RELAZIONE ILLUSTRATIVA

FUSIONE DEI COMUNI DI , E , IN PROVINCIA DI

La presente relazione è stata predisposta sulla base degli elementi forniti dai tre Comuni.

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Cernobbio ha 6745 abitanti (al 31 12 2015) ed è il primo centro della sponda occidentale del Lario, confinante con i Comuni di Moltrasio, , Como e , nonché con la Confederazione Elvetica.

Moltrasio, che conta 1607 abitanti al 31 12 2015 e segue a Cernobbio proseguendo verso il centro- Lario, confina con i Comuni di Cernobbio, Carate Urio, , Blevio, Torno, nonché con la Confederazione Elvetica.

Carate Urio, 1171 abitanti al 31 12 2015, ultimo a nord di Moltrasio che partecipa alla fusione, confina con: Torno, Moltrasio, , , e Schignano, nonché con la Confederazione Elvetica. ------I tre comuni ritengono la fusione un’opzione da perseguire per semplificare il quadro istituzionale e i processi decisionali degli enti. Le finalità che si intendono conseguire sono legate alla valorizzazione del territorio, sul quale è presente un patrimonio naturalistico ed artistico di elevato pregio ed unicità e per acquistare maggiore forza rappresentativa presso gli enti sovraordinati. Ulteriori obiettivi a più breve periodo sono la riduzione dei costi di gestione, il miglioramento dell’efficienza complessiva al fine di rendere i servizi più adeguati ai cittadini, la specializzazione del personale. Tutto questo mantenendo adeguate forme di partecipazione e rappresentanza dei cittadini attraverso i municipi, che possono coincidere con gli attuali tre Comuni, e la figura dei Prosindaci. Le tre Amministrazioni segnalano come l’iniziativa della fusione sia partita dal Comune di Cernobbio, l’unico tra i tre enti a non dover obbligatoriamente gestire in forma associata servizi e funzioni, in quanto consapevole del valore aggiunto portato dalla costituzione di un nuovo e più grande comune, che arriverebbe a superare di poco i 9500 abitanti. Nel seguito del presente lavoro vengono presentati una serie di elementi elencati dalle tre Amministrazioni a supporto della scelta della fusione e, a seguire, vengono illustrati alcuni aspetti delle realtà territoriali, paesaggistiche, demografiche, sociali ed economiche dei tre comuni. Una seconda sezione è invece dedicata ad un approfondimento, presentato dai comuni stessi, della fattibilità tecnica della fusione.

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Punti di forza e di possibile attenzione relativi alla proposta di fusione

Sono punti di forza della creazione di un unico ente locale:  la possibilità di fornire servizi più qualificati per gli utenti, utilizzando al meglio le professionalità dei dipendenti dei comuni  la realizzazione di economie di scala, sia a breve termine (si pensi alla riorganizzazione dei settori dell’ente e di conseguenza alla riduzione complessiva delle posizioni organizzative), sia a lungo termine (si pensi alla maggiore forza contrattuale nelle procedure di appalto)  la possibilità di assolvere all’obbligo normativo della gestione associata dei servizi in modo semplificato (rispetto alla gestione di 10 convenzioni diverse o con enti diversi e con conseguenti ricadute sui bilanci interni)  una maggiore flessibilità nella gestione e nell’utilizzo del personale, che farebbe capo ad un unico datore di lavoro  la possibilità di sfruttare le sinergie in atto rispetto ai servizi già unificati e con riferimento agli ambiti sovra comunali di riferimento  Inoltre, la creazione di un unico ente comporterebbe una contribuzione straordinaria statale per un periodo di dieci anni.  Opportunità Si segnalano:  la specializzazione professionale che i dipendenti potrebbero raggiungere, limitando il proprio lavoro ad un settore più specifico e meno ampio  la migliore organizzazione funzionale del personale  la possibilità di accedere a maggiori finanziamenti esterni, nonché il conseguimento di punteggi di favore nel caso di partecipazione a bandi regionali (ai sensi dell’art. 20, co. 4 della L.R. 19/2008)  una pianificazione urbanistica maggiormente omogenea sul territorio, che faciliti il rapporto con i professionisti, le imprese ed i cittadini.

Possibili aspetti di attenzione Un processo di fusione può comportare, soprattutto in una prima fase, difficoltà gestionali, quali:  la gestione dei trasferimenti di personale e risorse, con contrattazione decentrata e ridefinizione dei ruoli di responsabilità apicale  l’omogeneizzazione dei procedimenti nonché dei processi informatici degli enti

Occorrerà altresì tenere in considerazione:  armonizzazione regolamentare e tributaria  diversa dislocazione degli uffici comunali  costi relativi all’attivazione di un nuovo ente, collegati anche alla redazione di un nuovo strumento urbanistico e di tutti gli strumenti attuativi collegati ad esso

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SEZIONE PRIMA: IL CONTESTO DEI TRE COMUNI INTERESSATI ALLA FUSIONE

Elementi geografici Le tre Amministrazioni pongono in evidenza come i territori dei tre Comuni stessi siano ricompresi nel piano territoriale di coordinamento provinciale nell’ambito territoriale n. 3 “Lario Intelvese”, che comprende , , Brienno, Carate Urio, Casasco d’Intelvi, Castiglione d’Intelvi, Cerano d’Intelvi, Cernobbio, , , , Laglio, , Lanzo d’Intelvi, , , Moltrasio, , Pellio Intelvi, , , Ramponio Verna, , San Fedele Intelvi, Schignano e all’interno dei quali un ruolo di comuni “polo attrattore” viene attribuito a Cernobbio, Lanzo d’Intelvi, Lenno e San Fedele Intelvi. Gli ambiti sono connotati da elementi di omogeneità socio-economica e geografica e di sviluppo urbanistico-territoriale; all’interno di ogni ambito sono individuati i centri urbani di rilevanza sovracomunale - poli attrattori, corrispondenti a quei Comuni che, per il loro ruolo di “centralità” storica, per condizioni di accessibilità e dotazione di funzioni e servizi esistenti e potenziali, rappresentano una “polarità” rispetto ad un ambito territoriale di riferimento. Brevi cenni sugli aspetti paesaggistici I tre comuni appartengono a quella parte del territorio lariano che si caratterizza con particolare evidenza per gli aspetti naturalistici ed artistici, che richiamano turisti da tutto il mondo e che hanno ispirato personalità come (e solo per citarne alcuni) Goethe, Stendhal, Vincenzo Bellini e Manzoni. Il ramo occidentale del lago, in particolare, è costellato di splendide dimore. L’ambito in cui si posizionano i tre comuni appartiene al “basso Lario”, porzione di territorio esteso da Argegno fino a Cernobbio, compresi i versanti sovrastanti i paesi e i versanti che scendono verso il confine svizzero. Le parti montuose sono costituite prevalentemente da boschi, ad esclusione di piccoli alpeggi ancora utilizzati e rifugi sulla cresta. Solo la zona del Monte Bisbino presenta una maggiore antropizzazione con baite con funzione turistica, così come i nuclei rurali sopra Moltrasio e Carate Urio. I paesi veri e propri si sviluppano prevalentemente lungo le rive del lago e lungo la Nuova Regina. Queste zone presentano una forte connotazione turistica. Le aree urbanizzate si concentrano principalmente lungo le rive del lago di Como e la marcata vocazione turistica ha consentito una espansione di questi centri a partire dal XIX secolo Accanto a borghi rivieraschi sviluppatisi a partire dagli antichi insediamenti di pescatori e barcaioli che ora sono diventati fulcro di una fiorente attività turistica e recettiva, le parti alte dei tre territori hanno visto lo sviluppo di centri abitativi dedicati storicamente alle attività dell’agricoltura e dell’allevamento, ora per lo più caratterizzate da zone residenziali ad alta antropizzazione. Anche il territorio montano, interessato da baite e sporadici nuclei abitativi, rappresenta un continuum che riflette lo sviluppo parallelo dei tre Comuni. Il territorio dei tre enti si colloca in un ambito geografico tipicamente pedemontano, che si sviluppa, da nord a sud, lungo un gradiente altimetrico ed ecosistemico diversificato, racchiuso dal lago da una parte e dalla montagna dall’altro. Attraversati dall’asse stradale della ex Strada Statale 340 “Regina” (ora SP340), i tre Comuni condividono questa importante e strategica via di comunicazione, che ha segnato lo sviluppo del territorio, trasformato nel tempo da luogo rurale a centro produttivo e turistico.

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Breve descrizione generale e paesaggistica, aspetti storici e patrimonio culturale

