, demografica, dimensionale, con analisi puntuali degli elementi emergenti sia di natura ambientale sia antropologica. Per quanto riguarda la parte delle necessità primarie della popolazione insediata si può ipotizzare e ritenere significativo chiedere la collaborazione degli abitanti del Comune per conoscere le reali esigenze e/o difficoltà del vivere quotidiano. E’ sicuramente importante , per l’Amministrazione e per i Progettisti del Piano, ascoltare la gente e conoscere le problematiche quotidiane del vivere il territorio ed integrare, di conseguenza , il Piano apportando i correttivi necessari a garantire una maggiore “qualità della vita” Questa Amministrazione ritiene di fondamentale importanza il coinvolgimento della popolazione alla stesura del P.R.G.. A questa prima e importante fase di “ascolto”, ne potranno seguire altre relative alla divulgazione periodica dello stato di attuazione del Piano, delle scelte progettuali ed all’evoluzione pratica delle norme e delle cartografie. Naturalmente la regia del Piano rimane in capo dell’Amministrazione Comunale che ne indica il percorso e gli obbiettivi ”. .

Dal quadro degli obiettivi strategici è evidente la volontà dell'Amministrazione comunale di Scerni di allinearsi con gli obiettivi di sostenibilità ambientale definiti dalle normative nazionali e regionali. La vigenza di Piani regionali e sovraordinati (PRP, PAI,. ecc ..) obbligano il Piano ad attenersi e confrontarsi con specifiche disposizioni facendo scelte nel rispetto dell'ambito specifico in cui esse operano, rispondendo a principi di coerenza e compatibilità dei Piani sovra comunali.

Strategie del Piano Il nuovo PRG del Comune di Scerni è stato elaborato con l'intento di conciliare le esigenze di sviluppo, sia produttive che abitative, con le caratteristiche ambientali presenti. La ricchezza di questo territorio è di natura paesaggistica ed è rappresentata dal “Paesaggio agrario” La pianificazione riguardante il Comune di Scerni persegue, attraverso scelte mirate, obiettivi di valorizzazione del patrimonio ambientale, architettonico, culturale, cercando nel contempo di rispondere alle esigenze economiche e sociali della popolazione. La strategia del piano e gli obiettivi specifici che ne sono derivati possono essere così schematizzati: - adeguare la normativa tecnica; - considerare le nuove esigenze abitative dei cittadini con destinazione di aree per la realizzazione di nuove abitazioni; - ridefinizione delle aree destinate agli insediamenti produttivi; - recuperare il centro storico”attraverso azioni di conservazione dell'edificazione tradizionale - mettere in primo piano la “questione ambientale”, in modo che gli interventi e le scelte di piano siano fatte in modo consapevole, cercando di rispondere alle esigenze di natura pubblica e al contempo salvaguardare l'ambiente; in particolare si intende: o promuovere gli interventi finalizzati alla concreta valorizzazione turistica e ambientale del territorio comunale;

15 o tutelare e valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico; o delineare i criteri per la conservazione e la valorizzazione delle risorse ambientali, anche in termini produttivi, e storico-culturali; o ridefinizione delle aree destinate agli insediamenti produttivi; o miglioramento e potenziamento della rete viaria esistente con interventi mirati sia alla migliore fruibilità sia alla maggiore sicurezza (asse viario in localita' S.Giacomo e la circonvallazione del centro urbano nel versante Nord-Ovest); o miglioramento della rete viaria esistente con la realizzazione in loc. Tratturo e Via IV Novembre di rotonde per mettere in sicurezza la strada, e con la realizzazione di percorsi alternativi; o proporre un cambiamento nella destinazione d'uso di specifiche aree per permettere un'espansione del centro abitato ed una evoluzione del territorio, in modo da poter avere una crescita demografica e maggiori possibilità di sviluppo grazie ai nuovi insediamenti. o promuovere il territorio dal punto di vista turistico e ambientale; o tutelare le aree importanti dal punto di vista naturalistico (aree fluviali e bosco della Scuola Agraria).

