SVEGLIARE Anno: 5 - Numero: 2 - Gennaio 2016

Voce di una comunità in riva all’Adige Unità Pastorale Scardevara, Tombazosana, Albaro, Ronco all’Adige

Apertura della porta Santa a Bangui in Africa

EVENTI EVENTI SPAZIO Cresime SOCIO Centenario unitarie per POLITICO Baldiano: l’Unità riepilogo Ronco e la Pastorale dell’anno questione passato rifiuti La medicina della misericordia di don Daniele Gruppo per l’animazione liturgica di Suor Marisa Papa Francesco l'aveva annunciato il 14 marzo dello scorso anno: la Chiesa è ammalata e la medicina dev'essere la misericordia, un giubi- Nel cristianesimo ogni epoca cul- proposto come luogo di confron- leo della misericordia, cioè un intero anno de- turale ha fatto rilevanti sforzi per to, di consiglio riguardo la vita dicato alla ricoperta del volto misericordioso far sì che i fedeli partecipassero, liturgica della comunità e come di Dio. L'intento sarà anche quello di plasmare in un modo o in un altro, al culto strumento concreto per l’anima- lo stile, il modo di essere e di porsi della Chie- divino della Chiesa. Con la Costi- zione liturgica al servizio dell'as- sa affinché possa esprimere concretamente la tuzione conciliare sulla Sacra Li- semblea perché questa possa vi- misericordia del Padre. E pensare che non ci turgia si sono poste le basi per vere con pienezza di partecipa- eravamo nemmeno accorti di avere quella ma- arricchire il concetto di zione e di efficacia le azioni sa- lattia! A tutto potevamo pensare guardando «partecipazione attiva dei fedeli, cramentali. Se l’anima di ogni alla situazione della Chiesa: un giubileo della sia interna che esterna» (SC 19). liturgia è lo Spirito Santo, il com- famiglia, attaccata su più fronti; un giubileo Ora, sapendo che la liturgia è ma- pito del Gruppo Liturgico sarà della fede che scricchiola vistosamente; oppu- nifestazione di una Chiesa mini- quello di aiutare i fedeli ad entra- re ancora un giubileo dei giovani o dell'evan- steriale, il compito di curare la re in quest’anima perché possano gelizzazione data la secolarizzazione imperan- proposta liturgica della parroc- sperimentare il mistero che si te. E invece il papa ci ha condotti su un'altra chia non può essere affidato solo celebra. Tuttavia, per far parte di strada, quella della misericordia e del perdono. al sacerdote, ma deve essere il questo gruppo sarebbe auspicabi- All'inizio poteva sembrare un tentativo, un po’ risultato della collaborazione atti- le avere uno spirito di servizio e devozionale, di rilanciare un sacramento da va di ogni ministro che nella li- di comunione, di essere molti ritenuto superato come quello della ri- turgia è coinvolto: il lettore, l’or- “partecipe” prima che conciliazione. Invece sempre più ci accorgia- ganista, il ministro straordinario “animatore”, di conoscere la co- mo di quanto siano lungimiranti e divinamente della comunione ecc. munità e di desiderare il migliora- ispirate le indicazioni che questo papa sta dan- In questo senso il Gruppo Liturgi- mento della qualità delle celebra- do alla sua Chiesa. La riscoperta della miseri- co parrocchiale, formato dalle zioni. cordia anziché condurci a puntare la lente di persone in precedenza citate, è ingrandimento su un aspetto periferico e poco considerato della nostra fede ci sta portando dritto alla riscoperta della sua sorgente, al cuore stesso della fede. Ci sta aprendo, poco alla volta, ad un modo radicalmente nuovo e ad un tempo antico di essere Chiesa perché è il Redazione: modo evangelico; ci chiede di essere sempre comunità in uscita, che va Don Daniele, Bissolo Antonio, Ferrari incontro a tutti ma in particolare ai più bisognosi, e questo in uno stile di Maria Grazia, Frison Giuseppina, Laiti gratuità, di umiltà e di beatitudine presentati come i veri valori imprescin- Cecilia, Marchiori Erika, Molinari dibili per essere davvero cristiani. E ci dice: "Dovunque voi siate, non co- Andrea, Santi Ernesto, Sinigaglia Elda, struite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo". Tessari Riccardo. Concludo con qualche parola di spiegazione del logo del giubileo della misericordia - opera del gesuita p. Marko Rupnik - perché rappresenta in Hanno collaborato: Don Manuel, maniera magistrale alcuni dei temi centrali del Giubileo. Al centro c'è la Albarello Patrizio, Dittongo Armando, figura di Gesù, buon pastore, che si carica sulle spalle la persona bisognosa Fotostudio Antonietta, Gruppo Stella proprio come si farebbe con una pecora smarrita. C'è una vicinanza ed un Ronco e Tomba, Peroni Debora, Suor contatto molto forte tra Gesù e la persona e i volti dei due si avvicinano fin Marisa, Zamboni Lara. quasi a confondersi; la condivisione è tale che le due figure hanno un oc- Bissolo Antonio. chio in comune: Gesù guarda la vita con gli Grafica: occhi dell'uomo per poterlo capire fino in Si accettano contributi che fondo, ma al contempo dona all'uomo la saranno vagliati e adattati alle possibilità di leggere il mistero della vita esigenze redazionali. con la profondità dello sguardo di Dio. Me- raviglioso scambio! Per interventi, precisazioni e Inoltre ci sono tre ovali concentrici, di colo- rettifiche mail: re progressivamente più chiaro verso l'ester- no, che suggeriscono il movimento di Gesù [email protected] che sta portando l'uomo dall'oscurità del peccato verso la luminosità della vita nuo- va. Che questo anno di Grazia possa segna- re in profondità la nostra fede e il nostro modo di essere Chiesa.