Cernobbio Il comune di Cernobbio si estende su una superficie di 11,72 Kmq, posta ad una quota sul livello del mare variabile tra 199 e i 1.325 m (con un escursione altimetrica complessiva pari a 1.126 m). Il comune ha una densità di 584,4 abitanti per Kmq. Il territorio è suddiviso in diversi nuclei abitati, tra cui: Garzegallo, Madrona, Scarone, Piazzola, Pievenello, Duello, Alpetto Gombèe, Casnedo con Stimianico, Piazza Santo Stefano (Olzino, Gentrino, Nolcino, La Valle), Rovenna (Toldino, Stomaino, Porgino, Stravalle), Garotto, S. Andrea, Vergello, S. Giuseppe e Mornello. L’economia di Cernobbio si fondava un tempo sulla filatura della lana, della seta e sulla produzione della carta, oggi soprattutto sul turismo, grazie anche alla presenza del lago e delle sue ville. La più celebre è Villa D'Este, progettata secondo una tradizione non documentata da Pellegrino Tibaldi (1569), più volte modificata fino ad assumere l’attuale conformazione, all’epoca della trasformazione in albergo (1873). Altre ville di particolare rilievo sono: Villa Pizzo, la più antica, formata da due edifici risalenti al XVI secolo che sorgono in uno splendido parco; , circondata da un esteso parco secolare in cui sorge anche Villa Nuova, oggi Gastel, eretta nel primo Ottocento dalla trasformazione del soppresso monastero medioevale delle Benedettine, che sorge all'ingresso di Cernobbio; Villa Lazzaroni-Mira, oggi sede della Posta; la settecentesca Villa Besana Ciani, fra la via Enrico Besana e la Riva; Villa Bolognini, presso la Riva edificata intorno alla metà dell’Ottocento in zona chiesa S. Vincenzo; la coeva Villa Lejnati (oggi Allamel), fra la Riva e la Chiesa S. Vincenzo; Villa Bernasconi, di proprietà comunale, in stile liberty, dell’architetto Alfredo Campanini, che sorge all’ingresso di Cernobbio; Villa Belinzaghi, di ispirazione neoclassica, risalente al 1860 ed il coevo villino Cima, all’interno del parco di Villa d’Este. Occorre altresì menzionare la secentesca Chiesa di San Michele Arcangelo, che sorge nella frazione di Rovenna, all’interno della quale si trovano una croce processionale romanica e un altare barocco di G. Battista Barberini, l’Oratorio della Vergine delle Grazie, al cui interno si conserva un dipinto raffigurante l'Immacolata Concezione, e la Chiesa di San Vincenzo, la cui facciata realizzata in stile Barocco risale alla seconda metà dell’Ottocento (custodisce un altare in stile Barocco con sculture di legno intagliato e dorato e un paliotto in gesso colorato). Si segnala anche lo storico santuario della Vergine del Bisbino, che conserva un simulacro in marmo della Madonna del XVI secolo, risalente all’epoca del nucleo originario della chiesa, e la parrocchiale di Casnedo, eretta all’inizio dell’Ottocento dopo la soppressione del monastero delle Benedettine, di cui conserva diverse opere d’arte. Fra i numerosi edifici religiosi minori sparsi sul territorio sono inoltre da segnalare l’Oratorio della Vergine delle Grazie in Cernobbio, al cui interno si conserva un dipinto secentesco della scuola del Morazzone raffigurante l’Immacolata Concezione, l’Oratorio secentesco dell’Asnigo (monumento nazionale) e quello settecentesco dell’Addolorata, in località Olzino, che conserva una pala d’altare di Giuseppe Mazza. Di particolare rilevanza storica il nucleo originario della Cernobbio a lago, con l’insieme delle abitazioni rinascimentali di piazza Castello. Diverse le testimonianze storicoartistiche di natura civile, quali l’imbarcadero liberty della Navigazione e i monumenti della Riva. Un’area significativa dal punto di vista dell’archeologia industriale, in relazione sia all’impianto urbanistico, sia alla presenza di elementi distintivi (edifici, ciminiere, mulini), si estende tra le frazioni di S. Giuseppe in Cernobbio e la Val . Con decreto del Presidente della Repubblica del 24 maggio 2005 al Comune di Cernobbio è stato concesso il titolo 5

di Città per la sua rilevanza, non solo nazionale: infatti ogni anno Cernobbio, nel mese di settembre, diviene luogo di incontro del forum Ambrosetti, un meeting noto a livello internazionale in cui Capi di Stato e di Governo, massimi rappresentanti delle istituzioni internazionali, Ministri, premi Nobel, imprenditori, manager ed esperti di tutto il mondo si riuniscono per confrontarsi sui temi di maggiore impatto per l’economia globale e la società nel suo complesso.

Moltrasio

Il comune di Moltrasio (225 m slm - 1.150 m slm), si trova nella parte nord-occidentale della Provincia di Como ed é composto da numerose frazioni abbarbicate sulle pendici del Monte Bisbino, sul versante verso il lago tutto esposto a solatio: fra le principali, Tosnacco é a quota più alta; il Borgo, sede del Municipio e della Parrocchiale, é a mezzacosta; San Rocco si affaccia sul lago. La presenza delle cave, da cui si estrae una rinomata pietra calcarea da costruzione, ha costituito nel tempo un'importante fonte economica di sostentamento per la popolazione locale fornendo lastre di pietra usate per ricoprire i tetti delle case e poi esportate in tutte le località circostanti. Denominata appunto "il Moltrasio", la pietra é un calcare grigio risalente al periodo giurassico, facile da tagliare, ed è stata utilizzata dai Magistri comacini per realizzare monumenti dell'età romanica. É infatti subito dopo l'anno mille che Moltrasio vive il suo periodo di maggior splendore. É in questo periodo che vengono realizzati i monumenti più antichi del paese, ovviamente con funzione religiosa, quali la chiesa di Sant'Agata, nominata in una carta di vendita del 1197. Incerta anche la data di costruzione della chiesa di San Martino, la cui esistenza é già documentata in un atto notarile del 1207. Di fronte all'edificio sacro sorgeva invece il municipio. La sua sponda si è anch’essa popolata, nel corso dei secoli, di ville e personaggi famosi, quali il musicista Vincenzo Bellini, che soggiornò in Villa Scalvi, dove compose anche alcune delle sue opere e dove visse un lungo periodo che lo portò a comporre le più celebri arie, come La Straniera e La Sonnambula, anche grazie al sodalizio con la sua interprete preferita, Giuditta Pasta, che risiedeva nella sua villa di Blevio, sull’altra sponda del lago. La marchesina Giuseppina Raimondi, dopo la rottura del suo matrimonio con Giuseppe Garibaldi, per molto tempo abitò nella villa "Il Casino". Mentre Villa Passalacqua, ricca di opere d'arte, é sicuramente la dimora più prestigiosa; la casa "alla Punta" ha ospitato Anna Maria Berthier, duchessa di Piacenza e principessa di Wagram. Villa Le Rose, invece, famosa per i suoi giardini, ha ospitato per una breve vacanza Winston Churchill.

Carate Urio

Il territorio del comune di Carate Urio è compreso tra i 199 e i 1.351 metri sul livello del mare ed ha una superficie pari a 689,00 Ha (ettari), è geograficamente collocato lungo la sponda occidentale del Lario, anch’esso importante paese rivierasco della Comunità Montana “Lario Intelvese”. La struttura urbana è storicamente riconducibile al sistema interrelato delle frazioni lacuali (Carate, Urio), con le principali località di mezza costa (Cavadino, Chiesa e cimitero di Santa Marta, Sassello). Con la realizzazione nel 1962 della variante alla S.S. n. 340, la cosidetta “Pizzo Torriggia”, tale assetto territoriale ha subito necessariamente una “stratificazione” per fasce orizzontali: la prima, spondale, innervata sulla Vecchia Regina dove la sequenza delle ville e delle darsene ha ricostituito la continuità con l’acqua; la seconda, di appoggio, costituito dai nuclei di 6

antica formazione e dal tessuto urbano progressivamente insediatosi a valle della Regina Nuova, soprattutto lungo la direttrice di via Santa Marta, saldatura verticale della mobilità sovracomunale; la terza, a monte della S.S. n. 340, contrassegnata precipuamente dalla frazione storica di Cavadino protetta in quota dalla chiesetta di Santa Trinità, dal complesso monumentale di Santa Marta (Chiesa e Cimitero), dall’insediamento del Sassello e, più a nord, dalla zona artigianale e dal recente impianto edilizio residenziale convenzionato. L’area di maggiore attrattività è posta lungo la direttrice della vecchia strada Regina, che intercetta, procedendo da ovest: 1) Il compendio del Castello di Urio, contermine al sito storico della chiesa dei S.S. Quirico e Giulitta, con le connesse attività didattico – educative e sportivo – ricreative, nonché l’imbarcadero della Navigazione Lariana; 2) L’ex-immobile scolastico, munito di autosilo multipiano e campo polifunzionale coperto, con il sottostante belvedere a lago, che funge da riferimento civico, associativo e culturale; 3) La Chiesa dei S.S. Giacomo e Filippo, a Carate, e la piazza antistante, unitamente al complesso civico, sede del Comune e dell’ufficio postale; 4) Il posteggio e l’attracco natanti, in località S. Bernardo presso il confine con il comune di Laglio e l’area ove è stato realizzato il recupero abitativo dell’ex albergo Larius. COMPLESSI ARCHITETTONICI DI RILIEVO Castello di Urio, villa con accesso a lago e circondata da un vasto parco, Chiesa dei SS. Giacomo e Filippo, parrocchiale fondata nel 1537, con interno barocco mosso da stucchi, freschi, scagliole e tele. Chiesa dei SS. Quirico e Giulitta, romanica, che si affacciava, con i suoi due campanili originari, con un sagrato ombreggiato da platani, direttamente sul lago (la parrocchiale fu rifatta con aspetto rinascimentale, un campanile fu demolito mentre il superstite, ristrutturato, ha mantenuto i due ordini di bifore). Santuario di S. Marta, raggiungibile grazie ad una gradinata affiancata dalle 14 cappelle della Via Crucis realizzate nel 1752. CENNI DI STORIA LOCALE Carate e Urio hanno origini comuni e molto antiche, come testimoniano le tombe galliche e le epigrafi romane rinvenute nel compendio durante il XIX secolo. Analogamente alle vicende che hanno interessato nel tempo il territorio del lago, famiglie nobili costituirono il proprio feudo nelle due località, per realizzarvi sontuose dimore e parchi scenografici Alberghi e ville hanno nel tempo ridisegnato il paesaggio, oltre al già citato Castello di Urio (Centro Studi Internazionale), si menzionano la Villa Italia e la Villa dei Cedri.

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Aspetti demografici

La popolazione complessiva del nuovo ente sarebbe di 9526 abitanti, come da prospetto seguente: Cernobbio Carate Moltrasio NUOVO Urio COMUNE Totale popolazione 6745 1171 1610 9526 aggregata

Di seguito vengono riportati grafici relativi all’andamento demografico della popolazione residente nei tre comuni dal 2001 al 2015. (Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno).

CERNOBBIO: 6745 abitanti al 31 12 2015

Si rileva che dal 2007 vi è stata una riduzione costante del numero degli abitanti, ormai quasi assestata sui medesimi valori dal 2011.

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MOLTRASIO 1610 abitanti al 31 12 2015

Anche il Comune di Moltrasio, da circa tre anni, è assestato su valori inferiori a quelli registrati agli inizi degli anni 2000.

CARATE: 1171 abitanti al 31 12 2015

Il comune di Carate Urio, dal 2007, perde costantemente residenti. I tre enti hanno quindi visto un picco massimo di popolazione negli anni precedenti (Moltrasio nel 2003, Cernobbio e Carate Urio nel 2007), a cui è seguita una lenta ma progressiva discesa, non ancora arrestata nei comuni di Cernobbio e di Carate Urio. Uno degli obiettivi della fusione è inoltre di contribuire a contenere la diminuzione demografica e contrastare in certa misura l’attuale contingenza economica, che caratterizza molti piccoli centri italiani, rendendo maggiormente attrattivo il territorio in termini di servizi offerti e potenzialità economiche.

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Considerando il flusso migratorio della popolazione nei tre enti dice che a Cernobbio le iscrizioni e le cancellazioni operate dall’anagrafe sono praticamente equivalenti e si attestano a circa 300 movimenti annui; gli altri due enti, in quanto minori, registrano circa 70 movimenti a Moltrasio e tra i 50/60 Carate. Il flusso migratorio è significativo nei tre enti anche per la vicinanza con la Svizzera e la necessità per i frontalieri di stabilire la residenza vicino al confine.