Obiettivi Generali del P.R.G. Gli obiettivi generali del PRG del Comune di Scerni sono riportati di seguito:

1 Politiche residenziali di espansione Preminente recupero del tessuto residenziale esistente; Espansione secondo le direttrici viarie principali ed in ambiti territoriali serviti o facilmente servibili dai servizi di a rete di acquedotto, fognatura e depurazione.

2 Politiche ricettive Strategie specifiche attraverso il recupero di manufatti esistenti; Nuova espansione di tipo ricettivo.

3 Politiche naturalistiche Tutela delle emergenze naturalistiche e paesaggistiche; Gestione di aree naturalistiche a scopo turistico ed educativo.

4 Politiche dei trasporti Potenziamento della rete viaria attuale; Previsione viabilità primaria alternativa a quella attuale.

5 Politiche delle aree produttive Revisione delle attuali aree produttive e conseguente razionalizzazione dell’ ampliamento.

6 Politiche delle aree agricole Azioni di salvaguardia di zone agricole con colture specializzate; Salvaguardia di zone agricole di valenza paesaggistica; Recupero degli edifici rurali abbandonati riutilizzandole anche per altri usi.

16 Obiettivi specifici individuati dal Piano Regolatore Generale vocazione turistica Promuovere il recupero del centro storico, ricco di importanti testimonianze storiche e culturali; promuovere la conservazione dell'antico tratturo; destinare il Bosco della Scuola Agraria, bosco naturale con elevata biodiversita', alla fruibilità sia turistica che di gruppi organizzati (es.scolaresche). ampliamento e sistemazione delle aree verdi esistenti nel territorio comunale che attualmente versano in una situazione di degrado; protezione e tutela dei corsi d’acqua superficiali con particolare riferimento agli ecosistemi fluviali del Sinello e dell’Osento. vocazione residenziale sono stati specificati gli interventi nell'area del Centro Storico per raggiungere il recupero funzionale e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente attraverso azioni di restauro, risanamento igienico-funzionale, ma anche conservativo, eliminando il contrasto tra le strutture presenti. Sono state previste azioni di ristrutturazione edilizia ed urbanistica che, compatibilmente con la tutela e valorizzazione delle caratteristiche storico-ambientali, prevedono la demolizione di vecchie strutture per sostituirle con nuove costruzioni. Questi interventi hanno lo scopo di rispondere alle esigenze urbane e sociali della collettività e verranno fatti nel rispetto dei paramentri urbanistici; nel Centro Storico di Scerni il piano avrà attuazione mediante il Piano di Recupero del Patrimonio Edilizio (P.R.P.E.) seguendo quanto previsto dalle Norme Tecniche di Attuazione. Sono state definite norme particolari per il centro storico volte ad armonizzarne la struttura, sono: -il regolamento colore e ambiente per la tinteggiatura e l'uso dei materiali, la viabilità e la pavimentazione, l'illuminazione pubblica, la pavimentazione dei cortili interni, la copertura dei tetti, l'uso di materiali tradizionali, balconi e aggetti, scale esterne, muri e recinzioni, giardini pubblici, orti e giardini privati, vetrine, insegne luminose, intonaci, infissi, pareti esterne e gronde; -sono state individuate aree a prevalente destinazione residenziale di nuova formazione dove, in modo analitico, sono stati definiti gli interventi permessi che risultano essere compatibili con l'uso principale; -le zone residenziali esistenti denominate “zona residenziale di completamento” sono state catalogate in base alla disponibilità di lotti, la zona R1 è satura, mentre la zona R2.i ed R3.i presentano una disponibilità per l'edificazione, la zona R4.i ha piena disponibilità all'edificazione ed è dotata in parte di opere di urbanizzazione primaria; la zona per l'edilizia residenziale pubblica è individuata dal codice R5; -intervenire per l'adeguamento degli assi viari, per lo snellimento della circolazione e miglioramento della sicurezza, con la realizzazione di rotonde per limitare la velocità degli autoveicoli; vocazione produttiva potenziare le attività produttive compatibili e insediabili attraverso il miglioramento e l'adeguamento degli edifici esistenti; sono state disciplinate le attività previste nell'Area di Sviluppo Industriale (ASI), che rientrano nella disciplina del Piano Territoriale del Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione del Vastese, relativamente all'Agglomerato “Val Sinello”;