Logo del Giubileo 2017: Mission is possible

Con la fine dello scorso anno pastorale abbiamo raccolto fondo... deve avvicinarsi a Cristo... La redenzione, avvenu- un desiderio forte ma poco definito. C'era nell'aria la sen- ta per mezzo della croce, ha ridato definitivamente all'uo- sazione di un “dobbiamo fare qualcosa”. Ma il difficile era mo la dignità e il senso della sua esistenza nel mon- capire cosa. Alcuni elementi li avvertivamo chiaramente, do» (Redemptoris Mission 2). magari nello stanco brontolio di cose che “non vanno”, Con chiesa non intendeva certo le mura che ormai siamo altre volte nelle speranze o nei desideri di “cose grandi”, abituati a vedere, ma le pietre vive che la compongono, spesso però troppo lontane nel tempo o nello spazio, tra un cioè noi, chiamati a realizzare per primi in noi questa mis- passato ormai passato e un futuro inarrivabile. sione, affinché avvenga attraverso noi per tutti coloro che A questo sentire intuivamo vicino l'invito di Papa France- incontriamo, che hanno il diritto di pretendere da noi il sco di “uscire”, consapevoli però che questo invito chiede “Vangelo di carne”, cioè la testimonianza della nostra vita molto, chiede un radicale cambio di prospettiva, di stile e intrisa di Dio. Ma dopo queste cose, che ci resta da fare? forse anche, perché no, di cuore. Ci siamo così resi conto Come realizzare una cosa così alta, forse anche distante? che per “fare qualcosa di nuovo”, non tanto nelle cose da Niente paura, basta mettersi in movimento e vincere la fare quanto nello spirito che le anima, abbiamo bisogno di paura. Dopo l'incontro con tutti i consigli pastorali, dove una mano. Ecco la proposta di chiedere a qualcuno che di siamo rimasti entusiasti ma velatamente spaventati dalla “esser fuori” se ne intende di aiutarci. Dopo aver valutato mole di cose da smuovere, sappiamo che avremo il primo alcune possibilità differenti, ci siamo rivolti ai Frati Minori annuncio della missione come prossima tappa. Da quello della provincia del Nord Italia. Insomma, quelli che abbia- inizieremo a chiedere aiuto a tutti per tutto, dalle cose più mo qui dietro l'angolo. Perchè la missione la volevamo una semplici alle cose più grandi, per avere idee, stimoli, di- cosa semplice, quotidiana, che ci desse uno stile “da tutti i sponibilità da quante più persone possibili. Questa cosa giorni”. Ecco allora che prendiamo contatto e a poco a po- “troppo grande” ci costringe a chiedere aiuto. Ci svela così co ci fanno scoprire che la missione ce l'hanno nel sangue. un segreto: per “uscire” dobbiamo iniziare ad avvertire il Non perché frati ormai con il saio logoro a forza di girare, bisogno degli altri, fare un passo semplice ed umile, ma ma perché questa cosa appartiene a ciascuno di noi in grandissimo, e riconoscere che da soli non possiamo farce- quanto cristiani. In breve ci fanno passare dalla testa l'idea la. In questo modo raccoglieremo le forze in tutta la nostra di una “missione al popolo” come si diceva un tempo, pen- Unità Pastorale per costituire le commissioni necessarie a sando a lunghe prediche con folle di gente ad ascoltare, più raggiungere ogni ambito di vita, le famiglie, i lavoratori, i o meno assorte o rapite, piuttosto che addormentate. Inizia- giovani, i sofferenti. Serviranno persone competenti a se- no invece a stuzzicare la nostra fantasia con l'idea di un guire i vari aspetti, magari più nascosti ma ugualmente popolo in missione, secondo le parole di Giovanni Paolo preziosi, come l'ospitalità dei missionari, oppure la logisti- II: «Ciò che ancor più mi spinge a proclamare l'urgenza ca e la cura della parte economica e pubblicitaria di questo dell'evangelizzazione missionaria è che essa costituisce il grande appuntamento. primo servizio che la chiesa può rendere a ciascun uomo e Insomma, c'è posto per tutti! all'intera umanità nel mondo odierno, il quale conosce stu- Dobbiamo allora solo scegliere come dare il nostro contri- pende conquiste, ma sembra avere smarrito il senso delle buto affinché ogni nostro passo possa risuonare di Vangelo realtà ultime e della stessa esistenza. «Cristo redentore - ho per le strade dei nostri paesi. scritto nella prima Enciclica - rivela pienamente l'uomo a Don Manuel se stesso... L'uomo che vuol comprendere se stesso fino in I servizi del gruppo ADO Il gruppo adolescenti UP STAR ha deciso di organizzare sollecitare la partecipazione di chiunque riuscisse a conse- una giornata al mese nella quale dedicarsi attivamente in gnare il materiale o portarlo nei due container presenti in servizi quali la pulizia degli argini, la raccolta della carta e via Casetta dietro al campo sportivo. Anche quest’idea ha l’animazione al Circolo Noi. Riguardo la pulizia degli ar- visto grande partecipazione e operatività messa dai ragazzi gini, i ragazzi hanno raccolto le varie cartacce gettate per (pure la comunità ha risposto come da aspettative, sebbene terra incivilmente e tutti quei rifiuti trovati abbandonati nel comune sia in vigore la raccolta differenziata due volte lungo il tragitto sul tratto di argine tra Scardevara e Ronco al mese!). Nell’animazione al Circolo Noi, invece, un altro all’Adige. L’aiuto è servito perché la natura va rispettata e gruppo ancora ha messo a disposizione per un intero po- l’educazione è qualcosa di importante, ma soprattutto que- meriggio giochi e animazioni al fine di intrattenere una sto concreto impegno ha costituito un insegnamento signi- quarantina di bambini e ragazzi accorsi per divertirsi; gli ficativo perché ha fatto capire come sia necessario agire in adolescenti, in veste di animatori, hanno soddisfatto le di- modo corretto per contribuire a rendere migliore l’ambien- verse fasce d’età dalla prima elementare alla terza media. te per il prossimo, mettendo in pratica l’esperienza acqui- Nella speranza di nuovi incarichi da effettuare sul territo- sita da ognuno. Per quanto concerne la raccolta della carta, rio ronchesano, queste attività rivolte alla comunità sono di competenza della parrocchia, un altro gruppo di adole- state utili oltre che per il bene del paese anche per creare scenti ha promosso l’iniziativa (principalmente a Scarde- amalgama e coesione in chi vi ha preso parte. vara, di casa in casa), con un progetto di carità rivolto a Andrea Molinari Cresime comunitarie: Ronco, Albaro, Scarevara Domenica 17 Gennaio 2016 - ore 10.30 Domenica, nella chiesa Parrocchiale di Ronco all’Adige, si è cura e conservarla nel proprio cuore come il più bel regalo tenuta per la prima volta, la Celebrazione della Cresima Co- ricevuto. Ultimo incontro il 10/01 in Seminario a munitaria di n° 45 ragazzi della nostra unità Pastorale. presso il Centro Mons. Carraro dove ad attenderli c’era Don I Cresimandi: Ronco n° 32, Albaro