Movimento naturale della popolazione L’andamento del saldo naturale (la differenza tra nascite e decessi in un anno) dei tre enti è in negativo; il Comune di Cernobbio ha, tra i comuni della Provincia di Como superiori a 5.000 abitanti, il più basso tasso di natalità. I sottostanti grafici mostrano il saldo naturale dei tre comuni.

CERNOBBIO

Saldo 2015: - 49 MOLTRASIO

Saldo 2015: - 9

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CARATE URIO

Saldo 2015: -6

L'analisi della struttura per età della popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni, anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Il progressivo invecchiamento della popolazione e l’ampliamento della forbice tra nuovi nati e decessi impone una riflessione sui servizi che in futuro i tre Comuni dovranno offrire ai loro cittadini. Un aumento delle richieste di intervento e supporto da parte della popolazione anziana e la contemporanea diminuzione di forze lavorative ed economiche dall’altra spinge a creare sinergie sempre più stringenti, per ottimizzare le economie di scala dei servizi essenziali, che rappresentano la natura stessa del Comune come prima entità territoriale che risponde alle necessità quotidiane dei cittadini. Seppur esistano forme di collaborazione in atto e attuabili, le tre Amministrazioni segnalano che solo una perfetta integrazione degli uffici e del personale, in via di riduzione a causa del blocco delle assunzioni e del turn-over, potranno in futuro garantire un adeguato livello di servizi. Ciò consentirebbe di accentrare i processi e localizzare gli interventi provvedendo ad una distribuzione ponderata degli uffici e dei servizi in base alle quantità e peculiarità dei servizi offerti. Cernobbio ha un progressivo incremento dell’età media, ora assestata a 47,5 anni. Moltrasio e Carate Urio presentano dati simili a Cernobbio, con superamento dell’età media della popolazione rispetto al dato nazionale pari a 44,6 (Moltrasio 48,9 anni, Carate Urio 47,9).

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Analisi della struttura per età della popolazione Le tabelle relative allo sviluppo demografico dei comuni evidenziano una sostanziale omogeneità in ordine alla diverse fasce di età della popolazione che porta a ritenere simili anche le esigenze in termini di servizi da soddisfare.

Cernobbio

Carate Urio

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Moltrasio

Popolazione straniera

Gli stranieri residenti a Cernobbio al 1° gennaio 2016 sono 450 e rappresentano il 6,7% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dallo Sri Lanka con il 14,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalle Filippine (9,8%) e dalla Romania (8,4%).

Gli stranieri residenti a Moltrasio al 1° gennaio 2016 sono 75 e rappresentano il 4,7% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 14,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio.

Gli stranieri residenti a Carate Urio al 1° gennaio 2016 sono 55 e rappresentano il 4,7% della popolazione residente, con provenienza prevalente dalla Svizzera, dal Senegal e dal Regno Unito (ciascuna con il 9,1 % di tutti gli stranieri presenti sul territorio).

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Contesto territoriale

L’estensione territoriale dei tre enti è la seguente: CARATE NUOVO CERNOBBIO MOLTRASIO URIO COMUNE SUPERFICIE (in Kmq) 11,72 6 8,9 26,62

Il nuovo comune avrebbe, quindi, un’estensione territoriale significativa, con una densità abitativa pari a 357,85 abitanti /Km., inferiore alla media provinciale, assestata a 469 (dati 2014) L’altitudine massima raggiunge i 1.351 mslm, mentre l’escursione altrimetrica maggiore è di 1.152 m.

Risorse idriche e strade: 14

CARATE CERNOBBIO MOLTRASIO URIO RISORSE Laghi 1 1 1 IDRICHE Fiumi e torrenti 3 2 1

Statali 2 2 3 Provinciali 2,85 2 3,2 STRADE Comunali 35,5 2 9 (in Km) Vicinali 0 0 12 Autostrade 0 0 0

La conformazione orografica dei tre comuni rende possibile la tracimazione di valletti a carattere torrentizio, configurando quindi un potenziale rischio idrogeologico su tutto il territorio. I territori dei comuni di Cernobbio, Moltrasio, Carate Urio ricadono dal punto di vista sismico nella zona 4 (zona a bassa sismicità)

Per quanto riguarda lo stato della pianificazione urbanistica segnalato dai tre Comuni: CARATE CERNOBBIO URIO MOLTRASIO Piano di Piano di Strumento urbanistico Governo del Governo del Territorio Territorio Data di approvazione 23/03/13 04/08/10 28/03/13 adottata 24/06/2015 Varianti generali 20/09/16 Comunità Comunità Comunità Appartenenza a Comunità Montana/Parchi Montana Lario Montana Lario Montana Lario Intelvese Intelvese Intelvese Appartenenza Consorzio Forestale X X X PRIC X - X Piano cimiteriale - X - Piano zonizzazione acustica X - X Piano sottoservizi PUGSS X - - Piano parcheggi X - - Piano commerciale - - - Altri piani

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Tessuto economico dei tre enti Le tre Amministrazioni segnalano che i dati delle attività economiche del territorio sono tratte dalle banche dati in possesso della Camera di Commercio di Como, relativi sia alla presenza degli addetti sul territorio e riferiti al 2013, sia al censimento dell’industria del 2011.

Archivio: Unità locali con addetti-dettaglio comunale, Dicembre 2013 - Fonte: SMAIL Como - Numero di unità locali con addetti per comune

Unità locali con addetti CERNOBBIO 562 CARATE URIO 77 MOLTRASIO 88

Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 di cui di cui di cui COMUNI Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti dipen dipendenti dipendenti denti CERNOBBIO 466 1.395 877 458 1.426 916 455 1.389 881 CARATE URIO 63 100 31 63 116 52 64 118 52 MOLTRASIO 82 188 90 82 228 129 79 227 131

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Cernobbio – Censimento 2011

Attività industriali 107 unità locali 728 addetti 36,71% della forza lavoro occupata Attività di servizio 115 unità locali 257 addetti 12,96% Attività 36 unità locali 244 addetti 12,30% amministrativa Altre attività 202 unità locali 754 addetti 38,02%

Risultano occupati complessivamente 1.983 individui, pari al 29,77% del numero complessivo di abitanti del comune.

Turismo: 11 esercizi alberghieri con 359 camere e 22 suites

30 ristoranti di cui 2 etnici

1 Agenzia di viaggio

Ufficio informazioni e di Accoglienza Turistica

Centro Espositivo “Villa Erba”

Carate Urio – Censimento 2011

Attività industriali 26 unità locali 55 addetti 42,9% della forza lavoro occupata Attività di servizio 9 unità locali 12 addetti 9,38% Attività 4 unità locali 8 addetti 6,25% amministrativa Altre attività 39 unità locali 53 addetti 41,41%

Risultano occupati complessivamente 128 individui, pari al 10,59% del numero complessivo di abitanti del comune.

Turismo: 2 esercizi alberghieri con 17 camere

2 affittacamere con 8 camere e 16 posti letto

1 rifugio

4 ristoranti

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Moltrasio – Censimento 2011

Attività industriali 35 unità locali 103 addetti 30,84% della forza lavoro occupata Attività di servizio 18 unità locali 45 addetti 13,47% Attività 18 unità locali 78 addetti 23,35% amministrativa Altre attività 38 unità locali 108 addetti 32,34

Risultano occupati complessivamente 334 individui, pari al 18,89% del numero complessivo di abitanti del comune.

Turismo: 2 esercizi alberghieri con 107 camere e 2 suites

1 rifugio con 10 posti letto

5 ristoranti

Stabilimenti balneari

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I dati ISTAT riferiti all’anno 2014 dimostrano che i tre Comuni hanno un reddito medio significativo rispetto al reddito medio provinciale, classificandosi, rispettivamente: Carate Urio al secondo posto con euro procapite 22.400 Moltrasio al terzo posto con euro procapite 20.078 Cernobbio al quarto posto con euro procapite 19.953

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Per quanto riguarda, invece, la diffusione di punti erogatori di servizi pubblici e di strutture sul territorio, la seguente tabella mostra come a Cernobbio vi sia una maggiore presenza di servizi per i cittadini che saranno di utilità anche nella prospettiva del Comune unico.

CARATE CERNOBBIO MOLTRASIO URIO Asili nido n.1 per posti 39 0 Scuole materne statali n.1 per posti 50 0 1 per posti 48 Scuole materne private n. 2 per posti 108 0 Scuole elementari n.2 per posti 297 0 1 per posti 80 Scuole medie n.1 per posti 218 0 0 Strutture residenziali n1 0 0 per anziani Farmacie comunali 0 0 0 Farmacie non comunali 2 1 1 Esistenza depuratore 0 SI SI Aree verdi, parchi, 6 1 3 giardini Punti luce illuminazione 1120 450 396 pubblica esistenza isola 1 0 0 ecologica Veicoli 10 2 5 STRUTTURE Personal computer 46 9 13 SUL Ambulatori medici di 5 1 1 TERRITORIO base Ambulatori medici 3 0 0 privati Ambulatori diagnostici 3 0 0 riabilitativi Sede CRI 1 0 0 Ambulatori veterinari 1 0 0 Banche 4 1 0 biblioteche 1 1 1 Caserme Carabineri 1 0 0 Cimiteri 4 2 1 Mercati 1 0 0 Poste 1 1/2 1/2 Stazionamento Taxi 1 0 0 Pontili pubblici 1 1 1 1(affidata ad Strutture sportive 1 associazioni Palestre 2 (scolastiche) 0 1 Attracchi lacuali 2 1 2 pubblici

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Turismo locale Il territorio dei tre comuni ha una connotazione fortemente turistica, la fusione potrà rilanciare il brand turistico del basso Lario, partendo da una realtà già strutturata e che, nel comune più piccolo e distante dal capoluogo, Carate Urio, può essere solo incrementata. In particolare il comune di Cernobbio ha una vocazione prevalentemente turistica, da quanto emerge dagli studi sul turismo della Camera di Commercio di Como e come risulta dai dati che seguono. Arrivi e presenze complessive in provincia di Como. Graduatoria delle principali località turistiche e resto del territorio: 1° semestre 2013/2015

