Archivio per il Vocabolario Storico Italiano

Rivista annuale ~ ISSN 2611-1292

Direzione

Lorenzo Ambrogio Gianluca Biasci Rosario Coluccia Paolo D’Achille Yorick Gomez Gane Rita Librandi Luigi Matt Luca Serianni

Consulenti internazionali

Matthias Heinz Franco Pierno

Redazione

Vincenzo D’Angelo

Volume II, 2019 «Archivio per il Vocabolario Storico Italiano»: rivista on line (www.avsi.unical.it) con periodicità annuale, sottoposta a double–blind peer review. ISSN 2611-1292.

Per il vol. I, 2018 le revisioni anonime sono state curate da studiosi afferenti alle seguenti istituzioni: Università degli Studi di Milano – La Statale, Università del Piemonte Orientale, Università di Bologna, Università di Cassino, Università di Genova, Università di Napoli – Federico II, Università di Roma – La Sapienza, Università di Salerno, Università di Verona. Redazione: Laboratorio di Storia della lingua italiana, Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Calabria, Via P. Bucci, Cubo 21B, 87036 Rende (CS), Italia. Chiusura redazionale: 15/12/2019. Tribunale civile di competenza: Cosenza (dir. resp.: Yorick Gomez Gane). Impaginazione: LEXIS Compagnia Editoriale in Torino srl. Immagine in copertina: frantoio di Casa Massimi (Piglio, FR), disegno di Andrea Caponi. Indice del vol. II, 2019

1. Contributi organici, su porzioni specifiche di lessico o da spogli di riviste o studi linguistici 1.1. Termini musicali assenti dal LesMu e assenti o privi di esempi nel GDLI (lettera A) Claudio Porena p. 7 1.2. Latinismi non adattati di ambito giuridico Amerigo Simone p. 38 1.3. Grecismi non adattati (lettere A-L) Mariateresa Caputo p. 91

2. Contributi raccolti tramite il riscontro del GRADIT 2.1. Lettera W (parziale: WE-WH) Luigi Matt p. 124 2.2. Lettera X (parziale: XE) Gianluca Biasci p. 145 2.3. Lettera Z (parziale: ZA) Alessandro Davide Manconi p. 164

3. Contributi raccolti tramite il riscontro di dizionari dell’uso diversi dal GRADIT 3.1. Neologismi datati dal 2000 in poi in Z–2018 Federica Mercuri p. 183

4. Contributi raccolti tramite il riscontro di neologismari 4.1. Gennaro Vaccaro, Dizionario delle parole nuovissime e difficili, 1966 Maria Giorgia Basoli, Arianna Casu, Stefania Corgiolu, Raimondo Derudas, Eugenio Garbini, Sara Medde, Francesca Pazzola, Matteo Spanu, Vincenza Su- las p. 202 4.2. Luciano Satta, Il millevoci, 1974 (lettere A-D) Elena Bàrbaro p. 312 4.3. Silverio Novelli – Gabriella Urbani, Dizionario della Seconda Repubblica, 1997 Daniela Ricco p. 350

5. Contributi sparsi 5.1. Lemmi singoli Maria Giorgia Basoli, Mariateresa Caputo, Yorick Gomez Gane Alessandra Marcellino, Luigi Matt p. 397 5.2. Storicizzazione dei lemmi XE privi di esempi nel GDLI Gianluca Biasci p. 405

6. Contributi propedeutici alla pubblicazione di vocabolari storici delle terminologie settoriali 6.1. Numismatica Marianna Spinelli p. 438 6.2. Balistica Vincenzo D’angelo p. 445 Tavola dei contributi disponibili per la pubblicazione nell’AVSI p. 449

Criteri redazionali dell’AVSI p. 455 www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 7

1. Contributi organici, su mentale. Si usano dai copisti e dagli porzioni specifiche di lessico stampatori di musica varie maniere di o da spogli di riviste o studi abbreviazione 1850 Fermo Bellini, Ma- linguistici nuale della musica, Milano, Ricordi, 1850, p. 131: Trovansi delle abbreviazioni scritte in ogni lingua; così in musica 1.1. Lemmi musicali del GRA- v’ha la convenzione di abbreviare la DIT assenti in LesMu e assenti notazione con certi segni de’ quali fa- o privi di esempi nel GDLI (let- remo qui conoscere i più cogniti ed i tera A), di Claudio Porena più essenziali 1862 Luigi Felice Rossi, Memoriale del metodo di canto corale, Tori- no, Tipograf. di Giulio Speirani e Figli, 1862, Abstract: This article collects, in alpha- p. 18: betical order and on historical principles, È un segno di abbreviazione [il entries related to musical terminology (letter ritornello], che consiste nel mettere A), chosen among the ones listed in GRADIT una doppia sbarra seguita da due punti but absent in LesMu and absent or without in principio, ed un’altra doppia sbarra examples in the GDLI. Furthermore, it pro- preceduta da due punti in fine di un vides several scientific contributions: new passo, comechè scritto una sola, vuol terms, new meanings, backdatings and en- richment of current lexicographic materials. essere eseguito due volte 1874 Vin- cenzo Bongiovanni, Grammatica musicale, Palermo, Tipograf. Rarcellona, 1874, p. 27: Si dicono abbreviazioni figurali quei (e) (r) (S) abbreviazione sost. f. tagli addizionali che si mettono sotto Mus. Segno convenzionale per la no- le note; e pur ancora quegli altri obli- tazione abbreviata di battute, sezioni, qui che son posti lungo il rigo 2000 gruppi di note o figure ritmiche ripe- Guido Facchin, Le percussioni, Torino, EDT, tute in un brano musicale. 2000, p. 624: Čajkovskij scriveva abi- 1800 Carlo Gervasoni, La scuola della tualmente i suoi rulli per timpano con musica, vol. I, Piacenza, Niccolò Orcesi Re- tre lineette di abbreviazione nei tempi gio Stampatore, 1800, p. 187: I segni di Ab- più veloci, e quattro in quelli più lenti breviazione che comunemente usansi 2007 Lorenzo Ferrero, Manuale di scrittura nella Musica, sono alcuni tratti i quali musicale, Torino, EDT, 2007, pp. 88–89: I primieramente s’impiegano a traver- tremoli misurati su nota ribattuta sono so della coda della minima o della sostanzialmente un modo per scrivere semiminima, per indicare di queste in forma abbreviata la ripetizione, an- la divisione in crome o in semicrome che con l’aiuto di puntini e numeri re- od in biscrome, secondo che il tratto è lativi a terzine, sestine, ecc. è un tipo semplice, doppio o triplo 1836 Luigi Picchianti, Principj generali e ragionati del- di abbreviazione diffuso nell’Otto- la musica theorico–pratica, Milano, Ricordi, cento, e tuttora nelle parti di batteria. 1836, p. 55: La maniera di rappresentar = Dal lat. abbreviatione(m). Osservazioni: stando a GRL, che restitu- più note per mezzo di una nota sola, isce per il XX sec. soltanto occorrenze dal forma una abbreviazione di scrittura significato linguistico generico, pur restrin- talora assai comoda nella musica stru- gendo la domanda con altri termini cotestuali www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 8

di pertinenza musicale, il vocabolo in senso accelerando, rallentando, sostenuto, tecnico sembra inspiegabilmente non avere molto diminuito ecc. 2010 Gastón alcuna circolazione novecentesca. Fournier–Facio (a cura di), Gustav Mahler, trad. it. di Clelia Parvopassu, Giangiorgio (e) (R) (S) accelerando sost. m. Satragni e Daniele Torelli, Milano, il Saggia- inv. Mus. Espressione agogica che tore, 2010, p. 340: entrambe le sezioni indica nel corso di una partitura una principali del primo movimento – l’e- momentanea accelerazione del tempo sposizione e la ripresa – sono costru- relativa al passaggio di note a cui si ite come un incessante accelerando. riferisce. = Gerundio di accelerare. 1826 Carlo Assensio, Elementi di musi- ca, Parte prima, Principj generali, vol. I, Na- (e) (R) (S) accentuazione sost. poli, Tipograf. dei fratelli Raimondi, 1826, f. Mus. Segnalazione degli accenti e p. 54: Le parole rallentando, e acce- messa in rilievo delle note in una par- lerando scritte sotto un passaggio titura. musicale sono destinate ad indicare 1741 Carlo Tessarini, Grammatica di una espressione dipendente dal mo- musica, Roma, s.e., 1741, p. XIII: accen- vimento del tempo. Rallentando si- tuazione nella battuta 1849 Nuova gnifica che bisogna rallentare a poco enciclopedia popolare, vol. XI, Torino, Giu- a poco il movimento della battuta, e seppe Pomba e Comp., 1849, p. 238: L’ef- così si esegue; accelerando significa fetto di questo ritmo è di recare sopra il contrario 1853 Luigi Davide de Mac- una battuta, anziché sopra un’altra, chi, Principii teorico–semeiografici della un’accentuazione più pronunziata, e musica, Torino, Officina tipograf. e litograf. tale che, secondo il suo grado di forza di Giuseppe Fodratti, 1853, p. 20: L’acce- fa quindi emergere il sentimento delle lerando e rallentando, che si trovano frasi e dei periodi così distinto in mu- abbreviatamente scritti accel. e rall., sica, come il può essere nel discorso indicano d’affrettare o di rallentare oratorio 1855 GRADIT (senza fonte) gradatamente il tempo 1860 France- 1869 Americo Barberi, Dizionario enciclo- sco Serafino Tomicich, Consigli agli allievi pedico universale dei termini tecnici della di pianoforte, Trieste, Tipograf. del Lloyd musica, vol. I, Milano, Tipograf. editrice Lu- Austriaco, 1860, p. 19: Il giovanetto che igi di Giacomo Pirola, 1869, p. 22: Qualsi- vuol sonare a senso e con espressione asi esecuzione musicale non ornata di si assuefaccia a suddividere sempre una regolare accentuazione gramma- mentalmente ciascuna delle parti del- tica perde del suo isocronismo, poichè la battuta, e fra una battuta e l’altra la musica sta nel tempo come l’archi- di ciascun tempo musicale (salvo nei tettura sta nello spazio 1871 Gio- rallentando ed accelerando) 1995 vanni Berri (a cura di), Enciclopedia popola- Mario Pasi, Storia della musica, vol. I, Mila- re italiana, Milano, Tipograf. editrice Dante no, Jaca Book, 1995, p. 182: I segni dina- Alighieri, 1871, p. 230: L’accentuazione mici sono quelli che indicano il piano musicale in genere resta divisa in tre segnato con p, il pianissimo (pp), il specie che sono: accento grammatico, forte (f), il fortissimo (ff), ed anche i accento oratorio ed accento patetico «suggerimenti» interpretativi quali: 1904 In «Musica sacra», XXVIII–XXXIII www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 9

(cfr. GRL, che non specifica il n. del vol.) 1887 In «La Civiltà cattolica», VII (1904), p. 20: Nel ritmo gregoriano è (1887), p. 699: il canto gregoriano ha il da prendere in considerazione oltre al suo accentus o intonazione 1888 In numero delle sillabe anche la loro ac- «La Civiltà cattolica» (cfr. GRL, che non in- centuazione e il loro fraseggio 1950 dica il n. del vol.) (1888), p. 686: Per legge Valentina Magnoni, Alessandro Magnasco, liturgica gli accentus o le intonazioni Roma, Edizioni mediterranee, 1950, p. 86: ci del sacerdote all’altare non devono accorgiamo del sentimento musicale ripetersi dal coro 1893 Alfred Unter- soprattutto dai temi, dall’intonazione, steiner, Storia della musica, Milano, Hoepli, dall’accentuazione delle note 1988 1893, p. 40: Esso poi si divideva in due Enzo Restagno (a cura di), Xenakis, Torino, specie principali: nel concentus, che EDT, 1988, p. 113: Il principio dell’ac- comprendeva quei canti, in cui la me- centuazione è più complicato di quan- lodia dominava, come negli inni, nel- to si potrebbe supporre a prima vista. le sequenze, nei responsori, e nell’ac- Infatti, le accentuazioni si possono centus, che era ancor un rimansuglio realizzare con mezzi disparati e non è dell’antica salmodia 1984 Massimo sempre sufficientemente chiaro quale Mila, I costumi della Traviata, Pordenone, mezzo sia di volta in volta adeguato Edizioni Studio Tesi, 1984, p. 298: In un ad un contesto musicale concreto e certo senso, anche in quest’opera così quale non lo sia 1991 Storia della staccata dalle tradizioni del genere musica, vol. V, Torino, EDT, 1991, p. 154: operistico, si alternano i due eterni L’accentuazione delle linee vocali – princìpi del teatro musicale: il recita- ottentuta mediante vezzi melodici ed tivo e l’aria, l’accentus e il concentus, distribuiti con accortezza nell’archi- armonici: ritardi, appoggiature, porta- tettura dell’atto e nella successione menti di voce, mordenti... – soggiace delle scene 2015 Massimo Mila, Breve a un reggime oratorio, non all’assetto storia della musica, Torino, Einaudi, 2015 metrico della battuta 2004 Riccardo (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): Viagrande, Manuale di storia ed estetica del- L’accentus, o canto sillabico, fu in- la musica, Monza, Casa Musicale Eco, 2004, dubbiamente la prima forma di canto p. 18: La prima [forma di melodia, ad sacro, e consiste semplicemente nel- intervallo unico] era costituita da due la recitazione espressiva e cadenzata sole note che si alternavano con una delle preghiere: a ogni sillaba corri- maggiore accentuazione, a volte sulla sponde una nota, e, salvo le cadenze nota superiore, a volte su quella infe- finali, in genere la recitazione si svol- riore in modo che il suono più accen- ge tutta su una medesima nota a lungo tuato, iniziale o terminale, assumeva ripetuta (salmodia). la funzione di nota principale. = Lat. accentus, formato da ad e cantus, = Deriv. di accentuare con –tione. calco del gr. prōsoidía.

(e) (S) accentus sost. m. inv. Mus. (R) (S) acid rock (acid–rock) loc. Forma di canto gregoriano sillabico sost. m. inv. Mus. Genere di musi- che scandisce le preghiere in modo ca rock fiorito tra gli anni ’60 e ’70, monodico ed espressivo. tendente a ricreare atmosfere alterate www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 10

come nel sogno e nell’assunzione di lico o acid–rock (come veniva anche stupefacenti, grazie all’impiego del chiamato negli Stati Uniti), molti suono distorto e di improvvisazioni gruppi si sciolsero. blues lunghe e complicate. = Loc. ingl. acid rock (propr. ‘rock acido’), 1946 In «Volontà» (cfr. GRL, che non formata da acid (nome gerg. dell’LSD) e rock. indica il n. del vol.) (1946), p. 157: Jazz e protesta, Pierandrea Gebbia; Quel milanese di George Brassens, Nanni (e) (R) (S) adagietto (adagetto) Svampa; Poesie contro il potere, Fa- sost. m. Mus. Indicazione agogica re- brizio De André; Léo Ferré: l’incanto lativa alla velocità di esecuzione di un della rivolta, Mauro Macario; Cantar brano musicale (maggiore di adagio), toscano, Gianna Nannini; Acid rock, e brano o singolo movimento esegui- Pietro Adamo 1970 GRADIT (senza to secondo tale indicazione. fonte) 1980 Giancarlo Riccio, Percorsi 1759 Gioacchino Cocchi, Divertimenti del rock italiano, Foligno (PG), Il Formichie- per Musica Vocale, ed istrumentale, Lon- re, 1980, p. 136: Hard Rock, Heavy Me- dra, s.e., 1759, p. 43: Violini con i flau- tal, Acid Rock, Country Rock, ognu- ti all’ottava, ed all’unisono come si no con la sua brava schiera di divi e un troverà segnato. Adagietto 1931 In esercito di imitatori alle spalle 1996 «Pegaso», Milano, Treves, III (1931), p. 62: Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia della si prenda per esempio l’adagietto del musica rock (1954–1969), Firenze, Giunti, balletto Les Biches di Poulenc 1969 1996, p. 548: Gli Elevators sono poi i Giacomo Manzoni, Guida all’ascolto della primi a codificare il rock psichedelico musica sinfonica, Milano, Feltrinelli, 1969, sin dal titolo del loro disco d’esordio p. 254: L’“Adagietto” costituisce una The Psychedelic Sounds Of, registra- parentesi eminentemente lirica, e nel- to ancora con Thurman in formazione la tonalità di fa maggiore si dipanano e considerato uno dei grandi capola- qui alcune delle più eleganti melodie vori dell’acid rock dei ’60 2013 che Mahler abbia creato 1979 Sto- Lillian Roxon, Rock Encyclopedia & altri ria della musica (1890–1960), vol. X, trad. scritti, Roma, Edizioni minimum fax, 2013 it di Riccardo Bianchini, Milano, Feltrinelli, (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. di 1979, p. 11: Solo l’“Adagietto” della p.): all’inizio l’acid rock era la musi- Quinta sembra appartenere a un pe- ca che cercava di riprodurre l’ascolto riodo precedente 1983 (nella forma distorto di una persona sotto effetto adagetto) GRADIT (senza fonte) 1987 di acido lisergico dietilamide (LSD). Enzo Restagno (a cura di), Nono, Torino, L’idea era usare la musica per ricrea- EDT, 1987, p. 198: infine nell’Adagietto re in uno che non si droga l’illusione della Quinta di Mahler (poco prima di un’esperienza LSD 2017 (nella del finale, nell’ultimo slancio me- forma acid–rock) Innocenzo Alfano, Sto- lodico dei violini) 1990 Ian Bent– rie di rock, Varazze (SV), PM edizioni, 2017 William Drabkin, Analisi musicale, edizione (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): italiana a cura di Claudio Annibaldi, Torino, Poi, però, finita la stagione della spe- EDT, 1990, p. 76: L’idea tradizionale di rimentazione ed esauritasi la spinta “motivo” doveva essere sviluppata propulsiva del movimento psichede- nel senso indicato da Schenker solo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 11

più tardi: con gli studi dedicati da nettezza, tale da suggerirne un trattamento Allen Forte [...] al primo movimento come accez. separata. del Quartetto per archi in do minore op. 60 di Brahms e all’Adagietto del- (e) (R) (S) adiastematico agg. la Quinta Sinfonia di Mahler 2002 Mus. Qualifica di uno stile di notazio- Vittorio Volterra (a cura di), Melancolia e ne musicale privo di pentagramma e musica, Milano, Franco Angeli, 2002, p. provvisto di segni che, pur indicando 171: Se, poi, l’ascoltatore è, come l’andamento ascendente o discenden- chi ha scritto le note che seguono, un te della melodia, non precisano l’al- profano appassionato di musica [...], tezza delle note e quindi i loro inter- egli non può che accogliere il sug- valli. gerimento che gli viene da Luchino 1929 In «Cassinensia» (cfr. GRL, che Visconti; suggerimento implicito non indica il n. del vol.) (1929), p. 189: scri- nel fatto che l’Adagietto della Quin- vono le note semplici e i gruppi neu- ta sinfonia di Mahler è il principale matici non orizzontalmente (sistema commento musicale del film Morte a adiastematico) ma verticalmente (si- Venezia 2010 Emanuele Arciuli, Musica stema diastematico) 1980 GRADIT per pianoforte negli Stati Uniti, Torino, EDT, (Gillo Dorfles,L’intervallo perduto) 1987 2010, p. 241: La Scherzo Sonata (1987) Carlo Bertelli, Milano, una capitale da Am- brogio ai Carolingi, Milano, Electa, 1987, è un’opera ambiziosa, visionaria, pia- p. 154: Attualmente è purtroppo im- nisticamente assai impegnativa, che possibile ricostruire la melodia usata si articola in sette movimenti, in cui come formula cadenziale sentita nei compaiono ben tre scherzi (il piano suoi gradi e intervalli, poiché l’ictus formale prevede Adagio, Scherzo I, indicato è per sua natura adiastema- Allegretto, Scherzo II, Adagietto, tico 1996 Maria Teresa Rosa Barezza- Scherzo III, Adagio) 2014 Paul Grif- ni–Giampaolo Ropa (a cura di), Codex Ange- fiths, La musica del Novecento, trad. it. non licus 123: studi sul graduale–tropario Bolo- indicata, Torino, Einaudi, 2014 (cfr. GRL, da gnese del sec. XI e sui manoscritti collegati, cui non è ricavabile il n. di p.): Del pari, la s.l., Una Cosa Rara, 1996, p. 234: Erminio musica d’amore in Mahler – ad esem- Gonzáles Barrionuevo offre una in- pio l’Adagietto finale della Quinta terpretazione dei segni – inseriti in un Sinfonia – si tinge di rimpianto e di contesto adiastematico – mediante la inappagamento, mentre il movimento collazione con due Antifonari più tar- lento della Symphonia domestica di di in notazione diastematica 2002 Strauss è un vigoroso ritratto di reci- Enrica Tedeschi (a cura di), Il potere dell’au- procità coniugale. dience, Roma, Meltemi, 2002, p. 88: La = Deriv. di adagio con –etto. raffinata esecuzione, testimoniata dai Osservazioni: anche se il GRADIT forni- complessi sistemi di notazione musi- sce per questo e per simili lemmi l’ulteriore cale adiastematici (che non indicano marca di avv., che pare comunque limitarsi esattamente la distanza intervallare alla mera indicazione agogica posta all’inizio di una partitura, è pur vero che questa marca fra i suoni che si susseguono in una connota un uso avverbiale del sost. (enallage) melodia), è indice di una ricercata che negli es. non si rileva mai con assoluta diversità dal canto secolare 2009 www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 12

Chiara Calvino–Andrea Di Giovanni, Origi- Giovanni Testori, L’arte di scrivere a otto ne, evoluzione, estetica del canto gregoriano, reali e supplemento alla Musica ragionata, s.l., Lulu.com, 2009, p. 67: Nella semiolo- Vercelli, Giuseppe Panialis, 1782, p 35: se gia, al di sopra del tetragramma sono io l’ho fatta durare fino alla fine, è sta- sempre ricopiati i neumi adiastema- to per insegnare a voi, che anche qui tici, vengono cioè recuperate le fonti potea servire, massime stimandolo più antiche, che poco o nulla precisa- solamente come aggiunto ad libitum no degli intervalli melodici, ritenuti a 1826 Peter Lichtenthal, Dizionario e biblio- memoria dagli antichi cantori, ma che grafia della musica, vol. I, Milano, Antonio sono insostituibili per restituirci il rit- Fontana, 1826, p. 23: Questa espressione mo, l’esecuzione, il fraseggio delle latina [ad libitum] si pratica per lo più melodie 2015 Maurizio Grandi–Beatri- nelle Parti obbligate, e ne’ passi in cui ce Gargano (a cura di), La Musica: risonanza il movimento della Battuta viene in- fra Dio e l’uomo, s.l., Gaianews.it, 2015 (cfr. terrotto da una Fermata, o Corona, ed GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): I il compositore lascia all’arbitrio, od a segni (neumi) introdotti nella cultu- piacere dell’esecutore di attaccare la ra carolingia indicano fondamental- Nota della Fermata mediante abbel- mente l’orientamento della melodia, limenti o modulazioni alla Nota che ma non l’altezza dei singoli suoni (si viene dopo. In vece dell’ad libitum si parla di neumi adiastematici in campo leggono anche talvolta le indicazioni aperto). a capriccio, a piacere. Allorquando = Deriv. di diastematico con a–. sopra i frontispizj di qualche Parte musicale trovasi apposto ad libitum, (e) (r) (S) ad libitum loc. avv. p. e. Violino, Flauto ec. ad libitum, Mus. Espressione che indica nelle ciò vuol dire che si possono omette- didascalie una certa libertà interpre- re siffatti strumenti senza danno del tativa lasciata all’esecutore, compre- componimento 1850 Fermo Belli- sa quella di omettere gli strumenti ni, Manuale della musica, Milano, Ricordi, di un organico accompagnati da tale 1850, p. 123: la fioritura ha questa par- espressione. ticolarità, cioè dessa non ha valore 1611 Agostino Pisa, Battuta della musi- alcuno e perciò si eseguisce ad libi- ca dichiarata da don Agostino Pisa, Roma, tum, interrompendo sempre la misura Zannetti, 1611, p. 38: Avertendo nondi- regolare 1893 In «Musica sacra», XVII meno al presente che il Zarlino par- (1893), p. 12: Messa a tre voci pari in la dell’ultima nota della cantilena, la onore di S. Luigi Gonzaga (organo quale per essere ultima può essere ad ad libitum): lire 1,80 1969 Giacomo libitum 1685 Chiara Calvino–Andrea Manzoni, Guida all’ascolto della musica sin- Di Giovanni, Lettera scritta dal Sig. Antimo fonica, Milano, Feltrinelli, 1969, p. 108: La Liberati in risposta ad una del Sig. Ovidio composizione è per organico sinfoni- Persapegi, Roma, Mascardi, 1685, p. 4: Il co normale, con un tenore solo ad li- Salmo, la cui modulatione circa la bitum che intona una canzone popola- qualità, e quantità delle voci è ad libi- re in cui si narra del rapimento di una tum, è ingegnosamente distribuito da fanciulla da parte dei pirati 1995 cantarsi con l’Organo 1782 Carlo Storia della musica, vol. I, Milano, Jaca www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 13

Book, 1995, p. 178: L’A. [accompagna- p. 90: un testo marinettiano che ben mento] può essere elemento integran- pochi conoscono: il manifesto, firma- te del discorso musicale (obbligato) to con il pittore Tullio Crali, intitolato oppure semplicemente di decorazione Aeromusica dell’alfabeto in libertà e abbellimento (ad libitum) 2007 (1944). In esso Marinetti propone un Cecilia Balestra–Alfonso (a cura superamento delle parole in libertà e, di), Organizzare musica, Milano, Franco An- con esse, un superamento della logica geli, 2007, p. 125: L’orchestra è un orga- del senso e di ogni contenuto seman- nico medio–grande: archi, 1 arpa che tico. può essere raddoppiata ad libitum; 2 = Comp. di aero– e musica. flauti ed 1 ottavino 2014 Luigi Dei, Musica, scienziato!, Firenze, Firenze Univer- (e) (R) (S) affrettando sost. m. inv. sity Press, 2014, p. 94: fermi di botto su Mus. Espressione agogica che indica quella che i musicisti chiamano coro- nel corso di una partitura un aumento na, la pausa ad libitum che lascia tutti della velocità (simile ad accelerando) in attesa. relativo al passaggio di note a cui si = Loc. lat. ad libitum ‘a piacere’. riferisce. 1844 Bartolomeo Montanello, Di un (S) aeromusica sost. f. Mus. Ter- modo facile ed economico per istampare la mine coniato in ambito futurista per musica, Milano, Ricordi, 1844, p. 13: - indicare un tipo di musica evocativa sima, lunga, breve, andante, allegro, del volo e degli stati d’animo con presto, largo, affrettando, ritardan- esso collegati. do e tanti altri son nomi italiani che 1926 GRADIT (senza fonte) 1934 tuttodì si conservano in Germania, in In «Natura. Rivista mensile illustrata» (cfr. Francia, in Inghilterra, in Russia, in GRL, che non indica il n. del vol.) (1934), America 1872 Americo Barberi, Di- p. 42: L’ultima trovata alla radio è la zionario enciclopedico universale dei ter- trasmissione di brevi saggi di aero- mini tecnici della musica, Milano, Tipograf. musica, presentati da F. T. Marinetti. editrice Luigi Di Giacomo Pirola, 1872, p. L’aeromusica viene a far buona com- 48: affrettando – Termine corrispon- pagnia alla aeropoesia e all’aeropit- dente all’officio delle accentuazioni tura! Il manifesto che ne sancisce le musicali, valevoli al colorito della leggi, parla di sintesi e brevità 1977 composizione. Questo termine si tro- Filippo Tommaso Marinetti, Collaudi futuri- va sempre sito in successo di lavoro sti, a cura di Glauco Viazzi, Napoli, Guida, per avvertire l’esecutore di accelera- 1977, p. 233: Futurismo definito orgo- re alcun poco internamente il primo glio italiano svecchiatore novatore tempo della composizione, affret- velocizzatore volontà di poesia parole tandone gradatamente il movimento in libertà dinamismo plastico compe- fino all’incontro del punto coronato netrazione di tempo spazio e simulta- o della parola di richiamo in–tempo, neità di aeropoesia aeromusica aero- o a–tempo 1885 Atti dell’Accademia scultura aeroarchitettura 2015 An- del R. Istituto Musicale di Firenze, Firenze, tonio Saccoccio–Roberto Guerra (a cura di), Tipograf. Galletti e Cocci, 1885, p. 86: Se Marinetti 70, Roma, Armando Editore, 2015, un affrettando od un rallentando del www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 14

movimento ha una ragione ed è arti- at 1990 GRADIT (in «La Repubblica») sticamente preparato, noi affrettiamo 1997 (nella forma afrobeat) Deonoma- o rallentiamo insieme coll’esecutore sticon Italicum, vol. I, Tübingen, Max Nie- 1920 In «Rivista musicale italiana» (cfr. meyer Verlag, 1997, p. 27: «beat ispirato a GRL, che non indica il n. del vol.) (1920), ritmi africani o afroamericani» (1993, p. 30: tale differenza di movimento Espresso 16,92); afrobeat «esponente non si pratica rigorosamente, ma si di musica beat ispirata a ritmi africa- interpreta semplicemente come un af- ni» (1992, CorrSera 6.11,5) 2010 frettando del ritmo iniziale, applicato Anthony Ham, Senegal, Capo Verde, Gam- bia, Guinea, Guinea–Bissau, Sierra Leone, gradatamente ad imitazione del ritmo Liberia, Torino, EDT, 2010, p. 67: Creato del movimento di un cavallo che af- dal grande artista scomparso Fela fretti il passo a poco a poco 2007 Lorenzo Ferrero, Manuale di scrittura mu- Anikulapo Kuti, l’afro–beat è una fu- sione di highlife nigeriana, percussio- sicale, Torino, EDT, 2007, p. 226: Che ci sia una certa differenza in italiano tra ni yoruba, jazz, funk e soul. [...] Negli accelerando e affrettando e tra allar- ultimi anni il rinnovato interesse per l’afro–beat ha creato contaminazioni gando, calando, ritardando, ritenuto, con la musica dance, hip hop e raggae trattenuto e stentato è per noi eviden- 2014 (nella forma afrobeat) Guido Matteo Procopio, Teoria musi- te 2017 Michelone, Dal rag al rap, Milano, ISU cale, s.l., Youcanprint, 2017, pp. iii–iv: in- Università Cattolica, 2014, p. 21: Lo stile dicazioni che si trovano negli spartiti africano più conosciuto di quello che come: rallentando, accelerando, af- comunemente gli studiosi a partire frettando, stringendo, precipitando, a dagli anni Ottanta chiamano afrobeat tempo (cioè ritorno al tempo iniziale). (o talvolta african pop) è lo highlife = Gerundio di affrettare. che fa la sua apparizione in Ghana e in Sierra Leone molto tempo prima, (e) (R) (S) afro–beat (afrobeat) addirittura negli anni Venti. Mesco- sost. m. inv. Mus. Stile caratterizzato lanza di musica tradizionale africana, dalla contaminazione di musica tradi- di canti marinai, di marce militari, di zionale africana, rock e jazz moderno. cantici e di altre influenze occidentali, 1968 (nella forma afrobeat) Umber- aggiunge al tam tam la chitarra, la fi- to Bosco, Lessico universale italiano, parte I, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, sarmonica e l’armonica a bocca. = Ingl. afrobeat, comp. di afro– ‘africano’ 1968, p. 24: L’afrobeat del nigeriano e beat ‘battito, ritmo’. Fela Anikulapo Kuti (n. 1938) è uno sviluppo dello highlife, e ne mantiene (e) (r) (S) aggravamento sost. la volontà di denuncia tanto da porta- m. Mus. Aumentazione, ossia proce- re il suo autore più volte in prigione dimento compositivo per il quale i (Underground system, 1992; He miss valori ritmici di un motivo melodico road, 1994) 1983 (nella forma afro- subiscono raddoppiamento o accre- beat) In «L’Europeo», XXXIX (1983), p. scimento ulteriore. 96: con il jazz di Miles Davis e il soul 1930 Luigi Ronga, Girolamo Frescobal- di James Brown, inventando l’afrobe- di, organista vaticano, 1583–1643, nella sto- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 15

ria della musica strumentale, Torino, Fratelli essere applicati tutti i principi dell’i- Bocca, 1930, pp. 79–80: Ma è certo che mitazione: 1) aggravamento, quando pochi ricercari come questo potevano i valori dei suoni del conseguente si riuscire all’aridità di un’astrazione in- presentano raddoppiati; 2) diminu- tellettuale, dato che le trasformazioni zione, quando, al contrario, i valori fondamentali si riducevano all’ag- dei suoni vengono dimezzati 2008 gravamento e al doppio aggravamen- Sergio Prodigo, Viaggio nel mondo della mu- to del rema 1969 Giacomo Manzoni, sica, Roma, Armando Editore, 2008, p. 131: Guida all’ascolto della musica sinfonica, Varie tipologie canoniche prevedeva- Milano, Feltrinelli, 1969, p. 493: Aggrava- no per la risposta particolari artifici mento o aumentazione. Procedimento contrappuntistici, quali la ripetizione tecnico per cui i valori ritmici di un a varie distanze intervallari, l’aggra- tema vengono aumentati del loro va- vamento (valori di durata doppi), la lore di due o più volte. Viene impie- diminuzione (valori di durata dimez- gato soprattutto nella fuga, ma non è zati), il moto contrario o inverso (os- raro trovarne esempi anche in forme sia l’inversione delle intervallazioni) strumentali meno rigorose 1995 e il moto retrogrado (dall’ultima alla Storia della musica, vol. II, Milano, Jaca prima nota dell’antecedente). Book, 1995, p. 375: Tecnicamente la V. = Deriv. di aggravare. [variazione] può concernere tutti gli elementi del discorso (timbro, armo- (e) (S) agogica sost. f. Mus. Il nia, ritmo, melodia) cui possono esse- complesso delle leggere variazioni di re applicati vari procedimenti fra cui: tempo che possono dipendere dall’e- l’ornamento, l’inserzione, l’inversio- spressione e dall’interpretazione sog- ne degli intervalli, la retrogradazione, gettiva, e l’insieme delle loro indica- la sovrapposizione, il mutamento di zioni nella partitura. modo e di tonalità (per quanto con- 1955 In «La Rassegna musicale», XXV– cerne armonia e melodia), l’aggrava- XXVI (cfr. GRL, che non specifica il n. del mento, la diminuzione e la fioritura vol.) (1955), p. 70: L’agogica è un re- relativamente al ritmo per menziona- spiro non scritto, nascosto e tuttavia re solo i più frequenti 2001 Loris esistente nella scrittura 1955 GRA- Azzaroni, Canone infinito. Lineamenti di te- DIT (senza fonte) 1978 Giuliano Zosi, oria della musica, Bologna, CLUEB, 2001, Ricerche e sintesi nell’opera di Goffredo Pe- p. xiii: diminuzione, ossia riduzione trassi, Roma, Edizioni di storia e letteratura, proporzionale delle durate di uno, più 1978, p. 146: Questo «rincorrere» i pro- o tutti i suoni costitutivi il motivo ori- blemi dell’agogica musicale, come ginale; storicamente parallelo all’ag- fatto in sé antologico, permetterebbe gravamento, di cui è l’esatto contra- a Petrassi di inserirsi comunque nella rio, questo procedimento consiste sfera degli sperimentali 1984 Paolo nella divisione della durata originale Gallarati, Musica e maschera, Torino, EDT, dei suoni per un divisore fisso 2004 1984, p. 116: coglie la situazione e la Riccardo Viagrande, Manuale di storia ed rappresenta, caratterizzandola teatral- estetica della musica, Monza, Casa Musica- mente con i mezzi propri della melo- le Eco, 2004, p. 95: Al canone possono dia, dell’amonia, del contrappunto, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 16

della dinamica, dell’agogica, del rit- monia, a cura di Gilberto Bosco, Giovanni mo e della strumentazione 1990 Gioanola e Gianfranco Vinay, Torino, EDT, Ian Bent–William Drabkin, Analisi musicale, 1989, p. 183: Tra i componenti del rit- edizione italiana a cura di Claudio Annibaldi, mo il più importante è probabilmente Torino, EDT, 1990, p. 15: Il modo in cui il cosiddetto accento agogico, e cioè Koch illustrò la struttura fraseologi- il fattore che conferisce rilievo e pre- ca della melodia ha avuto un’impor- minenza alle note più lunghe rispetto tanza enorme per la teoria musicale, a quelle di breve durata 1995 Azio nonché per l’analisi stessa, portando Corghi–Lidia Bramani, Composizione musi- direttamente alla teoria della dinami- cale, Milano, Jaca Book, 1995, p. 13: Non ca e dell’agogica di Hugo Riemann c’è nessun tentativo di descrivere il 2008 Émile Jacques Dalcroze, Il ritmo, la tempo, sia chiaro. Ma di rivelarne in musica e l’educazione, a cura di Louisa Di musica la sostanza attraverso il gioco Segni–Jaffé, Torino, EDT, 2008, p. 142: La del movimento e della memoria tra le funzione dell’agogica nella musica è figurazioni musicali, il loro esistere quella di variare la durata del tempo come linea melodica, qualità timbri- e di graduare la velocità e la lentezza ca, articolazione ritmica e andamen- dei suoni 2014 Norberto Lafferma, In to agogico 2011 Gianni Nuti, Musica principio era la musica, Tricase (LE), You- pratica, Milano, Franco Angeli, 2011, p. 111: canprint, 2014 (cfr. GRL, che non indica il sensibilità al pattern ritmico, capaci- n. di p.): Nella terminologia musicale, tà di tenere l’impulso, coordinazione l’agogica o indicazione di andamen- destra/sinistra, riconoscimento di ac- to o indicazione di movimento di una centi o variazioni agogiche. composizione è il suo stile espressivo. = Deriv. di agogica. = Gr. agōgḗ ‘impulso’ con –ica.

(R) (S) agogico agg. Mus. Relati- (e) (R) (S) air de cour loc. sost. vo all’agogica. m. e f. inv. Mus. Breve aria musicale, fiorita in Francia tra la fine del XVI e 1850 In «Quaderni dell’Istituto di Studi verdiani» (cfr. GRL, che non indica il n. del il XVII sec., monodica o polifonica, vol.) (1850), p. 55: Eguale la tonalità, il con accompagnamento di liuto o di tempo, l’indicazione agogica (Alle- voci, inizialmente a carattere strofico gro vivace) risulta diverso, intanto, con ritornelli facoltativi. nelle prime tredici battute dell’in- 1951 Carlo Calcaterra, Poesia e can- troduzione strumentale 1924 In «Il to, Bologna, Zanichelli, 1951, p. 123: Le Pianoforte», V (1924), p. 47: seguir nel- Canzoni francesi e gli Airs de court la marcia le modificazioni agogiche [sic per errore] del secolo xvi, che si 1940 In «Rivista musicale italiana», XLIV trovano in questa preziosa raccolta (1940), p. 139: Si pensava che tutta la di musica per liuto 1992 GRADIT musica tramandataci da quel perio- (senza fonte) 1995 Storia della musica, do fosse destinata al canto, ed a tale vol. I, Milano, Jaca Book, 1995, p. 190: le concetto si subordinava la sua inter- più recenti evoluzioni del madrigale, pretazione agogica 1955 GRADIT l’air de cour francesce, l’introduzio- (senza fonte) 1989 Walter Piston, Ar- ne dello stile recitativo e le comples- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 17

se innovazioni che si determinarono di due versi romanzi 1991 Storia attraverso Le nuove musiche di G. della musica, a cura della Società Italiana di Caccini 1997 Gianfranco Salvatore, Musicologia, vol. II, Torino, EDT, 1991, p. Mogol–Battisti, Roma, Castelvecchi, 1997, 160: Anche il tema dell’alba (l’amico pp. 146–147: Ad esempio, tra Cinque che veglia sugli innamorati e annun- e Seicento, la struttura del madrigale cia la fine del convegno amoroso per italiano divenne sempre più libera e il levar del sole) nasce estraneo alla astrofica, abbandonando progressi- “canzone cortese”, senza dire che ne- vamente – salvo eccezioni – l’istin- gli stessi schemi poetici si trattano to alla ripetizione e le forme chiuse; talora argomenti politici, satirici, ec- ma più o meno nello stesso periodo, cetera 2002 Norbert Dufourcq, Piccola come abbiamo visto, vi faceva da storia della musica classica, trad. it. non in- contrappeso in Francia l’air de cour, dicata, Roma, Gremese editore, 2002, p. 18: monodica e accompagnata dal liuto o Indubbiamente, a partire dal XIII se- da un basso continuo, e con ritornel- colo è indispensabile operare una di- li facoltativi 2002 Norbert Dufourcq, stinzione tra le canzoni con personag- Piccola storia della musica classica, trad. it. gi (ovvero le storie cantate, chanson non indicata, Roma, Gremese editore, 2002, de toile), le canzoni drammatiche, le p. 50: L’air de cour ovvero l’aria ac- pastorelle, le albe (che «descrivono la compagnata da voci o da strumenti separazione di due amanti all’alba»), (il liuto), e di cui occorre sottolinea- le canzoni d’amore o canzoni corte- re il rapporto con la canzone da liuto si 2016 Stefano Milonia, Rima e melodia e con la musica nata dal movimento nell’arte allusiva dei trovatori, Roma, Edi- creato da Baïf, rivestirà in seguito un zioni Nuova Cultura, 2016, p. 136, nota 11: ruolo importante nell’ambito dell’o- Sei pastorelas, un’alba, un descort, pera francese 2013 Claudio Casini, un breu doble, una serena, una secon- Storia della musica, Milano, Bompiani, 2013 da alba e una canzone mariana. (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): = Lat. alba(m) ‘bianca’, sott. luce(m). anche il termine air de cour, nato in quell’epoca, era destinato ad assume- (R) (S) alborada sost. f. inv. Mus. re un significato più vasto nella lette- Composizione musicale eseguita ratura musicale francesce. all’alba o avente l’alba come tema. = Loc. fr. air de cour ‘aria di corte’. 1620 Lorenzo Franciosini, Vocabolario español e italiano, Roma, a costa de Iuan Ru- (r) (S) alba sost. f. Mus. Compo- fineli y Angel Manni, 1620, p. 34: Albora- nimento medievale avente come tema da: mattinata; musica fatta in sull’al- la separazione degli amanti sul far del ba, o alla diana 1955 GRADIT (senza giorno. fonte). 1983 Henri–Irénée Marrou, I Trovatori, 2. Mus. Melodia popolare della trad. it. di Anna Maria Finoli, Milano, Jaca Galizia spagnola ritmicamente vivace Book, 1983, p. 132: Un manoscritto del e con il carattere di una serenata. X secolo, conservato in Vaticano, ci 1885 In «Giornale delle donne» (cfr. presenta un’alba in strofe di tre ver- GRL, che non indica il n. del vol.) (1885), p. si latini seguiti dallo stesso ritornello 525: Di fianco all’infermo tutti i giorni www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 18

si faceva un concertino con la gaita primo periodo, soprattutto alle Sei ba- gallese, suonando la muineira, l’al- gatelle 1991 Storia della musica, vol. borada, il fandango 1955 GRADIT XII, Torino, EDT, 1991, pp. 110–111: Mu- (senza fonte) 1969 Giacomo Manzoni, tuati dal linguaggio del calcolo delle Guida all’ascolto della musica sinfonica, probabilità, i termini “alea” e “alea- Milano, Feltrinelli, 1969, p. 493: Termine torio” diveranno d’ora innanzi d’uso spagnolo [alborada] indicante una comune nel gergo dell’avanguardia melodia popolare della Galizia per per indicare l’impiego della casualità strumenti. È in ritmi vivaci e ha il come elemento integrante della strut- carattere di una serenata (spesso in tura musicale 2008 Daniela Tortora (a 6/8). Un esempio è quella di Ravel, cura di), Voce come soffio, voce come gesto. trascritta per orchestra dalla versione Omaggio a Michiko Mirayama, Atti delle due giornate di studi (Università “Sapienza”, originaria per pianoforte solo 2002 Roma, 9–10 giugno 2003), Roma, Aracne, Enzo Restagno, Ravel e l’anima delle cose, 2008, p. 136: un pensiero combinato- Milano, il Saggiatore, 2002, pp. 145–146: In rio radicato nella serialità e nella sua fondo, con la sua Alborada aveva of- apertura aleatoria. ferto l’immagine di un paesaggio che, = Lat. aleatorium, deriv. di alea ‘dado’. scavalcando a ritroso tutte le illusioni di maniera, raggiungeva le altezze di (e) (R) (S) allegretto sost. m. Mus. Bizet e dei dipinti spagnoli di Manet. Espressione agogica indicante all’ini- 3. Mus. Aubade (GRADIT). zio del pezzo musicale un movimen- 1955 GRADIT (senza fonte). to di moderata vivacità, compreso = Sp. alborada ‘id.’ tra la velocità dell’Andante e quella dell’Allegro, e brano da eseguire se- (e) (R) (S) aleatorio agg. Mus. Re- condo tale indicazione. lativo all’alea (principio compositivo 1741 Carlo Tessarini, Grammatica di fondato su elementi di indetermina- musica, Roma, s.e., 1741, p. xii: anche se zione o di casualità). sarebbe invece comodo in alcuni pas- 1965 In «Marcatrè», XI–XIII (cfr. GRL, saggi muovere la mano, in considera- che non specifica il n. del vol.) (1965), p. 158: zione del carattere dei tre tempi (Alle- Infatti il termine aleatorio è un termi- gro, Allegretto cantabile, Presto) che ne che tutti abbiamo usato moltissi- invita a una valorizzazione musicale mo e continuiamo ad usare credo le- dell’esecuzione 1758 GRADIT (senza gittimamente. Spetta ad Adorno aver fonte) 1780 Salvatore Bertezen, Principj dimostrato che l’alea, cioè il caso, le di musica teorico–prattica, Roma, Stampe- hazard interviene nella musica mol- ria Salomoni, 1780, p. 99: non ostante si to prima 1969 GRADIT (senza fonte) procurano di esprimere meglio che si 1989 Gianmario Borio–Michela Garda, puole con i termini per esempio Lar- L’esperienza musicale: teoria e storia della go, Adagio, Poc’ adagio, Larghetto, ricezione, Torino, EDT, 1989, p. 189: Nel Andante, Andantino, Allegretto, Al- quartetto d’archi Aleatorio (1959) legro, Presto, Prestissimo, e simili egli [Evangelisti] fece esplicito riferi- 1791 Francesco Galeazzi, Elementi teorico– mento alle miniature weberniane del pratici di musica, vol. I, Roma, Stamperia www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 19

Pilucchi Cracas, 1791, p. 36: Noi daremo ganini] i seguenti saggi di studio: [...] qui sotto un Catalogo de’ più usati Clementi, «Andante» quasi allegretto, vocaboli a tal uso inservienti, comin- dalla sonata op. 47 n. 2 1942 Arrigo ciando dal movimento più lento, fino Boito, Tutti gli scritti, a cura di Piero Nardi, al più veloce: 1. Larghissimo 2. Largo Milano, Mondadori, 1942, p. 1073: si ese- assai 3. Largo 4. Grave 5. Cantabile 6. guiva quel grettissimo allegretto in Larghetto 7. Adagio molto 8. Adagio si b dell’ottava sinfonia, che, se non 9. Lento 10. Andante 11. Andantino fosse di Beethoven, lo giudicherei di 12. Allegretto 13. Allegro moderato Händel 1969 Giacomo Manzoni, Gui- da all’ascolto della musica sinfonica, Mila- 14. Allegro maestoso 15. Allegro 16. no, Feltrinelli, 1969, p. 337: I tempi [della Allegro con moto 17. Allegro vivace Sinfonia n. 4 in do minore op. 43 di 18. Allegro con brio 19. Allegro spiri- Sciostakovic] sono: “Allegretto poco toso 20. Allegro molto (questi cinque moderato”; “Moderato con moto”; motti sono equivalenti) 21. Allegro “Largo–Allegretto” 1980 Leon Plan- assai 22. Presto 23. Presto assai 24. tinga, Clementi, Milano, Feltrinelli, trad. it. Prestissimo 1826 Peter Lichtenthal, non indicata, 1980, p. 186: Questo Alle- Dizionario e bibliografia della musica, vol. gretto è scritto per lo più in uno stret- I, Milano, Antonio Fontana, 1826, p. 30: to contrappunto a due voci (talvolta ALLEGRETTO (dimin. d’Allegro), in ottave) 1995 Johannella Tafuri, indica un movimento intermedio fra L’educazione musicale, Torino, EDT, 1995, l’Andante e l’Allegro esprimente una p. 98: Viene messo l’Allegretto della moderata vivacità 1853 Luigi Davi- VII Sinfonia di Beethoven. I ragazzi de de Macchi, Principii teorico–semeiogra- ascoltano con l’aria di chi ha capito fici della musica, Torino, Officina tipograf. e litograf. di Giuseppe Fodratti, 1853, pp. il gioco. «Lo facciamo con i passi, Prof.?». Si muovono divertiti seguen- 20–21: Per indicare e stabilire ai movi- menti della battuta un grado maggio- do con regolarità l’ostinato ritmico 2007 Adriano Moraglio (a cura di), L’uomo re o minore di lentezza o di celerità, che faceva ascoltare, Cantalupa (TO), Effatà si fa uso dei seguenti Termini scritti Editrice, 2007, p. 65: L’allegretto [della in capo al pezzo musicale: Largo, Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 Grave, Larghetto, Adagio, Andante, di Beethoven] è piuttosto un interro- Andantino, Allegretto, Allegro, Pre- gativo che palpita in cuore, espresso sto, Prestissimo. [...] Allegretto, mo- mirabilmente nel pianto genuinamen- vimento intermedio fra l’Andantino te infantile della melodia tante volte e l’Allegro, esprimente una moderata ripetuta, ricchissima di pathos 2014 vivacità 1874 Onestina Ricotti, La mu- Nicola Piovani, La musica è pericolosa, Mi- sica e i suoi cultori, Torino, Paravia, 1874, lano, Rizzoli, 2014 (cfr. GRL, da cui non è p. 46: L’allegretto che è un movimen- ricavabile il n. di p.): Il sublime Allegret- to intermedio fra l’andante e l’alle- to della Sinfonia n. 7 in la maggiore gro 1930 In «Genova», X (1930), p. 76: op. 92 di Beethoven, che ha fatto da Durante l’anno scolastico 1928–29 commento a molti film e che ha inva- furono eseguiti dagli alunni [del Ci- so tanti spettacoli teatrali sperimenta- vico Conservatorio di Musica N. Pa- li degli anni Settanta in poi, da quelli www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 20

della cantina romana del Beat ’72 a Svizzera, Roma, Stamperia Pilucchi Cracas, quelli di Emma Dante, è una partitura 2009, p. 35: L’Alpenhorn veniva usato che ha una temperie molto drammati- un tempo in montagna per radunare il ca, anche tragica, e un tono che niente bestiame. Si tratta di uno strumento a ha a che vedere con l’allegria. fiato che può misurare da 2 a 4 m, ha = Deriv. di allegro con –etto. una parte terminale a forma di campa- Osservazioni: anche se il GRADIT forni- na e un bocchino a tazza: più è corto, sce per questo e per simili lemmi l’ulteriore più è difficile da suonare. marca di avv., che pare comunque limitarsi = Ted. Alpenhorn, comp. di Alpen ‘alpi’ e alla mera indicazione agogica posta all’inizio Horn ‘corno’. di una partitura, è pur vero che questa marca connota un uso avverbiale del sost. (enallage) che negli es. non si rileva mai con assoluta (R) (S) alphorn sost. m. inv. Mus. nettezza, tale da suggerirne un trattamento Alpenhorn. come accez. separata. 1841 Cesare Cantù, Della letteratura, vol. II, Torino, Giuseppe Pomba e C., 1841, (e) (R) (S) alpenhorn sost. m. inv. p. 345: Rinomate sono le arie svizze- Mus. Strumento a fiato in legno simi- re, con que’ suoni particolari di gola le al corno, lungo dai due ai quattro che commovono lo straniero, riper- metri, usato nelle alpi svizzere per ra- cosse dall’eco delle valli [...]. La più dunare in origine il bestiame. famosa è quella di ranz des vaches. 1878 In «Bollettino del club alpino Con questo nome s’indica la fila del- italiano», XII (1878), p. 252: Dovevano le vacche, e l’aria che accompagnava anche tenere in buon istato gli indi- questa marcia eseguivasi sull’alp– catori di strade, chiamati Dauben, e horn, corno alpino [nell’originale al suonare tutte le sere il corno di caccia pino per errore] 1877 In «Gazzetta (alpenhorn), onde avvisare i viaggia- ufficiale di Milano», XXXII (1877), p. 309: tori ritardati nelle montagne 1955 Allora il viaggiatore si diresse verso GRADIT (senza fonte) 1986 Luigi Della quei suoni e vide subito dopo, fuori Croce, Ludvig van Beethoven, Torino, EDT, di una capanna sulla sponda del lago, 1986, p. 278: Rispunta il motivo dell’Al- una giovinetta che teneva in mano penhorn, enunciato individualmente una lunga trombetta di legno perfet- e scalarmente da quattro fiati diversi, tamente simile all’alphorn degli Sviz- quindi i primi violini riattaccano l’in- zeri 1928 Musica d’oggi, Milano, Ri- no, questa volta accompagnati da un cordi, 1928, p. 441: All’opera di Brahms dolce movimento ascendente dei se- si riferisce la lettera del 18 settembre condi 1997 Gualtiero Ciola, Noi, Celti 1868, cioè il passo seguente: «Così e Longobardi, Spinea (VE), Helvetia, 1997, suonava l’Alphorn oggi» 1955 p. 59: La cetra tirolese, l’alpenhorn o GRADIT (senza fonte) 1987 Egon Wel- corno delle alpi svizzere, le corna- lesz (a cura di), Storia della musica, trad. it. muse scozzesi, irlandesi e bretoni di Giampiero Tintori, vol. I, Milano, Feltri- nonché la zampogna italica sono si- nelli, 1987, p. 41, nota 79: Il corno del- curamente strumenti musicali deri- le Alpi [alphorn], a forma di grande vati da quelli dei Celti 2009 Nicola pipa o di lituus in uso nelle montagne Williams–Damien Simonis–Kerry Walker, della Svizzera 1991 Storia della musi- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 21

ca, vol. VII, Torino, EDT, 1991, p. 197: dal- sulla sinistra, altus e bassus sulla de- la Svizzera viene il ranz des vaches, stra, senza la divisione delle battute melodia dei distretti alpini, cantata o 1990 Angelo Pompilio–Donatella Restani– suonata sull’Alphorn per raccoglie- Lorenzo Bianconi–F. Alberto Gallo (a cura re le greggi sparse e poi stilizzata in di), Trasmissione e recezione delle forme di cultura musicale, Atti del XIV congresso 6/8 nelle opere di soggetto svizzero, della Società internazionale di musicologia, come nella sinfonia Guillaume Tell di Torino, EDT, 1990, p. 247: Le varianti di Rossini 2013 Luca Turchet, Anima folk, lezione, notificate nell’edizione Atlas, s.l., Luca Turchet, 2013, p. 14: Credo che sono nel complesso poco rilevanti, e l’Europeade sia l’unico posto al mon- si annidano tutte, con una sola ecce- do dove si possano ascoltare i canti zione, nella parte dell’Altus, ossia tradizionali sardi e due metri più in là la parte che più di tutte è irregolare, quelli dei flamenchisti andalusi, [...] accessoria, vulnerabile e spesso anzi i suonatori di alphorn svizzeri vicino superflua o assente negli strambot- ad un’orchestra di nychelharpe. ti 2006 Ettore Napoli–Antonio Poligna- = Ted. Alphorn, comp. di Alp ‘alpe’ e no, Dizionario dei termini musicali, Milano, Horn ‘corno’. Mondadori, 2006, p. 35: Con lo sviluppo dato alla polifonia dai musicisti fran- (e) (R) (S) altus sost. m. inv. Mus. co–fiamminghi nel secolo successivo, Contratenor altus, ossia nome della il c. [contratenor] si sdoppia in due terza voce interposta tra il tenor e il parti, l’una delle quali tende a rimane- discantus nello stile polifonico dei re sempre al di sotto e l’altra sempre secc. XIV e XV. al di sopra del tenor, donde il nome 1886 In «Archivio storico per Trieste, di c. bassus (in seguito abbreviato in l’Istria e il Trentino», III (1886), p. 251: la bassus) e c. altus (o contra altus, dal quale [incisione in legno] rappresenta quale deriva il termine contralto). quattro cantori a libro (forse le quat- = Lat. altus ‘alto’. tro voci: Cantus, Tenor, Altus, Bas- sus) 1942 In «Note d’archivio per la (e) (R) (S) ambient music (ambi- storia musicale. Periodico trimestrale» (cfr. ent–music) loc. sost. f. inv. Mus. Tipo GRL, che non indica il n. del vol.) (1942), di musica concepito per fungere da p. 9: chiedo siami permesso, come sottofondo a determinati ambienti, a collega... non sospetto, di tentare fatto di sonorità realizzate elettroni- un’altra ricostruzione di detta parte camente, che non richiedono partico- dell’Altus, che sottopongo nell’esem- lare attenzione durante l’ascolto. pio grafico B 1979 Charles Burney, 1979 (nella forma ambient–music) Viaggio musicale in Italia, trad. it. di Enrico In «Panorama» (cfr. GRL, che non indica Fubini, Torino, EDT, 1979, p. 80: mi invitò il n. del vol.) (1979), p. 193: Se Robert a entrare nell’orchestra e mi mostrò Fripp è il più convinto assertore della le musiche liturgiche che si sarebbe- ambient–music, l’ideologo di questa ro cantate quel giorno, stampate con nuova corrente è senza dubbio Brian matrici di legno, con le note molto Eno. È stato proprio Brian Eno, infat- grandi, a quattro parti, cantus e tenor ti, a teorizzare la necessità di una mu- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 22

sica in sintonia con gli eventi, i rumori serpeggia fra i poli di tonalità lonta- 1980 GRADIT (in «Il mucchio selvaggio») ne e opposte, quasi ad accompagnare 1986 Nuova Atlantide. Il continente della gli accenti gravi o acuti del discorso, musica elettronica 1900–1986, s.l., la Bien- diventa nel breve monodramma di nale di Venezia, 1986, p. 83: L’“Ambient Schönberg ancóra più oscillante, an- Music” è per Eno una delle tante mu- cor più «amelodico» (ci sia consenti- siche possibili 1994 John A. Walker, ta la parola), sì da sembrare, a volte, L’immagine pop, trad. it. di Marco Farano, una declamazione di parole intorno Torino, EDT, 1994, p. 66: L’atmosfera alle quali vibri l’atmosfera delle so- mistica e sacrale suscitata dall’ipnoti- norità orchestrali 1943 In «Cremo- co spettacolo visivo dei colori in len- na» (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.) ta metamorfosi, viene ulteriormen- (1943), p. 25: Esso [il primo quarto del te rafforzata da una colonna sonora secolo XX] voleva infatti essere dis- costituita dalla cosiddetta “ambient sonante per principio, aritmico, ato- music” di Eno 2008 (nella forma nale, amelodico 1954 GRADIT (senza ambient–music) Letizia Bollini, Registica fonte) 1966 Luigi Rognoni, La scuola multimodale. Il design dei new media, Mi- musicale di Vienna, Torino, Einaudi, 1966, lano, Libreria Club Soc. Coop., 2008, p. 41: Interessato [Brian Eno] alla musica p. 445: Ho già citato le parole «aritmi- aleatoria ed ecologico ambientale dà co», «amelodico», «asimmetrico», e origine al filone ambient–music con potrei aggiungere una dozzina di al- gli ibridi sonori di Music for Airports tri termini dispregiativi per la musica tesi a creare intorno all’ascoltatore il moderna, come cacofonia, musica da senso dello spazio 2014 Simone Arca- alambicco, che in parte sono già ca- gni–Alessandro Amaducci, Music video, To- duti in dimenticanza 1997 Brian Eno, rino, Edizioni Kaplan, 2014 (cfr. GRL, da cui Futuri impensabili, trad. it. non indicata, Fi- non è ricavabile il n. di p.): Questa serie di renze, Giunti, 1997, p. 87: Discreet Music immagini diventa un video dallo stes- morbido, calmo, melodico e ripetitivo so titolo, definito ambient video, in in modo rassicurante, senza un solo assonanza con il concetto di ambient suono, a parte il sibilo del nastro, che music inventato da Eno stesso. superi i 1.500 Hertz, mentre MMM 2. Mus. Musica d’avanguardia [Metal Machine Music] è quanto di basata sull’estensione della nozione più abrasivo e amelodico si possa im- stessa di suono ai rumori prodotti in maginare, con quasi nulla al di sotto ambienti particolari (ad es. il brusio di quella frequenza 2015 Cesare Mo- di una sala, ecc.) (GRADIT). linari, Teatro e antiteatro dal dopoguerra a 1980 GRADIT (in «Il mucchio selvag- oggi, Roma–Bari, Laterza, 2015, edizione cartacea del 2007 (cfr. GRL, da cui non è gio»). = Loc. ingl. ambient music. ricavabile il n. di p.): E si riflette, quasi naturalmente, sul vecchio Cadmo, il (R) (S) amelodico agg. Mus. Tipo quale, invece, dopo aver incoronato il di musica privo di carattere melodico. figlio con gesto solenne, risolve la sua 1930 In «Pegaso», II (1930), p. 705: Il presenza nella parola, che però è un canto, che già in Wagner ed in Strauss canto teso e gutturale, atonale, ame- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 23

lodico, quasi negazione dell’essenza presenta sul piano melo–ritmico un stessa del canto. attacco anacrusico. = Deriv. di melodico con a–. = Deriv. di anacrusi con –ico.

(N) anacrusico agg. Mus. Relati- (R) (S) anacrustico agg. Mus. vo ad anacrusi, ritmo con attacco in Anacrusico. levare. 1929 Enciclopedia italiana di scienze, 1910 In «Rivista musicale italiana», lettere e arti: 1929–1939, Roma, Istituto XVII (1910), p. 330: quanti sono quelli Giovanni Treccani, 1929, p. 72: Degno di ai quali è familiare la differenza tra un nota il fatto che i canti popolari sono kolon tetico per esempio ed uno pro- all’attacco in gran parte anacrustici, tetico od anacrusico? 1963 Fausto se monodici oppure se corrisponden- Torrefranca–Giovanni Benedetto Platti, Gio- ti a forme di danza: assai raramente vanni Benedetto Platti e la sonata moderna, invece si presenta l’attacco con ana- Milano, Ricordi, 1963, p. 172: improntato crusi nei cori 1986 GRADIT (senza da un inconsueto carattere di tocca- fonte) 2010 L’ictus musicale, visibile in ta drammatica, svolta da un tema di Internet all’indirizzo https://www.pianosolo. taglio violinistico e meno espressivo it/l–ictus–musicale–2/: La musica è fat- del precedente, pur se si tenga conto ta di accenti, infatti a seconda della dell’indole più posata del ritmo, qui disposizione di questi all’interno di tetico e, nel precedente esempio, ana- una battuta o di un discorso musicale, crusico 1979 Alberto Basso, Frau Mu- possiamo concludere che questo sia sika. La vita e le opere di J. S. Bach, Torino, un ritmo tetico, anacrustico o acefalo. EDT, 1979, p. 501: Dal tema, in ritmo = Deriv. di anakroustikós ‘che sospinge anacrusico e di otto battute (contro di nuovo’. le quattro usuali in questo genere di composizione) si sviluppa la salda (e) (S) anatole sost. m. inv. Mus. architettura dell’opera, che è artico- Struttura formale tipica del jazz. lata in due sezioni 1999 Gianmario 1986 GRADIT (senza fonte) 2013 Borio, Schönberg, Bologna, il Mulino, 1999, Massimo Nunzi, Jazz, Roma–Bari, Laterza, p. 152: Conformemente al testo la pro- 2013, edizione cartacea del 2008 (cfr. GRL, fezia si articola musicalmente in due da cui non è ricavabile il n. di p.): L’anato- parti, ciascuna delle quali inizia con le, o «rhythm changes», è una strut- un annuncio preliminare di carattere tura formale molto usata nel jazz, anacrusico 2009 Paolo Cocchi, Intro- come il blues e la song. Consiste di duzione alla filosofia del contrabbasso, s.l., due sezioni uguali, di una terza che s.e., 2009, p. 30: La musica occidenta- modula momentaneamente e di una le ha soltanto tre specie di ritmo per quarta conclusiva che replica la strut- iniziare una frase: tetico (in battere), tura armonica della prima e conclude. anacrusico (in levare), acefalo (con I Flinstones offre un’idea precisa e una pausa in coincidenza col battere) formalmente corretta di questa forma 2015 Loris Azzaroni, Canone infinito, Bo- musicale usatissima nel jazz 2017 logna, CLUEB, 2015, p. 516: La struttura Matteo Procopio, Teoria musicale, s.l., You- che supporta il II tema (Sol magg.) canprint, 2017, p. 60: Il termine anatole www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 24

(la cui etimologia è incerta) designa motti sono equivalenti) 21. Allegro una struttura formale tipica del jazz, assai 22. Presto 23. Presto assai 24. meglio nota col nome di rhythm chan- Prestissimo 1797 GRADIT (senza fon- ges: si tratta della struttura accorda- te) 1812 Carlo Gervasoni, Nuova teoria le del noto standard intitolato I Got di musica ricavata dall’odierna pratica, Par- Rhythm di George Gershwin, in voga ma, Stamperia Blanchon, 1812, p. 71: Otto negli anni trenta, quando il jazz era variazioni facili sopra un andantino essenzialmente una musica da ballo. con accompagnamento di violino, 2. Mus. Brano che presenta le ca- viola e violoncello obbligati, Opera ratterische formali dell’anatole. V. Livorno presso Carboncini 1853 1986 GRADIT (senza fonte). Luigi Davide de Macchi, Principii teorico– = Ingl. anatole, di origine sconosciuta. semeiografici della musica, Torino, Offici- na tipograf. e litograf. di Giuseppe Fodratti, (e) (R) (S) andantino sost. m. 1853, pp. 20–21: Per indicare e stabilire Mus. Indicazione agogica relativa ai movimenti della battuta un grado alla velocità di esecuzione di un bra- maggiore o minore di lentezza o di no musicale, più veloce di andante e celerità, si fa uso dei seguenti Termi- più lento di allegretto, e brano o sin- ni scritti in capo al pezzo musicale: golo movimento eseguito secondo Largo, Grave, Larghetto, Adagio, An- tale indicazione. dante, Andantino, Allegretto, Allegro, 1780 Salvatore Bertezen, Principj di Presto, Prestissimo 1874 Onestina musica teorico–prattica, Roma, Stampe- Ricotti, La musica e i suoi cultori, Torino, Pa- ria Salomoni, 1780, p. 99: non ostante si ravia, 1874, p. 46: L’andantino che è un procurano di esprimere meglio che si movimento fra l’adagio e il moderato puole con i termini per esempio Lar- 1930 In «Genova», X (1930), p. 76: Du- go, Adagio, Poc’ adagio, Larghetto, rante l’anno scolastico 1928–29 fu- Andante, Andantino, Allegretto, Al- rono eseguiti dagli alunni [del Civico legro, Presto, Prestissimo, e simili Conservatorio di Musica N. Paganini] 1791 Francesco Galeazzi, Elementi teori- i seguenti saggi di studio: [...] Mozart, co–pratici di musica, vol. I, Roma, Stamperia «Concerto» (Andantino e Rondò) con Pilucchi Cracas, 1791, p. 36: Noi daremo arpa e pianoforte 1969 Giacomo Man- qui sotto un Catalogo de’ più usati zoni, Guida all’ascolto della musica sinfoni- vocaboli a tal uso inservienti, comin- ca, Milano, Feltrinelli, 1969, p. 371: Sonata ciando dal movimento più lento, fino in sol maggiore nei tempi “Modera- al più veloce: 1. Larghissimo 2. Largo to”, “Andantino” e “Allegro” 1980 assai 3. Largo 4. Grave 5. Cantabile 6. Leon Plantinga, Clementi, trad. it. non indi- Larghetto 7. Adagio molto 8. Adagio cata, Milano, Feltrinelli, 1980, p. 28: Solo 9. Lento 10. Andante 11. Andantino raramente queste prime sonate di 12. Allegretto 13. Allegro moderato Galuppi mostrano una melodia di sti- 14. Allegro maestoso 15. Allegro 16. le galant con abbellimenti; il ritmo Allegro con moto 17. Allegro vivace lombardo e le terzine dell’Andanti- 18. Allegro con brio 19. Allegro spiri- no della prima sonata (vedi Es. 6) si toso 20. Allegro molto (questi cinque susseguono le une dopo l’altro, ma www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 25

la linea del basso quasi polifonica è 1818, p. 462: Anemocordo: nuovo cla- armonicamente più intensa di quanto vicembalo, le cui corde si muovono forse non sia in Clementi 2008 Chia- dal vento 1826 Peter Lichtenthal, Dizio- ra Bertoglio, Musica, maschere e viandanti. nario e bibliografia della musica, vol. I, Mi- Figure dello spirito romantico in Schubert e lano, Antonio Fontana, 1826, p. 67: ARPA Schumann, Cantalupa (TO), Effatà Editrice, D’EOLO, ovvero ANEMOCORDO. 2008, p. 30: Particolarmente calzan- Strumento da corda, il quale risona te, a questo proposito, è l’uso fatto mediante una corrente d’aria che vi dell’Andantino della Sonata D959 di passa sopra. Già nell’antichità si fece Schubert da parte di R. Bresson nel l’esperienza che gli strumenti da cor- bellissimo film Au hasard, Baltha- da esposti a una corrente d’aria, arri- zar 2015 Stefan Hertmans, Guerra e vavano a sonare da loro stessi 1829 trementina, trad. it. di Laura Pignatti, Vene- zia, Marsilio, 2015 (cfr. GRL, da cui non è GRADIT (senza fonte) 1858 Massimo ricavabile il n. di p.): In questo andantino Nunzi, Nuovo Dizionario tecnologico o di [Rosamunda di Schubert] si percepi- arti e mestieri, vol. LVIII, Venezia, Giusep- sce un insieme naturale di malinconia pe Antonelli Editore, 1858, p. 46: ANE- e sicurezza rimasto sul ricordo della MOCORDO. Strumento a tasti, in mia infanzia come un velo di tristezza cui le corde risuonano mercè ad una e bellezza lontana. corrente d’aria che vi si fa passar so- = Deriv. di andante con –ino. pra 1863 Nicomede , Dizionario Osservazioni: anche se il GRADIT forni- di cognizioni utili specialmente alla studiosa sce per questo e per simili lemmi l’ulteriore gioventù italiana, vol. I, Torino, Unione ti- marca di avv., che pare comunque limitarsi pografico–editrice, 1863, pp. 343–344: Se- alla mera indicazione agogica posta all’inizio condo i principii dell’arpa eolia si è di una partitura, è pur vero che questa marca tentato di fabbricare varii strumenti, connota un uso avverbiale del sost. (enallage) che negli es. non si rileva mai con assoluta come l’anemocordo (specie di cem- nettezza, tale da suggerirne un trattamento balo, le cui corde sono mosse da un come accez. separata. mantice), il violino eolico, e l’eliocor- do 1868 In «Il Teatro. Giornale di Lette- (e) (R) (S) anemocordo sost. m. ratura, Musica, Drammatica e Coreografia», Mus. Tipo di clavicembalo sperimen- II (1868), p. 85: Sulle stesse basi riposa tale inventato a Vienna nel XIX sec., l’anemocordo inventato in Vienna da simile all’arpa eolia, attivato da un si- Schell al principio del secolo presen- stema pneumatico. te 1989 In «Bollettino d’arte» (cfr. GRL, 1811 In «Giornale italiano» (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.) (1989), p. 71: che non indica il n. del vol.) (1811), p. 638: Anemocordo: così fu battezzato una Questo strumento chiamato anemo- sorta di pianoforte ideato nel 1789 a cordo ha la forma di un clavicembalo; Parigi da Schnell. Le sue cinque otta- la parte inferiore contiene un mantice ve suonavano attraverso una tastiera; il cui fiato è diretto a piacere sulle cor- abbassando ogni tasto, si apriva uno de per mezzo della tastiera. Veramente sportello d’aria la quale era prodotta magico è l’effetto di questo strumento da due grossi mantici 2016 Arpa: 1818 Almanacco etimologico scientifico dizionario, significato e curiosità, visibile in per l’anno 1819, Verona, Società tipograf., Internet all’indirizzo https://www.dizy.com/ www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 26

it/voce/arpa: Arpa d’Eolo, altramen- XVII dal fabbricatore d’organi Ratz, te Anemocordo. V. – Strumento da a Mühlhausen nell’Alsazia 1867 corde, il quale risuona mediante una Giuseppe Trambusti, Storia della musica e corrente d’aria, che vi passa sopra. È specialmente dell’italiana, Velletri, Tipograf. armata di sei od otto corde, unisone, Colonnesi, 1867, p. 329: Gl’Inglesi poi stese sopra un fondo di risonanza lun- usavano anticamente un istrumen- go un metro o poco più e largo venti o to della specie de Liuti, che credesi venticinque centimetri. Si espone ad inventato nel secolo XVII da Ratz una finestra semiaperta, ove passi una nell’Alsazia fabbricatore d’organi, e corrente d’aria. L’armonia che ne ri- chiamavasi Angelica 1972 In «La sulta, non oltrepassa i limiti della na- Civiltà cattolica», III (1972), p. 306: Un tural risonanza del corpo sonoro, ma manuale, questo di Tonazzi [Liuto, in proporzione della maggior o minor vihuela, chitarra e strumenti similari gagliardia del vento riesce variatissi- (...), Ancona–Milano, Bèrben, 1971], ma e piacevolissima. che è uno studio accuratissimo per = Fr. anémocorde, comp. di gr. ánemo– note, riferimenti bibliografici, appen- ‘anemo–’ e –khordos ‘–cordo’. dici. Per il liuto, l’arciliuto, la tiorba, il chitarrone, la pandora, lo orpharion, (e) (r) (S) angelica sost. f. Mus. la mandola, l’angelica, la vihuela, in Strumento a corde simile al liuto, ma breve per tutti quegli strumenti che la con manico più lungo. pratica musicale di oggi ha ridotto al 1826 Peter Lichtenthal, Dizionario e bi- mandolino e alla chitarra, tra il 1500 bliografia della musica, vol. I, Milano, An- e il 1600 sono state scritte molte com- tonio Fontana, 1826, p. 166: Essa [la Chi- tarra] succedette al Liuto, alla Tiorba, posizioni in notazioni diverse e assai al Sistro, all’Angelica, alla Mandòla, dissimili da quelle attuali 2011 In alla Pandora, al Colascione, al Man- «HiArt», III (2011), p. 77: Non poten- dolino, alle Lire d’ogni specie 1845 do parlare di tutti questi strumenti Edouard Roger de Bully, Madama di Soubi- (pensiamo ai vari tipi di mandola, se, versione di Jean Rossari, Milano, Borroni mandora, quintern, Gittern, leutino, e Scotti, 1845, pp. 22–23: E così ragio- pandorina, angelica, bandoora, etc.) nando Régis soffermossi dinanzi al possiamo considerare almeno quello banco di mastro Sevrin, che allora ap- che fu il prodotto più fortunato, so- punto intendeva a rinnovare le corde prattutto a partire dalla fine del secolo di uno strumento molto alla moda in XVII, tuttora in uso in tutto il mondo: que’ tempi, e conosciuto sotto il nome il mandolino. di angelica: rassomigliava ad un liu- (n) 2. Mus. Strumento simile al to, eccettuatone il manico ch’era assai clavicembalo. lungo 1857 Nuova enciclopedia popo- 1858 François–Joseph Fétis, La musi- lare italiana, vol. II, Torino, Società Unione ca accomodata all’intelligenza di tutti, I–II tipografico–editrice, 1857, p. 229: ANGE- (cfr. GRL, che non specifica il n. del vol.), LICA (mus.) – Antico strumento della trad. it. di Eriberto Predari, Torino, Unione famiglia dei liuti, usato in Inghilterra, tipografico–editrice, 1858, p. 257: ANGE- e che si crede inventato nel secolo LICA. Strumento a tastiera del gene- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 27

re del clavicembalo o spinetta (vedi zo 1872 Americo Barberi, Dizionario queste parole). Si crede che sia stato enciclopedico universale dei termini tecnici inventato a Mühlhausen nell’Alsazia, della musica, vol. I, Milano, Tipograf. edi- sul principio del secolo XVII da un trice Luigi di Giacomo Pirola, 1872, p. 69: fabbricatore d’organi chiamato Ratz. L’addiettivo animato annesso alla = Deriv. di angelico. parola allegro accenna a questa paro- la un grado maggiore di celerità nel (N) angelico sost. m. Mus. Ange- movimento. Presa sostantivamente la lica. parola animato trovasi insita in suc- 1861 Nicolò Tommaseo–Bernardo Bel- cesso di lavoro, in quel punto ove l’a- lini, Dizionario della lingua italiana, Torino, nima della composizione richiede un Unione tipografico–editrice, 1861, p. 450: movimento più celere di quello dello ANGELICO, una specie di Liuto che stacco del primitivo muoversi 1969 usava in Inghilterra, con diciasette Giacomo Manzoni, Guida all’ascolto della corde. musica sinfonica, Milano, Feltrinelli, 1969, p. 225: Ecco la successione degli epi- (e) (R) (S) animato agg. Mus. In- sodi [dell’Horace victorieux di Ho- dicazione agogica relativa alla veloci- negger]: “Animato”; “Camilla e Cu- tà o al carattere esecutivo di un brano riazio” (‘Molto lento’); “Entrata degli musicale, corrispondente a mosso e Orazi” (‘Ritmico’); “Entrata della vivace, per lo più aggiunta ad altra in- folla che precede gli araldi” (‘Molto dicazione (allegro animato). animato’); “Annuncio e preparativi 1826 Peter Lichenthal, Dizionario e bi- del combattimento” (‘Poco più len- bliografia della musica, vol. I, Milano, Anto- to’); “Il combattimento” (‘Molto ani- nio Fontana, 1826, p. 35: ANIMATO, adj. mato’); “Trionfo d’Orazio” (‘Un po’ Questo epiteto messo in capo ad un più largo’); “Lamenti e imprecazioni pezzo musicale, ed aggiunto ordina- di Camilla” (‘Molto lento, espressivo riamente ad un’altra parola indicante e doloroso’); “Assassinio di Camilla” il movimento, p. e. Allegro animato, (‘Più vivo’) 1985 Julian Budden, Le accenna un grado maggiore di veloci- opere di Vivaldi. Da Oberto a Rigoletto, vol. tà. In mezzo ad una composizione in- I, Torino, EDT, 1985, p. 69: Cuniza vie- dica un movimento più veloce di quel- ne rassicurata nel corso della prima lo ch’era stabilito nel principio 1829 sezione (“Pria che scende sull’inde- GRADIT (senza fonte) 1846 Massimino gno”), dove la musica che segue la Vissian, Dizionario della musica, Milano, a strofa di Leonora passa da La mi- spese di Massimino Vissian, 1846, p. 51: Vo- nore a La maggiore con un animato cabolo che per lo più viene aggiunto movimento pizzicato dei violoncelli ad un altro, come allegro animato, per 2008 Chiara Bertoglio, Musica, maschere cui determina il carattere del pezzo e viandanti. Figure dello spirito romantico musicale. Talvolta trovasi in mezzo in Schubert e Schumann, Cantalupa (TO), del pezzo stesso; in questo caso si- Effatà Editrice, 2008, p. 155: Préambule gnifica che il movimento dev’essere [dal Carnaval di Robert Schumann] più animato, più celere di quello che (Quasi maestoso. Più moto. Animato. erasi stabilito nel cominciare il pez- Vivo. Presto). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 28

= Part. pass. di animare o di animarsi. mente come avrebbe fatto un gruppo di persone. (R) (S) antifonale agg. Mus. Rela- (n) 2. sost. m. Mus. Meccanismo tivo all’antifona. che si adatta a strumenti a tasto, con- 1855 Enciclopedia ecclesiastica, vol. sentendone la percussione e l’esecu- II, Venezia, Stabilimento tip. enciclopedico zione di brani musicali. di Girolamo Tasso edit., 1855, p. 256: Al 1876 Marco Antonio Canini, Dizionario tempo degli apostoli il clero ed il po- etimologico dei vocaboli italiani di origine polo cantavano i salmi nelle loro ra- ellenica, Torino, Unione tipografico–editrice, dunanze liturgiche, come sappiamo 1876, p. 71: ANTIFONALE: mecca- da numerosissime testimonianze di nismo che si adatta a uno strumento dotti scrittori. È questa senza dubbio a tasti; in cui da punte confitte in un l’origine del canto antifonale od alter- tamburo girevole sono mossi dei bec- nativo. Sembra però che in ciò non vi chi d’acciajo che percuotono i tasti, in fosse molta regolarità 1865 GRADIT modo da eseguire dei pezzi musicali. = Deriv. di antifona con –ale. (senza fonte) 1970 Pietro Rentinck, La cura pastorale in Antiochia nel IV secolo, (R) (S) antiimpressionismo (an- Roma, Università Gregoriana Editrice, 1970, timpressionismo) sost. m. Mus. Ten- p. 97: Questi hanno introdotto il canto denza avversa al movimento impres- antifonale, dividendo il popolo in due sionista. cori. In questo modo i fedeli cantava- 1864 (nella forma antimpressioni- no fuori della città nei cimiteri e nei smo) In «Pegaso» (cfr. GRL, che non indica santuari, e con tale gradimento, che il il n. del vol.) (1864), p. 52: Il quale [Sa- vescovo Leonzio pensava bene di in- tie], come aveva annunciato quello trodurre il canto antifonale anche nel- stile che poi si disse impressionistico, le chiese della città 1992 S. Ambro- doveva, più di vent’anni dopo, esser gio, Inni, a cura di Antonio Bonato, Milano, il battista dell’antimpressionismo Edizioni Paoline, 1992, p. 59: Ambrogio 1918 (nella forma antimpressioni- in quest’occasione avrebbe dunque smo) In «Rassegna italiana di politica e cul- istituzionalizzato (institutum) il canto tura», I (1918), p. 73: Di antidebussysmo antifonale, divenuto poi canto uffi- e di antimpressionismo, cioè di nega- ciale della Chiesa milanese 2014 zione di una cosa non esistente, non Ernesto Assante–Gino Castaldo, Blues, Jazz, è nemmeno il caso di parlare 1940 Rock, Pop, Torino, Einaudi, 2014 (cfr. GRL, In «Romana rivista mensile degli istituti di che non indica il n. di p.): Non poten- cultura italiana all’estero» (cfr. GRL, che non do più contare su un coro col quale indica il n. del vol.) (1940), p. 201: Altro sviluppare la tipica antifonalità della aspetto caratteristico della nostra mi- musica popolare (ovvero il rapporto gliore musica è l’antiimpressionismo domanda e risposta tra cantore e pub- 1941 GRADIT (senza fonte) 1956 In blico), il bluesman riproduce questo «La rassegna musicale» (cfr. GRL, che non rapporto tra se stesso e la chitarra, che indica il n. del vol.) (1956), p. 327: I rap- spesso svolge la ripetizione del verso porti sotterranei tra l’impressionismo in forma di risposta antifonale, esatta- debussyano e l’apparente [nell’ori- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 29

ginale aparente per errore] antiim- «école d’Arcueil» 1989 Claudio Casi- pressionismo di Strawinsky 1980 ni, Maurice Ravel, Pordenone, Edizioni Stu- (nella forma antimpressionismo) Re- dio Tesi, 1989, p. 169: antiromantico ma nato Calza, Maurice Ravel nella storia della anche antiimpressionista: gli schemi critica, Padova, G. Zanibon, 1980, p. 196: il ritmici, formali, armonici, melodici debussysmo e l’antimpressionismo di della danza, infatti, sono 1992 Carlo Erik Satie e del successivo gruppo dei Migliaccio, I balletti di Igor Stravinskij, Mi- «Six». lano, Mursia, 1992, p. 47: sfruttata nella = Deriv. di impressionismo con anti–. sua totalità e in più–che–fortissimo, è però di tipo radicalmente antiroman- (R) (S) antiimpressionista (an- tico e antiimpressionista 1995 GRA- timpressionista) agg. Mus. Caratte- DIT (senza fonte) 2004 (nella forma rizzato da opposizione all’impressio- antimpressionista) Alberto Basso, Storia nismo. della musica. Il primo Novecento, vol. IV, 1941 (nella forma antimpressioni- Torino, UTET, 2004, p. 61: A esso è riferi- sta) In «Bollettino della Regia Università bile, in termini polemici, la relazione italiana per stranieri» (cfr. GRL, che non indi- antiromantica e antimpressionista che ca il n. del vol.) (1941), p. 124: Coloro che viene definita «neoclassicismo» e che hanno seguito senza preconcetti di portò alla ricerca di un atteggiamento antipatia ma senza servilismo spaven- musicale nutrito di spirito dissacrato- tato l’attività creatrice di Francesco rio, di modernismo vero e proprio. Malipiero, si demandano se egli non = Deriv. di antiimpressionismo con –ista. sia stato volta a volta impressionista (R) (S) antiverdismo sost. m. e antimpressionista, romantico ed an- Mus. Atteggiamento di opposizione tiromantico, seguace dell’estetica che alla musica di Giuseppe Verdi. esaurisce la musica negli arabeschi 1855 In «L’Italia musicale. Giornale del suono 1964 In «Il filo rosso», II di Letteratura, Belle Arti, Teatri e Varietà», (1964), p. 42: tecnica antipassatista nel VII (1855), p. 174: Ma quelli che sopra senso di un modernismo che fosse gli altri vennero tolti di mira, furon, azione misurata sul ritmo del mondo com’è naturale, i pochissimi, i cui moderno, antiimpressionista e antie- giudizii hanno uno specie d’autorità spressionista per dar luogo a una sin- sulla publica opinione; perciò anche tesi caratterizzata [...] dalla violenza qualche giornale italiano s’avvisò di nella melodia, nell’armonia, nel ritmo combattere l’antiverdismo del signor e nell’orchestra 1974 (nella forma Délécluze dei Débats, e quello del antimpressionista) Franco Abbiati, Storia signor Scudo della Revue des deux della Musica. Il Novecento, vol. IV, Mila- mondes 1951 In «La Rassegna musi- no, Garzanti, 1974, p. 228: tre anni dopo cale» (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.) altri giovani (Clicquet–Pleyel, Dés- (1951), p. 262: Pur senza giungere alla ormière, Jacob, Sauguet) si sarebbero polemica di coloro che consideravano raccolti intorno allo stesso caustico, Verdi e l’opera ottocentesca come un scheletrico, polemico e antimpressio- ostacolo da rimuovere per la realizza- nista «caposcuola» per dare vita a una zione dei loro propositi artistici, ci fu www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 30

in molti di noi un più o meno larvato 920: Pagina antiwagneriana o meglio e rispettoso «antiverdismo» 1951 antiwagnerista a proposito della tra- GRADIT (senza fonte) 1981 Massimo duzione francese delle opere teoriche Mila, Cent’anni di musica moderna, Torino, wagneriane 1929 Antonio Fogazza- EDT, 1981, p. 5: Atteggiamenti come ro, Il mistero del poeta, Milano, Baldini & l’antiverdismo del giovane Casella e Castoldi, 1929, p. 143: Notai però che soprattutto di Malipiero si sono sem- se parlando di Roma gli toccavo del pre ripetuti ad ogni nuova generazio- Papa e degli ordini nuovi, diventava ne di «moderni» che si affacciasse muto, mi sfuggiva subito di mano. In alla ribalta, e sempre altrettanto pun- musica era un antiwagnerista furibon- tualmente riassorbiti 1996 Eugenio do, un focoso ammiratore dei vecchi Montale, Il secondo mestiere. Arte, musica, maestri italiani, specialmente di Cle- società, vol. II, a cura di Giorgio Zampa, Mi- menti 1995 Domenico Del Nero, Arrigo lano, Mondadori, 1996, p. 931: Non so che Boito, Firenze, Le Lettere, 1995, p. 98: Ha cosa si pensi di Wagner nella Germa- probabilmente ragione il Nardi quan- nia attuale; ma ho seguito le sorti del do dice che «Arrigo poteva trovarsi verdismo e dell’antiverdismo italiano antiwagnerista isolando la musica, fin quasi dall’inizio del secolo e posso ma dichiararsi per Wagner trovando dire che in queste fluttuazioni del gu- da questo ricostituita l’unità del me- sto non c’è molto che vada al di là del lodramma sul palcoscenico» bisogno fisiologico che ogni epoca ha = Deriv. di antiwagnerismo con –ista. di liquidare un recente passato 2004 Claudia Polo, Opera, media e industria cul- (e) (R) (S) apollonicon sost. m. turale nell’Italia del XX secolo, Milano, Ri- inv. Mus. Tipo di organo inventato cordi, 2004, p. 179: In questo periodo a Londra nel XIX sec., caratterizza- infatti Wagner è considerato in Italia to insieme da dolcezza e da potenza la personificazione dell’antiverdismo. sonora. = Deriv. di verdismo con anti–. 1846 Massimino Vissian, Dizionario della musica, Milano, a spese di Massimino (S) antiwagnerista agg. e sost. m. Vissian, 1846, p. 51: APOLLONICON. e f. Mus. Chiunque si opponga alla Nome di un nuovo organo inventato musica di Richard Wagner. da pochi anni, il quale può essere suo- 1880 GRADIT (Giuseppe Giacosa, Pa- nato da una o da più persone ad un gine Piemontesi) 1883 In «Arte e sto- tempo 1858 François–Joseph Fétis, La ria» (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.) musica accomodata alla intelligenza di tutti, (1883), p. 239: Questa, su per giù, mi vol. II, trad. it. di Eriberto Predari, Torino, sembra in poche parole la sostan- Unione tipografico–editrice, 1858, p. 258: za delle cose che, dottamente e con Apollonicon. Grand’organo inventato calma serena, discute Francesco Flo- e perfezionato da Fight [sic] e Robson rimo, il quale non si mostra antiwa- a Londra verso il 1824. Quest’organo gnerista arrabbiato, e, quantunque si può suonare a piacere da più per- fautore, egli che fu sincero amico sone nello stesso tempo per mezzo di 1907 In «Rivista musicale italiana» (cfr. cinque tastiere collocate le une allato GRL, che non indica il n. del vol.) (1907), p. delle altre. Questo strumento unisce www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 31

alla dolcezza del suono la forza più costruito in Inghilterra da Flight & strepitosa con una notevole varietà di Robson nel 1824, il Milacor di Larro- gradazioni 1873 Enciclopedia popolare que del 1841 e, infine, il Poïkilorgue, italiana, sotto la direzione di Giovanni Ber- realizzato da Cavaillé–Coll nel 1833 ri, Milano, Tipograf. editrice Dante Alighieri che si può considerare il progenitore di Enrico Politti, 1873, p. 64: APOLLO- dell’Armonium vero e proprio. NICON. (mus.) Strumento a organo, = Ingl. apollonicon, deriv. di Apollo, se- studiato in Londra da Flight e Robson, condo il tipo harmonicon ‘armonica’. nei primi del secolo corrente, il quale, (N) apollonion sost. m. inv. Mus. è fama, che unisse alla dolcezza dei Specie di pianoforte a due tastiere e suoni un rinforzo di voci strepitosis- sime. Questo strumento narrano che con canne d’organo, inventato sul fi- fosse suonabile da una o più persone nire del XVIII sec. mediante la tastiera, ed era suonabile 1846 Massimino Vissian, Dizionario della musica, Milano, a spese di Massimi- ancora meccanicamente applicandovi no Vissian, 1846, p. 51: APOLLONION un cilindro 1875 GRADIT (senza fonte) (ApolloNion). Strumento a tasti in- 1929 Nicola Basile, Le origini delle cose, ventato in sullo scorcio dell’ultimo Torino, Fratelli Bocca, 1929, p. 59: Apollo- secolo. Quest’è un pianoforte a due nicon. Organo a cilindro con cinque tasti, con molti giuochi d’organo, con chiavi inventato, nel 1817, dagli in- sopra un automato che suona varj glesi Robson e Flight 1968 Guido Maggiorino Gatti–Alberto Basso, La Musi- concerti di flauto 1858 François–Jo- ca. Dizionario, Torino, Unione tipografico– seph Fétis, La musica accomodata alla in- telligenza di tutti, vol. II, trad. it. di Eriberto editrice, 1968, p. 67: APOLLONICON. Predari, Torino, Unione tipografico–editrice, Grande organo da concerto, capace 1858, p. 258: Apollonion. Strumento a di effetti strumentali, costruito da Fli- tastiera inventato da Giovanni Voeller ght & Robson a Londra tra il 1812 e a Darmstadt, verso la fine del secolo il 1817. Era provvisto di 5 tastiere, XVIII. Questo strumento era una spe- 1 pedaliera (2 ottave), 3 cilindri, 46 cie di piano–forte a due tastiere con registri e 1900 canne 1988 Loren- un registro di canne d’anima, e con un zo Bianconi–Giorgio Pestelli, Storia dell’o- pera italiana, vol. VI, Torino, EDT, 1988, automato della grandezza di un fan- p. 372: Un evento musicale di grande ciullo da 8 anni, che suonava diversi richiamo fu, nella Londra del 1817, la concerti da flauto 1873 Enciclope- pubblica presentazione dell’«Apollo- dia popolare italiana, sotto la direzione di nicon», un grande organo a funziona- Giovanni Berri, Milano, Tipograf. editrice mento meccanico costruito da Flight Dante Alighieri di Enrico Politti, 1873, p. 69: APOLLONION. (art. mus.) Stru- & Robson 2001 La pagina dell’orga- no, visibile in Internet all’indirizzo http:// mento a tasti e corde con due tastiere, xoomer.virgilio.it/fborsari/arretra/storia/ inventato da Völler nel cessare dello story15.html: Tra i vari progenitori e scorso secolo a Darmstadt. A questo fratellastri dell’Armonium citeremo strumento eravi unito un registro a ancora il Panharmonicon realizzato macchina di canne d’anima di 8, 4 e nel 1805 da Maelzel, l’Apollonicon, 2 piedi, ed un automa della grandez- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 32

za di un ragazzo di otto anni, il quale noi respiriamo un’atmosfera che d’un sembrava che suonasse vari concerti tratto ci riporta al clima 1959 GRA- di flauto 1929 Nicola Basile, Le origi- DIT (Alberto Arbasino, L’Anonimo Lom- ni delle cose, Torino, Fratelli Bocca, 1929, p. bardo) 2005 (nella forma m.) Jean 59: Apollonion. Anche questo è stru- Jacques Nattiez–Margaret Bent–Rossana mento musicale. Specie di pianoforte Dalmonte–Mario Baroni, Enciclopedia della a due tastiere, con automa che suona musica. Musica e culture, Torino, Einaudi, il flauto 2001 Luigi Francesco Valdri- 2005, p. 750: musica indiana, colonne ghi, Nomocheliurgografia antica e moderna, sonore, la “nuova musica popolare” ossia Elenco di fabbricatori di strumenti ar- serba e croata, l’arabesque turco, la monici, Bologna, Forni, 2001: FLIGHT è musica zingara di Turchia, Grecia, noto pel suo apollonion. Bulgaria e Macedonia 2016 Nedim = Ted. Apollonion, deriv. di Apollo, come Gürsel, L’angelo rosso, trad. it. di Barbara La in Akkordion. Rosa Salim, Milano, Ponte alle Grazie, 2016 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): (R) (S) arabesca sost. f. Mus. Ara- Non avete letto male, «aranbesque», besque. non «arabesque»: forma composta da 1913 In «Rassegna contemporanea» «rand» e «besk». Questo termine na- (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.) sce dall’unione di «rhythm and blues» (1913), p. 1038: Nulla di nuovo, invece, e «arabesque», e si riferisce a canzoni ci dice l’Arabesca di Domenico Mon- con testi tedeschi e musica turca. leone, l’altra opera premiata insieme = Fr. arabesque. con l’Eguale fortuna di Vincenzo Tommasini nel concorso bandito dal (S) armonicista sost. m. e f. Mus. Comune di Roma 1946 In «La Ras- Musicista che suona l’armonica. segna d’Italia», II (1946), p. 53: All’arabe- 1955 GRADIT (senza fonte) 1959 sca o disegno sonoro fu contrapposta Laura Rocca Terracini, Cina senza muraglia. la «musica che canta umanamente» Con una lettera di Francesco Flora, Bolo- 1965 GRADIT (senza fonte) 2013 De- gna, Cappelli, 1959, p. 126: Un distinto si- onomasticon Italicum, vol. I, Tübingen, Max gnore che assomiglia a James Stuard, Niemeyer Verlag, 2013, p. 110: ARABE- vestito impeccabilmente alla europea, SCA f. (mus) motivo ritmico alquan- dirige i piccoli armonicisti. Quando to bizzarro, che ritorna con insistenza, ci dicono che è il più famoso armo- ma senza rigorosa simmetria. nicista della Cina, gli chiediamo di = Deriv. di arabesco. suonare qualcosa 1979 In «Discote- ca hi–fi», XX (1979), p. xvi: Desta ottima (e) (R) (S) arabesque sost. f. (talo- impressione l’intesa con Claudio Ber- ra m.) inv. Mus. Brano di stile orien- tolin, un armonicista che sembra aver taleggiante. imparato a memoria la lezione del 1931 Enciclopedia italiana di scienze, vecchio Sonny Terry 1986 Robert lettere ed arti, vol. XII, Roma, Istituto Gio- Shelton, Vita e musica di Bob Dylan, a cura vanni Treccani, 1931, p. 447: All’incon- di Riccardo Bertoncelli, Milano, Feltrinel- tro, sin dalle prime pagine di D., dalle li, 1986, p. 95: Subito dopo l’incisione Arabesque! e dalle Ariette! oubliées di Bob per la Columbia, si sparse la www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 33

voce che Harry Belafonte cercava un sec. XIX GRADIT (senza fonte) armonicista di musica etnica 1996 1925 In «Rivista musicale italiana» (cfr. Cesare Rizzi (a cura di), Enciclopedia della GRL, che non indica il n. del vol.) (1925), musica rock (1954–1969), Firenze, Giun- p. 319: Ma la sua chitarra d’amore o ti, 1996, p. 89: Paul Butterfield, armo- arpeggione (1821) è quella per cui è nicista autodidatta nato a Chicago, rimasto famoso il suo nome: la sua recluta i componenti per la sua band forma era molto più grande della chi- fra i musicisti di colore che conosce tarra ordinaria, aveva l’aria di una da quando, quindicenne, ha iniziato a viola da gamba che si poteva suonare frequentare i club della città 2017 coll’arco, e a pizzico 1974 Salvato- Luigi Monge, Howlin’ Wolf. I’m the wolf. re Carlin, Il Contrabbasso, Ancona, Bèrben, Testi commentati, Roma, Lit Edizioni, 2017, edizione cartacea del 2010 (cfr. GRL, da cui 1974, p. 43: arpeggione, per il quale il non è ricavabile il n. di p.): Per quanto ri- grande Schubert (1797–1828) scrisse guarda l’impatto di questo pezzo sul una bellissima sonata che probabil- pubblico nei concerti dal vivo, penso mente in quel tempo non fu mai ese- sia sufficiente citare il ricordo che ne guita. Presto dell’istrumento non si diede l’armonicista Kim Field dopo ebbe neppure più il ricordo 1990 aver assistito a un’esibizione di Bur- Hans Jürgen Fröhlich, Franz Schubert, trad. it. non indicata, Pordenone, Edizioni Studio nett al Village Gate di New York nel Tesi, 1990, p. XXIV: Sonata per piano giugno del 1973. e arpeggione in la minore (D. 821) 2. Mus. Costruttore di strumenti 2006 In «Silta (Studi Italiani di Linguisti- musicali a più voci, a percussione o ca Teorica e Applicata)», XXXV (2006), p. a fiato. 252: Arpeggione è il termine creato da 1952 Classificazione professionale, Ita- lia, Ministero del lavoro e della previdenza Schubert in occasione della composi- sociale, 1952, p. 76: Armatore, in gene- zione della Sonata D. 82 1 (v. Baines, re; Armatore tranviario; Armonicista; 1996). Si tratta quindi, in origine, di Aromatizzatore 1955 GRADIT (senza uno pseudoitalianismo, passato poi fonte) 1970 Decimo censimento generale all’italiano e all’inglese 2011 Ma- della popolazione [...], Roma, Istituto centra- rio Piatti–Enrico Strobino, Grammatica della fantasia musicale, Milano, Franco Angeli, le di statistica, 1970, p. 265: Liutai e as- similati: Accordatore; Armatore; Ar- 2011, p. 32: L’arpeggione, che può es- monicista; Attaccapelli; Bollatore di sere considerato un ibrido tra un vio- voci; Cannipulista; Cassaio; Clavista; loncello e una chitarra, aveva 6 corde, Collaudatore di strumenti musicali; era munito di 24 traversine di ottone Decoratore; Fabbricante di strumenti. sulla tastiera e aveva l’accordatura = Deriv. di armonica con –ista. della chitarra (Mi, La, Re, Sol, Si, Mi). (e) (S) arpeggione sost. m. Mus. = Deriv. di arpeggiare con –one. Strumento musicale con caratteristi- che comuni in parte al violoncello e in (e) (R) (S) arrangement sost. m. parte alla chitarra, munito di sei corde Mus. Arrangiamento o rielaborazione suonabili sia a pizzico sia ad arco. delle caratteristiche spec. armoniche, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 34

timbriche e strumentali di un brano = Fr. arrangement, der. di arranger ‘met- musicale. tere in ordine, accomodare’. 1846 Massimino Vissian, Dizionario della musica, Milano, a spese di Massimi- (S) art rock (art–rock) sost. m. no Vissian, 1846, p. 170: RIDUZIONE inv. Mus. Genere di rock fiorito tra (Réduction o arrangement). Musi- gli anni ’70 e ’80 del Novecento, ca- ca adattata, come dicesi all’articolo ratterizzato dall’impiego di elementi precedente [scil. adattare un com- classici nella composizione musicale. ponimento di uno o più stromenti 1986 (nella forma art–rock) GRA- ad uno o più stromenti di natura di- DIT (in «Il mucchio selvaggio») 1987 versa] 1910 In «Rivista musicale ita- (nella forma art–rock) In «L’Europeo», liana» (cfr. GRL, che non indica il n. del XLIII (1987), p. 66: E la musica del Blo- vol.) (1910), p. 484: nessuno però potrà od, Sweat and Tears, con tanto di fiati, mai, in buona fede e in cognizione pieni orchestrali e art–rock 1990 di causa, giudicare tale spostamento Artemy Troitsky, Tusovka. Rock e stili nella di tono un arrangement per la chi- nuova cultura sovietica, trad. it. non indi- tarra, dal momento che non avviene cata, Torino, EDT, 1990, p. 214: Nel ’72 alterazione alcuna della musica ori- [Alexander Sitkovetsky] mise in pie- ginale 1926 In «Musica d’oggi» (cfr. di la sua band, Anno Bisestile, che per GRL, che non indica il n. del vol.) (1926), p. tutti gli anni Settanta è stata seconda 346: Queste riduzioni o arrangements solo ai Macchina del Tempo e che fa- sono condizione indispensabile per ceva pomposo art rock con Sitkovet- poter rappresentare, oggi, un’opera sky alla chitarra 1996 Cesare Rizzi di Haendel 1951 Andrea Della Corte, (a cura di), Enciclopedia della musica rock L’interpretazione musicale e gli interpreti, (1954–1969), vol. I, Firenze, Giunti, 1996, Torino, Vincenzo Bona Editore, 1951, p. 65: p. 402: Con Davison a completare la La proposta poi di considerare qualsi- stesura a tre, i Refugee pubblicano un asi interpretazione un arrangement mi solo album che recupera i consueti sembra anch’essa eccessiva e lessi- elementi di art rock riveduti in chiave calmente impropria. Troppo è malfa- di progressive esotico e sperimenta- mato nell’uso pratico l’arrangement, le 2008 Franco Fabri, Il suono in cui vi- e tale qualifica d’un’interpretazione viamo: saggi sulla popular music, Milano, il suonerebbe spietata 1955 GRADIT Saggiatore, 2008, p. 210: sottogeneri che (senza fonte) 2005 Vincenzo Caporaletti, I qualificano la diversa appartenenza processi improvvisativi nella musica, Lucca, al contesto: psychedaelic rock, folk Libreria Musicale Italiana, 2005, p. 334: Lo rock, country rock, blues rock, hard stesso concetto di head arrangement, rock, classic rock, art rock, progressi- nei nostri termini di riferimento, si ri- ve rock 2014 Lorenzo Barbagli, After conduce all’estemporizzazione di un the Flood. Progressive Rock 1976–2010, s.l., modello. Quest’ultimo, spesso, è di Lulu.com, 2014, p. 96: L’art rock baroc- natura compositiva originale, a dif- co e romantico di derivazione Yes, ferenza dai consimili processi delle Genesis e King Crimson, arrivò negli culture orali. Stati Uniti fuori tempo massimo. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 35

= Loc. ingl. art rock, propr. ‘rock d’arte’, politonalmente 1987 GRADIT (sen- formata da art e rock. za fonte) 2013 Massimo Nunzi, Jazz, Osservazioni: contrariamente al GRA- Roma–Bari, Laterza, 2013, edizione cartacea DIT, che lemmatizza la forma con il trattino, del 2008 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il qui si è scelta la variante che ne è priva, per- n. di p.): Di sicuro Gonsalves parlava ché maggioritaria negli esempi. una lingua musicale tutta sua e non è (S) asonoro agg. Mus. Caratteriz- azzardato affermare che spesso suo- zato da mancanza di sonorità. nasse atonalmente, totalmente fuori 1952 GRADIT (senza fonte) 2008 dai contesti armonici consueti. Germano Celant, Artmix: flussi tra arte, ar- = Deriv. di atonale con –mente. chitettura, cinema, design, moda, music e televisione, Milano, Feltrinelli, 2008, p. 60: (e) (R) (S) aubade sost. f. inv. produce, insieme a C. Wilp, un Con- Mus. Composizione musicale, origi- cert of Vacuum, un disco asonoro in nariamente eseguita all’alba per voce cui la sensazione del vuoto è solleci- e accompagnamento strumentale, tata dal silenzio musicale. specializzatasi in seguito per piano- = Deriv. di sonoro con a–. forte e orchestra. 1627 Terza parte del Tesoro delle tre (R) (S) atonalmente avv. Mus. lingue, italiana, francese e spagnola, 1627 Conforme all’atonalismo. (cfr. GRL, da cui non sono ricavabili altre 1929 In «Bollettino bibliografico musi- indicazioni): MATTINATA, il cantare cale», IV (1929) (cfr. GRL, da cui non è rica- e sonare che fanno gl’innamorati sul vabile il n. di p.): L’atonalità, al servizio mattino avanti, o presso la casa della di un temperamento che non può far- dama, e si dice anco mattinata tutto lo ne a meno, al servizio di un musici- spatio di tempo della matina, aubade, sta di razza come l’Ireland che pensa aluada 1780 Francesco Alberti di Vil- davvero atonalmente – cosa molto, lanova, Nuovo dizionario italiano–francese, oh, molto più rara di quanto si crede – Nizza–Torino, Gabriele Floteront–Fratelli deve dar frutto paradossale 1937 In Reycends, 1780, p. 516: MATTINATA, s. «La Rassegna musicale», X (1937), p. 283: f. Il cantare, e ‘l sonare, che fanno gli Perciò non se ne può dedurre altro se amanti in sul mattino davanti la casa non che oggidì, in tutti i paesi, si scri- della innamorata, come Serenata quel ve musica in tutte le maniere pensabi- della notte, cioè al sereno. Aubade li: in stile classico e in stile romanti- 1858 François–Joseph Fétis, La musica ac- co, accademicamente e atonalmente, comodata all’intelligenza di tutti, voll. I–II (cfr. GRL, che non specifica il n. del vol.), nel genere folcloristico e nel genere trad. it. di Eriberto Predari, Torino, Unione Loris Azzaroni, Ai confini astratto 1986 tipografico–editrice, 1858, p. 385: In fran- della modalità, Bologna, CLUEB, 1986, p. cese dicesi serenade all’opposto di 49: modale, ora in maniera tonale ed aubade che indica un concerto che si ora nei due modi contemporaneamen- eseguisce all’alba del giorno 1872 te, con un procedimento non dissimi- Americo Barberi, Dizionario enciclopedico le da quanto avviene in certi pezzi del universale dei termini tecnici della musica, repertorio moderno in cui si procede vol. I, Milano, Tipograf. editrice Luigi Di ora tonalmente, ora atonalmente o Giacomo Pirola, 1872, p. 111: AUBADE – www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 36

parola musicale francese, con la quale riando in una gamma amplissima di ci nominano una certa composizione strumenti (chitarra, basso, dobro, fid- di musica strumentale a strumenti fle- dle, armonica, autoharp, clarinetto, bili, che eseguiscono sotto le finestre mandolino, piano), Darrow ha scritto di qualche persona favorita suonando pagine importanti di musica pop, ispi- avanti l’alba del dì: denota cosa ugua- rato dal folk americano 1986 Robert le a serenata 1892 GRADIT (senza Shelton, Vita e musica di Bob Dylan, edizio- ne italiana a cura di Riccardo Bertoncelli, fonte) 1930 In «La Rassegna musicale» Milano, Feltrinelli, 1986, p. 330: Leonard (1930), p. 160: Un altro tipo di concer- Cohen imparò a suonare e a scrive- to ci fu offerto dalla Aubade di Fran- re canzoni, Michael McClure teneva cis Poulenc: il concerto coreografico carissima l’autoharp che Dylan gli 1969 Giacomo Manzoni, Guida all’ascolto della musica sinfonica, Milano, Feltrinelli, aveva dato, Allen Ginsberg si interes- 1969, p. 329: Il sottotitolo “concerto sò sempre di più a esplorare l’aspetto coreografico” si riferisce alla possibi- musicale della poesia orale 1987 lità di un’esecuzione danzata dell’Au- GRADIT (senza fonte) 2008 Wu Ming, Grand River, trad. it. non indicata, Mila- bade [per pianoforte e 18 strumenti], no, Rizzoli, 2008, p. 124: L’autoharp mi che è una vera e propria serenata dal attira, da sempre. È uno strumento tono cameristico, spesso scanzonato, quasi sconosciuto, da noi. Ha origini comunque sempre aderente a un certo germaniche, e ha una sua importanza spirito rococò tipico di tanta produ- nella musica folk di matrice anglo- zione di Poulenc 2003 Viola Papet- sassone, celtica, comunque europea. ti–Nancy Isenberg (a cura di), Le Forme del teatro, Roma, Edizioni di Storia e Letteratu- È uno strumento a corde, simile a una ra, 2003, p. 255: E giunge così la notte cetra, gli accordi vengono ottenuti prima della separazione con la triste premendo su tasti. Ebbe un momen- aubade, non senza che Criseida rive- to di relativa popolarità negli anni li la propria natura 2017 Ingeborg Sessanta del secolo scorso. Lo usò Bachmann–Hans Werner Henze, Lettere da in qualche registrazione Brian Jones, un’amicizia, a cura di Hans Höller, trad. it. il compianto chitarrista degli Stones di Francesco Maione, Torino, EDT, 2017, 2017 Barbara Polacchi, Chitarristi famosi, p. 270, nota 5: «Aubade»: dal francese s.l., Blue Editore, 2017, p. 35: Fin da bam- “aube”, “alba”, “mattina”; nella ste- bina [Carter Maybelle] cantava e suo- sura più tarda la composizione è indi- nava la chitarra, il banjo e l’autoharp cata come «notturno». (una specie di zither) con gli amici e = Fr. aubade, dal provenzale ant. aubada, i genitori, in particolare con la cugina deriv. di auba ‘alba’. Sara Dougherty. = Ingl. autoharp, nome commerciale. (e) (R) (S) autoharp sost. m. inv. Mus. Strumento musicale a corde, si- (S) autolibrettista sost. m. e f. mile alla cetra, nel quale gli accordi Mus. Compositore di un’opera lirica sono selezionati da un sistema di tasti. che sia insieme autore del libretto. 1977 In «Discoteca hi–fi», XVIII 1956 GRADIT (senza fonte) 1996 (1977), p. 35: Proprio come solista, sva- Eugenio Montale, Prose e racconti, a cura www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 37

di Marco Forti e Luisa Previtera, Milano, imputava a Casella di aver fatto ese- Mondadori, 1996, p. 1117: Dell’incon- guire troppe opere di musicisti stra- gruenza si accorse Pizzetti, spesso nieri ed ebrei (Stravinskij, Bartók, autolibrettista, ma la sua continenza Schönberg, Falla, Prokof’ev). trasformò il canto in un perpetuo re- = Comp. di auto– e librettista. citativo e il rimedio si rivelò peggio- re del male 2012 L’Ottocento e il No- (N) autolibretto sost. m. Mus. Li- vecento. Le istituzioni culturali: la musica, bretto scritto dallo stesso compositore visibile in Internet all’indirizzo http://www. della musica. treccani.it/enciclopedia/l–ottocento–e–il– 1922 In «Il convegno. Rivista di lettera- novecento–3–le–istituzioni–culturali–la– tura e di tutte le arti» (cfr. GRL, che non in- musica_%28Storia–di–Venezia%29/: En- dica il n. del vol.) (1922), p. 83: si scrive il nio Porrino, modesto compositore, libretto da sé (ve lo raccomando però autolibrettista e critico di partito, quell’autolibretto!)? allievo non prediletto di Respighi, = Comp. di auto– e libretto. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 38

1.2. Latinismi non adattati di alfabetico ragionato delle pandette di Giusti- ambito giuridico, di Amerigo niano riordinate da R. G. Pothier, Venezia, Simone1 Bazzarini, 1835, p. 798: convien dire che avranno la successione ab intestato

Abstract: This article lists, in alpha- coloro che ricevettero il possesso de’ betical order and on historical principles, beni 1912 In «Giurisprudenza italiana e non–integrated loanwords adopted from Lat- la legge riunite», LXIV (1912), p. 138: An- in related to legal terminology, with several nunziare il decesso e convocare, per scientific contributions, such as backdatings and enrichment of current lexicographic ma- mezzo dei giornali locali e di quelli terials. del paese del defunto, se ciò sia ne- cessario, i creditori che potessero esistere contro la successione ab inte- (e) (R) ab intestato loc. agg. inv. stato o testamentaria 1999 GRADIT Dir. Che non ha fatto testamento. (senza data) 2012 La giurisprudenza sul codice civile, a cura di Cesare Ruperto, Mila- 1691 Volumen statutorum legum ac. Iurum DD. Venetorum, Venezia, Tip. Pinel- no, Giuffrè, 2012, pag. 768: debbono com- liana, 1691 p. 54: Figliuola del morto ab prendersi, anche nella successione ab intestato dev’esser dotata secondo la intestato, i diritti di abitazione sulla qualità sua 1710 Carlo Emmanuel Ma- casa adibita a residenza familiare. druzzo, Statuto e riforma delle tasse, Tren- = Dalla loc. avv. lat. ab intestato propr. ‘da chi non ha fatto testamento’ (di ambito to, Parone, 1710, p. 8: Per istrumento di giuridico: LTL, s.v. intestatus), ancora usata donazione inter vivos semplicemente nel Medioevo (DC) e in opere a stampa giuri- fatte a’ Successori ab intestato, fino a diche ingl. (OED) e lat. dello stesso argomen- ragneli 50, pavoli 3 av. 1707 Giam- to del XVI secolo (il Responsum Francisco battista Vico (GDLI) 1999 GRADIT (sen- Medices, Firenze 1577). za data). (E) 2. loc. agg. inv. Di successio- (e) (R) (S) acceptilatio sost. f. inv. ne, che non è regolata da testamento. Dir. rom. Nel diritto romano, solenne 1818 Ludovico Antonio Muratori dichiarazione orale che attestava l’e- (GDLI) 1835 Antonio Bazzarini, Indice stinzione di un debito. 1751 Jacopo Faccialati, Ortografia mo- 1 Il presente contributo ha come fine princi- derna italiana, Padova, Manfrè, 1751, p. pale la storicizzazione e l’inquadramento eti- 49: Quitanza, cessione, acceptilatio mologico dei latinismi non adattati presenti 1877 In «Bullettino degli Annali dell’I- nella lingua dell’uso (reperiti dunque tramite stituto di Corrispondenza Ar­cheo­logica», il GRADIT), a cui l’attuale lessicografia ha rivolto poca attenzione. Un ampliamento del gennaio–febbraio 1877, p. 45: Ma la giu- lemmario sarà possibile, in un eventuale ul- risprudenza di Gaio e de’ digesti non teriore contributo, tramite lo spoglio di opere conosce più l’acceptilatio se non per che registrino materiali anche al di fuori della il caso secondo 1992 Vincenzo Man- lingua dell’uso (come Eugenia Citernesi–An- nino, L’estensione al garante delle eccezioni, drea Bencini, Latinorum. Dizionario del la- Torino, Giappichelli, 1992, p. 89: infatti, se tino contemporaneo, premessa di Tullio De Mauro, Firenze, Le Monnier, 1997; o Paride si fosse fatto ricorso all’acceptilatio, Bertozzi, Dizionario dei brocardi e dei latini- si sarebbe realizzata l’automatica li- smi giuridici, Milano, IPSOA, 2009). berazione anche del correo 1999 www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 39

GRADIT (senza data) 2007 Lauretta Ma- ma, ad abundantiam, nonostante la ganzani, Formazione e vicende di un’opera riconosciuta preclusione, ha esamina- illustre, Torino, Giappichelli, 2007, p. 259: to ugualmente le risultanze istruttorie L’obbligazione si estingue anche per del processo penale 1999 GRADIT acceptilatio. Ma l’acceptilatio è un (senza data) 2013 I diritti della persona- pagamento immaginario. lità, a cura di Salvatore Ruscica, Milano, CE- = Voce lat., acceptilatio (anche accepti DAM, 2013, p. 143: Si ricordi, ad abun- latio, da ricondurre alla formula acceptum fero ‘prendo quanto ricevuto’: ThesLL e dantiam, che l’art. 42 bis, l. 354/75 LTL, entrambi s.v. acceptilatio), ancora (Riforma ordinamento penitenziario), presente nel lat. mediev. (DC) e nei primi inserito dalla l. 492/92, dispone, al secoli della stampa in testi lat. giuridici e quarto comma, che nelle traduzioni di storia del diritto (Oceanus Juris, Venezia 1584). «Il termine acceptilatio, che deriva sono adottate le opportune cautele. = Loc. lat. mod. ‘ad abbondanza’, etimologicamente da acceptum ferre, designava nel linguaggio giuridico romano un attestabile almeno dall’inizio del XVII sec. modo formale di estinzione dell’obbligazione (Institutionum moralium, Lione 1625). costituita verbis. Il debitore domandava al creditore se avesse ricevuto il pagamento (e) (R) (S) a divinis loc. avv. Dir. della cosa dovutagli (acceptum habesne?), canon. Pena ecclesiastica consistente e il creditore rispondeva affermativamente nell’interdire al chierico colpevole (acceptum habeo)» (EI, s.v. accettilazione). l’esercizio degli uffici divini in casi di sospetta eresia, di concubinato con- (R) (S) ad abundantiam loc. avv. Dir. In abbondanza, in sovrappiù, tinuato nonostante ammonizione, di spec. nel linguaggio giuridico per in- abbandono o conservazione illegitti- dicare ulteriori prove a sostegno di ma di beneficio o dignità ecclesiasti- una tesi già ampiamente dimostrata. ca. Gregorio Leti, Vita di Sisto V Pon- 1685 Giuseppe Maria Fornari, Cronica 1686 tefice Romano, vol. I, Amsterdam, Jansson, del Carmine di Milano, Milano, Gagliardi, 1686, p. 283: 1685, p. 461: alcuni pochi seguenti già sotto pena della sospen- proveduti ad abundantiam in orna- sione à Divinis 1714 Marco Battaglini, Istoria Universale di tutti i Concilii, tomo II, mento uguale 1778 Paolo Calvi, Bi- blioteca e storia di quei scrittori così della Venezia, Poletti, 1714, p. 168: Dee essere città, come dei territori di Vicenza, vol. IV, assai riservato l’uopo delle pene pe- Vicenza, Vendramini Mosca, 1778, p. 19: ed cuniarie nel Foro Ecclesiastico, mas- una seconda ragione poi, ad abundan- simamente nelle purgazioni volgari, tiam, perché nol dissi il losco segre- e quando sia loro luogo, avvertirli di tario apostolico 1881 In «Archivio non procedere, per esigerle, a sospen- di psichiatria, scienze penali ed antropologia sione, & interdetto a divinis 1849 criminale», II (1881), p. 82: le cifre poi In «Gazzetta del Popolo», II (1849), p. 303: sui reati contro la moralità le misi ad Ad omaggio dunque della verità, di- abundantiam 1978 In «Giurispruden- ciamo che il sacerdote Volentieri non za italiana», CXXVIII (1978) (GRL, da cui fu sospeso a divinis 1913 In «Il Moni- non si ricava il num. di p.): La sentenza tore Ecclesiastico», XXXVII (1913), p. 233: impugnata, come già si è detto, non il Vescovo lo sospende a divinis fin è fondata solo sul giudicato penale, da che fu citato dai suddetti tribunali www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 40

1999 GRADIT (senza data) 2010 Gui- = Dal nesso lat. classico ad nutum ‘secon- do Verucci, L’eresia del Novecento, Torino, do la volontà’, propr. ‘in seguito a (o in virtù Einaudi, 2010, p. 40: Specificamente il di) un cenno’ (LTL, s.v. nutus), attestabile in papa proibiva, sotto pena di sospen- testi lat. di argomento ecclesiastico dal XVI sec. e in testi lat. giuridici dal XVII sec. (Cen- sione a divinis, di iscriversi alla Lega turia decisionum, Venezia 1664). democratica nazionale di Murri. = Loc. lat. a divinis (sott. rebus ‘atti’: GRADIT; officiis ‘uffici’ o mysteriis ‘atti (R) (S) ad quem loc. agg. inv. Dir. del culto’: Eugenia Citernesi–Andrea Relativo al termine finale a cui si fa Bencini, Latinorum. Dizionario del latino riferimento. contemporaneo, premessa di Tullio De 1971 Ronald Absalon–Salvatore Pote- Mauro, Firenze, Le Monnier, 1997) ‘dalle sta, Advanced Italian, Cambridge, University 2 cose divine’ cioe ‘dagli atti del culto’ (DELI ), Press, 1971, p. 104: obbliga il governo presente in opere lat. cinquecentesche di argomento giuridico (Oratio synodica, a presentarsi alle Camere per tutto il Colonia 1571) e attestata in tale accezione tempo in cui si attende la scadenza già dal sec. XVI in testi sp. (Compendio del termine ad quem 1999 GRADIT del manual de confessores, y penitentes, (senza data) 2015 Paolo Ferrua, La pro- Valladolid 1586). va nel processo penale, vol. I, Torino, Giap- pichelli, 2015, p. 179: la prova acquisita (e) (R) (S) ad nutum loc. avv. e sia esibita e sottoposta all’esame delle agg. inv. Dir. Relativo a un atto con parti nel processo ad quem. cui un soggetto pone termine a un = Loc. lat. mod. ‘al quale’, sott. terminu(m) rapporto giuridico di sua volontà, di- ‘termine’, presente almeno dal principio del screzionalmente e senza doversi giu- sec. XVII in opere lat. di argomento storico e stificare. teologico, e in opere di argomento giuridico a partire dal sec. successivo (Becanus, [1762 Giuseppe Richa, Notizie istoriche Manuale controversiarum, Colonia 1750). delle chiese fiorentine, vol. X, pt. II, Firenze, Viviani, 1762, p. 151: due altri sostituti (e) (R) (S) ad referendum loc. ad udirne le confessioni, rimovibili ad avv. Dir. internaz. Indica che la nego- nutum della Priora] 1833 Nicola Pal- ziazione e l’accettazione di una pro- ma, Storia ecclesiastica e civile della città di Teramo e diocesi aprutina, vol. III, Teramo, posta da parte di un rappresentante di- Angeletti, 1833, p. 188: e nello stabilire e plomatico devono essere subordinate togliere ad nutum il canonico curato, alla consultazione col proprio gover- ed i suoi coadjutori 1986 In «Giuri- no, perché esulanti dai suoi poteri di sprudenza di merito», XVIII (1986), p. 86: il rappresentanza. sistema del recesso ad nutum 1999 1679 In «Il Corriere ordinario», 25 mar- zo 1679, p. 1 n.n. (notizia relativa a «Tho- GRADIT (senza data) 2014 Giuseppe Cassano, La tutela del padre nell’affidamento ren 9. Marzo»; GRL): Gli ambasciadori condiviso, Santarcangelo di Romagna, Mag- di Moscovia medesima hanno scel- gioli, 2014, p. 270: è rimesso in via po- to d’unire 15000. huomini al nostro testativa alla sola volontà del como- Esercito contro il Turco, & un’altro dante, che ha facoltà di manifestarla millione in denaro, il che fu preso ad ad nutum con la semplice richiesta di referendum, e se n’aspetta la dichia- restituzione del bene. ratione della Nobiltà sopra questo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 41

punto 1836 In «Gazzetta di Firenze», 1° (E) (e) affidavit sost. m. inv. Stor. dicembre 1836, p. 2: I nostri mandatarii dir. Nel diritto anglosassone, dichia- ricevettero le seguenti proposizioni, razione scritta garantita da un giura- non accettandole che ad referendum mento davanti a un pubblico ufficiale. 1999 GRADIT (senza data) 2009 In «Ita- 1749 GRADIT (senza fonte) 1821 lia Nostra», n. 445 (2009), p. 76: L’Assem- Emanuele De Gregorio, Alla sagra congre- blea ad referendum di Italia Nostra si gazione di Propaganda Fide, Roma, Pog- gioli, 1821, p. 47: tutti i loro affidavit, o è chiusa e i voti sono stati contati. sieno atti del Processo furono in tal = Dal nesso lat. mod., propr. ‘per riferire’, presente almeno dal sec. XVI in opere giuri- guisa parola per parola presi 1874– diche e storiche lat. (Gride ducali, Modena 1875 Michele Lessona (GDLI) 1957 An- 1575, p. 57) e dal XVIII in opere ingl. dello tonio Azara–Ernesto Eula, Novissimo digesto italiano, vol. I, pt. I, Torino, UTET, 1957, p. stesso argomento (OED). 365: Il colpevole di falso in affidavit è punito 2015 Maureen Child, Un patri- (e) (R) (S) adrogatio sost. f. inv. monio scottante, Milano, Mondadori, 2005, Dir. rom. Adozione da parte di un pa- ed. digitale: come sono disponibili le ter familias di un altro pater. banche ad aprirti una linea di credito 1830 Cesare Marini, Lezioni di diritto sull’affidavitgiurato di un avvocato. civile novissimo, pt. I, Napoli, Osservatore = Voce lat. mod., dal perfetto di affidāre Medico, 1830, p. 228: Adrogatio era un ‘giurare’ (nel lat. mediev. ‘assicurare’: DC), mezzo con cui taluno acquistava la po- registrata in testi giuridici ingl. nel XVI sec. testà di un uomo 1925 Emilio Costa, (1515: OED), presente in it. con una certa Storia del diritto romano privato, Bologna, frequenza nel XIX sec. (in riviste giuridiche). «[I]n Inghilterra chiamasi affidavit quella Rocchi, 1925, p. XII: la trasformazione dichiarazione con giuramento, a cui sono dell’adrogatio e la sopraggiunta ac- obbligati i presentatori di cedole di titoli del cessibilità di essa anche agli impuberi Regno Unito appartenenti a stranieri non e delle donne 1999 GRADIT (senza dimoranti nel regno, per ottenervi l’esonero data) 2015 Aldo Petrucci, Lezioni di diritto dalla Income–tax» (EI). romano privato, Torino, Giappichelli, 2015, p. (R) (S) a latere loc. agg. inv. Dir. 40: L’adrogatio era compiuta nei con- Di persona, che ne affianca un’altra in fronti di un soggetto sui iuris. = Voce del lat. classico, propriamenente ruoli di particolare importanza. ‘adozione’ (LTL), attestata in opere 1796 Ireneo Affò, Ricerche storico–ca- giuridiche lat. moderne almeno dal sec. noniche, Parma, Carmignani, 1796, p. 57: la XVII (Rationalia in primam et secundam morte seguita l’anno scorso del Mar- partem pandectarum, Coloniae Allobrogum chese della Rosa nostro Consiglier a 1631). Il nome sarebbe derivato dal fatto latere 1878 In «Monitore dei tribunali», che per la completezza dell’atto «i comizî erano convocati dal pontefice massimo, dopo XIX (1878), p. 228: le ordinanze emana- un’inchiesta preventiva sul caso, e venivano te dai tribunali a latere 1999 GRA- interrogati (rogatio, donde adrogatio), DIT (senza data). dopoche sia l’arrogante sia l’arrogando = Loc. lat. mod. (ecclesiastico: DELI2), avevano espresso la loro volonta» (EI, s.v. propr. ‘dal fianco’ (‘a lato’: ibid.), presente ‘arrogazione’). in testi giuridici e storici lat. almeno dal www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 42

sec. XVI (in particolare nel nesso legatus a silia eximii iuris, Venezia 1579) e in opere latere). ingl. del XIX sec. (OED). (E) (e) 2. giudice a latere loc. sost. m. Dir. Magistrato che affianca il pre- (R) (S) ante operam loc. agg. inv. sidente di un collegio giudicante. Dir. Di atto, provvedimento, inter- [1880 Silvio Campani, La difesa pena- vento, anteriore all’inizio o alla rea- le in Italia, Bologna, Zanichelli, 1880, vol. lizzazione di un progetto, di un’opera II, p. 221: il Presidente e i due giudici spec. pubblica. che egli ha a latere] 1955 DizEncIt 1955 Raffaele Pettazzoni, Studi e mate- (DELI2) 1966 Egisto Corradi, L’avvocato, riali di storia delle religioni, Bologna, Deda- Firenze, Vallecchi, 1966, p. 256: Alla fine lo, 1955, p. 72: il lavoro post operam o della terza deposizione, il giudice a ante operam, si viene configurando latere chiese un confronto 1999 come empietà 1984 In «Casabella: GRADIT (senza data) 2014 In www.il- rivista di urbanistica», XLVIII (1984) (GRL, sole24ore.com, 4 marzo 2018: Ex magistrato, da cui non si ricava il num. del fasc., né Grasso è stato giudice a latere nel primo ma- quello di p.): planimetria ante operam xiprocesso a Cosa Nostra. 2007 GRADIT (senza data) 2015 Pier- = Voce mista it. e lat., propr. ‘giudice a carlo Crachi, Il nuovo museo della Libia, lato’ («componente un organo giurisdizionale Roma, Gangemi, 2015, p. 23: rilievo ante non in qualità di presidente»: DELI2). operam. = Dal nesso lat. ante operam, ‘prima (R) (S) ante mortem loc. agg. inv. dell’opera’, con il lat. opera ‘lavoro’ nella Dir. Di atto, provvedimento, ordina- moderna accezione edile dell’it. opera ‘co- struzione’ (forse sul modello di locuzioni mento, compiuto o applicato prima preesistenti, come ante litteram o ante mor- della morte del soggetto. tem). 1838 Felice Carrone di San Tommaso, Notizie intorno alla vita di Bona di Savoia, (R) (S) a quo loc. agg. inv. Dir. Torino, Bocca, 1838, p. 65: illustrissimo Relativo a un punto di riferimento quondam signore nostro padre nel iniziale. testamento quale fece alcuni anni [1870 Nicola Nicolini, Le quistioni di ante mortem 1969 Giornate avicole dritto, Napoli, Jovene–Lauriel, 1870, pt. II, p. varesine, Atti dei Convegni collaterali della 511: il dies a quo della espiazione del XVI Mostra Internazionale Avicola, Varese, In «Rivista di diritto Camera di commercio, industria, artigiana- detenuto] 1917 internazionale», XI (1917), p. 34 (GRL, senza to e agricoltura, 1969, p. 38: a lui sembra indicazione del fasc.): Si avrebbe dunque, quella più soddisfacente in quan- colla ratifica durante la vacatio, la to prevede l’ispezione ante mortem prova che il legislatore volle quest’ul- 2007 GRADIT (senza data) 2014 Enrico tima abbreviata, modificando il diritto Gabrielli–Francesco Gazzoni, Trattato della Trascrizione, Torino, UTET, 2014, p. 199: interno, allo scopo di identificare in sono ammessi accordi ante mortem special modo il termine a quo dell’im- per disciplinare la futura successione. pegno e dell’adempimento 1938 In = Dal nesso lat. ante mortem, ‘prima della «Monitore dei tribunali», XXI (1938), p. 300: morte’, registrabile in opere lat. di argomento da tale momento comincia il termine a storico e giuridico almeno dal XVI sec. (Con- quo 1999 GRADIT (senza data) 2014 www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 43

Percorsi di Diritto amministrativo, a cura dell’esecutato, denominata distractio di Stefano Perongini, Torino, Giappichelli, bonorum, costituiva un’eccezione. 2014, p. 191: la individuazione del ter- = Loc. lat. mod. ‘divisione dei beni’, mine a quo del procedimento. presente in testi lat. di argomento storico nel = Loc. lat. mod., propr. ‘dal quale’, sec. XVI e di argomento giuridico in quello sul probabile modello della più ampia loc. successivo (Dissertatio iuridica de curatore, terminus a quo (per il quale si veda oltre). Basilea 1676).

(R) (S) bonorum cessio (cessio (R) (S) bonorum possessio loc. bonorum) loc. sost. f. inv. Dir. Ces- sost. f. inv. Dir. Il potere di agire per il sione dei beni ai creditori. soddisfacimento del proprio interesse 1892 Per il XXXV anno d’insegnamen- nell’esercizio della proprietà o in un to di Filippo Serafini, Firenze, Tip. Barbera, altro diritto reale. 1892: questione sorta tra gli scrittori 1847 Friedrich Carl von Savigny, Il di- quella se sia essenziale per la cessio ritto romano, trad. it. anonima, vol. I, Na- bonorum 1913 In «Rivista di Diritto poli, Stamp. dell’Università, 1847, p. 254: civile», V (1913), p. 160: in sostanza di- l’acquisto della bonorum possessio sciplina la cessio bonorum 1999 ammette delle persone intermedie GRADIT (senza data) 2014 Giorgio Che- 1916 In «Rivista italiana per le scienze giu- rubini, La ristrutturazione del debito, Santar- ridiche», XXXI (1916), p. 287: il problema cangelo di Romagna, Maggioli, 2014, p. 236: delle origini della bonorum possessio la circostanza che un imprenditore 1999 GRADIT (senza data) 2014 Suc- insolvente possa gestire la crisi attra- cessioni e donazioni, a cura di Lorenzo Ba- verso la cessio bonorum. lestra e Mauro di Marzio, Padova, CEDAM, = Loc. lat. mod. registrata in testi giuridici 2014, ed. digitale: si applicava il terzo lat. almeno dalla fine del sec. XVI (Tractatus sistema nei casi di successione me- de pignoribus et hypothecis, Lione 1585). diante la bonorum possessio. = Loc. lat. mod., propr. ‘possesso dei (R) (S) bonorum distractio (dis- beni’, attestabile in opere lat. giuridiche dalla tractio bonorum) loc. sost. f. inv. Dir. fine del sec. XVI (Sintagma iuris universi, Tolosa 1582). Nel diritto fallimentare, vendita par- ziale dei beni a favore dei creditori. (R) (S) bonorum venditio loc. s. 1853 Joseph Louis Elzear Ortolan, f. inv. Dir. rom. Istituto che permette Spiegazione storica delle Istituzioni, Napo- al creditore di chiedere la vendita dei li, Androsio, p. 192: nell’emptio e nella beni del debitore. distractio bonorum si sequestra e si [1825 Johann Heinecke, Recitazioni In «Archivio giuridico», III vende 1904 del diritto civile romano, trad. it. anonimia, (1853), pt. I, p. 489: ritiene che il giure- Napoli, Tip. Palma, 1825, tomo I, p. 18: la consulto romano abbia voluto parla- quinta maniera di acquistare in modo re della bonorum distractio 1999 universale era la vendita de’ beni, GRADIT (senza data) 2014 Romano Vac- sectio vel venditio bonorum] 1918 carella, Il processo esecutivo, Torino, UTET, Emilio Costa, Profilo storico del processo 2014, cap. XI: Nel processo formulare, civile romano, Roma, Athenaeum, 1918, p. l’esecuzione forzata su singoli beni 96: far procedere alla vendita dei beni www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 44

così posseduti (bonorum venditio) in manum connessa col matrimonio e poiché 1999 GRADIT (senza data) 2014 Roma- tali fatti che colpiscono il gruppo mutano no Vaccarella, Il processo esecutivo, Torino, anche la posizione giuridica dell’individuo, l’espressione capitis deminutio fu usata in UTET, 2014, ed. digitale: procedendosi, relazione con l’individuo e il termine caput al di fuori dei casi in cui essi ricorre- venne a indicare la posizione dell’individuo vano, alla bonorum venditio. di fronte al diritto, posizione che dipende da = Loc. lat. mod., propr. ‘vendita dei beni’, tre elementi, detti dai Romani status, e cioè lo attestabile in testi giuridici lat. dalla seconda status libertatis, lo status civitatis, lo status metà del sec. XVI (Libros Institutionum iuris familiae, libertà, cittadinanza, situazione civilis, Lione 1583). rispetto al gruppo familiare: qualunque mutamento in uno di questi status costituisce (R) (S) capitis deminutio (demi- una capitis deminutio» (EI). nutio capitis) loc. sost. f. inv. Stor. dir. Nella Roma antica, perdita di alcuni (e) (R) (S) cautio sost. f. inv. Dir. diritti civili, riduzione della persona- rom. Garanzia per costituire un’ob- lità giuridica (anche, per estensione, bligazione o per rafforzarne una già perdita di prestigio e autorità). esistente. 1836 Johann Heinecke, Recitazioni di [1870 In «Monitore dei tribunali», ot- diritto civile, Napoli, Severino, 1836, p. 198: tobre 1870: può estendersi alla cautio quando un uomo da libero diveni- juratoria] 1947 Enzo Nardi, Studi sulla va servo, da cittadino straniero e da ritenzione in diritto romano, Milano, Giuffrè, padre figlio di famiglia, succedeva la 1947, p. 69: la cautio provvede ad eli- deminutio capitis 1925 Emilio Costa, minare l’inconveniente 1999 GRA- Storia del diritto romano privato, Bologna, DIT (senza data) 2016 Giuseppe Cocchia- Rocca, 1925, p. 162: fondamentale nel ra, Storia del folklore in Europa, Torino, Bol- concetto e nell’essenza della capi- lati Boringhieri, 2016, p. 265: è il miglior tis deminutio 1999 GRADIT (senza commento alla sua Cautio. = Voce lat. mediev. (DC), dal lat. classico data) 2016 Roberto Esposito, Da fuori, cautio ‘garanzia’ (ThesLL), attestata in fonti Torino, Einaudi, 2016, p. 347: È allora che lat. a stampa di argomento giuridico dalla ha preso avvio quel processo di demi- fine del sec. XVI (Tractatus universi iuris, nutio capitis. Venezia 1584); il sostantivo deriva dal lat. = Loc. del lat. classico, propr. cautio, –onis ‘precauzione, garanzia’ (deriv. ‘diminuzione di un capo’, registrata in libri di cavere ‘stare in guardia; dare o farsi dare lat. di argomento storico e giuridico dalla malleveria’: Migliorini–Duro, s.v. cauzione); seconda metà del sec. XVI (De causis seu il lat. cautio «comprende in senso ampio modis quibus iura adquisitur retinentur, istituti di varia struttura, i quali perseguono Basilea 1584); la loc. deriverebbe dal fatto lo scopo di garantire il creditore contro le che «caput, testa, indica originariamente inesatte interpretazioni del contratto, contro l’individuo, e capitis deminutio doveva l’inneficienza patrimoniale o la cattiva indicare in antico la perdita, da parte di un volontà del debitore: negozi di accertamento, gruppo, di uno dei suoi membri: sia che tale clausole penali, caparre, garanzie reali diminuzione venga subita dal populus, quando e personali; nel diritto romano esistono uno dei suoi membri perda la cittadinanza e la cautio iudicatum solvi, per la quale si la libertà, sia che venga subita dalla familia, garantivano la res aestimata e le spese della quando uno dei suoi membri ne esca per lite, la cautio damni infecti, le cautiones emancipazione o per adozione o per conventio praedibus praedisque che s’imponevano www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 45

agli appaltatori d’imposte, ecc.» (EI, s.v. p. 13: repressione immediata (coerci- cauzione). tio). = Voce del lat. classico, propr. (e) (R) (S) coemptio sost. f. inv. ‘repressione’, deriv. di coercēre ‘costringere’ Dir. rom. Nella Roma antica, com- (ThesLL), presente in opere di carattere pravendita fittizia con cui, in occasio- storico e giuridico a stampa ingl., fr. e lat., con la medesima accezione, almeno dalla ne del matrimonio, la donna passava fine del sec. XVI (Tractatus de imperio et sotto l’autorità del pater familias cui jurisdictione, Colonia 1591). apparteneva il marito. 1842 Antonio Mirabelli, Istoria roma- (R) (S) communio pro diviso loc. na, Napoli, Tip. Simoniana, 1842, p. 81: lo sost. f. inv. Dir. Forma impropria di sposo ha numerato al suocero il prez- comunione di un bene, consistente zo della vergine (coemptio) 1940 nell’attribuzione a ciascun compro- In «Archivio giuridico Filippo Serafini», prietario di una parte concreta del LXXIII (1940), p. 117: la coemptio, isti- bene stesso. tuto vigente ancora in Ulpiano e Pa- 1870 Filippo Serafini, Istituzioni di di- olo, non è la coemptio tipica 1999 ritto romano, Firenze, Pellas, 1870, p. 77: È GRADIT (senza data) 2014 Basilio An- appunto in questo senso che si adope- toci, Famiglie e convivenze, Catania, Lulu ra l’espressione communio pro diviso Press, 2014, p. 19: tale istituto prendeva 1925 Pietro Bonfante, Corso di diritto ro- il nome di coemptio. mano, vol. I, Diritto di famiglia, Roma, Sam- = Voce del lat. classico, comp. dal pref. paolesi, 1925, p. 97: Si è a lungo discusso co– ‘insieme, con’ e emptio ‘acquisto’ (ThesLL), registrata, con la medesima se la communio pro diviso sia possibi- accezione, in opere lat. a stampa di storia del le in ordine alle cose mobili 1999 diritto dalla fine del XVI sec. (Tractatus de GRADIT (senza data) 2008 Francesco jure municipali, Lione 1595). Caringella, Contratti. Normativa e giurispru- denza ragionata, Torino, Giuffrè, 2008, p. (e) coercitio sost. m. inv. Dir. rom. 593: una parte materiale di cui l’alie- Nella Roma antica, potere di punire nante assuma di essere proprietario che competeva al pater familias o al (communio pro diviso). magistrato quando venivano violati i = Loc. lat. mod., propr. ‘comunione suoi ordini. mediante divisione’, registrata in testi ted. e lat. di argomento giuridico dalla fine del XVII Henrion De Pansey, Della compe- 1829 sec. (Tractatus de servitutibus, Amsterdam tenza dei giudici di pace, trad. it. anonima, 1686). Napoli, Tramater, 1829, p. 29: in quanto essi hanno giurisdizione piena, cioè: (R) (S) communio pro indiviso vocatio, notio, judicium, executio e loc. sost. f. inv. Dir. Comunione di un coercitio 1947 Enrico Manni, Per la bene indiviso, consistente nell’attri- storia dei municipii, Roma, Signorelli, 1947, buzione a ciascun comproprietario di p. 228: dotati di coercitio verso i loro una parte ideale del bene. amministratori 1999 GRADIT (senza 1859 Filippo Serafini, Elementi di dirit- data) 2013 Giuseppe Valditara, Diritto to romano, vol. II, Pavia, , 1859, p. 147: pubblico romano, Torino, Giappichelli, 2013, Questo è il caso della communnio pro www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 46

indiviso, in base alla quale tutti i com- 1725 Giambattista Vico (GDLI) 1852 proprietari hanno sulla casa comune Joseph Louis Elzear Ortolan, Spiegazione storica delle instituzioni dell’imperatore il diritto di proprietà 1928 Pietro Giustiniano, trad. it. di P. De Conciliis, Na- Bonfante, Corso di diritto romano, vol. II, La poli, Tip. S. Marcellino, 1852, p. 285: Que- proprietà, Roma, Sampaolesi, 1928, p. 86: la sta capacità relativa, che dev’essere vera e propria figura del condominio, tra loro, è ciò che dicesi connubium cioè la communio pro indiviso 1999 1956 Guido Giannelli, Trattato di storia GRADIT (senza data) Massimilia- 2004 romana, Roma, Tumminelli, 1956, p. 233: no Vinci, Fines regere, Torino, Giuffrè, 2004, i diplomi militari, i quali, a servizio p. 168: si verificherà solo in quel mo- compiuto, concedono civitas e con- mento una communiuo pro indiviso. nubium 2012 Gisella Bassanelli Som- = Loc. lat. mod., propr. ‘comunione mariva, Lezioni di diritto privato romano, senza divisione del bene’, presente in opere Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2012, giuridiche del sec. XVIII redatte in lat. e ted. (De verborum qui ad jus civile pertinent, p. 67: siamo in possesso dei requisiti Potsdam 1743). necessari (connubium) affinchè il loro legame possa essere considerato ma- (R) (S) compos sui loc. agg. inv. trimonio legittimo. Dir. Capace di intendere e di volere; = Voce del lat. classico, propr. ‘unione’, comp. dal pref. con– ‘insieme, con’ e che ha coscienza di sé e delle proprie un deriv. di nubere ‘sposarsi’ (ThesLL), azioni. registrabile nell’accezione giuridica a partire 1831 Giuseppe Antonio Castelli, Il co- dal sec. XVII (De origine et Jure patriciorum, dice civile generale austriaco, Milano, Visaj, Basilea 1627). 1831, vol. I, p. 248: la Legge otterrebbe questo intento se il padre non fos- (R) (S) contra ius loc. avv. Dir. In se compos sui per un’alterazione di modo non conforme al diritto. mente? 1938 In «Nuova Antologia», [1607 Benedetto Giustiniani, Ducento e più calonnie opposte, Macerata, Marcellini, LXXIII (aprile–maggio 1938), p. 111: bada assai più a mantenersi, in ogni mo- 1607, p. 256: Quello, che poi aggiun- gete del vostro, che quando passano mento del suo viaggiare, compos sui, i termini, sono contra ius divinum & che non ad abbandonarsi all’avventu- contra ogni ragione] [1756 Gian- ra 1992 Stefano Benni, La Compagnia nangelo Serra, Compendio della rettorica, dei Celestini, Milano, Feltrinelli, 2013, ed. Venezia, Pezzana, 1756, p. 411: per cui si digitale: don Biffero non sembrava del vuole difendere, o che jure factum tutto compos sui 1999 GRADIT (sen- fuerit, o che non fuerit contra ius] za data). [1852 Georg Friedrich Puchta, Corso delle = Dal nesso lat. compos sui, propr. ‘pa- istituzioni, vol. II, Napoli, Diogene, 1852, p. drone di sé’. 45: Se ciò avveniva contra ius civile, l’azione era limitata in un anno anche (E) (e) connubium sost. m. inv. in questo caso] 1892 Francesco Ruf- Dir. rom. Capacità giuridica di con- fini, La buona fede in materia di prescrizio- trarre matrimonio e quindi requisito ne, Torino, Fratelli Bocca Editore, 1892, p. per un matrimonio valido. 146: allorché parlavano di prescrizioni www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 47

contra ius 1952 Ugo Nicolini, La pro- 1828 Nicolini Nicolini, Della procedu- prietà, il principe e l’espropriazione, Milano, ra penale nel Regno delle Due Sicile, vol. I, Giuffrè, 1952, p. 160: dottrina medioeva- Napoli, Criscuolo, 1828, p. 74: Poteva ben le della validità del rescritto contra esserlo quando crimen dinotava stato ius 1999 GRADIT (senza data) 2014 di accusa 1999 GRADIT (senza data) Francesco Galgano, Trattato di diritto civi- 2013 Epigrafia e territorio, vol. VI, a cura le, Padova, CEDAM, 2014, cap. 32: sotto di Mario Pani, Bari, Adriatica Editrice, 2013, il primo aspetto, come danno contra p. 246: è un crimen e come tale deve ius. essere perseguito. = Loc. lat. mod., ‘contro il diritto’, = Voce lat. mod., dal classico crimen presente in opere lat. di diritto canonico e ‘delitto, misfatto’ (ThesLL), presente di argomento storico dalla seconda metà del nell’accezione giuridica in opere redatte in XVI sec. (Institutiones iuris canonici, Venezia lat. almeno dalla seconda metà del XVII sec. 1587), mentre solo dal sec. successivo la loc. (Thesaurus Iuris feudalis, Norimberga 1665). entra a far parte anche del linguaggio del diritto civile. (R) (S) de cuius loc. sost. m. e f. inv. Dir. Nelle formule giuridiche che (R) (S) contra legem loc. avv. Dir. riguardano la successione, la persona Contrariamente a quanto è prescritto defunta che lascia in eredità un patri- dalla legge. monio. 1836 Francesco Saverio Nippel, Co- 1838 Francesco Foramiti, Enciclopedia mento sul codice civile generale, Pavia, Fusi, legale ovvero lessico ragionato, vol. II, Ve- 1836, p. 97: Evvi una consuetudine nezia, Gondoliere, 1838, p. 212: Vi sono contra legem, se per essi viene aboli- anche i discendenti collaterali, cioè ta una legge vigente 1920 Gianfranco quelli che sono al disotto di quelli del Pacchioni, Corso di diritto romano, Torino, de cuius 1905 Alfredo Panzini (DELI2, Unione tipografico–editrice torinese, 1920, che aggiunge: «il DEI data la loc. al XIX sec., p. 222: È fuori di dubbio che i nego- senza indicare la sua fonte») 1942 In «Giu- zi giuridici conchiusi «contra legem» risprudenza italiana e la legge», XCII (1942), sono per regola nulli 1999 GRADIT p. 19: il debito del de cuius 2015 Pre- scrizione e decadenza, a cura di Luigi Viola, (senza data) 2014 Massimiliano Di Pirro, Padova, CEDAM, 2015, ed. digitale: Compendio di diritto costituzionale, Piacen- cioè dalla morte del de cuius. za, La Tribuna, 2014, ed. digitale: non può = Loc. lat. mod. tratta dalla loc. del diritto mai generare diritto contra legem. romano de cuius hereditate (o successione) = Loc. lat. mod., ‘contro la legge’, agitur ‘della cui eredità (o successione) registrata in testi lat. di argomento storico si tratta’ (DELI2) e registrata in testi lat. di e giuridico dalla fine del XVI sec. (De argomento giuridico dalla seconda metà contractibus licitis atque illicitis, Venezia del sec. XVI (Tractatus illustrium [...] 1580). Iurisconsultorum, Venezia 1584).