n° 7, Scardevara n° 6. Andrea, con alcuni seminaristi: riepilogo generale di tutto il Le catechiste sono per Ronco: Rita Tessari, Lorella Pighi, cammino di preparazione, confessioni, S. Messa, pranzo e Anastasia Bertolotto, aiuto Daria Bolcato; Albaro: Daniela ritorno nel pomeriggio a Ronco, consapevoli che la Cresima Bazzoni, aiuto Beatrice Busola; Scardevara: Angelina Dal è un grande dono che il Signore ci fa; il Sacramento che rende Degan, aiuto Alessandra Corsini. perfetti Cristiani i battezzati introducendoli pienamente nella Un evento speciale, come ha detto Don Daniele al Vescovo vita della Chiesa, con l’impegno a sostenere tutti i sacrifici Mons. Giuseppe Zenti nel porgere il saluto di benvenuto e il necessari alla difesa della Fede. ringraziamento per la presenza. Dai Cresimandi, mancava la La chiesa già dalle ore 10,00, tutta addobbata a festa per il parrocchia di Tombazosana. Chiedo a Don Manuel, guida solenne momento, era gremita di gente, riunita intorno ai fa- religiosa di tutto il cammino di preparazione, il motivo miliari in un momento così bello ed importante e anche, ne dell’assenza, il quale mi informa che “nessuna rinuncia o sono sicura, per rivivere dentro di sé il ricordo della propria esclusione” ma semplicemente i 12 ragazzi di prima e secon- Cresima. La corale giovani “riunita” ha allietato di bellissimi da media di Tomba stanno svolgendo ora la prima delle due canti tutta la celebrazione. La cerimonia inizia con una fila tappe di preparazione, preparazione che si concluderà l’anno interminabile di cresimandi davanti ai Sacerdoti, al Vescovo, prossimo. Sempre a Don Manuel chiedo il perché della scelta camminando lentamente e molto composti verso l’Altare sulle comunitaria e come si è svolto il cammino di preparazione: note del bellissimo canto innalzato dalla corale” Cristo vive “La scelta comunitaria è perché la chiesa Diocesana è univer- in mezzo a noi. Alleluia, Alleluia” che accompagnava il cor- sale, quindi più unità teo. Momento dav- intorno al Vescovo e vero emozionante. anche per favorire la Tutta la cerimonia è formazione dei ragaz- stata intensa, ordi- zi. Il cammino di pre- nata, tanti i momen- parazione pone a te- ti significativi e ma tre dimensioni: il belli. Le parole del rapporto con la fede, Vescovo che dice: il legame delle rela- “Ho notato che siete zioni (Chiesa) e una tutti belli, anche la parte specifica circa bellezza esteriore è lo Spirito Santo. In un dono di Dio, ma questi elementi si la bellezza che vale cerca di sviluppare di più è quella inte- un’appropriazione riore; quella che da personale della fede, oggi voi dovrete come scelta responsa- curare e proteggere bile che coinvolge per manifestarla a l’interezza della vita tutta la comunità”. in ogni suo aspetto. In Foto di gruppo alle Cresime con il vescovo (foto di Fotostudio Antonietta) Nell’omelia parla questo contesto vediamo più in specifico i doni che lo Spirito dei doni e dei frutti dello Spirito Santo, spiegando il valore e mette a disposizione dei singoli perché vengano donati alla il significato di ognuno. L’accensione della candela al cero comunità: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scien- pasquale, che ogni genitore consegna al proprio figlio come za, Pietà, Timor di Dio. Nel ritiro conclusivo viene messo in passaggio della riconferma battesimale. Il Grande e Solenne luce l’ultimo passaggio: quali siano i frutti che mostrano la momento della Consacrazione con la formula pronunciata dal presenza dello Spirito Santo e il compito grande della testimo- Vescovo: “Ricevi il Sigillo dello Spirito Santo che Ti è dato nianza attraverso alcune figure degli Apostoli: Amore, Gioia, in Dono”. Pace, Pazienza, Benevolenza, Bontà, Fedeltà, Mitezza, Do- Alla fine il Vescovo saluta i ragazzi invitandoli a continuare, minio di sé. Un cammino ricco di tanti momenti importanti, dopo la Cresima, a partecipare agli incontri di formazione per dicono le catechiste che hanno preparato i ragazzi. Dalla par- alimentare i doni ricevuti perché diano tanti frutti: “Vi affido tecipazione al catechismo settimanale, finalizzato alla Cresi- a Gesù e lo Spirito Santo sarà il vostro navigatore. Se siete in ma, ai ritiri particolari molto importanti e significativi come difficoltà affidatevi a Lui che vi aiuterà nel cammino della la due giorni di Maggio 2015 nel sottochiesa a Ronco, dove si vita”. Ringrazia inoltre i sacerdoti per la bella celebrazione e i è parlato della figura di S.Giuseppe e introduzione dei sette genitori per l’offerta ricevuta che andrà alla CARITAS. Le doni dello Spirito Santo. Ultimo incontro di formazione ad catechiste rivolgono un ringraziamento i sacerdoti e ai genito- Albaro il 9/01/2016, con lavoro di gruppo e dove si è parlato ri che sono stati sempre presenti, disponibili e partecipi in dei frutti dello Spirito Santo. Anche i genitori alla fine dell’in- questi momenti non sempre facili. La celebrazione si conclu- contro sono stati presenti e hanno, a sorpresa, consegnato ai de con la disponibilità del vescovo a fare le foto ricordo con propri figli una lettera chiusa. Grande emozione da parte dei ogni cresimato. ragazzi che, non sapendo, l’hanno accolta un po’ tremanti e Elda Sinigaglia letta in assoluto silenzio e riservatezza, per poi riporla con Pellegrini alla Porta della Misericordia Roma, 28 - 30 dicembre 2015 Partiamo dal piazzale della chiesa alle primissime luci all’udienza del mercoledì del Santo Padre. In una giornata dell’alba, speranzosi che appena dopo Bologna la nebbia si fredda ed in una piazza non ancora raggiunta dal calore del sarebbe dileguata lasciando posto ad un cielo luminoso e sole, prendiamo posto lungo le transenne per aspettare l’ar- splendente. Ma purtroppo le nostre attese non sono realiz- rivo di Papa Francesco. L’attesa è colma di aspettative ed zate. La nebbia non ci abbandona che alle porte di Roma, il passaggio del Papa denso di emozione. Nel suo discorso in questo anno, la città santa. Ci rifacciamo nel primo po- non accenna all’anno giubilare, ma al fatto che nei giorni meriggio quando, accompagnati da un sole splendente, ci natalizi ci viene posto dinanzi il bambino Gesù e di riman- immergiamo nel clima del pellegrinaggio attraverso un do l’umiltà di Dio. “Dio è umile! E’ bello eh!!! Per cresce- percorso di preparazione e di preghiera che da Castel re nella fede avremmo bisogno di contemplare di più Gesù Sant’Angelo ci conduce alla Porta Santa della Basilica di Bambino. I bambini richiedono attenzione ed amore, quin- San Pietro. Tutti siamo consapevoli che non stiamo com- di noi dobbiamo abbandonare le nostre pretese di autono- piendo un passaggio magico, ma vivendo un’esperienza mia per metterci al loro ( Suo ) servizio.” interiore. Attraversare la Porta Santa vuol dire voler entra- Con la santa messa, in cui viene ricordato il beato don Bal- re nell’abbraccio della misericordia di Dio e da quel mo- do ed il centenario della sua morte, termina il nostro pelle- mento cominciare a fare un percorso di rinnovamento den- grinaggio a Roma. Il Cardinale Parolin ci ha parlato tro di noi con la riscoperta dell’amore del Signore. dell’importanza di “ dare il buon esempio”: terminiamo il Seguiamo il programma previsto dal nostro pellegrinaggio, pellegrinaggio e ripartiamo con l’augurio di portare con ma i programmi sono fatti per venire modificati e spesso in noi e di essere noi buon esempio per gli altri. meglio, cosi il giorno dopo, martedì, viviamo l’opportuni- Giuseppina Frison tà, nel palazzo del Vaticano, dell’incontro con il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin. Abbiamo subito la netta sensazione di trovarci di fronte a una persona amabile, di una sem- plicità e disponibilità evidenti, a cui rivolgiamo alcune domande circa i recenti scandali che hanno colpito la Chiesa Cattolica, il pare- re del Papa a questo proposito, i rapporti con le altre religioni, in particolare con il mondo islamico. Lasciato il Cardinale, viviamo la possibilità di un percorso straordi- nario all’interno di alcune sale vaticane e ne usciamo con la con- sapevolezza di essere stati immer- si nella bellezza, dell’arte e della Storia. Il giorno dopo, di buon’o- ra, ci apprestiamo ad assistere Il gruppo che ha vissuto il pellegrinaggio a Roma (foto di Don Daniele) Pellegrinaggio a Medjugorje: un viaggio in ascolto

Il primo incontro con i nostri compagni di viaggio è stato vuto in primo luogo dalla preghiera e dalla condivisione in positivo soprattutto per la ricchezza delle loro testimonian- ogni momento: chiesa, tavola, cammino. La condivisione è ze. Il viaggio di un pellegrino non è sempre semplice ma il senso del pellegrinaggio e di questa bisogna far tesoro. con l’aiuto reciproco tutto si facilita e le difficoltà si di- La figura che più risalta a Medjugorje è quella di Maria mezzano. Una volta arrivati, tutto assume una dimensione che manda messaggi di pace e di speranza a tutti gli uomi- particolare che ci distacca dalla realtà di ogni giorno e ci ni della terra, senza distinzioni. L’unione tra gli uomini permette di immergerci in un clima di vero ascolto. Entrare deve consolidarsi per creare un terreno favorevole a chi in sintonia con l’ambiente è risultato subito agevole in verrà dopo di noi, un terreno fecondo per vivere in serenità quanto, persone e cose, ci hanno aiutato a riflettere attra- e amore. Infine, un pensiero va riservato all’ambiente natu- verso uno scambio di emozioni, volto alla ricerca della rale in cui ci siamo immersi, un ambiente naturale aspro e ragione di quei fatti inspiegabili che avvengono in quel duro, metafora del nostro vivere quotidiano, ma che risulta luogo ma che, senza dubbio, possono essere compresi solo praticabile se vissuto con atteggiamento di umiltà e ascol- dalla vera fede. E così, anche nella fatica delle salite, sia to. materiali che spirituali, ci ha avvolto un senso di pace do- Patrizio Albarello Ottobre 2014 – novembre 2015, centenario baldiano Memoria e attualità di un messaggio Tornare ancora una volta sulla figura, l’opera, il pensiero di don Giuseppe Baldo, a cento anni dalla morte, non è stato un effimero tentativo di rievocare per il gusto di far- lo. Don Baldo appare ancora una volta, e sempre di più, come un personaggio da scoprire, da valorizzare, da inte- riorizzare. Forse è questa la sintesi più vera delle celebra- zioni di questo centenario. In quest’anno anniversario, fedeli, persone interessate e non, giovani, ragazzi, sacerdoti, religiose hanno sentito l’esigenza di accostarsi alla figura di don Baldo nelle diffe- renti manifestazioni approntate nei diversi luoghi dove si sono svolte. Il tentativo di fare memoria, ma soprattutto di attualizzarne il messaggio, probabilmente è stato raggiunto se pensiamo, in una vista riepilogativa, a quante persone hanno partecipato alle svariate occasioni proposte. E’ stato dato spazio alla riflessione, all’ascolto, al discernimento, I celebranti in conclusione della Santa Messa dedicata al Beato (foto di alla preghiera personale e comunitaria, alla riconciliazione Fotostudio Antonietta) in un contesto che, come è avvenuto per le spoglie mortali di don Baldo, è parso un cammino di popolo peregrinante a quanto proposto, che fa ben sperare rispetto ad un perio- in cerca e in attesa di raggiungere la meta. do storico, il nostro, che si accosta sempre meno a manife- L’anno centenario è iniziato con l’ottobre baldiano 2014 stazioni e momenti forti come questo, ritenendoli cosa su- che ha visto l’inaugurazione della Cappella dedicata al perata e, forse, anche per chi crede, sottovalutati. C’è den- Beato, l’accensione della lampada, e numerose altre mani- tro, invece, il senso profondo dell’appartenenza a una terra festazioni. Quest’anno, 2015, numerosi sono stati i mo- e a un modo di vedere le cose; c’è la forza e il coraggio di menti rievocativi. La mostra allestita presso la parrocchiale vivere e trasmettere il proprio credo; c’è il senso, alto e di Ronco (“Don Giuseppe Baldo, ultimo atto (1915- irrinunciabile, per chi crede, di avere una meta. 2015)”); il Musical, felice intuizione dello spirito giovani- Qualcuno, al termine delle manifestazioni ha chiosato qua- le, con canti e brani recitati; il lavoro teatrale “Non basta”, si scherzando:”Noi non ci saremo più al prossimo centena- sintesi egregia del ritratto biografico baldiano; lo splendido rio baldiano!” Ciò è ovvio, importa però, che noi sappiamo concerto musicale nel giorno anniversario; le celebrazioni trasmettere e vivere quello che don Baldo ci ha lasciato in eucaristiche animate dalle differenti comunità (San Gio- eredità e sarebbe già un cospicuo traguardo. E come recita- vanni Lupatoto e Puegnago, , Albaredo d’Adige, Uni- va la preghiera di affidamento, pronunciata a conclusione tà Pastorale di Mezzane di Sotto e di Castagnè); la celebra- delle manifestazioni, confermiamo:”Signore del perdono, zione in Cattedrale, fulcro della diocesi, col Vescovo, nel che in don Giuseppe Baldo, ci indichi un amico di viaggio, 26° anniversario della Beatificazione (1989-2015); appun- maestro di vita e di perseveranza, insegnaci ad essere sem- tamenti di preghiera e di riflessione; l’animazione cultura- pre strumenti di pace nelle Tue mani, protesi all’ascolto e le e i vari momenti conviviali; tutte le attività svolte tra al dialogo”. Un auspicio, una concreta possibilità, una spe- Puegnago, Ronco all’Adige, e Verona città, ed in altre lo- ranza da condividere. calità, hanno contribuito a rendere questo centenario vera- Ernesto Santi mente una festa e una occa- sione forte di aggregazione. Gli stessi Cori intervenuti, tra cui quello della Parroc- chiale di Ronco dedicato proprio a Don baldo, la Ban- da di Puegnago, la Scuola Media di Ronco, le autorità presenti a più riprese, i ve- scovi e i sacerdoti che hanno condiviso questo evento, l’armonia e la consonanza che si è creata è stata autenti- camente corale. Si è vista complessivamente Intitolazione della Cappella feriale una attenzione, un personale di Ronco a Don Giuseppe Baldo Arrivo in Casa Madre con la processione del 1 Novembre (foto di Ernesto Santi) coinvolgimento, una adesione (foto di Fotostudio Antonietta) Due spettacoli in memoria di Don Giuseppe Baldo