2013 2014 2015 N. Paesi Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

1 COMO 90.552 191.224 92.486 197.428 104.634 217.324

2 13.575 50.925 15.559 57.210 14.059 56.142

3 27.952 100.354 26.985 98.026 26.829 98.816

4 BELLAGIO 26.256 67.016 29.275 73.340 31.744 79.577

5 20.800 59.734 21.483 59.790 23.787 64.308

6 9.639 32.332 10.817 38.663 10.503 37.708

7 CERNOBBIO 20.345 45.245 20.986 47.696 22.828 50.478

RESTO DELLA 228.418 413.933 206.601 418.171 198.051 433.848 PROVINCIA TOT. 437.537 960.763 424.192 990.324 432.435 1.038.201 PROVINCIA

Le stagioni turistiche di Cernobbio registrano un andamento favorevole della clientela italiana, anche se permane una vocazione prettamente internazionale (gli ospiti stranieri rappresentano oltre l’80% del totale). La provincia di Como è un territorio connotato da un alto livello di ospitalità turistica, la quale viene misurata dal numero di posti letto offerti rispetto ai cittadini residenti. I turisti lariani hanno

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complessivamente a disposizione quasi 6 letti ogni 100 abitanti; il dato regionale è intorno a 3,4 posti letto. Disaggregando il dato provinciale, Cernobbio è in grado di mettere a disposizione 12 posti letto ogni 100 abitanti. L’offerta turistica del capoluogo Como è di 3,7 letti ogni 100 residenti. Quindi Cernobbio si pone sopra il dato medio regionale, ma al di sotto di altri importanti centri turistici del lago. In ogni giorno dell’anno si registrano mediamente in provincia di Como 1,2 pernottamenti di turisti italiani ed esteri ogni 100 abitanti. Disaggregando questo dato, emerge che Moltrasio ha contato mediamente 59 pernottamenti ogni 100 residenti (secondo comune in Provincia), Cernobbio 5. ELIMINARE TABELLA SOTTOSTANTE (DATO TROPPO VECCHIO)

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Il dato sopra illustrato non tiene conto, però, della presenze turistiche nelle strutture ricettive non alberghiere (bed and breakfast, case vacanze, affittacamere) che nel corso dell’ultimo biennio hanno avuto uno sviluppo notevole nel territorio cernobbiese (7 B&B, 1 Agriturismo, 6 affittacamere e 18 casa vacanze). La realtà di Cernobbio è caratterizzata anche dalla presenza di strutture alberghiere di extra lusso che portano sul territorio un turismo di alto livello, con una capacità di spesa interessante di cui, in parte, traggono profitto pure esercizi pubblici e commerciali del territorio.

CERNOBBIO CULTURA E TURISMO Il comune di Cernobbio ha dimostrato nel corso degli anni vivacità e dinamismo culturale e continua a dare prova di una capacità unica di attuare strategie di integrazione per lo sviluppo turistico-culturale su scala più ampia. Il Comune di Cernobbio ha preso parte a numerosi progetti associati, tra i quali i tre Comuni segnalano:

● Progetti ancora in corso:  Protocollo di adesione e d’intesa alla “Route Européenne de l’Art Nouveau” (nell’ambito del Primo Programma europeo a favore della cultura, 2000-2004) ● Progetti chiusi:  Accordo quadro di sviluppo territoriale, promosso da Regione Lombardia ai sensi della l.r. 14 marzo 2003, n. 2 per la realizzazione degli interventi riguardanti: “La valorizzazione culturale del Lago di Como e in particolare dell’area dei Magistri Comacini”  Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera 2007-2013, Piano Integrato Transfrontaliero Saperi Alpini (SAPALP,) composto dal seguente Progetto Ordinario: “Cultura Alpina: saper valorizzare il territorio”  POR FESR 2007-2013 – Asse IV, Linea d’intervento 4.1.1.1 P.I.A. Ecolarius  Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera 2007-2013, Progetto Ordinario: “Turismo Alpino: saper fruire il territorio in modo sostenibile”  Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera 2007-2013, Progetto Ordinario: “I cammini della Regina. Percorsi transfrontalieri legati alla Regina” Tutti i progetti attuati e in corso di attuazione rivolgono particolare attenzione alla riduzione dell'impatto ambientale, alla promozione di soluzioni di "mobilità sostenibile" e di forme integrate di progettazione. Il target di riferimento principale sono le famiglie, con una particolare attenzione per il turismo sensibile alle tematiche della protezione e della tutela del patrimonio paesaggistico e culturale.

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SEZIONE SECONDA: FATTIBILITA’ TECNICA DELLA FUSIONE

Dopo aver fornito alcuni dati di contesto, in questa sezione le tre Amministrazioni hanno preso in esame alcune dimensioni organizzative e tecniche, per fornire elementi a supporto della valutazione sulla fattibilità organizzativa della fusione. –Personale ed organizzazione –Rapporti in atto tra i tre enti –Sistemi informativi –Bilanci, imposte e tributi - Aspetti economici della fusione -Linee guida per la fusione - Osservazioni conclusive

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Personale ed organizzazione

COMUNE DI CERNOBBIO

Struttura organizzativa suddivisa in aree. L’attuale sistema organizzativa prevede sei aree, strutturate a loro volta in servizi, come unità organizzativa minima di contatto con l’utenza/espletamento pratiche. Area Area Area Corpo Area Servizi Area Risorse Cultura e Polizia Amministrativa alla Territorio Finanziarie Tempo Libero Locale Persona Programma Segreteria e zione Demografici Istruzione e Sicurezza e Urbanistica ufficio staff al finanziaria e leva ed diritto allo Controllo del ed edilizia Sindaco gestione elettorale studio Territorio bilancio Conservazio Protocollo e Cultura, ne e Affari Generali Economato deposito biblioteca, Sviluppo Viabilità ed Istituzionali atti archivio Infrastruttu re

Carta U.R.P. e Tutela ed Segnaletica Notifiche atti Patrimonio sconto Comunicazion Igiene Stradale benzina e Ambientale

Servizi collegati Attività di Tutela commercio su Servizi Giovani, sport Montana aree pubbliche Asilo Nido Tributi Sociali e tempo libero ed Aree ed Verdi autorizzazioni PS e varie

Trasporti e Protezione mobilità, Personale Turismo Civile occupazioni suolo pubblico

Informatica e Qualità SUAP CED

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Al vertice di ciascuna area è posto un titolare di posizione organizzativa designato con decreto del Sindaco ai sensi degli artt. 107 e 109 del D.Lgs 267/2000. Il personale apicale è inquadrato in categoria D1 giuridica, fatti salvi i responsabili della Polizia locale e dell’area Territorio, inquadrati come D3 giuridico. Tre responsabili sono laureati: il responsabile del Finanziario (dottore in Economia e commercio), il responsabile della Cultura (dottore in Lettere classiche) ed il responsabile dell’area Territorio (dottore in Ingegneria). Le indennità di responsabilità annuali sono le seguenti:

Area amministrativa 12.120,28 € Area Servizi alla persona 12.120,28 € Area Cultura e tempo libero 12.120,28 € Area finanziaria 12.120,28 € Area territorio 12.911,42 € Polizia locale 10.829,14 € Totale 72.221,68 €

Il costo indennità/responsabile di area per abitante è pari a euro 10,70. Il personale al primo gennaio 2016 era pari a 43 unità. Il Comune gestisce in collaborazione con il Comune di Maslianico e la Provincia di Como servizi di pattugliamento della Polizia locale. Inoltre, due agenti di PL garantiscono il servizio a Carate Urio, al momento privo di personale in servizio (agente di PL in comando in Tribunale). Viene gestito in convenzione il servizio di segreteria comunale con comune di .

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COMUNE DI CARATE URIO

Struttura organizzativa suddivisa in aree. L’attuale sistema organizzativa prevede quatto aree, strutturate a loro volta in servizi, come unità organizzativa minima di contatto con l’utenza/espletamento pratiche.

Servizi finanziari e Servizi Servizi tributi e Area Territorio affari generali demografici commercio

Servizio paesistico Anagrafe e Bilanci e contabilità Tributi e commercio ambientale stato civile

Personale videosorveglianza Elettorale Ecologia Protocollo sistemi Segreteria generale e Lavori pubblici Statistica informatici e amministrativa conservazione

Servizi collegati URP e comunicazione Urbanistica cimiteri Patrimonio e demanio

Cultura, sport e Edilizia privata tempo libero Servizi Sociali e

Scolastici

Al vertice delle aree è posto un titolare di posizione organizzativa designato con decreto del Sindaco ai sensi degli artt. 107 e 109 del D.Lgs 267/2000. Il personale apicale è inquadrato in categoria D1 giuridica ed in categoria C (responsabile Tributi e responsabile Paesistica ambientale). Il responsabile dell’area Affari generali ed il responsabile area Tributi sono laureati. Le indennità di responsabilità annuali sono le seguenti:

DEMOGRAFICI € 12,911,00 SERVIZI FINANZIARI € 12,911,00 TRIBUTI € 7,500,00 PAESISTICA AMBIENTALE € 7,500,00 Totale € 40.822,00

Il personale in servizio ad ogni titolo al primo gennaio 2016 assommava a 9 unità, di cui 3 ex art. 90 e 6 a tempo indeterminato. Il costo indennità/responsabile di area per abitante è pari a euro 34,86. La sede di segreteria comunale è al momento vacante. 26

COMUNE DI MOLTRASIO

Area Area Economico Area Affari Generali Assetto del Area Vigilanza Finanziaria Territorio Programmazione Sicurezza e Controllo Segreteria e Protocollo finanziaria e gestione Urbanistica del Territorio bilancio

Demografici Elettorale Edilizia Tributi Viabilità Leva Pubblica

Edilizia Messi Personale Segnaletica Stradale Privata

collegati Trasporti e mobilità Servizi Sociali Informatica Demanio ed occupazioni suolo

Servizi pubblico

Tutela Istruzione e Cultura Patrimonio ambientale Servizio Servizi Cimiteriali Economato gestione rifiuti

Commercio - Suap Servizi Idrici

Le indennità di responsabilità annuali sono le seguenti:

Area Affari Generali €10.000,00 Area Assetto del Territorio €9.000,00 Area Economico Finanziaria €.0,00 Area Vigilanza €0,00 Totale €19.000,00

Al vertice dell’area Affari generali e dell’area Assetto del territorio è posto un titolare di posizione organizzativa designato con decreto del Sindaco ai sensi degli artt. 107 e 109 del D.Lgs 267/2000, mentre l’area Economico finanziaria e l’area di Vigilanza fanno capo ad un organo politico. Il personale apicale è inquadrato in categoria D1 giuridica. Il responsabile dell’area Territorio ha una laurea in architettura. Il costo per responsabile di area per abitante è pari a euro 11,80. I dipendenti al primo gennaio 2016 erano 10. 27

Viene gestito in convenzione il servizio di segreteria comunale con i Comuni di Limido ed Oltrona San Mamette.