(e) (R) (S) crimen sost. m. inv. (R) (S) de facto loc. avv. Dir. Di Dir. rom. Delitto pubblico offensivo fatto, concretamente, spec. contrap- dell’ordine sociale e dell’intera citta- posto a de iure per indicare una situa- dinanza, perseguito e giudicato pub- zione non ancora riconosciuta giuri- blicamente. dicamente. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 48

1607 Giulio Roffo, Risposta [...] sopra data) 2000 In «La nuova giurisprudenza le controverrsie [sic] trà ‘l sommo pontefice, civile commentata», XVI (2000), 1, p. 71: e la republica di Venetia, Roma, Facciotto, In questa fase, connotata da caratteri 1607, p. 101: perché provan solamente giudiziari, è obbligatorio l’intervento de facto 1673 GRADIT (senza fon- del defensor vinculi. te) 1724 Gottfried Philip von Spannagel, = Loc. lat. mod., propr. ‘difensore del Notizia della vera libertà fiorentina, trad. it. vincolo’, registrata in opere lat. di argomento anonima, parte I, Milano, Melzi, 1724, p. non storico e di diritto canonico dalla prima metà num.: a’ diritti dell’Impero né de jure del XVIII sec. (Thesaurus resolutionum, né de facto 1814 Ascensio Riccieri, Roma 1739). Memorie storiche del comune di Marsciano fino a tutto il secolo XVI, Bologna, Forni, (E) (e) de iure (de jure) loc. avv. e 1814, p. 449: da applicarsi in el ceppo agg. inv. Dir. Secondo l’ordinamento del comune et torsi de facto 1901 giuridico, specialmente contrapposto In «La Civiltà cattolica», LII (1901), p. 136 a de facto. (GRL, da cui non si ricava il vol. né il fasc.): av. 1330 Ugo Panziera (GDLI e DELI2) ambedue i partiti, de jure e de facto 1820 R. J. Pothier, Trattato delle obbliga- 2013 Natalino Ronzitti, Introduzione al di- zioni secondo le regole, Napoli, Raffaello, ritto internazionale, Torino, Giappichelli, 1820, p. 95: La principale specie delle 2013, p. 45: oggetto di mero riconosci- presunzioni juris e de jure 1917 mento de facto. In «Il diritto commerciale», XIV (1917), p. = Loc. lat. mod., propr. ‘secondo il fatto, di fatto’, presente in testi lat. di 388: Qui abbiamo una lacuna de iure argomento storico e giuridico dalla seconda 1999 GRADIT (senza data) 2013 Na- metà del XVI sec. (Tractatus illustrium talino Ronzitti, Introduzione al diritto inter- [...] Iurisconsultorum, Venezia 1584); loc. nazionale, Torino, Giappichelli, 2013, p. 45: «nel lessico giuridico opposta a de iure ‘di successivamente procedette al rico- diritto’» (EVLI). noscimento de iure. = Loc. lat. mod., propr. ‘secondo il diritto’, (R) (S) defensor vinculi loc. sost. particolarmente usata in opere storiche e m. inv. Dir. canon. Organo della giu- giuridiche lat., specie di diritto canonico, risdizione ecclesiastica che si occupa dalla seconda metà del XVI sec. (De jure et della difesa del vincolo nelle cause qualitate rerum divinarum, Lavingae 1579) e in opere ingl. dello stesso argomento a partire matrimoniali. dalla prima metà del sec. successivo (OED); 1895 In «Rivista internazionale di scien- loc. «nel lessico giuridico opposta a de facto, ze sociali e discipline ausiliarie», IX (1895), ‘di fatto’» (EVLI). p. 266: di un anomino sul Defensor vinculi, nelle cause matrimoniali (R) (S) de iure condendo loc. avv. 1927 In «Giurisprudenza italiana e la Leg- Dir. Espressione che indica un’aspira- ge: rivista universale di giurisprudenza e dot- zione di riforma della legge vigente. trina», febbraio 1927, p. 11: Non ha infatti 1850 Renè Cubain, Dei diritti che ap- fondamento l’assunto della sentenza partengono alla donna, trad. it. anonima, che la discussione su questo tema sa- Napoli, Tip. Carluccio, 1850 p. 364: la li- rebbe ormai preclusa dall’irresponsa- mitazione che l’autore vorrebbe fare a bilità del decreto di nomina del de- questa regola benchè lodevole de iure fensor vinculi 1999 GRADIT (senza condendo 1932 In «Rivista di diritto ae- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 49

ronautico», I (1932), p. 86 (GRL, senza indi- no spedirsi de plano 1839 Giacinto cazione del fasc.): Anche il Coviello che Mosca, Commentario delle leggi ne’ giudizi propugna de iure condendo 1999 civili e commerciali, Napoli, Mosca, tomo I, p. GRADIT (senza data) 2014 Gianluca 313: Il giudicar sommariamente e sen- Selicato, Il nuovo accertamento sintetico dei za forme solenni diceasi giudicar de redditi, Bari, Cacucci, 2014, p. 155: De iure plano 1958 Aldo Checchini, Storia del condendo: l’introduzione di un mec- processo, Padova, CEDAM, 1958, p. 153: po- canismo di adeguamento. teva svolgersi, oltre che pro tribunali, = Loc. lat. mod., propr. ‘circa il diritto anche de plano 1999 GRADIT (senza costituendo’, attestata in opere lat. di data) Sovraffolamento carcerario, argomento giuridico e storico dalla fine 2015 del XVI sec. (Seduardus sive de vera a cura di Francesco Caprioli e Laura Scom- jurisprudentia, Anversa 1590). parin, Torino, Giappichelli, 2015, p. 169: Il nuovo assetto del procedimento di sor- (R) (S) de iure condito loc. avv. veglianza: la bipartizione tra modello Dir. Espressione che indica lo stato garantito e procedimento de plano. delle norme vigenti in una determina- = Accezione lat. mod. del classico de ta questione o materia. plano ‘facilmente’, presente in opere lat. di argomento giuridico dalla fine del XVI sec. 1850 Renè Cubain, Dei dritti che ap- partengono alla donna, trad. it. anonima, (Sintagma iuris universi, Venezia, 1579). Napoli, Tip. Carluccio, 1850, p. 364: pare che possa prevalere de iure condito (R) (S) dominus negotii loc. sost. 1937 In «Il Foro italiano», LXII (1937), p. m. inv. Dir. Il soggetto la cui volontà 469: Un punto de iure condito mi pare è determinante per la conclusione di fuor di dubbio 1999 GRADIT (senza un negozio giuridico unilaterale. data) 2014 Francesco D’Alessandro, Re- 1854 Georg Friedrich Puchta, Corso del- golatori del mercato, enforcement e sistema le istituzioni, trad. it. di A. Turchiarulo, vol. penale, Torino, Giappichelli, 2014, p. 101: è II, Napoli, Diogene, 1854, p. 240: si origina adesso opportuno esaminare, de iure una obligatio quasi ex contractu fra il condito, la disciplina attualmente vi- dominus negotii, ed il negotiator ge- gente in Italia. stor 1931 Bartolomeo Dusi, Istituzioni = Loc. lat. mod., propr. ‘circa il diritto di diritto civile, Torino, Giappichelli, 1931, costituito’, registrata in testi storici lat. dalla p. 26: Chi assume l’affare altrui dicesi fine del XVI sec. e giuridici lat. dal XVII sec. negotiorum gestor, colui, il cui affare (De praesumptionibus coniecturis Ginevra, 1686). viene gerito, dominus negotii 1999 GRADIT (senza data) 2014 Antonio (R) (S) de plano loc. avv. Dir. In Testa, La rappresentanza negli atti notari- modo consensuale, senza formalità. li, Torino, UTET, 2014, ed. digitale: fosse 1612 Tariffe de la patria del Friuli, Udi- confermato da un comportamento del ne, Lorio, 1612, p. 7: Per lo constituto di dominus negotii. ciascuno de plano, overo à tortura lira = Loc. sost. mod., propr. ‘padrone del negozio (affare)’, attestata in testi lat. storici una 1726 In «Giornale de’ letterati d’Ita- dalla fine del XVI sec. e lat. giuridici dalla lia», XXXVII (1726), p. 345: fa vedere che metà del XVII sec. (Observata Theoretico le cause privilegiate solamente potea- practica, Elfurt 1668). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 50

(e) (R) (S) effestucatio sost. m. è stato delegato al governo il potere di inv. Stor. dir. Nel diritto franco, ces- emanare norme giuridiche, aventi forza di sione di un diritto di proprietà, attuata legge, per assicurare agli appartenenti a una categoria minimi inderogabili di trattamento gettando simbolicamente a terra un economico e normativo”» (DELI2). bastoncino che doveva essere raccol- to dal compratore. (e) (R) (S) exceptio sost. f. inv. 1844 Friedrich Carl von Savigny, Sto- Stor. dir. Nel diritto romano, clausola ria del diritto romano nel medio evo, trad. it. anonima, vol. I, pt. II, Firenze, Batelli e del processo privato con cui il magi- strato permetteva di accertare circo- Co., 1844, p. 152: l’azione di gittare e ri- prendere una bacchetta come simbolo stanze che, se vere, comportavano della tradizione, d’onde è venuto il l’assoluzione dell’imputato. In «Studia et documenta», vocabolo effestucatio 1947 Armando 1943–1944 IX o X (1943 o 1944), p. 139 (GRL, da cui Sapori, Studi di storia economica medievale, Firenze, Sansoni, 1947, p. 294: poteva da non si ricava l’annata precisa): tale appa- lui essere sciolto con la effestucatio renza di exceptio dev’essere sicura- 1999 GRADIT (senza data) 2006 In mente posteriore 1999 GRADIT (sen- «Medioevo latino», XXVII (2006), p. 1448: za data) 2014 Commentario del Codice effestucatio (rinuncia al diritto di pro- civile, a cura di Giovanni Bonilini, Torino, prietà). UTET, 2014, ed. digitale: Per lo stesso = Voce lat. mediev. (DC) deriv. del classico motivo, il donante poteva avvalersi di festuca ‘stelo, bastoncino’, presente in opere un’apposita exceptio. lat. di argomento giuridico dalla seconda = Accezione lat. mod del classico excep- metà del XVII sec. (Legum abrogatorum et tio, propr. ‘eccezione’ (ThesLL), registrata in inusitatatarum, Bruxelles 1677). opere lat. di carattere storico e giuridico dalla seconda metà del XVI sec. (Digestum vetus, (e) (R) (S) erga omnes loc. avv. Firenze 1579). Dir. Verso tutti, nei confronti di tutti. 1889 In «Giurisprudenza italiana», XLI (e) (R) exequatur (sporadicamen- (1889), p. 741: legalmente inesistente te exaequatur) sost. m. inv. Dir. ca- fin dall’origine erga omnes 1933 non., Dir. Concessione con cui uno In «Il foro italiano», LVII (1933), p. 754: stato permetteva l’esecutività di atti far fede delle operazioni ivi annotate, ecclesiastici sul proprio territorio; erga omnes 1961 In «Lo Stato», 28 donde anche riconoscimento e auto- febbraio 1961 (DELI2) 1999 GRADIT rizzazione a svolgere le proprie fun- (senza data) 2014 Le relazioni industriali, zioni concessi da uno stato a un’auto- a cura di Adalberto Perulli e Luigi Fiorillo, rità straniera. Torino, Giappichelli, 2014, p. 107: efficacia 1586 Girolamo Catena, Vita del Glo- erga omnes dei contratti aziendali. riosissimo Papa Pio Qvinto, Roma–Manto- = Loc. lat. mod., propriamente ‘verso va, Osanna, 1586, p. 86: disputar sopra tutti’, registrata in testi lat. storici dalla seconda metà del XVI sec. e in testi ingl. di la generalità dell’Exequatur 1607 Paolo Comitolo, Confutatione del libro dei argomento giuridico dalla prima metà del XX sec. (OED). Secondo DizEncIt «la loc. sette teologi, Bologna, Bellagamba, 1607, p. “è stata usata per indicare la legge 14 luglio 17: Aggiongono l’exequatur regio co- 1959, n. 741, con la quale, in via transitoria, stumato in Napoli 1730 Francesco www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 51

Mastelloni, Dimostrazione del dritto, Napoli, (e) (R) (S) ex lege loc. avv. Dir. Se- 1730, p. 201: Per quel che si attiene al condo quanto è stabilito dalla legge. primo, se col corso lungo degli anni 1832 Pietro Tizioni, Lezioni sulle azio- possa l’Exequatur presumerli 1748 ni, vol. I, Ferrara, Bresciani, 1832, p. 73: Per GRADIT (senza fonte) 1770 Pietro Gian- l’esercizio dell’azione ex lege si ri- none (GDLI) 1824 Regno delle Due Si- cercano due estremi 1937 In «Rivista cilie, Collezione delle leggi, Napoli, Stam- di diritto pubblico», XXIX (1937), 1, p. 193: peria Reale, 1824, p. 540: Il segretario l’interpellanza dei successibili ex lege consegnerà i regj exequatur alle parti nelle successioni a favore degli istitu- ti ecclesiastici ed enti di culto 1999 interessate 1908 In «Rivista di diritto GRADIT (senza data) 2014 Diritto e pro- pubblico», VIII (1908), p. 269: mantiene cesso del lavoro, a cura di Giuseppe Santoro ai fini dell’exequatur il suo sindacato Passarelli, Torino, UTET, 2014, ed. digitale: sulle sentenze rese all’estero 1968a se il contenuto del diritto non esiste In «Rivista di diritto processuale», XXIII ex lege, allora non sussiste nemmeno (1968), p. 87: il diritto francese consen- il diritto che, per sua natura, si com- te un certo numero di mezzi contro pone di un contenuto. l’ordinanza di exequatur 1968b In = Loc. lat. class (LTL), registrata in opere «Rivista di diritto processuale», XXIII (1968), storiche lat. dalla seconda metà del XVI sec. e giuridiche lat. dalla prima metà del sec. p. 479: il lodo dei consulenti abbisogna, successivo (In secundam codicis partem per proiettare la sua efficacia nell’or- commentaria, Ticino 1601). dinamento, dell’exaequatur del ma- gistrato 2014 Aldo Rondina, L’ultimo (e) (R) (S) ex tunc loc. agg. inv. interdetto, Adria, Apogeo, 2014, p. 193: Re- Dir. Dell’efficacia di una legge, di gio Exequatur per la nomina di Amm. un regolamento e sim., che opera sin Apostolico di Adria. dall’origine. = Loc. lat. mod., propr. ‘esegua’ (3a 1760 Nicolò Proto–Giuseppe Petra, Per pers. sing. del congiuntivo pres. del classico lo signor duca d’Albaneto, Napoli, Vecchia- exĕqui ‘eseguire’), registrata in opere lat. e it. relli, 1760, p. 89: e li detti beni, e ragio- di carattere giuridico e storico almeno dalla ni come sopra rinunciati, e donati, ex seconda metà del XVI sec. (In secundam tunc vadano, e cedano a beneficio di Digesti partem, 1586) e in opere ingl. dello detto signor D. Giuseppe 1839 An- stesso argomento dalla fine del XVIII sec. ton Haimberger–Raffaele Mercurio, Il diritto (OED); trattasi di «misure cautelative verso romano privato e puro, Venezia, Bazzarini, la Chiesa adottate spesso dagli stati dal basso 1839, p. 127: suolsi allora chiamare una Medioevo in poi, per sottoporre al controllo Ulisse Mana- statale atti pontifici, specie conferimenti di revocatio ex tunc 1902 ra, Delle società e delle associazioni, Torino, benefici e scomuniche» (EI). La variante Unione tipografico–editrice torinese, 1902, exaequatur, sporadicamente attestata, p. 151: piuttosto che essere tratta direttamente dal Nel primo caso lo scioglimento verbo lat. exaequare ‘livellare, adeguare’ avrà effetto ex tunc 1999 GRADIT potrebbe derivare da influsso paretimologico (senza data) 2014 Nunzio Santi Di Paola, della loc. lat. ex aequo ‘alla pari’ (per via Il decreto ingiuntivo, Santarcangelo di Ro- dell’equiparazione giuridica degli atti tra i magna, Maggioli, 2014, p. 462: il relativo due stati). vizio può essere sanato, con efficacia www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 52

ex tunc, con la rinnovazione della no- questa esistenza occorre il fumus boni tificazione. iuris perché il sequestro possa essere = Accezione lat. mod. del lat. classico concesso 1999 GRADIT (senza data) ex tunc, propr. ‘da allora’ (LTL), presente in 2015 700 c.p.c. Strategie processuali, a cura opere storiche e giuridiche lat. dalla fine del di Elena Brandolini, Padova, CEDAM, 2015, XVI sec. (Praxis civilis, Colonia 1591). ed. digitale: La definizione classica di fumus boni iuris è “ragionevole appa- (R) (S) fictio iuris loc. sost. f. inv. renza del diritto”. Dir. Applicazione di una norma giu- = Loc. lat. mod., propr. ‘fumo di buon ridica a una fattispecie differente da diritto’, presente in opere giuridiche lat. dalla quella per cui era stata posta, fingen- seconda metà del XVI sec. (De restitutione in do che si siano verificati i presupposti integrum tractatus, Venezia 1584). di fatto di questa. 1851 Luigi Taparelli, Saggio teoretico giudice a latere → a latere, § 2 di dritto naturale, Livorno, Mansi, 1851, p. 131: una finzione di diritto (fictio iu- (R) habeas corpus loc. sost. m. ris) ed io non amo fondar sopra una inv. Dir. Nei paesi anglosassoni (spec. finzione 1914 In «Il diritto finanziario», in Gran Bretagna, dove fu introdotto IV (1914), p. 36 (GRL, senza indicazione già nel sec. XII, poi richiamato in vi- del fasc.): I nascituri sono una fictio iu- gore a partire dal sec. XVII), diritto ris che bisogna rispettare e accettare dell’arrestato di comparire davanti 1999 GRADIT (senza data) 2014 Fe- al giudice o alla corte per stabilire la derico Basilica–Fiorenza Barazzoni, Diritto causa e la legittimità del suo arresto. amministrativo, Santarcangelo di Romagna, 1684 Gregorio Leti, Il teatro brittani- Maggioli, 2014, p. 325: Il nostro sistema co ovvero Istoria della Grande Brettagna, giuridico conosce ipotesi in cui attra- Amsterdam, Wolfgang, 1684, p. 279: Que- verso una fictio iuris si attribuisce al sto tribunale è sempre aperto, e può comportamento inerte valore negati- in tempo di vacanze dare un Habeas vo. Corpus, ad una persona ch’è stata in- = Loc. lat. mod., propr. ‘finzione del In diritto’, attestata in opere lat. di argomento giustamente imprigionata 1760 «Gazzetta di Parma» (1760), p. 96 (GRL, storico e giuridico dalla fine del XVI sec. (De via et ratione artificiosa iuris universi, senza indicazione del fasc.): aveva ricusa- Venezia 1591). to d’ubbidire ad un ordine di habeas corpus 1815 In «Gazzetta di Firenze», (R) (S) fumus boni iuris loc. sost. 26 agosto 1815, p. 1: l’applicazione della m. inv. Dir. Probabile buon fonda- legge Habeas corpus 1892 GRA- mento giuridico di una pretesa. DIT (senza fonte) 1950 Benedetto Croce 1874 In «La Legge», XIV (1874), 1, p. (GDLI) 1967 In «Rivista di diritto proces- 205: non sia certamente e pienamente suale», XXII (1967), p. 91 (GRL, senza indi- giustificato il danno del denuncian- cazione del fasc.): processo di graduale te, sempreché esista un principio di generalizzazione del writ of habeas prova, un fumus boni iuris 1921 corpus 2014 Luca Cremonesi, Indagini In «Giurisprudenza italiana», LXXIII (1921), e garanzie, Roma, Laurus Robuffo, 2014, ed. p. 51 (GRL, senza indicazione del fasc.): di digitale: Nel caso di violazioni costitu- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 53

zionali, si poteva operare con lo stru- imprimĕre ‘imprimere’), presente in opere mento dell’habeas corpus. lat. di argomento storico e giuridico almeno = Loc. lat. mod., propr. ‘abbi il (tuo) dalla seconda metà del XVI sec. e in opere corpo’, registrata in opere ingl. di argomento ingl. di argomento storico a partire dalla metà giuridico dalla seconda metà del XV sec. del XVII sec. (OED); «formula introdotta (1465: OED); è, «nel diritto anglosassone, il nella censura ecclesiastica» (DELI2). principio che tutela l’inviolabilità personale [...]: loc. lat. habeas corpus ‘che tu abbia il (R) (S) in perpetuum loc. agg. corpo’, formata dalla II persona singolare del congiuntivo presente di habere ‘avere’ e inv. Dir. Di atto giuridico, che ha va- corpus –oris ‘corpo’» (EVLI); «il rescritto lidità perpetua. (writ) di habeas corpus, che costituisce la ca. 1771 Michele Maria Matera, Dimo- maggior guarentigia della libertà personale strazione delle ragioni, s.d.e [probabilmente nel diritto ingl., trae il suo nome dalle 1771: cfr. SBN], p. 76: Volendo poi par- parole con cui s’inizia: Habeas corpus ad subiiciendum e consiste in un atto rilasciato ticolarmente considerare le figlie fe- dalla giurisdizione competente con cui mine da quelli in perpetuum 1945– s’ingiunge a chi detiene un prigioniero di 1948 In «Studia et documenta historiae et dichiarare in qual giorno e per quale causa iuris», XI–XIV (1945–1948), p. 108 (GRL, essi sia stato arrestato» (EI). da cui non si ricava l’annata precisa): in per- petuum significa “finché si compie la (E) imprimatur sost. m. inv. Dir. prestazione a cui il rapporto giuridico canon. Formula con cui si autorizza la è subordinato” 1999 GRADIT (senza stampa di un testo sottoposto al pre- data) 2011 Cesare Ruperto, La giurispru- ventivo esame del censore ecclesia- denza sul codice civile coordinata con la dot- stico (e anche l’approvazione stessa trina, vol. III, La proprietà Milano, Giuffrè, espressa con tale formula). 2011, p. 29: Enfiteusi e la locazione ad 1770 Pietro Giannone (GDLI) 1869 longum tempus o in perpetuum. GRADIT (senza fonte) 1877 In «Nuova 2. loc. avv. Dir. Per sempre. antologia di scienze, lettere ed arti», XXXIV 1625 Ottavio Panciroli, Tesori nascosti (1877), p. 18: Prima fra tutte è quella di dell’Alma città, Roma, Zanneti, 1625, p. 436: aver posto l’imprimatur di Roma sen- acciocché da essi fosse in perpetuum za alcun ordine 1906 In «La Civiltà offiziata 1825 Nicola Armellini, Di- Cattolica», LVII (1906), p. 86: L’opuscolo, zionario di giurisprudenza, vol. IV, Napoli, manifestamente destinato alla propa- Filomatica, 1825, p. 8: rispetto poi al jus ganda, è stato pubblicato a Firenze, di eleggere la persona, che abbia da senza l’imprimatur dell’autorità ec- tenere detto legato pio, sia in perpe- clesiastica 2011 Saverio Ricci, Davanti tuum detto jus 1999 GRADIT (senza al Santo Uffizio, filosofi sotto processo, Vi- data). terbo, Sette Città, 2011, ed. digitale: In altri = Loc. lat. mod., propr. ‘per sempre’, termini, contesta che una richiesta di registrata in opere lat. storiche dalla seconda imprimatur debitamente inoltrata si metà del XVI sec., e giuridiche dalla prima trasformi in un nuovo processo per metà del sec. successivo (Disceptationum eresia. forensium iudiciorum, Colonia 1626), = Loc. lat. mod., propr. ‘si stampi’ (3a nonché in opere ingl. dalla metà del XVII pers. sing. del congiuntivo pres. del classico sec. (OED). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 54

(R) (S) in quovis loc. sost. m. inv., 1976 Olis Robleda, Il diritto degli schiavi loc. agg. m. inv. (GRADIT: loc. avv.) nell’antica Roma, Roma, Pontificia Universi- Dir. Clausola di contratto d’assicura- tà Gregoriana, 1976, p. 135: devono esse- zione marittima in cui sono specificati re nello stesso senso le manomissioni i limiti di tempo ma non il nome della inter vivos 1999 GRADIT (senza data) nave. 2013 Gisella Bassanelli Sommariva, Intro- duzione agli studi giuridici, Santarcangelo 1761 In Raccolta di composizioni diver- di Romagna, Maggioli, 2013, p. 219: La se, Napoli, Mosca, 1761, p. 365: non dee mutarsi in quovis come da costoro si successione a titolo particolare inter vivos si verifica a seguito di numerosi sogna 1841 Francesco Foramiti, Enci- clopedia legale ovvero lessico ragionato, vol. e diversi atti negoziali. = Loc. lat. mod., propr. ‘tra vivi’, attestata I, Venezia, Antonelli, 1841, p. 185: nel qual in testi lat. giuridici dalla fine del XVI sec. caso, simile sicurtà suole chiamarsi (Disputatio iuridica inauguralis, Utrecht comunemente in quovis 1935 Fran- 1716). In opere ingl. di ambito giuridico cesco Rocco–Niccolò Rocco, L’assicurazio- è attestata dalla prima metà del XIX sec. ne marittima, Napoli, Tip. Jovene, 1935, p. (OED). 217: La clausola di assicurazione in quovis concerne un elemento essen- (R) (S) intuitu personae loc. avv. ziale del contratto 1999 GRADIT Dir. In considerazione della persona, (senza data) 2009 Simone Forni, Assi- espressione usata per indicare un rap- curazioni e impresa, Torino, Giuffrè, 2009, porto giuridico stabilito in relazione p. 400: La c.d. assicurazione in quovis. alle caratteristiche personali di uno = Loc. lat. mod., propr. ‘in quel che vuoi’, dei contraenti. presente in opere storiche lat. dalla seconda Alexandre Duranton, Corso di di- metà del XVI sec. e in opere giuridiche lat. 1847 ritto civile secondo il codice francese, trad. dal sec. successivo (Ius Canonicum in V it. anonima, vol. X, Torino, Pomba, 1847, p. libros, Francoforte 1674). 228: giacché in questi casi la transa- (E) inter vivos loc. avv., Dir. di- zione si appalesa fatta intuitu perso- In «Rivista di diritto civile», sus. Di negozio giuridico, concluso nae 1934 tra persone viventi e producente il XXVII (1934), p. 540: escluse le obbliga- zioni intuitu personae 1999 GRA- suo effetto mentre i soggetti interes- DIT (senza data) 2014 Antonio Testa, sati sono ancora in vita. La rappresentanza negli atti notarili, Torino, XIV sec. Filippo da Siena (GDLI) UTET, 2014, cap. 6: Il dubbio dell’inesi- 1710 Carlo Emmanuel Madruzzo, Statuto e stenza di un intuitu personae nel caso riforma delle tasse, Trento, Parone, 1710, p. delle cosiddette “procure in bianco”. 8: E quando simil donazione inter vi- = Loc. lat. mod. ‘in considerazione della vos venisse fatta ad estranei, che non persona’, registrata in opere lat. storiche e succederebbero ab intestato, il Nota- giuridiche dalla fine del XVI sec. (Decretales ro possi havere dupplicata mercede D. Gregorii Papae IX, Venezia 1595). 1821 Lorenzo Cantini, Tesoro del foro to- scano, tomo I, Firenze, Stamperia del Giglio, (R) in utroque iure loc. avv. Dir. 1821, p. 71: La Donazione inter vivos Formula usata in passato per conferire di Beni Stabili non designati è nulla la laurea in diritto civile e canonico. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 55

1508 Giacomo Filippo Foresti, Supple- 1603 Ernesto Rodrigues, Nuova somma de’ mento de le Chroniche vulgare, trad. it. «per casi di coscienza, trad. it. anonima, Venezia, miser Fra(n)cesco C. Fiorentino», Venezia, 1603, p. 268: non s’intende ipso facto, Rusconi, 1508, c. 182r: fiorì in questi ma della scommunica 1731 Malachie tempi: & fu in utroque iure doctore d’Inguimbert, La teologia del chiostro, trad. prestantissimo 1824 Paolo Sperone, it. anonima, vol. II, Roma, De’ Rossi, 1731, Morale teorico–pratica, Foligno, Tomassini, p. 261: contenute ipso facto nelle proi- 1824, p. 260: Quali sono le pene degli usu- bizioni 1826 Cesare Guglielmo de La raj o R. Se sono usuraj notorii sono 1. Luzerne, Istruzioni sopra il rituale romano, l’infamia in utroque iure [...] 1890 trad. it. anonima, Venezia, Curti, 1826, p. 7: Giuseppe Giusti (GDLI) 1936 Benvenu- una tal frode sia veramente fulminata to Donati, Nuovi studi sulla filosofia civile, dalla pena di sospensione ipso facto Firenze, Le Monnier, 1936, p. 28: Della se- 1846 Domenico Cavalca (GDLI) 1976 conda O. in utroque iure, di cui l’au- Saul Karsz, Teoria e politica, trad. it. di Al- tografo è disperso, non si deve fare al- berto Cairoli, Bari, Dedalo libri, 1976, p. 33: cun conto 1999 GRADIT (senza data) Una rivoluzione nel teorico non può 2015 Antonella Pampalone, Cerimonie di essere realizzata ipso facto 2014 laurea nella Roma barocca, Roma, Gangemi, Francesco Cecconi–Gaia Cipriani, La re- sponsabilità civile medica dopo la legge 2015, p. 9: si identifica il giovane Al- Baldruzzi, Torino, Giappichelli, 2014, p. 53: temps, laureando in utroque iure. in presenza di intervento di facile ese- = Loc. lat. mod., propr. ‘nell’uno e nell’altro diritto’, presente in opere storiche cuzione, la non riuscita dello stesso e giuridiche, it. e lat., almeno dal XVI sec. poneva a carico del medico una pre- (Tractatus universi iuris, Venezia 1584). sunzione ipso facto di imperizia. = Loc. lat. non classica (TLL, OLD), la (S) ipso facto loc. avv. Dir. Auto- cui nascita in virtù delle attestazz. it. dei primi maticamente (loc. agg. inv., automa- decenni del Trecento appare da collocare in età mediev. (verosimilmente bassa, non tico). essendo registrata in DC o Niermeyer), propr. 1330 Capitoli degli Ordini dello Spedale ‘nello stesso fatto’ (quindi ‘immediatamente’: e Chiese di Santa Maria Nuova e di San Gilio EVLI, VLI) o (con sfumatura causale) ‘per di Firenze del 1330, in Isidoro Del Lungo, Il il fatto stesso’ (VLI). In opere lat. storiche R. Arcispedale di S. Maria Nuova, Firenze, e giuridiche a stampa è attestabile dal Arte della Stampa, 1888, p. 60 (TLIO): E Cinquecento (GRL), mentre in ingl. e fr. è quando il detto Spedalingo e Rettore attestata rispettivamente dal 1548 (OED) non volesse prestare il detto giura- e dal 1688 (TLF). Gli adattamenti issofatto ed essofatto sono attestati precocemente mento, e fare come detto è [...], sia et (issofatto av. 1348: DELI2; essofatto XIV intendasi lo Spedalingo Rettore esse- sec.: DEI, TLIO). re sospeso ipso facto da ogni officio e ministrazione del detto Spedalingato (E) (R) ipso iure loc. avv. Dir. In e Rettoria per uno anno proximo av. virtù di una norma di legge, per di- 1342 Domenico Cavalca (DELI2, GDLI) sposizione derivante immediatamen- 1508 Giovanni Filippo Foresti, Supplemen- te dalla legge, senza necessità di un to de le Chroniche vulgare, Venezia, 1508, atto o provvedimento applicativo. p. 137: rimando indrieto ipso facto 1321 Statuti inediti della città di Pisa dal una lettera della morte del Petronio XII al XIV secolo, a cura di Francesco Bonai- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 56

ni, vol. III, Firenze, Vieusseux, 1857, p. 217 (e) (R) ius (jus) sost. m. inv. Dir. (TLIO): Et qualunqua dei dicti misura- Diritto soggettivo; norma, ordina- tori ricevesse alcuno officio lo quale mento giuridico. a lui sia licito quello rinonsare, sia et 1607 Fernando de la Bastida, Antidoto essere si intenda dello officio dei misu- alle velenose considerazioni di Fra Paolo di ratori casso et remoto ipso iure, quan- Venetia, trad. it. anonima, Roma, Zannetti, do quello cotale ufficio avesse iurato et 1607, p. 130: Gli Ecclesiastici non sono ricevuto 1591 Gli statuti della università esenti dalla giurisditione de’ Giudici de’ tessitori di seta, d’oro, et d’argento, della secolari, per Ius Divino nelle cause città di Milano, Milano, Ferioli, 1591, p. 6: li temporali av. 1687 Geminiano Mon- qual Sindici [...] siano tenuti, & obli- tanari (GDLI) 1745 Nicolò Ghezzi, Sag- gati elleggere lo Abate & suli novi al- gio de’supplementi teologici, morali e critici, tramente cascano & ipso iure & fatto, Lucca–Venezia, Storti, 1745, p. 29: dimo- s’intendando esser cascati in pena de stra con tutta evidenza non bastare Ducati xxv 1607 Bernardo Giusti, Dife- qualunque maggiore o minore proba- sa della libertà ecclesiastica, Ferrara, Baldini, bilità di avere io Morale facoltà di fare 1607, p. 35: contra quelli che hanno leso una tale Opera, se questa facoltà, o la dignità ecclesiastica, ancorché siano questo ius non è certo, ed indubitabile scommunicati ipso iure 1723 Giusep- 1866 Teodoro Marezoll, Trattato delle isti- pe Maria Lorenzo Casaregi (GDLI) 1810 tuzioni del dritto romano, trad. it. anonima, Repertorio universale della legislazione pel Napoli, Perrotti, 1866, p. 27: L’idea del ius Regno d’Italia, a spese di Giovanni Andrea naturale, che talvolta i romani nomi- Foglierini, Venezia, Stamp. Parolari, 1810, p. nano ancora ius gentium, come parte 161: Revoca non può mai aver luogo integrante del loro dritto positivo, è ipso iure 1928 In «Giurisprudenza ita- grandemente dubbia 1976 Guglielmo liana», LXXX (1928), p. 22 (GRL, senza indi- Nocera, Reddere ius, Roma, Bulzoni, 1976, cazione del fasc.): Quest’azione ipso iure p. 11, oltre che nel titolo: significati di ius è fondata, giacché la proprietà della 1999 GRADIT (senza data) 2011 Gio- cosa davvero non è trasferita 1999 vanni Turelli, Audi Iuppiter, Milano, Giuffrè, GRADIT (senza data) 2015 Prescrizione e p. 1: Nel XVI secolo, lo ius fetiale era decadenza, a cura di Luigi Viola, Padova, CE- considerato «paradigma del diritto di DAM, ed. digitale: non operando la pre- guerra e delle relazioni esterne roma- scrizione ipso iure. ne». = Loc. lat. non classica (TLL, OLD), = Accezione lat. mod. del lat. classico ius, la cui nascita in virtù delle attestazz. it. ‘legge, comando, diritto’ (ThesLL), registrata dei primi decenni del Trecento (quella del nell’accezione moderna in opere lat. e ingl. di 1321 riportata sopra e numerose altre in argomento giuridico e storico dalla seconda TLIO) appare da collocare in età mediev. metà del XVI sec. (In secundam Digesti Vert. (verosimilmente bassa, non essendo Partem commentaria, Venezia 1586). Il sost. registrata in DC o Niermeyer), ‘per il diritto risulta «ricorrente soprattutto in locc. nomi- stesso’ (VLI), ‘con la stessa forza della legge’ (DELI2). In opere lat. storiche e giuridiche a nali» (EVLI). stampa è attestabile almeno dal Cinquecento (GRL). L’adattamento issoiure è attestato av. (R) (S) ius civile loc. sost. m. inv. 1565 (DELI2). Dir. rom. Diritto che regola i rapporti www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 57

tra i cittadini, spec. con riferimento ai ché divenne ius commune quello, che cittadini romani. dapprima era ius singulare 1956 Sil- 1771 Giuseppe Pelli et alii, Elogj degli verio Leicht, Storia del diritto italiano, Tori- uomini illustri toscani, tomo I, Lucca, s.e., no, Giuffrè, 1956, p. 152: si sia inteso nei 1771, p. 71: per troppa passione pre- varii tempi per ius commune 1999 sa per lo Ius Civile ch’Ei professava GRADIT (senza data) 2014 Francesco 1804 Pier Nolasco Cianfogni–Domenico Caringella, Corso di diritto amministrativo, Moreni, Memorie istoriche dell’Ambrosiana, Torino, Giuffrè, 2014, p. 199: A seguito Firenze, Giardetti, 1804, p. 116: l’attende- della dissoluzione dell’impero roma- re allo studio dell’ius civile 1938 no le fonti dell’ordinamento giuridico Pietro de Francisci, Storia del diritto roma- erano lo ius commune. no, Torino, Giuffrè, 1938, p. 201: A questo = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto comune’, complesso di istituti che si sviluppano registrata in opere giuridiche lat. dalla fine sotto l’azione della giurisprudenza si del XVI sec. (Consiliorum sive responsorum, applica dai Romani il termine ius ci- Novara 1578). vile 1999 GRADIT (senza data) 2014 Anna Bellodi Ansaloni, Linee essenziali di (R) (S) ius connubii loc. sost. m. storia della scienza giuridica, Santarcangelo inv. Dir. rom. Istituto che consisteva di Romagna, Maggioli, 2014, p. 59: figure nella capacità di contrarre matrimo- giuridiche dapprima sconosciute allo nio valido agli effetti civili. ius civile ottengono riconoscimento. av. 1750 Ludovico Antonio Murato- = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto civile’, ri, Dissertazione sopra le antichità, vol. I, presente in opere lat. di argomento Roma, Stamperia Nicolj, 1790, p. 174: i giuridico dalla seconda metà del XVI sec. (Observationes in ius civile libri IX, Lione Servi non aveano quel che diceasi Ius 1589). Connubii 1869 Nicola De Crescenzio, Sistema del diritto civile romano, vol. I, Na- (R) (S) ius commune loc. sost. poli, Tip. Jovene, 1869, p. 50: non il ius m. inv. Dir. rom. Nell’interpretazio- connubii in diritto privato 1954 In ne della giurisprudenza dei paesi «Iura», III (1954), p. 430: il coniuge rima- dell’Europa occidentale tra il XII e il sto peregrino ha già il ius connubii XVIII sec., l’insieme del diritto roma- rispetto al coniuge che ha acquistato no giustinianeo e del diritto canonico. la cittadinanza romana 1999 GRA- 1607 Fernando de la Bastida, Antidoto DIT (senza data) 2011 Paolo Scoponi, alle velenose considerationi di Fra Paolo di I divieti matrimoniali in casi singoli, Roma, Venetia, trad. it. anonima, Roma, Zannetti, Pontificia Università Gregoriana, 2011, p. 18: 1607, p. 158: ad ogni giorno vediamo lo ius connubii è stato sempre tenuto mille cose, nelle quali il Papa dispen- presente come criterio oggettivo per sa nel Ius commune 1730 Giovanni determinare la giusta soluzione nel Panara, Alla Sacra Congregazione particola- caso concreto. re deputata da Nostro Signore, Roma, Mai- = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto di nardi, 1730, p. 2: oltre alla ragione del matrimonio’, registrata in opere lat. Ius commune 1884 François Laurent, giuridiche dalla fine del XVI sec. (Caroli Principii di diritto civile, trad. it. anonima, Sigonii de antiquo iure civium romanorum, vol. XIV, Milano, Vallardi, 1884, p. 660: sic- Parigi 1573). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 58

(E) (R) (S) ius gentium loc. sost. giurisdizionale, creavano nuove rego- m. inv. Dir. rom. Complesso delle le di diritto. norme giuridiche considerate come 1668 Alfonso Loschi, Comentari di fondate sulla ragione naturale osser- Roma, Vicenza, Amadio, 1668, p. 154: e la vate da tutti i popoli civili. prononzia della sua opinione si dice- av. 1527 Niccolò Machiavelli, Discorsi va ius honorarium 1847 Pier Luigi sopra la pirma deca di Tito Livio, Venezia, Albini, Elementi della storia del diritto, To- Giglio, 1554, c. 146r: i tre Fabii, i quali rino, Tip. Mussano, 1847, p. 41: si desi- contra ius gentium havevano combat- gnarono altresì coll’appellazione di tuto contra i Franciosi 1603 Leo- ius honorarium 1949 Salvatore Ric- cobono, Lineamenti della storia delle fonti, nardo Fioravanti, Dello specchio di scientia universale, Venezia, Spineda, 1603, p. 258: Milano, Giuffrè, 1949, p. 33: questo nuo- Chiamavano anco ius gentium la dife- vo ordinamento costituito dal ius ho- sa della patria 1760 Sebastiano Bian- norarium apparisce già nell’epoca di cardi, Novelle della repubblica delle lettere, Cicerone 1999 GRADIT (senza data) Venezia, Albrizzi, 1760, p. 263: se ben si 2013 Maurizio Nenna, Diritti dell’Oriente considera non è che un riverbero del e dell’Occidente, Roma, Gangemi, 2013, p. 36: non vi è mai una sola menzione di primitivo ius gentium 1838 France- sco Foramiti, Enciclopedia legale ovvero les- istituti pretori o di modifiche dovute sico ragionato, vol. II, Venezia, Gondoliere, al ius honorarium. = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto onorario’, 1838, p. 165: I Romani hanno sovente registrata in opere lat. giuridiche e storiche confuso il diritto delle genti col dirit- dalla seconda metà del XVI sec. (Institutiones to naturale, chiamando ius gentium il iuris civilis, Venezia 1585). diritto naturale 1926 In «Atti e me- morie della Reale Accademia», I (1926), p. (R) (S) ius italicum loc. sost. m. 127: non sempre il ius gentium è quel- inv. Dir. rom. Nell’ultimo secolo del- lo che è riferito a tutti i popoli 1999 la Repubblica e nei primi dell’Impe- GRADIT (senza data) 2013 Maurizio ro, il complesso dei privilegi accor- Nenna, Diritti dell’Oriente e dell’Occidente, dati a colonie di cittadini romani e a Roma, Gangemi, 2013, p. 70: si include comunità provinciali. tuttavia anche il ius gentium. 1592 Antonio Agostino, Dialoghi di don = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto delle Antonio Agostino intorno alle medaglie, trad. genti’, presente in opere lat. di argomento it. di Dionigi Ottaviano Sada, Roma, 1592: storico e giuridico dalla seconda metà del che riceva l’interpretazione del Ius XVI sec. (Responsorum quae vulgo consilia Italicum 1635 Johannes Tomcus Mar- vocantur, Venezia 1581) e in testi ingl. dello navic, Vita di Madalena Budrisich, trad. it. stesso argomento dalla metà dello stesso sec. anonima, Roma, Cavalli, 1635, p. 2: meri- (1549: OED). torno per gran valore il privilegio del (R) (S) ius honorarium loc. sost. Ius italicum 1838 Friedrich Carl von Savigny, Delle imposizioni dirette, trad. it. di m. inv. Dir. rom. Insieme delle norme Carlo Baudi di Vesme, Torino, s.e., 1838, p. giuridiche che avevano fonte nell’at- 29: non si dica che essa godesse del tività del pretore e degli altri magi- pieno e perfetto ius italicum 1925 strati i quali, esercitando la funzione Emilio Costa, Storia del diritto romano pri- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 59

vato, Bologna, Rocca, 1925, p. 193: circo- (R) (S) ius poenitendi loc. sost. m. scritto via via nella sua portata primi- inv. Dir. Potere di scioglimento unila- tiva, in conseguenza di concessioni terale di un vincolo contrattuale. del ius italicum 1999 GRADIT (senza 1857 Anton Friedrich Justus Thibaut, data) 2012 Gisella Bassanelli Sommari- Sistema del diritto delle pandette, trad. it. di Giuseppe Colucci, Napoli, Tip. Iride, 1857, va, Lezioni di diritto privato romano, Santar- cangelo di Romagna, Maggioli, 2012, p. 129: p. 365: non fu ammesso per cause po- a meno che non fosse stato concesso litiche questo ius poenitendi 1932 In «Archivio giuridico Filippo Serafini», s. lo ius italicum, che equiparava i terri- IV, LXXV (1932), p. 191: si riconosce tori provinciali all’Italia. l’esistenza di un generico ius poe- = Accezione lat. mod. dell’espressione del lat. classico ius Italicum, propr. ‘diritto nitendi 1999 GRADIT (senza data) italico’, presente in opere lat. e it., giuridiche 2014 Riccardo Mazzon, Risarcimento del e storiche, dalla fine del XVI sec.; si tratta danno, Santarcangelo di Romagna, Maggio- di una «loc. usata in Roma nell’ultimo sec. li, 2014, p. 272: inteso come ius poeni- della repubblica e nei primi dell’impero per tendi, svincolato dall’altrui inadem- designare privilegi accordati specialmente a pimento. coloniae civium romanorum e anche a comu- = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto di pentirsi’, nità provinciali, cioè fuori d’Italia, conces- presente in opere lat. giuridiche e storiche sioni usuali soprattutto dall’epoca di Augusto dalla seconda metà del XVI sec. (Singularia a quella di Settimio Severo; posteriormente in iure pontificio, Venezia 1574). perdettero d’importanza a causa della quasi completa equiparazione della posizione giu- (R) (S) ius respondendi loc. sost. ridica dell’Italia a quella delle province» (EI). m. inv. Dir. rom. Concessione di Au- gusto volta a legittimare l’esercizio (R) (S) ius loci loc. sost. m. inv. della consulenza legale e ad assegna- Dir. pubbl. Ius soli (secondo GRA- re il monopolio della giurisprudenza a DIT anche prevalenza di interessi giuristi investiti ufficialmente. locali, campanilistici, su interessi ge- 1854 Georg Friedrich Puchta, Corso del- nerali, usato anche in forma ironica). le istituzioni, trad. it. di A. Turchiarulo, vol. I, 1912 Gian Pietro Chironi, Istituzioni Napoli, Diogene, 1854, p. 180: in una for- di diritto civile italiano, vol. I, Roma, F.lli ma legale da un giureconsulto avente Bocca, 1912, p. 84: La dazione della cittadi- il ius respondendi 1918 Gianfranco nanza originaria deriva perciò di regola dallo Pacchioni, Corso di diritto romano, Torino, ius sanguinis, ed eccezionalmente dallo Unione tipografico–editrice torinese, 1918, ius loci 2007 GRADIT (senza data) p. 300: sembra risultare che il ius re- 2011 Antonella Spanò, Esistere, coesistere, spondendi venisse per la prima volta resistere, Milano, Franco Angeli, 2011, p. 13: concesso da Tiberio 1999 GRADIT la cittadinanza segue il principio dello (senza data) 2015 Lucetta Desanti, La ius loci. legge aquilia, Torino, Giappichelli, 2015, p. = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto del 161: costituito da scritti di giuristi mu- luogo’, attestata in opere lat. giuridiche e niti di ius respondendi. storiche dalla seconda metà del XVI sec. = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto di dare (Responsorum iuris, Basilea 1577). pareri’, attestata in opere lat. giuridiche www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 60

dalla fine del XVI sec. (Tractatus criminalis, dalla fine del XVI sec. (De regulis iuris Venezia 1590). antiqui, Lione 1593).

(R) (S) ius sacrum loc. sost. m. (R) (S) ius singulare loc. sost. m. inv. Dir. rom. Insieme delle norme inv. Dir. Normativa che si differenzia giuridiche che regolavano i rapporti dal sistema di un determinato ordina- tra gli uomini e le divinità. mento giuridico e costituisce rispetto 1847 Friedrich Carl von Savigny, Il di- a esso un regime d’eccezione. ritto romano, trad. it. anonima, vol. I, Na- 1847 Tommaso Mazza, Lezioni di dritto, poli, Stamperia dell’Università, 1847, p. 19: vol. II, tomo II, Napoli, Tip. Trani, 1847, p. Presso i Romani lo ius sacrum faceva 20: importa il ius singulare o sia una parte del dritto pubblico 1952 Bion- eccezione per questa servitù reale do Biondi, Il diritto romano cristiano, vol. I, di fare 1935 Emilio Bussi, Intorno al Milano, Giuffrè, 1952, p. 246: le leggi re- concetto di diritto comune, Milano, Vita e ligiose di Giustiniano e il ius sacrum Pensiero, 1935, p. 15: Vero ius singulare GRADIT (senza data) pagano 1999 rispetto al ius commune 2007 GRA- Comunità islamiche in Italia, a cura 2015 DIT (senza data) 2015 Luigi Viola, Pre- di Carlo Cardia, Torino, Giappichelli, 2015, scrizione e decadenza, Assago Milanofiori, p. 299: tra ordinamento civile e ius sa- CEDAM, ed. digitale: espressione di uno crum. ius singulare. = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto sacro’, = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto singolare’, registrata in testi lat. di argomento storico attestata in opere lat. giuridiche e storiche dalla fine del XVI sec. e di argomento dalla fine del XVI sec. (Responsorum quae giuridico del sec. successivo (Sylloge operum vulgo consilia vocantur, Venezia 1581). isagogicorum ad ius sacrum, Parigi 1671).

(R) (S) ius sanguinis loc. sost. m. (R) (S) ius soli loc. sost. m. inv. inv. Dir. pubbl. Diritto acquisito della Dir. pubbl. Titolo per l’acquisto della cittadinanza di un determinato stato cittadinanza di un determinato stato sulla base della discendenza da un sulla base della nascita nel territorio cittadino dello stato stesso. dello stato stesso. 1875 In «Gazzetta dei tribunali», 21 1891 In «Rivista italiana per le scienze giuridiche», XVII (1891) p. 41 (GRL, senza gennaio 1875, p. 72: In difetto poi di ere- indicazione del fasc.): un diverso princi- dità di beni, ricorreva al ius sanguinis pio, l’ius soli, interviene qui a ricosti- alla eredità degli affetti 1938 In «Ri- vista italiana per le scienze giuridiche», XII tuire tra il fatto e il diritto quel giusto (1928), p. 233: i due requisiti, lo ius soli rapporto 1950 Roberta Mosca, Le ri- partizioni territoriali secondo le nazionali- e lo ius sanguinis 2007 GRADIT (sen- tà, L’Île–Bizard, Ere Nouvelle, 1950, p. 79: za data) 2014 Le famiglie di fronte alle due principi: quello del ius sanguinis sfide dell’immigrazione. Rapporto famiglia CISF 2014, Gardolo, Erickson, 2014, p. 251: e quello del ius soli 2007 GRADIT occorre sicuramente superare il solo (senza data) 2015 Lucia Tria, Il divieto di ius sanguinis. discriminazione, Vicalvi, Editore Key, 2015, = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto di sangue’, p. 7: ius soli, ius sanguinis. L’acquisto presente in opere giuridiche e storiche lat. della cittadinanza in Italia, Francia, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 61

Germania, Regno Unito, Spagna, Pa- più arbitri, il laudum dev’essere dato esi Bassi, Belgio, Svizzera, Irlanda. a pluralità di voti 1995 In «Quaderni = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto del suolo’, storici», XXXIV (1995), p. 54 (GRL, senza registrata in opere storiche e giuridiche indicazione del fasc.): appartenevano loro lat. dalla fine del XVI sec. (Quaestionum in virtù del laudum 1999 GRADIT illustrium liber, Lione 1576). (senza data) 2013 Omar Helias, L’ambi- guo respiro del tempo, Tricase, Youcanprint, (R) (S) ius tacendi loc. sost. m. 2013, ed. digitale: potevano felicemente inv. Dir. cost. Diritto dell’imputato costruirsi qualsivoglia tipo di laudum. di non rispondere all’interrogatorio a = Voce lat. mediev., propr. ‘lodo’, deriv. cui è sottoposto da parte della polizia del classico laudāre ‘pronunciare una giudiziaria, del pubblico ministero e sentenza’ (DC), registrata in questa accezione del giudice. in opere lat. di argomento giuridico dalla seconda metà del sec. XVI (Decisiones fori 1958 Enciclopedia del Diritto, Milano, Fivizanen. ac aliorum insignium locorum, Giuffrè, 1958, p. 512: imputato “connes- Venezia 1585). so” che, presente al dibattito, eserci- tasse il proprio ius tacendi 1976 (R) (S) legis actio loc. sost. f. inv. In «La settimana giuridica», XVI (1976), Dir. rom. La forma più antica di pro- p. 56 (GRL, senza indicazione del fasc.): cesso privato. Istruzione penale – Interrogatorio 1851 Ferdinand Walter, Storia del dirit- dell’imputato – Ius tacendi 1989 to di Roma fino ai tempi di Giustiniano, trad. In «Giurisprudenza Costituzionale», XXXIV it. anonima, Torino, Pomba, 1851, p. 215: (1989), p. 903: per poter esercitare uno usandosi all’uopo le forme generali di ius tacendi riconosciuto dalla legge, processura, cioè la legis actio 1926 lo stesso Maniscalco potrebbe rivede- Pietro Bonfante, Corso di diritto romano, re le proprie decisioni 1999 In «Que- Roma, Sampaolesi, 1926, p. 328: poteva stione giudiziaria», I (1999), p. 216: san- solo in due casi intentare una legis zionatoria nei confronti dell’esercizio actio 1999 GRADIT (senza data). arbitrario dello ius tacendi rischia di = Loc. lat. mod., propr. ‘azione di legge’, riflettersi negativamente su delicati attestata in opere giuridiche e storiche lat. dalla seconda metà del XVI sec. (Lexicon processi in corso 2007 GRADIT (sen- iuridicum iuris Romani, Basilea 1582). za data). = Loc. lat. mod., propr. ‘diritto di tacere’, attestata in opere lat. di argomento storico e (R) (S) legitimatio ad causam giuridico dalla fine del XVI sec. (Digestum loc. sost. f. inv. Dir. Idoneità giuridica vetus, Venezia 1592). a essere soggetto attivo o passivo di un rapporto processuale. (e) (R) (S) laudum sost. m. inv. 1852 In «Giornale per le scienze politi- Stor. dir. Mezzo processuale di accer- co–legali», III (1852), p. 121: la legitima- tamento della consuetudine, introdot- tio ad causam non era stata dedotta to nell’ordinamento giudiziario dalla che in via incidentale 1929 Arturo riforma carolingia. Rispoli, Istituzioni di diritto processuale civi- 1869 Nicola De Crescenzio, Sistema le, Torino, Giappichelli, 1929, p. 74: Quan- del diritto civile romano, vol. II, Napoli, Tip. do manca la legitimatio ad causam Jovene, 1869, p. 501: Se sono stati scelti attiva, allora si dice che c’è carenza www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 62

di azione 1999 GRADIT (senza data) intimazione di comparire in giudizio 2014 Nunzio Santi Di Paola, Il decreto in- 1926 In «Rivista di diritto processuale civi- giuntivo, Santarcangelo di Romagna, Mag- le», III (1926), p. 356: evidentemente una gioli, 2014, p. 171: i presupposti proces- citazione ben diversa dalla mannitio suali generali, quali: la legitimatio ad di altri popoli 1957 (GRADIT, senza causam, l’interesse a ricorrere. fonte) 2004 Luca Loschiavo, Figure di = Loc. lat. mod., propr. ‘legittimazione testimoni e modelli processuali tra antichi- alla causa’, presente in opere lat. di tà e primo Medioevo, Torino, Giuffrè, 2004, argomento giuridico dalla prima metà del p. 172: XVIII sec. (Dissertatio iuridica inauguralis, Si vedano, a titolo d’esempio, Coburg 1712). PLS 1. 1. 3 (mannitio; v. anche 47. 2). = Voce lat. mediev. (DC), deriv. del classico mannīre ‘citare in giudizio’, (R) (S) legitimatio ad processum registrata in opere giuridiche lat. dalla fine del loc. sost. f. inv. Dir. Idoneità giuridica XVI sec. (Capitula sive leges ecclesiasticae a esercitare diritti in un processo. et civiles, Parigi 1588). 1910 In «Le ferrovie italiane», XIII (1910), p. 70 (GRL, senza indicazione del (R) (S) memorandum d’intesa fasc.): quando questa sua mancanza co- loc. sost. m. Dir. internaz. Documen- stituisca difetto di legitimatio ad pro- to di accordo preliminare tra due o cessum 1973 In «Repertorio generale più stati, che ha valore impegnativo della giurisprudenza italiana», LXXV (1973), per ciascuno di essi e nei confronti di 2, p. 99: La legitimatio ad processum, altri. configurata come astratta condizione 1961 In «Gazzetta ufficiale della Repub- dell’azione, identificantesi nella mera blica Italiana», XVI (1961), p. 3 (GRL, sen- possibilità di ottenere una pronuncia za indicazione del fasc.): A seguito di tali qualsiasi, va tenuta distinta dalla reale conversazioni è stato raggiunto un ac- titolarità 1999 GRADIT (senza data) cordo sui termini di un Memorandum 2012 Franco Cordero, Procedura penale, d’intesa suppletivo 1981 Diego De Torino, Giuffrè, 2012, p. 257: quest’ibrido Castro, La questione di Trieste, Trieste, LINT, pone varie questioni su legitimatio ad 1981, p. 906: sarà responsabile in base processum. alle disposizioni del memorandum = Loc. lat. mod., propr. ‘legittimazione al processo’, registrata in testi giuridici, lat. e d’intesa 1994 GDLI (senza ess.) 1999 ted., dalla fine del XVIII sec. (Theoretisch– GRADIT (senza data) 2013 AA. VV., practischer Commenter [...], Lipsia 1794). Incentivi per favorire la quotazione, Milano, Franco Angeli, 2013, p. 135: Memorandum (e) (R) (S) mannitio s. f. inv. Stor. d’intesa Consob, 25 marzo 2013. dir. Citazione a comparire davanti al = Loc. mod. mista lat. e it., comp. dal tribunale popolare o regio secondo la sost. lat. memorandum ‘documento in cui sono esposti per sommi capi i termini di legge salica. una questione’ (1849: DELI2; propr. ‘cosa 1886 Augusto Gaudenzi, Un’antica da ricordare’) e dal sintagma preposizionale compilazione di diritto romano e visigoto, d’intesa, da intendersi con valore agg. Bologna, Regia Tipografia, 1886, p. 133: (‘relativo all’intesa’, con possibile influsso Tale ci appare nella legge salica la formale della preesistente loc. avv. d’intesa mannitio, che consiste in una solenne ‘d’accordo’: 1840–1842, GDLI). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 63

(E) (R) (S) memorandum diplo- to canonico. Dal Concilio di Trento al codice matico loc. sost. m. Dir. internaz. del 1917, Bologna, il Mulino, 1993, p. 88: Comunicazione diplomatica che fa il presenti in loro assistenza a matrimo- punto di una situazione difficile o di ni misti né a proclamarli se non sia una trattativa, ricapitolando i termini intervenuta la dispensa dall’impedi- della questione e formulando le pro- mento di mixta religio 1999 GRA- prie richieste. DIT (senza data) 2008 Lo stato secola- rizzato nell’età post–secolare, a cura di Gian Niccolò Tommaseo, Nuovo dizio- 1854 Enrico Rusconi, Bologna, il Mulino, 2008, nario dei sinonimi della lingua italiana, Mi- p. 196: A prescindere dalle motivazio- lano, Rejna, 1854, p. 536: Il memorandum ni ancorate al diritto religioso, vale diplomatico è, se non lo sapeste, un la pena notare che l’impedimento di gerundio, un gerundio neutro 1931 Amedeo Giannini, Le costituzioni degli Sta- mixta religio è temporaneo. ti del vicino oriente, Roma, Istituto per l’O- = Loc. lat. mod., propr. ‘religione mista’, registrata nell’accezione giuridica in opere riente, 1931, p. 425: pochi mesi dopo, lat. dalla prima metà del XVIII sec. (Principia un memorandum diplomatico del 5 iuris, Francoforte 1746). ottobre pose in rilievo l’inanità delle riforme compiute 1994 GDLI (senza (R) (S) more uxorio loc. avv. e ess.) 1999 GRADIT (senza data) 2006 agg. inv. Dir. Burocr. In modo coniu- Gli italiani in Spagna nella guerra napoleo- gale, in riferimento alla convivenza di nica, a cura di Vittorio Scotti Douglas, Ales- sandria, Edizioni dell’Orso, 2006, p. 367: tipo matrimoniale di un uomo e una l’importanza del memorandum diplo- donna non legalmente sposati. matico di cui qui ho trattato. 1853 In «Annali di giurisprudenza», XV = Loc. mod. mista lat. e it., comp. dal lat. (1853), p. 579: avendo prescelto quelle memorandum ‘documento in cui sono esposti cui possa assegnarsi efficacia di legal per sommi capi i termini di una questione’ presunzione, quali sono principal- (1849: DELI2; propr. ‘cosa da ricordare’) e mente la coabitazione more uxorio, diplomatico ‘che concerne la diplomazia’ la gelosa sorveglianza della donna (1791: DELI2). 1952 In «Repertorio generale annuale della (R) (S) mixta religio loc. sost. f. Giurisprudenza italiana», LIV (1952), p. 356: Se è ammissibile che la convivenza inv. Dir. canon. Impedimento canoni- more uxorio non escluda la possibi- co a contrarre il matrimonio tra due lità della coesistenza di un rapporto persone battezzate, quando una di di lavoro 1999 GRADIT (senza data) queste appartenga alla confessione 2013 Pierluigi Mazzamuto, La mediazione cattolica e l’altra a una setta eretica o nella tutela della famiglia, Torino, Giappi- scismatica. chelli, 2013, p. 87: volto a ripristinare il 1929 Gaetano Grisostomi Marini, Il di- dialogo tra genitori coniugati o con- ritto matrimoniale, Roma, Soc. Ed. Foro Ita- viventi more uxorio la cui relazione è liano, 1929, p. 49: a questo impedimen- entrata in crisi. to si applicano in generale le norme = Loc. lat. mod., propr. ‘al modo di una sopra riportate per l’impedimento moglie’, attestata in opere it. di argomento nascente dalla mixta religio 1993 giuridico dalla seconda metà del XIX sec.; Arturo Carlo Jemolo, Il matrimonio nel dirit- «‘si usa per indicare la condizione di due www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 64

persone di sesso diverso che convivono «Rivista di diritto civile», XXXII (1940), p. senza aver contratto matrimonio’ (1958, Diz. 77 (GRL, senza indicazione del fasc.): Vi si 2 enc.)»: DELI ). considera il contrarius dissensus o il mutuus dissensus come istituto distin- (R) (S) mortis causa loc. agg. inv. Dir. Di fenomeno giuridico o negozio to dall’annullamento 1999 GRADIT che presuppone la morte di una per- (senza data) 2008 Marcel Fontaine–Phi- lip De Ly, La redazione dei contratti inter- sona. nazionali, trad. it. anonima, Milano, Giuffrè, 1835 Johann Gottlieb Heinecke, Prele- 2008, p. 739: Fine del contratto per mu- zioni degli elementi di diritto civile, trad. it. di Giuseppe Calisti, vol. II, Firenze, Pagani, tuo consenso (mutuus dissensus). = Loc. lat. mod., propr. ‘mutuo dissenso’, 1834, p. 305: Convien essere però molto attestasta in opere giuridiche lat. dalla cauti, per non confondere la donazio- seconda metà del XVI sec. (Supplementum ne inter vivos con quella mortis causa commentarii magistri Gabrielis Biel in 1947 Biondo Biondi, Istituto fondamentale di quartum librum sententiarum, Brescia 1574). diritto ereditario romano, Milano, Vita e Pen- siero, 1947, p. 3: La successione eredi- (R) (S) nomen iuris loc. sost. m. taria importa successione ed acquisto inv. Dir. Nome giuridico di una certa mortis causa, nel senso che la morte categoria di fatti, atti o istituti in rela- di una persona è la causa giuridica che zione al complessivo trattamento che determina la successione e l’acquisto il diritto riserva loro. a favore di altri 1999 GRADIT (senza 1852 Giuseppe Miraglia, Le leggi civili data) 2013 Mario Talamanca, Elementi di per lo Regno delle Due Sicilie, vol. II, Napo- diritto privato romano, Milano, Giuffrè, 2013, li, Tip. dell’Ancora, 1852, p. 86: Il legato p. 331: uno o più soggetti (eredi) suben- che da uno de’ soci può esser fatto de’ trano, globalmente, nella posizione suoi interessi in una società, è altresì giuridica del defunto, diventando ti- un legato di un nomen iuris composto tolari – attivi o passivi – dei rapporti di attivo e di passivo 1926 In «La trasmissibili mortis causa. = Loc. lat. mod., propr. ‘in virtù della giustizia penale», XXVI (1926), p. 1019: il morte’, registrata in opere lat. di argomento mutamento del nomen iuris dato dal giuridico dalla seconda metà del XVI sec. querelante faceva venir meno la va- (Digestum vetus, Firenze 1579). lidità della querela 1999 GRADIT (senza data) 2011 Cesare Ruperto, La (R) (S) mutuus dissensus loc. giurisprudenza sul Codice civile, Milano, sost. m. inv. Dir. rom. Scioglimento Giuffrè, 2011, p. 153: Detta sdemanializ- di un contratto consensuale in base a zazione può influire sul nomen iuris, un reciproco accordo tra le parti. sulla qualificazione giuridica, di quel 1839 Anton Haimberger, Il diritto roma- no privato e puro, trad. it. di Casimiro Bosio, diritto e uso, ma non può cancellarne vol. I, Venezia, Bazzarini, 1839, p. 370: La il contenuto sostanziale. = Loc. lat. mod., propr. ‘nome del diritto’, remissione del debito si fa o mediante attestata in opere lat., storiche e giuridiche, accettilazione, o mediante un contrat- dalla seconda metà del XVI sec. (Novarum to di rilascio, o mediante il mutuo dis- declarationum et variarum lectionum, senso (mutuus dissensus) 1940 In Colonia 1575). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 65

(R) (S) notitia criminis loc. sost. f. GRADIT (senza data) 2014 Francesco inv. Dir. pen. Fonte pubblica o privata Galgano, Trattato di diritto civile, vol. II, Mi- attraverso cui l’ufficio della pubblica lanofiori Assago, CEDAM, 2014, ed. digita- accusa viene a conoscenza di un fatto le: può consistere anche in misure di che, se accertato, costituisce reato. prevenzione, gli antichi offendicula. 1875 Nicola Squitti, Compendio di pro- = Voce lat. mod., propr. pl. del classico cedura penale secondo il programma univer- offendiculum ‘impedimento, intoppo’ (deriv. di offendĕre ‘urtare contro’: ThesLL). sitario, Napoli, Jovene, 1875, p. 39: Abbia- mo così la notitia criminis. Essa rende il pubblico ministero abile ad eserci- (R) omissis sost. m. inv. Dir. In un tare 1907 In «Studi e giudicati illustrativi atto pubblico o privato, omissione di del codice penale italiano», XVI (1907), p. parole o frasi che si ritiene non utile 19 (GRL, senza indicazione del fasc.): Non o non opportuno riprodurre, in quan- occorre, egli in sostanza dice, la que- to superflue o concernenti segreti di rela o la denunzia: qualsiasi mezzo è stato. giuridacamente efficace a provocare [1869 TB (DELI2): Omettere le pa- l’attività di quel magistrato, ove sorga role; Trascrivere citando. Quindi la la notitia criminis, verosimilmente at- forma, Omissis] [1895 In «La Cassa- tendibile e seria 1999 GRADIT (senza zione unica», VI (1895), p. 531: per essere data) 2009 Joze Pirjevec et alii, Foibe: interrogati i testimoni omissis] 1939 una storia d’Italia, Torino, Einaudi, 2009, p. In «Archivio storico di Corsica», XV (1939), 181: Un loro esponente, Ugo Fabbri, p. 288: un omissis, forse imposto dalla consegnò perfino alla magistratura, prudenza direttoriale 1977 Andrea una notitia criminis 2013 Vincen- Barberi (GDLI) 1999 GRADIT (senza zo Mormile, Il referto. Notitia criminis e sue conseguenze, Napoli, Editoriale Scientifica, data) 2012 Franca Foffo, Il dolce della 2013: titolo. vita, Roma, Sovera, 2012, p. 103: A propo- = Loc. lat. mod., propr. ‘comunicazione sito di omissis vi consiglio di acqui- di reato’, presente in opere lat. di argomento stare. storico dalla seconda metà del XVI sec. e = Voce lat. mod., tratta dalla loc. del lat. di argomento giuridico dal sec. successivo classico ceteris (rebus) omissis ‘omesse le (Praxis fori poenitentialis, Francoforte altre cose’ (‘tralasciate le altre cose’: DELI2); 1633). sostantivo registrato in tale accezione in opere lat. di carattere giuridico almeno dalla (e) (R) (S) offendicula sost. m. pl. fine del XVII sec. (Disputatio iuridica de Dir. L’insieme dei mezzi utilizzati per omissis in sententia, 1690). Ovviamente la impedire l’accesso a proprietà priva- formula omissis, che ha un valore sintattico te. incidentale, precede la sostantivazione. 1916 In «La scuola positiva nella dot- trina», XXVI (1916), p. 7 (GRL, senza in- (S) omnibus agg. inv. Dir. Che dicazione del fasc.): la giustificazione vincola una serie indeterminata di del danno cagionato dagli offendicu- soggetti o che comporta la garanzia la 1964 Carlo Federico Grosso, Difesa per tutte le obbligazioni del debitore, legittima, Torino, Giuffrè, 1964, p. 50: esso presenti e future, nei confronti di una concerne i c.d. offendicula 1999 banca. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 66

1872 In «Rendiconti del Parlamento ita- una legge; con connotazione pole- liano», sessione 1871–72, tomo II, p. 1228: mica, in riferimento a situazioni par- Tutto questo doveva venire dalla ticolari o eccezionali legittimate con legge omnibus dell’11 agosto 1870 provvedimenti appositi, anziché se- 1882 Ferdinando Petruccelli della Gatti- guendo la normativa. na (GDLI) 1999 In «La settimana giu- 1848 Francesco Vaselli, Manuale pel ridica», CLXII (1999), p. 114 (GRL, senza Giureconsulto, vol. XI, Napoli, Tip. del Ma- indicazione del fasc.): Contratti bancari. nuale pel giureconsulto, 1848, p. 521: un –V. anche: Fideiussione, Fideiussio- contratto da lui consentito, ma suo ne omnibus 2013 Saverio Capolupo, malgrado, ope legis 1922 In «Rivista Manuale dell’accertamento, Milanofiori del diritto commerciale», XX (1922), p. 130: Assago, CEDAM, 2013, ed. digitale: Altre ogni rischio e pericolo derivante da disposizioni sono contenute nella leg- caso fortuito o forza maggiore, rima- ge 18 febbraio 1999, n. 28 (c.d. legge ne ope legis a carico del proprietario omnibus). 1999 GRADIT (senza data) 2014 Giu- = Voce lat. mod., propr. dat. pl. del lat. seppe Santoro Passarelli, Diritto e processo classico omnis ‘tutto’, attestabile in tale del lavoro, Torino, UTET, 2014, ed. digitale: accezione in opere it. e ingl. di argomento l’autorizzazione ope legis all’eserci- giuridico almeno dalla seconda metà del XIX sec. (The law Times Reports, Oxford 1883). zio dell’attività di intermediazione da parte dei soggetti ivi considerati. = Loc. lat. mod., propr. ‘per forza di (R) (S) onus probandi loc. sost. legge, per opera della legge’, attestata in m. inv. Dir. Onere della prova. opere giuridiche lat. dalla fine del XVI sec. 1822 In «Antologia. Giornale di scienze (De vera iurisprudentia, Anversa 1590). lettere ed arti», luglio 1822, p. 376: in si- mil contrasto di testimonianze l’onus (e) (R) (S) pactum sost. m. inv. probandi certamente sta dalla parte di Dir. In espressioni giuridiche tradi- coloro che attaccano 1957 In «Iura», zionali, risalenti al diritto romano ma VIII (1957), p. 43 (GRL, senza indicazione che hanno conservato validità nel no- del fasc.): un precedente scritto dedi- stro ordinamento, patto. cato all’onus probandi 1999 GRA- 1909 In «Memorie della Real Accade- DIT (senza data) 2014 Paolo Cendon, mia delle Scienze», 1909, p. 166: pactum, La prova e il quantum nel risarcimento del pactio, pactum et conventum, signifi- danno, Torino UTET, 2014, ed. digitale: In cano presso il Nostro genericamente sede di risarcimento del danno, l’onus i negozi determinati da due o più vo- . probandi lontà concorrenti 1957 Biondo Bion- = Loc. lat. mod., propr. ‘onere di provare’, di, Il Diritto romano, vol. XX, Bologna, Cap- presente in opere storiche e giuridiche lat. dalla fine del XVI sec. (In secundum Digesti pelli, 1957, p. 457: il contractus suppone vet. partem commentaria, Roma 1586). In il pactum ma non si identifica con opere ingl. dello stesso argomento è attestata pactum 1958 (GRADIT, senza fonte) dalla prima metà del XVIII sec. (OED). [1974 Paolo Fois, L’accordo preliminare nel diritto internazionale, Milano, Giuffrè, 1974, (R) (S) ope legis loc. avv. Dir. Per p. 11: Le più importanti sottospecie effetto della diretta applicazione di dell’accordo preliminare: pactum de www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 67

negotiando; pactum de contrahendo; 1797 Alessio De Sariis, Codice delle leg- pactum de compromittendo] 1999 gi del Regno di Napoli, Napoli, Orsini, 1797, GRADIT (senza data) 2004 Paola Zil- p. 152: Il processo informativo non si lotto, Studi sulle obbligazioni alternative nel può per saltum presentare al Tribunale diritto romano, Padova, CEDAM, 2004, p. 1873 Giuseppe Gugino, Trattato storico del- 137: mezzo che realizza la liberazione la procedura civile, Palermo, Lauriel, 1873, p. in modo più pieno del pactum. 283: si vietò sempre l’appello per sal- = Accezione lat. mediev. (DC) del classi- tum 1986 In «Giurisprudenza italiana», co pactum ‘patto’ (deriv. di pacīsci ‘pattuire’: CXXXVIII (1986), 1, p. 96: è ammissibile ThesLL), attestata in opere lat. di argomento il ricorso per cassazione per saltum giuridico dalla fine del XVI sec. 2007 GRADIT (senza data) 2014 Co- dice di procedura penale spiegato, a cura di (R) (S) perpetuatio jurisdictionis Luigi Tramontano, Piacenza, CELT, 2014, p. loc. sost f. inv. Dir. Principio del dirit- 1745: tale ipotesi è denominato ricorso to processuale in base al quale nessun per saltum ed è configurabile soltanto cambiamento può influire sul rappor- quando il vizio dedotto in giudizio è to processuale una volta che questo si quello della violazione di legge. è validamente costituito. = Loc. lat., propr. ‘con un salto’ (attestata 1934 In «Il foro italiano», LIX (1934), nel lat. del VI sec., e usata nel XIII sec. in p. 757: uno degli effetti della perpe- riferimento a ordinazioni clericali: OED), tuatio jurisdictionis per cui la com- reperibile in ingl. nel significato generico di petenza giurisdizionale è sottratta alle ‘senza fasi intermedie’ dalla prima metà del XVII sec. (ibid.) e nell’accezione giuridica in influenze dei mutamenti sopravvenuti opere lat. almeno dalla metà del XVIII sec. 1968 Mario Stella Richter, Rassegna di giu- (Dimostrazione dell’individuo regal diritto risprudenza, Milano, Giuffrè, 1968, p. 101: di nomina, Napoli 1755, titolo in it. e testo la perpetuatio jurisdictionis avrebbe in lat.). potuto essere invocata 1999 GRA- DIT (senza data) 2015 Antonio Carrat- (R) (S) per tabulas loc. avv. Dir. ta–Crisandro Mandrioli, Diritto processuale Secondo gli atti ufficiali, registrati, civile, Torino, Giappichelli, 2015, p. 203: già acquisiti. La giurisdizione, la sua caratteristica 1852 Francesco di Paola Morelli, Orali generalità, ed il conseguente sistema conclusioni, Reggio di Calabria, Tip. del Real di limiti. La c.d. perpetuatio jurisdi- Orfanotrofio Provinciale, 1852, p. 29:da al- ctionis. tri le di cui ritrattazioni sono state per = Loc. lat. mod., propr. ‘stabilità della giurisdizione’, presente in opere lat. storiche tabulas dimostrate false 1948 In e giuridiche dalla seconda metà del XVI sec. «Rivista italiana per le scienze giuridiche», II (Baldi Perusini iurisconsulti praeclarissimi (1948), p. 428: Però la tesi che Arangio [...], Venezia 1571). Rula dice di aver provato per tabulas è ben altra 2007 GRADIT (senza data) (R) (S) per saltum loc. avv. Dir. 2012 Carlo Morselli, Il render noto nel pro- Con un salto di un grado di giudizio, cesso penale, Milano, Giuffrè, 2012, p. 307: spec. con rif. al grado di appello; an- i quali, in esito alle operazioni com- che loc. agg. inv. piute, a rendimento negativo o positi- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 68

vo, risultano, anche a futura memoria, av. 1552 Paolo Giovio (DELI2) 1603 per tabulas. Ernesto Rodriguez, Nuova somma de’ casi di = Loc. lat. mod., propr. ‘attraverso le conscienza e delle communi opinioni, e ri- tavole’, presente in opere giuridiche lat. solutioni de’ sacri Dottori, trad. it. di Giulio almeno dalla prima metà del XVIII sec. Cesare Valentino, vol. I, Venezia, Piovano di (Institutionum Chronologicarum Libri Duo, Carpeneto, 1603, p. 96: avanti della mor- Londra 1721). te del resignante, già s’era ottenuto il Placet dal papa 1732 Giovanni An- (R) (S) petitum sost. m. inv. Dir. tonio Bianchi, Ragioni della Sede Apostoli- L’oggetto di una richiesta o di una ri- ca nelle presenti controversie colla corte di vendicazione avanzata in giudizio da Torino, Roma, a spese dell’autore, 1732, p. una parte. 60: supplica data al Duca per ottenere [1866 Francesco Foramiti, Enciclopedia il suo Placet con il rilascio de’ frut- legale ovvero lessico ragionato, vol. IV, Na- ti 1878 In «La Civiltà cattolica», s. X, poli, Marghieri, 1866, p. 504: Il plus pe- V (1878), p. 205: Quanto al primo egli titum ha luogo in più modi, cioè per cerca l’origine del Placet nelle sin- la quantità, per la qualità, pel tempo, gole nazioni, dove ebbe o tuttavia ha pel luogo del pagamento e pel modo vigore 1974 Giacomo Martina, Pio IX: di esigerlo] 1959 In «Archivio di ri- 1851–1866, Roma, EPUG, 1974, p. 282: il cerche giuridiche», 1959, p. 165: Il criterio fondamentale per determinare se una re di Baviera rinunziò questa volta al controversia appartenga alla giurisdi- placet 2012 Giuseppe La Farina, Storia zione ordinaria o alla giurisdizione d’Italia dal 1815 al 1850, Torino, SEI, 2012, amministrativa resta sempre quello p. 132: Ed il re, esercitando il diritto del petitum 1999 GRADIT (senza costituzionale del placet e del veto, data) 2014 Giustizia amministrativa, a scrisse: «Placet per l’indipendenza cura di Franco Gaetano Scoca, Torino, Giap- [...]». pichelli, 2014, p. 71: il punto controverso = Voce lat. mod., propr. ‘piace’, 3a pers. è sempre stato quello di capire se il sing. dell’ind. pres. di placēre ‘piacere’, riparto dovesse fondarsi sul criterio registrata dal 1493 in testi lat. pubblicati in Francia (DEI); «Panz. Diz. (1905) [...] del petitum. ammonisce a “non pronunciare placèt = Voce lat. mod., propr. ‘ciò che è stato essendo voce latina e non francese”. In chiesto’, part. pass. di petĕre ‘chiedere’, Italia il regio placet è stato abolito dall’art. presente in tale accezione in opere lat. di argomento giuridico dalla prima metà del 24 del Concordato fra la S. Sede e l’Italia 2 XVII sec. (Lexicon iuridicum iuris Caesarei, (11 febbraio 1929)» (DELI ); «insieme Francoforte 1622). con exequatur, è la voce rimasta più in uso, fra molte altre che anticamente erano (E) placet sost. m. inv. Stor. dir. usate, per esprimere l’assenso dell’autorità Prima del Concordato con la San- civile all’esecuzione d’un atto dell’autorità ecclesiastica. Praticamente, il placet si ta Sede del 1929, assenso dato dallo richiedeva per l’esecuzione di atti vescovili, Stato ad alcuni atti dell’autorità eccle- specialmente provviste a benefici minori; siastica perché fossero efficaci all’in- mentre l’exequatur riguardava gli atti terno del territorio nazionale. pontifici» (EI). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 69

(R) (S) post factum loc. avv. Dir. Torino», XXXVIII (1903), p. 1001: Il man- A cose avvenute (anche loc. agg.: che datum post mortem, perciò stesso che si verifica a cose avvenute). è post mortem, cessa di essere un vero [1854 Gregorio Leti, Il governo del e proprio mandato 1999 GRADIT duca d’Ossuna, Milano, Colombo, 1854, p. (senza data) 2011 Il governo del corpo, 30: secondo la regola dell’Aretino, le a cura di Stefano Canestrari, vol. I, Milano, freddure post factum con una donna, Giuffrè, 2011, p. 1126: La disposizione cagionarono alla stessa uno scon- post mortem: modelli e questioni ge- tento] 1868 Codice di commercio del nerali. Regno d’Italia annotato dal cavaliere Luigi = Loc. lat. mod., propr. ‘dopo la morte’, Borsari, parte I, Torino, Società l’Unione attestata in tale accezione in testi giuridici lat. tipografico-editrice, p. 485 nota 8: È noto dalla fine del XVI sec. (Responsorum quae vulgo vocantur, Venezia 1581) e in opere che post factum è lecito accettare po- ingl. dello stesso argomento dalla metà del sizioni giuridiche [...]. Il consenso XVIII sec. (OED). post factum rispetto a quelle forme, che non sono di assoluto rigore, non (e) (R) (S) praes sost. m. inv. potrebbe rivocarsi senza nota di mala Dir. rom. Garante dell’adempimento fede e di dolo 1934 In «Archivio scien- dell’obbligazione assunta dal debito- tifico», VIII (1934), p. 235: le pene sono re. mezzi di tutela post factum, fonda- 1834 Girolamo Pozzoli–Felice Roma- te sul principio della responsabilità ni, Dizionario d’ogni mitologia e antichità, 2013 Luca Marrone, Il consulente investiga- vol. V, Milano, Tip. Fanfani, 1834, p. 159: tivo, Roma, Gangemi, 2013, p. 13: si ritie- Quindi questo autore non distingue ne, in tale prospettiva, che l’investi- praes da vas, se non in quanto che il gazione intervenga post factum e miri primo obbligavasi verso il pubblico, a ricostruire un evento già accaduto. e l’ultimo verso i particulari 1958 Francesco Calasso, Enciclopedia del diritto, 2. loc. sost. m. inv. Postfatto non vol. XVII, Milano, Giuffrè, 1958, p. 329: l’i- punibile. potesi più probabile sia che anche lo 1999 GRADIT (senza data). sponsor, alla pari del praes e del vas, = Loc. lat. mod., propr. ‘dopo il fatto’, presente in tale specifica accezione in opere fosse, originariamente un garante che giuridiche lat. dalla prima metà del XVIII rispondeva di un fatto oggettivo o del sec. (Forum ecclesiasticum, Venezia 1729). fatto del terzo 1999 GRADIT (senza data) 2003 Roberto Fiori, Ea res agatur, (R) (S) post mortem loc. agg. inv. Milano, Giuffrè, 2003, p. 118: Il praes, si Dir. Di atto, provvedimento, ordina- afferma, si sarebbe obbligato innan- mento applicato dopo la morte del zitutto alla restituzione dell’ipsa res, soggetto. ma, contestualmente, si sarebbe ri- 1822 Giuseppe Nobile, Introduzione bre- servato di potersi liberare da questa ve e facile allo studio della Sacra Scrittura, obbligazione prestando, al posto della vol. II, Bologna, Stamperia Annesio Nobile, cosa o dei suoi frutti, il valore doppio. 1822, p. 199: in interitu, cioè post mor- = Accezione lat. mod. del classico praes, tem. Vedansi i commentatori 1903 praedis ‘garante’ (ThesLL), attestata in opere In «Atti della R. Accademi delle Scienze di lat. di argomento giuridico dalla prima metà www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 70

del XVIII sec. (Specimen iurisprudentiae, (GRL, senza indicazione del fasc.): promet- Magdeburgo 1742). tendo d’uccidere chi poi in effetti non uccide, dopo aver carpito al mandante (R) praesente cadavere loc. avv. il pretium sceleris 1966 Atti del IV Stor. dir. Per indicare, in epoca me- Congresso internazionale di studi sulla Sici- dievale, l’adempimento di particolari lia antica, Palermo, Banco di Sicilia, 1966, formalità legali, come ad es. la lettura p. 196: mettersi d’accordo coi Tirreni di un testamento, alla presenza della e di tornare poi in buon ordine a Si- salma della persona a cui esse si ri- racusa col pretium sceleris 1999 ferivano (e tale formula è oggi usata GRADIT (senza data) 2007 Donne miti- in modo scherzoso per indicare una che, mitiche donne, a cura di Elisa Avizzù e Saveria Chemotti, Padova, Il Poligrafo, 2007, situazione di flagranza, l’esistenza di p. 160: Salomé è frequentemente raffi- concreti elementi di prova, ecc.). gurata mentre regge fra le sue mani il 1847 Carlo Facchinetti, Bergamo o sia Notizie Patrie, vol. XXXIII, Bergamo, Maz- piatto contenente il pretium sceleris. = Loc. lat. mod., propr. ‘prezzo del zoleni, 1847, p. 75: Quanto fosse egli for- delitto’, attestata in tale accezione in opere nito di scienza, di auree doti e di ogni lat. e ingl. di argomento giuridico della virtuosa qualità quell’anima gran- metà del XVIII sec. (The London magazine, de ne abbiamo fedele attestato dalla Londra 1751). voce comune, e relazione distinta da una bella allocuzione sincera compo- (R) (S) propter rem loc. agg. inv. sta e letta praesente cadavere 1905 Dir. Reale, in riferimento a un’obbli- Alfredo Panzini (GDLI) 1986 Francesco gazione. Gaudioso, Testamento e devozione, Galatina, [1849 Adriano Rocca, Biblioteca del Congedo, 1905, p. 72: le messe praesente Diritto o Repertorio ragionato, vol. I, parte cadavere si mantengono sull’1,64% II, Venezia, Antonelli, 1849, p. 123: la per- 1999 GRADIT (senza data) 2009 Il sona è investita, non già propter rem Vajont dopo il Vajont, a cura di Maurizio Re- petitam, ma propter se, perché essa si berschak–Ivo Mattozzi, Venezia, Marsilio, p. sarebbe obbligata, quia se obligavit] 255: Si procura che venga celebrata la 1955 In «Rivista di diritto civile», I (1955), s. messa praesente cadavere, per tutti p. 714: Né può ravvisarsi una obbliga- indistintamente. zione propter rem, in quanto sussi- = Loc. lat. mod., propr. ‘alla presenza del cadavere’, presente in opere lat. di argomento stono due limiti reali del dominio a storico e giuridico dalla seconda metà del carico del fondo inferiore e superiore XVII sec. (Tractatus de regno, Amsterdam 1999 GRADIT (senza data) 2014 Giu- 1657). seppe Bordolli, Guida alla ripartizione delle spese condominiali, Santarcangelo di Roma- (R) (S) pretium sceleris loc. sost. gna, Maggioli, 2014, p. 12: Tali spese co- m. inv. Dir. Compenso ricevuto da stituiscono delle obbligazioni propter una persona per aver commesso un’a- rem, nelle quali il nesso immediato zione delittuosa. tra l’obbligo e la res non è modificato 1908 In «Studi e giudicati illustrativi del dalla interferenza di nessun elemento codice penale italiano», XVIII (1908), p. 14 soggettivo. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 71

= Loc. lat. mod., propr. ‘per la cosa porzione (oggi, in particolare, regola (stessa)’, presente in testi lat. giuridici dalla per la detraibilità dell’IVA pagata su- prima metà del XVII sec. (Commentarius gli acquisti e sulle importazioni, nel Institutionum, Leida 1642). caso in cui un soggetto effettui pro- miscuamente operazioni imponibili e (E) pro quota loc. agg. inv. Dir. operazioni esenti); anche con uso agg. Pro rata. 1492 Zaccaria Contarini (GDLI, s.v. 1839 Gian Domenico Romagnosi prorata) 1576 Giovan Filippo Ingrassia, (GDLI) 1958 Francesco Calasso, Enciclo- Informatione del pestifero et contagioso mor- pedia del diritto, vol. XXIX, Milano, Giuffrè, bo, Palermo, Mayda, 1576, p. 166: fussero 1958, p. 316: regola generale sarebbe pagati da i padroni delle case, tanto quella della estensione pro quota de- pro rata, come diterminassero i Si- gli effetti di atti o di fatti, non appli- gnori Deputati dei quartieri 1663 candosi tale regola solo nell’ipotesi Giacomo Fabretti, Ragionamenti familia- in cui a tale estensione pro quota si ri sopra li sette sacramenti, vol. II, Napoli, opponga la natura dell’effetto 1855 Castaldo, 1663, p. 100: perché dopo li Luigi Chiesi, Il sistema ipotecario illustrato, sei mesi per qualsivoglia giorno, che vol. III, Firenze, a spese dell’autore, 1855, lasserà senza giusta causa di dire l’of- p. 39: gli eredi del debitore sarebbero ficio sarà obbligato alla restituzione tenuti pro quota, e parimenti gli eredi pro rata 1727 Giorgio Lapazzaia, Libro del creditore pro quota e non in solido d’aritmetica e geometria, Napoli, Migliac- avrebbero diritto all’emenda 1991 cio, 1727, p. 82: il suddetto suo amico (GRADIT, senza fonte). paghi detti docati 300 anticipati, e se 2. loc. avv. Dir. Pro rata. ritenga il frutto a ragione di 15 per 1855 Luigi Chiesi, Il sistema ipotecario illustrato, vol. III, Firenze, a spese dell’auto- 100 pro rata del tempo che avea da re, 1855, p. 39: gli eredi del debitore sa- pagare 1838 Onofrio Taglioni, Codi- ce civile di Napoleone il Grande, vol. III, rebbero tenuti pro quota, e parimenti Milano, Sonzogno, 1838, p. 1548: concor- gli eredi del creditore pro quota e non revano tutti pro rata senza usare del in solido avrebbero diritto all’emenda loro privilegio av. 1776 Pompeo Neri 2011 Nunzio Santi di Paola, Il contratto di assicurazione, Milano, Giuffrè, 2011, p. 317: (GDLI, s.v. prorata): a prorata 1999 GRADIT (senza data). La coassicurazione si può attuare in (r) 2. loc. sost. m. inv. Dir. Entità di diversi modi: con un unico contratto o un pagamento pro rata. con più separati contratti, con somma 1971 Giuseppe Sessa, L’imposta sul va- assicurata divisa pro quota o per sin- lore aggiunto, Roma, Bulzoni, 1971, p. 22: se gole somme fisse. = Loc. lat. mod., propr. ‘per la quota la variazione del pro rata di quell’an- stabilita’ (sott. parte), attestata in testi no è in aumento rispetto al pro rata giuridici lat. dalla prima metà del XVII sec. applicato nell’anno di acquisto del (Novus de portione rata sive congrua in jure bene, l’imprenditore dovrà operare rerum partitione tractatus, Torino 1605). un’ulteriore deduzione 1999 GRA- DIT (senza data) 2011 Salvatore Gior- (E) pro rata (prorata) loc. avv. dano, Il bilancio delle società cooperative, Dir. Secondo la quota stabilita, in pro- Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2012, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 72

p. 458: disposizione che ospitava il pro 425: da allora la prorogatio divenne rata generale di deducibilità degli in- una nuova fonte di promagistrature teressi. 1958 Livio Paladin, La potestà legislativa = Loc. lat. mod. (sott. parte), propr. ‘per regionale, Padova, CEDAM, 1958, p. 56: la parte stabilita’, presente in testi giuridici Cede, pertanto, il principale argo- lat. almeno dalla seconda metà del XVII sec. mento a favore dell’integrazione ana- (Lexicon iuridicum, Colonia 1615), datazione certamente retrodatabile vista la presenza logica in tema di prorogatio 1992 della loc. in testi ingl. sin dalla seconda metà (GRADIT, senza fonte) 2014 Andrea del XVI sec. (1575: OED). Pisaneschi, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, 2014, p. 289: La durata delle (R) (S) pro rata parte loc. agg. Camere: la fine della legislatura e la inv. Dir. Pro rata. prorogatio. 1544 Sebastiano Serlio, Quinto libro = Accezione lat. mediev. (DC) del classi- d’architettura, Venezia, Sessa, 1544, p. 14: co prorogatio (ThesLL), deriv. di prorogare L’ordine terzo farà una quarta parte ‘prorogare’, attestata in opere lat. giuridiche minore del secondo, e così le sue cor- dalla seconda metà del XVI sec. (In decreta- nici pro rata parte 1999 GRADIT les commentaria, Venezia 1576). (senza data). 2. loc. avv. Dir. Pro rata. pro soluto loc. agg. inv. Dir. A [1848 Richard Giraud, Dizionario uni- titolo oneroso (con garanzia al ces- versale delle scienze ecclesiastiche, trad. it. sionario dell’esistenza del credito da anonima, vol. VII, Napoli, Batelli, 1848, p. parte del cedente). 788: Pro rata, frase latina, che signifi- 1673 (GRADIT, senza fonte) 1681 ca proporzione, intendendosi cioè di Giovanni Battista Carlucci, Descrittione del- dire pro rata portione, pro rata parte] la Terra di Palo che prima si chiamò Polo, 1937 Vincenzo Bandini, Appunti sulle cor- vol. II, Napoli, Porsile, 1681, p. 33: hanno porazioni romane, Milano, Giuffrè, 1937, p. sempre quelli venduti, alienati, dona- 167: I carichi erano divisi tra i beni pro ti, legati, testati, transmutati, e dati in rata parte 1999 GRADIT (senza data) solutum & pro soluto 1733 Giam- 2009 Romano Amerio, Iota unum, Verona, battista De Luca (GDLI) 1787 Domenico Fede & Cultura, 2009, p. 291: La privazio- Alberto Azuni, Dizionario Universale Ragio- ne mortificante deve essere calcolata nato della Giurisprudenza, vol. II, Nizza, So- pro rata parte. cietà Tipografica, 1787, p. 199:altri la ces- = Loc. lat. mod. ‘secondo la parte sione pro solvendo, e non pro soluto stabilita’, registrata in testi lat. di argomento a favor del cedente 1869 Nicola De giuridico dalla seconda metà del XVI sec. Crescenzio, Sistema del diritto civile roma- (Institutiones iuris civilis, Venezia 1585). no, vol. II, Napoli, Tip. Jovene, 1869, p. 469: non vi potrà essere vero titolo pro so- (e) (R) (S) prorogatio sost. f. inv. luto senza una vera obligatio 1963 Dir. pubbl. Istituto giuridico per il Ludovico Barassi, La teoria generale delle quale viene prorogata una carica o obbligazioni, vol. I, Milano, Giuffrè, 1963, p. una funzione oltre la scadenza del 307: se nel duvvio dobbiamo ritenere mandato. che la questione sia pro soluto o pro 1895 Lando Landucci, Storia del diritto solvendo 2014 Vincenzo Roppo, Diritto romano, Verona–Padova, Drucker, 1895, p. privato: IV ed., Torino, Giappichelli, 2014, p. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 73

310: I rapporti tra cedente e cessione: consanguinee, in linea diretta fino al cessione pro soluto e pro solvendo. secondo grado, della donna con cui = Loc. lat. mod., propr. ‘come pagato’, abbia contratto matrimonio invalido registrata in opere lat. giuridiche dalla o con cui sia vissuto in concubinato. prima metà del XVII sec. (Pandectarum seu 1856 Giuseppe Giuliani, Istituzioni di digestorum juris civilis, Lione 1616). diritto criminale, vol. II, Macerata, Mancini, 1856, p. 416: conosciuta presso i Cano- (S) pro solvendo loc. agg. inv. Dir. nisti sotto il nome nel primo caso di A titolo oneroso (non necessariamen- publica honestas 1929 Gaetano Griso- te con garanzia da parte del cedente stomi Marini, Il diritto matrimoniale nelle re- del pagamento nel caso in cui il debi- centi disposizioni legislative, Roma, Soc. ed. tore resti insolvente, il che può essere Foro Romano, 1929, p. 52: il matrimonio oggetto di un’apposita pattuizione). civile può essere assunto dal diritto 1673 (GRADIT, senza fonte) 1787 canonico sotto la figura di un pubbli- Domenico Alberto Azuni, Dizionario Uni- co o notorio concubinato e dar luogo versale Ragionato della Giurisprudenza, quindi all’impedimento della publica vol. II, Nizza, Società Tipografica, 1787, p. honestas 1999 GRADIT (senza data) 199: altri il semplice mandato di pa- 2007 Beatissime Pater: documenti relativi gare; altri la cessione pro solvendo alle diocesi del Ducato di Milano, a cura di 1841 Francesco Foramiti, Enciclopedia Elisabetta Canobbio e Beatrice del Bo, Mila- legale ovvero lessico ragionato, vol. I, Ve- no, UNICOPLI, 2007, p. 104: altri impe- nezia, Antonelli, 1841, p. 177: Produceva dimenti erano costituiti dalla publica il medesimo effetto ne’ tempi andati honestas. l’accettazione di un assegnamento = Loc. lat. mod., propr. ‘pubblica onestà’, fatta coll’espressione pro soluto, a registrata in testi giuridici it. e lat. dalla diversità di quella pro solvendo 1953 seconda metà del XVI sec. (Syntagma iuris Benvenuto Griziotti, Studi di diritto civi- universi, Lione 1582). le e commerciale, Milano, Giuffrè, 1953, p. 242: l’effetto voluto dalle parti nella (e) quorum sost. m. inv. Dir. nu- cessione pro solvendo non può esser mero di componenti di un organo col- conseguito se non attraverso il trasfe- legiale indispensabile per la validità rimento della titolarità del credito al di una votazione o di un’adunanza. cessionario 2011 Salvatore Giordano, 1855 (DELI2) 1937 In «Nuovo di- Il bilancio delle società cooperative, Santar- gesto italiano» (GDLI) 1999 GRADIT cangelo di Romagna, Maggioli, 2011, p. 482: (senza data). in caso di cessione pro solvendo, in- = Voce lat. mod., propr. ‘dei quali’, vece, rientrano nella base di calcolo. tratta dalla loc. mediev. quorum vos duos = Loc. lat. mod. propr. ‘come pagabile’, (tres, quattuor, etc.) esse volumus ‘dei quali attestata in opere giuridiche lat. dalla seconda vogliamo che siate voi due (tre, quattro, ecc.)’, metà del XVII sec. (In constitutiones regias attestata in tale accezione in opere giuridiche commentarius, Amsterdam 1668). ingl. sin dalla prima metà del XV secolo (OED); è una «vc. lat., propr. ‘dei quali’. Benedetti Scott (che si rifà a B. Migliorini, La (R) (S) publica honestas loc. sost. lingua italiana d’oggi, Torino, 1967, p. 194) f. inv. Dir. canon. Impedimento ma- ricostruisce così la storia della parola: “Si tratta trimoniale presente tra l’uomo e le di una voce latina che, come molte altre della www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 74

terminologia parlamentare, è stata assunta ad 1847 George Bancroft, Storia degli Stati un significato particolare in Inghilterra, e con Uniti, trad. it. anonima, vol. I, Torino, Pom- questo significato è tornata sul continente: in ba, 1847, p. 472: dalla corte del Banco Inghilterra, infatti, la parola, che risale alla formula con cui si dava un incarico a un certo del Re fu spiccato un atto di quo war- numero di persone appartenenti ad un dato ranto contro la compagnia della baia gruppo: p. es. «quorum vos duos esse volumus» 1976 Mario Rotondi, I grandi problemi del- “dei quali vogliamo che siate voi due”, venne la società, vol. II, Padova, CEDAM, 1976, p. dapprima (sec. XV) usata ad indicare uno 1196: lo scioglimento della società at- «speciale collegio di giudici generalmente di grande cultura o abilità, la cui presenza era traverso la procedura di quo warranto necessaria per rendere validi i procedimenti 1999 GRADIT (senza data). di una corte di giustizia», passando poi = Loc. lat. mod., propr. ‘con quale (1616) a designare il «minimo dei membri garante’, comp. dal lat. quo ‘con il quale’ e di una assemblea che possono prendere una dalla latinizzazione dell’ant. ingl. warrant deliberazione valida». Dall’Inghilterra la ‘garante’, attestata in testi ingl. di argomento voce, in quest’ultimo significato, è passata in giuridico almeno dalla prima metà del XVI Francia dove comincia ad essere conosciuta secolo (1555: OED). alla fine del XVII sec. in riferimento alle usanze ingl., consolidandosi nell’uso effettivo soltanto più tardi, verso la metà del XIX (R) (S) ratio legis loc. sost. f. inv. sec.”» (DELI2); e anche: «lat. quorum ‘dei Dir. Scopo di una norma giuridica, ri- quali’, genit. pl. del pron. rel. qui ‘che, il sultato pratico a cui mira; fondamento quale’, che nell’ambiente giuridico ingl. ha oggettivo di una norma di legge. assunto il valore di ‘numero legale’ attraverso le formule giuridiche che indicavano i nomi 1853 Alberto Bonvicini, A ben cono- dei giudici la cui presenza era necessaria per scere interpretare ed applicare le leggi, Pa- la validità delle decisioni e che esordivano con dova, Tip. del Seminario, 1853, p. 105: Di- quorum, seguito dal numero e dal nome dei stinguesi tra il motivo ossia la ragion giudici designati» (EVLI); e ancora: «parola con la quale s’iniziava un’antica legge ingl., della legge, ratio legis, e il senso, che stabiliva la necessità della presenza di un volontà o dispositivo di essa 1959 determinato numero di giudici per la validità Giuseppe Capograssi, Opere, vol. V, Milano, del procedimento: entrata nell’uso attraverso Giuffrè, 1959, p. 112: Sia lecito qui no- la pratica parlamentare ingl., essa indica il tare a margine, che su questo punto numero legalmente necessario per la validità delle adunanze della maggior parte degli sono fondate tutte le dispute sulla organi collegiali dello stato, degli enti pubblici ratio legis come elemento di inter- e delle persone giuridiche private» (EI). pretazione 1999 GRADIT (senza data) 2013 Giovanni Chiricosta, La procedura nel (R) (S) quo warranto loc. sost. m. concordato preventivo, Santarcangelo di Ro- inv. Dir. Nell’ordinamento giudiziario magna, Maggioli, 2013, p. 110: per la ratio inglese, mandato per il quale una per- legis che le giustifica e ad un tempo sona o una corporazione è chiamata ne rende impossibile la interpretazio- dinanzi al giudice, affinché dimostri ne estensiva. la legittimità dei titoli in base ai quali = Voce lat. mod., propr. ‘ragione della essa detiene o rivendica un ufficio o legge’, registrata in testi lat. giuridici dalla una franchigia appartenente di diritto seconda metà del XVI sec. (Responsorum alla corona. quae vulgo consilia vocantur, Venezia 1581). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 75

(R) (S) ratione loci loc. avv. inv. 1909 Luca Antonio Tosi Bellucci, Le azioni (GRADIT: loc. sost. f. inv.) Dir. Attri- giudiziarie contro gli Stati stranieri, Torino, buzione della competenza a un deter- Unione tipografico–editrice, 1909, p. 231: in minato organo, spec. il giudice, scel- queste azioni manca la competenza to in base al luogo dove è accaduto ratione materiae 1999 GRADIT (sen- il fatto o dove è sorta o deve essere za data) 2013 Marco Bona, La responsa- eseguita un’obbligazione. bilità medica civile e penale, Santarcangelo 1787 Atti dell’Assemblea dei vescovi ed di Romagna, Maggioli, 2013, p. 313: Am- arcivescovi della Toscana, vol. III, Firenze, biti di applicazione ratione personae Cambiagi, 1787, p. 35: erano considera- e ratione materiae: gli irrisolvibili di- ti Oratorj domestici e privati soltanto lemmi posti dalla norma. ratione loci 1850 Giacinto Armellini, = Voce lat. mod., propr. ‘per ragione Florilegio legale, Chieti, Del Vecchio, 1850, della materia’, attestata in opere lat. storiche dalla seconda metà del XVI sec. e p. 45: in ragione del territorio nella di in opere giuridiche dai primi del XVIII sec. cui estensione un tribunale esercita la (Observationes forenses practicabiles, Roma sua giurisdizione ratione loci 1952 1701). In «Giurisprudenza italiana e la legge riuni- te», CIV (1952), p. 907: Opposizione a (R) (S) receptum sost. m. inv. Dir. ingiunzione di pagamento per entrate rom. Accordo protetto dal pretore. patrimoniali dello Stato e competen- 1922 In «Rivista di diritto pubblico», za ratione loci 1999 GRADIT (sen- XIV (1922), p. 208: Il receptum era la za data) 2013 Luca Mezzetti–Calogero promessa fatta in forma solenne con Pizzolo, Diritto processuale dei diritti umani, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2013, la quale una persona s’incaricava di p. 109: competenza ratione loci. fare qualche cosa per altri, qualche = Voce lat. mod., propr. ‘per ragione cosa però inerente alla propria profes- del luogo’, attestata in opere lat. giuridiche sione 1999 GRADIT (senza data). e storiche dalla seconda metà del XVI sec. = Voce lat. mod., propr. neutro del classico (Consiliorum sive responsorum, Venezia receptus, part. pass. di recipĕre ‘accogliere’ 1589). (LTL), attestata in tale accezione in testi lat. e it. dalla prima metà del XIX sec.; con (R) (S) ratione materiae loc. avv. tale nome si indicava «sotto un medesimo inv. (GRADIT: loc. sost. f. inv.) Dir. titolo e sotto la stessa denominazione l’editto del pretore romano, movendo più Attribuzione della competenza ai vari da un’apparente affinità esteriore che da uffici giudiziari che hanno sede in una intrinseca affinità giuridica; riunisce uno stesso territorio in base al criterio tre istituti: il receptum argentariorum, il della materia che forma oggetto della receptum nautarum cauponum stabulariorum controversia. e il receptum arbitrii» (EI). 1822 Lorenzo Cantini, Decisioni del Foro toscano, Firenze, Stamperia del Giglio, (R) (S) redemptus ab hostibus tomo II, 1822, p. 275: altrimenti sarebbe loc. sost. m. inv. Dir. rom. Cittadino permesso a Creditori renunziare alla romano riscattato dalla prigionia di incompetenza ratione materiae con- guerra grazie all’intervento di un con- tro il disposto delle Leggi medesime cittadino. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 76

1904 Contardo Ferrini, Manuale di romanistici, Milano, Giuffrè, 2011, p. 317: pandette, Milano, Società Editrice Libraria, senza alcuna possibilità di indagine 1904, p. 76: In una condizione partico- sull’effettivo interesse delle parti, lare si trova colui che è stato da un neppure in vista di una eventuale re- terzo redento dalla cattività nemica ductio ad aequitatem. (redemptus ab hostibus) 1964 In = Loc. lat. mod., propr. ‘riduzione a «Rivista italiana di previdenza sociale», equità’, presente in opere lat. di argomento XVII (1964), p. 3: se un prigioniero è giuridico dalla fine del XVI sec. (De stato redemptus ab hostibus da un contractibus licitis, atque illicitis, Venezia 1580). terzo, esso è libero e rimane ingenuo 1999 GRADIT (senza data) 2003 Atti (R) (S) reformatio in peius loc. del XIV convegno internazionale in memoria di Guglielmo Nocera, a cura dell’Accademia sost. f. inv. Dir. Revisione di una sen- romanistica costantiniana, Napoli, Edizioni tenza impugnata dall’imputato in sen- scientifiche italiane, 2003, p. 182: riscatto so sfavorevole all’imputato stesso. pagato ai nemici che costituisce un 1884 In «Il Foro italiano», IX (1884), analogo rapporto di soggezione per il p. 139 (GRL, senza indicazione del fasc.): redemptus ab hostibus. la revisione in danno del condannato, = Loc. lat. mod., propr. ‘riscattato dai ossia la reformatio in peius, non può nemici’, attestata in testi lat. di argomento in generale essere concessa 1949 storico e giuridico dalla fine del XVI sec. In «Rivista di diritto processuale», IV (1949), (Liber sententiarum et regularum iuris p. 67 (GRL, senza indicazione del fasc.): ha civilis, Lione 1585). stretta attinenza con i limiti posti dal (R) (S) reductio ad aequitatem codice all’effetto devolutivo dell’ap- loc. sost. f. inv. Dir. Equa modifica pello il problema della reformatio delle clausole di un contratto con pre- in peius della sentenza impugnata stazioni corrispettive, introdotta per 1999 GRADIT (senza data) 2013 Gil- berto Lozzi, Lezioni di procedura penale, To- permettere il mantenimento del rap- rino, Giappichelli, 2013, p. 711: il giudice porto al contraente la cui prestazione d’appello, entro i confini enunciati nei sia diventata particolarmente onerosa. motivi, ha gli stessi poteri spettanti al 1925 In «Rivista del diritto commercia- le e del diritto generale delle obbligazioni», giudice di primo grado (con il limite XXIII (1925), p. 1: nelle sue varie fun- del divieto della reformatio in peius). = Loc. lat. mod., propr. ‘modificazione in zioni, tra cui quella di reductio ad ae- peggio’, registrata in opere ted. di argomento quitatem mediante modificazione dei storico e giuridico dalla fine del XVIII sec. patti contrattuali 1972 Andrea Tabet, (Deutsche Encyclopädie, Francoforte 1778). La locazione–conduzione, Milano, Giuffrè, 1972, p. 145: prevede una forma par- (R) (S) regula iuris loc. sost. f. ticolare di risoluzione per sopravve- inv., Stor. dir. Nel diritto medievale, nuta eccessiva onerosità e di reductio proposizione attraverso la quale veni- ad aequitatem, che sarebbe del tutto va espresso un dogma giuridico fon- incompatibile con la natura istantanea damentale. e reale del contratto 1999 GRADIT 1843 Nicola Nicolini, Della procedura (senza data) 2011 Aldo Cenderelli, Scritti penale nel Regno delle Due Sicilie, vol. I, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 77

Livorno, Mansi, 1843, p. 15: Definizione (1954), p. 29 (GRL, senza indicazione del per essi era regula iuris 1923 Biagio fasc.): bene motivato il principio che re Brugi, Il diritto civile italiano, Napoli, Mar- integra le parti consenzienti possono ghieri, 1923, p. 302: non si possono trarre recedere dalla compravendita. nuove conclusioni da una regola iuris = Loc. lat. mod., propr. ‘essendo invariata 1999 GRADIT (senza data) 2014 Gian la situazione’, presente in opere lat. di argomento storico e giuridico dalla fine Piero Iaricci, Istituzioni di diritto pubblico, del XVI sec. (Institutiones iuris canonici, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2014, Venezia 1587). p. 325: Oggi, rispetto a questa rappre- sentazione si resta perplessi, abituati (R) (S) reipus sost. m. inv. Stor. come siamo a ricercare la regula iuris dir. nel diritto salico, somma di dena- nell’ambito di un faticoso percorso di ro, in origine reale e in seguito simbo- combinati disposti normativi. = Loc. lat. mod., propr. ‘regola di diritto’, lica, dovuta da chi sposava una vedo- attestata in opere lat. storiche e giuridiche va ai parenti di questa, o a quelli del dalla fine del XVI sec. (Consilia eximii iuris primo marito, o al fisco. utriusque, Venezia 1579). 1725 In «Giornale de’ Letterati Oltra- montani», XXXIII (1725), p. 78: Questo (R) re integra loc. avv. Dir. Es- prezzo, onde compravasi la vedova, è sendo la situazione ancora impregiu- dinominato Reipus nel titolo 1871 dicata; purché la situazione non abbia Antonio Pertile, Storia di diritto italiano, Pa- subito modifiche. dova, Fratelli Salmin, 1871, p. 321: Come 1669 Clemente Tosi, Dell’India orien- poi anche ai men prossimi congiunti tale descrittione geografica et historica, vol. del primo marito veniva tolta pel ma- II, Roma, Stamperia Ercole, 1669, p. 439: se trimonio della vedova la speranza di l’infedele re integra, cioè che il fedele partecipare un giorno alla sua eredità, ancora non habbia adempiuto né l’u- così toccava a loro il reipus, non es- no, né l’altro, si converte, il fedele è sendovi nel sangue della donna chi ne tenuto, anzi può essere forzato à ripi- avesse diritto 1938 Enrico Besta, Fon- Giuseppe Maria Lorenzo gliarlo 1718a ti del diritto italiano, Padova, Milani, 1938, Casaregi (GDLI) 1718b (GRADIT, senza p. 67: Va da sè che il diritto alla fai- fonte) 1730 Eliseo Masini, Sacro arse- da, all’anagrip, al reipus, al mundio, nale, ovvero pratica dell’uffizio della santa inquisizione, Roma, Stamp. San Michele a alla meta ecc. non spettava al romano Ripa, 1730, p. 450: Se un Testimonio fal- 1999a GRADIT (senza data) 1999b so, re integra, denunzierà se stesso, Maria Antonella Cocchiara, Vito La Man- tia e gli studi storico–giuridici nella Sicilia dovrà esser più benignamente trattato dell’Ottocento, Milano, Giuffrè, 1999, p. 1855 Adriano Rocca, Biblioteca del diritto o 291: a proposito degli istituti di diritto repertorio ragionato, vol. IV, pt. I, Venezia, germanico del reipus e dell’achasius. Antonelli, 1855, p. 171: può egli re integra = Voce lat. mediev. dal significato rimettere l’ingiuria fattagli personal- incerto (DC), registrata in opere lat. di mente, e con questo mezzo sottrarre il argomento storico e guridico dalla fine del vassallo alla confisca 1954 In «Stu- XVI sec. (Theologia iuridica, seu ius civile dia et documenta historiae et iuris», XXIV theologicum, Dillingen sul Danubio 1575). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 78

(R) (S) rei vindicatio loc. sost. f. replicatio con cui l’empio sovrano inv. Dir. Rivendicazione. svevo risponde a Piero, il più strenuo 1752 Ginesio Grimaldi, Istoria del- assertore di una pacifica riconcilia- le Leggi e Magistrati del Regno di Napoli, zione in seno a Santa Romana Chie- vol. IV, Napoli, Giovanni di Simone, p. 259: sa, introduce nel vivo della vertenza debbasi indi produrre dal suo contra- pubblicistica. rio il libello, con cui intenti directa rei = Voce lat. (LTL), attestata in opere lat. vindicatio 1854 Alessandro De Giorgi, di argomento storico e giuridico almeno dalla Elementi del diritto romano, Padova, Sicca, seconda metà del XVI sec. (De iure quod in 1854, p. 223: la mia proprietà naturale personis habemus, Basilea 1584). non era ancora, pe’ due anni dell’u- sucapione, proprietà romana; né, (R) (S) res derelicta loc. sost. f. perdutone il possesso, potea valermi inv. Dir. Bene mobile che, abbando- della rei vindicatio per ricuperarla nato volontariamente e definitiva- 1957 Antonio Azara–Ernesto Eula, Novis- mente dal legittimo proprietario con simo digesto italiano, vol. I, parte I, Torino, Unione tipografico– editrice, 1957, p. 255: l’intenzione di rinunciare alla pro- L’origine della actio ad exhibendum prietà, può essere occupato da terzi. va ricercata nella disciplina proces- 1841 Francesco Foramiti, Enciclopedia suale della rei vindicatio nel periodo legale ovvero lessico ragionato, Venezia, An- in cui il sistema processuale romano tonelli, 1841, tomo I, p. 2: Chiamasi bene era quello delle legis actiones 1999 abbandonato (pro derelicto) o cosa GRADIT (senza data) 2012 Gisella Bas- abbandonata (res derelicta) quella cui sanelli Sommariva, Lezioni di diritto privato il proprietario ha scientemente e vo- romano, Santarcangelo di Romagna, Mag- lontariamente rinunziato 1928 Pie- gioli, 2012, p. 136: la servitù era tutelata tro Bonfante, Corso di diritto romano, Roma, da una vindicatio servitutis esercitata Sampaolesi, 1928, p. 192: Se la res dere- con la legis actio sacramento in rem licta, cioè la cosa alla quale il pro- e poi con la rei vindicatio formulare. prietario ha per conto suo pienamente = Loc. lat. mod., propr. ‘rivendicazione rinunciato, è una res nullius, sembra della cosa’, attestata in opere giuridiche lat. dalla seconda metà del XVI sec. (Quaestiones ch’essa, come una qualunque res nul- Iuris Variae ac selectae, Lione 1572). lius, debba cedere necessariamente al primo occupante 1999 GRADIT (R) (S) replicatio sost. f. inv. Dir. (senza data) 2006 Lorenzo Fascione, Sto- rom. Replica giuridica atta a confuta- ria del diritto privato romano, Torino, Giap- re le tesi della parte avversa. pichelli, 2006, p. 298: La giurisprudenza 1847 Friedrich Carl Von Savigny, Il di- infatti, sebbene ritenesse che la res ritto romano, trad. it. anonima, vol. I, Napoli, derelicta avesse cessato di essere di s.e., 1847, p. 294: Infatti se addomandasi chi l’aveva abbandonata, tuttavia non come il reo si difende contra una re- riusciva a sostenere senza remore che plicatio, la risposta è sempre la stessa fosse diventata senz’altro res nullius, 1999 GRADIT (senza data) 2010 Fa- e quindi liberamente occupabile. bio Bertini, Hor con la legge in man giudi- = Loc. lat. mod., propr. ‘cosa abbandonata’, cheranno, Firenze, S.E.F., 2010, p. 256: La attestata in opere lat. giuridiche dalla seconda www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 79

metà del XVI sec. (Commentarius iuris, che cade sotto i sensi; e res sacra la Basilea 1579). grazia che ne promana 1920 Gian- franco Pacchioni, Corso di diritto romano: (R) res nullius loc. sost. f. inv. Dir. Parte generale, proprietà e Iura in re aliena, Ciò che non ha proprietari legittimi, Torino, Unione tipografico–editrice torinese, cosa di nessuno. 1920, p. 172: Questo passo, veramente, 1815 In «Giornale di Venezia», XXXV non può essere considerato decisivo (1815), p. 2: si è accusato l’accusato potendosi contestare che i luci sacri di avere svelato i segreti dello Stato, fossero res sacrae 1999 GRADIT per aver dato conto di cespiti, dive- (senza data) 2011 Umberto Eco, Il Me- nuti, per non esserne fatta menzione dioevo: cattedrali, cavalieri, città, Milano, nel patrimonio attivo del 1812, res Encyclomedia, 2011, p. 597: la venerazio- nullius 1885a Luigi Bombicci Porta ne verso il corpo santo, che diviene (GDLI) 1885b (GRADIT, senza fonte) quasi res sacra. 1904 Edoardo Bosio, Trattato dei marchi e = Loc. lat. mod., propr. ‘cosa sacra’, segni distintivi di fabbrica secondo la Leg- attestata in opere lat. storiche e giuridiche ge italiana e il Diritto internazionale, To- dalla fine del XVI sec. (De arbitrariis rino, Unione tipografico–editrice, 1904, p. iudicum quaestionibus, Francoforte 1576). 129: Alcuni scrittori credono risolta la questione col dire semplicemente (R) (S) restitutio in integrum che la marca abbandonata diventa res loc. sost. f. inv. Dir. rom. Decisione nullius e che quindi chiunque se ne del magistrato che poneva nel nulla può impossessare 2013 Mario Ta- qualsiasi atto giudiziario materiale o lamanca, Elementi di diritto romano privato, processuale. Milano, Giuffrè, 2013, p. 191: pur essendo 1847 Friedrich Carl Von Savigny, Il di- in commercio, non hanno attualmente ritto romano, trad. it. anonima, vol. I, Napoli, un proprietario, sono cioè res nullius 1847, p. 174: Così la L. 86 pr. de adqu. bene su cui nessuno ha diritto di pro- her. (XXIX, 2), porta restitutio in in- prietà. tegrum certamente una volta 1920 = Loc. lat. mod., propr. ‘cosa di nessuno’, Gianfranco Pacchioni, Corso di diritto ro- registrata in opere giuridiche lat. dalla fine mano, Torino, Unione tipografico–editrice, del XVI sec. (Methodica iuris utriusque 1920, p. 240: Un terzo diverso rimedio, traditio, Lione 1592). In opere ingl. è attestata che in talune contingenze poteva rie- dall’inizio del XVIII sec. (OED). scire più utile al violentato, fu la con- cessione, da parte del pretore, della (R) (S) res sacra loc. sost. f. inv. Dir. canon. Bene mobile o immobile restitutio in integrum 1999 GRA- destinato al culto divino o alla sepol- DIT (senza data) 2007 Cosimo Cascione, Manuale breve di diritto romano, Milano, tura dei fedeli e che non può essere Giuffrè, 2007, p. 127: Avverso la senten- adibito a usi profani, anche qualora za poteva richiedersi la restitutio in sia di proprietà di privati. integrum. 1852 Giuseppe Spennati, Nomografia del diritto canonico ovvero descrizione delle 2. Dir. Ripristino dell’originario leggi ecclesiastiche, vol. II, Napoli, Tip. No- stato di diritto, alterato dal verificarsi bile, 1852, p. 16: si appella signum ciò di gravi circostanze. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 80

1858 Luigi Frojo, Comento alle leggi Bologna e i suoi Statuti, Bologna, Bononia di procedura civile, Napoli, Stab. Tip. delle University Press, 2005, p. 103: le azioni di Belle Arti, pt. III, 1858, p. 168: quindi se restitutio in integrum, le liti sulla ven- il condannato poteva appellare, non dita di animali e sulla soccida, le liti era ricevuto, proponendo la restitu- che riguardano i crediti per alimenti, tio in integrum, essendo che il primo le azioni per ottenere la quietanza del rimedio al pari del secondo efficace debito saldato o la ripetizione dell’in- conduceva il proponente là ove egli debito pagato. bramava 1958 Francesco Calasso, En- = Accezione lat. mod. del lat. classico ciclopedia del diritto, Milano, Giuffrè, 1958, restitutio in integrum propr. ‘restituzione per p. 779: far valere cause di nullità, ven- intero’, loc. attestata in opere lat. di argomen- ne a comprendersi e ottenne presto la to storico e giuridico dalla seconda metà del XVI sec. (De restitutio in integrum tractatus, preferenza la restitutio in integrum Venezia 1584) e in opere ingl. della metà del (223), i cui termini erano i più lunghi sec. successivo (OED); «nella sua tipica ap- 1999 GRADIT (senza data) 2013 Mau- plicazione, la in integrum restitutio era nel ro Paladini, L’atto unilaterale di risoluzione diritto romano un provvedimento del magi- per inadempimento, Torino, Giappichelli, strato col quale si metteva nel nulla un effetto 2013, p. 225: si verifica, per ciascuno giuridico verificatosi a danno di una perso- dei contraenti ed indipendentemente na, reintegrando lo stato di diritto anteriore al suo verificarsi. Era un rimedio straordina- dall’imputabilità dell’inadempienza, rio, che mirava a eliminare, in casi singoli, in rilevante ad altri fini, una totale resti- considerazione di particolari ragioni, un’ini- tutio in integrum. quità dell’applicazione rigorosa dei principii 3. Dir. Modalità di risarcimento del diritto» (EI). che consiste nel ripristinare una situa- zione di fatto, esistente prima che il (e) (R) (S) sacramentum sost. m. danno fosse prodotto. inv. Dir. rom. Giuramento assertorio 1880 In «Annali della giurisprudenza con cui venivano risolte alcune con- italiana», XXXIV (1880), p. 419: davasi la troversie processuali, in cui chi giu- condictio indebiti a colui che aveva ri- rava consacrava la propria persona al nunziato ad un diritto, o fatta quietan- giudizio divino in caso di falso. za per un debito, ma certo sta la me- 1856 Heinrich Ahrens, Enciclopedia gi- desima ratio per ammettere il credito- uridica, trad. it. «pei dottori in legge Eisner re quasi ad una restitutio in integrum e Marenghi» Milano–Verona, Civelli, 1856, contro la erronea quietanza 1916 p. 222: Che l’elemento vincolatore non In «Il Foro italiano», XLI (1916), p. 1067: era la volontà astratta e assunta come La specie è restitutio in integrum ed è tale, ma trovavasi riposta in una re- estranea alla disciplina specifica della lazione superiore, il giuramento, sa- mora; se anche non lo fosse, la ingiu- cramentum, pel quale colui che obbli- sta negazione del debito non potrebbe ga vasi, si sopponeva in caso di non tornare di vantaggio al debitore con la adempimento a divenire sacer 1953 protrazione della liquidazione 1999 In «Rivista italiana per le scienze giuridiche», GRADIT (senza data) 2005 Alessia Le- VI (1953), p. 209 (GRL, senza indicazio- gnani, La giustizia dei mercanti: l’Universi- ne del fasc.): considerava l’istituzione tas mercatorum, campsorum et artificium di del giuramento di fedeltà al principe www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 81

come il risultato di una estensione a bilità: tema con variazioni, Milano, Giuffrè, tutti i cittadini romani ed a tutti i sud- 2011, p. 47: Una spiegazione non può diti dell’impero del vincolo nascente, essere quella che le leges imperfectae nell’ordinamento repubblicano, dal fossero le più antiche leggi che com- sacramentum militare 1999 GRA- minavano una sanzione di carattere DIT (senza data) 2012 Lorenzo Fascio- religioso, come le leges sacratae, ne, Storia del diritto privato romano, Torino, perché, come si è visto, la sanzione Giappichelli, 2012, p. 151: Questo mezzo religiosa è una vera pena, anzi la più prende il nome di sacramentum quasi grave che si possa concepire. a ricordare che, sull’onorabilità del- = Loc. lat. mod., propr. ‘leggi sacre’, la propria parola, ci si impegna nella attestata in opere lat. giuridiche dalla fine del XVI sec. (De legibus et senatus, Roma 1583). sfera sacra assumendosi tutte le con- seguenze che ne possano derivare in (e) (R) (S) sanctio sost. f. Dir. Ne- caso di perdita. gli antichi documenti pubblici e pri- = Accezione lat. mediev. (DC) del lat. classico sacramentum ‘giuramento’ (LTL), vati, formula dell’escatocollo con cui presente in tale accezione in opere giuridiche si minacciavano pene materiali o spi- lat. dalla prima metà del XVII sec. (Lexicon rituali ai trasgressori dei patti o degli iuridicum, Colonia, 1625); è una «vc. dotta, ordini contenuti nell’atto. lat. sacramentu(m), che in lat. classico signi- 1931 Vincenzo Arangio Ruiz, Corso ficava ‘deposito giudiziario, giuramento di di storia del diritto romano, Torino, Stolfi, fedeltà’ e nel lat. eccl. assume il significato di 1931, p. 80: ‘giuramento’ (da sacrare ‘consacrare’, deriv. considerano perciò come di sacer, genit. sacri, ‘sacro’)» (DELI2). sanctio quella parte della legge che stabilisce le conseguenze dell’ina- (R) (S) sacratae leges (leges dempimento della norma primaria sacratae) loc. sost. f. pl. Dir. rom. contenuta in essa 1999 GRADIT (sen- Nella Roma repubblicana, leggi ema- za data) 2011 Scritti scelti di diritto roma- nate per tutelare la plebe e i suoi ma- no, a cura di Carlo Augusto Cannata, vol. I, Torino, Giappichelli, 2011, p. 239: dipende gistrati. da quel che conosciamo in generale 1842 Francesco Foramiti, Enciclopedia legale ovvero lessico ragionato, vol. III, Ve- di tali clausole, e così è pure per la nezia, Antonelli, 1842, p. 238: I Romani sanctio. chiamavano leges sacratae, dice Gro- = Accezione lat. mod. del lat. classico sanctio ‘sanzione’ (OLD e LTL) registrata in zio, le leggi, all’osservanza delle qua- opere lat. giuridiche dalla fine del XVI sec. li il popolo romano erasi egli stesso (Praxis civilis, 1591). astretto colla religione del giuramento 1931 Vincenzo Arangio Ruiz, Corso di sto- (e) (R) (S) satisdatio sost. f. inv. ria del diritto romano, Torino, Stolfi, 1931, p. Dir. rom. Stipulatio accompagnata da 39: si afferma che il nome delle leges garanzia personale, in modo tale che sacratae si riconnette alla sanzione il creditore sia in condizione di riva- che in esse veniva stabilita, che cioè il lersi contro il debitore o contro i ga- trasgressore e il suo patrimonio fosse- ranti. ro sacri agli dei 1999 GRADIT (senza 1809 Codice civile di Napoleone il data) 2011 Federico Bellini, Responsa- Grande col confronto delle leggi romane, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 82

tomo I, Milano, Sonzogno, 1809, p. 243: [1888 Giuseppe Carle, Le origini del di- Anche questa cauzione doveva essere ritto romano, Torino, Fratelli Bocca, 1888, p. prestata per mezzo di fidejussori, del 297: verrebbe a dare a queste parole: che persuadono i testi, i quali usano secundum legem publicam] 1979 la parola satisdatio 1947 Enzo Nar- Antonio Giangrande, Le Marche e le sue cit- di, Studi sulla ritenzione in diritto romano, tà, Ascoli Piceno, 1979, p. 52: Sono am- vol. II, Torino, Giuffrè, 1947, p. 55: onde messe ovviamente solo consuetudini in mancanza della satisdatio l’azione secundum legem 1999 GRADIT (sen- ven denegata 1999 GRADIT (senza za data) 2007 Daniele Balducci, Il bi- data). lancio d’esercizio, Milano, FAG, 2007, p. 98: = Accezione lat. mediev. (DC) del lat. usi secundum legem nelle aree della tardo satisdatio, deriv. di satisdāre ‘offri- contabilità e del bilancio già discipli- re garanzia’, comp. di satis ‘abbastanza’ e dāre ‘dare’ (OLD e LTL), presente in opere nate da disposizioni normative di tipo lat. giuridiche dalla fine del XVI sec.; - trat generale o di dettaglio. tasi di un «tipo di stipulatio praetoria, cioè = Loc. lat. mod. ‘secondo la legge’, di quella promessa solenne che il cittadino attestata in tale accezione in opere lat. e ingl. di romano poteva esser costretto a fare davan- argomento giuridico dalla prima metà del XVII ti al tribunale del magistrato o per rafforzare sec. (Historia Quadripartita, Bergamo 1617). un’obbligazione giuridica preesistente o per creare un’obbligazione nuova a difesa di un (R) (S) septima manus loc. sost. interesse non altrimenti tutelato» (EI). f. inv. Dir. canon. Istituto relativo allo scioglimento del matrimonio per mo- (R) (S) secundum ius loc. avv. tivi d’impotenza, che prevede il giu- Dir. In modo conforme al diritto. ramento dei due coniugi di non averlo 1906 Ageo Arcangeli, Gli istituti del diritto commerciale, Milano, Vallardi, 1906, consumato e la conferma da parte di p. 51: si debbono applicare le norme parenti o vicini, che prestano giura- regolatrici del concorso secundum mento a loro volta. ius 1970 Popolo e stato in Italia, a cura 1839 Tommaso Michele Vincenzo Sal- della Deputazione subalpina di storia patria, zano, Lezioni di Diritto Canonico pubblico Torino, 1970, p. 297: la giustizia venga e privato considerato in sé stesso e secondo amministrata secundum ius 1999 l’attual polizia del Regno delle due Sicilie, GRADIT (senza data) 2011 Francesco vol. IV, Napoli, Giordano, 1839, p. 48: così Paolo Luiso, Diritto processuale civile, To- la stessa loro testimonianza, secondo rino, Giuffrè, 2011, p. 211: E può opporsi il numero dei testimoni, fu detta ter- al trattamento, anche se effettuato se- tia, quinta, septima manus 1930 cundum ius. In «La Civiltà Cattolica», LXXXI (1930), p. = Loc. lat. mod., propr. ‘secondo il 256: A p. 104, ci voleva la menzione diritto’, registrata in opere lat. giuridiche dalla espressa della septima manus 1999 seconda metà del XVI sec. (De arbitrariis iudicum quaestionibus, Francoforte 1576). GRADIT (senza data). = Loc. lat. mod., propr. ‘settima mano (dei parenti o dei vicini)’, attestata in testi (R) (S) secundum legem loc. avv. lat. giuridici dalla seconda metà del XVI Dir. Secondo quanto è prescritto dalla sec. (Institutiones ad christianam theologia, legge. Venezia 1584). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 83

(e) (R) (S) solutio sost. m. inv. Dir. za data) 2011 Antonio Catricalà, L’esame rom. Adempimento di un’obbligazio- di diritto civile, Santarcangelo di Romagna, ne. Maggioli, 2011, p. 123: In alcune ipotesi, 1909 In «Memorie della Reale Accade- infatti, il contratto viene meno, ma si mia delle Scienze dell’Istituto di Bologna», determina l’effetto tipico della solu- 1909, p. 111 (GRL, da cui non si ricavano in- ti retentio, già conosciuto nel diritto dicazioni più precise): L’estinzione delle romano. obbligazioni e la solutio 1964 In = Loc. lat. mod., propr. ‘ritenzione del «Ivra», XV (1964), p. 388: A questo pro- pagato’, registrata in testi lat. giuridici dalla posito ritengo opportuno di svolgere prima metà del XVII sec. (Observationes alcune considerazioni sulla proble- Iurisdictionales, Napoli 1632). matica che sorgeva, per i giuristi ro- (E) solve et repete loc. sost. m. mani, dalla necessità di inquadrare le più svariate circostanze nel binomio inv. Dir. Clausola secondo la quale il soggetto che apparentemente risul- solutio–satisfactio 1999 GRADIT ta debitore non può far valere le sue (senza data) 2011 Biagio Grasso, De- legazione, espromissione e accollo, Milano, ragioni in sede giudiziaria, se prima Giuffrè, 2011, p. 47: riguardo alla giu- non paga all’apparente creditore. stificazione causale di tale solutio ed [1850 Federico Voltolina, Manuale del- alla necessità di distinguere su tale la legge universale, Venezia, Merlo, 1850, p. base il pagamento del delegato. 61: sotto un tale pretesto non possono = Accezione lat. mod. del lat. classico esimersi dal pagamento dell’ammon- solutio, deriv. di solvĕre ‘sciogliere’ (OLD e tare della cambiale, giusta il principio LTL), presente in opere lat. giuridiche alme- solve et repete] 1905 Alfredo Panzini no dalla prima metà del XVII sec. (Tractatus (GDLI) 1955 In «Repertorio generale an- de commerciis et Cambio, Colonia 1620). nuale della Giurisprudenza italiana», LXXII (1955), p. 1957: pertanto non le è appli- (R) (S) soluti retentio loc. sost. cabile il precetto del solve et repete f. inv. Dir. Eccezione che il credito- 1999 GRADIT (senza data) 2011 Fran- re può opporre al debitore che abbia cesco Ruscello, Istituzioni di diritto privato, adempiuto spontaneamente all’obbli- Milano, Giuffrè, 2011, p. 194: possono gazione, nei casi in cui la legge non convenire di adempiere comunque la gli conceda l’azione per ottenere l’a- prestazione e chiedere la restituzio- dempimento stesso. ne di quanto eventualmente prestato 1854 Georg Friedrich Puchta, Corso delle istituzioni, trad. it. di A. Turchiarulo, soltanto in un secondo momento (c.d. vol. II, Napoli, Diogene, 1854, p. 223: Così clausola solve et repete). = Loc. lat. mod., propr. ‘paga e appellati’, ogni obbligazione ha l’effetto della imp. di solvĕre ‘pagare’ e repetĕre ‘appellarsi’, soluti retentio, ma non ogni soluti re- attestata in testi lat. giuridici della metà del tentio si fonda sopra una obbligazione XVII sec. (Disputatio Inauguralis Juridica, 1958 Enciclopedia del diritto, vol. XIX, Mi- Norimberga 1649). lano, Giuffrè, 1958, p. 56: l’ordinamento presta il riconoscimento indiretto del- (E) statu quo loc. sost. m. inv. Dir. la soluti retentio 1999 GRADIT (sen- Status quo. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 84

[1716 In «Avisi italiani, ordinarii e 1828 Luigi Toccagni (GDLI) 1902 straordinarii», XXXIII (1716), p. 124: Con In «Nuova Antologia», CLXXXI (1902), p. questo Accrescimento non si prende- 746: in nessuno dei due punti lo sta- ranno in verun modo nel Servizio de- tus quo verrà alterato a nostro danno gli Uffiziali già ridotti, e molto men 1933 Roberto Michels, Studi sulla democra- ancora delli nuovi, ma la Generalità zia e sull’autorità, Firenze, La Nuova Italia, resterà in Statu quo] 1805 (GRA- 1933, p. 89: Perchè il conservatorismo DIT, senza fonte) 1836 Agostino Reale, non si astiene allo status quo che fino Istituzioni del diritto civile Austriaco, Pavia, a quando lo Stato e le condizioni so- Bizzoni, 1836, p. 57: L’intervento delle ciali corrispondono ai suoi interessi e autorità politiche deve limitarsi ad alle sue condizioni 1999 GRADIT impedire i disordini, e a mantenere (senza data) 2012 Domenico De Simone, le cose nello statu quo av. 1869 Dove va l’economia, Roma, E.S.S., 2012, p. Paolina Leopardi (GDLI) 1925 Save- 76: E le élite al comando, consapevo- rio Cilibrizzi, Storia parlamentare politica li di ciò, cercherebbero di rinviare la e diplomatica, vol. II, Firenze, Società Edi- resa dei conti finale “congelando” (in trice Dante Alighieri, 1925, p. 322: anche termini di gestione dello status quo), all’accettazione della clausola di ga- la fase finale ranzia dello statu quo sia nel Medi- 2. loc. sost. m. inv. Dir. Nel diritto terraneo che nei Balcani 2014 Se- privato, situazione giuridica che esi- bastiano Mangano, Sulla retta via. Un Testi- steva prima del verificarsi di un deter- mone “Scomodo”, Acireale, Parusia, 2014, minato evento p. 130: Con un tal sublime nome, han- 1878 In «Rivista repubblicana», I no creato uno statu quo di costante (1878), p. 326: Però è tratto a riflettere coercizione. se non sarebbe meglio per noi lo sta- = Loc. lat. mod., propr. ‘nello stato in tus quo prima del Congresso di Berli- cui’, registrata in opere lat. e it. giuridiche dalla prima metà del XVIII sec.; è una no 1946 Gioacchino Volpe, Italia moder- «loc. del latino diplomatico (propr. ‘nello na: 1815–1898, Firenze, Sansoni, 1946, p. stato in cui’), coniata in Inghilterra (in statu 134: per mantenere questo status quo, quo prius: 1602). Cfr. Panz. Diz. (1942): il Governo italiano rispose ad inizia- “Statu quo. Lat. nello stato in cui: cioè tive francesi 1999 GRADIT (senza nelle condizioni in cui sono (o erano) le data) Roberto Sciarrone, Strategie cose: loc. usata specialmente nel linguaggio 2013 diplomatico, secondo l’esempio ingl.: militari franco–tedesche a confronto: 1905– ‘conservare lo statu quo; i fautori dello statu 1913, Roma, Nuova Cultura, 2013, p. 165: Il quo’ (Alcuni vorrebbero che si dicesse status sistema di alleanze tra cinque potenze 2 quo)”» (DELI ). Cfr. anche appena sotto la (Germania, Francia, Austria–Unghe- nota etimologica alla voce status quo. ria, Russia, Italia), era volto a garan- (E) status quo loc. sost. m. inv. tire, con il placet dell’Inghilterra, il Dir. Nella terminologia giuridico di- mantenimento dello status quo. = Loc. lat. mod., propr. ‘lo stato in cui’, plomatica, condizione di fatto che registrata in opere giuridiche lat. dalla prima sussiste nel momento in cui l’espres- metà del XVIII sec. (in ingl. almeno dal 1833: sione viene adoperata. OED), apparentemente forma nominativale www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 85

della loc. statu quo (cfr. appena sopra la nota sposizione testamentaria che, stricto etimologica alla voce). iure, sarebbe nulla 1999 GRADIT (senza data) 2011 Il diritto di famiglia (e) (R) (S) stipulatio sost. f. inv., nella dottrina e nella giurisprudenza, a cura Dir. rom. Contratto verbale fra uno di Gabriella Autorino Stanzione, Torino, stipulante e un promittente, talvolta Giappichelli, 2011, p. 303: Restano tutta- accompagnato da garanzia personale, via aperti alcuni problemi non meno in base alla quale il creditore può ri- rilevanti, quali quelli che investono i valersi anche sui garanti. caratteri che deve presentare la fami- 1854 Georg Friedrich Puchta, Corso glia di fatto, o se possa parlarsi stricto delle istituzioni, trad. it. di A. Turchiarulo, iure di rilevanza giuridica. vol. II, Napoli, Diogene, 1854, p. 234: Po- = Loc. lat. mod., propr. ‘a stretti termini trebbesi considerare il detto ordina- di legge’, attestata in opere lat. di argomento mento come una semplice conferma storico e giuridico dalla fine del XVI sec. (De del principio, che per la stipulatio non iure emphyteutico, Colonia 1575). sieno necessarie speciali e solenni parole 1953 Franca La Rosa, I peculii (R) sub condicione loc. avv. Dir., speciali in diritto romano, Milano, Giuffrè, Dir. canon. Con riserva, a determinate 1953, p. 134: dopo aver affermato la va- condizioni. lidità della stipulatio contratta 1999 1606 Giovanni Battista Costanzo, Avver- GRADIT (senza data) 2012 Gisella Bas- timenti per l’ufficio del rettore curato, Roma, sanelli Sommariva, Lezioni di diritto privato Facciotto, 1606, p. 326: onde o non s’hab- romano, Santarcangelo di Romagna, Maggio- bia da battezare, o pure a battezarsi sub li, 2012, p. 200: allude a tutti i requisiti condicione 1885 Guglielmo Massaia formali per la validità della stipulatio. (GDLI, s.v. sub conditione) 1888 In «Il Fi- = Accezione lat. mediev. (DC) del lat. classico stipulatio, deriv. di stipulāri ‘richie- langieri», XII (1888), p. 344: l’erede abbia dere un impegno’ (OLD e LTL), presente in legato ad altri la cosa legata ad alcuno opere lat. giuridiche e storiche dalla fine del sub condicione 1920 Gianfranco Pac- XVI sec. (In quatuor institutionum imperia- chioni, Corso di diritto romano, Torino, Unio- lium Iustiniani libros, 1592). ne tipografico–editrice, 1920, p. 258: non può pertanto disporne in modo tale (R) (S) stricto iure loc. avv. Dir. che venga necessariamente a ledere In piena conformità alla norma del di- la legittima aspettativa dell’acquirente ritto, a stretti termini di legge. sub condicione 1999 GRADIT (senza 1852 Giuseppe Miraglia, Le leggi civili data) Luigi Tramontano, Codice di per lo Regno delle Due Sicilie, vol. II, Na- 2014 procedura penale spiegato, Piacenza, CELT, poli, Ancora, 1852, p. 372: gl’interessi 2014, p. 1966: La disposizione in esame cessano di decorrere dal giorno del delinea i caratteri della condanna sub deposito; poiché stricto iure dovreb- condicione che il giudice è legittimato bero cessare dal giorno delle offerte, a pronunciare. essendo da quel giorno il creditore in = Loc. lat. mod., propr. ‘sotto condizione’, mora di ricevere 1939 In «Rivista di presente in opere lat. giuridiche e storiche diritto civile», XXXI (1939), p. 230: Deve dalla fine del XVI sec. (De ratione ordinis a cioè trattarsi di una donazione o di- iureconsulto, Lione 1580). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 86

(R) (S) sui iuris loc. agg. inv. Dir. Codice Civile», IV (1953), p. 301: l’obbli- rom. Di persona, che gode dei pieni go di restituire il tantundem con la diritti civili, in quanto non sottoposto facoltà del debitore di liberarsi mercè alla patria potestà di altri. riconsegna di cose diverse da quel- 1634 Camillo Baldi, Delle considerazio- le consegnate 1999 GRADIT (senza ni & dubitazioni sopra la materia delle men- data) 2011 Bruno De Filippis, Il diritto tite & offese di parole, Venezia, Stamp. Fon- di famiglia, Padova, CEDAM, 2011, p. 293: tana, 1634, p. 219: Non pareva si potesse Il coniuge che ha agito senza consen- far pace col muto, perché non era sui so è tenuto a recuperare il bene o ad Ludovico Antonio Murato- iuris 1751 inserire nella comunione, nel caso si ri, Dissertazioni sopra le antichità italiane, tratti di oggetti fungibili, il tantundem vol. I, Milano, Pasquali, 1751, p. 126: Que- sto diritto del Sovrano non toglie, che eiusdem generis. = Accezione lat. mediev. (DC) del lat. l’Uomo Libero sia sui iuris 1857 classico tantundem (OLD e LTL), attestata in Vincenzo Marcadè, Corso elementare di di- tale accezione in opere lat. giuridiche dalla ritto civile francese, vol. I, Napoli, Stamperia prima metà del XVIII sec. (Constitutiones et Nobile–Guerrero, 1857, p. 60: si tratta o ordinationes, Palermo 1741). di far entrare un figlio nella famiglia di un altro capo, o di render lo stes- (e) (R) (S) terminus ad quem loc. so capo di famiglia, sui iuris 1956 In «Studia et documenta historiae et iuris», sost. m. inv. Dir. Terminus ante quem. XXII (1956), p. 138: i figli allorchè il pa- 1826 Victor Alexis Désiré, Giornale del- ter cade in potere dei nemici diven- le udienze della corte di cassazione e delle corti reali, trad. it. anonima, vol. I, Napoli, gano subito sui iuris 1999 GRADIT Stamperia Palma, 1826, p. 90: molto meno (senza data) 2011 Massimo Brutti, Il di- ritto privato nell’antica Roma, Torino, Giap- si violerebbe alcuna legge giudicando pichelli, 2011, p. 384: Simultaneamente, egualmente in quanto al terminus ad se esistono, vengono chiamati i nipoti quem 1865 Charles Bonaventure Ma- o i pronipoti, i cui ascendenti siano rie Toullier, Il diritto civile francese, trad. it. anonima, vol. VII, Napoli, Starita, 1865, p. morti e che quindi diventino sui iuris 33: è un far intendere ben chiaramente con la morte del pater. = Loc. lat. mod., propr. ‘di proprio che si deve computar il giorno della diritto’, registrata almeno dalla prima metà scadenza del termine, il terminus ad del XVII sec. in opere giuridiche e storiche quem 1954 In «Rivista storica italiana», lat. (Statuta Inclytae Civitatis, Trieste 1625) LXVI (1954), p. 442: inizio la discussio- e ingl. (OED). ne del terminus ad quem dei Discorsi con un’analisi dei due passi dei libri (e) tantundem sost. m. inv. (GRA- 1999 GRADIT (senza data) 2013 Rober- DIT: agg. inv.) Dir. Che equivale. to Ubbidiente, L’officina del poeta, Berlino, Lione Pascoli (GDLI) In 1741 1866 Frank & Timme, 2013, p. 223: un altrettan- «Gazzetta dei Tribunali», XVIII (1866), p. to ben determinato terminus ad quem. 351: Si aggiunge che il mutuo di con- = Loc. lat. mod., propr. ‘termine verso il sumazione per propria natura obbliga quale’, registrata nell’accezione prettamente a restituire non la stessa specie, ma giuridica in opere lat. almeno dalla prima tantundem 1953 In «Commentario del metà del XIX sec. e già presente dalla metà www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 87

del XVI sec. in opere ingl. di argomento Edizioni di Storia e Letteratura, 1950, p. 64: Il storico (OED). suo terminus a quo è l’agosto 1589 in cui morì Enrico III di Francia 1999 (R) (S) terminus ante quem loc. GRADIT (senza data) 2013 Roberto Ub- sost. m. inv. Dir. Indica la data, il ter- bidiente, L’Officina del poeta, Berlino, Frank mine finale, il limite cronologico del & Timme, 2013, p. 223: la successione dei determinarsi di un evento o del decor- Capitoli è fornita da quella cronologi- rere di un effetto giuridico. camente lineare dei suoi mesi, con un 1871 In «Rivista sicula», VI (1871), p. preciso terminus a quo. 278: Questo sarebbe il terminus ante = Loc. lat. mod., ‘termine dal quale’, quem 1950 Giovanni Soranzo, Avviamenti attestabile nell’accezione prettamente agli studi storici, Milano, Marzorati, 1950, p. giuridica in opere lat. almeno dalla prima 125: il termine di qua dal quale essa metà del XIX sec. La loc. è già presente in doveva esser composta (terminus opere ingl. di argomento storico dalla metà del XVI secolo (OED). ante quem) 1999 GRADIT (senza data) 2016 Aldo Schiavone–Francesco Amarel- li–Fabio Botta, Storia giuridica di Roma, (R) (S) terminus post quem loc. Torino, Giappichelli, 2016, p. 240: fornisce sost. m. inv. Dir. Indica la data, il ter- senza dubbio un terminus ante quem. mine cronologico iniziale del deter- = Loc. lat. mod. ‘termine prima del quale’, minarsi di un evento o del decorrere presente nell’accezione specificamente di un effetto giuridico. giuridica in opere lat. dalla seconda metà del 1871 In «Rivista sicula», VI (1871), p. XVIII sec. (Jus naturae, Francoforte 1766) 278: il terminus post quem si potrà ot- e in opere ingl. dalla seconda metà del XIX sec. (OED). tenere quando si troveranno atti più antichi suggellati con la stessa matri- (R) (S) terminus a quo loc. sost. ce 1957 Francesco Giancotti, Cronologia dei “Dialoghi” di Seneca, Napoli, Loescher, m. inv. Dir. Terminus post quem. 1957, p. 310: ma anche il terminus post 1826 Victor Alexis Désiré, Giornale delle udienze della corte di cassazione e delle corti quem per la composizione del De reali, trad. it. anonima, vol. I, Napoli, Stampe- vita beata 1999 GRADIT (senza data) ria Palma, 1826, p. 90: Ma se nelle materie 2012 Claudio Canonici–Giuseppe Monsa- regolate dal dritto comune vi è dubbio grati, Carlo Maggiorani: Politica e medicina se il terminus a quo sia eccettuato dai nel Risorgimento, Roma, Gangemi, 2012, p. termini di cui costituisce il principio, 66: Il riferimento consente di fornire il è certo che il terminus ad quem vi sia terminus post quem della conoscenza tra Belli e Maggiorani e comunque di- compreso 1865 Charles Bonaventure Marie Toullier, Il diritto civile francese, trad. mostra che la frequentazione fra i due it. anonima, vol. VII, Napoli, Starita, 1865, p. fosse già allora intensa e amichevole. 33: Dopo Dumoulin, l’usanza di non = Loc. lat. mod., propr. ‘termine dopo il comprendere nel termine il giorno da quale’, registrata nell’accezione prettamente giuridica in opere lat. almeno dalla prima cui esso comincia, ossia il terminus a metà del XIX sec. (Exposition, Doctrinal quo, è stato sempre risguardato come and Philological [...], Edimburgo 1834) e in un punto incontrastabile 1950 Nico- opere ingl. di argomento giuridico almeno la D’Agostino, Christopher Marlowe, Roma, dalla prima metà del XIX secolo (OED). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 88

(e) (R) (S) traditio sost. f. inv. Dir. sottoscritto un Ultimatum, e spedi- rom. Il modo più antico di trasmissio- to immediatamente a Costantinopo- ne della proprietà, consistente nella li av. 1928 Italo Svevo (GDLI) 1978 pura e semplice consegna della cosa Luciana Frassati, Un uomo, un giornale. Al- dall’alienante all’acquirente. fredo Frassati, vol. II, pt. II, Roma, Edd. di Storia e Letteratura, 1978, p. 364: Non che 1887 In «Archivio giuridico», XXXVIII io credessi la soluzione di essa aves- (1887), p. 327: Il caso è questo: Tizio erede vero credendo Caio suo coere- se di per sé stessa virtù di risolvere de gli fa la traditio di metà delle cose il problema della vita germanica nei suoi rapporti con l’Ultimatum 2001 ereditarie 1957 Biondo Biondi, Il dirit- Marco Jačov, L’Europa tra conquiste ottoma- to romano, Bologna, Cappelli, 1957, p. 399: ne e leghe sante, Roma, BAV, 2001, p. 131: In qualche caso si verifica addirittura il Piccolomini gli mandò l’ultimatum trasferimento della proprietà senza al- di tornare dal Montenegro entro sette cuna traditio, ma per semplice volon- giorni e di riconoscere soltanto il do- tà 1999 GRADIT (senza data) 2012 minio dell’imperatore Leopoldo I. Gisella Bassanelli Sommariva, Lezioni di = Voce lat. mod., deriv. del lat. classico diritto privato romano, Santarcangelo di Ro- ultimus ‘ultimo’, ‘estremo’, attestata in fr. magna, Maggioli, 2012, p. 114: La traditio e in ingl. dalla prima metà del XVIII sec. è un semplice gesto (consegna accet- (TLF, OED); trattasi di una «vc. dotta, che tata) inequivoco per quanto riguarda la diplomazia occidentale ha tratto nel sec. il passaggio fisico della cosa da un XVII dal lat. ultimare nell. accez. assunta nel lat. eccl. di ‘arrivare alla fine’. Attestato in soggetto all’altro. Inghilterra nel 1731, e in Francia nel 1740, si = Accezione lat. mediev. (DC) del lat. è da qui propagato in tutta Europa assieme al classico traditio ‘consegna’ (OLD e LTL), tardo deriv., cfr. ultimatif (dal 1923), anche se attestata in opere lat. di argomento giuridico la precoce testimonianza del Megalotti parla dalla fine del XVI sec. (Methodica iuris utri- piuttosto a favore di una diffusione del lat. usque traditio, Lione 1592). diplomatico» (DELI2).

ultimatum sost. m. inv. Dir. Nel (e) (R) (S) usureceptio sost. f. inv. diritto internazionale, atto giuridico Dir. rom. Ipotesi di usucapione che con il quale uno stato fa conoscere avviene senza una giusta causa e buo- a un altro le proposte e le condizioni na fede. irrevocabili circa una data questione, 1839 Friedrich Carl Von Savigny, Il di- minacciando di ricorrere alla forza o ritto del possesso, trad. it. di Pietro Conticini, di rompere le trattative nel caso in cui Firenze, Pezzati, 1839, p. 67: In secondo le richieste non siano accolte entro un luogo poteva quella regola trovare determinato termine di tempo. applicazione anche nella usurecep- 1674 Lorenzo Magalotti (DELI2) tio 1854 Georg Friedrich Puchta, Corso 1775 In «Gazzetta Universale», II (1775), delle istituzioni, trad. it. di A. Turchiarulo, p. 197: una quantità d’altri affari ha vol. II, Napoli, Diogene, 1854, p. 138: Una sospeso finora l’importante ultima- tale usureceptio non manca d’un ti- tum riguardo ai Dissidenti 1829 tolo, quando avviene nel caso, in cui Erasmo Pistolesi, Storia d’Europa, vol. XV, avrebbesi potuto chiedere la remanci- Roma, Boulzali, 1829, p. 164: Fu di fatti patio 1918 Gian Pietro Chironi, Trattato www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 89

dei privilegi, delle ipoteche e del pegno, vol. giuridico dalla seconda metà del XVI sec. I, Milano, Bocca, 1918, p. 36: il mutamen- (Praxis notabilium, Venezia 1660). to comincia con la usureceptio, au- torizzante il debitore a usucapire col (R) (S) vacatio legis loc. sost. f. possesso annuale la cosa data in fidu- inv. Dir. Periodo, generalmente di cia 1999 GRADIT (senza data) 2001 quindici giorni, che intercorre tra la Carlo Augusto Cannata, Corso di istituzioni pubblicazione di una legge e la sua di diritto romano, Torino, Giappichelli, 2001, effettiva entrata in vigore. p. 319: al fiduciante, che venga a pos- 1850 Anton Haimberger, Il diritto roma- sedere la cosa fiduciata, spetta una no privato e puro, trad. it. di Casimiro Bosio, speciale usucapione detta usurecep- Napoli, Tip. Nobile, 1850, p. 24: L’effica- tio. cia della legge comincia immediata- = Accezione lat. mod. del lat. tardo usure- mente dopo la sua promulgazione, ceptio, comp. di usus ‘uso’ e receptio, –onis a meno che il legislatore stesso non ‘ricezione’ (OLD e LTL), attestata in opere abbia dichiarato che non debba esse- giuridiche it. almeno dalla prima metà del re operativa se non che da un termi- XIX sec. ne più remoto (vacatio legis) 1935 Silvio Lessona, Corso di istituzioni di diritto (e) (R) (S) vacatio sost. f. inv. Dir. pubblico, Firenze, Ed. Poligrafica Universita- Cessazione, sospensione. ria, 1935, p. 120: Il periodo di tempo che 1854 Georg Friedrich Puchta, Corso del- intercorre fra la pubblicazione e la le istituzioni, trad. it. di A. Turchiarulo, vol. II, effettiva vigenza della legge si desi- Napoli, Diogene, 1854, p. 161: Nell’anno gna col nome di vacatio legis 1999 760 era già decorsa la vacatio, e non- GRADIT (senza data) 2013 Giovanni dimeno videsi obbligato a concederne Iorio, Prime pagine di diritto privato, Tori- una seconda di due anni 1917 In no, Giappichelli, 2013, p. 75: Il quadro va «Rivista di diritto internazionale», XI (1917), completato, aggiungendo che le leggi p. 34 (GRL, senza indicazione del fasc.): Si regionali sono pubblicate nel Bollet- avrebbe dunque, colla ratifica durante tino Ufficiale della Regione (B.U.R.) la vacatio, la prova che il legislatore ed entrano in vigore successivamente volle quest’ultima abbreviata, modifi- alla vacatio legis. cando il diritto interno, allo scopo di = Loc. lat. mod., propr. ‘cessazione, identificare in special modo il termi- sospensione della legge’, attestata in opere ne a quo dell’impegno e dell’adem- lat. di argomento giuridico dalla seconda pimento 1999 GRADIT (senza data) metà del XVII sec. (Dictionarium Bilingue, Avenches 1680). 2012 Elementi di diritto per le professioni sanitarie, Bologna, Esculapio, 2012, p. 64: Pubblicata la legge sulla Gazzetta uf- (e) (S) vulnus sost. m. inv. Dir. Le- ficiale e decorso il termine di vacatio sione di un diritto. sorge la presunzione assoluta che tutti [1952 In «Filosofia», III (1952), p. 573: i suoi destinatari la conoscano per cui la mortalità è un vulnus nella umana sono tenuti comunque ad osservarla. natura, lesa dal peccato, e questo vul- = Accezione lat. mediev. (DC) del lat. nus ha ragion di pena] 1968 In «Atti classico vacatio ‘esenzione, esonero’ (OLD parlamentari. Resoconti delle discussioni», e LTL), presente in opere lat. di argomento XIX (1968), p. 17318: È evidente che la www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 90

nostra legislazione matrimoniale in usata per rendere palese l’ipoteca gra- questi 100 anni non ha conosciuto un vante su un fondo. vulnus, se non per motivi razziali e in 1904 In «Archivio storico italiano», un momento molto triste della nostra XXXIV (1904), p. 57: la wifa era il se- storia, inferto al principio della indis- gno con cui si poneva sotto la prote- solubilità del matrimonio 1999a Gio- zione della legge quel terreno 1972 vambattista Fatelli, Il desiderio della legge, C. Tagliavini, Un nome al giorno: origine Milano, Meltemi, 1999, p. 88: Non sarebbe e storia di nomi di persona italiani, vol. I, infatti lecito liquidare la tracimazio- Bologna, Pàtron Reprint, p. 5: è certo un ne della soggettività con un’invettiva composto, in cui il secondo elemento che la riduca a puro e semplice vulnus è, con ogni verosimiglianza, il ger- 1999b GRADIT (senza data) 2013 Mar- manico wifa 2007 R. Basilisco, Atti co Bona, Manuale per il risarcimento dei dan- del Congresso nazionale di Ar­cheo­logia del ni ai congiunti, Santarcangelo di Romagna, sottosuolo, vol. I, Oxford, John and Erica Maggioli, 2013, p. 211: il vulnus arrecato Hedges, p. 374: Guiffa, nella forma ad alla vittima primaria, tale da fondare guiffas, pare possa riflettere il termi- l’azionabilità di pretese risarcitorie da ne wifa, utilizzato da goti e longo- parte dei suoi congiunti, non è “biolo- bardi. gicocentrico”. = Voce lat. mediev. (DC) di orig. = Accezione lat. mod. del lat. classico vul- longobarda, utilizzato in opere storiche e nus ‘ferita’ (LTL), attestata in tale specifica giuridiche ted. almeno dalla prima metà del accezione in opere ingl. dalla seconda metà XIX sec.; «era, nell’antico diritto germanico, del XIX sec. (ad es. in «The Globe», 1889). il mezzo col quale si rendeva palese l’ipoteca gravante sopra un fondo: e consisteva in un bastone, che si piantava nella terra, portante (R) (S) wifa sost. f. inv. Stor. dir. in cima una manata di paglia, o una tabella Nell’antico diritto germanico, pertica con sopra indicato il vincolo, o altro segno con in cima una manciata di paglia usuale» (EI). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 91

1.3. Grecismi non adattati (let- tale recinto era distinguere il terreno tere A–L), di Mariateresa Ca- sacro dal terreno profano. Il luogo puto1 così delimitato era dai Greci chiama- to abaton, luogo cioè, come indica il Abstract: This article lists, in alphabet- nome, che era proibito calpestare, in- ical order and on historical principles, non– violabile 2004 L’Architettura di Vitruvio integrated loanwords adopted from Greek nella versione di Carlo Amati (1819–1830), (letters A–L), with several scientific contri- Firenze, Alinea, 2004, p. 56: L’Abaton era butions, such as backdatings and enrichment un sito inaccessibile, circondato con of current lexicographic materials. una muraglia, in modo che nessuno poteva prendere visione di ciò che era contenuto all’interno. (R) (S) àbaton sost. m. (pl. aba- = Voce gr., ábaton ‘luogo inaccessibile’, ta o invar.) Ar­cheo­l. Parte del tempio verosimilmente attraverso il lat. (abaton classico accessibile solo ai sacerdoti 1505: GRL) oppure una delle principali (e, più in generale, luogo sacro inac- lingue europee (ted. abaton 1576: GRL; fr. cessibile). abaton 1654: GRL). [1701 Vincenzo Maria Coronelli, Bi- (e) (R) (s) abraxas sost. m. o blioteca universale sacro–profana, antico– moderna […], vol. I, Venezia, Tivani, 1701, (raro) f. inv. Stor. Soprattutto nella p. 186: Abaton è il nome di un edificio Grecia tardo ellenistica, amuleto di inaccessibile fabbricato dal signore di varie tipologie su cui era solitamente Rodi attorno ad un trofeo di Artemisia incisa la parola abraxas, utilizzata per per impedirne la distruzione] 1801 i poteri magici che le venivano attri- buiti. Baldassarre Orsini, Dizionario universale d’architettura e dizionario vitruviano (cfr. 1771 François André A. Pluquet, Dizio- GRL, in cui non è indicato il volume), Peru- nario dell’eresie, degli errori, e degli scismi […] (cfr. GRL, in cui non è indicato il volu- gia, Baduel, 1801, p. 3: L’Abaton era un me), Venezia, presso Gian Francesco Garbo, luogo in cui a nessuno o a pochi era 1771, p. 40: Termine utilizzato in riferi- consentito l’accesso 1819 GRADIT mento alla grande fede avuta in pas- (senza fonte) 1952 In «Istituto Veneto di sato nei talismani. Proprio per questo, Scienze, Lettere ed Arti. Atti: parte genera- gli abraxas, caratterizzati da diversi le e atti ufficiali», CXI (1952), p. 231: Gli simboli, si diffusero dappertutto e antichi recingevano con una chiusura diversi erano anche i favori che ci si un luogo considerato particolarmente aspettava da essi 1822 G. Batista Ver- sacro, o perché vi era caduto un ful- miglioli, Lezioni elementari di ar­cheo­logia mine, o perché vi era sepolto un eroe [...], vol. I, Perugia, Baduel, 1822, p. 260: o per qualsiasi altro motivo. Scopo di fra gli intagli che si dicono Egiziani più per le rappresentanze, che sui rap- 1 Il lemmario del presente contributo è ri- porti dell’Arte, hanno luogo le così cavato dal GRADIT. Nei lemmi sono segnati dette gemme abraxee, e le Abraxas. gli accenti sulle parole sdrucciole e tronche (anche terminanti in consonante; quando Sono tali chiamate pertanto alcune cade su un dittongo, l’accento è segnato sul incisioni in pietre fine, non mai forse primo elemento). in rilievo, le quali contengono talvol- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 92

ta figure enigmatiche di animali, e di (S) adýnaton sost. m. (adúnaton; Numi Egiziani con i di loro simboli, pl. adýnata o invar.) Ret. Specialmen- ed anche con quelli de’ Numi Persia- te nella poesia classica, figura retori- ni, cui va associato un informe miscu- ca che consiste nel subordinare l’av- glio di caratteri greci, ebraici, fenici, verarsi di un fatto a un altro ritenuto siriaci, forse anche copti, e latini assai impossibile. bizzarramente riuniti fra loro 1845 1932 Ernesto Bignami, La poetica di Aristotele e il concetto dell’arte presso gli an- Vocabolario universale della lingua italiana, tichi, Firenze, Le Monnier, 1932, p. 215 (se- 8 voll., Mantova, Negretti, 1845–1856 (LEI) condo Sanzio Balducci, Dizionario di retori- 1864 Enciclopedia ecclesiastica, vol. VIII, ca. Con una appendice sulle lingue antiche Venezia, Tasso, 1864, p. 57 s.v.: Gli - e moderne, Alessandria, Edizioni dell’Orso, xas furono usati nel primo secolo 2011, p. 10 s.v. adynaton): adúnaton 1937 del cristianesimo da certi eretici, che In «Bollettino di filologia classica», XLIV mescolavano le più strane fantasie (1937), pp. 120, 121, 122: [120] Più che ad all’insegnamento della dottrina della una definizione rigorosa dell’adyna- Chiesa 1979 LEI, vol. I, fasc. 1 (1979) ton, l’autore si propone di giungere ad una dimostrazione del suo svilup- s.v.: Abraxas m.: amuleto, talismano, po nei poeti greci e latini da Omero (il laminetta, cilindro o statuetta che padre dell’adynaton, che lo usa sola- sia, in cui è impressa la voce abraxas mente come tema espressivo dell’ira 2005 Graziano Biondi, Basilide: la filosofia di Achille) a Giovenale, cercando i del Dio inesistente, Roma, Manifestolibri, p. rapporti, da un lato, con la lingua e le 150: l’Abraxas venne poi a significare concezioni popolari, dall’altro con la ogni cammeo usato per amuleto. personalità di ciascun poeta. [121] An- (s) 2. Farfalla del genere Abraxas. che Plauto usa l’adynaton più volte, 1875 GRADIT (senza fonte) 1924 come formula, non della lingua lette- In «La parola. Rassegna mensile di confe- raria, ma di quella popolare ed è spes- renze e prolusioni», XVII (1924), p. 37: Le so seguito o preceduto dalla spiega- farfalle ci riserbano altre sorprese. Da zione. Mentre l’adynaton di Lucrezio lungo tempo si conoscono nella far- è un modo proprio dell’espressione falla Abraxas alcune femmine di co- filosofica. Singolare è invece Orazio lor quasi bianco 1961 ca. In «Genus», che rifiuta l’adynaton nei Sermones. XVII–XIX («1961»: GRL, che non specifica [122] Ci sono alcuni proverbi citati a però il n. di vol. esatto), p. 140: Si hanno proposito dell’adynaton di Eschilo per contro, casi di eterozigosi fem- 1955 GRADIT (senza fonte; si tratta vero- minile (tipo delle farfalle Abraxas) similmente di DizEncIt) 1988 Antonio 2007 GRADIT (senza data). Manzo, L’adynaton poetico–retorico e le = Voce gr., abráksas, verosimilmente sue implicazioni dottrinali, Genova, Dipar- attraverso il lat. (abraxas 1657: GRL) oppure timento di archeo­ ­logia, filologia classica e una delle maggiori lingue europee (cfr. ingl. loro tradizioni, 1988, titolo e p. 32: L’ady- abraxas 1738: OED). naton è un procedimento stilistico che vede il suo impiego anche in ambito adúnaton → adýnaton filosofico, caratterizzato dagli -attri www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 93

buti dell’inverosimile e dell’assurdo = Voce gr., aetós ‘aquila’. 2015 Retorica ad Alessandro, Milano, Bompiani, 2015, p. 465: Ci sono tre tipi (R) (S) agorà sost. f. o (raro) m. di iperbole. Una viene espressa nel- inv. (àgora, agora) Stor. Nell’antica la forma della somiglianza, una della Grecia, piazza dove si tenevano le superiorità, l’ultima dell’adynaton, adunanze pubbliche e il mercato o an- come “Tocco il cielo col capo”. In re- che la riunione stessa che vi si teneva. altà, secondo Demetrio, ogni iperbole 1844 Dizionario storico di architettu- è un adynaton. ra [...] di Quatremère de Quincy [...] Prima = Aggettivo gr., adýnaton ‘cosa impossi- traduzione italiana [...], vol. II, Mantova, bile’, utilizzato al neutro nel senso di ‘cosa Negretti, 1844, pp. 126–127: Del mercato impossibile’ già nelle principali lingue euro- o agora presso i Greci – In Grecia, pee (fr. adynaton 1639: GRL; ingl. adynaton 1789: ibid.; sp. adynaton 1798: ibid.; ted. il mercato o l’agora era situato per adynaton 1823: ibid.). lo più [p. 127] nel centro della città [...]. Atene aveva due mercati o agora (R) (S) aetòs sost. m. inv. Ar­cheo­l. principali [...]. L’agora di Megalopoli Frontone dei templi e di altri edifi- era circondato da bei portici, ed orna- ci greci simile a un’aquila con le ali to di tempj e di simulacri [1859 spiegate. Gerolamo Boccardo, Dizionario della econo- 1849 Giovanni Rossi, Florilegio viscon- mia politica e del commercio […], vol. III, teo o sia estratto della principale erudizione Torino, Franco, 1859, p. 270: Nelle città delle opere d’Ennio Quirino Visconti […], vol. III, Milano, Tip. Guglielmini, 1849, p. della Grecia, la piazza del mercato si 194: Aetos preso in senso di fronte- chiamava agorà, situata, per lo più, in spizio o timpano dei templi 1908 luogo centrale] 1850–1860 Giosuè In «Rinnovamento: rivista critica di idee e Carducci (DELI2): àgora 1931 Alfredo di fatti», s.n. (1908), p. 146: Un testo di Panzini (DELI2): agorà 2007 Cirene e Pindaro, nella XIII olimpiade, in ono- la Cirenaica nell’antichità: atti del conve- re di Xenofone di Corinto, vincitore gno internazionale di studi: Roma–Frascati, 18–21 dicembre 1996, Tivoli, Tored, 2007, p. a Olimpia nel 464, nei versi 21–22, 634: Nella seconda metà del VI sec., accenna all’aetos e all’uso corinzio di sormontare i templi di due imma- e quindi come conseguenza della ri- gini d’aquila 1967 GRADIT (senza forma attuata da Demonatte, viene a fonte) 2009 Alessandro Gaeta, Matteo costituirsi nelle sue linee essenziali la Carnilivari e il Medioevo normanno: emble- Grande Agorà con l’erezione dei pri- matici interventi dell’Umanesimo siciliano: mi edifici a carattere pubblico e poli- ipotesi e documenti, Palermo, Qanat, 2009, tico, che dovevano assolvere le nuove p. 16: Ci sono tuttavia, altri elementi funzioni, un tempo concentrate nella che sono ascrivibili all’ambito crono- sola persona del re e quindi nella sua logico di Federico. Uno di questi è il sede. grande aetós, nella sua parte centrale, = Voce gr. agorá ‘assemblea popolare’, occupato da un grandioso altorilievo probabilmente attraverso una delle principali dominato da un personaggio in mae- lingue europee (cfr. sopra l’attestaz. 1844, stà con il capo coronato da una tiara. per il fr., o ingl. agorà 1598: GRL). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 94

(R) (S) àilinos sost. m. inv. Lett. zi, p. 87: ANANTAPODOTON, mancanza di Nell’antica Grecia, ritornello di un responsione, è una varietà di anacoluto. = Voce gr. anantapódoton, neutro sost. particolare canto funebre o propr. di anantapódotos ‘privo di corrispondenza canto funebre. simmetrica’ (cfr. Liddell–Scott). Usato 1777 Giovanni Ranieri Rastrelli, Il cal- in lat. almeno dal Cinquecento, ad es. in vario, poema di Giovanni Ranieri Rastrelli Annotationes Gulielmi Budaei [...] ab Iodoco […], Napoli, Orsino, 1777, p. 172: Presso Badio Ascensio [...] impressae, [Parigi: Fenici, Egizi e Siri erano molto co- SBN], [1520 ca.: SBN], f. 34v. Osservazioni: l’attestazione 1892 fornita muni dei canti flebili, tra i quali Aili- in GRADIT è verosimilmente da identificare nos, e che poi ebbero ancor più corso con Garollo1, nel quale tuttavia è lemmatiz- presso i Greci 1813 Antonio Dragoni, zata la sola forma italianizzata anantapodoto. L’amor filiale ovvero Telesilla ed Eunomo […], Cremona, Feraboli, 1813, p. 121: Pres- (S) andronitis sost. f. inv. Ar­ so i Greci era particolarmente in uso cheo­l. Nell’antica Grecia la parte di una canzone, chiamatasi ailinos, vale casa riservata agli uomini, androcedo. a dire “canto lugubre” 1916 Augusto 1819 Aquilino Bonavilla, Dizionario Rostagni, I Poeti alessandrini, vol. I, Torino, etimologico di tutti i vocaboli usati nelle Bocca, 1916, p. 141: Con il canto che si scienze […], vol. I, Milano, Pirola, 1819, p. era soliti chiamare ailinos piangevano 202: Andronitis è la stessa cosa che la morte di Lino, giovinetto agricol- androne, quella parte della casa, ove tore e cantore colpito dalle frecce di separati dalle donne si trattenevano Apollo 1955 GRADIT (senza fonte; si gli uomini per ricevere i loro amici tratta verosimilmente di DizEncIt) 1989 e le persone che avevano a fare con Lia De Finis, Scena e spettacolo nell’antichi- loro 1850 Stanislao D’Aloe, Diario tà, Firenze, Olschki, 1988, p. 56: Citazioni del soggiorno in Napoli di sua Santità Pio di arie tradizionali sono piuttosto rare: IX, Roma, Tipografia delle Scienze, 1850, p. 173: Parlò della stanzetta, che quasi l’aílinos (Ai. 627), i nómoi threktói in tutte le case è posta accanto l’an- «veloci», trochaîoi o krektoí, «canta- drone, per ricettarvi il custode della ti» (Odys. mainóm. F. 463 Radt). = Voce gr., aílinos ‘canto funebre’. porta (cella ostiarii), e delle stanze, che cingono l’atrio, e nelle quali abi- (R) (S) anantapòdoton sost. m. tavano gli uomini (andronitis) 1989 inv. Ret. Tipo di anacoluto in cui si Fabrizio Pesando, La casa dei Greci, Milano, esprime solo il primo elemento di una Longanesi, 1989, pp. 195–197 e 198: [195] serie correlativa di termini. Vitruvio descrive prima quello che si ritiene sia il quartiere femminile 1703 Vincenzo Coronelli, Biblioteca universale sacro–profana, antico–moder- della casa secondo l’accezione usata na, vol. III, Venezia, Tivani, 1703, col. 467: da Lisia, e poi l’andronitis, l’insieme ANANTAPODOTON, Figura, detta dei quartieri maschili. [197] La descri- Schema, usata da’ Greci, e Latini, ed zione dell’andronitis sembra indica- è quando nell’Oraziona [sic] si lascia re la forte differenza con il quartiere qualche parola 1892(?) GRADIT femminile. [198] Nell’andronitis si 1970 Francesco Della Corte, Avviamento svolgono i banchetti esclusivamen- allo studio delle lettere latine, Genova, Boz- te maschili. Non è infatti proprio del www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 95

loro costume che le mogli prendano = Voce gr., ápeiron ‘infinito’. parte ai conviti 1999 GRADIT (senza L’attestazione 1371 fornita in GRADIT risulta molto incerta: non è suffragabile data) 2012 Luigi Maria Caliò, Asty: stu- tramite GDLI–2004, che non fornisce esempi, di sulla città greca, Roma, Quasar, 2012, p. e il sostantivo non è lemmatizzato in TLIO, 202: Le fonti antiche insistono su una TB, DEI, DELI ed EVLI, né è reperibile in distribuzione stretta delle superfici e OVI o DiVo. delle funzioni e su una rigida divisio- ne degli spazi in aree separate per gli (S) apò koinù loc. agg. inv. uomini (andronitis) e per le donne. Gramm. Nell’ambito della sintas- = Voce gr., andronîtis ‘androceo’, si, detto di costruzione nella quale attraverso una delle principali lingue europee un elemento della proposizione può (fr. andronitis 1602: GRL; ted. andronitis riferirsi grammaticalmente ad altri 1734: GRL). elementi della stessa proposizione; (E) (S) àpeiron sost. m. inv. Filos. anche sost. m. 1967 GRADIT (senza fonte) 1969 Les- Nella filosofia di Anassimandro, il sico universale italiano, vol. I, Roma, Istituto principio, costituito dalla mescolanza della Enciclopedia italiana, 1969, p. 37: apò originaria, eterna e infinita di tutte le koinù [...] Costruzione a. k.: Espres- cose, da cui hanno origine gli elemen- sione desunta dalla terminologia degli ti per progressiva separazione. antichi grammatici greci, e usata per 1371(?) GRADIT (senza fonte) 1847 definire quella costruzione sintattica Vincenzo Gioberti, Il gesuita moderno, tomo nella quale un elemento (preposizio- V, Losanna, Bonamici, 1847, p. 77: essa ne, aggettivo, ecc.) può grammatical- ha molta convenienza col non ente mente riferirsi a due elementi 1993 (noi potremmo dire all’italiana anti- Aldo Rosellini, La parola ritrovata: Foscolo, ca neente) di Platone, coll’apeiron o Leopardi, Manzoni, D’Annunzio e la lingua infinito dei Pitagorici, di Anassiman- francese, Milano, Istituto propaganda libraria, dro e di quasi tutti gli antichi filosofi 1993, p. 32: S’incontra per la prima volta italogreci 1982 Giovanni Reale, Sto- una costruzione ellittica, che il Foscolo ria della filosofia antica: dalle origini a So- impiegherà molto spesso durante il pe- crate, Milano, Vita e Pensiero, 1982, p. 23: riodo inglese. È la famosa costruzione Apeiron significa infinito, illimitato, che i grammatici greci chiamano «apò indefinito, indeterminato, ossia non– koinù» 2006 Cristiano Luciani, Montale, finito nel senso della quantità 2004 Kavafis e la Grecia moderna, Roma, Azimut, GDLI–2004 (senza esempi) 2009 Giovan- 2006, p. 68: Così è costruito l’apò koinù ni Casertano, I Presocratici, Roma, Carocci, nel testo originale («Se procedi t’im- 2009, p. 48: Per il filologo italiano, le batti tu forse», o «forse nel fantasma fonti su Anassimandro, che derivano che ti salva»). quasi tutte dalla dossografia peripate- = Voce gr., apó koinoû propr. ‘in comune’, tica, cioè dalla scuola aristotelica, in- verosimilmente attraverso il lat. mod. (apò koinù 1833: GRL) oppure una delle principali tendendo l’apeiron come “illimitato” lingue europee (ted. apò koinù 1930: GRL; o “infinito”, tradirono l’antica fede sp. apò koinù 1930: GRL; ingl. apò koinù del filosofo. 1964: GRL). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 96

(R) (S) apoxyòmenos sost. m. (pl. = Voce gr. apoksyómenos, verosimilmente apoxyòmenoi o invar.) Arte. Nell’arte attraverso il lat. (apoxyomenos 1555: GRL); greca, atleta rappresentato nell’atto di o una delle maggiori lingue europee (fr. apoxyomenos 1785: GRL). detergersi con lo strigile. 1818 Giambattista Antonio Visconti– (R) (S) aprosdòketon sost. m. inv. Ennio Quirino Visconti, Il Museo Pio Cle- mentino illustrato e descritto da Giambatti- Lett. Nella poesia epigrammatica, sta ed Ennio Quirino Visconti, vol. I, Milano, chiusa inaspettata dal tono solitamen- Bettoni, 1818, p. 79: Apoxyomenos vuol te scherzoso. dire uno che si stropiccia il collo con 1932 In «Il mondo classico», 1932, p. 274 (GRL, che specifica annata e n. di p. ma lo strigile 1914 Ada Maviglia, L’atti- vità artistica di Lisippo, ricostruita su nuova non il fascicolo): La strofa finale non si base, Roma, Loescher, 1914, p. 29: La frase deve intendere come un aprosdoke- di Cicerone, già citata e su cui ritor- ton 1949 In «Studies in Philology», neremo in seguito, fa dire a Lisippo XLVI (1949), p. 3: questo è l’“apro- esser egli l’alunno del Doriforo di sdoketon” 1969 GRADIT (senza fonte) Policleto. Quindi, scoprendo nell’A- 1972 In «Maia», XXIV (1972), p. 339 (cit. poxyomenos il carattere policleteo in Sanzio Balducci, Dizionario di retorica, del viso, a cui si può aggiungere an- Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2011, s.v. che quell’insolcatura della nuca, che, aprosdòcheton) 1991 In «Studi linguistici pure nel cranio brachicefalo di tipo italiani», XVII (1991), p. 59: l’accentua- attico dell’Apoxyomenos, è un ri- to aprosdòketon 1997 Gian Biagio Conte, L’autore nascosto: un’interpretazio- chiamo alla testa del Doriforo 1940 ne del Satyricon, Bologna, il Mulino, 1997, In «Rivista dell’Istituto nazionale d’archeo­ ­ p. 157: L’aprosdoketon è ottenuto con logia e storia dell’arte», VII (1940), p. 131: mezzi puramente verbali; altre volte In campo lisippeo vi è una maggio- è la tecnica del ‘fulmen in clausula’ a re concordanza tra l’apoxyomenos e realizzare l’effetto parodico median- l’eros. L’unica lievissima differenza te la sostituzione di termini polari o sta nel fatto che il tallone della gam- ba fissa è leggermente alzato 1955 comunque contrastanti 2016 Ema- nuela Calura, Metalinguaggi e paradig- GRADIT (senza fonte; si tratta verosimil- mi espressivi nel novecento […], Vignate, mente di DizEncIt) 2004 Sonia Gallico, Vaticano, Roma, Ats Italia Editrice, 2004, p. Lampi di stampa, 2016, p. 63: Maura Del 71: Passato il vestibolo quadrato e la Serra ha esaminato le figure ricorrenti saletta con una splendida tazza mar- nel poeta Dino Campana: anastrofi, morea, si è introdotti nel Gabinetto adnominationes, tmesi anacolutiche dell’apoxyomenos, sala che trae il e chiasmiche, catacresi, anastrofe con nome da una copia romana di origina- aprosdoketon. le greco in bronzo opera di Lisippo: = Voce gr., neutro sostantivato di aprosdóketos, –on ‘inatteso, inaspettato’ (cfr. rappresenta un atleta che dopo aver Liddell–Scott), verosimilmente attraverso il gareggiato si deterge il sudore con lo lat. (aprosdoketon, 1911 nel titolo di un libro: strigile, sorta di rasoio usato nell’an- GRL) o il ted. (das Aprosdoketon, 1898: tichità. GRL). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 97