17 nella zona industriale-artigianale di completamento rientra la Cantina Sociale, area destinata alla piccola industria di trasformazione dei prodotti agricoli; sono state individuate aree idonee, in località Piano dei Fiori, per l'insediamento produttivo integrato di attività artigianali e commerciali; valorizzazione e recupero del patrimonio agricolo attraverso attività sia di tutela che di aumento dell'efficienza delle unità produttive; tutela del “Paesaggio Agrario” attraverso la puntuale regolamentazione di tutti gli interventi che potrebbero inficiarne il valore intrinseco (installazione di pannelli fotovoltaici, impianti eolici,...);

8. DIMENSIONAMENTO

Per il dimensionamento del piano sono stati stabiliti i seguenti criteri: - Validità temporale di anni 10; - Dimensionamento residenziale in base alla quantificazione del patrimonio edilizio esistente attraverso uno specifico studio di analisi e di rilievo quantitativo, condotto anche sul patrimonio edilizio non ancora assoggettato all' I.C.I. mediante i dati reperiti dal (S.I.T.) Sistema Informativo Territoriale comunale riguardanti le superfici utili residenziali (categorie da A1 ad A9 ed A11); - Valutazione delle dinamiche di sviluppo in corso, attraverso l’analisi condotta in relazione alle dinamiche della popolazione così come riportata in prima approssimazione nella TAV. A10 del P.T.C.P.; - Riqualificazione degli insediamenti e recupero del patrimonio edilizio esistente; - Individuazione delle aree insediative in zone già urbanizzate; - Completamento delle infrastrutture principali con predisposizione di misure di mitigazione ambientale ed acustica, abbattimento degli inquinamenti e riduzione impatto ambientale; - Sistema produttivo in base alla effettiva domanda; per il sistema degli insediamenti produttivi si è fatto riferimento alla zonizzazione di pianificazione comunale ed a quella di competenza del Consorzio di Sviluppo Industriale del Vastese; - Dimensionamento turistico in conformità dell’art. 31 delle Norme di PTCP ed in coerenza con la Deliberazione di Consiglio Regionale n. 148/25 del 01/02/2000; - Previsione di standard, di cui al D.I. 02/04/1968 n. 1444, con dotazioni minime di mq. 18 per abitante insediato o previsto, considerando gli abitanti convenzionali secondo il parametro di mq. 30 di superficie edificabile/abitante;

18 Abitanti residenti: Dall’indagine effettuata presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Scerni è risultato che alla data del 31/08/2010 gli abitanti residenti erano nel numero di 3498,di cui 1712 uomini e 1786 donne. In sintesi detti abitanti erano così individuati per fasce di età: 235 fra 0e10 anni 237 fra 10 e 18 anni 1771 fra 18 e 59 anni 640 fra 59 e 74 anni 615 superiori ai 75 anni. I residenti stranieri erano nel numero di 115. Dai dati reperiti si può affermare, che in base al numero di residenti fissi ed a un incremento ipotetico di circa il 35% per residenti stagionali, immigrati stranieri e/o domiciliati, che un corretto dimensionamento residenziale del PRG per i prossimi dieci anni debba riferirsi a circa 5000 abitanti.

STATO DEL COSTRUITO:

Dall’indagine effettuata presso l’Ufficio Tecnico Comunale di Scerni si evince che nell’arco di oltre un decennio lo Strumento Urbanistico vigente è stato attuato principalmente nelle zone di completamento, nelle zone agricole e in parte nelle zone di espansione con l’attivazione di due comparti edificatori, uno nel centro urbano e l’altro in località San Giacomo. Gli interventi sono stati realizzati con le seguenti pratiche edilizie: PERMESSI DI ANNO COSTRUIRE % presentati rilasciati 1997 (Approvazione del P.R.E.) 103 88 12,68 1998 107 86 12,39 1999 75 64 9,22 2000 83 54 7,78 2001 76 60 8,65 2002 88 73 10,52 2003 65 57 8,21 2004 67 49 7,06 2005 69 58 8,36 2006 49 41 5,91 2007 41 18 2,59

19 2008 35 26 3,75 2009 46 20 2,88

Totale 694 100,00

Media annua 49,57

Dall’indagine ICI emerge la presenza sul territorio di circa 9.000 fabbricati abitativi. La quantificazione del patrimonio edilizio esistente è stata effettuata attraverso uno specifico studio di analisi e di rilievo quantitativo, condotto anche sul patrimonio edilizio non ancora assoggettato all' I.C.I. In base ai dati reperiti dal (S.I.T.) Sistema Informativo Territoriale comunale riguardanti le superfici utili residenziali esistenti al 31/08/2010 (categorie da A1 ad A9 ed A11), è risultato che la superficie utile residenziale del patrimonio edilizio esistente del Comune di Scerni è di mq. 378841

DIMENSIONAMENTO DEL PIANO:

ZONIZZAZIONE: Tabella delle superfici territoriali di previsione Zone residenziali Localiz. Zona Sup. mq. % C.S. 87017 9,27 R1 6636 0,71 R2,1 74572 7,94 CENTRO R2,2 37324 3,97 URBANO R3,1 139879 14,89 R4.1- R4.10 103174 10,99 R5 852 0,09 R2,2 16487 1,76 R3,2 323410 34,44 SAN GIACOMO R4.12- R4.23 69013 7,35 R3.3 29385 3,13 COLLE ORZO R4,11 4674 0,50 FONTENUOVA R3.3 46736 4,98 SUP. RESIDENZIALE TOT. 939158 100,00

Parcheggi P 23457,50 13,37 Verde Sportivo VS 88038,04 50,19 Verde Attrezzato VA Interesse Comune 40629,64 23,16 Istruzione ASI 23299,16 13,28

SUP. TOT. STANDARDS DI PROGETTO 175424,34

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CONSISTENZA INSEDIATIVA DEL NUOVO P.R.G. NELLE AREE DI ESPANSIONE (ai sensi dell' art. 2 - Zone territoriali omogenee - del D.I. 2 Aprile 1968 n. 1444

SUP. VOL. SUP. ABITANTI Area - LOCALIZ. TERRITORIALE It EDIFICABILE EDIFICABILE INSEDIABILI Progetto (St) (Ve) (Se) 30 (mq/ab) R4.1 4011 1 4011 1337 45 R4.2 6757 1 6757 2252 75 R4.3 1096 1 1096 365 12 R4.4 2906 1 2906 969 32 CENTRO R4.5 1840 1 1840 613 20 URBANO R4.6 3111 1,03 3204 1068 36 R4.7 2331 1 2331 777 26 R4.8 2486 1 2486 829 28 R4.9 3081 0,6 1849 616 21 COLLE ORZO R4.10 4674 0,5 2337 779 26 R4.11 10055 0,6 6033 2011 67 R4.12 9338 0,8 7470 2490 83 SAN R4.13 6850 0,8 5480 1827 61 GIACOMO R4.14 7750 0,8 6200 2067 69 PIANO DEI R4.15 5272 0,6 3163 1054 35 FIORI R4.16 7273 0,6 4364 1455 48 R4.17 7004 0,6 4202 1401 47 R4.18 4700 0,5 2350 783 26 RAGNA R4.19 2052 0,5 1026 342 11 R4.20 3087 0,5 1544 515 17 R4.21 2430 0,5 1215 405 14 F. NUOVA R4.22 3202 0,5 1601 534 18 C. 1869 MARROLLO R4.23 0,5 934 311 10

TOT. 103174 74399 24800 827

QUADRO DI PREVISIONE DELLE SUPERFICI UTILI PER IL DIMENSIONAMENTO RESIDENZIALE RICOMPRESE NELLE ZONE DI COMPLETAMENTO ANCORA INSEDIABILI Vol. Edif. Sup. Edif. ZONA (Sf) If It Mc. Mq 30mq/ab.

R2.2 5688 1,5 8532 2844 95 R3.1 23689 1,5 35533 11844 395 R3.2 8852 1,0 8852 2951 98 R3.3 1323 0,8 1058 353 12 Totale (A) 39552 53976 17992 600

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QUADRO DI PREVISIONE DELLE SUPERFICI UTILI PER IL DIMENSIONAMENTO RESIDENZIALE NELLE ZONE DI ESPANSIONE Vol. Edif. Sup. Edif. ZONA (St) If It Mc. Mq 30mq/ab.

da 0,5 a R4.ii 103174 1,03 74399 24800 827 R5 852 1,2 1022 341 11 Totale (B) 104026 75421 25140 838

R4.II Zone di Espansione residenziale R5 Zona di edilizia sovvenzionata e convenzionata

DATI PER IL DIMENSIONAMENTO DEL NUOVO PRG E PER LA VERIFICA DEGLI STANDARDS URBANISTICI Sup. Edif. Mq 30mq/ab. TOTALE A+B 43132 1438

Ai sensi dell'art. 56 delle N.T.C.P. per i Comuni appartenenti alla struttura del tessuto insediativo diffuso, l'incremento del patrimonio edilizio esistente non dovrà essere superare il 50% del patrimonio edilizio esistente di mq. 378.841 Zone (Su) mq. %

ZONE DI COMPLETAMENTO 17.992 41,71 ZONE ERP 341 0,79 ZONE DI ESPANSIONE 24.800 57,50 Totale 43.132 100,00

(Su) mq. % NOTE (*) PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE 378841 100 INCREMENTO MAX CONSENTITO 189421 50 di (*) INCREMENTO DI PREVISIONE 43132 11,39 di (*)

22 RIEPILOGO E CALCOLO DELLA POPOLAZIONE TEORICA PER LA VERIFICA DEGLI STANDARDS URBANISTICI: % n. abitanti residenti (2009) 3498 70,87 n. abitanti teorici aggiuntivi previsti dal PRG 1438 29,13 n. totale 4936 100,00

4936 minore di 4999 previsti nella TAV. A10 del PTCP

SUPERFICI DELLE AREE DESTINATE AD ATTREZZATURE E SERVIZI PUBBLICI DI PROPRIETA' D.I. 2 Aprile 1968 n. 1444 e Art. 56 comma 7 delle N.T.C.P.

Calcolo riferito ai 3498 abitanti esistenti DOTAZIONE DI DOTAZ. Standards DESTINAZ Standards PROPRIETA' (mq.) Rif TEORICA esistenti D'USO mq/ab Capoluogo San TOTALE mq. mq/ab Giacomo P Parcheggio 2,50 8745,00 5536,25 11594,97 17131,22 4,90 VA + VS Verde 9,00 31482,00 45227,63 28332,28 73559,91 21,03 Attrezzature AC 4,50 15741,00 7077,66 - 7077,66 Scolastiche 2,02 Attrezzature AS di Int. Comune 2,00 6996,00 17107,64 17480,00 34587,64 9,89 Tot. mq. 18,00 Tot. 37,84

SUPERFICI DELLE AREE DESTINATE AD ATTREZZATURE E SERVIZI PUBBLICI DI PREVISIONE D.I. 2 Aprile 1968 n. 1444 e Art. 56 comma 7 delle N.T.C.P.

Calcolo riferito ai 1438 abitanti teorici da insediare nel territorio DOTAZIONE DI Standards DOTAZ. DESTINAZ Standards PREVISIONE (mq.) di Rif TEORICA D'USO mq/ab Capoluogo San TOTALE previsione mq. Giacomo mq/ab P Parcheggio 2,50 3594,35 3169,28 3157,00 6326,28 4,40 VA + VS Verde 9,00 12939,67 10537,13 3941,00 14478,13 10,08 Attrezzature AC 4,50 6469,84 2141,38 14080,11 16221,49 Scolastiche 11,29 Attrezzature AS di Int. Comune 2,00 2875,48 3109,00 2933,00 6042,00 4,20 Totale 18,00 29,97

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Nota: OPERE IN PREVISIONE DOTAZ. REALIZZAZIONE DESTINAZ Rif DI LL.PP. (*) Comparti D'USO PREV.mq. mq. P Parcheggio 6326,28 1309,28 5017,00 VA + VS Verde 14478,13 8960,13 5518,00 Attrezzature AC 16221,49 16221,49 ////////////// Scolastiche Attrezzature AS di Int. Comune 6042,00 3109,00 2933,00

LL.PP. - INTERVENTO PUBBLICO AD ATTUAZIONE DEL PRG

(*) ATTUAZIONE NEL TEMPO ATTRAVERSO INTERVENTO PRIVATO NEI COMPARTI DELLE ZONE DI ESPANSIONE

Nelle schede di assetto meta progettuale delle zone di espansione sono riportate le schede relative alle superfici di cessione per la realiz zazione delle aree destinate a servizi pubblici e della eventuale viabilità principale del comparto.