------Personale in servizio raggruppato per aree di competenze secondo lo schema indicato nei documenti allegati al bilancio previsionale all’1.1.2016: Comune di Cernobbio

AREA TECNICA AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A 4 2 A 0 0 B 2 2 B 2 2 C 4 3 C 3 3 D 3 3 D 2 1 TOT 13 10 TOTALE 7 6

AREA DI VIGILANZA AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A 0 0 A 0 0 B 0 0 B 1 1 C 5 5 C 2 2 D 3 1 D 4 4 TOT 8 6 TOTALE 7 7 ALTRE AREE TOTALE

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A 3 2 A 7 4 B 4 3 B 9 8 C 11 8 C 25 21 D 3 2 D 15 11 TOT 21 15 TOTALE TOTALE 56 44

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Comune di Carate Urio

AREA TECNICA AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A A B 1 1 B C 2 1 C 1 0 D D 1 1 TOT 3 TOTALE 2

AREA DI VIGILANZA AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A A B B C 1 1 C D 1 D 1 1 TOT 2 TOTALE 1

ALTRE AREE TOTALE

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A A B B 1 1 C 2 1 C 6 3 D D 3 2 TOT 2 TOTALE 6 6 TOTALE 10 Oltre 2 a T.D.

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Comune di Moltrasio

AREA TECNICA AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A A B 2 2 B C 1 1 C 1 1 D 1 1 D TOT 4 TOTALE 1

AREA DI VIGILANZA AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A A B B C 1 1 C 2 2 D D TOT 1 TOTALE 2

ALTRE AREE TOTALE

Previsti in Previsti in Categoria dotazione N^ in servizio Categoria dotazione N^ in servizio organica organica A A B 1 1 B 3 3 C C 5 5 D 1 1 D 2 2 TOT TOTALE TOTALE 10

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I dati sopra indicati dimostrano che vi sarebbero le risorse umane per consentire al nuovo Comune di iniziare la propria attività, per quanto potrebbe successivamente rendersi necessario rinforzare alcuni ambiti come quello della Polizia locale e dei servizi sociali. Inoltre le tre Amministrazioni ritengono che vi siano le condizioni per consentire al nuovo Comune di contenere il costo medio del personale per abitante, nel contempo ottimizzando e migliorando i servizi resi. La struttura organizzativa definitiva del nuovo Comune sarà affidata alla nuova Amministrazione; tuttavia, in via preliminare le tre attuali Amministrazioni hanno ipotizzato un organigramma del seguente tipo, che vede la Struttura dell’ente organizzata in sette aree o settori:

SINDACO

SEGRETARIO Controllo qualità e trasparenza

Affari generali ed Risorse finanziarie Servizi alla Pianificazione Promozione Lavori pubblici e istituzionali programmazione e persona e welfare territoriale e turistica, culturale, manutenzioni personale sviluppo sportiva ed economico innovazione Demanio lacuale

Polizia locale e protezione civile

L’organigramma evidenzia in primo luogo l’area del Segretario, al quale spetta il raccordo tra la parte politica ed i funzionari, oltre al coordinamento degli stessi. La Polizia locale, come previsto anche dalla LR 6/2015, è posta sotto il coordinamento del Sindaco. Lo schema di organigramma ipotizzato evidenzia le seguenti aree o settori di staff: Affari generali e Risorse finanziarie programmazione e personale; Ulteriori aree o settori di line: Servizi alla persona e welfare, Pianificazione territoriale e sviluppo economico, Promozione turistica, culturale, sportiva ed innovazione. A supporto dell’attività del Segretario e di tutte le aree, è proposto un settore dedicato al Controllo alla qualità ed alla trasparenza, che potrebbe essere coordinato da un responsabile del procedimento o da un apicale.

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Rapporti già in atto tra i tre comuni

I tre comuni, negli anni, hanno convenzionato una serie di servizi, oltre a far parte di medesimi piani sovracomunali settoriali o di enti territoriali. Come esempi di queste sinergie già attive le tre Amministrazioni citano:

 convenzione a tre per scuola secondaria di primo grado  convenzione dei tre enti, oltre altri, per gestione associata appalto servizi di igiene urbana  convenzione tra i tre enti ed altri per il funzionamento del Sistema bibliotecario intercomunale di Como  convenzione Cernobbio-Carate Urio per utilizzo isola ecologica di Cernobbio  convenzione gestione servizi scolastici Moltrasio, Carate Urio ed altri  convenzione commissione per il paesaggio Moltrasio, Carate Urio ed altri  collaborazione per il servizio di polizia locale tra Cernobbio e Carate Urio

Inserimento degli Enti coinvolti nel percorso di fusione in ambiti territoriali connessi

 Comunità montana Lario Intelvese  Consorzio imbrifero montano del Lago di Como, Brembo e Serio  Consorzio forestale  ATTS Insubria  Piano di zona di Como  Medesima stazione dei Carabinieri (con sede presso il comune di Cernobbio)

Si segnala altresì che il comune di Cernobbio nel 1996 ha assunto per mobilità il personale educativo del micronido del Comune di Moltrasio, gestendo poi il servizio in convenzione fino al 2010.

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Sistemi informativi Nel seguito alcune considerazioni esposte dalle tre Amministrazioni con riferimento alla possibile integrazione dei sistemi informativi a seguito di eventuale fusione: I tre Comuni utilizzano già la medesima software house per la fornitura dei programmi in uso negli uffici; l’integrazione sistemica dei tre enti porterebbe in primo luogo ad un risparmio per ciò che concerne la spesa per licenze e utilizzo, oltre a consentire una maggior efficienza del sistema a vantaggio del cittadino sia per ciò che interessa la spesa pubblica, sia per la maggior rapidità di accesso alle informazioni da parte del Comune, che si troverebbe a lavorare su piattaforme completamente integrate in un territorio di quasi 10.000 abitanti. Inoltre, l’utilizzo della medesima software-house ridurrebbe l’investimento per l’addestramento del personale ai nuovi applicativi. Alcuni dei programmi, opportunamente implementati, porterebbero inoltre ad un progressivo sviluppo dei servizi on-line, che avvicinerebbero l’amministrazione pubblica al cittadino. Grazie alle maggiori risorse disponibili in seguito ad un processo di fusione, alcuni apparati hardware potrebbero essere sostituiti, aggiornando la pubblica amministrazione degli attuali tre Comuni e proiettandoli verso un nuovo rapporto col cittadino, fornendo più ampi servizi di e- governement. Si segnala che il Comune di Cernobbio ha già una ricca modulistica editabile online sul proprio sito, redatta dagli uffici già dal 2015 come da piano di informatizzazione dell’ente, di cui potrebbe beneficiare il nuovo Comune.

Bilancio, patrimonio, imposte e tributi in genere

I seguenti dati relativi alla gestione del 2015 sono tratti dalle tre Amministrazioni dal sito “La posta del Sindaco”.

Indicatori CERNOBBIO MOLTRASIO CARATE URIO

INDICATORI GENERALI SULLA GESTIONE 2015 Autonomia finanziaria % 96,1 98,6 98,2 Incidenza spesa per il personale sulle entrate % 28,7 22,2 26,4 correnti Rigidità strutturale % 52,7 36,6 42,2 Velocità di pagamento delle % 74,5 83,2 80,6 spese correnti

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Velocità di pagamento delle % 64,5 85,9 17,4 spese in c/capitale Incidenza residui attivi da gestione residui - parte % 27,1 20,3 14,2 corrente Incidenza residui passivi da gestione residui - parte % 11,4 4,2 28,5 corrente Pressione tributaria per € p.c 606,1 732,96 958,1 abitante

ENTRATE CORRENTI PROPRIE Entrate tributarie accertate € p.c. 608,8 736,6 958,1 Entrate tributarie incassate € p.c. 516,7 679,7 779,5 Entrate extra tributarie € p.c. 204,1 372,7 318,4 accertate Entrate extra tributarie € p.c. 135,6 225,7 246 incassate

Indicatori CERNOBBIO MOLTRASIO CARATE URIO

Spese generali di € p.c. 257,6 431,1 780,9 Amministrazione Polizia locale € p.c. 45,7 22,9 43,3 Territorio e Ambiente € p.c. 185,9 219,8 193 Istruzione € p.c. 45,7 73,6 17,7 Cultura e beni culturali € p.c. 27,9 21,1 12,2 Sport e attività ricreative € p.c. 6,1 0 0 Turismo € p.c. 27,7 1,7 0 Viabilità e Trasporti € p.c. 39,7 94,2 122,3 Servizi sociali € p.c. 113,3 91 46,6 Totali € p.c. 749,6 955,5 1.216,10 SPESE CORRENTI PER INTERVENTI Personale (spese complessive, € p.c. 242,7 249,5 343,3 comprensive di oneri riflessi)

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Acquisto di beni e servizi € p.c. 408,1 506,6 611,3 Trasferimenti € p.c. 43,1 120,9 122,8 Interessi passivi sui € p.c. 36,6 56,5 93,7 mutui Utilizzo di beni di terzi € p.c. 1,8 0 15,6 (canoni di locazione) Imposte e tasse € p.c. 15,7 22 29,3 Oneri straordinari della € p.c. 1,5 0 0 gestione corrente Totali € p.c. 749,6 955,5 1.216,10

Cernobbio Moltrasio Carate Urio ENTRATE ACCERTATE valore valore valore procapite € procapite € procapite € Entrate tributarie 608,8 736,6 958,1 Entrate derivanti da contributi e 32,9 15,8 23,1 trasferimenti correnti Entrate extratributarie 204,1 372,7 318,4 Entrate correnti 845,8 1.125,20 1.299,60 Entrate derivanti da alienazioni, da 147,2 414,6 219,3 trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti Entrate derivanti da 76,2 0 547,6 accensione di prestiti Entrate da servizi per 174,7 206,9 184,1 conto di terzi Totale generale entrate 1.243,90 1.746,60 2.250,60 Spese correnti 749,6 955,5 1.216,10 Spese in conto capitale 97,2 270,9 841,9 Spese per rimborso di 166,5 105,9 111,6 prestiti Spese da servizi per 174,7 206,9 196,4 conto di terzi Totale generale spese 1.188,00 1.539,20 2.365,90