(S) àpteros agg. inv. Ar­cheo­l. Det- trad. it. di W. Jaeger “Paidea. La formazione to di tempio, attero (privo di colonna- dell’uomo greco”») 2003 Patologie della ti laterali). politica: crisi e critica della democrazia tra Otto e Novecento, Roma, Donzelli, 2003, p. 1955a DizEncIt: Forma usata talora 53: Cos’è un’archè? L’archè è un prin- dagli archeo­ ­logi invece di aptero o at- cipio, in entrambi i sensi del termine: tero, spec. nelle espressioni Nike a., temporale e logico 2004 GDLI–2004 la statua di Athena Nike sull’acropoli (senza esempi). di Atene, modello di un comune tipo = Voce gr. arkhé ‘principio, origine’. scultorio, e tempio apteros 1955b GRADIT (senza fonte; si tratta sicuramente arconte basileus → basileus di DizEncIt). (n) 2. Detto di statua (in particola- (S) aretè sost. f. inv. Filos. Nella re la Nike), senza ali. cultura della Grecia classica, nelle 1839 In «Annali dell’istituto di corri- fasi più arcaiche, valore guerresco, spondenza archeo­ ­logica», XXXIII (1839), poi valore e nobiltà morali, come doti p. 287: Il bastione sul quale è eretto il innate; per estensione, capacità di as- tempio di Nike Apteros, è certamente solvere ai propri compiti. anteriore ai Propilei, perché i soli muri 1936 GRADIT («L. Emery, trad. it. di che si univano alla sua parte nordica, W. Jaeger “Paideia. La formazione dell’uo- dovettero essere abbattuti da Mnesi- mo greco”») 1944 Vincenzo Capparelli, cle 1955 DizEncIt: Forma usata talo- La sapienza di Pitagora, vol. II, Padova, CE- ra dagli archeo­ ­logi invece di aptero o DAM, 1944, p. 248: L’idea centrale della attero, spec. nelle espressioni Nike a., formazione dell’uomo greco è stata la statua di Athena Nike sull’acropoli quella di aretè, la quale ha subito na- di Atene, modello di un comune tipo turalmente un suo processo evoluti- scultorio, e tempio apteros 2013 Al- vo, perché l’aspirazione ad incarnarla cyone, Milano, Mondadori, 2013 (cfr. GRL, ha mutato, a dir così, di obiettivo nei da cui non è ricavabile il n. di p.): Enumera secoli 1986 Enrico Paresce, La giusti- le vittorie dell’Acropoli, tra cui quel- zia nei presocratici, Soveria Mannelli, Rub- la apteros, senza ali (mutilata perché bettino, 1986, p. 31: Nel più antico dei non abbandonasse la città) e due tra le poemi omerici, l’Iliade, è descritto effigiate nelle sculture e decoranti il con cura il concetto greco di aretè, tempietto di Atena–Nike. di quella che viene compiutamente = Voce gr. ápteros ‘senza ali’. La voce fu definita vita guerriera. Appare come introdotta nella terminologia zoologica da il complesso delle doti che rendono Linneo in riferimento agli insetti (DELI). perfetto il tipo del guerriero proprio dell’epica 2015 Alessandro Manzo– (R) archè sost. f. inv. Filos. Prin- Roberto Giacomelli, Nemeton: Guida pratica cipio, origine; ciò che precede, che agli sport del coraggio, Roma, Ed. Mediter- viene prima. ranee, 2015 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile 1828 Marco Aurelio Marchi, Dizio- il n. di p.): Anche chi era aristocratico nario tecnico–etimologico–filologico […], doveva dare prova in ogni occasione vol. I, Milano, Pirola, 1828, p. 89: Archè: di essere agathòs e dimostrare la pro- primato 1936 GRADIT (in «L. Emery, pria aretè. Aretè che riceve una dupli- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 98

ce connotazione: dinamica; in forza 1824 Vito Maria De Grandis, Dizionario della sua contestualizzazione agona- etimologico–scientifico delle voci italiane di le e violenta, sociale; in quanto tale greca origine […], Napoli, Stamperia Fran- presenza deve essere riconosciuta per cese, 1824, p. 60: Aulòs significa pro- priamente flauto e da esso derivano assicurare lo status eroico. = Voce gr. areté ‘virtù’. vari termini; Aulete, perché gareggiò con questo strumento e aulodia, canto (R) (S) asàroton sost. m. (pl. asa- accompagnato da flauti 1829 GRA- rota o invar.) Ar­cheo­l. Arte. Tipo di DIT (senza fonte) 1998 Paola Ceccarelli, mosaico raffigurante un pavimento La pirrica nell’antichità greco romana, Pisa, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, non spazzato con ancora i resti del 1998, p. 181: Per quanto riguarda gli pasto (ideato da Soso di Pergamo nel strumenti musicali con i quali era ese- II sec. a.C.). guita la musica che accompagnava la 1777 Giovanni Ranieri Rastrelli, Il Cal- danza, sulle rappresentazioni di pirri- vario, poema di Giovanni Ranieri Rastrelli, ca che ci sono giunte, è utilizzato qua- Napoli, Orsino, 1777, p. 159: Il greco Soso, si sempre un aulòs, un flauto con due in Pergamo, inventò l’asaroton che si canne divergenti 2000 Daniela Ca- intende come non spazzato [1829 staldo, Il Pantheon musicale […], Ravenna, GRADIT (nella var. ant. asaroto)] 1841 Longo, 2000, p. 58: Ad Atene, fu inven- Francesco di Giorgio Martini, Trattato di ar- tato il doppio aulòs, uno strumento chitettura civile e militare: con dissertazione e note per servire alla storia militare italia- considerato barbaro e quindi bandito na, vol. I, Torino, Tipografia Chirio e Mina, dalla vita ufficiale della polis ateniese 1841, p. 184: Asaroton suona in italia- 2004 GDLI–2004 (senza esempi). no come non scopato, relativamente = Voce gr. aulós ‘flauto’. al pavimento. Oltre altri antichi che (R) (S) bàrbiton sost. m. inv. Mus. ne fanno menzione, è citato anche da Barbito. Plinio 1993 Manuela Farneti, Glossario L’Opere d’Orazio poeta lirico tecnico–storico del mosaico: con una breve 1669 commentate da Giovanni Fabrini da Fighine storia del mosaico, Ravenna, Longo, 1993, in lingua volgare tosca [...], Venezia, Brigna, p. 131: Asaroton è propriamente un 1669, p. 10: Barbiton è proprio una lira pavimento non spazzato, un mosaico maggiore dell’organo simile alla ce- pavimentale usato specialmente nella tra. I Greci dicono che ne fu inventore decorazione dei triclini. Il tassellato Apollo 1829 GRADIT (senza fonte) rappresenta infatti il pavimento di una 1872 Americo Barberi – Giovan Battista sala da pranzo su cui giacciono i resti Beretta, Dizionario artistico–scientifico–sto- di un banchetto. rico–tecnologico–musicale […], vol. I, Mila- = Voce gr. asárotos, –on ‘non spazzato’, no, Pirola, 1872, p. 124: Barbiton è uno forse attraverso una delle principali lingue strumento musicale degli antichi gre- europee (fr. asaroton 1765: GRL). ci, a corde tese, sonabili pizzicandole con le dita e il plettro 2000 Ales- (R) aulòs sost. m. inv. Mus. sandro Perosa, Studi di filologia umanistica, Nell’antica Grecia, flauto con due vol. II, Roma, Edizioni di storia e letteratura, canne divergenti. 2000, p. 39: Non solo vi è chiaramente www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 99

testimoniata la credenza nell’esisten- corde compare nella ceramica attica a za, o possibilità di esistenza, di una figure nere coeva, per accompagnare forma greca femminile in –on limitata le danze dei mortali. al caso di barbiton, ma vi è pure indi- = Voce gr. bárbitos ‘barbito’ (cfr. Liddell– cato il testo antico sul quale tale cre- Scott, anche per la variante bárbiton). Cfr. denza si è formata 2006 Gemma Donati, appena sopra la voce bàrbiton. L’ortographia di Giovanni Tortelli, Messina, Centro interdipartimentale di Studi Umani- (R) basileus sost. m. inv. Stor. stici, 2006, p. 19: Molte sono le anoma- Nell’antica Grecia e nell’impero bi- lie ortografiche che riguardano anche zantino, re, sovrano. i nomi della cultura greca, come nel 1847 René François Rohrbacher, Storia caso della forma femminile di barbi- universale della chiesa cattolica dal prin- ton, stumento musicale. cipio del mondo sino ai di nostri, vol. XII, = Voce gr. bárbiton ‘tipo di strumento Milano, Turati, 1847, p. 302: Il termine musicale’ (cfr. Liddell–Scott, anche per basileus è spesso indicato come una la variante bárbitos), forse attraverso il fr. sofisticheria introdotta dai Greci e (barbiton 1646: GRL). Cfr. appena sotto la voce bàrbitos. molto spesso oggetto di discussione. Specialmente riguardo al significato (R) (S) bàrbitos s. m. inv. St. Mus. da attribuirgli. Combacia con la voce Barbito. latina rex, ossia re 1892 GRADIT 1843 Dizionario pittoresco di ogni mito- (senza fonte) 1929–1935 GDLI–2004 (in logia d’antichità d’iconologia e delle favole Antonio Gramsci) 1990 Arno Borst, For- del Medio Evo […], vol. III, Venezia, Giu- me di vita nel Medioevo, Napoli, Guida, 1990, seppe Antonelli, 1843, p. 164: Il barbitos p. 668: Per l’italiano del X secolo Co- si suona col plettro, Ateneo ne fa in- stantinopoli era la città del basileus. ventore Anacreonte, e lo dice barbos In quanto massimo generale dell’e- 1955 GRADIT (senza fonte; si tratta verosi- sercito, statista, giudice e legislatore, milmente di DizEncIt) 1984 Lirica greca questo erede della potenza imperiale da Archiloco a Elitis: studi in onore di Filippo Maria Pontani, Padova, Liviana, 1984, p. 23: romana deteneva in mano sua un po- Ed è un barbitos, non una lira, come tere enorme che in Occidente si era ancora oggi credono insigni grecisti ormai perduto dall’epoca delle grandi ed archeo­ ­logi, lo strumento a corde migrazioni 2003 Walter Burket, La reli- che figura in mano di Alceo nel solo gione greca di epoca arcaica e classica, Mi- ritratto che abbiamo di lui nell’arte lano, Jaca book, 2003, p. 139: Si è ritenuto greca 2000 Daniela Castaldo, Il Pan- per certo che ad Atene il basileus, il theon musicale: iconografia nella ceramica «re», cui spettavano soprattutto com- attica tra VI e IV, Ravenna, Longo Editore, piti cultuali, fosse il successore del re 2000 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. miceneo, così come a Roma il «re dei di p.): Probabilmente il barbitos era sacrifici», rex sacrorum, dopo la cac- usato nell’esecuzione dei poemi che ciata dei re doveva farne le funzioni. trattavano tematiche amorose o lega- = Voce gr. basileús ‘re’ attraverso una te al banchetto. Importato ad Atene delle principali lingue europee (lat. basileus alla fine del VI secolo, lo strumento a 1659: GRL; ingl. basileus 1660: GRL). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 100

(r) (s) 2. Secondo elemento di ar- l’opinione comune, era il luogo dal conte basileus loc. sost. m. Stor. Ma- quale si riproduceva il suono del tuo- gistrato ateniese che conservava gli no, muovendo in giro alcuni vasi di attributi religiosi di un monarca. rame in cui erano rinchiuse delle pie- 1835 Francesco Inghirami, Pitture di tre 1991 Umberto Albini, Nel nome di vasi fittili […], vol. II, Fiesole, Poligrafia Dionisio: vita teatrale nell’Atene classica, fiesolana, 1835, p. 21: Viene descrit- Milano, Garzanti, 1991 (cfr. GRL, da cui non ta una scena dipinta sui vasi, in cui, è ricavabile il n. di p.): Lo scoliasta al v. vicino al tempio di Eleusi, assiste ai 294 descrive così l’aggeggio atto a giochi l’arconte basileus, magistrato riprodurre rumori: «è una macchina ateniese, che fa i suoi felici auguri detta bronteion» 2007 L’informati- al primo vincitore stringendogli la ca del diritto, Milano, Giuffrè, 2007, p. 104: mano 1983 Ileana Chirassi Colombo, La Bronteion era “la macchina del tuo- religione in Grecia, Roma, Laterza, 1983, p. no” del teatro greco. 68: È difficile dire fino a che punto si = Voce gr. bronteîon ‘macchina per la costruzione di tuoni’ (Liddell–Scott), forse spinga l’analogia, ma è vero che l’ar- attraverso una delle principali lingue europee conte basileus, anche se non è l’unico (fr. bronteion 1733: GRL; ingl. bronteion magistrato coinvolto in azioni sacrali, 1795: GRL). è presente con incarichi specifici in alcune importanti manifestazioni ri- (S) charis sost. f. inv. Teol. Grazia. tuali legate al ciclo dionisiaco e alla 1994 GRADIT (senza fonte) 2014 preparazione del vino 2007 GRADIT Enrichetta Cesarale, «Figli della luce e figli del giorno» (1 Ts 5, 5), Roma, Editrice Pon- (senza data) Arturo Gortenuti, Reli- 2013 tificia Università Gregoriana, 2014, p. 61: gioni, potere e biopotere: un legame indisso- lubile ed eterno, Saonara, Il prato, 2013 (cfr. Colui al quale è stata data la charis GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): Si dovrebbe rispondere con la charis. = Voce gr., kháris ‘grazia’. distingueva l’Arconte basileus, erede della funzione religiosa del re, e pre- (R) chronos sost. m. inv. Filos. posto ai misteri dionisiaci, l’Arconte Nel pensiero greco classico, il tempo Eponimo, incaricato delle feste istitu- in quanto misura delle cose mutevoli ite nella città, e l’Arconte polemarco e ritmica successione delle fasi in cui preposto alle cerimonie di guerra. si svolge il divenire della natura. = Da arconte (voce gr. árkhōn, –ōntos ‘id.’) e basileus (voce gr. basileús ‘re’). 1949 Paula Philippson, Origini e forme del mito greco, Torino, Einaudi, 1949, p. 27: (R) bronteion sost. m. inv. Pale- qualità che appartengano al chronos, ont. Negli antichi teatri greci, reci- cioè al tempo che si svolge in progres- piente di bronzo in cui si facevano sione numerica 1950 GRADIT («R. rotolare delle pietre per riprodurre in Mondolfo “Il pensiero antico”») 1959 In scena il fragore dei tuoni. «Giornale italiano di filologia», XII (1959), 1822 Girolamo Pozzoli, Dizionario d’o- p. 40: Questo essere originario – ro- gni mitologia e antichità […], vol. III, Mi- manamente, il genius – non è dunque lano, presso Batelli e Fanfani, 1822, p. 341: legato al ‘chronos’, perché non muo- Nell’antichità il bronteion, secondo re con la morte del progenitore, ma si www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 101

presenta in sempre nuove modifica- p. 38: la parola più usata e antica per zioni attraverso i tempi 2002 Renata esprimere la legge è themistes, cioè Asquer, La grande torre: vita e morte di Dino comandi e giudizi del capo, e Zeus, il Buzzati, Lecce, Manni, 2002, p. 66: I due re su la terra, non è un legislatore, ma amici avevano già imparato a distin- un giudice: queste themistes ripetute guere tra Chronos, il tempo che passa più volte per il ripetersi degli stessi inesorabile o anche il tempo dell’atte- casi formano la dike, o consuetudine: sa, dal Kairós, il tempo cioè ricco di le themistes adunque non si fondano significato, indelebile e inesauribile. su la consuetudine, ma sono giudizi = Voce gr. khrónos ‘tempo’. ispirati, o a comandi, o a pregiudizi, curos → kouros o a fatti costanti 1936 GRADIT («L. Emery, trad. it. di W. Jaeger “Paideia. La (R) (S) demos sost. m. inv. Stor. formazione dell’uomo greco”») 2004 Nell’antica Grecia, il ceto popolare o Umberto Curi, La forza dello sguardo, Mi- meglio il governo popolare democra- lano, Bollati Boringhieri, p. 116: La stessa tico. vicenda di Edipo può essere in larga 1892a Garollo1: Demos (gr.) = popo- misura interpretata come una puni- lo 1892b GRADIT (senza fonte; si tratta zione inflitta a colui che abbia violato sicuramente di Garollo1) 1998 Luciano la díke. Canfora, Venticinque secoli dopo l’invenzio- = Voce gr. díke ‘giustizia’. ne della democrazia, Paestum, Fondazione Paestum, 1998, p. 7: Duemilacinque- (R) (S) dinos sost. m. inv. (deinόs) cento anni fa, l’aristocratico ateniese Ar­cheo­l. Nell’antica Grecia, grande Distene lega l’insieme del popolo, os- vaso d’argilla. sia il demos, alla fazione della quale 1831 In «Annali dell’instituto di cor- è capo e impone una trasformazione rispondenza archeo­ ­logica», 1831, p. 243 (GRL, da cui non è ricavabile il n. di vol.): radicale delle istituzioni ateniesi. Non La forma dell’antico deinόs, os- si tratta più di sapere da chi si discen- sia di quel vaso per lo più metallico de, poiché nel momento in cui si na- che servì per riprodurre il suono del sce ateniesi, si ha diritto a prendere parte al potere all’interno della città, vino versato, sembra essere uguale di essere membri dell’Assemblea del alla forma dell’usuale bacile dell’uso popolo. Sono proprio queste infatti, le domestico greco 1956 GRADIT s.v. condizioni alla base della democrazia dinos (senza fonte) 1963 Giovanni Bat- tista Pighi–Carlo Del Grande–Paolo Enrico e del concetto stesso di demos. Arias, Enciclopedia classica, vol. XI, Torino, = Voce gr. dêmos, propr. ‘popolo’. Società editrice internazionale, 1963, p. 132: (R) (S) dike sost. f. Filos., Stor. Il deinόs è un tipo di vaso, di cui un Nell’antica Grecia, la giustizia uma- esempio molto importante è il deinόs na, anche personificata come dea. di Farsalo, e ripropone molto spesso 1882 Libera Università degli Studi di il tema della corsa dei carri 2000 La Camerino, Discorso inaugurale e annuario collezione Augusto Castellani, Roma, L’Er- accademico [...], Camerino, Savini, 1882, ma di Bretschneider, 2000, p. 78: Il dinos è www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 102

un vaso dal corpo molto compresso, il Davoli, Ar­cheo­logia urbana nel Fayyum di collo alto e l’orlo svasato. età ellenistica e romana, Napoli, Procacci- = Voce gr. dînos ‘id.’, forse attraverso una ni, 1998, p. 352: Il dromos di accesso al delle principali lingue europee (lat. deinόs tempio era una via di grande impor- 1687: GRL). tanza, la più larga della città, l’unica ad essere lastricata e lunga diverse (S) doxa sost. m. inv. Filos. Nel- centinaia di metri 2004 GDLI–2004 la gnoseologia classica, conoscenza (senza esempi) 2016 Luca Cappuccini, basata sull’opinione soggettiva circa La necropoli etrusca di San Germano […], le cose, contrapposta alla episteme Sesto Fiorentino, All’insegna del Giglio, come conoscenza oggettiva, scienti- 2016, p. 14: Le pietre, ben commesse fica. su due assise solo ai lati della soglia 1953 GRADIT («A. Setti, trad. it. di W. del dromos, nella parte restante sono Jaeger “Paideia. La formazione dell’uomo leggermente distanziate le une dalle greco”») 1980 Hans Urs von Balthasar, altre e discontinue. Gloria. Una estetica teologica, vol. VI, Mila- = Voce gr. drómos ‘via’. no, Jaka book, 1980, p. 50: Doxa significa nel greco extrabiblico l’opinione che (R) (S) dýnamis sost. f. inv. Filos. io ho o che altri hanno di me, in ulti- Specialmente in riferimento alla filo- mo senso anche il buon nome, la fama sofia greca, capacità, facoltà, poten- 2011 Paolo Picarri, Conoscenza ordinaria e zialità. senso comune, Milano, Angeli, 2011, p. 19: 1863 Bertrando Spaventa, La filosofia di Com’è noto, le riflessioni sul senso Gioberti, vol. I, Napoli, Vitale, p. 252: Sotto comune sono state sempre al centro la coscienza empirica vi ha dunque la della storia del pensiero filosofico oc- dynamis della coscienza; e questa dy- cidentale in misura più o meno mar- namis è il principio in sè, il concetto cata a partire dalla contrapposizione puro dello spirito 1954 GRADIT («A. platonica tra doxa ed epistéme. Setti, trad. it. di W. Jaeger “Paideia. La for- =Voce gr. dóxa ‘opinione’. mazione dell’uomo greco”») 2015 Anna Sinopoli, Il problema dell’equilibrio da Ari- (R) dromos sost. m. inv. Ar­cheo­l. stotele a Varignon, Milano, Angeli, 2015 Passaggio scavato nel terreno attra- (GRL, senza n. di p.): Queste considera- verso il quale si accedeva alle camere zioni costituiscono quello che Duhem sepolcrali delle tombe a tholos. chiama ‘l’assioma di Aristotele’ che 1839 Jean Rondelet, Trattato teorico e correla l’azione di una potenza (forza pratico dell’arte di edificare, vol. III, Na- o dynamis) alla velocità di un corpo poli, Del Vecchio, 1839, p. 6: Vari autori mosso. hanno parlato nelle loro opere di dro- = Voce gr. dýnamis ‘capacità’. mos, prima evidenziandone il signi- ficato principale, ossia quello di via, (R) (S) eidos sost. m. inv. Filos. di passaggio scavato nel terreno, poi, Nel pensiero di Platone, idea; nel come Strabone ne hanno sottolineato pensiero di Aristotele, forma; nel pen- l’idea di grandezza e di magnificenza siero di Husserl, essenza, oggetto di 1956 GRADIT (senza fonte) 1998 Paolo intuizione. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 103

1864 Friedrich Max Müller, Letture Grecia 1970 GRADIT (senza fonte) sopra la scienza del linguaggio, dette nel 1989 Giovanni Daverio Rocchi, La Guer- R. Istituto della Gran Bretagna […], Mila- ra del Peloponneso, vol. II, Milano, Riz- no, Daelli e Comp., 1864, p. 262: Le cose zoli, 1989, p. 1465: Tassa del 5% sulle possono essere classificate, o perché importazioni e sulle esportazioni dai sono dello stesso genere, vale a dire, porti alleati, detta solitamente eikostè. hanno la stessa origine, e questo ci = Voce gr. eikosté ‘ventesima parte’, forse offre una classificazione genealogi- attraverso il fr. (eikostè 1892: GRL). ca; o possono classificarsi in quanto hanno la medesima apparenza, eidos, (e) enèrgeia sost. f. inv. Filos. senza pretendere ad un’origine comu- Nella filosofia di Aristotele, attività in ne; ed allora si ha una classificazio- quanto attuazione di una potenzialità ne morfologica. Da qui le distinzioni e produttrice di opere, forza, energia. nel pensiero di Platone, Aristotele, 1902 Benedetto Croce, Estetica come scienza dell’espressione e linguistica gene- Husserl 1970 GRADIT (senza fonte) rale: teoria e storia, Torino, Loescher, 1902, 1998 Hanspeter Padrutt, L’inverno epocale: p. 346 (GRADIT): La lingua non è un’o- considerazioni attuali, Napoli, Guida, 1998, pera, ergon, ma un’attività, energeia p. 170: Eidos: idea, aspetto, figura. Le 1987 Anna Cazzullo, La verità della parola: tre parole acquistano il loro valore fi- ricerca sui fondamenti filosofici della meta- losofico con Platone ed Aristotele; nel fora in Aristotele, Milano, Jaca Book, 1987, medioevo e nell’epoca moderna for- p. 204: Aristotele dice che le metafore ma e materia divengono, attraverso la pongono le cose sotto gli occhi per- traduzione latina, una coppia concet- ché le rappresentano in azione, ani- tuale che può essere applicata a tutto, mando l’inanimato, cioè esprimendo a proposito ed a sproposito 2003 Per vigore, energeia 2015 Gilbert Paul, un’estetica della memoria, Macerata, Quo- La pazienza d’essere: metafisica, l’analogia dlibet, 2003, p. 119: La nozione di eidos e i trascendentali, Roma, GBP, 2015, p. 281: (variamente tradotta come «idea», Tesi portante dello Stagirita, intesa «essenza» o «forma») può per certi come attività, come esplicazione di versi essere legittimamente conside- potenzialità, come energeia appunto. rata la più fondamentale del pensiero = Voce gr. enérgeia ‘forza’. filosofico. = Voce gr. eîdos ‘forma’, ‘aspetto’ (R) (S) epagoghè sost. f. inv. Filos. (Liddell–Scott). Pocedimento induttivo, induzione. 1945 Paolo Rotta, Aristotele, Brescia, La (R) (S) eikostè sost. f. inv. Stor. Scuola, p. 69: Riferendoci allo spirito di Nell’antica Grecia, imposta del 5% tutta la speculazione logico–gnoseo- corrispondente alla vigesima dei Ro- logica di Aristotele noi non crediamo mani. che l’epagoghé stia nei limiti a cui le 1910 Aurelio Giuseppe Amatucci, Dai interpretazioni accennate la vorreb- tempi più antichi al secolo V a.C., Bari, La- bero costringere 1979 In «Rivista di terza, 1910, p. 337: Eikostè: tassa corri- filosofia neo–scolastica», LXXI (1979), p. spondente alla vigesima dei romani, 306: Sulla figura aristotelica dell’epa- ampiamente utilizzata nell’antica goghé come struttura del sapere ori- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 104

ginario 1999 Battista Mondin, Logica, da che scende dal fianco destro fino semantica e gnoseologia, Bologna, ESD, al ginocchio; usato come ornamento. 1999, p. 106: Aristotele afferma che alla = Voce gr. epigonátion lett. ‘sopra il scoperta della verità giova più l’epa- ginocchio’. goghè, l’induzione, che il sillogismo (R) (S) epistoleus sost. m. inv. 1999 ca. GRADIT (senza fonte) 2002 Eugenio Bastanon, I paradigmi fondamenta- Stor. Comandante in seconda delle li della formazione, Roma, Armando, 2002, antiche flotte spartane. p. 28: L’epagoghè è un fondamento 1785 Stanislao Bechi, Istoria dell’o- del pensiero aristotelico, secondo cui rigine, e progressi della nautica antica del Dottor Stanislao Bechi […], Firenze, pres- l’Universo si crea per induzione, così so Giuseppe Tofana, 1785, p. 106: I Greci come descrive anche Gadamer. avevano ancora un ufficiale di marina = Voce gr. epagogé ‘induzione’, forse attraverso il fr. (epagoghè 1818: GRL). nominato epistoleus che in mancan- za del prefetto era solito fare le sue (R) (S) epigonàtion sost. m. inv. veci 1859 Domenico Elvezio Bartolucci, Della milizia marittima degli antichi fino al Lit. Nel rito bizantino, ornamento che perfezionamento delle artiglierie, Firenze, consiste in un rombo di cartone rico- Campolmi, 1859, p. 50: I grandi ufficiali perto di stoffa ricamata e ornato da delle armate navali dei Greci, erano una croce, che viene portato sospeso tre: lo stategos, o l’ammiraglio, l’epi- a un nastro all’altezza del ginocchio stoleus, o il vice ammiraglio 1971 destro, dal patriarca, dal vescovo, da- GRADIT (senza fonte) 2012 Anábasi, gli archimandriti e da altri dignitari. Roma, Newton Compton Editori, 2012 (cfr. 1669 Domenico Magri, Notizia de’ voca- GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): L’e- boli ecclesiastici […], Roma, Casoni, 1669, pistoleus è il comandane in seconda p. 115: EPIGONATION. Arnese sagro dell’antico ordinamento della flotta della chiesa Greca, il quale è fatto in spartana. forma della borsa del nostro corpora- = Voce gr. epistoleús ‘comandante in seconda’ (Liddell–Scott), forse attraverso il le, usato da tutti li Vescovi Greci nella lat. (epistoleus 1670: GRL). Messa, e da alcune Dignità, portan- dolo cinto al fianco sinistro penden- (E) epokhé sost. f. inv. Filos. So- te sopra il ginocchio 1840 Niccolò spensione del giudizio che distingue Buscemi, Notizie della Basilica di San Pietro l’atteggiamento degli Scettici antichi, detta la Cappella Regia, Palermo, s.e., 1840, perché di due proposizioni contrad- p. 56: L’epigonation è un ornamento dittorie non si potrebbe mai sapere caratteristico del rito bizantino che se l’una sia vera e l’altra falsa, e si pende sul fianco destro e solitamente potrebbero anzi dimostrare entrambe viene portato anche da figure come i vere o entrambe false. vescovi 1970 GRADIT (senza fonte) av. 1667 GDLI (in Sforza Pallavicino, 2003 Carlo Capponi–‎Sandrina Bandera Bi- Opere diverse, Roma 1844) 1965 GDLI stoletti, La Certosa di Garegnano in Milano, (in Eugenio Montale) 2006 Marta Appiani, Cinisello Balsamo, Silvana, 2003, p. 232: Il pudore nel linguaggio. Il tabù linguistico: Epigonation: quadrato di stoffa rigi- un’interpretazione psicoanalitica, Milano, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 105

Hoepli, 2006, p. 66: Il pudore comporta vol.): È da notare che i piques–niques infatti “un ritorno dell’individuo su e le cagnottes li avevano anche i Ro- sé stesso”, qualcosa di simile a quello mani con la cena collaticia e i Gre- che i filosofi scettici avevano definito ci con l’eranos 1999 GRADIT («C. come epokhé, la sospensione di ogni Natali, trad. it. di Aristotele “Etica Nicoma- giudizio. chea”») 2008 Julien Ries, La scienza delle religioni: storia, storiografia, problemi (E) 2. Nella filosofia di Husserl, e metodi, Milano, Jaka Book, 2008, p. 3: Le atto con cui si sospende il giudizio confraternite quali l’eranos erano dei sull’esistenza della realtà contingen- piccoli centri religiosi che risponde- te e di ogni realtà trascendente la vita vano al bisogno di salvezza. della coscienza, diretto al fine di rea- = Voce gr. éranos ‘banchetto al quale lizzare la contemplazione disinteres- ciascuno contribuisce con la sua parte’ sata. (Liddell–Scott). 1976 Renato Barilli, Dubuffet: oggetto e progetto, il ciclo dell’Hourloupe, Milano, (R) (S) erastès sost. m. inv. Stor. Fabbri, 1976, p. 34: L’«epokhé» deve L’amante, nella mitologia e nella cul- riguardare anche la controparte della tura greca antica. presenza mondana, cioè il soggetto, 1846 In «Bullettino ar­cheo­logico na- oltre che l’oggetto. È questa la dif- poletano», IV (1846), p. 18: E ci piace di ferenza tra l’«epokhé» di Husserl e rammentare un altro vaso della stessa quella teorizzata da Derrida e com- collezione, a figure nere, in cui scor- pagni 2003 Robert Miquel, L’universo gesi il gallo in relazione ad un gio- delle forme sonore. L’azione e gli effetti del vine eromenos che è presso all’era- suono sull’uomo, Roma, Hermes, 2003, p. stes 1869 In «Bullettino dell’Instituto 162: Epokhé, termine ripreso da Ed- di corrispondenza archeo­ ­logica» (1869), p. mund Husserl dal greco e inteso come 251: Anfora (n. 42 a. 0, 39). La rappre- arresto, tempo di arresto. Significa sentanza è molto somigliante alla pre- mettere il mondo tra parentesi senza cedente, soltanto l’erastes è barbato. intenzione. Sul lato meno nobile comparisce un = Voce gr. epokhé, propr. ‘sospensione’. uomo ammantato tenente il bastone nella destra 1915 In «Rivista d’Italia», (R) (S) èranos sost. m. inv. Stor. XVIII/2 (1915), p. 235: nel primo dono di Nella Grecia classica, banchetto cui sè che fa all’erómenos l’erastés, lie- ogni partecipante contribuiva con la to del suo sagrificio che sarà ragione sua parte o anche associazione talora della perfezione ultima nell’essere con finalità religiose. amato 1984 Claude Calame, L’amore in [1838 Opere di Giambatista Casti in un Grecia, Milano, CDE, 1984, p. 13: L’eròm- volume, Bruxelles, Meline, 1838, p. 239: la enos è l’adolescente amato per la sua parola greca Eranos chiamavasi quel- bellezza, che a sua volta ama il suo la cena alle spese della quale ciascun erastès per la virtù propria dell’uomo degli amici la sua porzione contribu- adulto 1988 GRADIT («R. Calasso iva] 1894 In «L’illustrazione popolare», “Le nozze di Cadmo e Armonia”») 1991 1894, p. 467 (GRL, che non riporta il n. di Guido Bonelli, La donna nel mondo antico: www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 106

atti del convegno nazionale di studi, Torino, (1915), p. 235: nel primo dono di sé che Assessorato alla Cultura, 1991, p. 39: Era- fa all’erómenos l’erastés, lieto del stes, amante, disponibile all’adulterio suo sagrificio che sarà ragione della 2017 Roberto Luca, Labirinti dell’eros: da perfezione ultima nell’essere amato Omero a Platone, Venezia, Marsilio, 2017 1984 Claude Calame, L’Amore in Grecia, (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): Milano, CDE, 1984, p. 13: L’eròmenos è Chi è innamorato del bello è detto era- l’adolescente amato per la sua bellez- stes o propriamente colui che è adul- za, che a sua volta ama il suo erastès tero, nella fase della sua giovinezza. per la virtù propria dell’uomo adulto = Voce gr. erastés ‘amante’ (Liddell– Scott). 1988 GRADIT («R. Calasso “Le nozze di Cadmo e Armonia”») 2003 Maurizio Bet- (E) ergon sost. m. inv. Filos. Pro- tini, Il mito di Narciso: immagini e racconti dotto di un’attività, opera. dalla Grecia a oggi, Torino, Einaudi, 2003, p. 193: Eròmenos, amato, colui che ri- 1902 GRADIT («B. Croce “Estetica come scienza dell’espressione e linguistica cava da sé stesso la propria rovina, in generale”») 1998 Julia Annas, La mo- senso amoroso, affettivo, per la sua rale della felicità in Aristotele e nei filosofi bellezza. dell’età ellenistica, Milano, Vita e Pensiero, = Voce gr. erómenos ‘che è amato’. 1998, p. 203: Aristotele sottolinea, nel- la sua filosofia, la funzione di ergon (E) eros sost. m. inv. Impulso d’a- dell’uomo, di lavoro, di produzione more, istinto sessuale; la sfera sessua- e la intende come uno sviluppo della le di un individuo. stessa condizione umana 2016 Giu- 1935(?) GRADIT (senza fonte, e sen- seppe Cambiano, Come nave in tempesta: il za indicazione dell’accezione a cui si rife- governo della città in Platone e Aristotele, risce la datazione) 1946 Emilio Cecchi, Bari, Laterza, 2016 (cfr. GRL, da cui non è America amara, Firenze, Sansoni, 1946, p. ricavabile il n. di p.): Ognuno, essendo 293 (GDLI): Si tratta, in termini pove- differente per natura dagli altri, può ri, d’una sorta di prostituzione sacra; svolgere bene un solo ergon e non attraverso la quale la gente cerca un molti, precisamente quell’ergon per il particolare eros teologico, un partico- quale ha disposizioni naturali. lare connubio con l’infinito 1958 = Voce gr. érgon ‘lavoro’. Carlo Emilio Gadda, I viaggi, la morte, Milano, Garzanti, 1958, p. 228 (GDLI): (R) (S) eròmenos sost. m. inv. (pl. Tali caratteristiche dell’eros infanti- eromenoi o invar.) Filos. Nella mito- le permangono talvolta nell’eros dei logia e nella cultura greca antica, l’a- cosiddetti adulti 1993 Sofia Caval- mato. letti, Amore, Carità, Misericordia, Roma, 1846 In «Bullettino ar­cheo­logico na- Borla, 1993, p. 289: Il Daniélou spiega poletano», IV (1846), p. 18: E ci piace di che l’eros è un aspetto dell’agape, la rammentare un altro vaso della stessa sua forma più intensa, il suo fervore; collezione, a figure nere, in cui scor- sottolinea anche, in conformità, certo, gesi il gallo in relazione ad un gio- con l’uso linguistico greco, che è im- vine eromenos che è presso all’era- plicito nell’eros un aspetto irrazionale stes 1915 In «Rivista d’Italia», XVIII/2 e passionale 2013 Andrea Giambetti, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 107

Ricoeur nel labirinto personalista, Mila- la datazione) 1942 Alfredo Panzini, Di- no, Angeli, 2013, p. 70: Agápe ed éros, zionario moderno, Milano, Hoepli, 1942, s.v. amour action e amour passion, amo- Èros (GDLI, che cita dall’ed. 1950 dell’o- re di elezione ed amore di desiderio. pera): Èros. Gr. amore che, secondo Mentre, però, Agápe vede nell’altro Esiodo nella Teogonia, fu il primo il “prossimo”, éros vi scorge soltanto Dio e secondo Freud (v. Psicanalisi) l’occasione per infiammarsi, bruciare è l’istinto dell’amore, che tende alla sempre di più, bruciare fino a morire. procreazione. La sua espressione di- (E) 2. Filos. Nella filosofia plato- namica si chiama libido 2010 Ema- nica, tensione al bene supremo, alla nuele Severino, A Cesare e a Dio: guerra e verità. violenza in controluce, Milano, BUR, 2010: Éros è anche, per Freud, il principio 1935(?) GRADIT (senza fonte, e senza indicazione dell’accezione a cui si riferisce della pace. Non nel senso espresso la datazione) 2007 Cándido Panebian- da quel “principio del Nirvana” che co, La Parola oltre il finito: saggi di lette- in Freud finisce col coincidere con ratura ispanica, Catania, CUECM, 2007, p. Thánatos: ma della pace feconda, co- 106: L’eros come principio armonico struttiva. di tutte le cose, come forza ascensio- = Voce gr. éros ‘amore’. nale e soteriologica, costituisce una testimonianza della profonda matrice (E) èscaton sost. m. inv. Teol. De- orfico–platonica del pensiero di Leza- stino, fine ultimo dell’uomo e dell’u- ma. Anche per il romanziere cubano, niverso. infatti, éros significa «amore di pos- 1963 In «Divus Thomas» (1963), p. sedere il Bene per sempre», «amore 456: diversi periodi storici: il primo dell’immortalità» 2010 In «Rivista di (preescatologico) è anteriore ai pro- filosofia neo–scolastica», CI (2010), p. 47: feti scrittori, e affaccia una speranza Eros e pathos sono degli aspetti de- un po’ generica, terrena, senza il pen- cisivi per comprendere il rapporto tra siero dell’èscaton 1980 GDLI–2004 physis umana e divina e ciò risiede (in Italo Calvino) 1998 Pierluigi Lia, nel fatto che questa “infuse nelle no- L’incanto della speranza: saggio sul canto stre anime un amore invincibile” per dei Misteri di Charles Péguy, Milano, Jaka quanto è più divino di noi. Il concet- book, 1998, p. 124: La rivoluzione di cui to è platonico, giacché dal punto di Péguy si fa propugnatore è piuttosto vista gnoseologico éros rappresenta dell’ordine del rinnovamento inteso l’intentio della natura umana a quel- come rigenerazione, l’escaton riguar- la divina: in quanto tale, esso desi- da la definitiva ed eterna novità dei gna l’apertura dell’uomo al mondo in cieli e della terra che conosciamo li- base alla coscienza di una mancanza berati dalla vecchiezza. originaria e al desiderio di colmarla. = Voce gr. éskhaton ‘fine’. (E) 3. Psic. Nella psicoanalisi freu- diana, istinto di vita che si contrappo- (E) ethos sost. m. inv. Filos. ne all’istinto di morte. Nell’etica, costume, regola di vita 1935(?) GRADIT (senza fonte, e senza propria dell’uomo, delle società o indicazione dell’accezione a cui si riferisce delle istituzioni. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 108

1871 Antonio Labriola, La dottrina di Pro imaginibus di Luciano, Messina, Dipar- Socrate secondo Senofonte, Platone e Aristo- timento di scienze dell’antichità, 2009 (cfr. tele (1871), ed. a cura di Luigi Dal Pane, Mi- GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): Pa- lano, Feltrinelli, 1961, p. 34 (GDLI; la data tina artificiale o sottile strato di cera dell’opera è ricavata da SBN) av. 1952 che serviva solitamente per ravvivare GDLI (in Benedetto Croce) 1998 Marcel- la struttura plastica delle raffigurazio- lo Cesa Bianchi–Tomaso Vecchi, Elementi di psicogerontologia, Milano, Angeli, 1998, p. ni, detta appunto ganosis. = Voce gr. gánosis ‘id.’, forse attraverso 168: L’ethos è la codificazione di prin- il lat. (ganosis 1835: GRL), l’ingl. (ganosis cipi morali a cui il popolo eletto può 1851: GRL), il fr. (ganosis 1882: GRL) o il attenersi 2014 Nicola Pasini, Lo spoils ted. (ganosis 1894: GRL). system fa male alla democrazia?, Torino, Giappichelli, 2014 (cfr. GRL, da cui non è ri- (R) (S) geison sost. m. inv. Arch. cavabile il n. di p.): Differenti sono i tipi Nella trabeazione del tempio antico, di ethos; istituzionale, professionale, il cornicione sporgente sopra il fregio. politico–partitico e ognuno deve at- 1896 In «Atti dell’Accademia di archeo­ ­ tenersi a questo e comportarsi egual- logia, lettere e belle arti», XVII (1896), p. mente con ognuno. 10: L’appartenenza delle cassette di = Voce gr. êthos ‘costume, carattere’. Metaponto al geison del tempio, ov- vero al cornicione sporgente sopra il (R) (S) gànosis sost. f. inv. Arte. fregio, reca varie obiezioni 1956 Patina di olio e cera che anticamente GRADIT (senza fonte) 1976 Sandro veniva spalmata sulle statue per luci- Stucchi, Cirene e la Grecia, Roma, L’Erma darle e ravvivarne i colori. di Bretschneider, 1976, p. 359: Il geison 1929 Goffredo Bellonci, Pagine e idee, è una parte del tempio greco antico, Roma, Sapientia, 1929, p. 31: Però Prassi- osservabile in molti resti degli antichi tele moltiplica i piani, sfuma le linee, templi di Cirene 2008 Francesca Bu- spalma i marmi con la ganosis – una scemi, L’Atene antica di Sebastiano Ittar: un miscela di cera e di olio – perchè ab- architetto di Lord Elgin tra Sicilia, Malta e biano il colore e il calore dell’epider- Grecia, Palermo, Officina di studi medievali, mide [1956a DizEncIt: gànosis [...] 2008, p. 112: Da uno studio effettuato Termine usato nelle fonti antiche per sul Partenone, è stato osservato che indicare una patina di olio e cera che il geison è la sezione trasversale del si dava sopra le statue per ravvivar- coronamento, individuabile in molti ne la delicata policromia e conferire templi antichi. alla superficie un tono lucido e caldo] = Voce gr. geîson, forse attraverso l’ingl. 1956b GRADIT (senza fonte; si tratta ve- (geison 1808: GRL) o il ted. (geison 1833: GRL). rosimilmente di DizEncIt) 1997 Monica De Cesare, Le statue in immagine: studi sulle raffigurazioni di statue nella pittura vasco- (S) ghenos sost. m. inv. Stor. Raz- lare greca, Roma, L’Erma di Bretschneider, za, stirpe, discendenza. 1997, p. 103: La ganosis è una patina ar- 1950 GRADIT («R. Mondolfo “Il pen- tificiale solitamente applicata su tutto siero antico”») 1953 In «Studia et docu- l’insieme della statua 2009 Maria menta historiae et iuris», XIX (1953), p. 80: Cistaro, Sotto il velo di Pantea: Imagines e Perciò non è opportuno confrontare, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 109

senza usare insieme molta prudenza, una massima e propriamente modo di la gens con il ghenos, la sippe, о il pensare, di opinare 1995 Luigi Enrico clan 1999 Emanuele Greco, La città gre- Rossi, Letteratura greca, Firenze, Le Mon- ca antica: istituzioni, società e forme urbane, nier, 1995, p. 857: gnome, gnomico Vedi Roma, Donzelli, 1999, p. 19: Ghenos: stir- γνώμη. pe, famiglia gentilizia, spesso visto = Voce gr. gnóme ‘sentenza’. La in passato come l’unità organizzativa datazione di GRADIT si riferisce senz’altro a Secondo Lancillotti, la cui attestazione di fondamentale, di matrice parentelare gnome riportata in GDLI è riferita però ad e gentilizia, della società della polis, altra accezione, ormai desueta (‘criterio di ma che rappresenta in realtà un tipo giudizio morale che si ispira allo spirito della di suddivisione civica non facilmente legge’). definibile. Ad Atene, ad esempio, il termine può designare gruppi familia- (R) (S) hapax (legòmenon) (apax (legòmenon)) sost. m. (pl. inv. o ha- ri aristocratici più o meno grandi, ma pax legomena) Filol. Parola o espres- anche raggruppamenti sociali centrati sione di cui esiste un solo esempio sull’esercizio di determinate preroga- nei testi di una lingua, in un testo o tive religiose 2015 Lario Sinigaglia, La falce di Crono, Roma, Armando, 2009 nell’opera di un autore. (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): 1892 Garollo1 s.v. hapax legomenon: Ghenos non è un concetto ma una vi- Hapax legòmenon 1955a DizEncIt s.v. vente realtà che plasma gli individui apax legomenon: àpax legòmenon (o che vi appartengono. semplicem. àpax). – Traslitterazione = Voce gr. génos ‘genere’. errata del gr. ‘άπαξ λεγόμενον: v. ha- pax legomenon 1955b GRADIT s.v. (E) gnome sost. f. inv. Lett. Spe- hapax legomenon (senza fonte, ma si tratta cialmente nella letteratura greca, certamente di DizEncIt s.v. apax legomenon: massima, sentenza morale. cfr. l’attestaz. 1955a) 1956a DizEncIt av. 1643(?) GRADIT (senza fonte) s.v. hapax legomenon: questa voce è un 1716 Giuseppe Maria Platina, Arte ora- hapax legomenon (o semplicem. un toria di fra Gioseffo Maria Platina minor hapax) [...] gli hapax legomena di conventuale dedicata al padre S. Francesco Orazio 1956 GRADIT s.v. hapax (senza d’Assisi, Bologna, Benacci, 1716, p. 165: La fonte, ma si tratta certamente di DizEncIt s.v. gnome è una sentenza intesa in senso hapax legomenon) 1984 Angelo Marche- universale 1876 Marco Antonio Canini, se, Dizionario di retorica e di stilistica, Mila- Dizionario etimologico dei vocaboli italiani no, Mondadori, 1984, p. 25: Apax legome- di origine ellenica con raffronti ad altre lin- non (o Hapax). Si tratta di un nome o gue, Torino, Utet, 1876, p. 511: Gnome è di un’espressione di cui si ha un solo un termine di origine greca, derivante esempio nel sistema linguistico o in dal termine greco γνώμη e dal verbo un dato corpus (opera letteraria, lin- greco λέγω e che reca il significato di gua di un autore ecc.) 1989 Giuseppe ‘detto sentenzioso’ 1907 Ottorino Pia- Catanzaro–Francesco Santucci, Tredici seco- nigiani, Vocabolario etimologico della lingua li di elegia latina: atti del Convegno […], As- italiana, vol. I, Varese, La tipografica Varese, sisi, s.e., 1989, p. 305: Per hapax si inten- 1907, p. 625: La gnome è una sentenza, de una parola o un’espressione sin- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 110

golare e che nella maggior parte dei (R) (S) heuretès sost. m. inv. Mi- casi può anche essere espressione di tol. Nella cultura della Grecia antica, un particolare stato d’animo dell’au- l’inventore, mitologico e talora reale, tore, che vuole appunto esprimere il di arti, pratiche, strumenti. suo sentimento mediante un hapax. 1952 In «Rivista Critica di Storia della Un esempio è la poesia di Properzio Filosofia», VII (1952), p. 497: Aristotele, che utilizza l’hapax per esprimere nelle sue ricerche sulle scoperte (heu- l’intensità con la quale vive la sua rémata), aveva trovato in Protagora esperienza amorosa 2006 Armando J. un heuretés per il cercine; e può dar- Levoratti–Pablo Richard–Elsa Tamez, Nuovo commentario biblico. Atti degli Apostoli, Let- si, come ritengono il Nestle e l’Un- tere, Apocalisse, Roma, Borla, Città nuova, tersteiner, che la notizia derivasse da 2006, p. 391: Gli hapax sono parole che un esempio inserito in uno scritto del ricorrono una sola volta. sofista 1978 GRADIT («A. Brelich “Gli = Voce gr., da hápax legómenon ‘detto eroi greci. Un problema storico–religioso”») una volta sola’, forse attraverso il ted. 1989 Stefano Jedrkiewicz, Sapere e para- (1808: GRL) o l’ingl. (1828: GRL, e già dal dosso nell’Antichità, Roma, Edizioni dell’A- 1654 in forma non traslitterata: cfr. Yorick teneo, 1989, p. 48: Gomez Gane, Dizionario della terminologia Esopo: heuretés ed filologica, Torino, Accademia, 2013, p. 191). altro ancora. La testimonianza di Ero- doto, lungi dal confinare Esopo nella (R) (S) heroon sost. m. inv. Ar­ Samo del VI sec. a.C., dà lo spunto cheo­l. Eroo, santuario monumentale alla sua incarnazione di favoliere per eretto per un eroe. eccellenza, creatore di una forma di 1844 In «Bullettino archeo­ ­logico napo- racconto di larghissima diffusione letano», II (1844), p. 95: vedendosi pur di 1995 Sulpicius Severus, Vita di Martino, bianco le figure virili: mentre le altre Milano, Paoline, 1995, p. 100: Nel mondo anche femminili che stanno intorno classico e di conseguenza anche nel- all’heroon si mirano di rosso 1906 In la tarda antichità una delle tematiche «Atti dell’Accademia di ar­cheo­logia, lettere più affermate era quella della ricerca e belle arti», XXIV (1906), p. 183: Heroon, santuario monumentale, spesso cir- per ogni aspetto dell’esistenza umana condato da persone che recano offer- dell’iniziatore, heuretés 2001 Eli- sabetta Villari, Il morso e il cavaliere: una te 1917 GRADIT (senza fonte) 2007 metafora della temperanza e del dominio di Luisa Brecciaroli Taborelli, Forme e tempi dell’urbanizzazione nella Cisalpina, Borgo sé, Genova, Il melangolo, 2001, p. 44: Pin- S. Lorenzo, All’insegna del Giglio, 2007, p. daro nel riferirsi all’Atena Hippia non 341: L’heroon si pone nel foro dove si parla di invenzione di Atena, mentre trovano normalmente le tombe degli altrove precisa il tema dell’heuretes, ecisti nel mondo greco–latino, vicino dell’inventore, con termini ben chiari. alla statua di Agrippa e all’arco di Au- = Voce gr. heuretés ‘inventore’. gusto. Osservazioni: la prima attestazione (che = Voce gr. herôon ‘(tempio) di eroe’, compare in un articolo di Vittorio Enzo Alfie- forse attraverso il lat. heroon (almeno dal ri, Per la cronologia della scuola di Abdera) 1797: GRL). è stata reperita tramite JSTOR. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 111

(S) horològion sost. m. inv. Lit. = Voce gr. hýbris ‘tracotanza’. Libro liturgico che si usa nel rito bi- zantino per l’ufficiatura ordinaria. (R) (S) hỳdraulis sost. m. inv. St. 1956 GRADIT (senza fonte) 1991 mus. Idraulo. Georges Gharib, Testi mariani del primo 1733 Giovanni Antonio Papini, Lezioni millennio, vol. IV, Roma, Città nuova, 1991, sopra il Burchiello di Giovannantonio Papi- p. 791: Horologion, libro liturgico uti- ni accademico fiorentino, Firenze, Paperini, lizzato in riti come quello bizantino 1733, p. 12: Hydraulis, strumento musi- 2008 Gennaro Luongo, Dal lago di Tiberia- cale inventato da Ctesibio 1979 Ele- na Ferrari Barassi, Strumenti musicali e te- de al mare di Amalfi: il viaggio apostolico di stimonianze teoriche nel Medio Evo, Cremo- Andrea il Primo […], Amalfi, Presso la sede na, Fondazione Claudio Monteverdi, 1979, del Centro, 2008, p. 514: Horologion, il p. 56: Hydraulis, strumento musicale libro dell’ordinario delle Ore. utilizzato nella Francia del IX secolo. = Voce gr. biz. horológion ‘id.’, in gr. ant. ‘strumento per registrare il tempo’. Vi è anche una celebre illustrazione del Salterio di Utrecht che mostra tale (R) (E) hybris sost. f. inv. Filos. strumento al centro di un assembra- Trasgressione, violazione del limite mento di personaggi musicanti. e del giusto mezzo. Nell’antica Gre- = Voce gr. hýdraulis ‘idraulo’. cia, vissuta fin dai tempi omerici e (R) (S) hỳdraulos sost. m. inv. St. poi teorizzata come l’errore umano mus. Idraulo. più grave e più gravido di pericolose 1836 Dizionario e bibliografia della mu- conseguenze per chi se ne rendesse sica di Pietro Lichtenthal, Bologna, Forni, responsabile, centrale in vicende mi- 1836, p. 52: Hydraulos, strumento mu- tiche, nei testi letterari, specialmente sicale ebraico, più precisamente un drammatici, e nelle riflessioni filoso- organo idraulico 1956 GRADIT (sen- fiche. za fonte) 1972 In «Nuova rivista musica- 1868 In «Nuova antologia di scienze, le», VI (1972), p. 282: Organo pneumati- lettere ed arti», III (1868), p. 118: Hybris, co, alimentato cioè da mantici, meno opera oltraggiosa, per punir la quale complesso e facilmente manovrabile gli dei davano la mente del superbo 2005 Alberto Ausoni, La musica, Milano, in balia alla dea Ate e l’uomo e la Electa, 2005, p. 301: Hydraulos; stru- sua stirpe precipitavano in sciagura mento musicale, più specificatamente 1936 GRADIT («L. Emery, trad. it. di W. l’organo. Jaeger “Paideia. La formazione dell’uomo = Voce gr. hýdraulos ‘idraulo’. greco”») 1950 GDLI–2004 (in Bruno Mi- gliorini) 1998 Hanspeter Padrutt, L’inver- (R) (s) hỳsteron pròteron loc. no epocale: considerazioni attuali, Napoli, sost. m. Ret. Figura retorica che con- Guida, 1998, p. 124: Hybris, tracotanza, siste nell’invertire l’ordine temporale arroganza, empietà 2013 Francesco o logico di una frase. Adorno, Dialoghi politici e Lettere, Torino, 1731 Giovanni Maria Platina, Tratta- Utet, 2013 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile to dell’eloquenza spettante alle figure delle il n. di p.): Prepotenza umana, ossia la parole [...], Bologna, Sassi, 1731, p. 109: hybris, che viola i giusti limiti. Hysteron proteron: figura retorica www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 112

che può ridursi all’antitesi, in quanto 1826 Peter Lichtenthal, Dizionario e la voce che dovrebbe essere prima si bibliografia della musica del dottore Pietro Lichtenthal, vol. I, Milano, per Antonio Fon- trova dopo 1820 Dizionario etimologi- co di tutti i vocaboli usati nelle scienze, arti tana, 1826, p. 317: L’ison è per altro il e mestieri, vol. III, Milano, Pirola, 1820, p. principio, il mezzo ed il fine o piutto- 434: Hysteron proteron significa met- sto il sistema di tutti i suoni o segni, tere prima ciò che va dopo, ossia, per cui senza il medesimo non si può figura poetica che stravolge il senso produrre nessun suono. Pare che que- naturale delle cose 1905 GRADIT sto ison sia una specie di chiave, con (senza fonte) 1984 Angelo Marchese, cui si rende una melodia più acuta o Dizionario di retorica e di stilistica, Milano, più grave 1834 GRADIT (senza fonte). Mondadori, 1984, p. 138: È una figura di = Voce gr. íson, neutro sost. dell’agg. ísos ‘uguale’. pensiero che consiste nell’inversione temporale degli avvenimenti in una (S) kalokagathia sost. f. inv. Fi- successione continua, sicché viene los. Nella cultura greca antica, la per- anticipato il termine finale su cui si fezione dell’essere umano, special- focalizza l’attenzione dello scrittore. mente del cittadino. Dal gr. hýsteron próteron = l’ultimo 1936 GRADIT («L. Emery, trad. it. di come il primo 2012 Bice Mortara Ga- W. Jaeger “Paideia. La formazione dell’uo- ravelli, Manuale di retorica, Milano, Bom- mo greco”») 1984 In «Annali della Scuola piani, 2012, pp. 369[–370]: L’hysteron normale superiore di Pisa: lettere, storia e filo- proteron [...] | consiste nel dire prima sofia», XIV (1984), p. 1373: Il senso della la cosa che è accaduta per ultima. kalokagathia: la bellezza risiede nella (s) 2. Filos. Circolo vizioso, ovve- funzionalità, la funzionalità concreta ro falsa argomentazione che presup- è di per sé bellezza 2003 Giovanni pone fin da principio ciò che vorrebbe Reale, Per una nuova interpretazione di Pla- dimostrare. tone, Milano, Vita e Pensiero, 2003, p. 490: Kalokagathia, bellezza, bontà. 1979 Studi slavistici in ricordo di Carlo = Voce gr. kalokagathía ‘eccellenza, Verdiani, a cura di Anton Maria Raffo, Pisa, perfezione’, forse attraverso il ted. Giardini, p. 284: si rischia o il circolo vi- (kalokagathia 1820: GRL) o l’ingl. zioso (hysteron proteron del demon- (kalokagathia 1913: GRL). strandum) o ci si affida a un confronto troppo poco fondato 1999 GRADIT (R) (S) kalòs kagathòs loc. sost. e (senza data). agg. Nella cultura greca antica, chi o = Voce gr. hústeron próteron propr. che era e appariva eccellente nei modi ‘posteriore anteriore’. e nella vita morale; l’ideale greco del- la perfezione umana. (R) (S) ison sost. m. inv. Nella se- 1913 In «Nuova antologia», CLXIV miografia bizantina, segno che indica (1913), p. 401[–402] (GRL): Sono già sta- la ripetizione della nota precedente; ti scritti diversi libri su questo argo- nel canto liturgico di rito bizantino, mento. Anche la sua morale comincia procedimento consistente nella tenuta oggi dalla critica ad essere discussa, della voce sulle note buone del modo. e con qualche fondamento. Cosa vuol www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 113

dire, la mia donna, quel kalòs ka- alto e con lati inflessi, desinente in ga|thòs, su cui tanto ragionava vostro un orlo inclinato verso l’esterno, con marito? 1936 GRADIT («L. Emery, faccia superiore fortemente convessa. trad. it. di W. Jaeger “Paideia. La formazione Il piede basso e distinto, è di forma dell’uomo greco”») 1959 In «La civiltà tronco–conica, solido e appena con- cattolica», CX (1959), p. 276 (GRL): L’an- cavo sul fondo esterno 2015 Gloria tichità, con Platone, riservava al citta- Galante, Museo civico ar­cheo­logico Lavi- dino kalòs kagathòs il tempo libero, nium, Roma, Gangemi, 2015, p. 167: Kan- la saggezza e la politica 1974 ca. In «La voce della fogna: giornale differente», tharos, coppa con due alte anse. 1974 (GRL, da cui non è ricavabile il n. di = Voce gr. kántharos ‘id.’. vol. e di p.): Il vero adulto – il vir dei Romani, il kalòs kagathòs dei Greci (e) (R) (S) katà stichon loc. avv. e – faceva coabitare in sè una giovi- agg. Metr. In modo o tale da far sus- nezza dionisiaca ed una padronanza seguire versi di ugual misura in una apollinea 2003 Antonio Da Re, Filo- serie non divisibile in strofe. sofia morale: storia, teorie e argomenti, Mi- 1972 Francesco Della Corte, Opuscula lano, Mondadori, 2003, p. 26: L’ideale del II, Genova, Istituto di filologia classica e me- kalòs kagathόs è tipicamente greco. dioevale, 1972, p. 97: non doveva esse- Solitamente si ricorreva alla catego- re usato kata stichon come in Plauto ria del bello per qualificare un’azione 1973 GRADIT (senza fonte): katà stichon moralmente buona. [...] loc. avv. 1977 Storia e civiltà dei gre- = Voce gr. kalòs kagathós ‘eccellente, ci, vol. IX, Milano, Bompiani, 1977, p. 229: perfetto’, forse attraverso il ted. (kalòs kagathós 1801: GRL) o l’ingl. (kalòs Il libro comprendeva tredici compo- kagathós 1869: GRL). nimenti in metri giambici katà stichon o in sistema epodico, a cui seguivano (R) (S) kàntharos sost. m. inv. Ar­ quattro carmi in metri lirici 2000 cheo­l. Coppa greca a calice alto con Paola Angeli Bernardini, Presenza e funzione due anse. della città di Tebe nella cultura greca: atti 1831 In «Annali dell’Instituto di Corri- del Convegno Internazionale, Pisa, Istituti spondenza Ar­cheo­logica», I (1831), p. 256: editoriali e poligrafici internazionali, 2000, kantharos. La formazione del kan- p. 12: Katà stichon: dimetro coriambi- tharos (4) [= (4) Panoska Rech. IV, co polischematico trattato anche dal 61.], poco dissomigliante dal vaso metricologo antico Efestione 2004 anzidetto, è assai comune tra le stovi- L’esametro greco e latino: analisi, problemi glie apule e lucane, ma è rarissima tra e prospettive, a cura di Enrico Di Lorenzo, le volcenti 1987 GRADIT (senza fonte) Napoli, Guida, p. 85: rapporti tra l’esa- 1992 Morella Massa, La ceramica ellenisti- metro katà stichon e l’esametro del ca con decorazione a rilievo della bottega distico elegiaco (che d’ora in poi di Efestia, Roma, L’Erma di Bretschneider, chiamerò esametro elegiaco). 1992, p. 215: Kantharos con anse ripie- = Voce gr. katà stíkhon ‘a verso a verso’ gate è un tipo di coppa che presenta (GRADIT), forse attraverso l’ingl. (1936: una vasca poco profonda, con parete GRL), il ted. (1939: GRL) o il fr. (1959: appena convessa, distinta dal collo, GRL). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 114

(R) (S) katholikòs sost. m. (pl. ka- Calanchi, Le corti e la città ideale, Fasano, tholikoi o inv.) Eccl. Appellativo del Schena, 2004, p. 83: Va distinto il com- capo della Chiesa cattolica caldea e portamento conveniente dal katortho- armena. ma (il comportamento perfetto), poi- 1842 Dizionario delle date, dei fatti, ché solo il saggio è in grado di offrire luoghi ed uomini storici o repertorio alfa- un beneficio eticamente perfetto e di- betico di cronologia universale contenente sinteressato. […], vol. I, Venezia, Antonelli, 1842 p. 567: = Voce gr. katórthoma, der. di kátorthos La gerarchia degli ecclesiastici arme- ‘retto, dritto’. ni differisce poco da quella dei Greci. Il capo della Chiesa, il katholicos, ha (R) (S) koilon sost. m. inv. Ar­ la sua sede a Etschiniadzin, conven- cheo­l. Nell’antico teatro greco, gradi- to presso Erivan, capitale dell’antica nata dove sedevano gli spettatori. Armenia Persiana, dipendente oggidì 1843 Rovine di antiche città con rac- dalla Russia 1906 In «La Civiltà cat- conti generali e politici per Carlo Bucke. tolica», IV (1906), p. 306: Questa Chiesa, Traduzione di Pietro Giuria, vol. II, Torino, ossia quella cattolica, le cui origini Pomba, p. 123: In pochi momenti giun- sono di sette secoli anteriori a quel- gemmo ad un teatro di grandi dimen- la della Chiesa russa, era posta sotto sioni. Il Koilon è scavato nella colli- l’autorità di un katholicos che godeva na che sorgeva quasi nel mezzo del- delle prerogative uguali a quelle dei la città, e serviva come di Acropoli. patriarchi di Oriente 1957 GRADIT Questo teatro sembra opera romana, (senza fonte) 2012 Giovanni Bensi, Le e le mura del proscenio sono costrutte religioni dell’Azerbaigian, Roma, Teti, p. quasi interamente di mattoni 1933 129: il katholikos armeno Garegin II, In «Historia. Studi storici per l’antichità clas- il patriarca–katholikos georgiano Ilia sica», VII (1933), p. 64: là non abbiamo II e i patriarchi russi Alessio II e il suo un koilon vero, ma solo un semplice successore Kirill. pendio limitato da sedili o una fila = Voce gr. katholikós propr. ‘universale, unica di sedili 1937 GRADIT (senza cattolico’, forse attraverso una delle principali fonte) 1988 Karina Mitens, Teatri greci e lingue europee (ted. katholikós 1833: GRL; teatri ispirati all’architettura greca in Sicilia fr. katholikós 1839: GRL). e nell’Italia meridionale, c. 350–50 a.C.: un catalogo, Roma, L’Erma di Bretschneider, (R) (S) katòrthoma sost. m. inv. 1988, p. 35: Si trovano esempi sia di un Filos. Nello stoicismo, l’azione giu- koilon intero, sia di un koilon suddi- sta per eccellenza che attua l’esigenza viso in due o tre sezioni. Un koilon etica in forma perfetta. intero lo si trova ad Elea e a Rhegion 1827 Opuscoli di Plutarco volgarizzati e nel teatro ispirato all’architettura da Marcello Adriani [...], t. IV, Milano, Son- greca di Gioiosa Ionica, mentre i tea- zogno, 1827, p. 507: Dicono gli stoici tri di Lokroi Epizephyrioi e, con ogni che il katorthoma o azione perfetta- probabilità il teatro di Metapontion, mente buona, è l’oggetto comandato presentano un koilon a tre sezioni dalla legge 1957 GRADIT (senza fon- 2007 Enzo Lippolis–Monica Livadiotti– te) 2004 Gabriele Morisco–Alessandra Giorgio Rocco, Architettura greca: storia e www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 115

monumenti del mondo della polis dalle ori- (r) (s) 2. Per estensione, lingua co- gini […], Milano, Mondadori, 2007, p. 634: mune che si diffonde in un territorio Oltre il koilon dell’odeion romano sovrapponendosi alle parlate locali. impiantato sull’edificio antico, sono 1929 In «Archivio glottologico italia- visibili 37 file di gradini, che seguono no», XXII–XXIII (1929), p. 376: la koinè un andamento leggermente concavo. giudaica a fondo romanesco si dif- = Voce gr. koîlon, da koîlos ‘vuoto, cavo’, fuse anche verso il nord, in territori verosimilmente tramite una delle principali lingue europee (per il ted., cfr. l’es. 1843). dialettali toscani, gallo–italici e vene- ziani 1934–1935 In «Studi baltici», (e) (r) (s) koinè (Koiné, coiné) IV (1934–1935), p. 54: il dialetto era si- sost. f. (pl. inv., koinai o, raramen- curamente andato soggetto a influssi te, coinai) Ling. La lingua comune da parte delle “koinai” sia attica che dell’antica Grecia, basata sul dialetto dorica 1936 Walter von Wartburg, La posizione della lingua italiana nel mondo attico, che si diffuse a partire dal IV neolatino. Tre conferenze, Leipzig, Keller, sec. a.C. anche tra i popoli ellenizzati 1936, p. 4: Al principio del Trecento del Mediterraneo centrorientale. [...] una koiné volgare letteraria si sta- 1913 In «Rivista di filologia e d’istru- va formando 1937 Un cinquantennio zione classica», XLI (1913), p. 149: È opi- di studi sulla letteratura italiana, vol. II, Fi- nione coeva a quella che sosteneva renze, Sansoni, 1937, p. 8: I vari tentativi l’attenzione del glottologo arrestarsi di koinè che si ebbero qua e là in Italia alla Koiné, intesa come estremo limi- prima che la lingua di Firenze gran- te dello svolgimento linguistico del- deggiasse sono stati tutti più o meno 2 la Grecità 1933 DELI (in «Enc. it. profondamente studiati 1941 Carlo XVII 829») 1957 DizEncIt, vol. VI, s.v. Battisti, Storia linguistica e nazionale delle 1995 Gabriele Bentoglio, Apertura e dispo- valli dolomitiche atesine, Firenze, Rinasci- nibilità l’accoglienza nell’epistolario Paoli- mento del Libro, 1941, p. 241: sarebbe a no, Roma, Pontificia università gregoriana, chiedere, se il lessico gardenese, che 1995, p. 295: In virtù delle conquiste di qui segue costantemente la ‘coinè’ Alessandro Magno che ne stimolaro- veneto–tridentina, abbia per caso al- no la diffusione lungo le coste della tre coincidenze specifiche con quello metà orientale del Mar Mediterraneo, grigione 1952 Gianfranco Folena, La la koinè attica divenne lingua univer- crisi linguistica del Quattrocento e l’«Arca- sale, conosciuta anche con l’espres- dia» di I. Sannazaro, Firenze, Olschki, 1952, sione sinonimica di lingua “ellenisti- p. 5: Per l’Emilia metterebbe conto ca”. Nel suo insieme questa lingua è studiare l’ibrida koinè quattrocente- un compromesso tra l’attico da una sca 1957 DizEncIt, vol. VI, s.v. 1960 parte, che ne costituisce la base, ed un In «Studi mediolatini e volgari», VIII (1960), certo numero di altri dialetti dall’altra pp. 137–153: koiné dialettale regiona- 2006 Cosimo Palagiano, La geografia delle le 1963 Linguistica generale e linguistica lingue in Europa, Napoli, ScriptaWeb, 2006, francese, Milano, il Saggiatore, 1963, p. 464: p. 124: Koinè, lingua o dialetto comu- quella koiné colta alla quale la mag- ne, simbolo dello sviluppo dell’antico gior parte dei parlanti, ancora chiusa mondo greco. tra le frontiere del dialetto, non offri- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 116

va i tesori della sua infinita inventi- medesimo possono recare imbarazzo va 1964 Pier Paolo Pasolini, Saggi sulla a chi crede a una koiné artistica du- letteratura e sull’arte, Milano, Mondadori, rante l’Ellenismo; ma chi a quella 1999, p. 1245: le diverse vicende stori- koiné non crede, non potrà mai restar- che regionali [...] hanno prodotto va- ne perplesso 1945 Santo Mazzarino, rie piccole lingue virtuali concorrenti, Dalla monarchia allo stato repubblicano. i dialetti, e le successive differenti Ricerche di storia romana arcaica, Catania, dialettizzazioni della koinè 1972 Agnini, 1945, p. 21: koinè culturale cen- Giovan Battista Pellegrini, Saggi sul ladino tro–italica 1984 Massimo Pallottino, dolomitico e sul friulano, Bari, Adriatica, p. Etruscologia, Milano, Hoepli, 1984, p. 189: 114: il dialetto è un parlare popolare La Magna Grecia e l’Etruria costi- di una ampia regione – cioè quel re- tuiscono i due fari d’irradiamento di gistro che io definisco la koiné dia- progresso nell’area italiana, anche lettale regionale – 1993 Storia della se il secondo in parte dipendente dal lingua italiana, a cura di Luca Serianni–Pie- tro Trifone, vol. I, Torino, Einaudi, 1993, p. primo e perciò con una funzione per 646: il Boiardo scelse per il poema il certi aspetti di riflesso, tuttavia auto- composito tessuto della coinè padana noma e distinguibile. Essi presentano illustre 2005 Gli italiani e la lingua, inoltre parallelismi e correlazioni, so- a cura di Franco Lo Piparo–Giovanni Ruffi- prattutto nel campo artistico, tali da no, Palermo, Sellerio, 2005, p. 210: non si giustificare l’impressione di un’espe- sono formate nuove coinai dialettali rienza unitaria, o koinè, greco–tirre- 2007 Riccardo Tesi, Storia dell’italiano. La nica, non soltanto rispetto al resto del formazione della lingua comune, Bologna, mondo italico, ma anche, entro certi Zanichelli, 2007, p. 149: Trasportato nel limiti, rispetto al resto del mondo gre- contesto linguistico italiano, il termi- co–arcaico. ne koinè (o, più raramente, con grafia = Voce gr. koiné, agg. f. sing. di koinós adattata coinè) definisce, a parziale ‘comune’, con diálektos sost. f. ‘lingua’ somiglianza del greco antico, una lin- sottinteso (dunque ‘(lingua) comune’). gua prevalentemente (anche se non Osservazioni: la storia del termine è illu- strata, con abbondanza di esempi per ciascu- esclusivamente) d’uso non letterario na delle accezioni e sottoaccezioni studiate che ha acquisito una certa stabilità e (molti dei quali sono stati qui riprodotti, in che tende al livellamento delle parti- forma talvolta accorciata), da Paolo D’Achil- colarità dialettali su una base latina e, le, Il termine e il concetto di koinè negli studi in qualche caso, toscana. linguistici italiani, in «In principio fuit tex- (r) (s) 3. In senso fig., affinità, co- tus». Studi di linguistica e filologia offerti a Rosario Coluccia in occasione della nomina munanza, specialmente di natura cul- a professore emerito, Firenze, Cesati, 2018, turale o spirituale, tra più popoli. pp. 611–625 (nel quale sarà inoltre da rile- 1907 Giuseppe Cultrera, Saggi sull’ar- vare, alle pp. 614–615, la segnalazione di di- te ellenistica e greco–romana, vol. I, Roma, versi esempi della variante koinè diàlektos). Loescher, 1907, p. XIX: il contrasto della attestazione di Plinio con quanto sap- (R) (S) kolpos sost. m. inv. Stor. piamo della fioritura artistica asiana Nell’antica Grecia, rimbocco del pe- e anche la sua contraddizione con se plo o del chitone che si formava sopra www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 117

la cintura nell’abbigliamento femmi- so, meno antico e di tipo Tolemaico nile. Theadelfia 1967 GRADIT (senza fon- 1916 In «Annuario della Scuola ar­cheo­ te) 1979 Viola Papetti, Le forme del te- logica di Atene e delle missioni italiane in atro, Roma, Edizioni di storia e letteratura, Oriente», II (1916), p. 188: Veste il corto 1979, p. 144: Kome: villaggio. Molto chitone, che forma kolpos intorno ai probabilmente legato alla tradizione fianchi e sopra il chitoniskos porta la della commedia, secondo la quale la chlaina girata intorno alla vita e pas- komodia sarebbe stata legata a certi sata sopra la spalla sinistra 1950 canti di contadini che si recavano di GRADIT (senza fonte) 1999 Elena Ghi- notte al villaggio per schernire i ric- sellini, Atene e la corte tolemaica: l’ara chi 2016 Mogens Herman Hansen, Po- con dodekatheon nel Museo greco–roma- lis: Introduzione alla città–stato dell’antica no, Roma, L’Erma di Bretschneider, 1999, Grecia, Milano, Università Bocconi editore, p. 80: Il kolpos si configura come un 2016, s.n. di p. (GRL): L’unico grande rigonfiamento pressoché orizzontale, villaggio che conosciamo in Beozia secondo una convenzione propria, è la kome Ascra dove nacque Esiodo. seppure non esclusiva, dell’elleni- = Voce gr. kóme ‘id.’. smo: nel percorso evolutivo del tipo della peplophoros si è infatti consta- (R) (S) komos sost. m. inv. (pl. ko- tata una modificazione nella struttura moi o invar.) Stor. Nell’antica Grecia, del rimbocco, che in età classica si giro festoso della città accompagna- presenta generalmente conformato ad to da musiche e danze, compiuto dai arco, mentre nel periodo ellenistico giovani dopo un simposio. si dispone per lo più orizzontalmente 1885 In «Annali dell’instituto di corri- spondenza archeo­ ­logica», LVII (1885), p. 2007 In «Atti e memorie della Società Ma- 157: Nello spazio libero sono appese gna Grecia», IV (2007), p. 746: Il chitone a chiodi due corone, forse nel muro è molto largo e gonfiato dall’aria du- della casa da cui il komos esce, o in- rante il volo, con un lunghissimo kol- nanzi a cui passa 1936 GRADIT («L. pos mosso da pieghe a ventaglio che Emery, trad. it. di W. Jaeger “Paideia. La for- seguono il movimento delle gambe e mazione dell’uomo greco”») 1979 Viola ne evidenziano le forme. Papetti, Le forme del teatro, Roma, Edizioni = Voce gr. kólpos propr. ‘seno, grembo’ di storia e letteratura, 1979, p. 144: L’estasi (Liddell–Scott), forse attraverso l’ingl. del komos è all’origine dell’efficacia (kolpos 1858: GRL). della commedia; tanto più che questo (R) (S) kome sost. f. inv. Stor. genere era anche legato ad una falsa Nell’antica Grecia, il distretto rurale etimologia di komos, che lo voleva e la sua popolazione. collegato a kome (= villaggio) e se- 1908–1911 Domenico Comparetti–Gi- condo la quale la komodia sarebbe rolamo Vitelli, Papiri fiorentini. Papiri -let stata legata a certi canti di contadini terari ed epistolari (n.i 106–278), Milano, che si recavano di notte al villaggio Hoepli, 1908–1911, p. 59: [...] oppure che per schernire i ricchi, da cui avevano quella kome avesse due nomi, più an- subito affronti, dipingendosi il volto tico forse e ancora prevalente Thra- con la feccia del vino (mascherando- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 118

si, quindi), in modo tale da non esse- stabilito i doveri liturgici a Bisanzio, re riconosciuti 2012 Silvio Menghini, dove si cantavano il mattutino (me- SYMPOSION – La cultura del vino nei valori sonyktikon), il vespro (hesperinus) e della conoscenza storica […], Firenze, Firen- le lodi (orthros), nacque una forma di ze University Press, 2012 p. 74: Il komos è inno, detto kontakion (rotolo), il cui corteo festoso nel quale i simposiasti maggior cultore fu san Romano, tra- si mascheravano e si travestivano da duttore di testi siriaci dovuti a Efrem seguaci, invasati e rapiti dalla mania di Edessa, ed autore, fra l’altro, di un divina. kontakion natalizio che ebbe lunga = Voce gr. kômos ‘id.’. vita: veniva ancora eseguito a corte (R) (S) kontàkion (Kontakion) nel sec. XII. Il kontakion era contras- sost. m. inv. (pl. kontakia o inv.) Lett. segnato da una declamazione del te- Contacio, ovvero composizione in sto. = Voce gr. biz. kontákion ‘id.’, dal gr. versi tipica della lirica bizantina, che ant. kontákion ‘saggio, trattazione’ (Liddell– ha come tema una predica. Scott; propr. una striscia di carta avvolta 1904 In «Bessarione. Pubblicazione pe- intorno a un’asticciola di legno, der. di kontós riodica di studi orientali», 1904, p. 134 (cfr. ‘palo, pertica’: cfr. DizEncIt s.v. condaghe). GRL, da cui non è ricavabile il n. di vol.): Fa d’uopo anzi tutto distinguere accu- (R) (S) kore sost. f. Ar­cheo­l. ratamente – l’abbiamo già osservato Nell’antica Grecia, statua votiva raf- più sopra – il Kontakion iniziale [...] figurante una fanciulla in piedi con il dalle strofe seguenti 1957 GRADIT capo ammantato. (senza fonte) 1962 Leopoldo Gamberini, 1907 In «Bullettino della Commissione La parola e la musica nell’antichità: con- ar­cheo­logica comunale di Roma», XXXV fronto fra documenti musicali antichi e dei (1907), p. 232: Fra questi oggetti me- primi secoli del Medio Evo, Firenze, Olschki, ritano considerazione il torso di una 1962, p. 207: Un kontakion è costruito, kore arcaica, scultura originale greca, in genere, sullo stampo di un inno del tipo di quelle scoperte in Delos e formato proprio per esso, oppure se- nell’acropoli di Atene 1957 GRA- gue il metro di un inno già usato per DIT (senza fonte; si tratta verosimilmente di un altro kontakion o gruppo di kon- DizEncIt) 1981 Humfry Payne, La scul- takia. All’inizio d’ogni kontakion sta tura arcaica in marmo dell’Acropoli, Roma, un corto troparion, metricamente e L’Erma di Bretschneider, 1981, p. 115: La melodicamente indipendente da esso; kore col peplo appartiene al decennio è il proemio che, ad uno stadio più 540–30, probabilmente agli ultimi avanzato, spesso consiste di due o anni 2013 Giovannangelo Camporea- tre stanze. Proemio e kontakion sono le, Francesco Nicosia: l’ar­cheo­logo e il so- collegati insieme con un ritornello printendente: scritti in memoria, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2013, p. 166 2013 Claudio Casini, Storia della musica: : Al di dall’antichità classica al Novecento, Milano, sotto dell’orlo decorato del chitone Tascabili Bompiani, 2013 (cfr. GRL, da cui fa capolino una seconda veste, dal non è ricavabile il n. di p.): Dopo che l’im- bordo analogamente arrotondato, che peratore Giustiniano nel sec. VI ebbe rappresenta un elemento assai raro www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 119

nell’abbigliamento di foggia etru- tare l’effige del sepolto. I kuroi sono sca per il quale l’unico confronto a un tema fondamentale dell’arte arcai- tutt’oggi noto è quello della kore di ca e proseguono fino agli inizi del V Covignano. sec. 1957 GRADIT s.v. kouros (senza = Voce gr. kóre, propr. ‘fanciulla’ fonte) 1988 Nicola Bonacasa–Antoni- (Liddell–Scott). no Buttitta, La Statua marmorea di Mozia e la scultura di stile severo in Sicilia, Roma, (R) (S) kotyle sost. f. inv. Ar­cheo­l. L’Erma di Bretshneider, 1988, p. 79: Con le Nell’antica Grecia, ciotola a forma di file di riccioli a perline, si riconosce tronco di cono rovesciato. la tradizione dell’Aristodico al Mu- 1977 In «Monumenti antichi: serie mi- seo Nazionale di Atene fatto intorno scellanea», II (1977), p. 33: Dalla forma al 500 a.C., come kouros, cioè come piuttosto bassa, con la bocca ampia e statua funeraria, e la tradizione della la parete dolcemente arrotondata, la testa del kouros di Lentini a Catania kotyle; ciotola 1987 GRADIT (senza 1996 Alessandro Saggiorno, La storia delle fonte) 2003 Elena Laforgia, Il Museo religioni nella scuola italiana: un progetto di ar­cheo­logico di Calatia, Cava de’ Tirreni, didattica storico–religiosa, Roma, L’Erma Ediguida, 2003, p. 125: Alcuni vasi sono di Bretschneider, 1996, p. 35: Il kouros, ancora di colore bruno. Si tratta di scolpito a tutto tondo, è privo della forme di più antica tradizione, come testa e delle spalle, le gambe sono scodelle e piatti su piede o di prodot- conservate fino alle ginocchia; ri- ti di fattura meno accurata come la mane parte dell’avambraccio destro. kotyle. La superficie, di colore biancastro, è = Voce gr. kotýle ‘ciotola’, forse attraverso scheggiata. Il busto non presenta indi- l’ingl. (kotyle 1923: GRL). cazioni anatomiche e le braccia, stret- (e) (R) (S) kouros (kuros, curos) te lungo i fianchi, erano piegate in sost. m. (pl. –oi o invar.) Ar­cheo­l. avanti all’altezza della vita; l’inguine Nella Grecia arcaica, statua votiva è reso con un’incisione, il sesso e la raffigurante un giovane nudo, desti- muscolatura delle gambe sono scol- nata ai santuari. piti sommariamente, i glutei appena 1928 In «Rivista di filologia e di istru- accennati 2003 Fiorella Bellachioma, zione classica», LVI (1928), p. 177: Fra le Zeitlose: la passione del viaggio comune tra sculture si annoverano una piccole cura e didattica, Napoli, Guida, 2003, p. 54: core in ferro, risalente probabilmen- La statua del kuros, il giovinetto, è un te al VII secolo e un curos in marmo nudo di un atleta vittorioso, primo di della metà del VI secolo raffigurante una lunga serie di begli adolescenti, un ragazzo, con una piccola testa ori- che il mondo greco ha prodotto per ginale in bronzo 1930 Paolo Sacchi, circa trecento anni. Il solitario, auto- Da Sumer a Roma, vol. I, Firenze, Sansoni, suffìciente kuros rappresenta una ri- 1930, p. 251: Il termine kuros indica la vendicazione in forma monumentale statua virile in piedi, concepita come dell’umano, una libertà dello sguar- ex–voto o come ricordo, sulla tomba, do apollineo, un trionfo dello spirito senza alcuna intenzione di rappresen- sulla materia 2004 GDLI–2004 s.v. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 120

kouros (senza esempi) 2014 Françoise e colorati, Roma, L’erma di Bretschneider, Dolto, Adolescenza: esperienze e proposte 2005, p. 184: Il kymation ionico presen- per un nuovo dialogo con i giovani tra i 10 ta ovoli rigonfi, delimitati da gusci a e i 16 anni, Milano, Oscar Mondadori, 2014 listello, alternati a punte di frecce, a (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): volte ben rifinite, altre meno: le frec- Soltanto nell’epoca arcaica dell’arte cette, complete di dorso diritto e pun- greca, prima dell’VIII secolo a.C., il ta a V, risultano in alto rilievo rispetto curos afferma la sua virilità un po’ al fondo ribassato; alcune volte, in- massiccia: è pesante, è potente. Nel vece, il solo dorso è a rilievo, più o V secolo a.C., nell’età classica greca, meno accentuato, fino ad appiattirsi maschile e femminile sono nettamen- del tutto, sembrando quasi una punta te differenziati 2015 Anna Margherita Jasink–‎Luca Bombardieri–Giampaolo Gra- liscia di lancia. ziadio, Preistoria e Protostoria egea e ciprio- = Voce gr. kymátion, dim. di kûma ‘onda’. ta, Firenze, Firenze University Press, 2015, p. 229: La statua del cosiddetto ‘kou- (R) (S) lampàdion sost. m. inv. ros di Palaikastro’ fu trovata frantu- Stor. Nell’antica Grecia, acconcia- mata nel corso di tre distinte campa- tura femminile caratterizzata da una gne di scavo poiché i frammenti, che grande ciocca di capelli raccolta sulla peraltro presentavano chiari segni di nuca e sulla fronte in modo da ricor- bruciato, erano stati dispersi in varie dare una fiaccola (usato soprattutto zone dell’area di scavo. nella loc. agg. o avv. a lampadion). = Voce gr. koûros, propr. ‘ragazzo’. 1940 In «Bullettino della Commissione ar­cheo­logica comunale di Roma», LXVII kuros → kouros (1940), p. 151: Pettinata nella carat- teristica acconciatura a lampadion, (R) (S) kymàtion sost. m. inv. nota nella scultura e nei vasi dipinti Arch. Nell’architettura classica, tipo della seconda metà del secolo quinto di modanatura ondulata a doppia cur- 1957 GRADIT (senza fonte) 1990 An- va. tonio Ambrosio–Maria Rosaria Borriello, Le terrecotte figurate di Pompei, Roma, L’Erma 1921 Giulio Emanuele Rizzo, Storia di Bretschneider, 1990, p. 60: Il volto è dell’arte classica, vol. I, Torino, Utet, 1921, ovale, con tratti regolari ben model- p. 138: Il coronamento (kymation) lati; la chioma è acconciata a lampa- aveva il nome convenzionale di ky- dion. Il tipo comincia ad essere diffu- mation dorico (foglio rettangolare) so nel bacino del Mediterraneo dalla ionico (ovulo) o lesbio (cuoriforme) metà del III secolo a.C. Esemplari 1963 In «Acta Instituti Romani Finlandiae», analoghi, datati a questo periodo, si X (1981), p. 109: I motivi nuovi, la trec- trovano in Sicilia a Morgantina, Cen- cia e il kymation a foglia, non fanno turipe ed Akradina 2015 Maria‎ Gra- parte del canone, ma erano lo stesso zia Bernardini–Mario Lolli Ghetti, Lo stato assai frequenti nelle ornamentazioni dell’arte, l’arte dello Stato. Le acquisizioni architettoniche romane 1967 GRA- del Ministero dei beni e delle attività cultu- DIT (senza fonte) 2005 Annarena Am- rali e del turismo: colmare le lacune, ricu- brogi, Labra di età romana in marmi bianchi cire la storia, Roma, Gangemi, 2015, p. 96: www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 121

Il volto della dea, un ovale piuttosto (R) (S) lochos sost. m. inv. Stor. allungato, caratterizzato da morbidi Nell’antica Grecia, unità tattica di trapassi chiaroscurali, è incorniciato fanteria degli eserciti cittadini, il cui da ciocche ondulate di capelli, che, effettivo variava, a seconda delle epo- divisi da una scriminatura mediana, che e delle città, da un minimo di 200 si raccolgono morbidamente dietro la a un massimo di 600 uomini. nuca nella consueta crocchia a lampa- 1822 Jean–Jacques Barthelemy, Viaggio dion (tale acconciatura, tipicamente di Anacarsi il Giovine nella Grecia verso la virginale, è attestata nelle rappresen- meta del quarto secolo avanti l’era volgare, tazioni della dea dalla seconda metà Milano, Sonzogno, 1822, p. 287: Il re Agide del V secolo a.C.). avea sette lochos nella sua armata; e si = Voce gr. lampádion, dim. di lampás, – può aggiungere che in un’altra occa- ádos ‘fiaccola’. sione il re Archidamo era alla testa di 12 lochos. Se cadauna mora prendeva (R) (S) lèkythos sost. f. inv. Ar­ il nome della sua tribù, è cosa natura- cheo­l. Vaso per unguenti a collo lun- le a pensarsi che i 4 lochos di ciascu- go e ansa verticale. na mora avessero nomi particolari; e 1831 Eduard Gerhard, Rapporto intorno sappiamo da Esichio, che gli Spartani i vasi volcenti, Roma, s.e., 1831, p. 259: Ap- davano ad uno dei loro lochos il nome partengono evidentemente a questo di dolos 1903 In «Biblioteca di storia uopo le due forme principali d’anti- economica», I (1903), p. 387: L’equipag- chi fiaschetti da olio, guarnite l’una e gio di una penteconteros vien calco- l’altra con un manico e a collo stretto, lata a 50 uomini o a un lochos; quello e comprese talvolta sotto il solo nome della trireme invece a 300 uomini o della lekythos 1957 GRADIT (senza 6 lochoi. È probabile che la ciurma fonte) 1991 Luigi Bernabò Brea–‎Made- delle navi era divisa in 6 lochoi, con- leine Cavalier, Meligunìs Lipára: scavi nella necropoli greca di Lipari, Roma, L’Erma di siderandosi ogni fila come un lochos, Bretschneider, 1991, p. 5: Dalle informa- ma è certamente erroneo che ognuna zioni dateci dall’operaio che l’aveva importasse 50 uomini; piuttosto 25 scoperta sappiamo che all’interno uomini circa, quanti assai spesso ne del sarcofago egli aveva trovato una aveva il lochos, così che 50 esauriva- grande lekane, una lekythos ovoidale no il rimanente equipaggio 1957 e una bottiglia 2011 Fabrizio‎ Ludovico GRADIT (senza fonte) 2015 Andrea Porcaroli, S.O.S. Arte dall’Abruzzo: una mo- Frediani, Le grandi battaglie del Medioevo, stra per non dimenticare, Roma, Gangemi, Roma, Newton Compton, 2015 (cfr. GRL, da 2011, p. 61: Del corredo, verosimilmen- cui non è ricavabile il n. di p.): Più nume- te incompleto, facevano parte dei vasi ri costituivano una moira, un dhoun- (olletta e situla) e un colino in bron- ghos o, a seconda delle denominazio- zo, dei vasi a vernice nera (skyphos e ni dei cronisti dell’epoca, un lochos, lekythos) e un impasto e un cinturone divisioni comandate da un dux o da a fascia in bronzo di tipo sannitico. un magister militum, che arrivavano = Voce gr. lékythos ‘id.’. a guidare non più di 3000 elementi. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 122

= Voce gr. lókhos ‘battaglione sacro’, 1787 Della istoria e della indole di ogni forse attraverso l’ingl. (lókhos 1814: GRL) o filosofia di Agatopisto Cromaziano, vol. I, il fr. (lókhos 1822: GRL). Napoli, Porcelli, 1787, p. 214: le quali for- mole ambigue e poetiche all’uso pla- (R) (S) logeion sost. m. inv. Ar­ tonico non sono da costringersi a ri- cheo­l. Negli antichi teatri greci, pal- gorosi significati. Ma quando pure si coscenico, di forma stretta e allunga- volesse lasciare in sospeso, se il Logos ta. fosse sostanza esistente da se, o fosse 1927 In «Atti dell’Accademia Pontania- la divina Ragione, né per l’una né per na», LV (1927), p. 68: Il logeion era for- l’altra di queste sentenze si potrà con- mato da una impalcatura di legno so- chiudere, che il Logos fosse il divino stenuta da colonne con epistilio, che, Verbo de’ Cristiani, siccome ognuno fondendo insieme, non di rado, ele- di per se conosce abbastanza 1856 menti di ordini architettonici diver- In «Lo Spettatore», anno II (1856), n. 46 (16 si, costituivano il proscenio 1932 novembre), p. 553: Or bene, l’articolista GRADIT (senza fonte) 1959 Enciclope- vede molta somiglianza fra questa dia classica, vol. XII, Torino, S.E.I, 1959, p. dottrina eminentemente ortodossa, e 77: L’introduzione del logeion sareb- il logos dei Neoplatonici e l’intelletto be da porsi in diretta relazione con la separato degli Arabi. Esponiamo dun- trasformazione degli spettacoli e con que brevemente che cosa era il logos il cambiamento, o l’abolizione, in essi de’ Neoplatonici 1999 GRADIT (sen- dell’azione corale. Secondo Vitruvio za data) 2014 Alessandro Ghisalberti, infatti una parte degli attori, detti Filosofia teoretica: i nomi dell’essere, dalla scaenici, recitavano sulla scena, gli metafisica classica alla critica dell’ontoteo- logia: analisi dei nomi rivelati di Dio e dei altri, detti thymelici, agivano nell’or- trascendentali dell’essere in Tommaso d’A- chestra. Non manca però qualche quino, Milano, EDUCatt, 2014, p. 38: Par- diversa opinione, che qui si riferisce lare di Logos significa evocare una brevemente per quanto potrà interes- delle categorie speculative più forti sare circa l’origine delle architetture della filosofia occidentale, operativa teatrali romane 2014 Gotthold E. Les- sin dalle origini della filosofia in Gre- sing–Johann G. Herder–‎Moreno Neri, Dialo- cia, con i presocratici, e riproposta in ghi per massoni, Milano, Bompiani, 2014, p. modi più circoscritti in Platone ed in 376: Le derivazioni dal greco logeion, Aristotele, come quella forza sul ver- parte anteriore della scena dove gli sante della razionalità che si confron- attori recitavano, sono innumerevoli. = Voce gr. logeîon, der. di lógos ‘parola, ta dialetticamente con il mito e con i discorso’, forse attraverso l’ingl. (logeîon sofisti. 1860: GRL). (r) (s) 2. Teol. Verbo. 1787 Della istoria e della indole di ogni (R) logos sost. m. inv. Filos. Nel- filosofia di Agatopisto Cromaziano, vol. I, la filosofia dell’antica Grecia, parola, Napoli, Porcelli, 1787, p. 214: le quali discorso, ragionamento; il linguaggio formole ambigue e poetiche all’uso in quanto attività intelligente ordina- platonico non sono da costringersi a trice dell’esperienza. rigorosi significati. Ma quando pure www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 123

si volesse lasciare in sospeso, se il raccolto sull’avambraccio, indossata Logos fosse sostanza esistente da se, dagli imperatori. o fosse la divina Ragione, né per l’u- 1921 In «Rivista italiana di numisma- na né per l’altra di queste sentenze si tica e scienze affini», XXXIV (1921), p. 92 potrà conchiudere, che il Logos fosse nota 54: Romano III, sul grande rilievo il divino Verbo de’ Cristiani, siccome in avorio di Parigi [...], porta il loros ognuno di per se conosce abbastanza come la pianeta dei sacerdoti latini 1875 GRADIT (senza fonte) 1998 Car- moderni 1973 (GRADIT, senza fonte) lo Lorenzo Rossetti, Sei diventato tempio di 1990 Giuseppe Di Cagno, Puglia paleocri- Dio: il mistero del tempio e dell’abitazione stiana e altomedievale V, Bari, Edipuglia, divina negli scritti di Origene, Roma, Pon- 1990, p. 206: Il loros, secondo la Lamy– tificia università gregoriana, 1998, p.: 107 Lassalle, diventa un capo di abbiglia- Il Logos si rende presente all’anima mento tipico degli imperatori bizan- proponendosi come parola di verità tini forse dal VII secolo, mentre già 2005 Pietro Archinati, Nel principio era il dal VI era usato dai consoli quando Logos. La luce del pensare che spiega il Cre- presiedevano i giochi del circo, come ato, Cumiana, Archiati, 2005, p. 11: Logos, è rilevabile da tutta una serie di ditti- verbo, che possiamo tradurre anche ci in avorio 2005 Arturo Carlo Quin- più comunemente con “Cristo”. tavalle, Medioevo: immagini e ideologie, = Voce gr. lógos ‘discorso’. Milano, Electa, 2005, p. 452: D’interesse particolare è il costume composto da (R) (S) loros sost. m. (pl. loroi o tunica, dalmatica, loros, e scarpe ros- invar.) Stor. Nel tardo Impero Ro- se, questo abbigliamento è il costume mano e nell’Impero Bizantino, lunga da grandi cerimonie dell’imperatore sciarpa drappeggiata sulle spalle con bizantino, più precisamente il suo co- un lembo fatto ricadere sul davanti stume d’incoronazione. e un altro passato intorno alla vita e = Voce gr. lôros, propr. ‘briglia’. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 124

2. Contributi raccolti trami- aldiano tedesco alquanto più antico di te il riscontro del GRADIT. quello inglese 1961 GRADIT (senza fonte) 1992 Maria Luisa Bozzi et alii, 2.1. Lettera W (parziale: WE– Dinosauri: misteri svelati e nuove incognite, WH), di Luigi Matt Firenze, Giunti, 1992, p. 177: I Lepidotes [...] vivevano in abbondanza nelle ac- ABSTRACT: This article lists entries per- que interne del Wealdiano, l’ampia taining to various specific terminologies, pianura alluvionale che 124 milioni mainly rare loan words from the English lan- di anni fa si estendeva tra l’Inghilterra guage. It presents much original linguistic meridionale, la Francia settentrionale, data, such as new meanings or backdatings. In some cases the author has shown that even il Belgio e la Germania del nord. though accepted by De Mauro’s Grande di- 2. agg. Relativo o appartenente a zionario italiano dell’uso the terms lack cir- tale formazione. culation in the Italian language. 1844 Antonio Villa–Giovanni Battista Villa, Sulla costituzione geologica e geogno- stica della Brianza e segnatamente sul ter- (R) (S) wealdiano sost. m., spec. reno cretaceo, Milano, Edd. dello Spettatore con l’iniziale maiuscola. Geol. For- Industriale, 1844, p. 18: in Francia, presso mazione geologica del cretaceo infe- Beauvais, si hanno esempi di forma- riore, caratterizzata da sabbie e argille zioni di argille, marne e sabbie conte- rosse e verdi contenenti anche grossi nenti conchilie d’aqua dolce (terreno rettili fossili. del gruppo Wealdiano) 1862 In «Il 1841 Angelo Sismonda, Osservazio- Politecnico», XIV (1862), p. 126: Calcola, ni geologiche sulle Alpi Marittime e sugli a cagion d’esempio, che il periodo Apennini Liguri, Torino, Stamp. Reale, 1841, wealdiano sia durato trecento millioni p. 23: corrisponde alla formazione, o di anni; e se ciò è vero, i quaranta se- terreno che si voglia chiamare, posto coli che protestavano finora in favore tra il cretaceo inferiore ed il giurassi- della permanenza delle specie, sareb- co superiore appellato neocomiano, il bero ben poca cosa 1941 Pietro Sassi, quale corrisponde al wealdiano degli Sui fossili di due giacimenti wealdiani della inglesi 1870 In «Bollettino del Servi- Tripolitania, In «Annali del Museo libico di zio del R. Comitato geologico d’Italia», I storia naturale», III (1941), titolo 1961 (1870), 1, p. 23: Le dotte considerazioni GRADIT (senza fonte) 1965 In «Rivi- dell’Autore su tale fauna lo inducono sta italiana di Paleontologia e Stratigrafia», a riferire questo piano geologico al LXXI (1965), p. 916: Nel corso di questa così detto Titonico, corrispondente fase regressiva si depositarono i terre- secondo le sue vedute al Wealdiano ni wealdiani della Formazione Asfer inglese 1919 Domenico Zaccagna, Itine- = Deriv. di Weald, nome di una foresta in- rari geologici nella Tripolitania Occidentale, glese situata tra le contee di Kent e Sussex, Roma, Tip. Cecchini, 1919, p. 73: il ter- con –iano. mine Wealdiano ha ricevuto talvolta una maggiore estensione, in modo da (e) (S) web–artista (web artista) includere il sottostante Purbeckiano; sost. m. e f. Arte. Artista che crea le alcuni autori, poi, considerano il We- sue opere con gli strumenti e le me- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 125

todologie offerti dalla rete, e che le uniformemente a zero in un secondo diffonde per mezzo della rete stessa. (simbolo Wb). 2002 GRADIT («in Internet») 2005 In 1873 In «Annuario scientifico ed indu- www.exibart.com, 30 gennaio 2005: Ades- striale», X (1873), p. 87: Alle nuove unità so Auro Trivellato è ospite, presso la vennero imposti i nomi delle princi- galleria, con una personale che cele- pali autorità in materia di elettricità bra, attraverso trenta opere, la vittoria e così quella scelta per la resistenza del web artista 2014 In https://mim- venne chiamata un Ohm, quella per mogerratana.wordpress.com, 16 novembre le quantità di elettricità un Weber 2014: Navigando nella rete scoprì pure 1934 GRADIT (senza fonte) 1957 Santo che c’era chi faceva praticamente per Ferrari, Codice dell’ingegnere e dell’archi- mestiere, o comunque così si defini- tetto, Milano, Hoepli, 1957, p. 1007: L’uni- va, il web–artista, il web–fotografo, il tà di flusso di induzione magnetica è web–scrittore, il web–poeta, il web– il weber. Esso è il flusso del vettore attore, il web–regista, il web–pensa- induzione magnetica che, concatena- tore, il web–critico, il web–scienzia- to con un circuito chiuso e riducentesi to, il web–botanico–giardiniere, il a zero in un secondo con un gradien- web–sommelier, il web–chef. te uniforme vi produrrebbe, durante = Deriv. di web–art ‘arte che sfrutta stru- tale secondo, la forza elettromotrice menti e potenzialità della rete’ con –ista. di un volt 1999 Luigi Morati, L’ABC dell’elettronica e della illuminazione, Mi- (S) web conference call loc. s. f. lano, Hoepli, 1999, p. 91: Nel SI l’unità inv. Teleconferenza effettuata attra- di flusso di induzione magnetica è il verso il web. weber (Wb) 2008 Mauro Covacich, 2003 GRADIT («in “La Repubblica”») Prima di sparire, Torino, Einaudi, 2008, p. 2011 In «Vision», 39, ottobre 2011, p. 10: 32: eccomi di nuovo in piedi, a cinque l’erogazione del servizio finale di massimo sei passi dal cellulare, l’uni- analisi del report [...] avverrà tramite co oggetto di cui sono in possesso in condivisione tra utente e consulente grado di generare anche così, da spen- in web conference call. to, un flusso di induzione magnetica = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di web e confe- di migliaia di weber. rence call ‘teleconferenza’. = Da Weber, cognome del fisico tedesco Osservazioni: la maggior parte dei non Wilhelm Eduard Weber (1804–1891). numerosi esempi rintracciabili in it. proviene da siti commerciali. (S) weberite sost. f. Mineral. Mi- nerale raro costituito da fluoruro di (R) (S) weber sost. m. inv. Fis. sodio, magnesio e alluminio, rinve- Unità di misura del flusso dell’indu- nuto come inclusione nella criolite o zione magnetica nel Sistema Interna- associato a fluorite, topazio e mica, zionale, corrispondente alla quantità che cristallizza nel sistema rombico, di flusso magnetico che attraverso di colore biancastro. una sola spira produce una forza elet- 1961 GRADIT (senza fonte) 1981 tromotrice di un volt quando si riduce Lessico universale italiano, vol. XXIV, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 126

Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, convegno “Libertà, responsabilità ed 1981, s. v. etica: nuove sfide per la tutela della = Deriv. di Weber, cognome del chimico danese Theobald C.F. Weber (1823–1886), web generation” organizzato da Tele- con –ite. fono Azzurro e CERGAS Bocconi in collaborazione con il Miur. (S) web generation loc. sost. f. = Loc. ingl. ‘id.’. inv. La giovane generazione, in quan- to particolarmente propensa all’uso (e) (R) (S) webmistress (web mi- della rete in tutti gli aspetti della vita stress) sost. f. inv. Inform. Donna che quotidiana. gestisce un sito Internet. 1999 GRADIT («in “Panorama”») 1999 In «L’Espresso», 27 maggio 1999, 2004 Lorenzo Montagna, Lavapiubianco. p. 160: Ecco allora le Webmistress (il com. Pubblicità e web, Milano, Hops tec- femminile di Webmaster), cioè le cu- niche nuove, 2004, p. 4: molti autori ed ratrici dei siti Internet 2005 GRADIT esperti [...] ritenuti però meno “at- («in Internet») 2011 Marco Saporiti, Dizio- tendibili” perché appartenenti alla nario enciclopedico di informatica, Milano, rivoluzionaria e contestatrice web Cerebro, 2011, p. 270: webmaster / web- generation 2009 In www.repubblica. mistress / chi gestisce un sito, a volte it, 21 gennaio 2009: la differenza tra gli solo dal punto di vista tecnico, a volta adolescenti della web generation e i anche grafica e contenuti. coetanei che li hanno preceduti, sug- = Voce ingl. ‘id.’, comp. di web e mi- gerisce Ammaniti, «è che oggi i tee- stress, propr. ‘padrona del web’, sul modello di webmaster. nager vivono connessi sempre, il loro Osservazioni: la variante non univerbata, mondo sotterraneo non è più un luo- l’unica accolta in GRADIT, appare decisa- go da cui si entra e si esce, ma è un mente minoritaria; anche in ingl. la forma flusso continuo, che non lascia spazi corrente è webmistress. vuoti, è sempre acceso, on line e que- sto ha tolto ai ragazzi ogni momento (S) websterite sost. f. Petr. Roccia di individualità, di riflessione, anche eruttiva intrusiva, del gruppo delle pi- di noia, è come se non fossero mai se rosseniti, caratterizzata dall’associa- stessi, ma sempre parte di un gruppo» zione di iperstene e diopside. 2012 Adolescenza. Viaggio intorno a un’i- 1875 GRADIT (senza fonte) 1904 dea, a cura di Alessandra Avanzini, Milano, In «Atti della Società toscana di scienze Angeli, 2012, p. 14: la stessa insistenza naturali residente in Pisa», XX (1904), p. sulla web generation, permette, in al- 120 (GRL, senza indicazione del fasc.): tri casi, di esaltare la capacità di muo- sembrerebbe però, per la mancanza versi sui nuovi media con una agilità assoluta di pirosseno trimetrico, non mentale (il famoso multitasking) che dovesse ritenersi come una websteri- gli adulti ammirano e per certi versi te 1986 Ettore Artini, Le rocce. Concet- mitizzano 2015 In www.istruzione.it, ti e nozioni di petrografia, Milano, Hoepli, 6 febbraio 2015: il 9 febbraio, presso 1986, p. 399: Pirossenite (Websterite) l’Aula Magna dell’Università Bocco- (con 0,03 di Mn O). Webster, Nord ni, dalle ore 9 alle ore 18, si terrà il Carolina 1996 In «Atti ticinensi di www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 127

scienze della terra», XXXVIII (1996), p. (e) (S) wedge sost. m. inv. Sport. 49: un picco plurimetrico di webste- Nel golf, bastone con testa di ferro a rite, filoncelli pirossenitici a granato forma di cuneo, che consente di far e metarodingiti. compiere alla pallina traiettorie brevi = Deriv. di Webster, nome di una località con parabole molto alte, usata soprat- degli Stati Uniti (Nord Carolina), con –ite. tutto per superare ostacoli o per uscire da zone sabbiose. weca sost. m. inv. Tecn. Isolante 1994 GRADIT (senza fonte) 2011 termico e acustico, costituito da strati In www.corriere.it, 6 aprile 2011: WED- di cartone o di feltro intercalati da uno GE Nome che indica i ferri più corti, o più strati di tessuto a maglie larghe. utilizzati per i colpi di minore distan- 1957 GRADIT (senza fonte). za 2012 In www.gazzetta.it, 13 maggio = Etimologia «sconosciuta» (GRADIT). 2012: Per concludere il Lie è un ango- Osservazioni: la reale consistenza del ter- lo molto importante fra i parametri di mine in it. appare quantomeno dubbia: non è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- un bastone, e diventa importantissimo zione. via via che il ferro diventa sempre più corto (wedge). (S) weddellite sost. f. Mineral. = Voce ingl., propr. ‘cuneo’ (in questo sign. specifico dal 1924: OED). Minerale molto raro costituito da os- salato biidrato di calcio, che cristal- weeksite sost. f. Mineral. Mine- lizza nel sistema tetragonale, incolore rale molto raro, radioattivo, costitu- o bianco. ito da silicato tetraidrato di potassio 1943 GRADIT (senza fonte) 1968 e uranile, che cristallizza nel sistema In «Il Policlinico. Sezione pratica», LXXV rombico, di colore giallo chiaro. (1968), p. 1467: Weddellite Ossalato di 1967 GRADIT (senza fonte). calcio diidrato CaC2O4, • 2H20 1986 = Der. di Weeks, cognome «della studiosa Il Museo dell’Opera del Duomo a Pisa, a statunitense A.D. Weeks» (GRADIT), con – cura di Guglielmo De Angelis d’Ossat, Pisa, ite. Opera della Primaziale pisana, 1986, p. 215: Osservazioni: si tratta di un termine raro, Il terzo tipo di unità stratigrafica ad ma non inusitato in it.: se ne trova qualche ossalato di calcio riscontrata è carat- traccia in elenchi di minerali pubblicati in rete e non databili. terizzata all’analisi mineralogica da entrambi le fasi dell’ossalato ma con wegscheiderite sost. f. Mineral. una netta predominanza della Wed- Minerale molto raro, costituito da dellite 2005 Le patine. Genesi, signifi- carbonato di sodio, che cristallizza cato, conservazione, a cura di Piero Tiano e nel sistema triclino, incolore. Carla Pardini, Firenze, Nardini, 2005, p. 92: 1967 GRADIT (senza fonte). esempi di pellicole a sola weddellite, = Deriv. di Wegscheider, cognome «del il cui carico, sempre presente, può va- chimico e fisico statunitense R. Wegscheider riare molto in densità e composizione. (sec. XIX) che nel 1813 sintetizzò il compo- = Deriv. di Weddell (in riferimento al sto chimico analogo» (GRADIT), con –ite. Mare di W., nome di un’insenatura del mare Osservazioni: si tratta di un termine raro, Antartico) con –ite. ma non inusitato in it.: se ne trova qualche www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 128

traccia in elenchi di minerali pubblicati in nozioni di petrografia, Milano, Hoepli, 1986 rete e non databili. p. 396: Più frequenti sono le peridotiti olivinico–pirosseniche; si dà il nome (S) wehrbund sost. m. inv., spec. di harzburgiti a quelle dove domina con l’iniziale maiuscola. Stor. For- la combinazione olivina–pirosseno mazione paramilitare del partito cri- rombico, di wehrliti a quelle formate stiano–sociale austriaco, cessata di essenzialmente da olivina–diallagio. esistere nel 1934 in seguito al raffor- = Deriv. di Wehrle, cognome del funzio- zamento del potere centrale. nario del Servizio Minerario austriaco Adolf 1961 GRADIT (senza fonte) 1979 Wehrle (1795–1835), con –ite. In «Bollettino dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia», XIV (R) (S) wehrmacht sost. f. inv., (1979), p. 373: Vaugoins si occupò nel spec. con l’iniziale maiuscola Stor. corso degli anni Venti dei problemi Denominazione delle forze armate connessi alle forze armate, contrappo- della Germania nazista. nendo al sindacato socialdemocratico 1943 In «Il Mondo. Mensile», VI (1943), p. dei soldati un Wehrbund apolitico, ma 42 (GRL, senza indicazione del fasc.): Ora, in realtà legato ai cristiano–sociali. con la disfatta di Stalingrado e con la = Voce ted. ‘id.’, comp. di Wehr ‘difesa’ distruzione della Sesta Armata, che e Bund ‘lega’. era l’orgoglio della Wehrmacht, i pro- pagandisti di Berlino hanno cambiato (R) (S) wehrlite sost. f. Mineral. tono e cercano di umanizzare il sol- Minerale incerto, costituito probabil- mente da tellururo di bismuto o da dato tedesco 1944 GRADIT (senza una miscela di pilsenite ed hessite, di fonte) 1965 Forme e metodi dell’occu- pazione nazista in Italia, Atti del Convegno colore biancastro. nazionale sulla Resistenza, Roma, s.e., 1965, 1937 EncIt, vol. XXXIII, s. v. tellu- p. 12: Toussaint rischiava di vanificare rio: La joseite, della miniera S. José, tutti i suoi sforzi per non fare apparire presso Mariana, nello stato di Minas il risorto fascismo repubblicano puro Geraes (Brasile) e la wehrlite di Plzeň strumento nelle mani dei tedeschi, per in Cecoslovacchia, sono tellururi di smentire la sostanza dell’Italia come bismuto, che si presentano in masse paese occupato dalla Wehrmacht lamellari 1961 GRADIT (senza fonte). 1997 Michele Battini–Paolo Pezzino, Guer- 2. Petr. Roccia eruttiva intrusiva ra ai civili. Occupazione tedesca e politica del gruppo delle peridotiti. del massacro: Toscana 1944, Venezia, Marsi- 1937 EncIt, vol. XXXV, s. v. wehrli- lio, 1997, p. 216: In questo tipo di guerra ti: WEHRLITI. – Rocce intrusive, di pulizia etnica totale fu raggiunto varietà di peridotiti caratterizzate l’accordo tra ss e Wehrmacht per una dall’associazione olivina–diallagio, suddivisione consensuale di funzio- talora con orneblenda accessoria. Si ni tra le ss, la Sichereitspolizei, da trovano a Frankestein nell’Odenwald, una parte, e la Wehrmacht dall’altra in Slesia, in Ungheria, nel Montana 2010 Carlo Fruttero, Mutandine di chiffon. (Stati Uniti) 1961 GRADIT (senza fon- Memorie retribuite, Milano, Mondadori, te) 1986 Ettore Artini, Le rocce. Concetti e 2010, ed. digitale: Non potevo fare mol- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 129

to per dare una mano alla mia gente, quinquefido, corolla infundibulifor- di cui si occupava la Gestapo, non la me, col tubo villoso internamente, col Wehrmacht. lembo quinquefido 1875 GRADIT = Voce ted., comp. di Wehr ‘difesa’ e (senza fonte) 1904 In «Atti dell’Istituto Macht ‘forza’. Botanico di Pavia», VIII (1904), p. 386: per i fiori della Weigelia che da giovani (S) weibullite sost. f. Mineral. Mi- sono bianchi ed adulti diventano ro- nerale molto raro costituito da solfo- sei 1999 Linda Perina, Il grande libro seleniuro di piombo e bismuto, che dei biglietti d’auguri per artisti di ogni età, cristallizza nel sistema rombico e si Cologola ai Colli, Demetra, 1999, p. 153: la presenta in cristalli prismatici o mas- Violetta è simbolo di riservatezza e di se fibrose, di colore grigio. modestia, la Weigelia significa «Sei 1961 GRADIT (senza fonte) 1997 In molto graziosa». «Plinius», IX (1997), p. 47 (GRL, senza in- 2. Pianta del genere Weigelia. dicazione del fasc.): Analogamente sono 1875 GRADIT (senza fonte) 2000 stati risolti i casi di denominazione Sofia Varoli Piazza,Paesaggi e giardini della diversa a seconda delle scuole nazio- Tuscia, Roma, De Luca, 2000, p. 137: Ce- nali, non solo per i classici nomi tede- spugli di weigelia, gruppi di valeria- schi (il Selenbleiwismuth è la weibul- na rosa si mescolano con l’edera, il lite), ma anche altri. bosso e l’alloro 2017 Materiali del = Deriv. di Weibull, cognome del minera- moderno. Campo, temi e modi del progetto logista svedese Kristian Oskar Mathias Wei- di riqualificazione, a cura di Luciano Cupel- bull (1856–1923), con –ite. loni, Roma, Gangemi, 2017, p. 386: Inoltre (e) (R) (S) weigelia (weigela, vei- sono importanti gli arbusti “educati gela, veigelia) sost. f. inv., con l’ini- ad alberetto”, fra i quali emergono ziale maiuscola. Genere della fami- forme diverse di acero negundo, ibi- glia delle Caprifogliacee, originario sco, ligustro, pruno e weigelia così dell’Asia orientale. allevati. = Voce del lat. scient. (Weigela o Weige- 1839 Panlessico italiano, ossia Dizio- lia), deriv. di Weigel, cognome dello scien- nario universale della lingua italiana, Ve- ziato tedesco Christian Ehrenfried Weigel nezia, Stab. encicl. di Girolamo Tasso, 1839, (1748–1831). s. v. veigela / veigelia: Genere di piante Osservazioni: da GRL si ricava che la for- della pentandria monoginia e di sco- ma weigelia, data in GRADIT come secon- nosciuta famiglia, con due specie che daria, è in realtà la più comune; le varianti sono arboscelli giapponesi 1851 veigelia e veigela, ignorate in GRADIT, sono Dizionario delle scienze naturali nel quale presto uscite dall’uso. si tratta metodicamente dei differenti esseri della natura, trad. it. anonima, Firenze, Ba- (S) weilite sost. f. Mineral. Mine- telli e Comp., vol. XXII, 1851, s.v. veigelia: rale rarissimo costituito da arseniato Veigelia. (Bot.) Weigelia, genere di acido di calcio, che cristallizza nel si- piante dicotiledoni, a fiori completi, stema triclino, di colore bianco. monopetali, della pentandria mono- 1967 GRADIT (senza fonte) 1970 ginia del Linneo, così essenzialmente Contributo alla conoscenza di minerali arse- caratterizzato: calice profondamente nicati. Nota II. Ricerche sulla disidratazio- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 130

ne della weilite, della haideingerite e della la roccia a cui le spiliti in questione pharmacolite, in «Periodico di Mineralogia», si debbono avvicinare, sia con ogni XXXIX (1970), 183, titolo 1975 In «Ren- probabilità una porfirite diabasica o diconti della Società Italiana di Mineralogia e augitica; forse la stessa Weiselbergite Petrologia», XXXI (1975), p. 83: Un analo- a cui il Rosenbusch ascrive le spili- go problema esiste anche per il mine- ti descritte dal Milch e raccolte nella rale isostrutturale weilite (CaHAsO4). = Deriv. di Weil, cognome «del ricercato- nostra regione 1961 GRADIT (senza re tedesco R. Weil» (GRADIT), con –ite. fonte) 1981 Lessico universale italiano, vol. XXIV, Roma, Istituto della Enciclopedia weinschenkite sost. f. Mineral. Italiana, 1981, s. v. = Deriv. di Weiselberg, nome di una loca- Minerale molto raro costituito da lità del Saarland, con –ite. fosfato idrato di terre rare, di colore bianco. (R) (S) weissite sost. f. Mineral. 1961 GRADIT (senza fonte). Minerale rarissimo, costituito da tel- 2. Varietà di orneblenda povera di lururo di rame, che cristallizza nel ferro ferroso ma ricca di ossido ferri- sistema esagonale, di colore blu ne- co e acqua. rastro. 1961 GRADIT (senza fonte). = Deriv. di Weinschenk, cognome «del 1937 EncIt, vol. XXXIII, s. v. tellurio: mineralogista tedesco Ernst H.O.K. Wein- La rickardite e la weissite sono tel- schenk (1865–1921)» (GRADIT), con –ite. lururi di rame 1961 GRADIT (senza Osservazioni: la reale consistenza del ter- fonte) 2013 In «Prie. Notiziario di minera- mine in it. appare quantomeno dubbia: non logia ligure», IX (2013), 2, p. 12: è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- La weis- zione. site Cu2–x è un raro minerale descritto per la prima volta nel 1927 durante lo weisbachite sost. f. Mineral. Va- studio dei tellururi di rame nelle mi- rietà di anglesite contenente bario. niere Good Hope e Mammoth Chim- 1961 GRADIT (senza fonte). ney di Vulcan, Gunnison County, Co- = Deriv. di Weisbach, cognome del «mi- lorado, USA. neralogista tedesco J.A. Weisbach (1833– = Deriv. di Weiss, cognome dello statuni- 1901)» (GRADIT), con –ite. tense Louis Weiss, proprietario di una minie- Osservazioni: la reale consistenza del ter- ra nel Colorado in cui il minerale fu rinvenu- mine in it. appare quantomeno dubbia: non to, con –ite. è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- Osservazioni: le numerose attestazioni zione. ottocentesche rintracciabili attraverso GRL riguardano in realtà un minerale omonimo (R) (S) weiselbergite sost. f. Petr. («Sostanza gialla, che trovasi a Fahlun in Tipo di basalto vetroso alterato costi- noduli, in uno schisto cloritoso, composta di tuito da fenocristalli di labradorite e silice, allumina, magnesia, ossidulo di ferro, di manganese»: Nuova Enciclopedia Italia- augite in una massa di fondo a micro- na ovvero Dizionario Generale di Scienze, cristalli e vetro. Lettere, Industrie, ecc., vol. XXIII, Torino, 1906 In «Atti della Società toscana di Unione Tipografico–Editrice Torinese, 1888, scienze naturali, residente in Pisa», XXII s. v.). L’indicazione cronologica ricavabile (1906), p. 185: Sembra da tutto ciò che dall’attestazione del 2013 appare confermata www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 131

dalla comparsa del termine in ingl. (cfr. OED, te giudiziarie tenute più volte all’an- che lo data al 1927). no davanti a tutta la popolazione del villaggio), da parte del signore e della (e) (S) weistum sost. m., spec. con collettività, dei reciproci diritti, che l’iniziale maiuscola. Nel diritto ger- potevano modificarsi nel corso del manico medievale, sentenza scritta o tempo in relazione al variare della editto sopra un principio di diritto. forza politica delle parti 1994 Mario 1961 GRADIT (senza fonte) 1979 Caravale, Ordinamenti giuridici dell’Europa Gabriele De Rosa–Giovanni Aliberti, Le medievale, Bologna, il Mulino, 1994, p. 450 trasformazioni sociali. Età contemporanea, (cfr. GRL): la forma del Weistum, di- Bergamo, Minerva Italica, 1979, p. 314: chiarazione solenne pronunciata dai Periodicamente la conclusione della rappresentanti della comunità davanti lotta si consolidava in un documento alla corte del signore con la quale in- scritto conosciuto col nome di Wei- dicavano i diritti che si impegnavano stum, cioè con la codificazione del a rispettare. diritto consuetudinario 1983 Storia = Voce ted. ‘id.’, propr. ‘saggezza, sa- d’Italia. Annali, vol. VI, Economia natura- pienza’. le, economia monetaria, a cura di Ruggiero Romano e Ugo Tucci, Torino, Einaudi, 1983, (R) (S) weka sost. m. inv. Ornit. p. 431: secondo il Weistum dell’uffi- cio forestale di Treviri dei primi del com. Uccello del genere Gallirallo Duecento, poteva godere di un feudo (Gallirallus australis) diffuso in Nuo- condizionato al servizio venatorio va Zelanda, simile a un grosso pollo, solo colui che sapesse effettivamente incapace di volare. In «Bollettino della Società geo- «cervum movere» 1996 Orientamenti 1911 civilistici e canonistici sulla condizione della grafica italiana», XLVIII (1911), p. 600: Il donna, a cura di Maria Teresa Guerra Medici, Weka o gallina di bosco, dall’aspetto Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1996, come il Kivi, similmente di abitudini p. 74 (cfr. GRL): Il re Enrico VII pro- notturne ed incapace di volare, è cibo mulga nel 1230 un Weistum nel quale prediletto dei Maori 1946 Giuseppe stabilisce: [...]. Cei, Gli animali sulle terre e negli oceani, (n) 2. Nel diritto germanico medie- Firenze, La Nuova Italia, 1946, p. 312: nei vale, giuramento pubblico attraverso curiosi «Weka» (Ocydromus o Galli- il quale venivano fissati i reciproci di- rallus) 1971 E. Thomas Gilliard, Gli ritti di popolo e signore. uccelli, trad. it. Milano, Mondadori, 1971, p. 1981 Civiltà europea nella storia mon- 100: Il weka è soprattutto un uccello diale, vol. I, Medioevo: V–XV secolo, a cura della foresta, dorme di giorno entro le di Giovanni Tabacco e Grado G. Merlo, Bo- buche sotto le radici, e di notte emette logna, il Mulino, 1981, p. 435: Nella Ger- voci acute 1987 GRADIT (senza fon- mania storica transrenana, verso la te) 2016 Douglas Adams–Mark Carwardi- fine del secolo XII, si va definendo ne, L’ultima occasione. Alla ricerca di specie una regolamentazione dei rapporti animali in via d’estinzione, Milano, Monda- tra signori e contadini che prende il dori, 2016, ed. digitale: Anche il weka, un nome di «Weistum»: si tratta della altro uccello che non vola, aggressi- dichiarazione orale (durante le sedu- vo e turbolento, delle dimensioni di www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 132

un’anitra, nativo di un’altra parte del- Balbo, Milano, Angeli, 1987, p. 21: In altri la Nuova Zelanda, è stato sradicato. paesi il mito è diventato il bersaglio di = Voce ingl. ‘id.’, «dal maori» (GRA- attacchi di ogni tipo, e «welfarismo» DIT). è diventato un termine duramente spregiativo 2000 Teodoro Tagliaferri, (e) (S) welfare economics loc. La nuova storiografia britannica e lo svilup- sost. m. o f. inv. Corrente di pensie- po del welfarismo. Ricerche su R. H. Tawney, ro economico che mette al centro il Napoli, Liguori, 2000, titolo 2011 Giusti- raggiungimento del benessere di tutti. zia e diritto nella scienza giuridica contem- poranea, a cura di Antonio Cantaro, Torino, 1961 GRADIT (senza fonte) 2005 Silvia Mocellin, Il sogno poetico di un eco- Giappichelli, 2011, p. 251: Nella logica nomista. L’antropologia economica di Amar- del welfarismo, la politica svolgeva tya Sen, tra welfare economics e teoria del- il ruolo di distributore delle risorse lo sviluppo, Milano, Angeli, 2005: titolo attraverso meccanismi di attribuzione 2012 Stefano Munarin–Vito Martelliano, ‘consapevole’ e ‘programmata’ delle Spazi, storie e soggetti del welfare. Sul ruolo risorse. delle politiche di welfare state nella costru- = Dall’ingl. welfarism ‘id.’. zione della città, Roma, Gangemi, 2012, ed. digitale: Dai trattati di polizia del XVII well deck ship loc. sost. f. inv. secolo, [...] alle associazioni caritate- Mar. Nave da carico nella quale il voli del XIX, alle prime formulazio- boccaporto della stiva si apre tra il ca- ne della welfare economics all’inizio stello di prua e il cassero centrale. del XX secolo, [...] l’idea di welfare è 1961 GRADIT (senza fonte). mutata dilatandosi e non sempre ne- = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di well ‘pozzo’, cessariamente precisandosi. deck ‘ponte’ e ship ‘nave’. = Dall’ingl. welfare economics, propr. Osservazioni: la voce dev’essere rarissi- ‘economia del benessere’. ma in it.: non è possibile trovarne attestazioni Osservazioni: in it. la loc. appare molto attraverso i motori di ricerca. rara; in suo luogo è comune l’equivalente economia del benessere. (R) (S) wellerismo sost. m. Fra- se proverbiale o sentenza, per lo più (e) (R) (S) welfarismo sost. m. scherzosa, attribuita a personaggi sto- Econ. Tendenza favorevole al man- rici o di fantasia. tenimento o al potenziamento dello 1932–1933 In «Il folklore italiano» VII stato sociale. o VIII (1932 o 1933), p. 85 (GRL, da cui non si 1958 Giovanni Demaria, Prefazione, in può ricavare l’annata precisa): Da Samuele Vilfredo Pareto, Mon journal, a cura di Tullio Weller, personaggio del Dikens [sic], Biagiotti, Padova, CEDAM, 1958, p. XIX: prese il nome di Wellerismo, nella pa- L’economia politica, definizione trop- remiografia, quel singolare genere di po angusta al suo effettivo contenuto proverbio proveniente da favole o da conoscitivo che solo la Genusslehre apologhi, spesso di carattere ironico esaurirebbe, finiva con l’essere, gros- 1935 GRADIT (senza fonte) 1966 Gio- so modo, welfarismo 1968 GRADIT vanni Tucci, Dicette Pulicenella... Inchiesta (senza fonte) 1987 Time to care. Politiche di antropologia culturale sulla Campania, del tempo e diritti quotidiani, a cura di Laura Milano, Silva, 1966, p. 9: la scelta del www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 133

nome operata dal Taylor è stata felice (n) 2. alla Wellington loc. agg. Di soprattutto perché mostra con chiara stivale (perlopiù di gomma), alto sino evidenza qualcosa di reale ed esclude al ginocchio. formulazioni dotte o erudite. Da qui la 1818 In «Il Conciliatore. Foglio scienti- fortuna del termine wellerismo anche fico–letterario», I (1818), 1, p. 118: Dapper- tra noi 1980 Maria Luisa Altieri Bia- tutto uomini aventi faccia di salute e gi, La lingua in scena, Bologna, Zanichelli, ben vestiti. [...] Portano calzoni e sti- 1980, p. 97: Il modulo del wellerismo vali alla Wellington, e sogliono cam- [...] è molto sfruttato nella letteratura minare colle mani in tasca 1858 In del filone burlesco, giocoso, ed è sen- «Pubblicazioni della Società triestina contro tito come tipicamente toscano 2002 il maltrattamento degli animali», VI (1858), Granteatro. Omaggio a Franca Angelini, a p. 46: Il cane mi aveva morsicata la cura di Beatrice Alfonzetti, Daniela Quarta e gamba, e se non avessi avuto lo sti- Mirella Saulini, Roma, Bulzoni, 2002, p. 342: vale alla Wellington, m’avrebbe fatto Totò usa un suo linguaggio (equivoci sgorgar sangue 1928 Charles Dickens, verbali, nonsense, linguaggio alla ro- Le avventure di Pickwick, trad. it. di Silvio vescia, wellerismi, proverbi e modi Spaventa Filippi, Firenze, La Nuova Italia, di dire, ma soprattutto storpiature e 1928, p. 130: un paio di stivali alla Wel- forestierismi), che sarebbe più giusto lington molto logori e un paio di scar- riportare proprio alla tradizione della pini da donna 1954 Éric Reginald Vin- Commedia dell’Arte. cent, Ugo Foscolo esule fra gli inglesi, trad. = Dall’ingl. wellerism ‘id.’, deriv. di Wel- it. di Uberto Limentani, Firenze, Le Monnier, ler, cognome di Sam Weller, personaggio del 1954, p. 200: Lo si vedeva in giro col romanzo The Posthumous Papers of the Pi- cappello di pelo lucido di castoro (1 ckwick Club (1837) di Charles Dickens. sterlina), il soprabito di panno azzur- ro con i bottoni d’oro (4 sterline, 14 (S) wellington sost. m. inv., spec. scellini, e 6 pence), gli stivali di cuoio con l’iniziale maiuscola. Stivale (per- alla Wellington (1 sterlina e 14 scel- lopiù di gomma) alto sino al ginoc- lini) 2013 Ali McNamara, Colazione chio. da Darcy, Roma, Newton Compton, 2013, 1961 GRADIT (senza fonte) 1968 ed. digitale: Chi ha inventato gli stivali Maria Arcangeli, Così regnò Vittoria, Mila- di gomma alla Wellington merita la no, Gastaldi, 1968, p. 57: Uno scaffale di fucilazione». «Li ha inventati il duca mogano occupava un’intera parete: di Wellington, in effetti. Anche se...». nel ripiano inferiore, aperto, si alli- Mi proteggo gli occhi dalla vista degli neavano un’infinita serie di calzatu- stivali, fingendo che mi stiano abba- re, scarpe basse, scarpe alte, stivali di gliando nella luce del primo mattino. Hessian, stivali Wellington, stivali da = Voce ingl. ‘id.’, da Wellington, cognome caccia 2016 Vittorio Sabadin, Carlo: del generale e uomo politico inglese Arthur il principe dimenticato, Torino, UTET, 2016, Wellesley duca di Wellington (1769–1852). ed. digitale: lasciò la stanza. Colborne si infilò un paio di stivali Wellington (S) wellsiano agg. Lett. Relativo trovati all’ingresso. all’opera di Herbert George Wells. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 134

av. 1972 GRADIT (senza fonte) 1982 pelle nera conferiva alla sua presenza L’età vittoriana. L’immagine dell’uomo tra un aspetto in un certo senso ufficiale, letteratura e scienza, Atti del IV Congresso suggerendo la misteriosa sensazione dell’Associazione Italiana di Anglistica (Pe- rugia, 9–11 ottobre 1981), a cura di Vanna di un uomo dall’elevata posizione Gentile e Piero Boitani, Roma, Edd. di Storia gerarchica proveniente da un futuro e Letteratura, 1982, p. 302: devo ribadire wellsiano. ancora il mio dissenso da quelle posi- 4. sost. m. Scrittore che si rifà zioni critiche che vorrebbero ancora all’opera di Herbert George Wells. collocare il discorso wellsiano sullo av. 1972 GRADIT (senza fonte). stesso piano di altre forme della nar- = Deriv. di Wells, cognome dello scrittore inglese Herbert George Wells (1866–1946) rativa di consumo della fine dell’800 con –iano. 2014 Il fascino inquieto dell’utopia. Percor- si storici e letterari in onore di Marialuisa Bignami, a cura di Lidia De Michelis, Giulia- (R) (S) wellsite sost. f. Mineral. na Iannaccaro e Alessandro Vescovi, Milano, Varietà di armotomo, ricca di calcio, Ledizioni, 2014, p. 58: Molte sono le im- bario e potassio. plicazioni presenti in questa riscrittu- 1908 Ferruccio Zambonini, Contribu- ra wellsiana sul tema dell’isola. to allo studio dei silicati idrati, Napoli, Tip. della R. Accademia delle Scienze Fisiche e 2. Influenzato dall’opera di Her- Matematiche, 1908, p. 124: J.H. Pratt e bert George Wells. H.W. Foote hanno ammesso che nel- av. 1972 GRADIT (senza fonte) 2011 Robert J. Sawyer, Furto d’identità, trad. it. la wellsite l’acqua al disopra di 200° di Elisabetta Vernier, Milano, Delos Books, sia da ritenersi di costituzione, mentre 2011, ed. digitale: Intorno alla riflessio- dalla loro pubblicazione chiaro risulta ne bioetica ruota anche Factoring che questo minerale presenta una cur- Humanity (1998), un romanzo estre- va continua di disidratazione 1961 mamente wellsiano che giustappone GRADIT (senza fonte) 1995 Wellsite di [...] ambigue ricerche genetiche e mi- S. Margherita (Roncà – Verona), In «Studi e ricerche [Associazione “Amici del Museo steriosi messaggi di possibile origine G. Zannato”]», II (1995), titolo 2004 In aliena. «Studi trentini di scienze naturali. Acta Geo- (n) 3. Di invenzione fantascienti- logica», LXXXI (2004), p. 44: Si tratta di fica, improntata alle rappresentazio- una fase intermedia tra armotomo e ni messe in atto da Herbert George “wellsite”, con il Ca di poco inferiore ­Wells. al K, ma nettamente superiore al Na, 1987 Utopia e distopia, a cura di Arri- il che è tipico delle phillipsite. go Colombo, Milano, F. Angeli, 1987, p. 97: = Deriv. di Wells, cognome «del mine- Sul Kitsch ossessivo delle wellsiane ralogista americano H.L. Wells (sec. XIX– macchine d’informazione, anticipa- XX)» (GRADIT), con –ite. zione meccanica e naive dell’ubiqui- tà elettronica dei nostri mass–media (S) welsh corgi loc. sost. m. inv., 2002 Anthony Powell, Un mondo da ac- spec. con le iniziali maiuscole. Cinof. cettare, trad. it di Chiara Vatteroni, Roma, Razza di cane da pastore di picco- Fazi, 2002, p. 54: Questo indumento di la taglia, originaria del Galles, i cui www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 135

esemplari sono diffusi, soprattutto del Weltschmerz 1922 Paolo Orano, in Gran Bretagna, come animali da I moderni: medaglioni, vol. I, Milano, Tre- compagnia. ves, 1922, p. 42: mentre la Germania ha 1961 GRADIT (senza fonte) 2012 avuto un intiero Weltschmerz, qui da In www.tuttozampe.com, 13 dicembre 2012: noi tutto il nostro Weltschmerz si è Una brutta notizia scuote la famiglia racchiuso e formulato in lui, in Gia- reale inglese: proprio l’altro giorno è como Leopardi 1961 GRADIT (senza infatti morto uno degli amici a quat- fonte) 1972 Marino Freschi, Il «Werther» e la crisi dello «Sturm und Drang», Roma, tro zampe, di razza Welsh Corgi della Bulzoni, 1972, p. 138: Werther è una fi- Regina Elisabetta 2015 In www.pete- gura realisticamente ritagliata dalla dintorni.it, 3 dicembre 2015: Bethany, uno Germania del suo tempo; la sua ma- splendido esemplare di Welsh Corgi, lattia, che ha poco a che fare con il lo scorso sabato era partito da Seattle. Weltschmerz di un Byron o con il pes- 2. Cane appartenente a tale razza. simismo schopenhaueriano, è quella 1961 GRADIT (senza fonte) 2003 di una società e — di riflesso — di In www.larepubblica.it, 24 dicembre 2003: una gioventù 2006 Piero Rattalino, La vittima, uno dei cagnetti preferiti Glenn Gould: il bagatto, Varese, Zecchini, di Sua Maestà, un ‘welsh corgi’: di 2006, p. 79: Negli altri nove Intermez- bassa statura, con le orecchie grandi zi, non meno che nel primo, si nota e diritte e la testa simile a quella di quanto fosse estranea per Gould la una volpe 2016 Mario Canton, Temi cognizione del dolore, del dolore uni- di cinotecnia, vol. VII, ed. digitale «presso versale, del Weltschmerz che il vec- l’autore»: Il passo rapido di un piccolo chio Brahms comprendeva con così terrier, per esempio, o il trotto vivace profonda immedesimazione. di un Welsh Corgi, non è lo stesso del = Voce ted. ‘id.’, comp. di Welt ‘mondo’ e Bloodhound o del Terranova. Schmerz ‘dolore’. = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di welsh ‘gallese’ e corgi (voce gallese), propr. ‘cane nano’. (R) (S) welwitschia sost. f. inv., con l’iniziale maiuscola. Bot. Genere (R) (S) weltschmerz sost. m. inv., della famiglia delle Welwitschiacee, con l’iniziale maiuscola. Filos. Dolo- diffuso nei deserti costieri dell’Africa re universale, visto come perpetua- sudoccidentale. mente e indissolubilmente connesso 1877 In «Giornale botanico italiano», con il destino umano. IX (1877), p. 98 (GRL, senza indicazione 1900 Alessandro Chiappelli, Leggendo del fasc.): Il riscontro fra i fiori feminei e meditando. Pagine critiche di arte, lettera- di Welwitschia e quelli pure feminei tura e scienza sociale, Roma, Soc. ed. Dan- e perfetti di Gnetum, sembra comple- te Alighieri, 1900, p. 59: Ma l’elemento to 1895 GRADIT (senza fonte) 1915 raziocinativo nell’avanzare della sua In «Memorie della pontificia accademia dei coscienza prende nel Leopardi poi nuovi lincei», s. II, I (1915), p. 129: Il fio- così larga parte, che ben si distingue re maschile di Welwitschia avrebbe d’altronde dal pessimismo sentimen- 2 verticilli staminali, l’inferiore di 2 tale di Werther o del Byron, il poeta elementi trasversali, il superiore di 4 www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 136

diagonali e terminerebbe con un ova- 2. sost. f. Pianta della famiglia del- rio bicarpellato ad ovulo nudo, termi- le Welwitschiacee. nale, sterile. 1961 GRADIT (senza fonte). 2. Pianta del genere Welwitschia = Dal lat. scient. Welwitschiaceae, de- 1895 GRADIT (senza fonte) 2006 riv. di Welwitsch, cognome del botanico ed Carlo Franchini, Attraverso l’Africa austra- esploratore austriaco Friedrich Martin Josef le. Diari di viaggio, Roma, Istituto poligra- Welwitsch (1806–1872). Osservazioni: l’accezione 2, non docu- fico e Zecca dello Stato, 2006, p.172: Di mentabile attraverso GRL, è probabilmen- diverse specie, le welwitschia posso- te inesistente: trattandosi di una famiglia di no raggiungere l’altezza di un metro piante, appare molto improbabile l’uso per e mezzo 2014 Oliver Sacks, L’isola designare singoli esemplari; questi ultimi dei senza colore, trad. it. di Isabella Blum, verranno più facilmente indicati attraverso il Milano, Adelphi, 2014, ed. digitale: Non è nome del genere. facile coltivare una Welwitschia fuo- ri del suo habitat naturale (il deserto (R) (S) wemba sost. m. pl., spec. della Namibia) e il grande esemplare con l’iniziale maiuscola. Etnol. Tribù dei Kew Gardens era uno dei pochi bantu stanziata tra lo Zambia e la par- coltivati con successo, un tesoro dav- te orientale della Repubblica Demo- vero speciale. cratica del Congo. = Dal lat. scient. Welwitschia, deriv. di 1934 EncIt, vol. XXIV, s. v. Niassa, pro- Welwitsch, cognome del botanico ed esplora- tettorato del: La popolazione indigena tore austriaco Friedrich Martin Josef Welwit- appartiene al gruppo bantu: è [...] divi- sch (1806–1872). sa in un gran numero di tribù. La mag- (R) (S) welwitschiacea sost. f. gior parte di queste formano il nucleo plur. (welwitschiacee), con l’iniziale fondamentale della popolazione antica maiuscola. Bot. Famiglia della classe del territorio, come ad es. [...]: i Kon- delle Gnetine cui appartiene l’unico de, Wemba e Henga al nord, i Tum- genere Welwitschia. buka, Tonga e Tewa nel centro, i Peta, 1881 In «Atti della Accademia Naziona- Yao, Nyanja, Senga e Sena al sud, nel- le dei Lincei. Classe di Scienze Fisiche, Ma- la zona dello Shiré 1957 Mircea Elia- tematiche e Naturali. Memorie», 1881, p 241 de, Trattato di storia delle religioni, trad. it. di (GRL, senza indicazione del vol.): Da tutte Virginia Vacca, Torino, Einaudi, 1957 (GRL, le Conifere si distaccano le Welwit- da cui non ricava la p.): Si constata il me- schiacee per la mancanza dell’amante desimo processo [...] presso i Wemba, maschile, sostituito da fiori verticil- che conoscono l’esistenza di Leza, ma lari maschili di stami in un verticil- si interessano esclusivamente agli an- lo attorno ad un gineceo atrofizzato tenati 1961 GRADIT (senza fonte). 1961 GRADIT (senza fonte) 1971 Atlan- 2. sost. m. e f. inv. Membro dei te di botanica, a cura di Uberto Tosco, Nova- Wemba. ra, Istituto geografico De Agostini, 1971,vol. 1961 GRADIT (senza fonte). II, p. 38: Le Welwitschiacee / A questa 3. agg. Dei Wemba. famiglia appartiene un solo genere, 1961 GRADIT (senza fonte). Welwitschia. = «Etnonimo» (GRADIT). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 137

(S) wenlockiano sost. m., con miti. Geologia dei monti tra Isarco e Piave, l’iniziale maiuscola Geol. Piano del Trento, CNR–Giunta provinciale, 1967, p. Gotlandiano caratterizzato da scisti 412: Il Trias inferiore o Werfeniano è argillosi e calcari a trilobiti. rappresentato nella Regione Dolomi- 1834 GRADIT (senza fonte) 1895 tica da un complesso di arenarie, sil- Ulderigo Botti, Dei Piani e Sotto Piani in titi, marne e calcari (spesso oolitici) Geologia. Manuale alfabetico ragionato, dalla colorazione assai varia 2005 Reggio Calabria, Tip. D’Andrea, 1895, p. Littamum: una mansio nel Noricum = eine 90: scisti a concrezioni calcaree, cor- Mansio in Noricum, a cura di Lorenzo Dal Ri rispondenti [...] al piano Wenlockiano e Stefano di Stefano, Oxford, Hedges, 2005, di Murchison 1983 Guida alla geo- p. 16: L’inizio del Mesozoico (Trias logia del paleozoico sardo, a cura di Luigi inferiore) è caratterizzato dal Werfe- Carmignani et alii, Roma, Società geologi- niano con potenza tra i 400 e 600 m e ca italiana, 1983, p. 69: La sequenza più massimi tra Dobbiaco e San Candido. completa affiora sopra il cimitero di 2. agg. Del Werfeniano. Fluminimaggiore ed è costituita da 1834 GRADIT (senza fonte) 1931 scisti carboniosi neri con graptoliti Atti della società italiana per il progresso del Wenlockiano sormontati da scisti delle scienze, vol. II, Roma, Società italiana carboniosi neri con lenti di calcare. per il progresso delle scienze, 1931, p. 267: 2. agg. Del Wenlockiano. tra i più interessanti risultati delle mie 1834 GRADIT (senza fonte) 2010 ricerche sono quelli riguardanti ori- Il Museo di storia naturale dell’Università gini della fauna werfeniana 1967 degli studi di Firenze, vol. III, Le collezioni Piero Leonardi, Le Dolomiti. Geologia dei geologiche e paleontologiche, a cura di Si- monti tra Isarco e Piave, Trento, CNR–Giun- monetta Monechi e Lorenzo Rook, Firenze, ta provinciale, 1967, p. 412: Lo spessore University press, 2010, p. 94: La collezio- medio della serie werferiana tipo del- ne wenlockiana, oltre ai più comuni le Dolomiti Occidentali è di 250–300 coralli tabulati e rugosa [sic], brachio- m. 1998 Atti della 78° riunione estiva podi e gasteropodi, comprende alcune della società geologica italiana. Geologia decine di esemplari di crinoidi. delle Dolomiti, a cura di Alfonso Bosellini = Deriv. di Wenlock, nome di una località e Marco Stefani, Roma, Società geologica del Galles, con –iano. italiana, 1998, p. 330: la parte inferiore è costituita da [...] interi spezzoni della (S) werfeniano sost. m., con l’i- successione werfeniana. niziale maiuscola. Geol. Parte basale = Deriv. di Werfen, nome di una località del Triassico alpino, più comunemen- dell’Austria, con –iano. te chiamata Scitico. 1834 GRADIT (senza fonte) 1934 In (R) (S) wernerite (vernerite) sost. «Bollettino della Società geologica italiana», m. Mineral. Minerale raro, identifi- LIII (1934), p. 139: È già stato ricono- cabile con la scapolite, classificato sciuto dal Trümpy che la formazio- come fase intermedia tra meionite e ne del bacino di Lierna, assegnata al marialite. Werfeniano, non ripete in tutto e per 1809 In «Giornale bibliografico uni- tutto i caratteri tipici del Werfeniano versale», V (1809), p. 98: al primo colpo appunto 1967 Piero Leonardi, Le Dolo- d’occhio sembrerebbe opporsi all’i- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 138

dea di riunire la Wernerite col Parenti- va di sangue cristiano in un’orrenda e no l’osservazione, che la tessitura dei beffarda eucarestia. cristalli della prima di queste sostanze (n) 2. Organizzazione paramilitare è quasi opaca e compatta, ed all’in- nazista attiva nel periodo finale della contro composta di lamelle brillanti Seconda Guerra Mondiale, formata nel Parentino: più, che si trova delle da giovanissimi, dedita soprattutto ad masse nel Parentino laminare, nelle azioni di guerriglia contro le truppe quali vi sono nidulanti de’ cristalli di alleate. Wernerite compatta 1824 Elementi 1953 In «Ulisse», VI (1953), p. 420: I di mineralogia del signor Brochant compen- loro informatori li avevano persuasi diosamente tradotti ed aumentati di nuove che anche in caso di collasso totale, scoperte e di un ragionamento sulle classi- il Werwolf avrebbe rappresentato un ficazioni, vol. II, Milano, Silvestri, 1824, pp. problema molto serio. In realtà questa 257–58: vernerite Così fu chiamata da guerriglia dopo la caduta di Troia non Dandrada una pietra da lui osservata ha avuto luogo 2015 Antony Beevor, nelle miniere di Svezia, e della Nor- Ardenne: l’ultima sfida di Hitler, trad. it. di vegia, derivando il nome da quello del Daniele Didero, Milano, Rizzoli, 2015, ed. celebre professore Werner. La verne- digitale: date le voci che circolavano rite ha un color verde di pistacchio, ed sui gruppi di resistenza del Werwolf, il giallo–isabella. Trovasi cristallizza- formati da fanatici della Gioventù ta in un prisma a 4 facce, rettangolare, Hitleriana. terminato da un’aguzzatura ottusa a 4 (n) 3. Membro di tale organizza- facce poste sulle facce laterali 1831 zione. GRADIT («nella forma vernerite», senza 1989 In «Epoca», XL (1989), p. 40 fonte) 1980 Speranza Canevago–Bignami (GRL, senza indicazione del fasc.): Solo Moneta, Gemmologia, Milano, Hoepli, 1980, il battaglione dei Werwolf tedeschi p. 1045: Nel caso [...] della scapolite o ricomparve nel 1945, sul finire della wernerite si ha un minerale di com- guerra 2004 Silvia Di Natale, Il giardino posizione intermedia tra meionite e del luppolo, Milano, Feltrinelli, 2004, p. 280: marialite. Non sapevano che i Werwolf, in fuga = Deriv. di Werner, cognome del mine- verso sud, erano a pochi chilometri ralogista tedesco Abraham Gottlieb Werner dal paese. (1749–1817), con –ite. = Voce ted. ‘id.’ comp. dell’alto ted. ant. wer ‘uomo’ e di Wolf ‘lupo’. (S) werwolf sost. m. inv., spec. con l’iniziale maiuscola. Licantropo. wesselite sost. f. Petr. Roccia erut- 1986 GRADIT (senza fonte) 2006 tiva effusiva del gruppo dei basalti Roberto Barbolini, Uomini di cenere, Mila- nefelinici, contenente haüyna e bio- no, Mondadori, 2006, p. 43: Da allora si tite. era messo dalla parte del Vampiro: 1961 GRADIT (senza fonte). = Deriv. di Wesseln, nome di una località una leggenda del ghetto, secondo al- della Boemia, con –ite; su tale etimologia non cuni, nata nel cuore delle persecuzio- sembrano possibili dubbi, nonostante la for- ni medievali; un Werwolf che si ciba- ma sia diversa da quella attesa (*wesselnite): www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 139

molti studi internazionali reperibili attraverso = Loc. ingl. ‘id.’, propr. ‘riva occidenta- GRL indicano che il termine è stato coniato le’. nel 1922 dal geologo tedesco Karl Hermann Scheumann, che aveva individuato la roccia (R) (S) westminsteriano agg. Che a Wesseln. si trova o si svolge a Westminster o Osservazioni: la reale consistenza del ter- mine in it. appare quantomeno dubbia: non nelle istituzioni che vi hanno sede, o è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- che vi si ispira. zione. 1991 In «Civiltà cattolica», CLII (1991), p. 310 (GRL, senza indicazione del fasc.): wessex saker loc. sost. m. inv. Alcuni analisti politici, formatisi alla Arm., milit. Veicolo leggero da attac- scuola del più puro modello westmin- co, in dotazione a reparti speciali in- steriano, sono rimasti sgomenti di glesi e americani. fronte al fatto che, invece della bipo- 2001 GRADIT («in “La Repubblica”»). larità convenzionale con alcuni partiti = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di Wessex, nome minori alla periferia, il nostro Parla- di una contea inglese, e saker ‘piccolo falco’. mento presenti ora una vasta gamma Osservazioni: la reale consistenza del ter- mine in it. appare quantomeno dubbia: non di forze politiche 1994 GRADIT (sen- è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- za fonte) 2002 Lo stato di diritto. Storia, zione. teoria, critica, a cura di Pietro Costa e Danilo Zolo, Milano, Feltrinelli, 2002, p. 687: l’In- (R) (S) west bank loc. sost m. e dia [...] nonostante le sue divisioni f. inv., spec. con le iniziali maiusco- culturali, razziali, religiose e sociali le. Polit. Territorio palestinese, corri- estremamente complicate e comples- spondente alla Cisgiordania, occupa- se, ha conservato tutti i principi fon- to da Israele dal 1967. damentali del sistema parlamentare 1999 Peter Darman, Manuale di soprav- westminsteriano che non possono es- vivenza. Come sopravvivere in situazioni sere erosi da una costituzione scritta, estreme, trad. it. di Antonio Manco, Roma, né dall’istituzione di un presidente Edd. mediterranee, 1999, p. 35: Evitate la della repubblica 2010 In www.alfabe- striscia di Gaza e il West Bank, aree ta2, 2 dicembre 2010: Ad avvantaggiar- di forti scontri tra Palestinesi e colo- sene maggiormente non è il tradizio- ni israeliani 2000 GRADIT («in “La nale establishment repubblicano, ma Rivista del Manifesto”») 2007 Michele il Tea Party, rispetto al quale la Lega Dzieduszycki, Pagine sparse. Fatti e figure di fine secolo, a cura di Edith Dzieduszycka, sembra un partito westminsteriano. = Deriv. di Westminster, nome della zona Empoli, Ibiscus, 2007, p. 171: nel gover- di Londra in cui si trovano il parlamento, la no israeliano è guerra aperta fra chi residenza reale e la principale abbazia angli- vuole annettere la West Bank e chi cana, con –iano. spinge per aprire trattative con i pale- stinesi 2014 In www.ilfattoquotidiano. (S) westwerk sost. m. inv., spec. it, 12 dicembre 2014: un nuovo attacco con l’iniziale maiuscola. Arch. Nelle nei confronti di civili israeliani che chiese carolinge, corpo occidentale vivono nei territori occupati fa alzare aggiunto formato da un nucleo cen- la tensione in West Bank. trale a più piani (generalmente tre), www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 140

cui si accede da scale interne a torri line da Paris Hilton alla tennista Anna poste accanto alla facciata. Kournikova. 1967 GRADIT (senza fonte) 1993 = Voce ingl. am., propr. ‘coda di bale- Liana Castelfranchi Vegas, L’arte medievale na’, giudicato come termine «Most creative» in Italia e nell’occidente europeo, Milano, nell’ambito della selezione Words of the Year per il 2005 dall’American Dialect Society Jaca Book, 1993, p. 25: il profondo cor- (cfr. www.americandialect.org/Words_of_ ridoio d’ingresso, fiancheggiato da the_Year_2005.pdf). scale a chiocciola richiama la tipica Osservazioni: dai non molti esempi re- soluzione del «Westwerk» carolingio peribili sembrerebbe prevalente l’uso come 2011 Il Medioevo. Barbari, Cristiani, Mu- femm., omesso in GRADIT. sulmani, a cura di Umberto Eco, Milano, Encyclomedia, 2011, p. 651: L’invenzio- whaling sost. m. inv. Caccia alla ne tipologica che meglio rappresen- balena. ta l’architettura carolingia è, senza 1961 GRADIT (senza fonte). dubbio, proprio il Westwerk 2012 = Voce ingl. ‘id.’ Medioevo letto, scavato, rivalutato. Studi in Osservazioni: la reale consistenza del ter- mine in it. appare quantomeno dubbia: non onore di Paolo Peduto, a cura di Rosa Fio- è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- rillo e Chiara Lambert, Borgo San Lorenzo, zione. All’Insegna del Giglio, 2012, p. 165: Per il Westwerk di Aquisgrana la presenza whartonite sost. f. Mineral. Va- di un fonte battesimale è attestata nel rietà di pirite contenente nichel e co- XIII sec. balto. = Voce ted. ‘id.’, comp. di West ‘ovest’ e Werk ‘corpo’. sec. XIX GRADIT (senza fonte). = Deriv. di Wharton, cognome «dell’in- dustriale americano del nichel J. Wharton» (e) (S) whale tail loc. sost. m. e (GRADIT), con –ite. f. inv. Porzione di tanga o perizoma, Osservazioni: la reale consistenza del ter- dalla forma triangolare che ricorda mine in it. appare quantomeno dubbia: non una coda di balena, che fuoriesce sul è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- zione. fondoschiena da un indumento a vita bassa. (S) wheeling sost. m. inv. Sport. 2006 GRADIT («in “Internaziona- Impennata eseguita da un motocicli- le”») 2008 In www.Englishfor.it, n° 1 sta. 2008: WHALE TAIL. / ‘Coda della balena’ GRADIT («in “La Repubblica–Il è il triangolo del perizoma visibile al di sopra 1999 della linea dei pantaloni a vita bassa [...]. La Venerdì”») 2009 In www.corsedimoto. crescente popolarità dei pantaloni a vita bas- com, 19 agosto 2009: Claudio Corti nel- sa ha determinato l’esposizione delle whale la Superstock a Donington [...] ha... tail alla fine degli anni ’90 2010 In ame- lanciato la sua Suzuki dopo non esser rica24.com, 3 febbraio 2010: I giorni del riuscito a completare il wheeling (e tanga sono finiti. [...] L’ultimo ritorno dire che lui è maestro in questo cam- negli ultimi anni con la “whale tail”, po) 2014 In www.motonotizie.it, 2 luglio la coda di balena, ovvero il triangoli- 2014: Impennata o Wheeling: termine no di stoffa in mostra da stelle e stel- che indica il sollevamento della ruota www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 141

anteriore da terra, può essere volonta- Nell’ambito di un progetto nazionale, ria o involontaria. a stato sviluppato un materiale com- = Voce ingl. ‘id.’. 3 posito a base Al2O . rinforzato con il 25+35% di SiC in whiskers, ed e sta- (S) wherryite sost. f. Mineral. Mi- to caratterizzato e confrontato con un nerale molto raro costituito da carbo- materiale commerciale simile 2001 nato solfato basico di piombo e rame, Manuale degli utensili, dir. da Franco Ra- appartenente al sistema monoclino, di bezzana, Milano, Tecniche nuove, 2001, colore verde. p. 216: Notevoli miglioramenti nelle 1967 GRADIT (senza fonte) 2014 proprietà termomeccaniche dell’al- In forum.amiminerals.it, post del 21 ottobre lumina sono stati ottenuti utilizzan- 2014: WHERRYITE su DIABOLEI- do come fase rinforzante whiskers di TE (Mammoth mine–Arizona) mi- carburo di silicio (SiC). croconcrezioni verdi su Diab.tabulo- = Voce ing. ‘id.’. Osservazioni: in GRADIT il termine vie- massiva bleu. ne indicato come invariabile, ma dalle atte- = Deriv. di Wherry, cognome del mine- stazioni rintracciabili si ricava che la forma ralogista americano Edgar T. Wherry (1885– di gran lunga prevalente per il plurale è whi- 1982), con –ite. skers.

(S) whipcord sost. m. inv. Tess. (R) (S) whiskino sost. m. Bicchie- Tipo di gabardine molto resistente, rino di whisky. usato per confezionare uniformi. 1977 Giovanni Arpino, Azzurro tenebra, 1898 GRADIT (senza fonte) 2014 Milano, Rizzoli, 2012, ed. digitale: E poi munablom.blogspot.it, 18 novembre 2014: vita: aereo, whiskino aeroportuale, WHIPCORD: Variante del gabardine, roba da signori 1981 Stefano Ben- ma ancora più scattante, in cui le dia- ni, Prima o poi l’amore arriva, Milano, Fel- gonali sono intrecciate quasi in forma trinelli, 1981, p. 132: Forza, partiamo! / di coda di frusta. È fatto in lana pet- Due whiskini ghiacciati / e scriviamo tinata e viene usato solamente per le un bel pezzo / su quei poveri droga- uniformi. ti 1994 GRADIT (senza fonte) 2016 = Voce ingl. ‘id.’, comp. di whip ‘frusta’ Piersandro Pallavicini, La chimica della bel- e cord ‘corda’. lezza, Milano, Feltrinelli, 2016, ed. digitale: E quando torniamo nell’ingresso lu- (e) (R) (S) whisker sost. m. (pl. minescente di lavanda e argon mi sus- whiskers). Tecn. Materiale speciale surra anche “grazie.” / E poi: / “Whi- costituito da fibre metalliche o cera- skino?”. miche fondenti a elevate temperature, = Deriv. di whisky con –ino. utilizzato in compositi a matrice me- tallica, in particolare per le strutture (e) (S) whistler sost. m. (pl. whist- dei veicoli spaziali, allo scopo di au- lers). Geofis. Onda elettromagnetica mentarne la resistenza. di bassa frequenza, generata da scari- 1995 GRADIT («in “l’Unità”») 1996 che elettriche atmosferiche. Atti del XII Convegno nazionale del Gruppo 1961 GRADIT (senza fonte) 1993 italiano di Frattura, s.d.e. [ma 1996], p. 312: In «Annali di Geofisica», XXXVI (1993), www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 142

p. 99: se la misura viene effettuata nel Blackfet (Piede–bianchi, Garzon– punto magneticamente coniugato si bianchi, Piedeneri) 1895 GRADIT osserva un segnale fortemente disper- (senza fonte) 1945 Corrado Barbagallo, so (whistlers) 1996 Enciclopedia delle Due rivoluzioni dei secoli XVIII–XIX: la ri- scienze fisiche, vol. VII, Dizionario, Roma, voluzione americana (1765–1783), la rivo- Istituto della Enciclopedia Italiana, 1996, s. luzione francese ed europea (1789–1804), v.: Denomin. di onde radio impulsive Milano, Garzanti, 1945, p. 295: Onde alla di bassa frequenza, variabili da kHz fine del secolo XVII, all’alba del se- a decine di kHz, derivanti da lunghi colo XIX, prima che nell’Isola si co- percorsi dispersivi lungo linee del stituisca un partito nazionale irlande- campo magnetico terrestre 2015 se, sono già apparse delle feroci orga- In www.meteoportale.it, 8 luglio 2015: Un nizzazioni di contadini senza tetto e fulmine vulcanico crea “whistlers”, le senza pane; gli White Boys e i Rights onde elettromagnetiche molto a bassa Boys cattolici 2007 Norman Davies, frequenza, che si propagano nella ma- Isole. Storia dell’Inghilterra, della Scozia, gnetosfera. del Galles e dell’Irlanda, trad. it. di Gabriel- = Voce ingl. ‘id.’, propr. ‘fischiatore’. la et alii, Milano, Bruno Mondadori, Osservazioni: in GRADIT il termine vie- 2007, p. 512: Nello stesso periodo la ne indicato come invariabile, ma dalle atte- comparsa della campagna irlandese stazioni rintracciabili si ricava che la forma degli Whiteboys segnò l’inizio di una di gran lunga prevalente per il plurale è whi- stlers. lunga tradizione di terrorismo rurale e di società segrete. (e) (R) (S) whiteboy (white–boy, 2. Membro dell’associazione degli white boy) sost. m. (pl. whiteboys), Whiteboys. spec. con l’iniziale maiuscola. Stor. 1835 Giovanni Banim, Cornelio della scure o I figliuoli bianchi. Romanzo storico Associazione segreta di braccianti irlandese del secolo XVIII, trad. it. di A. M., e contadini sorta in Irlanda nella se- Milano, 1835, vol. I, p. 109: Tali furono conda metà del Settecento contro l’a- i primi motivi che fecero del paesa- ristocrazia terriera, il fisco e il clero, no irlandese un White–boy 1842 dedita ad azioni violente. Gustave Auguste De Beaumont, L’Irlanda 1786 In «Gazzetta universale», XIII sociale, politica e religiosa, trad. it. di Cele- (1786), p. 507: Gli White–Boys lessero stino Bianchi, Firenze, Soc. Ed. Fiorentina, ultimamente nella Cappella Cattolica 1842, p. 376: Nel giorno che lascia il di Rosscarbery un Manifesto in cui si suo campo, che diverrà il coltivatore dicono i vendicatori, e riformatori de- se non un mendicante o un whiteboy? gli usi tirannici, oppressivi, e oltrag- 1895 GRADIT (senza fonte) 2007 Leo- gianti, che Clero tanto Protestante, nardo Colombati, Rio, Milano, Rizzoli, 2007, che Cattolico esercita contro i poveri p. 105: Il padre del mio bisnonno era del paese 1833 In «Gazzetta privilegiata un white boy che morì nel 1780 dopo di Milano», 1° febbraio 1833, p. 128: delle aver ucciso con le proprie mani non devastazioni e degli oltraggi pratica- meno di dodici landlords. ti sin qui dalle masnade conosciute 3. agg. Degli Whiteboys. sotto il nome di Whitefet, Whiteboys, 1895 GRADIT (senza fonte). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 143

= Voce ingl. ‘id.’, comp. di white ‘bianco’ do la stessa quantità di idrossiapatite, e boy ‘ragazzo’, dagli indumenti bianchi usati una maggiore percentuale di whit- come segno di riconoscimento. lockite e una percentuale minore di Osservazioni: dell’uso aggettivale del ter- mine, registrato in GRADIT, non si rintraccia fosfato ottocalcico e brushite. attraverso GRL alcuna attestazione. = Deriv. di Whitlock, cognome del mine- ralogista americano Herbert Percy Whitlock (1868–1948), con –ite. (S) white power loc. sost. m. inv. Movimento neonazista, nato negli whitneyte sost. f. Mineral. Mine- USA e poi diffusosi in altri paesi oc- rale molto raro, costituito da una mi- cidentali, che teorizza la supremazia scela di rame e algodonite, di colore della razza bianca. bianco o rosa. 2001 GRADIT («in “La Repubblica”») 1961 GRADIT (senza fonte). Ulderico Bernardi, Culture e integra- 2004 = Deriv. di Whitney, cognome del geolo- zione. Uniti dalle diversità, Milano, Angeli, go americano Josiah Dwight Whitney (1819– 2004, p. 368: Frange [...] sensibili alla 1896), con –ite. rudimentale schematizzazione ideo- Osservazioni: la reale consistenza del ter- logica di un white power contrappo- mine in it. appare quantomeno dubbia: non sto all’afrocentrismo del black power è stato possibile rintracciarne alcuna attesta- zione. 2014 In www.lastampa.it, 22 settembre 2014: La ong di cui è il responsabile, «Exit», aiuta i giovani neonazisti a (e) (R) (S) whois sost. m. inv., uscire dal «White Power», il movi- spec. con l’iniziale maiuscola. In- mento nato negli Usa nel 1966 che form. In Internet, protocollo di inter- predica la superiorità della razza aria- rogazione di database attraverso cui na, e che oggi, solo in Svezia, conta reperire indirizzi e informazioni utili 30 tra partiti e gruppi. su tutti gli appartenenti a un determi- = Loc. ingl. ‘id.’, propr. ‘potere bianco’. nato dominio. 1996 Luciano Floridi, L’estensione (S) whitlockite sost. f. Mineral. dell’intelligenza. Guida all’informatica Minerale molto raro, costituito da per filosofi, Roma, Armando, 1996, p. 105: fosfato tricalcico con piccole percen- Whois è utile soprattutto per cono- tuali di magnesio e talora ferro e man- scere la punta dell’iceberg di ciascun ganese, appartenente al sistema trigo- nodo (host machines e responsabili). nale, di colore biancastro o grigio. Sono in corso ricerche per trasforma- 1961 GRADIT (senza fonte) 2007 re Whois in un protocollo più potente Eburnea diptycha. I dittici d’avorio tra Anti- 1998 GRADIT (senza fonte) 2013 Fa- chità e Medioevo, a cura di Massimiliano Da- bio Brivio, Trovare su Internet. Dal pulsante vid, Bari, Edipuglia, 2007, p. 334: il Ca può Cerca ai confini dell’hacking, Milano, Apo- essere sostituito da [...] fosfati come geo, 2013, ed. digitale: L’utilizzo di un whitlockite Ca3[PO4]2 2015 In www. servizio Whois è nel complesso sem- chimicamo.org: Il tartaro sottogengivale plice: basta digitare nel campo dedi- ha una composizione simile a quella cato alle ricerche il nome del dominio del tartaro sopragengivale presentan- e fare clic su un pulsante che di solito www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 144

si chiama, senza troppa fantasia, Cer- ne avrei inviata una a uno dei tan- ca, Search o semplicemente Whois. ti Who’s Who che me l’ha chiesta = Voce ingl. ‘id.’, dalla loc. who is? ‘chi 1989 GRADIT (senza fonte) 2005 è?’. Michael Taussig, Cocaina. Per un’antro- pologia della polvere bianca, trad. it. ano- (R) (S) who’s who loc. sost. m. nima, Milano, B. Mondadori, 2005, p. 94: inv. Repertorio che raccoglie notizie Un who’s who degli alti papaveri su persone note in vari campi. della provincia ci dice che José Ra- 1975 Mario Praz, in Scritti in onore fael sovvenzionava generosamente di Mario Praz. 1896–1982, a cura di Piero i ribelli contrari alla Spagna e che Boitani e Patrizia Rosazza–Ferraris, Roma, diventò un senatore famoso per eru- Gangemi, 2013, p. 68: Se Gianni mi dizione ed eloquenza. avesse inviato le famose fotografie, = Loc. ingl. ‘id.’, propr. ‘chi è chi’. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 145

2.2. Lettera X (parziale: XE), di infezione da virus poliomielitico tipo Gianluca Biasci I (Brunhilde), non possiede un’a- zione diretta in vitro sulle particelle ABSTRACT: The article presents a col- virali extracellulari 1961 (nella lection on historical principles of entries that are mainly of cultured origin and belong to forma xenalammina) GRADIT (senza different scientific languages (above all med- fonte) 1963 In «Atti della Società italia- icine, chemistry, mineralogy, zoology, and na delle Scienze veterinarie», XVII (1963), botany). Moreover, it provides much orig- p. 795: Vacirca, infatti, è venuto alla inal linguistic data such as new meanings or backdatings, also showing how some of conclusione che la Xenalamina è in the words accepted by De Mauro’s Grande grado di influenzare favorevolmente dizionario italiano dell’uso lack circulation il cimurro del cane nelle sue fasi ini- in the Italian language. ziali. Vaccari e coll. hanno impiegato la Xenalamina in alcune virosi, spe- xema sost. f., spec. con iniziale rimentalmente indotte o naturalmente maiuscola. Zool. Genere della fami- glia dei Laridi cui appartiene un’u- insorte, pervenendo a risultati. = Deriv. di xeno– con al(anina) e amina nica specie che nidifica nelle regioni (var. di ammina). artiche (GRADIT). Osservazioni: stando a GRL, il termine 1967 GRADIT (senza fonte). pare avere un uso reale limitato al quinquen- 2. sost. f. Zool. Gabbiano del gene- nio 1960–1964, durante il quale la sua cir- re Xema (GRADIT). colazione nelle riviste specialistiche risulta 1967 GRADIT (senza fonte). particolarmente intensa (quasi sicuramente = Dal lat. scient. Xema. sulla scorta dell’allora recente scoperta della Osservazioni: l’effettiva presenza del ter- sostanza e delle sue proprietà). Le sparute mine nel lessico it. sembrerebbe dubbia, dal testimonianze degli anni successivi richia- momento che la ricerca condotta su Internet mano esclusivamente lavori editi durante il non ha prodotto alcun risultato. Le occorren- suddetto periodo. A parte GRL, anche ser- ze della parola in contesti it. vanno attribuite vendosi degli altri motori di ricerca non si alla denominazione scient. lat. dell’uccello riescono a reperire es. autonomi del termine nelle sue quattro sottospecie e alla coinciden- al di fuori dei limiti temporali indicati. Da za grafica con il termine qui lemmatizzato: notare che la forma lemmatizzata dal GRA- Xema sabini sabini, Xema sabini palaearcti- DIT (xenalammina) risulta pressoché intro- ca, Xema sabini tschuktschorum e Xema sa- vabile (sopravvive solo nello speculare Di- bini woznesenskii. zionario italiano Olivetti): tutte le occorren- ze del termine rinvenute on line presentano xenagia → senagia infatti la nasale bilabiale scempia, come del resto avviene nella totalità delle altre lingue (e) (R) (S) xenalamina (xenalam- europee di cultura. mina?) sost. f. Farm. Farmaco ottenu- to dall’acido benzoico, dotato di spe- xenalammina → xenalamina cifiche proprietà antivirali. 1960 In «Bollettino della Società italiana xenene sost. m. Chim. Difenile di Biologia sperimentale», XXXVI (1960), (GRADIT). p. 1436: Dai risultati ottenuti possiamo av. 1999 GRADIT (senza fonte). concludere che la Xenalamina, nella = Deriv. di xeno– con –ene. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 146

Osservazioni: la reale presenza del termi- Fiordland, dove qualche individuo ne in it. sembrerebbe assai dubbia: non è sta- potrebbe ancora sopravvivere. to possibile rinvenirne alcuna traccia. = Dal lat. scient. Xenicus. Osservazioni: a parte il solito Dizionario (S) xenia2 sost. f. Bot. Fenomeno italiano Olivetti, l’unica attestazione rin- per il quale nel seme di alcune piante venibile sul web è quella del 1984 prodotta compaiono a livello dell’endosperma in questa sede, il che fa dubitare della reale circolazione del termine, tanto più che i due secondario dei caratteri nuovi, dovuti rappresentanti del genere Xenicus sono co- al processo di ibridazione. munemente detti scriccioli (scricciolo dell’I- 1906 GRADIT (senza fonte) 1909 In sola del Sud o delle montagne e scricciolo «Annali della R. Scuola Normale Superiore dei bush o dei cespugli, quest’ultimo ritenuto di Pisa. Scienze fisiche, matematiche e na- ormai estinto). Bisognerà anche avvertire che turali», XI (1909), p. 61: Per vera xenia on line si possono trovare altri significati del (o xeniodochia) io intendo insieme sost. xenico, ma il basso n. di es. e il loro ca- rattere occasionale hanno consigliato per il con Tschermak soltanto quei casi, nei momento di non procedere al loro inserimen- quali avviene per mezzo della impol- to in questo repertorio. A titolo informativo, linazione eteroclina un’azione speci- si tratta dei significati di ‘potente veleno usa- ficavegetativa 1959 In «Frutticoltura», to dai Celti’, ‘ospizio per forestieri’ e ‘corpo XXI (1959), p. 326: La xenia non mostrò militare composto da soldati stranieri’. di avere una funzione importante su 2 questa precocità 1991 In «Rivista (N) xenico agg. Lett., Antropol. di Frutticoltura e di ortofloricoltura», LIII Relativo alla xenia1; ospitale, amiche- (1991), p. 63: si potrebbe ipotizzare vole. un’influenza positiva dei predetti im- 1909 Maffeo Pantaleoni, Scritti varii di pollinatori sulle dimensioni dei frutti economia, Napoli, Sandron, 1909, p. 421: al del “Marrone di Chiusa Pesio” per fe- Cognetti preme che il baratto andama- nomeni di xenia, confermando quanto nese stia tra l’atto xenico e l’atto eco- in tal senso rilevato da vari Autori. nomico, affinchè abbia un titolo per = Dal gr. xenía ‘ospitalità’. essere ritenuto il capo della matassa. Perciò egli insiste da un lato sui rappor- 1 (S) xenico sost. m., spec. con ini- ti xenici creati dalla parentela 1936 ziale maiuscola. Ornit. Genere della Maffeo Pantaleoni, Studi storici di economia, famiglia dei Acantisittidi. Bologna, Zanichelli, 1936, p. 120: si conce- 1967 GRADIT (senza fonte). pisce in essa l’ospitalità nel senso mo- 2. sost. m. Ornit. Uccello del gene- derno di questa voce, come un rapporto re Xenico, diffuso in Nuova Zelanda. amichevole, o xenico, tra due partico- 1967 GRADIT (senza fonte) ca. lari, che possono anche essere stretti da 1984 In «Rivista italiana di Ornitologia», parentela tra di loro 1976 In «Rivista di ca. 1984, p. 161 (cfr. GRL, che come n. del politica economica», LXVI (1976), p. 180: Il vol. indica LIV–LV): Lo Xenico dei ce- problema la cui soluzione si andrebbe spugli era un tempo abbastanza diffu- ancora cercando in rapporti xenici «con so sull’Isola del Sud, Nuova Zelanda. tribù finitime» è già risolto. Negli ultimi anni è stato segnalato a = Deriv. di xenia1 con –ico. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 147

(N) xenico3 agg. Chim. Relativo a xenile sost. m. Chim. Gruppo aro- un acido di formula H2XeO4 non an- matico monovalente, ottenibile dal cora isolato. difenile per sottrazione di un atomo 2009 GamesVillage, disponibile in In- di idrogeno (GRADIT). ternet all’indirizzo http://www.gamesvillage. 1961 GRADIT (senza fonte). it/forum/showthread.php?774491–Chimica– = Deriv. di xen(ene) con –ile. Thread–ufficioso/page2: nella molecola Osservazioni: il lemma risulta introvabile di acido xenico (H2XeO4) come fa su Internet. l’ossigeno a legarsi con un legame xeno2 sost. m., spec. con iniziale covalente singolo allo xeno, visto maiuscola. Ornit. In alcune classifi- che ha i doppietti elettronici comple- cazioni, genere della famiglia degli ti? 2014 Wikipedia, disponibile in In- Scolopacidi cui appartiene il piro– ternet all’indirizzo https://it.wikipedia.org/ piro terek (GRADIT). wiki/Acido_xenico: L’acido xenico è l’i- 1967 GRADIT (senza fonte). potetico acido inorganico di formula 2. sost. m. Ornit. Uccello del gene- H2XeO4, acido diprotico dello xeno re Xeno (GRADIT). che non è mai stato isolato o eviden- 1967 GRADIT (senza fonte). ziato. = Dal lat. scient. Xenus. = Deriv. di xeno1 con –ico. Osservazioni: il termine non sembra ave- re alcuna reale circolazione in it.: attraverso i (N) xenico4 agg. Microbiol. Rela- motori di ricerca si trova solo l’es. del Dizio- nario italiano Olivetti. Per quanto riguarda il tivo a un esame microbiologico volto genere tassonomico, l’attesa forma it. è sem- a rilevare la presenza di parassiti nelle pre sostituita della forma lat. Xenus. feci. 1973 In «La Pediatria», XXXI (1973), xenobatraco sost. m., spec. con p. 40: anticorpi che mostrano una iniziale maiuscola. Zool. Genere del- particolare affinità per le cellule, sia la famiglia dei Microilidi (GRADIT). singeniche che allogeniche o xeniche 1967 GRADIT (senza fonte). 2006 Regione Veneto, Elenco prestazio- 2. sost. m. Zool. Anfibio del ge- ni per branca specialistica, pdf disponibile nere Xenobatraco, diffuso in Nuova in Internet all’indirizzo https://www.ulss20. Guinea (GRADIT). verona.it/upload/ALLEGATO_3_Elenco_ 1967 GRADIT (senza fonte). Prest_per_branca_01082006.pdf: enta- = Dal lat. scient. Xenobatrachus. Osservazioni: il termine non sembra ave- moeba histolytica nelle feci esame re alcuna reale circolazione in it.: attraverso colturale (Coltura xenica) 2011 i motori di ricerca si trova infatti solo la cit. Società italiana di Chirurgia ginecologica, ridondante del Dizionario italiano Olivetti. Le richieste del ginecologo: il punto di vista In questo caso anche la forma lat. Xenoba- del microbiologo, pdf reperibile in Internet trachus non compare mai in contesti it., ma all’indirizzo http://www.sichig.it/wp–con- solo ingl., a ulteriore riprova dell’estraneità tent/uploads/2011/06/A.–RAGLIO.pdf: Uti- del termine dall’orizzonte scient. nazionale. le esame sierologico o diagnosi xeni- ca o ricerca DNA. (S) xenocongride sost. m., spec. = Deriv. di xeno– con –ico. pl. con iniziale maiuscola. Ittiol. Fa- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 148

miglia dell’ordine degli Anguillifor- (N) xenodiagnostica sost. f. Me- mi (GRADIT). dic. Xenodiagnosi. 1967 GRADIT (senza fonte) 1970 In 2011 Dizionario medico per la fami- «Bollettino di Pesca, piscicoltura e idrobiolo- glia, disponibile in Internet all’indirizzo https://books.google.it/books?id=knbTjL_ gia», XXV (1970), p. 281: Böhlke (1956) XnV0C&pg=PT3741&dq=%22xeno- Proc. Acad. nat. Sci. Philad., 108, p. diagnostica%22&hl=it&sa=X&ve- 77–80 (Sinossi degli Xenocongridi, d=0ahUKEwjI8cfszobfAhXE5p8KHcMO- descrizione di C. bicolor, figura dei D3AQ6AEIKzAA#v=onepage&q=%22xeno- denti vomerini). diagnostica%22&f=false: Xenodiagno- ▸ 2. sost. m. Ittiol. Pesce della fa- stica. Tecnica di laboratorio che miglia degli Xenocongridi, privo di consiste nel far pungere il soggetto scaglie, con pinne pettorali assenti sospettato di una malattia parassita- ria da un insetto sano appartenente e aperture branchiali ridotte (GRA- alla specie vettore, per poi ricercare DIT). nell’insetto la presenza del parassita. 1961 GRADIT (senza fonte). È indicata soprattutto nella diagnosi = Dal lat. scient. Xenocongridae. Osservazioni: quella riportata è l’unica della malattia di Chagas. = Comp. di xeno– e diagnostica. testimonianza autonoma rintracciabile in In- ternet: se si escludono rarissime registrazioni in repertori lessicografici, infatti, nelle pagi- (N) xenodiagnostico sost. m., con ne it. del web il termine non mostra alcuna iniziale maiuscola nell’unico es. repe- vitalità. rito, Medic. Xenodiagnosi. 1941 In «Giornale di Batteriologia e im- (R) (S) xenocromia sost. f. Bot. munologia», 1941, pp. 115–16 (cfr. GRL, che Modifica del normale aspetto croma- non indica il n. del vol.): una bambina di tico in un fiore o in un frutto. 7 anni con edema di entrambe le pal- 1902 In «Atti dell’Istituto Botanico della pebre inferiori, con adenopatia e ta- Università e Laboratorio Crittogamico di Pa- chicardia che venne diagnosticato per via», VIII (1902), p. 241: Tale fenomeno mezzo del Xenodiagnostico. [...] si esplica [...] nelle pareti ovari- 2. agg. Medic. Relativo alla xeno- che (Xenocromia di Tschermack). I diagnosi, alla xenodiagnostica o allo xenodiagnostico. casi di Xenocromia son tutt’altro che 1936 In «Archivio italiano di Medicina rari: il Wilmorin ne riporta alcuni stati sperimentale», 1936, p. 641 (cfr. GRL, che osservati nelle Palme 1961 GRADIT non indica il n. del vol.): Si potè dimo- (senza fonte). strare, con ricerche xenodiagnostiche, = Comp. di xeno– e –cromia. che questo insetto, nutrito su uomo in Osservazioni: l’unica testimonianza au- fase spirochetemica, si infetta a sua tonoma rintracciabile in Internet è quella riportata, peraltro variamente riprodotta in volta divenendo capace di trasmettere successivi luoghi testuali: se si escludono ra- l’infezione alla scimmia con il mec- rissime registrazioni in repertori lessicografi- canismo dello schiacciamento 1982 ci, infatti, nelle pagine it. del web il termine Enciclopedia medica italiana, vol. IX, Fi- non mostra alcuna vitalità. renze, USES, 1982, p. 1729: La diagnosi www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 149

di miocardite di Chagas può venire dello xenodollaro. Con questo termi- formulata, di fronte a un quadro di m. ne si indicava l’ammontare di dollari dilatativa, in base a criteri epidemio- che circolavano fuori degli USA e che logici e alla positività dei test di labo- non erano nei forzieri delle banche ratorio specifici (test xenodiagnostico centrali; in altre parole gli xenodollari e test di fissazione del complemento erano dollari in possesso di privati, di di Machado–Guerreiro 2008 Clau- imprese e di banche esistenti e ope- dia Pellacani, Citotossicità e genotossicità in ranti fuori del paese emittente 2018 linee cellulari umane di nuovi composti anti– Paolo Savona, Come un incubo e come un protozoari e anti–cancerogeni, Tesi di Dot- sogno. Memoralia e Moralia di mezzo secolo torato di Ricerca (XX ciclo) in Farmacologia di storia, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino, e Tossicologia, Università degli Studi di Pa- 2018 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. dova, p. 48: L’itraconazolo, un derivato di p.): Il passaggio dal CIS alla BNL del triazolo, ad esempio, è in grado di fu un’esperienza traumatica, il cui ridurre l’impatto del parassita (come unico dividendo culturale può essere evidenziato dal minor numero di test racchiuso nelle conoscenze di come xenodiagnostici positivi) e di diminu- funzionava in pratica l’operatività del ire o prevenire anormalità elettrocar- mercato dell’eurodollaro e, più in ge- diografiche nei pazienti infetti. nerale, degli xenodollari, i dollari cre- = Comp. di xeno– e diagnostico. ati e utilizzati in aree esterne agli Stati Uniti diverse da quelle europee. (e) (R) (S) xenodollaro sost. m. = Comp. di xeno– e dollaro. Finanz. Valuta statunitense circolante Osservazioni: pur essendo l’ultimo es. al di fuori del territorio U.S.A. o cu- riportato parzialmente divergente dai prece- stodita presso banche estere. denti e dagli altri reperibili in Rete (per ciò che concerne la limitazione dell’area di uti- 1973 In «Vita italiana», XXIII (1973), p. lizzo degli xenodollari), non si è ritenuto di 287: C’è in giro per il mondo un’ampia ricavarne un sign. autonomo. massa di dollari vaganti, quelli che si chiamano comunemente «eurodolla- (S) xenodonte sost. m., spec. con ri», ma ai quali vorrei proporre di dare iniziale maiuscola. Zool. Genere di il nome di «xenodollari», perché non serpenti appartenenti alla famiglia dei sono solo di pertinenza europea, ma Colubridi, diffusi nell’America centr. di vari centri extra–americani, come e merid. Giappone, Canada 1987 GRADIT 1967 GRADIT (senza fonte). (senza fonte) 1988 Edoardo Sanguineti, 2 sost. m. Zool. Serpente del gene- Ghirigori, Genova, Marietti, 1988, p. 108: re Xenodon (Xenodonte?). Conoscevamo gli eurodollari e gli xe- 1967 Giuseppe Scortecci, Animali. nodollari (più rari, linguisticamente). Come sono, dove vivono, come vivono, vol. Ma ormai si discorre dell’«esorbi- IV, Milano, Labor, 1967, p. 683: Lo Xeno- tante massa di euro–xeno–petrodol- donte sputatore di sangue (Xenodon lari» 2003 Antonio Rizzuto, L’Europa rhabdocephalus) 1967 GRADIT (sen- monetaria. Dall’età dell’oro all’età dell’eu- za fonte) 2016 Marco Maurizi, Schizzi di ro, Roma, Armando, 2003, p. 74: Nasceva, niente, s.l., Lulu, 2016, p. 58 (e–book): Vo- in questo modo, il cosiddetto mercato levo informare i compilatori di abbe- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 150

cedari per l’infanzia che sono arrivato lanti d’una xeno–ecologia!) 2007 felicemente ai 40 senza aver mai sen- Utopia Ucronia, disponibile in Internet tito dell’esistenza dello xenodonte. all’indirizzo http://www.fmboschetto.it/uto- = Dal lat. scient. Xenodon, –ontis. piaucronia/la_Grande_Avventura.htm: la Osservazioni: la parola risulta assai rara; sua compagna Jenny Hawkins, nata in particolare, è stato impossibile reperire il sulla colonia marziana di Olympia, sign. relativo al genere tassonomico (compa- re sempre nella forma Xenodon). geologa ed esperta di xenoecologia 2016 (nelle forme Xeno Ecologia e xenodontomio sost. m., spec. XenoEcologia) Daniela Loi, Sinistri Xeno con iniziale maiuscola. Paleont. Ge- Ecologia e Libagione in «Cagliari Magazi- nere della famiglia degli Ctenomidi ne» del 2 giugno 2016, disponibile in Internet (GRADIT). all’indirizzo http://www.cagliariartmagazi- 1967 GRADIT (senza fonte). ne.it/sel–sinistri–xeno–ecologiaelibagione/: 2. Paleont. Roditore fossile del Ma il sindaco Zedda, e i suoi sfegatati Pliocene appartenente al genere Xe- ammiratori, del partito Sel, Sinistri nodontomio (GRADIT). XenoEcologia (settore dell’ecologia 1967 GRADIT (senza fonte). che studia lo spazio extraterrestre in = Dal lat. scient. Xenodontomys, –yos. relazione alle possibilità di adatta- Osservazioni: la reale presenza della pa- mento dell’uomo a tale ambiente) e rola nella nostra lingua appare dubbia: utiliz- Libagione, hanno mai fatto il calco- zando i consueti motori di ricerca la parola lo dell’aumento dell’inquinamento in risulta introvabile. città [...]??? = Comp. di xeno– e ecologia. (e) (S) xenoecologia (xeno–eco- logia, Xeno Ecologia e XenoEcolo- xenoecologico agg. Ecol., Lett. gia) sost. f. Ecol., Lett. [fantascienza] [fantascienza] Relativo alla xenoeco- Branca dell’ecologia che si occupa di logia. indagare la possibilità di vita umana 1974 GRADIT (senza fonte). nelle varie condizioni dello spazio ex- = Deriv. di xenoecologia con –ico. traterrestre. Osservazioni: la reale circolazione della 1974 GRADIT (senza fonte) 2003 parola nella nostra lingua appare dubbia: uti- (nella forma xeno–ecologia) Vitto- lizzando i consueti motori di ricerca la parola risulta introvabile fuori dai repertori lessico- rio Catani, Oh, Sole mio, in «Fantascienza. grafici. com» del 20 luglio 2003, p. 9, disponibile in Internet all’indirizzo http://www.fanta- (e) (S) xenoecologo sost. m. Ecol., scienza.com/6558/oh–sole–mio/9: È chiaro Lett. [fantascienza] Studioso di xeno- pertanto che esistono opere di fanta- ecologia. scienza imperniate sui più disparati 1990 GRADIT (senza fonte) 2007 aspetti del rapporto vita–ambiente; Utopia Ucronia, disponibile in Internet come pure, esistono narrazioni che all’indirizzo http://www.fmboschetto.it/uto- trasferiscono gli stessi problemi su piaucronia/la_Grande_Avventura.htm: [la altri pianeti (e poche scienze, o pseu- mia dolce metà] non ha spiaccicato do–tali, possono rivelarsi più stimo- parola per non darmi soddisfazione. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 151

Semplicemente, si è rivolta alla no- no nell’ambiente una concentrazione stra xenoecologa arricciando il naso di estrogeno troppo elevata. con una studiata aria schifata. = Comp. di xeno– e estrogeno. = Comp. di xeno– e ecologo. Osservazioni: la parola è molto rara: al xenofio sost. m. Biol. Ciascuno di fuori di sporadici es. lessicografici, quel- dei piccoli corpi estranei, costitui- lo riportato è, al momento (novembre 2018), l’unico es. reperibile attraverso i consueti ti da scheletri di Protozoi e Poriferi, motori di ricerca. che si rinvengono fra l’intreccio dei tubi protoplasmatici degli Xenofiofo- (e) (S) xenoestrogeno sost. m., an- ri (GRADIT). che con iniziale maiuscola. Biochim. 1967 GRADIT (senza fonte). Sostanza chimica tossica, naturale = Dal lat. scient. Xenophya, comp. di o sintetica, presente esternamente xeno– e del tema del gr. phuō ‘io cresco’. Osservazioni: la parola deve essere molto al corpo umano, che si comporta in rara: al di fuori di sporadiche attestazioni les- modo simile all’estrogeno endogeno sicografiche, non è stato possibile reperirne ed è in grado di recare potenziali dan- alcun es. ni alla salute umana e animale (puber- tà precoce, tumori) e all’ambiente. (e) (R) (S) xenofioforo sost. m., 1997 Endometriosi.it, disponibile in In- spec. con iniziale maiuscola. Biol. ternet all’indirizzo http://www.endometriosi. Raggruppamento della classe dei Ri- it/wp–content/uploads/2016/06/panphlet–2. zopodi, costituito da individui che pdf: Gli Xenoestrogeni sono sostanze vivono nelle profondità marine, con chimiche presenti al di fuori dell’or- corpo unicellulare racchiuso in una ganismo femminile che si comporta- sorta di conchiglia, caratterizzati dal- no come gli estrogeni endogeni. Sin la capacità di assorbire grosse quanti- dal 1991 sono stati pubblicati nu- tà di metalli pesanti. merosi studi riguardanti la azione di ca. 1906 In «Atti della Società dei Na- agenti chimici contenuti nell’ambien- turalisti e Matematici di Modena», XXX- te e in alcuni alimenti che si compor- VIII–XLV, p. 30 (cfr. GRL, che come data tano come estrogeni sulle cellule ber- indica il 1906 e non specifica il n. del vol.): saglio (mammella, utero, endometrio, non bastano i numerosi casi di Pro- salpingi, ovaie, intestino ecc.) delle tozoi multinucleati e con inizio di donne 1997 GRADIT (senza fonte) segmentazione del plasma, la costi- 2009 Maurizio Grandi, Cancro, l’alleanza tuzione dei Radiolari policittari, la terapeutica. Percorsi di cura, tra natura e struttura complicata dei Xenofiofori e scienza, Milano, Tecniche nuove, 2009, p. l’esempio degli Zoothamnium, in cui 134: La formaldeide può essere rila- il legame fra i singoli individui o cel- sciata da mobili laminati e pannelli di lule [...] non è solo anatomico ma an- rivestimento, oltre che dai detergen- che funzionale 1961 GRADIT (senza ti. Le caratteristiche strutturali sono fonte) 1968 Lessico Universale Italiano, quelle degli xenoestrogeni, che inci- vol. XVIII, Roma, Istituto della Enciclopedia denti [sic] sulla trasformazione neo- italiana, 1968, p. 48: Sono organismi di plastica delle cellule e che mantengo- mare profondo, di incerta posizione www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 152

sistematica, oggi ravvicinati ai Proto- le di piante, tumori eterologhi, virus zoi Citomorfi e denominati Xenofio- 1875 Gerolamo Boccardo, Nuova enciclo- fori 2006 MondoMarino, disponibile in pedia italiana, ovvero Dizionario generale Internet all’indirizzo http://www.mondoma- di Scienze, Lettere, Industrie, ecc. Sesta edi- rino.net/forum/forum_posts.asp?TID=2171: zione. Torino, UTET, 1875, p. 77: il prof. Già che ci sono, qualcuno di voi sa Huxley [...] distingueva l’abiogenesi qualcosa sui protozoi giganti che si dalla xenogenesi e dalla eterogene- trovano nelle acque profonde, gli Xe- si, le quali occorrono [...] quando un nofiofori? ho cercato con Google ma progenitore vivente dà origine ad una non ho trovato niente. Stannophillum prole che passa attraverso una serie dovrebbe essere “uno di loro”. di stati totalmente diversa da quella 2. sost. m. Biol. Ciascuno degli percorsa dal progenitore medesimo, individui del raggruppamento degli e non ritorna al ciclo delle trasforma- Xenofiofori. zioni di esso genitore 1993 GRA- 1961 GRADIT (senza fonte). DIT (senza fonte) 1995 Gregorio Piaia, = Dal lat. scient. Xenophyophora. I Filosofi e le Chiocciole. Operette di Anton Felice Marsili, Assisi (PG), s. e., 1995, p. (e) (R) (S) xenogenesi (senogene- 60: una certa forma di generazione si) sost. f. inv. Biol., Genet. Genera- spontanea, detta «xenogenesi», come zione di nuovi individui con caratteri la produzione di vermi da parte degli genetici diversi da quelli di uno o di intestini o del cervello 1999 Clau- entrambi i genitori, per generazione dia Mongini–Giovanni Mongini, Storia del cinema di fantascienza. Dal 1991 al 1995, spontanea o meno. Roma, Fanucci, 1999, p. 254: Xenogene- 1870 In «Rivista sicula di scienze, let- si: impianto di ovulo per ottenere una teratura ed arti», IV (1870), p. 337: [Redi] progenie di genere diverso dall’or- supponeva che il genitore vivente ganismo che ospita l’ovulo 2004 dia vita a una prole che passi per una Francescoredi.it, disponibile in Internet serie di fasi affatto diversa da quella all’indirizzo http://www.francescoredi.it/ mostrata da esso medesimo, e la qua- Database/redi/redi.nsf/pagine/B45767001F- le non ritorni nel ciclo originario; ed è B231E3C12569F4003C6B1F?OpenDocu- stata detta dal signor Milne–Edwards ment: Redi [...] si era convinto [...] Xenogenesi, che suona generazione dell’idea [...] che piante ed animali di qualche cosa di estraneo 1872 potessero produrre dentro di sé, non (nella forma senogenesi) Atti dell’Acca- “a caso” ma ad opera della stessa ani- demia Gioenia di Scienze naturali di Catania, ma o principio vitale che assicurava VII (1872), p. 110: L’Autore [...] divide la riproduzione della propria specie, il suo lavoro in tre parti. Nella prima anche organismi di specie diversa. tocca del primordium oviforme, di Occorreva, in sostanza, ammettere controversie sorte, Biogenesi, Abio- l’esistenza di un processo di xenoge- genesi e distinzione della biogenesi nesi. in omogenesi e senogenesi [...]. Nella (n) 2. Lett. [fantascienza] Tipolo- terza finalmente traccia la storia della gia riproduttiva che dà luogo a una Senogenesi, parasiti di animali, gal- nuova razza in seguito all’incrocio www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 153

della razza umana con una civiltà ex- ce, 2008, p. 574: Nel caso di interventi traterrestre. diretti dall’uomo all’animale e fi- ca. 1991 In «DWF», XIII–XVI, p. 101 nalizzati a rendere immunocompa- (cfr. GRL, che come data indica il 1991 e tibili gli organi dell’animale per lo non specifica il n. del vol.): I due romanzi, xenotrapianto [...], la posizione etica che fanno parte di una trilogia, rap- al riguardo suggerisce una morato- presentano il passaggio dalla tematica ria motivata dal dubbio sul rischio dell’interazione multirazziale all’ipo- di zoonosi come xenogenesi, xenosi, tesi di una xenogenesi, possibile inte- infezioni xenogenetiche con prioni e razione genetica, sessuale, sociale, tra virus legati al DNA o all’RNA. due razze planetarie diverse 2016 In = Comp. di xeno– e genesi. «Terre di confine», V (2016), p. 74: Il tema Osservazioni: il termine si diffonde negli del romanzo è la xenogenesi, cioè la anni Settanta dell’Ottocento e poi se ne per- nascita di una nuova razza derivante dono le tracce fino all’ultima parte del seco- lo scorso, a partire dalla quale assume nuovi dalla fusione dei terrestri con gli alie- sign. ni Oakali che li hanno strappati [...] all’inverno nucleare dopo l’ultima, (S) xenolo sost. m. Chim. Compo- demenziale, guerra fratricida. sto organico, dotato di proprietà an- (n) 3. Lett. [fantascienza] Tipo di tisettiche, che si può considerare de- fecondazione umana che prescinde da rivato dal difenile per sostituzione di ogni atto sessuale, anche artificiale. un atomo di idrogeno con un gruppo 1997 Domenico Liggeri, Mani di for- ossidrilico (GRADIT). bice. La censura cinematografica in Italia, Alessandria, Edizioni Falsopiano, 1997, p. 1961 GRADIT (senza fonte) 2015 Wikipedia, disponibile in Internet all’indi- 393: La xenogenesi in Italia è esclusi- va della madonna della religione cat- rizzo https://it.wikipedia.org/wiki/Creolina: tolica. 1% di 2–idrossibifenile al 99% (noto (n) 4. Neurologia, Psicol. In gene- anche commercialmente come o–xe- rale, qualunque tipo di generazione nolo, 2–fenilfenolo, o bifenil–2–olo, di materiale – corporeo o psichico – IUPAC Name: 2–phenylphenol, CAS esterna all’oggetto considerato. Number 90–43–7 di Formula bruta C H O). 2006 Paolo Pinelli, Pensaci oh neuro- 12 10 logo e parlane, Milano, Lampi di stampa, = Deriv. di xen(ene)– con –olo. Osservazioni: la parola deve essere molto 2006, p. 281: XENOGENESI (da Xeno, rara: nonostante sia lemmatizzata in impor- straniero, estraneo; e Genesi). Proces- tanti repertori lessicografici (oltre al GRA- so per cui si riconosce l’origine dal DIT, per es. il Battaglia e il Treccani), la mondo esterno di immagini percetti- ricerca su Internet con i consueti motori di ve e rappresentative. ricerca ha prodotto l’unico es. di Wikipedia (n) 5. Medic. Malattia infettiva in- qui riportato. sorgente in un animale e trasmissibile all’uomo. (R) (S) xenologia sost. f. Biol. 2008 Enrico Larghero–Giuseppe Zep- Studio delle relazioni che si stabili- pegno, Dalla parte della vita. Itinerari di scono tra parassiti e individui ospiti bioetica, II, Cantalupa (TO), Effatà Editri- (GRADIT). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 154

1993 GRADIT (senza fonte). dell’estraneo che impediscono di sta- (n) 2. Milit. In passato, operazione bilirci in una “patria dell’estraneo” di selezione e arruolamento di solda- (Levinas) o di definire una sorta di ti mercenari compiuta solitamente da xenologia 2006 Federico Squarcini, un ufficiale. Ex Oriente lux, luxus, luxuria. Storia e so- 1876 In «Rivista di Filologia e d’istru- ciologia delle tradizioni religiose sudasiati- zione classica», IV (1876), p. 253: è pro- che in Occidente, Firenze, S.E.I, 2006, p. 99: babile che il re affidasse la ricerca e Tutti gli odierni fenomeni di xenofilia l’arruolamento dei mercenarii che gli o di xenofobia debbono perciò esser occorrevano, o come dicevan gli anti- sottoposti all’attento scrutinio di una chi, la xenologia, a qualche personag- nuova xenologia, che sappia com- gio del ceto militare. prendere fino in fondo che cosa acca- (n) 3. Interesse per le lingue e le de quando si producono, utilizzano, culture straniere. trasmettono o ignorano 2018 Edoar- do Natale, La comunicazione interculturale: 1955 In «Istituto Veneto di Scienze, Let- un confronto tra Francia e Germania, pdf tere ed Arti. Atti», CXIII (1955), pp. 56–57: disponibile in Internet all’indirizzo https:// La Falange letteraria ci porta ad un www.itals.it/sites/default/files/pdf–bollettino/ altro aspetto caratteristico dell’uma- giugno2018/natale.pdf: Da questa meto- nesimo in Dalmazia, alla sua xenolo- dologia sono nate discipline di studio gia 1964 Comitato per la storia dell’Uni- quali la “xenologia”, “immagologia” versità di Padova, Relazioni tra Padova e la per capire come vengono creati o vei- Polonia, Roma, Edizioni Antenore, 1964, p. colati gli stereotipi all’interno di una 8: l’assalto ai segreti della natura e la data comunità di parlanti. curiosità dell’erudizione porta a nuo- (n) 5. Lett. [fantascienza] Studio ve ricerche e scoperte anche nell’inte- degli effetti del possibile contatto tra ressamento ai popoli stranieri, batten- la razza umana e civiltà extraterrestri. do coraggiosamente la stessa via della 1991 Roberto Pinotti, UFO, contatto xenologia che la Rinascita aveva in- cosmico. Messaggeri e messaggi dal cosmo, staurato 1989 In «Lingua e stile», XXIV Roma, Edizioni Mediterranee, 1991, p. 23: (1989), p. 689: Piccola xenologia delle nel nostro caso, queste manifestazioni lingue straniere. di intelligenze estranee si verificano (n) 4. Antropol. Disciplina che stu- qui [sulla Terra]. Potremmo pertanto dia gli effetti del contatto intercultu- suggerire l’uso, in futuro, più che di rale, attraverso l’analisi delle moda- quello di “esoantropologia”, del ter- lità con cui una determinata cultura mine “xenologia” 1999 Cun Trivene- guarda alle altre culture, valutando to, disponibile in Internet all’indirizzo https:// comprensioni interculturali, forme e cuntriveneto.jimdo.com/faqs/dizionario–ufo- funzioni di stereotipi, pregiudizi e xe- logico/: xenologia: lo studio delle ma- nofobia. nifestazioni extraterrestri intelligenti 2003 In «Fenomenologia e Società», in rapporto all’uomo 2016 In «Terre 2003, p. 104 (cfr. GRL, che non indica il di confine», V (2016), p. 74: C’è persino n. del vol.): Asimmetrie e irreciproci- un’apposita disciplina – la xenologia tà sono dunque le cifre costitutive – che studia queste ‘complicazioni’ e www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 155

ipotizza il modo migliore per comuni- 1967 GRADIT (senza fonte). care con creature diverse dall’uomo. = Dal lat. scient. Xenomys, –yos. = Comp. di xeno– e –logia. Osservazioni: la reale presenza della pa- Osservazioni: fra tutte le altre possibili rola nella nostra lingua appare assai dubbia: a accez. qui documentate, non è stato possibile parte un paio di es. lessicografici, utilizzando reperire il significato biologico del termine, i consueti motori di ricerca la parola risulta l’unico considerato dal GRADIT. introvabile in tutta la Rete.

(N) xenologo sost. m. Lett. [fan- (e) (R) (S) xenomorfo sost. m. tascienza] Studioso di xenologia; in Miner., Petrogr. Minerale che non ha particolare, esperto di civiltà aliene. potuto assumere la tipica forma cri- 1988 Carlo Fruttero–Franco Lucentini, stallina a causa della cristallizzazione La manutenzione del sorriso, Milano, Mon- tardiva e quindi è stato costretto ad dadori, 1988, p. 635: un uomo tarchiato, adattarsi alla forma dei cristalli pre- con grigia chioma tagliata a spazzola esistenti. e faccia volitiva, già visto in mille te- 1968 GRADIT (senza fonte). lefilm come tenente di polizia a Mia- (n) 2. agg. Miner., Petrogr. Relati- mi, avvocato a Chicago, xenologo a vo a xenomorfo; allotriomorfo. bordo di un’astronave 2012 Federi- 1894 In «Bollettino del servizio geolo- co Castino, L’alleanza, Roma, Youcanprint, gico d’Italia», XXV (1894), p. 24: L’orto- 2012, p. 6: Durante la fase di trattativa clasio xenomorfo che si trova in pic- con i falis molti xenologi si erano af- colissima quantità presenta talvolta la fannati per capire quale gesto inserire struttura implicata di quarzo 1943 al termine di ogni colloquio per salu- Ciro Andreatta, Mineralogia, Bologna, Isti- tare e comunicare, amichevolmente, tuto di Mineralogia e Petrografia, 1943, p. che la conversazione era finita. 156: tali altri cristalli difficilmente po- 2. agg. Chirurg. xenoplastico. tranno avere forma propria in tutte le 1965 In «Il Policlinico. Sezione prati- posizioni, perché dovranno adattarsi ca», LXXII (1965), p. 716: I trapianti sono ai vani lasciati liberi dai primi: essi si classificati, secondo i rapporti fra do- denominano allotriomorfi o xenomor- natori e recipienti, in autoplastici o fi ca. 1979 In «Atti della Società italia- na di Scienze naturali e del Museo civico di autologhi, omoplastici od omologhi, Storia naturale di Milano», CXX–CXXI, p. eteroplastici o eterologhi e xenopla- 189 (cfr. GRL, che come data indica il 1979 e stici o xenologhi. non specifica il n. del vol.): Quarzo: com- = Comp. di xeno– e –logo. pare in megacristalli anche di 5 – 6 cm nella zona assiale di alcuni filoni, xenomio sost. m., spec. con ini- trasparente ialino o talora affumicato, ziale maiuscola. Zool. Genere della ma soprattutto in individui xenomor- famiglia dei Cricetini cui appartie- fi di dimensioni da grosse a piccole ne l’unica specie Xenomys nelsoni implicati, e non, con i feldspati alca- (GRADIT). lini ca. 1995 In «Atti della Società to- 1967 GRADIT (senza fonte). scana di Scienze naturali residente in Pisa», 2. Zool. Roditore del genere Xeno- CII–CIV, p. 204 (cfr. GRL, che come data mio. indica il 1995 e non specifica il n. del vol.): www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 156

i bordi dei cristalli appaiono zigrinati tu non li abbia mai sentiti nominare ed irregolari e la loro forma può es- ma, dai tuoi occhi vaghi, credo che in sere idiomorfa o xenomorfa 2008 questo momento Leo ti stia scarican- Mindat.org, disponibile in Internet all’indi- do le poche informazioni che la rete rizzo https://www.mindat.org/forum.php?re- informativa dispone di questa razza. ad,21,100617,102104: ciao ragazzi... (n) 5. agg. Lett. [fantascienza] Re- facendo analisi micro su diversi cam- lativo, somigliante a uno xenomorfo. pioni della pegmatite di Piona, ho tro- 2002 Massimilano Spanu, Spazio, To- vato dei granuli xenomorfi di colore rino, Lindau, p. 5: l’aspetto nettamente verde sbiadito con leggera alterazio- autoriflessivo sempre più frequente- ne marroncina... trattandosi di granuli mente assunto da narrazioni di «spa- interstiziali suppongo si tratti di un zio» dedicate solo in apparenza a minerale secondario di alterazione... mostri xenomorfi 2014 Aexartana, provvederò ad inserire una foto. disponibile in Internet all’indirizzo https:// (n) 3. agg. Genericamente, relativo aexartana.com/2014/02/11/prometheus–il– a tutto ciò che ha forma diversa da- caos–nelluniverso–di–alien/: L’unico ele- gli elementi della stessa natura, quasi mento certo è il legame tra la razza sempre con accez. negativa. xenomorfa e quella umanoide com- 2002 Giuseppe De Finetti–Giovanni posta dalla coppia Ingegnere–Uomo Cislaghi–Mara De Benedetti (a cura di), Mi- uniti dal DNA. lano. Costruzione di una città, Milano, Ho- = Comp. di xeno– e –morfo. Nel caso del epli, 2002, p. 408: la città moderna [ha] sign. fantascientifico si terrà conto dell’in- assunto in Italia, dal nord al sud, un flusso del personaggio delloXenomorfo , noto carattere quanto mai ibridato di eso- anche come Alien, presente nel film Alien (1979) di Ridley Scott e nella relativa saga tismi, d’innesti xenomorfi, contrad- cinematografica. dicenti all’indole antica ed autentica Osservazioni: il GRADIT registra la pa- alle mirabili città dei padri 2018 Co- rola come sost. m.: si tratterà di un errore, dal smo Gandi, Oltreluce, Roma, Youcanprint, momento che lo stesso repertorio rinvia ad 2018, p. 52: L’eugenetica nazista aliena allotriomorfo, che è un agg. e xenomorfa della bibbia originale in lingua adamica [...] è una documenta- (R) (S) xenoparassita sost. m. zione storica. Biol. Microrganismo presente in un (n) 4. sost. m. Lett. [fantascienza] organismo che normalmente non è il Creatura extraterrestre dalle fattezze suo ospite abituale (GRADIT). diverse da quelle umane. 1993 GRADIT (senza fonte). 2009 Xenomorfo, disponibile in Internet 2. agg. Biol. Che si comporta come all’indirizzo http://it.horror.wikia.com/wiki/ uno xenoparassita. Xenomorfo: dal petto di uno Yautja esce 1993 GRADIT (senza fonte). uno xenomorfo con la stessa mascella (n) 3. sost. m. Bot. Organismo ve- dell’ospite 2016 Davide Del Popolo getale che, per cause non naturali, si Riolo, La Mediatrice, Milano Delos Digital, sviluppa a scapito di un altro indivi- 2016 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile il n. duo. di p.): [gli uomini] sono degli xeno- 1928 In «Rivista di Patologia vegetale», morfi non–umanoidi. Immagino che 1928, p. 22 (cfr. GRL, che non indica il n. del www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 157

vol.): xenoparassiti, o piante verdi che fatte a modo di piccoli scudi 1961 sono state fatte crescere artificialmen- GRADIT (senza fonte). te su altre piante. 3. sost. m. Zool. Serpente appar- = Comp. di xeno– e parassita. tenente al genere Xenopeltide o alla Osservazioni: l’unico es. non lessicogra- famiglia degli Xenopeltidi. fico della parola rinvenuto in Rete è quello 1896 In «Annali del Museo civico di qui riportato. Storia naturale di Genova», 1896, p. 460 (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): Una (R) (S) xenopeltide sost. m., spec. identica tinta sfoggia pure il Xenopel- con iniziale maiuscola. Zool. Fami- tide, Xenopeltis unicolor; quest’ul- glia del sottordine dei Serpenti. timo però non possiede, come lo fa 1961 GRADIT (senza fonte) 1967 presagire il suo nome specifico, trac- Giuseppe Scortecci, Animali. Come sono, GRADIT (senza dove vivono, come vivono, vol. IV, Milano, cie d’arancio 1961 fonte) 2001 Insuperabile, disponibile in Labor, 1967, p. 669: XENOPELTIDI. Internet all’indirizzo http://www.inseparabi- Questa famiglia assai interessante dal le.com/xenopeltide_unicolore.htm: Xeno- punto di vista scientifico, è caratteriz- peltide Unicolore Nome scientifico: zata principalmente dalla costituzione Xenopeltis Unicolor. Questo grosso del cranio dei suoi componenti, le cui serpente, diffuso nelle regioni indo– ossa sono saldamente unite le une con malesi, dal colore che sfuma dal mar- le altre 2010 Animali d’affezione, di- rone scuro al nero, raggiunge i 90 cm sponibile in Internet all’indirizzo http://www. animalidaffezione.com/animali/index.php/ di lunghezza. = Dal lat. scient. Xenopeltis, –idis. Ricerca/Ordine–crescente/Page–5–10.htm- l?searchphrase=any&searchword=malat- tie+serpenti: Alla famiglia degli Xeno- xenopeltino sost. m. Zool. Ser- peltidi (Xenopeltidae) vi appartengo- pente della sottofamiglia degli Xeno- no lo Xenopeltis unicolor e lo Xeno- peltini (GRADIT). peltis hainanensis, sono rettili innocui 1967 GRADIT (senza fonte). che vivono nell’Asia del sud–est, di 2. Zool. In antiche classificazio- colore lucente. ni, sottofamiglia della famiglia degli 2. spec. con iniziale maiusco- Anilidi (GRADIT). la (anche nella forma senopeltide). 1967 GRADIT (senza fonte). = Dal lat. scient. Xenopeltinae. Zool. Genere di serpenti della fami- Osservazioni: il termine deve essere ra- glia degli Xenopeltidi, diffusi in Asia rissimo: è stato impossibile rintracciarne es. centro–orientale, comprendente due non lessicografici. specie. 1829 (nella forma senopeltide) xenopiteco sost. m. Paleont. Mam- Marco Aurelio Marchi, Dizionario tecnico– mifero fossile del Miocene del genere etimologico–filologico, vol. II, Milano, Gia- Xenopiteco (GRADIT). como Pirola, 1829, p. 705: SENOPELTI- 1967 GRADIT (senza fonte). DE Sotto–genere di Serpenti ofidiani, 2. Genere della famiglia dei Pongi- nuovamente proposto da Reinwardt, di (GRADIT). così denominati dalle loro squamme 1967 GRADIT (senza fonte). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 158

= Dal lat. scient. Xenopithecus. ha trovato nella scrittura e nella pub- Osservazioni: il termine deve essere ra- blicazione di una raccolta di poesie. rissimo: è stato impossibile rintracciarne es. = Comp. di xeno– e –plastico. non lessicografici.

xenoplasmia sost. f. Bot. Cambia- (R) (S) xenopsilla sost. f., spec. mento dei caratteri morfologici del con iniziale maiuscola. Entom. Gene- frutto o delle parti fiorali (GRADIT). re della famiglia dei Pulicidi di cui fa 1961 GRADIT (senza fonte). parte la pulce del topo. = Comp. di xeno– e –plasmia. av. 1950 In «Annali di medicina navale Osservazioni: l’effettiva circolazione del e coloniale», av. 1950 (ultimo anno di pub- termine al di fuori degli ambiti lessicografici bl. della rivista: ACNP), p. 157 (cfr. GRL, appare dubbia: attraverso i motori di ricerca che non riporta indicazione né dell’a. né del non è stato possibile reperire alcun es. della n. del vol.): il fatto sta in relazione con parola in contesti scient. la diversità dell’agente trasmettitore della malattia, che è una zecca (gen. (N) xenoplastico agg. Chirurg. Ripicephalus) parassita del cane per Relativo a trapianti o innesti in cui la prima, una pulce (gen. Xenopsilla donatore e ricevente appartengono a differenti specie biologiche. ?) parassita del ratto per il secondo 1967 GRADIT (senza fonte). 1933 In «Atti della R. Accademia nazio- nale dei Lincei», 1933, p. 244 (cfr. GRL, che 2. sost. f. Entom. Insetto del gene- non indica il n. del vol.): nel mio caso è re Xenopsilla. facilissimo che non sia avvenuta una 1960 Giuseppe Scortecci, Insetti. Come unione fra il pronefro trapiantato e il sono, dove vivono, come vivono, vol. II, Mi- dotto di Wolff. Non mi nascondo le lano, Labor, 1960, p. 517: la Xenopsilla, obbiezioni che si potrebbero muove- come è stato indicato, è oggi diffu- re riguardo ad un organo embrionale, sa in tutto il mondo, là dove vivono che funziona in un ambiente xenopla- i ratti, ma più frequente, insidiosa e stico 1972 In «Rivista italiana di Biolo- pericolosa, nelle zone a clima caldo gia», LXV (1972) p. 431: In tali indagini ed umido 1967 GRADIT (senza fonte). avevamo voluto studiare il destino dei = Dal lat. scient. Xenopsylla. Osservazioni: il termine sembra avere trapianti xenoplastici tra Anfibi anuri scarsa circolazione in it., giacché nella mas- e urodeli ed in particolare dei trapian- sima parte dei casi prevale la forma scient. ti di tessuti e organi larvali di Rana lat. Nel caso della datazione del primo es. qui esculenta trapiantati su embrioni di riportato, si terrà conto del fatto che la rivista Triton taeniatus 2016 Francesco Pa- «Annali di medicina navale e coloniale» ha olo Pizzineo, Agnon Libroterapia. Un nuovo cessato le pubblicazioni nel 1950. approccio per Animatori della Terza Età, s.l., Edizioni Circolo virtuoso, 2016, p. 59: La (R) (S) xenorinco sost. m., spec. ricercatrice italiana Aurora Fagone con iniziale maiuscola. Ornit. Genere Speer, trasferitasi da anni in Germa- di uccelli della famiglia dei Ciconidi. nia (le sue pubblicazioni scientifiche 1967 GRADIT (senza fonte). sui trapianti omoplastici e xenoplasti- 2. sost. m. Ornit. Uccello del gene- ci sono noti in campo internazionale) re Xenorinco. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 159

ca. 1951 In «Rivista di Antropologia», (e) (R) (S) xenosauro sost. m., ca. 1951, p. 34 (cfr. GRL, che come n. di vol. spec. con iniziale maiuscola. Zool. indica XXXIX–XL): un oggetto che per Genere di rettili della famiglia degli noi sarebbe ovunque lo stesso, per i Xenosauridi (in una classificazione primitivi è altro da sé, a seconda che superata, anche famiglia autonoma si trovi, p. e., nel boan del kanguru o dei Sauri). in quello del xenorinco 1967 GRA- 1966 Nel mondo degli animali, vol. III, DIT (senza fonte). Milano, Motta Editore, 1966, p. 626: si ten- = Dal lat. scient. Xenorhynchus. de a voler vedere una certa affinità fra Osservazioni: il termine deve essere raris- il sauro del Borneo e gli Schiriisauri simo: è stato impossibile rintracciare altri es. [lettura dubbia] della Cina meridiona- non lessicografici oltre a quello riportato. le, ascritti alla Famiglia degli Xeno- sauri 1967 GRADIT (senza fonte). (S) xenosauride sost. m., spec. 2. sost. m. Zool. Rettile del gene- con iniziale maiuscola. Zool. Fami- re Xenosauro, distribuito nel Messico glia di rettili del sottordine dei Sauri, meridionale e in parte del Centroame- comprendente specie viventi e fossili. rica. 1967 Giuseppe Scortecci, Animali. 1967 Giuseppe Scortecci, Animali. Come sono, dove vivono, come vivono, vol. Come sono, dove vivono, come vivono, vol. IV, Milano, Labor, 1967, p. 597: xeno- IV, Milano, Labor, 1967, p. 597: Nonostan- sauridi. Costituenti una piccolissima te il nome di grandis con cui è con- famiglia non lontana da quella degli traddistinta la specie, lo xenosauro ha Anguidi, hanno dimensioni modeste dimensioni modeste: ventiquattro o (press’a poco venticinque centimetri venticinque centimetri di lunghezza di lunghezza totale), ed una forma di totale, di cui undici spettano alla coda assieme che ricorda un poco quella di 1967 GRADIT (senza fonte). un geconide 1967 GRADIT (senza = Dal lat. scient. Xenorsaurus. fonte). Osservazioni: il termine sembra avere scarsa circolazione in it., giacché nella massi- 2. sost. m. Zool. Rettile della fami- ma parte dei casi prevale la forma scient. lat. glia degli Xenosauridi. 1967 GRADIT (senza fonte). xenotime → xenotimo (n) 3. agg. Zool. Appartenente alla famiglia degli Xenosauridi. (e) (R) (S) xenotimo (senotimo, 2013 Wolfgang Schweickard, Deono- xenotime) sost. m. Miner. Minerale masticon italicum. Dizionario storico dei del gruppo delle Terre rare composto derivati da nomi geografici e da nomi di per- principalmente da fosfato di ittrio; di sona. I. Derivati da nomi geografici (A–E), colorazione dal bruno al giallo pallido Tübingen, Niemeyer, 2013, p. 509: shini- fino al rossastro, cristallizza nel siste- sàuro m. ‘(zool.) genere di rettili xe- ma tetragonale. nosauridi a cui appartiene un’unica 1854 (anche nella forma senoti- specie lacertiforme (Shinisaurus cro- mo) Emilio Cornalia, Il Regno minerale codilurus)’ (1996, GDLI, 18,1040). elementarmente esposto dal dottore Emilio = Dal lat. scient. Xenorsauridae. Cornalia, Milano, Pietro e Giuseppe Val- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 160

lardi, 1854, p. 306: Senotimo o Xenoti- ranio–piombo per materiali risalenti mo da xenos, vano, e time, onore, in sino al Precambriano. relazione al fatto che questo fosfato = Comp. di gr. kenós ‘vano’ e gr. timḗ d’Ittria fu ritenuto per l’ossido d’un ‘onore’, che riporta al nome originario del minerale: kenotimo (e kenotime), di cui non nuovo metallo 1891 In «Giornale di abbiamo attestazioni it. Il termine fu pro- Mineralogia, cristallografia e petrografia», I babilmente coniato dal mineralogista fr. (1891), pp. 332–33: [il policrasio] si rin- François Sulpice Beudant (1787–1850) come viene in cristalli più o meno alterati una sorta di rimprovero al chimico svedese non misurabili; è associato a zircone, Jöns Jacob Berzelius (1779–1848) per l’af- monazite, xenotimo, cirtolite, e ma- fermazione prematura di quest’ultimo di aver trovato nel minerale un nuovo elemento gnetite 1927 (nella forma xenotime) chimico (in seguito capì di aver precedente- In «La Chimica e l’industria», IX (1927), p. mente scoperto l’ittrio). Nel corso degli anni 19: Dovettero partire a tale scopo da kenotimo ha cominciato ad essere letto male grandi quantità di gadolinite, xenoti- e riportato come xenotimo, –e. me e monazite. Tali minerali mostra- Osservazioni: dopo una breve alternanza iniziale nella letteratura scient. fra senotimo e no un’interessante relazione tra i loro xenotimo, quest’ultima forma domina esclu- costituenti del gruppo delle terre rare siva o maggioritaria fino alla metà del secolo 1958 In «La Chimica e l’industria», XL scorso, quando le attestazioni di xenotime si (1958), p. 203: Come carica verrà usata fanno più frequenti, probab. sulla scorta del probabilmente una miscela di cloruri modello ingl. L’oscillazione fra xenotimo e xenotime è tuttora viva. di lantanidi del gruppo pesante e del gruppo leggero, separati da monazi- (S) xenotrapiantologia sost. m. te e da xenotimo. In ogni colonna, Chirurg. Settore della trapiantologia il citrato di ammonio, regolato ad che si occupa di trapianti in cui dona- un adatto pH ed in quantità adegua- tore e ricevente appartengono a spe- ta ca. 1970 (nella forma xenotime) cie biologiche diverse. In «Mineralogica et petrographica acta», ca. 1976 GRADIT (senza fonte) 2003 1970, p. 92 (cfr. GRL, che come n. di vol. Maria Luisa Di Pietro–Elio Sgreccia (a cura indica XVI–XVIII): Le paragenesi del- di), Biotecnologie e futuro dell’uomo, Mi- le granodioriti si differenziano dalle lano, V&P Università, 2003, p. 172: Nel precedenti per l’assenza di anfibolo, 1997 anche la ispanica Comisión Per- per la presenza di monazite e xenoti- manente de Transplantes del Consejo me, per la presenza di minori quantità Interterritorial del Sistema Nacio- di zircone allanite prehnite grandi- nal de Salud si è interessata alla xe- te 1987 GRADIT (senza fonte) 2004 notrapiantologia ed ha approvato la Sandro Petruccioli, Storia della scienza, vol. formazione di una sottocommissione IX, Roma, Istituto della Enciclopedia italia- sugli xenotrapianti 2012 Iliveok, na, 2004, p. 122: Un notevole aiuto per disponibile in Internet all’indirizzo https:// la datazione di rocce molto antiche è it.iliveok.com/health/cellule–staminali–neu- costituito dallo xenotimo, un minera- rali_105494i16055.html: L’interesse per le (fosfato d’ittrio, YPO4) presente in la xenotrapiantologia cellulare è il ri- rocce sedimentarie, che consente ac- sultato di studi sulla possibilità di tra- curate datazioni con il metodo dell’u- pianto di cellule staminali incrociate www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 161

in individui di taxa evolutivamente Dizionario italiano Olivetti, che riproduce il distanti. GRADIT. = Comp. di xeno– e trapiantologia. (N) xerico agg. Ecol. Relativo ad (e) (R) (S) xenovaluta sost. f. Fi- ambienti, suoli e sim. caratterizzati da nanz. Valuta circolante al di fuori dei consistenti periodi siccitosi e da gene- confini dello Stato emittente o custo- rale aridità. dita presso banche estere. ca. 1927 In «Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino. Classe di Scienze 1978 Luciano Vandone, Il sistema mo- fisiche, matematiche e naturali», ca. 1927, netario dell’eurodollaro, Milano, Franco p. 44 (cfr. GRL, che come n. di vol. indica Angeli, 1978, p. 30: La dimensione del LXIII–LXIV): Questo centro di mag- mercato finanziario è nettamente in- giore piovosità è separato dal prece- feriore a quella del mercato moneta- dente da un settore xerico rappresen- rio delle xenovalute. Ciononostante, i tato dalle Alpi Cozie 1961 In «Rivista due comparti sono tra loro interrelati, geografica italiana», LXVIII (1961), p. 352: sia per i travasi di fondi che in diver- Una conferma dell’oscillazione cli- se circostanze si possono verifica- matica generale in senso xerico può re 1990 GRADIT (senza fonte) 2014 dedursi anche dalla maggior parte Giuseppe Amari (a cura di), Parla Federico delle analisi polliniche 1995 G. Gia- Caffè. Dialogo immaginario nella “società como Pani, Capena e il suo territorio, Bari, in cui viviamo”, Roma, Armando Editore, Edizioni Dedalo, 1995, p. 20: Sui versan- 2014, p. 115: [l’]ingegnosità aggiuntiva ti collinari, su substrato sabbioso, le dell’odierno capitalismo finanziario formazioni prative presenti sono an- [...] si è manifestata con la creazione, ch’esse prevalentemente pascolate, e la dilatazione e la precaria controlla- presentano un corteggio floristico che bilità del mercato delle xenovalute. sottolinea il carattere xerico del sub- = Comp. di xeno– e valuta. strato 2010 William Rossi Vannini–Car- lo Lovari, I sentieri di Santa Maria in Bagno, xerice sost. m., spec. con iniziale Cesena, Monti, 2010, p. 244: La specie in maiuscola. Entom. Genere della fa- origine non faceva parte dell’avifau- miglia dei Siricidi cui appartiene lo na europea, ma viveva negli ambienti Xerix spectrum, che si sviluppa nei aperti xerici o addirittura semi–deser- pini e negli abeti (GRADIT). tici dell’Asia. 1967 GRADIT (senza fonte). = Deriv. di xero– con –ico. 2. sost. m. Entom. Insetto del ge- nere Xerice (GRADIT). (R) (S) xerofita sost. f. Bot. Pianta 1967 GRADIT (senza fonte). xerofita. = Dal lat. scient. Xerix, –cis. 1906 GRADIT (senza fonte) ca. Osservazioni: la reale circolazione del 1938 In «Bibliografia italiana», 1938, p. 222 termine (anche solo in campo lessicografi- (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): L’A. co) appare molto dubbia: un’indagine svol- ta a partire dai consueti motori di ricerca, tratta di alcune particolarità morfolo- comprese le possibili varianti, ha permesso giche e anatomiche dei principali or- di appurare che la parola è presente solo nel gani vegetativi del Citrullus Colocyn- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 162

this Schrad., cucurbitacea desertica, non possono popolare 1951 In «An- che rappresenta un tipico esempio di nali della sperimentazione agraria», 1951, p. xerofita perenne erbacea 1988 In 406 (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): «Bollettino della Società italiana di Biologia Il polline di rosa è del tipo xeroresi- sperimentale», 1988, p. 873 (cfr. GRL, che stente. Ne è stata prolungata la vitalità non indica il n. del vol.): P. tamarugo è fino a 67 giorni, tenendolo in ambien- una vera xerofita, intendendo per vera te contenente solo il 50% di umidità xerofita una pianta che non solo sop- 1976 In «Pubblicazioni [dell’Istituto di Zo- porta le condizioni di siccità assai ologia dell’Università di Siena]», XI (1976), meglio di quanto sappiano fare le me- p. 282: [La Trochoidea pyramidata è sofite e le igrofite ma che “esige” per una s]pecie assai termofila e xerore- prosperare un ambiente con caratteri- sistente [e] facile al trasposto passivo stiche xeriche 2005 Mario Tozzi (a ad opera dell’uomo 1998 Francesco cura di), Scienze naturali, Milano, Federico Corbetta, S.O.S. Verde! Vegetazioni e specie Motta, 2005, p. 620: F. vislizeni (altra xe- da conservare, Bologna, Edagricole, 1998, p. rofita pure del Messico e dei territori 290: Eletta felicemente a simbolo del compresi fra il Texas e l’Arizona). Parco Nazionale del Pollino, la specie (n) 2. sost. f. (nella forma serofi- si dimostra altresì forestalmente assai ta) Bot. Secondo una classificazione preziosa, xeroresistente e colonizza- superata, pianta endemica del Mada- trice per eccellenza, adattabile più di gascar, forse identificabile con la Di- altre al clima d’altitudine 2015 Al- dierea madagascariensis. berto Girod, Appunti di Archeomalacologia, 1821 (nella forma serofita) Aquilino Sesto Fiorentino (FI), All’insegna del Giglio, Bonavilla–Marco Aurelio Marchi, Diziona- 2015, p. 93: Si riconoscono le seguenti rio etimologico di tutti i vocaboli usati nelle scienze, arti e mestieri che traggono origine forme: Chaliconchae (C) sono specie dal greco, vol. IV, Milano, Giacomo Pirola, xeroresistenti. 1821, p. 46: SEROFITA, Xerophita, = Comp. di xero– e –resistente. Xerophite. (Bot.) [...]. Arbusto arido e disseccato dell’isola di Madagascar. (R) (S) xeroterma sost. f. Bot. = Comp. di xero– e –fita. Pianta xeroterma. ca. 1939 In «Bollettino del Laboratorio (N) xeroresistente agg. Biol. Re- di Entomologia agraria di Portici», ca. 1939, lativo ad organismo animale o vege- p. 230 (cfr. GRL, che come n. di vol. indica tale dotato di xeroresistenza. III–IV): gonopterix cleopatra [...] Di- 1943 In «Bollettino della Società vene- strib.: Mediterraneo e Madera (e xe- ziana di Storia naturale e del Museo civico di roterme del Lago di Garda) 1983 Storia naturale», 1943, p. 109 (cfr. GRL, che GRADIT (senza fonte) 2010 Wikipedia, non indica il n. del vol.): L’elioresistenza e disponibile in Internet all’indirizzo https:// la xeroresistenza consentono a queste it.wikipedia.org/wiki/Sassifraga_tridattila: forme la colonizzazione di ambiente La sassifraga tridattila [...] si trova che altre forme termofile, capaci di principalmente in prati di xeroterme resistere con l’interramento ai distur- e su superfici asciutte. bi culturali, ma non xeroresistenti, = Deriv. di xerotermo. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 163

(R) (S) xestia sost. f., spec. con colori. 2 Gen. d’ins. lepid., fam. not- iniziale maiuscola. Entom. Genere turni; idem. della famiglia dei Nottuidi. = Dal lat. scient. Xestia. Osservazioni: l’effettiva circolazione 1876 Marco Antonio Canini, Diziona- del termine in lingua it. sembrerebbe molto rio etimologico dei vocaboli italiani di ori- dubbia, dal momento che l’unico risultato gine ellenica, vol. II, Torino, UTET, 1876, reperito, oltre al GRADIT, è quello qui mo- p. 1028: XESTIA – [...] – gen. d’ins. strato. Le occorrenze della parola in contesti col. tetr., fam. cerambicini; di splen- it. vanno attribuite alle denominazioni scient. didi colori. 2 Gen. d’ins. lepid., fam. lat. delle numerose varietà di farfalla: X. alpi- notturni; idem 1967 GRADIT (senza cola, X. dilucida, X. vernilis, ecc. fonte). 2. Entom. Farfalla del genere Xe- xestobio sost. m., spec. con inizia- le maiuscola. Entom. Genere della fa- stia (GRADIT). miglia degli Anobidi cui appartiene lo 1967 GRADIT (senza fonte). Xestobium rufovillosum (GRADIT). (n) 3. spec. con iniziale maiuscola. 1967 GRADIT (senza fonte). Entom. Secondo una classificazione 2. Insetto del genere Xestobio del passato, genere della famiglia dei (GRADIT). Cerambicidi o Cerambici. 1967 GRADIT (senza fonte). Marco Antonio Canini, Dizionario 1876 = Dal lat. scient. Xestobium. etimologico dei vocaboli italiani di origi- Osservazioni: l’effettiva circolazione del ne ellenica, vol. II, Torino, UTET, 1876, p. termine in lingua it. sembrerebbe molto dub- 1028: XESTIA – [...] – gen. d’ins. col. bia, dal momento che la parola compare solo tetr., fam. cerambicini; di splendidi (e raramente) nella denominazione scient. lat. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 164

2.3. Lettera Z (parziale: ZA), di pone una domanda retorica a cui for- Alessandro Davide Manconi nisce lui stesso risposta e spiegazio- ne: «avete mai visto sulla Gazzetta ABSTRACT: The article presents a col- del Sud il nome di uno zaccanopole- lection on historical principles of entries that are mainly of cultured origin and belong to se? Mai». different scientific languages. Moreover, it = Deriv. di Zaccanopoli, nome di un co- provides much original linguistic data such mune italiano della provincia di Vibo Valen- as new meanings or backdatings, also show- tia, con –ese. ing how some of the words accepted by De Mauro’s Grande dizionario italiano dell’uso (R) (S) zacconeggiare v. intr. Tea- lack circulation in the Italian language. tr. Recitare in modo enfatico, alla ma- niera di Ermete Zacconi. 1923 In «Le scimmie e lo specchio. Ras- zabattolo agg. Di Zabatta. segna di teatro», I (1923), p. 17: Possede- 1981 GRADIT (senza fonte). 2 sost. m. Nativo o abitante di Za- va tutto per riuscire: la prestanza, la batta. voce, la mobilità fisionomica, l’im- 1981 GRADIT (senza fonte). peto. Or recita in monotonia, «zacco- = Deriv. di Zabatta, nome di una località neggiando» in malo modo. Ma è bello italiana della provincia di Napoli, con –olo. 1925 GRADIT (senza fonte) 1939 In Osservazioni: la reale consistenza del ter- «Scenario. Rivista mensile delle arti, della mine in it. appare dubbia: non è stato possibi- scena», VIII (1939), p. 510: Il pericolo, le rintracciarne alcuna attestazione. nell’attore, di ruggereggiare o di zac- (S) zaccanopolese agg. Di Zacca- coneggiare è scartato a priori dalla nopoli. natura del mito che nessuno, se Dio 1939 GRADIT (senza fonte) 1989 vuole, ha mai visto rappresentato da Maria Menicucci, Qui e altrove. Famiglie compagnie ordinarie 2001 Stefano di Calabria e di Argentina, Milano, Franco Masi–Enrico Lancia, Sofia, Roma, Gremese, Angeli, 1989, p. 90: Va detto però che la 2001, p. 133: Il verbo “zacconeggiare”, cucina zaccanopolese non era né ric- per chi non lo capisse, si riferiva alla ca, né varia, per cui non vi sono molte recitazione un po’ enfatica di Ermete ricette da conservare 2013 In www. Zacconi, celebre per i suoi ruoli tra- vibonesiamo.it, 16 giugno 2013: Al gran gici. Tullio Kezich, quindi, riteneva completo, per questa giornata specia- che la Sophia de Il viaggio esagerasse le, il corpo docente della scuola zac- nei toni drammatici 2007 Leonardo canopolese e altri colleghi legati alla Bragaglia, Ritratti d’autore, Bologna, Paolo maestra da vincoli di amicizia. Emilio Persiani, 2007, p. 68: Betrone co- 2 sost. m. e f. Nativo o abitante di minciò a “zacconeggiare”. E si trovò, Zaccanopoli. in breve tempo, a essere l’attore dal- 1939 GRADIT (senza fonte) 1989 la recitazione più anacronistica della Maria Minicucci, Qui e altrove. Famiglie nostra scena. di Calabria e di Argentina, Milano, Franco = Deriv. di Zacconi, cognome dell’attore Angeli, 1989, p. 277: e per dimostrare italiano Ermete Zacconi (1857–1954), con – la veridicità della sua affermazione eggiare. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 165

(R) (S) zaffarancio sost. m. Ma- Gabriele, Augusto Riboty, Roma, Ufficio rin. Manovra di sgombro delle brande storico della marina militare, 1999, p. 181: per portarle nelle impavesate, al fine 24 giugno. Bello. Si naviga colla for- di preparare la nave a un combatti- mazione di fronte. La notte si fa zaf- mento. farancio di combattimento e la gente 1813 Audibert Ramatuelle, Corso ele- dorme ai pezzi. mentare di tattica navale, trad. it. di Bal- = Dallo sp. zafarrancho ‘id.’, deriv. di za- dassarre Romano, Napoli, Fonderia Reale far ‘sgomberare’. e Stamp. della segreteria di Stato, 1813, p. 61: Quest’esempio dell’effetto della (S) zafferanese agg. Di Zafferana diminuzione dei pesi nelle parti su- Etnea. periori del bastimento dee far sentire 1949 GRADIT (senza fonte) 1974 gl’inconvenienti che nascono dall’u- In «Agricoltura. Attualità italiane e stranie- so, che noi abbiamo, nelle cacce, di re», XXIII (1974), p. 63: dall’abitudine di far subito il zaffarancio di combatti- un contatto con la cultura nazionale in mento 1843 Mariano D’Ayala, Le vite alcune sue proiezioni più vive e sti- de’ più celebri capitani e soldati napoletani, molanti, la collettività zafferanese ha Napoli, Tip. dell’Iride, 1843, p. 593: Impe- derivato 1980 In «Tecnica agricola», rocchè le navi napoletane stavansene XXXII (1980), p. 52 (GRL, senza indicazio- risolutamente abbozzate per rispon- ne del fasc.): L’apicoltura zafferanese e dere, ove fosse d’uopo, alle offese dei centri vicini è imperniata sul no- dell’inimico, eludendone i guerreschi madismo, che viene praticato da tutti apparati, sì col tenersi la notte in atti- gli apicoltori. tudine (zaffarancio) di combattimen- 2 sost. m. e f. Nativo o abitante di to, e sì ancora con ispedire di conti- Zafferana Etnea. nuo accorte lance di ronda 1861 1949 GRADIT (senza fonte) 2005 Sicilia, Milano, Touring club italiano, 2005, Luigi Borghi, Sull’ordinamento della Marina Militare Italiana, Torino, Eredi Botta, 1861, p. 156: I zafferanesi, con un indice di p. 107: I regolamenti impongono di vecchiaia inferiore alla media, abita- fare zaffarancio di combattimento ap- no per la maggior parte nel capoluogo pena un legno nemico è in vista. Ora comunale 2015 Santi Correnti, Guida la squadra inglese fu in vista alle 3 insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità della Sicilia, Roma, Newton pomeridiane ed il fuoco non cominciò & Compton, 2015, ed. digitale: Lo zaffera- che alle 4 ½; ebbene, al momento di nese Giuseppe Sciuti (1834–1911) fu battersi, lo zaffarancio non era ancora potente pittore verista, ed ebbe fama terminato anche a bordo del vascello internazionale da una mostra tenuta a ammiraglio 1908 Domenico Guerri- Londra il 1888. ni, Lissa (1866), Torino, Casanova, 1908, p. = Deriv. di Zafferana (Etnea), nome di un 694: La mattina del 20, i feriti furono comune della città metropolitana di Catania, sbarcati sul Washington: appena ulti- con –ese. mata questa operazione fu ordinato lo zaffarancio di combattimento e fu an- (e) (R) (S) zafra sost. f. (pl. za- nunciata la squadra austriaca 1961 fras). A Cuba, raccolta e lavorazione GRADIT (senza fonte) 1999 Mariano della canna da zucchero. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 166

1967 In «Ideologie. Quaderni di storia di un pl. zafra, mentre si ha un’occorrenza contemporanea», I (1967), p. 58 (GRL, senza di zafras. indicazione del fasc.): L’ente, diretto da un consiglio eletto da tutti gli hacen- (S) zagaritano agg. Di Zagarise. dados come azionisti, in proporzione 1939 GRADIT (senza fonte) 2014 alle rispettive zafras, avrebbe ammi- In www.soveratiamo.it, 31 maggio 2014: A nistrato tutti gli zuccheri invenduti quanti hanno mostrato la propria fidu- che si fossero trovati in Cuba 1969 cia nei miei confronti e verso i can- Ernesto Guevara, Opere, vol. III, Nella fuci- didati che hanno scelto di concorrere na del socialismo, trad. it. di Caterina Barrili, con me alla guida della comunità za- Milano, Feltrinelli, p. 259: Un rendimento garitana, rivolgo il mio sentimento più maggiore potrebbe aumentare la zafra vivo di riconoscenza 2015 In www. di centomila tonnellate, che portereb- approdonews.it, 6 novembre 2015: tante le be a 5.500.000, cioè la più bassa del attività che si svolgeranno nella ker- periodo rivoluzionario 1971 Fidel messe zagaritana, dalla cultura alla Castro, «Lo spirito del popolo»: Castro parla gastronomia con degustazioni di vari alle masse di Cuba, trad. it. anonima, Milano, prodotti locali tra cui l’olio, prodotto Jaka Book, p. 119: Invece paragonandoli famoso del comune zagaritano, dai li- con la produzione socialista degli ul- bri al cinema. timi 10 anni – 2.739.000 tonnellate in 2. sost. m. Nativo o abitante di Za- più della media delle ultime 10 zafras garise. della Rivoluzione – equivale circa al 1939 GRADIT (senza fonte) 1968 52% in più 1978 GRADIT (senza fon- Lessico universale italiano, vol. XXIV, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, te) 1998 Atlante della storia di Cuba. Dal sogno al riscatto di un popolo, a cura di Lu- 1968, s. v. Zagarise: Centro (2009 ab., 2 ciano Sartinara, Colognola ai Colli, Demetra, detti Zagaritani; comune di 48,8 km 1998, p. 34: Si decide un obiettivo di con 2091 ab.) in prov. di Catanzaro (a 10 milioni di tonnellate di zucchero, 30 km), 582 m. s. sul fianco E della una quantità mai raggiunta: la miglio- Sila Piccola 2001 Basilicata, Cala- re zafra era stata del 1952, con 6 mi- bria CZ. Appendice I Sassi di Matera, Serie: Comuni d’Italia, Monteroduni (IS), Istituto lioni 2017 Onofrio Pappagallo, Verso enciclopedico italiano, 2001, p. 254: Gli il nuovo mondo: il PCI e l’America Latina zagaritani, con un indice di vecchiaia (1945–1973), Milano, Angeli, 2017, p. 249: nella media, sono distribuiti tra il ca- In una serie di articoli su Rinascita, poluogo comunale, in cui si registra tra agosto e novembre 1970, Lina la maggiore concentrazione demo- Tamburino analizzo le conseguenze grafica, e numerosissime case sparse dell’insuccesso della zafra gigante e 2015 In www.ilredattore.it, 15 settembre i nuovi e seri problemi creati all’eco- 2015: Finalmente iniziano i lavori per nomia cubana. rendere fruibile e ripiantumare un’a- = Voce sp. ‘id.’, deriv. dal portogh. safra, rea che i zagaritani aspettavano da 15 a sua volta prob. di origine araba. Osservazioni: il GRADIT considera za- anni, e la cui distruzione ha lasciato fra quale sost. f. inv., ma tramite GRL non un senso di rabbia per la viltà del ge- si è potuta rintracciare nessuna attestazione sto. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 167

= Deriv. di Zagarise, nome di un comune 2 Sost. m. e f. Nativo o abitante di della provincia di Catanzaro, con –ano. Zagarolo. 1829 Gabriele Calindri, Saggio stati- (R) (S) zagarolese agg. Di Zaga- stico storico del Pontificio Stato, Perugia, rolo. Tip. Garbinesi e Santucci, 1829, p. 579: 1846 Racconto delle feste fatte dal ma- Giuseppe Calandrelli zagarolese del gistrato e dal popolo di Zagarolo nell’inau- secolo decimonono 1999 GRADIT gurazione dello stemma pontificio, s.l., s.e., (senza fonte) 2018 In www.lazionauta.it, 1846, p. 2: Intanto fu spiegata una gran 9 gennaio 2018: Le Sarzefine sono una bandiera, che dovea offrirsi da noi al verdura commestibile dalla lunga ra- popolo zagarolese. Era questa un am- dice carnosa e bianca. Gli zagarolesi pio drapeo [sic] di seta di figura qua- la piantano nei terreni ‘scassati’, cioè drata, dipinto de’ colori papali 1847 lavorati in profondità e costituisce, In «Il mondo illustrato. Giornale universale», insieme ai tordi matti, uno dei piatti I (1847), p. 355: Si celebrò solenne mes- più tipici della nostra cittadina. sa, e dopo lettura dei santi evangeli = Deriv. di Zagarolo, nome di un comune salì in pulpito un predicatore zagaro- della città metropolitana di Roma Capitale, lese, il quale commendò in particolar con –ese. modo la pace e la concordia tra comu- ne e comune, ed esortò que’ di Zaga- (R) (S) zagaua sost. m. pl., spec. rolo a smettere sotto gli auspicii di Pio con l’iniziale maiuscola. Etnol. Grup- IX ogni gara cogli abitanti di Palestri- po etnico, largamente arabizzato, stanziato nel Ciad occidentale e nel na 1875 Giovanni Papanti, Parlari italia- ni in Certaldo alla festa del V centenario di Sudan orientale, compreso il Darfur. Giovanni Boccacci, Livorno, Vigo, 1875, p. 1894 In «Cosmos. Comunicazioni sui 408: E’ supposto che la novella venga progressi più recenti e notevoli della geo- grafia e delle scienze affini», XXI (1894), p. narrata da una donnicciuola zagarole- 268: s’accordò per avere aiuti anche se nel suo linguaggio plebeo 1999 dai villaggi a nord–est di Kabkabia GRADIT (senza fonte) 1898 In «Bolletti- no della società geografica italiana», XXXV soggetti a Melik Hager, un principe (1898), p. 152 (GRL, senza indicazione del della tribù dei Zagaua 1935 In «Nuo- va Antologia», CCCLXXVIII (1935), p. 61 fasc.): ma le quote altimetriche dello sperone e delle case quantunque siano (GRL, senza indicazione del fasc.): Parec- più elevate di quelle del thalweg del- chie tribù si affrettarono a fare atto di la valle Inversa di m. 35, pur tuttavia sottomissione: i Messalit, gli Zagaua Dor, i Bediat, e persino il sultano del rimangono inferiori a quelle di tutto il non vicino Gebel Midob 1935 In vitifero suolo zagarolese di parecchie «Rivista delle colonie. Rassegna dei pos- decine di metri 1981 GRADIT (senza sedimenti italiani e stranieri d’oltremare», fonte) 2017 In www.casilinanews.it, 15 LXXII (1935), p. 43 (GRL, senza indicazio- febbraio 2017: Il carnevale zagarolese ne del fasc.): Si tratta ormai di Sahel, 2017 è alle porte: scopriamo insieme steppa sudanese, tanto più boscosa il programma completo della festa– più si avanza verso S., abitata dai Za- evento annuale di Zagarolo. gaua, di tipo negro, simili ai Bideiat www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 168

dell’Ennedi di cui parlano la lingua, trovatore errante Ibn Quzmàn, morto pastori seminomadi che coltivano il a Cordova nel 555 èg. (1159–1160 miglio 1941 GRADIT (senza fonte) d.c) 1933 In «La cultura. Rivista mensile 1965 Silvio Curto, Nubia. Storia di una cit- di filosofia, lettere ed arti», XII (1933), p. 190 tà favolosa, Novara, Istituto Geografico De (GRL, senza indicazione del fasc.): la mwa- Agostini, 1965, p. 370: Si deve a questi shshahah e lo zagial, canzonette po- Zagaua l’importazione del cammello polari arabo–spagnole a strofe rimate e della siderurgia, e in genere della e ritornellate, e la strofe provenzale cultura nubiana nel Sudan Centrale, di Guglielmo IX di Poitiers e di Mar- sino alla regione del lago Ciad e più cabruno, le tracce di un antichissimo oltre, nel Benin e Songai. epos arabo–romanzo 1961 GRADIT 2. sost. m. e f. inv. Membro degli (senza fonte) 1997 Enciclopedia della Zagaua. letteratura, Milano, Garzanti, 1997, p. 73, s. 1941 GRADIT (senza fonte). v. ballata: Nello schema più semplice 3. agg. inv. Degli Zagaua. coincide con lo zagial arabo; passa, 1940 In «Bollettino della società geo- alla fine del sec. XI, in alcune sequen- grafica italiana», LXXVII (1940), p. 286 (cfr. ze mediolatine e poi nella poesia vol- GRL, senza indicazione del fasc.): Partito gare dei trovatori 2009 Maria Sofia dal Sudan il 3 agosto, il Thesiger, ac- Lannutti, La letteratura italiana del Duecen- compagnato da pochi indigeni, attra- to: storia, testi, interpretazioni, Roma, Ca- versato l’altipiano di el–Harr, abitato rocci, 2009, p. 134: Il tristico monorimo da tribù Zagaua, si spingeva a dorso seguito da un verso di rima differente di cammello verso Fada, sul massic- è detto anche strofe zagialesca, con cio dell’Ennedi, che è formato da una riferimento allo zagial della lirica ara- serie di altipiani solcati da uadi pro- bo–andalusa, in arabo colloquiale, at- fondamente incassati in valli tagliate testato a cominciare dalla prima metà a picco, dall’aspetto pietroso e brullo, del XII secolo, ma forse più antico, la poca vegetazione essendo limitata che presenta un’analoga conforma- ai greti sabbiosi 1941 GRADIT (senza zione. fonte). = Dall’ar. zaǰal ‘id.’. = «Etnonimo» (GRADIT). (S) zairite sost. f. Mineral. Mine- (R) (S) zagial sost. m. inv. Metr. rale costituito da fosfato di bismuto, Forma metrica araba di poesia stro- ferro e alluminio e contenente talvolta fica e popolare, in uso nella Spagna anche bario, calcio e rame come vi- musulmana nell’XI e XII sec., che ha carianti del bismuto o silicio, zolfo e esercitato un influsso nella metrica tellurio come vicarianti del fosforo, romanza. che cristallizza nel sistema trigonale. 1929 EncIt, vol. III, p. 857: Il zagial 1975 GRADIT (senza fonte) 2005 In è altra forma strofica popolare, che www.forum.amiminerals.it, 10 gennaio 2005: però non fu usata se non per la po- Oltre alle specie sopra citate il super- esia vernacola; noto rappresentante, gruppo dell’alunite include, oggi, le che la usò per scopi letterari, ne fu il seguenti specie e/o potenziali nuove www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 169

specie (potenziali specie non tutte qui tari o accompagnati da un fiore neutro elencate): […] Weilerite / Woodhou- 1967 GRADIT (senza fonte). seite / Zairite. 2. Palma del genere Zalacca, priva = Deriv. di Zaire, nome dell’attuale Re- di fusto, con foglie lunghe lanceolate pubblica Democratica del Congo, con –ite. provviste di aculei disposti a spirale. 1876 Ferdinando Cazzuola, Dizionario (R) (S) zalacca sost. f., con l’ini- di botanica applicata alla medicina, alla far- ziale maiuscola. Bot. Genere della fa- macia, alla veterinaria, all’orticoltura, all’a- miglia delle Palme. gricoltura, all’industria e al commercio, Pisa, 1817 Nuovo corso completo d’agricol- Tip. Nistri, 1876, p. 676: Zalacca edulis, tura teorica e pratica contenente la grande e Blume. Indie orient.; p. l. alimentare, piccola coltivazione, l’economia rurale e do- tenuta in gran conto di commestibi- mestica, la medicina veterinaria ec. ossia di- le. Le zalacche son palme rampicanti zionario ragionato ed universale d’agricol- scandenti come i Calamus, armate di tura, Padova, Tip. Crescini, 1817, p. 329: La terribili pungenti spine aghiformi, di Canna zalacca, Calamus zalacca, cre- color nero 1967 GRADIT (senza fonte). sce nella parte orientale dell’isola di = Dal lat. scient. zalacca. Giava, e viene coltivata anche al Ma- labar. Questa è una palma di statura (R) (S) zalofo sost. m., con l’ini- piccola, di cui le foglie sono spinose, ziale maiuscola. Zool. Genere della tutte radicali ed assai grandi 1831 famiglia degli Otaridi cui appartiene Nuovo dizionario universale tecnologico o un’unica specie comunemente detta di arti e mestieri o di economia industriale e leone marino della California. commerciante, trad. it. anonima, Venezia, An- 1967 GRADIT (senza fonte). tonelli, 1831, p. 356: Finalmente la canna 2. Mammifero del genere Zalofo zalacca (calamus zalacca) di piccola diffuso nell’Oceano Pacifico lungo statura , le cui frutta più grosse delle le coste dell’America settentrionale e pere sono buone a mangiarsi e posso- delle isole Galapagos. no conservarsi nella salamoia, per cui 1966 Giuseppe Scortecci, Animali: i marinai ne fanno sempre provvista mammiferi, Milano, Labor, 1966, p. 152: quando si imbarcano 1890 Odoardo Sin verso la metà del secolo scorso, Beccari, Malesia. Raccolta di osservazioni in moltissimi punti della costa cali- botaniche intorno alle piante dell’arcipelago indo malese e papuano, destinata principal- forniana e messicana, e non solo nelle mente a descrivere ed illustrare le piante da zone disabitate ma anche a pochissi- esso raccolte in quelle regioni durante i viag- ma distanza dalla città di San Franci- gi eseguiti dall’anno 1865 all’anno 1878, Fi- sco, gli zalofi erano in quantità gran- renze–Roma, Tip. F.lli Bencini, 1890, p. 64: dissima 1967 GRADIT (senza fonte). Gli spadici servirebbero forse anche = Dal lat. scient. Zalōphus, «di orig[ine] meglio ad un raggruppamento gene- incerta» (GRADIT). alogico della specie, ma anche questi non sono conosciuti in qualche spe- zaluzianskya sost. f., con l’inizia- cie. Griffith divide la Zalacca in due le maiuscola. Bot. genere della fami- gruppi, secondo che i fiori sono soli- glia delle Scrofulariacee, cui appar- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 170

tengono alcune specie coltivate come 2. sost. m. e f. inv. Membro degli piante ornamentali. Zambales. 1967 GRADIT (senza fonte). 1961 GRADIT (senza fonte). 2. Pianta erbacea perenne del ge- 3. agg. inv. Degli Zambales. nere Zaluzianskya, diffusa nell’Afri- 1961 GRADIT (senza fonte). ca meridionale. = «Etnonimo» (GRADIT). 1967 GRADIT (senza fonte). = Dal lat. scient. Zaluzianskўa, deriv. (S) zambanotto agg. Di Zambana. di Zaluziansky, nome del medico e botani- 1953 GRADIT (senza fonte) 2007 In co boemo Adam Zaluziansky von Zaluzian win.brenteam.it, 21 ottobre 2018: Durante (1558–1613). il tratto tecnico un piccolo problema Osservazioni: la reale consistenza del ter- meccanico rallentava Agostoni che mine in it. appare dubbia: non è stato possibi- veniva sopravanzato anche dal nostro le rintracciarne alcuna attestazione. portacolori “stradista zambanotto” Franco Chistè 2015 In www.ladige. (R) (S) zambales sost. m. pl., spec. it, 18 luglio 2015: A Ponente di Lavis, il con l’iniziale maiuscola. Etnol. Popo- sindaco «zambanotto» Renato Tasin è lazione indonesiana dell’isola di Lu- altrettanto realista: «Piaccia o no, al zon, nell’arcipelago delle Filippine. di là degli interessi di campanile, una 1708 Giovanni Francesco Gemelli Ca- decisione va presa, anche se l’ultima reri, Giro del mondo, pt. V, Napoli, Stamp. parola per la fusione spetta al popolo Roselli, 1708, p. 71: Vi sono altri, det- […]». ti Zambales, e Igolottes, che hanno 2 sost. m. Nativo o abitante di commercio con los Tagalos, e co’ Bi- Zambana. sayas 1760 Storia di don Filippo Pardo 1953 GRADIT (senza fonte) 2007 arcivescovo di Manile nell’Isole Filippine, Trentino Alto–Adige, Sübtirol, Serie: Comuni Lugano, Stamp. privilegiata della Suprema d’Italia, a cura di Adele Falasca, Monterodu- superiorità Elvetica nelle Prefetture Italiane, ni (IS), Istituto enciclopedico italiano, 2007, 1760, p. 105: Ma l’errore, ch’è più pre- p. 363: La comunità degli Zambanotti giudiciale a V. S. riguarda i Padri della ha un indice di vecchiaia inferiore alla Compagnia, non solo perché gli Zam- media e risiede prevalentemente nel bales si sono serviti di uno de’ loro capoluogo comunale – contiguo alla Religiosi, il mal procedere di cui è località Stazione di Lavis del comune presentemente, come credo, ben noto di Lavis–; la parte rimanente occupa a V. S. ma per molti altri capi 1911 le poche case sparse 2018 In www. Giuseppe Sergi, Hominidae: l’uomo secondo giornaletrentino, 23 maggio 2018: I “ zam- le origini, l’antichità, le variazioni e la distri- banotti” si sono impegnati in diverse buzione geografica, Milano, Fratelli Bocca, attività utili alla comunità locale. 1911, p. 230: Gli Zambales differiscono = Deriv. di Zambana, nome di un comune dagli Andamanesi per la fisionomia; italiano della provincia di Trento, con –otto. ma questa è una formazione locale, e spesso è un’apparenza dipendente (R) (S) zamboninite sost. f. Mi- dal modo di portare i capelli o altro ner. Minerale considerato una varietà costume 1961 GRADIT (senza fonte). di nontronite. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 171

1929 In «Bollettino della Società geo­ mescolata a fluorite (zamboninite di logica italiana», XLVIII (1929), p. 262 Stella Starabba) nei depositi fumaro- (GRL, senza indicazione del fasc.): Anche lici dell’Etna e di recente è stata ri- la composizione chimica della cor- scontrata nei depositi tedeschi. teccia, come si vede dai seguenti dati = Deriv. di Zambonini, cognome del mi- analitici, si scosta ben poco da quella neralogista italiano Ferruccio Zambonini della zamboninite genuina 1930a In (1880–1932), con –ite. «Periodico di mineralogia», I (1930), p. 230: L’A. ha trovato un nuovo minerale, a (R) (S) zambraccola sost. f. Ca- cui ha dato il nome di zamboninite, meriera di umile livello. nelle pareti di antichi condotti fuma- 1851 Luigi Crisostomo Ferrucci, Pano- pea [...] tradotta nello stile didattico italiano rolici della fossa craterica meridio- per alcuni amici dell’Autore, Firenze, Stamp. nale dei Monti Rossi (Etna, eruzione Granducale, 1851, p. 24: In mezzo a que- dell’anno 1669) 1930b GRADIT (sen- sta / Lotta continua l’oste e il cava- za fonte) 1932 EncIt, XV, s. v.: (dedicata liere / La dama e la zambraccola son a F. Zambonini). – Fluoruro doppio di tratti / Lungi egualmente da virtù e da calcio e magnesio Ca F . 2 Mg F . 2 2 vizio / Senza color, senza vergogna, e In masse mammellonari a struttura fi- senza / Timor d’infamia che li torni al broraggiata bianca, di peso specifico bene 1983 GRADIT (senza fonte). = 2,98. Le fibre hanno estinzione pa- = Deriv. di zambracca ‘cameriera sudi- rallela al loro allungamento. cia’, ‘prostituta’, con –ola. 2. Miscela di sellaite e di fluorite, erroneamente considerata specie mi- (S) zambrigiano agg. m. Di Zam- neralogica a sé. bra. 1930 GRADIT (senza fonte) 1936 1919 GRADIT (senza fonte) 2016 Atti della società italiana per il progres- In www.iltirreno.gelocal.it, 5 gennaio 2016: so delle scienze, Roma, Società italiana per Festeggiamenti e brindisi hanno con- il progresso delle scienze, 1936, p. 247: In cluso una giornata che rimarrà negli base ad esame roentgenografico degli annali del circolo zambrigiano. aggregati mammelonari rinvenuti da 2. sost. m. Nativo o abitante di Stella Starrabba nelle lave dei Monti Zambra. Rossi (Etna) e già considerati come 1919 GRADIT (senza fonte) 2016 specie mineralogica distinta col nome In www.tennislatorre.it, 22 novembre 2016: di «zamboninite» (Ca F2 . 2 Mg F2), Un’ora e mezza di bei colpi dove lo A. Ferrari e G. Curti concludono trat- zambrigiano ha avuto la meglio per tarsi, non di composto definito, ma 6–1/6–4. di una miscela di fluorite e sellaite = Deriv. di Zambra, nome di un comune 1963 Emanuele Grill, Materiali industria- italiano della provincia di Pisa, con –igiano. li e minerali nelle rocce: determinazioni al microscopio e per via micro–fisica, Milano, (S) zambronese agg. Di Zambro- Hoepli, 1963, p. 195: Compare pure nei ne. proietti vulcanici del Vesuvio (è la be- 1933 GRADIT (senza fonte) 2013 lenosite di A.Scacchi); intimamente In www.subito.it, maggio 2016: La struttu- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 172

ra è immersa nel verde della collina nata precisa): Nomi dialettali: Zampet- zambronese a strapiombo e domina il tone. Abita la regione paleartica; emi- paesaggio. gra nell’inverno fino al Capo di Buo- 2 sost. m. e f. Nativo o abitante di na Speranza e nell’India, spingendosi Zambrone. fino all’arcipelago Malese 1987 1933 GRADIT (senza fonte) 2002 GRADIT (senza fonte). Calabria, Roma, Istituto Enciclopedico ita- = Deriv. di zampettare con –one. liano, 2002, p. 335: Gli zambronesi, con un indice di vecchiaia superiore alla (R) (S) zampognata sost. f. Sona- media, sono distribuiti tra il capoluo- ta di zampogna. go comunale, numerosissime case 1886 In «La commedia umana. Sup- sparse, lo scalo ferroviario e le loca- plemento», LXXIV (1986), p. 21: Zam- lità di Daffinà, Daffinacello, Madama pognata a quattro zampe del caporal e San Giovanni 2012 In www.tropeae Pierin Rava e di Minuscolo 1904 dintorni.it, 31 dicembre 2012: Racconta In «Musica e musicisti», LIX (1904), p. 236: di essere stato invitato a casa degli Zampognata: Una composizione mu- zambronesi a mangiare, che gli sono sicale ed insieme un quadretto idillico state regalate bottiglie di vino, frutta, tutto suffuso d’un color tipico che sta verdura, olio d’oliva, ecc., da persone al lavoro musicale così come il ballet- appena conosciute. to agreste ad una poeticissima vallata = Deriv. di Zambrone, nome di un comu- 1987a Pasquale Falco, Cultura romantica e ne della provincia di Vibo Valentia, con –ese. territorio nella Calabria dell’Ottocento, Co- senza, Periferia, 1987, p. 53: Nella notte di zampenere agg. inv. Ornit. com. Natale a Oppido il primo dignitario Di uccello che ha le zampe nere. ecclesiastico apriva il ballo «al ritmo 1967 GRADIT (senza fonte). della zampognata mugugnata dall’or- = Comp. dei pl. di zampa e nero. gano» e a lui si associavano gli altri Osservazioni: la reale consistenza del ter- del coro 1987b GRADIT (senza fonte) mine in it. appare dubbia: non è stato possibi- 2014 John Dickie, Onorate società: l’ascesa le rintracciarne alcuna attestazione. della mafia, della camorra e della’ndranghe- ta, trad. it. di Fabio Galimberti, Roma–Bari, (R) (S) zampettone sost. m. Ornit. Laterza, 2014, ed. digitale: Ma per dare un com. Nome comune di un uccello al- senso a quella zampognata di Ognis- trimenti detto cavaliere d’Italia, della santi, dobbiamo prima fare un passo famiglia caradridi (in gran parte ac- indietro nel tempo. quatici, spesso marini). = Deriv. di zampognare con –ata. 1827 Charles–Lucien Bonaparte, Spec- chio comparativo delle ornitologie di Roma (R) (S) zamuco (zamuchi, zamu- e Filadelfia, trad. it. anonima, Pisa, Nistri, cos) sost. m. pl., spec. con l’iniziale 1827, p. 63: Cianchettone, Zampettone. maiuscola. Etnol. Gruppo di popola- Piuttosto raro, nei pantani. Passa d’A- zioni dell’America meridionale, oggi prile 1909–1910 In «Bollettino della estinte. Società zoologica italiana», X o XI (1909 o 1784 Lorenzo Harvás y Panduro, Cata- 1910), p. 24 (GRL, da cui non si ricava l’an- logo delle lingue conosciute e notizia delle www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 173

loro affinità, e diversità, trad. it. anonima, o in mocoby, se riuscite a leggerlo, ci Cesena, Gregorio Biasini, 1784, p. 32: Il troverete cento cose de’ fatti nostri. primo dialetto si chiama Zamuco, e si 1865 Adriano Balbi, Compendio di Geo- parla dalle tribù dette Zamucos, Sa- grafia, Milano, Francesco Pagnoni Tipogra- tienos, Ugaraños secondo il Sig. Ab. fo–Editore, 1865, p. 39: Lingue america- Revoredo; ma il Sig. Ab. Patzi dice, ne, suddivise in undici gruppi; lingue che gli Ugaraños hanno linguaggio della regione australe dell’America alquanto differente da quello de’ Za- Meridionale, il chilese o arancano, muchi 1961 GRADIT (senza fonte). il pechero, il patagono, il tehuelhet, 2. sost. m. e f. inv. Membro degli ecc.; lingue della regione Peruviana, Zamuco. il mocoby, il vilela, il quichua o peru- 1961 GRADIT (senza fonte). viano, il zamuco, il chiquito, il panos, 3. agg. inv. Degli Zamuco. ec. 1961 GRADIT (senza fonte). 1895 Guido Boggiani, I Caduvei: studio = «Etnonimo» (GRADIT). intorno ad una tribù indigena dell’alto Para- guay del Matto Grosso (Brasile), Roma, So- (S) zanadiese agg. Di Zanè. cietà geografica italiana, 1895, p. 18:Quan - 1961 GRADIT (senza fonte) 2012 In to ai Tohonnas mi pare che con tale www.altovicentinoonline.it, 15 ottobre 2012: nome si sia voluto designare i Tin- Dopo l’esperienza con Schio, infatti, náru, citati per la prima volta da me, Greta Alto Vicentino estende la col- tribù affatto sconosciuta sino ad oggi, laborazione con l’amministrazione e probabilmente appartenente alle tri- comunale zanadiese nel verificare in bù Zamuco credute estinte 1961 modo più preciso la raccolta effettua- GRADIT (senza fonte). ta dai cittadini 2018 In www.ecovi- 4. sost m. inv. Ling. Famiglia lin- centino.it, 20 giugno 2018: Con 12 mila guistica comprendente le lingue par- clienti diffusi nel Triveneto, 30 mila late dagli Zamuco. articoli in pronta consegna e un ma- 1784 Lorenzo Harvás y Panduro, Cata- gazzino di 12.500 metri quadrati co- logo delle lingue conosciute e notizia delle loro affinità, e diversità, trad. it. anonima, perti, l’azienda zanadiese è una del- Cesena, Gregorio Biasini, 1784, p. 32: Il le principali realtà venete nel campo primo dialetto si chiama Zamuco, e si delle forniture di articoli industriali. parla dalle tribù dette Zamucos, Sa- 2 sost. m. e f. Nativo o abitante di tienos, Ugaraños secondo il Sig. Ab. Zanè. Revoredo; ma il Sig. Ab. Patzi dice, 1961 GRADIT (senza fonte). che gli Ugaraños hanno linguaggio = Deriv. del lat. Zanadiu(m), oggi Zanè, località in provincia di Vicenza, con –ese.. alquanto differente da quello de’ Za- muchi 1851 Giacomo Margotti, Panegi- (R) (S) zanaga sost. m. pl., spec. rico del conte Giuseppe Siccardi, Ministro di grazia e giustizia in Piemonte / per Giuseppe con l’iniziale maiuscola. Stor. Antica Mongibello, Torino, Tipografia nazionale di popolazione che costituiva una delle G. Bianciardi e compagni, 1851, p. 47: Ora grandi suddivisioni dei Berberi, da invece pigliate qualunque periodico, cui ebbe origine la dinastia degli Al- sia pure scritto in zamuco, in chiquito moravidi. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 174

1563(<) Gian Battista Ramusio, Naviga- zanata → zenata tioni et viaggi, vol. I, Venezia, Giunti, 1563, p. 5: Duleim habitano nel diserto di Libia zanazzite sost. f. Mineral. Minera- insieme con Zanaga popolo Africano. le molto raro e complesso, di esclusi- & questi tali non hanno dominio, né vo interesse scientifico, costituito da censo niuno. Perilche sono poveri & fosfato esaidrato di calcio, magnesio, gran ladri. Vengono sovente alla pro- ferro, alluminio e berillio, che cristal- vincia di Dara per fare iscambio di be- lizza nel sistema monoclino ed è stato stie con datteri 1827 Giuseppe R. Pa- rinvenuto a Minas Gerais, in Brasile. gnozzi, Geografia moderna universale ovvero Solitamente di colore verde chiaro e descrizione fisica, statistica, topografica di tutti i paesi conosciuti della terra, vol. XII, pt. occasionalmente verde scuro. 2, Firenze, Batelli, 1827, p. 135: Presente- 1990 GRADIT (senza fonte). = Deriv. di Zanazzi, cognome del mine- mente si conoscono cinque popolazio- ralogista italiano vivente Pier Francesco Za- ni che danno il rispettivo al paese da nazzi, con –ite. loro abitato: cioè gli Zanaga, i Zuen- Osservazioni: la reale consistenza del ter- ziga, i Berdoa, i Lempta ed i Targa mine in it. appare dubbia: non è stato possibi- 1961 GRADIT (senza fonte) 2002 Ma- le rintracciarne alcuna attestazione. rocco: Tangeri e le città imperiali Casablan- ca, Agadir, l’Atlante i grandi itinerari del Sud, (R) (S) zanchettella sost. f. Reg. Milano, Touring club italiano, 2002, p. 23: Il Nome dato in varie zone dell’Italia primo dei grandi imperi berberi, quel- centrale e meridionale a una specie di lo degli Almoravidi, trasse origine da pesci di acqua salata del genere arno- una confederazione di tribù nomadi glosso. sanhaja (zanaga) originarie del Sahara 1986(<) Arturo Palombi–Mario San- occidendale (regione Senegal–Niger). tarelli, Gli animali commestibili dei mari 2. sost. m. e f. inv. Membro dei Za- d’Italia, Milano, Hoepli, 1986, p. 167: Ci- naga. tharus Linguatula […] Nomi italiani 1961 GRADIT (senza fonte). […] Puglie: Zanchetta, Zanchettel- 3. agg. inv. Degli Zanaga. la 1987 GRADIT (senza fonte) 1999 1961 GRADIT (senza fonte). In www.arsalimentaria: Sogliola gialla (n) 4. sost m. inv. Lingua parlata (Blugossidium Lutem) [...]. Puglia: dagli Zanaga. Sfoglietta, Zanchettella. 1931 In «Italia d’oltremare», 1931, p. = Deriv. di zanchetta ‘id.’ (1961: GRA- 380 (GRL, da cui non si ricavano indicazio- DIT) con –ella. ni più precise): si possono distinguere tre grandi gruppi di dialetti, quelli zanclodontide sost. m. Paleont. del massiccio del Rif, quelli del me- Rettile quadrupede tipico del Triassi- dio Atlante e quelli sud–occidentali; co, che svolse il ruolo di superpreda- infine le parlate dei Tuareg, i dialetti tore prima della comparsa dei grandi sulla destra del Senegal, fra i quali lo dinosauri carnivori, più comunemen- Zanaga ecc. te chiamato teratosauride. = «Etnonimo» (GRADIT). 1967 GRADIT (senza fonte). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 175

= Dal lat. scient. Zanclodontĭdae, deriv. ricava l’annata precisa): Il capitano Guy del nome del genere Zanclodon, comp. del gr. Burrows pubblica le sue osservazioni zágklē ‘falce’ e di –odon ‘–odonte’. sugli indigeni del Distretto del Wel- Osservazioni: la reale consistenza del ter- mine in it. appare dubbia: non è stato possibi- le superiore del Congo belgico, dan- le rintracciarne alcuna attestazione. doci preziose e nuove notizie sugli Akha e gli Azande, che furono fino ad (R) (S) zanclostomo sost. m., con oggi più conosciuti sotto il nome di l’iniziale maiuscola Ornit. Genere Miam–niam 1925 In «Memorie do- della famiglia dei Cuculidi cui ap- menicane. Rivista di religione, storia e arte», X (1925), p. 259 (GRL, senza indicazione partiene l’unica specie Zanclostomus del fasc.): [...] numerose pipe, e tra le javanicus, diffusa nell’Asia sudorien- altre due proprio madornali, dimo- tale. strano che anche gli Zande hanno la 1890 Michele Lessona, Storia naturale, vol. II, Gli uccelli, Milano, Sonzogno, 1890, passione del fumare 1959 Arte del Congo. Palazzo Venezia, Roma, De Luca, p. 600: Nomi principali. Sistematico: 1959, p. 12: I mangbetu hanno svilup- Zanclostomus tristis. – Italiano: Co- pato uno stile che si avvicina a quello chil zanclostomo. – Francese: Zan- della maggior parte delle opere delle clostome triste. – Inglese: Kokil. – regioni meridionali del Congo, par- Tedesco: Ban–Kokil 1967 GRADIT ticolarmente fertili in opere di stile (senza fonte). «realista», mentre presso gli Zande si 2. Uccello del genere Zanclosto- incontra una scultura che è testimone mo. della presenza simultanea di due ten- 1967 GRADIT (senza fonte). = Deriv. dal lat. scient. Zanclostǒmus, denze nettamente opposte, dal punto comp. del gr. zágklē ‘falce’ e di –stomus ‘– di vista della concezione come della stomo’. forma 1961 GRADIT (senza fonte) 1974 Edward Evan Evans­–Pritchard, Gli zanconaio agg. Di Zancona. Azande storia ed istituzioni politiche, trad. it. di Massimo Giacometti, Milano, Jaka Book, 1969 GRADIT (senza fonte). 1974, titolo 2015 Alice Bellagamba, L’A- 2 sost. m. Nativo o abitante di Zan- frica e la stregoneria: saggio di antropologia cona. storica, Roma–Bari, Laterza, 2015, ed. digi- 1969 GRADIT (senza fonte). tale: Nelle prime pagine del libro iden- = Deriv. di Zancona, nome di una località tifica i propri e più immediati lettori della provincia di Grosseto, con –aio. Osservazioni: la reale consistenza del ter- in funzionari, missionari e lettori che mine in it. appare dubbia: non è stato possibi- vivono nel territorio zande, e forse un le rintracciarne alcuna attestazione. giorno gli Zande stessi, considerato che sotto l’impatto della colonizza- (R) (S) zande (azande) sost. m. pl., zione la loro cultura si stava rapida- spec. con l’iniziale maiuscola. Etnol. mente trasformando. Popolo sudanese dell’Africa centrale. 2. sost. m. e f. inv. Membro degli 1898–1899 In «Archivio per l’antro- Zande. pologia e l’etnografia», XXVIII o XXIX 1953 Bernardo Bernardi, La religione (1898 o 1899), p. 475 (GRL, da cui non si dei primitivi, Milano, Ist. Ed. Galileo, 1953, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 176

p. 53: Se voi interrogate uno Zande (S) zandobbiese agg. Di Zandob- da dove venne una medicina egli ri- bio. sponde: “noi l’abbiamo sempre avu- 1961 GRADIT (senza fonte) 1989 ta”, oppure, ‘ebbe origine tra la tal e In «Osservatorio delle arti. Rivista seme- la tal’altra popolazione e noi la pren- strale dell’Accademia Carrara, Bergamo», II (1989), p. 62 (cfr. GRL, senza indicazione demmo da loro’ 1961 GRADIT (senza del fasc.): Il legame di Giovanni Segala fonte) 2015 Stefano Allovio, La foresta di con Dossena, e con i suoi ricchi mer- alleanze: popoli e riti in Africa equatoriale, canti a Venezia, potrebbe condurre a Roma–Bari, Laterza, 2015, ed. digitale: Se formulare una ipotesi analoga per l’o- si resta qui tutto il giorno è difficile rigine della tela zandobbiese. vedere uno Zande passare, girare fra 2 sost. m. e f. Nativo o abitante di di noi. Zandobbio. 3. agg. inv. Degli Zande. 1961 GRADIT (senza fonte) 2015 In 1961 GRADIT (senza fonte) 1966 «L’eco di Bergamo», 7 luglio 2015: Il gio- Filiberto Giorgetti, La superstizione Zande, vane Zandobbiese ha saltato 4,80 m Bologna, Nigrizia, 1966, p. 147: Il mio è un (migliorando il suo personale di 20 semplice tentativo per mettere a posto cm), misura minima per partecipare ai e svelare, con un sol colpo d’occhio, campionati assoluti di atletica leggera le più importanti credenze zande sulla in programma a fine mese a Torino. superstizione, cercando di darne nella = Deriv. di Zandobbio, nome di un comu- spiegazione un’idea abbastanza esau- ne della provincia di Bergamo, con –ese. riente e completa 2002 Francesco Remotti, Forme di umanità, Milano, 2002, zangaronese agg. Di Zangarona. p. 129: Nel diciottesimo secolo molti 1939 GRADIT (senza fonte). loro villaggi furono assoggettati dalla 2 sost. m. e f. Nativo o abitante di dinastia mangbetu e incorporati in un Zangarona. fragile regno confinante a nord con il 1939 GRADIT (senza fonte). regno zande. = Deriv. di Zangarona, nome di una lo- (n) 4. sost m. inv. Lingua parlata calità della provincia di Catanzaro, con –ese. Osservazioni: la reale consistenza del ter- dagli Zande, appartenente alla fami- mine in it. appare dubbia: non è stato possibi- glia linguistica niger–kordofaniana. le rintracciarne alcuna attestazione. 1961 GRADIT (senza fonte) 1966 Filiberto Giorgetti, La superstizione Zande, (S) zanichese agg. Di Zanica. Bologna, Nigrizia, 1966, p. 147: Esempi: 1961 GRADIT (senza fonte) 1999 Manioca velenosa, è in zande kere Antonio Fava, La maschera comica nella gbanda = manioca che uccide 1974 commedia dell’arte: disciplina dell’attore, Edward Evan Evans–Pritchard, Gli Azande universalità e continuità dell’improvvisa storia ed istituzioni politiche, trad. it. di Mas- poetica della sopravvivenza, Colledara, An- simo Giacometti, Milano, Jaka Book, 1974, dromeda, 1999, p. 139: Gioppino: pro- p. 45: Lo zande è la lingua dominante venienza effettiva: Zanica, pianura nella zona compresa tra il 23˚ e il 30˚ bergamasca / Lingua: bergamasco Long. zanichese / Permanenza in patria: = «Etnonimo» (GRADIT). sempre / Permanenza all’estero: mai www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 177

/ Conoscenza del mondo: orecchiata. gli Zaparo i capi si distinguono per 2004 Alessandra Di Gennaro, Zanica: arte portare in testa dei pennacchi oltre a e storia nella parrocciale: XVI–XVII secolo, molti ornamenti formati con unghie e Bergamo, Corponove, 2004, p. 124: Il ciclo con denti di diversi animali 1927 della Cappella Cassotti de Mazzoleni. GRADIT (senza fonte) 2012 James Geor- Datato sul finire de XV secolo, appa- ge Frazer, Il ramo d’oro, trad. it. di Nicoletta re realizzato in epoca antecedente agli Rosati Bizzotto, Milano, Newton Compton, affreschi zanichesi [...]. ed. digitale: Gli Indiani Zaparo dell’E- 2 sost. m. e f. Nativo o abitante di cuador «se non è assolutamente ne- Zanica. cessario, evitano di mangiare carne di 1961 GRADIT (senza fonte). anomali lenti come il tapiro e il pecari = Deriv. di Zanica, nome di un comune [...]» 2012 John Perkins, Confessioni di della provincia di Bergamo, con –ese. un sicario dell’economia, trad. it. di Giuliana Lupi, Roma, Minimum Fax, 2012, ed. digi- (S) zanzi sost. m. inv. Gioco di tale: Stavo andando ad incontrare gli dadi simile al quattrocentoventuno. Shuar, i Kichwa e i loro confinanti, gli 1988 GRADIT (senza fonte) 1989 Ja- Achuar, gli Zaparo e gli Shiwiar: tri- copo Gelli, Giochi e passatempi: come posso bù determinate a impedire alle nostre divertirmi e divertire gli altri, Milano, Hoe- compagnie petrolifere di distruggere pli, 1989, p. 203: 10. – Zanzi o Zanzibar. le loro case, le loro famiglie e le loro Si giuoca con tre dadi in un numero terre, anche a costo della vita. illimitato di giuocatori. Ogni volta 2. sost. m. e f. inv. Membro degli che uno scopre i tre dadi con ugual Zaparo. numero di punti, fa «Zanzi». Es.: tre 1883 Giuseppe Angelo Colini, Collezio- assi, tre 3, tre 5, ecc., e chi fa «zanzi» ne etnografica degli indigeni dell’alto amaz- guadagna. zoni acquistata da museo preistorico–etno- = Etim. incerta; forse accorciamento di grafico di Roma, Roma, Civelli, 1883, p. 21: Zanzibar (cfr. l’attestazione del 1989). Contuttociò il Zaparo è di un caratte- re docile e poco feroce, amico della (R) (S) zaparo (zapari, zaparos) razza europea ed ospitaliero: sempre sost. m. pl., spec. con l’iniziale ma- sorridente, riceve con bontà i visita- iuscola. Etnol. Gruppo di popolazio- tori e presta loro i soccorsi necessarî ni dell’Amazzonia occidentale, oggi e li accompagna volentieri 1927 quasi del tutto estinte. GRADIT (senza fonte). 1854(<) Gaetano Osculati, Esplorazio- 3. agg. inv. Degli Zaparo. ni delle regioni equatoriali lungo il Napo 1927 GRADIT (senza fonte). ed il fiume delle Amazzoni, Milano, Fratelli 4. sost m. inv. Lingua parlata dagli Centenari, 1854, p. 281: La nazione sel- Zaparo. vaggia degli Zaparos non oltrepassa il 1854(<) Gaetano Osculati, Esplorazioni numero di 20 o 25,000 individui [...]. delle regioni equatoriali lungo il Napo ed il Gli Zapari servonsi del vocabolo que- fiume delle Amazzoni, Milano, Fratelli Cente- raito per indicare una cosa grandio- nari, 1854, p. 281: Brevi cenni sull’idio- sa 1905 In «Archivio per l’antropologia ma zaparo corredato di un saggio di e la etnografia», XXXV (1905), p. 191: Tra dizionario e di alcuni dialoghi più ne- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 178

cessari pel viaggiatore 1927 GRADIT (R) (S) zapon sost. m. inv. Chim. (senza fonte) ca. 1929 In «Viaggi e scoperte Tipo di vernice trasparente e brillante di esploratori italiani», ca. 1929, p. 47 (GRL, a base di nitrocellulosa, ad essicazio- che come n. di vol. indica VII–VIII): Dei dif- ne molto rapida, adatta come rivesti- ferenti dialetti parlati da queste tribù lo mento protettivo contro l’ossidazio- zaparo è il più conosciuto 1992 Bo- ne. logna e il nuovo mondo, a cura di Francesco 1900 In «Giornale della libreria e della Ammanati, Bologna, Grafis, 1992, p. 227: Le tipografia e delle arti e industrie affini», XIII popolazioni di lingua zaparo occupa- (1900), p. 231: una soluzione di nitro vano un vasto territorio compreso tra i cellulosio che fu preparata e messa fiumi Maranon, Napo e Pastaza. in commercio col nome brevettato di = «Etnonimo» (GRADIT). “Zapon” presso la Fred. Crane Che- mical C. in New Jersey (Stati Uni- (R) (S) zapatalite sost. f. Mine- ti) 1901 In «La cultura», XX (1901), ral. Minerale molto raro e di esclusi- p. 15 (GRL, senza indicazione del fasc.): A vo interesse scientifico, di colore blu giudizio dell’A. tale “Zapon” può ser- pallido, costituito da fosfato basico vire anche a preservare dal deteriora- tetraidrato di rame e alluminio, che mento le dorature dei libri rilegati, la cristallizza nel sistema tetragonale. carta monetata per renderla anche di- 1967 GRADIT (senza fonte) 1968 sinfettabile, le monete delle collezio- Lessico universale italiano, vol. XXIV, ni per preservarle dall’ossidazione, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, i monumenti di marmo o di bronzo 1968, p. 681, s. v.: comp. del nome di per difenderli dagli agenti atmosferici E. Zapata e –lite. – Minerale, di co- 1909 In «Rivista delle biblioteche e degli lore blu pallido, traslucido; è fosfa- archivi», IX (1929), p. 119 (GRL, senza indi- to idrato basico di rame e alluminio, cazione del fasc.): È già stato dimostrato Cu Al (PO ) (OH) · 4H O 1992– che lo zapon soffre alterazioni sotto 3 4 4 3 9 2 l’azione dell’aria e della luce, altera- 1993 In «Natura. Rivista di scienze natu- rali», LXXXIII o LXXXIV (1992 o 1993) zioni che forse sono da riferire ad una (GRL, da cui non si ricava l’annata precisa né decomposizione di una sostanza fon- la p.): zapatalite MEX n.p. 2006 Mar- damentale della soluzione di zapon co E. Ciriott et alii, Cualstibite: ritrovamenti 1928 In «Il notiziario chimico industriale», italiani, in «MICRO», 2006, pdf disponibile XII (1928), p. 487: La vernice Zapon ap- in www.ResearchGate.net., p. 19: [...] così plicata ai metalli presenta una coper- come le Strunz Mineralogical Tables tura bella ed uniforme di straordinaria [...] la classifica nel gruppo “Zapata- resistenza contro le influenze mec- lite–Ceruleite 8.DE.10” 2013 Nicola caniche 1961 GRADIT (senza fonte) Ponzio, Breve storia del blu, in www.gamm. 1990 Antonio Turco, Nuovissimo ricettario org., 2013, p. 9: blu della zapatalite. chimico, Milano, Hoepli, 1990, vol. I, p. 689: = Comp. di Zapata, cognome del rivolu- Come coloranti solubili si impiegano zionario messicano Emiliano Zapata (1879– quelli della serie Zapon 2003 Alfonso 1919), in onore del quale il minerale (scoper- Gallo. Paleografo e patologo del libro sto- to nello stato di Sonora, in Messico) è stato rico della protocontea normanna di Aversa, denominato, e –lite. a cura di Luciano Orabona, Napoli, Guida, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 179

2003, p. 145: Entravano allora in uso = Voce sp. (1532: GRADIT), dal nahuatl alcune gelatine imputrescibili, come tzapotl. il cellit, lo zapon e in neu zapon, cioè Osservazioni: in GRADIT si apre un sot- tolemmma per la loc. zapote bianco, che però composti del cellulosio che si voleva- appare solo come una delle tante denomina- no sostituire alle celle animali a scopo zioni possibili a partire dal sost. zapote. adesivo e protettivo e avrebbero avu- to larga diffusione se le riserve dello (e) (R) (S) zappicare v. tr. Spec. stesso Ehrle, in seguito alle prove fat- di animali, scavare e smuovere come te, non avessero determinato dovun- zappando. que dubbi e attese. 1595 Giovanni Pietro Maffei, Vite di = «Nome commerciale» (GRADIT). tredici confessori, Brescia, Vincenzo Sab- bio, 1595, p. 234: quel pezzo, disse, che (e) (R) (S) zapote sost. m. Bot. vedete già pascolato, ci dimostra lo com. Pianta del genere Casimiroa stato del matrimonio, percioche quan- (Casimiroa edulis), con frutti com- tunque, non habbia totalmente perdu- mestibili e foglie e semi con proprietà to l’honore della verdura, nondimeno curative e ipnotiche, diffusa spec. in è privo della gratia & dell’ornamento America latina e coltivata anche in de’ fiori: quell’altro da sozze bestie Provenza. zappicato & ismosso, rassomiglia il 1961 GRADIT (senza fonte). brutto vitio della fornicatione 1602 2. Il frutto di tale pianta. Alonso Villegas Selvago, Nuovo leggendario 1780 Francisco Xavier Clavijero, Sto- della vita di Maria Vergine immacolata ma- ria antica del Messico cavata da’ migliori dre di Dio, et delli Santi Patriarchi & Profeti storici spagnuoli, e da’ manoscritti, e dalle dell’antico Testamento, & delli quali tratta, pitture antiche degl’indiani, tomo I, Cesena, & fà menzione la Sacra Scrittura, Venezia, Blasini, 1780, p. 50: Ora poi le frutte in- Ciotti, 1602, p. 524: E ivi radunati par- dubitamente di quella terra originarie lò Elia al popolo, & gli disse: Fino sono l’Ananàs, la quale per essere a a quando havete voi da zappicare in prima vista alla pigna somigliante, due bande? Se il Signore è Dio segui- Piña fu dagli Spagnuoli appellata: telo, & se è Baal seguite Baal av. il Mamei, la Chirimoya, l’Anona, il 1603 GRADIT (senza fonte) 1972 In Chicozapote, il Zapote bianco, il Za- «Atti dell’Istituto veneto di Scienze Lettere pote giallo, il Zapote di S.Domenico, ed Arti», CXXX (1972), p. 89, s. v. sapeġár: [...] e parecchie altre la notizia delle calpestare, ‘zappicare’. = Deriv. di zappa con –icare. quali non importa ai leggitori Italiani Osservazioni: il GDLI presenta solo, 1961 GRADIT (senza fonte) 2012 Carlos come agg., il part. pass. zappicato (sulla scor- Fluentes, Vlad, trad. it. di Ximena Rodriguez ta del passo di Maffei), lemma accolto anche Bradford, Milano, Il Saggiatore, 2012, ed. in GRADIT. Il verbo è piuttosto comune nel- digitale: Zapote: frutto tropicale dal- la lessicografia ottocentesca, a partire da Pan- la buccia dura e dalla polpa dolce e lessico 1839 e Tramater. carnosa presente in diverse varietà, colori e sapori (zapote nero, bianco, (S) zapponetaro agg. Di Zappo- giallo). neta. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 180

1941 GRADIT (senza fonte) 2013 l’illustrò, li sostenne e difese a tutta In www.statoquotidiano.it, 23 marzo 2013: possa 1944 In «Aretusa. Rivista di varia Saluti e buone Palme, L’amico Zap- letteratura», I (1944), p. 35: Colui che pos- ponettaro. siede la scienza della musica l’attua 2. sost. m. e f. Nativo o abitante di nella pratica, la traduce nel suo operare Zapponeta. effettivo che è il far musica e diven- 1941 GRADIT (senza fonte) 2013 ta «musico perfetto», qualifica tipica- In www.statoquotidiano.it, 23 marzo 2013: mente zarliniana 1974 Remo Giazotto, Caro Zapponetaro, sai cosa significa Musurgia nova, Milano, Ricordi, 1974, p. 123: per un’azienda pagare i dipendenti da Ciò considerato, l’anonimo teorico del € 38 a € 50. Vorrei un’analisi appro- codice ambrosiano, interviene a chia- fondita please... = Deriv. di Zapponeta, nome di un comu- rire il procedimento del Botrigari e, ne della provincia di Foggia, con –aro. al tempo stesso, a illustrare forse in- consapevolmente, il grafico zarliniano (R) (S) zarliniano agg. Mus. Re- 1987 GRADIT (senza fonte). lativo a Gioseffo Zarlino. e alle sue (n) 2. scala zarliniana loc. sost. f. teorie musicali. Scala musicale introdotta. da Giosef- 1774 Novelle letterarie pubblicate in fo Zarlino. Firenze l’anno MDCCLXXIV, vol. V, Firen- 1972 Enciclopedia della Musica, vol. ze, Stamp. Allegrini, Pisoni, e Comp., 1774, IV, Milano, Ricordi, 1972, p. 89: Nelle sca- p. 790: Noi potremmo primariamente le dove esiste differenza fra i diversi concludere, che il Pergolesi abbia er- toni (come in quella zarliniana), è det- rato nella Serva padrona, e non già to tono maggiore quello che è forma- nello Stabat Mater, stimato in pratica to da un intervallo più ampio 2004 per un capo d’opera dalla Scuola Zar- Luca Barbieri, Pier Calderan, Fare musica liniana, dalla Napoletana, e dalla Fu- con il pc, Milano, Apogeo, 2004, p. 123: La xiana, per tacere di altre 1819 Giro- scala Zarliniana, però, era strettamen- lamo Ravagnan, Elogio di Giuseppe Zarlino di Chioggia celebre ristauratore della musica te dipendente dal suono fondamentale nel secolo XVI, Venezia, Tip. Zerletti, 1819, p. sul quale erano costruiti gli armonici 40: L’ultimo, il celebre Ginevrino Filo- 2015 Pierluigi Toso, La musica delle scrit- sofo sembra aver disposto alfabetica- ture, Lecce, Youcanprint, 2015, ed. digitale: mente nel suo Dizionario di Musica la La scala zarliniana è fondamentale, musicale teoria e prassi Zarliniana con perché permetterà il passo deciso e poche aggiunte ricopiate da altri per decisivo compiuto per arrivare alla tale maniera, che il dotto abate Reque- scala temperata, la sola che ha per- no non dubita di chiamarlo plagiario messo la costruzione di strumenti ar- del Zarlino 1873 Gabriele Battezzati, monici “suonabili”. Storia universale del canto, Milano, Natale = Deriv. di Zarlino, cognome del teorico Battezzati, vol. I, 1944, p. 267: Il cav. Bot- musicale Gioseffo Zarlino (1517–1590), con trigari si fece Scoliaste delle opere del –iano. Zarlino; ed il celebre canonico Ottusi ridusse in tavole i Zarliniani precetti, zauia → zaviet www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 181

zauiet → zaviet 1967 GRADIT (senza fonte). = Dal lat. scient. Zavattariornis, –ĭthis, (R) (S) zavattarellese agg. Di Za- comp. di Zavattari, cognome del biologo ita- liano Giuseppe Zavattari (1883–1972), e –or- vattarello. nis ‘–ornite’. 1961 GRADIT (senza fonte). Osservazioni: la reale consistenza del ter- 2. sost. m. e f. Nativo o abitante di mine in it. appare dubbia: non è stato possibi- Zavattarello. le rintracciarne alcuna attestazione. 1859 Daniele Bertacchi, Monografia di Bobbio ovvero cenni storici, statistici, topo- zavia → zawiya grafici ed economici, Pinerolo, Chiantore, 1859, p. 148: Ciò saputosi in Piacenza, (R) (S) zaviet (zauia, zauiet) sost. la popolazione di essa marciò subito f. inv. Relig. Nell’Africa settentriona- armata presso Monte Poggio, difeso le, centro per l’esercizio del culto e dai Zavattarellesi, i quali, vinti, vi fu- l’insegnamento religioso musulmano. rono poscia barbaramente appiccati 1932 In «Esercito e nazione. Rivista 1961 GRADIT (senza fonte) 1986 Pie- per l’ufficiale italiano», VII (1932), p. 1117: rino Boselli, Toponomastica pavese, Pavia, considerando che Giarabub era an- EMI, 1986, p. 73: I vecchi zavattarellesi cora troppo vicina all’influenza tur- chiamano la località Ca’ della Schia- ca, ove già da anni esisteva a el Giòf va o, semplicemente, Schiava. 1998 una zauia, detta zauiet el Ustad, del Fabrizio Bernini, Così uccidemmo il Duce. Da Varzi a Dongo con i fucilatori dell’Ol- maestro 1933 Fabrizio Serra, Italia e trepò, Casteggio, CDL. Edizioni, 1988, p. Senussia: vent’anni di azione coloniale in Cirenaica, Milano–Roma, Treves–Treccani– 86: Alcuni giovani zavattarellesi, tra Tumminelli, 1933, p. 183: Questo nome cui Giacomo Bruni, costitutori del si modifica generalmente, soprattut- distaccamento di ribelli di Perducco to nel parlare, in zauiet, così che si 2015 In www.noimedianetwork.it, 28 aprile udrà dire «zauiet el Beda», «zauiet 2015: Se la prima squadra ha faticato el Ustad», ecc. invece che «zauia el a sfondare, ci hanno pensato loro, le Beda», «zauia el Ustad» ecc. 1981 giovani promesse del futuro calcisti- GRADIT (senza fonte). co zavattarellese, a sbaragliare la con- = Dall’«ar. volg. zāwiyēt» (GRADIT) correnza. ‘id.’. = Deriv. di Zavattarello, nome di un co- mune della provincia di Pavia, con –ese. (S) zawiya (zavia) sost. f. inv. Re- lig. Nell’Africa settentrionale, luogo zavattariornite sost. f., con l’ini- sacro collegato al marabuttismo, o ziale maiuscola. Ornit. Genere della venerazione dei santi. Può essere un famiglia dei Corvidi cui appartiene centro spirituale per l’esercizio del l’unica specie Zavattariornis strese- culto e l’insegnamento religioso mu- manni, con piumaggio grigio cenere sulmano. e becco nero. 1895 GRADIT (senza fonte) 1951 1967 GRADIT (senza fonte). Félix Maria Pareja Casañas, Islamologia, 2.Uccello passeriforme del genere trad. it. anonima, Roma, Orbis catholicus, Zavattariornite. 1951, p. 511: Zàwiya, angolo, era il ri- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 182

tiro dell’anacoreta, ma zàwiya può si- rocco, trad. it. anonima, Torino, EDT, 2009, gnificare o cenobio oppure residenza p. 64: In genere, le zawiya sono chiuse o tomba di qualche marabutto 1991 ai non musulmani – comprese la fa- In «Africa. Rivista trimestrale di studi e do- mosa Zawiya Moulay Idriss II di Fès cumentazione», LXVI (1991), p. 511: Il suc- e tutte le sette zawiya di Marrakech cesso politico–economico del santo è 2014 Anna Serlenga, Tunisi. Piccola guida proporzionale alla ricchezza sempre performativa, Imola, Cuec Press, 2014, p. maggiore che la zāwiya può offrire 19: Nel diciannovesimo secolo, infat- al credente, ovvero ai beni alimentari ti, all’interno delle zawiya si preserva una tradizione musicale urbana legata che la zāwiya mette a disposizione di alle radici andaluse. tutti i suoi protetti ed in particolare di = Dall’ar. (zāwiya), «prop. “angolo” poi tutti i partecipanti alle grandi feste re- “cella eremitica, piccolo oratorio”» (GRA- ligiose 2009 Paul Clammer et alii, Ma- DIT). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 183

3. Contributi raccolti tra- net, p. 39: Imenoforo a lamelle: tipico mite il riscontro di dizionari degli Agaricomiceti. dell’uso diversi dal GRA- = Comp. di agarico e micete. DIT. (S) agropirateria sost. f. Feno- 3.1. Neologismi datati dal 2000 meno di contraffazione agroalimen- in poi in Z–2018, di Federica tare che consiste nello spacciare per Mercuri1 prodotti a denominazione protetta o di origine geografica controllata delle Abstract: The article lists Italian ne- loro imitazioni. ologisms for which the 2018 edition of Za- 2000a In «La Repubblica», sez. Napoli, nichelli’s Vocabolario della lingua italiana 2 luglio 2000, p. 7 (cfr. archivio storico onli- gives a date of first appearance subsequent ne https://ricerca.repubblica.it): Siamo il to the year 1999. It includes not only techni- Paese più imitato ed esposto all’agro- cal terms, but also words – often Anglicisms – that now circulate in the common language. pirateria 2000b Z–2018. The examples given make it possible to back- = Comp. di agro– e pirateria. date the date of first appearance of several words. (S) alert sost. m. inv. Avvertimen- to che segnala una situazione perico- losa, allarme; avviso, segnalazione. (S) agaricomiceti sost. m. pl. 2000a In «La Repubblica», sez. cronaca, (sing. –e), spec. con l’iniziale maiu- 22 gennaio 2000, p. 7 (cfr. archivio storico scola. Bot. Classe di funghi dei Ba- online https://ricerca.repubblica.it): Il pri- sidiomiceti, saprofiti, parassiti, pa- mo “alert” che viene dall’Adiconsum togeni o simbiotici, caratterizzati da è relativo al fatto che le normative ap- corpo fruttifero di varia forma e di- plicabili riguardano i negozi virtuali mensione, che comprende 16000 spe- italiani 2000b Z–2018. cie tra cui la maggior parte dei funghi = Voce ingl. (1916: OED), propr. commestibili; sono diffusi in tutti gli ‘allarme’, dall’it. all’erta, attrav. il fr. à l’erte. ecosistemi terrestri e alcuni in habitat (S) altingiacee sost. f. pl. (sing. acquatici (Agaricomycetes). –a), anche con l’iniziale maiuscola 2003a In «Bollettino Gruppo Micolo- gico Giacomo Bresadola», XLVI (2003), p. (Z–2018). Bot. Famiglia di piante le- 15, titolo: Note su alcuni Agaricomice- gnose delle Dicotiledoni, con foglie ti rari in Emilia–Romagna 2003b palmate, fiori unisessuali piccoli in Z–2018 2006 Silvana Gentilini, Introdu- infiorescenze e frutti a capsula (Altin- zione alla micologia, in La biodiversità nel giaceae). sottobosco della Val di Merse, monografia a 2013a Utente «gheagabry», Il Liqui- cura di D. Muscò, 2006, in www.sienanatura. dambar, in https://isolafelice.forumcommu- nity.net, 7 ottobre 2013: Il Liquidambar 1 Nel presente contributo le definizioni si appartiene al genere delle altingiacee, rifanno quasi sempre a quelle riportate da Z–2018 (ed. stampata nel 2018: cfr. i Criteri la specie di alberi può raggiungere redazionali). dagli 8 ai 25 m 2013b Z–2018. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 184

= Comp. del lat. scient. Altingia, dal e aveva perso la scuola, e in quanto nome del governatore delle Indie olandesi W. Giulio era anticipatario. A. Alting (1724–1800), e –acee. = Da anticipare con il suff. –ario.

(R) (S) anchor investor loc. sost. (R) (S) apostille sost. f. inv. Dir. m. e f. (pl. inv. o anchor investors), Postilla, glossa; certificazione di au- spec. con l’iniziale maiuscola. Econ. tenticità di un documento rilasciata da Investitore prestigioso, per lo più isti- un’autorità straniera. tuzionale, la cui presenza significati- 1996 In «Rivista del notariato», L va nel capitale di una società è in gra- (1996), p. 1379 (GRL): Dal punto di vista do di attirare altri investitori. sostanziale anche l’apostille è una for- 2011 Cristian Iosio, IPO per le PMI ma di legalizzazione, in quanto certi- italiane (2011), Milano, Ipsoa, 2011, p. 146 fica la veridicità della firma, la qualità (GRL): l’utilizzo di Anchor Investors in cui il firmatario dell’atto ha agito è divenuto argomento di dibattito e l’autenticità del sigillo o timbro ap- sia tra gli «addetti ai lavori» che tra posto sull’atto 2000 In «Apollinaris», le autorità preposte al controllo ed al LXXIII (2000), p. 689 (GRL): Apostille funzionamento dei mercati finanziari degli atti notarili negli accordi ita- 2012 Z–2018. = Loc. ingl., propr. ‘investitore (investor) lo–austriaci. 2004 Z–2018. àncora (anchor)’, cioè ‘che fa da perno’. = Voce fr., da apostiller ‘annotare’, e questo dal lat. post illa (da cui anche l’it. (R) (S) anti–bufala (antibufala; postilla). anti–bufale: Z–2018) agg. inv. Nel (R) (S) bail–in (bail in: Z–2018) linguaggio giornalistico, che intende sost. m. inv. Econ. Norma per cui in contrastare la diffusione di notizie caso di crisi di liquidità o rischio di false o inattendibili. fallimento di una banca sono gli azio- 2002 Utente «Paolo Attivissimo», Anti- nisti, gli obbligazionisti e i maggiori bufale: l’aereo fantasma caduto sul Pentago- correntisti a salvarla col proprio de- no, https://www.zeusnews.it, 29 marzo 2002: naro. Le domande del sito Asile.org sono 2002 Giancarlo Mazzocchi–Andrea Vil- riportate qui sotto, con le relative ri- lani, Dibattito sulla globalizzazione: conve- sposte antibufala 2003 Z–2018. gno nazionale di studio, Milano, 31 maggio = Comp. di anti– ‘contro’ e bufala ‘affer- – 1 giugno 2001, Milano, Franco Angeli, mazione falsa o inverosimile’. 2002, p. 144 (GRL): Quanto alla quarta (S) anticipatario agg. e sost. m. linea, il tentativo di coinvolgere (bail Detto di bambino che viene iscritto al in) il settore privato nella prevenzione primo anno della scuola primaria con e nella gestione delle crisi è un altro un anno di anticipo. punto importante 2010 Z–2018. 2001 Z–2018 2004 Rosalba Conser- = Voce ingl., propr. ‘garanzia (bail) va, Casa Bàrnaba, Lecce, Manni, 2004, p. interna (in)’. 196: in quanto Irene l’anno prima per colpa della siringa venuta a suppu- (R) (S) BB cream loc. sost. f. (pl. razione era rimasta a letto indebolita inv. o BB creams, con il secondo ele- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 185

mento anche con iniziale maiuscola) (R) (S) bimini sost. m. inv. Tenda- Crema cosmetica che unisce al trucco lino per barche da diporto, sostenuto leggermente coprente un effetto idra- da una struttura rigida pieghevole. tante della pelle. 2008 Utente «lenny», Bavaria 34 nuo- 2011 BB cream, tutto quello che c’è vo o jeanneau35 del 2004?, in http://forum. da sapere, in http://www.makeuppy.com, 27 amicidellavela.it, 17 gennaio 2008: Proprio settembre 2011: Le BB Creams sono per questo secondo me in crociera si il prodotto cult del momento e sono va con le barche da crociera, condi- certa che già ne avrete sentito parlare zione necessaria spray hood, bimini 2012 Z–2018. con trasto randa sopra la tuga, lazy = Loc. ingl., da B(lemish)B(alm) cream, bag 2011 Z–2018. propr. ‘crema (cream) che è un medicamento = Da Bimini, nome di una catena di isole (balm) delle imperfezioni (blemish)’. dell’arcipelago delle Bahamas.

(S) bergogliano agg. relativo a (S) bordocampista sost. m. e f. papa Francesco (2013–). Giornalista radio–televisivo che se- 2013a In «La Repubblica», sez. cultura, gue una partita a bordocampo interve- 17 giugno 2013, p. 34 (cfr. archivio storico nendo con brevi commenti spec. dal online http://ricerca.repubblica.it/): sono settore delle panchine. diversi gli intellettuali che, riscopren- 2003a In «Sette, settimanale del Corrie- do san Paolo come alternativa al rela- re della sera», ed. 40–44 (2003), p. 61 (GRL, tivismo assoluto e mettendo al centro che non specifica il fasc. cui appartiene la del proprio pensare uno sguardo ver- citazione): È la vita del “bordocampi- so l’altro anzitutto di misericordia, sta”, figura che Varriale esercita per la entrano di diritto nelle file dell’“eser- Nazionale, tra domande e polemiche cito” bergogliano 2013b Z–2018. 2003b Z–2018. = Comp. di bordocampo e (giornal)ista. = Dal nome del papa Jorge Mario Bergo- glio (1936–). (e) (S) Brexit sost. f. o (raro) m. (S) Big Pharma loc. sost. f. o inv., anche con l’iniziale minuscola. (raro) m. inv. Spreg. Nel linguaggio Nel linguaggio politico, l’uscita del giornalistico, le grandi industrie far- Regno Unito dall’Unione europea, maceutiche multinazionali, in quanto sancita dal referendum popolare del interessate principalmente ad aumen- giugno 2016. tare i propri guadagni. 2014a In «La Repubblica», sez. mondo, 27 maggio 2014, p. 22 (cfr. archivio storico 2001a In «La Repubblica», sez. prima pagina/cultura, 21 febbraio 2001, p. 38–39 online http://ricerca.repubblica.it/): Refe- (cfr. archivio storico online http://ricerca. rendum che, alla luce della sua pro- repubblica.it/): Erano passati appena dezza, potrebbe spostare definitiva- un paio di giorni da quando avevo mente a favore degli euroscettici l’u- incominciato la mia ricerca sulla Big more del paese portando al “brexit” Pharma 2001b Z–2018. 2014b In «La Repubblica», sez. economia, = Loc. ingl. (1994: OED), comp. di big 2 giugno 2014, p. 6 (cfr. archivio storico onli- ‘grande’ e pharma ‘casa farmaceutica’. ne http://ricerca.repubblica.it/): Oggi solo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 186

Merkel può fare qualcosa per aiutare e la testa completata da una gonnel- Cameron a evitare la “Brexit”, l’u- lina. scita della Gran Bretagna dalla Ue = Comp. di bur(qa) e (bi)kini. 2014c Z–2018. = Voce ingl., da Br(itain) exit, propr. (S) cantera sost. f. (pl. inv. o –e o ‘uscita della Gran Bretagna’ (2012: OED). sp. canteras: Z–2018) Gerg. Vivaio di una squadra di calcio. (S) bullizzare verbo tr. Spec. nel 2003a In «La Repubblica», sez. sport, linguaggio giornalistico, sottoporre 7 maggio 2003, p. 46 (cfr. archivio storico ad atti di bullismo o di cyberbullismo. online http://ricerca.repubblica.it/): Dal 5’ 2000a Pier Giuseppe Monateri–Marco st Portillo 5,5: il 21enne attaccante Bona–Umberto Oliva, Mobbing. Vessazioni che proviene dalla «cantera» del Real sul lavoro, Milano, Giuffrè, 2000, p. 290: La e smania per farsi posto, stavolta non tutela giuridica del lavoratore «bulliz- riesce a cogliere l’attimo 2003b zato» in Inghilterra 2000b Z–2018 Z–2018. = Voce sp., propr. ‘cava’. 2009 Legalità, responsabilità e cittadinan- za, in www.camera.it, dicembre 2009: La (R) (S) cardio agg. Detto di qual- tendenza a bullizzare i compagni è un siasi attività fisica che migliora il si- fattore altamente predittivo di succes- stema cardiovascolare. Anche sost. sivi comportamenti violenti o antiso- m. inv. ciali. 1999 In «La Repubblica», sez. Roma, 21 = Deriv. da bullo con il suffisso –izzare. ottobre 1999, p. 13 (cfr. archivio storico onli- ne http://ricerca.repubblica.it/): L’atmo- (S) burkini (burqini: Z–2018) sfera è un po’ quella di un villaggio sost. m. inv. Costume da bagno per vacanze dove tutto accade tra le sale donne islamiche, che ricopre tutto il col parquet e il settore cardio 2001 corpo ed è fornito di cappuccio simile Z–2018. a un hijab che copre il capo, i capelli = Da cardio–. e il collo. 2006a In «Panorama», edd. 2117–2121 (S) ciaspolare v. intr. Fare un’e- (2006), p. 6 (GRL, che non specifica il fasc. scursione sulla neve usando le cia- cui appartiene la citazione): Burqa + biki- spole. ni = BURKINI La creatrice giura che 2002 Z–2018 2010 In «La Repub- piace anche alle occidentali perché blica», sez. viaggi, 10 febbraio 2010, p. 41 è comodo e pudico 2006b Z–2018 (cfr. archivio storico online http://ricerca.re- pubblica.it/): possibilità di “ciaspolare” 2007 In «La Repubblica», sez. affari finan- al chiar di luna in compagnia di una za, 29 ottobre 2014, p. 42 (cfr. archivio stori- guida alpina. co online http://ricerca.repubblica.it/): Ahe- = Da ciaspola ‘racchetta da neve’. da Zanetti, stilista libanese residente a Sydney, cavalcando questa nuova (S) ciclostazione sost. f., anche onda ha lanciato il Burkini, una sorta con l’iniziale maiuscola. Struttura di tutacostume da bagno in poliestere destinata al parcheggio sorvegliato di in grado di coprire totalmente il corpo biciclette, velostazione. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 187

2004a Programma di recupero urbano ca.it/): Ma soltanto il 10 per cento dei Magliana, in www.urbanistica.comune.roma. cellulari in circolazione è pronto per it, maggio 2004: Realizzazione di una il contactless. Ciclostazione lungo la pista ciclabile = Voce ingl., propr. ‘senza (–less) contatto di via Frattini 2004b Z–2018. (contact)’. = Comp. di ciclo– e stazione. (R) (S) cupping sost. m. inv. Me- (S) cold case loc. sost. m. inv. (pl. dic. Coppettazione. ingl. cold cases: Z–2018) Caso giu- 2002 Warren I. Cohen–‎Olivo Barbie- diziario irrisolto, generalmente un ri, Il secolo del Pacifico. Asia e America al omicidio, su cui sono sospese le in- centro del mondo–Notsofareast. Immagini tra Pechino e Shangai, Pomezia (RM), Don- dagini per l’impossibilità di trovare il zelli Editore, p. 71 (GRL): Cupping è la colpevole. pratica per cui si crea il vuoto in una 2006a Dario Olivero, Libri, estate dav- piccola coppetta di bambù, di vetro o vero finita, tornano i thriller bestseller, in di plastica che poi viene applicata su www.repubblica.it, 14 settembre 2006: ma zone come collo, spalle, arti o addo- vengono affidati alle cure di Win me 2004 Z–2018. Garano detto Geronimo incastrato in = Voce ingl., da to cup ‘applicare un’inchiesta su un cold case di molti coppette’. anni prima 2006b Z–2018. = Loc. ingl. (1985: OED), propr. ‘caso (S) cybersecurity sost. f. inv. (pl. (case) freddo (cold)’. ingl. cybersecurities: Z–2018) Cyber- sicurezza. (R) (s) contactless agg. inv., anche 2001a In «Panorama», edd. 1848–1851 con l’iniziale maiuscola Detto di di- (articolo del 6 settembre 2001), p. 111 (GRL): spositivo che impiega un sistema di A Pescara si è creato un gruppo inte- identificazione a radiofrequenza, sen- ressante di appassionati di cyberse- za contatto fisico con l’apparecchio curity e l’università sforna ingegneri che lo legge. a costi più limitati rispetto a Milano 1990 In «Il Risparmio», XXXVIII 2001b Z–2018 2003 In «La Repubbli- (1990), p. 1297: il ministero delle PP.TT. ca», sez. commenti, 31 luglio 2003, p. 15 ha intenzione di realizzare un siste- (cfr. archivio storico online http://ricerca. ma impostato su carte Contactless repubblica.it/): nello sviluppo della cy- 2000(?) Z–2018 (che non specifica a quale bersecurity e della sicurezza energeti- delle due accezioni si riferisca la datazione). ca, nella lotta ai virus emergenti e per (s) 2. sost. m. inv. Dispositivo che altri obiettivi riassunti sotto il nome impiega un sistema di identificazione di Millennium Goals. a radiofrequenza, senza contatto fisi- = Voce ingl. (1989: OED), ‘sicurezza co con l’apparecchio che lo legge. (security) informatica (cyber)’. 2000(?) Z–2018 (che non specifica a quale delle due accezioni si riferisca la da- (S) cybersicurezza (cibersicurez- tazione) 2009 In «La Repubblica», sez. za) sost. f. Sicurezza informatica. economia, 18 febbraio 2009, p. 19 (cfr. ar- 2000a In «Panorama», edd. 1776–1779 chivio storico online http://ricerca.repubbli- (2000), p. 311 (GRL): Cybersicurezza www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 188

privata. Le organizzazioni che com- (S) dimmerabile agg. Detto di battono i virus informatici si sono ri- lampada compatibile con un varialu- unite con una convinzione 2000b ce. Z–2018. 2001 Z–2018 2011 Adriana Giambò, = Voce pseudoingl., comp. di cyber– e Eco–DESIGN, in http://www.uniluna.com: sicurezza. in effetti è una buona idea prevede- re un sistema dimmerabile che vari (S) darmstadtio sost. m. (pl. –i o l’intensità della luce a seconda delle raro –ii) Elemento chimico, metallo occasioni. radioattivo, ottenuto artificialmente = Dall’ingl. dimmer, col suff. –abile. (simb.: Ds; n. at.: 110). 2003 Z–2018 2009 Mario Garganti- (S) driverless agg. inv. Detto di ni, CHIMICA / L’enigma dell’ultimo elemen- veicolo a guida automatica, senza to scoperto: e adesso che nome gli daremo?, guidatore a bordo. in www.ilsussidiario.net, 18 luglio 2009: 2006a Astaldi si aggiudica un nuovo così c’è l’Americio, il Francio, il Ger- grosso contratto per la Linea 5 della Metro- manio, il Darmstadtio; ma sono una politana di Milano, in http://www.tunnelbu- minima parte. ilder.it, settembre 2006: La Linea 5 è una = Dal nome della città ted. di Darmstadt, linea metropolitana leggera con siste- dove fu creato. ma di automazione integrale su ferro e senza macchinista a bordo (driver- (R) (S) deca sost. m. inv. Nel lin- less) 2006b Z–2018. guaggio colloquiale o commerciale, = Voce ingl., propr. ‘senza (less) guidatore accorc. di decaffeinato (anche agg. (driver)’. inv.: Z–2018). (S) dronista sost. m. e f. (pl. m. –i) 2003 Diego Marani, A Trieste con Svevo, Chi è addetto a manovrare un drone. Milano, Tascabili Bompiani, p. 71: il deca 2013a Stefano Orsi, Un drone da bor- in bi è il decaffeinato nel bicchiere setta, in www.dronezine.it, 21 luglio 2013: 2006 Z–2018. Anche perché è orrendamente kitsch = Abbrev. di decaffeinato. e assomiglia a una fotocamera 35 (S) digital tax loc. sost. f. inv. (pl. mm, solo un dronista può apprezzare ingl. digital taxes) Web tax. una micro fotocamera in scala per il suo micro drone da indoor 2013b 2015a Roberto Petrini, Renzi:“Una di- Z–2018. gital tax per Google e Apple. Rivisto il Pil: = Da drone. più 0,9%”, in «La Repubblica», sez. econo- mia, 15 settembre 2015, p. 22, titolo e testo (cfr. archivio storico online http://ricerca. (R) (S) egoriferito agg. Che consi- dera sé stesso e le proprie esperienze repubblica.it/): Una digital tax per Goo­ gle e Apple [...] dal 1° gennaio del punto di riferimento di tutta la realtà esterna. 2017, scatterà la “digital tax” 2015b Z–2018. 1999 Alberto Toniutti, La dimensione = Loc. ingl., propr. ‘tassa (tax) sulle simbolica, in www.geagea.com, settem- attività economiche digitali (digital)’. bre 1999, p. 11: Ed è anche in virtù di www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 189

una finezza e di un pensiero egorife- L’olio extravergine d’oliva, detto an- rito – che necessariamente mi costi- che EVO, è costituito da un 99% di tuisce – che io non posso morire in grassi (lipidi) che rappresentano la una falsa condivisione regressivo–di- frazione saponificabile 2012 Z–2018. fensiva che conduce ad una illusione = Dalla sigla E(xtra)V(ergine d’)O(liva). della totalità 2000 Z–2018. = Comp. di ego– e riferito. (S) fablab (FabLab, fab lab) sost. m. inv. Tecnol. Laboratorio dotato di (S) e–health sost. f. inv. Uso del- strumenti e macchine computerizzate la tecnologia e dei dispositivi digitali per stampare oggetti in formato 3D. nel campo della salute e della sanità; 2004 Z–2018 s.v. fablab o fab lab l’insieme dei servizi (scambio di in- 2012 Riccardo Luna, “Makers”, gli arti- formazioni, trasmissione di pratiche giani che progettano il futuro, in www.repub- cliniche e amministrative, ecc.) possi- blica.it, 8 marzo 2012: Mentre i FabLab, bili mediante tale uso; in particolare, lanciati dal Mit per replicare labora- assistenza sanitaria tramite Internet. tori dove produrre facilmente oggetti, 2000 Z–2018 2002 Motorola e Age- sono arrivati in tutto il mondo, persi- re, joint–venture con Infineon, in www.repub- no in Afghanistan e CostaRica. blica.it, 19 giugno 2002: diffusione della = Voce ingl., da fab(rication) lab(oratory), larga banda, dell’e–Government (il propr. ‘laboratorio di fabbricazione’. rapporto online dei cittadini con gli uffici pubblici, l’e–learning (istru- (R) (S) fact checking (fact–check- zione a distanza) ed e–health (l’ap- ing) loc. sost. m. inv. Accertamento, plicazione di internet alla cura della mediante il controllo delle fonti, della salute). veridicità di dati e notizie citati in un = Voce ingl., propr. ‘sanità (health) (per testo o presenti nelle affermazioni di via) elettronica (e–)’. qualcuno. 2007 Utente «La Donna Camel», La (S) elettrodermografo sost. m. freccia nera, in www.carchidio.com, 4 ottobre Strumento costituito da un generatore 2007: Bisogna essere consapevoli che di corrente ad alta frequenza per can- i nostri testi potrebbero essere sot- cellare o sbiadire i tatuaggi. toposti a un pignolo fact–checking 2009a Utente «icedearth», Tatuaggio 2009 Z–2018 s.v. fact checking. bianco???, in www.webchapter.it, 19 febbra- = Loc. ingl. (1979: OED), comp. di fact io 2009: Quello è l’elettrodermografo ‘fatto, circostanza’ e checking ‘controllo’. e a dirla tutta è già qualche anno che gira in convention 2009b Z–2018. (R) (S) factual sost. m. inv. Pro- = Comp. di elettro–, dermo– e –grafo. gramma televisivo che riprende mo- menti della vita di una persona o di (R) (S) evo agg. inv., spec. con le un gruppo di persone nel loro conte- maiuscole. Detto di olio extravergine sto abituale, per trasmetterli come se di oliva (anche sost. m. inv.). si trattasse di uno spettacolo. 2010 Olio extravergine di oliva EVO, 2012 Alessandra Comazzi, Vuoi un in www.nutritionvalley.it, 7 dicembre 2010: consiglio? Ora c’è la factual tv, in www. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 190

lastampa.it, 17 agosto 2012: E la specia- hwupgrade.it, 14 luglio 2005: entrando lità della casa è il «factual». Factual: nelle proprietà della connessione in- «Programma informativo basato su ternet (protocollo tcp/ip, avanzate, una sceneggiatura che ricostruisce in wins) dove avrei dovuto trovare la forma romanzata, più o meno rigoro- box da flaggare 2006 Z–2018. sa, fatti realmente accaduti» 2013 = Dall’ingl. flag, nel sign. di ‘segno di Z–2018. spunta’. = Voce ingl. (1958: OED), propr. ‘effettivo, reale’. (R) (S) flipped classroom loc. sost. f. o (raro: Z–2018) m. inv. (pl. (S) fintech (fin–tech) agg. inv. ingl. flipped classrooms: ibid.) Sco- Econ. Tecnofinanza (anche sost. f. last. Classe capovolta. inv.: Z–2018). 2012 Giovanni Bonaiuti, Flipping the 2014a Giampaolo Colletti, I protagoni- classroom, in www.people.unica.it, 4 apri- sti del Next Siena, in www.repubblica.it, 13 le 2012: Nel caso delle “flipped clas- giugno 2014: Gara delle start up fin– sroom” la rivoluzione non è tanto tech sulle nuove forme di monetizza- nel metodo di insegnamento, ma nel zione 2014b Z–2018 s.v. fintech. = Voce ingl., abbr. di fin(ancial) diverso modo di proporre i contenuti tech(nology) ‘tecnologia applicata alla agli studenti e di articolare i tempi di finanza’. apprendimento 2013 Z–2018. = Loc. ingl., propr. ‘classe (classroom) (S) firmacopie sost. m. inv. Even- capovolta (flipped)’. to, per lo più all’interno di una libre- ria, durante il quale si può incontrare (R) (S) gamification sost. f. inv. l’autore di un libro, di un album mu- Introduzione di dinamiche proprie sicale, ecc., ottenendone una firma dei giochi o dei videogiochi (gare a autografa; spazio in cui si svolge tale punti, livelli, premi, ecc.) per ottene- evento. re un migliore rendimento in ambi- 2008a In «La Repubblica», sez. Milano, to professionale o didattico o, come 26 ottobre 2008, p. 12 (cfr. archivio storico tecnica di marketing, per fidelizzare i online http://ricerca.repubblica.it/): Gary consumatori. Kasparov, campione mondiale di 2010 Gamification Staff,Cos’è la Gami- scacchi protagonista delle sfide con fication, in www.gamification.it, 22 dicembre Karpov, giovedì alle 16 alla Fnac per 2010: Gamification è un termine che un “firmacopie” del suo Gli scacchi e sta guadagnando sempre più popola- la vita (Mondadori) 2008b Z–2018. rità e che in pochi anni, si prevede, = Comp. di firma(re) e del pl. di copia. sarà di uso comune in tutti i diparti- menti di marketing e non solo 2011 (R) (S) flaggare verbo tr. Internet, Z–2018. gerg. Contrassegnare con un segno di = Voce ingl., da game ‘gioco’. spunta. 2005 Utente «Robmor», Disabilitare (S) geotag sost. m. inv. Inform. In- NETBIOS e…riuscire a navigare!, in www. formazione contenente le coordinate www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 191

geografiche di un luogo, aggiunta a 2012 Giovanni Caruso, Back to the Fu- una fotografia, un video, un sms ecc. ture: Mattel produrrà la replica dell’hover- board di Marty McFly, in https://www.ninja- 2005a Simone Carletti, Che cos’è un marketing.it/2012/02/18/hoverboard–marty– blog?, in www.simonecarletti.it, in 22 settem- bre 2005: La localizzazione geografica mcfly/, 18 febbraio 2012: Mattel – ve la del blog con geotag, l’elenco degli ul- ricordate? Quella di Barbie e He–man timi post, i dati personali dell’autore, – ha dichiarato di volere produrre la un elenco di blog amici, un blogroll, replica 1:1 del famoso hoverboard foto e soprattutto diversi antipixel usato da Marty McFly in Ritorno al Z–2018 2005b Z–2018. Futuro II e III 2014 . = Voce ingl. (1988: OED), propr. = Voce ingl. (1996: OED), comp. di geo– ‘tavoletta (board) che va di qua e di là (da ‘geo–’ e tag. to hover ‘volteggiare’)’, sul modello di skateboard, snowboard, ecc. (S) gufismo sost. m. Colloq. At- teggiamento di chi si augura il male (R) (S) influencer sost. m. e f. inv. altrui. Personaggio che, grazie alla sua po- 2002a In «La Repubblica», sez. eco- polarità spec. sui social network, è in nomia, 23 luglio 2002, p. 29 (cfr. archivio grado di esercitare un influsso sulle storico online https://ricerca.repubblica.it): scelte di settori dell’opinione pubbli- Ciò che invece comincia a spaventa- ca. re sono le dimensioni del “gufismo” 2003 Loris Frezzato, Partner “convin- Z–2018. 2002b centi” preziosi alleati di Ibm, in www.01net. = Da gufare, nel sign. di ‘portare sfortu- na’. it, 27 marzo 2003: Una di queste si oc- cupa dei system integrator, un’altra (S) hater sost. m. e f. inv. Internet, ancora collabora con gli independent gerg. Chi usa la rete e in particolare i software vendor, i consulenti e gli in- social network per offendere e deni- fluencer 2007 Z–2018. grare qualcuno o qualcosa. = Voce ingl. dal v. to influence ‘influenzare’. 2009a B. Perilli, “Noi, professionisti dell’odio” È l’ultima frontiera del web, in (R) (S) iperconnessione (iper– www.repubblica.it, 25 maggio 2009: Così connessione) sost. f. Inform. Connes- fortunata nella sua versione “buona” sione diffusa su larghissima scala (an- da sedurre anche gli hater, odiatori che in rapporto a disagi psicologici professionisti che si divertono a scre- dovuti a iperconnessione o al doversi ditare l’immagine di personaggi pub- disconnettere dalle reti telematiche: blici 2009b Z–2018. Z–2018 s.v. iperconnessione, sotto- = Voce ingl., propr. ‘odiatore’. lemma sindrome da iperconnessio- (R) (S) hoverboard sost. m. inv. ne). Monopattino elettrico costituito da 2003 Luciano De Bonis, La nuova cul- tura delle città: trasformazioni territoriali e una tavoletta orizzontale snodata che impatti sulla società: convegno internazio- poggia su due ruote, e che si manovra nale (Roma, 5–7 novembre 2002) (Roma), con il solo movimento dei piedi. Accademia nazionale dei Lincei, 2003, p. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 192

267 (GRL): Secondo alcuni profeti del realtà iperattivo e iperconnesso ed è ciberspazio questa duplice tendenza per questo che la depressione si asso- all’individualismo e all’iperconnes- cia ad altri disturbi quali ansia o di- sione porterebbe alla sostituzione sturbi del sonno. del modello di aggregazione sociale = Comp. di iper– e connesso. 2006 Z–2018 2009 In «La Repubblica», sez. R2, 19 marzo 2009 (cfr. archivio storico (S) kintsugi sost. m. inv. Tecnica online https://ricerca.repubblica.it): Per i giapponese consistente nel riparare genitori – aggiunge lo psicologo – è oggetti di ceramica andati in frantu- diventato sempre più difficile conte- mi con una mistura di lacca e polve- nere questa situazione di iper–con- re d’oro o d’argento, che li rende più nessione. preziosi. = Comp. di iper– e connessione. 2006 Z–2018 2013 Marianna Fran- zosi, L’arte del Kintsugi: la bellezza nel di- (r) (S) iperconnesso agg. Caratte- fetto, in www.bigodino.it, 29 luglio 2013: rizzato da iperconnessione. L’antica arte giapponese del kintsugi 2002 Alessandro Amadori, Mi consenta: ripara vasi e stoviglie di ceramica ag- metafore, messaggi e simboli: come Silvio Berlusconi ha conquistato il consenso degli giungendo una vena di lacca dorata italiani. Volume 1, Milano, Libri Scheiwiller, dove i frammenti si ricongiungono. 2002, p. 86 (GRL): Secondo Enzesber- = Voce giapp., propr, ‘riparare (tsugi) con ger, nel pianeta iper–connesso e me- l’oro (kin)’. diologico il più importante tra i nuo- vi «criteri del lusso» è l’attenzione (S) lay–up sost. m. inv. Nella pal- lacanestro, tiro effettuato con una 2004 Z–2018. (s) 2. sost. m. Di persona che fa mano a breve distanza dal canestro ampio o eccessivo uso di dispositivi dopo un’avanzata in palleggio. digitali connessi alle reti telematiche. 2006a In «La Repubblica», sez. Bolo- gna, 20 marzo 2006, p. 2 (cfr. archivio storico 2004 Z–2018 2008 I nostri giovani «iperconnessi» tra chance e rischi sul web, in online https://ricerca.repubblica.it): Prima, www.corriere.it, 18 novembre 2008: I pic- era andata molto meglio la Vu, che coli italiani sono sempre più tecnolo- subiva però da vicino (5 lay–up nei gici. È una generazione di «ipercon- primi 7 cesti canturini), colpita da nessi tecnoager» quella dei bambini e Barrett 2006b Z–2018. degli adolescenti fotografata dall’Eu- = Loc. ingl. (1948: OED), propr. ‘deponi rispes. (lay) su (up)’. (s) 3. agg. Nelle neuroscienze, det- to di cervello in grado di attivare una (S) like sost. m. inv. Internet. Mi rete di connessioni neurali più svilup- piace. pate del normale. 2011a Andrea Pernici, Like button di 2004 Z–2018 2012 Il cervello de- Facebook non funzionante (effetto like che presso è in realtà iperattivo e iperconnesso: scompare), in www.andreapernici.com, 9 lu- ecco perché, in www.controcampus.it, 28 glio 2011: A quanto pare il problema è febbraio 2012: Il cervello depresso è in relativo al formato dei link delle pa- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 193

gine e quindi nel caso specifico il like fuori dell’ambiente domestico 2011 può non funzionare 2011b Z–2018. Z–2018. = Voce ingl. (2009: OED), da I like ‘mi = Loc. ingl. (1961: OED), propr. ‘chiusura piace’. (lock) dentro (in)’.

(S) litraggio sost. m. La capacità (R) (S) microblogging sost. m. in litri di un contenitore. inv. Internet. Attività di chi pubblica 1956 In «La Stampa», 22 dicembre in rete, con continuità, brevi contenuti 1956, p. 10 (cfr. archivio storico online www. testuali, immagini o file audio di pic- lastampa.it/archivio–storico): nei model- cole dimensioni. li da 215, 185 e 140 litri, a parità di 2005 T/V – Di tutto e di tutti circa il litraggio costano meno e contengono mondo della sordità, in www.storiadeisordi. più roba 2000 Z–2018. it, 20 settembre 2005: Twitter è un servi- = Da litro. zio gratuito di social network e micro- blogging che fornisce agli utenti una (R) (S) lock in (lock–in) loc. sost. pagina personale aggiornabile tramite m. inv. Econ. Obbligo per azionisti di messaggi di testo con una lunghez- una società di non vendere le proprie za massima di 140 caratteri 2007 azioni prima di una certa data. Z–2018. 2007 In «Politica economica», XXIII = Voce ingl., comp. di micro– ‘micro–’ e (2007), p. 145 (GRL): La conseguenza blogging. più evidente del differimento dell’im- posta è il cosiddetto effetto lock in: il (S) microchimera sost. f. Biol. proprietario di un titolo che si è ap- Cellula con patrimonio genetico non prezzato nei periodi precedenti po- riconducibile al padre o alla madre trebbe rinunciare a opportunità di in- dell’individuo che la ospita, acquisi- vestimento alternative 2011 Z–2018. ta per via diversa dalla trasmissione 2. Condizione di un’amministra- parentale. zione o di un’impresa che non può 2009a Gioia Marzi, Microchimerismo: servirsi di altri fornitori o passare a considerazioni psicoanalitiche, in www.psi- sistemi tecnologici più evoluti per- coanalisi.it, 24 settembre 2009: La micro- ché frenata dai costi del trasferimento chimera si connota chiaramente come (per la formazione del personale, la ALTRO dal punto di vista del geno- difficoltà di coordinamento con sog- ma, ma è più ambivalente nell’indi- getti esterni o altro). viduazione del Non Self immunitario 2009b Z–2018. (R) (S) 2004 Accademia nazionale dei = Comp. di micro– e chimera. Lincei, Fondazione Edison, Distretti, pila- stri, reti: Italia ed Europa, Roma, 8–9 aprile 2003 (Roma), Accademia dei Lincei, 2004, (R) (S) millennial sost. m. e f. (inv. p. 270 (GRL): con la conseguenza di o millennials), anche con iniziale ma- un effetto di lock–in che inibisce le iuscola. Chi è diventato maggiorenne imprese non solo dal proiettarsi al di o, in senso più ristretto, chi è nato ne- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 194

gli anni tra la fine del XX e l’inizio 8 giugno 2011: moscovio per il 116, in del XXI secolo. onore della Oblast di Mosca 2016 2001 Riccardo Staglianò, Sesso e paro- Z–2018. lacce nei film: i teenager non le digerisco- = Da Moscovia, antico nome della regio- no, in www.repubblica.it, 21 luglio 2001: Ai ne russa in cui si trova Dubna, la città dove ha sede il laboratorio in cui è stato ottenuto. Millennials non piacciono le scurrili- tà, la violenza inutile o il sesso troppo (S) nihonio sost. m. Elemento chi- esibito. Perché l’ultima generazio- mico transuranico (simb.: Nh; n. at.: ne di teenager americani, quelli nati 113). dopo il 1982 e definiti in questo modo 2016a Paolo Virtuani, Nominati 4 nuovi dal libro “Millennials Rising: Ameri- elementi chimici, uno è dedicato al Giappo- ca’s Next Great Generation” di Neil ne, in www.corriere.it, 9 giugno 2016: Per Howe e William Strauss, è, prima di quanto riguarda i nomi, il più «inte- tutto, educata, ammodo e all’antica ressante» è quello assegnato all’e- 2005 Marco Lombardi, Il dolce tuono. Mar- lemento 113. Nihonio, infatti deriva ca e pubblicità nel terzo millennio, Milano, da Nihon che in giapponese significa Franco Angeli, 2005, p. 340 (GRL): dei loro «terra del sole nascente» 2016b “fratelli maggiori” sembrano avere Z–2018. una opinione piuttosto negativa e pre- = Da Nihon, nome locale del Giappone, feriscono farsi chiamare Millennial, dove è stato ottenuto. inizio di qualcosa di nuovo 2009 Z–2018. (S) nudge sost. m. o (raro: Z–2018) 2. Anche in funzione di agg. inv. f. inv. Strategia comunicativa che in- (S) 2009 Z–2018 2014 Sara Sa- dirizza i comportamenti presentando lino, I giovani non vanno in banca con Fa- delle opzioni di scelta, senza alcuna cebook, in www.morningstar.it, 18 settembre sollecitazione apparente. 2014: su un campione internazionale 2008a Alessio Altichieri, “Nudge” – di 1178 giovani nati dopo il 1980 (la un’idea politica nuova (che piace a destra e cosiddetta generazione millennial). a sinistra), in www.chelseamia.corriere.it, 18 = Voce ingl. (1991: OED), propr. ‘di luglio 2018: Quella spinta gentile, che (fine) millennio’. in inglese si chiama “nudge”, è ora Osservazioni: a vari aspetti linguistici una teoria economica che sta spari- relativi alla parola ha dedicato un accurato gliando il tradizionale gioco tra destra studio Maria Cristina Torchia, Millennial, nel sito http://www.accademiadellacrusca.it/ e sinistra 2008b Z–2018 2019 La it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/do- motivazione delle leggi, a cura di Francesco mande-risposte/millennial (da cui sono stati Ferraro–Silvia Zorzetto, Torino, Giappichel- ricavati gli estremi per il reperimento della li, p. 164: Le premesse teoriche del nu- prima attestazione della parola). dge si legano alla psicologia cogniti- va e all’economia comportamentale. (R) (S) moscovio sost. m. Elemen- = Voce ingl., propr. ‘spinta gentile’. to chimico transuranico (simb.: Mc; n. at. 115). (S) oganessio sost. m. Elemento 2011 Tiziana Moriconi, 2 nuovi elementi chimico transuranico (simb.: Og; n. per la tavola periodica, in www.galileonet.it, at.: 118). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 195

2016a Paolo Virtuani, Nominati 4 nuovi da risaltare rispetto al resto del cam- elementi chimici, uno è dedicato al Giappone, po, nella quale un giocatore in attacco in www.corriere.it, 9 giugno 2016: Si ritor- non può rimanere più di tre secondi. na in Russia con l’elemento Og–118. 2006 Z–2018 2008 ACRM POLARIS L’Oganessio è dedicato al professor – EXCELSIOR 84 – 67, www.spazioinwind. Yuri Oganessian, 83 anni, studioso di libero.it, 6 ottobre 2008: Febbi e Cicchit- elementi transuranici 2016b Z–2018. ti sono efficaci nel pitturato, aprendo = Dal nome di J. Oganessian (1933–), così gli spazi per gli esterni. scienziato russo a capo del gruppo di ricerca- = Deriv. da pitturare. tori che l’ha scoperto. (S) plantoide sost. m. Robot che (R) (S) ping sost. m. inv. Internet. imita le capacità sensoriali e di pene- Software che consente di valutare se trazione delle radici delle piante nel un sistema è al momento raggiungi- terreno, al fine di esplorarlo. bile e a quale velocità di connessio- 2006a Gaia Giuliani, Un piccolo robot ne; operazione eseguita tramite tale vegetale che metterà radici su Marte, in www. software. repubblica.it, 9 aprile 2006: Studiando i 1996 In «La Repubblica», sez. affari & suoi mezzi di sopravvivenza, e ripro- finanza, 19 febbraio 1996, p. 15 (cfr. archi- ponendoli in un plantoide, realizziamo vio storico online http://ricerca.repubblica. una macchina che ha molte più possi- it/): Si chiamano “ping” e “traceroute” bilità di attecchire e resistere in am- [...], sono dei programmi che servono bienti apparentemente ostili 2006b proprio a conoscere i tempi ed i per- Z–2018. = Comp. del lat. planta ‘pianta’ e –oide. corsi tra i vari collegamenti 2000 Z–2018. = Voce ingl., propr. ‘impulso’, con (S) posidoniacee sost. f. pl. (sing. riferimento alla modalità di funzionamento –a), spec. con l’iniziale maiuscola. del sonar; poi interpretato come sigla di Bot. Famiglia di piante acquatiche Packet InterNet Groper ‘ricerca con (invio di delle Monocotiledoni cui appartiene un) pacchetto (attraverso) Internet’. la posidonia (Posidoniaceae). (R) (S) pingare v. tr. Internet, 2011 Z–2018 2013 Carlo Gatti, Quel- le palle marrone che arrivano sulla spiaggia gerg. Verificare mediante l’invio di con le mareggiate, www.marenostrumrapal- un ping. lo.it, 17 luglio 2013: endemica del Mar 2002 A. Tiziano Demaria, Uso del TPC/ Mediterraneo appartenente alla fami- IP attraverso la rete FlexNet, in www.iw2ohx. glia delle Posidoniacee. net, 24 marzo 2002: continua a ‘pingare’ = Comp. di posidoni(a) e –acee. finché non bloccato con CTRL+C 2003 Z–2018. (S) posturologo sost. m. (f. –a; pl. = Deriv. imp. dall’ingl. ping ‘Packet In- m. –gi) Specialista in posturologia. ternet Grouper’. 2000 Z–2018 2001 In «La Repub- blica», sez. Roma, 14 marzo 2001, p. 11 (cfr. (S) pitturato sost. m. Sport. Nella archivio storico online http://ricerca.repub- pallacanestro, area di forma rettango- blica.it/): Il posturologo studia l’atteg- lare sotto il canestro, colorata in modo giamento del corpo nello spazio. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 196

= Deriv. di posturologia. gioielli restano sempre una certezza (34%), ma anche telefoni, custodie (r) (s) post–verità sost. f. inv. per smartphone, power bank (23%) e Fenomeno per cui nella discussione accessori pregiati come borse e scar- pubblica si affermano e si diffondo- pe griffate (23%) 2014b Z–2018. no false verità, amplificate dalla rete, = Loc. ingl., propr. ‘riserva (bank) di nelle quali la ricerca dell’effetto me- energia (power)’. diatico, l’emotività e le opinioni sog- gettive, prive di rigorose verifiche, (S) quantitative easing loc. sost. prevalgono sui dati obiettivi. m. inv. Econ. Immissione da parte di 2009 Carmine Castoro, Crash TV: filo- una banca centrale di notevoli quan- sofia dell’odio televisivo, Roma, Coniglio, tità di denaro nel sistema economico 2009, p. 193 (GRL): bensì quella imma- al fine di favorire i prestiti a famiglie gazzinata dall’apparecchiatura pre– e imprese e far aumentare i consumi. selettiva che ha inchiodato lo stesso 2006a In «La Repubblica», sez. affari concorrente a una “post–verità” ela- finanza, 27 febbraio 2006, p. 33 (cfr. archivio storico online http://ricerca.repubblica.it/): borata a metà 2011(?) Z–2018 (che non specifica se l’accezione vada riferita al l’impatto principale è rappresentato sost. o all’agg.: cfr. appena sotto). dalla possibilità sempre più concreta (s) 2. In funzione di agg. inv. (raro) che la banca centrale giapponese pon- post–fattuale. ga fine alla fase c.d. di quantitative 2011(?) Z–2018 (che non specifica se easing 2006b Z–2018. l’accezione vada riferita all’agg. o al sost.: = Loc. ingl. (1966: OED), propr. cfr. appena sopra) 2016 Enrico France- ‘facilitazione (easing) quantitativa schini, Elezioni USA, le analogie fra Trump (quantitative)’. e Berlusconi: “In Italia trattato come un clown, poi non ha riso più nessuno”, in www. (S) rent to buy loc. sost. m. inv., repubblica.it, 21 ottobre 2016: Il fenome- anche con l’iniziale maiuscola. Con- no Berlusconi, conclude l’articolo del tratto di affitto di un bene in cui l’af- Guardian, dimostra che un politico fittuario ha l’opzione di acquistarlo in post–verità fattuale può conquistare il un tempo successivo defalcando dal potere in una delle più grandi potenze prezzo parte degli affitti versati. industriali democratiche. 2012a In «La Repubblica», sez. Milano, = Comp. di post, nel sign. di ‘oltre, al di là 21 settembre 2012, p. 7 (cfr. archivio storico di’, e verità; calco sulla loc. agg. ingl. post– online http://ricerca.repubblica.it/): Oggi truth ‘post–fattuale’. si chiama Rent to buy, ma dietro alla formula in inglese rispunta una prassi (S) power bank loc. sost. f. o m. antica: l’affitto con opzione di riscatto (cfr. Z–2018) inv. (pl. ingl. power 2012b Z–2018. banks: ibid.) Tecnol. Batteria portati- = Loc. ingl., propr. ‘prendere in affitto le per ricaricare dispositivi elettronici (rent) per acquistare (buy)’. (smartphone, tablet, fotocamere, ecc.). 2014a In «La Repubblica», sez. R2 (S) roll–up (roll up) agg. inv.; an- mondo, 24 dicembre 2014, p. 39 (cfr. archivio che sost. m. inv. Detto di telo avvolgi- storico online http://ricerca.repubblica.it/): I bile su un supporto spec. di alluminio, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 197

usato a scopo informativo, didattico, (S) servicer sost. m. e f. inv., anche pubblicitario, ecc. con iniziale maiuscola. Econ. Sogget- 2011 Z–2018 s.v. roll–up 2013 In «La to titolare di un contratto di servicing. Repubblica», sez. Milano, 12 febbraio 2013, 2000a «Tidona», Impatto delle modifi- p. 33 (cfr. archivio storico online http://ricer- che introdotte dal d.lgs. 141/2010 sui sogget- ti operanti nel settore finanziario. I contratti ca.repubblica.it/): giovedì si presenterà di credito ai consumatori e le modifiche del davanti a palazzo Lombardia con una titolo V del T.U.B. in merito alla disciplina ghigliottina in roll up, una rappresen- dei soggetti operanti nel settore finanzia- tazione avvolgibile alta due metri, rio, in www.tidona.com, 5 novembre 2000: con la scritta “ghigliottiniamo i privi- I soggetti incaricati della riscossione legi in Regione”. dei crediti ceduti e dei servizi di cassa = Voce ingl. (1739: OED), comp. dal v. to e pagamento (“Servicer”) sono tenuti roll ‘rotolare’ e up ‘su’. all’iscrizione nel nuovo Albo unico ex art. 106 TUB 2000b Z–2018 s.v. (R) (S) scialla inter. Si usa nel lin- servicer. = Dall’ingl. service ‘dare assistenza’. guaggio giovanile con il sign. di ‘stai tranquillo, sereno!’. (S) sferificazionesost. f. Nella cu- 2007 «Redazione Bruttastoria», Scial- cina molecolare, tecnica che trasfor- la!, in www.bruttastoria.it, 25 maggio 2007: ma un succo, una bevanda o un’altra Scialla significa 1) Saluto gergale. sostanza liquida in piccole sfere simi- Uno entra nel gruppo e alzando la li a caviale. mano dice, scialla 2) risposta affer- 2006 Z–2018 2007 In «La Repubbli- ca», sez. domenicale, 18 novembre 2007, p. mativa X: –Andiamo a berci una bir- 38 (cfr. archivio storico online http://ricerca. ra? Y: – Scialla 3) aggettivo con si- repubblica.it/): una macchina capace di gnificato di tranquillo, positivo, buo- modificare le molecole, incapsulando no, simpatico. 2008 Z–2018. l’olio con un complicato procedimen- = Etim. incerta. to inverso alla sferificazione. = Dallo sp. esferificación ‘dare la forma (S) secondary ticketing loc. sost. di una sfera’. m. inv. Bagarinaggio, spec. effettuato sindrome da iperconnessione → attraverso siti Internet. iperconnessione 2009 Z–2018 2011 «Redazione TuttoJuve», Lazio – Juve: biglietti a ruba, (S) sintepalo agg. Bot. Gamotepa- in www.tuttojuve.com, 21 novembre 2011: lo. Viagogo è il più importante sito eu- 2006 Z–2018 2009 Utente «Giulia- ropeo di secondary ticketing e vanta no», Muscari Comosum, in www.floraitaliae. collaborazioni e partnership con im- actaplantarum.org, 30 maggio 2009: I fio- portanti società sportive, artisti e or- ri fertili iniziano a metà altezza dello ganizzatori di grandi eventi. scapo e sono inseriti all’ascella di pic- = Loc. ingl., propr. ‘bigliettazione cole brattee, con peduncoli dapprima (ticketing) secondaria (secondary)’. eretti, poi orizzontali e rivolti verso il www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 198

basso alla fruttificazione, hanno il pe- (S) tecnofinanza sost. f. Econ. At- rigonio sintepalo. tività finanziaria esercitata attraverso = Comp. di sin– e tepalo. avanzati sistemi di comunicazione te- lematica. (R) (S) spammare v. tr. Internet, 2002a Giuseppe Genna, Igino Domanin, gerg. Detto di messaggi indesiderati o Forget domani: racconti dell’Italian Lounge, inutili, diffondere in grande quantità Ancona, Pequod, 2002, p. 102 (GRL): Al- tramite la posta elettronica o sui so- cuni schermi sono collegati con degli cial network (anche con uso assol.). ospiti: un guru della tecnofinanza, un 2000 Leonardo Collinelli, Devo farmi editore intelligentissimo del trash me- pubblicità i rete: come faccio senza spam- diatico 2002b Z–2018. mare?, in www.collinelli.net, 23 aprile 2000: = Comp. di tecno– e finanza. Se non si può spammare, com’è pos- sibile allora farsi pubblicità? 2002 (S) tennessinio sost. m. Elemento Z–2018 2018 Z–2018 s.v.: spammare chimico transuranico (simb.: Ts; n. link commerciali; spammare su Face- at.: 117). book. 2016a Filomena Fotia, Dal Moscovio = Dall’ingl. spam ‘messaggio indesidera- al Tennessinio, ecco i 4 nuovi elementi del- to di posta elettronica’. la tavola periodica, in www.meteoweb.eu, 6 dicembre 2016: poi il 117, Tennessinio (R) (S) stalkerare verbo tr. (io (Ts, similmente battezzato in ono- stàlkero) Molestare insistentemente re dello stato USA del Tennessee) qualcuno sottoponendolo a stalking. 2016b Z–2018. = Da Tennessee, Stato degli USA dove ha 2012 Utente «Mary Secret Mysterypan- sede il laboratorio in cui è stato ottenuto. ts», Stalking per principianti, in www.vice. com, 18 aprile 2012: Non volevo stalke- (S) triplete sost. m. inv. (pl. sp. rare l’amico di un mio amico. Dove- tripletes) Sport. Nel calcio, vittoria vo trovare un palestrato qualsiasi in ottenuta da una squadra, nel corso un bar a caso 2014 Z–2018. dello stesso anno sportivo, nelle tre = Dall’ingl. stalker ‘chi molesta qualcuno con accanimento, in modo ossessivo o per- competizioni principali, cioè nel cam- secutorio’. pionato, nella coppa nazionale e nella Champions League; generico nel si- (R) (S) taggatura sost. f. Inform., gnificato di tripletta. gerg. Operazione del taggare. 2009a “Barça, il trionfo del bel calcio”, 2007 Boh, che sarà questa moda della in www.repubblica.it, 28 maggio 2009: per “taggatura”? La maledizione di Taggankamen, lo storico triplete, come è chiamato in in http://blogs.dotnethell.it, 10 gennaio 2007: Spagna il tris di titoli, giunto a solo un Continuare questo girone della tagga- anno dalla passata stagione 2009b tura taggando a mia volta altri cinque Z–2018. sfortunati e nel contempo svelare cin- = Voce sp., propr. ‘tripletta’. que cose della mia vita 2009 Z–2018. = Deriv. imp. dall’ingl. tag ‘contrasse- (S) tritovagliatore sost. m. Nello gno’. smaltimento dei rifiuti, apparecchia- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 199

tura fissa o mobile per triturare e se- evento, ho prenotato un Uber, tanto parare in flussi distinti materiali indif- me lo pagano”. ferenziati o residuali. = Uso traslato del nome dell’azienda (sta- tunitense) Uber, voce ingl., dal ted. über ‘ol- 2001a In «La Stampa», 4 maggio 2001, tre, di più’, attrav. l’ingl. d’America. p. 49 (cfr. archivio storico online www.la- stampa.it/archivio–storico): i rifiuti urbani (s) VAR (Var) sost. m. o f. inv. dovrebbero essere dirottai al «tritova- Nel calcio, tecnologia televisiva che gliatore» del Consorzio Alessandrino consente a due arbitri fuori campo di 2001b Z–2018. assistere in video replay quello prin- = Comp. di trito–, da tritare, e vagliatore. cipale in campo nel valutare azioni di (S) twerking sost. m. inv. Ballo gioco dubbie, suggerendogli via radio provocante in cui, in posizione acco- la decisione da prendere. sciata, si dimenano le natiche. 2016a Fulvio Bianchi, La svolta: la VAR in serie A già dal prossimo campionato, in 2013a Così si balla il “twerking”, la danza più sensuale del momento, in www.to- www.repubblica.it, 14 novembre 2016: La day.it, 24 giugno 2013: Sta conquistando video assistenza (Var), o se preferia- gli Stati Uniti ed è già un fenomeno mo la moviola, sta facendo passo da sul web: il twerking scuote vorticosa- gigante 2016b Z–2018 s.v. VAR2. mente il bacino e i fianchi e sprigio- (s) 2. In funzione di sost. m. e f. na una forte carica erotica 2013b inv. L’arbitro o gli arbitri che utilizza- Z–2018. no tale tecnologia. = Voce ingl. (2001: OED), dal v. to twerk, 2016a Z–2018 s.v. VAR2 2016b(?) di etim. incerta. Peppe Caridi, Tecnologia e Sport: arrivano l’occhio di falco e altre novità hi tech, in (e) (S) Uber sost. m. inv. Vettura www.meteoweb.eu, 16 maggio 2016: L’ar- o conducente del servizio di trasporto bitro potrà chiedere l’aiuto della Var Uber (offerto da privati che vengono oppure potrebbe ricevere delle segna- messi in contatto con gli utenti attra- lazioni dal personale assegnato per verso un’applicazione software gesti- modificare una decisione già presa ta da una società statunitense). 2018 Z–2018 s.v. VAR2: chiedere l’opi- 2013(?) Z–2018 (che registra il sost., nione del VAR. ma nell’accezione di ‘servizio di tra- = Dalla sigla V(ideo) A(ssistant) R(eferee) sporto automobilistico ecc.’, dunque ap- ‘arbitro assistente a video’. parentemente in relazione a Uber come nome proprio dell’azienda) 2016 In (S) velostazione sost. f. Ciclosta- «La Repubblica», sez. cronaca, 24 giugno zione. 2016, p. 7 (cfr. archivio storico online http:// 2003 Z–2018 2004 In «La Repub- ricerca.repubblica.it/): c’è stato anche un blica», sez. Milano, 21 marzo 2004, p. 4 parapiglia quando un Uber ha mostra- (cfr. archivio storico online http://ricerca. to loro il dito medio 2017 In «La repubblica.it/): Alle 10 alla velostazio- Repubblica», sez. cronaca, 18 febbraio 2017, ne di San Donato l’associazione +bici p. 2 (cfr. archivio storico online http://ricer- raccoglie rottami di bici per costruire ca.repubblica.it/), titolo: “Stasera ho un nuove due ruote. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 200

= Comp. di velo(cipede) e stazione. e sonori, foto o video, oltre che di tele- fonare utilizzando la rete’, dunque ap- (S) videomapping (video map- parentemente in relazione a WhatsApp ping) sost. m. inv. Tecnologia che come nome proprio dell’azienda) 2014 consente di proiettare immagini su Fabrizio Ferri–Benedetti, Come inviare un una superficie non uniforme, come messaggio a qualcuno che non hai su Wha- un palazzo, un monumento, un corpo tsapp, in www.softonic.com, 26 novembre umano ecc., ottenendo effetti di realtà 2014: “Mandami un WhatsApp”, ti aumentata. dice qualcuno che hai appena cono- 2010a Al via il Ford KineticRadio Raid. sciuto, e ti dà il suo numero 2019 In auto lungo le rive del Tevere, in www.re- Giulio Galli, La casa dei sospetti, Milano, Li- pubblica.it, 10 novembre 2010: Traguardo bromania, ed. digitale (GRL): Nel suo traf- finale sarà il Mitreo di Corviale dove fico smartphone risultano pochissime è in programma un happy hour con chiamate, pochi whatsapp e nessun videomapping 2010b Z–2018. contatto social. = Loc. ingl., comp. di video– ‘video–’ e = Dal nome commerciale WhatsApp, la mapping, dal v. to map ‘mappare’. cui pronuncia è simile all’ingl. what’s up? ‘che succede?’, ‘come va?’, ma che conserva (R) (S) voluntary disclosure (vol- nella grafia App, accorc. di application ‘ap- untary) loc. sost. f. inv. Dir. Norma plicazione’. giuridica che consente al contribuen- te, che detiene illegalmente capitali (r) (s) wingsuit sost. f. (Z–2018) o all’estero, di regolarizzare la sua po- m. inv. Tuta alare. sizione col fisco pagando con sanzio- 1998 Paolo Barlettani, Patrick De Gayar- ni ridotte le imposte evase. don, il paracadutista morto alle Hawaii, fino 2006 Cristiana Cattaneo–Michele Modi- al ’96 ogni estate veniva ad allenarsi in Val na, Basilea 2 e PMI. Impatti sulla gestione di Cornia. L’uomo voltante era di casa a S. e sulla relazione banca–impresa, Milano, Vincenzo. Nei cieli sopra la spiaggia preparò Franco Angeli, 2006, p. 194 (GRL): In par- i Mondiali. Gli appassionati lo ricordano «ti- ticolare è possibile distinguere, come mido e gentile», in http://ricerca.gelocal.it, già accennato altrove, alla distinzio- 16 aprile 1998: con la tuta «alare» – il ne tra mandatory disclosure e volun- «Wing Suit» – di sua invenzione era tary disclosure 2009 Z–2018 2018 riuscito a volare in orizzontale per sei Z–2018 s.v. voluntary disclosure: volun- chilometri 2001 Z–2018. tary, accorc. (s) 2. In funzione di sost. m. inv. = Loc. ingl., propr. ‘rivelazione (disclosure) spontanea (voluntary)’. Sport praticato con tale tuta. 2001 Z–2018 2008 Francesco Tor- (S) whatsapp (WhatsApp) sost. m. tora, Battuto il record di volo in tuta alare, inv. Internet. Messaggio di testo o so- in www.corriere.it, 6 giugno 2008: «Sput- noro, foto o video scambiati tramite nik» per gli appassionati di wingsuit, l’applicazione WhatsApp. la tecnica di volo con tuta alare ideata 2011(?) Z–2018 (che registra il sost., da uno dei miti del paracadutismo. ma nell’accezione di ‘applicazione che = Voce ingl., propr. ‘vestito (suit) alare consente di scambiare messaggi di testo (wing)’. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 201

(S) wikipedia sost. f. inv. Enciclo- = Da YouTube® (2006: OED). pedia di vasta mole. 2001 Z–2018 2008 In «L’Espresso», (R) (S) zika sost. m. o f. (cfr. 26 maggio 2008 (cfr. archivio storico online Z–2018) inv., spec. con l’iniziale ma- www.espresso.repubblica.it): ne saranno iuscola. Virus, trasmesso prevalente- forniti in quantità tale da riempire una mente da punture di zanzare del gene- wikipedia. re Aedes o per via sessuale, che causa = Per antonomasia, da Wikipedia (enciclo- febbre, eruzioni cutanee ecc. e, nelle pedia monumentale online fondata nel 2001, le cui voci sono compilate anche con la col- gestanti, danni al feto e anomalie neu- laborazione degli utenti), voce ingl., comp. di rologiche come la microcefalia. wiki e (encyclo)pedia ‘enciclopedia’. 2013 Allerta viaggiatori. Focolaio del virus di Zika in Polinesia francese, in www. (R) (S) youtuber (YouTuber) sost. sportellodeidiritti.org, 12 novembre 2013: m. e f. inv. Internet. Chi pubblica sul Oltre 400 casi clinici dell’infezione sito web YouTube contenuti video in del virus di Zika sono stati segnalati cui spesso compare personalmente. fino al 30 ottobre 2013 in tre arcipe- 2006 Utente «jennypiccalo», Ok Go – laghi della Polinesia francese 2015 Here It Goes Again, in www.soundsblog.it, Z–2018 s.v. Zika. 28 agosto 2006: Prevedo un’invasione = Dal nome della foresta in Uganda dove di ospedali da parte dei YouTuber più il virus fu isolato per la prima volta nel 1947 estremi 2011 Z–2018 s.v. youtuber. (1953: OED). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 202

4. Contributi raccolti tramite 1965 Iolena Baldini, L’innamorata, Mi- il riscontro di neologismari lano, Mursia, 1965, p. 33: Anche per la grazia che sua madre donava alla sua 4.1. Gennaro Vaccaro, Dizio- persona vestendola, ornandola, ab- nario delle parole nuovissime boccolandole i capelli 2006 Salvato- e difficili, 1966, di Maria Gior- re Niffoi, La vedova scalza, Milano, Adelphi, gia Basoli (B, N) – Arianna 2006, p. 75: me li abboccolò con un fer- Casu (A, M) – Stefania Cor- ro arroventato nonna Gantina. giolu (U, V) – Raimondo De- 2. Acconciare con boccoli. rudas (C, J, K, L) – Eugenio 1960 Laudomia Bonanni, L’imputata, Garbini (D, O) – Sara Medde Milano, Bompiani, 1960, p. 209: Per esem- (F, G, I, S) – Francesca Pazzo- pio, quella sarta: abboccola la bimba la (Q, R, W, Z) – Matteo Spanu coi cartocci, l’infronzola, la porta in (P) – Vincenza Sulas (E, H, T)1 chiesa vestita da ballerina. 3. v. intr. pron. Di capelli, arric- ciarsi. Abstract: This miscellaneous article 1966 Carla Vasio, L’orizzonte, Milano, presents, in alphabetical order and on his- Feltrinelli, 1966, p. 75: I capelli pettinati torical principles, a list of words found in Gennaro Vaccaro’s 1966 collection of neol- con la riga a sinistra gli si abboccola- ogisms Dizionario delle parole nuovissime, no sulla fronte. the chronological background of which is = Deriv. di boccolo con a– e –are. always widened (from backdatings to recent usage), also highlighting new meanings and (N) acciugato agg. Farcito o con- other linguistic data not yet included in Ital- dito con acciughe. ian dictionaries. 1945 Attilio Crèpas, Manuale dei fidan- zati, Napoli, Rispoli, 1942, p. 238: I panini (N) abboccolare v. tr. Arricciare i acciugati, le pizzette e poi il dolce e capelli. poi la frutta. I bambini vogliono tutto 1965 Felice Chilanti, Ponte Zarathustra, 1 Il testo (per esteso Gennaro Vaccaro, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1965, Dizionario delle parole nuovissime e diffici- p. 29: Nell’oscurità mangiava macche- li. Neologismi, solecismi, esotismi, barbaris- roni acciugati, neri d’acciughe, den- mi, regionalismi, dialettalismi, locuzioni con tro la pignatta di coccio 2010 Fabio 10.000 esempi tratti dei romanzi di autori ital- Picchi, Senza vizi e senza sprechi. La virtù iani editi per la prima volta nell’anno 1966. in cucina e la passione degli avanzi, Milano, Supplemento annuale a tutti i Vocabolari della lingua italiana: 1967, Roma, Romana Libri Al- Mondadori, 2010, ed. digitale: spaccai in fabeto, 1966) è di seguito cit. come «Vaccaro due il vaporoso tocco di pane resusci- 1966». In questa sede alcuni lemmi (ad es. bar- tato e versai all’interno dei due pezzi bisino o colonnista) raggruppano accezioni che il burro fuso e acciugato 2017 Giu- potrebbero, alla luce di eventuali nuovi studi seppe Capano, 100 cibi in conserva, Milano, etimologici, rivelarsi non accezioni di uno stes- so lemma ma lemmi omonimici. In assenza di Tecniche Nuove, 2017, p. 83: Conserva di certezze etimologiche, tuttavia, è parso ragion- peperoni sottolio acciugati. evole evitare una diversa lemmatizzazione. = Deriv. di acciuga con –ato. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 203

(N) accounter sost. m. Ammini- Riccardi, Tacchi a squillo, Milano, Baldini e stratore. Castoldi, 1966, p. 169: Rosinella si acco- 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lu- volava nel giaciglio pregando 1978 cro, Milano, A. Mondadori, 1965, p. 188: In «Filologia moderna», III (1978), p. 149: Ma uno studente laureato in canzoni Accovolarsi, voce senese, per Accoc- e fotoromanzi certamente non aveva colarsi. la taglia dell’uomo moderno, del tec- = Deriv. di accovarsi ‘id.’ con –ol–; l’in- nico, del manager, dell’accounter, del terpretazione proposta da Coronelli (cfr. l’attestazione del 1701) va scartata, poiché dirigente dell’industria 1994 Mario la forma attesa come parasintetico di covile Baudino, In volo per affari, Milano, Rizzo- sarebbe accovilarsi. li, 1994, p. 21: È vero che il suo lavoro era un altro, che faceva il copy e non (E) (R) acosmistico agg. Nella l’accounter 2018 Achille Maccapani, Il visione hegeliana della filosofia di venditore di bibite, Genova, Frilli, 2018, ed. Spinoza, relativo alle dottrine che digitale: La nostra accounter verifica gli stati di insolvenza, e poi procede automaticamen- privano di realtà oggettiva il mondo, te. identificandola con Dio. = Voce ingl., affine per significato al più 1846 Johann Lichtenfels, Compendio del- frequente accountant ‘contabile, ragioniere’: le cose più degne a sapersi nella storia della OED s.v. accounter. filosofia, trad. it. di Domenico Meschinelli, Vi- cenza, Tramontini, 1846, p. 48: totale anni- (N) accovolarsi v. intr. pron. Ri- chilamento del sensibile come molte- piegarsi su sé stessi, accovacciarsi. plice ed esclusivo riconoscimento del 1701 Vincenzo Maria Coronelli, Biblio- non–sensibile, cioè dell’uno: insomma teca universale sacro–profana, antico–mo- l’Eleatismo è acosmismo spiritualisti- derna, in cui si spiega con ordine alfabetico co o spiritualismo acosmistico 1865 ogni voce, anco straniera, che può avere si- Gerolamo Boccardo, Nuova enciclopedia gnificato nel nostro idioma italiano, - appar italiana. Prefazione, Torino, Unione tip. ed. tenente a’ qualunque materia, tomo I, Ve- torinese, 1865, p. 82: lo spinosismo in tal nezia, Tivani, 1701, p. 891: Accovolarsi, caso non è che l’affermazione di Dio [...] annidarsi, cioè ritirarsi, o giace- e la negazione del mondo, ovvero un re nel Covile, proprio degli Animali; teismo acosmistico, secondo la deno- e dicesi anche degli Uomini, che si minazione di Hegel 1933 Pasquale pongono nel Letto, che però Cubile Spicacci, Ritmi ed armonie del pensiero. Lo- si dice. E dicesi ancora accovolarsi in gica fantastico–sentimentale (mondo greco), signif. di nascondersi, rannicchiarsi, Napoli, Guida, 1933, p. 106: Certa cosa star ritirato in qualsivoglia altro luogo è però, che, con una tale intuizione 1823 Opuscoli di Senofonte. Trasportati dal evidentemente acosmistica, [...] spa- greco in italiano da varj, tomo I, Milano, Tip. riva insieme la sonante molteplicità Sonzogno, 1823, p. 275 nota: Io ho credu- dei fenomeni, epperò ogni intuizione to bene di far sentire la lettera dell’e- di rapporti tra le cose stesse 1965 spressione greca traducendo “di far Nino Fandaglia, La via lunga, Roma, Edd. di star giù a piangere” [...] per esprime- Novissima, 1965, p. 174: Quello profonda- re il costume antico d’accovolarsi a mente religioso che, pur avvicinando- piangere sul pavimento 1966 Duilio si alle correnti acosmistiche, proprie www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 204

del neoplatonismo e dell’idealismo, si (E) (R) aggattonato agg. Acquat- protendeva in una meravigliosa strada tato in una posizione simile a quella d’ascesa palpitante d’amore verso Dio tipica del gatto. 1992 GRADIT (senza fonte) 2015 Ro- 1920 Federico De Roberto, La “Co- berto Giovanni Timossi, Nel segno del nulla. cotte”. E altre novelle, Milano, Vitagliano, Critica dell’ateismo moderno, Torino, Lindau, 1920, p. 287: Aggattonato come quan- 2015, p. 12: Per il panteismo spirituali- do seguiva la preda, nelle sue cacce, e stico o emanazionistico (detto talvol- fuori dalla grazia di Dio, Ciccarino la ta «acosmistico» o «anicosmico») il seguì 1966 Carlo Alianello, La nascita mondo è una pura manifestazione del di Eva, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 11: La divino [...] oppure è una sua emana- massa di quel verde gli apparve come zione come nella filosofia neoplato- il dorso di una grande bestia, tutta ste- nica. [...] il cosmo e ogni altra entità sa, aggattonata in terra 1991 Ro- procedono spontaneamente dall’Uno sanna Bertacchi Monti, Il collare, Bergamo, (l’unità perfetta, semplice e infinita), Lubrina, 1991, p. 11: È tra questi ultimi, che si scalpellano nell’anima, il ricor- sono cioè una sua emanazione e quindi do di una cucina, alchemico anfratto una forma di panteismo acosmistico; della casa aggattonata dentro il prato infatti, «l’Uno è tutte le cose e non è 1999 GRADIT (senza data). nessuna di esse». = Part. pass. di aggattonare. = Deriv. di acosmismo (GRADIT: 1907; ma almeno dal 1846: cfr. la prima attestazio- ne della presente v.) con –ico. (N) aggrottatura sost. f. L’aggrot- tare le sopracciglia atteggiando il vol- (N) adagissimamente avv. In to ad un’espressione corrucciata. modo estremamente lento. 1814 Francesco Cherubini, Vocabolario milanese–italiano, tomo I, Milano, Stamp. 1936 In «Rassegna storica del Risorgi- reale, 1814, s.v. muson: Certa aggrottatu- mento», XIII (1936), p. 1715: E nel buio ra del viso con cui si mostra collera pesto e colla stessissima precauzione e dispetto 1832 Antonio Morrocche- il testo tornava al balcone chiuso ada- si, Lezioni di declamazione e d’arte teatrale, gissimamente 1966 Mario Apollonio, Firenze, Tip. all’insegna di Dante, 1832, p. I raggi–pane, Milano, Bietti, 1966, p. 138: 218: Talvolta un’increspatura di fronte Uno reclinò adagissimamente il capo a tempo, un aggrottatura [sic] di ci- sulla spalla destra. glio, un’analogo movimento d’occhi, = Deriv. di adagio con –issimo e –mente. esprime più di qualunque altro atteg- giamento 1930 In «Archivio storico di (N) adulterologo agg. Di psica- Corsica», VI (1930), p. 68: V’ha chi attri- nalista, specializzato nella cura degli buisce in parte quest’incavatura delle adulteri. tempie all’uso del berretto senza vi- 1966 Giovanni Dusi, La moglie, Mila- siera, e quindi all’aggrottatura delle no, Bompiani, 1966, p. 168: Prendono ap- ciglia nell’aria aperta ed assolata de’ puntamento con lo psicanalista adul- monti 1965 Gianna Manzini, Allegro teròlogo. con disperazione, Milano, Mondadori, 1965, = Comp. di adultero e –logo. p. 169: Quella fuggevole aggrottatura www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 205

della fronte, che lo avrebbe reso buf- = Deriv. di ala con –tura. fo. 2. Campo che presenta avvalla- (N) aldente agg. Audace, intra- menti. prendente. 1797 Giovanni Mariti, Odeporico o sia 1966 Nino Marino, La sostanza, Milano, Itinerario per le colline pisane, tomo I, Firen- Rizzoli, 1966, p. 111: Si accorse con fer- ze, Pagani, 1797, pp. 120: Le altre Vacche mezza, che né i baffetti della Silvia né [...] sono [...] condotte legate a pajo la moglie che faceva oroscopi al gior- da un piccolo garzone a pascolare sui nale col direttore aldente gli avevano cigli, nelle fosse, sulle strade, nei pic- mai dato questa lieve spinta verso su. coli appezzamenti di terra soda, nelle = Forse deriv. di ald(ace), var. ant. di au- aggrottature, nei campi ove non è se- dace, con –ente. mentato. = Deriv. di aggrottare con –tura. (N) allegriata sost. f. Festa di pa- ese. (N) alatura sost. f. Distanza tra la 1881 In «La nuova antologia», LX punta delle ali di un uccello o di un (1881), p. 79 (GRL, senza indicazione del velivolo, apertura alare. fasc.): mi disse per correttivo Domeni- 1932 In «L’Aerotecnica. Giornale ed atti co il cantiniere: si sta qui nello bagna- dell’Associazione italiana di aerotecnica», to, si fatica e un’allegriata non guasta XII (1932), p. 102 (GRL, senza indicazione 1959 Giovanni Ginobili, Bricciche de su- del fasc.): Costruita di blocco colla car- perstizioni e pregiudizi popolari marchigia- linga e facente di essa parte è la pin- ni, Macerata, Tip. S. Giuseppe, 1959, p. 10: na dorsale che serve [...] di sostegno Gli altri risposero che non se la senti- per l’alatura del velivolo 1966 Carlo vano di affrontare tanti giorni di viag- Alianello, Nascita di Eva, Firenze, Vallec- gio a piedi per un’allegriata 1965 chi, 1966, p. 124: Qualche uccellaccio Giovanni Orelli, L’anno della valanga, Mila- di grande alatura che piombava d’un no, Mondadori, 1965, p. 117: Ma è il bello, tratto sulle acque ferme e ne rimbal- venga, vedrà che allegriata. zava subito via. = Deriv. di allegria con –ata. 2. Motivo utilizzato nell’arte greca e asiatica che prevede l’inserimento (E) (R) allergicamente avv. Mani- di ali nelle figure mitiche e divine. festando una reazione allergica. 2009 Vincenzo Pinto, Apoteosi della ger- 1913 Atti del congresso internaziona- manicità. I sentieri di Julius Langbehn, critico le contro la tubercolosi, a cura di Vittorio della cultura tedesca di fine Ottocento, Lecce, Ascoli, Roma, Tip. Ed. Nazionale, 1913, vol. I libri di Icaro, 2009, p. 56: La modifica- III, p. 425: la cute per la formazione di zione concreta dell’alatura dimostra lo una tossina da parte di un focolaio sviluppo formale e stilistico dell’arte tubercolare, reagisce allergicamen- greca. Langbehn inserisce un excursus te 1966 Alberto Bevilacqua, Questa spe- letterario che dimostra lo stretto lega- cie d’amore, Milano, Rizzoli, 1966, p. 114: me tra lo sviluppo dell’arte greca e la proprio questo mi procurava piacere: comparsa dell’alatura, tra forma arti- che il suo gradevole vuoto riuscisse a stica e mito. diventare quasi allergicamente il mio www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 206

1976 GRADIT (senza fonte) 1998 Mar- il naso, & per la bocca, sana il mal kus Wiesenauer, L’omeopatia. Una terapia Franzese 1999 GRADIT (senza data). naturale. I principi e la pratica, trad. it. di (n) 3. sost. m. Persona che ha Caterina Salabè, Roma, Edd. Mediterranee, subìto un lutto. 1998, p. 20: Anche in questo caso si 1864 Georg Wilhelm Friedrich Hegel, controlla in primo luogo a quali so- Filosofia della storia, trad it. di Alessandro stanze (polline di fiori, determinate Novelli, Napoli, Rossi–Romano, 1864, p. graminacee, eccetera) il paziente re- 120: Solo il cinquantesimo anno di agisce allergicamente 2006 Alessan- vita libera dalla strettissima durezza dro Bellan, Trasformazioni della dialettica. del lutto; e ciò perché l’alluttato non Studi su Theodor W. Adorno e la teoria cri- dimagri 2002 Francesco Campione, tica, Padova, Il Poligrafo, 2006, p. 164: due Lutto e desiderio. Teoria e clinica del lutto, filosofie che, fisiologicamente e stori- Roma, Armando, 2012, p. 143: La propo- camente, sembrano reagire allergica- sta propria di questa modalità consi- mente l’una all’altra. ste nel tentare di ripristinare i rituali = Deriv. di allergico con –mente. collettivi del cordoglio per far sì che gli alluttati non superino la soglia ol- (E) (R) alluttato agg. Vestito o tre la quale il non senso e la ragione parato a lutto. non possono essere più recuperati. 1781 [Celestino Colunna], Alla chiara = Part. pass. di alluttare. memoria immortale di Maria Teresa d’Au- stria Aug. imperadrice gloriosa grande forte (N) amaleciti sost. m. pl., spec. per la virtù, s.l., s.e., 1781, p. 8: Si allude con l’iniziale maiuscola. Tribù no- alla funerea edificantissima pompa made probabilmente di origine araba, […] alla quale la nostra Sovrana […] stanziata nel deserto della Palestina assisteva a piè di un Trono alluttato meridionale, a sud del Negeb e del- genuflessa, e desolata 1966 Leonardo la penisola sinaitica centrale (odierno Sciascia, A ciascuno il suo, Torino, Einaudi, et–Tih). 1966, p. 50: Così lugubremente ritocca- 1584 Jeronimo Sanpedro, Militia ce- to e alluttato nel vestito e nella cravat- leste del piè della rosa fragante, trad. it. di Alfonso de Ulloa, Venezia, Sessa, 1584, p. ta 1999 GRADIT (senza data). 72: Allhora discesero gli Amaleciti, 2. Oscurato, annerito. & i Chananei, che le montagne habi- 1550 Giorgio Agricola, De la generatio- tavano 1725 Pantaleone Dolera, Pa- ne de le cose, che sotto la terra sono, e de negirici ed orazioni sacre, Milano, Vigone e le cause de’ loro effetti e nature, Venezia, f.lli, 1725, p. 71: sconfiggere immense Tramezzino, 1550, p. 336: Raffreddato squadre di Madianiti, e di Amaleciti poi se ne fa polve, e si pone dentro 1966 Riccardo Bacchelli, Il coccio di terra- un vaso col collo lungo, che sia ò di cotta, Milano, Mondadori, 1966, p. 307: Si vetro alluttato tuto [sic] di fuori, […], ricordò delle preghiere di Mosè pro- ò di creta 1636 Castore Durante, Her- feta in Refdim sul colle in vista della bario nuovo, Venezia, Giunti, 1636, p. 19: Il battaglia di Giosuè contro Amalec e fumo delle foglie bollite con acqua gli amaleciti 2013 Giancarlo Infan- in pignatta alluttata, pigliato poi per te, L’altra faccia del sole, Roma, Armando, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 207

2013, p. 97: Grazie all’aiuto divino, gli = Dall’«ebraico ‛Ămālēq[ī]; la Vulgata Israeliti riuscirono a sconfiggere gli come nome di popolo Amalec, come nome di Amaleciti e ad entrare nella terra pro- persona Amalech» (EncIt, s.v. amaleciti). messa. (N) ammarronato agg. Divenuto 2. sost. m. e f. (amalecita). Mem- di colore marrone. bro di tale tribù. 1924–1926 In «Bollettino tecnico del- 1645 Luigi Albrizio, Prediche, Roma, la coltivazione dei tabacchi», XXI, XXII o Manelfi, 1645, p. 92: Di ciò sdegnato XXIII (1924, 1925 o 1926), p. 40 (GRL, da Iddio permise, che il disubbidiente cui non si ricava l’annata precisa): si usa in un’altra fattione contro li Filistei tenere appese le foglie ammarrona- ne havesse il piggiore, e da un solda- te, che hanno cioè assunto il colore to Amalecita, anzi dal figliuolo dello marrone, per l’ulteriore disseccamen- stesso Agag (se dice il vero Filone) to dei lembi e delle costole 1965 ucciso, e spogliato, restasse 1732 Franco Simongini, Il cialtrone, Torino, Edd. Pao­lo Medici, Dialogo sacro sopra il secon- dell’albero, 1965, p. 39: Due mustacchi do libro de’ regi, Venezia, Geremia, 1732, p. folti e lunghi, ammaronati sotto il 3: D. Che disse David a questo Ama- naso per il continuo suo fumare sigari lecita? / M. Gli dimandò d’onde con di scadente qualità. tali segni di afflizione allora egli ve- = Deriv. di marrone con ad– e –ato. nisse; cui rispose l’Amalecita: io sono fuggito dall’esercito degli Israeliti (N) ammazzino sost. m. Chi ma- 1829 Angelo Cagnola, Esposizione topo- cella bestiame. grafica del viaggio israelitico nel Deserto, 1965 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, Lodi, Tip. Orcesi, 1829, p. 127: all’epoca Milano, Longanesi, 1965, p. 87: Nella sta- della prima battaglia coll’Amalecita e gione giusta faceva anche l’ammazzi- col Cananeo l’arca del testamento po- no, scannava i maiali e preparava le sava sotto i padiglioni di Cades Barne carni e gli insaccati. av. 1874 Niccolò Tommaseo, Prose narra- = Deriv. di ammazzare con –ino. tive, Milano, Longanesi, 1975, p. 710: Sono figliuolo d’un amalecita, di lontano (N) antiarmonioso (anti–armo- di qui 2015 Jax Miller, Il segreto del nioso) agg. Privo di armonia, antiar- mio nome, trad. it. di Velia Februari, Nova- monico. ra, Book­me, ed. digitale: Amalecita, devi 1842 In «Bazar di novità artistiche, lette- aiutarmi prima che sia troppo tardi rarie e teatrali», 26 gennaio 1842, p. 31: l’an- 3. agg. Relativo a tale tribù. ti–armoniosa parte del tenor Forti in perfetto 1719 Ferdinando Zucconi, Lezioni sacre contrasto con la spontanea dolcezza della sua sopra la divina scrittura, tomo II, Venezia, voce 1966 Roberto Di Marco, Le fughe, Baglioni, 1719, p. 700: Era Amano di Milano, Feltrinelli, 1966, p. 11: È solo un stirpe Amalecita 1881 Pietro Cossa, I presentimento, sarebbe antiarmonio- Borgia, Torino, Casanova, 1881, p. 190: De so insistervi anche perché ha finito la razza / Amalecita non rimanga un per naufragare. vivo. = Deriv. di armonioso con anti–. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 208

(E) (R) anosognosia sost. f. Di- co, derivante da anosognosia 1996 sturbo neuropsicologico per il quale Pensiero e linguaggio. Introduzione alle un soggetto colpito da paralisi non ha ricerche contemporanee, a cura di Daniele percezione del proprio stato. Gambarara, Roma, NIS, 1996, p. 154: in 1941 In «Rivista sperimentale di fre- specifiche condizioni cliniche (quali niatria e medicina legale delle alienazioni quelle dei pazienti anosognosici stu- mentali», XLV (1941), p. 150 (GRL, senza diati da Bisiach e Germiniani) 2012 indicazione del fasc.): dall’anosognosia Gian Camillo Manzoni, Paola Torelli, Neu- vera, fenomeno morboso per cui l’e- rologia, Bologna, Esculapio, 2012, p. 107: miplegico non ha più coscienza della Punto nodale della aprassia di cui, metà malata del proprio corpo 1955 spesso, i pazienti stessi sono anoso- GRADIT (senza fonte) 1966 Roberto Di gnosici è che essa è tipicamente as- Marco, Le fughe, Milano, Feltrinelli, 1966, sociata a patologia lesionale focale p. 227: Potrebbe trattarsi dunque d’un evento anosognosico, derivante da dell’emisfero dominante per il lin- anosognosia 2004 Rosalia Cavalieri guaggio. et alii, Sentire e parlare, Soveria Mannelli, 3. sost. m. Chi soffre di anosogno- Rubbettino, 2004, p. 41: Esiste, nella sto- sia. ria delle patologie del linguaggio, un 1942 In «Rivista di patologia nervosa e interessantissimo fenomeno: l’anoso- mentale», XLVII (1942), p. 38 (GRL, senza gnosia [...] quella perdita di consape- indicazione del fasc.): egli avrebbe dovu- volezza di sé con cui convive un sog- to, come succede negli anosognosi- getto affetto da afasia sensoriale. ci, persistere nella ignoranza del suo = Comp. di noso– e –gnosia, con a–. lato, invece il soggetto compieva ed eseguiva correttamente i movimenti (N) anosognosico agg. Relativo comandati 2007 Mauro Maldonato, La alla condizione patologica di chi non coscienza. Come la biologia inventa la cul- ha percezione del proprio stato. tura, Napoli, Guida, 2007, p. 190: Quando 1951 In «Rivista di neurologia», XXI (1951), p. 117 (GRL, senza indicazione del Ramachandran o Gallese sostengo- fasc.): Così per esempio nel fenome- no giustamente la perdite della teo- no anosognosico vengono ad essere ria della mente negli anosognosici, superati i comuni rapporti spaziali stiamo riferendo della perdita di un 1978 In «Archivio di psicologia, neurologia sistema, benché sia quello che fa da e psichiatria», XXXIX (1978), p. 399: Dal fondamento all’intero edificio della punto di vista psichico il bambino era coscienza 2014 Maurice Merlau–Pon- iperattivo, a volte logorroico, altre ty, Fenomenologia della percezione, trad. it. volte mutacico, aveva un atteggia- di Andrea Bonomi, Milano, Bompiani, 2014, mento anosognosico e scadute erano ed. digitale: In realtà, l’anosognosico le capacità di critica e di giudizio. non ignora semplicemente l’arto pa- 2. Che manifesta anosognosia. ralizzato: può distogliersi dalla defi- 1966 Roberto Di Marco, Le fughe, Mila- cienza solo perché sa dove rischiereb- no, Feltrinelli, 1966, p. 227: Potrebbe trat- be di incontrarla. tarsi dunque d’un evento anosognosi- = Deriv. di anosognosia con –ico. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 209

(N) antiformale (anti–formale) (N) antiregime (anti–regime) agg. agg. Che manifesta disinteresse o Che contrasta un regime. ostilità per le forme canoniche. 1965 Alessandro Bonsanti, La nuova sta- 1920 In «La Ronda», II (1920), p. 231 zione di Firenze, Milano, Mondadori, 1965, (GRL, senza indicazione del fasc.): una de- p. 470: Lei che va pazza per la politica, rivazione ed un adattamento di futuri- che è titolare del più famoso salotto smo e cubismo, sulla base della stessa antiregime della città 2000 Anna illusione anti–classica ed anti–for- Bosco, Comunisti. Trasformazioni di partito in Italia, Spagna e Portogallo, Bologna, il male di identificazioni coll’oggetto Mulino, 2000, p. 52: Morlino evidenzia 1935 In «La Nuova Italia. Rassegna critica che dove vi sono formazioni antire- mensile della cultura italiana e straniera», VI (1935), p. 347 (GRL, senza indicazione gime tendono a formarsi dei «sistemi del fasc.): In quanto però alla speranza partitici interni» 2016 Esilio siriano. Migrazioni e responsabilità politiche, a cura da lui ammessa, che il rafforzamento di Marina Calculli e Shady Hamadi, Milano, della educazione classica, attualmen- Guerini, 2016, ed. digitale: i gruppi anti– te in vigore nella scuola ma troppo regime sunniti in Libano si aspetta- contrastato dalla vita quotidiana, vano che i rifugiati siriani fossero in possa determinare un mutamento sa- grandissima maggioranza anch’essi lutare nell’indirizzo della poesia an- anti–regime. tiarchitettonica e antiformale di oggi, 2. sost. m. Organizzazione politica noi facciamo la stessa obbiezione al che si oppone ad un regime. Mom., a proposito della lirica del 1966 Giorgio Bocca, Storia dell’Italia ’500 1965 Alessandro Bonsanti, La nuo- partigiana, Bari, Laterza, 1966, p. 550: [...] va stazione di Firenze, Milano, Mondadori, il regime con l’antiregime, la compa- 1965, p. 75: Pertanto, una costruzione gnia di ventura con l’esercito 1996 antieconomica è nello stesso tempo Nando Dalla Chiesa, La politica della dop- antiformale… Non rispetta, cioè, la piezza: da Andreotti a Berlusconi, Torino, forma, quella che dovrebbe essere la Einaudi, 1996, p. 70: L’Anti–regime mo- sua forma 1997 Paolo Gallo, Grandi stra però ben presto di essere niente sistemi giuridici, Torino, Giappichelli, 1997, più che una rumorosa coda del vec- p. 161: Sia in Francia che in Germania chio regime 2007 Mario Ragionieri, 25 non dovevano però tardare a manife- luglio 1943: il suicidio inconsapevole di un starsi reazioni antiformali, ed in defi- regime, Empoli, Ibiskos, 2007, p. 356: farà nitiva anticoncettuali 2003 Antonio risalire alla Monarchia le colpe delle Esposito et alii, Eduardo Souto De Moura, deviazioni del regime e dell’antiregi- Milano, Electa, 2003, p. 212: L’annulla- me. mento di una rigida relazione di vin- = Deriv. di regime con anti–. colo tra distribuzione interna e com- posizione di prospetto dell’edificio di (N) antitrasteverino agg. Ostile rua do Teatro, si combina con l’- al rione di Trastevere e alla sua cul- morfismo antiformale sperimentato a tura tipica. Salisburgo. 1966 Libero Bigiaretti, Le indulgenze, = Deriv. di formale con anti–. Milano, Bompiani, 1966, p. 116: Magari www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 210

quella sera il mio sentimento antitra- I, Ancona, Tip. Baluffi, 1810, p. 248: si fa steverino era eccessivo. festa il giorno 4 di Maggio, con pom- = Deriv. di trasteverino con anti–. pa ed apparatura particolare di tutto il sacro Tempio 1966 Mario Apollonio, (N) aperçu sost. m. (pl. aperçus). I raggi–pane, Milano, Bietti, 1966, p. 240: Sguardo di intesa, ammiccamento. Nell’apparatura festosa dell’Europa 1966 Italo Alighiero Chiusano, La pro- barocca 2002 Carlo Capra–Franco Del- va dei sentimenti, Milano, Rizzoli, 1966, la Peruta–Fernando Mazzocca, Napoleone e p. 50: Sentii che parlavano, fra risa e la Repubblica Italiana, 1802–1805, Milano, aperçus, delle esigenze della moda. Skira, 2002, p. 55: Appiani dette prova 2. Panoramica, excursus. di una non comune dote organizzativa 2011 Ciro Ciliberto–Roberto Lucchetti, nel sapere coordinare e soprintendere Un mondo di idee. La matematica ovunque, a tutti i lavori d’apparatura. Milano, Springer, 2011, p. 37: ci si soffer- = Deriv. di apparare con –tura. ma solo su Georg Cantor […] e Ri- chard Dedekind […], come noi del (N) architettino sost. m. Archi- resto, giustamente perché loro han- tetto giovane e inesperto, non ancora no fatto la parte del leone – ma negli affermato. aperçus storici si trascura il tessuto 1849 Grande riunione tenuta nella sala diffuso. dell’ex Circolo popolare in Roma, Roma, = Voce fr. (comune in entrambi i Paterno, 1849, p. 74: ed un Architettino significati). si affacciò alla Loggia del Circolo 1966 Libero Bigiaretti, Le indulgenze, Mi- (N) apparatura sost. f. Allesti- lano, Bompiani, 1966, p. 49: Al solo scopo mento, apparato scenografico o deco- di separare dopo un po’ Eva dalla sua rativo. amica, me dal mio bravo architettino 1724 Sincera, e distinta notizia del- 1997 Alessandro Bergonzoni, Silences. Il la magnifica solennità, e sacro triduo con teatro di Alessandro Bergonzoni, Milano, cui si è celebrata l’approvazione del culto Ubulibri, 1997, p. 82: i casi sono tremi- del b. Andrea Conti, Lucca, Marescandoli, la ormai, eh ma lo trovo l’architettino 1724, p. 9: Così disposta, e distribuita che ha costruito 2007 Paola Pettinotti, l’Apparatura, la mattina di Domeni- Il ghetto. Un’indagine nei caruggi dei trave- ca 30 Gennajo si diede principio alla stiti, Genova, F.lli Frilli, 2007, p. 211: Roba Solennità del sagro Triduo da Monsi- che mi aveva raccontato Marco, uno gnor Illustrissimo 1745 Esequie della degli amichetti di Annalisa, l’archi- serenissima Elisabetta Carlotta d’Orleans tettino con la erre moscia e il piercing duchessa vedova di Lorena, Firenze, Tarti- al sopracciglio. ni e Franchi, 1745, p. 12: e il grand’Arco = Deriv. di architetto con –ino. finto della Cupola, da ambe le parti si vedeva ornato da due grandi specchi, (N) arciapprovato agg. Approva- […], e coll’istessa nobile apparatura, to senza riserve, universalmente. che si osservava nel fondo della Cu- 1759 Nicola Navone, Componimenti po- pola 1810 Antonio Leoni, Istoria d’An- etici per le felicissime nozze di sua eccellenza cona capitale della marca anconitana, vol. il signor don Michel’Angiolo Conti duca di www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 211

Guadagnolo con sua eccellenza la signo- Ascaniaccio però nitriva arcicontento ra donna Girolama Publicola Santacroce, 2010 Antonio Martino, La guerra e le pa- Roma, Zempel, 1759, p. 42: Chi lascia la role. La stampa clandestina della Resistenza via vecchia per la nuova, / Dice un savonese (1944–1945), Roma, Cromografica, altro proverbio arciapprovato, / Spes- 2010, p. 233: Arcicontento del risultato, se volte ingannato si ritrova 1965 quell’ingenuo podestà ne comunicava Franco Simongini, Il cialtrone, Torino, Edd. il risultato all’alto commissario. dell’Albero, 1965, p. 245: Il testo di pre- = Deriv. di contento con arci–. sentazione già predisposto, controlla- to ed arciapprovato, a cui non dovevo (N) arduinico agg. Relativo al re mutare una virgola, sostituire un ac- d’Italia Arduino o al suo regno. cento 1976 In «Epoca», XXVI (1976) 1818 In «Rivista universale», VIII (GRL, senza indicazione del fasc. e del n. di (1818), p. 466: ma nulla toccarono del p.): il nuovo processo del lavoro, la territorio Arduinico o d’altre parti, sia nuova legge sulla droga, la riforma in virtù della diseredazione paterna, penitenziaria, il nuovo diritto di fami- sia anche perché figli di una prima glia, pur arciapprovati, non beneficia- moglie 1965 Salvator Gotta, L’ultimo no ancora il paese. dei Vela, Milano, Mondadori, 1965, p. 89: = Deriv. di approvato con arci–. Quante ore aveva trascorso Claudio, ragazzo, seduto su quel muretto, tra (E) arcicontènto agg. Contentissi- quegli alti ruderi della cinta arduini- mo. ca, con un libro di scuola sulle ginoc- 1550–1551 GRADIT (senza fon- chia 1994 Giovanni Romano, Piemonte te) 1677 Vittorio Siri, Memorie recon- romanico, Torino, Fondazione CRT, 1994, p. dite dall’anno 1601 fino al 1640, Parigi, Ma- 32: Dall’interno della dinastia ardui- bre–Cramoisy, 1677, p. 529: il Papa disse nica, fu espresso un ramo, quello dei all’Arcivescovo nell’ultima udienza marchesi di Romagnano 2008 Sergio che ‘l Nunzio di Spagna gli scriveva Noto, La Valle d’Aosta e l’Europa, Firenze, che ‘l Re cattolico era contento, & Olschki, 2008, vol. I, p. 35: Tutti gli scon- arcicontento che ‘l detto Duca con- tri più significativi fra truppe sassoni cedesse loro il perdono 1746 No- e arduiniche si svolsero altrove, lun- velle letterarie pubblicate in Firenze l’anno go la direttrice del Brennero e presso 1746, vol. VII, Firenze, Stamp. della S.S. Verona. Annunziata, 1746, p. 251: E ne assicuro, = Deriv. di Arduino, nome di Arduino d’I- che non mi stimo degno di tanto bene, vrea (955–1015), con –ico. che da quei Signori mi ven fatto; e che ne son arcicontento e stracontento (N) arduinidi sost. m. pl., spec. 1841 Angelo Dalmistro, Scelta di poesie e con l’inziale maiuscola. Chi appartie- prose. Edite e inedite, vol. III, Venezia, Tip. ne alla dinastia del re d’Italia Ardu- Alvisopoli, 1841, p. 173: Giacch’ella s’è ino. messa sulla buona strada, continui a 1917 In «Rivista storica italiana», batter quella; e si chiamerà un giorno XXXIV (1917), p. 26 (cfr. GRL): Gli Ar- arcicontento 1966 Roberto Di Marco, duinidi e altre numerose famiglie pro- Le fughe, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 222: venienti dal conte di Pomba Dadone www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 212

1929 Francesco Cognasso, Umberto Bian- 2. v. intr. pron. Acquisire le carat- camano, Torino, Paravia, 1929, p. 104: Nel teristiche ed i modi propri dell’aristo- 1021 infatti già si parla di una nuova crazia. spedizione di Enrico II in Italia e gli 1965 Salvator Gotta, L’ultimo dei Vela, Arduinidi di Torino non sono troppo Milano, Mondadori, 1965, p. 14: Eppure, sicuri 1965 Salvatore Gotta, L’ultimo nella sua parabola umana, s’era ari- dei Vela, Milano, Mondadori, 1965, p. 265: stocraticizzata fino ad aver l’aria di Ma questa merlatura è anteriore; forse una regina in esilio 1994 Fiorenza dell’epoca dei Monferrato che venne- Taricone, Teresa Labriola. Biografia politica di un’intellettuale tra Ottocento e Novecento, ro dopo gli arduinidi 2002 Mauro Minola, I Savoia. Viaggio attraverso la storia Milano, Angeli, 1994, p. 188: Labriola se e i luoghi della Valle di Susa, Susa, Susa libri, da un lato prende le distanze dall’u- 2002, p. 15: i Conti tennero sempre per guaglianza e punta sulla differenza tra sé i più importanti ed antichi castelli uomini e donne, dall’altro, si vertica- della Comba, Susa ed Avigliana, co- lizza e per meglio dire, si aristocrati- struiti nel X secolo, quando la dina- cizza 2007 Edgardo Bartoli, Milord. Av- stia degli Arduinidi era impegnata a venture dell’anglomania italiana, Vicenza, combattere e a cacciare i Saraceni. Neri Pozza, 2007, p. 29: E mano a mano = Deriv. di Arduino, nome di Arduino d’I- che questa borghesia industriale si vrea (955–1015) con –idi. aristocraticizzava acquistava anche la cultura tipica dell’aristocrazia. (N) aristocraticizzare v. tr. Ren- = Deriv. di aristocratico con –izzare. dere aristocratico, nobilitare. 1897 In «Rivista italiana di sociologia», (N) artescienza sost. f. Metodo I (1897), p. 222: In questo suo ultimo vo- che unisce le impostazioni delle arti e lume J. Novicow ha voluto aristocra- della scienza. ticizzare la società ed i governi 1933 1854 Francesco Palermo, Classazione dei libri a stampa dell’I. e R. Palatina in cor- In «Annali di tecnica agraria», VI (1933), p. rispondenza di un novo ordinamento dello 71: Una corrente, piuttosto potenziata, scibile umano di Francesco Palermo, Firen- che tenderebbe ad aristocraticizzare il ze, I. e R. Biblioteca Palatina, 1854, p. 49: di- vino, valendosi d’ogni accorgimento ciamo ch’egli, ripresa subitamente la per valorizzarlo sempre più, in modo quistione, [...], intorno alla differenza da fargli largo col creargli d’attorno tra scienza e arte, definì esser l’ar- un’atmosfera di preziosità 1966 Da- te: «nell’operare in qualunque cosa, rio Cecchi, Antonio Mancini, Torino, UTET, coll’intelletto o con la persona»; e la 1966, p. 238: Gli intendimenti del me- scienza: «nella cognizione de’mezzi, cenate tedesco risultano evidenti: nell’operare». E affermò, l’una e l’al- egli voleva aristocraticizzare ad ogni tra inseparabili fra di loro; così che costo i prodotti pittorici del Mancini composta una sola voce di tutte e due, 1984 In «Cineforum», XXIV (1984), p. 80 Artescienza, intitolò il sistema pro- (GRL, senza indicazione del fasc.): non c’è priamente con questo nome 1946 frac che possa nobilitare, aristocrati- Pietro Pancrazi, Scrittori d’oggi. Serie sesta, cizzare il nanetto. Bari, Laterza, 1946, p. 167: questi veristi, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 213

naturalisti, annalisti, talora appassio- ma pronto a tornare docile al primo nati della loro presunta artescienza richiamo del fischietto asonico. come neofiti 1966 Mario Apollonio, 2. Di ambiente, insonorizzato. I raggi–pane, Milano, Bietti, 1966, p. 82: 2002 In «Rivista di studi politici interna- Un politico accettasse alla pari l’arte- zionali», LXIX (2002), p. 265 (GRL, senza scienza della parola 2010 Luigi Spez- indicazione del fasc.): Alle riunioni degli zaferro, Caravaggio, Cinisello Balsamo, ambasciatori NATO o UE, nelle ca- Silvana, 2010, p. 32: La sua concezione mere asoniche di alcune ambasciate, della meccanica come artescienza, ciascuno raccontava le sue esperien- non è tanto quella di un’arte in gra- ze. do di superare la natura, [...] quanto = Deriv. di sonico con a–. soprattutto di una machinatio che, in quanto volta ad ottenere un risultato (N) assistentello sost. m. Assisten- pratico (e non solo estetico), deve in- te di scarse qualità. dagare secondo ragione ed esperien- 1953 Francois Rabelais, Gargantua e za. Pantagruele, trad. it. di Mario Bonfantini, = Comp. di arte e scienza. Torino, Einaudi, 1953, p. 185: le voglio costituire nel Guazzettese una buo- (N) asentimentale agg. Privo di na rendita, e non precaria, come cer- sentimentalismo. ti assistentelli sorbonicoli insensati 1928 Guido Ruberti, Storia del teatro Laurana Berra, La grande famiglia, contemporaneo, Bologna, Cappelli, 1928, p. 1966 59: Appunto perché una tra le pochis- Milano, Feltrinelli, 1966, p. 187: L’inge- sime nature d’eccezione, perché asen- gner Pozzi, un assistentello del Po- timentale, Ibsen sconfinerebbe dai li- litecnico 1971 In «Casabella», XLIV miti convenuti del pessimo e dell’ot- (1971), p. 33 (GRL, senza indicazione del timo, anzi del bene e del male 1965 fasc.): tutto un popolo, o Lager, per Salvator Gotta, L’ultimo dei Vela, Milano, attenerci al tema schilleriano, di assi- Mondadori, 1965, p. 250: “Uomo serio” stenti e assistentelli; in un tempo che aveva, per lui, anche il significato di vedeva comunque risorgere la teuto- “asentimentale” 2008 Guglielmo Pi- nica Mannestreue. spisa, La terza metà, Venezia, Marsilio, 2008, = Deriv. di assistente con –ello. p. 86: Eccomi ora impantanato nella dialettica asentimentale di mia madre, (N) astroglass sost. m. Cristallo incapace di protestare o di insistere. dotato di una composizione particola- = Deriv. di sentimentale con a–. re, utilizzato nelle astronavi. 1965 Giuseppe Berto, La fantarca, Mi- (N) asonico agg. Che produce suo- lano, Rizzoli, 1965, p. 42: L’unico che ni non percepibili dall’orecchio uma- dal posto di comando potesse vede- no. re all’esterno attraverso la finestrella 1966 Michele Prisco, Una spirale di d’astroglass. nebbia, Milano, Rizzoli, 1966, p. 93: Libe- = Comp. di astro– e dell’ingl. glass ‘cri- ro dal guinzaglio saltellava frenetico stallo’. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 214

(N) astutaccio agg. Astuto in so un esame […], alla determinazione modo maligno. di particolari requisiti attitudinari in 1703 Vincenzo Maria Coronelli, Bi- un individuo 1966 Mario Apollonio, blioteca universale sacro–profana, anti- I raggi–pane, Milano, Bietti, 1966, p. 154: co–moderna, in cui si spiega con ordine al- Piuttosto parevano un gruppo di sco- fabetico ogni voce, anco straniera, che può lari che han da svolgere un compito avere significato nel nostro idioma italiano, appartenente a qualunque materia, tomo IV, speciale, dopo un serio esame attitu- Andrea D’Angelo, Guer- Venezia, Tivani, 1703, p. 1311: Astutac- dinario 2005 ra di periferia. Resistenza, vita quotidiana e cio, [...] Peggiorativo d’astuto, cioè stragi dimenticate nell’area orientale di Na- astuto maligno, che inganna coll’a- poli 1940–1943, Napoli, Il Quartiere, 2005, stuzie 1966 Riccardo Bacchelli, Il coc- p. 304: Il mio gruppo fu destinato a cio di terracotta, Milano, Mondadori, 1966, Graz, capoluogo della Stiria e, a se- p. 142: Entrato in confidenza, e magari guito di un superficiale test attitudina- in simpatia col vecchio astutaccio. rio ebbi la qualifica di [...] manovale 2. sost. m. Chi mostra astuzia ma- muratore. ligna. = Deriv. di attitudine con –ario. av. 1786 Gasparo Gozzi, Opere in versi e in prosa, tomo IV, Venezia, Palese, 1794, p. (N) attorcinare v. tr. Attorcigliare. 106: Non ho bene in mente quale an- 1817 Giuseppe Antonio Guattani, Me- tico Poeta dicesse, ch’era gravissimo morie enciclopediche romane sulle belle arti, danno, che il cuore degli uomini non antichità. ecc., tomo V, Roma, Mordacchini, fosse coperto di cristallo, [...] e non 1817, p. 74: È da notarsi che la cintura, fosse ciascheduno obbligato a crede- balteo che il parazonio dee sostenere re alla lingua; la quale è un’astutac- è ravvolto e attorcinato sulla sinistra cia 1812 Scelta di novelle de’ più ele- mano in vece di pendere da un omero, ganti scrittori italiani ad uso de’ giovinetti, secondo il consueto delle statue eroi- Milano, Fusi e C., 1812, vol. III, p. 68: Non che 1928 Lorenzo Viani, Angiò. Uomo andò un terzo d’ora, che eccoti arri- d’acqua, Milano, Alpes, 1928, p. 90: Attor- vare l’astutaccio ch’era stato in ascol- cinai il manico e le corde al mio polso to 1935 In «Nuova Antologia», 1935, p. ferrato 2002 Luigi Malerba, Il circolo 10 (GRL, senza indicazione di vol. e fasc.): di Granada, Milano, Mondadori, 2002, p. E nello sguardo dell’astutaccia ci fu, 118: Homero Luís riuscì a trattenere […], un qualcosa che lo metteva in in gola l’ira che gli attorcinava lo sto- furore. maco. = Deriv. di astuto con –accio. 2. intr. pron. Attorcigliarsi. 1966 Luigi Malerba, Il serpente, Mila- (N) attitudinario agg. Relativo no, Bompiani, 1966, p. 116: Si muoveva alle attitudini personali, attitudinale. a spirali, si annodava nell’aria, si at- 1939 In «Folia medica. Periodico tri- torcinava su se stessa 1996 Mau- mensile di patologia e clinica medica», XXV rizio Migliori, Arte politica e metretica as- (1939), p. 248: Ad ogni modo, non si siologica. Commentario storico–filosofico al può negare la possibilità e l’esistenza Politico di Platone, Milano, Vita e pensiero, di mezzi adatti per giungere attraver- 1996, p. 322: la descrizione di Schuhl www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 215

[...], che ha ipotizzato il riferimento coscienze […] al nuovo compito del necessario ad una macchina appesa contadino di autodirigersi 1966 Car- ad un filo che, per il moto impresso melo Bene, Nostra Signora dei Turchi, Mila- da Dio, si attorcina e, quindi, dà luogo no, Sugar, 1966, p. 13: Autorizzava certi al movimento opposto, non è accetta- suoi riflessi ad autodirigersi 2003 In «Il Veltro. Rivista della Civiltà Italiana», bile 2002 Ilaria Borrelli, Luccatmì, Cava XLVII (2003), p. 44 (GRL, senza indicazione de’ Tirreni, Avagliano, 2002, p. 120: Man- del fasc.): In ogni caso l’apprendimento co le apro il cancello che nel freddo ha da configurarsi visibilmente come della notte mi si attorcina addosso in un’esperienza che, facendosi via via lacrime. significativa per l’individuo, lo renda = Deriv. di attorcere con –in e –are. capace di autodisciplinarsi, autodi- rigersi, autoapprezzarsi 2010 Eva (N) ausländer sost. m. inv. Citta- Cantarella, «Sopporta, cuore...». La scelta dino straniero. di Ulisse, Roma–Bari, Laterza, 2010, p. 89: 1966(<) Ruggero Zangrandi, La tradot- un altro mondo comincia a profilarsi: ta del Brennero, Milano, Feltrinelli, 1966, p. quello nel quale l’individuo comincia 68: Non valeva la mezza fetta di pane lentamente a credere nella sua possi- che un tagliaborse tedesco lancia- bilità di autodirigersi. va con compiacimento attraverso il = Comp. di auto– e dirigersi. tavolo, a quello degli ausländer che gli era entrato in simpatia o gli aveva (N) automemoria (auto–memo- reso il servigio. ria) sost. f. Dispositivo o sistema per = Voce ted. ‘id.’. la conservazione della memoria. 1912 Il ripetitore tecnico, ossia autome- (N) autobottone sost. m. Disposi- moria dello studente di scuola tecnica. Sunti tivo immaginario per sbloccare auto- delle materie scientifiche e letterarie per la maticamente determinate emozioni. preparazione razionale degli alunni alle pro- ve trimestrali e agli esami di Riparazione, 1966 Nino Marino, La sostanza, Milano, Torino, Lib. Ed. Internazionale, 1912, titolo Rizzoli, 1966, p. 30: Si accorse della Sil- 1920 In «Giornale della libreria della tipo- via così, gli si era premuto l’autobot- grafia e delle arti e industrie affini», XXXIII tone e aveva sviscerato le sensazioni (1920), p. 311 (GRL, senza indicazione del immagazzinate quel giorno di prefab- fasc.): Ripetitore tecnico, ossia auto– bricata tristezza. memoria dello studente di scuola tec- = Comp. di auto– e di bottone. nica 1966 Nino Marino, La sostanza, Milano, Rizzoli, 1966, p. 30: E a volte il (N) autodirigersi v. intr. pron. bottone si preme da solo, autobottone, Dirigersi da sé, comportarsi in piena automemoria, autonastro. autonomia. 2. Memoria di ciò che si è scritto in 1946 Amos Edallo, Ruralistica. Urba- opere precedenti. nistica rurale, Milano, Hoepli, 1946, p. 46: 1979 Antonio Pavan, All’origine del Perciò il sistema delle cooperative progetto borghese: il giovane Descartes, deve preparare la riforma, mobili- Brescia, Morcelliana, 1979, p. 71: Ora, ar- tando ed istruendo le mentalità e le retrando dalla soglia dell’automemo- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 216

ria verso la soglia storiografica della 1941 In «Rivista del catasto e dei servizi genesi dei pensieri cartesiani, sappia- tecnici erariali», VIII (1941), p. 232 (GRL, mo che una preistoria c’è a quel pen- senza indicazione del fasc.): queste mac- siero forte e a quell’esperienza 1997 chine vanno inserite tutte in serie su Fabio Danelon et alii, Le varie fila. Studi di di un unico circuito autoregolante ad letteratura italiana in onore di Emilio Bigi, intensità costante 1966 Domenico Ga- Milano, Principato, 1997, p. 13: Quando relli, Il ragno e il resto, Firenze, Vallecchi, Dante cercava parole che indicassero 1966, p. 109: La reazione dovrebbe es- cose leggere e vaganti (per dirla con sere autoregolante 2002 Massimilia- Saba), la fantasia […] gli offriva un no Veronesi, Regolazione PID. Fondamenti campionario lessicale tratto da varie di teoria, algoritmi di taratura, applicazio- fonti, tra cui un posto non piccolo ha ni di controllo, Milano, Angeli, 2002, p. 86: anche l’automemoria, in questo caso i Nel caso dei processi autoregolanti termini già usati nell’episodio di Pao- (descritti da una funzione di trasferi- lo e Francesca 2009 Simonetta Barto- mento del primo ordine più ritardo) lini, Ardengo Soffici. Il romanzo di una vita, per i parametri dell’algoritmo PI o Firenze, Le Lettere, 2009, p. 58: In gene- PID si devono considerare le seguenti rale comunque il dubbio sulla vitalità espressioni. del ricordo, sulla verità di ciò che esso = Part. pres. di autoregolare. può contenere, mi sembra non tenga conto del fatto che l’esercizio dell’au- (N) aventure sost. f. Avventura. tomemoria in Soffici è costante. 1965 Angela Bianchini, Le nostre di- = Comp. di auto– e di memoria. stanze, Milano, Mondadori, 1965, p. 114: Pregna di rinunce e di asceticismo e (N) autonastro sost. m. Nastro di chissà quali tristezze, ma anche di magnetico che si attiva da sé. slancio mistico e miracoloso verso 1966 Nino Marino, La sostanza, Milano, l’aventure e l’amore. = Voce fr. ‘id.’. Rizzoli, 1966, p. 30: E a volte il bottone si preme da solo, autobottone, auto- memoria, autonastro. (N) baciatoio sost. m. Luogo in = Comp. di auto– e di nastro. cui ci si può baciare liberamente. 1966 Libero Bigiaretti, Le indulgen- (N) autoparlante agg. Di stru- ze, Milano, Bompiani, 1966, p. 132: Che mento, che suona da sé. aspettano a costruire dei baciatoi, per 1965 Salvator Gotta, L’ultimo dei Vela, casi urgenti come questo? 1981 In Milano, A. Mondadori, 1965, p. 218: Sulla «Oggi», XXXVII (1981), p. 17 (GRL, senza macchina, accanto all’autista che gui- indicazione del fasc.): SIGNORA MA- dava, sedeva un giovanotto munito di ESTRA, VADO IN BACIATOIO. una tromba autoparlante. Questa frase è abituale in Svezia dove = Comp. di auto– e di parlante. si riserva un’aula alle effusioni. Ma ai romantici studenti italiani l’idea pare (N) autoregolante agg. Che si re- una cretinata. gola da sé. = Deriv. di baciare con –toio. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 217

(N) badilare v. intr. Lavorare con dori, 1966, p. 95: per i primi dieci mi- un badile. nuti tutti si sforzano dannatamente di 1851 Carlo Berti Pichat, Istituzioni capirci qualcosa: immobilità, silenzio scientifiche e tecniche, ossia Corso teorico e baratrale 1984 Giovanni Testori, I pro- pratico di agricoltura, vol. III, Torino, Pom- messi sposi alla prova. La monaca di Monza, ba e comp., 1851, p. 1174: Nell’aratura or- Milano, Mondadori, 2003, p. 299: in quel dinaria, il badilare riporta alla superfi- baratro son precipitati; che fu, anche cie la poca terra sbriciolata rimasta in e dunque, d’amore; e perché a spin- fondo nell’arare, ricaduta dall’orec- gerli in quel baratrale abbraccio v’era chio dell’aratro nella piegaia 1966 dietro e v’è tuttavia, il Padre 2002 Nino Marino, La sostanza, Milano, Rizzoli, Giancarlo Marinelli, Dopo l’amore, Parma, 1966, p. 46: Così ci mettiamo a badilare Guanda, 2002, p. 135: riuscita l’impresa con calma (finché le buche, la mia e di riempire il loro tempo con qualco- la sua, non sono piene) 2009 Mau- sa di diverso dalla motosega, il piano- ro Corona, Il canto delle manere, Milano, forte e il Cristo di legno, allora l’oblio Mondadori, 2009, p. 229: scoprì che i tetti e la stagione baratrale che avevano ri- delle case era fatti a spiovere, per far succhiato i sonni e le veglie di Mattia, cascare la neve senza badilare. forse, avrebbero potuto dileguarsi. 2. v. tr. Colpire con un badile. = Deriv. di baratro con –ale. 2006 Mauro Corona, L’ombra del ba- stone, Oscar Mondadori, 2006, p. 25: con il (N) barbisino sost. m. Basetta. badile picchiava a più non posso un 1736 Beatificationis e canonizationis cane e una cagnetta piccola che era ven. servi Dei Alexandri Sauli, Roma, Typ. rimasti attaccati dopo che il cane gli Rev. Cam. Apost., 1736, p. 253: mi pare, aveva montato su alla cagnolina. [...] che abbi nome Giuseppe, che fu quel- continuava a badilare i cani col badile lo, che veniva à curarlo, e so che stà di piatto. di Bottega a S. Rocco di questa Città, = Deriv. di badile con –are. & è giovaae [sic] grande con due bar- bisini 1965–1967 «Bollettino storico (N) baratrale agg. Profondo, abis- piacentino», LX, LXI o LXII (1965, 1966 sale. o 1967), p. 113 (GRL, da cui non si ricava 1603 Vincenzo Bruno, Teatro de gl’in- l’annata precisa): Il quondam Signor ventori di tutte le cose, Napoli, Longo, 1603, Giovanni Paolo Landi era alto, ma- p. 157: spiriti condennati nelle fiamme ba- gro, sottile di gamba, lungo di faccia, ratrali 1963 Giovanni Papini, Politica brutto da incutere paura, portava due e civiltà, Milano, Mondadori, 1963, p. 299: barbisini, andava sempre in giro per Discussioni inutili, ingenue, imbe- Cereto 1965 Carlo Castellaneta, Vil- cilli; perdita pura e pretta di fiato, di la di delizia, Milano, Rizzoli, 1965, p. 95: il parole, di foglio e d’inchiostro: prova Dante fregò sui barbisini il dorso del- millesima e milionesima della bara- la mano. trale ignoranza politica in cui nuota- 2. Ragazzo, giovanotto. no quasi tutti gli italiani che parlano 1870 Carlo Dossi, Vita di Alberto Pisa- e scrivono di politica 1966 Maria ni, Milano, Luigi Perelli, 1870, p. 111: Ve’, Corti, Il ballo dei sapienti, Milano, Monda- un barbisino di quindici anni, il cap- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 218

pello negli occhi, che rado il muro di germogliano quella cicoria bianca un vicolo 1974 Luigi Monteleone, La che in Milano si chiama barbisini e bestia controvento, Milano, Bompiani, 1974, da’ Genovesi costetti ed altro non è p. 116: Nel locale si vede una bella che il rimessiticcio della cicoria. donna, nera di capelli, con le labbra = Da barbìsin ‘basetta’ o ‘uomo che porta aspre, corta di gonne, indossa un golf le basette’, voce diffusa in vari dialetti set- di lana strettissimo sul petto; fa volare tentrionali (cfr. per es. Cherubini, s.v.; Ponza, s.v.). la borsa sulla faccia d’un giovanotto, un barbisino, e questi dietro i colpi (N) barellista sost. m. Addetto al vacilla. trasporto di malati e feriti con la ba- 3. Varietà di uva piemontese più rella. nota come grignolino. 1966 Ugo Pirro, Freddo furore, Milano, 1873 Relazioni generali intorno ad alcu- ni fra i più eminenti prodotti della provincia Sugar, 1966, p. 72: Chirurghi, barellisti, di Pavia, Pavia, Tip. Bizzoni, 1873, p. 73: suore infermiere, sacerdoti disoccu- La barbera, il grignolino da noi detto pati, becchini, ebanisti vi è andata barbisino, la mònferina o brachetto, il male, avete perso sei cadaveri a pri- nebbiolo, il dolcetto sono uve che ab- ma mattina av. 1986 Cesare Zavat- biamo comuni col Piemonte 1879 tini, Opere 1931–1986, Milano, Bompiani, Giovanni Maria Molfino,Lettera ampelogra- 1991, p. 517: vi erano i barellisti con le fica seguita dalla descrizione di quarantuna barelle pronte, perché appena arriva- uve, Genova, Faziola e Papini, 1879, p. 27: to all’altare colui che veniva in quel Rammento che al Congresso agrario, modo a chiedere una grazia da chissà ed Esposizione ampelografìca regio- dove, guardava la Madonna con una nale di Pavia, tra le uve bianche, mi faccia supplice e crollava 1995 Jean parvero elette l’Altrugo, il Barbisino, Raymond, La lettrice, trad. it. di Anna Bene- la Bianchetta, la Bonarda, il Citronino nati, Roma, Biblioteca del Vascello, 1995, p. 23: Due infermieri e un barellista son 1988 Il vino nell’economia e nella società italiana medioevale e moderna. Convegno lì che si prendon subito cura di Eric, di studi, Greve in Chianti, 21–24 maggio chiedono spiegazioni sulla sua salute 1987, Firenze, Accademia economico–agra- 1997 Umberto Simonetta, Storie non tanto ria dei Georgofili, 1988, p. 42: Tale vino regolari, Milano, Baldini & Castoldi, 1997, dovrebbe identificarsi con un tipo di p. 233: M’hanno detto che all’ospedale grignolino, dal momento che ancora San Carlo c’è un barellista lucano che all’inizio di questo secolo nella zona fa veramente ridere. erano usati per il grignolino sinonimi = Deriv. di barella con –ista. quali barbisino o uva barbisina. 4. Germoglio della cicoria bianca. (N) basello sost. m. Superficie ri- 1795 Dizionario universale economico– alzata, gradino. rustico, tomo XV, Roma, Stamperia Michele 1959 Lucio Mastronardi, Gente di Vige- Puccinelli, 1795, p. 57: acciò si conservi- vano, Milano, Rizzoli, 1977, p. 50: Sede- no d’inverno e si pongono le radiche vano sul basello della sua fabbrica, della cicoria lontano dall’aria nelle e si contavano quel che era quel che cantine, sepolte nell’arena ove esse doveva essere 1965 Carlo Castellane- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 219

ta, Villa di delizia, Milano, Rizzoli, 1965, p. cuni elementi dell’antico costume di 53: Le due guardie sedute sul basello corte francese. del marciapiede 1978 Giulio del Tre- = Deriv. di bavero con –etta. dici, Tarbagatai, Torino, Einaudi, 1978, p. 50: Sul rialzo della piazza, sul basello (N) bertocca sost. f. Vulva. dei sposi, indove si parla alla grande 1932 Francois Rabelais, Gargantua e 1982 Felice Chilanti, Lettera a Pechino: ri- Pantagruele, trad. it. di Gildo Passini, Roma, cordi? In piazza a dare armi al popolo c’era Formiggini, 1932 (digitalizzato in www.li- soltanto Leo Longanesi, Milano, All’insegna berliber.it): A questo spettacolo il leone, del pesce d’oro, 1982, p. 30: Sedevano sul preso da pietà accorse a vedere se si fos- basello i due fratelli del caduto alla se fatta male e considerando la sua ber- guerra di Spagna. tocca disse: “Oh, povera donna, chi t’ha = Da basell, voce diffusa in vari dialetti fatto tal ferita?” 1966 Gianni Clerici, settentrionali (cfr. per es. Cherubini, s.v.). Fuori rosa, Vallecchi, 1966, p. 70: il Berto non aveva cambiato parrocchia, e doveva (N) baveretta sost. f. Colletto ri- piacergli sempre la ‘bertocca’ 1984 camato di abiti o grembiuli femminili. Francois Rabelais, Gargantua e Pantagruele, 1864 Cesar Lecat De Bazancourt, Il trad. it. di Augusto Frassineti, Milano, Rizzo- Montagnardo Ovvero le Due Repubbliche, li, 1984, p. 372: Ben pasciuta, zavorrata, trad. it. anonima, Trieste, Stab. Libr. Tip. imbottita e decorata sarà presto, a tutte Coen, 1864, vol. IV, p. 29: Ed egli si diede coglie, la bertocca di mia moglie. Chi va a cantarellare siccome canta per solito là? Dice qui sua santità, e già so dove lo uno studente del quartier latino: Cosa metto, che non solo molto presto, sotto il bella non è più di Frisetta dalla candi- dolce patrio tetto, saremo in due nel letto. da e bella baveretta, dal roseo labbro = Deriv. di Berta – «nome proprio di don- na, assai comune nella tradizione popolare, e la pupilla nera 1965 Annamaria Tesi, specie nel medioevo; a indicare una persona Un bel passato, Milano, Longanesi, 1965, p. qualunque, una della folla (perciò generica e 36: Bambine del 1912 con le gambe impersonale)» (GDLI, s.v.) – con –occa; cfr. magre imprigionate nelle lunghe cal- il bolognese bartoca ‘id.’ (registrato da Al- ze marrone di cotone, insaccate nei berto Menarini, Vocabolario intimo del dia- grembiulini di tela a colori vivaci, letto bolognese: amoroso, sessuale, scatolo- gico, Bologna, Edd. dei Portici, 1983). chiusi a giro di collo dalle scomode baverette bianche, a spalla a spalla, (N) bezzicone sost. m. Molestia le teste vicine 1977 I pizzi: moda e simbolo, a cura di Alessandra Mottola Mol- verbale, insulto. fino e Maria Teresa Binaghi Olivari, Milano, av. 1815 Giovanni Meli, Opere, Paler- Electa, 1977, p. 18: Da un lato esso [scil. mo, Di Marzo, 1857, p. 185: Cerca ognun l’abito “stile impero”] costituisce un de compagni, al solo oggetto / Di no- aspetto dell’evoluzione dell’abito in- iarli con più d’un bezzicone, / Chè di glese, dall’altro nella forma rigida- azzuffarsi ognor piglian diletto. mente tronco–conica della gonna, in 2. Persona molto ingorda. alcune baverette rialzate in pizzo “alla 1965 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, Medici”, nella caratterizzazione della Milano, Longanesi, 1965, p. 69: era il mo- vita alta, come si è visto, recupera al- mento in cui adoperava il suo lessico www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 220

speciale trattandomi di bezzicone im- Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1965, p. pippiato, ingordo. 88: Per far posto ai bigatti nella bigat- = Deriv. di bezzicare ‘beccare rapidamen- tiera divoratori di foglie di gelso. te’ o ‘infastidire con parole offensive’ con – = Deriv. di bigatto con –eria. one. (N) biscela sost. m. inv. Ragazzo (N) bigatteria sost. f. Luogo pre- riccioluto, gradasso. disposto per l’allevamento dei bachi 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, da seta. Milano, Rizzoli, 1965, p. 234: un biscela dà 1819 Vincenzo Dandolo, Dell’arte di l’allarme 1983 Giacomo De Antonellis, governare i bachi da seta, Milano, Sonzogno, Milano: crescita di una metropoli dall’Unità 1819, p. 73: Nel determinare l’uso della d’Italia ad oggi, Milano, NED, 1983, p. 34: piccola bigatteria, cioè di quella che i delinquenti, cercavano allora di evi- dee contenere i bachi sin dopo la terza tarlo; e altrettanto facevano quelli del muta, non ho avuto in mira, che d’in- loro giro, i smilza cioè le lóro donne, dicare quanto essa riuscirebbe meglio i segagna, balord, biscela... all’economico governo dei bachi [...] = Voce milanese (cfr. Carlo Emilio in confronto a luoghi più ampi o non Gadda, L’Adalgisa. Disegni milanesi, Firenze, Le Monnier, 1944, p. 65: «l’Olocati abbastanza capaci 1839 Angelo Sola- Ermenegildo detto “el Gildo–gratta” o ri, Metodo facile e sicuro per coltivare i gelsi “el Biscella” già una volta rincorso, per ed i bachi da seta, Condogno, Cairo, 1839, p. quanto invano, dal brigadiere Veronesi della 44: Quando vengono dei giorni piovo- squadra mobile; Biscella = ricciutello, da si e freddi, è cosa buona fare qualche bisc = ricciuto, e, prima ricciolo»; Federico fiammata e riscaldare l’aria della bi- Formignani, Dialetti lombardi per un anno, gatteria: se poi vengono dei tempora- Milano, Giornale della Lombardia, 1975, p. 97: «Il biscela, al contrario, è il bulletto, li, bisogna aprire le porte, le finestre e il gradasso. Biscela sta per “ricciutello”, ed gli sfogatoj, e dar aria, altrimenti es- è voce adattata ai ribaldi, pare, da quando sendo molto caldo, soffoco e chiuso, Manzoni descrisse i “bravi” di Don Abbondio in poche ore si potrebbe cambiare la muniti di un vistoso ciuffo di capelli»). bigatteria in un cimiterio 1846 In «Museo scientifico, letterario ed artistico, ov- (N) bombardino sost. m. Persona vero Scelta raccolta di utili e svariate nozioni poco raccomandabile. in fatto di scienze, lettere ed arti belle», VIII 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, (1846), p. 239: Anche un’altra donna, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 93: Furon fat- la di Rohan, ha preso a fornire gra- ti sedere e, al gruppo, si aggiunsero tuitamente le foglie de’ gelsi ad una altri tre bombardini. Pare che i nuovi bigatteria, stabilita per dar lavoro alle venuti avessero rapinato, qualche sera povere donne di Brou [...]. La educa- prima, la donna. zione de’ bachi in quest’anno non la 2. Bevanda alcolica preparata con è stata punto felice. I bachi nati anzi panna, brandy, caffè e zabaione caldo, tempo, grazie all’autunno che si è diffusa in particolare nelle località di prolungato sino alla primavera: inte- montagna. re bigatterie guaste dalla muscardina 2013 Rino Casazza, Il Fantasma all’O- 1965 Felice Chilanti, Ponte Zarathustra, pera, Un libretto in cinque atti con Auguste www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 221

Dupin, Zeroundici Edd., 2013, ed. digitale: (N) bozzuto agg. Che presenta ri- quest’ultimo li aveva invitati dopo il gonfiamenti, bitorzoluto. pranzo per gustare un bicchiere di squi- 1874 Raffaele Renzone, Manuale di fi- sito bombardino 2014 Silvia Dall’Aglio, siologia umana per gli studenti di medicina, DAP: Dinner And Pics, in http://dinnerandpi- Napoli, Vitale, 1874, p. 341: Le vescicole cs.tumblr.com: una bevanda che avrebbe seminali rappresentano dei diverticoli potuto scaldare le sere invernali e tra o tubi varicosi e bozzuti, che metto- tutte le combinazioni possibili, quella no in un’unica cavità 1966 Carlo a base di latte, whisky e liquore all’uo- Alianello, Nascita di Eva, Firenze, Vallecchi, vo, ovviamente scaldati, sembrò quella 1966, p. 140: E tante bestie più picco- migliore. Dopo aver realizzato la be- le e alte più bozzute e più grosse che forse erano i cuccioli e le femmine vanda, il giovane genovese la fece pro- 1991 Enciclopedia medica italiana. Ag- vare a un cliente che esclamo: “Acci- giornamento della seconda edizione, a cura denti! È una bombarda!”, e per questo di Luciano Vella, Firenze, USES, 1991, p. fu chiamata Bombardino. 3041: Contorni bozzuti, retrazioni del = Deriv. di bombarda con –ino. profilo epatico, ipertrofie lobari sono segni spesso concomitanti nelle cirro- (N) botteghina sost. f. Donna che si 2007 Torsten Krol, Callisto: un intrigo gestisce una bottega o vi lavora. americano, Milano, Isbn, 2007, ed. digitale: I 1853 Giacinto Carena, Prontuario di vo- pantaloni erano bozzuti quindi cercai caboli attenenti a parecchie arti, ad alcuni nelle tasche. C’erano due bei muc- mestieri, a cosa domestiche ed altre di uso Alfredo comune, Torino, Stamp. reale, 1853, p. 109: chietti di banconote 2011 Baldino et alii, Imaging dell’apparato uro- Botteghine, donne che lavorano nella genitale: patologia non oncologica, Milano, Bottega della Cartiera 1965 Anna Springer, 2011, p. 56: Il reperto è quello Maria Tesi, Un bel passato, Milano, Longa- di reni a profili bozzuti con multiple nesi, 1965, p. 20: Quella donnina che ha cisti nel contesto. la bottega nel borgo: “la botteghina” = Deriv. di bozzo con –uto. che vende di tutto 2004 Chiara Novel- li, Storie del Quadraro, Roma, Viviani, 2004, (N) brancolata sost. f. Lotta in cui p. 174: Griselda era rimasta comunque gli avversari si afferrano a vicenda. una donna di grande spirito, e ciò la av. 1365 Commedia di Dante degli Al- faceva benvoluta da tutti coloro che la lagherii col commento di Jacopo della Lana, conoscevano, finanche da quella figu- Bologna, Tip. Regia, 1866, p. 482: e trovò ra strana che era la Botteghina. Anteo: fenno alle brancolate insieme, = Deriv. di bottega con –ina. Ercole lo gittò giuso in terra; perché questi era figliuolo di terra, tanto (N) bouse sost. f. Escremento di quanto era più battuto alla terra, tanto vacca gli accrescea più forza 1965 Felice 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, Chilanti, Ponte Zaratustra, Milano, All’inse- Milano, Rizzoli, 1965, p. 164: Han persino gna del pesce d’oro, 1965, p. 47: Reagì e attaccato ai vestiti l’odore della bouse.­ mi balzò addosso, e nella brancolata = Voce fr. ‘id.’. era più forte di me. Ci rotolammo e ci www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 222

colpimmo nella ghiaia fangosa della Missiaglia, 1839, p. 552: Il travaglio suo strada provinciale. più abituale fu quello di raffazzonare = Deriv. di brancare con –olo e –ata dei modelli di oriuoli, e di ornamenti (un’origine dal dialetto veneto è ipotizzata di oreficeria e bronzeria; ma faceva da Felice Chilanti, La paura entusiasmante, Milano, Mondadori, 1971, p. 287: «Dal dia- di mestieri riportare il grande premio letto branculada, lotta contadinesca che si alle scuole reali: quello era il punto combatte prima afferrando l’avversario alla capitale per il suo avvenire 1880 vita ben stretto poi tentando di sollevarlo per In «Nuova Antologia di scienze, lettere ed gettarlo a terra»). arti», L (1880), p. 204: Se le industrie (N) brasera sost. f. Zona di una per le quali il genio italiano è meglio fornace dove si posizionano le braci. predisposto da natura, come le in- 1599 Francesco De Marchi, Architettu- dustrie estetiche, vetreria, ceramica, ra militare, Roma, de Romanis e figli, 1810, bronzeria, ecc., fossero coltivate con p. 809: Il fondo di questa fornace det- una parte di quell’ardore che le con- ta Zitatora vuol essere doi palmi più dusse due o tre secoli or sono ad un bassa della bocca dove entra la fiam- grado 1931 In «Historia. Studi storici ma à percuotere il metallo, sotto dove per l’antichità classica», V (1931), p. 27: E si dice la Brasera, vuole essere cuppa sono venuti in luce dei particolari di almeno cinque, ò sei brazza, acciò tecnica che portano elementi nuovi che la volta di questa fornace abbia per la storia della bronzeria romana gran vento, et vuole essere fatta tutta in questo periodo. in volta, perché il fuoco non la fac- 2. Reparto di una fabbrica in cui si cia crepare 1965 Carlo Castellaneta, lavora il bronzo. Villa delizia, Milano, Rizzoli, 1965, p. 128: 1950 Teresa Noce, Gioventù senza sole, il nuovo quartiere del Castello, tra il Roma Macchia, 1950, p. 242: E quando si sole e il fumo, pare una gran brasera. parla di licenziamento, tutte le ope- = Voce milanese, propr. ‘braciere’ (cfr. Cherubini, s.v.). raie del reparto bronzeria si oppon- gono 1966 Luigi Malerba, Il serpente, (N) bronzeria sost. f. Arte di lavo- Milano, Bompiani, 1966, p. 213: C’è la fa- rare il bronzo. legnameria, la marmeria, la bronzeria 1834 In «Bollettino di notizie statisti- 2004 Celestino Canteri, Memorie del nostro che ed economiche d’invenzioni e scoper- ’900: circoli comunisti, lotte e vita nella To- te», II (1834), p. 171: Passando in rivista rino capitale operaia. Il Circolo Carlo Marx le diverse industrie che si esercitano e il Circolo Garibaldi. Torino, Barriera di nel Dipartimento della Senna, vedia- Nizza 1908–1975, a cura di Donato Anto- mo che le osservazioni precedenti niello, Milano, Jaca Book, 2004, p. 62: La possono essere applicate a tutte e nuova istituzione dei commissari di particolarmente alla bronzeria, alle reparto era un modo profondamente bijouterie, alla porcellana, merci democratico e un modo rispondente propriamente chiamate articoli di alle necessità del controllo reparto Parigi 1839 Biografia universale antica per reparto (e quei reparti di allora si e moderna, supplemento, vol. IV, Venezia, chiamavano: utensileria, bronzeria, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 223

torneria, calderai, preparazione mon- nota che i giovani ci tengono a byro- taggio, lavorazioni aggiunte). neggiare, ma quella ostentazione d’i- = Deriv. di bronzo con –eria. conoclastia non lo innamora affatto 1966 Italo Alighiero Cusano, La prova dei (N) bussio sost. m. Il bussare in sentimenti, Milano, Rizzoli, 1966, p. 30: modo prolungato. Quanto ai sentimenti... chi può indi- 1966 Italo Alighiero Cusano, La prova viduarli con esattezza, e tanto meno dei sentimenti, Milano, Rizzoli, 1966 p. 34: esprimerli con fedeltà? Ma mi accor- entrò in sala, dopo un gracile bussìo go che sto byroneggiando 1973 alla porta, il piccolo Ferdl, reduce Luigi Cattanei, G.C. Abba: formazione di da villa Matilde 2003 Laura Pariani, un memorialista, Bologna, Cappelli, 1973, L’uovo di Gertrudina, Milano, Rizzoli, 2003, p. 38: chiama ed organizza una calda p. 165: Un bussìo di colpi secchi alla materia d’origine anche romantica e porta è il segno del vespro. nello stesso tempo indica approdi si- = Deriv. di bussare con –ìo. curi ed antichi mai rinnegati in tanto byroneggiare dell’Abba. (N) byroneggiare v. intr. Scrivere = Deriv. di Byron, cognome dello scrittore imitando lo stile di George Gordon inglese George Gordon Byron (1788–1824) Byron. con –eggiare. 1858 In «Pasquino. Giornale umoristi- co, non politico, con caricature», III (1858), (N) cagnasca sost. f. Tipo di squa- 115, p. 105: Sia messo alla porta, e con- lo. segnato ai Carabinieri Reali! Perdo- 1966 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, no, perdono, lettori miei! Ho voluto Milano, Longanesi, 1966, p. 198: “Ma no, byroneggiare, e darmi l’aria d’uomo capitano! É una cagnasca, non un pe- incompreso 1889–1891 Luigi Piran- scecane...”. dello, Lettere da Bonn: 1889–1891, Roma = Deriv. di cagna con –asca. Bulzoni, 1984, p. 105: I versi, non mol- to felici nel loro byroneggiare, con (N) calapùgnolo sost. m. Tipo di qualcosa di falso nel tono, sono però coleottero. tutt’altro che trascurabili e uno dei 1966 Mario Tobino, Sulla spiaggia e primi segni della graduale rimedita- di là dal molo, Milano, Mondadori, 1966, zione dei principi e delle convenzio- p. 207: Il ronzio che faceva il calapu- ni della civiltà positivistica 1907 gnolo era acuto e sottile, simile a un Tullo Massarani, Cesare Correnti nella vita infantile continuo pianto 1996 An- e nelle opere. Introduzione a una edizione gelo Gianni–Manrico Testi, Dalla Torre Ma- postuma degli scritti scelti di lui in parte tilde alle vette Apuane. Poeti e narratori di inediti o rari, Firenze, Le Monnier, 1907: Viareggio e della Versilia, Viareggio, Baroni, Che onda di decasillabi e che sussul- 1996, p. 563: mentre nella vicina piaz- to di senarii manzoniani! Quanto os- zetta Shelley s’animava la caccia ai sianeggiare e byroneggiare! 1939 calapugnoli, i coleotteri. Alfredo De Nonno, Ugo Foscolo, Milano, = Comp. di cala– e pugnolo, var. toscana Treves, 1939, p. 224: Quando Foscolo di pungolo (cfr. per esempio Antonio Politi, conosce Byron nei ritrovi londinesi Dittionario toscano, Venezia, Miloco, 1665, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 224

s. v. stimolo: «strumento che pugne, al quale = Dall’antroponimo Camillo. i Fior. dicono pugnolo»). (N) capitellato agg. Di struttura (N) caledonia sost. f. Tipo di fiore. architettonica, dotata di capitello. 1966 Carla Vasio, L’orizzonte, Roma, 1905 In «Studi e materiali di archeo­ ­ Polìmata, 1966, p. 10: La terra porta ciuf- logia e numismatica», III (1905), p. 18 (GRL, fi disordinati di foglie verde scuro tra senza indicazione del fasc.): La stele ret- cui compaiono nella stagione giusta tangolare aniconica capitellata, come le caledonie, le violacciocche, i gia- ad esempio quella etrusca di Orvieto ginti e le pansè. 1912 Luigi Ariano Milani, Il R. Museo ar­ = Dal lat. Caledonia, nome dato antica- cheo­logico di Firenze: sua storia e guida mente al territorio a nord della Britannia. illustrata, Firenze, Tip. Ariani, 1912, p. 25: la stele a pilastro capitellato 1966 (N) calemma sost. m. e f. Feno- Ugo Pirro, Freddo furore, Milano, Sugar, meno tipico dell’Oceano Atlantico 1966, p. 85: non restava altro che il Pa- caratterizzato da ondate altissime. lazzaccio capitellato della Rinascente 1886 In «Bollettino della Società ge- 2003 Raimondo Zucca, Insulae Sardiniae et ografica italiana», XI (1886), p. 300: Nel Corsicae. Le isole minori della Sardegna e tempo del così detto calemma, il della Corsica nell’antichità, Roma, Carocci, mare, sebbene al largo in apparenza 2003, p. 230: base parallelepipeda, mar- tranquillo, frange furiosamente sulla morea, scandita su tre lati da pilastri costa e molti bianchi furono vittime capitellati impostati su cornice moda- di quel fenomeno marino, che nessu- nata 2016 Franco Fresi, La Sardegna no ha ancora spiegato 1912 Palmiro dei misteri, Roma, Newton Compton, 2016, Premoli, Vocabolario nomenclatore, Bolo- ed. digitale: Li costituivano pezzi archi- gna, Zanichelli, 1912, s. v.: Calemma, alta tettonici, pietre informi e lastroni di onda di marea 1932 Eugenio Oberti, varia grandezza, betili troncoconici Amerigo Vespucci alla scoperta del continen- con incavi, cippi in forma di colonna te sud–americano, Torino, Paravia, 1932, p. turrita, colonne capitellate, frammenti 198: Perché sapeva bene quanto fos- di statue antropomorfe. sero difficili i paraggi del Golfo di 2. Di struttura anatomica o botani- Guinea, a causa delle frequenti calme ca, che ha forma di capitello. al largo e dei «tornadi» e della «ca- 1825 Stefano Delle Chiaie, Memorie lemma» lungo le coste 1966 Bruna sulla storia e notomia degli animali senza Piatti, Venere e il Begriffo, Milano, Longa- vertebre del regno di Napoli, Napoli, Stamp. nesi, 1966, p. 197: Si snodò tra i riflessi Soc. Tip., 1825, p. 376: siccome osservasi della calemma. nella Fig. 9 e di altro aculeo capitella- = Voce port. ‘id.’ to trifida posto tra gli aculei cartilagi- nei 1886 In «Annali Del Museo Civico (N) camillo sost. m. Persona che si Di Storia Naturale “Giacomo Doria”», XXIV finge poco intelligente. (1886), p. 285: ventose poco prominen- 1966 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, ti, anteriori, ad aperture irregolar- Milano, Longanesi & C, 1966, p. 79: prefe- mente elittiche; rostrello capitellato, riva fare il camillo, il finto tonto. armato da 48 uncini 1902 In «Malpi- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 225

ghia. Rassegna mensuale di botanica», XVII bisognava adattarsi alla sbobba della (1902), p. 521: lo stimma capitellato va casanza. diviso in intero e con fenditura. Nel = Deriv. di casa con –anza; si tratta di gruppo delle Crocifere con lo stimma una voce gergale milanese (cfr. Cherubini, s. capitellato con fenditura ponemmo v. zerga). la Cochlearia Armoracia L 1934 In «Atti della Società toscana di scienze natura- (N) cavavoglie agg. inv. Che sod- li residente in Pisa. Processi verbali», XLIV disfa i desideri, appagante. (1934), p. 146: rudimento d’ovario lage- 1965 Orsola Nemi, Le signore Barab- niforme, assottigliato in lungo collo, bino, Milano, Rizzoli, 1965, p. 148: ‘Il la- capitellato all’apice, lungo quanto gli voro’ diceva sempre, povera cara, ‘è stami o più. cavavoglie e Scacciapensieri’ 2005 = Deriv. di capitello con –ato. David Bargiacchi, Mea culpa, Lecce, Manni, 2005, p. 18: Senza sforzo non si ottiene (N) caporaduno sost. m. Chi so- mai niente il lavoro è spezzaschiene praintende all’organizzazione o allo ma anche cavavoglie. svolgimento di un raduno. 2. sost. m. inv. Attività che soddi- 1966 Libero Bigiaretti, Le indulgenze, sfa i desideri. Bompiani, 1966, p. 183: È proprio un tipo 1864 «La gioventù. Giornale di lettera- rotariano, di presidente, di caporadu- tura e d’istruzione», V (1864), p. 499: Ab- no, pensavo. biamo il dettato: Lavorar di voglia è = Comp. di capo e raduno. un cavavoglie. Intorno un pezzo di marmo, mi avrei rifinito le ossa. (N) carpogno sost. m. Rammendo = Comp. di cavare e voglie. fatto alla buona, senza cura. 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, (N) cetomedista sost. m. e f. Chi Milano, Rizzoli, 1965, p. 106: Le calzette appartiene al ceto medio. rammendate piene di carpogni. Giuseppe D’Agata, Il circolo Otes, = Dal milanese carpogn (cfr. Cherubini, 1966 Feltrinelli, 1966, p. 10: s. v.). Di giorno siamo dei laureati (io in una disciplina uma- (N) casanza sost. f. Prigione. nistico–scientifica, secondo una vec- 1901 Giovanni De Nava, Musolino: il chia classificazione), dei cetomedisti bandito d’Aspromonte, Firenze, Nerbini, ma produttivi, seri 2004 La forma- 1901, p. 184: Dove il giovanotto d’ono- zione delle parole in italiano, a cura di Maria Grossmann e Franz Reiner, Tübingen, Nie- re, uscendo dal carcere, dalla casanza meyer, 2004, p. 207: Il secondo gruppo può trovare un tetto sicuro 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, Vallecchi, […], è più composito, in quanto com- 1966, p. 220: passava le ore senza peso prende [...] persone che fanno parte di a guardare il soffitto e a leggere, come gruppi e associazioni: accademista, fanno tutti quelli che sono in casan- camorrista, clacchista, cetomedista. za 2013 Leonardo Coen–Renato Val- 2. agg. Relativo al ceto medio. lanzasca, L’ultima fuga, Milano, Baldini Ca- 1985 In «La civiltà cattolica», CXXXVI stoldi Dalai, 2013: Nessun tipo di spesa: (1985), 1, p. 289: Questo metterà in cri- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 226

si ancora di più la parte ‘bassa’ della notes. Preferisco Elvis, Padova, Primiceri, società che vedrà restringersi gli spazi 2011, p. 70: Si tratta di quei discorsi d’una politica cetomedista e assisten- da bar malinconici che escono fuo- zialista (gli impiegati del principe) ri a fine serata, dopo tanto ciciarare finora condivisa dai partiti di massa d’altro 2016 Valerio Moggia, Novelle 2008 Aldo Bonomi, Milano ai tempi delle a impulsi elettrici, Milano, Mondadori, 2016, moltitudini: vivere, lavorare, produrre nella ed. digitale: si fermava incuriosita a ci- città infinita, Milano, Mondadori, 2008, p. ciarare con l’Arleziano. 23: È dalla rottura di questo modello = Dal milanese cicciarà (Cfr. Cherubini, consolidato, cetomedista per l’appun- s. v.). to più che borghese tout-court, [...] che nasce il bacino del capitalismo (N) ciclosincroprototrone sost. personale. m. Apparecchio che assomma le fun- = Deriv. della loc. ceto medio con –ista. zioni del ciclotrone e del sincrotone. 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il (N) chifellaio sost. m. Venditore di resto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 94: Si chifel (panini dolci a forma di mezza- venne sostituendo nel lavoro uno ster- luna). minato esercito di ingegneri e tecnici 1907 In «Bollettino dell’Ufficio del la- di apparecchi sperimentali su grande voro», VIII (1907), p. 173: Hanno aderito scala: ciclosincroprototroni, accelera- alla Camera del lavoro le due nuove tori lineari, iperbolici, parabolici. leghe dei candelai di San Giuliano e = Comp. di ciclo–, sincro–, proto– e –tro- dei chifellai di Pisa 1965 Iolena Bal- ne. dini, L’innamorata, Milano, Mursia, 1965, p. 10: Il mercato con le montagne di (N) cioccaia sost. f. Deposito di pane sciocco, le venditrici di erbe ciocchi da ardere, legnaia. cotte dietro i calderoni fumanti, il ri- 1957 In «Frutticoltura», XIX (1957), p. chiamo del chifellaio 2000 Natale 493: Polloni come questi, nascenti su Rauty, Storia di Pistoia. Nell’eta delle rivolu- zioni 1777–1940, Firenze, Le Monnier, 2000, vecchie cioccaie, per lo più profonda- p. 183: si va dai quattro acquaioli, ai mente rose dalla carie 1965 Felice ventisette fornai, […] ai due chifellai. Chilanti, Ponte Zarathustra, Milano, All’inse- = Deriv. di chifel (1839: GRADIT) con gna del pesce d’oro, 1965, p. 51: Una sera il –aio. babbo riconobbe impronte nella neve di zoccoli e d’una ruota di carriola, (N) ciciarare v. intr. Chiacchiera- dalla nostra cioccaia giù per la stra- re. della 2009 Daniela Carfagna, Sabaudia 1965 Carlo Castellaneta, Villa di deli- tra sogno e realtà, Roma, Gangemi, 2009, p. zia, Milano, Rizzoli, 1965, p. 141: Non par 151: Intorno ad ogni cioccaia, la terra, vero d’esser qui, con lui, ciciarare di sabbiosa, giallastra e fradicia, si è sol- tutto e di niente 1999 Laura Pariani, levata, quasi a rincalzare a protegge- la signora dei porci, Milano, Rizzoli, 1999, re quella che, seppure ormai inutile, è p. 187: andarono insieme nel bosco, una pianta, una creatura di Dio. ciciarando 2011 Katia Gallo, Social = Deriv. di ciocco con –aia. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 227

(N) circumgalattico agg. Che cir- Pezzati, 1822, p. 215: ai fornaj, pizzica- conda una galassia. gnoli, bottegaj, macellari, fruttaioli, 1965 Italo Calvino, Le cosmicomiche, mugnai, vinaj, bettolieri, osti, locan- Torino, Einaudi, 1965, p. 48: ripetendo per dieri, strascini, pollajoli, pesciaioli, spregio il segno in rozze caricature civajoli, formajoli, ed altri venditori per ogni angolo della sfera circumga- di commestibili 1830 In «Gazzetta di lattica 1975–1977 In «Coelum. Perio- Firenze», 25 febbraio 1830, p. 7: Gaspero dico mensile per la divulgazione dell’astro- Pieri ha ceduto a Giovanni Pieri suo nomia», XLV, XLVI o XLVII (1975, 1976 figlio maggiore di Anni 30. il Traffi- o 1977), p. 293 (GRL, da cui non si ricava co ad uso di Civaiolo 1865 GRADIT l’annata precisa): un’emissione continua (senza fonte) 1965 Alessandro Bonsanti, di gas relativistico e radiazione a bas- La nuova stazione di Firenze, Milano, Mon- sa frequenza, dal nucleo, in forma di dadori, 1965: Il tempo, il Tempo..., per un fascio che si apre un canale nel gas molti è una misura assoluta, press’a circumgalattico. poco come il metro lo è per un mer- = Comp. di circum– e galattico. cante di stoffe, e il chilogrammo per un civaiolo 1990 Giorgio Batini, Firen- (N) ciumachella sost. f. Donna ze, pochi lo sanno, Firenze, Bonechi, 1990, giovane e graziosa. p. 230: Alle Due Strade c’è la targa ma av. 1863 Giuseppe Gioachino Belli, non c’è più il civaiolo. L’ultimo smise ‎Lettere, giornali, zibaldone, a cura di Gio- di vendere semi, legumi secchi, pani- vanni Orioli, Einaudi, 1962, p. 199: All’A- co e vecce, una quarantina d’anni fa ve Maria del martedì 24 si battezzerà, 2009 In «Nuova antologia», DCIII (2009), signor ciumaco, un’altra ciumachella p. 271: Cancellando l’insegna del bet- forse più crestosa di voi, che è tutto toliere o del civaiolo, distruggendo dire 1966 Ugo Pirro, Freddo furore, l’insegna del cappellaio di moda o del Sugar, 1966, p. 48: Le ciumachelle no- vecchio Caffè, il volto cittadino ha stre, poi, camminavano stringendosi perso in gran parte la sua caratteristica fra loro e ridendosi una sotto l’ascel- 2015 Alessandro Agostinelli, Toscana, Tori- la dell’altra, come all’uscita da sco- no, EDT, 2015, ed. elettronica: In città ci la 2017 Nicola Verde, Il vangelo del boia, sono i civaioli, cioè i vecchi venditori Roma, Newton Compton editori, 2017: Titta di legumi secchi, granaglie, semi e al- immaginò che non volesse mostrarsi, tri prodotti gastronomici come frutta forse era qualcuno che, in incognito, secca, aringhe affumicate ecc. aveva adocchiato una ciumachella. = Deriv. di civaia con –iolo. = Voce romanesca ‘id.’ (propr. ciumaca è forma dialettale di lumaca) (N) clacsonata sost. f. Colpo di clacson. (E) (R) civaiolo (civajolo) sost. m. 1965 Franco Simongini, Il cialtrone, To- Venditore di legumi secchi. rino, Edizioni dell’Albero, 1965, p. 178: ac- 1804 Jacopo Maria Paoletti, La polizia o sia il governo di polizia, in Raccolta di compagnandosi con una secca clacso- trattati e memorie di legislazione e giuri- nata assordante delle sue trombe no- sprudenza criminale, tomo V, Firenze, Tip. vissime 1994 Dario Voltolini, Rincorse, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 228

Torino, Einaudi, 1994, p. 24: Dalla vicina insomma da lui risultasse pure lieve- tangenziale giungevano le clacsonate mente disgustosa, ma anche affettuo- isteriche degli intrappolati 2002 An- samente melanconica 1997 In «Fi- drea Camilleri, Storie di Montalbano, Mila- lologia mediolatina», IV (1997), p. 252: Do- no, Mondadori, 2002, p. 592: Dopo mezzo vrà infatti sempre tenersi ben presente chilometro però la decisione abbacò che una delle difficoltà create, a livel- di colpo, frenò, provocando una fu- lo ecdotico, da un testo come questo, ribonda clacsonata della macchina non letterario, è quella derivante dai che gli veniva darrè 2017 Gian Luigi problemi connessi con il suo carattere Fortuzzi, Il bel pianista, Milano, Mondadori, collaticio. 2017, p. 123: John arriva sotto il sesto = Dal lat. collaticium ‘mescolato’. piano. Lancia l’ormai storico segna- le di tutte le loro notti di fuoco. Fuori (e) (E) (R) colonnista sost. m. campo: il segnale non è altro che una Giornalista titolare di una rubrica di clacsonata in piena notte. attualità o di varietà in un quotidiano = Deriv. di clacson con –ata. o in un periodico. 1957 Giuseppe Prezzolini, Tutta l’Ame- (N) codiera sost. f. Parte dei fi- rica, Firenze, Vallecchi, 1958, p. 344: Alle nimenti del cavallo che imbriglia la volte il colonnista è un personaggio coda. indipendente anche dalle opinioni 1857 Salvatore Villani, Manuale ovvero metodo teorico–pratico per addestrare i ca- del giornale 1964 GRADIT (senza valli da tiro, con pochi mezzi e facilita e ren- fonte) 1966 Maria Corti, Il ballo dei derli docili e destri alla voce del guidatore, sapienti, Milano, Mondadori, 1966, p. 67: Catania, Giuntini, 1857, p. 13: ed adattando Non si saprebbe dire che giorno fu e pure la sua braca un pò larga, la sua co- come si chiamasse l’ignoto colonni- diera lenta; ed i suoi tiranti bene asso- sta av. 1969 Carlo Emilio Gadda, Un dati 1965 Ercole Piatti, La cugina, Milano, gomitolo di concause: Lettere a Pietro Citati Bompiani, 1965, p. 52: Lungo la parete di (1957–1969), Milano, Adelphi, 2013, p. 21: fronte erano appesi i finimenti dei ca- In ogni modo sono molto contento, valli, le redini, i paraocchi, i sottopan- salvo grane e aggressioni di critici o cia, le codiere 1988 Giuseppe Bonaviri, giornalisti o colonnisti 1995 Etica Il dorminveglia, Milano, Mondadori, 1988, p. e giornalismo. Atti del convegno, Roma, 50: Nella quale un vecchio ebreo, con Presidenza del Consiglio dei ministri – Di- una papalina unta senza visiera, aveva partimento per l’informazione e l’editoria, esposto basti, codiere, bisacce, fiocchi 1995, p. 164: Insieme a questi interes- per ornamento di muli e cavalli. si ci sono giornalisti e colonnisti che = Deriv. di coda con –iera. potremo definire «da fantascienza» 2017 Mario Reading, La profezia dei tem- (N) collaticio agg. Messo insieme plari, Roma, Newton Compton, 2017, ed. di- alla meglio, raffazzonato. gitale: In quell’occasione si era ripro- 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, posto di uccidere un colonnista ebreo Milano, Bietti editore, 1966, p. 30: E avreb- che aveva messo in ridicolo la Lancia be voluto che la cena collaticia offerta Sacra su un giornale di sinistra. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 229

(n) 2. Finanziatore, associato ad scute, si «conferenzeggia», si inau- altri, di imprese marinaresche. gura, si troneggia, si lascia marcire il 1755(<) Carlo Targa, Ponderazioni so- plebeo e il subalterno, le masse ope- pra la contrattazione marittima, Genova, raie e contadine, i popoli affamati e Stamp. Casamara, 1755, p. 91: fra i co- sfruttati. lonnisti non hanno luogo i privilegii = Deriv. di conferenza con –eggiare. sociali accordati a quello dalla legge comune 1871 Nicola Alianelli, Delle (N) contagiabile agg. Che può es- antiche consuetudini e leggi marittime nelle sere contagiato. Provincie Napoletane, Napoli 1871, p. 93: 1847 Giuseppe Carbonaro, Intorno al nelle società quindi entravano an- rapporto su la peste e le quarantene, Napoli, cora un amministratore denominato Cataneo, 1847, p. 254: Questa relazione padrone, che fosse o no colonnista o che passa tra il corpo contagioso ed il partecipe nella nave aveva parte nei corpo contagiabile dicesi contagione lucri come amministratore 1903 1917 In «Archivio di ottalmologia», XXIV Teodoro Massa, Le consuetudini della città (1917), p. 107: sarebbero tuttavia messi di Bari. Studi e ricerche, Bari, Vecchi, 1903, nelle corsie alla rinfusa gli affetti da p. 210: era veramente una società fra i congiuntivite contagiose e quegli altri colonnisti, il proprietario o i compro- che presentano forme congiuntivali prietarii della nave e i marinai 1977 non contagiabili 1965 Enrico Lupi- Pietro Ebner, Economia e società nel Cilento nacci, L’irregolare, ed. Ceschina, 1965, p. medievale, Roma, Edd. Di Storia e letteratu- 93: - E se io fossi contagiabile? - Do- ra, 1977, p. 39: L’istituto «ad usum Ri- mandò Olivia 2015 Guido Ceronetti, vera», esteso a tutti gli abitanti della Pensieri del Tè, Milano, Adelphi, 2015, ed. costa amalfitana, consentiva ad ogni digitale: Prima che il sangue fosse con- socio (colonnista) di partecipare ai tagiabile dalla Malattia 2017 Carla viaggi con l’apporto di un qualcosa: Ida Salviati, Il primo libro non si scorda mai. dal denaro alla nave, alle merci, all’e- Storie e idee per innamorarsi della lettera- quipaggio. tura tra 5 e 11 anni, Firenze, Giunti, 2017, = Deriv. di colonna (‘porzione di una pa- ed. digitale: Per molti autori importanti gina a stampa’ o ‘somma di denaro a dispo- del post Sessantotto, l’infanzia non sizione del capitano di una nave per le spese appare contagiata né contagiabile dal di viaggio’) con –ista; nel primo significato “male di vivere”. agirà l’influsso dell’ingl.columnist . 2. Contagioso. 1837 Dott. Cricchio, Metodo di curare il (N) conferenzeggiare v. intr. Par- colera–asiatico senza il soccorso del medico, lare col tono e la mimica tipica di una Palermo, Tip. Virzì, 1837, p. 11: Il princi- conferenza, pontificare. pio contagiabile intanto immesso nel- 1966 Domenico Tarizzo, I congiurati, la economia dell’uomo non sempre Milano, Rizzoli, 1966, p. 47: Il sorrisetto sviluppa istantaneamente l’azione sua di Ybarra mi sferza: conferenzeggio 1936 In «Note e riviste di psichiatria. Mani- nel tentativo di risalire 1968 In «Lo comio provinciale di Pesaro», p. 254 (GRL, Spettatore internazionale», III (1968), p. 17 da cui non si ricava l’annata né il fasc.): Una (GRL, senza indicazione del fasc.): Si di- legge che vieta il matrimonio nei casi www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 230

di malattia contagiabile e di infermità Zelig, 1996, p. 114: era controluna, e si mentale di uno dei contraenti. vedeva soltanto la sua sagoma scura e = Deriv. di contagiare con –bile. intenta 2015 Vinicio Capossela, Il pa- ese dei coppoloni, Milano, Feltrinelli, 2015: (N) controdelibera sost. f. Deli- Una notte che cala e si forma in ma- bera che annulla o modifica un’altra teria spessa, un’oscurità che si man- approvata in precedenza. gia. Lunghe strisce di fuoco le ardono 1966a(<) Vergilio Gamboso, La Basi- controluna. lica del Santo. Guida artistica, Padova, Edd. = Deriv. di luna con contro–. Messaggero, 1966, p. 33: Tra il 1485 e l’89, tra delibere e controdelibere [...] (N) controtelegramma sost. m. 1966b Mario Apollonio, I raggi–pane, Mi- Telegramma che annulla o modifica lano, Bietti, 1966, p. 142: Parlavano di quanto detto in un altro spedito pre- una controdelibera, che aveva cassato cedentemente. quanto s’era da tempo deciso, di rim- 1965 Annamaria Tesi, Un bel passato, boschir l’Appennino 1982 Giovan- Milano, Longanesi, 1965, p. 91: dopo mol- ni Mantese, Scritti scelti di storia vicentina. Storia del territorio, Vicenza, Istituto per le te incertezze, telegrammi e controte- ricerche di storia sociale e di storia religio- legrammi 2004 In «Archivio storico per le province napoletane», CXXII (2004), p. sa, 1982, p. 382: Contro questa delibera della maggioranza (41 voti), si formò 686: Aspettiamo i Castellana da tanti una controdelibera della opposizione giorni, telegrammi e controtelegram- 2016 In www.panorama.it, 14 marzo 2016: mi e non vengono. Inizia un duello a colpi di delibere e = Deriv. di telegramma con contro–. controdelibere. = Deriv. di delibera con contro–. (N) conventualizzare v. tr. Far as- sumere gli atteggiamenti di chi con- (N) controluna avv. In posizione duce una vita monastica. o direzione opposta alla luna. 1966 Italo A. Chiusano, La prova dei sentimenti, Cinisello Balsamo, San Paolo, 1941–1943 Dino Buzzati, Il buttafuo- co. Cronache di guerra sul mare, Milano, 1966, p. 155: Dovrò pregare le sue mo- Mondadori, 1992, p. 41: Ma il comandan- nache di non... come dire? Conven- te capisce che i caccia inglesi devo- tualizzarti troppo. no trovarsi controluna 1945 Alberto 2. Organizzare un gruppo secondo Colantuoni, Una casa qualunque. Racconti le regole di un convento. con la rosa, racconti con la spina, Milano, 1996 Mario Sensi, Storie di bizzoche Utra, 1945, p. 74: S’è sporto oltre il ri- tra Umbria e Marche, Roma, Edd. di storia paro di ferro e sotto, ai piedi dell’al- e letteratura, 1995, p. 26: A conventualiz- tana, nell’ombra controluna di questa zare i reclusi di Gubbio fu il vescovo 1966 Inisero Cremaschi, A scopo di lucro, 2014 Raccolta d’arte di San Francesco di Milano, Mondadori, 1965, p. 74: riaprire Trevi, a cura di Bruno Toscano, Milano–Fi- gli occhi sulle tre figure immobili, renze, Giunti, 2014, p. 50: Pietro Gabriel- controluna 1996 Pat Carra–Marghe- li, vescovo di Gubbio (1326–1344), rita Giacobino, Svegliatevi bambine, Milano, nel 1342 provvide a conventualizzare www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 231

con regola agostiniana i reclusi della reno, felice, signore del favoloso pa- sua diocesi che stazionavano o sui radiso terrestre 1969 L’ateismo nella monti sovrastanti la città. filosofia contemporanea. I grandi problemi, 3. v. intr. pron. Di ordine religio- Torino, SEI, 1969, p. 182: creare per Dio è so, assumere le caratteristiche tipiche unire e unire è immergersi nella colpa dell’organizzazione conventuale. e nel dolore, è corpuscolizzarsi. 1925 In «Bilychnis. Rivista di studi re- = Deriv. di corpuscolare con –izzare. ligiosi», XIV (1925) p. 287 (GRL, senza indicazione del fasc.): Ed ecco perché (N) corpuscolizzazione sost. f. fatalmente esso si dovrà, in un certo Riduzione in corpuscoli. qual modo, benedettinizzare, con- 1940 In «Rivista ospedaliera. Giornale ventualizzare per poter riuscir effica- di medicina e chirurgia», XXX (1940), p. ce 2016 Luigi Borzacchini, La scienza 431: Alla lampada a fessura si notano di Francesco. Dal santo di Assisi al papa numerosissimi depositi sulla faccia argentino, Bari, Dedalo, 2016, p. 58: Col posteriore della cornea e corpusco- tempo l’Ordine si clericalizza, con- lizzazione dell’acqueo 1965 Nino ventualizza, urbanizza. Fandaglia, La via lunga, Roma, Edd. di no- = Deriv. di conventuale con –izzare. vissima, 1965, p. 278: L’uomo normale altro non è che una corpuscolizzazio- (N) corpuscolizzare v. tr. Ridurre ne estremamente difficile a definire in piccolissimi corpùscoli, atomizza- ma animata da imperituro anelito di re. eternità e di infinito 1975 Romain 1845 Paolo Morello, Istoria filosofica Rainero, I Personaggi della storia contem- della medicina in Italia, vol. I, Firenze, a poranea, vol. II, Milano, Marzorati, 1975, p. spese dell’autore, 1845, p. 249: la grand’o- 1061: Precisando il concetto di materia pera della digestione non consiste in e abbracciando con la sua teoria sulla altro che in certe suddivisioni, mecca- legge di corpuscolizzazione 2004 niche sempre, in materia sempre più Pierre Teilhard de Chardin, Verso la conver- atomizzata, o molecolizzata o cor- genza. L’attivazione dell’energia nell’umani- tà, a cura di Silvana Procacci, trad. it. di An- puscolizzata 2004 Pierre Teilhard de namaria Tassone Bernardi, Verona, Gabriel- Chardin, Verso la convergenza. L’attivazione dell’energia nell’umanità, a cura di Silva- li, 2004, p, 232: la corpuscolizzazione na Procacci, trad. it. di Annamaria Tassone della Materia a questo livello arriva Bernardi, Verona, Gabrielli, 2004, p. 309: la a operarsi, non solo per raggruppa- Stoffa costitutiva del Mondo si pre- menti di atomi, [...] ma per sintesi ad senta come un flusso di Energia fisica effetto ultra–riflessivo. misurabile, più o meno corpuscoliz- = Deriv. di corpùscolizzare con –zione. zata in «materia». 2. v. intr. pron. Ridursi in piccolis- (N) costrittorio agg. Che costrin- simi corpuscoli, atomizzarsi. ge, coercitivo. 1965 Nino Fandaglia, La via lunga, 1908 In «Il Rinnovamento. Rivista criti- Roma, Edd. di novissima, 1965, p. 280: ma ca di idee e di fatti», III (1908), p. 75 (GRL, sento che, di certo, non s’era corpu- senza indicazione del fasc.): L’impero dal- scolizzato, allora, vivendo libero, se- la Chiesa esercitato sulla coscienza www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 232

individuale, non è costrittorio 1966 = Deriv. di costringere con –torio. Inisero Cremaschi, A scopo di lucro, Milano, Mondadori, 1965, p. 203: Si aggrappa ad (N) criccarchia n. Potere esercita- ogni pretesto perché i tempi scorrano to da un gruppo ristretto. senza far sentire il loro peso costrit- 1925 In «L’educazione nazionale» torio 1983 AA.VV., Lutero nel suo e VIII (1925) (GRL, senza indicazione del nel nostro tempo, Torino, Claudiana, 1983, p. fasc. e della p.): Ella ha vendicato, con 50: Il carattere costrittorio e sanzio- quell’articolo, molti buoni maestri, natorio della legge è un aspetto del me compreso, che tutta la criccarchia suo ruolo pedagogico 2016 Mattia delle associazioni multicolori aveva Filippini et alii, I defenestratori. Un roman- posto in non cale 1934 In «La Cul- zo sorprendente, Novara, Libromania, 2016, tura», s. III, XIII (1934), p. 26 (GRL, senza ed digitale: È proprio questa la sagacia indicazione del fasc.): tanto che si è po- dei Defenestratori: far credere che le tuto foggiare un derisorio criccarchia defenestrazioni siano un atto volitivo nel senso di «dominio delle cricche» e non costrittorio. (giornali del febbraio 1924) 1966 Maria 2. Che provoca restringimento o Corti, Il ballo dei sapienti, Milano, Monda- ostruzione. dori, 1966, p. 131: si sorride parecchio, 1838 «Giornale di scienze, letteratura ed sembra una favola, tutti amici, niente arti per la Sicilia», XVI (1838), 61, p. 241: criccarchie 1977 Michele Millozzi, Il In mezzo a tali movimenti, ai quali Fascismo marchigiano nei fondi dell’A.C.S. concorrono ancora per le loro contra- (1922–1925), Urbino, Argalia, 1977, p. 81: zioni i muscoli costrittori di quest’or- La criccarchia, insediatasi nei vari gano 1933 In «Rivista di biologia», XV dicasteri, perduta di vista la falange (1933), p. 530: Da ciò l’ammissione di ardita che ve l’aveva sospinta, dimen- un’autonomia polmonare, sia costrit- ticata la fede giurata, in mano ai rea- toria che espansoria, e con essa di un zionari e ormai reazionaria essa stessa tono polmonare, alternativamente co- svolge una politica classista 2015 strittorio e espansorio 2017 Arthur In www.ilfattoquotidiano.it, 6 maggio 2015: C. Guyton–John E. Hall, Fisiologia medica, Abbiamo dato inizio a una nuova sta- trad. it. anonima, Milano, Edra, 2017, ed. di- gione di Criccarchia. gitale: Controllo del flusso ematico tis- sutale da parte di fattori rilascianti o = Comp. di cricca e –archia. costrittori di derivazione endoteliale. 3. sost. m. Muscolo che provoca (N) criocircuito sost. m. Circuito restringimento o ostruzione di un or- la cui temperatura è intorno allo zero gano. assoluto. 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il 1721 Sebastiano Melli, La comare leva- trice istruita nel suo ufizio secondo le regole resto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 66: Ciò più certe, e gli ammaestramenti più moderni, era necessario per il funzionamento Venezia, Recurti, 1721, p. 34: sà esser cor- del nuovo calcolatore principale, co- rugata la Vagina dell’Utero, munita di struito secondo la tecnica ormai affer- un costrittorio, e non esser ampio il matasi dei criocircuiti supercondutto- foro della Cervice. ri 1968 In «Alta frequenza. Rivista di www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 233

radiotecnica, telefonia e acustica applicata», mesto corteo i RB. PP. Domenicani, le XXXVII (1968), p. 717: da quelle otte- Suore infermiere domenicane, le Suo- nute con criocircuiti che lavorano nei re crocifissine 1965 Iolena Baldini, limiti della superconduttività. L’innamorata, Milano, Mursia, 1965, p. 87: = Comp. di crio– e circuito. Gli altari parevano mense angeliche, coi fiori, le candele e il pane e il vino (N) criologico agg. Relativo alle dei tabernacoli, apparecchiate con to- basse temperature e al loro studio. vaglie uscite immacolate dalle mani 1908 Atti del sesto Congresso geografico delle Crocifissine 2011 Alfredo Chiti, italiano, Venezia, Ferrari, 1908, p. 92: Quan- Il santuario della Madonna dell’Umiltà di tunque un quadro criologico completo Pistoia, Pistoia, Nuove esperienze, 2011, p. non possa risultare se non dalla elabo- 20: all’angolo di via degli Scalzi con razione dei dati di tutte le stazioni [...] la via della Provvidenza, fino a poche 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il resto, diecine d’anni fa atrio d’ingresso del Firenze, Vallecchi, 1966, p. 104: non si trat- Conservatorio delle Crocifissine. ta di memorie nuove, solo di un per- = Deriv. di crocifisso con –ina. fezionamento, un addensamento delle memorie criologiche attuali 2006 Pa- (N) cucuzzata sost. f. Confettura olo Paci, Evitare le buche più dure. Vent’an- di zucchine, tipica della cucina sici- ni di viaggi al contrario, Milano, Feltrinelli, liana. 2006, p. 21: a meno che non siano digi- 1627 Vittorio Lancellotti da Camerino, tati come gecocidi (sterminio di rettili Lo scalco Prattico, Roma, Corbelletti, 1627, notturni) o gelocidi (delitti per mezzo p. 22: dodici tazze imperiali di confet- di tecniche criologiche). tura bianca; Otto bacili reali di cucuz- = Deriv. di criologia con –ico. zata 1854 Cesare Cantù, La Lombardia nel secolo XVII, Milano, Volpatp e C., 1854, (N) crocifissina sost. f. Religiosa p. 83: Crostate di ova misside, cucuz- dell’ordine del Santissimo Crocifisso. zata, e cedro condito. Zuppe reali, 1782–1783 In «Gazzetta toscana», con fette di pane di Spagna, petto di XVII o XVIII (1782 o 1783), p. 127 (GRL, cappone arrosto piccato 1965 Ercole da cui non si ricava l’annata precisa): Nel Patti, La cugina, Milano, Bompiani, 1965, p. caso poi della mancanza totale di 142: villini ed edifici pubblici somi- dette Ragazze capaci di queste doti gliavano a cassate di ricotta con intor- e della estinzione delle Famiglie Pa- no la striscia ondulata della cucuzzata trone vuole, che il diritto per turno 2015 Amparo Machado–Chiara Prete, 1001 passi nelle Ragazze dei Conservatori specialità della cucina italiana da provare delle Abbandonate, e delle Crocifis- almeno una volta nella vita, Roma, Newton sine 1852 Pietro Contrucci, Biografia Compton, 2015, p. 716: La cucuzzata è di Niccolò Puccini, Pistoia, Tip. Cino, 1852, una confettura di zucchine verdi tipi- p. 45: istituì alquanti posti per le fan- ca dell’intero territorio siciliano, ed è ciulle povere nel conservatorio delle uno degli ingredienti di alcuni tipici Crocifissine 1908 In «Il rosario», XXV dolci a base di pasta reale. (1908), p. 346: Partecipavano pure al = Deriv. di cucuzza con –ata. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 234

(N) dattiloscrivente agg. Di di- 1947 In «Repertorio generale annuale spositivo per scrivere che funziona della Giurisprudenza italiana», XLIX (1947), tramite l’impulso delle dita. p. 949: Non è pertanto nullo il verba- 1943 In «La ricerca scientifica ed il pro- le di tal genere che [...] manchi della gresso tecnico», XIV (1943), p. 282 (GRL, controfirma di autentica, dell’attesta- senza indicazione del fasc.): In altra even- zione di chi fosse il dattiloscrivente tuale comunicazione si renderanno 1958 Antonio Baldini–Giuseppe Prezzoli- noti altri particolari del sistema; ad ni, Carteggio 1912–1962, Roma, Edizioni esempio quelli già studiati, relativi di storia e letteratura, 1993, p. 75: Quello alla macchina dattiloscrivente 1949 di Boine portava tracce di indubbie In «Rivista di diritto finanziario e scienza del- incertezze e scorrezioni che in parte le finanze», VIII (1949), p. 390 (GRL, senza credo di aver potuto sanare, ma che indicazione del fasc.): l’aggiornamento erano certamente dovute al dattilo- delle particelle in base alle nuove ta- scrivente 1964 In «Paragone. Arte», riffe d’estimo, potrebbero venir fatte XV (1964), p. 10 (GRL, senza indicazione con le note macchine selezionatrici del fasc.): La scrittura dei nostri dattilo- e dattiloscriventi, così da giungere scriventi non persegue viceversa altro meccanicamente fino alla formazione scopo se non quello di confermare e del ruolo 1966 Carmelo Bene, Nostra ricalcare un modello linguistico dia- signora dei Turchi, Milano, Sugar, 1966, p. letticamente anteriore all’atto sog- 87: Il brigadiere si sarebbe seduto e, gettivo–creativo del dattiloscrivere strimpellando sulla tastiera dattilo- 2016 Marco Terramoccia, La sobria vita di scrivente, smanioso, avrebbe preso un marinaio da diporto, Brescia, Cavinato a cantare: “È qui presente davanti a Editore International, 2016, ed. digitale: Fu me...!”. declassato immediatamente, da ma- 2. sost. f. Macchina per scrivere. rinaio assaltatore da difesa interna a 1967 In «Paragone: Letteratura», XVIII marinaio dattiloscrivente. (1967), p. 85 (GRL, senza indicazione del 4. carattere dattiloscrivente loc. fasc.): Vorrei l’avesse vista quel mat- sost. m. Carattere grafico derivante da tino con che arie da brava figliola se- scrittura a macchina. deva al tavolino e con quanta calma, 1984 Giuseppe Zupo–Vincenzo Marini con quanta sicurezza batteva alla sua Recchia, Operazione Moro. I fili ancora co- dattiloscrivente 1974 In «Carte segre- perti di una trama politica criminale, Milano, te. Rivista trimestrale di lettere e arti», XXIV Franco Angeli, 1984, p. 232: un’accurata (1974), p. 138 (GRL, senza indicazione del catalogazione dei volantini delle Br fasc.): Anche se «il giovane poeta» si e di altre organizzazioni eversive dal firma «catastalmente» e dimentica la 1976 in poi [...] sulla base di un rap- erre di «proprio» nella dattiloscriven- porto tra i caratteri dattiloscriventi ed te 2010 Annarita Coriasco, Profilo d’au- altre anomalie o simiglianze 2003 tore, s.l., Lulu.com, 2016, p. 38: Egli infila Marco Strano, Manuale di criminologia criti- l’ennesimo foglio nella dattiloscri- ca, Firenze, SEE, 2003, p. 290: La Sezione vente e dà un’occhiata distratta fuori si occupa anche del riconoscimento dalla finestra. dei caratteri dattiloscriventi, identifi- 3. sost. m. Dattilografo. cando il tipo di macchina utilizzato www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 235

ed individuando eventuali anomalie (N) défraichi agg. Sgualcito. da usura 2007 Sergio Flamigni, Dossier 1966 Michele Prisco, Una spirale di neb- delitto Moro, Milano, Kaos, 2007, p. 125: bia, Milano, Rizzoli, 1966, p. 45: Distrarre la scrittura del comunicato presenta- l’occhio di questi spettatori dal tutù di va caratteristiche (tipo dei caratteri tulle rosa che sbocciava alla fine d’un dattiloscriventi Light Italic, passo di corpetto abbastanza défraichi. scrittura e anomalie negli spazi di al- = Voce fr., part. pass. di défraîchir cuni segni di interpunzione) del tutto ‘sciupare’. analoghe a quelle riscontrate nei pre- (N) degnabile agg. Che può essere cedenti comunicati delle Br. = Part. pres. di dattiloscrivere (GRADIT: degnato di qualcosa. 1970; ma da GRL emergono attestazioni de- 1966 Riccardo Bacchelli, Il coccio di gli anni Quaranta). terracotta, Milano, Mondadori, 1966, p. 308: E in ciò non umile, con la stanchezza (N) decursus sost. m. Decorso, propria, ma dell’animo, quasi non si svolgimento. sentisse più degnabile dell’attenzio- 1869 In «Lo Sperimentale. Archivio di ne. biologia normale e patologica», XXI (1869), = Deriv. di degnare con –bile. 24, p. 83: Decursus: 3o giorno di malat- tia. Dalle 8 pom. del 2o giorno di ma- (E) (R) demistificato agg. Sottrat- lattia fino alle 8 ant. del 3o giorno furo- to ad ogni mistificazione, svelato. 1965 Giuseppe D’Agata, Il circolo no osservati 20 accessi 1966 Luigi Ma- lerba, Il serpente, Milano, Bompiani, 1966, p. Otes, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 157: Col 108: Proseguivano con descrizioni sem- vantaggio irrecuperabile, o meglio, pre più particolari secondo un decursus irreversibile, che esse hanno come discipline capaci di determinare per inesorabile 2003 Josip Percan, Femina dulce malum. La donna nella letteratura me- il consumatore un reale, cioè scienti- dievale latina (secoli X–XIV), trad. it. anonima, fico, cioè demistificato arricchimen- Roma, Kappa, 2003, p. 134: Abelardo ha to culturale 1976 Margherita Isnardi influenzato notevolmente (nonostante Parente, Parmenide e Socrate demistificati, in «Rivista di storia della filosofia», XXXI le critiche e le condanne degli oppo- (1976), titolo 1999 GRADIT (senza data) sitori!) il decursus del pensiero scola- 2001 Giuseppe Fornari, Fra Dioniso e Cri- stico a lui successivo 2004 In «Studi sto: la sapienza sacrificale greca e la civiltà francescani», CI (2004), p. 22 (GRL, senza in- occidentale, Bologna, Pitagora, 2001, p. 268: dicazione del fasc.): Inoltre si obietta che L’architettura delle nostre chiese, ri- la difficoltà non pare superata, dato che visitata in tal modo, si dimostra im- la similitudo ci sospinge a passare da prevedibilmente pregnante, è come se un termine o da una realtà che con esso in esse entrassimo dentro il corpo del- si esprime, ad un’altra; ora dove avvie- la vittima–Cristo, in un labirinto de- ne questo passaggio (ductio) si attua un mistificato che anziché perdere salva decursus e confronto sorretto da argo- 2009 Antonino Terranova, Dalle figure del mentazioni, inconcepibile in Dio. reale. Risignificazioni e progetti, Roma, Gan- = Voce lat. gemi, 2009, p. 87: e in questo senso non www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 236

mi sembra proponibile niente di meno giovane, con un metro in mano, che che una rigorosa ripresa di comporta- fissa da natica a natica la misura del menti di avanguardia dopo l’ideolo- derriere della signorina senza faccia gia demistificata dell’avanguardia 2013 Lucinda Riley, Il segreto della bam- = Part. pass. di demistificare. bina sulla scogliera, trad. it. di Lisa Maldera, Firenze, Milano, Giunti, 2013, p. 31: Non (N) demoiselle sost. f. (pl. demoi- vorrei mai che sporcassi il tuo der- selles) Signorina, ragazza. rière sedendoti per terra. 1813 Laurence Sterne, Viaggio senti- = Voce fr. ‘id’. mentale di Yorick lungo la Francia e l’Ita- lia, trad. it. di Didimo Chierico [= Ugo Fo- (N) dianella sost. m., con l’inizia- scolo], s.l., s.e., 1825, p. 243: da poco più le maiuscola. Tipo di vino rosso to- di mezz’ora quel povero giovinotto scano, simile al Chianti. aveva raccolto il tenero addio dal- 1929 In «Monitore dei tribunali», LXX le labbra della sua demoiselle 1965 (1929), p. 938 (cfr. GRL): Onde non e Annamaria Tesi, Un bel passato, Milano, meraviglia, che «Dianella» corra oggi Longanesi, 1965, p. 159: In genere per qual nome della villa Fucini fra lette- l’entrée in società di queste demoi- rati; e nelle loro cerchie meno austere selles si sceglie sempre Firenze; è il o in cenacoli giocondi (se ne ha in atti capoluogo 2000 Ivan Gobry, Cavalie- ri e pellegrini. Ordini monastici e canonici la prova) «Dianella» distingua anche regolari nel XII secolo, Roma, Città Nuova, il vino di quel colle 1932 Riccar- 2000 p. 128: Dopo che il governatore ha do Bacchelli, Confessioni letterarie, Milano, fatto il suo discorsetto se le demoisel- Mondadori, 1973, p. 295: «Come lo chia- les mostrano di gradire la postulante mate questo vino?» «Dianella» rispo- fanno una riverenza 2017 Tanya Anne se 1961 In «Annuario vinicolo d’Italia», Crosby, La Preda Vichinga, trad. it. di Elisa- IV (1961), p. 648 (cfr. GRL): Nella zona betta Bricca, Babelcube Inc., 2017, ed. digi- di Vinci si produce il Dianella 1966 tale: Hai detto che la demoiselle è stata Piero Santi, Libertà condizionata, Firenze, allevata in un convento? Vallecchi, 1966, p. 225: Folco beveva = Voce fr. ‘id.’. senza accorgersene, sparì in breve il Dianella 2013 Aldo Santini, La cuci- (N) derrière (derriere) sost. m. na fiorentina. Storia e ricette, Roma, Orme, Deretano. 2013, ed. digitale: L’archivio della me- 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, moria mi suggerisce dei nomi, delle Firenze, Vallecchi, 1966, p. 68: Un gruppo marche, che significavano molto, sul- di americani in blue jeans bianchi tutti la nostra tavola nella stanza di cucina, derrière e gambestecchi fotografava- tra il camino e la credenza: Dianella, no 2005 Vincenzo Puppo, La sessualità Sammontana, Montepaldi, Melini. umana e l’educazione a fare l’amore, Firen- = Da Dianella, nome di una località to- ze, Loggia de’ Lanzi, 2005, p. 11: Di lato, scana situata nei pressi di Vinci. accanto la moto in questione, vicino al sedere della modella un non ben (N) dilaceratore agg. Che dilace- identificato signore, moderatamente ra. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 237

1766 Alessandro Verri, in «Il caffé», ottenne di essere esaminato in solitu- II (1766), pp. 391–392: le vendicatrici dine dall’ordinario di cattedra, temu- leggi, il rimorso dilaceratore, il di- tissimo dilaceratore di allievi. sprezzo, e la diffidenza degli uomini, = Deriv. di dilacerare con –tore. e cento svantaggi in somma, che ne derivano dalla ingiustizia, non sono (N) dilungaggine sost. f. Il dilun- paragonabili ai passeggeri vantaggi, garsi in discorsi. che ci possono derivar dall’ingiusti- 1838 Pierre Antoine Noel Bruno Daru, Storia della repubblica di Venezia, trad. it. zia 1884 In «Archivio di psichiatria, anonima, vol. IX, Capolago, Tip. Elvetica, scienze penali ed antropologia criminale», V (1844), p. 178 (GRL, senza indicazione del 1838, p. 253: Tutte queste sottigliezze e fasc.): Come ho detto, il fatto è dovuto dilungaggini erano prova che l’Austria all’azione meccanica degli aghi dila- travedeva casi più favorevoli 1938 Giuseppe Camposampiero, La poesia italia- ceratori 1966 Roberto Di Marco, Fughe, na contemporanea, Roma, Torino, S.A. Casa Milano, Feltrinelli, 1966, p. 229: Accorger- Ed. Nazionale, 1938, p. 159 (cfr. GRL): Si si che la situazione o la si risolve con comprende bene come le immagini, la forza del moncherino dilaceratore o così snaturate, restino prive di alcuna altrimenti si fa fagotto. efficacia e vengano sciupate nella pro- 2 sost. m. Persona che dilacera, di- saicità e nella dilungaggine discorsi- struttore. va 1966 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, Daniele Concina, Osservazioni cri- 1745 Milano, Longanesi, 1965, p. 160: Ecco, mi tiche, e morali in difesa della storia del pro- babilismo, e del rigorismo, Pesaro, Gavelli, sembra di averti spiegato tutto senza 1745, p. 91: Vostra Riverenza rappresenta perdermi in dilungaggini 2006 Ma- al Mondo i Teologi più celebri per pietà, per risa Pizza, Al lavoro con Dario Fo e Franca dottrina, per dignità, quai dilaceratori delle Rame: genesi e composizione dello spettacolo teatrale, 1996–2000, Roma, Bulzoni, 2006, p. viscere della lor buona madre 1863 D. Carlo Passaglia ed i suoi giornali, Bologna, 203: Alla conferenza stampa tenuta a S. Maria Maggiore, 1863, p. 328: Calunnia Taormina in una splendida giornata di si è incolpare l’Episcopato dello sci- sole, Franca Rame, con Fo e Albertaz- sma, che minacciano i ribelli; calun- zi, in una battuta sagace spegne qual- nia si è il farlo dilaceratore del gregge siasi dilungaggine sul caso montato di Gesù Cristo 1911 Paolo Amaducci, dalla stampa riguardo al sodalizio con La fonte della Divina Commedia, Bologna, Albertazzi. Tipografia sociale editrice, 1911, p. 161: i = Deriv. di dilungare con –aggine. dilaceratori delle proprie sostanze son dilacerati da «cagne bramose» 1924 (N) dimenanza sost. f. Il dimenar- In «La Lettura. Rivista mensile del “Corrie- si. re della sera”», XXIV (1924), p. 438: Che 1966a Gustavo Marchesi, Canto e can- cosa significa questo stranissimo rito? tanti, Milano, Ricordi, 1996, p. 184: Certo Esso comincia con un sacrificio: Si che il suo impaccio come attore dove- offrono al Dilaceratore 1991 Luca va essere tra i più riusciti: non voleva Canali, Spezzare l’assedio e altre storie, Por- recitare perché l’azione in scena era, denone, Studio Tesi, 1991, p. 148: Chiese e secondo lui, “una burattinata” (eppu- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 238

re qualcuno del genere ci vorrebbe la novità degli accidenti loro, li quali oggi come antidoto contro le dime- ò sono stati tramutati ne popoleschi, nanze delle regie di moda) 1966b ò per la famigliare usanza paiono es- Roberto di Marco, Fughe, Milano, Feltrinel- sere in guisa ammolliti, o disacerbiti, li, 1966, p. 174: Si devono considerare che più non offendono l’udito 1966 come un test di comportamento le sue Riccardo Bacchelli, Il coccio di terracotta, mossettine e dimenanze 1985 2 plus Milano, Mondadori, 1966, p. 170: Non per 2. a collection of international writing, ed. by questo lui si placò né disacerbì. James Gill, Lausanne, Mylabris Press, 1985, = Deriv. di acerbo con dis– e –ire. p. 171 (cfr. GRL): Cedigliano i verbi / danzano comunque gustandosi l’oc- (N) disavvitare v. tr. Svitare. chio: / veniva sempre nel luogo del 1942(<) Edgardo Baldi–Aldo Cerchiari, diletto / fotoculografa di turno inglo- Enciclopedia moderna italiana, vol. I, Mila- bando ogni lettera / o sbirciata con no, Sonzogno, 1942, s.v.: disavvitare a. serena disinvolta dimenanza bisbigli lo stesso che svitare 2011 In www. nel bacino illeggibile. blitzquotidiano.it, 18 febbraio 2011: Ber- = Deriv. di dimenare con –anza. lusconi non schioderà, piuttosto di- savviterà i bulloni dei suoi processi: (N) disacerbire v. tr. Rendere con il legittimo impedimento, con il meno duro, lenire. conflitto di competenza. Li farà gal- 1827 Quinto Curzio Rufo, Delle imprese leggiare nel vuoto di un tempo senza di Alessandro Magno con i supplimenti del data e ci conviverà governando. Freinsemio, trad. it. di Pietro Manzi, Prato, 2 v. intr. pron. Liberarsi con un Giachetti, 1827, vol. I, p. 110: mi annunzia movimento a spirale. qualche terribile disavventura. Non 1965 Italo Calvino, Le cosmicomiche, curarti disacerbire il disperato dolore, Torino, Einaudi, 1965, p. 144: Poteva ren- il quale sarà per premermi il cuore; dere più familiare l’idea che la nostra che alle anime affannate è sollievo caduta fosse un avvitarci e disavvitar- vedersi aprir le porte dell’infelice suo ci in una specie di spirale 1984 Aldo stato 1911–1912 In «Critica sociale», Busi, Seminario sulla gioventù, Milano, Riz- XXI o XXII (1911 o 1912), p. 313 (GRL, da zoli, 2014, ed. digitale: girandosi verso di cui non si può ricavare l’annata precisa né il lui nel tentativo di disavvitarsi dalla fasc.): È cosa tanto curiosa il patriotti- morsa dei capelli attorno al polso. smo borghese! Ma sarebbe il colmo = Derivato di avvitare con prefisso dis–. delle ironie della storia, se, proprio a quel Giolitti, che cooperò così effica- (N) discettatorio agg. Relativo al cemente – è pura giustizia riconoscer- discettare. lo – a disacerbire la secolare servitù 1966 Alessandro Bonsanti, La nuova dei contadini in Italia. stazione di Firenze, Milano, Mondadori, 2. v. intr. Divenire meno duro. 1966, p. 473: Parve tornare in possesso 1560 Lodovico Castelvetro, Ragioni di tutte le sue facoltà discettatorie e d’alcune cose segnate nella canzone di mes- determinanti. ser Annibal Caro Venite all’ombra de gran 2. Che ha le caratteristiche di una gigli d’oro, Venezia, Arrivabene, 1560, c. 4v: discettazione. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 239

1878 Giovanni Di Pietro, Illustrazione Teoria generale dell’oblio, trad. it. di Roma- dei più conosciuti scrittori contemporanei na Petri, Vicenza, Neri Pozza, 2017, ed. digi- siciliani. Dal 1830 a quasi tutto il 1876, tale: Dopo una fucilazione negligente, Palermo, Amenta, 1878, p. 97: E di vero si svegliò in un letto troppo corto per siccome egli ha battuto il ramo della il suo metro e ottantacinque, e tanto predicazione, le sue idee sono dettate stretto che, se avesse disincrociato le con tornio oratorio, e discettatorio da braccia, con le dita avrebbe toccato il non saperci decidere se siano più ar- suolo di cemento su entrambi i lati. ringhe e concioni sacre che lezioni di 2. v. intr. pron. Di qualcosa che era Economia–politica–religiosa 1954 incrociato, sciogliersi. Mario Apollonio, Storia del teatro italiano, 1899 In «Rivista di patologia nervosa e vol. III, Firenze, Sansoni, 1954, p. 53: Il mentale» IV (1899), p. 265 (GRL, senza in- tono discettatorio, in quella bocca, è dicazione del fasc.): Perché la selezione burlesco 2006 Aurelio Macchioro, Stu- avesse potuto agire in questo caso, di di storia del pensiero economico italiano, sarebbe stato necessario che al tempo Milano, Angeli, 2006, p. 35: Di codesto stesso si fosse disincrociata una par- incondito ve n’è molto in Gioia, in- te delle fibre ottiche crociate 2005 condito intrinseco allo stesso gusto Elias Sanbar, Il palestinese. Figure di un’i- discettatorio dell’epoca, che portava dentità, trad. it. di Anna Maria Cagiano Mal- i nostri trisnonni ad avere all’attivo, vezzi, Milano, Jaca Book, 2005, p. 14: vari appena quarantenni, tomi giganteschi binari s’incrociano, costituiscono una scaraventati dagli uni sulla testa degli figura di linee, prima di disincrociarsi altri. per poi convergere di nuovo, più lon- = Deriv. di discettare con –torio. tano e più tardi, incrociarsi ancora, rifare la figura, disincrociarsi, e così (N) disincrociare v. tr. Sciogliere via. qualcosa che era incrociato. = Deriv. di incrociare con dis–. 1917 Alessandro Varaldo, Un fanciullo alla guerra. Avventure di un fanciullo nella (E) (R) disorganizzativo agg. Che campagna del 1848, Milano, F.lli Treves, crea disorganizzazione, caos, disfaci- 1917, p. 121: il soldato cadde a faccia innanzi mento. senza disincrociare le braccia 1965 Gian- na Manzini, Allegro con disperazione, Mila- 1805 Giacomo Tommasini, Sulla feb- bre di Livorno del 1804, sulla febbre gialla no, Mondadori, 1965, p. 291: Egli tentò di americana e sulle malattie di genio analogo, raddrizzarsi con un sospiro, disincro- Parma, Mussi, 1805, p. 416: La gangrena ciando le caviglie e liberando le brac- non é infiammazione: é un processo cia 1982 Primo Levi, Se non ora, quan- disorganizzativo, che all’infiamma- do?, Torino, Einaudi, 1982, p. 182: Quando zione in certi casi succede: è effetto Gedale ebbe finito, Edek disincrociò di preceduta, anzi di cessata infiam- le gambe, si raddrizzò sullo sgabello, mazione 1911 Pasquale D’Ercole, Il si ravviò i capelli, si stirò i pantaloni saggio di panlogica, ovvero l’enciclopedia sulle ginocchia, e chiese con sussie- filosofica dell’hegeliano Pietro Ceretti, vol. go: – Quali sono le vostre opinioni II, La filosofia della natura (ossia l’esologia), politiche? 2017 José Eduardo Agualusa, Torino, Bocca, 1911, p. 85: Perciò questo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 240

processo (terapeutico), deve, in primo Mondadori, 1966, p. 180: Si insinuava in luogo, riabilitare la vita individuale lui e nella dolcenomata Noemi. della Natura esterna, uranogeologica, = Comp. di dolce e nomato, part. pass. ad una definita reazione competente dell’arc. nomare ‘nominare’. per tempo e luogo definiti; in secon- do luogo, deve riabilitare una energia (N) donluigi sost. m. inv. Denaro. 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lu- riorganizzativa competente a sè disor- cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 57: Così ganizzativa 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il resto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. andavo a casa sua, sempre sperando 58: Non lo sciopero disorganizzativo, di buttarci dentro, una casa piena di meschinamente ricattatorio: non la donluigi ma poi è andata di trasverso. = Comp. di don e Luigi, nome di una mo- richiesta di miglioramenti finanzia- neta francese. ri, contro la minaccia di far restare la nazione senza energia, senza tra- (E) dry agg. Di vino o liquore, sporti, senza comunicazioni 1990 secco. GRADIT (senza fonte) 2014 Valentina 1892 GRADIT (senza fonte) 1966 Penati, Stalking e psicopatologia, Ferrari Giulia Niccolai, Il grande angolo, Mila- Sinibaldi, 2014, ed. digitale: In seguito al no, Feltrinelli, 1966, p. 118: Beve un dry trauma, lo stato d’animo della vitti- martini gelato in un bicchiere leggero ma potrebbe essere riassunto in una triangolare 2014a Luigi Cojazzi, 101 fase disorganizzativa, nella quale è cose da fare a Barcellona almeno una volta riscontrabile uno stato di negazione, nella vita, Roma, Newton Compton, ed. digi- meccanismo di difesa che serve ad tale: Martini dry per tutti? Non c’è mi- allontanare il pensiero di quei tragici glior tranquillante 2014b Piersandro Pallavicini, Una commedia italiana, Milano, momenti 2017 Edgar Morin, Per una teoria della crisi, trad. it. anonima, Roma, Feltrinelli, 2014, ed. digitale: E gli scuri Armando, 2017, p. 36: L’antagonismo, vetri del vermouth rosso, bianco, dry. oltre una certa soglia e al di fuori di = Voce ingl. ‘id.’. certi processi, diventa disorganizzati- (N) ecché inter. Esprime sorpresa, vo: ma, anche disorganizzativo, può sconcerto e simili, o serve a richiama- costituire la condizione di possibili re l’attenzione. riorganizzazioni trasformatrici. = Deriv. di organizzativo con dis–. 1802 Quinto Orazio Flacco, Opere, trad. it. di Francesco Soave, tomo II, Venezia, Val- le, 1812, p. 137: Ecchè? quando del fi- (N) dolcenomato agg. Chiamato glio sciagurato / Porta la testa Agave, con un nome dolce. a se par stolta? 1880 François Laurent, 1898 Gabriele D’Annunzio, Prose di Principii di diritto civile, vol. V, Milano, Val- ricerca, a cura di Annamaria Andreoli e lardi, 1880, p. 393: Ecché! Le convenzio- Giorgio Zanetti, Milano, Mondadori, 2005, ni formano legge per i tribunali, come p. 2936: il dolcenomato Graziuolo dei per le parti contraenti; il giudice per- Bambagiuoli le cui rime furono rinve- tanto non può mai modificarle 1952 nute tra le carte del Re 1966 Riccar- Carlo Emilio Gadda, cit. in Enza Biagini– do Bacchelli, Il coccio di terracotta, Milano, Anna Nozzoli Bestiari del Novecento, Roma, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 241

Bulzoni, 2001, p. 105: Il poeta Carducci che l’indice di similarità produca uno incontrò il leone col poncho e mor- schema di ponderazione simmetrico, morò sdegnosamente: «Al collo leo- gli autori considerano una trasforma- nino avvoltosi il puncio». Il leone gli zione asimmetrica della correlazione. disse: «Me lo infilo». «Ecché?» fece Econometricamente essi impiegano torvo il poeta Carducci. «Me lo infilo, due fasi [...]. me lo infilo», ripete il leone 1965 = Deriv. di econometrico (GRADIT: Alessandro Bonsanti, La nuova stazione di 1957, ma retrodatabile a fine Ottocento tra- Firenze, Milano, Mondadori, 1965, p. 485: mite GRL) con –mente. “Ecché, tu credi realmente” diceva quella voce “credi a una realtà statica, (N) emblematismo sost. m. Ten- congelata, definitiva...?” 1990 Mari- denza alla rappresentazione attraver- na Miraglia, Culture fotografiche e società a so emblemi. Torino, 1839–1911, Torino, Allemandi, 1990, 1914 In «Rivista italiana di sociolo- p. 40: Ecché? Senza che il vostro di- gia», XVIII (1914) p. 752 (cfr. GRL): Ora letto abbia ad allontanarsi a voi che sorge a tal proposito il dubbio che il lo amate cotanto, che in ogni line- Durkheim, poiché l’emblematismo è amento della sua fisionomia vedete anche nelle nostre società il mezzo un’espressione, un’amorevole parola, migliore per rappresentarsi l’unità di quasi direi una carezza. un aggruppamento [...] 1966 Mar- = Dalla loc. e che. co Apollonio, I raggi–pane, Milano, Bietti, 1966, p. 79: Girolamo sostenne che non (N) econometricamente avv. Dal gli importava nulla dell’emblema- punto di vista dell’econometria, in tismo floreale della città ex–vicina maniera econometrica. 1990 Guido Cornini, Botticelli, Firenze, 1947 In «Giornale degli economisti e Giunti, 1990, p. 24: Respinto il sospeso annali di economia», VI (1947), p. 87 (GRL, emblematismo dei quadri mitologi- senza indicazione del fasc.): intorno alla conoscenza della realtà vista econo- ci degli stessi anni, gli stessi modelli metricamente 1966 Domenico Garelli, compositivi si frammentano in una Il ragno e il resto, Firenze, Vallecchi, 1966, visione affollata, più tormentata e p. 77: Ogni provvedimento nel campo icastica 2015 Franco Ruffini, La Ca- dell’economia produce effetti econo- landria. Commedia e festa nel Rinascimento, metricamente misurabili ed immedia- Bologna, Cue Press, 2015, p. 67: Luogo di tamente rilevabili 1994 Banca d’Ita- convegno di un pubblico che non è né lia, Ricerche quantitative per la politica eco- l’individuo né la collettività indistin- nomica, vol. II, Roma, Banca d’Italia, 1994, ta, esso addensa le sue figurazioni, sul p. 546: In Pesaron e Smith (1992) si finire del Quattrocento, in bilico tra la descrive un approccio volto a rendere rappresentazione sacra e l’emblema- i risultati teorici econometricamente tismo di Cinquecento inoltrato. operativi 2016 Luigi Aldieri, Esterna- = Prob. dal fr. emblematisme, termine lità di conoscenza tra imprese. Aspetti me- proprio del linguaggio sociologico di Émile todologici ed empirici, Torino, Giappichelli, Durkheim, espressamente richiamato nell’at- 2016, p. 29: Per superare il problema testazione del 1914. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 242

(N) encefalostimolatore sost. m. tata l’idea solleticante che fosse stato Strumento che stimola le funzioni del noleggiato da cima a fondo da uno sistema nervoso. sconosciuto nababbo onde proteggere 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il dalla indiscrezione del volgo i volut- resto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 140: Ai tuosi esbats del principiante 1965 connettori multipli dei terminali di Alessandro Bonsanti, La nuova stazione di comando dei modulatori Raser dello Firenze, Milano, Mondadori, 1965, p. 176: encefalostimolatore collegai i connet- Aveva altro da pensare che ad am- tori dei modulatori Laser delle vie di ministrare gli esbats di quel bestione ingresso ed uscita del calcolatore. d’artista mancato 2005 Francesco Di- mitri, Neopaganesimo. Perché gli dei sono = Comp. di encefalo– e stimolatore. tornati, Roma, Castelvecchi, 2005, p. 88: Accanto ai sabba, festività solari, ci (N) erettezza sost. m. Lo stare in sono i lunari esbat. Vengono celebra- posizione eretta, rigidità. ti in corrispondenza della luna piena 1841 Agatino San Martino, Sulla porta- ta de’ fiumi, Catania, Giuntini, 1841, p. 144: 2014 Gemma Herrero Virto, Viaggi a Eilean onde non dare in dei dossi che potreb- II. Arcani, s.l., Virto, 2014, ed. digitale: Lo bero incontrarvisi, e calibrarsi onde esbat è una celebrazione che si svolge procedervi colla necessaria erettezza nella notte della luna piena, una ceri- 1965 Gianna Manzini, Allegro con dispe- monia per la Dea. Questo mese si ce- razione, Milano, Mondadori, 1965, p. 49: lebra lo esbat della luna di mais, serve Come stelo di giaggiolo, l’ostentata ad assorbire tutta l’energia della luna. erettezza del busto 1973 Gianna Man- = Voce fr. ant., propr. ‘divertimento, zini, Sulla soglia, Milano, Mondadori, 1973, gioco’ (cfr. DMF, s.v.). p. 20: Mentre era il suo trasudare falsa dignità che io inseguivo, insieme con (N) eventomo s. m. Atomo che ha l’erettezza che la gorgera impone e statuto di evento. 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il ogni tratto del volto smentisce. = Deriv. di eretto con –ezza. resto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 126: pa- droneggiare le teorie fisiche, specie (N) esalio sost. m. Suono flebile. quella recente (almeno, era recente 1966 Mario Tobino, Sulla spiaggia e di allora, e per me è recente anche ora) là dal molo, Milano, Mondadori, 1966, p. relativa agli evèntomi, gli eventi–ato- 221: Dal cuore di Petrolini, cosciente mi, che tratta le particelle elementari e abbandonato, iniziava l’esalìo di un più come eventi che come enti. violino, annunciava il maledetto tem- = Tamponamento di evento e (at)omo. po. = Deriv. di esalare con –ìo. (N) eyeshadow sost. m. inv. Co- smetico per l’ombreggiatura delle ci- (N) esbat sost. m. (pl. esbats). Fe- glia e sopracciglia. stino pagano dedicato al culto della 1966 Giulina Niccolai, Il grande ango- luna. lo, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 74: Da una 1955 Alessandro Bonsanti, La vipera e vaschetta di cristallo sopra la mensola il toro, Firenze, Sansoni, 1955, p. 205: Scar- prende un cilindro di metallo, lo apre, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 243

girandolo spinge in su la punta ver- Otes, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 42: Uno de–smeraldo di eyeshadow 1986 dei fenomeni più straordinari è il pro- In «Epoca», xxxvii (1986), p. 148 (GRL, cesso di “facilizzazione” dell’arte, senza indicazione del fasc.): I prezzi va- non vi pare? 1999 Agata Piromallo riano dalle 9.500 per lo smalto per Gambardella, Costruzione e appropriazione unghie, alle 12.500 lire per il rosset- del sapere nei nuovi scenari tecnologici, Na- to, dalle 18.000 per l’eyeshadow Duo poli, CUEN, 1999, p. 41: Questo «doppio alle 26.000 per il Make–up Treatment legame» tra facilizzazione dell’uso e 2008 Cinzia Felicetti, Principesse si diven- complessificazione del funzionamen- ta, Milano, Sperling & Kupfer, 2008, p. 104: to entra in corto circuito [...] quando si consiglia [...], per dare maggiore la macchina subisce un guasto 2007 profondità allo sguardo, di picchietta- Orfeo Notaristefano, Cocaina connection, re un po’ di eyeshadow grigio scuro Roma, Ponte Sisto, 2007, p. 55 (cfr. GRL): o castagna all’attaccatura delle ciglia facilizzazione ambientale: se un bim- superiori con un pennellino angolare. bo vede la madre prendere pillole, è = Voce ingl. ‘id.’, comp. di eye ‘occhio’ e ovvio che questo lo impressioni e che shadow ‘ombra’. in futuro lo condizioni. = Deriv. di facile con –izzazione. (N) executive staff loc. sost. m. inv. Gruppo dirigente di un’azienda. (N) farfallio sost. m. Sfarfallio. 1966 Nino Marino, La sostanza, Mila- 1966 Italo Alighiero Chiusano, La pro- no, Rizzoli, 1966, p. 17: Il Capphone era va dei sentimenti, Milano, Rizzoli, 1966, p. good level brain, una sentenza del 167: Finalmente se la vide accanto, quiz aziendale che l’executive staff lo sguardo perso – oltre i vetri un po’ aveva imposto a tutti 2004 Lo svilup- appannati – nel farfallio della neve po locale: una nuova frontiera per il «non- 2002 Maurizio Nocera–Antonio Verri, Totò profit», a cura di Giancarlo Provasi, Mila- Franz altrimenti detto Totò Toma, Castrigna- no, Franco Angeli, 2004, p. 78: A questa no dei Greci, Amaltea, 2002, p. 239: cando- struttura, si affiancano un corpo snel- re di ali librate su un infinito d’inezia, lo di executive staff e alcuni nuclei di farfallii silenziosi sui primi risvegli consulenti ed esperti. della natura 2004 Anna Maria Caredio, = Loc. ingl. ‘id.’, comp. di executive Il ponte delle catene, Roma, Artemide, 2004, ‘dirigente’ e staff ‘squadra’. p. 108: Quel taglio mascolino la rende- va più donna e più sensuale, quell’on- (N) facilizzazione sost. f. Il facili- da appena sulla fronte con quel farfal- tare, semplificazione. lio bianco sui capelli nerissimi era il 1914 Enrico Leone, Lineamenti d’eco- massimo. nomia politica, Roma, Tipografica Editrice = Deriv. di farfalla con –ìo. Nazionale, 1914, p. 573: Lo sconto non è un prestito generico di capitali de- (N) februum sost. m. Nell’antica stinati a investimenti dallo scontista; Roma, festa della purificazione che ma è piuttosto, nella sua intima natu- veniva celebrata alla fine del mese di ra, una facilizzazione di disponibili- febbraio, in coincidenza con la fine tà 1966 Giuseppe D’Agata, Il circolo dell’anno religioso. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 244

1743 Aurelius Augustinus, La città di va Fiandra la vecchia cotonina della Dio, trad. it. di Cesare Benvenuti da Crema, tovaglia 1967 (GRADIT, senza fon- Roma, Stamp. di De’ Rossi, 1743, p. 142: te) 1995 In «Casa Country», III (1995), D’onde viene, che i Terminali si cele- 9, p. 66: Armonie di intrecci di fiandra, brano nel mese di Febbrajo, e che vi ricami o applicazioni con fattorie, ca- si fa una cirimonia espiatoria [...] che valli, frutti e fiori 1999 Fiorella Ferri– si chiama col nome, che questo mese Angelica Ferri, Manuale delle feste, Roma, ha preso per se: Februum 1821 Ni- Hermes, 1999, p. 83: Se si desidera una colas Sylvestre Bergier, Dizionario enciclo- tavola particolarmente ricca, sulla to- pedico della teologia, della storia della chie- vaglia di fiandra rossa posate un tulle sa, degli autori che hanno scritto intorno alla di colore oro e sopra un pizzo avorio. religione, dei concili, eresie ordini religiosi ec., trad. it. di Clemente Biagi, tomo XIII, 2. tela di Fiandra loc. sost. f. Tes- suto di lino di qualità molto pregiata, Firenze, Pagani, 1821, p. 252: S’immagi- narono alcuni ignoranti superstiziosi, spesso damascato, usato soprattutto per tovagliati. che questi fuochi accesi nella campa- 1598 Cesare Vecellio, Habiti antichi et gna fossero una cerimonia religiosa, moderni di tutto il mondo di nuovo accre- utilissima all’esito dell’agricoltura, la sciuti di molte figure, Venezia, Sessa, 1598, c. dedicarono alle Anime dei morti che 124r: giubboni sotto di tela di Fiandra, si giudicano dimorare in terra, ed a con maniche del giacco di maglia, Plutone, Dio dell’inferno, e la parola variano spesso ancor il loro vestire februum, l’atto di accendere il fuo- 1779 In «Gazzetta universale», VI (1779), co, significò da questo momento una p. 13: un servizio da tavola per 24 co- purificazione religiosa, e diede il suo perte di finissima tela di Fiandra guar- nome al mese di febbraio 1966 Ma- nite di trine 1926 Pompeo Molmenti, rio Apollonio, I raggi–pane, Milano, Bietti, La storia di Venezia nella vita privata, Ber- 1966, p. 76: Quello delle idi di marzo, gamo, Ist. italiano di arti grafiche, 1926, p. al termine delle feste del februum 173: Ricchi e lussuosi, se non sempre 1993 Censorino, Il giorno natalizio, trad. it. lindi, anche gl’intimi indumenti: le di Valter Fontanella, vol. II, Bologna, Zani- camicie ed i corpetti di finissima tela chelli, 1993, p. 53: Februum è tutto quel- di Fiandra, ornati di merletti d’argen- lo che serve a placare e a purificare. to e di bottoni d’oro smaltati 1999 = Voce lat. ‘id.’. (GRADIT, senza data) 2013 Maria Tardi- ti, La venturina, Milano, Baldini & Castoldi, (E) (R) fiandra sost. f. Tessuto di 2013, ed. digitale: Guardate, donne, la lino di qualità molto pregiata, spesso tela di Fiandra! Toccate, toccate! Ci damascato, usato soprattutto per tova- fate quattro lenzuola a tre teli! gliati. = Da Fiandra, nome di una zona del Bel- 1878 In «Giornale napoletano di filoso- gio famosa per l’eccellenza delle sue stoffe. fia e lettere, scienze morali e politiche», IV (1878), p. 209: Due drappi da tavolino (N) filandera sost. f. Donna che con i suoi pizzi di Fiandra alti 1965 lavora in una filanda. Enrico Lupinacci, L’irregolare, Milano, Ce- 1940 Giacomo Bollini–Attilio Frescura, schina, 1965, p. 91: Nessuno chiama- I canti della filanda. Vecchie canzoni del- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 245

le “filandere” brianzole, Milano, Carisch, al peso dei bozzoli significava che la 1940, titolo 1965 Carlo Castellaneta, Vil- filerina aveva rubato 2017 Bottega- la di delizia, Milano, Rizzoli, 1965, p. 212: tredici, Trame di ortica, Lecce, Youcanprint, Prima di addormentarmi l’ho sentito 2017, p. 25: Vuole imparare in fretta, grugnire beato contro il mio petto, capire come funziona la filanda, dalla modulando nel naso, tra di sé, l’aria raccolta delle foglie di gelso che nu- della filandera 1984 Mino Argentieri– trono i bachi da seta, alla cernita dei Angelo Turchini, Cinema e vita contadina, bozzoli, a tutti i passaggi della loro la- Bari, Dedalo, 1984, p. 43: Antonia, gio- vorazione fino alla tessitura della seta. vane filandera, è la figlia di Mirino, Vuole essere la filerina più brava. capolega della zona, che vive in ca- = Deriv. di filo con –erina; il termine è scina alle dipendenze di un padrone proprio di vari «dialetti settentrionali» (Tul- arrogante e disumano 1995 Giovanni lio De Mauro, Storia linguistica dell’Ita- Aliberti, L’economia domestica. Sec. XIX– lia repubblicana dal 1946 ai giorni nostri, XX, Pisa, Istituti editoriali e Poligrafici Inter- Roma–Bari, Laterza, 2014, ed. digitale). nazionali, 1995, p. 303: Descrive la vita quotidiana di una filandera bergama- (N) filovisione sost. m. Trasmis- sca 2003 Edoardo Pittalis, Dalle Tre Ve- sione via cavo dei programmi televi- nezie al Nordest, vol. II, Pordenone, Bibliote- sivi. ca dell’immagine, 2003, p. 17: Racconterà 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il re- molti anni dopo una ex filandera: “I sto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 45: È anche sindacati xe vegnui nà volta, jerimo la prima volta che parlo in filovisione, maestrae che noialtri staimo bene e chissà le papere 1972 Pio Baldelli, che no se podea parlar” 2013 Lau- Informazione e controinformazione, Milano, ra Mühlbauer, La sarneghera, Roma, Elliot, Mazzotta, 1972, p. 48: 2013, ed. digitale: Matilde aveva fibra. La filovisione o Lei era una filandera, e lì venivano televisione trasmessa via cavo prende prese solo quelle robuste di salute. le mosse dalla soluzione di un proble- = Deriv. di filanda con –era; il termi- ma tecnico comune a vari paesi. ne è proprio di vari «dialetti settentrionali» = Comp. di filo– e visione. (Tullio De Mauro, Storia linguistica dell’I- talia repubblicana dal 1946 ai giorni nostri, (N) filovisivo agg. Relativo alla fi- Roma–Bari, Laterza, 2014, ed. digitale). lovisione. 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il re- (N) filerina sost. f. Ragazza che sto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 45: Dovrò lavora in una filanda. tenere una serie di lezioni ai Corsi di 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, Aggiornamento Scientifico, su uno Milano, Rizzoli, 1965, p. 174: Nella filan- da austriaca dove udivo da bambina dei circuiti filovisivi culturali. = Comp. di filo– e visivo. cantar le filerine 2016 Maria Teresa Bertini–Brunella Colciago, Una pagina della storia di Gessate: il baco da seta in Marte- (N) finamai avv. Persino. sana, Lecce, Youcanprint, 2016, p. 95: se 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, il peso della seta lavorata aggiunta Milano, Rizzoli, 1965, p. 88: E finamai al peso dei rifiuti risultava inferiore che in via Madonnina un grave fatto www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 246

di sangue si verificò la scorsa notte è parola bruttissima, evocatrice di stolidità e all’incrocio del vicolo San Carpoforo. coglionaggine; la associo istintivamente al = Voce milanese (cfr. Cherubini, s.v.). milanese “fiston”»).

(N) finoltre prep. Fino ad un de- (E) (R) flabellare v. tr. Ventilare terminato limite ed oltre (in senso sia con un flabello. spaziale sia temporale). 1966 Giuseppe Montesano, A capofitto, 1777 Luigi Lami, Notizie critico–stori- Edizioni Sottotraccia, 1966, p. 126: Smisi che dell’acqua santa di Roma, Roma, Stam- di flabellare, ero coperto di sudore, peria di Michelangelo Barbiellini, 1777, p. 5: frastornato 1987 GRADIT (senza fon- Cosicche nella state finoltre al merig- te). gio se n’adombra gran parte del vicin 2. Sbattere ripetutamente. praticello 1864 Programma del Re- av. 1985 Italo Calvino, Sotto il sole gia- gio Istituto tecnico superiore di Milano per guaro, Milano, Mondadori, 2010, ed. digita- l’anno scolastico 1864–65, Milano, Vallar- le: e flabellava le ciglia atteggiando le di, 1864, p. 13: e dell’enorme deposito labbra in un sorriso malizioso 1987 di argille stratificate sparse di massi GRADIT (senza fonte) 1999 Mariano erratici che dalla trincea si spinge fi- Bargellini, Mus utopicus: e altre storie di noltre il viadotto di Cisano 1901 animali prodigiosi, Milano, Gallino, 1999, p. Vittorio Corbucci, Una poetessa umbra: 127: Ed ecco, preceduto come un rab- Francesca Turina Bufalini contessa di Stupi- domante dal flabellare delle mie an- nigi, Città di Castello, Lapi, 1901, p. 29: E siffatta opera indubbiamente intrapre- tenne, di colpo entro nella notte. se e continuò finoltre il 1578, con suo 3. Pulire con un panno che ha la grande dispendio e fastidio 1965 forma di flabello. Salvator Gotta, L’ultimo dei Vela, Milano, 1965 Franco Simongini, Il cialtrone, To- Mondadori, 1965, p. 23: Portava su alle rino, Edizioni dell’albero, 1965, p. 98: Il ga- meraviglie della montagna finoltre i ragista flabellando il parabrezza della seicento metri 1992 Enrico Stinchelli, mia Fiat millecento. Opera, che follia! Spiando dietro le quinte = Deriv. di flabellocon –are. del melodramma dal 1600 ad oggi, Bologna, Bongiovanni, 1992, p. 21: questa usanza, (N) flop–house sost. f. inv. Ostel- pur ufficialmente abrogata intorno al lo, dormitorio. 1830, andò avanti finoltre il 1870. 1966 Giulia Niccolai, Il grande angolo, = Comp. di fino e oltre. Milano, Feltrinelli, 1966, p. 103: Questo è uno degli alberghi meno cari di New (N) fistonesost. m. Uomo sciocco, York. Subito dopo vengono le flop– tontolone. house, infamanti... 1968 Giose Rima- Giuseppe Grieco, Dividersi insie- 1966 nelli, Tragica America, Genova, Immordino, me, Roma, Novissima, 1966, p. 11: Osserva 1968, p. 50: L’uomo della Bowery paga l’uomo. Un fistone. Un estraneo. il suo biglietto all’ingresso della flop– = Dal milanese fiston, propr. ‘torso’ (cfr. Cherubini, s.v.; per l’uso fig. cfr. Michele house, di sera o di giorno quando è Mari, Filologia dell’anfibio. Diario militare, proprio stanco e desidera dormire. Milano, Bompiani, 1995, p. 115: «“piantone” = Voce ingl. am. ‘id.’. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 247

(N) fonoscheda sost. f. Scheda per (N) freddone sost. m. Uomo in- registrare e riprodurre suoni su nastro sensibile alle grazie femminili. magnetico. 1966 Fausta Cialente, Un inverno fred- 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il dissimo, Feltrinelli, 1966, p. 80: Val pro- resto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 124: Ri- prio la pena di spogliarsi con un fred- spondo alla tua fonoscheda, così af- done come te. fettuosa. = Deriv. di freddo con –one. = Comp. di fono– e scheda. (N) frigidore sost. m. Freddezza, (N) fonoscrivere v. tr. Registrare freddo. un messaggio vocale su nastro ma- 1833 Giovanni da Camerino, Memoria- le, scritto nel secolo del 1300 e pubblicato dal gnetico. conte Monaldo Leopardi di Recanati, Pesaro, 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il Tipografia A. Nobili, 1833, p. 184: Messere, resto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 127: Fo- per amore di Iddio, dammi un poco- noscrivimi appena puoi. Mi fa tanto lino della brace che sopravvanzati per piacere risentire la tua voce. accaldarmi in questi frigidori 1941 In = Comp. di fono– e scrivere. «Domus. Architettura e arredamento dell’abi- tazione moderna in città e in campagna», XIV (N) fotoflou (foto–flou) sost. f. (1941), p. 39 (GRL, senza indicazione del Speciale filtro che, applicato ad un fasc.): v’è un certo frigidore in queste apparecchio fotografico, dà una parti- luci pure, o azzurrastre di un indicibi- le azzurro profondo, o verdastre quasi colare sfumatura alla fotografia. color di laguna, v’è un indicibile frigi- 1964 Il vangelo secondo Matteo, a cura di Giacomo Gambetti, Milano, Garzanti, dore 1965 Nino Fandaglia, La via lunga, Roma, Novissima, 1965, p. 149: Lo prende- 1964, p. 295 (cfr. GRL): Sono arrivato al va per mano conducendolo attraverso cinema senza nozioni professionisti- i campi, ancor parzialmente immersi che, tanto che ancora adesso quando nel frigidore della notte. sento il mio operatore parlarmi di = Deriv. di frigido con –ore. foto–flou, io non so bene che cosa sia la foto–flou, così pure mi sfuggono (N) fumaia (fumaja) sost. f. Sbuf- infiniti altri elementi tecnici che per fo o colonna di fumo, fumata. la mia forma mentis sono incapace di 1617 Pedro de Valderrama, Il Valderra- afferrare 1966 Ugo Pirro, Freddo furo- ma quadragesimale, trad. it. di Egidio Got- re, Milano, Sugar, 1966, p. 98: E poi con tardi, Venezia, De Franceschi, 1617, p. 482: l’aiuto di due fotoflou, inquadrava la Altresì il fuoco significa tempeste, et Morris ferma al Foro Italico sotto una abissamento del Cielo, perchè quando di quelle statue nude e torzolute. si sparano folgori, e nel Cielo vi sono = Comp. di foto– e del fr. flou ‘effetto di fuochi, e fumaie, ogni cosa minaccia sfumato in un’immagine fotografica, ottenuto borasche, e rovine 1685 Giovanni Bat- attraverso l’uso di uno speciale filtro’ (1905: tista Pacichelli, Memorie de’ viaggi per l’Eu- GRADIT; la data però non è riferita a questa ropa christiana, scritte a diversi in occasion specifica accezione). de’ suoi ministeri, parte IV, tomo I, Napoli, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 248

Raillard, 1685, p. 260: Il fumo in l’hora cinema di Mario Bava, Roma, Un mondo a maggiormente s’inalza, rispignendo parte, 2007, p. 267: Macchinisti che ogni l’una l’altra fumaja, le quali aggrop- tanto gettavano secchiate d’acqua, il pansi con la maggiore del mezo, quasi dolly che andava su e giù e fumo in una sola, che spinta in alto, và à con- teatro, fumoni bianchi, fumoni neri. fondersi con le nubi 1851 Girolamo = Deriv. di fumo con –one. Ulloa, Dell’arte della guerra, vol. II, Torino, Tip. Savoiardo e Bocco, 1851, p. 296: Per (N) gerengé sost. m. Tipo di tabac- le facili comunicazioni [...] si conven- co. gono de’ segnali, come fumaie, colpi 1838 Repertorio del diritto patrio tosca- di cannone, fanali, bandiere, razzi e no vigente, ossia Spoglio alfabetico e lettera- le delle più interessanti disposizioni legislati- via discorrendo 1965 Iolena Baldi- ve veglianti nel Granducato in materie tanto ni, L’innamorata, Milano, Mursia, 1965, p. civili che amministrative, tomo VIII, Firenze, 36: Quella densa fumaia annebbiava Giuliani, 1838, p. 169: Qualità dei tabac- tutto. chi / Trinciati / Gerengè 1841 Gio- = Deriv. di fumo con –aia. vanni Battista Dami, Poche favole e novelle, Firenze, Stab. Tip. Fabris, 1841, p. 150: Gli (N) fumone sost. m. Dispositivo estremi flutti affronteranno i carichi per produrre grandi quantità di fumo. di Gerengè, d’Avana 1846 Diziona- 1943 In «Cinema. Quindicinale di di- rio delle scienze naturali nel quale si tratta vulgazione cinematografica», VIII (1943), p. metodicamente dei differenti esseri della na- 23 (GRL, senza indicazione del fasc.): Esi- tura, vol. XVI, Firenze, Batelli e figli, 1846, stono in commercio dei prodotti già p. 200: tabacco Canadà, tabacco d’Un- confezionati che prendono il nome gheria, tabacco gerengè, tabacco na- di fumoni, prodotti, spesso, a base di chitosch 1873 Guido Falorsi, Guardare fosforo [...], producono fumo bianco e pensare. Studi dal vero, Firenze, a spese di denso in grande quantità 1965 Carlo alcuni amici, 1873, p. 79: avevo dovuto Castellaneta, Villa di delizia, Milano, Rizzoli, buttar via, in omaggio a quella larva di 1965, p. 131: Non ci sarà bisogno, sta- bel sesso, una spagnoletta di gerengè notte, di accendere i fumoni per tener accesa d’allora 1966 Bruna Piatti, Ve- lontane le zanzare 1971 Elda Bossi, nere e il Begriffo, Milano, Longanesi, 1966, Teatro televisivo, Torino, ERI, 1971, p. 327: p. 45: Raccontava che doveva perfino affinché le apparizioni dei personaggi accartocciarsi le sigarette da solo con si possano ottenere senza ricorrere a tre soldi di «gerengé», il tabacco da fumoni, o altri mezzi scopertamente naso, quello che costava meno. artificiosi 1998 Adalberto Albertini, Tra = Etimologia incerta. un ciak e l’altro. Storielle, Catania, Boemi, 1998, pp. 85–86: Dunque: in lontananza, (N) giallocariato agg. Di colore a un segnale convenuto, gli artificieri giallo tendente al bruno, che ricorda dovevano accendere dei fumoni neri i denti cariati. per oscurare il cielo, i pompieri far 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lu- cadere la pioggia, poi man mano [...] i cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 115: Una fumoni si spegnavano 2007 Gabrie- smorfia le scopre piccoli denti, uno le Acerbo–Roberto Pisoni, Kill Baby kill!: il giallocariato. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 249

= Comp. di giallo e cariato. (N) grandezzone sost. m. Persona che si dà grandi arie, che mostra ma- (N) globulizzante agg. Arrossato nie di grandezza. per l’eccessivo afflusso di sangue, 1965 Iolena Baldini, L’innamorata, Mi- congestionato. lano, Mursia, 1965, p. 38: – È grandezzo- 1966 Domenico Tarizzo, I congiurati, na – diceva infuocata di collera – la Milano, Rizzoli, 1966, p. 30: Grido, i pu- nostra città non le basta, vuole Roma gni tesi, l’occhio globulizzante in par- 2015 Maria Luisa Bressani, Nel tempo, tenza dall’orbita. Roma, Yucaprint, 2015, p. 56: perchè stai = Deriv. di globulo con –izzante. a parlare con quella donna che chiac- chiera tanto e fa la ‘grandezzona’, (N) godivo sost. m. Godimento. così piena d’arie? Non mi piace. = Deriv. di grandezza con –one. 1966 Maria Corti, Il ballo dei sapienti, Milano, Mondadori, 1966, p. 265: Ma che (N) graneggiare v. intr. Grandina- godivo! Mi dai un po’ di fuoco? re. = Deriv. di godere con –ivo. 1960 Giorgio Orelli, Un giorno della vita, Milano, Lerici, 1960, p. 74: E quel- (E) (R) goticheggiante agg. Che la del camoscio ch’era un cespuglio richiama lo stile gotico. che si muoveva mentre tutto intorno 1904 In «Studj romanzi», II (1904) p. 137 era fermo da non poterlo di più, fin- (GRL, senza indicazione del fasc.): [...] sono ché non si mise a graneggiare, e nel molto più belle e disegnate finemente; nevischio, e poi nella pioggerella d’a- sopratutto l’ultima, goticheggiante, ghi di larice, non vedemmo più nulla lumeggiata assai bene da tenui colo- 1965 Giovanni Orelli, L’anno della valan- ri 1965 Alessandro Bonsanti, La nuova ga, Milano, Mondadori, 1991, p. 8: senza stazione di Firenze, Milano, Mondadori, 1965, aspettare che dalla valle venga su il p. 499: Nella semioscurità di una chie- suono dell’avemaria, ha aperto la ge- sa dalle strutture gigantesche e nude, losia che cominciava a graneggiare. goticheggianti e arieggianti pertanto le = Deriv. di grano ‘chicco’ con –eggiare. Carceri piranesiane 1973 GRA- (N) gremitezza sost. f. L’essere DIT («in “Bolaffi Arte”») 1997 Mariel- la Zoppi–Cristina Donati, Guida ai chiostri gremito, pieno, affollato. e cortili di Firenze, Firenze, Alinea, 1997, p. 1965 Gianna Manzini, Allegro con di- sperazione, Milano, Mondadori, 1965, p. 39: Sulla destra, una magnifica scala 212: Lucentezze affaticate per una gre- del sec. XV di gusto goticheggiante. mitezza malata, per un più di delizia 2015 Marco Gallo, Studi di storia dell’arte, e d’attesa 1991 Laura Betti–Michele iconografia e iconologia, Roma, Gangemi, Gulinucci, Le regole di un’illusione: i film, il 2015, p. 14: All’epoca le tre ante erano cinema, Roma, Associazione “Fondo Pier Pa- inquadrate da una cornice goticheg- olo Pasolini”, 1991, p. 391: La gremitezza giante che ovviamente era tricuspidata del taccuino d’appunti dell’intellet- con colonnine tortili. tuale d’eccezione 2002 Matrimonio = Deriv. di gotico con –eggiante. all’italiana di Vittorio De Sica: testimonian- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 250

ze, interventi, sceneggiatura, a cura di Gual- 1980 In «Ar­cheo­logia medievale», ca. 1980, tiero De Santi e Manuel De Sica, Roma, As- p. 294 (GRL, che come n. di vol. indica VII– sociazione Amici di Vittorio De Sica, 2002, VIII): Possiamo distinguere tre casi: p. 37: una chiusura – se così vogliamo quello in cui – come si è visto – l’in- dire – che assottiglia e in parte bana- sediamento originario è una cassina lizza la gremitezza sentimentale ed elementare; quello in cui la corte si emotiva del film 2014 Gualtiero De forma per aggregazione in uno spa- Santi, Ritratto di Zavattini scrittore, Reggio zio chiuso di un precedente insedia- Emilia, Imprimatur, 2014, ed. digitale: trova pur il modo di consumare la compatta mento ad hameau [...] 2005 Rosanna Cioffi–Giovanna Petrenga, Casa di re. La gremitezza degli apparati linguistici, Reggia di Caserta fra storia e tutela, Mila- lasciando le parole che significano e no, Skira, 2005, p. 90: Nel 1783, infine, comunicano alle proprie spalle. venne iniziato il giardino del Hame- = Deriv. di gremito con –ezza. au, il villaggio campestre, completato soltanto dopo cinque anni, alla vigilia (N) grifagneria sost. f. Atteggia- della Rivoluzione 2017 Edmond de mento o sguardo minaccioso. Goncourt–Jules de Goncourt, Storia di Ma- 1966 Mario Tobino, Sulla spiaggia e di ria Antonietta, trad. it. di Francesca Sgorbati là dal molo, Milano, Mondadori, 1966, p. Bosi, Palermo, Sellerio, 2017, ed. digitale: E 273: Il volto atteggiato alla grifagne- infine ecco il fondo del giardino, lo ria, gli occhi apparentemente provo- sfondo del quadro, il fondale da tea- catori 1987 In «Materiali per una storia della cultura giuridica», XVII (1987), p. 309 tro: è il paradiso di Berquin, è l’Arca- (cfr. GRL): Natura umana e grifagne- dia di Maria Antonietta, è l’Hameau! ria genovese che non vorrei smentire Il villaggio bucolico dove faceva tra- nemmeno in questa occasione. vestire il Re da mugnaio e Monsieur = Deriv. di grifagno con –eria. da maestro di scuola! = Voce fr. ‘id.’. (N) guarnaschese agg. Di Guar- nasco. (N) hammond sost. m., spec. con 1965 Enrico Lupinacci, L’irregolare, l’iniziale maiuscola. Organo elettrico Milano, Ceschina, 1965, p. 25: Aveva e largamente utilizzato in vari generi perseguiva dei ricordi guarnaschesi musicali, tra cui jazz, blues e rock. di weekends dell’anteguerra. 1957 In «La Rassegna musicale», XX- = Deriv. di Guarnasco, nome di un picco- VII (1957), p. 271 (GRL, senza indicazio- lo centro del Canton Ticino, con –ese. ne del fasc.): per causa di un comune denominatore timbrico che riporta- (N) hameau sost. m. Villaggio di va alle sonorità un poco stucchevoli campagna, casale rustico. dell’organo Hammond 1966 Nino 1966 Italo Alighiero Chiusano, La pro- Marino, La sostanza, Milano, Rizzoli, 1966, va dei sentimenti, Milano, Rizzoli, 1966, p. p. 26: nei rari dormiveglia visioni di 48: Sull’altra riva, riflesso in quello viaggi su scale mobili d’oro con sot- specchio d’acqua artificiale, si ve- tofondo di organo hammond 1984 deva il rustico hameau che la regina Franco Fabbri, Elettronica e musica. Gli s’era fatta disegnare dal Mique ca. strumenti, i personaggi, la storia, Milano, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 251

Fabbri, 1984, p. 101: Grazie a questo si- ingegneri laureati nell’Hoch–Schule stema l’organo Hammond è un vero del Reich 2010 Emil L. Fackenheim, e proprio strumento polifonico, dota- Un epitaffio per l’ebraismo tedesco. Da Hal- to di una ricchezza timbrica notevole le a Gerusalemme, trad. it. di Giovanna Co- stanzo e Lucrezia Piraino, Firenze, Giuntina, 1999 Gaetano Liguori–Guido Michelone, Una storia del jazz. Musica e musicisti dal 2010, p. 77: Nel 1935 avevo lasciato 1900 al 2000, Milano, Marinotti, 1999, p. Halle perla Hochschule di Berlino. 132: avallando sia pur indirettamente = Voce ted. ‘id.’ l’exploit popolare anche col pubblico bianco della canzone nera, attraverso (N) homme à femmes loc. sost. due strumenti, l’organo Hammond e m. Uomo che ha grande successo con la chitarra elettrica 2001 Enrico Stro- le donne, dongiovanni. bino, Musiche in cantiere. Proposte per il la- 1898 Marco Morasso, Uomini e idee del boratorio musicale, Milano, Franco Angeli, domani. L’egoarchia, Torino, F.lli Bocca, 2001, p. 44: con Tonino passavamo ore 1898, p. 195: non sono altro che l’e- a suonare il riff di Paranoid, dei Black strinsecazione dell’impotente rabbia Sabbath, amavo l’Hammond distorto dei miserabili senza femmine contro di Jon Lord, dei Deep Purple 2017 il maschio elegante e sagace, cui le Andrea Pedrinelli–Vasco Rossi, La storia donne si offrono, contro il vero homme dietro le canzoni, Firenze, Giunti, 2017, ed. à femmes! 1929 In «Noi e il mondo. digitale: Da notare un curioso e un po’ Rivista mensile de La tribuna», XIX (1929), dissonante organo Hammond che co- p. 81: Era un terribile homme à fem- lora l’inizio della seconda parte. = Voce ing. ‘id.’, dal cognome del mes. Le mie amiche impazzivano per progettatore, l’ingegnere statunitense lui 1966 Alessandro Bonsanti, La nuo- Laurens Hammond (1895–1973). va stazione di Firenze, Milano, Mondadori, 1966, p. 115: Tutti i suoi propositi d’ar- (N) hoch–schule (hoch schule, dimento, la sua vanità, per il momen- hochschule) sost. f., con le iniziali to, assai più programmatica che rea- maiuscole. Università. le, d’homme à femmes 2013 Anna 1880 In «La rivista europea», XX (1880), Bravo, La conta dei salvati. Dalla grande p. 107 (GRL, senza indicazione del fasc.): è guerra al Tibet. Storie di sangue risparmiato, approvato anche il disegno dell’uni- Roma–Bari, Laterza, 2013, ed. digitale: Si versità di Karkoff, ma l’idea colossa- circonda sia di amiche indiane sia di le di Karasin è ristretta dentro i confi- occidentali emancipate, si rallegra di ni ordinari della tedesca e provinciale averle accanto, inventa per loro nuo- Hoch Schule 1914 In «Rivista inter- vi nomi, le inizia alla spiritualità, le nazionale di scienze sociali», LXIV (1914), tratta con tenerezza – lo si potrebbe p. 341: Ricordo fra questi specialmen- definire una specie unica di homme à te una giovinetta della Hoch–Schule femmes. protestante 1966 Ruggero Zangrandi, = Loc. fr. ‘id.’ La tradotta del Brennero, Milano, Feltrinel- li, 1966, p 327: Complicati congegni un (N) honda sost. m. In Egitto, capo tempo azionati sotto il controllo di indiscusso di un villaggio. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 252

1966 Giulia Niccolai, Il grande angolo, va 2005 Francesco Tomatis, Filosofia Milano, Feltrinelli, 1966, p. 30: Domìn- della montagna, Milano, Bompiani, 2013, guez spiega a lei e a Karlheinz che ed. digitale: Al limite delle nostre da “Honda” significa padrone e anche ultimo sempre vane fatiche, ai bordi sindaco, il maggiore proprietario ter- dell’infinito, rasentando la illimite riero e l’uomo più colto, il più sag- disperazione, un passaggio a volte si gio e il più rispettato. [...] A pranzo apre 2008 L’Europa allo specchio, a cura i tecnici dicono loro che l’Honda ha di Pietro Barcellona e Riccardo Cavallo, vol. I, Frammenti di coscienza europea, Roma– saputo del loro arrivo e che desidera Acireale, Bonanno, 2008, p. 22: È l’impero conoscerli. = Voce ar. ‘id’. di uno solo, che si distende illimite, sovrastante ogni contrastante voce (N) hullygullare v. intr. Ballare 2015 Michele D’Arcangelo, Ysra’el, Mila- l’hully gully. no, SEM, 2015, ed. digitale: La mia notte 1966 Ugo Pirro, Freddo furore, Mi- è un percorso stellare, / una fronte il- lano, Sugar, 1966, p. 52: Mio padre che limite di gorghi profondi, / sensibili al hullygullava svergognatamente in un riflesso degli occhi. gruppo misto di mignottelle depilate. 2. sost. m. Spazio ideale senza = Deriv. di hully gully, nome di un ballo confini, infinito. in voga negli anni Sessanta del Novecento, 1985 Giorgio De Santillana, Fato antico con –are. e fato moderno, trad. it. di Alessandro Passi e Romano Mastromattei, Milano, Adelphi, (N) iconotecario sost. m. Chi ge- 1985, p. 120: Tali punti, Limite posto stisce un archivio di immagini. nell’Illimite [...], erano l’origine e, 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, per così dire, la sostanza delle cose Milano, Bietti, 1966, p. 80: Naturalmen- 1998 Antonino Stagnitta, Dio. Più che un te: l’archivista. O come lo chiamate? personaggio o una biografia. Il romanzo “L’iconotecario”. dell’essere e del dio degli dei, Roma, Arman- = Deriv. di iconoteca (1917: GRADIT) do, 1998, p. 127: Nello spazio, perché lo con –ario. spazio rappresenta la dimensione, il limite, mentre il necessario è l’illimite (N) illimite agg. Che non ha limiti. assoluto 2003 Andrea Tagliapietra, La 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, virtù crudele. Filosofia e storia della sinceri- Milano, Bietti, 1966, p. 51: Lo spazio– tà, Torino, Einaudi, 2003, p. 88: Alla pleo- tempo illimite, prima e dopo lo spa- nexia, al voler avere di più dell’uomo zio–tempo umano 1978 Arrigo Co- che desidera un’infinita pluralità di lombo, Le società del futuro. Saggio utopico cose e finisce per perdersi nell’illimi- sulle società postindustriali, Bari, Dedalo, te dell’avere, ossia nel nulla, il filo- 1978, p. 260: Poi che la causa più pro- sofo propone una riconversione uni- fonda è il capitale, il principio che ficante del vettore del desiderio verso usa il macromorfismo, che lo impel- di sé 2010 Reggio città metropolitana: le, che trova in questa prerogativa e per l’amicizia mediterranea, a cura di Giu- tensione della macchina lo strumento seppe Tuccio, Roma, Gangemi, 2010, p. 43: alla propria illimite tensione espansi- un’analisi della geofilosofia del mare www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 253

nietzscheana, caratterizzata soprattut- (N) impersonificazione sost. f. to dal richiamo oceanico dell’Illimite, L’interpretare un personaggio, l’im- più che dalla “misura” terracquea me- personare. diterranea. 1908 In «Rassegna contemporanea», = Deriv. di limite con in–. I (1908), p. 164 (GRL, senza indicazione del fasc.): A proposito della grande (N) imperibile agg. Che non può impersonificazione di Paola Tanque- perire, immortale, eterno. rav, della modesta e sgraziata eroina 1821 Cesare Guglielmo de la Luzerne, della Seconda moglie 1965 Fran- Istruzione pastorale, trad. it. di Arnaldo Ar- co Simongini, Il cialtrone, Torino, Edizioni naldi, Venezia, Curti, 1821, p. 41: Ma G. dell’albero, 1965, p. 170: D’improvviso, C. volendo che le sante verità da lui però, fece irruzione nella terrazza, la portate nel mondo non perissero mai, solita impersonificazione del giullare le ha confidate ad un ministero impe- o menestrello, o ruffiano che dir si vo- ribile, a un ministero che rinnovel- glia 2001 Marco Bertozzi, Il cinema, landosi continuamente resti sempre l’architettura, la città, Bari, Dedalo, 2001, lo stesso 1853 Achille Longhi–Luigi p. 168: Stephanie è il prototipo della Toccagni, Vocabolario della lingua italia- arrivista piccolo–borghese ed espri- na, Milano, a spese di Ernesto Oliva, 1853, me tutti i miti di questo ceto sociale: s.v.: Imperibile, add. mf. non peribile dall’aspirazione ad abitare in centro 1900 Giuseppe Giuliani, La borghesia ed il quale status–symbol, alla impersoni- popolo in questa fine di secolo, Trani, Vecchi, ficazione della self–made–woman per 1900, p. XVIII: Lasciarono nei profes- il raggiungimento del successo. sori e negli alunni gradevole impres- 2. Rappresentazione per mezzo di sione, affetto vivissimo, imperibile un simbolo di un concetto astratto. stima 1966 Riccardo Bacchelli, Il coc- 1860 Domenico Giella, Quale sia la cio di terracotta, Milano, Mondadori, 1966, forma di governo che meglio convenga agli p. 340: L’irreparabile, l’incancellabile, stati presenti di Europa, e più specialmente l’imperibile in eterno dell’avvenuto all’Italia nostra, Palermo, s.e., 1860, p. 40: nella contingenza 1998 Hāfez, Il libro E la monarchia è addivenuta la forma del coppiere, a cura di Carlo Saccone, Mila- predominante, vorrei dire la imperso- no, Luni, 1998, p. 159: Qui portatemi il nificazione sociale, e così la patria da vino, ché ad Hifez sostegno è imperi- grande individuo sociale (popolo) si bile per grazia e pietà della plebe e di è mutata in piccolo individuo – uomo Colui ch’è pronto al perdono! 2005 (Re) 2015 Antonio Romano, Mentir da Vittorio Sgarbi, Il male: esempi di crudeltà, gentildonne, s.l., Romano, 2015, ed. digita- Milano, Skira, 2005, p. 304: In un mon- le: Ma il peggiore, il peggiore di tutti, do dove il male è la regola e il bene è il cardinale. Ovviamente è solo per l’eccezione (e un’eccezione alla fine appagare gli anglicani, ma è l’imper- perdente, quantunque per la sua supe- sonificazione del potere sociale. riore essenza imperibile). = Deriv. di personificazione con in–. = Deriv. di peribile (voce di buona diffu- sione soprattutto ottocentesca, come si ricava (E) impietosamente avv. In ma- da GRL) con in–. niera impietosa, crudelmente. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 254

1550 GRADIT (senza fonte) 1856 Bianchini, Le nostre distanze, Milano, Mon- Pasquale Calvi, Memorie storiche e critiche dadori, 1965, p. 135: Un triangolo sem- della rivoluzione siciliana del 1848, Londra, pre scartato, come implausibile. s.e., 1856, tomo IV, p. 118: Vendicare i tri- 2. Non credibile, inverosimile. sti cooperatori alla sua ristaurazione, 1862 In «Giurisprudenza civile della i cui delitti, impietosamente, le “Me- corte suprema di giustizia di Napoli», dicem- morie” descrivono 1911 Giovanni bre 1862, p. 539: rendevasi necessaria Vailati–Mario Quaranta, Scritti di scienza, la pruova testimoniale per giudicare Bologna, Forni Editore, 1911, p. XIII: Pa- con più accurata cognizione di cau- reto, ad esempio, ricorderà impietosa- sa, e per evitare che gli atti di lunga mente le (tre!) recensioni dedicate nel mano anteriori, potessero con implau- 1907 a Otto Effertz 1966 Michele Pri- sibile anacronismo riferirsi a concetti sco, Una spirale di nebbia, Milano, Rizzoli, di epoche posteriori 1879 GRADIT 1966, p. 92: Perché stasera la giudico (senza fonte) 1989 In «Quaderni catane- così impietosamente? 1997 Cesare si di cultura classica e medievale», I (1989), De Marchi, Il talento, Milano, Feltrinelli Edi- p. 77: È sembrato implausibile, in ge- tore, 1997, p. 65: il cinema di Fellini non nerale, che la Roma di Valentiniano I aveva ancora, trasfigurando in arte un potesse essere ai livelli di popolazio- episodio del genere, condannato im- ne dell’età augustea 2005 Stefano Ca- pietosamente alla banalità tutti quelli labrese, Www.letteratura.global: il romanzo che gli assomiglino 2014 Benito Li dopo il postmoderno, Torino, Einaudi, 2005, Vigni, Pasolini: testimone autentico, poeta p. 136: Un testo letterario distingue tra e scrittore scomodo per il potere corrotto, ciò che possiamo fare e ciò che sareb- Roma, Sovera, 2014, p. 31: Il suo corpo be implausibile facessimo. impietosamente massacrato, steso nel = Deriv. di plausibile con in–. fango. = Deriv. di impietoso con –mente. (N) impronunciato agg. Non det- to, non rivelato. (E) (R) implausibile agg. Non ap- 1948 Eugenio Montale, Quaderno di prezzabile, inaccettabile. traduzioni, Milano, Edd. della Meridiana, 1855 In «Giornale di giurisprudenza 1948, p. 135: Verbo non pronunciante pratica», VIII (1855), 1, p. 144: E se questi ancora e impronunciato 1966 Ro- pur la menasse per buona, l’adesione berto Bacchelli, Il coccio di terracotta, Mi- sua esser potrebbe parto di implausi- lano, Mondadori, 1966, p. 122: Ogni cre- bile concerto 1879 GRADIT (senza atura umana avrà per le sue geniture fonte) 1906 In «Rivista di diritto interna- le impronunciate parole di questa mia zionale», LXXXI (1906), p. 1157: D’altra preghiera indicibile 1990 Giulio Ga- parte la ricostruzione del sistema of- letto, Il piacere della disperazione: il primo ferta dal remittente, e che condiziona Leopardi, Verona, Edd. del Paniere, 1990, la rilevanza della questione, il cui ap- p. 23: l’oscuro rimorso di un male in- prezzamento spetta anzitutto al giu- fantilmente imprecisato e impronun- dice a quo, non appare palesemente ciato 2005 In «Annali della Fondazione implausibile: onde può darsi ingresso Luigi Einaudi», XXXIX (2005), p. 265: E all’esame del merito 1965 Angela tuttavia, se il nesso Risorgimento ri- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 255

voluzione francese risultava comun- (N) inavuto agg. Che non è stato que impronunciabile e impronunciato posseduto. [...] 2011 Mario Baudino, Ne uccide più 1966 Nino Marino, La sostanza, Milano, la penna. Storia di crimini, librari e detecti- Rizzoli, 1966, p. 78: E lei congestionata, ve, Milano, Rizzoli, 2011, ed. digitale: una pigiata, inavuta. prova neanche troppo indiretta del = Deriv. di avuto con in–. terrore che aleggia da sempre, impro- nunciato, pressoché inavvertito ma (N) incacchiato agg. Arrabbiato, persistente. irritato. 1959 Domenico Paolella, Le italiane 2. Di suono, non realizzato nella furiose, Firenze, Vallecchi, 1959, p. 20: Ma pronuncia. quello lo spingeva verso il fondo: era 1869 Vigilio Inama, Grammatica greca incacchiato anche lui, per quanto alto. per le scuole, Milano, Valentiner & Mues, Si irrigidì e curvandosi gli bloccò la 1869, p. 6: Già gli antichi grammatici bocca coprendogli la faccia con la dissero l’ι sottoscritto άνεκφώνητον mano 1966 Ugo Pirro, Freddo furore, impronunciato. Milano, Sugar, 1966, p. 64: Per tutta Roma = Deriv. di pronunciato con in–. ce li sentivamo alle spalle incacchiati e incaponiti 1993 In «Filologia e criti- (N) imprugnolito agg. Grinzoso ca», XVIII (1993), p. 267: Questo lettore come una prugna secca. non ingenuo (e magari incacchiato, 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, per le ragioni sopra dette) vuole anda- Milano, Bietti, 1966, p. 123: “C’è dentro re a fondo alla cosa 1999 GRADIT un uomo rannicchiato e imprugnoli- (senza data) 2004 Domenica Luciani, La to” disse Ester rabbrividendo. scuola infernale, Milano, Feltrinelli, 2004, = Deriv. di prugnolo con in– e –ito. p. 95: col solito tono incacchiato di quando qualcuno di noi scavola un (N) impulciato agg. Pieno di pul- calcolo alla lavagna. ci. = Part. pass. di incacchiarsi (GRADIT: 1964; ma già in Paolella, Le italiane furiose, 1950 Concetto Marchesi, Il libro di Ter- cit., p. 189). site, Milano, Mondadori, 1950, p. 267: Tu credi che soffiare un po’ d’aria dal- (N) incartonito agg. Che ha preso le narici e mostrare i denti come fa una consistenza simile al cartone. una cagna impulciata, sia un sorriso! 1966 Laurana Berra, La grande fami- 1966 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, Mi- glia, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 45: Aveva lano, Longanesi, 1966, p. 85: A me mai le guance che gli pendevano ai lati del niente, una pazienza da cane impul- viso come i bargigli di un tacchino e ciato, un tormento 1992 Giuseppe la pelle incartonita tutta cosparsa di Dall’Ongaro, La villa degli inganni, Milano, macchie giallastre 2011 Pierluigi Coz- Mondadori, 1992, p. 73: Mai vista cagna zoli, Fuga da Brema, Cerignola, Enter, 2011, più infangata e impulciata. p. 93: Atteggiando a disprezzo la fac- = Part. pass. di impulciare (1887: GRA- cia cerosa e incartonita 2016 Arianna DIT). Pitzalis–Andrea Tenucci, Strumenti per l’a- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 256

nalisi dei costi, Torino, Giappichelli, 2016, ro, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 131: Grossi p. 87: Una volta staccato dalla catena, tronchi, ancora incortecciati, sorreg- il pellame si presenta completamento gevano le traverse 2004 Roberto Piu- asciutto e «incartonito». mini, Le donne e i cavalieri, Reggio Emilia, = Deriv. di cartone con in– e –ito. Aliberti, 2004, p. 168: Ecco all’improv- viso un trepidissimo sussulto dell’in- (N) incimato agg. Posto in cima. tero fogliame, un brivido lungo e so- 1966 Giuseppe D’Agata, Il circolo Otes, poroso del gran corpo incortecciato. Milano, Feltrinelli, 1966, p. 33: Le croma- 2. Di persona, che ha la pelle spes- ture esistono fra figure di ragazze ar- sa e dura. rampicate e incimate su alti sgabelli. 1957 Michele Saponaro, Romanzi all’a- = Deriv. di cima con in– e –ato. ria aperta, Milano, Mondadori, 1957, p. 38: un nodo di ossa teso come un pugno (N) incistito agg. Avvolto in una su un collo secco che pareva una fune, formazione cistica. e incortecciato di pelle scabrosa, su 1872 In Sigismond Jaccoud, Trattato di cui brillavano i due occhietti viperini. patologia interna, trad. it. anonima, con note = Deriv. di corteccia con in– e –ato. originali di Diodato Borrelli, vol. I, Napoli, Marghieri, 1872 p. 215: L’ascesso cele- (E) (R) indecifrabilità sost. f. brale, incistito o no, occupa a prefe- L’essere indecifrabile, incomprensi- renza la sostanza bianca bile. 2. Penetrato profondamente 1891 In «Critica sociale. Rivista quin- 1966 Laurana Berra, La grande fami- dicinale del socialismo», I (1891), p. 228 glia, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 46: Egli (GRL, senza indicazione del fasc.): Ah, era il segno d’un male, ormai pro- quella dichiarazione di indecifrabili- fondamente incistito nella parte più tà (tanto vaga da lasciarsi interpretare segreta dell’organismo, che la Casa come estesa a tutto il libro e non solo portava in sé fin dalle origini 2001 alla firma dei tre gaglioffi pellegrini) Marcello Staglieno, Montanelli: novant’anni controcorrente, Milano, Mondadori, 2001, mi mette in fiero sospetto che l’occhio p. 429: Il fatto è che, probabilmente, il del giudice abbia trovato in altre pagi- virus della corruzione è incistito nel ne tanti insulti 1949 GRADIT (Elio Dna di noi italiani, incapaci di oppor- Vittorini, Le donne di Messina) 1966 Mi- vi un vaccino. chele Prisco, Una spirale di nebbia, Milano, = Deriv. di cisti con in– e –ito. Rizzoli, 1966, p. 321: Adesso quest’e- pilogo inatteso sembrava suggellare (N) incortecciato agg. Di albero, la loro indecifrabilità più che il loro che ha il tronco ed i rami ricoperti di amore 2000 Umberto Galimberti, Psi- corteccia. che e techne. l’uomo nell’età della tecnica, 1857 In «Annali di chimica applicati Milano, Feltrinelli, 2002, ed. digitale: Non alla medicina», s. III, XXIV (1857), p. 102: potendo vivere nell’indecifrabilità del I semi di caffè vengono presi giù da- mondo, l’uomo tenta pratiche d’espe- gli alberi, ancora incortecciati 1966 rienza con cui costruire una mappa Ruggero Zangrandi, La tradotta del Brenne- del mondo che renda quest’ultimo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 257

percorribile e rispondente alle con- Diocleziano, uscente dalle tenebre del dizioni minime d’esistenza 2014 carcere e che scorre su carro dorato Enrico Beccarini, I Vimana e le guerre degli e tirato da cavalli incantati o infatati, dei, Firenze, Enigma, 2015, ed. digitale: Un potrebbe essere l’ipostasi dell’Aurora esempio, tra i tanti, della indecifra- mattutina 1966 Mario Tobino, Sulla bilità di questo testo viene alla luce spiaggia e di là dal molo, Milano, Monda- quando sono nominati i metalli per dori, 1966, p. 24: Il vascello era infatato costruire i Vimana. dalle luci del tramonto 2004 Andrea = Deriv. di indecifrabile con –ità. Camilleri, Romanzi storici e civili, Milano, Mondadori, 2004, p. 184: Era stato un (N) industrialscientifico (in- prodotto, un frutto del giardino infa- dustrial–scientifico) agg. Proprio tato del leggendario Santo La Marina, dell’industria e della scienza. del tutto simile alle pere. 1966 Giuseppe D’Agata, Il circolo Otes, = Deriv. di fatato con in–. Milano, Feltrinelli, 1966, p. 50: Tale è, al momento, il ruolo organico assegnato (N) infischiante agg. Indifferente all’artista nell’economia e nel conte- a tutto. sto della nuova cultura a sfondo indu- 1900 In «Natura ed arte. Rivista illustra- strialscientifico 1996 Lietta Tornabuo- ta quindicinale italiana e straniera di scienze, ni, ’96 al cinema, Milano, Baldini & Castol- lettere ed arti», X (1900), p. 59 (cfr. GRL): di, 1996, p. 118 (cfr. GRL): il background Alcune bestie erano ringhiose, altre industrial–scientifico svanisce per melanconiche, altre vispe, gaie, sal- lasciar posto a una favola spiritosa ed tellanti, parecchie infischianti addirit- educativa ambientata nel mondo dei tura 1966 Fausta Cialente, Un inverno giocattoli 1999 Massimo Mongai, Il freddissimo, Feltrinelli, 1966, p. 89: Enzo gioco degli immortali, Milano, Mondadori, troppo riguardoso, Regina troppo ti- 2018, ed. digitale: I membri del Cerchio mida, Alba troppo infischiante 1990 Interno erano al corrente del mio pro- Paola Barocchi, Storia moderna dell’arte in getto di progresso industrial–scienti- Italia, Torino, Einaudi, 1990, p. 223: Né fico. chitarra e pittoricume nostalgico, né = Comp. di industrial(e) e scientifico. carnevale e tira a campà infischiante: queste sono le smorfie e le maschere (N) infatato agg. Reso magico, in- del suo decadimento servile. cantato, fatato. = Part. pres. di infischiarsi. 1871 Letterio Lizio Bruno, Canti popo- lari delle isole Eolie e di altri luoghi della (N) inidentificabile agg. Che non Sicilia, Messina, s.e., 1871, p. 2: Bella che può essere identificato, riconosciuto, sei adorna di bellezze dai piedi infi- non precisabile. no alla treccia, te fecero le Fate e sei 1906 In «Giornale italiano delle malat- infatata; tanta bellezza non provenne tie veneree e della pelle», XLI (1906), p. 75 da te 1916 In «Bullettino di archeo­ ­ (GRL, senza indicazione del fasc.): Ci ri- logia e storia dalmata», XXXIX (1916), p. mase però inidentificabile un batterio 67 (cfr. GRL): Dobbiamo però ricorda- 1965 Enrico Lupinacci, L’irregolare, Mila- re qui di passaggio, come la figlia di no, Ceschina, 1965, p. 199: Il confine tra www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 258

l’amicizia e l’amore gli risultava ini- (N) juiverie sost. f. (pl. juiveries). dentificabile per situare al di qua o al Quartiere ebraico, ghetto. di là certe manifestazioni 1999 Anna 1844 In «Il Politecnico. Repertorio men- Foa, Ebrei in Europa: dalla peste nera all’e- sile di studj applicati alla prosperità e coltura mancipazione, Roma, Laterza, 1999, p. 296: sociale», VII (1844), p. 396: Nella contra- Come l’emergere della sua ambiva- da della Juiverie, re Carlo VIII, e poi lenza fondamentale, ossia l’idea che Francesco I, quando disponèvansi a un ebreo nascosto ed inidentificabile calare in Italia, tènnero tornèi colla fosse ancora più pericoloso 2007 lor corte 1904–1905 In «Il corriere israelitico. Periodico mensile per la storia e la Attilio Fortini, Assenze prime, Civitavecchia, letteratura israelitica», XLIII o XLIV (1904 Prospettiva Editrice, 2007, p. 75: La sua as- o 1905) p. 131 (GRL, da cui non si ricava senza rende inidentificabile il signifi- l’annata precisa): negli antri fetidi e do- cato di qualsiasi materia 2015 Marco lorosi, nelle catapecchie luride delle Gallo, Studi di storia dell’arte, iconografia Juiveries 1987 Arnaldo Momigliano, e iconologia, Roma, Gangemi, 2015, p. 89: Pagine ebraiche, Torino, Einaudi, 1987, p. Rivolto verso Cristo che all’imbocco 133: La juiverie di Montmélian scom- della grotta trae alla nuova vita un ini- parve virtualmente circa cinquanta dentificabile giusto. anni dopo, quando gli Ebrei venivano = Deriv. di identificabilecon in–. gettati nei pozzi, essendo ritenuti re- sponsabili della peste nera. (N) interritmico agg. Relativo ad 2. Gruppo sociale costituito da una commistione di ritmi diversi. ebrei. 1966 Alberto Bevilacqua, Questa specie 1965 Angela Bianchini, Le nostre di- d’amore, Milano, Rizzoli, 1966, p. 122: Il stanze, Milano, Mondadori, 1965, p. 88: ma solito ballo in cui si sottintende un’al- dieci, vent’anni fa, lì c’era la crema, tra connivenza interritmica. la juiverie più ricca della città, quella = Deriv. di ritmico con inter–. che ha dato i negozi, i musei, i lasciti alle università 2014 Riccardo Calima- ni, Ebrei eterni inquieti, Milano, Mondadori, (N) invertebranza sost. f. Condi- 2014: Si comprende facilmente l’inte- zione di invertebrato. resse che può avere la juiverie a es- 1966 Roberto Di Marco, Fughe, Milano, servi ampiamente rappresentata. Feltrinelli, 1966, p. 160: O, con cruciale = Voce fr. ‘id.’. invertebranza, patapumfete? = Deriv. di invertebrato con –anza. (N) juvaresco (juvarresco) agg. Relativo all’opera o alla maniera ar- (N) ipernebuloso agg. Che sta so- chitettonica di Filippo Juvara. pra le nubi. 1880 In «L’ingegneria civile e le arti in- 1960 Giorgio Orelli, Un giorno della dustriali», VI (1880), p. 6 (GRL, senza indi- vita, Milano, Lerici, 1960, p. 59: Fossi un cazione del fasc.): conservare al vasto uccello che vola, vorrei raggiungere isolato, che ora a ponente ed a notte una zona ipernebulosa. dà forma alla piazza Milano, il gran- = Deriv. di nebuloso con iper–. dioso carattere dell’architettura Juva- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 259

resca 1911 In «Arte e storia», XXXI 168 (GRL, senza indicazione del fasc.): ri- (1911), p. 293 (GRL, senza indicazione del destandomi alla realtà mi domando fasc.): La rapidità, le contrarietà nel anch’io se troveremo uno che ci reciti corso dell’esecuzione, le difficoltà il Kaddish 1965 Angela Bianchini, Le inerenti allo stile juvarresco, d’ordine nostre distanze, Milano, Mondadori, 1965, p. artistico, tecnico e economico, tutto- 68: Recitava ogni sera, e lo raccontava ciò ha contribuito a determinare un a noi nipoti [....] il kaddish 1995 Pa- quadro sproporzionato ad ogni ragio- trizia Sola, Piccolo dizionario dell’ebraismo, ne d’arte 1965 Salvator Gotta, L’ultimo Milano, Gribaudi, 1995, p. 72: KADDÌSH dei Vela, Milano, Mondadori, 1965, p. 88: (QADDISH) (aram. Santo) Nome di Fra la chiesetta e lo spigolo del Semi- una parte della liturgia prevalente- nario Grande – costruzione d’ammat- mente in lingua aramaica. Si tratta di tonato, juvaresca – s’apriva un varco una santificazione e di una esaltazio- di verde av. 1994 Paolo Volponi, Ro- ne del nome Dio, e dell’invocazione manzi e prose, a cura di Emanuele Zinato, dell’avvento del Suo Regno 2015 vol. III, Torino, Einaudi, 2002, p. 256: Di Israel J. Singer, A oriente del giardino dell’E- architettura juvarresca, non proprio den, trad. it. di Marina Morpurgo, Torino, attribuibile al maestro: con un grande Bollati Boringhieri, 2015, ed. digitale: Non cortile centrale rettangolare, e con i sarebbero mai state chiamate a recita- lati più corti aperti a colonne in porti- re il kaddish in memoria del padre e cato 2014 Carlo Feltrinelli, Senior ser- della madre defunti vice, Milano, Feltrinelli, 2014, ed. digitale: = Voce aramaica, propr. ‘santo’. A metà del Settecento, un giovane se- guace della scuola juvaresca, senz’al- (N) kalakukko sost. m. Pasticcio tro un dilettante, si era sbizzarrito in di pane ripieno di carne di maiale e un’impresa unica. pesce, tipico della cucina finlandese. = Deriv. di Juvara (o Juvarra: entram- 1965 Luigi Malerba, Il serpente, Mila- be le forme sono ben attestate), cognome no, Bompiani, 1965, p. 155: Non toccherei dell’architetto Filippo Juvara (1678–1736) nemmeno la polpa bianca della gua- con –esco. mebana, nemmeno il favoloso kala- kukko 1979 In «Epoca», XXX (1979), (N) kaddish (qaddish) sost. m. p. 25 (GRL. senza indicazione del fasc.): Preghiera ebraica, recitata per glori- Ma il piatto nazionale è il Kalakukko, ficare Dio o per onorare la memoria tortello che combina pesce e carne di dei defunti. maiale 2003 Bo Carpelan, Il libro di 1857 Alessandro Mc. Caul, Gli antichi Benjamin, trad. it. di Carmen Giorgetti Cima, sentieri ovvero Confronto dei principj e dot- Milano, Iperborea, 2003, p. 147: trine del moderno giudaismo colla religione dolce di di Mosè e dei profeti, trad. it. di C.L. Lauria, segale e malto, porridge di farina di Pinerolo, Tip. di Lobetti–Bodoni, 1857, p. segale, kalakukko, pasticcio di pesce 304: Dove dice Mosè al figliuolo giu- e carne di maiale 2015 Andy Symin- deo di ripetere il Kaddish per il suo gton–Catherine Le Nevez, Finlandia, trad. it. anonima, Torino, EDT, 2015, ed. digita- morto genitore 1910 In «Il corriere israelitico. Periodico mensile per la storia e le: Qui alcune bancarelle vendono la la letteratura israelitica», XLIX (1910), p. specialità locale chiamata kalakukko, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 260

una grande pagnotta di segale imbot- (N) leonardescamente avv. Alla tita di coregone e poi cotta in forno. maniera dello stile pittorico di Leo- = Voce finlandese ‘id.’ nardo da Vinci. 1898 In «Rivista d’Italia», III (1898), (N) lanternata sost. f. Fiaccolata. p. 67: ora largo e tutto volto a Tizia- 1894 In «Gazzetta ufficiale del regno d’I- no, come nell’Assunta del Duomo talia», 24 marzo 1894, p. 1261: gran lanter- Vecchio, o fine e leonardescamente nata allegorica a soggetto libero; con ricercatore, come nella lunetta della premi, moccoletti e fiaccolata 1897 Cena 1927 Guido Edoardo Mottini, La In «L’illustrazione italiana», XXIV (1897), pittura italiana da Leonardo al Tiepolo, Mi- p. 154: Bengala, cornetti, campanelli, lano, Unitas, 1927, p. 72: Raffaello dota tamburelli accompagnarono la lanter- leonardescamente questi due flemma- nata, sinchè tutti furono stanchi morti tici personaggi di meravigliose mani di andare, gridare, suonare, assordare paffute 1966 Italo Alighiero Chiusa- no, La prova dei sentimenti, Milano, Rizzoli, i Quiriti 1965 Carlo Castellaneta, Villa 1966, p. 187: adombrò la depressione di delizia, Milano, Rizzoli, 1965, p. 32: C’e- che sorride leonardescamente sotto lo ro per caso, alla lanternata dei soci del zigomo 1989 Laura Granatella, D’An- Velo Club. Uno spettacolo. Immagi- nunzio e Pirandello tra letteratura e teatro, nate: centinaia di lanterne, nel buio, Roma, Bulzoni, 1989, p. 27: È così che il che oscillavano attaccate ai manubri. cromatismo, leonardescamente inte- 2. Colpo violento. so, cioè come «luce che non può mai 1561 Delle lettere facete et piacevoli cacciare del tutto l’ombra», acquista di diversi huomini grandi et chiari et belli in questo primo nucleo di taccuini ingegni, raccolte da Francesco Turchi, vol. un suo preciso significato vitalistico II, Venezia, s.e., 1575, p. 327: e la prima 2015 Ernesto d’Alfonso, L’antico, il mo- volta che vi trovate a cantare fatemi derno, il classico: itinerario teorico, Firenze, brindisi d’un madrigale: ma di gra- Altralinea, 2015, p. 73: a partire dalla fi- tia che non vi sia quel basso datore nitudine di una grandezza finita, quel- di lanternate si crudeli 1960 Miguel la del corpo umano e del suo alterego, De Cervantes Saavedra, Il fantasioso genti- sfera e quadrato, circoscritti, che ne luomo Don Chisciotte della Mancia, trad. it. rappresentano leonardescamente la di Cesco Vian, Milano, Edd. Club del libro, condizione esistenziale. 1960, p. 189: L’oste gli procurò quanto = Deriv. di Leonardesco con –mente. voleva, e Sancio lo portò a don Chi- sciotte che si teneva la testa con le (N) lessicatore sost. m. Secondo mani, lamentandosi per il dolore della le teorie semiologiche di Charles W. lanternata 2010 Jack London, La Stra- Morris, categoria di segni dotati di da. Diari di un vagabondo, trad. it. di Davide specifiche funzioni comunicative. Sapienza, Roma, Castelvecchi, 2010, ed di- 1966 Roberto Di Marco, Fughe, Mila- gitale: Altroché se dormo – per quanto no, Feltrinelli, 1966, p. 191: S’impone una tempo non so – visto che mi sveglia lingua Giuseppe, un qualsiasi sistema una lanternata in faccia. di lessicatori 1975 Ferruccio Rossi = Deriv. di lanterna con –ata. Landi, Charles Morris e la semiotica nove- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 261

centesca, Milano, Feltrinelli, 1975, p. 93: na, Modena, Mucchi, 2003, p. 12: Il Lions La tesi difesa da Morris è che siano Club Modena Wiligelmo, in sintonia segni, ma non lessicatori: essi cioè con i più alti valori Lionistici, profon- hanno i loro interpretanti come ogni de il proprio impegno di solidarietà al segno semioticamente inteso, ma di- prossimo 2014 Riccardo Crosa, Thank versi da quelli dei lessicatori 2009 you, Tricase, Youcanprint, 2014, ed. digita- Dizionario di filosofia, Roma, Istituto del- le: pur essendo italiano, ho scelto di la Enciclopedia Italiana, 2009, s.v. segno: privilegiare il testo in lingua inglese Su questa base Morris distingue s. poiché, oltre ad essere la lingua nati- complessi (o ascrittori) e s. semplici: va del movimento lionistico interna- questi ultimi si suddividono in iden- zionale, la ritengo anche una lingua tificatori (ulteriormente articolati in globale. indicatori, descrittori, nominatori; si = Deriv. di Lion(s) con –istico. tratta di s. che tendono a indirizzare la risposta in una definita regione spa- (N) liscardino sost. m. Damerino zio-temporale, cioè che localizzano), 1966 Carlo Castellaneta, Villa di deli- designatori (che designano le pro- zia, Milano, Rizzoli, 1965, p. 140: un bel prietà di una situazione), apprezzatori liscardino dalla soglia dell’osteria la (che servono a valutare positivamen- stava rimirando, le mani affondate te o negativamente), prescrittori (che nelle saccocce. comandano un certo comportamen- = Etimologia incerta; potrebbe trattarsi di to), e infine, come classe residua (i s. un deriv. di liscardo ‘sale aromatico’ con – precedentemente citati sono conside- ino (ma va detto che di tale sostantivo è nota solo un’attestazione di un manoscritto antico: rati ‘lessicatori’), cfr. TB, s.v.). = Dall’ingl. lexicator, termine coniato da Charles W. Morris. (N) lisippeo agg. Relativo allo sti- le di scultura di Lisippo o ispirato ad (E) (R) lionistico agg. Relativo al esso. Lions club. 1851 Bullettino dell’Istituto di corri- 1963 Accademia Carrara, Antichi dise- spondenza ar­cheo­logica per l’anno 1851, gni e stampe dell’Accademia Carrara di Ber- gamo, Bergamo, Ed. del Lions club, 1963, Roma, Bertinelli, 1851, p. 24: Lisippee p. II: La «Mostra di antichi disegni e sembrano esser pure le proporzio- stampe dell’Accademia Carrara» nel ni del nostro bronzo 1938 Pericle suo arco di durata, da giugno a otto- Ducati, L’arte in Roma dalle origini al sec. bre, mentre celebra la ricorrenza di un VIII, Bologna, Cappelli, 1938, p. 291: al di decennale, sigla in modo impareggia- sopra della prima corona di foglie di bile l’inizio di un nuovo decennio di acanto, è scolpita quasi a tutto tondo vita lionistica 1966a Michele Prisco, una figura di Ercole, riproducente il Una spirale di nebbia, Milano, Rizzoli, 1966, tipo lisippeo 1966 Maria Corti, Il ballo p. 179: Un’attività dello spirito lioni- dei sapienti, Milano, Mondadori, 1966, p. 29: stico 1966b GRADIT (senza fonte) ai lati del corridoio c’erano Eschine, 2003 Guido Vigarani, Inventario dei ma- arte greca, Ermes in riposo, arte lisip- noscritti dell’Archivio capitolare di Mode- pea, un altro Ermes, stile prassitelico www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 262

1994 Federico Rausa, L’immagine del vin- (N) malignolipina sost. f. Com- citore. L’atleta nella statuaria greca dall’età posto formato da lipidi presente nei arcaica all’ellenismo, Treviso, Fondazione tessuti e nel sangue affetti da tumore Benetton, 1994, p. 154: Echi lisippei si maligno. possono cogliere in alcuni soggetti 1961–1962 Ugo Cassarino–Italo Ca- atletici cronologicamente collocabili relli, La malignolipina nei tumori maligni tra la fine del IV e l’inizio del III se- umani e nel sangue circolante, test specifico colo 2018 Eloisa Dodero, Il tesoro di per la diagnosi precoce, in «Atti della Acca- antichità: Winckelmann e il Museo capitoli- demia Lancisiana di Roma», I (1961–1962), no nella Roma del Settecento, Firenze, Giun- titolo 1964 In «Archivio italiano di ana- ti, 2018, p. 309: Per quanto riguarda gli tomia e istologia patologica», XXXVIII schemi scelti per rendere le imprese, (1964), p. 23: È noto, infatti, da un lato, la ripresa dal repertorio iconografico che nei tumori maligni sono presenti lisippeo è assai chiara. genericamente lipidi – in particolare = Deriv. di Lisippo, nome di uno scultore un composto specifico chiamato «ma- greco del IV sec. a.C., con –eo. lignolipina» 1966 Roberto Di Mar- co, Fughe, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 209: Tutto questo deriva forse dalla mali- (N) lividomorboso agg. Di colore gnolipina 1970 In «Rivista di biolo- livido, che rivela malattia. gia», LXIII (1970), p. 169: Hanno perso 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lucro, sotto questo aspetto un tale significato Milano, Mondadori, 1965, p. 95: Il dolore assoluto i lipidi del cancro, le cosid- dello zigomo, sotto il cerotto, batte a dette «malignolipine» […] da quando intermittenze, la faccia del cameriere Rapport e i suoi collaboratori isolaro- è specchio della sua: occhiaie livido- no da una milza di bue una cytolipina morbose, il giallo della pelle sotto i identica alla cytolipina H. lampioncini colorati come bengala. = Comp. di maligno, lipo– e –ina. = Comp. di livido e morboso. (N) malversità sost. f. Tendenza al (N) macubista sost. m. Spacciato- male, malvagità. re di droga. 1862 In «Giurisprudenza del regno. 1960 Franco di Bella, Italia nera, Mi- Raccolta progressiva di giurisprudenza, le- lano, Sugar, 1960, p. 540: Macubista: gislazione e dottrina», XIII (1862), p. 755: spacciatore di cocaina 1965 Inìsero Non vi fu previo trattato, ma il ladro Cremaschi, A scopo di lucro, Milano, Mon- confidava nell’ingordigia e malversi- dadori, 1965, p. 61: Poi ha fatto un po’ tà umana, e forse aveva già disegnato il macubista, sai cos’è? Crepa se non in genere a chi rivolgersi 1965 Io- lo sai 2009 Daniela Gobetti, Dictionary lena Baldini, L’innamorata, Milano, Mursia, of Italian Slang and Colloquial Expressions, 1965, p. 117: L’eco delle sue passate New York, Barron’s, 2009, s.v.: MACUB- disgrazie era stato raccolto dalla por- ISTA, m., narc. (From > macuba). tineria del palazzo, nido di malversità Drug peddler. femminesca 2004 Giovanni di Capua, = Deriv. di Macuba, nome di un tipo di Delenda DC, Soveria Mannelli, Rubbettino, tabacco, con –ista. 2004, p. 161: alcuni procuratori mili- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 263

tanti, che si sentivano autorizzati a Passariano. Dimora e destino dei nobili Ma- rinchiudersi nella loro cittadella giu- nin, Passariano di Codroipo, Assoc. fra le pro diziaria per giudicare la malversità loco del Friuli Venezia Giulia, 2001, p. 503: della politica. Le specie sono buoi, poche vacche, manzola- = Deriv. di malversare con -ità. me, asini, cavalli, alcuna pecora = Deriv. di manzo con –olo e –ame. (N) mangia–poesie sost. m. Letto- re appassionato di poesie. (N) marchettuola sost. f. Prosti- 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, tuta. Firenze, Vallecchi, 1966, p. 109: Maledette 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, strade e maledetto quel mangia–poe- Firenze, Vallecchi, 1966, p. 153: Ridente sie. come una marchettuola di Piazza del- = Comp. di mangia– e poesie. la Repubblica. = Deriv. di marchetta con –uola. (N) mangia–verz agg. Che ha i di- fetti tipici dei milanesi. (N) marcucciano agg. Del pittore 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, Mario Marcucci. Milano, Rizzoli, p. 119: Da come la guar- 1942 In «Emporium», XCV (1942), p. dano, una matta compagna che vien 132: Il predominante realismo dell’o- giù a ruota libera, han capito che è pera marcucciana, che ha fatto in- foresta, insomma di Milano, milanese sistentemente parlare di un ritorno mangia–verz. all’Ottocento [...]. potrebbe mettere = Comp. di mangia– e del milanese verz in sospetto e sviare un giudizio che ‘verza’. non vada oltre l’apparenza delle cose 1966 Mario Tobino, Sulla spiaggia e di là (N) manzolame sost. m. Mandria del mare, Milano, Mondadori, 1966, p. 312: di bovini giovani. Era stato colpito dalla pittura marcuc- av. 1597 Giuseppe Falcone Piacentino, ciana e si prodigò a descriverla e illu- La nuova, vaga et dilettevole villa, Brescia, strarla 2001 Francesco Gurrieri, Dia- Bozzola, 1599, p. 236: Alcuni se ‘l grano loghi d’autore, Firenze, Chegai, 2001, p. 63: lussuriasse, fallo pascere à porci, ò a Ma lo spazio esistenziale ancor prima manzolami 1812 In «Annali dell’a- che poetico in cui mi pare si possa gricoltura italiana del Regno d’Italia», XIII riconoscere Marcucci è quello del- (1812), p. 270: Gli altri, come le vacche la meditazione solitaria dei momenti ed il manzolame più giovine l’estate alti di Luzi: forse in questo senso il viene messo in montagna 1932 In “post–ermetismo” marcucciano può «L’Italia agricola», XIII (1932), p. 128: Il essere spiegato, ben oltre, ovviamen- manzolame può essere portato talo- te, la sequenza cronologica. ra al pascolo anche in primavera, nei = Deriv. di Marcucci, cognome del pitto- campi da dirompere 1965 Bruna re viareggino Mario Marcucci (1910–1992) Piatti, Venere e il Begriffo, Milano, Longane- con –ino. si, 1965, p. 130: Stando nella stanza mi ero impregnato di odore di manzola- (N) marquee sost. f. Grande ten- me 2001 Francesca Venuto, La villa di da. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 264

1966 Giulia Niccolai, Il grande angolo, (N) metacristallino agg. Che con- Milano, Feltrinelli, 1966, p. 15: Vede ap- tiene cristallo. prontata per loro sotto una marquee, 1966 Domenico Garelli, Il ragno e il una grossa tenda quadra appoggiata resto, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 151: Si è in ombra al muro di una casa e sor- potuto ottenere un reticolato metacri- retta agli altri tre lati da pali piantati stallino di nuclei. = Comp. di meta– e cristallino. nel terreno. = Voce ingl. ‘id.’. (N) micromuscolare agg. Relati- vo a un movimento muscolare appena (N) marvaglione sost. m. Malattia percettibile. che colpisce gli animali. 1966 Roberto Di Marco, Fughe, Milano, 1965 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, Feltrinelli, 1966, 14: Il suo viso sempre Milano, Longanesi, 1965, p. 76: Poi però dolce e sereno adesso s’era fatto teso gli venne il marvaglione agli animali, per una sorta di guazzabuglio micro- e il vecchio ebbe addirittura il misere- muscolare 1995 Carmen Covito, Del re agli intestini per lo spavento. perché i porcospini attraversano la strada, = Etimologia incerta. Milano, Bompiani, 1995, p. 72: Ma il fat- to è che la prima notte avevo cerca- (N) masseuse sost. f. (pl. masseu- to inutilmente di addormentarmi an- ses). Massaggiatrice. ch’io, troppo stremata, scossa da stra- 1897 In «Natura ed arte», VII (1897), p. ni crampi micromuscolari […], e poi 66 (GRL, senza indicazione del fasc.): Dopo Gabriel aveva cominciato a agitarsi e, colazione confida la propria persona nel sonno, parlava 1999 Lee Sannel- alla masseuse newyorkese che le pra- la, L’esperienza della kundalini, trad. it. di Antonella Barbieri, Milano, Murra, 1999, p. tica il massaggio del viso e del collo 116: il lavoro di questi due scienziati, secondo un metodo speciale 1913 Joseph Chilton Pearce (1980) affermò Hans Rau, La crudeltà. Studiata specialmen- che da adulti abbiamo il nostro reper- te nei suoi rapporti coi fattori sessuali, trad. it. anonima, Torino, F.lli Bocca, 1913, p. 208: torio personale di movimenti micro- Egli si fa lavorare per qualche tempo muscolari, coordinati con l’utilizzo e la ricezione del linguaggio. da una masseuse, secondo tutte le re- = Comp. di micro– e muscolare. gole dell’arte 1966 Duilio Riccardi, Tacchi a squillo, Milano, Baldini e Castoldi, (N) mignan (mignam) sost. m. 1966, p. 141: E anche certi giornali che Nella comunità ebraica romana, ceri- si definiscono buoni, incassano quat- monia che sancisce il passaggio alla trini a palate con la pubblicità delle maggiorità, più nota come bar mizvà. “masseuses” 1978 Dora Setti, La Duse 1965 Annamaria Tesi, Un bel passato, com’era, Milano, Pan, 1978, p. 94: In que- Milano, Longanesi, 1965, p. 40: Dunque sta traversata per il Sud America è per dicevo che tra poco te passi di Mi- l’appunto accompagnata dalla mas- gnam: sai che cosa vuol dire? Diventi seuse, da due cameriere. un ometto 2010 Daniela Di Castro, = Voce fr. ‘id.’. I Tesori del museo ebraico di Roma. Guida www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 265

alla visita e alle collezioni, Roma, De Luca, ta, […], si vedono bellissime mitaines, 2010, p. 73: La relativa cerimonia, il bar ossia mezzi–guanti di pizzo bianco o Mizvà, viene detto a Roma maggio- di reticella 1957 Paolo Monelli, Bar- rità o mignan perché minian è il nu- baro dominio. Seicentocinquanta esotismi mero di dieci ebrei 2014 In «Pagine esaminati, combattuti e banditi dalla lingua con antichi e nuovi argomenti, storia ed eti- ebraiche», 9 novembre 2014: hanno parte- mologia delle parole e aneddoti per svagare cipato alla festa organizzata per i no- il lettore, Milano, Hoepli, 1957, p. 227: MI- stri quattro ragazzi che entravano di TAINE – Questo antico francesismo mignan proprio in questi giorni. = Dall’ebraico minian ‘gruppo di dieci ci è sempre parso una di quelle paro- ebrei necessario per la preghiera pubblica’ le care alle nostre nonne, odorosa di (perché per esservi ammessi è necessario canfora e di muffa; fa venire in mente aver passato il bar mizvà). vecchine freddolose con lo scaldino. Osservazioni: la var. mignam, messa a Invece, se non di lana come vuole il lemma da Vaccaro 1966 sulla scorta dell’at- testazione del 1965, potrebbe essere frutto di vocabolario, ma di merletto, mitaines errore. se ne vedono di nuovo presso le si- gnore eleganti 1966 Italo Alighiero (N) mikeggiare v. intr. Imitare gli Chiusano, La prova dei sentimenti, Milano, atteggiamenti di Mike Bongiorno. Rizzoli, 1966, p. 140: “Donna Matilde!”. 1966 Maria Corti, Il ballo dei sapienti, Janos le afferrò la sinistra, coperta di Milano, Mondadori, 1966, p. 268: Man- una mitaine di lana nera 2008 Tere- zoni, quel biondino che mikeggia sa Megale, Mirandolina e le sue interpreti. Attrici italiane per «La locandiera» di Gol- 2001 Maria Corti, Le pietre verbali, Torino, doni, Roma, Bulzoni, 2008, p. 111: appare Einaudi, 2001, p. 9: Sai che lui non balla. in un atteggiamento energico, con en- E subito si è fatto un crocchio di col- trambe le mani, avvolte da traforate e lettoni intorno a lui, e lui in mezzo a scure mitaines, girate e poggiate sui mikeggiare. = Deriv. di Mike, nome del presentatore fianchi stretti. televisivo italo–americano Mike Bongiorno = Voce fr. ‘id.’. (1924–2009), con –eggiare. (E) (R) mohar sost. m. Nel mondo (N) mitaine sost. f. (pl. mitaines). ebraico, dote pagata dal fidanzato ai Mezzo guanto. genitori della futura moglie. 1826 Tecnologia femminile ossia Arti e 1930 In «Atti della Accademia nazionale mestieri che al bel sesso s’appartengono e di dei Lincei. Classe di Scienze morali, storiche che ei può piacevolmente occuparsi, Milano, e filologiche. Memorie», s. VI, CCCXXVII Pirotta, 1826, p. 112: Il lavoro di maglia a (1930), p. 62: L’ammontare del mohar è cordone presenta la medesima facili- poi fissato ad una determinata somma, tà; si può, secondo il sistema de lavori distinguendo secondo si tratti di una di maglia a coste, fare nelle gonnelle, vergine o di una vedova. Nel sistema nelle mitaines, nelle calzette a giorno ebraico questo pagamento è quindi un 1836 In «Corriere delle dame. Giornale di atto che deve precedere il matrimonio mode, amena letteratura, teatri e varietà», 5 1966 Riccardo Bacchelli, Il coccio di ter- aprile 1836, p. 162: Per uso di manica cor- racotta, Milano, Mondadori, 1966, p. 194: www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 266

Giobbe era in grado d’aggiungere, un miscuglio di prezioso e di plebeo, nell’usuale prezzo di fidanzamento, un gergo accademico e barbarico, in quel che chiamavasi mohar, una ravvivato da un uso ardito dei verbi, somma, che, proporzionata alla sua da una montparnassiana (non parnas- ricchezza e confrontata con la loro siana) libertà di sintassi. indigenza, riusciva ingente 1967 (n) 2. sost. m. Artista che vive nel GRADIT (senza fonte) 2009a Francesco quartiere parigino di Montparnasse. Bandini, Le grandi religioni orientali la re- 1990 Juan Benet, Lance spezzate, trad. ligione d’Israele e l’ebraismo post–biblico, it. di Angelo Morino et alii, Napoli, Guida, Firenze, Alinea, 2009, p. 45: La promessa 1990, p. 170: l’ultima cosa che aveva di matrimonio veniva fatta in presen- ricevuto a Parigi era stato il lascito za di testimoni con la consegna della di Proust, accantonato dai montpar- dote (mohar) che lo sposo faceva al nassiani 1997 Michele Colucci–Ric- padre della ragazza la quale da quel cardo Picchío, Storia della civiltà letteraria momento aveva il grado di moglie russa. II Novecento, Torino, UTET, 1997, p. e poteva unirsi maritalmente al suo 437: Evidentemente Geórgij Ivànov, sposo 2009b Raniero Fontana, Geru- che era strettamente legato ai mon- salemme e dintorni. Per una teologia cristia- tparnassiani e aveva colto l’atmosfe- na della Terra di Israele, Cantalupa, Effata, ra della loro prosa e in generale del- 2009, p. 42: Il seduttore ne pagherà il la loro vita, si ispirò proprio ad essa «prezzo nuziale», il mohar, ed essa di- quando scrisse il romanzo La scissione verrà sua moglie. dell’atomo. = Dall’ebr. môhar ‘id.’. = Deriv. di Montparnasse e –iano. (E) (R) montparnassiano agg. (N) nolenza sost. f. Il non volere, Relativo al quartiere parigino di Mon- indisponibilità. tparnasse, e ai letterati ed artisti che ci 1892 In «Atti dell’accademia ponta- vivono. niana», XXII (1892), p. 74: [...] la detta 1926 In «I libri del giorno. Rassegna mensile internazionale», IX (1926), p. 121 cattedra per morte o per nolenza di (GRL, senza indicazione del fascicolo): detto Genovesi, debba provvedersi Alla letteratura montparnassiana si è di successione idoneo per cuncursum aggiunto di recente anche un libro di 1965 Iolena Baldini, L’innamorata, Milano, Fuss–Amoré e Ombiaux, ricco di no- Mursia, 1965, p. 78: Di tanti argomenti, tizie, di aneddoti e di ricordi ne’ suoi uno riuscì a impressionarmi per quan- coloriti capitoli 1932 GRADIT (Al- to toccato appena una volta, con vaga berto Moravia) 1965 Enrico Lupinacci, nolenza, dal capitano. L’irregolare, Milano, Ceschina, 1965, p. 30: = Dal lat. nolentia. Una specie di distinto incrocio tra il marinaio e il pittore montparnassiano (N) novillada sost. f. Corrida con si alzò aprendo le braccia verso Ed- tori giovani e toreri non ancora pro- gardo 1992 Edda Ronchi Suckert, Ma- fessionisti. laparte. 1932–1936, Firenze, Ponte Alle Gra- 1923 In «La lettura. Rivista mensile del zie, 1992, p. 627: Strano francese, il suo: “Corriere della sera”», XXIII (1923), p. 684: www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 267

Spettacolo quindi di second’ordine la uva e pigiarvela. Si usa in Piemonte e novillada, al quale i veri competenti Lombardia. Dicesi anche Bennaccia o di tauromachia sdegnano di recarsi, Navaccia 1965 Salvator Gotta, L’ultimo ma che, nonostante, è ben accetto al dei Vela, Milano, A. Mondadori, 1965, p. 86: popolo 1960 Ernest Hemingway, Morte È il solito carro che ha sempre servito nel pomeriggio, trad. it. di Fernanda Pivano, anche ai contadini per trasportare fie- Torino, Einaudi, 1960: Ai tempi nostri una no, navacce di vendemmia, sacchi di novillada è una corrida in cui tori di età grano, strumenti da campagna 1989 inferiore o maggiore a quella richiesta Antonio Ivan Pini, Vite e vino nel Medioevo, in una corrida ufficiale, vale a dire mi- Bologna, CLUEB, 1989, p. 163: in Emilia nori di quattro anni e maggiori di cin- si usa la “navaccia”, cioè un recipien- que, o difettosi nella vista o nelle cor- te aperto in alto e con i lati rialzati. na, vengono combattuti da toreri che [...] la “navaccia” trasporta uva, men- o non hanno ancora assunto o hanno tre la “castellata” trasporta il mosto rinunciato al titolo di matador de toros 2000 Giancarlo Malacarne, Sulla mensa del [...]. In passato una novillada era qua- principe. Alimentazione e banchetti alla cor- te dei Gonzaga, Modena, Il bulino, 2000, p. lunque forma di divertimento coi tori 309: navaccia: grossa cassa entro la fuori dalla corrida ufficiale, ma oggi la quale si pigiano le uve. novillada realizza l’intento di offrire = Deriv. di nave con –accia. una corrida regolare a prezzi minori di quelli ufficiali 1966 Carla Vasio, L’oriz- (N) neue sachlichkeit loc. sost. f. zonte, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 44: A Bar- inv., con le iniziali maiuscole. Movi- cellona i tori della novillada macellati mento artistico, nato in Germania nel assai male 1998 Pierre Kalfon, Il Che. 1925 come reazione ad altre correnti Una leggenda del secolo, trad. it. di Luisa (in particolare all’espressionismo), Cortese, Milano, Feltrinelli, 1998, p. 103: as- che propugna un ritorno all’oggetti- sistono, senza particolare entusiasmo, vità. allo spettacolo di tauromachia della 1970 Roberto Tassi, Giovane pittura te- novillada, che non esiste in Argentina. desca (continuità della Neue Sachlichkeit), (*novillada: corrida coi tori giovani). Milano–München, Galleria del Levante, = Voce sp. ‘id.’. 1970, titolo 1982 Elena Giobbio Crea, Considerazioni sulla Neue Sachlichkeit (N) navaccia sost. f. Recipiente nell’ottica della critica di ieri e di oggi: utilizzato per il trasporto dell’uva. concordanze, divergenze, Milano, Cisalpi- 1875 Pasquale Fornari, Il piccolo Carena no–Goliardica, 1982, titolo 1994 Rubem o nomenclatura italiana spiegata e illustrata Fonseca, Vaste emozioni e pensieri imperfet- colle parole corrispondenti nei dialetti: mila- ti, trad. di Adelina Aletti, Roma, Biblioteca nese, piemontese, veneto, genovese, napoli- del Vascello, 1994, p. 117: Babel non era tano, siciliano, sardo e friulano, Milano, Li- di molte parole. Preferiva osservare le breria editrice di educazione e d’istruzione di persone. O discutere con Canetti sulla Paolo Carrara, 1875, p. 176: Benna: è un Neue Sachlichkeit, la nuova oggetti- grande vaso di legno, di forma quadri- vità, la nuova realtà 2011 Il restauro lunga, più stretta nel fondo, con quat- del moderno in Italia e in Europa, a cura di tro manitengoli per uso di trasportare Emanuele Palazzotto, Milano, Angeli, 2011, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 268

p. 31: La Neue Sachlichkeit (la nuova (N) opaleggiante agg. Di colore oggettività delle cose, dei materiali), lattiginoso con riflessi cangianti, opa- che fu il tema etico del Weissenhof. lescente. 2. agg. Di realizzazione artistica, 1841 Dizionario classico di storia natu- ispirata a tale movimento. rale, vol. XIV, Venezia, Tasso, 1841, p. 226: 1965 Enrico Lupinacci, L’irregolare, Il Quarzo opaleggiante o Girasole, Milano, Ceschina, 1965, p. 25: Nel suo ar- che offre un fondo latteo donde sorto- redamento Neue Sachlichkeit in rosso no dei riflessi azzurrognoli o rossicci erotico e nero tenebroso. 1965 Enrico Lupinacci, L’irregolare, Mila- = Loc. ted., propr. ‘nuova oggettività’. no, Ceschina, 1965, p. 310: Questo mare opaleggiante: è inventato male av. (N) omacciola sost. f. Donna ma- 1981 Lion Feuchtwanger, La distruzione del scolina. tempio e le prime comunità cristiane, trad. 1966 Carlo Alianello, Nascita di Eva, it. di Ervino Pocar, Rimini, Guaraldi, 2014, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 135: La sto- ed. digitale: Ed ecco, proprio vicino a ria di quella omacciola o ominastra, sé, vede un che di luccicante, di opa- come volle chiamarla Eva, i ragazzi leggiante, ed è strano che non l’abbia l’avevano saputa solo allora. veduto prima 2010 Piero Boi, Il quarto = Deriv. di (u)omo con –accio e –ola. millennio: cargo dei cloni, Roma, Capone, 2010, p. 34: Tuiavii ne ammirò la pelle (N) ominastro sost. m. Uomo roz- di porcellana finissima, opaleggiante zo, privo di qualità. e invetriata. 1904 In «Nuova antologia», CXCV = Deriv. di opale con –eggiante, sul mo- (1904), p. 318: Certo, niun d’essi ci de- dello di part. pres. come rosseggiante e ver- scrive omettini lilliputieni, omaccioni deggiante. brobdingnachiani, ominastri laputiani 1966 Carlo Alianello, Nascita di Eva, Firen- (N) opaline sost. f. (pl. opalines). ze, Vallecchi, 1966, p. 188: Gli ominastri Vetro traslucido, opalina. non ci sono più e poi non sanno par- 1966 Laurana Berra, La grande fami- lare 2013 Nicola Smigliani, Due per glia, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 73: Vive- uno, s.l., Lulu.com, 2013, p. 66: E questo va sola in un appartamento arredato lo bloccava... e gli faceva pensare di con pregevoli mobili dell’ottocento, essere uno stupido e fiacco ominastro pieno di opalines e di soffusa signo- senza gli attributi giusti per emergere. rilità 2013 Simonetta Agnello Hornby, 2. sost. f. (ominastra). Donna ma- Via XX settembre, Milano, Feltrinelli, 2013, scolina. ed. digitale: Lo trovavamo sempre se- 1966 Carlo Alianello, Nascita di Eva, duto in soggiorno, intento a leggere il Firenze, Vallecchi, 1966, p. 135: La sto- giornale aperto sul ripiano del tavo- ria di quella omacciola o ominastra, lo rotondo: vi cadeva sopra la luce di come volle chiamarla Eva, i ragazzi una bella lampada con il paralume di l’avevano saputa solo allora. opaline. = Deriv. del lat. omine(m) con –astro. = Voce fr. ‘id.’. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 269

(N) osterreich inter., con l’iniziale quali l’una a sinistra sfuma in palli- maiuscola. Esclamazione di meravi- dazzurro metafisico. glia. = Comp. di pallido e azzurro. 1966 Luigi Malerba, Il serpente, Milano, Bompiani, 1966, p. 184: Osterreich, dice- (N) palomita sost. f. (pl. palomi- vo, ma allora come fai a avere freddo? tas). Colombella. = Nome ted. dell’Austria (ma semplificato 1966 Carla Vasio, L’orizzonte, Milano, graficamente: la forma corretta è Österreich), Feltrinelli, 1966, p. 43: Dando il grano usato come esclamazione per assonanza con alle palomitas che mi graffiarono a osteria, a sua volta eufemistico per ostia. sangue tutto il braccio 1992 Gesual- do Bufalino, Calende Greche, Milano, Bom- (N) pagnacco agg. Ben vestito. piani, 2014, ed. digitale: lei bianca, tene- 1966 Nino Marino, La sostanza, rissima colomba mia, palomita mia! Milano, Rizzoli, 1966, p. 135: È an- = Voce sp. ‘id’. tipatico a tutti i dipendenti che vanno al cinema il sabato sera con la ragazza (N) panciagonfia sost. m. Persona pagnacca e cotonata. che ha un pancia enorme. = Prob. deriv. del milanese pagn ‘panni, 1966 Piero Santi, Libertà Condizionata, vestiti’ con –acco. Firenze, Vallecchi, 1966, p. 140: Andarono a quel funerale squallido, quel pan- (N) pallidazzurro agg. Di colore ciagonfia si era accanito a vivere. azzurro pallido, celestino. = Comp. di pancia e gonfia.

1863 John Bigelow, Gli Stati Uniti d’America nel 1863, trad. it. anonima, Mi- (N) pan meino (pammeino) loc. lano, Corona e Caimi, 1863, p. 209: Tra i sost. m. Biscotto o panino dolce, tipi- primaticci miransi l’Hepatica, pal- co della Lombardia. lidazzurra, ed altre Rantmculaceae 1966 Laurana Berra, La grande famiglia, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 215: il Frontini di colore più vivo 1928 In «Alma- nacco letterario», IV (1928), p. 298 (GRL, tardava a portare i pammeini e le fo- senza indicazione del fasc.): camminò nel caccette 1972 Oreste del Buono, La Mi- lano nera di Scerbanenco, Milano, Garzanti, cielo del terso mattino, guardando le p. 218 (cfr. GRL): o come se la gente non montagne immateriali nel cielo palli- facesse altro che mangiare panettoni o dazzurro 1965 Salvator Gotta, L’ul- pan meino 2015 Giacomo Bassi et alii, timo dei Vela, Milano, Mondadori, 1965, p. Milano e Lombardia, Torino, EDT, 2015, ed. 58: le grandi montagne, all’orizzonte, digitale: Un altro biscotto è il pan mei- si profilavano sullo sfondo del cielo no, o pan de mej. Il suo nome deriva pallidazzurro. dalla parola miglio, ingrediente molto 2. sost. m. Azzurro pallido. usato in antichità per produrre il pane. 1984 Giovanni Bernardini, Allegoria = Dal milanese pan mein, propr. ‘pan di (semiseria) del viaggiatore e altri epiloghi, miglio’. Foggia, Bastogi, 1984, p. 25: poi chiude gli occhi: nulla di concreto salvo una (E) (R) pantoteri sost. m. pl., con distinzione evidente delle parti, delle l’iniziale maiuscola. Ordine di mam- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 270

miferi fossili, di dimensioni simili a (N) parascienza sost. f. Disciplina quelle dei roditori attuali. che aspira ad essere scientifica senza 1951 Nello Beccari, Anatomia comparata esserlo, pseudoscienza. dei vertebrati, Firenze, Sansoni, 1951, p. 48: 1966 Giuseppe D’Agata, Il Circolo Si può soltanto supporre, egli soggiun- Otes, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 157: La ge, che i Tritubercolati, o Pantoteri, psicologia, la sociologia e la psichia- abbiano preceduto gli Insettivori e i tria, per esempio, sono già in grado di Creodonti 1958 GRADIT (senza fonte) contestare alla letteratura il suo valore 1963 Emanuele Padoa, Manuale di anatomia di parascienza dell’individuale e del comparata dei vertebrati, Milano, Feltrinelli, relativo 1981 Luciano Anceschi, Il 1990, p. 50: nella tabella classificativa caos, il metodo. Primi lineamenti di una nuo- abbiamo diviso in quattro ordini, dei va estetica fenomenologica, Napoli, Tempi Triconodonti, Multitubercolati, Sim- Moderni, 1981, p. 49: scienza e spiritua- metrodonti e Pantoteri 1965 Italo lismo, scienza e parascienza, scien- Calvino, Le Cosmicomiche, Torino, Einaudi, za e parapsicologia, per aumentare 1965, p. 118: Questi Nuovi, non so come e esaltare l’immensificazione (Mari- diavolo li chiamate voi, Pantoteri o netti) dell’Io 1983 Andrew Macken- cos’altro, erano d’una specie ancora zie, Apparizioni e Fantasmi, trad. it. di Ugo Dèttore, Roma, Edd. Mediterranee, 2012, p. un po’ informe 2006 Brunetto Chiarelli, 22: L’uomo fra passato e futuro, Firenze, Alinea, se mancassero prove per l’espres- sione «parascienza» – come potreb- 2006, p. 8: passando attraverso i Panto- teri (con Crusafontia), porta alla com- be oggi essere chiamata in modo più comprensivo poiché l’accento della parsa dei primi Euteri. ricerca è stato recentemente spostato 2. sost. m. (pantoterio). Mammife- dal campo psicologico a quello fisico ro fossile appartenente all’ordine dei 2010 Alberto Salza, Bambini perduti, Mila- Pantoteri. no, Sperling & Kupfer, 2010, p. 229: L’eu- av. 1911 Enrico Morselli, L’uomo se- condo la teoria dell’evoluzione: antropolo- genetica è una parascienza, ideata dal gia generale. Lezioni dettate nelle università britannico Francis Galton nel 1907 di Torino e di Genova (corsi liberi dal 1887 2014 Manuela Trinci–Paolo Sarti, La giu- al 1908), Torino, Unione tipografico–editrice sta fatica di crescere. Indipendenza, inciam- torinese, 1911, p. 727: Pantoterio dell’e- pi e fantasia, i migliori alleati per diventare ra mesozoica 1958 GRADIT (senza grandi, Milano, Feltrinelli, 2014, ed. digitale: fonte). viste le oscillazioni della moderna pe- = Comp. di panto– e –teri(o). dagogia e le perturbanti ipotesi delle parascienze. (N) pappagorgiante agg. Di men- = Comp. di para– e scienza. to, grasso e flaccido. 1965 Franco Simongini, Il cialtrone, (E) (R) paricollo agg. Di indu- Torino, Edizioni dell’albero, 1965, p. 86: mento, privo di colletto, con scollatu- Avendo sotto gli occhi il bel naso, la ra tonda che segue il collo, girocollo. bella bocca e il bel mento, pappagor- 1966 Piero Santi, Libertà condiziona- giante, della persona interessata. ta, Firenze, Vallecchi, 1966, p. 152: Folco = Deriv. di pappagorgia con –ante. accanto a lei era secco e povero, con www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 271

quel maglione rosso paricollo 1983 Calabrone a Frosinone; e addirittura GRADIT (senza fonte) 2018 Manuela nell’Ape che Ronza (detta «la peche- Della Corte, Su il sipario, Firenze, goWare, ronza») a Ponza 2007 Piero Campisi, ed. digitale: Indossava dei jeans e una La Pecheronza, s.l., s.e., 2007, p. 204: La maglietta bianca, paricollo, sotto a pecheronza era la telescrivente. Da una giacca di lino che pareva spiegaz- lui era stata affabilmente battezzata zata ad arte. come l’ape che ronza per il caratte- 2. sost. m. Indumento girocollo. ristico e ripetitivo rumore che fanno i 1983 GRADIT (senza fonte) 2015 tasti quando battono in continuazione Veronika Santiago, La guerra degli elementi: sui rulli di carta [...]. E, detta da lui, la tempesta del tempo, Tricase, Youcanprint, l’ape che ronza, era ben presto di- 2015, ed. digitale: prese gli abiti appog- giati con cura accanto a lui e li indos- ventata l’apecheronza, la pecheronza sò: un paricollo e un abito rigorosa- e, in seguito, la Pecheronza con la P mente neri. maiuscola. E noi tutti si parlava della = Comp. di pari e collo. Pecheronza intendendo sia la telescri- vente, che la notizia, che il fattorino. (N) pecheronza sost. f. Nome gio- = Alterazione giocosa della loc. ape che ronza. coso di significato imprecisato, che si può attribuire a qualsiasi cosa. (N) perron sost. m. Scalinata, gra- 1966 Roberto di Marco, Fughe, Mila- dinata. no, Feltrinelli, 1966, p. 198: quindi con 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, abnegazione egli persevera mormo- rando teneramente le solite cose, non Milano, Bietti, 1966, p. 14: Uscirono, ra- s’avvede della pecheronza sul bianco sentarono il muro dell’hotel particu- lier lungo il perron lastricato di mat- 1989 In «Italiano & Oltre», IV (1989), p. 64 tonelle gialle. (GRL, senza indicazione del fasc.): I bam- = Voce fr. ‘id.’ bini si divertono molto a questi travi- samenti o fraintendimenti che posso- (N) pesteggiare v.tr. Calpestare. no essere involontari e casuali, ma an- 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, che intenzionali come nelle domande Milano, Bietti, 1966, p. 57: all’altezza tranello «Sai dirmi cos’è la pecheron- dell’Acqua Santa da un tratto pesteg- za? E la sincheraglia?» 1995 Mario Biondi, Un giorno e per tutta la vita, Milano, giato a lungo si dipartiva un’orma. = Deriv. di pestare con –eggiare. Rizzoli, 1995, p. 171: «Quando fai così Osservazioni: Vaccaro 1966 lemmatizza sembri una pecheronza.» Una “pe- pesteggiato agg. ma nell’es. da lui prodotto, a cheronza”? Che cosa poteva mai es- cui non si può aggiungere ulteriore documen- sere? Una cosa molto noiosa, eviden- tazione, la forma è senza dubbio un participio temente, il massimo del fastidio, ma con valore verbale. doveva trovare il modo di chiederle una spiegazione. Una “pecheronza”? (N) pettacchione sost. m. Seno Mah 1998 Alberto Arbasino, Paesaggi particolarmente prosperoso italiani con zombi, Milano, Adelphi, 1998, 1966 Ugo Pirro, Freddo furore, Mi- p. 354: Si sbracò presto nel Volo del lano, Sugar, 1966, p. 52: però era sexy, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 272

con un pettacchione volgare molto riti 1996 Mario Tobino, Sulla spiaggia cheap 2015 Wanda Marasco, Il genio e di là dal molo, Milano, Mondadori, 1966, dell’abbandono, Vicenza, Neri Pozza, 2015, p. 57: sempre il vento garrulo pettego- ed. digitale: Aveva fatto panza, stomaco lezzava con le vele della Lucia. e pettacchione in un unico blocco. Lo = Deriv. di pettegolezzo con –are. stomaco, soprattutto, s’era gonfiato come una vescica in cui stavano cre- (N) philodendron sost. m.. Pian- scendo mascelle che l’azzannavano. ta della famiglia delle Aracee, tipica = Deriv. di petto con –acchione, prob. di dell’America tropicale. origine napoletana (cfr. Pirro Bichelli, Gram- 1966 Domenico Tarizzo, I congiurati, matica del dialetto napoletano, Bari, Pegaso, Milano, Rizzoli, 1966, p. 7: su di loro un 1974, p. 82: «qualche volta si introduce un immenso philodendron protendeva suffisso di forma varia: /Buffo – Buffettone = Schiaffo – Schiaffone, / Pietto – Pettacchione lucide foglie carnose 1976 Ippoli- = Petto – Gran petto»). to Pizzetti–Henry Cocker, Il libro dei fiori, Milano, Garzanti, p. 25: un gran numero (N) pettegolezzare v. intr. Fare delle più note piante da appartamento, pettegolezzi, malignare. come il Ficus, il Philodendron, la Dif- 1814 Ugo Foscolo, Opere edite e postu- fenbachia, la Tradescantia, il Ciccus e me. Epistolario 2, vol. VII, a cura di France- altre 2002 Peter Tompkins–Christopher sco Silvio Orlandini e Enrico Mayer, Firenze, Bird, La vita segreta delle piante, trad. it. di Le Monnier, 1853, p. 90: lasciali fare, e Alda Carrer, Milano, Il Saggiatore, 2009, p. dire e disdire, e spiare, e malignare, 46: per vedere se stabiliva il momento e pettegolezzare, quanto hanno fiato esatto in cui il philodendron entrava 1841 Amalia Nizzoli, Memorie sull’Egitto e in comunicazione registrabile con un specialmente sui costumi delle donne orien- essere umano. tali e gli harem, Milano, Tip. e Lib. Pirotta, = Voce del lat. scient. 1841, p. 224: Dopo il pranzo la pipa ed il caffè non potevano mancare, indi (N) piagnucolosità sost. f. Atteg- un buon cicalare e pettegolezzare di giamento lamentoso, piagnucoloso. donne 2017 Giuseppe Rossi, Vacanze 1870 Friedrich Schiller, Opere Critiche Fantasmatiche, Tricase, Youcanprint, ed. di- ed Estetiche, trad. it. di Ignazio Mastropa- gitale, 2017, p. 96: Edoardo gli chiede se squa, Torino, Negro, 1870, p. 35: dileggio ci sono buone notizie, lui, allargan- quel male del sentimentalismo e quel- do le braccia: «Se quelle due comari le piagnucolosità, che per malo inten- smettessero di pettegolezzare». dimento e per scimiottatura di opere 2. Scherzare, giocare. eccellenti, da forse diciotto anni, han- 1818 Giambattista Agretti, Testimonian- no preso il sopravvento in Germania ze e confronti sul Tempio di Marte in Todi, 1914 Adolfo Gaspary, Storia de la lettera- motivi e rimedj sulle rovine di questa città, tura italiana, vol. I, Torino, Loescher, 1914, Perugia, Calindri, Santucci e Garbinesi, 1818, p. 422: Quando raccolse le sue lettere p. 4: poteva servire di validissimo so- notò egli stesso con dispiacere, come stegno lo stravagante avvilimento di la piagnucolosità vi crescesse sempre un Dio, che condiscendeva a pettego- più 1954 AA.VV., Il Quattrocento, Fi- lezzare cogli uomini non pe’ loro me- renze, Sansoni, 1954, p. 95: Da solennità www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 273

a piagnucolosità il passo è breve. To- 1895 GRADIT (senza fonte) 1966 nalità ambedue della retorica 1966 Ugo Pirro, Freddo furore, Milano, Sugar, Laurana Berra, La grande famiglia, Milano, 1966, p. 116: Andammo al Cafè de Pa- Feltrinelli, 1966, p. 226: la sua nota più ris a scolarci in piedi birre fresche e caratteristica consisteva nella piagnu- mente pilè 2013 Peppino Manzi, Ma- colosità 1977 In «Il lavoro neuropsi- nuale bar, Torino, Blu Editore, 2013, p. 83: chiatrico», LX (1977), p. 67: Soprattutto Inserire prima gli ingredienti, poi il l’assenza di una coscienza di malat- ghiaccio pilè, facendo attenzione che tia è condizione che esalta la reazio- sia secco e poco acquoso. ne di piagnucolosità salvo quando la = Voce fr. ‘id.’. stessa si realizza in soggetti psicotici (N) piritare v. intr. Emettere peti. nei quali già ad opera della malattia 1966 Roberto Di Marco, Fughe, Milano, la piagnucolosità attinge alle compo- Feltrinelli, 1966, p. 44: E Masin sternutì, nenti del quadro psichico e non tende piritò, sputò 2013 Carmine Abate, Il almeno all’inizio a svincolarsi da esso bacio del pane, Milano, Mondadori, 2013, 2012 Roberto Bani, Il libro dei sentimenti. ed. digitale: una PK 50 XL di un bellis- L’ordine fisico delle tendenze psichiche, Em- simo rosso Ferrari, che però in salita poli, Ibiskos, 2012, ed. digitale: se tendenti piritava come un divoratore di fagioli. alla lacrimosità, lamentosità, piagnu- = Dal siciliano pirit(i)ari (cfr. VS, s.v. pi- colosità, pietosità, lagnosità, misere- ritiari). volezza, pateticità. = Deriv. di piagnucoloso con -ità. (N) piscinela sost. m. inv. Ragaz- zino. (N) piazarot sost. m. inv. Perdi- 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, giorno, bighellone. Milano, Rizzoli, 1965, p. 226: Solo qual- 1965 Felice Chilanti, Ponte Zarathustra, che carriola, la scala d’un portinaio, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1965, e una piscinela salta fuori, che fa il p. 72: Anche loro figli di contadini e lavorante qui dal 56, a suggerire l’as- braccianti ma senza più radici ai caso- salto 1993 Laura Pariani, Di corno o lari ed ormai persi nella società della d’oro, Palermo, Sellerio, 1993 p. 131: non piazza, denominati per questa ragione indovinava mai da chi gli venivano i piazarot. colpi; tutto perché non era altro che = Dal veneto piazaroto (cfr. Dino Coltro, un piscinèla di sei anni 2007 Lau- Stalle e piazze. El filò, il teatro di paese e di ra Pariani, Dio non ama i bambini, Torino, parrocchia, Verona, Bertani, 1979, p. 201: «Piazaròto pl. piazaròti, colui che abita in Einaudi, 2007 p. 18: Un gruppo di pi- piazza. Il termine ha sempre un valore negati- scinèla gioca nel fango con un paio vo per i contadini delle corti e delle contrade: di palline 2017 Sara Zanisi, Il Portello. per loro i piazaròti sono senza creanza, pieni Voci dalla fabbrica. Le interviste di Duccio di se stessi e sfruttatori»). Bigazzi in Alfa Romeo, Milano, Angeli, 2017, ed. digitale: un piscinèla, proprio stupi- (E) pilè agg. Di ghiaccio (o bevan- do, tra l’altro, si faceva vedere bene da ghiacciata), pestato affinché diven- con l’orgoglio e lì abbiamo mangiato ti bevibile. subito la foglia. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 274

= Voce milanese ‘id.’ (ma la forma più 1966(<) Ruggero Zangrandi, La tradot- comune è piscinola: cfr. Cherubini, s.v., e ta del Brennero, Milano, Feltrinelli, 1966, p. Cletto Arrighi, Dizionario milanese–italiano. 64: E non ebbe esitazioni a confessare Col repertorio italiano milanese, Milano, che egli vi si trovava perché sorpre- Hoepli, 1896, s.v.). so a frugare in una casa semidistrut- ta, dopo un bombardamento. Era un (N) pistrinum sost. m. Luogo plunderer, insomma. dove un tempo si produceva o si ven- = Voce ted. ‘id.’ (la parola è identica in deva il pane. ingl., ma il testo in cui compare è incline 1751 Agostino Calmet, Commentario all’uso dei germanismi, per cui la derivazione letterale, istorico, e morale sopra la regola di dal ted. è molto più probabile). S. Benedetto con alcune osservazioni sopra gli ordini religiosi, che seguitano la stessa (N) polizeimeister sost. m., spec. regola, Arezzo, Bellotti, 1751, p. 319: Que- con l’iniziale maiusc. Comandante di sto prova, che i nostri Vecchi sotto il polizia. nome di Pistrinum intendevano la ca- 1966(<) Ruggero Zangrandi, La tradot- mera del forno 1825 François Mazois, ta del Brennero, Milano, Feltrinelli, 1966, p. Il palazzo di Scauro o descrizione di una 94: V’erano inoltre, i locali dell’am- casa romana rammento di un viaggio fatto a ministrazione carceriera, che era affi- Roma sul finire della repubblica da Merovi- ro principe di Svevia, trad. it. di A. Sergent, data a un semplice graduato, un Poli- Milano, Giusti, 1825, p. 72: Ti mostrerò zeimeister 1982 Pier Arrigo Carnier, Lo sterminio mancato: la dominazione nazi- il pistrinum, ossia luogo in cui si fa sta nel Veneto orientale 1943–1945, Milano, ianca Maiuri, Museo il pane 1957 B Mursia, 1982, p. 109: Udine ebbe come Nazionale di Napoli, Novara, Istituto Geo- grafico De Agostini, 1957, p. 126 (cfr. GRL): ultimo comandante il Polizeimeister La supposizione, pertanto, che si tratti Fisher 1996 Leonid Nikolaevic Andre- ev, Il governatore, trad. it. di Paolo Galvagni, del ritratto del panettiere, proprietario Faenza, Mobydick, 1996, p. 28: poiché il della casa e del pistrinum, e della mo- polizeimeister paventasse qualcosa e glie [...] 2005 Grazia Grimaldi Bernar- di, Botteghe Romane. L’arredamento, Roma, avesse tenuta allerta tutta la polizia 2013 Roberto Sciarrone, La Repubblica di Quasar, 2005, p. 3: prima di presentare Weimar nei documenti del Servizio Informa- e descrivere l’arredamento del pistri- zioni Militare, Roma, Nuova Cultura, 2013, num (panetteria) – di cui il prestino o ed. digitale: maresciallo, polizeimeister, prestinaio delle regioni settentrionali addetto ai commissariati di polizia. d’Italia conserva ancora oggi quasi = Voce ted. ‘id’. intatto il nome. 2. Panettiere. (N) polliciata sost. f. Colpo di pol- 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, lice. Milano, Bietti, 1966, p. 17: Ecco il pistri- 1939 In «Annali del Fascismo», IX num, il norcino, il grocer d’oggi. (1939) p. 23 (GRL, senza indicazione del = Voce lat. fasc.): le folle hanno sentito lo stile di Mussolini «la ciclopica polliciata» (N) plunderer sost. m. Saccheg- che il Duce ha dato al nuovo asset- giatore. to del mondo moderno 1998 Lu- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 275

cio Scardino, Arrigo Minerbi e gli scultori nando nel letto, rifiutando di studiare e della Fornace Grandi di Bondeno, Ferrara, abbandonandomi alla masturbazione. Liberty House, 1998, p. 82: La vittima 2. v. intr. pron. Mettersi a poltrire. del lavoro, reso all’infuori di ogni re- 1676 Antonio Canofilo, Il Lucidario torica populistica, quasi soltanto con evangelico discorsi predicabili sopra le il compiaciuto gusto per la “pollicia- quattro domeniche dell’Avvento, le sei dopo ta” 2014 Luigi Panella, Roma sul ring: l’Epifania, Venezia, Pezzana, 1676, p. 81: un secolo di boxe nella capitale, Roma, Ul- faranno per te la disciplina, mentre tu trasport, 2014, ed. digitale: inoltre ha un ti giaci con la meretrice: faranno per occhio menomato da una polliciata te digiuni, e vigilie, mentre tu ti stai ricevuta durante un combattimento crapolando, e poltronando 1966 Ma- che gli ha procurato il distacco della ria Corti, Il ballo dei sapienti, Milano, Mon- retina 2015 In «Linus», settembre 2015, dadori, 1966, p. 170: vorrei poltronarmi e p. 39: al movimento di blocco degli leggere un bel libro. smartphone, volgarmente detto anche = Deriv. di poltrone con –are. polliciata. 2. Impronta di un pollice. (N) pomiciaccio sost. m. Luogo 1939 In «Panorama. Enciclopedia dell’attualità», I (1939), p. 59 (GRL, senza dove le coppie possono scambiarsi indicazione del fasc.): Tornano le im- effusioni. pronte: si scoprono delle polliciate sul 1965 Franco Simongini, Il cialtrone, Torino, Edizioni dell’albero, 1965, p. 182: cristallo abbandonato 1966 Laurana Berra, La grande famiglia, Milano, Feltrinel- per lo scortico, amico mio, il pomi- li, 1966, p. 176: Così quando ti arrivava- ciaccio, lo scannatoio, la garçonn- no le voci con grandi polliciate nere iere, l’alcova, come te pare, professò ai margini potevi essere certo, senza 2008 Antonio D’Eugenio, Lessico erotico bisogno di rilevare le impronte digi- inglese–italiano, vol. IV, Il legame d’amore, tali, d’altronde chiarissime, che erano Bari Levante, 2008, p. 376: HIDEAWAY passate nelle mani di Sebastiano. pm900 pomiciaccio (per convegni = Deriv. di pollice con –ata. amorosi). = Deriv. di pomiciare ‘amoreggiare’ (voce (N) poltronare v. intr. Poltrire, romanesca) con –accio. oziare. 1671 Antonio Canofilo, Discorsi para- (N) porchera sost. f. Luogo dove dossici per tutti i giorni di Quaresima con i le coppie si appartano in cerca di in- panegirici ne’ primi sabbati, di S. Matthia, S. Tomaso d’Aquino, S. Gioseppe, e della San- timità. tissima Annunciata, Venezia, Pezzana, 1671, 1965 Carlo Castellaneta, Villa di deli- p. 613: ed obbrobriosa de successori zia, Milano, Rizzoli, 1965, p. 106: Le pa- d’Adamo, veniste per legare un Dio, reva a momenti quel pomeriggio col e giacete semivivi, semimorti in ter- suo Cesare, là in porchera didietro al ra a poltronare? 2017 Luigi Anepeta, Duomo. Dis–umanità, Roma, Ninalienum, 2017, ed. = Deriv. di porco con –era (suffisso co- digitale: Rivendicai i miei diritti poltro- mune nel dialetto milanese). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 276

(N) porrino agg. Di colore verde, 67: il rosso al tramonto, gli infraros- simile al porro. si nella penombra postcrepuscolare, 1966 Duilio Riccardi, Tacchi a squillo, il nero–indaco verso la mezzanotte Milano, Baldini & Castoldi, 1966, p. 13: I 2016 Valerio Amadei, Sogni infranti e rin- passeggeri si pigiavano come acciu- collati, Borghetto Lodigiano, Porto Seguro, ghe nella botte di quell’autobus verde 2016, ed. digitale: Sulla cima sagomata porrino. di un immenso, antico castello si sta- = Deriv. di porro con –ino. gliava contro un incerto cielo postcre- puscolare. (N) portapallini (porta–pallini) 2. Di tendenza letteraria, che supe- sost. m. inv. Piccola sacca destinata a ra o sviluppa le modalità del crepu- contenere pallini da fucile. scolarismo. 1965 Ercole Patti, La cugina, Milano, 1948 Mario Bonfantini, La letteratura Bompiani, 1965, p. 167: Manovrando gli italiana del Novecento. Panorama critico, ottocenteschi misurini da polvere che Milano–Varese, Cisalpino, 1948, p. 93: il si tramandavano nella famiglia di ge- colorito Govoni (che passò per futuri- nerazione in generazione, i portapalli- sta), il postcrepuscolare Valeri 1959 Umberto Bosco, Realismo romantico, Calta- ni e le cartucce 2000 Stefania Massari, Museo nazionale delle arti e tradizioni popo- nissetta–Roma, Sciascia, 1959, p. 251: non lari. Guida, Roma, Marsilio, 2000, p. 101: Si si valuta pienamente se non saggian- tratta di piccole tabacchiere, fiasche dolo alla luce della poesia posteriore, per polvere da sparo o porta–pallini la crepuscolare e la postcrepuscolare da caccia. 1964 Fausto Curi, Corrado Govoni, Milano, = Comp. di porta– e pallini. Mursia, 1964, p. 10: il nostro, trascorsi gli anni della giovinezza, indirizzerà (N) postcrepuscolare (post–crepu- in senso per così dire postcrepuscola- scolare) agg. Che avviene o si verifica re le sue invenzioni poetiche 2004 dopo il crepuscolo. Il canto strozzato. Poesia italiana del Nove- cento, a cura di Giuseppe Langella e Enrico 1938 In «Natura», XXX (1938), p. 127 Elli, Novara, Interlinea, 2004, p. 227: Se (GRL, senza indicazione del fasc.): osser- l’ironia rimane una costante del loro vazioni sulla estensione e sugli aspet- lavoro, essa tuttavia si contiene den- ti della anormale luminosità celeste tro una sapienzialità moderna, post– post–crepuscolare e notturna 1966 Roberto di Marco, Fughe, Milano, Feltrinelli, crepuscolare. = Deriv. di crepuscolare con post–. 1966, p. 14: Entrambi erano spettatori e protagonisti della rappresentazione (N) post–granducale (postgran- copulatoria postcrepuscolare 1982 Rudolf Arnheim, Estetica e psicologia, trad. ducale) agg. Relativo al periodo sto- it. di Lucia Pizzo Russo, Bologna, il Mulino, rico immediatamente successivo alla 1982, p. 143: alla mia sinistra sembra- fine del Granducato di Toscana. no catturare tra le scaglie quella poca 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, luce postcrepuscolare che rimane Firenze, Vallecchi, 1966, p. 36: Al tempo 2002 Isabella Romanello, Il colore. Espres- di Firenze capitale del Regno, ver- sione e funzione, Milano, Hoepli, 2002, p. ghiana, post–granducale, predannun- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 277

ziana, prefuturista 1968 Mostra mogli per lo più conoscono dalle tele- biennale internazionale della grafica, Fi- fonate post–vespertine dei mariti. renze, STIAV, 1968, p. 51: Meglio invece = Deriv. di vespertino con post–. lasciare stare Fattori dove fu, in una toscanità modernizzata ma in fondo (N) potelé agg. Paffuto, in carne. ancora postgranducale, misurata e 1966 Alessandro Bonsanti, La nuova stazione di Firenze, Milano, Mondadori, asciutta 1985 Franco Cambi, Collodi, De Amicis, Rodari: tre immagini d’infanzia, 1965, p. 117: Colta, spiccata nel pieno Bari, Dedalo, 1985, p. 40: nella Toscana momento, suscettibile di non durare post–granducale e ancora economi- più di un giorno, della sua grazia po- camente in via di industrializzazione telée, poteva costruire un degno pre- e connotata da elementi artigianali e mio. = Voce fr. ‘id’. mercantili 1990 Alain Elkann, Vita di Moravia, Firenze, Giunti, 2018, ed. digitale: In qualche modo era molto rappresen- (N) preantropomorfico agg. Re- tativo delle qualità e dei difetti della lativo al periodo antecedente all’epo- Toscana “postgranducale”, “postri- ca in cui le divinità venivano immagi- sorgimentale”, “attuale”. nate con sembianze umane. = Deriv. di granducale con post–. 1939 In «Minerva medica. Gazzetta per il medico pratico», XIX (1939), p. 596: (N) postvespertino (post–vesper- Molto si è discusso sul caduceo o tino) agg. Che avviene dopo il vespro. “kerykeion” rappresentato da un paio 1992 In «Bollettino della Badia greca di di serpenti attorcigliati attorno ad un Grottaferrata» LXVI (1992), p. 306: Si trat- bastone e risalente a oltre 5000 anni ta di un rito post–vespertino celebrato fa. Nell’era preantropomorfica prima di preferenza al venerdì 2006 Lo di essere usato quale emblema di un spazio letterario del medioevo. Le culture dio [...] 1966 Roberto di Marco, Fu- circostanti, vol. III, Le culture slave, a cura ghe, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 28: Varietà di Mario Capaldo, Roma, Salerno Ed., 2006, preantropomorfiche, come te figlia p. 425: Nella prassi cattedrale costan- d’un clan e ricettacolo di sementi ari- tinopolitana la Pannychis era una ce- stocratiche 1984 Mario Untersteiner, lebrazione vigiliare post–vespertina Le origini della tragedia e del tragico. Dalla propria della Quaresima e delle gran- preistoria ad Eschilo, Milano, Istituto edito- di feste. riale cisalpino, 1984, p. 368: presentano il 2. Serale. medesimo valore, osserva che il verso 1966 Maria Corti, Il ballo dei sapienti, di Esiodo «è pieno di reminiscenze e Milano, Mondadori, 1966, p. 248: Anche di ritorno dell’antica fede preantro- i ghisa in quell’ora postvespertina pomorfica» 1990 Alberto Caraccio- uscivano dal cuore di Milano 2003 lo, Nulla religioso e imperativo dell’eterno. L’educazione plurilingue. Dalla ricerca di Studi di etica e di poetica, Genova, Tilgher, base alla pratica didattica, a cura di Silvana 1990, p. 13: dall’oscura Divinità pre- Schiavi Fachin, Udine, Forum, 2003, p. 142: antropomorfica, ad uno tra gli Dei di Queste costatazioni sperimentali non un Olimpo o di un Pantheon, al Tao fanno che riconfermare quello che le di Laotse, al Dio di Abramo, al Dio www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 278

cristiano, al Nulla o all’Essere di cui rativi sono quelli sostenuti dopo l’ac- parlano le religioni esistenzialistiche. quisizione del contratto ma prima che = Deriv. di antropomorfico con pre–. venga iniziata l’attività di costruzione o il processo produttivo. (N) pre–operativo (preoperativo) = Deriv. di operativo con pre–. agg. Che precede un intervento chi- rurgico, preoperatorio. (N) presonico agg. Che ha una ve- 1908 In «Annali di Ostetrica e Gineco- locità inferiore a quella del suono. logia», XXX (1908), p. 568: Esame pre- 1966 Paolo Barbaro, Giornale dei lavo- operativo 1932 In «L’Ospedale mag- ri, Torino, Einaudi, 1966, p. 104: Scusa la giore. Rivista scientifico–pratica dell’Ospe- noia, Leone mio, forse è la lentezza dale maggiore di Milano ed istituti sanitari del mio treno ancora presonico. annessi», s. II, XX (1932), p. 461: i tassi = Deriv. di sonico con pre–, sul modello ureici pre–operativi hanno oscillato di supersonico. tra il 0,32 e il 0,48 1946 In «Clini- ca odontoiatrica», I (1946), p. 200: I canini (N) presonniferoso: agg. Che sta mascellari ritenuti dovrebbero essere per addormentarsi grazie ad un son- trattati solo dopo un’accurata diagno- nifero. si preoperativa. 1966 Maria Corti, Il ballo dei sapien- 2. Che precede un’operazione, ti, Milano, Mondadori, 1966, p. 96: lo stato un’attività. d’animo generale si stabilizza in un 1966 Giuseppe D’Agata, Il Circolo astratto acquietamento dello spirito, Otes, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 8: Di pro- presonniferoso. muovere quindi uno sviluppo della = Deriv. di sonnifero con pre– e –oso. coscienza di classe, sia pure a livel- lo pre–operativo (prerivoluzionario), (N) pritanizzare v. intr. Assumere come coscienza di un futuro esercizio il rango di pritano. del potere 1982 Giorgio Tagliacozzo, 1841 Sebastiano Ciampi, La Grecia de- scritta da Pausania. Volgarizzamento, Mila- Leggere Vico, Milano, Spirali, 1982, p. 266: no, Molina, 1841, p. 20: I Focesi dunque corrispondono ai tre stadi dello svi- presero Delfo quando ivi pritanizza- luppo mentale del bambino distinti va Eraclide, ed in Atene era arconte dal Piaget e dal lui chiamati “pre– Agatocle l’anno IV della olimpiade operativo”, “concreto–operativo” e CV, nella quale Proro cireneo vinse lo “formale–operativo” 2012 Giovanni Carbonara–Michela Palazzo, La sala delle stadio Cariatidi nel Palazzo Reale di Milano: ri- 2. v. tr. Elevare al rango di pritano. cerche e restauro, Roma, Gangemi, 2012, p. 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, 269: Ricordo ancora il primo sopral- Milano, Bietti, 1966, p. 153: i reduci sono luogo ‘pre–operativo’ a Milano, con sempre scomodi, e più quando non Alessandra Mottola Molfino 2018 pretendono d’essere applauditi e pri- Ugo Sòstero–Erasmo Santesso, I principi tanizzati. contabili per il bilancio d’esercizio. Analisi e = Deriv. di pritano («ciascuno dei cin- interpretazione delle norme civilistiche, Mi- quanta rappresentanti di una stessa tribù che lano, EGEA, 2018, p. 402: I costi preope- avevano la presidenza della bulè ateniese per www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 279

la decima parte di un anno», av. 1788: GRA- convegno, per il quarantacinquennale DIT) con –izzare. della Scheiwiller, che si tenne a Mi- lano 2013 Tony di Corcia, Valentino. Ri- (N) quarantacinquennale agg. tratto a più voci dell’ultimo imperatore del- Che dura per o da quarantacinque la moda, Torino, Lindau, 2013, ed. digitale: anni. Dovevamo preparare le collezioni per 1965 Enrico Lupinacci, L’irregolare, il quarantacinquennale. Milano, Ceschina, 1965, p. 83: I decora- = Deriv. di quarantacinquennio (voce tivi resti quarantacinquennali di una non registrata nei dizionari ma ben attestata già nell’Ottocento, come si ricava da GRL) bellezza tanto flagrantemente ne- con –ale. gletta da Castesegna 1988 Mauro Fotia, Il territorio politico. Spazio, società, (N) querencia sost. f. Nel gergo Stato nel Mezzogiorno d’Italia, Napoli, Edi- zioni scientifiche italiane, 1988, p. 101 (cfr. della corrida, zona dell’arena in cui il GRL): lo Stato ponendo fine al qua- toro si sente al sicuro. rantacinquennale ricorso all’iniziati- 1966 Carla Vasio, L’orizzonte, Mila- va privata, aveva assunto la gestione no, Feltrinelli, 1966, p. 44: cerca un’area sicura, si rifugia, si irrigidisce: la diretta delle ferrovie 1992 Joseph De Guibert, La spiritualità della compagnia di querencia è una zona di elezione, è Gesù. Saggio storico, trad. it. di Giandome- il perno della terra, è il ventre della nico Mucci, Roma, Città nuova, 1992, p. 297: madre 2005 Gail McDowell, Una fiesta Noi riteniamo, dunque, che, malgra- mobile. A tavola (e sotto il tavolo) con Er- nest Hemingway, trad. it. anonima, Torino, Il do la sua durata quarantacinquennale, leone verde, 2005, p. 64: Kelley Dupuis il periodo che è alle nostre spalle sia dice che nel mondo della tauroma- pur sempre da considerare transito- chia esiste una parola, querencia, che rio 2000 Tim Page, Dawn Powell. Una biografia, trad. it. di Chiara Vatteroni, Roma, si riferisce a quella parte dell’arena dove il toro si sente al sicuro. Hemin- Fazi, 2000, ed. digitale: Nel corso della quarantacinquennale storia di «Mad», gway aveva trovato la sua personale querencia all’Havana 2014 Renato il bacino di utenza demografico è ri- Polizzi, Morti favolose di animali comuni, masto abbastanza immutato 2017 Bologna–Napoli, Caracò, 2014, ed. digitale: Paolo Gulisano–Filippo Rossi, La forza sia Per questo tende a scegliere un ango- con voi, Milano, Ancora, 2017, ed. digitale: lo dell’arena come residenza naturale, con l’Episodio III termina la trasfor- la querencia, un luogo dove si sente al mazione della storia originale nella sicuro e dove diventa particolarmente cinevicenda esalogica (nella realtà pericoloso. quasi trentennale, nella finzione qua- = Voce sp. ‘id.’, propr. ‘il voler bene’. rantacinquennale) del Cavaliere Jedi rinnegato. (N) ragionissima sost. f. Ragione 2. sost. m. Quaranticinquesimo an- assoluta, indiscutibile. niversario di un avvenimento. 1727(<) Belisario Valeriani, La cac- 2001 Raffaele Crovi–Angelo Gaccione, cia in Etolia, Firenze, Paperini, 1727, p. 53: L’immaginazione editoriale, Torino, Ara- L’ha ragion, ragionissima 1806 Pa- gno, 2001, p. 196 (cfr. GRL): durante un olo Grapelli, in Capricci teatrali del secolo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 280

XIX, Roma, S. Andrea della Valle, 1806, p. p. 339: Francofilo nel 39–40 ai tempi 39: Hai ragione, ragionissima. La be- della Non–belligeranza, del Rap- stia sono io 1891 Policarpo Petroc- prochement e degli affari con Parigi chi, Nòvo dizionàrio universale della Lingua 2007 Franco Bianco–Marcello Zanatta, Re- italiana, vol. II, Milano, F.lli Treves, 1891, sponsabilità e comunità, Cosenza, Pellegrini, s.v.: super. di Ragione, scherz. Egli ha 2007, p. 108: strettamente imparentata ragione, ragionissima 1945 Alfredo con quella teoria della similitudine e Bogardo, Questa maledetta guerra, Milano, del rapprochement che costituiscono Edd. dell’arcobaleno, 1945, p. 44: aveva il vero nucleo della teoria della cono- proprio ragionissima quel tuo amico scenza 2014 Massimo Faggioli, Papa giornalista a dire che l’alleanza fra Francesco e la “chiesa–mondo”, Roma, Ar- noi e i Tedeschi era un’alleanza sui mando, 2014, p. 33: Papa Francesco si generis 1966 Gino Montesanto, La cu- presenta come il papa del rapproche- pola, Milano, Mondadori, 1966, p. 139: “per ment, del riavvicinamento e dell’ap- lui, l’udienza pontificia” una voce pello all’unità nella chiesa e della autoritaria al di là della siepe “è più chiesa nel mondo. importante di qualsiasi bilancio e ha = Voce fr. ‘id.’; alla diffusione recente del ragionissima” 1999 Mimmi Cassola, termine non sarà estraneo l’uso in ingl. (in L’assente. La grande famiglia, Milano, Jaca cui il termine è presente già dal 1795: OED) book, 1999, p. 129: Aveva ragionissima. E tu, figlio mio, eri felice quando fa- (N) razdora sost. f. Padrona di cevate quegli scherzi? E Alberto, an- casa, massaia. che lui, era felice? 1965 Felice Chilanti, Ponte Zarathu- = Deriv. di ragione con –issima. stra, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1965, p. 50: Infine la frusta colpì la (N) rapprochement sost. m. Ri- razdora che fuggì inseguita da altre avvicinamento alle posizioni politi- frustate 1986 Giuseppe Pederiali, Una che o alle idee altrui. donna per l’inverno, Milano, Rusconi, 1986, 1907 Maria Luisa Rosati, Carlo Alberto p. 191: La razdora raccontò che stava di Savoia e Francesco IV d’Austria d’Este. alla finestra quando l’argine aveva ce- Documenti inediti e studi, Roma–Milano, duto 2005 Anna Menozzi, Il casermo- Soc. Ed. Dante Alighieri, 1907, p. 6 (cfr. ne e il divertimento, Roma, Sovera, 2005, p. GRL): La difesa particolare dell’Ita- 45: primavera, estate ed autunno, e la lia è affidata, esclusivamente d’ogni nonna faceva da mangiare come fosse altro, a V. M. e alla Casa d’Austria; la “razdora” 2016 Andrea Sinigaglia– pare dunque che un rapprochement Marino Marini, La cucina piacentina. Storia più stretto fra questi sia indispensabi- e ricette, Mulazzo, Tarka, 2016, ed. digitale: le 1957 Vittorio Gabrieli, Sir Kenelm Reggitore, capo, al femminile reggi- Digby, Roma, Edd. di Storia e Letteratura, trice, la razdòra. È lei, qui e in altre 1957, p. 190 (cfr. GRL): per i precedenti parti dell’Emilia, il fulcro, a lei sono diplomatici e un resoconto particola- delegate le politiche economiche. reggiato del rapprochement tra Roma = Voce di area emiliana ‘id.’ (ne esistono e Carlo Stuart [...] 1965 Enrico Lupi- numerose varianti, tra cui: arzdora, azdora, nacci, L’irregolare, Milano, Ceschina, 1965, rasdora, rezdora, resdora, zdora, zdaura). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 281

(N) rebellotto sost. m. Grande 1965 Angela Bianchini, Le nostre di- confusione, disordine. stanze, Milano, Mondadori, 1965, p. 61: Era 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, passato il momento dei piccoli refuge- Milano, Rizzoli, 1965, p. 213: «Ai castel- es olandesi, il fratellino e la sorellina, li del dazio» commenta un brumista che avevano visto la casa bombardata «dev’essere scoppiato un rebellotto» dagli stukas 2009 L’esperienza dell’e- 1994 Uberto Paolo Quintavalle, Milano silio nel Novecento tedesco, a cura di Anna perduta e altre commedie, Milano, Sipario, Maria Carpi et alii, Roma, Artemide, 2009, p. 1994, p. 174: E allora ci stia attenta! 136: l’esilio, sia quello del singolo sia Che rebellotto. Insomma, attenta ai quello di massa dei refugee, si conno- bauli, vediamo se ci sono tutti 1995 ta per l’impossibilità del ritorno. = Voce ingl. ‘id.’ Rodolfo Celletti, L’infermiera inglese, Firen- ze, Giunti, 1995, p. 43: e domandasse che (R) rez-de-chaussée (rez de ci facessi in quel rebellotto di grida e chaussée) sost. m. inv. Piano rialzato di casse sbattute sulla ribalta 2011 Flavio Casella, Spesso come un mattone, s.l., di un edificio. Onirica, 2011, p. 47: Non trascurabile ca- 1927 GRADIT (senza fonte) 1966 Ruggero Zangrandi, La tradotta del Bren- ratteristica di quegli anni universitari nero, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 166: en- fu la contestazione studentesca; cro- travamo nei radi negozi ricavati dai giolo informe e confuso d’istanze re- rez–de–chaussée dei palazzi abbattuti presse, inestricabile rebellotto d’op- 1985 Giovanni Massari–Ippolito Massa- poste pulsioni. ri, Risanamento igienico dei locali, Milano, = Dal milanese rebellott (cfr. Cherubini, Hoepli, 1985, p. 286: Tali sono i semin- s.v.). terrati, i terreni ed i rez–de–chaussée, privi di insolazione, gli ambienti di (N) refilé sost. m. inv. Lavata di qualunque piano in lati battuti da ac- capo, ramanzina. qua a vento, o semplicemente da ven- 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, ti umidi 2012 Mario Rossi–Mariangela Milano, Rizzoli, 1965, p. 44: Lei la prima Turchiarulo, Costruire in stile, Roma, Gan- a far fiera, mai una volta col magone gemi, 2012, p. 199: Si potrebbe, volen- se le toccava un refilé 2016 Giampao- do, dopo il rez-de-chaussée e il primo lo Pansa, Il rompiscatole. L’Italia raccontata piano, che costituiscono la villa, fa- da un ragazzo del ’35, Milano, Rizzoli, 2016, cilmente creare, data la disposizione ed. digitale: Se non la piantate subito vi della scala (e sempre volendo) una darò un refilé speciale come il menu serie di appartamenti da affittare al che avete di fronte! Fabio = Secondo Vaccaro 1966 si tratta di una 2°, al 3° e al 4° piano 2016 Benedettucci, Le ore dell’imperatore, Roma, voce milanese, ma non è possibile trovare ri- scontri; più prob. dal fr. refilé, part. pass. di Gangemi, 2015, p. 59: la quale per lun- refiler ‘affibbiare, rifilare’ (non attestato però ghi anni ospitò nel suo salon al rez de come sost.: cfr. TFL). chaussée, con vista sul giardino da lei tanto amato, numerose personalità di (N) refugee sost. m. (pl. refugees). spicco della cultura e della politica Rifugiato, profugo. francese. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 282

= Voce fr. ‘id.’ (dalla loc. avv. à rez de chimerico delle immunità, col quale chaussée ‘al livello della strada’). riluendo una porzione del suo debito, si sgraverebbe almeno in parte da tan- (N) ridimensione sost. f. Ridi- ta oppressione, in cui geme 1797 mensionamento. Editto dell’E.mo. Sign. Cardinale Carlo 1957 Carmelo Musumarra, La sacra Rezzonico camerlengo di Santa Chiesa, per rappresentazione della Natività nella tra- la vendita dei fondi all’amortizazione delle dizione italiana, Firenze, Olschki, 1957, p. Cedole, e per altri oggetti riguardanti la Cir- 171 (cfr. GRL): la ridimensione dei va- colazione della moneta, Roma, Stamp. della lori psicologici e morali tra autore e Rev. Camera Apostolica, 1797, p. 3: Il pri- personaggi 1961 EncIt, III appendice, mo Requirente sarà sempre preferito, s.v. Gran Bretagna: Uno dei fenomeni ad esclusione del solo caso, in cui il della vita economica interna inglese Possessore Ecclesiastico dentro lo che negli anni dopo il 1946 si è ma- spazio di otto giorni dalla publicazio- nifestato con maggior risalto, è preci- ne del detto elenco si dichiari con ef- samente quello della ridimensione, e fetto pronto a riluire a pari condizione si potrebbe quasi dire rovesciamento, il fondo 1833 Niccola Palma, Storia della politica agronomica naziona- ecclesiastica e civile della regione più set- tentrionale del Regno di Napoli detta dagli le 1966 Carmelo Bene, Nostra Signo- antichi Praetutium, ne’ bassi tempi Aprutium, ra dei turchi, Milano, Sugar, 1966, p. 12: A oggi città di Teramo e diocesi aprutina, vol. creatore di un altro movimento, alla III, Teramo, Angeletti, 1833, p. 265: Lelio ridimensione di oggetto, addirittura Pompetti in enfiteusi per l’annuo ca- strumento, come in natura insom- none di dodici ducati (poscia riluito) ma 1977–1985 Attilio Moroni, Scritti il vasto orto, già area della primiera rettorali. Le relazioni per l’inaugurazione Cattedrale 1905 In «Archivio storico si- dell’anno accademico (1977–1985) e altri ciliano», n.s., XXX (1905), p. 79 (cfr. GRL): scritti, Macerata, Universitatis Maceratensis, Il Caprera e la Violanta nel 1451 la 2006, p. 51: Una ridimensione di questa vendettero a Pietro Speciale, col pat- normativa sia a livello centrale che to di potersela riluire; come di fatti fu regionale è urgente per porre un certo riluita nel 1484 da D. Anna Caprera e ordine ed applicare i principi elemen- Ximenes De Foux 1965 Ercole Patti, tari della giustizia distributiva 1982 La cugina, Milano, Bompiani, 1965, p. 67: Pietro Ciaravolo, Max Stirner: per una teo- resi dell’unico, Roma, Cadmo, 1982, p. 130 era gravata da una enfiteusi che in- (cfr. GRL): All’esaltazione della parola firmava tutti gli atti seguenti e della segue nel fondo la ridimensione del quale nessuno dei vari proprietari che significato. nel corso di quasi un secolo avevano = Retroformazione di ridimensionare. posseduta la vigna si era mai accorto e che nessuno aveva pensato a riluire (N) riluire v. tr. Disimpegnare su- 2001 Enzo Sipione, Economia e società nel- bentrando ad altri in un’obbligazione. la contea di Modica, secoli XV–XVI, Messi- 1791 Tommaso Gargallo, Memorie pa- na, Intilla, 2001, p. 38: L’8 febbraio 1475 trie per lo ristoro di Siracusa, tomo I, Napo- il nobile Antonio de Fide concede in li, Stamp. Reale, 1791, p. 45: or divenuto enfiteusi un pezzo di terra, dentro il www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 283

suo feudo La Guardiola, ai fratelli de (E) (R) risqué agg. Audace, azzar- Ragusia, per dieci tari annui e vieta dato. esplicitamente che il censo possa es- 1857 In «L’uomo di pietra. Giornale let- sere riluito nell’intero, ma solo per terario, umoristico–critico, con caricature», metà. 26 marzo 1857, p. 152: Mi pare pregio = Dal lat. reluere ‘svincolare da un obbli- dell’opera di riferire, a mo’ di conclu- go, disimpegnare’. sione di questo Corriere, un motto un po’ risqué d’un ufficiale di un reggi- (E) (R) risi e bisi loc. sost. m. pl. mento di cavalleria 1959 GRADIT Minestra asciutta di riso e piselli, tipi- (senza fonte) 1965 Annamaria Tesi, Un ca della cucina veneta. bel passato, Milano, Longanesi, 1965, p. 1865 In «Il frustino. Giornale illustra- 251: Lei è bellissima stasera, donna to ed umoristico, di commercio, industria, Maria; perfino troppo ‘materassabi- agricoltura, scienze, arti, teatri e varietà», II le’, se suo fratello Lucio mi consente (1865), 1, p. 94: un eccellente [sic] mi- di usare un’espressione un po’ risquée nestra: risi e bisi 1931 Guida Ga- 2015 Julia Quinn, Una serata davvero spe- stronomica d’Italia, Milano, Touring Club ciale, trad. it. di Antonella Pieretti, Milano, Italiano, 1931, p. 108: la caratteristica di Mondadori, 2015: anche se sapeva quan- queste squisite minestre è d’esser tutte to fosse terribilmente risquée, allun- assai dense (fisse), come i risi e bisi, e gò le dita e gli sfiorò delicatamente come questi molto saporite per la va- lo zigomo 2017 Rick Gekoski, Darke, rietà dei condimenti che vengono im- trad. it. di Chiara Codecà, Milano, Bompiani, 2017, ed. digitale: All’epoca vivere con piegati 1965 Annamaria Tesi, Un bel la propria ragazza era piuttosto risqué passato, Milano, Longanesi, 1965, p. 76: La – per fortuna non si usava ancora il nonna che fino allora si era finta assor- termine “partner”, che alle mie orec- ta nell’inghiottire i suoi risi e bisi non chie continua ad avere una connota- può più contenere la sua indignazione zione professionale. 1999 GRADIT (senza data) 2007 Carla = Voce fr. ‘id.’ Coco, Venezia in cucina, Roma–Bari, Later- za, 2011, ed. digitale: Innanzitutto, San (N) rosacrema (rosa–crema, rosa Marco, festeggiato il 25 aprile con un crema) agg. Di colore rosa tendente al menù rituale costituito da una tenera giallo crema. primizia che il principe ha il privilegio 1938 Atti della Società italiana di scien- di assaggiare per primo: si tratta dei ze naturali e del Museo civico di storia na- piselli, presentati sotto forma di risi e turale in Milano, vol. LXXVII, Milano, Tip. bisi 2015 Alberto Toso Fei, La Venezia Bernardoni, 1938, p. 125 (cfr. GRL): Parte segreta dei dogi, Roma, Newton Compton, ventrale del collo e alto petto rosa–vi- 2015, ed. digitale: I “risi e bisi” (riso e nato volgente al rosa–crema sul bas- piselli) sono una densa zuppa che nei so petto, sull’addome e sulle gambe secoli è divenuta il piatto celebrativo 1966 Giulia Niccolai, Il grande angolo, della primavera che forse più rappre- Milano, Feltrinelli, 1966, p. 68: Tu sei una senta Venezia e il Veneto. donna di Picasso rosacrema e inarcata = Loc. veneta, propr. ‘risi e piselli’. che corre verso il mare 2010 Lorena www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 284

Lombroso–Simona Pareschi, Il libro comple- va allora un grande, immenso petalo to del giardinaggio, Milano, Gribaudo, 2010, posato sul creato. p. 485: Al contrario un’altra varietà, 2. sost. m. Colore rosa con sfuma- ‘Alfred de Dalmas’, sfoggia fiori pic- ture azzurre. coli, semidoppi, che però sono ugual- 1928 Enrico Bevilacqua, Vincenzo Mon- mente profumati e di color rosa cre- ti. La vita, l’opera, i tempi, Firenze, Le Mon- ma 2014 Joseph Kessel, Bella di gior- nier, 1928, p. 17 (cfr. GRL): Ma il poeta no, trad. it. di Elisabetta Sibilio, Roma, e/o, sa troppo bene che tra le dovizie del 2014, ed. digitale: Si figuri che portava rosazzurro [...] 1977 Piero Bigongiari, un maglione verde oliva a righe con Paradigma, Firenze, La nuova Italia, 1977, una sciarpa rosacrema. «Che orrore!» p. 138 (cfr. GRL): indichi una tendenza gridò Renée. a eludere il vincolo del rosazzurro, 2. sost. m. Colore rosa tendente al da cui è raro che Grazia proceda li- giallo crema. bera per la durata di un intero roman- 1999 Adriana Martens, Restaurare mo- zo 2003 Maurizio D’Alessio, Strana, bili. Tecniche e segreti, Colognola ai Colli, dolce pazzia, Firenze, Stranamore, 2003, p. Demetra, 1999, p. 26: La sua colorazione 33: Sei stata indecisa tra un orologio varia dal rosa–crema al rosso scuro. I di plastica che sembra fatto di bizzar- mobili antichi, fabbricati con assi più ro argento traslucido e un altro di uno larghe di 40 centimetri, hanno elevate strano rosazzurro metallico. = Comp. di rosa e azzurro. valutazioni 2016 Sherry Thomas, Solo Osservazioni: la visualizzazione parziale di notte, trad. it. di Laura Di Rocco, Milano, offerta da GRL dell’attestazione del 1928 (in Mondadori, 2016, ed. digitale: Dipingere assoluto la prima reperibile) non consente di una figura umana significava rimane- prendere in esame l’intera frase; dal contesto re nel suo studio, mentre preferiva di non si può stabilire con certezza se rosaz- zurro sia utilizzato come aggettivo o come gran lunga stare en plein air, catturare sostantivo (quest’ultima appare l’ipotesi più l’esuberante rosa crema di un albero probabile). di ciliegie in fiore. = Comp. di rosa e crema. (E) rouge sost. m. Nel gioco della roulette, rosso. (N) rosazzurro agg. Di colore rosa 1959 GRADIT (senza fonte) 1986 con sfumature azzurre. Fëdor Dostoevskij, I grandi romanzi, Roma, 1966 Fausta Cialente, Un inverno fred- Newton Compton, 2011, ed. digitale: Subito dissimo, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 76: Le puntai cento gulden sul rouge, e vinsi; loro cupole avvolte in polverose neb- tutti e duecento sul rouge, e vinsi; tutti bioline rosazzurre 1999 Tim Winton, e quattrocento sul noir, e vinsi; tutti e Nel buio dell’inverno, trad. it. di Maurizio ottocento sul manque, e vinsi 2013 Bartocci, Roma, Fazi, 1999, p. 27: Aveva Loretta Chase, Suadente come seta, trad. it. di i capelli bagnati, appiccicati sul viso Diana Fonticoli, Milano, Mondadori, 2013, rosazzurro, impastati nel moccio va- ed. digitale: Clevedon si trasferì al tavolo gante 2018 Matteo Fontana, Il veleno del Rouge et Noir, giocò per mezz’ora dei ricordi, Milano, Feltrinelli, 2018, ed. di- e anche lui ebbe fortuna, poi si stancò e gitale: Il cielo stesso, rosazzurro, pare- andò alla ricerca di Aronduille 2015 www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 285

Salvatore Cicala, Come uccidere rubare... e vana aveva la dabbenaggine o la teme- farla franca!, Villanova di Guidonia (Rm), rità di avventurarsi nel deserto senza Aletti, 2015, ed. digitale: egli continuava quella sabaica e caldaica protezione. a giocare da solo contro il banco e la 2. Della lingua o dell’alfabeto usa- roulette (che accettava le grosse gioca- ti dai Sabei. te) puntando fino a 300 mila Franchi 1883 In «Mosè. Antologia israelitica», alla volta su Rouge o Noir! VI (1883), p. 428 (GRL, senza indicazione (n) 2. agg. Di rossetto, di colore del fasc.): Nella quarta seduta il Dr. rosso vivo. Muller comunicò un lavoro sui nomi 1966 Alessandro Bonsanti, La nuova sta- [...] nel dialetto sabaico 1896 In zione di Firenze, Milano, Mondadori, 1966, p. «Rendiconti della Reale Accademia dei Lin- 272: Il gesto con cui si passava il ci- cei, Classe di scienze morali, storiche e filo- lindro rouge sulle labbra restò sospe- logiche», V (1896), p. 252: avrebbe preso so 2017 Paloma Sánchez–Garnica, Sul- per base non l’alfabeto comunemente le ali del silenzio, trad. it. di Sara Cavarero, usato, ma un altro più antico, sabaico, Milano, Piemme, 2017, ed. digitale: Marta si verisimilmente tratto da documenti era truccata le labbra con un consunto dell’archivio di Stato di Aksum. rossetto rouge che teneva in borsa. = Deriv. di Saba con –ico. = Voce fr., utilizzata in entrambi i significati. (N) salvafamiglia (salva–fami- (N) rugginosa sost. f. Moneta. glia) agg. Che serve a salvare la fa- 1965 Inìsero Cremaschi, A scopo di lucro, miglia. Milano, Mondadori, 1965, p. 133: ‘sta corsa 1996 In «Epoca», XLVII (1996), p. 30 mi costa una rugginosa di più, ma in (GRL, senza indicazione del fasc.): Qui di- scarsella non guazza neanche una bar- scetta di crisi coniugali e di adozioni betta, me la offri te, vero signorino? salva–famiglia 2012 Giulio Tagliavi- = Conversione dell’agg. rugginoso. ni–Ugo Biggeri, Manuale di finanza popola- re, Venezia, Eif, 2012, p. 118: è opportuno (N) sabaico agg. Relativo alla po- spostare le quote relative su quello polazione dei Sabei. che potremmo definire “conto salva- 1925 In «Rivista coloniale. Organo famiglia”. Il conto salvafamiglia una dell’Istituto coloniale italiano», XX (1925), p. volta era la tasca del cappotto nell’ar- 421 (GRL, senza indicazione del fasc.): […] madio, oppure un barattolo nascosto dell’Impero salomonico o meglio sa- in cantina. baico da essa chiamato axumita, della 2. sost. m. Chi ha la responsabilità cui potenza e del cui cospicuo grado di della famiglia. civiltà sono eloquenti testimoni e do- 1965 Gianna Manzini, Allegro con di- cumenti i colossali obelischi 1935 sperazione, Milano, Mondadori, 1965, p. In «Rivista di politica economica», XXV (1935), p. 860: Sembra potersi affermare che 159: E l’anziano salvafamiglia: sudac- la dinastia sabaica intanto sia di origine arabi- chiato a testa indietro, tutt’aperta la ca e precisamente yemenita 1966 Riccar- bocca, in vista i denti sconnessi, gon- do Bacchelli, Il coccio di terracotta, Milano, fio il collo: un mostro. Mondadori, 1966, p. 228: Se qualche caro- = Comp. di salva– e famiglia. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 286

(N) sbombato agg. Che presenta (N) schizzinio sost. m. Pioggerel- bombature. la. 1966 Italo Alighiero Chiusano, La pro- 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lu- va dei sentimenti, Milano, Rizzoli, 1966, p. cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 67: Ma lo 189: Coperta com’era da una striscia schizzinìo è finito, rimane un agitarsi umida che la riduceva a una sbombata di pulviscolo nell’aria. macchiolina rosa 1987 Marina Jarre, = Deriv. di schizzo con –ino e -ìo. Galambra. Quattro storie con fantasmi, Tori- no, Bollati Boringhieri, 1987, p. 25: Accan- (N) scopaico agg. Relativo allo to, si vedeva una ramazza appoggia- stile dell’architetto e scultore greco ta alla parete e un secchio sbombato Scopa o dei suoi imitatori. di metallo 1995 Marina Jarre, I padri lontani, Torino, Bollati Boringhieri, 1995, p. 1819 Le opere di Luciano, volgarizzate da Guglielmo Manzi, vol. II, Losanna, s.e., 157: [...] del vaso d’argento sbombato per le frequenti cadute dal mobiletto 1819, p. 251: un simulacro di Diana era nell’entrata da cui i figli, passando di posto in mezzo alla sala, scopaico corsa, lo rovesciavano 2010 Luciana lavoro 1915 In «Atti di Accademia di Littizzetto, Col cavolo, Milano, Mondadori, ar­cheo­logia, lettere e belle arti», III (1915), 2010, ed. digitale: Se avete il coraggio di p. 184: E queste medesime fattezze tu infilare le vostre estremità in disgu- trovi nel defunto scolpito in una cele- stosi mocassini sbombati non vi me- bre stela funebre di Atene, provenien- ritate il diritto di stare al mondo. te dall’Ilisso, dove l’idealismo sco- = Deriv. di bombato con s–. paico della testa è in aperto contrasto con il realismo della scena 1937 (N) scalmobilista sost. m. Addetto Giovanni Soranzo, Peregrinus apostolicus. al funzionamento di una scala mobile. Lo spirito pubblico e il viaggio di Pio VI a 1966 Nino Marino, La sostanza, Mila- Vienna, Milano, Vita e pensiero, 1937, p. no, Rizzoli, 1966, p. 26: Regi decreti che 358: Frammento di altorilievo: testina vietano lo sciopero agli scalmobilisti. muliebre di tipo scopaico, con riccioli = Deriv. di scal(a) mobile con –ista. raccolti sulla nuca 1976 Ranuccio Bianchi Bandinelli, Etruria, Roma, Torino, (N) scelpa sost. f. Refurtiva, bot- UTET, 1976, p. 189: Il pezzo, ravvivato tino. da vivace policromia ancora in par- 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, te conservata, si ispira a modelli del Milano, Rizzoli, 1965, p. 140: Dice che la IV sec. di tipo scopaico 1966 Maria scelpa è al sicuro dov’è, nel negozio Corti, Il ballo dei serpenti, Milano, Monda- dell’Egidio, meglio che da sua sorella dori, 1966, p. 29: Menelao dotato di un 2004 Maurizio Esposito, Uomini di camor- orrendo elmo e in braccio la salma di ra: la costruzione sociale dell’identità de- Patroclo, stile scopaico–lisippeo. viante, Milano, Franco Angeli, 2004, p. 185: = Deriv. di Scopa, nome di un architetto e Scelpa. Stoffa ma anche refurtiva. scultore greco nato a Paro, vissuto nel IV sec. = Etimologia incerta. a.C., con –ico. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 287

(N) sculettio sost. m. L’ondeggia- 1966 Fulvio Tomizza, Il bosco delle acacie, re le natiche, in particolare cammi- Milano, All’insegna del Pesce d’oro, 1966, p. nando. 31: Dalle radici pendevano grumi di 1960 Laudomia Bonanni, L’imputata, terra secchita. Milano, Bompiani, 1960, p. 64: Guardava 2. Morto, stecchito. dietro allo sculettio della ragazza Ba- av. 1989 Gianni Celati, Parlamenti buf- sile e dietro alle ritardatarie 1966 fi, Milano, Feltrinelli, 1989, p. 99: Difatti Laurana Berra, La grande famiglia, Milano, moltissimi stavano dondolando in Feltrinelli, 1966, p. 73: Un nostro comune attesa del mio passaggio e io dove- amico aveva sposato una certa Loret- vo darci molto sui pedali ogni volta a ta, tutta sculettìi 1983 In «L’Europeo», non restarci secchito. XXXIX (1983), p. 204 (GRL, senza indica- = Deriv. di secco con –ito. zione del fasc.): Se invece preferite imi- tare il frenetico sculettio di Jennifer (N) semiammobiliato (semi–am- Beals in Flashdance e far bruciare i mobiliato, semi ammobiliato) agg. Par- vostri muscoli in un orgasmo di fatica zialmente ammobiliato. e sudore, preparatevi a un allenamen- 1966 Fausta Cialente, Un inverno fred- to non meno impegnativo 2006 Aldo dissimo, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 268: Busi, Bisogna avere i coglioni per prenderlo Aiutare il padre a installarsi in un pic- nel culo, Milano, Mondadori, 2006, p. 169: colo appartamento semi–ammobilia- mi abbandono in un pudico ma non to che miracolosamente aveva potuto istintivo sculettio da tacchino che si trovare 1988 Eileen Romano–Masolino sistema per la cova 2017 Mike Papa, D’Amico, Album Hemingway, Milano, Mon- Decalogo semplice, Youcanprint, 2017, ed. dadori, 1988, p. 103: L’appartamento, digitale: Per prima cosa ci fece vede- affittato semi ammobiliato, si trovava re uno sculettio niente male mentre la sopra una rumorosa segheria 2001 seguivamo per il maniero. Maria Luisa Bianco, L’Italia delle disugua- = Deriv. di sculettare con –io. glianze, Roma, Carocci, 2001, p. 163: si trovò un appartamentino, semiammo- (N) sdosato agg. Che non è ben biliato piccino piccino 2010 Monica dosato. Ali, In the kitchen, trad. it. di Grazia Gatti, 1965 Ercole Patti, La cugina, Milano, Milano, Il Saggiatore, 2010, p. 46: L’agente Bompiani, 1965, p. 180: Le tue cartucce immobiliare che gliel’aveva mostrato sono sdosate. lo aveva descritto come «semiammo- = Deriv. di dosato con s–. biliato», ma Gabe lo aveva trovato ammobiliato a sufficienza e l’aveva (N) secchito agg. Rinsecchito. immediatamente affittato. 1879 Giovanni De Castro, La storia nel- = Deriv. di ammobiliato con semi–. la poesia popolare milanese, Milano, Gaeta- no Brigola & Co., 1879, p. 308: Gli erano (N) semibenessere sost. m. Be- morti tutti i figliuoli, quando nel 1661 nessere parziale. venne in luce quel Carlo II, che mai, 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lu- per così dire, non uscì di puerizia, cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 196: An- ultimo pollone di un fusto secchito che i teddy–boys si sono addormen- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 288

tati sui materassi del semibenessere e e campi, v’è tutto all’intorno, fuori le della semicoscienza 1977 Dissenso mura, una fascia di terre seminative, e socialismo. Una voce marxista del Samid- pascolive e boschive 1966 Fausta zat sovietico, trad. it. di Clara Strada Janovič, Cialente, Un inverno freddissimo, Milano, Marilla Boffito e Fiorenza Caselli, Torino, Feltrinelli, 1966, p. 165: Si vedevano an- Einaudi, 1977, p. 25: Il cammino verso che le demolizioni in corso di vecchie la libertà [...] incomincia dentro di casacce semicampagnole 2004 En- noi, dal momento in cui cessiamo di rico Berti, Eubolo o della ricchezza. Il filoso- arrampicarci sui gradini della carriera fo contro i governanti ricchi, Napoli, Guida, o del semibenessere materiale 1989 2004, p. 152: Di colpo ella sembrò an- Emilio Isgrò, Polifemo, Milano, Mondadori, che ringiovanita; aveva abbandonato 1989, p. 125: Là, in quella casa tiepida il suo vecchio look semi–campagno- trasudante un semibenessere, la nobi- lo per trasformarsi in una donna di le Bovarò rinculava davanti allo spec- classe 2014 Maria Trionfi, Il diario chio con le vesti imbastite 2009 dell’attesa: storia di una famiglia, Roma, Cecilia Cristofori, Operai senza classe, Mi- Bibliotheka, 2014, p. 317: Vidi issare un lano, Franco Angeli, 2009, p. 109 (cfr. GRL): cestino di insalatina sopra un carro da Non so neanche io come collegarli due uomini semicampagnoli e chiesi veramente alla società, nel senso che se me la vendevano. sono ai margini tra uno stato di po- = Deriv. di campagnolo con semi–. vertà ed uno di semibenessere 2016 Edoardo Albinati, La scuola cattolica, Mi- (N) semicolpevole (semi–colpevo- lano, Mondadori, 2016, ed. digitale: Potrei le) agg. Che deriva da colpa non gra- portare numerosi esempi dalla vita di ve. mia nonna, una borghese che ha attra- 1894 Cesare Lombroso, Gli anarchici, versato fascismo, gravidanze, guerra, Torino, Bocca, 1894 p. 35: Di ereditario semipovertà e semibenessere. non gli conosco che le sue origini, = Deriv. di benessere con semi–. l’esser nato da un amore semicolpe- vole e da parenti degenerati e cat- (N) semicampagnolo (semi–cam- tivi 1966 Fausta Cialente, Un inverno pagnolo) agg. Che presenta parte dei freddissimo, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 241: caratteri tipici delle cose di campa- Enzo, invece, che sapeva come gli av- gna. venimenti s’erano svolti in realtà, si 1914 Luigi Carozzi, Il lavoro nell’igie- sentiva sospeso in uno stato d’animo ne, nella patologia, nell’assistenza socia- semicolpevole 2014 Grazia Verasani, le, Firenze, Barbera, 1914, p. 317: mentre Mare d’inverno, Milano, Giunti, 2014, ed. di- questa cifra sale a ⅓ nelle scuole mi- gitale: Arricciò le labbra in un sorriso ste dei sobborghi, che comprendono semicolpevole. elemento operaio e semicampagnolo 2. sost. m. Persona parzialmente 1960 Novissimo digesto italiano, a cura di colpevole. Antonio Azara e Ernesto Eula, Torino, UTET, 1843 Loyau D’Amboise, Vita di San vol. V, p. 82: La città [...] nel Medioevo Francesco di Sales, trad. it. Filippo De Ber- poteva assumere un aspetto semicam- nardi, Milano, Lib. Mussi, 1843, p. 155: Non pagnolo — ci sono entro le mura orti usava che con circospezione grandis- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 289

sima del diritto di interdire qualcuno fico e l’ananasso, nonchè il pepe, pre- dalle funzioni sacerdotali, persuaso feriscono la semiombra 1966 Ro- che un sacerdote diviso dal santuario berto Di Marco, Fughe, Milano, Feltrinelli, diviene l’obbrobrio degli uomini, e 1966, p. 150: Col suo corpo forma una il più delle volte d’un semicolpevo- lunga e stramba chiazza scura nella le, se ne fa uno scellerato 1922 In semiombra della stanza 2016 Giosuè «La giustizia penale e la procedura penale Calaciura, Pantelleria: l’ultima isola, Bari, italiana», XXVIII (1922), p. 685: […] il Laterza, 2016, ed. digitale: I nuovi acqui- quale fino a prova contraria è sempre renti chiedono più luce nella semiom- un semicolpevole, un imputato quasi bra arcaica che doveva proteggere dal raggiunto dalla prova, ha il mezzo di calore e dalla meteorologia sempre tentare la propria riabilitazione dinan- sopra le righe. zi alla società 2003 Marcello Straz- = Deriv. di ombra con semi–. zeri, Potere, strategie discorsive, controllo sociale. Percorsi foucaultiani, Lecce, Manni, (N) semiperso agg. Parzialmente 2003, p. 99: Se il sospettato, in quanto nascosto. presunto semi–colpevole, meritava la 1963 Glauco Cambon, La lotta con Pro- comminazione di una certa quantità teo, Milano, Bompiani, 1963, p. 73: E ora di castigo, tortura compresa, si pote- infine hai assunto forma umana, Di va cominciare a punire in virtù delle esile vecchio grigio semiperso nella prove già raccolte e servirsi di questo notte che avanza 1965 Iolena Bal- inizio di pena per estorcere la “parte dini, L’innamorata, Milano, Mursia, 1965, di verità ancora mancante”. p. 8: Con le finestre dirimpetto chiu- = Deriv. di colpevole con semi–. se e lontane, semiperse fra gli alberi 1991 Franco Polletti–Loretta Righetti–Gior- (N) semiombra (semi–ombra) sost. gio Celli, Viaggi straordinari attorno a Jules f. Ombra parziale, penombra. Verne, Milano, Mursia, 1991, p. 16: quel 1717 In «Giornale de’ letterati d’Italia», meccanismo semiperso nell’ombra XXVII (1716) [ma 1717], p. 131: egli di- dei larghi tamburi che sovrastavano mostrò con sì buona riuscita, che col l’apparecchio 2014 Andrew Graham– mezzo di una macchia fissa incon- Dixon, Caravaggio, trad. it. di Massimo Pa- trastabile, che alcuni chiamarono se- rizzi, Milano, Mondadori, 2014, ed. digitale: miombra, gli venne fatto di scoprire, Il servitore di Paolo se ne sta tranquil- che Giove gira sopra il suo asse in 9 lo in un angolo, perso nei suoi pensie- ore e 56 minuti 1827 Francesco Mili- ri e semiperso nell’ombra. zia, Dizionario delle Belle Arti del Disegno, = Deriv. di perso con semi–. Bologna, Cardinali e Frulli, 1827, p. 260: […] che non si vegga alcuna apertura (N) semipovero (semi–povero) laterale, ma anzi lo spettatore si trovi agg. Che dispone di mezzi economici collocato in una semi–ombra favore- piuttosto scarsi. vole alla illusione ottica che si vuo- 1966 Fausta Cialente, Un inverno fred- le produrre 1893 In «Atti del Reale dissimo, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 168: Istituto veneto di scienze, lettere ed arti», IV Questi piccoli appartamenti in queste (1893), p. 1218: la palma del dattero, il case semipovere risuonavano come www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 290

scatole vuote di latta 1999 Luciano semiprofeti, i quali attestavano senza Mirone, Gli insabbiati. Storie di giornalisti saperlo che l’epoca di Cristo apporta- uccisi dalla mafia e sepolti dall’indifferenza, va nel mondo un’Era novella, nunzia Roma, Castelvecchi, 1999, p. 49: Si disse della pienezza dei tempi 1850 In «Il che ricattava, ma in realtà faceva la pirata: giornale artistico, letterario, teatrale», sua vita di giornalista ‘semipovero’. XVI (1850), 2, p. 5: Rossini! Rossini! Tu Era un battitore libero, uno al quale forse, benchè semi–profeta, non hai piaceva lavorare da solo 2005 Enzo mai preveduto che la sola esecuzio- Bettiza, Il libro perduto, Milano, Mondadori, ne della tua musica dovesse divenire 2005, p. 597: Quel neocomunismo ri- un tempo cosa gloriosa e pellegrina belle e autogestito, quell’allineamen- 1966 Riccardo Bacchelli, Il coccio di ter- to generoso di un Nord semipovero racotta, Milano, Mondadori, 1966, p. 148: Il al fianco dei derelitti non allineati del doloroso profeta, o come lo chiamava Sud. sarcasticamente Simone, il disdettato 2. sost. m. Persona che dispone di semiprofeta, nascose il viso sotto un mezzi economici piuttosto scarsi. lembo dei suoi cenci 1999 In «Rivi- 1920 In «Il Policlinico», XXVII (1920), sta degli studi orientali», LXXII (1999), p. 13 p. 745 (cfr. GRL): In primo luogo lede il (GRL, senza indicazione del fasc.): Dall’al- principio dell’eguaglianza nei diritti, tro lato il semi–profeta, marchiato poichè mentre il ricco può scegliere dalle profezie bibliche e chiamato il medico di sua fiducia; il povero e dalla sua presenza nel Corano al com- il semi–povero devono subire quello pito di diffondere l’abramitica fede loro imposto 1934 In «Bollettino del- nel Dio unico 1967 Nezami di Ganjè, la società medica della provincia di Como», Le sette principesse, trad. it. di Alessandro I (1934), p. 41 (GRL, senza indicazione del Bausani, Milano, Rizzoli, 2013, ed. digitale: fasc.): sussiste anche il diritto del po- si possono distinguere due tendenze: vero e del semipovero ammalato di una, propria dei testi aristocratici per- tubercolosi [...] all’assistenza e all’at- siani sasanidi, nemica dell’«usurpato- tuazione del provvedimento più ido- re» del sacro regno iranico, e l’altra, neo nel momento iniziale della malat- rappresentata anche nel Corano, dove tia. Alessandro compare come un semi- = Deriv. di povero con semi–. profeta. = Deriv. di profeta con semi–. (N) semiprofeta (semi–profeta) sost. m. Chi ha parziali qualità di pro- (N) semiscomparso (semi–scom- feta. parso) agg. Che è scomparso in buona 1844 Taddeo dei Consoni–Giacomo parte. Lombroso, Degli ostacoli che le consuetudi- 1931 In «Atti dell’Accademia Pontania- ni appongono alla evangelica rigenerazione na», LXI (1931), p. 35: scomparsa un’i- degli Ebrei e come superarli, Milano, Tip. cona cinquecentesca ch’era nella cap- Borroni e Scotti, 1844, p. 176: Potrebbesi, pella di San Domenico; semiscom- dico, inferire che tutti questi perso- parso l’archivio, che nel Settecento naggi sono altrettanti panegiristi della serbava alcune platee antiche 1966 religione cristiana, tanti predicatori Fausta Cialente, Un inverno freddissimo, Mi- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 291

lano, Feltrinelli, 1966, p. 243: Quel bruli- (N) slucciolare v. intr. Emettere chio bianco e silenzioso che scendeva una luce fioca e intermittente. implacabilmente a ovattare un uni- 1939 In «L’esame artistico e letterario», verso semiscomparso 1981 Massimo n.s., II (1939), p. 362: [...] fors’anche i Del Fante–Guido Passerini, Oltre il futuro. cavalli marini promessi, o rivelati a Profezie e rivelazioni sul prossimo futuro, lui solo, dallo slucciolare dell’onda Bari, Edd. Mediterranee, 1981, p. 109: La stessa cosa accade oggi per quel con- 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lucro, tinente semi–scomparso che era una Milano, Mondadori, 1965, p. 54: Sopra la volta l’Atlantide 1998 In «L’Espres- porta d’ingresso di ogni casa sluc- so», XLIV (1998), p. 117 (GRL, senza indi- ciolano lampadine verdastre, troppo cazione del fasc.): Le musiche dei padri, uguali, da far perdere l’orientamento. i dialetti semiscomparsi, le leggende = Deriv. di lucciola con s– e –are. popolari e i sapori di mondi scono- sciuti si mescolano e riaffiorano tra le (N) smandolinatore sost. m. Suo- note di una musica antimetropolitana. natore di mandolino. = Deriv. di scomparso con semi–. 1966 Nino Marino, La sostanza, Milano, Rizzoli, 1966, p. 47: Tutto il resto riguar- (N) sfondellato agg. Oggetto di da gli smandolinatori con gli occhi da derisione, di dileggio. cernia bollita. 1965 Franco Simongini, Il cialtrone, = Deriv. di mandolinare con s– e –tore. Torino, Edd. dell’Albero, 1965, p. 80: Sim- boleggiar così le follie di una genera- (N) smoccoloso agg. Di persona, zione di nostalgici e sfondellati inse- sporco di moccio. gnanti di Liceo e d’Università. 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lu- = Deriv. di fondello con s– e –ato, con riferimento alla loc. prendere per i fondelli. cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 61: Cre- pa, se non lo sai, merda, smoccoloso, (N) siliski sost. m. Velluto ad imi- troiazza, vai a farti massacrare 2004 tazione di pelliccia. Gian Maria Ferretto, Prima lettura analitica comparata nei sensi letterale, allegorico, 1965 Iolena Baldini, L’innamorata, Mi- anagogico e morale della Comedia di Dante lano, Mursia, 1965, p. 85: Matasse di tri- Alighieri, vol. VII, Treviso, G.M.F, p. 3622 na, capelli, falpalà, collier di penne di (cfr. GRL): Nel primo sonetto della struzzo, borse ricamate di perle, fiori “Tenzone” è una barbona, costipata artificiali, stole di siliski. = Etimologia incerta. cronica e smoccolosa; qui diventa una dea 2014 Erika Marconato, È questa la (N) slineato agg. Divelto. fine?, Perugia, Graphe, 2014, ed. digitale: Il 1966 Nino Marino, La sostanza, Milano, giorno dopo aver saputo i risultati mi Rizzoli, 1966, p. 19: Il macchinista suo sono licenziato e ho speso tutto lo sti- marito era stato assolto perché i binari pendio di quel mese per comprare alla erano slineati. ragazza smoccolosa un regalo. = Deriv. di linea con s– e –ato. = Deriv. di moccoloso con s–. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 292

(N) smucchiare v. tr. Spargere fo- infiltrarsi in te, ma anche può contare raggio precedentemente ammucchia- dentro di te su una Quinta Colonna. to. = Comp. di snob e cocco. 1786 In «Antologia Romana», settembre 1785, p. 78: Si chiama gente, si aduna (N) socratello sost. m. Filosofo in tutto il villaggio, si preparano i secchi, erba. e tutto si mette in ordine per ismuove- 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, re e smucchiare quella biada 1844 Firenze, Vallecchi, 1966, p. 122: Credeva Nuovo dizionario universale di agricoltura, a d’essere un socratello moderno ed era cura di Francesco Gera, tomo XXI, Venezia, un grullo, altro che. Antonelli, 1844: s. v.: SMUCCHIARE. Si = Deriv. di Socrate con –ello. dà questo nome in alcuni paesi all’ope- razione di levare i fieni ed i foraggi dal (N) somatismo sost. m. Concezio- posto ov’erano stati ammucchiati, per ne della psichiatria e della filosofia metterli in un altro 1965 Felice Chi- che considera le istanze del corpo pri- lanti, Ponte Zarathustra, Milano, All’insegna oritiarie rispetto a quelle della psiche. del pesce d’oro, 1965, p. 63: Ogni mattina 1880 In «Archivio italiano per le ma- il sole ritornavano e smucchiavano di- lattie nervose e più particolarmente per le stendendo il fieno ad asciugare. alienazioni mentali», vol. XVI (1880), p. 144 2. Togliere qualcosa da un muc- (GRL, senza indicazione del fasc.): Am- chio, disfare. mette [...] una bene intesa coercizione quale utilissimo presidio di quel ra- 1866 In «Il politecnico. Parte tecnica», zionale sistema curativo che, essendo IV (1866), 2, p. 194: In altre officine con basato sul somatismo, sulle norme di- un sistema meglio inteso si utilizzano sciplinari, sul lavoro, sulle distrazioni i gaz degli alti forni o che hanno già dilettevoli [...] 1916 In «Rivista di servito ad altre operazioni e che an- patologia nervosa e mentale», XX (1916), drebbero altrimenti perduti. Restano p. 281 (GRL, senza indicazione del fasc.): però sempre le spese di mano d’opera Psicologismo e somatismo sono i due per l’ammucchiare e lo smucchiare poli verso cui si sono sempre orientate 2015 Vittorio Pupillo, Proverbi. La bellez- le dottrine psichiatriche. Oggi preva- za della vita nelle parole della tradizione, le decisamente il somatismo; tuttavia Tricase, Youcanprint, p. 50: Fa prima una non si potrebbe dire che il somatismo gallina a smucchiare che cento ad am- sia la dottrina moderna e il psicologi- mucchiare. (Significa che, nella casa, smo l’antica 2002 In «Annali dell’Isti- basta un dissipatore per distruggere i tuto universitario orientale. Sezione roman- risparmi di tante persone). za», XLIV (2002), p. 192: Nella più stret- = Deriv. di mucchio con s– e –are. ta tradizione fisiognomica, di diretta filiazione lombrosiana, nel romanzo è (N) snobococco sost. m. Batterio incisivamente presente il somatismo, dello snobismo. mentre quasi del tutto estranea o con 1965 Enrico Lupinacci, L’irregolare, un’incidenza quasi nulla è la teoria Milano, Ceschina, 1965, p. 317: Lo snobo- ambientalistica 2017 Iain Hamilton cocco non soltanto ti assedia e cerca di Grant, Filosofie della natura dopo Schelling, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 293

trad. it. di Emilio Carlo Corriero, Torino, Ro- scarsamente sorvegliabile e fonte di senberg & Sellier, 2017, p. 109: Entrambi un presunto social security deficit, fa rifiutano il fenomenismo di Kant, ed appello a una struttura piramidale e entrambi si oppongono al somatismo gerarchica del mercato del lavoro. sotteso al suo concetto di materia. = Deriv. di sorvegliare con –bile. 2. Insieme dei caratteri somatici. 1965 Inisero Cremaschi, A scopo di lu- (N) sottobovaio sost. m. Aiutante cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 154: La di un bovaio. bocca in una smorfia che è un sorriso 1859 In «L’eco dei tribunali», I (1859), o in un sorriso che è una smorfia, un p. 399: l’altro, certo Antonio Cecco..., somatismo fossilizzato, da idiota. sottobovaio e suo dipendente, ha una = Deriv. di somat(ico) con –ismo. fisonomia aperta e serena 1965 Fe- lice Chilanti, Ponte Zarathustra, Milano, (N) sorvegliabile agg. Che può es- All’insegna del pesce d’oro, 1965, p. 51: sere sorvegliato. Insieme accendevano i nostri ciocchi 1897 In «Raccolta ufficiale delle leggi e le fascine nel focolare spento, in e dei decreti del Regno d’Italia», XXXVI fondo alla nera stamberga di servo di (1897), p. 3662: La zona sorvegliabile stalla sottobovaio dei possidenti Ba- ha per confine la pineta ed il piano varo. perpendicolare alla linea di tiro che si = Deriv. di bovaio con sotto–. trova a 500 m. 1914 Carlo Federico Bonini, I processi termoelettrici della side- (N) spelacchiatura sost. f. L’esse- rurgia moderna, Milano, Hoepli, 1914, p. re spelacchiato. 287: Nel costruire questi forni è facile 1900 In «L’Arte. Rivista di storia dell’ar- ricavare una suola ad una sola camera te medioevale e moderna e d’arte decorati- centrale molto facilmente accessibile va», III (1900), p. 221 (GRL, senza indica- e sorvegliabile 1965 Alessandro Bon- zione del fasc.): Nonostante i guasti, la santi, La nuova stazione di Firenze, Milano, vernice screpolata, la spelacchiatura Mondadori, 1965, p. 41: Eccolo là, fa- del bel fondo avvolto nell’azzurro e cilmente sorvegliabile, controllabile con vivida luce all’orizzonte, e quel nelle sue mosse, di quanto era neces- taglio che dall’occhio destro gira sul- sario, perlomeno, onde tenersene alla la fronte e rasenta l’occhio sinistro, la larga... 1991 Marina De Franceschini, potenza di Giorgione qui si afferma Villa Adriana, Roma, L’Erma di Bretschnei- solenne 1934 Italo Balbo, La centuria der, 1991, p. 400: Le due terrazze erano alata, Milano, Mondadori, 1934, p. 238: il separate da un terzo muro W ed erano terreno mostra una gran spelacchia- direttamente collegate da una scala; tura e assume tinte di ocra e di terra ognuna aveva la sua scala d’accesso bruciata 1965 Salvator Gotta, L’ulti- indipendente, passaggio obbligato mo dei Vela, Milano, Mondadori, 1965, p. facilmente sorvegliabile 2009 Cri- 22: Quante spelacchiature mostrava il stiana Flamingo–Elisa Giunchi, Muri confi- tronco di quella pianta, alla sua base ni passaggi, Milano, Giuffrè, 2009, p. 215: 1996 Piero Cudini, Che fai tu luna in ciel, Contrapponendosi alla circolazione Milano, Rizzoli, 1996, p. 38: Quell’altro io globale della forza–lavoro, diventata riprende fiato, si mette allo specchio (e www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 294

non si sputa in un occhio, come pure Luccatmì, Cava de’ Tirreni, Avagliano, 2002, dovrebbe), tira in dentro la pancia, fa p. 47: Alzo il telo spillettato del ban- finta di non vedere la spelacchiatura, cone e c’è lui rannicchiato al buio a cerca un sorriso dignitoso 2017 Ro- fumarsi una sua MS morbida e a leg- berta De Tomi, Alice nel labirinto, s.l., Aba- gersi tipo topo di biblioteca un libro. te, 2017, ed. digitale: Erano putti gemelli, = Deriv. di spilletta con –ato. ma con i colori invertiti: uno, vestito con giacca e sottana nere, aveva una (E) (R) stanferna sost. f. Grossa spelacchiatura rossa sulla sommità apertura, squarcio. del capo ed enormi occhi neri. 1878 Napoleone Caix, Studi di etimo- = Deriv. di spelacchiare con –tura. logia italiana e romanza, Firenze, Sanso- ni, 1878, p. 41: tosc. stanferna ‘grande (N) spernacchiata sost. f. Rumore apertura’ 1937 In «L’italiano. Rivista simile a quello di una pernacchia. settimanale della gente fascista», XI (1937), 1966 Ugo Pirro, Freddo furore, Milano, p. 424: Soldati, chi s’affacciasse a una Sugar, 1966, p. 64: Capivano che becca- stanferna a destra, si rimpiattavano vano soltanto le spernacchiate della in agguato, venivano alle mani rab- Jaguar. biosamente dietro l’assito 1947 = Deriv. di spernacchiare con –ata. GRADIT (Anna Banti, Artemisia) 1965 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, Milano, (N) spicciatutto sost. m. Lavora- Longanesi, 1965, p. 156: Sicuro, io ti sga- tore senza una mansione precisa, fac- nascio! Allora questa bocca si apre o totum. no? Vuoi che te la spalanchi a forza, 1966 Gino Montesanto, La cupola, quella stanferna? Milano, Mondadori, 1966, p. 90: Privi di = Etimologia incerta; «forse dall’ant. *ta- qualifica, di specializzazione, pronti a ferna, dal lat. taberna “capanna, tugurio”» offrirsi come manovali, garzoni, spic- (GRADIT). ciatutto, sguatteri. = Comp. di spicciare e tutto. (N) strafulminare v. tr. Fulminare ripetutamente fino all’incenerimento (N) spillettato agg. Munito di spil- totale. le o spillette. 1934 Achille Campanile, Chiarastella, 1740 Molière, Le opere, trad. it. di Ni- Milano, Mondadori, 1934, p. 111: Questi colò Di Castelli, vol. III, Lipsia, Weidmann, selvaggi – il cielo li strafulmini – p. 53: ella resterà incantata dalli vostri danno la caccia ai bianchi, per strap- Calzoni, che son’attaccati con spille par loro i copricapi, che poi divorano alla vostra pettorina. La faranno im- golosamente 1943 In «Salesianum», pazzir d’amore, e un’Amante spillet- V (1943), p. 2 (GRL, senza indicazione del tato, sarà per essa una fricassea mera- fasc.): Nessuno mi strafulmini se oso vigliosa 1966 Duilio Riccardi, Tacchi scrivere queste parole 1966 Italo a squillo, Milano, Baldini e Castoldi, 1966, Alighiero Chiusano, La prova dei sentimen- p. 254: Ingegnosamente piegati, coi ri- ti, Milano, Rizzoli, 1966, p. 153: Razza svolti a triangolo come le buste vere, di porci, che Dio li strafulmini av. spillettati ai lati 2002 Ilaria Borrelli, 1968 Giovanni Guareschi, Don Camillo e www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 295

Don Chichì, Milano, Rizzoli, 1996, p. 178: tradizionalmente un negativo 2017 Guardandola e pensando ai fortunati Luca Romano, Garanzia giovani in Veneto: che l’abitavano, non si poteva neppu- un modello di sussidiarietà basato sulla for- re dire «Che Dio vi strafulmini!» per- za, Milano, Franco Angeli, 2017, p. 20: lo ché il Tolini aveva installato, in cima stato di straniazione permanente che alla casa, tanto di parafulmine 2014 caratterizza la nuova percezione dello Gianluigi Melega, Tempo lungo. Autobiogra- spazio e del tempo. fia del boom, Venezia, Marsilio, 2014, ed. = Deriv. di straniare con –zione. digitale: Dio ti strafulmini, tu e le tue manie di girare con tutto. (N) strozzinare v. tr. Prestare de- = Deriv. di fulminare con stra–. naro ad usura. 1918 In «Bilychnis. Rivista di studi reli- (N) straintegrato agg. Perfetta- giosi», VI (1918), p. 185 (GRL, senza indica- mente integrato. zione del fasc.): Perchè vedi, in quest’af- 1966 Maria Corti, Il ballo dei serpenti, fare dello strozzare, o, attenuando la Milano, Mondadori, 1966, p. 278: Lascia parola, strozzinare, il prossimo, come fare a lui, quello è straintegrato nel in molti altri affari di questo delizio- neocap. so mondo, guai a scivolarci 1931 = Deriv. di integrato con stra–. In «Universalità fascista. Rassegna mensile dell’espansione rivoluzionaria e della vita (N) straniazione sost. f. Atto, ef- universitaria», I (1931), p. 344 (GRL, senza fetto dello straniare. indicazione del fasc.): Ne va della nostra 1965 In «Il Verri», X (1965), p. 40 dignità giornalistica e umana. E sen- (GRL, senza indicazione del fasc.): In Mo- tiamo noi per lui un certo senso di... ran si assiste al trapasso dell’assurdo fierezza che non ci permette di “stroz- come straniazione del mondo al sog- zinare” così il prossimo 1965 Bruna getto, e l’assurdo si annuncia come Piatti, Venere e il Begriffo, Milano, Longane- dolore al ginocchio, inizio simbolico si, 1965, p. 45: Strozzinava pure i pove- di straniazione del soggetto a se stes- ri diavoli stretti dal bisogno 1995 Gianni Ippoliti, Virus Natale, Milano, Mon- so 1966 Riccardo Bacchelli, Il coccio di terracotta, Milano, Mondadori, 1966, p. 115: dadori, 1995, p. 70: Ricordando quanto S’impazientiva degli scrupoli e delle già detto sulla folle impennata dei straniazioni di Seth 1995 Francesco prezzi che si verifica da un giorno Lo Piccolo, Identità urbana: materiali per all’altro, anche accettando di volersi un dibattito, Roma, Gangemi, 1995, p. 73: far strozzinare senza pietà 2005 Lu- Piuttosto che un problema di non rico- igi Veronelli–Pablo Echaurren, Bianco rosso noscibilità, c’è un evidente problema e Veronelli, Viterbo, Nuovi equilibri, 2005, di straniazione nei numerosi quartieri ed. digitale: A lorsignori interessano popolari costruiti direttamente dagli le fibrillazioni delle supervalutazio- enti di edilizia pubblica alla perife- ni, gli investimenti a breve, non san- ria delle grandi città europee 2002 no ragionare a lungo e largo raggio. Adriana Cavarero–Franco Restaino, Le filo- Ritengono più proficuo strozzinare i sofie femministe, Milano, Mondadori, 2002, compratori che agevolare i produttori. p. 194: il consistere nella straniazione è = Deriv. di strozzino con –are. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 296

(N) stuzzicarello agg. Che stuzzi- (N) superautorimessa sost. f. Au- ca, pungente, eccitante. torimessa enorme. 1966 Ugo Pirro, Freddo furore, Milano, 1966 Maria Corti, Il ballo dei serpenti, Sugar, 1966, p. 61: Uscimmo fuori, l’a- Milano, Mondadori, 1966, p. 21: La città ria era stuzzicarella e seccava il su- poteva dirsi, quanto agli odori, una dore 1994 Angelo Di Mauro, Fiabe del efficiente superautorimessa. Vesuvio, Milano, Mondadori, 1994, p. 114: Il = Deriv. di autorimessa con super–. canto dal buio correva dolce a coagu- lare arabeschi nel tessuto. A volte si (N) superbizzarro (super bizzarro) agg. Molto bizzarro. liberava stuzzicarello 2007 Angelo Vetturini, Il lume di carta, Imola, La mandra- 1966 Maria Corti, Il ballo dei serpenti, gora, 2007, p. 214: Però, come si dice: Milano, Mondadori, 1966, p. 294: Sei biz- l’amore non è bello se non è stuzzi- zarra, quando dici così; non so cosa ti carello. prende, superbizzarra 1996 Gianni Farinetti, Un delitto fatto in casa, Venezia, 2. sost. m. Cibo sfizioso, stuzzichi- Marsilio, 1996, ed. digitale: Ha deciso per no. regali super poveri e super bizzarri 1998 In «Oasis», XIV (1998), p. 108 (in realtà per suo cugino ha acquistato (GRL, senza indicazione del fasc.): Agritu- anche tre di jazz) 2015 Albert G. Rid- rismo vuol dire ospitalità in azienda dle, Atlantis code, trad. it. di Tullio Dobner, ma soprattutto in famiglia, quindi cu- Roma, Newton Compton, 2015, ed. digitale: cina – e conserve, che sono lo stuzzi- Quella doccia è un’esperienza super- carello e il colore della gastronomia bizzarra. calabrese 2011 Alberghi e ristoranti = Deriv. di bizzarro con super–. d’Italia, Milano, Touring editore, 2011, ed. digitale: Tra gli antipasti le svojature e (N) superdeterminazione (super– stuzzicarelli della Campagna Roma- determinazione, super determinazione) na, poi l’amatriciana, premiata come sost. f. Determinazione estrema, tra- la migliore della regione, i macche- scendentale. roni con animelle e carciofi e la coda 1941 In «Archivio di filosofia», XI alla vaccinara. (1941), p. 58 (GRL, senza indicazione del = Voce romanesca (cfr. Fernando Ravaro, fasc.): Non arriva però a mio avviso Dizionario romanesco, Roma, Newton & a giustificarla e soddisfarla, quest’e- Compton, 1994, s. v.); deriv. di stuzzicare sigenza, nel suo sistema: dove l’inde- con –arello. terminazione non è superdetermina- zione 1951 In «Filosofia», II (1951), (N) superannunciatore sost. m. p. 56 (GRL, senza indicazione del fasc.): Annunciatore eccellente. Questo non–essere positivo, questa 1965 Giuseppe Berto, La fantarca, Mi- indeterminazione carica di determi- lano, Rizzoli, p. 8: In realtà era sempli- nazioni, questa super–determinazione cemente la voce d’un superannuncia- fa sì che l’ostacolo [...] 1966 Roberto tore della Propaganda che declamava Di Marco, Fughe, Milano, Feltrinelli, 1966, motti psicopolitici. p. 16: Sono mancati i rimedi che ci = Deriv. di annunciatore con super–. vorrebbero per la parte avvelenata dai www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 297

miasmi della superdeterminazione cia cascare, superspugne in omaggio 1993 Francesco Olivari, Ippolito Nievo: 2017 Marta Abbà, Super–spugna che assor- lettere e confessioni, Torino, Genesi, 1993, be il petrolio e bioplastica, in www.ideegreen. p. 107: E solo per ragioni contestua- it, 6 maggio 2017: Questa super spugna, li all’invenzione delle Confessioni composta da cera legante, è perfetta come fantasia di sopravvivenza d’un per assorbire ciò che viene acciden- io focalizzato dall’autore in quello del talmente sversato nell’acqua, che sia protagonista maschile che la femmi- petrolio o un altro prodotto chimico. nilità diventa una sorta di superdeter- = Deriv. di spugna con super–. minazione del personaggio 2007 Luigi Burzotta, La psicanalisi e la scienza, (N) supertraffico (super–traffico, Milano, Franco Angeli editore, 2007, p. 149: super traffico) sost. m. Traffico molto La super determinazione freudiana intenso. indica che il sintomo non è mai deter- 1931 Atti del Congresso Nazionale di minato da un solo desiderio. studi romani, Roma, Istituto di studi romani, = Deriv. di determinazione con super–. 1931, p. 568: Questi nuovi mezzi mec- canici hanno dato alle nostre città il (N) superposto agg. Sovrapposto. supertraffico nel quale ci dibattiamo 1845 Annibale Di Saluzzo, Le Alpi che e che sembra minacciare di sommer- cingono l’Italia, Torino, Tip. Mussano, 1845, gere la vita, la tranquillità, la salute, p. 125: Trovasi nella lignite stessa e fra l’argilla, che forma lo strato superpo- rendendoci schiavi della nostra stessa sto alla medesima, del ferro solforato tecnica mirabile 1959 Reno Ferrara, Problemi e prospettive dei trasporti urbani in Iolena Baldini, L’innamorata, Milano, 1965 Europa, Milano, Nuova Mercurio, 1959, p. Mursia, 1965, p. 29: La nostra soffitta, 68: In primo luogo, per tutte le città, divisa in più stanze superposte, radu- c’è senz’altro l’esistenza di un super– nava mobili smessi, attrezzi, quadri traffico, di una congestione di mezzi 2008 Eleonora Destefanis, La diocesi di Piacenza e il monastero di Bobbio, Spoleto, di trasporto, per lo meno nelle ore di Fondazione Centro italiano di studi sull’Alto punta e in certi giorni della settimana Medioevo, 2008, p. 255: oltre al ritaglio 1966 Maria Corti, Il ballo dei serpenti, Mi- di base, in prossimità della sottostante lano, Mondadori, 1966, p. 248: Cessato di colonna, si rileva come lo spesso letto identificare le proprie braccia con le di malta che assicura il raccordo con linee del supertraffico, le riposavano l’abaco superposto [...]. seduti al bar 2015 Angelica Gianbel- = Deriv. di posto con super–. luca, Ricomincio da Sydney, Youcanprint, 2015, ed. digitale: Dove erano finiti gli (N) superspugna (super–spugna, edifici alti e vetrati di poco prima? Le super spugna) sost. f. Spugna di qua- grandi strade e il super traffico? lità superiore. = Deriv. di traffico con super–. 1966 Nino Marino, La sostanza, Mi- lano, Rizzoli, 1966, p. 58: Badili che si (N) supervalorizzare (super–valo- spostano da soli, blocchi di cemento rizzare, super valorizzare) v. tr. Valoriz- che cascano senza che nessuno li fac- zare al massimo. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 298

1923 In «I libri del giorno. rassegna venuto a Buenos Aires cosa significhi mensile internazionale», VI (1923), p. 422 il tango. (GRL, senza indicazione del fasc.): l’abi- = Comp. di tango e –dromo. tudine a supervalorizzare appassiona- tamente o comicamente [...] 1935 (N) tapeur sost. m. Pianista in lo- In «Giurisprudenza delle imposte dirette», cali pubblici. VIII (1935), p. 262 (GRL, senza indicazio- 1903 In «Nuova Antologia», CXCI ne del fasc.): Trattasi, in altri termini, di (1903), p. 311: non trovano nemmeno supervalorizzare i prodotti del suolo lezioni, e devono considerare come con un procedimento che richiede il provvidenza un posto di tapeur in concorso di fattori particolari ed indi- qualche caffè–concerto 1965 Anna- pendenti dall’industria agraria 1965 maria Tesi, Un bel passato, Milano, Longa- Inisero Cremaschi, A scopo di lucro, Mila- nesi, 1965, p. 120: a un suo segno, l’uo- no, Mondadori, 1965, p. 198: Sa vincere mo al pianoforte, il tapeur, scandisce il suo organismo, lo supervalorizza, con vivacità le note di Broken doll un po’ di glicerina o di Kaloderma e 1999 Montale a teatro, a cura di Rosita Tor- via 1984 Carmen Betti, L’Opera nazio- di Castria, Roma, Bulzoni, 1999, p. 63: Io nale Balilla e l’educazione fascista, Firenze, appena un bambino, indifferente alla La nuova Italia, 1984, p. 28: E proprio in questione, il barnabita era anche un tal senso essi diressero i loro sforzi, discreto tapeur di pianoforte 2015 trascurando il progetto Vecchi che fra Piero Violante, Swinging Palermo, Palermo, l’altro aveva il difetto di supervaloriz- Sellerio, 2015, ed. digitale: Ma fu a Paler- zare l’arditismo, fino al punto di fare mo che mi raccontò delle sue serate a sbiadire l’idea fascista 2004 In «Il Los Angeles di tapeur di un piano bar. nuovo spettatore», XXV (2004), p. 46 (GRL, = Voce fr. ‘id.’. senza indicazione del fasc.): L’indirizzo di Greven di supervalorizzare il pro- (N) tappinata sost. f. Passeggiata. dotto Continentale, lo ha portato a far 1941 In «Le Alpi. Rivista mensile del fronte unico con i produttori indipen- Centro alpinistico italiano», LXI (1941), denti francesi. p. 139 (GRL, senza indicazione del fasc.): = Deriv. di valorizzare con super–. Voleva, dopo di aver conosciuto le difficoltà di una ascensione di roc- (N) tango–dromo (tangodromo) cia, rendersi conto di quello che può sost. m. Pista in cui si balla il tango. essere una vera e propria ascensione 1966 Ugo Pirri, Freddo furore, Milano, su ghiaccio che esorbiti dalle comuni Sugar, 1966, p. 54: Folco la tirò su, la «tappinate» sui facili ghiacciai pia- spinse verso il tango–dromo 2004 neggianti 1966 Roberto Di Marco, Fu- Laura Pariani, La straduzione, ilano, Rizzoli, ghe, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 24: Scocca 2004, p. 104: Di pomeriggio però tutto un bel tramonto prestissimo e addio, cambia: alle tre il comitato di quartie- ma ora è il momento giusto, evviva re apre il tangódromo proprio qui sot- dunque la tappinata. to e la musica invade calle Defensa. È = Deriv. di tappina ‘pianella’ (forma pro- difficile spiegare a te che non sei mai pria di vari dialetti meridionali) –ata. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 299

(N) tarà sost. m. Buono a nulla, Ho espresso il mio assoluto dissenso sciocco. da un goffo tentativo di teoricizzare 1965 Inìsero Cremaschi, A scopo di lu- 1998 Luciano Sterpellone, La medicina gre- cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 60: Oc- ca, Saronno, Novartis, 1998, p. 206: Si av- chio, ci vuole, occhio e naso per non videro però che gli elementi obiettivi cadere sui prati come un qualsiasi in loro possesso erano troppo scarsi tarà. per teoricizzare 2017 Pierluigi Sabati- = Etimologia incerta. ni, Pace fredda: potere e democrazia, Roma, Armando, 2017, p. 31: Nella parte con- (N) techista sost. m. Addetto alle clusiva relativa all’analisi “dell’armo- teche. nia degli interessi”, Carr attribuisce ai 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, liberali lo sbaglio di teoricizzare un Milano, Bietti, 1966, p. 45: “Sanno tutto i sistema internazionale monelli”, divagò il techista, compli- = Deriv. di teorico con –izzare. ce. = Deriv. di teca e –ista. (N) terrasse sost. f. Terrazza. 1964 Ernest Hemigway, Festa mobi- (N) teleadorare v. tr. Adorare una le, trad. it. di Vincenzo Mantovani, Milano, celebrità della televisione. Mondandori, 2010, p. 66: mi fermai da- 1965 Franco Simongini, Il cialtrone, vanti alla terrasse del ristorante La Torino, Edizioni dell’albero, 1965, p. 208: Nègre de Toulouse 1966 Libero Bi- Tutti conoscono la tua bella faccia e giaretti, Le indulgenze, Milano, Bompiani, ti teleadorano. 1966, p. 265: Di mattina tardi, avevo = Comp. di tele– e adorare. conosciuto Betty, in quel caffè, in quella “terrasse” smarginata e fluida. (N) teoricizzare v. tr. Teorizzare. = Voce fr. ‘id.’. 1829 In «Biblioteca italiana. O sia giornale di letteratura, scienze ed arti», LIII (N) terun sost. m. inv. Persona (1829), p. 362: Egli non ha voluto neppu- dell’Italia meridionale, terrone. re teoricizzare prolissamente 1902 1965 Emilio De Rossignoli, H come Mi- In «Atti della R. Accademia dei Lincei. Ren- lano, Milano, Longanesi, 1965, p. 95: Ma i diconti delle adunanze solenni», II (1902), p. terùn non permettono di bere che ai 267: Anche in questo lavoro l’A. si la- loro 1987 In «Nuovi studi politici», scia trasportare, forse un poco troppo, XIX (1987), p. 76 (GRL, senza indicazione dal desiderio di teoricizzare 1939 In del fasc.): i settentrionali animati dalla «Rassegna di architettura. Rivista mensile di prevenzione e dal disprezzo nei con- architettura e decorazione», XI (1939), p. 159 fronti dei terùn 2004 Vittorio Messo- (GRL, senza indicazione del fasc.): Lo sco- ri–Aldo Cazzullo, ll mistero di Torino: due po di questo studio è di cooperare alla ipotesi su una capitale incompresa, Milano, conservazione dei giardini, non di te- Mondadori, 2004, p. 147: Insomma, per oricizzare sul diritto e sulla giustizia lui, i napouli e i buzzurri, i terùn e i delle leggi a tutela degli stessi 1966 polentoni, non erano in antitesi ma in Alessandro Bonsanti, La nuova stazione di sintonia 2016 Gianni Farinetti, Il bal- Firenze, Milano, Mondadori, 1966, p. 395: lo degli amanti perduti, Venezia, Marsilio, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 300

2016, ed. digitale: E se non sorseggi poi = Deriv. di gr. thanatos con –ico. si offendono e ti fanno poi sapere da terzi che sto terùn del maresciallo. (N) trabecolato agg. Formato da = Voce milanese. trabecole. 1901 In «Annali di ostetricia e gineco- (N) testing sost. m. inv. Effettua- logia», XIII (1901), p. 645: L’avventizia zione di una serie di test a scopo di si continua quasi sempre, senza diffe- verifica o collaudo. renziazione netta, col tessuto connet- 1966 Giulia Niccolai, Il grande angolo, tivo trabecolato 1966 Mario Tobino, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 121: Si occu- Sulla spiaggia e di là dal molo, Milano, Mon- pa dell’elaborazione dei dati in tutte le dadori, 1966, p. 194: C’erano appunto le fasi di ricerca di sviluppo e di testing due ali trabecolate di aeroplano. dei veicoli spaziali 2011 Siti web ope- 2. sost. m. Formazione anatomica rativi, a cura di John Allspaw e Jesse Robbins, costituita da trabecole. trad. it. anonima, Milano, Hops Tecniche nuo- 1873 In «Memorie della Accademia del- ve, 2011, p. 49: lo stesso vale negli ambiti le scienze dell’Istituto di Bologna», s. III, IV della gestione del prodotto, della pro- (1873), p. 403: limiterò le mie indagini gettazione, del testing 2017 Pier Paolo pel primo o muscolare, solo alla di lui Cavagna, Manuale per il testing pedagogico superficie interna che è in rapporto ed educativo professionale, Zuri frazione di diretto col trabecolato che si continua Ghilarza (OR), Edizioni scientifiche Cavagna, colla caduca uterina 1958 In «Ar- 2017, p. 17: il testing pedagogico rientra chivio italiano di anatomia e di embriologia», all’interno di quel poliedrico patrimo- LXIII (1958), p. 83: Abbondante il cal- nio epistemologico che pedagogisti ed lo interno rappresentato da un largo educatori dovrebbero conoscere. trabecolato di tessuto osseo 2008 = Voce ingl. ‘id.’. Luciano Vella, Enciclopedia medica italiana, Firenze, USES, 2008, p. 2594: registra in (N) thanatoico agg. Votato alla gradi l’angolo sotteso dalla superficie morte. interna del trabecolato e la superfi- 1966 Roberto Di Marco, Fughe, Mi- cie anteriore dell’iride 2014 Paola lano, Feltrinelli, 1966, p. 227: Sulla fine Cozza–Antonella Polimeni, Manuale di pa- della vicenda che si svolge nella lo- tologia degli organi di senso, Milano, Edra, canda–grattacielo d’una Manhattan 2014, ed. digitale: proteina fibrillogra- puramente thanatoica 1990 In «Lin- nulare anomala a livello dell’orletto gua e stile», XXV (1990), p. 299: Così la pupillare, della capsula anteriore del composizione è chiusa in un cerchio cristallino, del trabecolato sclerocor- thanatoico di non progresso, d’impos- neale e della zonula. sibilità di creazione 2003 Roberta = Deriv. di trabecola con –ato. Ferrari, Gli Abissi di Alfeo. La dimensione memoriale nella letteratura in inglese, Pisa, (N) trantrantran intr. Onomato- ETS, 2003, p. 9: l’irruenza cieca e onni- pea che imita i colpi di una mitraglia- pervasiva dell’eros pare fondersi con trice. un impulso thanatoico e scompagina- 1966 Michele Prisco, Una spirale di re l’equilibrio degli elementi. nebbia, Milano, Rizzoli, 1966, p. 24: Suo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 301

padre aveva cercato di fuggire (sì, si rossore, la innonda di un vapore tra- trattava di suo padre ma sembrava un sudatorio. film, che bellezza), e quelli, trantran- 2. Di tessuto, che permette la tra- tran trantran 1996 Augusto Monti, sudazione. Vietato pentirsi e altre storie, Cuneo, Araba 1965 Franco Simongini, Il cialtrone, To- fenice, 1996, p. 421: bottiglie di liquore rino, Edd. dell’albero, 1965, p. 177: Il regi- spaccate contro i muri, sparacchiando stra con i guanti dimezzati, di corda a casaccio, minacciando alle case ser- trasudatoria. rate, finché – ronronron – trantrantran. = Deriv. di trasudare con –zione. = Voce onomatopeica. (N) trombettiata sost. f. Musica (N) trapuntaia sost. f. Ricamatri- suonata da un trombettiere. ce. 1966 Roberto Di Marco, Fughe, Milano, 1868 In «Gazzetta del popolo italiano», Feltrinelli, 1966, p. 25: Ma Giuseppe riu- 2 novembre 1868, p. 4: Ghilardi Angela diva il suono della famosa trombettia- nata Rossetti, id. 76, d’Asti, trapun- ta sulla tomba di Lucreziana, e voleva taia 1911 In «La riforma sociale», XXII (1911), p. 41 (GRL, senza indicazione del la libertà. = Deriv. di trombetti(ere) e –ata. fasc.): Da giovine faceva la lavanda- ia, poi si sposò, ebbe figliuoli, quindi imparò il mestiere di trapuntaia, po- (N) tropocronico agg. Relativo al vero mestiere, confessa, perchè «lo passare del tempo. strozzino ribassa continuamente i 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, prezzi» 1963 Salvator Gotta, Zaira, ra- Milano, Bietti, 1966, p. 130: Erano surro- gazza del circo, Milano, Mondadori, 1963, p. gati tropocronici della gloria eterna. 142: Faceva la trapuntaia con una sua = Comp. di tropo– e –cronico. sorella; gente molto povera 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, Milano, (N) trufolo sost. m. Recipiente per Rizzoli, 1965, p. 228: Son diventati tutti liquidi. eroi quest’oggi, la trapuntaia e il sel- 1957 Undicesima triennale, Milano, laio 1967 Salvator Gotta, Il progresso s.e., 1957, p. 359: Trufolo, recipiente di si diverte. Storia della mia “piccola città”, teracotta usato nell’Italia meridiona- Milano, Mondadori, 1967, p. 18: Clarina le 1966 Giuseppe D’Agata, Il Circolo l’indomani se ne andò. Andò in casa Otes, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 76: Mia della trapuntaia Giuditta Rígola. madre tastò l’acqua ed andò a pren- = Deriv. di trapunta con –aia. dere quella fredda da aggiungere. La versò da un trufolo, con parsimonia, (N) trasudatorio agg. Che favori- come versasse olio. sce la trasudazione. = Voce abbruzzese (cfr. Niccola Castagna, 1834 In «Manuale di conversazione con- Saggio di alcuni vocaboli e modi del dialetto tenente notizie, scoperte, invenzioni relative angolano col riscontro italiano, in «Il all’economia domestica, al commercio, alle Borghini», III (1878), p. 318: «Trùfolo, s.m. arti [...]», III (1834) p. 236: promuove su Utensile contadinesco di creta per vino»); tutta la faccia un soverchio calore e forse connesso con trufolare ‘sguazzare’. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 302

(N) tuttosesso agg. Estremamente ro lo scalone affollato, acquistarono i sensuale. biglietti e si portarono sulla banchi- 1965 Inìsero Cremaschi, A scopo di lu- na in attesa che giungesse un treno cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 11: Anche 2005 Paolo Rumiz, È oriente, Milano, Fel- Novello, però più occasionalmente, trinelli, 2005, p. 59: La birra trema, è la pensa a lei Franchina tuttobrio e tut- U–Bahn, la metropolitana che sferra- tosesso 2014 Marco Belpoliti, L’età glia sotto la locanda 2011 Konstanty dell’estremismo, Parma, Guanda, 2014, ed. Gaber, Un secolo in dieci giorni. Dieci eventi digitale: uno di quei personaggi nati per memorabili del Novecento europeo, trad. it. disordinare e per buttare all’aria i piani di Laura Lescio, Milano, Feltrinelli, 2011, ditutti: energico, leggero, provocatore, p. 69: Sul binario della U–Bahn nella bambino–vecchio, tuttosesso. Friedrichstrasse passeggiano signori 2. Improntato ad una sessualità azzimati e signore eleganti in abito spinta. da sera, aspettando il treno 2014 1984 Italo Alighiero Cusano, Literatur: Paul Grossman, I sonnambuli, trad. it. di Sara scrittori e libri tedeschi, Milano, Rusconi, Brambilla, Roma, TimeCrime, 2012, ed. digi- 1984, p. 15: fa apparire non solo uni- tale: Sotto tutto questo c’era la nuova laterale, ma del tutto insipido l’eros tuttosesso ostentato dal nostro tem- stazione dell’U–Bahn, il punto d’in- po 1996 Peppe Lanzetta, Incendiami la contro di molte delle linee sotterranee vita, Milano, Baldini & Castoldi, 1996, p. più affollate di Berlino e, al di sopra, 89: Era contenta Rosa perché aveva la stazione della S–Bahn, che spediva capito che l’attendeva un pomeriggio a tutta velocità treni di superficie in tuttosesso. ogni angolo della metropoli. = Comp. di tutto e sesso. = Voce ted. ‘id.’.

(N) u–bahn sost. f., con le iniziali (N) ultrabravo agg. Molto bravo. maiuscole. Ferrovia sotterranea, me- 1966 Maria Corti, Il ballo dei sapienti, tropolitana. Milano, Mondadori, 1966, p. 194: Un gio- 1933 In «Roma. Rivista di studi e di vita romana», XI (1933), p. 171 (GRL, sen- vane ultrabravo? Bene, la cosa faceva za indicazione del fasc.): A Berlino la molto piacere 1984 Gino Negri, La rete della U–bahn è limitata alla cit- Scala si è rotta. Un thriller cabaret, un melo- dramma demenziale, Brescia, Camunia, 1984, tà, quantunque come è noto la città p. 65: Forse non gli bastano gli applau- si estenda notevolissimamente talchè le linee metropolitanee raggiungono si, ne vuole ancora. Se li merita! Bra- quasi Spandau da un lato, al di là di vo, ultrabravo, formidabile... 2012 Charlottemburg, e Friedrichsfelde Pier Calderan, Robot fai da te. Invenzione DIY per hobbisti, artisti e maker, Milano, Apogeo, dall’altro lato 1966 Ruggero Zan- grandi, La tradotta del Brennero, Milano, 2012, ed. digitale: Un pianista ultrabravo, Feltrinelli, 1966, p. 202: Di lì la ferrovia di solito può suonare musica classica, sotterranea funzionava ancora per un jazz, rock, liscio e chi ne ha più ne tratto. Diressero i quattro prigionieri metta. verso l’ingresso della U–Bahn, scese- 2. sost. m. Persona molto brava. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 303

2016 Jacques Spitz, La guerra mondia- (N) ultracentrale (ultra–centrale, le n°3, trad. it. di Giuseppe Lippi, Milano, ultra centrale) agg. Posizionato oltre Mondadori, 2016, ed. digitale: “A questi un centro geometrico. ultrabravi mandiamo gli ultrasuoni” 1925 Vasco Ronchi, La prova dei siste- sembra che abbia detto Ustakin. mi ottici, Bologna, Zanichelli, 1925, p. 47 = Deriv. di bravo con ultra–. (cfr. GRL): Se però si mette a fuoco un piano un po’ extracentrale, allo spo- (N) ultraceleste (ultra–celeste) star di Q, si vede anche muoversi la agg. Che si trova al di là della volta frangia centrale, proporzionalmente, celeste, iperuranio. nello stesso senso o in senso inverso 1865 In «Giornale Arcadico di Scien- a seconda che il piano osservato è in- ze, lettere, ed Arti», gennaio–febbraio 1864 tra– o ultra–centrale. [ma 1865], p. 85: In tal guisa, Platone 2. Centralissimo. nel Fedro, assegna ai superi un seg- 1965 Enrico Lupinacci, L’irregolare, gio ultraceleste, che non ha nè colo- Milano, Ceschina, 1965, p. 231: La posi- re, nè forma tangibile e può solo dal- zione ultracentrale dello studio è sen- la mente esser compreso 1932 In za dubbio un vantaggio importantis- «Rivista di filologia e d’istruzione classica», simo 2012 Mattia Bernardo Mattioli, LXI (1932), p. 236: Di quaggiù sarà mai Strano ma Londra. Come trasferirsi e vivere capace di cantare le meraviglie del all’estero, Roma, Fazi, 2012, ed. digitale: regno ultraceleste 1966 Mario Apol- Palazzine in mattoni di tre o quattro lonio, I raggi–pane, Milano, Bietti, 1966, p. piani, aiuole, viette squadrate, poco 108: Alle sentinelle morte degli spazi traffico se si tiene conto della posizio- che noi della rete dei pianeti chiama- ne ultra centrale. vamo iperurani, ultracelesti 1988 = Deriv. di centrale con ultra–. Sergej Sergeevic Averincev, L’anima e lo specchio. L’universo della poetica bizantina, (N) ultracosciente (ultra–coscien- trad. it. Giuseppe Ghini, Bologna, il Mulino, te) agg. Che prescinde ciò che è co- 1988, p. 152: Anche lo spazio presen- sciente. ta due livelli: il “mondo subceleste” 1921 In «La Cultura», I (1921), p. 268 e il “mondo ultraceleste”, nettamente (GRL, senza indicazione del fasc.): Consi- superiore al primo 2002 Giovanni dera, infatti, Hoffmann la vita ultra- Lombardo, L’estetica antica, Bologna, il sensibile e ultracosciente come una Mulino, 2002, p. 55: le altre Essenze de- continuazione della vita sensibile e gne di essere amate – la Giustizia, la cosciente 1942 Rodolfo Bottacchia- Temperanza e la Saggezza – perman- ri, H. von Kleist, E.T.A. Hoffmann, Napoli, gono nell’incorporea tangibilità della Libreria Scientifica, 1942, p. 114: Perciò loro “regione ultraceleste” 2009 come Hoffmann induce la natura a Teodorico Moretti–Costanzi, Opere, a cura rivelarsi nella sua vita multiforme, di Edoardo Mirri e Marco Moschini, Mila- in tutte le sfumature dei suoi fanta- no, Bompiani, 2009, p. 232: È un turbine smi e delle sue voci, così egli rivela il che s’innalza, transumando, verso un mondo ultracosciente 1972 Giovanni Uranio ultra–celeste. Ferretti, Fenomenologia e antropologia per- = Deriv. di celeste con ultra–. sonalistica, Milano, Vita e pensiero, 1972, p. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 304

196: gli atti della persona, che, in re- no sconosciuto, 1872–1915, Trento, Scotoni, lazione alla sfera psichica, debbono 1934, p. 503: Era un pregiudicatissimo essere considerati ‘ultra–coscienti’ ultradifficile 1966 Luigi Malerba, Il 2006 Annamaria Bona, Maddalena, l’altra serpente, Milano, Bompiani, 1966, p. 200: metà di Cristo, Torino, Melchisedek, 2016, Però se parlare è difficile, scrivere è ed. digitale: in uno stato di coscienza ultradifficile 2007 Mario Bonfantini particolare, ultracosciente, possiamo e la poesia. Quaderno del Premio di poesia interagire sulla materia e con i campi e traduzione poetica Achille Marazza edizio- ne 2006, Borgomanero, Fondazione Achille correlati. Marazza, 2007, p. 41: La mia ultradiffici- 2. sost. m. Percezione che và oltre le ambizione è sempre stata di offrire. ciò che è cosciente. = Deriv. di difficile con ultra–. 1891 In «Atti del Regio Istituto veneto di scienze, lettere ed arti», s. VII, XXVIII (N) ultradolce agg. Molto dolce. (1891), p. 28: secondo chi parla, ciò, 1948 In «L’Italia agricola», LXXXV piuttosto che l’incosciente, dovrebbe (1943), p. 683: uva da tavola [...]. Senza chiamarsi l’ultra cosciente che asso- semi, ultradolce 1953 In «Atti dell’Ac- miglia all’automatismo per effetto cademia italiana della vite e del vino», IV accumulato del precedente lavoro (1953), p. 426: In questa categoria delle dell’individualismo sciente e volente uve tardive il primo posto è però do- 1908 Enrico Morselli, Psicologia e spiriti- vuto, secondo me, al vitigno Impero smo. Impressioni e note critiche sui fenomeni medianici di Eusapia Paladino, vol. II, Tori- dalle spargole uve ultra bionde ed ul- no, F.lli Bocca, 1908, p. 78: O è dai margi- tra dolci, fortemente moscate 2014 Marco Malvaldi, La famiglia Tortilla, Torino, ni del nostro ultra–cosciente 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, Firenze, EDT, 2014, ed. digitale: Dopo aver man- Vallecchi, 1966, p. 204: Insomma l’ultra- giato qualcosa di ultra dolce a metà cosciente era senza fine 2003 Marco pomeriggio. V. Stella, Il sogno della vita, Roma, Hermes, 2. Delicato, soave. 2003, p. 62: l’uomo è caduto nell’Esi- 1966 Piero Santi, Libertà condizionata, stenza subcosciente oppure ha portato Firenze, Vallecchi, 1966, p. 34: Tutto di- la sua Vita esteriore nel subcosciente, venta, nel ricordo, ultradolce ed este- mentre il suo essere interiore si eleva- nuato 2009 Riccardo Finocchi, Melting va nell’ultra–cosciente. spot. Strumenti di analisi dell’audiovisivo = Deriv. di cosciente con ultra–. pubblicitario, Roma, Meltemi, 2009, p. 118: A questo punto appaiono due didasca- (N) ultradifficile agg. Molto dif- lie le quali confermano che il nuovo ficile. Satinelle Ice, grazie al suo sistema re- 1911 In «Il giornale dantesco», XIX frigerante, permette una depilazione (1911), p. 219 (GRL, senza indicazione del indolore, ultradolce, e quindi soppor- fasc.): Sia per le altre questioni, dove è tabile anche per un uomo. tanto, ma tanto ultradifficile, per non 3. Di materiale o tessuto, molto dire ch’è affatto impossibile “deci- raffinato. dere”, come lui dice con “sicurezza” 1935 In «Bollettino della proprietà in- 1934 Tullio Marchetti, Luci nel buio. Trenti- tellettuale», XXXIV (1935), p. 144 (GRL, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 305

senza indicazione del fasc.): Acciaio ul- quella cecità fisica che dischiude un tra–dolce per bossoli 1991 Cristi- mondo ultrasensoriale. na Brigidini–Pierparide Tedeschi, Sabadell, = Deriv. di sensoriale con ultra–. Milano, CondeNast, 1991, p. 110: Quintin esibisce i tessuti in jacquard di lino e (e) (E) (R) umbellato agg. Di or- coordinati, quelli uniti e nuovissimi ganismo vegetale, disposto a forma di ultradolci tessuti di cashgora. ombrello. 4. Di fiamma, molto leggera. 1726 Paolo Bartolomeo, Istoria e col- 2009 Allan Bay, Cuochi si diventa, Mi- tura delle piante che sono pe’l fiore più ragguardevoli, e più distinte per ornare un lano, Feltrinelli, 2009, p. 90: Cuocete co- giardino in tutto il tempo dell’anno, Vene- perto a fuoco ultradolce. zia, Poletti, 1726, p. 347 Umbellato col = Deriv. di dolce con ultra–. fiore color di carne. / Di fior bianco con linee verdi. / Africano umbellato (N) ultrasensoriale (ultra–senso- porporeggiante 1793 Nicola Onorati, riale, ultra sensoriale) agg. Che eccede Delle cose rustiche, tomo II, L’agricoltura le percezioni dei normali sensi. pratica, Napoli, Flauto, 1793, p. 123: Le 1892 In «Il manicomio moderno. Gior- specie de’ piselli sono il pisello prima- nale di psichiatria», IX (1892), p. 386: La ticcio inglese, il pisello a scorza tenera, formazione dei processi ultrasenso- il pisello degli orti alto, il pisello basso riali e dei giudizii ne soffre per conse- a gambo forte, il pisello maggiore qua- guenza, e questi sono sottomessi per drato, il pisello umbellato, e ‘l pisello de sofferenze esterne 1901 In «Rivista campagna 1802 Ottaviano Targioni Toz- internazionale di scienze sociali e discipli- zetti, Istituzioni botaniche, tomo III, Firenze, ne ausiliarie», IX (1901), p. 523: Tutto il Stamp. reale, 1802, p. 483: Sembra, che campo ultra sensoriale rimane inac- questa gomma resina tragga la sua cessibile 1904 In «Rivista di patologia origine da qualche pianta umbella- nervosa e mentale», IX (1904), p. 323: Rap- ta 1805 GRADIT (senza fonte) 1841 presentazione nel centro ultrasenso- Rocco Ragazzoni, Repertorio d’agricoltura riale o mnemonico 1965 Nino Fanda- e di scienze economiche e industriali, tomo glia, La via lunga, Roma, Edd. di Novissima, XIV, Torino, presso la direzione dell’Opera, 1965, p. 278: La nostra condizione di 1841, p. 161: Ed è perciò che nei ter- uomini, allo stesso tempo sensoriale reni misti, con un buon governo, e ed ultrasensoriale, è un mistero conti- con una buona intesa rotazione si nuo 1981 Magda Ruggeri Marchetti, Il possono e si devono far succedere le teatro di Antonio Buero Vallejo o Il processo leguminose alle graminacee, a queste verso la verità, Roma, Bulzoni, 1981, p. 13: le solanee, le umbellate, le crucifere, Per questo la realtà–verità ultra–ra- ecc. 1922 In «Giornale botanico italia- zionale e ultra–sensoriale è più acces- no», XXIX (1922), p. 62 (GRL, senza indi- sibile agli anormali 2010 Rosalma cazione del fasc.): L’Asperula flaccida Salina Borello, Il miraggio e oltre. Saggi su Ten. si colloca sistematicamente fra Ungaretti, de Chirico, Montale, Quasimodo, le specie dell’Europa media con pan- Roma, EdiLet, 2010, p. 22: L’occhio cen- nocchia corta e cime dense umbella- trale diverrà segno di appartenenza a te 1965 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 306

Milano, Longanesi, 1965, p. 53: Si sentiva vano quanto bastava di iniziativa per come il ciliegio dietro la cascina che farne un dilettantismo disinvolto. all’improvviso sbiancava l’aria con i = Deriv. di vacanza con –oso. fiori umbellati. = Dal lat. scient. umbellatus. (N) vacuum sost. m. Mancanza, vuoto. (N) ursprache sost. f., con l’ini- 1966 Maria Corti, Il ballo dei sapienti, ziale maiuscola. Lingua primitiva, Milano, Mondadori, 1966, p. 53: È ormai originaria. in piedi, ma con visibili tracce del 1907 In «Rivista italiana di sociologia», vacuum vitaminico 2012 Giuseppe Culicchia, Venere in metrò, Milano, Monda- XI (1907), p. 735: A proposito di questo gruppo indoeuropeo, la critica re- dori, 2012, ed. digitale: Il vuoto (vacuum) centissima ha chiaramente dimostra- inteso come lo spazio che intercorre to che la famosa Ursprache (lingua tra le particelle di materia non è vuoto ma pieno di enormi quantità di ener- originaria primitiva) è nelle nebbie gia fluttuante. 1966 Maria Corti, Il ballo dei sapienti, Mi- = Voce lat. lano, Mondadori, 1966, p. 98: Occuparsi di una solitaria Ursprache, intravve- (N) vaga sost. f. Ondata. derne al buio della lontananza qual- 1966 Roberto Di Marco, Fughe, Milano, che barlume 1996 Umberto Eco, La Feltrinelli, 1966, p. 28: Le vaghe narcoti- ricerca della lingua perfetta nella cultura che del sonno anche in tempi storici europea, Roma, Laterza, 1996, p. 114: si in processione trionfale per tutto il re- arriva all’ipotesi che non il sanscrito sto della vita e anche dopo la morte. sia la lingua originaria o Ursprache = Dal fr. vague ‘id.’. ma che tutta una famiglia di lingue, compreso il sanscrito, derivassero da (N) valzerone sost. m. Valzer tra- una protolingua che non esiste più ma volgente. che è possibile ricostruire idealmente 1935 In «Rassegna dorica: cultura, cro- 2004 Massimo Prampolini, Ferdinand de naca musicale», VII (1935), p. 130 (GRL, Saussure, Roma, Meltemi, 2004, p. 11: Allo senza indicazione del fasc.): Qualche slan- stesso tempo perde gradualmente in- cio passionale non manca, il pubblico teresse la ricerca della prima lingua, si è divertito, il valzerone alla fine del la Ursprache che aveva affascinato la primo quadro ci ha di colpo fatto fare maggior parte dei primi comparatisti. un viaggio dal lago di Como a Venezia = Voce ted. ‘id.’. 1956 Umberto Vittorio Cavassa, Gente di- versa, Milano, Ceschina, 1956, p. 393: Un (N) vacanzoso agg. Propenso ad valzerone viennese suonato con foga andare in vacanza. di ritmi e colori 1966 Carlo Castellane- 1962 In «Epoca», XIII (1962), p. 98 ta, Villa di delizia, Milano, Mondadori, 1966, (GRL, senza indicazione del fasc.): Gli ita- p. 9: Zum... zum–tata zum... Prima di liani sono molto vacanzosi 1966 scorgere le giostre, il valzerone fa ac- Mario Apollonio, I raggi–pane, Milano, celerare il passo in questo imbrunire Bietti, 1966, p. 144: Quei vacanzosi ave- di marzo 1989 Giuseppe Pederiali, Il www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 307

ragno d’oro, Milano, Rizzoli, 1989, p. 59: E nella visione estremista della lettera- attaccarono le prime note della mar- tura e del cinema. cia nuziale, per sostituirla subito con = Deriv. di vampiro con –ico. un valzerone romantico 2004 Dario Fo, Il paese dei Mezaràt. I miei primi sette (N) vantaggiosità sost. f. L’essere anni (e qualcuno in più), Milano, Feltrinelli, vantaggioso. 2004, p. 194: In quel momento la ban- 1927 In «Rivista del diritto commercia- da suonava la marcia a valzerone e il le e del diritto generale delle obbligazioni», corteo traballava un po’. XXV (1927), p. 537: Permette di ritenere = Deriv. di valzer con –one. la maggiore o minore vantaggiosità di quel collocamento solo relativamente (N) vampirico agg. Relativo ai garantito, vantaggiosità in considera- vampiri. zione della quale possa ragionevol- 1835 Pietro Contrucci, Monumento mente ritenersi effettuata la rinunzia robbiano nella loggia dello Spedale di Pi- alla pretesa creditoria già sorta 1966 stoja, Prato, F.lli Giachetti, 1835, p. 300: Domenico Garelli, Il ragno e il resto, Firen- Ma il delirio vampirico, o bisbetico, ze, Vallecchi, 1966, p. 13: Quando il pub- o plutonico, o peggio è un gran che blico iniziò ad abbandonare gli stadi, di novità sconcia, di sinistra e goffa cessò la vantaggiosità dell’investi- Piero Santi, Libertà originalità 1966 mento 1985 Antonio De Lillo–Antonio condizionata, Firenze, Vallecchi, 1966, p. Schizzerotto, La valutazione sociale delle 162: Ognun dei due pensò al morto occupazioni. Una scala di stratificazione sperduto nei viali a cipressi, in quei occupazionale per l’Italia contemporanea, ripiani vampirici, ma nessuno dei due Bologna, il Mulino, 1985, p. 99: La strut- disse nulla 1989 Leggere i promessi tura cognitiva in base alla quale viene sposi. Analisi semiotiche, a cura di Giovan- stabilita la vantaggiosità sociale delle ni Manetti, Milano, Bompiani, 1989, p. 266: diverse occupazioni in rapporto alle Stoker lo ha fatto tale con l’unica giu- altre è comune a tutti i soggetti che stificazione della sua conterraneità fanno parte di una stessa collettività con il mito vampirico 1991 Erberto 2009 Peppino Ortoleva, Il secolo dei media. Petoia, Vampiri e lupi mannari. Le origini, la Riti, abitudini, mitologie, Milano, Il Saggia- storia, le leggende di due tra le più inquietan- tore, 2009, p. 63: D’altra parte, la cresci- ti figure demoniache, dall’antichità classica ta di mezzi come il telegrafo, le fer- ai nostri giorni, Roma, Newton Compton, rovie, e più tardi il telefono, la radio 1991, p. 53: Dalla descrizione fatta da e le reti stradali e aeree ha a sua volta Lucano e da Petronio, oltre ad alcuni promosso l’affermarsi del mercato in temi già menzionati, ne affiorano altri tutti i campi dell’esistenza, perché ne che concorrono a caratterizzare ulte- ha rafforzato la vantaggiosità rispetto riormente il mito vampirico: la necro- ad altri modelli organizzativi di tipo fagia e il furto del cadavere 2003 gerarchico o ritualistico. Roberta Mochi, Libri di sangue. L’horror 2. Condizione ottima, che dimo- italiano di fine millennio, Castel Mella, Lar- stra il favore della fortuna. cher, 2003, p. 125: un esempio concreto 1830 Giuseppe Bifulco d’Aquila, Il dell’intrusione di un tema vampirico mondo di Pallade, Napoli, Marotta e Van- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 308

spandoch, 1830, p. 201: Qui soprarrivar come la mia, stesso colore verdema- si vide per altra porta un giovane, che rino, era ferma contro il marciapiede, alla nobiltà, e leggiadria del porta- di fronte al panorama della Capitale mento, e degli atti; alla vantaggiosi- 1977 Anita Seppilli, Sacralità dell’acqua e tà della persona; alla proporzione, e sacrilegio dei ponti, Palermo, Sallerio, 1977, sveltezza delle membra. p. 298: In una redazione del suo mito, = Deriv. di vantaggioso con –ità. Glauco – Verde–marino, o il Lumi- noso–incolore, come altri ritiene di (N) veloboot sost. m. Tipo di im- dover tradurre 2010 Gaetano Cappelli, barcazione a pedali. Canzoni della giovinezza perduta, Venezia, 1965 Enrico Lupinacci, L’irregolare, Marsilio, 2010, p. 133: Guardo le ombre Milano, Ceschina, 1965, p. 129: Permette- scure dei delfini venire fuori da un va a una comitiva di svizzeri del Nord magma di turchesi, blu – c’è sempre in vacanza di dividersi fra coppie i ve- tanto blu nei miei quadri – verdema- loboote. rino e penso che più che delfini sem- = Voce ted. ‘id.’. brano balene. Osservazioni: Vaccaro 1966 lemmatizza = Comp. di verde e marino. veloboote, che però sembra una forma plurale (peraltro scorretta: in ted. si dovrebbe avere naturalmente Velobooten). (N) vestiarismo sost. m. Attività di costumista. (N) verdemarino (verde–marino) 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, agg. Di colore verde, somigliante a Milano, Bietti, 1966, p. 190: E vestivano quello del mare. secondo le indicazioni del vestiari- 1811 Domenico Romanelli, Viaggio a smo teatrale riferito ai tre secoli pitto- Pompei a Pesto e di ritorno ad Ercolano, reschi 1976 Vittorio Fagone, Il momento Napoli, Perger, 1811, p. 87: Elle caduta artigiano. Aspetti della cultura materiale in nell’Egeo con veste a color verde- Italia, Milano, Silvana, 1976, p. 120: I di- marino, che alza la mano per chieder versi settori del vestiarismo teatra- soccorso 1842 Giuseppe La Farina, L’I- le conservano le antiche tradizioni talia coi suoi monumenti, le sue rimembran- dell’artigianato dell’abbigliamento e ze e i suoi costumi, Firenze, Bardi, 1842, p. raggiungono in Italia una particolare 31: Il lastrico del santuario è di larghe maestria. pietre quadrate; quello de’ vestiboli di = Deriv. di vestiario, con –ismo. un mosaico o commesso verdemarino e turchino scuro 1902 In «Bollettino (N) vesticchiato agg. Vestito alla del R. Comitato geologico d’Italia», XXXIII buona, molto approssimativamente. (1902), p. 282 (GRL, senza indicazione del 1966 Nino Marino, La sostanza, Milano, fasc.): Verde–marino [...] abbondantis- Rizzoli, 1966, p. 136: Ci volle un quar- simo, presentante talora tinte violette to d’ora buono, poi finalmente i due accennanti a passaggi a glaucofane, vennero fuori vesticchiati. in cristalli nutriti o scheletrici ed a = Deriv. di vestire con –icchiato. struttura finemente intrecciata 1966 Luigi Malerba, Il serpente, Milano, Bompia- (N) vezzeggio sost. m. Il vezzeg- ni, 1966, p. 134: Una Seicento multipla giare, vezzo. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 309

1861 In «Bullettino archeo­ ­logico sar- il duce. Lettere, a cura di Ettore Rotelli, Mi- do, ossia raccolta dei monumenti antichi in lano, Archinto, 1996, p. 12: Invero, ecco ogni genere di tutta l’isola di Sardegna», la spiegazione, l’incontro milanese, VII (1861), p. 140: Dietro al medesimo apparentemente fortuito nel breve in- vi è S. Anna che posa la man sinistra contro vianesco, era stato preparato in sopra l’omero del bambino in atto di ogni dettaglio, con cura estrema. vezzeggio 1966 Mario Tobino, Sulla = Deriv. di Viani, cognome del pittore, spiaggia e al di là del molo, Milano, Monda- incisore e scrittore viareggino Lorenzo Viani dori, 1966, p. 296: I cruisers si chiamano (1882–1936), con –esco. anche cabinati poiché hanno vezzeg- gio di cabine, il saloncino gonfio di (N) viennesa sost. Tipo di cassa- cuscini 2004 Mario Cennamo, Pirati forte prodotta a Vienna. saraceni e barbareschi in Liguria, Genova, 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, F.lli Frilli, 2004, p. 77: Battute di caccia o Milano, Rizzoli, 1965, p. 140: Proprio lei passeggiate, banchetti luculliani ed il sa tanto chi dei quattro è il marmot- vezzeggio dell’ascolto di musica. tina che ha fatto il colpo, è uno che = Retroformazione di vezzeggiare. ti apre una viennesa con un chiodo 1992 Carlo Castellaneta, Storia di Mila- (N) vianesco agg. Relativo a Lo- no, Milano, Rizzoli, 1992, p. 96: Arrivano renzo Viani o agli stili da lui attuati. su commissione gli specialisti della 1935 In «Pan: rassegna di Lettere, arte e «viennesa», la cassaforte nuovo tipo. musica», III (1935), p. 385 (GRL, senza in- = Deriv. di Vienna, con –esa. dicazione del fasc.): Ma Storie di umili titani si presta ad esemplificare il tono (N) vieux jeu loc. agg. Di vecchio minore sacrificato della produzione stampo, all’antica. giornalistica vianesca 1946 Pietro 1898 Costanzo Rinaudo, VII Centenario Pancrazi, Scrittori d’oggi, Bari, Laterza, 1946, della fondazione di Cuneo. Memorie stori- p. 25: E voi ora avrete già capito quale che, Torino, Roux Frassati, 1898, p. 413: sarà il tono di tutto il libro. Vianesco Furono improntati a quello spirito di del più bello perché più arioso e varia- giacobinismo, ormai quasi vieux jeu, to Viani 1954 In «L’approdo Letterario», che dilagò fino al 18 brumaio in ogni III (1954), p. 38 (GRL, senza indicazione del terra tolta all’antico regime delle armi fasc.): Ma se noi ripensiamo lo scrittore repubblicane francesi 1913 In «La- nell’ambiente formativo italiano che cerba», I (1913), p. 62 (GRL, senza indica- abbiamo descritto possiamo risentire zione del fasc.): Ne’ camposanti posson nei tipi del più pretto quadro vianesco trovare soddisfazioni di vario genere qualcosa del gusto, dell’inciso, della soltanto i poeti sentimentali o maca- fantasia che hanno le caste paesane bri vieux jeu, incarogniti ne’ più effe- per l’anedotto 1966 Mario Tobino, minati e stantii romanticismi 1965 Sulla spiaggia e al di là del molo, Milano, Annamaria Tesi, Un bel passato, Milano, Mondadori, 1966, p. 269: Le altre pareti Longanesi, 1965, p. 174: Ho quaranta- dell’esposizione erano occupate dai cinque anni ormai, se non fosse so- quadri così detti “vianeschi” 1996 prattutto… sì, via, diciamo un uomo La forma della giovinezza. Lorenzo Viani e così vieux jeu 1977 Franco Fortini, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 310

Questioni di frontiera, Torino, Einaudi, 1977, 1965 Bruna Piatti, Venere e il Begriffo, p. 273: tutta la tematica di La Strega Milano, Longanesi, 1965, p. 96: La vincata erano però, in quel periodo, qualcosa dell’orto, sventrata in più punti, pro- di assai sorpassato, anzi di vieux jeu, teggeva malamente un tappetino di per il ceto intellettuale 2014 Alberto prezzemolo infangato e gambi alti di Arbasino, Ritratti italiani, Milano, Adelphi, aglio in fiore. 2014, ed. digitale: Barocco? No, troppo = Deriv. di vinco con –ata. vieux jeu. Rinascimento? Assoluta- mente out. = Loc. franc. ‘id.’ (N) vocabile agg. Che è possibile nominare. 1966 Riccardo Bacchelli, Il coccio di (N) vigilatorio agg. Che manifesta terracotta, Milano, Mondadori, 1966, p. 307: vigilanza. Più per destino indeprecabile che per 1965 Franco Simongini, Il cialtrone, vocabile volontà di Dio. Torino, Edizioni dell’albero, 1965, p. 99: La = Deriv. di vocare con –bile. calma ruggente dal profondo del suo petto nero medagliato da una plac- ca con il numero di targa vigilatoria (N) voncio agg. Malridotto, sciu- 1975 Antonio Papisca, Europa ’80: dalla pato. Comunità all’Unione europea, Roma, Bulzo- 1965 Carlo Castellaneta, Villa di deli- ni, 1975, p. 177: L’altro modo per neu- zia, Milano, Rizzoli, 1965, p. 209: Quan- tralizzare la tendenza vigilatoria dello do si gira di nuovo verso di loro lei stato–nazione in fase di ristruttura- hai i suoi palmi vonci sopra il sede- zione policentrica 1995 In «Rivista re 1966 Maria Corti, Il ballo dei sa- trimestrale di diritto pubblico», XLV (1995), pienti, Milano, Mondadori, 1966, p. 278: p. 72 (GRL, senza indicazione del fasc.): «C’è Cicerone da queste parti?» Una funzione di carattere vigilatorio «Eccolo.» «Troppo voncio.» «Cosa del Parlamento 2004 Gianni Macè, La vuoi per tre piotte?» «Ma mancano scheggia, Roma, Sovera, 2004, p. 12: Solo delle pagine.» 2007 Benito Mazzi, allora mi accorsi che la messinscena Nel sole zingaro. Storie di contrabbandieri, era rivolta ad un pubblico inadeguato, Novara, Interlinea, 2007, ed. digitale: Per dall’animo semplice e troppo rispet- dar da mangiare a quei bocia laceri toso del potere vigilatorio. e vonci che vagano trascurati come = Deriv. di vigilare con –torio. piccoli animali per le strecce dei bor- ghi vigezzini 2013 Riccardo Besola et (N) ville d’eau loc. Città termale. alii, Operazione Madonnina: Milano 1973, 1966 Mario Apollonio, I raggi–pane, Genova, F.lli Frilli, 2013, ed. digitale: Ma Milano, Bietti, 1966, p. 102: Nell’estate la apre un poco la finestra giusto per piovosa di una ville d’eau. cambiare aria, perché se lui è stro- = Loc. franc. ‘id.’. picciato e voncio dalla notte prima, quello che gli sta seduto di fronte, (N) vincata sost. f. Sorta di rete piantonato da due spine in divisa, fatta di giunchi intrecciati. puzza come un cane randagio. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 311

= Dal milanese vonc ‘unto’ (cfr. Cheru- it. di Cino Boccazzi, Pordenone, Edd. Studio bini, s.v.). Tesi, 1988, p. 5: Il wasm di Abadilla è il “segno segreto” dei messaggeri di (N) volina sost. f. Bicicletta dotata Porto Sudan 1990 Idries Shah, I sufi. di volano. La tradizione spirituale del sufismo, trad. it. 1965 Carlo Castellaneta, Villa di delizia, di Paola Davico, Roma, Edd. mediterranee, Milano, Rizzoli, 1965, p. 108: Lo vede dal- 1990, p. 197: Il suo wasm (marchio del- la finestra dileguarsi, alto sulla volina la tribù) era molto simile a una larga d’argento, nella notte senza campane. freccia, chiamata anche piede d’aqui- = Dal milanese volin ‘volano’ (cfr. Che- la. rubini, s.v.). = Voce ingl. am. ‘id.’.

(N) wasm sost. m. Marchio di ri- (N) zanzibar sost. inv. Senza fissa conoscimento o d’infamia. dimora, vagabondo. 1966 Roberto di Marco, Fughe, Milano, 1965 Inìsero Cremaschi, A scopo di lu- Feltrinelli, 1966, p. 31: La prova più chia- cro, Milano, Mondadori, 1965, p. 171: Vai ra della turpitudine passata da Giusti- pure al tuo destino, compagno, al tuo na-la-locandiera è il wasm, diciamo destino di zanzibar. impressole col ferro rovente 1988 = Da Zanzibar, nome di un arcipelago Thomas E. Lawrence, Dispacci segreti, trad. della Tanzania. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 312

4.2. Luciano Satta, Il millevoci, senta subito in dovere di muovere ac- 19741 (lettere A–D), di Elena cuse di “abbandonismo”. Barbaro = Deriv. di abbandono.

Abstract: The article presents, in alpha- (n) abbandonico sost. m. Colui betical order and on historical principles, a che viene abbandonato. list of words found in Luciano Satta’s 1974 ca. 1951 In «Rivista di psicologia», collection of neologisms Il millevoci (let- XLVII–XLIX, ca. 1951, p. 97 (cfr. GRL, che ters A–D), the chronological background non specifica il n. del vol.): Questo fatto è of which is always widened (from backdat- ings to recent usage), also highlighting new di grave conseguenza per lo sviluppo meanings and other linguistic data not yet ulteriore del bambino perché egli, se included in Italian dictionaries. non viene compensato prontamente da altri attaccamenti affettivi, per tut- ta la vita avvertirà un vuoto entro la (R) abbandonismo sost. m. Ab- sua anima, avrà l’impressione di vi- bandonarsi in senso morale; tendenza vere ai margini della vita che soppor- a perdersi d’animo, a non prendere terà come un peso, ma in ogni caso iniziative o a non portare a termine senza partecipazione vitale; tratto di ciò che si è intrapreso. carattere questo che è caratteristico 1941 In «Gli annali dell’Africa italiana», dell’abbandonico 2007 Luciana Mari- IV (1941), p. 1009 (cfr. GRL): Tutta la let- nangeli, Risonanze celesti, Venezia, Marsilio, teratura e la politica della decadenza 2007, p. 159 (cfr. GRL): Ecco l’abbando- spagnola – salvo casi onorevolissimi nico Ferenczi, così bisognoso dell’af- e gloriosamente rettificati – ha acca- fetto del suo maestro, colpito nel suo rezzato con nefando godimento l’idea punto debole. (r) 2. agg. Relativo all’abbandoni- dell’abbandonismo 1967 Z–2018 smo. (senza fonte) 1980 GRADIT (senza fon- 1959 In «Neuropsichiatria», XV (1959), te) 2004 GDLI–2004 (s.v.). p. 230 (cfr. GRL): Il tutto è innestato (n) 2. Tendenza all’abbandono. su uno «sfondo» abbandonico che si 1960 In «Rassegna di clinica, terapia e scienze affini», LIX (1960), p. 234 (cfr. manifesta anche nelle frequenti auto- GRL): dallo sfacelo delle famiglie, commiserazioni 1968 GRADIT (sen- lese dalle separazioni coniugali, dai za fonte) 2004 GDLI–2004 (s.v.) 2010 Antonio Piva–Elena Cao (a cura di), La scuo- divorzi, dall’indifferenza tra i coniu- la primaria: il pensiero provvisorio, Roma, gi, dall’abbandonismo dei fanciulli da Gangemi, 2010, p. 26 (cfr. GRL): Penso parte delle famiglie 2005 Umberto che uno psichiatra lo possa definire Veronesi, Il diritto di morire, Milano, Mon- dadori, 2005 (cfr. GRL, che non indica il n. un cosiddetto “vissuto abbandonico”: ma questa è un’altra storia. di p.): e questo senza che qualcuno si = Deriv. di abbandono. 1 Il testo (per esteso: Luciano Satta, Il mil- levoci. Le parole e le accezioni che non tutti (s) accrocheur sost. m. Corridore conoscono, Messina–Firenze, D’Anna, 1974) ciclista che si mette alla ruota di un è di seguito cit. come «Millevoci». avversario per farsi tagliare l’aria. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 313

1974 Millevoci (s.v.): accrocheur / Padova, Libreriauniversitaria.it, 2013, p. 102 Voce francese, sostantivo indicante (cfr. GRL): L’autore ha definito cinque quel corridore ciclista che si mette tipi di struttura organizzativa: struttura alla ruota di un avversario per farsi ta- semplice, burocrazia meccanica, bu- gliare l’aria; succhiaruote, potremmo rocrazia professionale, soluzione divi- dire con epiteto nostrano. sionale, adhocrazia. (n) 2. Sost. m. Persona che cattura = Calco sull’ingl. adhocracy (GRADIT). l’attenzione. 1883 Cesare Augusto Levi, Iberia, Ve- (S) a gogo (a go–go) loc. avv. In nezia, Ongania, 1883, p. 14: Passa la zi- abbondanza, a volontà. garaia in veste di percallo, la dama in 1660 James Howell, Lexicon Tetraglot- abito di seta, il banchiere, l’uomo po- ton, an English–French–Italian–Spanish Dictionary, London, for Samuel Thomson, litico dalla barba filosofica, il «mozo» 1660, s.vv. quaff e quaffing (cfr. GRL): To che vi ruba i fazzoletti e il portamo- Quaff [...] Bevere a gogo, succhia- nete, e l’accrocheur che vi offre pa- re il bicchiere [... /] A Quaffing [...] lesemente un biglietto di lotteria, e di Bevendo a gogo 1718 B. Anguselli nascosto una collezione di storia na- (DELI, che cita l’esempio come «un’isolata turale molto anfibia. attestaz.» da «Lingua nostra», XLIV, 1983, p. = Voce franc., deriv. da s’accrocher 27) 1955 Gustavo Modena, Epistolario ‘appiccicarsi (a qualcuno)’ (accezione 1) e (1827–1861), Roma, Vittoriano, 1955, p. 50 accrocher ‘catturare l’attenzione’ (accezione (cfr. GRL): 2). qui le donne stanno a gogo 1959 (Z–2018, senza fonte) 1963 Bru- (R) adhocrazia sost. f. Organizza- no Migliorini, Parole nuove (DELI) 2013 Luigi Milani, La notte che uccisi Jim Mor- zione aziendale che consiste nel divi- rison, Roma, Dunwich, 2013 (cfr. GRL, che dere il personale in piccoli gruppi con non indica il n. di p.): Jim ha capito che mansioni molto specifiche al fine di l’altro vuole approfittare della situa- risolvere un problema. zione, spillandogli soldi a go–go. 1974 Millevoci, s.v.: adhocrazia / Ne- = Locuz. fr., à gogo ‘id.’. ologismo di uso raro che viene dall’A- merica, ma è mezzo latino e mezzo (s) alternativa sost. f. Una delle greco; indica la burocrazia fondata su possibilità che si presentano in una strutture temporanee, quale si prevede scelta. imperante nel mondo industriale del 1809 In «Giornale italiano», VI (1809), Duemila. I componenti del sostantivo p. 862 (cfr. GRL): il nemico occupava sono l’espressione latina ad hoc, cioè già la sua bella posizione, e non v’e- adatto a questo scopo, e il grecizzan- ra alternativa 2012 Zygmunt Bauman, te –crazia, secondo elemento di alcune Paura liquida, traduzione di Marco Cupella- parole (aristocrazia, democrazia), che ro, Roma–Bari, Laterza, 2012 (cfr. GRL, che significa potere 1986 GRADIT (AA. non indica il n. di p.): e la negazione del VV., Enciclopedia di direzione e organizzazio- carattere definitivo della morte, una ne aziendale) 2001 GDLI–2009 (in «I qua- volta separata dall’immortalità dell’a- derni dell’innovazione») 2013 Mario Da- nima, può essere collegata a infinite miani, Complessità e pensiero organizzativo, alternative 2017 Wilkie Collins, Uomo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 314

e donna, traduzione di Alessandra Tubertini, Il convitato di vetro: Telebianciardi, Milano, Roma, Fazi, 2017 (cfr. GRL, che non indica ExCogita, 2007, p. 172 (cfr. GRL): allora il n. di p.): L’unica alternativa rimasta ci sarà l’ammartaggio, il veneraggio era avvicinare Mrs Glenarm restando e l’allattamento, che dovrebbe signi- nell’ombra. ficare l’esplorazione della Via Lattea. = Da alternativa ‘situazione nella qua- = Deriv. di Marte e ad– e –aggio, sul mo- le non si offre che la scelta fra due cose o dello di allunaggio (1959: GRADIT). soluzioni possibili’ (av. 1527, Machiavelli: DELI). (r) anatomico agg. Modellato per adattarsi al corpo o a una sua parte. (R) altiporto sost. m. Aeroporto di 1548 Z–2018 (che non specifica a qua- alta montagna con pista in pendenza. le accezione si riferisca) 1974 Millevoci 1893 GRADIT (senza fonte) 1965 (s.v.): Modellato secondo la forma del In «Il diritto aereo», IV (1965), p. 385 (cfr. corpo o una sua piccola parte; quindi GRL): Tali piste dette «altiporti» ven- è anatomico il sedile di un’auto come gono utilizzate d’estate e d’inverno un pulsante che per la forma concava e da qualche anno vi atterrano quoti- si adatti bene al polpastrello 1991 dianamente decine di turisti 1966 GDLI (in «La Repubblica», 9 marzo 1991, p. Z–2018 (senza fonte) 2004 GDLI–2004 7): Ci si abbandona sulla grande soffi- (s.v.) 2006 Fabio Michenzi, Absolute Afri- ce poltrona anatomica, che accoglie il ca. Un volo avventuroso e umanitario lungo nostro corpo come un utero sapiente rotte sconosciute, Roma, Gangemi, 2006 (cfr. 2014 Rita Zanchi, È meglio così, Tricase, GRL, che non indica il n. di p.): Yvon aveva Youcanprint, 2014, p. 23 (cfr. GRL): il cu- sottolineato la bellezza dell’avvicina- scino in lattice anatomico. mento a quell’altiporto, un approccio = Dal lat. tardo anatōmic(u)m, dal gr. ana- che definiva come il più suggestivo di tomikós, da anatomḗ ‘anatomia’ (Z–2018). tutta l’Africa 2010 Giuseppe Ortola- Osservazioni: l’attestazione 1548 si rife- no, 101 luoghi insoliti in Italia dove andare risce verosimilmente all’accezione ‘dell’ana- almeno una volta nella vita, Roma, Newton tomia’ (1667: DELI). Compton, 2010 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): i più intraprendenti possono an- (n) andrologia sost. f. Scienza che che arrivarci con piccoli aerei leggeri, ha come oggetto di studio l’uomo. atterrando sulla pista in erba del primo 1859 Gian Domenico Romagnosi, Ope- altiporto realizzato in Italia, nel 1967. re, Palermo, Salvatore Di Marzo, 1859, p. = Comp. di alto e porto (Z–2018). 974 (cfr. GRL): Esse fanno uso della co- gnizione dei risultati proprii dell’an- (S) (e) ammartaggio sost. m. At- drologia, e delle relazioni fisico–mo- terraggio sul pianeta Marte. rali degli uomini 1868 Tommaso Gar, 1967 GRADIT (senza fonte) 1969 Letture di bibliologia, Torino, Unione tipo- Aldo Gabrielli, Si dice o non si dice. Guida grafico–editrice, 1868, p. 274 (cfr. GRL): la pratica allo scrivere e al parlare corretto, quale comprende tutte le opere relati- Milano, Mondadori, 1969, p. 407 (cfr. GRL): ve a due o più delle classi principali, così creeremo gli altri sostantivi am- denominate: Cosmologia, Androlo- martaggio, avveneraggio e via fol- gia, Teologia 1914 In «Ultra: rivista leggiando 2007 Luciano Bianciardi, teosofica di Roma», VIII (1914), p. 7 (cfr. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 315

GRL): per la natura umana l’androno- determinato (spesso, per antonoma- mia, l’andrologia, l’androsofia, l’an- sia, il XX). drofania o l’antroposofia. 1966 Franco Fochi, Lingua in rivolu- (r) 2. Branca della medicina che zione, Milano, Feltrinelli, 1966, p. 210 (cfr. studia le malattie proprie del sesso GRL): L’Angiolieri morì negli anni maschile, in particolare quelle relati- dieci del secolo quattordicesimo ve alla capacità di generare. 1971 Giacomo Devoto, Gioco di forze, Vi- 1937 In «Archivio italiano di chirur- cenza, Neri Pozza, 1971, p. 86 (cfr. GRL): gia», XIX (1937), p. 352 (cfr. GRL): in una Gli anni dieci si contrappongono a seconda parte (andrologia) sono stu- Genova agli anni zero in forma più diate le turbe funzionali e le malattie acuta che nelle altre città 1999 GRA- dell’apparato maschile 1974a GDLI– DIT (s.v. dieci) 2015 David Allegranti, 2004 (Millevoci, s. v.) 1974b GRADIT Siena brucia, Roma–Bari, Laterza, 2015 (senza fonte) 1974c Z–2018 (senza fonte) (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): L’im- 2014 Giovanni Battista La Sala–Giovanni pero del Bruschelli inizia a perdere Maria Colpi–Stefano Palomba–Leonardo De peso dopo gli anni Dieci del Duemila Pascalis–Alessia Nicoli–Maria Teresa Villa- 2017 Z–2018 (s.v. dieci). ni, Infertilità umana, Milano, EDRA, 2014 = Comp. di anni e dieci. (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Per esempio, uno studio eseguito presso (S) anni ottanta (anni Ottanta) il Centro di Urologia II – Andrologia loc. sost. Il nono decennio di un se- e Riproduzione Assistita. colo determinato (spesso, per antono- = Comp. di andro– e –logia (Z–2018). masia, il XX). (S) anni cinquanta (anni Cin- 1958 Ettore Lo Gatto (a cura di), I pro- quanta) loc. sost. Il sesto decennio tagonisti della letteratura russa dal XVIII al XX secolo, Milano, Bompiani, 1958, p. 484 di un secolo determinato (spesso, per (cfr. GRL): A rigore gli anni ottanta non antonomasia, il XX). apportarono nulla di nuovo né nella 1963 In «Olivicoltura», XVIII (1963), p. vita politica né in quella sociale del- 63 (cfr. GRL): il consumo, durante gli anni cinquanta, è aumentato dapper- la Russia 1999 GRADIT (s.v. ottanta) tutto 1999 GRADIT (s.v. cinquanta) 2017a Massimo Melotti, Vicende dell’arte in Italia dal dopoguerra agli anni Duemila, 2016 Elena Dagrada (a cura di), Cinema e Milano, Franco Angeli, 2017 (cfr. GRL, che storia 2016. Anni Cinquanta. Il decennio più lungo del secolo breve, Soveria Mannelli, non indica il n. di p.): Gli anni Ottanta Rubbettino, 2016 (cfr. GRL): Nella storia consacrano definitivamente il succes- del cinema italiano gli anni Cinquan- so internazionale 2017b Z–2018 (s.v. ta si impongono come il decennio più ottanta). lungo del secolo breve 2017 Z–2018 = Comp. di anni e ottanta. (s.v. cinquanta). = Comp. di anni e cinquanta. (r) anni quaranta (anni Quaran- ta) loc. sost. Il quinto decennio di un (S) anni dieci (anni Dieci) loc. secolo determinato (spesso, per anto- sost. Il secondo decennio di un secolo nomasia, il XX). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 316

1969 In «Rivista critica di storia del- ne e capitale 1980 GDLI, vol. XVIII la filosofia», XXIV (1969), p. 148: si può (Alberto Arbasino, Un paese senza, Mila- dire che gli anni Quaranta videro so- no, 1980) 1999 GRADIT (s.v. settanta) prattutto la presentazione entusiastica 2017 Francesco De Gregori, Passo d’uomo, delle dottrine di Comte 1979 GDLI, Bari–Roma, Laterza, 2017 (cfr. GRL, che vol. XII (Ignazio Silone, Uscita di sicurezza, non indica il n. di p.): Gli anni Settanta, Milano, 1979) 1999 GRADIT (s.v. qua- per quanto controversi e dolorosi sul ranta) 2016 Andrea Indiano, Hollywood piano della politica e della società noir. Misteri tra le stelle, Milano, Vololibero, italiana, sono stati il mio decennio 2016 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Già negli anni Quaranta e Cinquan- magico sul piano personale 2017 ta le ragazze che tentavano la fortu- Z–2018 (s.v. settanta). na a Hollywood erano molte 2017 = Comp. di anni e settanta. Z–2018 (s.v. quaranta). = Comp. di anni e quaranta. (r) anni trenta (anni Trenta) loc. sost. Il quarto decennio di un secolo (r) anni sessanta (anni Sessanta) determinato (spesso, per antonoma- loc. sost. Il settimo decennio di un se- sia, il XX). colo determinato (spesso, per antono- 1963 John Tasker Howard–George masia, il XX). Kent Bellows, Breve storia della musi- 1961 In «L’Italia agricola», XCVIII ca in America, Roma, Edizioni di Storia e (1961) (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Letteratura, 1963, p. 345 (cfr. GRL): Gli La politica del piano economico per «organized audience plans», tipica gli anni sessanta 1977 GDLI, vol. manifestazione dello spirito di ini- XVIII (Pier Paolo Pasolini, Le belle ban- ziativa americano, divennero negli diere, a cura di G. C. Ferretti, Roma, 1977) Anni Trenta una molto importante 1999 GRADIT (s.v. sessanta) 2017a Riccardo Salvi, Paolo Rizzatto. Esercizi di attività dal punto di vista finanziario metodo, Milano, Franco Angeli, 2017, p. 48 1981 GDLI, vol. XXI (Eugenio Montale, (cfr. GRL): Dagli anni Cinquanta e per Prime alla Scala, a cura di G. Lavezzi, Mi- tutti gli anni Sessanta del Novecento, lano, 1981) 1999 GRADIT (s.v. trenta) infatti, l’architettura italiana si distin- 2017a Giacinta Cavagna di Gualdana, Alla gue per il recupero di temi fondamen- scoperta dei segreti perduti di Milano. Itine- tali privi di aggettivazione 2017b rari per scoprire nuovi scorci, tra leggende, Z–2018 (s.v. sessanta). aneddoti e tradizioni, Roma, Newton Comp- = Comp. di anni e sessanta. ton, 2017 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Purtroppo, già ai tempi dell’ulti- (r) anni settanta (anni Settanta) mo Sforza, Francesco II, negli anni loc. sost. L’ottavo decennio di un se- Trenta del Cinquecento, poco prima colo determinato (spesso, per antono- dell’occupazione spagnola, la deco- masia, il XX). razione leonardesca inizia a perder- 1961 In «Studi storici», II (1961), p. 686 si, sotto strati di calce e imbiancature (cfr. GRL): negli anni settanta la con- 2017b Z–2018 (s.v. trenta). centrazione accelerata di produzio- = Comp. di anni e trenta. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 317

(r) anni venti (anni Venti) loc. di un ragazzo a Bologna negli anni sost. Il terzo decennio di un secolo zero 2017 Z–2018 (s.v. zero). determinato (spesso, per antonoma- = Comp. di anni e zero. sia, il XX). 1958 In «Il contemporaneo», I (1958), (S) anòdino agg. Generico, vago, p. 105 (cfr. GRL): Considerare dunque, detto soprattutto di un discorso. come Ripellino, gli anni venti il “se- 1909 In «Bollettino di filologia classi- colo d’oro” della poesia sovietica si- ca», IX (1909), p. 136 (cfr. GRL): possia- gnifica disarticolare un processo che mo domandarci se qui pure non si si è pur svolto nella vita e che, sia trattasse di una denominazione greca pure attraverso durezze e gravi prove, di carattere anodino d’una divinità è andato avanti lungo le sue direttrici indigena più o meno simile ad Arte- fondamentali 1981 GDLI, vol. XXI mide 2015 AA. VV., Dalle pratiche di (Mario Soldati, Vino al vino, Milano, 1981) partecipazione all’e–democracy: analisi di casi concreti, Roma, Gangemi, 2015, p. 61 1999 GRADIT (s.v. venti) 2017a Luca Baccolini, Il Bologna dalla A alla Z. Tutto (cfr. GRL): non è un caso che il bilancio quello che devi sapere sullo squadrone che partecipativo in questi casi si chiami tremare il mondo fa, Roma, Newton Comp- quasi in modo anodino “bilancio dei ton, 2017 (cfr. GRL, che non indica il n. di cittadini”. p.): la più alta concentrazione di delu- = Dal lat. tardo anōdynu(m), dal gr. sioni non risiede negli anni Ottanta, anṓdynos, comp. di an– e odynē ‘dolore’. con le prime retrocessioni, ma negli anni Venti, quando il Bologna sfiorò il (E) antidoping (anti–doping) sost. titolo nazionale per tre volte, perden- m. Sport. Accertamento delle autorità dolo all’ultima curva 2017b Z–2018 sportive per impedire o punire l’uso (s.v. venti). di droghe in gara. = Comp. di anni e venti. 1962a In «Stampa Sera», 13 febbraio 1962, p. 7: Operazione «antidoping»: (s) anni zero (anni Zero) loc. sost. 30 atleti sotto esame 1962b GRA- Il primo decennio di un secolo deter- DIT (senza fonte) 1962c Z–2018 (senza minato (spesso, per antonomasia, il fonte) 1978 GDLI (Giovanni Luigi [= XXI). Gianni] Brera, Forza azzurri: un trenten- 1971 Giacomo Devoto, Gioco di forze, nio di memorabili partite della Nazionale, a Vicenza, Neri Pozza, 1971, p. 86 (cfr. GRL): cura di Franco Grassi, Milano, Mondadori, Gli anni dieci si contrappongono a 1978): Ora sappiamo, dopo la brillante Genova agli anni zero in forma più campagna antidoping perché i nostri acuta che nelle altre città 2017 Lo giocatori siano tanto isterici 2017 stato sociale, Il movimento è fermo, Milano, Francesco Trento–Volfango De Biasi, Crazy BUR Rizzoli, 2017 (cfr. GRL, che non indica for football: storia di una sfida davvero paz- il n. di p.): si aggrappava all’ideale di zesca, Milano, Longanesi, 2017 (cfr. GRL, un amore puro per giustificare e ac- che non indica il n. di p.): Il nostro è un compagnare ogni singolo suo sussul- antidoping al contrario: chi prende to nella vita, incasinata ma comoda, medicine è rallentato. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 318

(s) 2. agg. Sport. Finalizzato a (R) aria–aria loc. agg. Detto di impedire o punire l’uso di droghe in missile, lanciato da un aereo per ab- gara. battere un altro aereo. 1961 In «Stampa Sera», 17 aprile 1961, 1954 In «Rivista marittima», LXXXVII p. 7: La nuova disposizione rientra (1954), p. 202 (cfr. GRL): È stata ordinata la produzione in serie del missile gui- nel quadro di prevenzione e control- dato «aria–aria» della Marina «Spar- lo «anti–doping» 1964 In «Notizia- row One» 1970a GRADIT (senza fon- rio dell’amministrazione sanitaria», XVII te) 1970b Z–2018 (senza fonte) 2004a (1964), p. 520 (cfr. GRL): mediante con- GDLI–2004 (s.v.) 2004b In «Nuova sto- trolli «antidoping» idoneamente re- ria contemporanea», VIII (2004), p. 147 (cfr. golati dal momento del prelevamen- GRL): La mythopoieia di Ustica come to sino all’esecuzione delle analisi strage di Stato e segreto inconfessa- 2013 Josefa Idem, Partiamo dalla fine, Mi- bile si basa su elementi appartenenti lano, Mondadori, 2013 (cfr. GRL, che non in- all’immaginario collettivo: il colle- dica il n. di p.): In realtà, non si trattava gamento con il Mig 23 precipitato di un controllo antidoping. sulla Sila, la presenza di un missile = Comp. di anti– e doping (e questo aria–aria, la portaerei americana, la dall’ingl. (to) dope ‘drogare’) (GRADIT). “quasi collisione” 2008 In «Rivista aeronautica», LXXXIV (2008), p. 81 (cfr. (R) apneista sost. m. e f. Subac- GRL): focalizzata quest’anno su mis- queo che non porta con sé apparecchi sili aria–aria, UAV e munizionamento per l’artiglieria terrestre. di respirazione autonoma. = Comp. di aria, iterato. 1960 In «Mondo sommerso», II (1960), p. 94 (cfr. GRL): Si va dai pochi metri (S) astante sost. m. e f. Parteci- intorno alle scogliere che uniscono la pante a un’asta. terraferma alle Isole Cheradi, fino ad 1807 In «Bollettino delle leggi del Re- uno zoccolo di 10–15 metri facilmen- gno d’Italia», III (1807), p. 226 (cfr. GRL): te raggiungibile da ogni buon apneista Fermandosi la gara degli offerenti, si proclama replicatamente l’ultima 1983a GRADIT (senza fonte) 1983b migliore offerta dal pubblico Tubato- Z–2018 (senza fonte) 2004 GDLI–2004 re o Araldo, a suon di tromba o con (s.v.) 2017 Mike Marić, La scienza del re- tamburo, colla soggiunta per la prima spiro. Da uno scienziato e campione di apnea volta, e colla domanda agli astanti, se la ricetta per dire addio allo stress, miglio- alcuno voglia offerire di più 1974 rare la salute e vivere appieno, Milano, Val- lardi, 2017 (cfr. GRL, che non indica il n. di Millevoci (s. v.): astante / Talvolta usato nel significato dipartecipante a un’a- p.): Saper trattenere il fiato per più di sta 2016 Ernesto De Feo–Salvatore Gior- sei minuti, essere un apneista, per me dano, Tabaccherie, lotto e concorsi a premio, significa vivere nell’elementum acqua Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2016, con la totale, primitiva semplicità di p.86 (cfr. GRL): Si tenga presente che un mammifero acquatico. l’offerta deve contenere l’indicazione = Deriv. di apnea e –ista (GRADIT). del locale che l’astante ha disponibile www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 319

nella zona specificata nell’avviso d’a- = Voce ingl. atomizer, deriv. di atomize sta poiché mancando tale indicazione ‘atomizzare’. l’offerta è nulla. = Deriv. di asta. (R) autocaravan sost. m. Veicolo il cui interno è attrezzato come un’a- (s) atipico agg. Detto di una mag- bitazione. gioranza politica o di un governo, di 1969 In «La Stampa», 29 ottobre 1969, composizione diversa dal normale. p. 4: Vi partecipano 550 espositori di 1972 Giulio Andreotti, La Repubbli- 14 nazioni (Australia, Austria, Bel- ca probabile, Milano, Garzanti, 1972, p. 52 gio, Cecoslovacchia, Francia, Germa- (cfr. GRL): La non sopita polemica tra nia, Giappone, Italia, Olanda, Regno i partiti popolari e il fronte laicista a Unito, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, seguito della maggioranza atipica che Urss) con 63 marche di autovetture, votò l’articolo 7 della costituzione ha 5 di veicoli speciali e fuori strada, 14 avuto modo negli anni successivi di carrozzieri, 18 produttori di caravan e risvegliarsi attorno al problema del autocaravan 1974a GDLI–2004 (Mil- divorzio 1996 Pietro Calandra, I go- verni della Repubblica. Vicende, formule, re- levoci, s. v.) 1974b GRADIT (senza fon- gole, Bologna, Il mulino, 1996, p. 325 (cfr. te) 1974c Z–2018 (senza fonte) 2017 GRL): Anche il liberale Bozzi parlava C. D. Payne, La guerra degli ormoni, Torino, di governo atipico che non aveva né Einaudi, 2017 (cfr. GRL, che non indica il n. maggioranza né opposizione 2004 di p.): Una lenta sfilata di autocaravan, Massimo Lodovici–Mario Proli, Sindacato, camper e grossi pick–up con le barche società e istituzioni. La Camera del lavoro a rimorchio si dirigeva verso l’acqua a Forlì e Cesena nel secondo dopoguerra, azzurra. Cesena, Il ponte vecchio, 2004, p. 228 (cfr. = Comp. di auto– e caravan (GRADIT). GRL): alcuni mandati affidati alla gui- da di Manuzzi sostenuti da maggio- (S) autoplano sost. m. Mezzo di ranze atipiche. trasporto ibrido formato dall’unione = Da atipico nell’accezione generica di di un’automobile con un piccolo ae- ‘che non è tipico’ (e questo da tipico e a–, sul modello del fr. atypique, 1808: GRADIT). roplano. 1913 In «Rivista marittima», XLIV (S) atomizer sost. m. Spruzzatore (1911), p. 339 (cfr. GRL): Il secondo posto che riduce un liquido in tante picco- nella gara di elevazione fu conquista- lissime particelle. to da Sabbating che montava un auto- 1914 In «Atti della Clinica oto–rino– plano e con questo saliva fino a 933 laringoiatrica della R. università di Roma», m 1974 Millevoci (s. v.): autoplano / XII (1914), p. 372 (cfr. GRL): Occorrono Singolare ibrido mezzo di trasporto, apparecchi (atomizer) che suddivida- formato dall’unione di un’automobile no il liquido in particelle minutissime con un piccolo aeroplano 1990 Juan 1985 In «L’Espresso», XXXI (1985), p. 175 Benet, Lance spezzate, trad. di Angelo Mo- (cfr. GRL): La penna atomizer ricarica- rino e Sonia Piloto di Castri, Napoli, Guida, bile. 1990, p. 394 (cfr. GRL): Partirono in die- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 320

ci, quattro sull’Autoplano e sei sulla 1953 In «Il Ponte», IX (1953), p. 904 Lagonda. (cfr. GRL): L’elezione di Laniel a Pre- = Comp. di auto– e –plano. sidente del Consiglio è quindi una soluzione di compromesso, un altro (R) autoporto sost. m. Luogo di governo balneare, fra il gruppo dei sosta per autoveicoli nelle vicinanze «professionisti» e dei «non professio- di una frontiera. nisti» 2009 Umberto Gentiloni Silveri, 1935 In «L’Universo», XVI (1935), p. L’Italia sospesa. La crisi degli anni Settanta 76 (cfr. GRL): viene prolungata sino vista da Washington, Torino, Einaudi, 2009, all’Australia, avendo quale autopor- p. 35 (cfr. GRL): al governo Rumor su- to terminale Brisbane 1969a GRA- bentra l’esecutivo guidato da Emilio DIT (senza fonte) 1969b Z–2018 (senza Colombo, dopo una nuova estate da fonte) 1974 GDLI–2004 (Millevoci, s. “governo balneare”. v.) 2013 Domenico Gattuso–Gian Carla = Dal lat. balneāre(m), der. di balneus Cassone, I nodi della logistiva nella supply ‘bagno’ (GRADIT). chain, Milano, Franco Angeli, 2013, p. 97 (cfr. GRL): sono individuate otto dif- (s) balneazione sost. f. Il fare ba- ferenti tipologie di centri di scambio gni. merci: interporto; terminale intermo- 1936a GRADIT (che non specifica a dale; piattaforma logistica; autoporto; quale accezione si riferisca, senza fonte) distripark; transit point; gateway; city 1936b Z–2018 (che non specifica a quale logistic o CDU. accezione si riferisca, senza fonte) 1954 = Comp. di auto– e porto (GRADIT). In «Capitolium», XXIX (1954), p. 145: Ri- chiameranno d’ora in poi la nostra (R) balacron sost. m. Materiale da ammirazione, lungo gli oltre sessanta rivestimento usato per rilegare libri. chilometri che ancora ci dividono dal ca. 1964 In «Rivista di letterature mo- Lido di Roma, tutti i migliori luoghi derne e comparate», XVII–XVIII, ca. 1964, di balneazione e di sosta che nei tem- p. 81 (cfr. GRL, che non specifica il n. del pi più fulgidi di Roma costituivano vol.): 2 volumi di pagine LXXX–2526 i fioriti agi dei ricchi e numerosi ap- complessive, 127 tavv. f. t., rilegati prodi 2015 John Katzenbach, Un finale in balacron con cofanetto L. 16.000 perfetto, trad. di Donatella Emma Rizzati, 1970a GRADIT (senza fonte) 1970b Roma, Fazi, 2015 (cfr. GRL, che non indica Z–2018 (senza fonte) 1995 Giovanni il n. di p.): Lo sai, dovevano affiggere Cecchini (a cura di), Inglesi sull’Altopiano, Bassano del Grappa, Collezione Princeton, dei cartelli di divieto di balneazione 1995 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): dappertutto. Rilegato in balacron con impressioni = Deriv. dal lat. balneus ‘bagno’ con –zio- ne (GRADIT, senza fonte). in oro e sovracoperta 2004 GDLI– 2004 (s.v.). (s) banda cittadina loc. sost. f. = Nome di marchio registrato, di origine incerta (GRADIT). Fascia di onde su cui trasmettono e ricevono i piccoli radioamatori. (s) balneare agg. Detto di gover- 1974 Millevoci: Noi diciamo banda no, che avrà breve durata. cittadina: è quella banda o fascia di www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 321

onde, sui ventisette megacicli, sulla (cfr. GRL): BUNGALOW Voce inglese quale trasmettono e ricevono i pos- (pronuncia: bànghelou) d’origine in- sessori di piccoli apparecchi radio, diana (bangla = bengalese): bàngalo, detti in gergo anche baracchini 1999 villetta a un piano, casetta bengalese GRADIT (s.v.) 2009 Stefano Dark, Libe- 2000 GDLI–2004 (in «La Repubblica», 24 re! L’epopea delle radio italiane degli anni agosto 2000, p. 40) 2002 GRADIT (in ’70, Viterbo, Nuovi equilibri–Stampa alter- Internet). nativa, 2009, p. 41 (cfr. GRL): nei primi = Dall’ingl. bungalow (GRADIT). anni Settanta un’alternativa alla radio della RAI era sempre più determinata (r) baracchino sost. m. Piccolo da un fattore tecnico e specialistico, apparecchio ricetrasmittente per ra- circoscritto ma non trascurabile, quel- dioamatori. lo dei radioamatori della banda citta- 1918a GRADIT (che non specifica a dina dei Cb (Citizen band). quale accezione si riferisca, senza fonte) = Calco sull’ingl. citizen’s band. 1918b Z–2018 (che non specifica a quale accezione si riferisca, senza fonte) 1931 In (R) bangalo (bangalò) sost. m. «L’antenna», II (1931), p. 13 (cfr. GRL): Ma Casa tipica delle regioni equatoriali e l’affermare che la maggioranza dei ri- tropicali. venditori vendano, assieme al loro ba- 1862 Stefano Fioretti, Storia delle In- racchino a due valvole, una massa di die Orientali per Costantino Mini. Da Ales- bubbole, allo scopo di screditare, per sandro Magno fino alla caduta dell’impero partito preso, le super stazioni dell’E- del Mogol, vol. 3, Genova, Monni, 1862, p. iar, è cosa sacrosantamente non vera 330 (cfr. GRL): Tali case sono costruite 2008 GDLI–2009 (s.v.) 2012 Giovanni talvolta di pietra o di mattoni, talvol- Ubezio, Il cane che mi guardava e altri rac- ta di legno, e per lo più di terra e di conti del taxista, Milano, Il Saggiatore, 2012, stoie fatte di bambù, e quasi sempre p. 26 (cfr. GRL): Sapete che differenza coperte di foglie di coccottiero, di c’è tra il nuovo sistema di radiotaxi palma o di strame: le imposte delle fi- satellitare e il vecchio “baracchino” nestre sono tuttora, fuorchè in alcune basato sulla comunicazione vocale? abitazioni degli stabilimenti europei, = Deriv. di baracca e –ino (GRADIT). o di legno o di stoie di coccottiero o di bambù: queste case sono comune- (s) basico agg. Basilare, fonda- mentale. mente dette bangalò 1924 Filippo De Filippi, Storia della spedizione scientifi- 1865 Tommaseo–Bellini (vol. 1, s.v.) ca italiana nel Himàlaia, Caracorùm e Tur- 1974 Millevoci (s.v.): basico / Sebbene chestàn cinese (1913–1914), Bologna, Zani- con improprietà, l’aggettivo è usato chelli, 1924, p. 44 (cfr. GRL): Un poco a talvolta in luogo di basilare, fonda- monte del paese, separati da esso da mentale; e in questo senso è un calco qualche campicello stanno i bángalo, dell’inglese basic 2015 Silvia Zucca, dove ci accomodammo per l’inver- Guida astrologica per cuori infranti, Milano, no 1996 Mauro , Così si dice, così Nord, 2015 (cfr. GRL, che non indica il n. di si scrive. 4000 errori di italiano: quali fai p.): Ecco l’Ariete: personaggio basico, anche tu?, Milano, De Vecchi, 1996, p. 77 capace di stupore ammirato di fronte www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 322

a eventi tipo la scoperta del fuoco e nali usati per spostare le scatole delle l’invenzione della ruota. “bionde”. = Calco sull’ingl. basic. = Deriv. di biondo (Z–2018).

(S) bigrigio agg. Detto del telefo- (n) bipasso agg. Detto di mac- no, che ha due gradazioni di grigio. china da proiezione, che consente di 1967 In «Domus» (1967) (cfr. GRL, utilizzare pellicole con immagini di che non indica n. di fascicolo né n. di p.): diverso formato. Il primo telefono è sempre quello 1967 Italo Briano, Cinema sonoro passo “UNIFICATO” bigrigio; i successivi ridotto. Normale 8, super 8, single 8, Geno- si scelgono a piacere fra i modelli qui va, Briano, 1967, p. 43 (cfr. GRL): occorre riprodotti 1997 Lia Celi, Il cassetto nel la cinepresa adatta e non risulta esi- racconto, Milano, Sperling&Kupfer, 1997, stere cinepresa bipasso o tri–pellico- p. 105 (cfr. GRL): A rafforzare la silla- la, all’infuori della ELMO C300 che ba «tì» di pervertito interviene uno può funzionare con tutti e tre i tipi squillo del dozzinale telefono bigri- 2005 Vincenzo Buccheri–Luca Malavasi (a cura di), La materia dei sogni. L’impresa gio sul comodino 2007 Carlo Alberto cinematografica in Italia, Roma, Carocci, Pratesi, Il cliente si conquista con il design: 2005, p. 44 (cfr. GRL): Fu il caso di due la tecnologia da sola non basta più, in «La brevetti di cui si è già parlato, che ri- Repubblica» 15 ottobre 2007, p. 48: quando scossero successo su scala mondiale, nei nostri salotti troneggiava il triste consentendo di realizzare tavoli di telefono bigrigio della Sip. = Comp. di bi– dal lat. bis ‘due volte’ e montaggio bipasso 35/16 mm anche grigio. a otto piatti. (s) 2. sost. m. Macchina da proie- (r) bionda sost. f. Sigaretta. zione che consente di utilizzare pelli- 1970a In «Epoca», XXI (1970), p. 80 cole con immagini di diverso forma- (cfr. GRL): Questo enorme quantitati- to. vo di «bionde» è destinato ad essere 1974 Millevoci (s.v.): bipasso / Vedi trasformato in una profumata nuvola by pass. Il termine anglosassone è azzurra che si disperderà sulle spiag- preferito forse perché bipasso ha già ge delle riviere italiane, durante il un altro significato: è la macchina da solo mese di agosto 1970b Z–2018 proiezione che consente di utilizzare pellicola con immagini di diverso for- (che non specifica a quale accezione si rife- mato 1980 GRADIT (senza fonte) risca, senza fonte) 1982 GDLI–2009 (in (s) 3. sost. m. Deviazione, raccor- «Paese Sera», 7 novembre 1982) 1999 do stradale, circonvallazione. GRADIT (s.v.) 2014 Vito Bruschini, 1974 Millevoci (s.v.) 1987 Giuseppe Romanzo mafioso, Roma, Newton Comp- Pittano, Passa–parola. Parole nuove e neo- ton, 2014 (cfr. GRL, che non specifica il n nuove in economia, politica e costume, Mila- di p.): l’intera filiera del traffico della no, Edizioni del Sole 24 Ore, 1987, p. 33 (cfr. droga, utilizzò gli stessi contatti, le GRL): In idraulica indica la diramazio- stesse vie di traffico, le stesse ban- ne di un condotto che mette in comu- che e le stesse organizzazioni crimi- nicazione la parte a monte con quella www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 323

a valle; in urbanistica è sinonimo di in comunicazione il tratto prossimale percorso alternativo, collegamento, pervio dell’arteria con quello distale. raccordo, bretella; in medicina indica = Calco sull’ingl. bypass. l’innesto di un tratto di vena o di vaso venoso che unisce i due punti di una (s) bipolare agg. Polit. Basato su arteria sopra e sotto una alterazione. due poli d’influenza. Bypass è stato anche adattato nella 1913 GRADIT (che non specifica a qua- forma italiana di bipasso. le accezione si riferisca, senza fonte) 1940 (s) 4. sost. m. Chirurg. Tratto sosti- In «L’idea di Roma», III (1940), p. 410 (cfr. tutivo di un vaso sanguigno. GRL): Lo Spinedi contesta che l’Italia abbia mai avuto utilità da una politi- 1966 In «Notiziario dell’amministrazio- ne sanitaria», XIX (1966), p. 781 (cfr. GRL): ca di equilibrio europeo, mentre è sua Il dispositivo trapiantato, tecnica- vocazione essere un polo di un siste- mente conosciuto come bipasso ven- ma europeo bipolare 2017 Carlo Ma- ria Martini, Giustizia, etica e politica nella tricolare sinistro, è atto ad esplicare città, Milano, Bompiani, 2017 (cfr. GRL, circa il 75% del lavoro del ventricolo che non indica il n. di p.): Proprio in quei sinistro del cuore del paziente 1974 mesi si era nuovamente acutizzata la GRADIT (senza fonte, nella forma by–pass) tensione tra Stati Uniti e Unione So- 1987 Giuseppe Pittano, Passa–parola. Pa- role nuove e neonuove in economia, politi- vietica nello scenario bipolare della ca e costume, Milano, Edizioni del Sole 24 Guerra fredda. = Comp. di bi– e polare (GRADIT). Ore, 1987, p. 33 (cfr. GRL): In idraulica indica la diramazione di un condotto (S) birth control loc. sost. m. che mette in comunicazione la parte a Controllo delle nascite. monte con quella a valle; in urbanisti- 1927 In «La Civiltà Cattolica», LXX- ca è sinonimo di percorso alternativo, VIII (1927), p. 413 (cfr. GRL): Per molti collegamento, raccordo, bretella; in anni, continuano i vescovi, la pratica medicina indica l’innesto di un tratto nota sotto il nome di Birth Control è di vena o di vaso venoso che unisce i stata proibita a piena conoscenza di due punti di una arteria sopra e sotto tutte le classi della Società per via una alterazione. Bypass è stato anche delle letture, dei giornali, dei libri, adattato nella forma italiana di bipas- delle cliniche e di tutti i vari mezzi so. d’informazione 2014 Andrea Gentile, (n) 5. agg. Chirurg. Che serve per Volevo tutto. La vita nuova, Milano, Rizzoli, deviare un tratto di un vaso sangui- 2014 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): gno. Il mondo chiede cosa ne pensiamo e ca. 1959 In «Rivista di gerontologia e noi ci troviamo a dare una risposta su geriatria», IX (1959)–X, p. 187 (cfr. GRL, che questo birth control, e cosa dire, cosa non specifica il n. del vol.): interessanti in dobbiamo dire, ancora non lo sappia- particolare le plastiche bipasso, nelle mo che cosa dobbiamo dire, stiamo quali si lascia in sede l’arteria lesa, at- aspettando, noi stiamo aspettando tuando una specie di ponte mettente proprio che Dio ci illumini. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 324

= Voce ingl. comp. di birth ‘nascita’ e 1971 In «L’elettrotecnica», LVIII (1971), control ‘controllo’. p. 549 (cfr. GRL): un capitolo sviluppa poi anche il televisore bi–standard (R) bisarca sost. f. Automezzo che 405/625 linee 2007 ASAC Archivio trasporta le vetture nuove allineate su storico delle arti contemporanee, Arte in vi- due piani. deotape, Cinisello Balsamo, Silvana, 2007, 1963 Z–2018 (senza fonte) 1966 p. 69 (cfr. GRL): Uniti erano resi dispo- In «Epoca», XVII (1966), p. 84: Sotto le nibili su supporto Sony videocassetta finestre, sul rettifilo della statale di 3/4 pollice (U–matic) colore bianco/ Alessandria, passavano di prepoten- nero bi–standard. za gli autotreni e le enormi bisarche, = Comp. di bi– e standard. cariche di piccole automobili luc- cicanti 1974a GDLI–2004 (Millevo- (R) black out (blackout o black– ci, s.v.) 1974b GRADIT (senza fonte) out) sost. m. Improvvisa interruzione 2013 Tilde Giani Gallino, Viaggio nell’altra dell’erogazione dell’energia elettrica. Germania, Torino, Einaudi, 2013 (cfr. GRL, 1949a GRADIT (che non specifica a che non indica il n. di p.): E poi la corsa quale accezione si riferisca, senza fonte) a piedi fino alle automobili sulle qua- 1949b Z–2018 (che non specifica a quale li ci si doveva arrampicare in fretta accezione si riferisca, senza fonte) 1971 In tutti quanti, adulti, bambini e valigie, «L’elettrotecnica», LVIII (1971), p. 269 (cfr. quando erano ancora inchiavardate GRL): Se si pensa quanta parte della nella loro postazione sulle relative vita moderna di un Paese è legata alla «bisarche» o carri ferroviari. disponibilità continua e regolare del- (n) 2. sost. f. Tipo di roulotte. la energia elettrica, ci si rende subito 1965 In «Alluminio & nuova metallur- conto quali deprecabili conseguenze gia», XXXIV (1965), p. 133 (cfr. GRL): La può arrecare un «black out» 1975 «Bisarca», la roulotte ideale per la fa- GDLI–2004 (in «Le Scienze», febbraio 1975, p. 28) 2016 Tom Wood, Il giorno più buio, miglia e per gli amatori del caravan- trad. di Andrea Salamoni, Roma, Fanucci, ning, è ottenuta mediante particolari 2016 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): sistemi di collegamento dall’accosta- Se non fosse stato per il black–out sa- mento di due elementi 2013 Gianni rebbero già arrivati una quarantina di Olivo, Dove gli elefanti vanno a morire, Tri- agenti, che avrebbero isolato i dintor- case, Youcanprint, 2013 (cfr. GRL, che non ni per poi dargli la caccia. indica il n. di p.): Il kakebeen era forma- to da due unità distinte, un po’ come (r) 2. sost. m. Oscuramento com- un odierno autocarro, in cui si ha una pleto, totale mancanza di notizie. motrice con telaio su cui possono es- 1947 In «Relazioni internazionali», XI sere montate configurazioni diverse, (1947), p. 158 (cfr. GRL): Almeno due dalla bisarca alla cisterna. settimane senza giornali se non quoti- = Comp. di bis– e arca (GRADIT). diani e senza riviste – un fatto che non ha precedenti nella storia del pubbli- (S) bistandard (bi–standard) agg. cismo inglese – lasceranno un solco, Detto di televisore, che riceve due di- una sorta d’intellettuale «black–out», versi sistemi di trasmissione a colori. nella mente dei molti che appunto da www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 325

questa lettura derivano i fondamenti della sostanza organica (BOD), senza della propria educazione politica, il tenere conto degli eventuali fenomeni meglio della propria esperienza civile di nitrificazione lungo i corsi d’acqua 1949a GRADIT (che non specifica a quale 1999 GRADIT (s.v.) 2006 Autorità di accezione si riferisca, senza fonte) 1949b bacino del fiume Tevere, Il Tevere a Roma. Z–2018 (che non specifica a quale accezione Portolano, Milano, Edizioni Ambiente, si riferisca, senza fonte) 1993 GDLI–2004 2006, p. 293 (cfr. GRL): il B.O.D. indica (in «Corriere della Sera», 25 agosto 1993, p. la quantità di ossigeno richiesta dai 30) 2015 Giovanni Negri, Il vigneto Da microrganismi aerobi per metaboliz- Vinci, Milano, Piemme, 2015 (cfr. GRL, che zare le sostanze organiche biodegra- non indica il n. di p.): Il black out dell’in- dabili presenti in un’acqua di scarico. formazione sul blitz era peraltro este- = Sigla di biological oxigen demand ‘ri- so a tutti. chiesta di ossigeno biologico’. (n) 3. sost. m. Momentaneo oblio. (r) booster sost. m. Razzo vettore. 1985 In «Il mondo», XXXVII (1985), 1902 GRADIT (che non specifica a qua- p. 115 (cfr. GRL): I blackout della me- le accezione si riferisca, senza fonte) 1949 moria sono comuni: si tratta dell’am- Z–2018 (che non specifica a quale accezione nesia alcolica, in cui il sofferente può si riferisca, senza fonte) 1969 Mario Do- operare in perfetta normalità 2012 ria, Parole moderne, difficili o rare, Trieste, Alex Churton, La mappa segreta della Mas- Lint, p. 24 (cfr. GRL): booster sm. 1. Ap- soneria, trad. di Daniela De Falco, Roma, parecchio motore ausiliario. 2. Pro- Newton Compton, 2012 (cfr. GRL, che non pulsore a razzo impiegato per il lan- indica il n. di p.): Il cervello di Ashe cio di un missile 1987 GDLI–2004 ebbe un attimo di blackout, poi ripre- (in «La Stampa», 14 ottobre 1987) 2009 se a funzionare. Virginio Cantoni–Andrea Silvestri (a cura = Voce ingl. blackout, comp. di black di), Storia della tecnica elettrica, Milano, Ci- ‘nero’ e out ‘fuori’ (GRADIT). salpino, 2009, p. 295 (cfr. GRL): Il motore funziona a 300–360 volt, il booster (S) bod sost. m. Sigla che indica può funzionare fra 0 e 100 volt. la quantità di ossigeno necessario nei (r) 2. sost. m. Apparecchio com- processi biochimici di fermentazione plementare, motore ausiliario. degli inquinanti organici. 1901 In «Rivista marittima», XXXIV 1959 In «Nuovi annali d’igiene e micro- (1901), p. 337 (cfr. GRL): In pratica il bo- biologia», X (1959), p. 93 (cfr. GRL): Per oster, o moltiplicatore E F G, è siste- quanto riguarda il B.O.D., la diffe- mato nel locale delle dinamo, e, vo- renza tra il liquame in arrivo e quello lendo, l’elettromotore può anche es- all’uscita dallo stabilimento del meta- sere sostituito da un motore a vapore no biologico (16% in meno) è irrile- 1902 GRADIT (che non specifica a quale vante 2004 Giornata di studi su Grandi accezione si riferisca, senza fonte) 1949 bacini idrografici. Roma, 6 novembre 2002, Z–2018 (che non specifica a quale accezione Roma, Accademia nazionale dei Lincei, si riferisca, senza fonte) 2004 GDLI–2004 2004, p. 85 (cfr. GRL): Per simulare l’an- (s.v.) 2017 Ian Stewart, Il calcolo del co- damento del Do il modello simula- smo. La matematica svela l’universo, trad. di va soltanto l’effetto dell’ossidazione Pier Daniele Napolitani, Torino, Bollati Bo- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 326

ringhieri, 2017 (cfr. GRL, che non indica il n. (S) brevettuale agg. Relativo a un di p.): Quest’arma navale cinese utiliz- brevetto. zava un booster ovvero un razzo ausi- 1929 In «Giurisprudenza italiana e la liario che forniva la spinta necessaria legge», LXXXI (1929) (cfr. GRL, che non a staccare il «drago» da terra. indica il n. di p.): concentrarono il mas- = Voce ingl. booster, deriv. di boost simo sforzo nella difesa del brevetto ‘spingere’ (GRADIT). Cines, di maggiore durata, e che ve- niva attaccato di nullità per difetto di (s) borsello sost. m. Piccola borsa originalità e di novità, sostenendo che da uomo. il ritrovato da esso coperto aveva una 1970 GRADIT (senza fonte) 1974 completa «entità brevettuale» e dedu- Millevoci (s.v.): borsello, borsetto / la cendo una prova testimoniale diretta a borsetta in versione maschile 2008 stabilire le specifiche differenze fra i Stefano Grassi, Il caso Moro. Un dizionario italiano, Milano, Mondadori, 2008, p. 154 bagni di filatura descritti col suddetto brevetto ed i bagni di filatura descrit- (cfr. GRL): Nel marzo 2000, infine, Lauro Azzolini, in un’intervista, am- ti nel brevetto Müller 1963a GRA- DIT (senza fonte) 1963b Z–2018 (senza mette che il borsello smarrito è suo e fonte) 2012 Philip Roth, Ho sposato un di aver usato un autobus per raggiun- comunista, trad. di Vincenzo Mantovani, To- gere la sede della riunione del comi- rino, Einaudi, 2012: dopo la morte di suo tato esecutivo che poi, aggiunge, fu padre, avvocato specializzato in dirit- scoperta dagli inquirenti. to brevettuale, quando lei era ancora = Deriv. di borsa. piccola, sua madre aveva gestito una bellissima sala da tè. (S) borsetto sost. m. Piccola borsa = Deriv. di brevetto e –uale (GRADIT). da uomo. av. 1566 GRADIT (senza fonte) 1970 (r) bric–à–brac (bric à brac) loc. In «Epoca», XXI (1970), p. 72 (cfr. GRL): sost. m. Cianfrusaglie, anticaglie. Ne ha il prontuario – ogni alimento 1856 Z–2018 (che non specifica a quale espresso in punti – nel borsetto che la accezione si riferisca, senza fonte) 1873 signora rumena gli ha regalato 1973 GRADIT (F. Cameroni, Interventi critici sul- Z–2018 (senza fonte) 2013 Renato Olivie- la letteratura italiana) 1944 In «Mercurio. ri, Il caso Kodra, Milano, Oscar Mondadori, Mensile di politica, arte, scienze», I (1944), 2013 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): p. 124 (cfr. GRL): Era un pezzo che sen- Uno di quei tipi che d’estate indossa- tivo parlare a Montmartre degli idoli no camiciole col coccodrillino aper- africani, ma nessuno li aveva mai vi- te sul petto, hanno la catenina d’oro sti, tutto al più li avevamo intravisti in al collo, il Dunhill sempre pronto, il una bottega di «bric à brac» della rue borsetto, giocano a tennis, a bridge, de Rennes 1974 GDLI–2004 (Felice sono soci del Golf club, conoscono Cameroni, Interventi critici sulla letteratura un negozio sulla Cinquantatreesima a italiana, a cura di G. Viazzi, Napoli, 1974) New York, vorrebbero iscriversi, ap- 2017 Rosa Teruzzi, La fioraia del Giambel- pena possibile, al Rotary. lino, Venezia, Sonzogno, 2017 (cfr. GRL, che = Deriv. di borsa. non indica il n. di p.): D’istinto, i suoi oc- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 327

chi corsero al vecchio comodino sco- 1933 In «La casa bella», VI (1933), p. vato in un mercato del bric–à–brac su 36 (cfr. GRL): Ma l’originalità che ri- cui campeggiava, dentro una cornice esce ad affermarsi attraverso le re- d’argento, una foto di lei e Silvano su more impassibili, che all’esprimersi uno sfondo di corolle screziate. dell’immaginazione e del sentimento (r) 2. loc. sost. m. Negozio che individuale sono frapposte nell’archi- vende anticaglie. tettura razionale dalle esigenze tec- 1856 Z–2018 (che non specifica a quale nico–strutturali, è d’un genere impa- accezione si riferisca, senza fonte) 1873 ragonabile a quello a cui ci avevano GRADIT (F. Cameroni, Interventi critici sul- abituato i maneggiatori del «bric–à– la letteratura italiana) 1974 Millevoci brac» decorativo 2015 Elizabeth (s.v.): bric–à–brac / Espressione fran- George, Le conseguenze dell’odio, Milano, cese: cianfrusaglie, anticaglie; anche Longanesi, 2015 (cfr. GRL, che non indica il il negozio dove queste cose sono ven- n. di p.): Lei è appassionata di bric–à– dute 2002 Marcello Vannucci, Casano- brac, sergente investigativo? = Voce franc. bric–à–brac, di origine va, Firenze, Polistampa, 2002, p. 21–22 (cfr. onomatopeica (GRADIT). GRL): Ho scritto antiquario, ma avrei dovuto dire mercante del più invero- (R) briefingsost. m. Breve riunio- simile bric–à–brac. ne per impartire istruzioni e ordini, (r) 3. loc. sost. m. Stanza arredata soprattutto in campo aziendale o mi- con mobili di stili diversi. litare. 1873 GRADIT (F. Cameroni, Interventi 1950 In «Rivista aeronautica», XXVI critici sulla letteratura italiana) 1946 In (1950), p. 93 (cfr. GRL): Il «briefing», «La lettura», XLVI (1946), p. 12 (cfr. GRL): cioè il discorso informativo che gli dalle tavole del Grecaccio e di Ber- ALOs debbono fare ai piloti prima nardino Zenale milanese a una mo- del decollo, sarà breve 1954a GRA- numentale zucca di vetro di Murano DIT (senza fonte) 1954b Z–2018 (senza comodamente installata sul cuscino fonte) 1986 GDLI–2004 (In «Gente Mo- d’uno sgabello da gondola. Sì, è quel ney, marzo 1986) 2016 Elisa Gioia, So che i francesi dicono un bric–à–brac; che ci sei, Milano, Piemme, 2016 (cfr. GRL, ma un bric–à–brac criticamente vigi- che non indica il n. di p.): Venerdì prossi- lato 2004 GDLI–2004 (s.v.) 2005 À la mo voglio tutto sulla mia e–mail, poi jeunesse d’amour. Villa Lysis a Capri, 1905– organizzerò dei briefing con il reparto 2005, Capri, La conchiglia, 2005, p. 142 (cfr. media e produzione. GRL): Non credo, tutto sommato, che (s) 2. sost. m. Istruzioni, ordini, questa villa fosse una gran cosa perfi- soprattutto in campo aziendale o mi- no nell’epoca del suo splendore, ma litare. neppure la definirei, come Cocteau, 1970 Sydney A. Gregory (a cura di), un bric–à–brac di stile greco–preraf- Progettazione razionale, Padova, Marsilio, faellita moderno. 1970, p. 231 (cfr. GRL): Brief o Brie- (n) 4. loc. sost. m. Stile di arreda- fing. Istruzioni sommarie per lo svol- mento caratterizzato dall’accumula- gimento d’una attività 2015 James zione di cianfrusaglie e oggetti. Oswald, Il libro del male, trad. di Leonardo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 328

Taiuti, Firenze–Milano, Giunti, 2015 (cfr. ni bianchi e neri in scuole diverse da GRL, che non specifica in n. di p.): Dice quelle esistenti nel quartiere in cui vi- che ha dovuto presentarsi al notiziario vono 2015 Kevin Cullen–Shelley Mur- delle sei e mezza senza briefing. phy, Whitey, trad. di Claudia Converso e Mar- = Voce ingl. briefing, deriv. di (to) brief silia Santarone, Milano, Sperling&Kupfer, ‘dare istruzioni, informare’ (GRADIT). 2015 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Murphy è cresciuta a Dorchester, ha (R) budgetario (budgettario) agg. frequentato la South Boston High Relativo al budget. School e ha vissuto in prima persona 1894 In «Rivista delle corse. Notizie ip- la crisi del busing. piche e varietà di sport», VIII (1894), p. 255 = Voce ingl. busing ‘trasporto tramite (cfr. GRL): Secondo noi, l’instauratio bus’, deriv. di bus e –ing. ab imis fundamentis dovrebbe consi- stere appunto nello invertire l’ordine (r) buyer sost. m. e f. Persona che budgetario della Unione, rendendola si occupa dell’acquisto all’ingrosso. una Società sovventrice invece che 1957 Z–2018 (senza fonte) 1959 sovvenzionata 1942a GRADIT (sen- GRADIT (senza fonte) 1974 Millevoci za fonte) 1942b Z–2018 (senza fonte) (s.v.): buyer / alla lettera comprato- 1991 GDLI–2004 (Contratto collettivo na- re; è colui che si occupa dell’acqui- zionale di lavoro per i dipendenti del com- sto all’ingrosso per approvvigionare parto sanitario, valido dal 1° gennaio 1988 grandi magazzini e negozi 2004 al 31 dicembre 1990, Roma, 1991, p. 106) GDLI–2004 (s.v.) 2016 Roberta Gallego, 2016 Lucilla Conigliello–Chiara Melani (a Gli occhi del Salar, Milano, TEA, 2016 (cfr. cura di), Esperienze di gestione in una biblio- teca accademica. La Biblioteca di scienze GRL, che non indica il n. di p.): Rimase a sociali dell’Ateneo fiorentino (2004–2015), guardare il pulmino giallo evaporare Firenze, Firenze University Press, 2016, p. nella nebbia senza vederlo realmente, 24 (cfr. GRL): dalla amministrazione già pensando a cosa indossare per la della letteratura open access e dei re- riunione di quella mattina con i buyer. pository istituzionali alle competenze = Voce ingl. buyer, deriv. di (to) buy relazionali e manageriali imposte dal- ‘comprare’ (GRADIT). la autonomia di gestione budgettaria nonché dalle esigenze di fare di più (R) by night loc. agg. Di notte, con sempre meno risorse. notturno. = Dal fr. budgétaire, deriv. di budget 1961a GRADIT (senza fonte) 1962b ‘budget’ (GRADIT). Z–2018 (senza fonte) 1974 Millevoci (s.v.): by night / Espressione inglese: di (S) busing sost. m. Trasporto dei notte, notturno: «La vita della Roma bambini in scuole lontane dalle loro by night» 2005 GDLI–2009 (in «Cor- abitazioni. riere della Sera», 22 luglio 2005) 2013 1970 In «La Critica sociologica», IV Carlo Coccioli, Rapato a zero, Milano, Pic- (1970), p. 78 (cfr. GRL): Lo strumen- colo Karma, 2013 (cfr. GRL, che non indica to principale per la disegregazione è il n. di p.): Non una Firenze «by night», il «busing», l’uso di autobus statali che a me non interessa, e nemmeno a che provvedano al trasporto di alun- loro, suppongo, dato che sono perso- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 329

ne intelligenti, ma la Firenze al tempo per alleggerire parzialmente il lavoro stesso intensa e soave in cui una ven- di una parte del cuore umano 1974 tina d’anni fa era esaltante camminare GDLI–2004 (Millevoci, s.v.) 1974 GRA- di notte. DIT (senza fonte) 2011 Giuseppe Campos = Locuz. ingl. by night ‘di notte’ (GRA- Venuti, Un bolognese con accento trasteveri- DIT). no. Autobiografia di un urbanista, Bologna, Pendragon, 2011, p. 119 (cfr. GRL): Con (r) by pass (by–pass, bypass) loc. una scelta tattica, che nasceva dalla sost. m. Deviazione, raccordo strada- mia vecchia esperienza di ammini- le, circonvallazione. stratore, passai quasi sotto silenzio 1905a GRADIT (che non specifica a una operazione che avrebbe in futuro quale accezione si riferisca, senza fonte) mostrato i suoi benefici; la creazio- 1905b Z–2018 (che non specifica a quale ne di un bypass stradale destinato a accezione si riferisca, senza fonte) 1970 sbloccare il nodo di Carpani. In «Autostrade», XII (1970), p. 50: Altri = Voce ingl. by–pass, comp. di by ‘di due cavalcavia nella zona centra- fianco’ e pass ‘passaggio’ (GRADIT). le del by–pass sono invece a doppia campata con travi in cemento armato (S) cafard sost. m. Malumore, tri- precompresso 2004 GDLI–2004 (s.v.) stezza, nostalgia. 2015 Secondo Signorini, La maschera di 1909 In «Minerva», XIX (1909), p. 394 Mida, Milano, Mondadori, 2015 (cfr. GRL, (cfr. GRL): A questi accessi di melan- che non indica il n. di p.): La sirena acce- conia si dà il nome di cafard: «il ca- sa, il VRI si curò poco del traffico e fard è la nevrastenia dell’Africano» dei semafori disseminati lungo l’Ea- 1955 GRADIT (senza fonte) 2011 stern bypass… dei quali nessuno fun- Adrian Gilbert, La voce della Legione, trad. zionava. di Giovanni Zucca, Milano, Piemme, 2011, (r) 2. loc. sost. m. Chirurg. Tratto p. 37 (cfr. GRL): Eppure vive in un mon- sostitutivo di un vaso sanguigno. do di fantasia, e se soffre di qualche 1905 Z–2018 (che non specifica a qua- disturbo ne dà la colpa al cafard, ter- le accezione si riferisca, senza fonte) ca. mine usato dai legionari per indicare 1946 In «Policlinico. Sezione chirurgica», una forma di temporanea follia tipica LIV(1946)–LVI, p. 147 (cfr. GRL, che non della Legione, causata da una varietà specifica a quale vol. appartenga il n. di p.): di fattori, non ultima la noia. Concludendo l’argomento sulla nuo- = Voce franc. cafard, dalla loc. id. avoir le va via percorsa dal sangue, via che cafard ‘avere idee nere, essere di malumore’ ripetiamo, deve rappresentare un «by (e questo da cafard ‘blatta’) (GRADIT). pass», un «short circuit» 1968 In «Quaderni de La Ricerca scientifica», VII (S) calinerie sost. f. Il vezzeggia- (1968), p. 24 (cfr. GRL): Le varie tecni- re, il far moine. che usate per la realizzazione di di- 1864 In «Gazzetta del Popolo», 12 ago- spositivi di sostituzione parziale del sto 1864, p. 4: Questo Corpo che colle cuore umano consistono attualmente sue marcie, colle sue trombette, colle in bypass, assistiti da pompe a dia- sue piume svolazzanti, con quel com- framma, o a sacco d’aria compressa, plesso insomma che ve lo fa com- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 330

parire come stormo d’avvoltoi che = Deriv. di cannibale con –izzare (cfr. piombino addosso alla preda, ci ha ingl. to cannibalize) (GRADIT). avvezzati ad abusare forse del bersa- (R) cantattore sost. m. Artista che gliere ogni volta che vogliamo indica- alterna le attività di cantante e attore. re l’Esercito, che per una calinerie se 1964 GRADIT (senza fonte) 1974 vogliamo, ci siamo accostumati a per- Millevoci (s.v.): cantattore / Neologismo sonificare in quel tipo spiccante, ma è modellato su un altro sostantivo abba- naturale che dicendo un sottotenente stanza nuovo, cantautore. È l’attore, di bersagliere intendevo dire un sot- del cinema, del teatro, della televisio- totenente dell’Esercito nostro 1980 Luigi Ficacci, Guy François. (1578?–1650), ne, che canta anche, a tempo perso o Roma, Multigrafica, 1980, p. 86 (cfr. GRL): addirittura come seconda attività ar- E n’esce questa mistura d’ingenuità tistica 1995 GDLI–2004 (in «Famiglia impubere e di affusolata calinerie, di cristiana», 12 luglio 1995, p. 83) 2010 scenica e di realtà. Edoardo Tabasso–Marco Bracci, Da Modu- gno a X Factor. Musica e società italiana dal = Voce fr. câlinerie ‘moina’. dopoguerra a oggi, Roma, Carocci, 2010, p. Osservazioni: lemma non presente in Mil- levoci. 26 (cfr. GRL): Domenico Modugno, un giovane cantante e attore o “cantatto- (r) cannibalizzare v. tr. Riutiliz- re”, come si è sempre definito lui stes- zare una o più parti di un congegno so, partecipò e vinse l’edizione 1958 come pezzi di ricambio. del Festival della canzone italiana di 1945 In «Notiziario della Confederazio- Sanremo con Nel blu, dipinto di blu, ne generale dell’industria italiana», II (1945), meglio conosciuta come Volare. p. 7 (cfr. GRL): Inoltre, nei riguardi del- = Comp. di cant(ante) e attore, sul mo- lo stabilimento da cannibalizzare do- dello di cantautore (GRADIT). vrà essere preventivamente accertata (S) canter sost. m. Nell’ippica, la impossibilità di questo di provve- breve corsa di riscaldamento che si fa dere con mezzi ordinari ed in breve compiere ai cavalli. periodo di tempo alla ripresa della sua 1892 GRADIT (senza fonte) 1905 normale produzione o di altre produ- Z–2018 (senza fonte) 1914 In «La Stam- zioni 1950 Z–2018 (che non specifica pa», 9 marzo 1914, p. 4: Compiuta la sfi- a quale accezione si riferisca, senza fonte) lata dinanzi alla tribuna Reale, i pule- 1995 GRADIT (in «La Repubblica», sen- za specificare a quale accezione si riferisca) dri prendono il canter 1991 Fabrizio Dentice, Messalina, Milano, Adelphi, 1991, 2004 GDLI–2004 (s.v.) 2017 In «La Re- p. 24 (cfr. GRL): la brava bestia si rac- pubblica», 11 aprile 2017, p. 9: D’altronde colse in un piccolo canter ben ritma- le vetture hanno un’età media di 12 to, che si sciolse in galoppo mentre la anni, mancano i pezzi di ricambio e masnada dei cappelloni spariva dietro per ripararle non rimane che canniba- polverosi ciuffi di canne. lizzare autobus ancora più vecchi con = Voce ingl. canter, dalla locuz. id. motori che si surriscaldano e prendo- Canterbury gallop ‘galoppo di Canterbury’ no fuoco. (GRADIT). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 331

(S) canvassing sost. m. Tecnica club del Planetario nel caravan della della propaganda politica capillare. nonna. [1869 Enrico Montazio, La Ristori in = Voce ingl. caravan (e questo dal America. Impressioni, aneddoti, narrazioni persiano kārawān ‘carovana di cammelli’) di un touriste, Firenze, Tip. e libreria teatrale (GRADIT). Galletti, 1869, p. 193 (cfr. GRL): Costoro sono abilissimi in canvassing (or- (S) cardex sost. m. Sistema bre- ganizzare, preparare, disporre) una vettato per la schedatura e l’archivia- elezione] 1902 In «Archivio giuridi- zione dei documenti. co Filippo Serafini», 1902, p. 342 (cfr. GRL, 1961 In «Accademie e biblioteche d’I- da cui non si evince il n. di vol.): Ripeto talia», XXIX (1961), p. 36 (cfr. GRL): Le è il canvassing che richiede i mag- schede amministrative, che variano giori sforzi da parte dei contenden- dal formato 4° a quello internazio- ti 1955 GRADIT (senza fonte) 2008 In «Rivista di studi politici internazionali», nale, sono ordinate generalmente in LXXV (2008), p. 411 (cfr. GRL): Era un serie distinte per periodici, collezioni combattente temprato da quarant’an- e continuazioni (serie unica a Leida, ni di sfide e battaglie, attento quanto Utrecht e Biblioteca Reale), e rac- spregiudicato nella cura del collegio colte in schedari di legno o di ferro, – il cosiddetto canvassing, che tuttora a sistema cardex, e in raccoglitori a impone ai candidati, specie in periodo volume 1965 GRADIT (che non specifi- elettorale, di suonare letteralmente a ca a quale accezione si riferisca, senza fonte) quante più porte possibile nella loro 1997 In «La Repubblica», 24 luglio 1997, p. circoscrizione –, temibile nei comizi 10: Non era a rilegare mi assicurò una e nei duelli oratori. signora addetta al cardex. = Voce ingl. canvassing, deriv. di (to) 2. sost. m. Schedario dei documen- canvass ‘passare al setaccio’ poi ‘fare un sondaggio, sollecitare voti’ (e questo da ti archiviati con il sistema cardex. canvass ‘canapa’) (GRADIT). 1955 Congrès international des bib- liothèques et des centres de documentation. (R) caravan sost. m. e f. Roulotte. Bruxelles, 11–18 septembre 1955, La Haye, 1956 In «La Stampa», 14 febbraio 1956, Martinus Nijhoff, 1955, p. 157 (cfr. GRL): p. 3: Venderanno la caravan in cui vi- Ognuna di queste ultime viene inse- vono da qualche tempo 1958 Z–2018 rita in ordine alfabetico in uno sche- (senza fonte) 1965 GRADIT (senza fonte) dario visibile del tipo cardex della 1974 Millevoci (s.v.): caravan / lo stesso Remington 1965 GRADIT (che non che roulotte; e caravanning è il turi- specifica a quale accezione si riferisca, senza smo fatto andando in giro con la rou- fonte) 2005 In «Bollettino della Società lotte 1983 GDLI–2009 (in «La Stampa», geografica italiana», LXII (2005), p. 245 (cfr. 24 febbraio 1983) 2015 Eugenia Dami, GRL): Si continuerà inoltre il recupero Un meteorite in biblioteca, Firenze–Milano, dei periodici con il relativo controllo Giunti junior, 2015 (cfr. GRL, che non indi- dei cardex. ca il n. di p.): Si rifugiano nella villa di = Nome di marchio registrato, di origine Agata, la nonna di Nick e fondano il incerta. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 332

(S) cardexista sost. m. e f. Impie- (s) carisma sost. m. Polit. Innata gato addetto alla schedatura di docu- capacità di dirigere, di comandare; menti con sistema cardex. forza di persuasione. 1968 In «Rivista di legislazione scola- 1927 Robert Michels, Corso di sociolo- stica comparata», XXVI (1968), p. 144 (cfr. gia politica. Lezioni tenute nel maggio 1926 GRL): Vi sono poi nomi, che credo de- per incarico della Facoltà di Scienze politi- stinati a cadere, in quanto sono legati che della R. Università di Roma, Milano, S. A. Istituto Editoriale Scientifico, 1927, p. 103 non ad un fondamentale tipo di mac- (cfr. GRL): Egli abdicherà solo qualo- china ma a quello di una particolare ra sarà preso da estrema amarezza e casa: adremista (ormai, credo, sosti- ripugnanza; in tal caso vuol dire che tuito da targhettista), cardexista, ecc. ha perso il suo carisma 1974 GRA- 1987 GRADIT (senza fonte) 1992 In DIT (senza fonte) 2017 Virginia Vallejo, «Studi linguistici italiani», XVIII (1992), p. Amando Pablo, odiando Escobar, trad. di 157 (cfr. GRL): Si conferma la buona Alessandra Benabbi, Firenze–Milano, Giun- vitalità di –ista e la sua disponibilità ti, 2017 (cfr. GRL, che non specifica il . di ad affiggersi alle basi più diverse: non p.): del vuoto che nessun altro leader solo standista (da stand) ma anche colombiano potrà mai colmare perché adremista (dal nome brevettato Adre- tutti quelli che sono venuti dopo di lui ma, una macchina stampigliatrice), mancano non solo della sua integrità, cardexista (impiegato che si occupa del suo coraggio e della sua grandez- dei dati negli schedari del sistema za, ma anche del suo carisma. brevettato Kardex), derrista (da der- = Dal lat. tardo charĭsma (e questo dal rick ‘torre di perforazione’) e simili. gr. khárisma, –atos ‘dono, grazia’, cfr. kháris ‘grazia, favore, incanto’) (GRADIT). = Deriv. da cardex con –ista (GRADIT).

(s) carenato agg. Detto di donna, (s) carismatico agg. Polit. Detto dalle forme sinuose. di leader politico, che ha innata capa- cità di comando. 1974 Millevoci (s.v.): carenato / Di- cesi in genere di veicolo con strutture 1924 In «Lo Spettatore italiano. Rivista letteraria dell’Italia nuova», I (1924), p. 13 esterne aerodinamiche, sì da facilitare (cfr. GRL): mentre riguadagna terreno il lo scorrimento dell’aria consentendo fascismo intransigente delle province, una maggiore velocità. Scherzosa- che ha in Farinacci il suo capo cari- mente «Una donna ben carenata», smatico 1931 Z–2018 (che non specifi- una donna di belle forme, dalle forme ca a quale accezione si riferisce, senza fonte) sinuose 2008 Marcello Venturi, All’al- 1970 GRADIT (senza fonte) 2017 Mim- tezza del cuore. Racconti, Torino, Argano, mo Franzinelli, Il delitto Rosselli. Anatomia di 2008, p. 120 (cfr. GRL): La quale appa- un omicidio politico, Milano, Feltrinelli, 2017 riva dietro il banco, preceduta dalle (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): L’in- sue poppe prominenti, ben carenata, gegnere Eugène Deloncle, fondatore e e fingendo di meravigliarsi. capo carismatico della Cagoule. = Deriv di carenato (e questo dal lat. ca- = Deriv. di carisma con –atico (GRA- rinātu(m) ‘a forma di carena’) (Z–2018). DIT). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 333

(S) casamobile (casa mobile) sost. casqué, anche se non è proprio la mu- f. Casa prefabbricata trasportabile, sica giusta. più grande della roulotte, che deve = Voce pseudo–fr., tratta da cascare essere rimorchiata da veicoli speciali. (GRADIT). 1855 Aime Rodiere, Trattato della soli- dalità e della indivisibilità in materia civile, (S) cavista sost. m. e f. Persona criminale, commerciale e di procedura, Na- che lavora per realizzare trasmissioni poli, tip. Carluccio, 1855, p. 464 (cfr. GRL): televisive via cavo. Il possesso di una casa mobile, pro- 1970 X Censimento generale della po- curando comparativamente maggiori polazione: 15 ottobre 1961, Roma, Istitu- vantaggi e comodi che quello di un to centrale di statistica, p. 283 (cfr. GRL): Cavista 1985 GRADIT (senza fonte) immobile, la privazione dell’una è 2006 Marco Bitucchi, Scusi, bagnino, l’om- anche molto meno sensibile che quel- brellone non funziona!, Milano, Longanesi, la dell’altro 1857 In «Giornale delle 2006, p. 28 (cfr. GRL): In realtà Porretti strade ferrate», I (1857), p. 757 (cfr. GRL): Il faceva il «cavista» a GigibBbière – ricovero dell’imperatore al campo di per la cronaca GBR, una televisione Châlons era una casa mobile 1974 privata capitolina, così chiamata da Z–2018 (senza fonte) 1999 GRADIT Max al quale piaceva accentuare la (s.v.) 2017 Joe R. Lansdale, Io sono Dot, parlata romanesca. trad. di Luca Briasco, Torino, Einaudi, 2017 = Deriv. di cavo con –ista (GRADIT). (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Credo che tecnicamente si tratti di una casa (S) cecchinaro sost. m. Impiega- mobile, ma mia madre la chiama rou- to aeroportuale che compie le prime lotte, e noi facciamo altrettanto. operazioni di controllo del passegge- = Comp. di casa e mobile. ro. Osservazioni: l’etimologia risale proba- 1974 Millevoci (s.v.): cecchinaro / bilmente all’uso della loc. col significato di ‘accampamento, alloggio temporaneo’ come Neologismo romanesco per indicare nell’attestazione 1857. l’impiegato che, negli aeroporti, com- pie le prime operazioni nei riguardi (R) casquet (casqué) sost. m. Fi- del passeggero: verifica il biglietto, gura di danza in cui la dama, sorret- prende in consegna i bagagli. L’origi- ta dal braccio del cavaliere, piega la ne di questo sostantivo è inglese, con schiena all’indietro. trasposizione fonetica: cecchinaro è 1963a GRADIT (senza fonte) 1963b infatti colui che compie il check–in, il Z–2018 (senza fonte) 1966 Ugo Pirro, controllo 1987 Giacomo Devoto–Gian Freddo furore, Milano, Sugar, 1966, p. 56 Carlo Oli, Nuovo vocabolario illustrato della lingua italiana, Milano, Selezione dal Rea- (cfr. GRL): Non ballo il tango col ca- der’s Digest, 1987, p. 545 (cfr. GRL): cec- squet 2004 GDLI–2004 (s.v.) 2017 Michelle Gable, Il libro dell’estate, trad. di chinaro s. m. romanesco. Negli aero- Adriana Altavilla, Roma, Newton Compton, porti, l’addetto alle prime operazioni 2017 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): d’imbarco dei viaggiatori: verifica dei Con una risata, Evan fa fare a Bess biglietti e presa in consegna del ba- due giri su se stessa, poi un profondo gaglio. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 334

= Calco sull’ingl. check–in ‘controllo’. indica quel particolare tipo di motoci- cletta con la forcella anteriore lunga e (R) challenger sost. m. Sfidante di protesa in avanti 2013 Marc Dugain, chi detiene un titolo sportivo. Viale dei giganti, trad. di Chiara Manfrinato, 1905a GRADIT (senza fonte) 1905b Milano, Isbn Edizioni, 2013 (cfr. GRL, che Z–2018 (senza fonte) 1936 In «Rassegna non indica il n. di p.): erano tre chopper italiana politica letteraria e artistica», XIX su base FLH del 1960, cromati fino (1936), p. 597 (cfr. GRL): Il piccolo Chal- all’ultimo dado. lenger vinse il rivale per due giorni = Voce ingl. chopper, deriv. di (to) chop ‘tagliare, tritare’ (GRADIT). 2004 GDLI–2004 (s.v.). = Voce ingl. challenger, deriv. di (to) challenge ‘sfidare’ (GRADIT). (S) ciclabile agg. Percorribile in bicicletta. (R) check–up (check up) sost. m. 1892 In «La rivista velocipedistica», X Serie di esami e di analisi mediche a (1892), p. 2601 (cfr. GRL): Nella provin- cui un individuo si sottopone per ve- cia di Brabant si costruirà una strada rificare il suo stato di salute. ciclabile lungo le nuove linee ferro- 1956–1961 In «La Parola del popolo», viarie 1899 In «Rivista politica e lette- XLIX (1956) – LIV (1961), p. 26 (cfr. GRL, raria», III (1899) (cfr. GRL, che non indica che non specifica il n. del vol.):Un giorno, il n. di p.): Nel Belgio i proventi della mentre mi trovavo nella clinica dei tassa ciclistica sono destinati e appli- Minatori di Russelton, Pa. (Russelton cati in parte al ristauro delle strade ed Medical Group), per il mio regolare alla costruzione delle linee ciclabili check–up, con la mia mazzera di anni 1908a GRADIT (senza fonte) 1908b sul groppone, il medico raccomanda- Z–2018 (senza fonte) 2017 Stefano Ar- va la prudenza, giacché la prudenza dito, Cammini e sentieri nascosti d’Italia da percorrere almeno una volta nella vita, è d’oro 1966 GRADIT (senza fonte) Roma, Newton Compton, 2017 (cfr. GRL, 1991 GDLI–2004 (in «Marie Claire», di- che non indica il n. di p.): Lasciati a destra cembre 1991, p. 257) 2018 In «La Re- il percorso ginnico e la pista ciclabile pubblica», 6 febbraio 2018, p. 54: Il tutto del Maira, si seguono le indicazioni durante la settimana di check up me- del sentiero “Ciciuvagando”. dici gratuiti offerti dalla Fondazione = Deriv. di ciclo con –bile (GRADIT). Ania a Roma. = Voce ingl. check up, deriv. di (to) check (s) ciclottero sost. m. Apparecchio up ‘controllare’ (GRADIT). costituito da una bicicletta collegata a una fusoliera con ali e timoni. (S) chopper sost. m. Tipo di mo- 1947 In «Rivista aeronautica», XXIII tocicletta con forcella alta e sella al- (1947), p. 385 (cfr. GRL): I ciclotteri, gli lungata. ornitotteri ed in genere tutti gli appa- 1968 GRADIT (che non specifica a recchi i quali si valgono dell’ali mo- quale accezione si riferisca, senza fonte) bili quali organi attivi, indipendenti 1974a Z–2018 (che non specifica a quale dalla velocità di traslazione 1973 accezione si riferisca, senza fonte) 1974b Giuseppe Brunetto, Pedala in cielo l’Icaro Millevoci (s.v.): chopper / Voce inglese, del Galles, in «La Stampa», 24 luglio 1973, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 335

p. 9: La macchina ha un nome: ciclot- paralisi, scambio di essere l’espres- tero, nome adatto alla bestiola che sa sione di un’amnesia motrice o di un volare 1974 Millevoci (s.v.): ciclottero irresistibile impulso a forma inibi- / Apparecchio costituito da una bici- toria (Ribot) non sia che l’effetto cletta collegata a una fusoliera con ali d’insufficiente innervazione cinesica e timoni di profondità e direzione. La 2013 Lucia Masiello, Dimmi come balli e ti bicicletta serve per prendere la rincor- dirò chi sei, Roma, Sovera, 2013, p. 68 (cfr. sa necessaria per il decollo e inoltre GRL): Il sistema cinesico comprende fa funzionare un’elica. Da notare che tutti gli atti comunicativi espressi dai ciclottero è anche il nome di un pesce. movimenti del corpo. = Deriv. di ciclo– (dal lat. tardo cyclum = Deriv. di cinesi con –ico. ‘cerchio, giro’) con –ttero (e questo dal gr. Osservazioni: lemma non presente in Mil- ptéron ‘ala’). levoci.

(R) cinesica sost. f. Scienza che (S) cingomma sost. f. Gomma da studia il significato dei gesti e dei mo- masticare. vimenti. 1974 Millevoci (s.v.): cingomma / 1955 In «Il policlinico. Sezione pratica», l’inglese chewing–gum, gomma da LXII (1955), p. 858 (cfr. GRL): Cinesica è masticare, è sostituito abbastanza il nome dato dal Prof. Ray L. Birdwhi- spesso in italiano con questa paro- siell ad un nuovo settore della psico- la, che compare anche nella narrati- logia inteso allo studio del significato va, e che del composto britannico è dei gesti ed in genere di qualsiasi mo- per metà adattamento fonetico – cin vimento del corpo e delle sue sezioni, da chewing – e per metà traduzione i quali sarebbero talvolta ancora più (gomma da gum) 2014 Danilo Bottiro- espressivi ed eloquenti delle parole li, Una stagione, Vapiro d’Adda, GDS, 2014 1969a GRADIT (senza fonte) 1969b (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Giaco- Z–2018 (senza fonte) 1987 GDLI–2004 mo le si avvicinò con arroganza, con- (Carmela Pignato, Pensare altrimenti: espe- tinuando a biascicare una cingomma. rienza del mondo e antropologia della cono- = Comp. di cin calco sull’ingl. chewing scenza, a cura di C. Pignato) 2016 Marco (e questo da (to) chew ‘masticare’) e gomma Pacori, Come interpretare i messaggi del cor- (dall’ingl. gum ‘gomma’). po, Firenze–Milano, Giunti, 2016 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): cinesica, che si (S) citizen’s band (citizen band, occupa dei gesti che accompagnano citizens band) loc. sost. f. Banda citta- quello che diciamo. dina, fascia di onde su cui trasmetto- = Dall’ingl. kinesics (e questo dal gr. no e ricevono i piccoli radioamatori. kinēsis ‘movimento’) (GRADIT). 1972 In «Epoca», XXIII (1972), p. 93 (n) cinesico agg. Relativo al mo- (cfr. GRL): Ne sono invece colpiti i vimento. radioamatori della categoria dei CB, 1888 In «Archivio italiano per le ma- cioè in possesso di radiotelefoni che lattie nervose e più particolarmente per le trasmettono su una particolare lun- alienazioni mentali», XXV (1888), p. 82 ghezza d’onda di 27 megacicli, la (cfr. GRL): Può infatti accadere che la cosiddetta Citizen’s Band 1989a www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 336

GRADIT (senza fonte) 1989b Z–2018 EGEA, 2016, p. 741 (cfr. GRL): le contro- (senza fonte) 2002 In «La Repubblica», partite patrimoniali delle minuvalen- 23 giugno 2002, p. 17: Sono in contatto ze su swaps, nonché i conti intestati continuo tra loro, nei segnali radio alla clearing house che accolgono i CB, Citizen Band, la lunghezza d’on- margini giornalieri positivi di varia- da del cittadino, in codici che nessu- zione sui futures. na rete di terroristi potrebbe decifra- = Voce ingl. clearing house, comp. di clearing ‘clearing’ e house ‘casa’ (GRADIT). re 2004 Franco Buffoni, La traduzione Osservazioni: lemma non presente in Mil- del testo poetico, Milano, Marcos y Marcos, levoci. 2004, p. 16 (cfr. GRL): coniata sulla sigla C.B. che in inglese indica la “citizen’s (R) clergyman sost. m. Abito sa- band”, la frequenza radio riservata al cerdotale costituito da giacca e panta- pubblico. loni neri o grigi scuri e collare bianco. = Voce ingl. citizen’s band ‘banda 1927 GRADIT (senza fonte) 1964 cittadina’ (GRADIT). Ferdinando Castelli, Letteratura dell’inquie- tudine, Milano, Massimo, 1964, p. 406 (cfr. (S) clearing house sost. m. e f. GRL): Chi può prevedere come e dove Istituzione che ha la funzione di faci- saranno portati i suoi viaggiatori: il litare la liquidazione di credito e debi- professore di provincia, la ballerina to fra le banche. Coral, l’affarista ebreo, l’uomo in 1851 Biblioteca dell’economista. Prima clergyman, i commercianti che si re- serie. Trattati complessivi, vol. 12, Torino, cano in vacanza 1991 GDLI–2004 Pomba, 1851, p. 311 (cfr. GRL): Alla fine (Mario Soldati, Opere, vol. 1, Milano, 1991) della giornata, la liquidazione o com- 2015 Remo Vincenzi, Il gatto della Santa, pensazione di questi diversi boni si Tricase, Youcanprint, 2015, p. 65 (cfr. GRL): fa in un palazzo a ciò espressamen- vidi il Federico della Gina e un uomo te destinato, il palazzo di liquidazio- molto anziano, emaciato e magrissi- ne (clearing house) 1856 Biblioteca mo, vestito con un clergyman, il qua- dell’economista. Scelta collezione delle più le teneva tra le mani un libro e parlava importanti produzioni di economia politica fittamente e sottovoce col ragazzo. antiche e moderne, italiane e straniere, To- rino, Unione tipografico–editrice torinese, 2. Sacerdote anglicano. 1856, p. 77 (cfr. GRL): gli strumenti di av. 1821 Z–2018 (senza fonte) 1861 concentramento analoghi ai clearing– In «Il mondo illustrato», IV (1861), p. 15 (cfr. GRL): Fatti i primi studii per tirarsi su house di Londra, saranno adottati in ancor esso a clergyman, si risolse di tutte le nostre città commercianti recarsi a Londra 1960–1970 1990 1863 Luigi Luzzati, La diffusione del cre- GDLI–2004 (Luigi Angiolini, Lettere sopra dito e le banche popolari, Padova, Libreria l’Inghilterra e la Scozia, a cura di M. e A. Sacchetto, 1863, p. 25 (cfr. GRL): Ora una Stäuble, Modena, 1990) 2009 Claudio nazione, l’Europa, il mondo intero è Gallo–Fabrizio Foni (a cura di), Ottocento una gigantesca clearing house 1892 nero italiano. Narrativa fantastica e crude- GRADIT (senza fonte) 1989 Z–2018 le, Milano, Nino Aragno, 2009, p. 179 (cfr. (senza fonte) 2016 Il bilancio della banca GRL): Nella seduta del pomeriggio fu- e degli altri intermediari finanziari, Milano, rono interrogati il medico ed il clergy- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 337

man che s’erano trovati presenti alla GRL): Con le palpebre a mezz’asta morte di Tobie Reed. fissò il quadro appeso accanto alla = Voce ingl. clergyman comp. di clergy portafinestra, il grande collage opera ‘clero’ e man ‘uomo’ (GRADIT). e ricordo dello zio Willy. = Voce fr. collage ‘incollamento’ deriv. di (R) (e) colf sost. m. e f. Collabora- coller ‘incollare’ (GRADIT). tore domestico. 1958 Z–2018 (senza fonte) 1970 In (s) collocazione sost. f. Polit. Po- «Sicurezza sociale», XXV (1970), p. 401 (cfr. sizione in uno schieramento politico. GRL): Per mezzo milione di Colf nel 1958 In «Tempi moderni dell’economia, nostro Paese, il congresso delle Acli della politica e della cultura», I (1958), p. 785 ha chiesto la formazione di un sinda- (cfr. GRL): Non è stata quindi la scis- cato unitario 1971 GRADIT (senza sione di una piccola setta ma bensì fonte) 1974 GDLI–2004 (in «Il Giornale un fatto politico di grande importanza d’Italia», 15 febbraio 1974) 2007 Marco anche per la possibilità di coagulare Zurru (a cura di), Etnie in transito. Vecchie e intorno a sé gruppi socialisti o demo- nuove migrazioni in Sardegna, Milano, Fran- cratici, che hanno necessità di trovare co Angeli, 2007, p. 238 (cfr. GRL): i colf una precisa collocazione politica nel- superano le colf con percentuali che lo schieramento della sinistra 2014 vanno dal 51,6% dell’India al 90% Marco Mascia (a cura di), Verso un sistema del Bangladesh 2016 Daniela Farne- partitico europeo transnazionale, Bari, Ca- se, Donnissima, Milano, Rizzoli, 2016 (cfr. cucci, 2014, p. 149 (cfr. GRL): Ne scatu- GRL, che non indica il n. di p.): No, devi risce un quadro magmatico, popolato gridare a tutto il mondo la tua identi- da forze di opposta origine e colloca- tà, che sei colf, perché tu sei nata così, zione politica, che gli studi politici si non ci puoi fare niente. sforzano di classificare in diverse va- = Dalla loc. col(laboratrice) f(amiliare) rianti. (GRADIT). = Dal lat. collocatiōne(m) (GRADIT). (r) collage sost. m. Opera ottenuta incollando pezzi di materiali vari su (R) combo sost. m. Riunione di un supporto. due o più fotografie in un’unica im- magine. 1951 Z–2018 (senza fonte) 1951 GRADIT (E. Montale, Auto da fé, senza 1974 Millevoci (s.v.): Voce inglese specificare a quale accezione si riferisca) gergale che significa combinazione, 1952 In «Paragone. Arte», III (1952) (cfr. e sta a indicare la riunione di singole GRL, che non indica il n. di p.): Si veda immagini fotografiche, per lo più di Scomposizione di strada (presso l’ar- persone, in una sola fotografia, senza tista, e ne offriamo in riproduzione il montaggio o particolari accorgimen- collage preparatorio / tavola 19b /) ti o trucchi 1983 GRADIT (che non specifica a quale accezione si riferisca, senza 1989 GDLI–2004 (A. Perilli in ‘Civiltà del- le macchine’. Antologia di una rivista (1953– fonte) 1988 Z–2018 (che non specifica 1957), a cura di V. Scheiwiller, Milano, 1989) a quale accezione si riferisca, senza fonte) 2017 Raul Montanari, Sempre più vicino, 2004 GDLI–2004 (s.v.) Milano, Baldini&Castoldi, 2017, p. 47 (cfr. 2. Piccolo complesso musicale. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 338

1965 In «Discoteca», VI (1965), p. 36 1901 Z–2018 (che non specifica a quale (cfr. GRL): Si chiama combo, in termi- accezione si riferisca, senza fonte) 1926 ne jazzistico americano, il complessi- In «Ricerche religiose», II (1926), p. 333 no che va dal trio al sestetto 1983 (cfr. GRL): Che poi il redattore degli GRADIT (che non specifica a quale accezio- Atti intendesse Χειροποίητος secon- ne si riferisca, senza fonte) 1988 Z–2018 do l’etimo, benché arricchito di una (che non specifica a quale accezione si riferi- connotazione speciale, ben diversa sca, senza fonte) 2004 GDLI–2004 (s.v.) però dal vero e proprio senso tecnico 2014 Ezio Guaitamacchi, La storia del rock, Milano, Hoepli, 2014 (cfr. GRL, che non che aveva acquistato, è confermato indica il n. di p.): Più che una musica, dall’altro passo in cui questo termine quella dello ski è una mania popolare ricorre 1964 GRADIT (che non specifi- che si diffonde tra gli adolescenti in- ca a quale accezione si riferisca, senza fonte) glesi, che si uniscono numerosissimi 2008 GDLI–2009 (s.v.) 2017 Cesare De a formare piccoli combo. Seta, La civiltà architettonica in Italia, Mi- = Voce ingl. americano combo, accorc. di lano, Longanesi, 2017 (cfr. GRL, che non combination ‘combinazione’ (GRADIT). indica il n. di p.): il paradigma di questa tensione ideale fu il grande dipinto (R) conflittualità sost. f. Situazio- Guernica di Picasso, che già Renato ne di contrasto. Guttuso, negli ultimi anni del regime 1956 Letteratura italiana. I maggio- aveva assunto come espressione di un ri, Milano, Marzorati, 1956, p. 1339 (cfr. post–cubismo dalla forte connotazio- GRL): L’epilogo è lì, prevedibile per- ne espressiva. ché Bartolini l’ha preparato con cura = Dal lat. medievale connotatiōne(m) meticolosa in un crescendo di con- (GRADIT). flittualità 1966 GRADIT (senza fonte) 1985 GDLI–2004 (in «Riza Psicosomati- (S) consolista (consollista) sost. ca», settembre 1985, p. 20) 2012 Carlotta m. e f. L’addetto alla consolle. Zavattiero, Poveri padri, Milano, Ponte alle 1966 In «Supplemento al Bollettino Grazie, 2012 (cfr. GRL, che non indica il n. mensile di statistica», I (1966), p. 72 (cfr. di p.): In molte separazioni che sulla GRL): Consolista: l’operatore addetto carta sono definite «consensuali», in alla console del complesso elettroni- quanto sono state trasformate in qual- co che, oltre a curare l’esecuzione dei cosa di più civile su spinta e pressione programmi, provvede alle registrazio- dei legali, è nascosta, invece, ed emer- ni del flusso di lavoro 1983 GRADIT ge chiaramente al di fuori dell’aula di (senza fonte) 1990 Z–2018 (senza fon- un tribunale, una forte conflittualità, sempre dolorosa, in cui affiorano le te) 2005 Franco Farina, Persona e lavoro. Per una fenomenologia dell’attività, Roma, parti peggiori di uomini e donne. = Deriv. di conflittuale con –ità (GRA- Ediesse, 2005, p. 73 (cfr. GRL): nella pia- DIT). nificazione e nell’organizzazione dei compiti del consollista e del coordi- (r) connotazione sost. f. Valore natore d’impianto. particolare, sfumatura. = Deriv. di consolle con –ista (GRADIT). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 339

(r) consolle sost. f. Pannello con- 1974 Millevoci (s.v.): contest / Gara, tenente le attrezzature di controllo e competizione, specialmente in politi- di comando di un apparecchio elettro- ca (consultazioni elettorali e simili). nico. Talvolta la voce inglese viene resa 1963 In «Energia nucleare», X (1963), impropriamente in italiano con con- p. 205 (cfr. GRL): Tutte queste apparec- testo, che è altra cosa 2015 Danie- chiature sono montate sulla consolle le Paletta–Giordano Sangiorgi (a cura di), I di controllo 1996 GDLI–2009 (Giu- MEI vent’anni. Il meeting delle etichette in- seppe Caliceti, Fonderia Italghisa, Venezia, dipendenti 1994–2014, Milano, Vololibero, 2015 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): 1996) 2016 Lorenzo Beccati, Aenigma, Milano, Nord, 2016 (cfr. GRL, che non indi- Vogliamo dare spazio a tutti i temi ca il n. di p.): L’uomo digita rapidamen- della nuova musica, del diritto d’au- te sulla consolle e un altro schermo tore, delle produzioni indipendenti, inizia a fornire immagini. dei festival e dei contest. = Dal fr. console, forma ridotta di conso- = Voce ingl. contest ‘gara, competizione’. lateur ‘mensola per appoggiare i gomiti nel coro della chiesa’ (GRADIT). (S) contraccettivo agg. Che impe- disce la fecondazione. (S) contact man loc. sost. m. In 1927 In «Economia. Rassegna mensile un’agenzia pubblicitaria, l’addetto ai di politica economica e di scienze sociali», contatti con i clienti. V (1927), p. 56 (cfr. GRL): più diffusa e 1967–1968 In «Lingua nostra», XX- profonda conoscenza dei mezzi con- VIII (1967) – XXIX (1968), p. 86 (cfr. GRL, traccettivi 1938 Z–2018 (senza fonte) che non specifica a quale vol. appartenga il n. 1963 GRADIT (senza fonte) 2017 The- di p.): Account executive – Denomina- rese Hargot, Una gioventù sessualmente libe- zione angloamericana («funzionario rata (o quasi), trad. di Giovanni Marcotullio, delle relazioni») di chi in un’agen- Milano, Sonzogno, 2017 (cfr. GRL, che non zia pubblicitaria tiene i contatti con indica il n. di p.): Quante sono le donne i clienti per trattare l’impostazione e che hanno potuto soppesare realmen- la realizzazione di una campagna o te il rischio dei farmaci contraccettivi di un programma di pubblicità sotto considerando anche altre soluzioni? il profilo della spesa e dell’efficacia, 2. sost. m. Farmaco per impedire della quale è responsabile. È detto an- la fecondazione. che contact man 1981 GRADIT (sen- 1938 Z–2018 (senza fonte) 1956 Elémire Zolla, Minuetto all’inferno, Torino, za fonte) 2006 Gian Luigi Beccaria, Per difesa e per amore. La lingua italiana oggi, Einaudi, 1956, p. 207 (cfr. GRL): Poi di Milano, Garzanti, 2006, p. 166 (cfr. GRL): sessuologia, dov’è noto che a Satana in un’agenzia pubblicitaria il contact si deve l’invenzione dei contraccettivi man, la persona che cura i contatti 1963 GRADIT (senza fonte) 2017 The- con la clientela. rese Hargot, Una gioventù sessualmente libe- = Locuz. ingl. contact man, comp. di con- rata (o quasi), trad. di Giovanni Marcotullio, tact ‘contatto’ e man ‘uomo’ (GRADIT). Milano, Sonzogno, 2017 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Le francesi utilizzano (S) contest sost. m. Gara, competi- sempre, principalmente, dei contrac- zione, concorso. cettivi a base di ormoni sintetici. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 340

= Dall’ingl. contraceptive (1891 in OED), In erano tutti pazzi–lenti. Dal copy comp. di contra– e (con)ceptive (e questo dal chief Roberto Tancari da Brescia, ex lat. conceptīvus ‘che viene da fuori, ricevuto premio di poesia umbra, a Ermes Bo- dall’esterno’) (Z–2018). lazzi, il fattorino. (s) contrattista sost. m. e f. Do- = Voce ingl. copychief, comp. di copy ‘copia’ e chief ‘capo’ (GRADIT). cente universitario assunto con con- tratto a tempo determinato. (r) corale agg. Sport. Detto di 1946 In «Ricerca scientifica e ricostru- azione di gioco, eseguita con la parte- zione», XVI (1946), p. 978 (cfr. GRL): Il cipazione di più giocatori. personale già addetto al Centro speri- 1973 Sport Enciclopedia. Enciclopedia mentale per le applicazioni della psi- degli sport e degli atleti. Volume annuale cologia ed indicato nell’accluso elen- 1971, S. Giovanni Valdarno, Landi, 1973, p. co passa, a norma del secondo com- 108 (cfr. GRL): Partecipa attivamente al ma dell’art. 29 del decreto legislati- gioco corale della squadra ed è dotato vo Luogotenenziale 1° marzo 1945, di una bella mano 1984 GDLI–2009 n. 82, e con le modalità stabilite nel (in «La Repubblica», 20 novembre 1984, p. quarto comma del presente articolo, 37) 2017 In «La Repubblica», 30 luglio alle dipendenze dell’Università catto- 2017, p. 15: Il raddoppio arriva al 19’ al lica del S. Cuore quale personale con- termine di una fulminea azione corale trattista 1956a GRADIT (senza fon- che coinvolge Ljajic nei panni di ispi- te) 1956b Z–2018 (senza fonte) 2017 ratore, Iago Falque come assist–man In «La Repubblica», 20 luglio 2017, p. 9: A e Zappacosta nelle vesti di esecutore. = Deriv. di coro con –ale (GRADIT). Bologna i contrattisti vengono pagati dai 45 ai 60, sino a 90 ad Economia. (s) corea sost. f. Quartiere popola- Ma questa cifra non tiene conto del re povero. lavoro aggiuntivo oltre la lezione. 1960 Franco Alasia–Danilo Montaldi (a = Deriv. di contratto con –ista (GRA- cura di), Milano, Corea. Inchiesta sugli im- DIT). migrati, Milano, Feltrinelli, 1960, p. 85 (cfr. GRL): Prendendo una strada a sinistra (S) copychief (copy chief o copy– si entra in una Corea, che si sviluppa chief) sost. m. e f. Caporedattore per tra grandi spazi vuoti, di casette forse un’azienda pubblicitaria. migliori che da altre parti 1963a 1964 In «Nord e Sud», XI (1964), p. GRADIT (senza fonte) 1963b Z–2018 46: Quelle qualifiche che prima po- (senza fonte) 2009 Maurizio Bergama- tevano essere circonfuse di un certo schi–Matteo Colleoni–Franco Martinelli (a fascino come copy writer, copy chief, cura di), La città: bisogni, desideri, diritti. art director, incominciano a rivelarsi Dimensioni spazio–temporali dell’esclusione semplici definizioni per individuare urbana, Milano, Franco Angeli, 2009, p. 144 un certo tipo di impiegato e le sue (cfr. GRL): L’autrice dedica particolare mansioni 1987 GRADIT (senza fon- attenzione alla ricostruzione storica e te) 1997 Giuseppe B. Annese, Macerazio- sociale dell’uso di alcuni termini stig- ni divertenti, Lecce, BESA, 1997, p. 155 (cfr. matizzanti quali corea, bidonville e, GRL): alla Advertising Food Service soprattutto, slum. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 341

= Da Corea, nome di uno stato del sud– (r) corsista sost. m. e f. Chi fre- est asiatico (GRADIT). quenta un corso. 1962 Giuseppe Cassieri, Il calcinaccio, (R) correntizio agg. Che riguarda Milano, Bompiani, 1962, p. 13 (cfr. GRL): una corrente di partito. La differenza tra corsisti pomeridia- 1969 Atti del X Congresso Nazionale ni e corsisti serali non risaltava subi- della Democrazia Cristiana, Roma, Cinque to. Spesso occorrevano dei mesi per lune, 1969, p. 355 (cfr. GRL): Forse, oltre riconoscere nei primi un margine di a tutto, un ridimensionamento orga- sicurezza economica. Figli di piccoli nizzativo del Partito, con una mag- costruttori, per lo più, che aiutavano giore responsabilizzazione dei livelli in cantiere, la mattina, e si preparava- intermedi, potrà essere l’avvio ad un no agli esami senza rubare troppe ore superamento di quello schematismo al sonno 1966a GRADIT (senza fon- correntizio che è anche esso frutto te) 1966b Z–2018 (senza fonte) 1984 indubbio del centralismo dirigenzia- GDLI–2009 (in «La Repubblica», 19 settem- bre 1984) 2014 In «Studi italiani di lin- le 1974a GDLI–2004 (Millevoci, s.v.) guistica teorica ed applicata», XLIII (2014), 1974b GRADIT (senza fonte) 1974c p. 317 (cfr. GRL): Un obiettivo forma- Z–2018 (senza fonte) 2018 In «La Repub- tivo di questo Corso è anche quello blica», 25 gennaio 2018, p. 5: Hanno pre- di mettere i corsisti in grado, grazie valso invece la logica correntizia e la alla familiarità acquisita con le avan- litigiosità interna. zate ICT (Information and Commu- (n) 2. agg. Relativo a una corrente nication Technology) fruite in sede d’acqua. didattica, di acquisire un know how 1889 Alberto Guglielmotti, Vocabolario poi spendibile nel mondo del lavoro marino e militare, Roma, Voghera, 1889, p. al rientro in patria. 371 (cfr. GRL): Carte pluviali, tempe- = Deriv. di corso con –ista (GRADIT). stose, termali, brumali, nebbiose, gla- ciali, correntizie e simili che il nostro (r) creativo sost. m. Persona che secolo sminuzzola, sono fogli ove idea i progetti delle campagne pub- blicitarie. appariscono in ordine i movimenti 1970 In «Publitransport», IX (1970), p. 2 delle correnti, il limite dei ghiacci, le (cfr. GRL): Presentiamo il regolamento regioni delle nebbie, la diversità delle di una importante iniziativa dell’Im- temperature, la durata della pioggia e presa Generale di Pubblicità che ha simili 1974 In «Atti della Società ita- lo scopo di valorizzare e di segnalare liana di scienze naturali e del museo civico i creativi che hanno realizzato le mi- di storia naturale di Milano», CXV (1974), gliori campagne destinate ai mezzi p. 376 (cfr. GRL): ramo di deviazione di di trasporto pubblici 1971 GRADIT un flusso correntizio superficiale che (senza fonte) 1984 GDLI–2009 (in «L’E- si sposta lungo la zona litorale da E spresso», 20 maggio 1984) 2017 Marco verso W, cioè da Zoagli a Santa Mar- Lombardi–We are social Italia, Creatività in gherita – Portofino. pubblicità. Dalla logica alle emozioni, Mila- = Deriv. di corrente con –izio (GRADIT). no, Franco Angeli, 2017 (cfr. GRL, che non www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 342

indica il n. di p.): lo scopo didattico ci (cfr. GRL): impera il modello organici- ha permesso infatti di unire diversi sta, anche se prevale un umanitarismo e numerosi creativi, specialisti e stu- illuminato sul diffuso custodialismo diosi che normalmente si trovano in di matrice lombrosiana, ratificato dal- competizione nella professione quo- la stessa legge del 1904. tidiana. = Deriv. di custodia con –ale e –ismo = Deriv. di creare con –tivo (GRADIT). (GRADIT).

(s) cubista sost. m. Persona ade- (R) datoriale agg. Relativo al da- rente ai comitati unitari di base. tore di lavoro. 1952 CISL, 1. Congresso nazionale (Na- 1971 In «La Stampa», 12 agosto 1971, poli, 11–14 novembre 1951). I lavori e gli atti, p. 2: A proposito della riduzione del- Roma, CISL, 1952, p. 65 (cfr. GRL): affer- lo sciopero da tre giorni a 24 ore, il mare che le categorie datoriali sono giornale dei cubisti scrive oggi che sempre molto sensibili 1957 In «Bol- «i compagni ferrovieri hanno potu- lettino d’informazioni sindacali», X (1957), to tranquillamente ridurre a un solo p. 7 (cfr. GRL): tale materia avrebbe giorno la protesta» 1975 In «Stam- potuto agevolmente essere predispo- pa Sera», 23 dicembre 1975, p.1: Uno dei sta dalle organizzazioni sindacali se compartimenti in cui più forte sembra da parte datoriale si fosse prodigata essere la presenza dei «cubisti» è in- maggiore cura per la tutela dei lavo- fatti quello di Genova (tutti i volan- ratori 1974a GDLI–2004 (in «Gazzetta tini annuncianti lo sciopero risultano Ufficiale», 7 gennaio 1974, p. 139) 1974b stampati nel capoluogo ligure). GRADIT (senza fonte) 1974c Z–2018 = Deriv. di CUB (sigla di ‘comitati unitari (senza fonte) 2017 Veronica Papa, L’atti- di base’) e –ista. vità sindacale delle organizzazioni datoriali. Rappresentanza, rappresentatività e contrat- (R) custodialismo sost. m. Forma tazione, Torino, Giappichelli, 2017, p. XII di assistenza psichiatrica che consi- (cfr. GRL): si è scelto di dedicare un ste nel tenere ricoverato il malato per lavoro monografico al tema dell’as- sorvegliarlo più che per curarlo. sociazionismo datoriale. 1970 In «Quaderni di criminologia cli- = Deriv. di datore con –iale (GRADIT). nica», XII (1970), p. 305 (cfr. GRL): i tipi di atteggiamento che contribuiscono (s) decollo sost. m. Sviluppo deci- a una cultura terapeutica sarebbero sivo in campo economico o industria- in sostanza un’accentuazione della le. riabilitazione attiva, contrapposta al 1931a GRADIT (che non specifica a «custodialismo» e alla segregazione quale accezione si riferisca, senza fonte) av. 1980 GRADIT (senza fonte) 1981 1931b Z–2018 (che non specifica a quale GDLI–2004 (Franco Basaglia, Scritti, a cura accezione si riferisca, senza fonte) 1949 di F. Ongaro Basaglia, 2 voll., Torino, 1981– In «Lo Stato Moderno», VI (1949), p. 16 (cfr. 1982) 2013 Rita Corsa, Edoardo Weiss a GRL): Per una trasformazione sociale Trieste con Freud. Alle origini della psicoa- la grande occasione sarebbe stata of- nalisi italiana. Le vicende di Nathan, Bartol ferta dal decollo economico 2017 e Veneziani, Roma, Alpes Italia, 2013, p. 54 Franco Amatori–Andrea Colli (a cura di), Il www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 343

mondo globale. Una storia economica, Tori- Humbdolt. All’alba della linguistica, Torino, no, Giappichelli, p. 225 (cfr. GRL): Faceva- Giappichelli, 2015, p. 124 (cfr. GRL): Il so- no eccezione i paesi che tra le proprie gno è del pensiero decontratto, ma di risorse naturali annoveravano quelle parte in parte verbale. ora insistentemente richieste dall’Oc- = Deriv. di decontrarre. cidente in pieno decollo economico, innanzi tutto il petrolio. (S) deescalazione (de–escalazio- = Deriv. di decollare (GRADIT). ne) sost. f. Attenuazione di un feno- meno che precedentemente si era in- (r) decondizionamento sost. m. tensificato. Processo tramite il quale si libera un 1974 Millevoci (s.v.): Ecco, dunque individuo da un condizionamento. la deescalazione, cioè l’attenuarsi, il 1954 In «Rivista di patologia nervosa e cessare di quell’azione che in una fase mentale», LXXV (1954), p. 547 (cfr. GRL): precedente si era intensificata 1987 una deconnessione con la corticalità GRADIT (senza fonte) 2017 In «La Re- con un decondizionamento 1974 pubblica», 8 luglio 2017, p. 4: Certo, la de– GDLI–2004 (Millevoci, s.v.) 1974b escalazione è ora alla prova dei fatti e GRADIT (senza fonte) 1974c Z–2018 già l’anno scorso, sotto la presenza di (senza fonte) 2017 Rosario Esposito, La Obama, un’intesa del genere fallì dopo formulazione del caso clinico. Guida pratica poco la stretta di mano con Mosca. per supervisioni, esami di specializzazione, = Dall’ingl. de–escalation (GRADIT). pubblicazioni e report per i pazienti, Mila- no, Franco Angeli, 2017, p. 67 (cfr. GRL): Si è preferito iniziare con la ristrut- (R) (e) delegiferare v. tr. Emanare turazione cognitiva lasciando per un meno leggi poco utili. momento successivo il decondiziona- 1968 Indagine sulla funzionalità del mento e il lavoro sul trauma in modo Parlamento, Milano, Giuffrè, 1968, p. 229 (cfr. GRL): La DC ritiene che sia ne- da poter rafforzare preventivamente cessario – contestualmente alla defi- la fiducia e l’alleanza terapeutica. = Deriv. di decondizionare con –mento nizione in senso più esteso del potere (GRADIT). regolamentare del Governo – «de- legiferare» tutte quelle materie che (r) decontratto agg. Fig. Disteso, né norme costituzionali né motivi di non contratto, rilassato, privo di ten- opportunità esigono che vengano di- sioni psicologiche. sciplinate per legge 1980a GRADIT 1966 In «Almanacco letterario Bompia- (senza fonte) 1980b Z–2018 (senza fonte) ni», XVII (1966), p. 165 (cfr. GRL): Com- 1983 GDLI–2004 (in «Il Gazzettino», 14 lu- media irriverente, in cadenze ironiche glio 1983) 2016 In «La Repubblica», 30 con risvolti amari, al servizio di due giugno 2016, p. 10: Noi siamo disponibi- attori (la Andersson e il Cybulsky) li – va avanti – a fare la nostra parte, dalla recitazione gloriosamente de- ma occorre delegiferare, ridurre il nu- contratta 1974a GDLI–2004 (Millevoci, mero delle leggi, perché se fare im- s.v.) 1974b Z–2018 (senza fonte) 1999 presa nel Mezzogiorno è un miracolo, GRADIT (s.v.) 2015 Alexis Philonenko, in Italia resta un’impresa. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 344

= Deriv. di legiferare con de– (GRADIT). = Comp. di democr(azia) e (ditta)tura.

(S) delegiferazione sost. f. Il de- (S) deprivato agg. In psicologia, legiferare. che è stato privato di una condizione 1968 Aldo Forbice–Paolo Favero, I so- adeguata. cialisti e il sindacato, Milano, Palazzi, 1968 1969 Alessandro Cavalli–Alberto Marti- (cfr. GRL): Una riforma di questo orga- nelli (a cura di), Gli studenti americani dopo nismo, a cui il Parlamento dovrebbe Berkeley, Torino, Einaudi, 1969, p. 68 (cfr. demandare il massimo potere di de- GRL): Il sottoproletariato, in quanto cisione sui problemi che interessa- rappresenta la classe più deprivata no direttamente il mondo del lavoro d’America, è uno dei centri del radi- (come la previdenza, l’assistenza, calismo 1999 GRADIT (s.v.) 2014 eccetera) potrebbe risolvere, forse, il Giuseppe Costa (a cura di), L’equità nella grave problema della delegiferazione salute in Italia. Secondo rapporto sulle disu- che costituisce uno dei nodi della crisi guaglianze sociali in sanità, Milano, Franco del sistema parlamentare 2017 Giu- Angeli, 2014, p. 391 (cfr. GRL): il tasso seppe Acocella (a cura di), Materiali per una di suicidio di chi vive nelle aree più cultura della legalità, Torino, Giappichelli, deprivate è doppio rispetto a chi vive 2017, p. 201 (cfr. GRL): Tra i rimedi che nelle aree meno deprivate. si prospettano per cambiare l’attuale = Deriv. di deprivare con –ato. stato, oltre alla delegiferazione, c’è anche la depenalizzazione. (R) deprivazione sost. f. In psico- = Deriv. di delegiferare con –zione. logia, il far mancare a un individuo una condizione adeguata, provocan- (S) democratura sost. f. Misto di dogli disagio. dittatura politica e democrazia. 1950–1951 In «Commentationes ca. 1956 Bibliografia del socialismo Pontificiae Academiae Scientiarum», XIV e del movimento operaio italiano, voll.1–2, (1950) – XV (1951), p. 196 (cfr. GRL, che Roma, Torino, 1956–1966, p. 421 (cfr. GRL, non specifica a quale vol. si riferisca il n. di che non specifica a quale vol. appartenga il p.): Abbiamo una deprivazione quan- n. di p.): «Democratura». Il PSDI e la difesa del margine di sicurezza della do un ambiente personale o imperso- democrazia. Discorso pronunciato al nale, prima soddisfacente, viene reso Congresso di Genova del PSDI, 1952 inadeguato per l’ablazione di un ele- 1967 GRADIT (senza fonte) 1974 mento importante 1973a GRADIT Z–2018 (senza fonte) 2016 Ferdinando (senza fonte) 1973b Z–2018 (senza fon- Terranova, Sanità e insanità pubblica nell’I- te) 1981–1982 GDLI–2004 (Franco Ba- talia neoliberista. Dalla conquista del diritto saglia, Scritti, a cura di F. Ongaro Basaglia, alla salute all’ideologia della sua negazione, 2 vol., Torino, 1981–1982) 2017 Paolo Firenze, Altralinea, 2016, p. 104 (cfr. GRL): Cozzaglio, Confini borderline. Psicoterapia Come tutti i regimi totalitari o di fal- analitica intersoggettiva dei disturbi di per- sa democrazia (oggi il neologismo è sonalità, Milano, Franco Angeli, 2017, p.251 “democratura”) l’asso nella manica (cfr. GRL): Due sogni di una donna con è il funzionamento degli apparati co- disturbo schizoide di personalità ci municativi. mostrano invece la deprivazione af- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 345

fettiva, che ha condizionato la paura (r) design sost. m. Industrial de- delle relazioni intime. sign, progettazione di strumenti che = Deriv. di deprivare con –zione, cfr. ingl. uniscano funzionalità e pregi estetici. deprivation (GRADIT). 1954 GRADIT (senza fonte) 1957 Z–2018 (senza fonte) 1967 Marco Zanu- (S) désarroi sost. m. Confusione, so–Renzo Piano–Rejana Lucci, Elementi di disorientamento, specialmente in po- tecnologia dei materiali come introduzione allo studio del design, Milano, Tamburini, litica. 1967, p. V (cfr. GRL): dalla dimensione 1936 In «Archivio generale di neurolo- dell’architettura a quella del design gia, psichiatria e psicoanalisi», XVII (1936), 1989 GDLI–2004 (G. C. Argan in Civil- s.n.p. (cfr. GRL): ha creato sperimental- tà delle macchine. Antologia di una rivista mente degli stati identici alla sempli- (1953–1957), a cura di V. Scheiwiller, Mila- ce emozione, alla lieve ossessione e no, 1989) 2016 Maria Cristina Forlani– paura, alla angoscia, alla ossessione Andrea Vallicelli (a cura di), Design e inno- più grave ed ostinata; perfino a con- vazione tecnologica. Modelli d’innovazione per l’impresa e l’ambiente, Roma, Gangemi, dizioni di vero «désarroi» psichico, 2016, p. 16 (cfr. GRL): Nel tempo, il ruo- assai analogo alla psicosi 1939 In lo del design si è consolidato portan- «La critica. Rivista di letteratura, storia e filo- do un contributo originale e concreto. sofia», XXXVII (1939), p. 450 (cfr. GRL):Il = Voce ingl. design, deriv. di (to) design, prof. Pommier dice alcune parole che ‘disegnare, progettare’ (GRADIT). sono andate al mio cuore, e credo an- dranno al cuore di tutti, sul «désarroi (R) designer sost. m. e f. Chi si oc- politique et social» 2016 Alberto Ar- cupa di design. basino, Ritratti e immagini, Milano, Adelphi, 1954 In «Vie d’Italia e dell’America La- 2016 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): tina», LI (1960), p. 1296 (cfr. GRL): il “de- lasciando nel désarroi non un marito signer” ha riveduto a fondo il metodo solo ma due. di fabbricazione e la praticità 1956 = Voce fr. désarroi ‘smarrimento’. GRADIT (senza fonte) 1957 Z–2018 (senza fonte) 1989 GDLI–2004 (Civil- (S) desarrollo sost. m. Sviluppo tà delle macchine. Antologia di una rivista economico. (1953–1957), a cura di V. Scheiwiller, Mila- no, 1989) Francesco Bianco–Lucia 1962 In «La Stampa», 3 giugno 1962, p. 2017 Rampino, Il designer in azienda. Il viaggio 5: i nostri piani attuali di desarrollo o d’esplorazione di un giovane designer in una sviluppo permettono buone prospetti- PMI no–design, Milano, Franco Angeli, 2017 ve 1967 GRADIT (senza fonte) 1997 (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): È im- In «La Repubblica», 24 gennaio 1997, p. portante che il designer, trovandosi in 42: E il desarrollo naturalmente è lo un’impresa no–design, non si adatti sviluppo, quel magico tabù disperata- troppo alla realtà in cui si trova. mente inseguito dai paesi che ne sono = Voce ingl. designer (GRADIT). lontani. = Voce sp. desarrollo, ‘sviluppo’ (R) destorificarev. tr. Considerare (GRADIT). un fatto, una persona o un oggetto a www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 346

prescindere dal proprio contesto sto- (R) destrutturazione sost. f. L’ab- rico. bandono, la scomposizione di una 1953–1954 In «Nuovi argomenti», I struttura. (1953) – II (1954), p. 61 (cfr. GRL, che non 1936 In «Archivio dello Istituto biochi- specifica a quale dei due vol. appartenga il n. di mico italiano», VIII (1936), p. 272 (cfr. GRL): p.): e se entrambi non affondino le loro possono esserci banali costituenti del radici nella tendenza a destorificare tessuto nervoso messi in libertà a cau- una storia che angoscia 1954 GRADIT sa della destrutturazione e capaci di (senza fonte) 1995 GDLI–2004 (Ernesto esercitare un’azione sull’intestino e De Martino, Storia e metastoria: i fondamenti sulla pressione senza bisogno di es- di una teoria del sacro, Lecce, 1995) 2017 sere preservati dalla presenza di ese- Maria Angela Callari, Verso un’antropologia rina 1965a GRADIT (L. Basso Lonzi, del cancro, Roma, Armando, 2017, p. 207 Usi e significati del termine struttura, trad. di (cfr. GRL): un ospedale che continua ad R. Bastide) 1965b Z–2018 (senza fonte) avere l’obiettivo classico fra gli altri e 1974 GDLI–2004 (Millevoci, s.v.) 2017 più temuti obiettivi, di destorificare gli Domenico De Masi, Lavoro 2025. Il futuro eventi che in esso si svolgono. dell’occupazione (e della disoccupazione), = Deriv. di storia con de– e –ificare Venezia, Marsilio, 2017 (cfr. GRL, che non (GRADIT). indica il n. di p.): In che misura si diffon- derà la destrutturazione del lavoro? (R) destorificazione sost. f. Il de- = Deriv. di destrutturare con –zione (GRADIT). storificare. 1958 In «La rassegna musicale», XX- (s) direzionare v. tr. Sport. Man- VIII (1958), p. 308 (cfr. GRL): è posta al dare in una certa direzione. centro della rivoluzionaria novità 1974 Millevoci (s.v.): direzionare / weberiana, l’alienazione dell’arte e Mandare in una certa direzione. Qui si dell’artista nella positività della ma- segnala il verbo per la sua estensione teria musicale, come destorificazione da termine proprio della circolazione dell’arte e dell’artista nell’astratta lo- stradale (il verbo infatti si trova nel gica del mondo sonoro nel momento regolamento del codice della strada) in cui questo si fa musica av. 1965a ad altri linguaggi, non escluso quel- GRADIT (senza fonte) av. 1965b Z–2018 lo sportivo: «Ha direzionato la palla (senza fonte) 1995 GDLI–2004 (Ernesto dalla parte opposta a quella in cui si De Martino, Storia e metastoria: i fonda- era tuffato il portiere» 2014 Claudio menti di una teoria del sacro, Lecce, 1995) Moretti, I campioni che hanno fatto grande 2017 Nicola Ghezzani, L’ombra di Narciso. la Juventus, Roma, Newton Compton, 2014 Psicoterapia dell’incapacità di amare, Mila- (cfr. GRL, che non indica il n. di p.): Il suo no, Franco Angeli, 2017, p. 93 (cfr. GRL): il riflesso era il tempo impiegato per di- rifiuto compulsivo dell’autorità, quin- rezionare il pallone. di la destorificazione, il sottrarsi alla = Deriv. di direzione con –are (GRADIT). vicenda storica del momento. = Deriv. di destorificare con –zione (S) dirt track (dirt–track) loc. (GRADIT). sost. f. Pista ricoperta di cenere uti- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 347

lizzata per particolari competizioni tà, e diseconomia 2004 Alessandro motociclistiche. Genovesi, Lavoro nero e qualità dello svilup- sec. XX Z–2018 (senza fonte) 1933 po. Analisi e proposte, Roma, Ediesse, 2004, In «Annuario motociclistico italiano», III p. 21 (cfr. GRL): Inoltre si sommeranno (1933), p. 87 (cfr. GRL): Regolamen- a questo rischio la diseconomia di to speciale per corse di Dirt–Track non poter ricevere finanziamenti pub- 1967 GRADIT (senza fonte) 2017 Loris blici (diseconomia esterna) e quella di Capirossi, 65, la mia vita senza paura, Mi- non poter crescere troppo (disecono- lano, Sperling&Kupfer, 2017 (cfr. GRL, che mia interna). non indica il n. di p.): Kenny è un grande, = Deriv. di economia con dis– (GRA- s’è costruito un ranch vero e proprio DIT). da queste parti e ha un piccolo circui- to da dirt track: uno spettacolo. (s) disimpegno sost. m. Nel gioco = Voce ingl. dirt–track, comp. di dirt del calcio, parata. ‘terra, terriccio’ e track ‘pista’ (GRADIT). 1974 Millevoci (s.v.): se riferito al portiere, esso è sinonimo di para- (R) diseconomia sost. f. Squilibrio ta: «Ottimo il disimpegno di Zoff» economico all’interno di un paese o 2016 In «La Repubblica», 2 settembre 2016, fra due o più paesi. p. 14: Ma la maniera con cui regala il 1958 Ernesto Lama (a cura di), Il pen- siero pedagogico dell’Illuminismo, Firenze, secondo gol (pasticcio del portiere Giuntine–Sansoni, 1958, p. 205 (cfr. GRL): Guerrieri in disimpegno e destro a Ma, infine, qual è la diseconomia di porta vuota di Litteri) è il simbolo di cui è accusato il primo piano, e quali questo momento. l’enormi spese che addossa al Gover- 2. Nel gioco calcio, pallone lancia- no? 1974a GDLI–2004 (Millevoci, s.v.) to per liberarsi. 1974b GRADIT (che non specifica a quale 1974 Millevoci (s.v.): se riferito a un accezione si riferisca, senza fonte) 1974c altro giocatore, equivale a pallone Z–2018 (che non specifica a quale accezione lanciato per liberarsi: «Mazzola va a si riferisca, senza fonte) 2018 In «La Re- raccogliere il disimpegno di Facchet- pubblica», 11 giugno 2018, p. 20: Ma sap- ti» 2018 In «La Repubblica», 3 maggio piamo anche che si arriverà a un pun- 2018, p. 42: Spostato sulla sua fascia to oltre cui non si potrà più andare, sinistra effettua un disimpegno oriz- a meno di non mettere in preventivo zontale, lento, incomprensibile, peri- diseconomie di scala. colosissimo. (n) 2. Il non essere conveniente. = Deriv. di disimpegnare (GRADIT). 1794 In «Il genio letterario d’Europa», XVIII (1794), p. 26 (cfr. GRL): Il dotto Au- (R) disinibito agg. Disinvolto. tore fa la Storia della polvere di cipri, 1927 In «Nipiologia», XIII (1927), p. ch’è bastevolmente interessante; ren- 188 (cfr. GRL): A sera, mentre intorno de ragione dell’uso (non dell’abuso) diminuisce la luce e cresce il silenzio, di essa; e finisce dal trattare exprofes- egli, stanco – e però più eccitato dal- so il progetto della sostituzione mo- le fantasie già in parte rinunziate, che strandone la inopportunità, insalubri- riaffiorano, più disinibito, più sciolto www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 348

da le cotidiane, limitanti suggestioni GRADIT (senza fonte) 1974 GDLI–2004 di adattamento che crescono, sia col (Millevoci, s.v.) 2018 Mario Pagliaro, He- crescere l’abilità delle sue mani e lionomics. La libertà energica con il solare, dei suoi piedi in correlazione ai suoi Milano, Egea, 2018 (cfr. GRL, che non indi- sensi meglio accorti, sia con la sua ca il n. di p.): nel mondo già oggi sono intelligenza delle richieste sociali – oltre 300 milioni le persone che rice- egli eleva spontaneo a squarciagola vono dal mare, attraverso gli impianti di dissalazione, l’acqua dolce neces- un inno 1979 GRADIT (senza fonte) saria alla vita. 2004 GDLI–2004 (s.v.) 2017 Maria Gra- = Deriv. di dissalare con –zione (GRA- zia Foschino Barbaro–Francesco Mancini (a DIT). cura di), Terapia cognitivo–comportamentale del trauma interpersonale infantile, Milano, Franco Angeli, 2017 (cfr. GRL, che non indi- (S) docimologia sost. f. Scienza ca il n. di p.): sono responsabili di mani- che studia i metodi di esame e i criteri festazioni cliniche, come i flashback, di valutazione dei candidati. i fenomeni dissociativi, gli incubi, 1945 In «Scuola e vita. Rivista delle le immagini o i pensieri intrusivi e i scuole medie», I (1945), p. 79 (cfr. GRL): comportamenti disinibiti e aggressivi. gettano le basi di una nuova branca = Deriv. di disinibire con –ito. scientifica, che denominano doci- mologia 1949 GRADIT (senza fonte) (r) dissacrante agg. Che toglie il 1963 Z–2018 (senza fonte) 2017 Redi carattere sacro. Sante Di Pol–Cristina Coggi (a cura di), La scuola e l’università tra passato e presente. 1861 L’aurora. Strenna a beneficio Volume in onore del prof. Giorgio Chiosso, dell’asilo infantile di Rovigno, Rovigno, Ti- Milano, Franco Angeli, 2017 (cfr. GRL, che pografia istriana di Antonio Coana, 1861, p. non indica il n. di p.): Il filone critico del- 80 (cfr. GRL): Scienze! Scienze! ... Dis- la docimologia non ha trovato però sacranti ingombri, / Che sotto a’ piè grande sviluppo a livello accademico. minavan la caverna / Inesorata, ove or = Dal gr. dókimos ‘idoneo, capace’ con – franar ci è forza! 1974 GRADIT (sen- logia (GRADIT). za fonte) 2004 GDLI–2004 (s.v.) 2016 Nicola Turi (a cura di), Ecosistemi letterari. (R) doomwriting (doom writing) Luoghi e paesaggi nella finzione novecente- sost. m. Atteggiamento pessimistico sca, Firenze, Firenze University Press, 2016, che prevede e descrive catastrofi. p. 264 (cfr. GRL): sembra quasi che la 1974 Millevoci (s.v.): doomwriting / vitalità si alimenti con le continue Voce inglese, da doom, rovina, giudi- dissacranti scoperte. zio universale, e writing, lo scrivere; = Deriv. di dissacrare con –ante. è quell’atteggiamento pessimistico consistente nel prevedere una cata- (R) dissalazione sost. f. Il togliere strofe mondiale 1982a GDLI–2004 il sale dall’acqua marina. (A. Ronchey in «L’Espresso», 18 giugno In «Acqua industriale», VIII 1966 1982) 1982b GRADIT (A. Ronchey in (1966), p. 23 (cfr. GRL): Aspetti storici «L’Espresso») 2002 Dante Maffia, Poeti della dissalazione delle acque salma- italiani verso il nuovo millennio, Roma, Edi- stre 1968 Z–2018 (senza fonte) 1970 zioni Libreria Croce–Scettro del re, 2002, p. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 349

330 (cfr. GRL): Eppure in Magrelli non Joachim Phoenix meno in parte, un v’è nulla del “doom writing”, come po’ dropout e un po’ depresso. per esempio in Duncan o in Rozewi- = Voce ingl. dropout, comp. di (to) drop cz. ‘cadere’ e out ‘fuori’ (GRADIT). = Voce ingl. doomwriting, comp. di doom ‘rovina, distruzione’ e writing ‘scrittura’ (e (S) duologo sost. m. Dialogo sen- questo da (to) write ‘scrivere’) (GRADIT). za comunicazione. 1939 In «Bianco e nero. Quaderni men- (r) drop out (dropout) loc. sost. m. Persona che vive al di fuori della sili del Centro sperimentale di cinematogra- società. fia», III (1939), p. 12 (cfr. GRL):la tecnica 1974 Millevoci (s.v.): drop out / del monologo interiore (o duologo, Espressione inglese, caduto fuori; come vorrebbe l’esegeta joyciano indica uno che si emargina dalla so- Eugene Jolas) 2007 Claudia Corti, cietà. In uso anche la grafia unitadro - Esuli. Dramma, psicodramma, metadram- pout 1976a GDLI–2004 (in «Linus», ma, Ospedaletto, Pacini, 2007, p. 12 (cfr. dicembre 1976) 1976b GRADIT (in «Li- GRL): il dramma di Joyce ricorda la nus») 1976c In «Linus» (Z–2018, senza drammaturgia di Strindberg nell’ar- altri dati) 2018 In «La Repubblica», 3 ticolazione del dialogo, o meglio del gennaio 2018, p. 13: Il film mantiene il duologo. fulcro sul suo rapporto con Gesù, un = Comp. di duo– ‘due’ e –logo ‘discorso’. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 350

4.3. Silverio Novelli–Gabriella nuovo scandalo che sarà definito Ac- Urbani, Dizionario della Se- quistopoli, e anche Svendopoli, molti conda Repubblica, 19971, di dei nomi implicati nello scandalo di Affittopoli. Daniela Ricco = Comp. da acquisto, con l’aggiunta di poli elemento di origine greca con il signifi- Abstract: The article presents, in alpha- cato di città (pòlis), acquistando poi il valore betical order and on historical principles, a di “scandalo”, sul modello di tangentopoli. list of words found in Silverio Novelli and Gabriella Urbani’s 1997 collection of neolo- gisms Dizionario della Seconda Repubblica, (E) (e) affittopoli sost. f. Lo scan- the chronological background of which is dalo degli affitti di immobili, in parti- always widened (from backdatings to recent colare di appartamenti, di proprietà di usage), also highlighting new meanings and istituti previdenziali o di enti pubbli- other linguistic data not yet included in Ital- ian dictionaries. ci, locati con canoni bassi o irrisori a uomini politici e sindacalisti. 1995 D. Laruffa, Tg2 notte, 26 agosto (E) (e) acquistopoli sost. f. Lo 1995 (DSR): Ormai la chiamano affitto- scandalo degli affitti di immobili che poli. Parliamo dello scandalo delle as- prevedeva la cessione del patrimonio segnazioni degli alloggi Inps 1999 immobiliare degli Enti previdenziali, In «La Repubblica», 27 agosto 1999, p. 35: offrendo sconti ai politici. Ieri, infatti, Cesare Salvi, ministro del 1996 In «L’Apriliano», n. 11, novembre Lavoro ha firmato la direttiva che fis- 1996, titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): sa i piani di alienazione e i criteri di Centri commerciali: crescita o deser- vendita delle case degli enti previden- tificazione? – Se “acquistopoli” pren- ziali. Cessione già prevista con una de il posto della comunità viva delle legge del ’96 (emanata proprio dopo botteghe 2011 Bartolomeo Di Monaco, lo scandalo “Affittopoli”), ma mai at- Cencio Ognissanti e la rivoluzione impossi- tuata 2010 In «La Repubblica», 5 mag- bile, s.l. (Centro stampa Pontedera), 2011, p. gio 2010, p. 6: Sallusti ha proseguito poi 529 (GRL): Tra i beneficiari di questo con un paragone tra il caso Scajola e la cosiddetta “affittopoli” dei primi 1 Il testo (per esteso: Silverio Novelli–Ga- briella Urbani, Dizionario della Seconda Re- anni ’90, quando alcuni politici, tra pubblica, Roma, Editori Riuniti, 1997) è di cui D’Alema, furono criticati perché seguito cit. come «DSR». Nel lemmario qui prendevano in affitto case di enti pre- presentato compaiono tre voci non registrate videnziali 2017 In «La Repubblica», in DSR ma ricavate dagli esempi forniti nella medesima sede (il dato è di seguito indicato 21 settembre 2017, p. 6: Marcia indietro anche nelle Osservazioni in calce alle voci). della Corte dei conti: l’indagine sul- Nel presente articolo gli esempi d’autore la Affittopoli delle associazioni e dei tratti da contributi in rivista per i quali non partiti ora è a un binario morto 2018 fosse disponibile il n. di p. contengono anche In «La Repubblica», 19 gennaio 2018, p. 7: (diversamente da quanto previsto nei Criteri redazionali dell’AVSI) nome dell’autore e/o La giunta grillina ha infatti affidato titolo del contributo (al fine di renderne pos- alla sua partecipata Aequa Roma il sibile il reperimento nella fonte). servizio di controllo amministrativo e www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 351

contabile sulle case del Comune fino materialmente scritto i 45 punti del al 2020. Una mossa che, se non ci sa- programma di Forza Italia, frutto del ranno altri intoppi, dovrebbe scongiu- pensatoio arcoriano 1994b N. Ran- rare una nuova Affittopoli. O Spreco- geri, in «Il Manifesto», 22 aprile 1994 (DSR, poli, stando alla traduzione M5S. che non riporta il n. di p.): La verità del = Comp. da affitto, con l’aggiunta del vangelo arcoriano 2003 Alessandro confisso –poli, per indicare lo scandalo degli Amadori, Mi consenta. Episodio II. Silvio affitti, sul modello ditangentopoli . Berlusconi e l’esercito dei cloni, Milano, Li- bri Scheiwiller, pp. 50 e 117 (GRL): Forse (E) (e) alleato nazionale loc. sost. non sarà un nuovo miracolo italiano, m. Chi aderisce al partito politico Al- ma certo è un piccolo miracolo arco- leanza nazionale. riano! […] testimoniare la grandezza 1994 A. Salerno, in «Il Manifesto», 28 del pensiero arcoriano. luglio 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): = Dal toponimo Arcore (comune in pro- l’alleato nazionale Ignazio La Rus- vincia di Milano). sa, seduto vicino a Gianfranco Fini 2002 L. Romano, Porto di mare, Milano, azienda → governo–azienda, Sironi Editore, p. 44 (GRL): Il Nemico partito–azienda, uomo–azienda Dell’Ambiente non è più l’Alleato Nazionale, bensì il partito di D’Ale- (E) (e) azzurro agg. Che aderisce ma. al movimento politico di Forza Italia, = Dal nome proprio Alleanza Nazionale o ad esso relativo. (partito politico, 1994–2009). 1994 In «La Stampa», 29 settembre 1994, titolo (DSR): Donne azzurre in di- (E) (e) arcoriano agg. Arcorese. fesa di Dotti. Una deputata: alla riu- 1994 P. Corrias–M. Gramellini–C. Mal- nione dei gruppi attaccherò duramen- tese, 1994 Colpo grosso, Milano, Baldini & te Berlusconi 2005 G. Bocca, L’Italia Castoldi, p. 51 (DSR): Silvio è capace di l’è malada, Milano, Feltrinelli, 2005 (GRL, alzarsi una mattina nella sua villa ar- che non riporta il n. di p.): Non un’assem- coriana, guardare lo spettacolo della blea politica ma il raduno di un clan, politica e fregarsi le mani dall’ecci- che di tempo in tempo si ritrova spon- tazione 2013 In «La Repubblica», 11 taneamente, ora fascista ora qualun- agosto 2013, p. 1: Uno di questi discorsi quista, ora “maggioranza silenziosa” celebra il supposto primato della cul- ora azzurra e berlusconiana. tura aziendale, incarnata dal Duce ar- 2. sost. m. Chi aderisce al movi- coriano del fai da te (e per te). mento politico di Forza Italia o è stato 2. Per metonimia, berlusconiano eletto nelle sue liste. (in quanto ad Arcore si trova la villa 1994a In «Corriere della Sera», 10 in cui risiede Silvio Berlusconi). gennaio 1994 (DSR, che non riporta il n. 1994a P. Corrias–M. Gramellini–C. di p.): Ho letto sui giornali nei giorni Maltese, 1994 Colpo grosso, Milano, Bal- scorsi che i candidati del movimento dini & Castoldi, p. 85 (GRL): Paolo Del Forza Italia si chiameranno “azzur- Debbio, il filosofo laureato alla scuo- ri” 1994b C. Colombo, in «Corriere della la pontificia, 35 anni, è quello che ha Sera», 21 Aprile 1994 (DSR, che non ripor- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 352

ta il n. di p.): da oggi i parlamentari di (E) (e) berlusclonare v. tr. Mo- Forza Italia si chiameranno “Azzurri” dellare qualcuno secondo le caratte- [..] Spiegazione del Cavaliere: “ Ci ristiche di Silvio Berlusconi, come sono i Verdi, perché non potrebbero sottoponendolo a procedimento di esserci gli Azzurri 2013 A. Gian- clonazione. grande, Roma ed il Lazio: quello che non si 1994a In «Il Giornale», 26 aprile 1994 osa dire, s.l., Createspace Independent Pub, (DSR, che non riporta il n. di p.): Le ragaz- p. 112 (GRL): coordinatore del Popolo zine del corteo dei progressisti, focac- della Libertà per tutta la regione sim- cine in mano, scherzano con il voca- bolo del potere degli azzurri 2017 bolario, perché, ammoniscono, c’è il Marco Damilano, Processo al Nuovo, Roma, Laterza, 2017 (GRL, che non riporta il n. di pericolo di essere tutti “berlusclona- A. Corbo, in «Avvenire», 1 p.): I suoi parlamentari si chiameran- ti” 1994b maggio 1994 (DSR, che non riporta il n. di no forzisti, italoforzuti o addirittura p.): Sperando che non troppi giovani azzurri, come la Nazionale di calcio. = Da azzurro agg., usato in riferimento saranno “berlusclonati” […] vi saluto agli sportivi di una squadra nazionale italiana affettuosamente. almeno dal 1961 (GDLI, vol. I, s.v.). = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, incrociato con il v. clonare. (E) (e) berluschino sost. m. Chi approva, sostiene e segue Silvio Ber- (E) (e) berlusconata sost. f. Ciò lusconi. che viene promesso da Silvio Berlu- 1994 R. D’Agostino, in «L’Espresso», 6 sconi e valutabile come una spacco- maggio 1994 (DSR, che non riporta il n. di nata, bravata. p.): I berluschini esibiscono mutande 1994 Fabrizio Giovenale, in «Avve- a calzoncino e bermudoni in fantasia nimenti», 4 maggio 1994 (DSR, che non spinta da aspirante animatore di villag- riporta il n. di p.): Uno convinto che la gio–vacanze 1997 In «La Repubblica», maggioranza dei suoi compatrioti 21 marzo 1997, p. 1: Cecchi Gori è sol- fosse abbastanza intelligente da non tanto una clonazione di Berlusconi, un prendere sul serio le sue berluscona- Berluschino toscano e minore 2005 te 2009 In «La Repubblica», 20 gennaio In «La Repubblica», 23 agosto 2005, p. 3: 2009, p. 13: Quando Veltroni dice che questo dovrebbe essere finalmente il comunismo e libertà sono incompa- giorno decisivo per l’acquisizione del- tibili, dice una berlusconata 2017 la società da parte del «berluschino» In «La Repubblica», 23 giugno 2017, p. 11: mandrogno Urbano Cairo 2015 In La sinistra si è indignata per la parola «La Repubblica», 19 agosto 2015, p. 17: Bru- sobborgo che è kitsch perché impol- gnaro non è all’altezza di Venezia, è un vera di subalternità l’ambizione e sa berluschino con 20 anni di ritardo. di berlusconata: Genova come Mila- = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, no 3? Crivello ha sentenziato «Super- con l’aggiunta del suffisso diminutivo –ino. ba, non sobborgo». DSR attesta per il termine anche la funzione = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, agg., senza però riportare esempi (che non mi con l’aggiunta del suffisso –ata che richiama è risultato possibile reperire altrove). i sost. spacconata, bravata, cavolata, ecc. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 353

(E) (e) berluscones sost. m. pl. nalistico per definire i parlamentari di scarsa (sing. berluscone). Peones berlusco- visibilità. niani. (E) (e) berlusconide agg. Che 1994a C. Maltese, in «La Stampa», 16 aprile 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): sostiene e segue la politica di Silvio Sono i “Berluscones”. Ovvero i peo- Berlusconi. nes della Seconda Repubblica […]. 2010 G. Bocca, L’Italia l’è malada, Fel- I berluscones sono efficienti, ricchi, trinelli, s.l. (GRL, che non riporta il n. di p.): aggressivi, abbronzati, impazienti, in Quale sarà il cittadino ideale della re- pubblica berlusconide? forma: non sudano 1994b P. Cor- rias–M. Gramellini–C. Maltese, 1994 Colpo 2. sost. m. e f. Seguace di Silvio grosso, Milano, Baldini & Castoldi, p. 200 Berlusconi. (GRL): Tanto a ridere ci pensano già 1993 In «Avvenimenti», 22 dicembre i suoi, i berluscones, ovvero i peones 1993, titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): della Seconda Repubblica 1995 M. L’invasione dei berlusconidi. Candi- Blondet, Elogio di Catilina e Berlusconi, San dati clonati in provetta e imposti con Marino, Il Cerchio, p. 23 (GRL): E se que- la tv 1994 In «L’Espresso», 8 luglio sti sono lo “zoccolo duro del partito 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): Ber- del Cavaliere”, la maggioranza che li lusconidi. Con Silvio ad ogni costo: ha eletti sono “i berluscones” 2006 Roberto Formigoni 1999 In «La Re- In «La Repubblica», 22 febbraio 2006, p. 1: pubblica», 15 giugno 1999, p. 1: Alla sim- Alla luce dei fatti di questi giorni e patica Emma, berlusconide in jeans, è della sua aperta posizione di dissenso stata affidata la missione di prendere con Berlusconi, ritiene che nella Lega voti nel target giovane 2002 In «La si sia formato, come nel 95, il partito Repubblica», 20 dicembre 2002, p. 1: Il fat- dei berluscones? 2009a In «La Re- to che Genova fosse la città con più pubblica», 24 giugno 2009, p. 30: Il signor anziani, di per sé meritevole di rifles- Marco Bernardi scrive «Quando sono sioni, era invece da sempre fonte di al lavoro, frequento la palestra, sono facili ispirazioni per i berlusconidi al bar in qualsiasi altro luogo pubbli- 2017 In «La Repubblica», 25 ottobre 2017, co non riesco mai a far due chiacchie- p. 10: Centralista era offesa grave, e re con un “berluscone”, non ne trovo risuonava spesso in quel campionario mai uno 2009b In «La Repubblica», di frasi fatte sul consociativismo, lo 29 settembre 2009, p. 4: SOPRATTUT- statalismo e i “lacci e lacciuoli” che TO perché, spiega più di un berlusco- era la fortuna dialettica di decine di ne, in una regione come questa «c’è berlusconidi assisi sulle poltrone dei una richiesta prepotente di legalità» talk tv. 2018 In «La Repubblica», 3 gennaio 2018, = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, p. 2: Per il resto, almeno sui nomi i con il suffisso patronimico–ide . giochi da queste parti sono quasi fatti, anche se lo stato maggiore dei berlu- (E) (e) (R) berlusconismo sost. m. scones, ribadisce che è troppo presto. L’ideologia, lo stile di vita e di gover- = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi no, l’insieme degli slogan e i valori e dal termine peones, usato in ambito gior- che ispirano l’azione politica di Silvio www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 354

Berlusconi; per estens., concezione = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, della realtà improntata ad un ottimi- con l’aggiunta del suffisso–ismo . smo imprenditoriale ora aggressivo e (E) (e) berlusconista sost. m. e f. rampante, ora paternalistico e senti- Seguace di Silvio Berlusconi (anche mentalistico. con funzione agg.). 1990 In «La Repubblica», 13 marzo 1994a In «La Repubblica», 14 gennaio 1990, p. 10: Hanno finito per conse- gnarsi vittime di quella deriva concre- 1994, p. 43: Io non sono un berlusco- ta del sistema capitalistico che oggi nista, sono il direttore del Tg 5, dice procede tanto per capirci nel segno Mentana ancor prima che Berlusconi del berlusconismo. Cioè, di una prati- intervenga (in favore suo e di Costan- ca che antepone gli affari alla politica zo) contro le risse del cortile Finin- ed anzi, tende a concepire quest’ulti- vest 1994b G. Bocca, in «Il Venerdì–La Repubblica»,19 agosto 1994 (DSR, che non ma come proiezione o funzione su- riporta il n. di p.): …tutti intimamente, bordinata del business 1994a In voluttuosamente berlusconisti, non «Cuore contro», maggio 1993 (DSR, che nel senso che fossero favorevoli al non riporta il n. di p.): Berlusconismo si- gnifica che la logica del profitto, per presidente del Consiglio, ma allinea- vincere, non ha bisogno di mediazio- ti al suo modo di pensare la politica ni politiche […]. Il berlusconismo è come prodotto da vendere 2017 In «La Repubblica», 2 aprile 2017, p. 14: forse l’ultima ideologia che osi prefi- L’esempio tragico in Italia è stato il gurarsi, come scopo ultimo, la felicità tempo berlusconista, dove l’interesse in terra 1994b In «La Repubblica», di un solo signore e della sua impresa 23 agosto 1994, p. 3: Lo slogan vincente (per altro a concessione pubblica) sa- del berlusconismo è stata la promessa crificò il presente e il futuro del Paese di togliere di mezzo “i politicanti di che oggi è ridotto come lo vediamo a mestiere” 1995 Domenico Machiavel- li, Svarioni, filoni e Berlusconi, Palermo, La causa di quelle scelte e di quelle poli- tiche scellerate. Zisa, p. 13 (GRL): Berlusconi e il berlu- = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, sconismo invece si sono caratterizzati con l’aggiunta del suffisso–ista. per ostentare il “prende tutto e tutti via”, anche quando non c’era bisogno (E) (e) (N) berlusconizzare v. tr. 2017 In «La Repubblica», 13 dicembre Conformare ai modelli e alla linea po- 2017, p. 8: Se la memoria è imparare litica di Silvio Berlusconi. dai passi falsi del passato un errore la 1993 In «Corriere della sera», 25 mag- sinistra non dovrebbe però più com- gio 1993, p. 31, titolo: Babele grida: “ci metterlo, dopo 24 anni di berlusconi- vogliamo berlusconizzare” 2000 smo: prenderlo sottogamba 2018 In In «La Repubblica», 18 marzo 2000, p. 8: «La Repubblica», 8 gennaio 2018, p. 6: Si Come nota un deluso Renzo Lusetti: era potuto addirittura teorizzare che il “Chiunque si sia avvicinato ha po- modello televisivo originario inibisse tuto rendersi conto che Berlusconi il berlusconismo a una comunicazio- non vuole democristianizzare Fi, ma ne telematica efficace. berlusconizzare la Dc [...]” 2008 www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 355

In «La Repubblica», 30 agosto 2008, p. 4: partito emergente e vincente, Forza Però sulla scelta dei candidati per le Italia, alle forze politiche tradiziona- amministrative avverte: «Vi siete fat- li, alla base dell’esperienza dei partiti ti berlusconizzare, bisogna parlare di del centrosinistra. I quali, non a caso, programmi e poi di persone 2012 dopo il 1994, tendono, a loro volta, a In «La Repubblica», 20 febbraio 2012, p. 15: berlusconizzarsi. Che sia questa – Monti o non Mon- = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, ti nel 2013 – la questione centrale lo con l’aggiunta del suffisso–izzars(si) . dimostra del resto la dichiarazione di sostegno arrivata da Enrico Letta, un (E) (e) berlusconizzato agg. Che è altro sponsor del Professore: «Berlu- diventato seguace di Silvio Berlusco- sconi tenta di berlusconizzare Monti? ni, condividendone l’ideologia. Chissà. Nel dubbio fa bene Veltroni 1994 In «Avvenimenti», 20 aprile 1994, a ribadire che non dobbiamo cede- titolo (DSR): Ma c’è un’altra Italia, eu- ropea e non berlusconizzata 1996 re Monti alla destra» 2017 In «La In «La Repubblica», 1 novembre 1996, p. 2: Repubblica», 17 giugno 2017, p. 36: Ora a Sia chiaro che non è Bruno a tutti gli effetti rientro nelle statistiche riciclarsi come nuovo fra i “nuovi”, dell’Istat, eppure i nostri cari gover- dalemizzato o berlusconizzato. Al nanti di sinistra, che dovrebbero quin- contrario, Berlusconi e D’Alema si di difendere in primis i lavoratori, sono “vespizzati” 2005 Lucio Giunio continuano a berlusconizzare. Bruto, Vespaio, Milano, Kaos, p. 35 (GRL): = Dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, Alla Rai berlusconizzata fa il bello e con l’aggiunta del suffisso–izzare . Osservazioni: parola non registrata come il cattivo tempo anche l’eterno Bru- lemma in DSR, ma ricavata dagli esempi ivi novespa… ed ecco che, ventidue anni forniti per altri lemmi. dopo, per Vespa berlusconizzato. 2. sost. m. e f. Chi è diventato se- (E) (e) (R) berlusconizzarsi v. guace di Silvio Berlusconi. pron. intr. Abbracciare l’ideologia di 1994 R. D’Agostino, in «L’Espresso», Silvio Berlusconi. 6 maggio 1994 (DSR, che non riporta il n. 1990 In «La Repubblica», 21 gennaio di p.): La berlusconizzata di successo 1990, p. 11: Ma per i ragazzi del ’90 non si ispira, ma aspira all’immagine che hanno il terrore di berlusconiz- televisiva di Cristina Parodi. zarsi 1994 G. Miglio, in «Il Messag- = Part. pass. del v. berlusconizzare. gero», 2 giugno 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): Io non mi sono mai berlu- (E) (e) (R) berlusconizzazione sconizzato. Il capo del Governo ap- sost. f. Acquisizione di stile, metodi, prezza moltissimo i miei consigli a mentalità e ideologia di Silvio Berlu- differenza di Bossi che non li ha mai sconi. ascoltati 2007 P. Andrea–M. Bertoncin, 1990 In «La Repubblica», 28 febbraio Territorialità: necessità di regole condivise e 1990, p. 5: La Dc scrive sembrava non nuovi vissuti territoriali, Milano, F. Angeli, aver nulla da dire, proprio mentre p. 42 (GRL): Per cui è facile, quasi au- avanza un disegno di omologazione tomatico, contrapporre il modello di al capitalismo selvaggio di cui sono www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 356

specchio le tv di Berlusconi. La sini- 2. sost. m. Seguace di Silvio Ber- stra dc dimostra così di non essere ras- lusconi. segnata alla berlusconizzazione d’Ita- 1996 R. D’Agostino, in «L’Espresso», 6 lia 1994 In «L’Espresso», 29 aprile 1994 maggio 1996 (DSR, che non riporta il n. di (DSR, che non riporta il n. di p.): Un picco- p.): Quando il biscionato va in vacan- lo segno dell’incipiente Berlusconiz- za è tranquillo, come un pisello nel zazione della comunità finanziaria è proprio baccello. la recente disavventura del “La Voce” = Dal logo distintivo delle aziende di Ber- lusconi, il biscione, con l’aggiunta del suffis- di Indro Montanelli 1999 In «La Re- so –ato. pubblica», 24 Giugno 1999, p. 16: Bisogna scongiurare insieme – dice – il rischio (E) (e) buttiglionesco agg. Di di una berlusconizzazione del Nord Rocco Buttiglione, che condivide le 2017a In «La Repubblica», 9 Luglio 2017, idee di Rocco Buttiglione. p. 14: Non si rendono nemmeno conto 1995 M. Latella, in «Il Corriere della che così ammettono il loro imborghe- sera», 27 gennaio 1995 (DSR, che non ri- simento, la loro berlusconizzazione porta il n. di p.): Franco Bassanini, del e la loro capacità indiscussa di non Pds e dunque potenziale alleato but- essere all’altezza della «gente » che tiglionesco, ammette di non saper hanno tradita e imbrogliata 2017b dire, oggi, come sarà il Ppi di domani Kamel Daoud, Le mie indipendenze, Milano, In «L’Espresso», XLIII (1997), p. 17 La nave di Teseo, 2017 (GRL, che non ripor- 1997 (GRL): ta il n. di p.): Espressioni estreme della Walter Guarracino ha deciso di berlusconizzazione: Beppe Grillo in abbandonare il partitino per le incom- Italia, i fan di dell’UKIP in Gran Bre- prensioni che hanno contraddistinto i tagna e il trionfante Donald Trump suoi rapporti con lo staff buttiglione- negli Stati Uniti. sco. = Dal v. berlusconizzare. = Dal nome proprio (Rocco) Buttiglione, con l’aggiunta del suffisso–esco . (E) (e) (R) biscionato agg. Delle reti Mediaset. (E) (e) (N) ciampiano agg. Che sostiene Carlo Azeglio Ciampi. 1988 G. Pansa, Carte false: gli edito- ri impuri e l’opzione zero, Milano, Biblio- 1998 In «La Repubblica», 17 febbraio teca Universale Rizzoli, p. 200 (GRL): E 1998, p. 4: Sorrideva il sottosegretario quando succederà qualcosa conclude ciampiano Isaia Sales: “Tra l’urgenza Innocenzi, lasciandosi scappare, im- e il consenso si è scelto il consenso” prudentone!, il segreto dei segreti del 2005 In «La Repubblica», 6 settembre 2005, Tg biscionato “faremo di tutto per in- p. 2: A molti non è sfuggito il sapore formare gli spettatori nel minor tem- “ciampiano” dell’aggettivo «inadat- po possibile” 1994 N. Rangeri, in «Il to» utilizzato dallo stesso Tremonti a Manifesto», 20 Settembre 1994 (DSR, che Cernobbio a proposito di Fazio 2007 non riporta il n. di p.): La tv nelle mani In «La Repubblica», 18 gennaio 2007, p. 39: dei cervelloni biscionati diventa una Ma la sostanza del pensiero ciampia- lavatrice, il tubo di scarico e il tubo no non cambiava di molto: il mito del catodico coincidono. posto fisso – l’aveva scritto e detto a www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 357

più riprese – in una società complessa 1998 In «La Repubblica», 3 ottobre come questa è finito, morto e sepolto. 1998, p. 4: Chi parla così immagina un 2. sost. m. Sostenitore e seguace di quadro politico immobile, si rassegna Carlo Azeglio Ciampi. al buon senso “ciampista” 2002 R. 1994 In «La Repubblica», 3 settembre D’Agostino, Alta portineria: l’Italia poten- tona nel mirino di Dagospia, Milano Mon- 1994, p. 27: Lei figura fra quei “ciam- dadori, 2002, p. 46 (GRL): Aggiungete i piani” che sono (diciamolo con la partner Andrea Manzella e Tonino brutalità di moda) nel libro–paga del- Maccanico, e il circolo ciampista si la Banca d’Italia 1998 In «La Repub- chiude. blica», 12 ottobre 1998, p. 7: E ci manche- = Dal nome proprio (Carlo Azeglio) rebbe che gli ex “ciampiani”, gli uo- Ciampi, con l’aggiunta del suffisso–ista . mini che avevano traghettato l’Italia dalla prima alla seconda Repubblica, (E) (e) clintonismo sost. m. Atteg- non difendessero oggi la compagine giamento di chi apprezza l’insieme di allora 2003 In «La Repubblica», 4 dei provvedimenti politici ed econo- dicembre 2003, p. 2: Perché, nonostante mici e degli atteggiamenti ideologici l’ottimismo del centrodestra, tutti i di Bill Clinton, eletto presidente degli “ciampiani” presenti in Parlamento – Stati Uniti il 20 gennaio del 1993. a cominciare da Antonio Maccanico – 1994 In «L’Espresso», 16 settembre continuano a ripetere che il Colle non 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): Il darà il via libera. clintonismo appassionato da cui sem- = Dal nome proprio (Carlo Azeglio) bra affetto Walter Veltroni non è con- Ciampi, con l’aggiunta del –(i)ano. diviso da Fabio Ziccardi 1995 A. Osservazioni: parola non registrata come Ghirelli, in «Panorama», 17 febbraio 1995 lemma in DSR, ma ricavabile dagli esempi (DSR, che non riporta il n. di p.): [...] il ivi forniti per altri lemmi. jogging di Prodi nelle vie di Bologna. Fa clintonismo alla Walter Veltroni (E) (e) ciampista sost. m. e f. Chi 2004 Fondazione Istituto Gramsci, Il dilem- ha sostenuto e sostiene Carlo Azeglio ma euroatlantico: rapporto 2004 della Fon- Ciampi. dazione Istituto Gramsci sull’integrazione 1994 N. Rangeri, in «Il Manifesto», 24 europea, Bari, Dedalo, 2004, p. 110 (GRL): marzo 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): Del Clintonismo si criticano, infatti, I “ciampisti”, sottospecie dei progres- sia l’ottimismo sia l’insufficiente vi- sisti, rappresentati dai ministri Spa- sionarietà. = Dal nome proprio (Bill) Clinton, con In «La Repub- venta e Giugni 1998 l’aggiunta del suffisso –ismo. blica», 13 ottobre 1998, p. 2: Pensavo mi ringraziassero, perché per loro questa (e) colpo di spugna loc. sost. m. definizione, sulla scia di un altro emi- Perdono e oblio di colpa, di offesa; nente ciampiano o ciampista – non so cancellazione totale e generosa di de- bene – Eugenio Scalfari, dovrebbe es- biti. sere un complimento. 1932 In B. Mussolini (DELI): colpo di 2. agg. Che sostiene Carlo Azeglio spugna ‘perdono e oblio di colpa, di offesa; Ciampi. cancellazione di debiti’ av. 1946 In U. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 358

Ojetti (DELI) 1964 GDLI (vol. III, 1964, = Dai sost. colpo ‘movimento di uno stru- s.v. colpo, § 23, senza ess.) 1997 GDLI– mento manuale’ (come in colpo di pennello: 1528, GDLI, s.v. colpo, § 16) e spugna ‘og- 2008, s.v. debito2. getto di origine animale usato per detergere’, (E) (r) 2. Cancellazione, ritenuta già in uso nella loc. verb. passare la spugna iniqua, di norme che concernono la su qualcosa ‘dimenticarla, non tenerla più in giustizia penale, avviata generalmen- considerazione’ (1889, DELI, s.v. spugna). te con il ricorso al decreto legge. 1990 “Inaccettabile un colpo di spu- (E) (e) (r) concertazione sost. f. gna”, in «La Repubblica», 2 marzo 1990, p. L’incontro tra i rappresentanti delle 2, titolo e testo: Non è ammissibile con- parti sociali e istituzionali (industria- sentire un colpo di spugna su respon- li, sindacati, governo) per giungere ad sabilità anche minori, quando si ve- accordi sulle grandi questioni econo- rificano in situazioni dolorose come miche del mondo del lavoro. terremoti o nubifragi 1993 M. Fuc- 1992 La UIL gioca la carta della “con- cillo, Il colpo di spugna, in «La Repubblica», certazione”, in «La Repubblica», 30 aprile 1 ottobre 1993, p. 1, titolo e testo: “Colpo 1992, p. 43, titolo e testo: Non vi si parla di spugna due” nasce insomma non né di scala mobile, né di automatismi per salvare dieci o cento parlamenta- salariali, bensì di una “concertazione ri inquisiti ma per salvare la politica annuale centrale” fra governo, impre- così come è stata per mezzo secolo in se e sindacati 1993 In «La Repubbli- questo paese 1994 Storia della Pri- ca», 9 settembre 1993, p. 43: La Confindu- ma Repubblica, in «Avvenimenti», 30 mar- stria è favorevole all’abolizione della zo 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): concertazione triangolare tra governo Colpo di spugna. Così sarebbe stato e parti sociali 1994a C. Casalini, in per molti inquisiti di Tangentopoli il «Il Manifesto», 9 aprile 1994 (DSR, che decreto presentato il 7 marzo 1993 da non riporta il n. di p.): Noi pensiamo che Giovanni Conso, ministro della Giu- quell’accordo e la politica di concer- stizia del governo Amato 2010 M. tazione hanno spogliato i lavoratori Travaglio, Ad personam, Milano, Chiarelet- 1994b G. Melis, in «La Nuova (Sardegna)», tere, 2010 (GRL, che non riporta il n. di p.): 2 dicembre 1994 (DSR, che non riporta il n. Scalfaro fa sapere ad Amato che non di p.): Berlusconi è dovuto tornare al firmerà colpi di spugna: al massimo, detestatissimo Ciampi, alla sua con- una legge che risparmi il carcere a certazione con i sindacati 2017 chi confessa e patteggia la pena, ma a R. Petrini, Imprese–stato–sindacati: serve patto che rinunci per sempre alla vita un’alleanza per rilanciare la produttività, in pubblica 2013 A. Giangrande, Ambien- «La Repubblica», 27 novembre 2017: Pro- topoli. Ambiente svenduto, s.l., Createspace ponendo magari un tavolo di Concer- Independent Pub, p. 81 (GRL): Così tra po- tazione 4.0. che settimane un definitivo colpo di = Da concertazione ‘atto di concertare spugna cancellerà tutti i processi non (cioè stabilire di comune accordo)’ (1964, in ancora terminati 2016 M. Franzinelli, GDLI, s.v. concertazione). L’amnistia Togliatti: 1946. Colpo di spugna sui crimini fascisti, Milano, Feltrinelli, titolo (E) (e) (R) concorsopoli sost. f. (GRL). Scandalo relativo alle modalità di www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 359

svolgimento di esami e concorsi pub- In «Il Messaggero», 5 gennaio 1996 (DSR, blici. che non riporta il n. di p.): E le voci di 1993 Concorsopoli parte dal notaio, in un controribaltone, di un accordo fra «La Repubblica», 25 giugno 1993, p. 29, ti- la Lega e il Polo per dar vita ad un tolo e testo: Insomma, quanto basta per nuovo governo e a una assemblea co- aprire un nuovo capitolo nella storia stituente? 2000 In «La Repubblica», di Tangentopoli: Concorsopoli 1995 26 luglio 2000, p. 1, titolo: Il ‘controri- In «Avvenimenti», 15 novembre 1995, titolo baltone’ alla prova dell’Aula 2011 (DSR, che non riporta il n. di p.): Cattedre In «La Repubblica», 13 novembre 2011, p. ed esami. Concorsopoli / Mille storie 1: Alla Regione, il centrodestra perde di diffusa disonestà 2000 In «La Re- il governo nel ’98, lo riconquista con pubblica», 1 agosto 2000, p. 10: Si allarga il controribaltone che nel 2000 porta a macchia d’olio la concorsopoli del- Vincenzo Leanza a Palazzo d’Orleans la scuola. Oltre ai dossier aperti dalla e fa nascere l’asse Micciché–Cuffa- magistratura a Roma e Latina scatta ro 2017 In «La Repubblica», 12 giugno una terza inchiesta a Salerno dove la 2017, titolo: Amministrative, Giannini: procura ha sequestrato ventimila ela- “Flop M5s: cosa ci insegna il contro- borati fatti da aspiranti maestri 2011 ribaltone”. L. Spezia, Concorsopoli, tutti assolti, in = Comp. da contro e ribaltone. «La Repubblica», 5 luglio 2011, p. 1, titolo e testo: L’inchiesta di Concorsopoli è (E) cristiano–democratico (cri- svanita nel nulla, dopo anni di accu- stiano democratico; raro cristianode- se al processo. I concorsi alla facoltà mocratico: DSR) sost. m. Chi aderi- di Medicina di Bologna e di altre cit- sce al Ccd, Centro cristiano democra- tà non erano stati pilotati né decisi a tico, partito politico italiano fondato tavolino, secondo i giudici di primo nel 1994. grado 2017 In «La Repubblica», 29 di- 1994a S. Berlusconi, in «Corriere della cembre 2017, p. 8: Altro caso clamoro- sera», 22 aprile 1994 (DSR, che non riporta so, la “concorsopoli delle divise”: nel il n. di p.): Insomma, ma che vogliono maggio 2016 ai test d’ammissione di questi cristiano democratici? Sono 559 allievi della polizia 194 candidati stati eletti con i voti di Forza Italia e hanno superato la prova senza sba- mezz’ora dopo hanno tradito l’accor- gliare una domanda. = Comp. da concorso, con l’aggiunta del do 1994b In «La Repubblica», 24 febbra- confisso –poli, sul modello di tangentopoli. io 1994, p. 14: “Silvio, siamo con te, ma per favore, meno sesso e violenza nel- (E) (e) (R) controribaltone sost. le tue tv”. È l’accorato appello–sugge- m. Capovolgimento di una situazione rimento lanciato all’unanimità dai di- già precedentemente capovolta, con rigenti dei cristiano–democratici al le- l’effetto di un ritorno alla situazione ader di Forza Italia e proprietario della di partenza. Fininvest, Silvio Berlusconi 1996 In 1995 In «La Repubblica», 20 dicembre «La Repubblica», 13 Ottobre 1996, p. 6: Per 1995, p. 3: Roberto Maroni, la Lega si un altro esponente di spicco dei cristia- prepara al “controribaltone”? 1996 no–democratici, Francesco D’Onofrio www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 360

1999 In «La Repubblica», 12 Febbraio 1999, scritto su La Stampa Augusto Minzo- p. 18: se l’obiettivo politico che è di ri- lini 2014 In «La Repubblica», 4 set- comporre l’unità dei cristiano–demo- tembre 2014, p. 16: Matteo Orfini è stato cratici in un quadro che è e resta quello portavoce del lider Massimo. È oggi del centrosinistra, diciamolo. presidente del Pd di Renzi e non porta = Dagli agg. cristiano e democratico. traccia di dalemismo 2017 In «La Repubblica», 15 luglio 2017, p. 6: Poi ha (E) (n) cristiano–sociale (cristia- accusato Renzi di educare all’odio, no sociale; non com. cristianoso- per il passaggio del suo libro in cui ciale: DSR) sost. m. Chi aderisce al il segretario pd rivela che la figlia gli gruppo politico Cristiano–Sociale, chiese se era certo che Orfini avesse nato in Italia nel 1994. abiurato il dalemismo. 1994a In «l’Unità », 17 aprile 1994 = Dal nome proprio (Massimo) D’Alema, (DSR, che non riporta il n. di p.): I cristia- con l’aggiunta del suffisso–ismo . no–sociali vogliono concorrere “alla formazione di una grande aggrega- (E) (e) dalemista sost. m. e f. Se- zione riformatrice” 1994b L. Col- guace e sostenitore della politica di letti, in «La Voce», 14 giugno 1994 (DSR, Massimo D’Alema. che non riporta il n. di p.): Rete, Verdi, Ri- 1996 L. Tornabuoni, in «La Stampa», fondazione, perfino i Cristiano sociali 8 agosto 1996 (DSR, che non riporta il n. di 1994c In «La Voce», 23 giugno 1994 (DSR, p.): nel groviglio complicato e sciocco che non riporta il n. di p.): Pietro Scoppo- si mescolano si mescolano ulivisti e la, pilastro dei Cristianosociali 1997 dalemisti, veltroniani, graditi a questi In «La Repubblica», 11 giugno 1997, p. 5: e sgraditi a quelli 1999 In «Corriere Il rifondatore Nichi Vendola vuole della sera», 22 settembre 1999, p. 11: Mac- che l’aula bocci questi emendamenti. ché, è l’ulivo che è diventato dalemi- Come il coordinatore dei cristiano so- sta 2007 In «Il Messaggero», 24 novem- ciali Mimmo Luca. bre 2007, p. 3: I guastatori vedono Mar- = Dagli agg. cristiano e sociale. cello Dell’Utri e Giuliano Ferrara (e anche, come aggravante, i dalemisti, (E) (e) dalemismo sost. m. Il com- i fassiniani e i “coraggiosi” rutelliani) plesso delle idee, il modo di agire e di dirsi entusiasti per la ricerca d’accor- comportarsi tipici di Massimo D’Ale- do fra i due leader e considerano ciò ma. la riprova che qualcosa di diabolico si 1996 F. Merlo, in «Corriere della sera», sta preparando. 25 giugno 1996 (DSR, che non riporta il n. = Dal nome proprio (Massimo) D’Alema, di p.): Sia lui sia lei, adesso, traggono con l’aggiunta del suffisso–ista . dalla segreteria del Pds, dove rappre- sentano rispettivamente il dalemismo (E) (e) (N) deberlusconizzare e il veltronismo, un’insipida felicità (de–berlusconizzare) v. tr. Privare di compensatoria 1997 M. Gramelli- legami e riferimenti alla politica di ni, Compagni d’Italia, Milano, Sperling & Silvio Berlusconi. Kupfer, p. 13 (GRL): Nel Pds esiste il 1995 In «La Repubblica», 19 mag- dalemismo, ma non i dalemiani, ha gio 1995, p. 3: Allora i conti di questo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 361

nuovo centro non tornano. Oppure la- ndr] operò una vera e propria risiste- vorano a un centro ‘deberlusconizza- mazione ideologica della tradizione to’? Proprio sicuri che Berlusconi sia casareccio–crapulona italiota. d’accordo? 2001 In «La Repubblica», = Comp. da decennio e ridens, con ridens 29 aprile 2001, p. 2: I DS DEBERLU- nel senso di ‘ridente (= favorevole, propizio, SCONIZZANO MILANO – Venti- roseo)’ e sul modello di iena ridens (cfr. già «Nenni ridens» in un testo di Fortebraccio [= quattro presidi nelle strade di Milano, Mario Melloni], in «l’Unità», 3 luglio 1969: tra banchetti di candidati e fermate DSR s.v. ridens). del camper elettorale, per «deberlu- sconizzare Milano» 2004 In «La Re- (E) (R) destra–destra sost. f. Con pubblica», 26 novembre 2004, p. 2: La crisi sfumatura scherzosa, la destra ricono- ucraina potrebbe fornire l’occasione, scibile immediatamente come tale per favorita anche dalla presenza alla Far- le caratteristiche politiche che mani- nesina di Gianfranco Fini, per “de– festa. berlusconizzare” la posizione italiana 1992 In «La Repubblica», 1 marzo 1992, dalle sue troppe furbizie e riallinearla p. 29: Tintin è collocato in quella par- ai più solidi parametri europei, che te della destra francese non precisa- sono poi quelli dell’interesse nazio- mente gollista, quanto di tradizioni nale di lungo periodo 2010 In «La lealiste, al tempo stesso conservatrice Repubblica», 5 novembre 2010, p. 3: «Il ri- e liberal. Ma è anche capace di qual- schio di logorarci con un’operazione che graffio sociale in termini satirici: del genere sarebbe altissimo – ha con- e non è certo un atteggiamento da de- fidato ieri – e un governo di tal genere stra–destra 1994 M. Bono, in «l’Uni- non durerebbe abbastanza per “deber- tà», 20 giugno 1994 (DSR, che non riporta il lusconizzare” il paese» 2013 In «La n. di p.): finalmente arriva alle stampe Repubblica», 3 ottobre 2013, p. 12: È vero la rivendicazione ufficiale del ruolo che il Cavaliere si è arreso, però la guida centrale della destra–destra nel strada è lunga per de–berlusconizzare paese del berlusconismo realizzato la politica italiana e gli scenari che si 1997 In «La Repubblica», 2 dicembre 1997, aprono insidiosi per il Pd 2017 In p. 2: Perciò, la svolta liberista di An «La Repubblica», 23 settembre 2017, p. 11: annunciata con la Fiuggi 2 di gennaio Prove tecniche di centrodestra de– sembra un po’ più lontana e incerta: si berlusconizzato. torna ai valori della destra sociale, è = Dal v. berlusconizzare, con l’aggiunta del prefisso –de. il segnale, si torna alla destra–destra Osservazioni: parola non registrata come 2006 In «La Repubblica», 12 luglio 2006, p. lemma in DSR, ma presente negli esempi ivi 6: Non un ritorno alle fogne, però un forniti per altri lemmi. progetto di «destra–destra». = Da destra, sul modello di centro–de- (E) (e) decennio ridens loc. sost. stra. m. Ironicamente, il decennio ridente. 1994 M. Serra, in «L’Espresso», 22 apri- (E) (e) destra ridens loc. sost. f. le 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): Il Ironicamente, la destra (politica) ri- “decennio ridens” [gli anni Ottanta, dente. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 362

1994 In «L’Espresso», 20 maggio 1994, (E) (n) dichiarante agg. Che ha titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): Ci- deciso di rendere agli organi della nema e politica. Se la sinistra vi rat- giustizia penale dichiarazioni che ri- trista… A voi la destra ridens 2005 guardano l’attività criminosa nella Mario Dassovich, 1945–1947, anni difficili quale è coinvolto, senza essere consi- e spesso drammatici per la definizione di derato a pieno titolo un collaboratore un nuovo confine orientale italiano: il pro- di giustizia. cedimento giudiziario impropriamente noto 1996 A. Ravidà, in «La Stampa», 14 no- come il processo delle foibe–Piskulić, Udine, vembre 1996 (DSR, che non riporta il n. di Del Bianco, p. 82 (GRL): “[in] fondo è p.): Così Brusca è tuttora ufficialmen- ridicolo confrontarsi tra mille dubbi, te “imputato dichiarante” date, memorie e storie in presenza di 2. sost. m. e f. Chi ha deciso di ren- una ‘destra ridens’ […]”. dere agli organi della giustizia penale = Comp. da destra e ridens, con riferi- dichiarazioni che riguardano l’attività mento al capo politico della destra Silvio criminosa nella quale è coinvolto sen- Berlusconi (cfr. ridens1 e alcune delle poli- rematiche a cui rinvia ridens2) sul modello za essere ancora un collaboratore di di iena ridens (cfr. già «Nenni ridens» in un giustizia. testo di Fortebraccio [= Mario Melloni], in 1996 R. Farkas, in «l’Unità», 24 agosto «l’Unità», 3 luglio 1969: DSR s.v. ridens). 1996 (DSR, che non riporta il n. di p.): Gian Carlo Caselli che con il viso teso spe- (E) (e) destrista agg. Relativo a, cifica che in questa prima fase dell’in- che sostiene la destra. dagine invece che “di pentito sarebbe 1994 C. Cosulich, in «Avvenimenti», 4 meglio parlare di dichiarante” 1997 maggio 1994 (DSR, che non riporta il n. di L. Milella, in «Panorama», 30 gennaio 1997 p.): Si compilano le prime liste di pro- (DSR, che non riporta il n. di p.): Giovanni scrizione della nuova “era destrista” Brusca è considerato tuttora un “di- (r) 2. sost. m. e f. Chi sostiene la chiarante” 2005 In «La Repubblica», destra. 28 aprile 2005, p. 6: Si tratta, in ogni caso, di un dichiarante (in attesa del 1992 R. Canteri–A. Ottaviani, I cento giorni della Lega, Verona, Euronobel, p. 114 riconoscimento di pentito) di un certo (GRL): Ha aderito alla Lega nel 1990: spessore, in grado di fornire elementi “prima ero un destrista”, avendo da molto utili ai pm antimafia 2008 D. Del Porto, Scatta la protezione anche per 10 sempre la netta sensazione che la so- testimoni napoletani, in «La Repubblica», 5 cietà comunista non poteva avere fu- giugno 2008, p. 2: L’omicidio di Michele turo 1994a In «Secolo d’Italia», 8 giu- Orsi, “dichiarante” e non pentito. gno 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): = Part. pres. del v. dichiarare. Anche con il “destrista” non cattolico 1994b M. Ferrazzoli, in «L’Italia settimana- (E) (e) dinismo sost. m. Pensiero le», 29 giugno 1994 (DSR, che non riporta il politico ed economico di Lamberto n. di p.): …una donna che vuole divor- Dini. ziare dal marito destrista. 1994 P. Martini, in «Corriere della sera», = Dal sost. destra, con l’aggiunta del suf- 26 settembre 1994 (DSR, che non riporta il n. fisso –ista. di p.): Vengono considerati come una www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 363

specie di organo ufficioso del “dini- subito esaltato dai mass–media per la smo” 1996 M. Gasparri, in «Extra», sua spontaneità ed eloquenza. 29 marzo 1996 (DSR, che non riporta il n. di = Dal nome proprio (Antonio) Di Pietro, p.): il pateracchio, il prodismo, il dini- con l’aggiunta del suffisso–ese. smo, il somozismo. = Dal nome proprio (Lamberto) Dini, con E) (e) (R) dipietrino sost. m. Chi l’aggiunta del suffisso –ismo. sostiene o intende emulare Antonio Di Pietro. (E) (e) dinista sost. m. e f. Segua- 1993 In «La Repubblica», 19 giugno ce di Lamberto Dini. 1993, p. 15: Ha pure sottolineato che 1996 C. Galli, in «Il Messaggero», 29 non mancano richieste nelle quali il luglio 1996 (DSR, che non riporta il n. di ‘fumus persecutionis’ emerge con p.): un piccolo movimento non molto chiarezza e ha contrapposto Di Pietro omogeneo, diviso tra “dinisti”, patti- ad alcuni suoi maldestri emuli (detti sti di Segni e socialisti di Boselli. anche “dipietrini”) 1995 M. D’Alema, = Dal nome proprio (Lamberto) Dini, con in «Corriere della sera», 3 giugno 1995 (DSR, l’aggiunta del suffisso –ista. che non riporta il n. di p.): Il problema (E) (e) dipietrese sost. m. Il lin- non è Di Pietro, sono i dipietrini che guaggio di Antonio Di Pietro, politico in giro per l’Italia vogliono sindacare italiano, caratterizzato da espressioni su tutto 1997 In «La Repubblica», 12 colloquiali e di derivazione dialettale. dicembre 1997, p. 15: Poi a mezzogiorno 1994 M. Brando–S. Ripamonti, in «l’U- incontra uno del giro sbagliato che lo nità», 21 aprile 1994 (DSR, che non riporta il porta alla buvette, gli offre una birra, n. di p.): Teorema: erano tutti colpevo- due chiacchiere, ed eccolo all’una già li. In “dipietrese”: “hanno divorziato dipietrino convinto 2010 In «La Re- da moglie e marito e il giorno stes- pubblica», 3 agosto 2010, p. 10: Ora che so sono diventati amanti”. Chi? Raul Fini farà un partito di destra, e anche Gardini e la Montedison da una parte, Di Pietro è di destra, un sacco di di- l’Eni, il Psi e la Dc dall’altra 1996 pietrini si rivolgeranno a Fini. In «Il Messaggero», 20 giugno 1996 (DSR, = Dal nome proprio (Antonio) Di Pietro, che non riporta il n. di p.): Il “Dipietrese”. con l’aggiunta del suffisso vezzeggiativo – Mi cimenterò in un discorso a braccia ino. 2001 In «La Repubblica», 7 maggio 2001 p. 11: Antonio Di Pietro è ancora capace (E) (e) dipietrismo sost. m. Il di riempire le piazze e scaldare le folle modo di agire tipico di Antonio Di col suo «dipietrese» ruspante, iperca- Pietro, anche come modello di com- lorico come gli spaghetti alla mona- portamento. cino, farcito di buon senso e proverbi 1993a M. Serra, in «L’Espresso», 24 gennaio 1993 (DSR, che non riporta il n. e modi di dire 2012 M. Travaglio–P. Gomez–G. Barbacetto, Mani pulite. La vera di p.): Il “dipietrismo”, ad esempio, storia, Milano, Chiarelettere, 2012 (GRL, all’opposto di quanto sostengono co- che non riporta il n. di p.): “Sempre reato loro che se ne preoccupano tanto, non di porcata è”, dice in dipietrese, il suo rappresenta affatto la classica cultu- gergo rozzo e un po’ sgrammaticato, ra della prevaricazione 1993b In www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 364

«La Repubblica», 24 febbraio 1993, p. 8: consiliare della Regione Puglia, sulla ‘Il dipietrismo è diventato una moda’ proposta di legge presentata dal ver- 2008 In «La Repubblica», 22 aprile 2008, p. de Mimmo Lomelo, dal “dipietrista” 1: Al «localismo ideologico padano», Carlo Madaro e dal comunista italia- sul versante opposto si è stabilizzato no Giovanni Valente, sulla disciplina il «dipietrismo» come eredità del giu- dei parcheggi per i disabili 2013 stizialismo, affermatosi all’epoca di P. Sansonetti, La sinistra è di destra, Milano, tangentopoli 2017 M. Serra–G. Papi, Il BUR Rizzoli, 2013 (GRL, che non riporta il grande libro delle amache, Milano, Feltrinel- n. di p.): I dipietristi puri sostengono di li, 2017 (GRL, che non riporta il n. di p.): Il aver pagato anche cara l’opposizione dipietrismo è l’uovo dal quale è nato a Napolitano, cioè all’uomo più po- il grillismo. tente d’Italia 2017 In «La Repubblica», = Dal nome proprio (Antonio) Di Pietro, 18 settembre 2017, p. 19: Un altro poli- con l’aggiunta del suffisso–ismo . tico: il commercialista Vittorio Del Cioppo, candidato nel 2013 con i di- (E) (e) dipietrista agg. Che sostie- pietristi al consiglio regionale. ne Antonio Di Pietro. = Dal nome proprio (Antonio) Di Pietro, 1994 F. Martini, in «La Stampa», 4 ot- con l’aggiunta del suffisso–ista . tobre 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): Nel partito [An, ndr] […] spuntano (E) (e) discesa in campo loc. sost. due anime. Una lombarda, “dipietri- f. Entrata in politica. sta” – guidata da La Russa e De Co- 1994 S. Berlusconi, in «l’Unità», 11 lu- rato – e una romana, con venature ga- glio 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): rantiste 2017 In «La Repubblica», 30 Sono cosciente che la mia discesa in settembre 2017, p. 4: A Caltanissetta ci campo è stata indispensabile e che sarà l’ex sindaco dipietrista Salvatore questa discesa in campo ha cambia- Messana. to la storia del nostro paese 1995 2. sost. m. e f. Chi sostiene Anto- G. Modolo, in «La Repubblica», 9 gennaio nio Di Pietro. 1995 (DSR, che non riporta il n. di p.): La 1996 G. Pellegrino, in «Corriere della tecnica della “discesa in campo” di Di sera», 16 novembre 1996 (DSR, che non ri- Pietro ricorda per molti aspetti quella porta il n. di p.): La vera scalata al cielo di Berlusconi 1998 In «La Repub- dei dipietristi consiste nello scalare blica», 18 febbraio 1998, p. 8: Un appello Borrelli e Di Pietro 1998 In «La Re- che – precisa – non va ricollegato alla pubblica», 29 aprile 1998, p. 7: Rino Pisci- seconda discesa in campo di France- tello, dipietrista, torna a chiedere la sco Cossiga 2005 In «La Repubblica», diretta tv “almeno per le sole dichia- 23 giugno 2005, p. 26: Anche il leader razioni di voto” 2000 In «La Repubbli- dell’Italia dei valori non esclude una ca», 25 aprile 2000, p. 5: I dipietristi po- sua discesa in campo alle primarie del trebbero alla fine astenersi, ma in ogni prossimo autunno 2017a In «La Re- caso questo non risolve i problemi in- pubblica», 17 dicembre 2017, p. 1: Non è terni all’Asinello 2002 In «La Repub- la prima volta che Silvio Berlusconi blica», 20 luglio 2002, p. 2: C’è il parere parla del fascismo in termini accon- unanime della quinta commissione discendenti. Anzi, è una costante fin www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 365

dalla sua discesa in campo 2017b cerca di dare un’ingannevole impressione di N. Urbinati, Il conflitto di Grasso, «La Re- rispettabilità e affidabilità’. pubblica», 22 dicembre 2017, p. 42: Dalla discesa in campo dell’imprenditore (E) (e) esercitopoli sost. f. Scan- Silvio Berlusconi, che ha cambiato dalo relativo alle tangenti, a episodi ben più del modo di fare politica, pre- di corruzione e a favoritismi nell’am- ferendo l’audience all’organizzazione bito dell’esercito, delle Forze Armate. partitica 2018 In «La Repubblica», 8 1995a In «Panorama», 9 novembre gennaio 2018, p. 1: Forza Italia punta ad 1995, titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): un’aliquota fiscale del 25 per cento Esercitopoli. Stellette pulite: opera- (vecchia promessa in realtà risalente zione a tenaglia 1995b Esercitopoli, in alla discesa in campo del Cavaliere). «La Repubblica», 26 ottobre 1995, p. 8, titolo = Polirematica, dai sost. discesa e campo, e testo: Al prezzo di un andazzo conso- usata per la prima volta dal medesimo Berlu- lidato, il fiume carsico di una corru- sconi e attecchita nei media e nell’ambiente zione a bassa intensità, una corruzio- politico in virtù del puntuale rapporto verb. con la parte iniziale del suo noto discorso ne da mazzette dell’uno per cento, le sull’entrata in politica (26 gennaio 1994, «Ho gerarchie militari avrebbero garantito scelto di scendere in campo e di occuparmi al potere politico l’affidabilità della della cosa pubblica [...]»: cfr. https://www. macchina militare. In queste ore quel youtube.com/watch?v=UpXOAIFFpBQ). fiume carsico comincia a venire in su- perficie: è già stato ribattezzato “Eser- (E) (e) doppiopettista sost. m. e f. citopoli”, ed è il capitolo militare del Persona dalle apparenze rispettabili. malaffare che ha accompagnato fin 1994a R. Lampugnani, in «l’Unità», 11 qui la vita della Repubblica 1995c maggio 1994 (DSR, che non riporta il n. di In «La Repubblica», 27 novembre 1995, p. p.): Gianfranco Fini e i doppiopettisti 1: Tanto più che, in latitanza dell’in- di Alleanza nazionale 1994b M. Ser- formazione impegnata sui fronti delle ra, in «Cuore», 1 ottobre 1994 (DSR, che non varie Affittopoli, Esercitopoli e Paren- riporta il n. di p.): Che cosa devo augurar- mi, incontrando il “capo dei fascisti” topoli, sul riciclaggio dei rifiuti la ma- oggi leader della destra governativa? fia sta costruendo a colpi di tangenti Di scoprire che è il classico doppio- il vero affare del Duemila. Qualcuno pettista e doppiogiochista, così torno a dovrebbe occuparsene, prima che le casa rassicurato che il nemico è ancora nostre città diventino un’unica gigan- il nemico? 2003 F. Froio, Il cavaliere tesca Monnezzopoli 2012 Antonello incantatore: chi è veramente Berlusconi, Bari, Capurso, Le frasi celebri nella storia d’Italia, Milano, Mondadori (GRL, che non riporta il Dedalo, p. 273 (GRL): Il balilla Fini è un n. di p.): Da «Tangentopoli», in breve servo di Berlusconi, un doppiopettista dell’ultima ora, con quel doppiopetto tempo, il suffisso «–poli» inizia a es- che gli straballa da tutte le parti. sere utilizzato per indicare scandali di = Da doppio petto, simbolo di eleganza ogni tipo (affittopoli, concorsopoli, maschile, con possibile influsso dell’agg. e esercitopoli, calciopoli). sost. doppiogiochista ‘chi, che fa il doppio = Comp. da esercito, con l’aggiunta del gioco’ o della loc. agg. in doppio petto ‘che confisso –poli, sul modello di tangentopoli. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 366

(E) (e) eurodirigismo sost. m. Il po- pubblica», 25 luglio 1994, p. 2: il sottose- tere delle istituzioni politiche dell’Ue gretario alla Presidenza, Gianni Let- di intervenire dirigendo e orientando ta, ‘fininvestiano’ della prima ora, ex la vita economica, dalla produzione vicepresidente dell’azienda 1994c alla distribuzione dei beni. In «La Repubblica», 31 agosto 1994, p. 4: 1994a A. Bonanni, in «Corriere della I portoni di Viale Mazzini e di Saxa sera», 3 maggio 1994 (DSR, che non ripor- Rubra si spalancheranno a breve per ta il n. di p.): Nell’intervista al Corriere i fininvestiani Carlo Rossella (vicedi- il professor Martino […] si pronun- rettore di Panorama) e Clemente Mi- cia contro l’eurodirigismo e la prete- mun (vicedirettore del Tg5) 1996 sa di regolare i mercati di Bruxelles In «Panorama», 1996, p. 49 (GRL, che non 1994b G. A. Stella, in «Corriere della sera», riporta il n. di vol. ma l’impreciso dato bi- 11 maggio 1994 (DSR, che non riporta il n. bliografico «edizioni 1560–1563»): Quelli di p.): i freni da mettere all’eurodirigi- come lui e come Franco Bassanini, a smo, che pretende di decidere anche bordo del Linate–Fiumicino, circon- sulla produzione di uova di quaglia dati da federalisti e fininvestiani, si 1994c In «La Repubblica», 22 maggio 1994, sentono vescovi in mezzo agli infede- p. 8: Egli stesso si è dichiarato poco li 2005 Mario Guarino, L’orgia del po- favorevole al trattato di Maastricht e tere: testimonianze, scandali e rivelazioni su alla moneta unica. Ha criticato “l’eu- Silvio Berlusconi, Bari, Dedalo, p. 68 (GRL): rodirigismo di Bruxelles” nello stile Tra il faccendiere e pregiudicato Fla- di John Major. vio Carboni e Berlusconi, nonché – = Dal prefissoide –euro, con l’aggiunta attraverso lo stesso Carboni e il finin- del lemma dirigismo. vestiano Romano Comincioli 2012 Mario Guarino, Mercanti di parole: storie (E) (e) (R) fininvestianoagg. Ber- e nomi del giornalismo asservito al potere, lusconiano, fedele alla linea politica Bari, Dedalo, p. 113 (GRL): Le garanzie di Silvio Berlusconi. fornite ai sottoscritti consistono, ge- 1993 In «La Repubblica», 6 ottobre nericamente, nelle gradevoli presenze 1993, p. 43: Sarà possibile non essere di show–girl che affollano i program- condizionati proprio nel momento in mi fininvestiani. cui il magma fininvestiano si sta muo- = Dal nome proprio di una società Finin- vendo in una direzione chiara, quello vest, con l’aggiunta del suffisso –iano che dell’impegno diretto nelle faccende forma agg. e sost., derivati da nomi propri, politiche? come manzoniano, leopardiano. 2. sost. m. Chi, tra i collaborato- ri e i seguaci di Silvio Berlusconi, (E) (e) fracassopoli sost. f. Città proviene dall’azienda Fininvest (poi dove vi è un alto inquinamento acu- Mediaset) e ne interpreta i valori e gli stico e un’elevata espansione edilizia, interessi. a discapito delle aree verdi. 1994a M. L. Rodotà, in «L’Espresso», 1995 In «Panorama», 26 maggio 1995, 15 aprile 1994 (DSR, che non riporta il n. di titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): Fra- p.): discernere le proprie reclute dai fi- cassopoli, Italia. Inquinamento acu- ninvestiani storici 1994b In «La Re- stico. Un’indagine del Treno verde www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 367

di Legambiente 1998 In «Panorama», fascisti, ma anche i comunisti. Erano 1998, p. 136 (GRL): Una recente lettera loro a chiamare “governino” il gover- a un settimanale femminile fotogra- no libero insediato a Domodossola. fa perfettamente la situazione di chi = Dal lemma governo, con l’aggiunta del vive a “Fracassopoli”: «Torna la pri- suffisso diminutivo –ino. mavera» si sfoga la lettrice «e i soliti problemi di stagione: finestre aperte e (e) (n) governissimo sost. m. Go- televisione o hi–fi a tutto volume, auto verno che include anche formazioni che passano, cene in terrazzo e discus- politiche dell’opposizione. sioni o canti a voci spiegate…» 2004 1992 Governissimo per Brescia, in «La Repubblica», 29 settembre 1992, p. 4, tito- Maria Vittoria Dell’Anna–Pierpaolo Lala, Mi consenta un girotondo: lingua e lessico nella lo e testo: Evitato con un “governissi- seconda Repubblica, Galatina, Congedo, pp. mo” il commissariamento al comune 119–120: A partire dal secondo signi- di Brescia 1995 In «La Repubblica», ficato di tangentopoli, al valore tradi- 23 novembre 1995, titolo (DSR): D’Alema zione ed etimologico di –poli come dice no al governissimo 1996 In ‘città’ si è affiancato e sostituito quello «Panorama», 11 gennaio 1996 (DSR, che non di ‘scandalo’ e in affittopoli, concorso- riporta il n. di p.): Governissimo. Un go- poli, farmacopoli, fracassopoli. verno fondato su un solido patto tra = Comp. da fracasso, con l’aggiunta del tutte le forze politiche, o quantomeno confisso –poli, sul modello di tangentopoli. le principali 2000 G. Luzi, D’Alema, no al governissimo. È solo una fiction vele- (E) (e) (R) governino sost. m. Go- nosa, in «La Repubblica», 20 dicembre 2000, verno di basso profilo istituzionale. p. 27, titolo e testo: L’ipotesi di un “go- 1992 In «La Repubblica», 21 giugno vernissimo” in caso di pareggio dopo 1992, p. 5: “Doveva essere un governi- le elezioni è per D’Alema solo “una no, e invece vuoi vedere che diventa fiction che serve a spargere un po’ di un governissimo” 1995 P. Ferdinando veleno nella vita politica” 2010 In Casini, in «Panorama», 23 novembre 1995 «La Repubblica», 8 giugno 2010, p. 4: Ini- (DSR, che non riporta il n. di p.): Si parte zialmente esponente dei Verdi, fu in dal governissimo, ma mi sa che si ar- questa veste, dal 1992, assessore alle riva al governino 2008 In «La Repub- Politiche ambientali, ecologia e riser- blica», 30 gennaio 2008, p. 2: «Se doves- ve naturali di un governissimo costi- se nascere un governino con un solo tuito da Dc, Psi, Pds, Psdi, Pri, Pli e voto o due il mio voto non ci sarà», appunto Verdi 2017 In «La Repubbli- ha infatti spiegato più tardi Baccini ca», 30 novembre 2017, p. 5: Clima molto 2015 Gianpaolo Pansa, Bella ciao: contro- dolce tra il leader dem e il presidente storia della Resistenza, Milano, BUR, 2015 Toti e c’è chi pensa all’ipotesi gover- (GRL, che non riporta il n. di p.): Tra il set- nissimo 2018 In «La Repubblica», 19 tembre e l’ottobre 1944, la repubblica gennaio 2018, p. 1, titolo: Pd: no al gover- dell’Ossola nacque e morì nel giro di nissimo. “Mai con questa destra”. trentatré giorni. E tra i suoi avversari = Da governo, con l’aggiunta del suffisso non ci furono soltanto i tedeschi e i accrescitivo –issimo. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 368

(E) (R) governo a termine loc. canoni di una buona democrazia, il sost. m. Governo pensato per durare governo–azienda è una inammissibile in carica un tempo limitato. violazione di tutte le regole su cui si 1992 In «La Repubblica», 19 gennaio fonda uno Stato di diritto 1994b In 1992, p. 7: Dopo una serie di consul- «La Repubblica», 14 agosto 1994, p. 8: Un tazioni, anche romane, i dirigenti segno premonitore, che non promet- del Pds sono arrivati a dare un sì al teva niente di buono, si è avuto per “governo a termine” 1993 Gover- la verità quando Berlusconi ha fatto no a termine? Mica è una mozzarella, in le sue nomine governative, dando «La Repubblica», 24 aprile 1993, p. 3, tito- vita, per la prima volta in Italia, anzi lo e testo: Alle quattro del pomeriggio per la prima volta in un grande pae- Martinazzoli esce dal lungo vertice se occidentale, a un governo–azien- che ha esaminato la crisi di governo, da [2010 In «La Repubblica», 3 agosto e mette in chiaro che la Dc non vuole 2010, p. 1–24: Chiamandolo anti–Stato sentir parlare di un governo a termi- riconosciamo che questo partito–go- ne 1994 M. D’Alema, in «Corriere della verno–azienda ha e ha avuto una filo- sera», 8 aprile 1994 (DSR, che non riporta il sofia, un progetto preciso, a suo modo n. di p.): Potrebbe costituirsi un gover- sovversivo e radicale] 2016 Umberto no a termine, con un obiettivo limita- Eco, A passo di gambero: guerre calde e po- to: varare una nuova legge elettorale pulismo mediatico, Milano, Bompiani, 2016 1995 L. Dini, in «Il Manifesto», 19 gennaio (GRL, che non riporta il n. di p.): A un go- 1995 (DSR, che non riporta il n. di p.): Non verno–azienda non si risponde con le esistono governi a termine nella Co- bandiere e con le idee, ma puntando stituzione, non può essere fissata una sul suo punto debole, i soldi. Che se data. poi il governo–azienda si mostrasse = Dal sost. governo e la loc. agg. a ter- sensibile a questa protesta, anche i mine (da termine ‘momento del tempo da cui decorrono o cessano gli effetti di un negozio suoi elettori si accorgerebbero che è giuridico’: 1332–1337, DELI), modellato appunto un governo–azienda, che so- sulla loc. contratto a termine (1922: ibid.). pravvive solo se il suo capo continua a fare soldi. (E) (R) governo–azienda loc. m. = Dai sost. governo e azienda. Governo come rappresentazione di interessi pubblici illecitamente fram- (E) (e) (R) governo costituente mischiati agli interessi privati. loc. sost. m. Governo che ha come 1991 In «La Repubblica», 20 giugno principale obiettivo la riforma della 1991, p. 43: Si sono sentiti in un ango- Costituzione. lo, sbattuti dall’abbraccio governo– 1992 Occhetto: nato e morto il go- azienda, esclusi da un patto, a largo verno costituente, in «La Repubblica», 24 raggio, su nomine, tagli ed ammor- novembre 1992, p. 11, titolo e testo: Alle tizzatori sociali 1994a S. Romano, tensioni che già erano affiorate sulla in «La Stampa», 26 luglio 1994 (DSR, che legge elettorale e sul federalismo si non riporta il n. di p.): Se il partito–azien- aggiungeranno inevitabilmente quel- da era una preoccupante eccezione ai le sull’ultima sortita di De Mita, che www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 369

in un’intervista all’Unità ha invocato delle larghe intese [2006 Larghe le sabato “un governo costituente” che intese stretto il consenso, in «La Repubbli- vari proprio le riforme che dovreb- ca», 5 novembre 2006, p. 1: Soffia, sulla be sfornare la Bicamerale 1994a politica e sul governo, il vento delle A. Garzia, in «Il Manifesto», 5 aprile 1994 “larghe intese”, della “grande coali- (DSR, che non riporta il n. di p.): Bossi ave- zione”] 2011 C. Tito, Il Cavaliere fac- va parlato sabato scorso di “federali- cia un passo indietro ora serve un governo di smo” e “governo costituente” come larghe intese, «La Repubblica», 7 settembre le vere priorità strategiche della Lega 2011, p. 4: Un governo di larghe intese, 1994b In «La Repubblica», 13 aprile 1994, «un patto di fine legislatura» tra «tutti p. 1: Poniamo che il “governo costi- gli uomini di buona volontà» 2016 Emilio Gentile, In democrazia il popolo è tuente” promesso dalle destre non sia sempre sovrano (falso)!, Bari, Roma, Later- solo un’ipotesi tattica per varare una za, 2016 (GRL, che non riporta il n. di p.): Il coalizione in difficoltà 1996 In «La presidente rieletto diede a Enrico Let- Stampa», 9 gennaio 1996, titolo (DSR): An ta, deputato del Partito democratico, più morbida: “Governo costituente”. l’incarico di formare un governo di = Dal sost. governo e l’agg. costituen- te ‘detto di assemblea eletta dal popolo, cui “larghe intese”, con la partecipazione spetta di preparare una nuova costituzione’ di esponenti del Partito democratico, (1796: DELI), sul modello di assemblea del Popolo della Libertà e di Scel- costituente (di certo in riferimento a quella ta civica 2018a P. Matteucci, Renzi: preposta alla stesura della Costituzione tra il “Berlusconi ha già governato e fallito. Da lui 1946 e il 1948, benché la loc. sia anteriore: solo promesse, noi i fatti”, in «La Repubbli- 1836, GDLI, s.v. costituente, § 4). ca», 10 gennaio 2018: Mai larghe intese, quindi? “Assolutamente sì”, assicura (E) (R) governo di larghe intese Renzi che esclude “assolutamente” loc. sost. m. Governo fondato anche un governo di larghe intese con l’ex sul contributo di forze dell’opposizio- Cavaliere: “voglio dire ai cittadini ne. che più voteranno Pd e centrosinistra, 1995a In «La Repubblica», 29 ottobre più lo spettro e il rischio delle larghe 1995, p. 4: Dopo il governo Dini è pos- intese si allontanerà” 2018b In «La sibile far nascere un governo di lar- Repubblica», 14 gennaio 2018, p. 2: Può ghe intese per fare le riforme 1995b solo sperare di essere l’azionista di In «La Repubblica», 31 dicembre 1995, p. maggioranza di un governo di larghe 3: “È una presa di posizione che non intese del quale Gentiloni sarebbe ap- tiene in nessun conto l’interesse del punto la guida naturale. paese, ma guarda esclusivamente al = Dal sost. governo e la loc. costituita da personalissimo interesse del signor largo agg. e intesa sost. f. Romano Prodi che con un governo di larghe intese vedrebbe annulla- (E) governo di tregua loc. sost. to il suo ruolo di premier designato” m. Governo con scarsa caratterizza- 1996 In «Avvenire», 17 gennaio 1996 zione politica, che avrebbe la funzio- (DSR, che non riporta il n. di p.): Oggi co- ne di raffreddare i toni del dibattito tra munque si riparla pari pari di governo i diversi schieramenti. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 370

1994 M. D’Alema, in «l’Unità», 15 di- della patrimoniale” che distrugga l’I- cembre 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): talia su mandato della Merkel, di Sar- Resto convinto che si debba dare vita kozy e di Bruxelles. a un governo di tregua, che consenta = Dal lemma governo, con l’aggiunta del di svelenire la vita politica 1995 suffisso accrescitivo –one. M. D’Antonio, in «Il Mattino», 16 gennaio 1995 (DSR, che non riporta il n. di p.): egli (E) (e) (R) governo–sole (governo (L. Dini) presiederà un governo di sole, governo Sole) loc. sost. m. Un tregua, sottratto dunque al calcolo dei esecutivo creato dalla Lega negli anni consensi effimeri 2011 In «Corriere Novanta. della sera», 8 ottobre 2011, titolo: Napoli- 1991 In «La Repubblica», 16 giugno tano precisa: “Governo di tregua? Il 1991, p. 9: La città di Mantova dovreb- mio era un richiamo storico”. be essere la capitale. Lì intanto avrà = Dai sost. governo e tregua. sede il governo alternativo che Bos- si ha chiamato governo sole 1993 (E) (e) (R) governone sost. m. Un In «La Repubblica», 10 novembre 1993, governo che include formazioni poli- p. 2: A sera, s’incontra per i corridoi tiche dell’opposizione, con più chiaro della Camera il capogruppo leghista intento scherzoso rispetto a governis- Roberto Maroni, anche lui corteggia- simo. tissimo da tv e giornali. Garbatamen- 1995 In «La Repubblica», 22 dicembre te, racconta la rivoluzione nordista: 1995, p. 10: Da qualche giorno, in qua- “Vede, il nostro governo si chiamerà lità di “esploratore”, Silvio Berlusco- governo Sole, visto che quello del Pci ni è impegnato in un “tour de force” si chiamava Ombra [...]” 1996a In per verificare, attraverso sue persona- «La Repubblica», 5 giugno 1996 (DSR, che li consultazioni con tutte le forze po- non riporta il n. di p.): Giancarlo Paglia- litiche, se esiste la possibilità di dar rini, presidente del “governo Sole” vita a un governone o governissimo 1996b C. Trabona, in «Avvenire», 12 giu- che dir si voglia 1996 S. Marroni, in gno 1996 (DSR, che non riporta il n. di p.): «La Repubblica», 4 gennaio 1996 (DSR, che Fabrizio Comencini, veronese che non riporta il n. di p.): nell’aria, semmai, non a caso ha ottenuto a Mantova la c’è più un clamoroso “controribal- nomina di “ministro degli Esteri del tone” […] che un più solido “gover- governo–sole”. none” con la Quercia dentro 2004 = Da governo ombra (in ingl. shadow ca- In «La Repubblica», 27 luglio 2004, p. 16: binet), ad indicare il governo della Lega in Non è un governicchio di ragionieri, contrapposizione a quello del Partito Demo- è il governone dell’uomo più ricco cratico della Sinistra. d’Italia a raschiare, per l’ennesima volta, il fondo del barile 2011 In (E) (e) homo berlusconianus loc. «La Repubblica», 8 novembre 2011, p. 2: Il sost. m., anche con l’iniziale maiu- secondo da Radio Londra parla di un scola nel primo o in entrambi gli ele- Paese felice e benestante che merita menti. In senso ironico e scherzoso, un «happy end», non un “governone l’uomo tipicamente berlusconiano, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 371

simile per manie e caratteristiche, a (E) (e) homo prodianus loc. sost. Silvio Berlusconi. m. In senso ironico e scherzoso, l’uo- 1994a M. Ferrazzoli, in «L’Italia setti- mo tipicamente prodiano, simile per manale», 29 giugno 1994 (DSR, che non ri- manie e caratteristiche, a Romano porta il n. di p.): Acerrimi nemici, da una Prodi. parte l’“homo berlusconianus” – gla- 1995 In «Panorama», 21 luglio 1995, ti- bro, compassato, abbronzato, tirato a tolo (DSR): Eccolo, l’homo prodianus: lucido – dall’altra i sostenitori del ma- tutto pedale e fede ruspante. schio come anello di congiunzione tra = Dalla loc. lat. homo sapiens, con de- l’uomo e la scimmia, torace villoso e formazione scherzosa, usata nel linguaggio giornalistico. guance barbute 1994b In «La Re- pubblica», 1 settembre 1994, p. 14: L’Ho- (E) (e) homo veltronianus loc. mo berlusconianus: è lui che merita sost. m., spec. con le iniziali maiusco- di essere studiato. E forse serve pure le. In senso ironico e scherzoso, l’uo- alla sinistra” 1995 J. Loredan–M. mo tipicamente veltroniano, simile Tortorella, in «Panorama», 3 febbraio 1995 per manie e caratteristiche, a Walter (DSR, che non riporta il n. di p.): l’Homo Veltroni. Berlusconianus, già noto ai sociologi 1995 A. Meluzzi, in «L’Espresso», 14 che lo dipingono come più moderato, luglio 1995 (DSR, che non riporta il n. di p.): più pragmatico, più (orrore) “centri- c’è l’Homo Veltronianus variante ras- sta” 2000 In «La Repubblica», 24 giu- sicurante della sinistra da Campus. gno 2000, p. 31: E infatti le 606 aziende = Dalla loc. lat. homo sapiens, con de- formazione scherzosa, usata nel linguaggio presenti in questi giorni all’imponen- giornalistico. te mercato di Pitti Uomo a Firenze e la novantina che da domenica e per (E) (e) (R) iperliberista agg. Che sei giorni sfilerà in città, hanno deci- sostiene rigide politiche economiche so di vestire per l’estate del 2001 un liberiste. prototipo di Homo Berlusconianus, 1992 In «La Repubblica», 14 ottobre vincente e insipiente, che qualunque 1992, p. 46: il professore si avventura siano i risultati delle prossime elezio- in giudizi “scientifici” su ogni aspetto ni, trionferà sia a destra che a sinistra, della vita politica e sociale americana, per non parlare dell’intasato centro dando corpo al suo pensiero conser- 2013 In «La Repubblica», 3 febbraio 2013, vatore, iperliberista, in piena sintonia p. 1: Minzolini è un bell’esempio del con quella scuola di Chicago di cui fa nuovo homo berlusconianus, il quale, parte 1994 A. Statera, in «La Stampa», pur dotato di capacità e di competen- 4 maggio 1994 (DSR, che non riporta il n. ze professionali, usa le sue qualità per di p.): Professor Martino […] lei fa un giustificare e addirittura vantare i pro- programma elettorale iperliberista e il pri errori. presidente del Consiglio incaricato si = Dalla loc. lat. homo sapiens, con de- mette a concertare come fosse Abba- formazione scherzosa, usata nel linguaggio do 1998 In «La Repubblica», 20 gennaio giornalistico. 1998, p. 18: Ma come si fa? Questi pri- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 372

ma fanno il programma iperliberista, intendere. Forse che amnistiando gli e poi si incazzano persino se il gover- stupratori usciamo da Stupropoli? I no decide di liberalizzare l’orario dei mafiosi da Mafiopoli? I ladri da La- negozi 2010 In «La Repubblica», 18 dropoli? febbraio 2010, p. 14: Il quotidiano dei ve- = Comp. da ladro, con l’aggiunta del con- scovi parla dell’operazione «insensa- fisso –poli, sul modello di tangentopoli. ta e truffaldina» in base alla quale «la superabortista, l’iperliberista» Boni- (E) macroregionale agg. Relativo alle macroregioni. no ha «l’incredibile pretesa di rappre- 1994 C. De Gregorio, in «La Repubbli- sentare i valori cattolici» 2016 In «La ca», 30 settembre 1994 (DSR, che non riporta Repubblica», 13 agosto 2016, p. 4: Perfino il n. di p.): il consiglio rai studia l’ipote- l’iperliberista America, però, ha fatto si che a Vigorelli, nuovo direttore del- qualcosa per contrastare le tendenze la testata regionale in odio alla Lega, di mercato. Riducendo la pressione vengono affiancati quattro condiretto- fiscale sulle famiglie e aumentando i ri, ciascuno responsabile di aree ge- sussidi di welfare, gli Stati Uniti han- ografiche e macroregionali 1999 no agito per compensare l’impoveri- In «Quaderni di ricerca dell’Ires Piemonte» mento con qualche successo. (GDLI) 2015 In «La Repubblica», 9 ago- = Dall’agg. liberista, con il prefisso–iper . sto 2015, p. 10: o chiarisce cosa dovreb- be rappresentare il Sud d’Italia per se (E) (e) ladropoli sost. f. Scandalo stesso, legando insieme i destini delle relativo a truffe, furti e corruzione ai diverse regioni meridionali ed elabo- danni della società. rando un sistema macroregionale pro- 1995 M. Fini, in «Cuore», 19 agosto gettuale ed amministrativo efficiente 1995 (DSR, che non riporta il n. di p.): Nes- e moderno, oppure si apre la prospet- suno ha mai detto che bisogna uscire tiva di un’area sempre più anomala. da Ladropoli perché la polizia ha fat- = Da macroregione. to, poniamo, una retata di borseggia- tori 1997 Maddalena Marcello–Marco (E) (e) mancusese sost. m. Il lin- Travaglio, Meno grazia più giustizia, Roma, guaggio tipico di Filippo Mancuso, Donzelli, p. 14 (GRL): come dire che, altisonante e ricco di espressioni bu- poiché la mafia continua ad ammaz- rocratico–forensi. zare centinaia di persone, bisogna 1995a G. Savatteri, in «L’Indipenden- chiudere Mafiopoli. E giacché sono te», 8 giugno 1995 (DSR, che non riporta il tanti pure i ladri, bisogna chiudere n. di p.): “Restano integralmente con- anche Ladropoli 2006 Massimo Fini, fermati le esigenze e gli adempimenti Ladropoli per sempre, s.l., Arianna Editrice doverosamente individuati”. Tradu- (GRL, che non riporta il n. di p.): Per anni zione dal mancusese: l’ispezione si è suonato il leit motiv che bisognava farà 1995b In «La Repubblica», 25 “uscire da Tangentopoli” con un’am- ottobre 1995, p. 6: “Una decisione asso- nistia, un indulto, un atto di clemenza. lutamente ineccepibile e processual- Una formula che non significa niente mente correttissima [...]”, ha replicato o l’esatto contrario di ciò che vuol far soddisfatto da casa sua l’ex Guarda- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 373

sigilli senza rinunciare ad esprimer- 1991 Il governo corre verso la manovri- si in stretto ‘mancusese’ 1999a In na, in «La Repubblica», 9 maggio 1991, p. 5, «La Repubblica», 14 aprile 1999, p. 16: Nel titolo e testo: La giornata di ieri è stata raggio di tre metri c’era tutto il suo segnata da un turbinio di riunioni. Ma schieramento difensivo: gli onorevoli il risultato di tutta questa agitazione avvocati Saponara, Biondi e Pecorel- sarà solo una manovrina 1994 G. Pa- la, ieri calati nella parte del collegio gliarini, in «La Voce», 23 giugno 1994 (DSR, di difesa, sua eccellenza Mancuso che che non riporta il n. di p.): La manovrina scagliava contro il nemico tutto il re- ci sarà, anche se cercheremo di ridur- pertorio mancusese 1999b In «La re al minimo gli aumenti delle impo- Repubblica», 7 settembre 1999, p. 38: Si è ste indirette 1996 S. Bemporad, in «Il arrivati a identificare persino il man- Tempo», 1 ottobre 1996 (DSR, che non ripor- cusese, cioè lo stile verbale dell’ex ta il n. di p.): 27.000 miliardi di nuove ministro Filippo Mancuso. tasse nei prossimi mesi (senza contare = Dal nome proprio (Filippo) Mancuso, gli 8.000 della manovrina di primave- magistrato e politico italiano, con l’aggiunta ra) 2004 A. Mattone, Una manovrina del suffisso –ese. da 57 milioni, in «La Repubblica», 3 agosto 2004, p. 6, titolo e testo: nonostante i ta- (E) (e) mancusopoli sost. f. Scan- gli del governo sulla carne viva della dalo relativo a Filippo Mancuso, ma- spesa corrente, il Comune di Roma gistrato e politico italiano. riesce a mandare in porto la “mano- 1995 M. Pirani, in «La Repubblica», 6 vrina” correttiva di metà anno, che novembre 1995 (DSR, che non riporta il n. arriverà oggi in un consiglio comu- di p.): Tangentopoli, dove il suffisso nale preoccupato per l’ulteriore colpo “poli” aveva un senso compiuto (la di scure del governo alla spesa degli città della corruzione): ma è così an- enti pubblici 2011 In «La Repubblica», che per “mancusopoli” o “militaropo- 9 giugno 2011, p. 1–3: Eppure il premier li”? 2010 Bruno De Stefano, L’Italia insiste. E addirittura ha suggerito di del pizzo e delle mazzette: tra corruzione e rinunciare proprio alla “manovrina” violenza, la fotografia di un Paese ostaggio della criminalità organizzata, Roma, Newton per dirottare quelle risorse sull’Irpef: Compton (GRL, che non riporta il n. di p.): «Così potremmo impiegare quei soldi Vibo Valentia: benvenuti a “Mancu- per gli italiani» 2017 In «La Repubbli- sopoli”. ca», 28 dicembre 2017, p. 12: Luca Barba- = Comp. dal nome proprio (Filippo) Man- reschi, 61 anni, ha preso la gestione e cuso, con l’aggiunta del confisso –poli, sul la direzione artistica del Teatro Eliseo modello di tangentopoli. di Roma nel 2015. Ha dichiarato ad aprile 2017 la crisi del teatro di via (E) (e) (R) manovrina sost. f. In- Nazionale. A maggio la manovrina gli tervento economico–finanziario del ha garantito 8 milioni di euro (in due governo di portata limitata ma consi- anni) extra Fus. stente, caratterizzato per lo più da ta- = Da manovra, con l’aggiunta del suffisso gli alla spesa pubblica e aumenti delle diminutivo –ina, forma eufemistica mirante a imposte. nasconderne e addolcirne il vero significato. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 374

(E) (e) marchettopoli sost. f. nato “mastellum” al posto del vecchio Scandalo relativo alle marchette. “mattarellum”? – riusciranno perlo- 1996 In «Corriere della sera», 18 ottobre meno a porre freni alla partitomania 1996, titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): senza politica 2017 In «La Repubbli- Brancoli sfiduciato perché ha solleva- ca», 24 ottobre 2017, p. 9: E Clemente, fe- to il problema marchettopoli 2009 dele alla sua ideologia “sto con tutti”, M. Zucchetti, Dai comizi in tv di Curzi ai ha risposto senza esitazioni: «Con chi direttori imbavagliati al Tg1, in «Il Giorna- ci cerca!». È il suo anno. Il Benevento le», 6 ottobre 2009: A volte perfino im- in serie A, l’assoluzione al processo, mediatamente, come nel caso di Ro- ora la legge elettorale che sembra par- dolfo Brancoli, a cui l’assemblea non torita dalla sua mente: il Mastellum. concesse neppure la fiducia. «Hanno = Dal nome proprio (Clemente) Mastella, votato contro perché si opponeva a estensore della proposta di legge, con l’ag- “marchettopoli”», dichiarò il suo vice giunta del suffisso pseudo–lat. –um, sul mo- Magliaro 2012 Angelo Mellone, Ro- dello di Mattarellum. mani. Guida immaginaria agli abitanti della capitale, Venezia, Marsilio, 2012 (GRL, che (E) (e) (R) mattarellum sost. m. non riporta il n. di p.): E infine Roma è Legge di riforma elettorale tesa a in- diventata, nell’immaginario nazio- trodurre un sistema prevalentemente nale, Travettopoli. E poi Fangopoli, maggioritario, il cui estensore e so- Marchettopoli, Faccendopoli, Corrut- stenitore in Parlamento fu il deputato topoli […] oggi Fannullopoli. Sergio Mattarella. = Comp. da marchetta, con l’aggiunta del 1993 In «Corriere della sera», 19 giugno confisso –poli, sul modello di tangentopoli. 1993, p. 1: Salvo sorprese finali, “habe- mus Mattarellum”, abbiamo cioè la (E) (e) mastellum sost. m. Propo- legge elettorale per la Camera dei De- sta di riforma della legge elettorale, putati escogitata dall’onorevole Mat- del politico estensore Clemente Ma- tarella 1994 In «Corriere della sera», stella. 26 aprile 1994 (DSR, che non riporta il n. di 1995 M. Teodori, in «Il Messaggero», 6 p.): È ovvio che il recupero propor- giugno 1995 (DSR, che non riporta il n. di zionale, previsto dal “mattarellum”, p.): …dopo il Mattarellum (75% mag- non ci sarà più 1998 Quel segreto del gioritario e 25% proporzionale) che Matterellum, in «La Repubblica», 23 marzo seguì il referendum, è venuto il Tata- 1998: Un piccolo segreto custodito per rellum per le regionali del 1995 (80% cinque anni, un retroscena inedito che proporzionale e 20% maggioritario), viene a galla per caso, e il “Mattarel- a cui potrebbe far seguito un Mastel- lum” torna a far parlare di sé 2005 Il lum, che guarda all’indietro verso il Mattarellum e l’ipotesi Nespolum, in «La Re- regime dei partiti e partitini 2000 pubblica», 29 aprile 2005, p. 6, titolo e testo: Giuseppe Cantarano, L’antipolitica: viaggio Il sistema elettorale in vigore, noto nell’Italia del disincanto, Roma, Donzelli, come Mattarellum dal nome del suo p. 78 (GRL): Staremo a vedere se altre inventore Sergio Mattarella, oggi de- macchinose e miracolose operazioni putato della Margherita, ha introdotto di ingegneria elettorale – un aggior- in Italia il maggioritario 2011 In «La www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 375

Repubblica», 9 luglio 2011, p. 12: Lancia In «La Repubblica», 10 marzo 1992, p. 1: Ci poi un appello agli altri, a Castagnetti, propone dunque i nostri politici, siano Veltroni, Parisi e il gruppo di Demo- Forlani, Craxi, Andreotti o De Loren- cratici del “contro referendum” grazie zo perennemente impegnati in qual- al quale dovrebbe essere ripristinato che cerimoniale (un convegno, una il Mattarellum (il sistema elettorale in festa, una riunione), perennemente vigore dal 1993 al 2005) 2017 In avvolti in una melassa dolciastra di «La Repubblica», 17 dicembre 2017, p. 28: parole prive di significato 1994 In Nella scelta di aggregare nel Polo del «La Repubblica», 7 febbraio 1994, p. 5: L’u- buon governo (1994) i neofascisti del no condisce di miele e melassa ogni Msi, frettolosamente camuffati sot- gruppo di parole superiore a dieci: to l’etichetta di Alleanza nazionale, “siamo qui, siete qui perché abbia- non pesava solo la contingenza del mo, avete deciso di abbandonare i sistema maggioritario del Mattarel- vostri interessi” 1995 R. Gagliardi, lum, bensì una intima sintonia con in «La Stampa», 23 giugno 1995 (DSR, che quell’ambiente 2018 In «La Repubbli- non riporta il n. di p.): La melassa buoni- ca», 26 gennaio 2018, p. 11: Così si diceva sta derubrica la politica a sentimento ai tempi del Mattarellum, che aveva 1996 In «Avvenimenti», 17 gennaio 1996 i collegi uninominali e le coalizioni. (DSR, che non riporta il n. di p.): melas- = Neologismo coniato dal politologo sa, cioè situazione vischiosa in cui le Giovanni Sartori (attestaz. 1993), dal nome proprio (Sergio) Mattarella, estensore della forze politiche sembrano dolciastra- legge, con l’aggiunta del suffisso pseudo–lat. mente pronte, tra inchini e salame- –um. lecchi solo in apparenza contraddetti da musi duri e ringhiosità, a conver- (E) (r) melassa sost. f. Un’armo- gere verso soluzioni che stiano bene nia artificiale che tende ad annullare a tutti 2004 In «La Repubblica», 20 o a far passare in secondo piano con- luglio 2004, p. 11: Alla pattuglia leghista trasti e differenze; per estensione, un appena giunta nella capitale, un av- insieme informe e di scarso valore. vertimento da padre–padrone: “Non 1990 In «La Repubblica», 4 aprile 1990, lasciatevi invischiare nella melas- p. 6: Non a caso ho parlato del vec- sa romana. Fate come me, indossate chio gioco del bastone e della caro- sempre la cravatta verde della Lega, ta a proposito dell’atteggiamento del per ricordare chi siete” 2010 G. Luzi, mondo politico verso le imprese; e Napolitano, appello per le riforme Bossi: ba- difatti il primo giorno del convegno sta con la melassa buonista, in «La Repub- di Parma c’è stato il duello e il giorno blica», 2 gennaio 2010, p. 2, titolo e testo: successivo il presidente del Consiglio Non vogliamo sentir parlare di chiac- ha cosparso tutto di melassa 1991 chiere, siamo geneticamente contrari In «La Repubblica», 25 settembre 1995, p. 7: alla melassa buonista e a quelli che Allora, converrà che, quando si parla parlano, parlano e poi non fanno un di melassa del sistema politico–bu- bel nulla» 2017 In «La Repubblica», 7 rocratico, non è per distrazione o per giugno 2017, p. 29: Una grande melassa volontà di critica pregiudiziale 1992 nella quale la politica — che è invece www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 376

distinzione di posizioni, partigianeria sonaggi irrilevanti, la ricerca di pette- e schieramento, anche a costo di esse- golezzi additivi, e si merolizza. re (o sembrare) perdenti — si scioglie = Dal nome proprio (Valerio) Merola, con in chiacchiericcio poco credibile. l’aggiunta del suffisso –izzars(si). = Da melassa ‘liquido denso e bruno che rimane dopo che dal succo della canna da (E) (e) merolizzare v. tr. Confor- zucchero o della barbabietola è stato estratto mare alle attitudini e ai modelli di Va- lo zucchero’ (1780: DELI). lerio Merola. 1996 In «Panorama», 29 agosto 1996 (E) (e) merolismo sost. m. Atteg- (DSR, che non riporta il n. di p.): George giamento di compiaciuto maschili- Weah, merolizzato in un celebre spot smo. dove cammina nudo tra signore so- 1996a In «L’Espresso», 22 agosto 1996 gnanti. (DSR, che non riporta il n. di p.): Ecco allo- = Dal v. merolizzarsi, con l’aggiunta del ra un test che vuole saggiare il vostro suffisso –ato. tasso di merolismo 1996b In «La Re- pubblica», 31 luglio 1996, p. 19: È arriva- (E) (e) merolone sost. m. Il pene to il Merolismo, ovvero la sintesi del del presentatore televisivo Valerio peggior maschilismo possibile. Una Merola. filosofia che confonde vittima e car- 1996 S. Vassalli, in «Corriere della sera», 19 agosto 1996 (DSR, che non riporta nefice, sedotti e seduttori, all’insegna il n. di p.): Qualcuno ha detto che l’e- di quel “le donne sono tutte puttane” state del 1996 sarà l’estate del “mero- che giustamente le femministe erano lone”, cioè dell’attributo sessuale del riuscite a cancellare 1996c In «La presentatore Valerio Merola. Repubblica», 20 settembre 1996, p. 1: Sia- 2. Per sineddoche, maschio poten- mo nell’Italia del gennaio ’96, stretta te. fra un festival e un’elezione, stanca di 2014 Beppe Lopez, Antologia del ven- rivoluzioni, indifferente, in odore di tennio (1992–2012): Il teatrino mediatico ita- inciucio e già gravida di merolismo. liano, s.l., Casaleggio Associati, 2014 (GRL, = Dal nome proprio (Valerio) Merola, che non riporta il n. di p.): Merola e il Me- presentatore televisivo coinvolto nel 1996 in un’inchiesta su presunti ricatti sessuali, con rolone hanno scelto di condurre un’e- l’aggiunta del suffisso–ismo , ad indicare iro- sistenza, anche sessuale, all’insegna nicamente, un modo di fare o di essere. della libertà cercando, intensamente l’amore, anche se solo fisico… Io ri- (E) (e) merolizzarsi v. pron. intr. vendico come uomo e come Merolone Detto della stampa, abbassarsi di li- il diritto a ‘provarci’, con classe, di- vello per qualità di contenuti. screzione e assoluta non violenza. 1996 U. Eco, in «La Repubblica», 1set- = Dal nome proprio (Valerio) Merola, con tembre 1996 (DSR, che non riporta il n. di l’aggiunta del suffisso accrescitivo–one . p.): Se invece va di riporto sulla sem- plice notizia televisiva la stampa è (E) (e) miliardario ridens loc. obbligata a “pastorizzare” la notizia, sost. m. Per antonomasia, Silvio Ber- attraverso interviste irrilevanti a per- lusconi. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 377

1994 M. Serra, in «l’Unità», 1 otto- = Comp. da miliardario e ridens, sul mo- bre 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): dello di iena ridens (cfr. già «Nenni ridens» Perché tanti italiani hanno preso così in un testo di Fortebraccio [= Mario Melloni], in «l’Unità», 3 luglio 1969: DSR s.v. ridens). male la Finanziaria? Semplice: perché Cfr. ridens1 e ridens2. sono stati informati male. Lo sostie- ne, con l’amara nonchalanche di chi (E) (e) (R) militaropoli sost. f. è ormai abituato alle offese, il miliar- Scandalo riguardante le false inden- dario ridens 2003 In «La Repubblica», nità percepite dai militari. 2 novembre 2003, p. 9: Qualora il miliar- 1993 In «La Repubblica», 13 marzo dario ridens che ci siamo scelti come 1993, p. 10: Il sospetto è grave, pesante: premier non legga correntemente il che accanto alla Tangentopoli che or- latino, adesso può far scorta di que- mai tutta l’Italia conosce ci sia anche sti preziosi consigli anche in italiano, una “Militaropoli”. Per vederci chia- grazie a una giovane italianista bolo- ro il ministro della Difesa, il socia- gnese, Alessandra Mantovani 2009 lista Salvo Andò, ha deciso di aprire Pietro Farro, A proposito di mister B., Monte un’inchiesta interna 1995 M. Pirani, Porzio Catone, Effepi, p. 24 (GRL): Come in «La Repubblica», 6 novembre 1995 (DSR, scriveva già nel 1998 Michele Serra: che non riporta il n. di p.): Tangentopoli, “Quando il miliardario ridens decise dove il suffisso “poli” aveva un senso di buttarla in politica, molti sospet- compiuto (la città della corruzione): tarono che l’avesse fatto soprattutto, ma è così anche per “mancusopoli” o se non solamente, per salvarsi dai “militaropoli”? 2002 In «La Repub- giudici, e per nobilitare le sue beghe blica», 1 settembre 2002, p. 8: Vito Nicolò personali impavesandole di princìpi, Diana, presidente della Corte Milita- garanzie e altri concetti a lui, tra l’al- re d’Appello di Verona, ha effettuato, tro oscuri” 2013 In «La Repubblica», tempo fa, un’ispezione – sfociata in 17 febbraio 2013, p. 6: Il Partito demo- una graffiante relazione – nel tenta- cratico risponde con il candidato alla tivo di restituire serenità nelle stanze Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Per nelle quali è nata Militaropoli, l’inda- lui il «“miliardario ridens” che torna gine iniziata casualmente da un ac- in televisione per dire che le tangen- certamento sugli straordinari (che si ti sono normali si deve vergognare» sospettavano falsi) dei militari impe- 2017 Michele Serra, La sinistra e altre pa- gnati nei soccorsi dell’alluvione del role strane, Milano, Feltrinelli, 2017 (GRL, novembre ’94 e poi estesasi ai vertici che non riporta il n. di p.): Io lo chiamavo, delle Forze Armate 2005 Vincenzo agli inizi, il “miliardario ridens”. Poi, Ruocco, Giùannapoli, Napoli, Guida, p. 163 con l’andar del tempo mi è sembrato (GRL): “I guai li ho passati per colpa che i nomignoli e i nomi storpiati si- di D’Alema!” l’aveva detto un mio ano, come dire, un ferro del mestiere parente ammiraglio. Non era un’af- molto abusato, tra satirici e corsivisti, fermazione di principio, ma il riferi- un po’ troppo facile, come il comico mento ad una vicenda che gli era real- quando fa un peto perché non sa più mente accaduta quando, a suo tempo, come fare ridere. pardon, stavo per dire a tempo debito, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 378

venne indagato nell’ambito della co- sivo italiano che già esce avvilito dai siddetta militaropoli 2007 Enzo Ca- lunghi anni del conflitto di interesse tania–Mario Celi, Tutto il marcio minuto per e dalla depravazione finale del min- minuto, Casale Monferrato, Piemme, p. 157 zolinismo 2016 Antonio Giangrande, (GRL): da Invalidopoli a Pensionopoli, Il movimento5 stelle…cadenti: Quello che da Militaropoli a Spiopoli, da Vallet- non si osa dire, s.l., Independently Published, topoli a Calciopoli. p. 511 (GRL): Risorge il minzolinismo = Comp. da militare, con l’aggiunta del (da Augusto Minzolini: ieri giornali- confisso –poli, sul modello di tangentopoli. sta–squalo, oggi nell’acquario come senatore berlusconiano) con i suoi sti- (E) (e) minzolinismo sost. m. For- li narrativi: l’ira del capo sui seguaci, ma di giornalismo politico concepito la rissosità tra i gerarchi, le veline, i come raccolta di dichiarazioni anche virgolettati anonimi 2017 Marco Ca- informali non del tutto verificabili. nestrari–Nicola Biondo, Supernova: Com’è 1994 P. Martini, in «Corriere della sera», stato ucciso il MoVimento 5 stelle, s.l., Mar- 21 novembre 1994 (DSR, che non riporta il n. co Canestrari, 2017 (GRL, che non riporta il di p.): Il minzolinismo diventa “new- n. di p.): Corriere con la minigonna, o i sgathering” (raccolta di notizie) allo retroscena, o il “minzolinismo”. stato puro, un po’ di “newsproces- = Dal nome proprio (Augusto) Minzolini, sing” (verifica e trattamento), oppu- giornalista e politico italiano, con l’aggiunta re, come dice Polito del famoso caso del suffisso –ismo. Violante: “si informa l’opinione pub- blica che non si sa se è vero, ma che (E) monoturnista agg. Che è fa- vorevole al turno unico nelle compe- c’è uno che lo dice” 1996 In «La tizioni elettorali. Repubblica», 11 settembre 1996, p. 34: Non sorprende neppure, in queste pagine, 1993 In «Corriere della sera», 31 marzo un rituale accenno al minzolinismo, 1993 (DSR, che non riporta il n. di p.): I par- maniera giornalistica che avrebbe se- titi restano solidi e vispissimi in In- dotto anche Maria Latella (Corriere ghilterra, Australia e Nuova Zelanda, della sera) e Barbara Palombelli (La Paesi che sono da sempre monoturni- Repubblica) 2010 In «La Repubblica», sti 1999 In «La Repubblica», 13 febbra- 31 luglio 2010, p. 4: Annotiamo però il io 1999, p. 4: Noi non ci sottrarremo al verbo che l’inventore del «minzoli- confronto, ma, certo – aggiunge il Ca- nismo» ha usato parlando dei suoi ex valiere, che giovedì aveva presentato colleghi della carta stampata, i qua- la sua proposta monoturnista. li – a sentir lui – «blaterano» di go- 2. sost. m. e f. Chi è favorevole al verni senza Berlusconi 2011 In «La turno unico nelle competizioni eletto- Repubblica», 11 dicembre 2011, pp. 1–13: rali. L’orgoglio di dire no all’offerta inde- 1993 In «La Repubblica», 20 maggio cente che il direttore generale della 1993, p. 4: Se la posizione del Pds è peggiore Rai di sempre gli farà mar- questa, del tutto opposta è la convin- tedì è dunque un dovere del collega zione dei monoturnisti, i fautori cioè Maccari, una prova di dignità per lui del turno unico 1999 In «La Repubbli- e di rispetto per il giornalismo televi- ca», 9 gennaio 1999, p. 6: Nel merito mi www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 379

sembra che per superare la grande di- p.): La carta Emma Bonino calata da sputa fra monoturnisti e doppioturni- Berlusconi sul tavolo dell’Europa sti hanno inventato il turno e mezzo” […] scombina in un colpo tutto il pa- 2004 Giovanni Sartori, Mala tempora, ziente gioco dei nordisti filo–gover- Roma, Laterza, p. 162 (GRL): Il problema nativi 1996 M. L. Rodotà, in «L’Espres- di fondo era di mettere d’accordo – so», 23 maggio 1996 (DSR, che non riporta nell’ambito di un sistema maggiori- il n. di p.): I nordisti sono pragmatici, tario – monoturnisti e doppioturnisti mica atei. Venerano principalmente 2013 E. Patta, Dal Porcellum al Cangurum, Irene Pivetti 2005 In «La Repubblica», in «Il Sole–24 ore», 28 giugno 2013 (GRL, 5 ottobre 2005, p. 5: «Con le parole di che non riporta il n. di p.): Con il ballot- Tabacci su Veltroni l’Udc è fuori dal- taggio preventivo – è il ragionamento la realtà, ma soprattutto è fuori dalla dei proponenti – si supera la contrad- maggioranza», tuona Matteo Salvini, dizione tra “monoturnisti” e “dop- capogruppo dei nordisti in Comune pioturnisti”, tra collegi uninominali ed europarlamentare 2010 In «La e voto di preferenza, e soprattutto si Repubblica», 11 marzo 2010, p. 5: A sbrai- riporta la scelta degli eletti nelle mani tare sono i “nordisti”: nello “speciale degli elettori. elezioni” del sito Bergamo news, il si- = Comp. da mono– e turnista. gnor Marco Giudici «nato e cresciuto (E) (e) non–ribaltone (non ribal- a Clusone» si lamenta perché «Lega tone) sost. m. Situazione politica non e Pdl hanno un programma palese- sovvertibile. mente copiato da altri programmi» 1996 G. Sartori, in «Panorama», 11 gen- 2017 In «La Repubblica», 4 ottobre 2017, naio 1996 (DSR, che non riporta il n. di p.): p. 4, titolo: “Da borbonico a nordista”: La teoria del ribaltone o, meglio, del la Cgil attacca il presidente 2018 In non–ribaltone, sostiene che un siste- «La Repubblica», 25 gennaio 2018, p. 10: I ma elettorale maggioritario insedia politici meridionali avevano e hanno una maggioranza di governo “fissa” tuttora solo una via d’uscita dall’an- che non può essere […] cambiata golino in cui sono stati cacciati dai 2004 In «La Repubblica», 25 aprile 2004, nordisti, federalisti, leghisti o sovra- p. 2: Rivolto ad assessori, capigruppo, nisti che dir si voglia. consiglieri in procinto di svestire la = Da nord, con l’aggiunta del suffisso – casacca azzurra, il coordinatore cit- ista. tadino Guido Ziccone ribadisce «il (E) nord–nazione (nord nazione) principio del non ribaltone per evitare sost. f., spec. con iniziali maiuscole. – dice – trasversalismo e confusione». = Comp. dall’avv. di negazione non e da Il Nord Italia inteso come entità na- ribaltone. zionale e autonoma. 1995 G. Fregonara, in «Corriere della (E) (e) nordista sost. m. e f. Chi sera», 5 settembre 1995 (DSR, che non ripor- aderisce alla Lega Nord o la sostiene. ta il n. di p.): la festa di Mantova, da gio- 1994 F. Bianchessi, in «La Voce», 29 vedì prossimo, grande passerella po- ottobre 1994 (DSR, che non riporta il n. di litica e non, della Nord–Nazione so- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 380

gnata da Umberto Bossi 1996 In «La televisione e della pubblicità 2000 Repubblica», 15 aprile 1996, p. 7: Soprat- In «La Repubblica», 12 luglio 2000, p. 4: Gli tutto nel continuo rinvio all’inesisten- “one man party” sono in aumento ver- te e fiabesca Nord Nazione popolata tiginoso, e non vogliono saperne delle dai mitologici padani che nella realtà unioni tradizionali: il 42% fa politica sono uno dei più formidabili crogiuoli una o due volte l’anno, con elettori di razze dell’Europa ma nella fantasia occasionali, ma solo uno su cinque suonano bene, un po’ come i laboriosi prende delle precauzioni 2007 S. gnomi di Tolkien 2009 Guido Passa- Messina, Tornano in pista gli one–man–par- lacqua, Il vento della Padania: storia della ty, in «La Repubblica», 23 febbraio 2007, p. Lega Nord, 1984–2009, Milano, Mondadori, 4, titolo e testo: A ricordarcelo è stato, p. 99 (GRL): la Lega è kafkiana, da una ieri pomeriggio, il senatore calabre- parte inneggia all’epopea scozzese se Pietro Fuda, che si è presentato da di Braveheart e all’indipendentismo, Napolitano nella veste di leader del dall’altra proclama il Parlamento e la Partito Democratico Meridionale (del costituente della Nord–Nazione. quale è, incidentalmente, anche l’uni- = Dai sost. nord e nazione. co parlamentare). Dopo di lui, un al- tro one–man–party, il movimento Ita- (E) (e) notiziopoli sost. f. Scanda- liani nel Mondo che ha il suo faro nel lo relativo alla diffusione di false no- senatore Sergio De Gregorio (quello tizie e informazioni. eletto di qua che vota di là). 1995 In «Avvenimenti», 28 giugno = Loc. ingl., comp. di one ‘uno, uno solo’, 1995, titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): man ‘uomo’ e party ‘partito’. Notiziopoli. Immagini finte per fare la storia del mondo. Falsa informa- (E) (r) padano agg. Che appartie- zione e guerra. ne alla Padania. = Comp. da notizia, con l’aggiunta del 1996 G. Enrico Rusconi, in «l’Unità», confisso –poli, sul modello di tangentopoli. 15 settembre 1996 (DSR, che non riporta il n. di p.): Escludo che esisterà una re- (E) (e) one–man–party sost. m. pubblica padana perché nessuno la ri- inv. Partito politico creato e guidato conoscerebbe e per tante altre ragioni da un’unica persona, nella quale il già note 1998 In «Corriere della sera», partito stesso finisce con l’identificar- 30–III–1998 (GDLI) 2010 Super pedalata si. dei ‘popoli padani’ con i vecchi assi, in «La 1994 C. R., in «L’Espresso», 29 aprile Repubblica», 7 settembre 2010, p. 4, titolo e 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): un testo: La pedalata «verde» è la novità one–man–party come Forza Italia di quest’anno nel programma della 1998 In «La Repubblica», 15 aprile 1998, tradizionale «Festa dei popoli pada- pp. 1–10: SI FAREBBE torto a otto mi- ni». lioni di cittadini italiani, il venti per (E) sost. m. Chi appartiene alla Pa- cento del corpo elettorale, a dire oggi dania. che Forza Italia è ancora e soltanto il 1996 U. Bossi, in «La Stampa», 21 ago- partito di Berlusconi, “one–man–par- sto 1996 (DSR, che non riporta il n. di p.): ty”, il partito–azienda, il partito della Non mi interessa niente, siamo Pada- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 381

ni, noi 2005 In «La Repubblica», 19 le prime del Meridione. Il clima sa di settembre 2005, p. 12: Questo è stato il intimo, di domestico, di cose di casa. commento del ministro delle Riforme Secondo qualcuno che non ha alcuna all’iniziativa del suo collega agli In- voglia di scherzare, ha il chiaro sapo- terni, Pisanu, per una consulta degli re di una «parentopoli» 2013 F. Grilli, islamici italiani. Ma i padani, cono- in «Il Giornale», 5 novembre 2013, titolo: scono l’Islam? 2011 A. Longo, Pa- Parentopoli grillina 2017 D. Di San- dani dite la vostra, in «La Repubblica», 6 zo, in «Il Giornale», 12 ottobre 2017, titolo: ottobre 2011, p. 6, titolo e testo: Continua In Sicilia ultimo capitolo della paren- la campagna «Padani dite la vostra», topoli grillina 2018 L. Bulian, in «Il lanciata su «La Padania» dopo il di- Giornale», 23 gennaio 2018, titolo: Sorelle, scorso di Napolitano a difesa dell’u- fidanzati e figli. Ecco la parentopoli nità d’Italia, vissuto dai leghisti come grillina. una doccia fredda. = Comp. da parente, con l’aggiunta del = Dal lat. Padanus, der. di Padus «Po». confisso –poli, sul modello di tangentopoli.

(E) (e) parentopoli sost. f. Scanda- (E) partito–azienda (partito lo relativo a un sistema di favoritismi azienda) loc. sost. m. Con riferimento e di distribuzione di incarichi pubblici a Forza Italia, partito nato come diret- a persone tra loro imparentate. ta emanazione delle strutture logisti- 1995a S. Berlusconi, in «Corriere del- che e dalle risorse finanziarie dell’a- la sera», 3 settembre 1995 (DSR, che non zienda di Silvio Berlusconi, Mediaset. riporta il n. di p.): E tra poco scoppierà 1994 C. Rinaldi, in «L’Espresso», 22 anche Parentopoli: familiari fatti as- aprile 1994 (DSR, che non riporta il n. di sumere nelle Aziende di Stato, non p.): Che Forza Italia fosse un partito– per incrementare la produttività, ma azienda si sapeva 1999 In «La Repub- per profittare. Magari lavorando a blica», 22 settembre 1999, p. 21: “Signori, metà, oppure lavorando nelle sedi di l’Enel è il partito–azienda di D’Ale- partito 1995b In «La Repubblica», 27 ma”. E quindi Mediaset, la Fininvest, novembre 1995, p. 1: Tanto più che, in la- il partito–azienda che ruota intorno titanza dell’informazione impegnata a Silvio Berlusconi, ha ora un riva- sui fronti delle varie Affittopoli, Eser- le diretto, visibile, pericolosissimo citopoli e Parentopoli, sul riciclag- 2003 In «La Repubblica», 4 febbraio 2003, gio dei rifiuti la mafia sta costruendo p. 20: Nel «partito–azienda» di Silvio a colpi di tangenti il vero affare del Berlusconi è in atto un sorprendente Duemila 2005 C. Gatti, Mogli e figli scontro 2011 In «La Repubblica», 17 all’università. La parentopoli calabrese, giugno 2011, p. 1–33: Che fine ha fatto in «Il Giornale», 26 novembre 2005: L’at- il partito azienda? Nessuno parla più mosfera? Familiare. Sì, decisamente di Mediaset. Negli scenari della tele familiare, anche se non è un buon ri- politica all’italiana il flusso di noti- storante o una simpatica pensione, ma zie, le buone e le cattive, scorre dalla un’università statale, la più grande e Rai a La7 2017a In «La Repubbli- la più importante della Calabria, tra ca», 31 luglio 2017, p. 1: A partire dagli www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 382

anni Novanta, infatti, i partiti si sono partito–non partito, non hanno una rapidamente “personalizzati”, anche vita democratica e sono eterodiretti in Italia. Fino all’affermazione del da Grillo e Casaleggio, e anche loro “partito personale”, imposto da Silvio hanno subito tante mini–scissioni Berlusconi, nel 1994. Forza Italia: il con parlamentari che viaggiano da suo partito–azienda 2017b C. Lopa- un gruppo all’altro. pa, in «La Repubblica», 29 novembre 2017, = Dal sost. partito e dall’avv. di negazio- titolo: Riecco il partito azienda. Sal- ne non, forse sul modello della preesistente lusti, Mimun e Galliani nelle liste di (1950: GRL) loc. sost. m. tessuto non tessuto ‘tessuto costituito da un fondo di fibre natu- Forza Italia 2018 In «La Repubblica», rali o sintetiche tenute insieme da un legante 6 gennaio 2018, p. 2: Non è un mistero, chimico, largamente impiegato per imbotti- d’altra parte, che il “partito azienda” ture o nella produzione di articoli destinati di Arcore si muova da sempre per evi- a essere eliminati dopo il primo uso, come tare che si metta mano ai tetti pubbli- la carta assorbente, i sacchetti sanitari, ecc.’ citari. (GRADIT; si rilevi che in tessuto non tessuto i due tessuto sono omonimi, essendo il pri- = Dai sost. partito e azienda. mo sost. e il secondo part. pass., mentre in partito–non partito si ha una ripetizione della (E) (e) partito–non partito loc. medesima parola). sost. m. Partito che non ha le caratte- ristiche dei partiti tradizionali, al pun- –poli → acquistopoli, affittopoli, to di sembrarne la negazione. concorsopoli, esercitopoli, fracasso- 1994 Giorgio Bocca, Il sottosopra. L’I- poli, ladropoli, mancusopoli, mar- talia di oggi raccontata a una figlia, Milano, chettopoli, militaropoli, notiziopoli, Rizzoli, p. 160 (DSR): il moderatismo di parentopoli, raccomandopoli, sin- Forza Italia, il partito–non partito di dacatopoli, telefonopoli, vallettopo- Silvio Berlusconi 1996 M. Ajello, in li, varietopoli «Il Messaggero», 11 novembre 1996 (DSR, che non riporta il n. di p.): E in questo (E) (e) premier ridens loc. sost. partito–non partito si ritrovano non m. Ironicamente, Silvio Berlusconi. solo alcuni giudici ma anche politici 1994 L. Palestini, in «La Repubblica», di destra e di sinistra 2004 Simo- 15 settembre 1994 (DSR, che non riporta il na Colarizi, Gli anni Ottanti come storia, n. di p.): Sono tutti in perfetta sintonia Soveria Mannelli, Rubbettino, p. 40: L’at- tenzione si concentra sul partito radi- con il “Premier Ridens”. Dalle spon- cale, il partito–movimento, il parti- de di Canale 5 è imminente lo sbarco to–non partito, ma di sicuro la novità pomeridiano dei condottieri Vittorio più rilevante comparsa nel panorama Sgarbi e Alberto Castagna. Osanna e delle organizzazioni politiche negli grida 2009 In «L’Espresso», volume anni Settanta, quando si è fatto evi- 55, edizioni 5–8, p. 39 (GRL): Tutto que- dente l’affanno del sistema partito- sto mentre un settantaduenne, Silvio cratico 2017 Emanuele Macaluso, La Berlusconi, brinda. In che misura, a politica che non c’è: un anno di em.ma su suo avviso, il confronto mediatico tra Facebook, Roma, Castelvecchi (GRL, che il premier ridens, padre padrone del non riporta il n. di p.): I grillini sono un centro destra, e il Veltroni cupo degli www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 383

ultimi tempi, stritolato dai pensieri e proprio D’Alema è considerato un av- dai nemici di partito, ha inciso sulla versario del prodismo 2007 Gennaro débâcle finale? Malgieri, Le macerie della politica, Soveria = Comp. da premier e ridens, sul model- Mannelli, Rubbettino, p. 89 (GRL): Dopo lo di iena ridens (cfr. già «Nenni ridens» in aver messo in mutande il Paese, il un testo di Fortebraccio [= Mario Melloni], prodismo sta distruggendo il centro- in «l’Unità», 3 luglio 1969: DSR s.v. ridens). Cfr. ridens1 e ridens2. sinistra 2012 In «La Repubblica», 22 aprile 2012, p. 17: Una forza moderata (E) (e) pre–ribaltone agg. Che come la nostra deve operare per il preannuncia un ribaltone. coinvolgimento dei più responsabili 1996 M. Pera, in «Il Messaggero», 8 per assicurare anche dopo il voto sta- gennaio 1996 (DSR, che non riporta il n. di bilità e crescita a un Paese che solo p.): in piena turbolenza pre–ribaltone ora sta imboccando la strada giusta. della Lega 2008 In «La Repubblica», L’alternativa qual è? Tornare a un 28 ottobre 2008, p. 14: Tanto che nelle post prodismo o a un post berlusconi- trattative pre–ribaltone, Alemanno smo fuori tempo massimo?» 2017 ha garantito a Caltagirone un ruolo In «La Repubblica», 1 luglio 2017, p. 4: Nel da playmaker quando partirà, se ci 2005 Prodi tornò, prese un ufficio di sarà, il riassetto societario di Piazzale fronte a quello di dieci anni prima, Ostiense 2012 In «La Repubblica», 28 stravinse le primarie, andarono a vo- luglio 2012, p. 15: Roba che all’Umberto tare 4,3 milioni di elettori, persino i non gliene è mai importato di meno Disobbedienti presentarono un loro (dopo il blitz pre–ribaltone in canotta uomo, e chiesero di entrare nel cuo- nel ’94 non ci ha più messo piede, de- re del prodismo per l’iscrizione del legando il Trota che nel parco di Pun- «candidato senza volto»: un tizio ca- ta Lada si divertiva a derapare con la muffato da un passamontagna («An- macchina da golf). che il governo messicano ha ricevuto = Comp. dal prefisso pre e da ribaltone. Marcos così!»). = Dal nome proprio (Romano) Prodi, con (E) (e) prodismo sost. m. Il modo l’aggiunta del suffisso –ismo. di pensare, di fare politica, di com- portarsi tipici di Romano Prodi. (E) (e) psichiatra–ridens loc. 1995 R. Nicolini, in «Avvenimenti», 30 sost. m. Psichiatra ridanciano, detto agosto 1995 (DSR, che non riporta il n. di ironicamente di Alessandro Meluzzi, p.): Dal libro di Bertinotti sono assenti psichiatra e politico italiano. perciò le rituali deprecazioni “contro” 1994 N. Rangeri, in «Manifesto», 28 lu- la tv commerciale, i toni patetici di glio 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): certo veltronismo o prodismo 2001 la presenza di ringhiosi interlocutori In «La Repubblica», 23 novembre 2001, p. come il ventriloquo Tajani o lo psi- 22: È l’«operazione Romano», il ri- chatra–ridens Meluzzi. torno di Prodi alla guida dell’Ulivo, = Comp. da psichiatra e ridens, sul mo- nelle vesti del Delors italiano. L’ipo- dello di iena ridens (cfr. già «Nenni ridens» tesi può sembrare paradossale perché in un testo di Fortebraccio [= Mario Melloni], www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 384

in «l’Unità», 3 luglio 1969: DSR s.v. ridens). di raccomandopoli 1997 In «La Re- Cfr. ridens2. pubblica», 15 gennaio 1997, p. 8: Insom- ma Francesco Colaci, ex direttore (r) querciaiolo sost. m. Chi è del dell’Ufficio regionale del Lavoro […] Partito Democratico di sinistra, attivo primo e unico a finire sott’inchiesta dal 1991 al 1998. nel 1994 per quella che sembrava 1992 G. Funari, in «La Stampa», 18 lu- avere i contorni di una ‘Raccomando- glio 1992 (DSR, che non riporta il n. di p.): poli’ , non dovrà rispondere davanti Un giorno mi dicono che so’ repub- al tribunale di quelle centinaia di let- blicano, un altro che so’ querciaiolo, tere di raccomandazione partite dal missino, sfascista, leghista 2001 suo ufficio e indirizzate ad aziende e In «Il Messaggero», 22–VII–2001 (GDLI) consulenti del lavoro 2003 ‘Benvenu- 1999 In «La Repubblica», 17 febbraio 1999, ti a Raccomandopoli’, in «La Repubblica», p. 38: E che si incontrano nei salotti 19 gennaio 2003, p. 2, titolo e testo: «Ben- celebri come a Roma e a Cetona e a venuti a Raccomandopoli», è scritto Cortina, anche se sulla stampa e in in un cartello all’ingresso di Palazzo Parlamento appaiono divisi su quasi Imperiali 2013 In «La Repubblica», tutto: come andreottiani e ulivisti e 24 gennaio 2013, p. 1: Dalla sua e da al- querciaioli e modaioli. tre testimonianze, si può delineare la (s) 2. agg. Che è simpatizzante del “raccomandopoli” che regna da anni Partito Democratico di Sinistra, attivo nell’istituto 2014 Antonio Giangrande, Concorsopoli ed Esamopoli, s.l., Createspace dal 1991 al 1998. Independent Pub, p. 624 (GRL): Il 47enne 1998 In «La Repubblica», 26 luglio avvocato anglo–italiano (come il pm 1998, p. 7: E l’annuncio della svolta Henry John Woodcock) che con la strappa subito un bell’applauso, il pri- sua denuncia ha bombardato “Racco- mo, ai militanti querciaioli 2005 In mandopoli”. «La Repubblica», 9 marzo 2005, p. 16: Tri- = Comp. da raccomandato, con l’aggiun- case, invece, un ministro querciaiolo ta del confisso –poli, sul modello di tangen- e ulivista, Giovanna Melandri, riuscì topoli. a salvare, considerandolo un bene culturale, una quercia vallonea che (E) (e) raibaltone (Raibaltone, intralciava un progetto viario. Rai–baltone) sost. m. Ribaltone alla = Da Quercia, sinonimo di Partito De- Rai. mocratico di Sinistra, in quanto suo simbolo, 1994 S. Ta., in «Corriere della sera», con l’aggiunta del suffisso–aiolo . 17 febbraio 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): Che gli spifferi del Raibaltone (E) (e) raccomandopoli sost. f. minaccino ogni giorno di più certe Scandalo relativo alle raccomanda- Poltrone lo dimostra un inedito Ros- zioni nei vari settori pubblici. sella che si confessa con i ragazzacci 1995 In «L’Italia settimanale», 22 set- di “Cuore” 1996 A. Guarnieri, in «Il tembre 1995 (DSR, che non riporta il n. di Messaggero», 1 ottobre 1996 (DSR, che non p.): Il centro–sinistra non smentisce riporta il n. di p.): I cavalli di cosacchi mai. Dopo affittopoli, ora è la volta si abbeverano a Saxa Rubra. Così la www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 385

destra ha commentato il Raibaltone stra 2008 In «La Repubblica», 27 genna- di Siciliano & C 2006 In «La Re- io 2008, p. 1: Il governo berlusconiano pubblica», 1 settembre 2006, p. 6: Come del ’94 esordì con il ribaltino di Tre- si vede, l’unica strada percorribile monti che passò dal centro al centro- resta al momento quella dell’accordo destra a pochi giorni di distanza dalla fra i due poli ed è per questo che il sua elezione 2015 In «La Repubblica», previsto Rai–baltone – atteso per il 6 3 maggio 2015, p. 4: «Stimo e rispetto settembre – dovrà slittare ancora, in ancora De Mita – aggiunge Caldoro attesa che maturi un’intesa sui nuovi – un po’ meno il ribaltino imposto da direttori di rete e testata che sia sod- De Luca». disfacente per tutti 2015 Da Silvio a = Da ribaltare con il suffisso diminutivo Matteo quei “Raibaltoni” che raccontano il –ino. potere italiano, in «La Repubblica», 5 agosto Osservazioni: DSR mette a lemma (con 2015, p. 4, titolo e testo: Donde l’ennesi- il medesimo significato) ribaltino assieme a ribaltina, dando come unica attestazione G. mo e mirabilissimo “Raibaltone”, ne- Giulietti, in «Avvenimenti», 28 dicembre ologismo che tuttavia risulta segnala- 1994, senza n. di p.: «Non ci interessano né to già vent’anni orsono nel dizionario “ribaltoni” né “ribaltine”». L’impressione è “Novelli–Urbani”, nonché censito nel che nell’esempio addotto il sost. f. non in- 1999 da Enzo Golino e dal glottologo dichi un neologismo foggiato su ribaltone Fabio Rossi. (forma diminutiva), ma (sia pure chiaramen- te indotto da ribaltone) uno scarto semantico = Comp. da Rai e ribaltone. operato su materiale lessicale preesistente, come ribalta al diminutivo o il medesimo ri- ribaltina → ribaltino baltina (sui cui vari significati si rimanda a GRADIT, s.vv.). (E) (e) ribaltino sost. m. Ribalto- ne parziale. ribaltone → controribaltone, 1995 In «Secolo d’Italia», 17 gennaio non–ribaltone, pre–ribaltone, rai- 1995, titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): baltone, ri–ribaltone Il Polo dice no al ribaltino 1997 Alberto Sensini, Caro Silvio, caro Massimo: (E) (e) ribaltonismo sost. m. la neolingua della politica, Roma, RTM, p. Modo di concepire la politica come 83 (GRL): Grande successo ebbe il ter- un susseguirsi di ribaltoni. mine ribaltone […] ricca la serie dei 1996 G. Sartori, in «Panorama», 11 derivati: dal ribaltino a ribaltoni usato gennaio 1996 (DSR, che non riporta il n. di niente meno che da Vanni Sartori, e p.): E tutta la vicenda degli ultimi 12 addirittura un ri–ribaltone (un ritor- mesi può essere letta in questa chiave: no della Lega al Polo) di cui è autore come un braccio di ferro sul “ribalto- Veltroni 1999 In «La Repubblica», 20 nismo” 2005 In «La Repubblica», 10 dicembre 1999, p. 7: Nel ’96 il risultato settembre 2005, p. 21: E, in un’intervista fu incertissimo, e con un milione e al Secolo d’Italia, sottolinea che «An 700mila schede annullate. