Comune Di Cornedo Vicentino
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REGIONE DEL VENETO Provincia di Vicenza Comune di Cornedo Vicentino Indagine geologica a corredo del progetto per la realizzazione di una rotatoria in Via Maglio di Sopra angolo via Coste nel Comune di Cornedo Vicentino (VICENZA) CIG: Z0E1FD18A9 RELAZIONE GEOLOGICA (D.M. 18 gennaio 2008 / C.M.L.P. 2 febbraio 2009 n°617) Committente: Comune di Cornedo Vicentino Monteviale, ottobre 2017 Dr. Geol. Matteo Collareda La legge sui diritti d’autore (22/04/41 n° 633) vieta la riproduzione ed utilizzazione anche parziale di questo documento, senza la preventiva autorizzazione degli autori. 2 GEOLOGO MATTEO COLLAREDA 1. PREMESSE Su incarico del Comune di Cornedo Vicentino è stata redatta la presente relazione geologica a corredo del progetto di costruzione di una rotatoria in via Maglio di Sopra angolo via Coste, nel comune di Cornedo Vicentino, che richiede l’ampliamento di un rilevato stradale e la realizzazione di un muro di contenimento (Fig. 1 – Corografia alla scala 1:25.000, estratto da I.G.M.). Area in oggetto di studio Fig. 1 Fig. 1 – Corografia alla scala 1:25.000, estratto da I.G.M. Dal punto di vista generale, la presente relazione geologica si propone di valutare le possibili interazioni tra le azioni di progetto e l’ambiente geologico, ed in particolare di: verificare la situazione geologica, geomorfologica e idrogeologica generale dell’area; analizzare le problematiche geologico-tecniche del sito in esame; ricostruire l’assetto stratigrafico del sottosuolo; valutare la risposta sismica di sito; determinare le caratteristiche meccaniche del terreno di fondazione; riconoscere le proprietà del sistema idrogeologico locale; verificare la compatibilità e sostenibilità degli interventi di progetto in relazione alla dinamica delle componenti del territorio di cui ai punti precedenti; fornire i parametri tecnici necessari per la corretta scelta e dimensionamento delle strutture di fondazione future nonché per una corretta progettazione antisismica come espressamente richiesto dalla normativa vigente (Norme Tecniche sulle Costruzioni – D.M. 14 - 01 - 2008). A tal fine è stata eseguita un'indagine sperimentale in sito che ha richiesto l'esecuzione delle seguenti prove: n°2 pove Penetrometriche Medie (DPM), spinte fino alla profondità massima di 1,9 m dal piano campagna locale, per la caratterizzazione stratigrafica e geotecnica dei terreni; n°1 prova Penetrometrica Statica (CPT), spinta fino a ad una profondità massima di 3 m dal p.c. locale, per la caratterizzazione stratigrafica a geotecnica del sottosuolo; Geol. Matteo Collareda – Sede fiscale: Via Lungo Giara n°29, 36033 Isola Vicentina – Tel. 3490567455 – C.F.:CLLMTT76A02I531O – P. IVA:03267380248 – mail: [email protected] – web: studiosisma.com 3 GEOLOGO MATTEO COLLAREDA n°1 Prova Penetrometrica Dinamica Super Pesante (DPSH), spinta fino a ad una profondità di 8,20 m dal p.c. locale, per la caratterizzazione stratigrafica a geotecnica del sottosuolo; n°1 registrazione di rumore sismico ambientale a stazione singola H.V.S.R. (Horizontal to Vertical Spectral Ratio), per la caratterizzazione sismica di sito. Con la LEGGE 24 giugno 2009, n. 77, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile (09G0088) (Suppl. Ordinario n. 99)" - Gazzetta Ufficiale N. 147 del 27 Giugno 2009, entra definitivamente in vigore il Decreto del Ministero delle Infrastrutture 14 gennaio 2008 (supplemento ordinario n. 30 Gazzetta ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2007) recante "Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni". Tale norma introduce il concetto di Stato Limite, ovvero la condizione superata la quale l’opera non soddisfa più le esigenze per le quali è stata progettata e prevede, per la definizione del grado di sicurezza, un approccio di tipo semiprobabilistico, o di primo livello, adottando i cosiddetti coefficienti parziali di sicurezza (CP). Salvo alcuni casi particolari, il concetto di tensioni ammissibili, previsto nel D.M. 11.03.1988, non è più adottabile. Il presente elaborato è stato svolto in ottemperanza al D.M. 14 Gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni”, facendo riferimento alla Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici del 02 Febbraio 2009, n. 617, contenente le istruzioni per l’applicazione delle nuove NTC. Dal punto di vista operativo, l’impostazione metodologica adottata per il presente studio è stata articolata come di seguito esposto: acquisizione ed esame critico degli elaborati progettuali preliminari; rilievo geomorfologico, geologico ed idrogeologico speditivo dell’area; indagine geognostica in sito; elaborazione e interpretazione dei dati sperimentali; analisi della risposta sismica di sito; valutazione della capacità portante del terreno e verifica preliminare dei cedimenti. Le ipotesi e le valutazioni tecniche formulate nel presente elaborato devono essere intese come inquadramento preliminare per il dimensionamento e la valutazione della fattibilità delle opere in progetto. Per la stesura della presente relazione tecnica, oltre a riferimenti d’archivio e bibliografici, sono stati utilizzati i dati sperimentali e le osservazioni derivanti dai rilevamenti e dalle prove in sito eseguite nel mese di settembre dell’anno 2017. 2. INQUADRAMENTO GENERALE DELL’AREA 2.1 Ubicazione e caratteri geomorfologici principali L’area considerata è localizzata nel settore centro-settentrionale del Comune di Cornedo Vicentino, in Via del Maglio di Sopra ad angolo con Via Coste (Fig. 2 - Estratto di ortofoto). Dal punto di vista morfologico, il territorio s’inserisce in una zona di pianura con andamento pianeggiante, ad una quota di circa 197 m sul livello mare ed a una distanza di circa 280 m dal torrente Agno. Geol. Matteo Collareda – Sede fiscale: Via Lungo Giara n°29, 36033 Isola Vicentina – Tel. 3490567455 – C.F.:CLLMTT76A02I531O – P. IVA:03267380248 – mail: [email protected] – web: studiosisma.com 4 GEOLOGO MATTEO COLLAREDA Fig. 2 – Estratto di ortofoto 2.2 Geologia ed idrogeologia generale Questa parte orientale dei Monti Lessini può essere assimilata ad un esteso tavolato debolmente inclinato verso SE, che rappresenta una struttura omoclinale immergente sotto la coltre alluvionale dell’Alta Pianura Padana. Numerose dislocazioni tettoniche, interferendo tra loro in più fasi diacrone, hanno notevolmente influenzato l’assetto idrografico e morfologico del territorio anche in tempi molto recenti (Pellegrini, 1988). L’assetto geologico strutturale è caratterizzato dalla presenza di una faglia principale a carattere distensivo, che separa i Lessini Orientali da quelli Occidentali, denominata “Linea di Castelvero”. Questo lineamento tettonico di età terziaria si attivò alla fine del Paleocene in concomitanza con l’inizio del vulcanismo (Barbieri, 1972; De Zanche e Conterno, 1972). In prossimità del limite Est dei rilievi, in corrispondenza dell'area in studio, si colloca invece l’importante linea Schio-Vicenza, che con andamento NW-SE ha abbassato tutto il settore orientale, attualmente sepolto sotto il materasso alluvionale, determinando una brusca terminazione dei rilievi verso oriente. La successione stratigrafica, presente nei rilievi attorno alla zona di interesse, è costituita dalle formazioni sedimentarie calcaree organogene e dalle vulcaniti basaltiche terziarie, parzialmente mascherate a ridosso dei rilievi dai depositi quaternari, con spessori talvolta metrici. Secondo la legenda della carta, l’area in esame appare caratterizzata da “Depositi fluvio-glaciali prevalentemente ghiaioso sabbiosi”, in prossimità dei rilievi costituiti da formazioni sedimentarie (marne, calcari e calcareniti) e litotipi vulcanici (basalti, ialoclastiti, tufi e brecce d’esplosione). Per quanto concerne l’idrografia troviamo svariati corsi che con andamento N-S diventano affluenti di destra del torrente Agno. La zona di passaggio dal “sistema freatico indifferenziato” a quello multifalde è rappresentato da una porzione di territorio denominata “fascia delle risorgive”, in cui la falda si avvicina gradualmente alla superficie fino ad emergere, formando le tipiche sorgenti di pianura dette risorgive (o fontanili). Geol. Matteo Collareda – Sede fiscale: Via Lungo Giara n°29, 36033 Isola Vicentina – Tel. 3490567455 – C.F.:CLLMTT76A02I531O – P. IVA:03267380248 – mail: [email protected] – web: studiosisma.com 5 GEOLOGO MATTEO COLLAREDA Estratto della Carta Geologica del Veneto alla scala 1:250.000 2.3 Analisi dei Vincoli Dall’analisi delle Cartografie di Progetto del P.A.T. del Comune di Cornedo Vicentino, ed in particolare della Carta dei Vincoli e della Carta delle Fragilità di seguito riportate si evince quanto di seguito esposto. Carta dei Vincoli e delle Tutele L’area oggetto di studio è soggetta ai seguenti vincoli secondo le “Norme Tecniche di Attuazione” del PAT del Comune di Cornedo Vicentino: 1. Art. 8C: Usi civici I beni di uso civico sono inalienabili, inusucapibili e soggetti a vincolo di destinazione agro–silvo–pastorali, il diritto di esercizio degli usi civici è imprescrittibile. I beni di uso civico sono sottoposti a vincolo paesaggistico ai sensi dell’Articolo 142, lettera h), del DLgs. 42/2004 e della LR 22 luglio 1994 n° 31. L’inalienabilità e il vincolo di destinazione dei terreni ad uso civico con destinazione attuale a bosco/pascolo possono essere derogati solo a seguito di specifica autorizzazione della Regione. L’autorizzazione