Le tre Amministrazioni segnalano altresì come dai dati risultanti dal sito della Finanza locale emerge che per il 2016 lo Stato trattiene per ogni cittadino residente dei tre enti la seguente somma:

Cernobbio: 222,70 €

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Moltrasio: 277,30 €

Carate: 161,05 €

Altri dati rispetto alle entrate dei tre enti sono inseriti nelle allegate schede in excel, che illustrano anche le aliquote del tributi comunali e dell’IRPEF. Per quanto riguarda in particolare i tributi, la norma statale prevede che il Comune risultante da una fusione, ove istituisca i municipi, può mantenere tributi e tariffe differenziati per ciascuno dei territori degli enti preesistenti alla fusione, non oltre l'ultimo esercizio finanziario del primo mandato amministrativo del nuovo comune (art. 1, co. 132 L. 56/2014). Le aliquote IMU e TASI del Comune di Cernobbio sono più articolate rispetto a quelle dei due enti più piccoli, anche per la presenza di numerose seconde case sul territorio. L’aliquota IRPEF comunale, invece, è fissa e pari allo zero quattro per mille a Moltrasio, fissa allo zero otto per mille a Carate Urio e differenziata secondo le fasce di reddito dal quattro all’otto per mille a Cernobbio. E’ da sottolineare inoltre che il nuovo assetto comunale potrebbe favorire risparmi ed anche consentire maggiori entrate, così da poter riconsiderare complessivamente l’assetto del proprio sistema tributario e delle entrate. Sarà comunque necessario rivedere e omogeneizzare le aliquote. La tassa di soggiorno è un’entrata molto importante per il comune di Cernobbio, che è solito utilizzarla per eventi turistici e culturali. Anche il Comune di Carate Urio applica tale imposta per finanziare interventi di carattere turistico. Le allegate tabelle in excell riportano le aliquote IMU, TASI ed IRPEF comunale, vigenti nei tre enti, nonché gli introiti dell’imposta di soggiorno (Cernobbio e Carate Urio) e della gestione dei parcometri (Cernobbio e Moltrasio).

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Aspetti economici della fusione

Le tre Amministrazioni segnalano come mediante la fusione sarebbe possibile conseguire risparmi di spese fisse connesse alla gestione degli enti, quali le indennità di funzione per Sindaci ed Assessori, per Revisori dei conti, Segretari comunali, nonché per il funzionamento di uffici e servizi e per ulteriori aspetti gestionali e contabili che, se unificati, potrebbero generare un considerevole risparmio.

A decorrere dall'anno 2017 (come disposto dall’art. 1, co. 447 della L. 232/2016), il contributo straordinario a favore dei Comuni istituiti a seguito di fusione è commisurato al 50 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti e comunque in misura non superiore a 2 milioni di euro per ciascun beneficiario. In caso di fabbisogno eccedente le disponibilità è stabilito che venga data priorità alle fusioni o incorporazioni aventi maggiori anzianità e che le eventuali disponibilità eccedenti rispetto al fabbisogno siano ripartite a favore dei medesimi enti in base alla popolazione e al numero dei comuni originari.

Altra importante aspetto riguarda la maggiore possibilità di assumere personale per le fusioni. Infatti i Comuni istituiti già a decorrere dall’anno 2011 a seguito di fusione possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 100 per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente, fermi restando i vincoli generali sulla spesa di personale (art. 1, co. 229 L. 208/2015).

Le regioni possono autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il saldo finanziario in pareggio per consentire esclusivamente un aumento degli impegni di spesa in conto capitale, purché sia garantito l'obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento, di pari importo, del medesimo saldo dei restanti enti locali della regione e della regione stessa. Gli spazi finanziari ceduti dalla regione sono assegnati tenendo conto prioritariamente delle richieste avanzate dai comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti , dai comuni istituiti per fusione a partire dall'anno 2011, nonché dai comuni che accolgono richiedenti protezione internazionale (art. 1, co 728 e 729 L. 208/2015).

Inoltre, il DL 210/2015 (art. 4, co. 4), convertito in L 21/2016, prevede che i comuni istituiti a seguito dei processi di fusione, che hanno concluso tali processi entro il 1° gennaio 2016, debbano rispettare l'obbligo delle norme di pareggio del saldo finanziario dal 1° gennaio 2017.

Il contributo erariale decennale, comunque subordinato alle disponibilità statali, non è soggetto a vincolo di destinazione. Le tre Amministrazioni ritengono che sarebbe consigliabile destinare tale contributo agli investimenti che possono determinare un risparmio nelle spese correnti del nuovo ente locale e come parrebbe inopportuno utilizzare tale contributo per spese correnti ricorrenti: trattasi di un’entrata straordinaria avente una durata massima di dieci anni e che potrebbe esporre il nuovo comune a squilibri finanziari nel momento della sua cessata erogazione.

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Linee guida per la fusione

Il nuovo Comune, nato dalla fusione di Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio, conterebbe più di 9.500 abitanti. Le tre Amministrazioni segnalano come per prevenire fenomeni di scollamento tra popolazione ed amministrazione sarà necessario provvedere alla definizione di un modello di rappresentanza permanente sul territorio che partirà dalla costituzione delle Municipalità nei tre ex Comuni. Queste suddivisioni territoriali dovranno essere il fulcro del rapporto cittadino/comune senza per questo sostituirsi alla struttura unica né replicare la figura del vecchio comune. Le strutture potranno essere coordinate da “Prosindaci”. Queste figure potranno essere il collegamento tra l’amministrazione centrale e la popolazione (salva eventuale, diversa decisione organizzativa da parte della nuova Amministrazione del Comune istituito a seguito di fusione che possa ritenere il processo di integrazione tale da non rendere necessario alcun sistema di rappresentanza e presidio locale). Le tre Amministrazioni sottolineano altresì che la loro sede naturale potrà essere negli ex Municipi dei tre Comuni fusi. Lo stesso Municipio potrà essere il luogo privilegiato per l’apertura degli sportelli delocalizzati del nuovo Comune. La struttura municipale, non più interamente occupata, potrebbe offrire ulteriori spazi per scopi civici e per favorire l’aggregazione sociale e culturale. Tra i principali servizi che potranno disporre di sportelli delocalizzati: anagrafe, servizi sociali e sportello tributi. Le tre Amministrazioni ipotizzano, in un’ottica di ottimizzazione della struttura e di efficienza, l’accorpamento presso un’unica sede dei servizi di polizia locale, servizi finanziari, tributari, amministrativi, tecnici e SUAP. Sarebbe inoltre prevista, all’interno dei singoli Municipi, la creazione di uno sportello relazioni col pubblico, per ricevere le richieste dei cittadini, indirizzarle e supportare gli utenti nell’avvio delle pratiche. I tre Comuni ritengono che un settore che dovrà essere da subito dotato di adeguate risorse umane e finanziare potrà essere quello dedicato al turismo e alla sua promozione. Tra le ragioni che hanno spinto le tre Amministrazioni ad intraprendere questo processo di fusione, ci sono infatti proprio quelle legate alla necessità di agire in modo uniforme e coordinato su un bacino turistico e recettivo di importanti dimensioni. Il rilievo costituito dal settore impone investimenti e azioni di indirizzo politico di ampio respiro, che non devono limitarsi a iniziative locali ma guardare al territorio nel suo complesso. Altro strumento che le tre Amministrazioni ritengono di rilievo e, come tale, da valorizzare sarà quello partecipativo della democrazia diretta, regolato da norme che dovranno essere contenute nel futuro statuto. Tale strumento dovrà essere rivolto alle scelte fondamentali dell’intero territorio.

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Le tre Amministrazioni ritengono che per i cittadini debba cambiare poco, ma soprattutto in meglio: nei processi di fusione un elemento ostativo è sovente la diffidenza della popolazione per un percorso che sembra allontanare la struttura di governo locale dalle proprie esigenze e che viene percepita, a volte, come una perdita di identità. Tuttavia, ritengono che l’esperienza insegni che questo non è vero e, se ben gestita, la fusione libera risorse ed energie per valorizzare le comunità locali ed i loro territori. Prevedono altresì che, probabilmente, nel primo periodo, il nuovo Comune potrà dover affrontare una fase di adeguamento al nuovo assetto con la necessaria interazione tra le diverse strutture ed uffici. Inoltre, dall’adeguamento tra tre diversi enti e relativi sistemi, dovrà risultare un innalzamento del livello dei servizi. Nel seguito alcune considerazioni presentate dalle tre Amministrazioni concernenti la necessità che il gonfalone del nuovo Comune e la denominazione dello stesso riflettano l’identità dell’area. Al fine di richiamare le origini del nuovo Comune, affinché ogni cittadino riveda nei nuovi simboli la propria identità, si richiama l’attenzione sulla opportunità di definire una grafica del Gonfalone che preveda sia l’inclusione di elementi cromatici e grafici dei tre ex Comuni, sia elementi di innovazione. Per ciò che concerne i colori, Cernobbio utilizza attualmente il colore BLU e ROSSO, Moltrasio il colore GIALLO e Carate Urio i colori ROSSO E BIANCO. Elemento comune alle tre comunità è il lago ed il colore che lo rappresenta è certamente il BLU, da collocarsi, per logica, nella metà inferiore del gonfalone. Altra condivisione importante che accomuna il territorio, e che si riflette nella forte devozione popolare, è l’appartenenza spirituale alla comunità, che si aggrega intorno al Santuario della Beata Vergine del Bisbino, Santuario Mariano, ove ad oggi si celebrano importanti ricorrenze riconosciute e condivise come proprie dalle comunità della zona. Il colore mariano è il Giallo, già presente nel gonfalone moltrasino, e sembra ovvio utilizzare questo colore nella metà alta del nuovo gonfalone, sia per ricordare il Santuario sia la montagna, che è parte integrante del territorio.

La denominazione La proposta di fusione è tenuta anche all’individuazione della denominazione del nuovo Comune generato dalla fusione, o all’individuazione di una rosa di denominazioni. I Sindaci e i rispettivi Consigli comunali attualmente in carica hanno proposto per il Comune di nuova istituzione i nomi di:

Cernobbio e Riva Romantica Cernobbio e Riva di Ponente Cernobbio e Riviera delle Cave

Oltre alla fusione dei Comuni, anche la denominazione che assumerà il nuovo Comune sarà oggetto di quesito referendario. 39

Osservazioni conclusive

A conclusione delle considerazioni e dei dati sopra indicati, alcuni dei quali possono essere visionati in comparazione nelle allegate tabelle, i tre Comuni ripropongono in forma sintetica i possibili benefici della proposta, che sarà sottoposta alla valutazione dei cittadini.