Venerdì 30 ottobre presso la Pieve Antica di Ronco, in prece- Domenica 6 dicembre si è avuta la rappresentazione presso la denza presso la Casa Generalizia di Verona, e in seguito in altre Sala Civica di Ronco all’Adige della libera trascrizione sceni- località, la compagnia “Diversi da chi”, in collaborazione con il ca della vita del Beato don Giuseppe Baldo dal titolo “Non circolo “NOI L’amicizia” e il patrocinio dell’Amministrazione Basta”. Il lavoro teatrale, in due atti, di Armando Dittongo, comunale di Ronco, presenta il Musical inedito “Tutto per voi: coadiuvato da un gruppo di attori ben affiatati, ripercorre le Don Baldo - Il Musical”, liberamente ispirato dalla vita del tappe più significative della vita del Beato ronchesano, eviden- Beato Don Giuseppe Baldo, che racconta in musica la storia di ziandone gli aspetti peculiari. Vien data ragione in questa piè- questa figura straordinaria, nella ricorrenza del primo Centena- ce, incisiva e armonicamente impostata, del contributo offerto rio della morte e del 26° anniversario della Beatificazione, a dal Baldo alla crescita umana e spirituale della comunità loca- conclusione di una serie di attività che hanno caratterizzato le, tenendo conto della valenza sociale della cooperazione e detta ricorrenza e che ha visto molte iniziative in questo mese del sapersi mettere in gioco. La lettura che ne fa l’autore ri- sul territorio ronchesano, legate appunto ad essa. Sabato 10 specchia l’esigenza di vivere il teatro come spazio di ascolto, ottobre scorso la rappresentazione ha esordito presso la Casa ed anche, come esigenza di crescita e partecipazione. Il respiro Generalizia delle Piccole Figlie di San Giuseppe a Verona, con- che se ne ha è di una attualizzazione coerente e dinamica di gregazione fondata appunto dal Beato Don Baldo, con un note- radici lontane che emergono come una necessità, una impel- vole impatto positivo di critica e pubblico. L’insieme di canti, lente necessità, una certezza da non disperdere e lasciare musiche, coreografie e scenografie mai banali, esaltano la figu- nell’oblio. ra di Don Baldo in modo semplice ma efficace, le cui vicissitu- dini narrate in musica, coinvolgono tantissimo chi ascolta e osserva Autore dei testi e delle musiche è Luigi Calian, co- fondatore della compagnia e regista dell’opera.

La compagnia “Diversi da Chi” in conclusione dello spettacolo Momento conclusivo della commedia “Non Basta” (foto di “Tutto per Voi” in Pieve (Foto di Fotostudio Antonietta) Armando dittongo)

Concerto nel giorno avversario Il concerto serale del 24 ottobre, animato artisticamente dal Coro co presente con calorosi applausi all’oboista Nicolò Dotti. E’ i Polifonici Vicentini e dall’Orchestra Barocca “I Musicali affet- seguito il Concerto in do maggiore di Antonio Vivaldi: il solista ti” è stata una degna conclusione del giorno centenario. Si è tra- Steno Boesso (al fagotto) accompagnato dall’intero insieme or- sformato in un evento religioso e in una spirituale meditazione, chestrale ha messo in luce la vivacità dei due Allegri che hanno memoria affettuosa e riconoscente del Beato Giuseppe Baldo. incorniciato il più meditativo ed espressivo Largo centrale. Sotto la guida di Pierluigi Comparin, organista nel Tempio di Ha chiuso la serata il Te Deum di Wolfgang Amadeus Mozart, Santa Corona in Vicenza e insegnante presso il Conservatorio scritto dal compositore austriaco a soli 13 anni. Scritto per la della stessa città, l’orchestra e il coro hanno calamitato l’atten- cattedrale di Salisburgo, diviso in tre sezioni, concludendosi con zione dei presenti a partire dal famoso e celebrato brano del Glo- una magnifica doppia fuga, ha dato modo all’orchestra e soprat- ria vivaldiano, vera magnificazione della divinità, che riverbera tutto il coro di evidenziare la preparazione, la duttilità vocale e la qualità dell’ispirazione e l’irrequieta energia di movimento, corale, la chiara dizione fornendo uno stile e una applicazione tipici della musica strumentale di Vivaldi, raggiungendo in alcu- veramente virtuosistici. ne pagine una superiore potenza. Gli strumenti d’epoca ne han- L’Hallelujah Haendelliano, bis speciale, ha coronato una serata no fatto scaturire un clima espressivo ridondante di colori e vi- unica per Ronco all’Adige, ma anche per chi ha voluto condivi- brazioni, nel quale si è esaltato lo splendore polifonico. derne l’emozione. La presenza del Vescovo di Verona, mons. Il concerto in re minore di Alessandro Marcello ha brillato per Giuseppe Zenti, è stata certamente una gradita sorpresa. bellezza e preziosità. Il secondo movimento, in particolare, dal Ernesto Santi tono toccante e malinconico, è stato assai apprezzato dal pubbli- I cori riuniti per il “Concerto di Natale” Domenica 20 dicembre alle ore 20,30 presso l’ Antica Pie- no alle persone più povere, come se fossero delle reali ve di Ronco all’Adige come di consueto in collaborazione compagne di viaggio verso l’eternità e non un’altra specie con l’Amministrazione e la Biblioteca Comunale si è svol- di creature, destinate verso percorsi differenti”, la parola è to il concerto di Natale dal titolo “Note di Natale”, inter- stata data ai due bravissimi presentatori Davide e Angelo pretato dai cori giovani e corali della nostra Unità Pastora- che con simpatia e disinvoltura hanno introdotto ogni sin- le. Dopo un breve discorso presieduto dal vice sindaco Da- golo brano, animato la serata, attirando piacevolmente vide Vesentini citando una celebre frase di Dickens sul l’attenzione della sala gremita di persone. Natale “ Ho sempre pensato al periodo di Natale rispettan- I primi ad esibirsi sono stati i cori riuniti di Albaro diretti do la sacralità del nome delle origini e di ogni cosa che gli da Michele Benetton che hanno interpretato “Adeste Fide- appartiene, come a un periodo bello di carità e di perdono. les”. “Verbum panis”, “Ave Maria”, “Oh Happy day”. Per quanto ne so, è l’unico giorno all’anno in cui uomini e E’ stata poi la volta del coro giovani di Ronco diretti da donne si sentono liberi di aprire i loro cuori e in cui pensa- Martina Faedo con “Dalla tristezza alla danza”, della cora- le diretta da Eleonora Elio con “Notte Santa” ed infine i cori riuniti che hanno interpretato due brani “Oh guardate begli angeli” e “Bianco Na- tale”. Scardevara, con il coro giovani diretto da Elisa Romio, si è esibito con il brano “Signore dei Signori”, la corale diretta da Giuseppe Mar- chiotto con “Gesù bambino è nato”, “La vera gioia” ed i cori riuniti con “Scrive amore”, . I cori riuniti dell’ UP STAR hanno concluso la serata interpretando “ Oh happy day” riceven- do un caloroso entusiasmo da parte del pubblico tanto da concedere un animato bis. Grazie alla collaborazione delle varie realtà lo- cali e all’impegno di tante persone, la serata è stata teatro di una magica, raggiante atmosfera natalizia. I cori riuniti nel canto finale dello spettacolo (Foto di Don Daniele) Maria Grazia Ferrari

Il gruppo Stella di Ronco Gioco - Corrida!

Anche quest'anno come negli anni precedenti durante l'Avvento Natalizio il Grup- Sabato 28 Novembre 2015, presso po Stella di Ronco all'Adige si è riunito. Il gruppo era composto da circa 30 perso- il palazzetto dello sport di Ronco ne di età diverse che si alternavano nelle varie serate. Chi cantando, chi suonando, all'Adige, si è svolta come ormai nel mese di dicembre ha fatto del suo meglio per portare a quasi tutto il paese l'Au- da tradizione "la Corrida" diven- gurio di un Sereno Natale. Neppure la fitta nebbia ed il freddo hanno impedito al tato un talent show per tutte l'età. gruppo di continuare il loro canto. Siamo stati accolti in modo molto caloroso dalle Quest'anno tra le 14 esibizioni i famiglie visitate, ciò ha reso il nostro impegno più piacevole. Il ricavato del canto, vincitori sono stati: nella categoria di Euro 2.183,00, è stato donato alla Parrocchia per i lavori del tetto. Un ringrazia- giovani Martina Balsemin, di 12 mento a tutto il paese anni, che si è portata a casa la vit- per il loro contributo toria unendo in perfetta sintonia e un arrivederci da hip hop e danza moderna lascian- tutto il Gruppo Stella do il pubblico a bocca aperta e al prossimo Natale, con qualche malessere fisico ve- con l'auspicio di al- dendo i suoi movimenti fluidi e largare il gruppo così impeccabili, mentre nella catego- da poter arrivare an- ria adulti, intascano la vittoria Ma- che a quelle famiglie ra Signorini e Thomas Albarello che quest'anno non cantando "Vivo per lei" di Andrea siamo riusciti a rag- Bocelli e Giorgia, un'esibizione da giungere. brividi, nulla da dire! Tutto questo Gruppo Stella presentato da Giuseppe di Mauro, seguito e aiutato da tutto lo staff. Debora Peroni Il gruppo Stella di Ronco (foto di Fotostudio Antonietta) Gruppo Scout: prime attività Il 6 e 7 dicembre con il clan, un gruppo di ragazzi tra i 16 e i 21 anni che hanno aderito alla proposta scout, abbiamo vissuto una piacevo- le uscita autunnale. Meta designata Cancello, sulle colline veronesi. L’uscita è cominciata con la partecipazione alla messa e la successi- va passeggiata verso l’ex Forte Castelletto. Dopo un’attività e un pranzo al sacco siamo ritornati alle ex scuole di Cancello, dove ab- biamo trovato ospitalità per la notte. Nel pomeriggio attività giocate, la preparazione della cena e poi il cerchio serale che ha rallegrato ancora di più gli animi. Dopo una riposante nottata con sacco a peli e materassini, abbiamo concluso l’uscita appena prima del pranzo. Ci siamo divertiti ma il tempo è tiranno e noi avremmo voluto fare molte più cose. Per fortuna ci saranno altre uscite in futuro!!! Nel frattempo con i ragazzi continuiamo a trovarci ogni martedì sera nella sede di Ponzilovo, che, grazie all’aiuto di alcuni capi e dei ra- gazzi stessi, sta per essere sistemata e decorata. I lavori procedono pian piano e il gruppo si sta impegnando anche in opere di autofi- nanziamento per cercare di coprire le spese e realizzare progetti fu- turi. Nella stessa sede il mercoledì sera si trovano i ragazzi del 2001 e 2002. Sono i ragazzi del reparto che, attraverso attività specifiche, stanno diventando competenti nelle tecniche scout, in attesa che il gruppo apra l’anno prossimo ai ragazzi delle altre annate. La comunità capi Il Clan in uscita (foto di Erika Marchiori)

Il gruppo Stella a Tomba

Nel mese di novembre, su iniziativa del circolo Noi Tic- (soprannominata per l’occasione “Ostello Stella”) in cui Tac di Tombazosana, si è cercato di portare avanti uno veniva consumata cioccolata calda o thè caldo con il pan- storico evento qual’è l’annuale canto della Stella per le vie doro, oppure la minestra e addirittura la pizza. A fine gen- del paese. Questa decisione ha coinvolto un gruppo nume- naio l’ultimo appuntamento in piazza Brà a Verona preve- roso e vario, formato da bambini, adolescenti, giovani, de di cantare l’intero repertorio di canzoni sotto la Stella mamme e papà che sono accorsi con entusiasmo per met- conosciuta in tutto il mondo, aspettando il prossimo perio- tersi all’opera e portare l’augurio di un buon Natale alle do natalizio per continuare quest’esperienza che, tutto famiglie. Così l’avventura ha avuto inizio… Nelle sere in sommato, è sicuramente da rifare. cui si organizzavano i vari incontri c’era dapprima un mo- Andrea Molinari mento prova sui tradizionali canti natalizi da proporre di casa in casa e poi il canto vero e proprio che prevedeva la canzone oltre al biglietto di auguri. L’impegno assunto con Campanile di Scardevara piacere da chi ha partecipato, anche se armato di giubbotto e berretto per il freddo e la nebbia, ma soprattutto le lun- In estate termineranno i lavori per la ristrutturazione del ghe passeggiate per giungere alle abitazioni, è stato ben campanile di Scardevara. L’inaugurazione avverrà pro- ripagato dall’accoglienza ricevuta. Dopo aver cantato, di babilmente durante la sagra di sant’ Anna. ritorno in piazza, per concludere in bellezza e stare ancora A causa dei lunghi tempi necessari per le autorizzazioni, un po’ insieme, si faceva tappa fissa in canonica la fabbrica si è protratta fino a oggi e si dovrà procedere velocemente per concludere i lavori per usufruire del contributo regionale. La spesa prevista è di 57 000 euro (iva esclusa), spesa che la regione coprirà per il 60% circa. I lavori consistono nella sistemazione delle quattro cu- spidi, della banderuola sopra la punta e soprattutto nella pulitura delle quattro facciate. Il campanile ha un notevole valore storico; è costituito infatti da due parti, osservabili anche a occhio nudo. La parte più antica, di età medievale, arriva fino all’altezza della chiesa ed è costituita da sassi e pietre; la parte su- periore, invece, molto più recente venne inaugurata nel 1906 ed è di mattoni. Terra dei fuochi o terra di speranza?