Complessivamente la percentuale delle opere in previsione di carattere pubblico, a carico dei privati per l’attuazione del Piano, attraverso la realizzazione delle zone di espansione dei comparti è la seguente:

P = 79.30% (I parcheggi pubblici , attraverso le zone di espansione, sono stati previsti dove rendono indispensabili: fuori dal centro abitato e nelle contrade.)

VA e VS = 38,11% AS = 48.54% Oltre alla viabilità nelle quantità riportate nelle schede di assetto metaprogetuale delle zone di espansione.

SUPERFICI DELLE AREE DESTINATE AD ATTREZZATURE E SERVIZI PUBBLICI DI PROPRIETA' E DI PREVISIONE - D.I. 2 Aprile 1968 n. 1444 e Art. 56 comma 7 delle N.T.C.P.

Calcolo riferito ai 4936 abitanti (Residenti + Teorici aggiuntivi previsti) DOTAZIONE DI Standards DOTAZ. DESTINAZ Standards Proprietà (mq.) esistenti Rif TEORICA D'USO mq/ab Previsione TOTALE previsione mq. mq. mq/ab P Parcheggio 2,50 12339,35 17131,22 6326,28 23457,50 4,75 VA + VS Verde 9,00 44421,67 73559,91 14478,13 88038,04 17,84

24 Attrezzature AC 4,50 22210,84 7077,66 16221,49 23299,16 Scolastiche 4,72 Attrezzature AS di Int. Comune 2,00 9871,48 34587,64 6042,00 40629,64 8,23 Totale 18,00 35,54

La verifica degli standard relativi alla dotazione di spazi per attrezzature e servizi pubblici nei termini stabiliti dal D.M. 1444/68 è stata condotta sulla base dei servizi di proprietà riferita agli abitanti residenti, di previsione riferita agli abitanti teorici e sulla popolazione globale risultante dagli abitanti residenti e gli abitanti aggiuntivi teorici sopra definiti, pari a 4936 ab.. La soglia minima di riferimento di 18 mq/ab è ampiamente superata sia per le dotazioni di proprietà che dalle previsioni di Piano per le aree di pubblico interesse..

Sono state previste due zone di espansione delle attrezzature scolastiche (AS.i): La prima dietro l’edificio scolastico esistente in Via IV Novembre per far fronte nell’immediato ad un possibile ampliamento dell’immobile esistente; La seconda adiacente il polo didattico - sperimentale dell'Istituto Agrario e del Centro di Monitoraggio per le aree irrigue, con riferito ai 1438 abitanti teorici da insediare nel territorio. L’area in questione risulta attualmente già di proprietà di Pubblica Amministrazione.

Resta confermata anche la consistenza volumetrica delle zona destinate all'edilizia residenziale pubblica (ERP) nella nuova zona di espansione R5 che risponde oggi alla reale esigenza del territorio. Nella redazione del Piano di Recupero del Patrimonio Edilizio (P.R.P.E.) del Centro Storico si dovrà prevedere attraverso il recupero di edifici degradati delle abitazioni per l'edilizia residenziale pubblica in modo da soddisfare le eventuali necessità future evitando l’utilizzo di nuovo territorio, incrementando la qualità del tessuto edilizio esistente ed attivare il processo di rivitalizzazione del centro storico.

La zona commerciale- produttiva PI3 è stata assegnata alle ditte che fanno parte del consorzio “Cotealto”. Per far fronte alle nuove richieste di aree pervenute al Comune di Scerni di ditte operanti nel settore artigianale, si è prevista una zona in ampliamento dell’impianto originario, della zona PI3 comunque minore a quella prevista dal P.R.E. Vigente.

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