In primo luogo il processo di fusione consentirebbe agli enti di ottenere un rafforzamento del loro ruolo istituzionale: si otterrebbero maggiori benefici per negoziare, da una posizione di maggiore forza, condizioni migliori nel momento in cui si dovesse entrare in rapporto con aziende fornitrici di servizi, altre istituzioni pubbliche con le quali realizzare progetti comuni, altre istituzioni pubbliche e sponsor privati per l’acquisizione di finanziamenti agevolati o a fondo perduto proposti da enti nazionali o europei. In secondo luogo, in termini di dipendenza dall’ambiente, la soluzione associata consentirebbe d'incrementare la probabilità di ridurre la dipendenza esterna e interna da risorse critiche consentendo:  un maggior livello di attrazione dei fornitori disposti a qualificare la qualità del proprio contributo, spinti dalla possibilità di incrementare i termini della propria collaborazione per ottenere, in particolare, vantaggi in termini di: minori costi di gestione del cliente, per esempio diminuendo i costi di contratto o consegna;  una diminuzione del grado di dipendenza da singoli operatori, evitando così pericoli d’interruzione nell’erogazione dei servizi nel caso di loro assenza;

In terzo luogo, il nuovo soggetto istituzionale di maggiori dimensioni potrebbe continuare a promuovere e sostenere con maggiore efficacia, secondo il principio della sussidiarietà, le associazioni locali ed il mondo del volontariato, patrimonio collettivo.

Dal punto di vista dello sviluppo delle strategie istituzionali, la realizzazione di una fusione consentirebbe di:  integrare e coordinare in modo stabile scelte riguardanti territori omogenei, allargando il campo di azione nel quale definire e perseguire obiettivi strategici di sviluppo di servizi e di promozione dell’economia locale ed in particolare del turismo legato al Lago di Como;  governare unitariamente maggiori risorse rispetto a quelle a disposizione di ogni singolo Comune, rendendo così effettiva la possibilità di realizzare interventi che richiedono disponibilità economiche non presenti presso le singole realtà comunali. Il risparmio di risorse dovuto al recupero di efficienza e alla possibilità di acquisire nuove risorse renderebbe possibili investimenti e aumenti della spesa corrente per interventi di potenziamento e miglioramento dei servizi senza senza interventi sulla pressione fiscale o sulle tariffe;  influenzare una maggiore integrazione dell’azione delle associazioni con finalità sociali, sportive e turistiche.

Nei rapporti istituzionali, la presenza di una rappresentanza territoriale espressione di un territorio più esteso consentirebbe di accrescere la forza di negoziazione con amministrazioni locali di pari

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livello e di livello più elevato. Oltre a consentire ai Comuni costituenti di condividere risorse, la fusione può rappresentare un punto di forza anche per lo sviluppo di reti interistituzionali nelle quali si realizza un’integrazione di differenti livelli della Pubblica Amministrazione, nonché l’ulteriore integrazione tra questa e altri soggetti del sistema sociale di riferimento. Una particolare importanza assume, nella riconfigurazione dei rapporti con gli stakeholder, la ridefinizione dei sistemi di rappresentanza politica. Uno dei temi ricorrenti quando si affronta un'ipotesi di fusione è quello delle garanzie di un’equa distribuzione non solo dei servizi e della loro accessibilità ai cittadini di tutti Comuni costituenti il nuovo Ente, ma anche della rappresentanza politica e degli interessi territoriali e di comunità all’interno del nuovo e più grande Comune. Le tre Amministrazioni sottolineano come il successo di una fusione sia profondamente dipendente dal dispiegamento delle capacità delle rappresentanze politiche, in un contesto dinamico di regole istituzionali, di condividere visioni di medio e lungo periodo, gestendo in modo non traumatico le scelte, anche divergenti, e di conciliare le differenti istanze dei cittadini sviluppando procedure decisionali in grado di garantire non solo un efficace dibattito politico fra i rappresentati istituzionali dei cittadini, ma anche fra i cittadini stessi, mediante l’attivazione di sistemi di partecipazione strutturati.

Gestione dell’erogazione dei servizi e dei procedimenti amministrativi

Costituire un nuovo Comune dalla fusione di altri implica che dal primo giorno il nuovo Comune avrà necessità di dare tempestivi riscontri ai propri cittadini e procedimenti amministrativi da avviare, istruire o chiudere. Vi sono diversi procedimenti amministrativi legati nel loro svolgimento ai regolamenti e agli strumenti di pianificazione generale dei singoli Comuni. Ulteriore aspetto da considerate è quello rappresentato dalla modifica della struttura organizzativa del nuovo ente, con probabile ridisegno dei settori e nuova articolazione dei responsabili. Si pone quindi, in particolare per i procedimenti che non si riuscirà a chiudere anteriormente alla costituzione del nuovo Comune, la necessità di individuare dei criteri per la soluzione dei procedimenti che si sviluppano nel loro iter tra il vecchio e il nuovo Comune. Il nuovo Comune avrà poi necessità di dotarsi di disposizioni regolamentari “nuove”. La norma statale e quella regionale ha a tale proposito introdotto alcuni criteri di ordine generale:

a) tutti gli atti normativi, i piani, i regolamenti, gli strumenti urbanistici e i bilanci dei comuni oggetto della fusione vigenti alla data di estinzione dei comuni restano in vigore, con riferimento agli ambiti territoriali e alla relativa popolazione dei comuni che li hanno approvati, fino alla data di entrata in vigore dei corrispondenti atti del commissario o degli organi del nuovo comune (Art. 1, co. 124, L. 7 aprile 2014, n. 56). Anche la norma regionale ha disposto la salvaguardia dei provvedimenti amministrativi e degli strumenti urbanistici dei Comuni d’origine fino a quando non provveda il nuovo Comune (art. 11, co. 4, Legge regionale n. 29/2006);

b) alla data di istituzione del nuovo comune, gli organi di revisione contabile dei comuni estinti decadono. Fino alla nomina dell'organo di revisione contabile del nuovo comune le funzioni sono svolte provvisoriamente dall'organo di revisione contabile in carica, alla data dell'estinzione, nel comune di maggiore dimensione demografica (Art. 1, co. 124, L. 7 aprile 2014, n. 56); c) in assenza di uno statuto provvisorio, fino alla data di entrata in vigore dello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale del nuovo comune si applicano, in quanto 41

compatibili, le disposizioni dello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale del comune di maggiore dimensione demografica tra quelli estinti (Art. 1, co. 124, L. 7 aprile 2014, n. 56). Vi sono poi numerose attività connesse alla costituzione del nuovo Comune, che le tre Amministrazione hanno in parte richiamato nel seguito in via di sintesi necessarie al corretto funzionamento e alla gestione dei rapporti con gli altri enti e soggetti, spesso in adempimento a obblighi di legge. Tra questi si segnalano:  acquisizione - con il supporto di Regione Lombardia - del nuovo codice identificativo catastale all’Agenzia delle Entrate;  segnalazione all’ISTAT dell’avvenuta fusione per l’assegnazione del nuovo codice identificativo ISTAT;  richiesta all’agenzia delle entrate del nuovo codice fiscale del Comune;  segnalazione della fusione e dell’istituzione del nuovo comune agli enti pubblici centrali e periferici;  revisione del pacchetto assicurativo;  eventuale ridefinizione della toponomastica.

Tra i primi adempimenti, attesa l’imminente indizione delle consultazioni per l’elezione del Sindaco e Consiglio comunale, si renderebbe necessario provvedere all’unificazione delle liste elettorali, delle anagrafi comunali, delle liste degli AIRE, dello stato civile, delle liste di leva, del protocollo generale. Occorrerebbe anche procedere alla revisione delle sezioni elettorali e relativa predisposizione e consegna delle nuove tessere elettorali. La costituzione del nuovo Comune, con l’avvio delle procedure amministrative di riallineamento dei rapporti con altre istituzioni pubbliche e private, determinerebbe alcune conseguenze sulla vita dei cittadini nella nuova situazione che possono essere così sintetizzate:  la carta di identità e il passaporto conserverebbero la loro validità fino alla scadenza, senza necessità di aggiornare la denominazione del Comune;  la patente di guida e il libretto di circolazione rimarrebbero invariati fino alla scadenza o al primo cambio di residenza; potrebbe comunque essere opportuno che il cittadino sia munito di apposita attestazione comunale circa l’avvenuta istituzione del nuovo comune (Circolare Ministero dei Trasporti n. 6916 in data 16 settembre 1994);  le eventuali posizioni INPS, INAIL-INPDAP verranno aggiornate d’ufficio da parte degli stessi enti previdenziali;  la Carta regionale dei Servizi rimarrà valida fino a scadenza;  ogni modifica e variazione delle iscrizioni presso la Camera di Commercio sono effettuate d’ufficio dalla stessa CC.I.AA. e, qualora dovessero verificarsi incongruenze, verrebbero risolte a seguito di semplice segnalazione;  il comune provvede a comunicare l’eventuale istituzione del nuovo comune ai gestori delle utenze elettriche, telefoniche, riscaldamento;  per quanto riguarda i rapporti con le banche, a seguito dell’istituzione del nuovo comune cambierebbe il codice IBAN

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Dati Comparati

Popolazione residente al 31 12 2015 Dati demografici

Popolazione maschile per fascia d'età Cernobbio Carate Urio Moltrasio NUOVO COMUNE <15 397 61 90 548 15/29 479 73 99 651 30/59 1382 253 332 1967 60/65 233 46 78 357 >65 751 109 188 1048

Totale Uomini 3242 542 787 4571

Popolazione femminile per fascia d'età Cernobbio Carate Urio Moltrasio NUOVO COMUNE <15 397 65 83 545 15/29 405 81 82 568 30/59 1432 270 332 2034 60/65 254 41 74 369 >65 1015 172 252 1439

Totale Donne 3503 629 823 4955

Popolazione aggregata maschi/femmine per fascia d'età Cernobbio Carate Urio Moltrasio NUOVO COMUNE <15 794 126 173 1093 15/29 884 154 181 1219 30/59 2814 523 664 4001 43

60/65 487 87 152 726 >65 1766 281 440 2487

Cernobbio Carate Urio Moltrasio NUOVO COMUNE Totale popolazione 6745 1171 1610 9526 aggregata