Ottobre 2014: Ronco finisce sui giornali per un’oasi natu- ralistica che in realtà risulta essere un cimitero di rifiuti. Novembre 2015: Ronco nuovamente su giornali e telegior- nali per aree sfruttate come discariche abusive e rifiuti trat- tati in maniera illecita. Oggi, il nome di Ronco all’Adige, evoca un territorio pe- santemente compromesso dal punto di vista ambientale, dove vi sono oasi naturalistiche arse da cromo, nichel, cad- mio e altri veleni. Dove perfino le falde acquifere, fonte di vita per famiglie e aziende, sembrano compromesse e av- velenate. Tuttavia, l’inquinamento ambientale non sembra essere la ferita più grave all’onore della nostra terra. L’inquinamen- to che più fa male è quello delle coscienze. Si è infatti par- lato di sospetti mafiosi, di infiltrazioni malavitose, tutte realtà che mai avremmo pensato di scoprire nel nostro ter- che sembra irrimediabilmente martoriata. Noi non siamo la ritorio. Ma soprattutto si è usata una parola che scuote gli terra dei fuochi, non siamo terra mafiosa, non siamo una animi, che ferisce l’orgoglio, che lacera le coscienze: discarica delle coscienze. Non possiamo arrenderci a que- omertà. “Impossibile pensare che in questi anni nessuno si sto! In questa terra sono nate esperienze di amore e condi- sia accorto di nulla...nessuno ci ha aiutato”, sono queste le visione, di onestà e rilancio che non possono averla lascia- parole usate dagli inquirenti nei confronti di noi Ronchesa- ta indifferente. In questa terra il Beato Giuseppe Baldo ha ni. Parole che fanno vacillare le nostre certezze e sicurezze dimostrato attenzione e cura verso l’umano, in tutte le sue e che ci pongono di fronte a quesiti importanti: cosa pos- sfaccettature, quindi anche quelle ambientali. Questa deve siamo fare noi per cambiare questa situazione? Chi ha la essere e sarà terra di speranza! responsabilità di queste ferite profonde, nella terra e negli Per fare ciò però non è sufficiente far finta di nulla, pensa- animi? Chi le dovrà risanare? re che non sia un problema nostro, aspettare soluzioni da Di fronte a tali riflessioni, quasi provvidenzialmente, ci ha chissà chi. Quindi, che fare? offerto spunti importanti Papa Francesco con la sua ultima Innanzitutto è urgente aprire un dialogo tra tutti coloro che enciclica: “Questa sorella (la terra) protesta per il male che sono responsabili del bene comune della nostra terra e in- le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abu- nescare processi attraverso cui soggetti istituzionali, porta- so dei beni che Dio ha posto in lei... Dimentichiamo che tori di interesse locale e tutti i cittadini di buona volontà noi stessi siamo terra. Il nostro stesso corpo è costituito possano attingere informazioni, confrontarsi sul tema, co- dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il struire progetti e percorsi di recupero ambientale e di ri- respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora...”. Tali parole ci lancio sociale ed economico del paese. I Ronchesani devo- impongono di ripensare il rapporto con il nostro territorio. no sapere cosa è successo, quali sono i reali pericoli per le Ci stimolano a rimettere al centro dell’azione cristiana loro famiglie e collaborare per offrire soluzioni e cambiare un’idea missionaria di tutela della nostra terra, di difesa ciò che finora non è andato. Inoltre, data la gravità dei pro- dei beni che Dio ci ha dato per il nostro sostentamento. Ed blemi e la quantità di risorse che serviranno per ripristinare è da questa rinnovata visione cristiana dell’ambiente che la salubrità della nostra terra, occorrerà attingere altrove, a possiamo far scaturire una speranza anche per una terra diversi livelli. Serviranno competenze e progetti di lungo corso a misura d’uomo e volti a recuperare e reintegrare le potenzialità che la nostra comunità può esprimere. Infine, ciascuno nel suo piccolo dovrà collaborare per una rigenerazione forte e collettiva: chi fa impresa lo faccia nel rispetto della terra da cui trae risorse economiche e umane, chi educa si impegni a formare coscienze rispettose dell’ambiente, chi amministra lo faccia con una visione totale e ineccepibile del bene comune. Per fare tutto ciò però, è prima necessario riflettere sulle responsabilità di ciascuno e fare chiarezza su ciò che è successo. Perciò l’appello è forte e necessario: chi sa parli, coraggiosamente parli e sia fatta verità, senza però dannosi giustizialismi o accuse superficiali. Questo sarà il primo segnale della rinascita di Ronco, il resto lo affidiamo al Signore e alla buona volontà di ciascuno di noi. La Redazione (Dal 01 Gennaio al 10 Dicembre 2015) A cura di Elda Sinigaglia ALBARO RONCO ALL’ADIGE Battesimi (4) Matrimoni (3) Battesimi (18) Meneghini Elias 11.01 Montesano Marica 11.01 Salvoro Luca – Signoretto Debora 23.05 Rossi Filippo 11.01 Danzi Francesca 04.04 Minasi Stefano – Conti Erika 12.09 Lorenzetti Greta 15.02 Marchioro Matilde 27.09 Carbognin Alessandro – Gozzi Martina 05.12 Gordin Giacomo 12.04 Bressan Stoiancio 27.09 Reani Sanja 12.04 Turco Francesco 24.05 Defunti (17) Ciocchetta Stefano 24.05 Ottolini Federico 28.06 Avesano Franco 10.01 Lunardi Assunta 15.07 Brunelli Zoe 28.06 Visentin Rino 27.03 Giovanni 03.08 Busetto Gioele 28.06 Salvoro Bianca 25.03 Tarocco Cisella 03.09 Brunotti Martina 28.06 Marconcini Marcello 11.04 Mantovani Sergio 19.10 Feder Gabriele 30.08 Galiotto Eusebia 21.04 Valerio Lucia 28.10 Giraldini Caterina 30.08 Romio Igino 28.04 Tavella Maria 28.10 Cantachin Serena 30.08 Cisorio Luigia 01.06 Berti Adelino 26.11 Ferriani Eleonora 27.09 Bonadiman Marino 11.06 Bonomo Adolfo 09.12 Reani Thomas 27.09 Andreoli Dario 23.06 Danzi Viola Maria 08.11 Tallon Leonardo 08.11 SCARDEVARA Matrimoni (9) Baldo Matteo – Verzini Laura 25.04 Battesimi (2) Matrimonio (2) Busola Nicola – Bozza Valentina 02.05 Sartori Luca – Andreoli Veronica 09.05 Menegatti Adelaide 24.05 Iozzi Marco – Melotti Federica 11.04 Romio Luca – Ramaro Debora 23.05 Turra Ginevra 08.11 Pelà Matteo – Belluzzo Sabrina 30.05 Bonamini Simone – Lovato Silvia 13.06 Corsini Luca – Dossena Claudia 27.06 Carbini Cristian – Vantin Desirée Bianca 28.06 Defunti (7) Boninsegna Moreno – Biondan Marta 19.09 Stizzoli Guglielmo – Zanuso Tatiana 12.12 Esposito Moreno 20.01 Pasetto Clarina 21.10 Tramonte Maria 03.04 Dall’Ora Paola 14.11 Defunti (34) Regazzini Gaetano 18.05 Ferrari Giancarla 17.12 Walter 19.05 Dal Colle Umberto 10.01 Bianchini Franca 27.01 Salvoro Maria 09.02 Gamba Giovanna 13.02 TOMBAZOSANA Garonzi Romilda 16.02 Stizzoli Aurelio 26.02 Mazzo Franca 04.03 Battesimi (4) Broggio Angelina 30.03 Angero Norma 02.04 Moschin Emily 11.01 Ferro Christian 27.09 Zenari Armando 03.04 Chieppe Gaia 27.09 Moniga Maria Elena 08.11 Meruzzi Giorgio 06.04 Girardi Ottorina 07.04 Agostinelli Maria 11.04 Defunti (3) (dall’11/12/2014 al 31/12/2014) Agnoletto Clara 16.04 Faccio Armida 26.04 Faltracco Renzo 12.12 Rinaldi Loris 20.05 Lanza Adelino 24.12 Stizzoli Leonello 22.05 Lanza Amelia Rita 27.12 Marini Giulietta 01.06 Norma 09.06 Defunti (13) (2015) Fanini Franca 10.06 Guerra Alberto 16.06 Maragna Triestina 18.01 Pagliarini Lina 23.07 Lunardi Attilio 31.01 Orlandi Luigia 23.07 Tarocco Giannina 04.02 Capuzzo Gisella 17.08 Rizzi Pietro 04.02 Bianchini Ottorino 31.08 Fontana Giacinta 02.03 Fabbris Domenico 01.09 Solinas Maria Teresa 10.05 Sambugaro Gimelda 14.10 Rossignoli Antonio 11.05 Lazzarotto Elvira 17.10 Baroni Francesca 18.05 Gianello Norina 23.10 Pilon Ione 24.05 Broccolato Anna Maria 25.10 Bogoni Severina 19.06 Paggiola Nevelina 24.11 Canazza Ada Maria 01.07 Guerra Loretta 29.11 Zamboni Antonio 01.08 Milani Luigi 12.12 Fornasa Albertina 06.09 Rebonato Angelo 24.12 BACHECA MISSIONI PARROCCHIALI: aperte a tutti. Vuol essere occasione per riassaporare questo grande dono che è la vita.  giovedì 11 febbraio: alle ore 20,30 nel sottochiesa di Ronco incontro del CONSIGLIO Pellegrinaggio: dal 4 all'11 aprile pellegrinaggio in PASTORALE UNITARIO con i frati minori per Grecia sulle orme di san Paolo: un'occasione per cominciare ad organizzare le Missioni conoscere più a fondo la vita delle prime comunità parrocchiali cristiane ed un paese ricco di una storia straordinaria come la Grecia.  sabato 5 e domenica 6 marzo: annuncio delle missioni a tutte le messe di tutte le parrocchie PRIME CONFESSIONI: dell'UP. Saranno presenti alcuni padri il 6 marzo nella chiesa di Ronco celebrazione delle missionari. prime confessioni per i bambini del terzo itinerario di  31 marzo ore 20,30:lancio delle commissioni tutta l'Unità Pastorale. che organizzeranno le missioni. RITIRO PASQUALE: PELLEGRINAGGIO GIUBILARE: domenica 20 marzo in chiesa a Ronco ritiro aperto a il 13 febbraio pellegrinaggio dell'Unità Pastorale alla tutti in vista della Pasqua con possibilità delle Porta Santa della chiesa della Madonna della Salute confessioni. di Porto di . PRIME COMUNIONI: FINE SETTIMANA PER FAMIGLIE: a Ronco e ad Albaro saranno il 24 aprile, mentre a il 2-3 aprile a Castelletto di Brenzone un Fine Tomba e Scardevara il primo maggio. settimana rigenerante per coppie, fidanzati e FESTA UNITÀ PASTORALE: famiglie. Sarà con noi Daniele Maffei dell'eremo di Festa dell'Unità Pastorale nella solennità della Caresto. Pentecoste, il 15 Maggio. FESTA DELLA VITA: Festa dei popoli: Venerdì 20 e sabato 21 domenica 2 febbraio festa della vita e dei battezzati. Martedì 31 maggio: chiusura vicariale del mese di Ci saranno momenti specifici per coloro che hanno maggio. battezzato un figlio/a durante il 2013 e proposte