PERSONALE

Note Num. Spesa per P.O. Aree

Cernobbio 6 72.221,68 € Carate Urio 4 40.822,00 € Due PO assegnate a 4 Moltrasio 19.000,00 € Sindaco ed Assessore

Totale 14 132.043,68 €

Totale Resp. 12 Con indennità

Personale suddiviso per aree

AREA AREA ECONOMICO DEMOGRAFI ALTRE AREA TECNICA AREA DI VIGILANZA - CA- AREE FINANZIARIA STATISTICA

N. in N. in N. in Categoria N. in servizio N. in servizio servizio servizio servizio A 2 0 0 0 2 B 5 2 0 1 4 C 5 4 7 4 9 D 4 2 1 5 3 44

TOT 16 8 8 10 18 PS: il comune di Carate Urio ha due dipendenti PT cat. C

DATI FINANZIARI

Valore accertato/impegnato

DESCRIZIONE CERNOBBIO CARATE URIO MOLTRASIO TOTALI

1.269.238,45 2.617.462,1 IMU 666.215,19 € 682.008,52 € € 6 € 1.121.000,00 1.266.395,4 TASI 0,00 € 145.395,44 € € 4 € TOSAP/COSAP 137.860,00 € 16.096,00 € 27.206,51 € 181.162,51 € PUBBLICITA’ E 19.782,80 € 0,00 € 3.000,00 € 22.782,80 € PUBBL.AFF. 1.070.000,00 1.521.727,0 TARI 226.727,00 € 225.000,00 € € 0 € CODICE STRADA 120.000,00 € 25.338,65 € 145.338,65 €

TRASFERIMENTI 87.182,15 € 27.078,00 € 3.374,84 € 117.634,99 € ERARIALI

CONCESSIONI A 270.083,06 € 55.751,89 € 360.623,26 € 686.458,21 € EDIFICARE di cui allocati titolo 1^ 99.000,00 € 41.813,92 € 90.155,82 € 230.969,74 € titolo 2^ 171.083,06 € 13.937,97 € 270.467,44 € 455.488,47 € FONDI 423.181,30 € 61.784,76 € 103.433,48 € 588.399,54 € FRONTALIERI di cui titolo 1^ 126.954,39 € 0,00 € 126.954,39 € titolo 2^ 296.226,91 € 61.784,76 € 103.433,48 € 461.445,15 € AVANZO DI AMMINISTR. DOPO -862.923,04 € 109.584,51 € 0,00 € RIACCERTAMENTO EX 118 FONDO CASSA AL 2.216.427,9 772.811,19 € 428.688,00 € 1.014.928,72 € 31/12/14 1 €

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UTILIZZO ANTICIPAZIONE 421.087,20 € 0,00 € 0,00 € 421.087,20 € 2014 AVANZO 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € APPLICATO 2014 parte corrente 0,00 € 0,00 € 0,00 € investimenti 0,00 € 0,00 € 0,00 € VALORE CAPITALE 6.052.219,22 9.894.522,2 2.061.476,41 € 1.780.826,66 € MUTUI RESIDUI € 9 € INDEBITAMENTO 4,26% 7,47% 5,24% 5,66% SPESA PERSONALE % SU SPESE 27,78% 25,85% 25,33% 26,32% CORRENTI OBIETTIVO PATTO 387.000,00 € 39.000,00 € 97,00 € DI STABILITA’ 2015 TEMPO MEDIO DEI 134,47 22.12 42,28 PAGAMENTI

DETTAGLIO PROVENTI

Cernobbio Carate Urio Moltrasio

Add.com. 502.206,63 172.865,73 IRPEF € € 106.987,36 € 215.262,00 parcometri € 16.474,17 € tassa 359.666,50 soggiorno , 6.215,50 € 0,00 €

Costi organi istituzionali, Revisore e segretario

CERNOBBIO CARATE URIO MOLTRASIO TOTALI Costo annuale € € € € 21.000,00 organi politici 62.859,16 31.605,00 115.464,16 Costo annuale € € € Revisore del € 3.450,00 conto 8.900,00 3.545,00 15.895,00

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Costo annuale Segretario € € € € 18.000,00 comunale/orario 54.996,00 26.052,00 99.048,00 di presenza € € € Totale € 42.450,00 126.755,16 61.202,00 230.407,16

Ipotesi costo della fusione (dati che potrebbero variare per posizione lavorativa organi politici)

indennità rideterminata indennità (max 90%) annuale Sindaco 2.511,00 € 30.132,00 € Vice Sindaco 1.255,50 € 15.066,00 € Assessori (3) 1.129,95 € 40.678,20 € Consiglieri (8 X 10 ipotesi 16,27 € 1.301,60 € comune unico consigli ipotizzati) formulata Revisore del conto 7.416,00 € 7.416,00 € dalle tre Segretario Amministrazio comunale - Ipotesi a 73.328,00 € ni 24 ore

167.921, TOTALE 80 €

ALIQUOTE E ADDIZIONALI 2015

IRPEF

scaglione da scaglione da scaglion fino ad € 10.000,00 €28.000,00 a € 55.000,00 € a e oltre i

55.000,00 75.000,00 € 75.000,0 0 € CERNOBBIO 0,40% 0,60% 0,80%

CARATE URIO ALIQUOTA UNICA 0,80%

MOLTRASIO ALIQUOTA UNICA 0,40%

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ALIQUOTE IMU TASI IMMOBILI 2015

2014 2015

I.M.U. T.A.S.I. I.M.U. T.A.S.I. ABITAZIONE PRINCIPALE 2,5 4,3 2,5 6,8 A1-A8-A9

ABITAZIONE DATA IN USO GRATUITO 2,5 7,6 0 7,6 A PARENTI 1' GRADO ABITAZIONE DATA IN USO

CERNOBBIO GRATUITO 0,8 8,4 0 8,4 A PARENTI 2' E 3' GRADO IMMOBILI A DISPOSIZIO 1 11 0 11 NE

IMMOBILI "A" LOCATI, IMMOBILI C, AREEE FABBRICAB 0,8 9,3 0 9,3 ILI E CASISTICHE NON ESPLICITAT E IMMOBILI "D"** 0,5 8,1 0 8,1 *per l'importo superiore a € 500,00 di rendita catastale, 0‰ fino a 500,00 € ** l'importo ad aliquota base di IMU viene totalmente versato allo Stato, verrà girata al Comune l'eventuale aumento

CARATE 0 4

URIO 0 10,6 0 4,6

0 7,6

MOLTRASIO 0 4 0 5,3 0 0 10,6 0 2

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Territorio e programmazione territoriale

NUOVO CERNOBBIO CARATE URIO MOLTRASIO ENTE SUPERFICIE 11,72 6 8,9 26,62

CERNOBBIO CARATE URIO MOLTRASIO Laghi 1 1 1 RISORSE IDRICHE Fiumi e torrenti 3 2 1

Statali 2 2 3 Provinciali 2,85 2 3,2 STRADE (in Km) Comunali 35,5 2 9 Vicinali 0 0 12 Autostrade 0 0 0

n.1 per posti Asili nido 0 39 Scuole n.1 per posti 1 per posti materne 0 50 48 statali Scuole n. 2 per posti materne 0 108 private Scuole n.2 per posti 1 per posti 0 elementari 297 80 Scuole n.1 per posti STRUTTURE SUL 0 0 TERRITORIO medie 218 Strutture residenziali n1 0 0 per anziani Farmacie 0 0 0 comunali Farmacie non 2 1 1 comunali Esistenza 0 SI SI depuratore

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Aree verdi, parchi, 6 1 3 giardini Punti luce illuminazion 1120 450 396 e pubblica esistenza isola 1 0 0 ecologica Strutture 1(affidata ad 1 sportive associazioni 2 Palestre 0 1 (scolastiche)

CERNOBBIO CARATE URIO MOLTRASIO Piano di Piano di Strumento urbanistico Governo del Governo del Territorio Territorio Data di approvazione 23/03/2013 04/08/2010 28/03/2013

Varianti generali adottata, 20/9/2016 approvata 24/06/2015 Comunità Comunità Appartenenza a Comunità Montana Comunità Montana Montana Montana/Parchi Lario Lario Intelvese Lario Intelvese Intelvese Appartenenza Consorzio x x x Forestale PRIC x x Piano cimiteriale x Piano zonizzazione acustica x x Piano sottoservizi PUGSS x Piano parcheggi x Piano commerciale Altri piani

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Ulteriori dati generali - rapporti in atto tra i Comuni

oggetto atto Convenzion D.C.C. n. 53 Comuni di Como, , Cernobbio, , e per il del , Moltrasio, dell’Unione di Comuni Lario funzioname 27/11/2012 e Monti che esercita il servizio Biblioteca per i nto del Comuni di Blevio, Faggeto Lario, , Sistema , Torno, e bibliotecario unitamente agli enti Società archeologica intercomun comense di Como, Istituto di storia ale di Como contemporanea Pier Amato Perretta di Como, Fondazione Antonio Ratti e agli istituti scolastici Liceo Classico Alessandro Volta di Como,

CERNOBBIO Istituto industriale statale "Magistri Comacini” di Como e l’Istituto paritario “Matilde di Canossa”, la Casa Circondariale del Bassone

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MOLTRASIO

-

CARATE URIOCARATE Convenzion Scadenza: Comune di Cernobbio, Moltrasio, Carate Urio, e per la 19/7/2019 Laglio e Brienno gestione della scuola secondaria "Don Umberto Marmori" protocollo Scadenza 31 Comune di Cernobbio Provincia di Como collaborazio 12 2016 ne istituzionale tra la Polizia locale del Comune di Cernobbio e la Provincia di Como 51

convenzione Scadenza: Comune di Cernobbio, Moltrasio, Carate Urio, per gara aggiudicazion Laglio, Brienno e Maslianico servizio e gara in igiene corso urbana in forma associata

§

Per quanto riguarda i profili urbanistici dell’iniziativa, essi restano adeguatamente regolati dall'articolo 11, comma 4, della L.R. n. 29/2006, per il quale "... gli strumenti urbanistici dei comuni d'origine restano in vigore sino a quando non provveda il comune di nuova istituzione", nonché dall'articolo 5, comma 5 bis, della L.R. n. 31/2014, comma aggiunto dalla L.R. n. 38/2015: il nuovo comune approverà il PGT unitario entro i medesimi termini previsti per tutti i comuni, ai fini dell'adeguamento alla L.R. n. 31/2014 in materia di riduzione del consumo di suolo, con termine per l’adeguamento finale fissato in dodici mesi dall'adeguamento del PTCP.

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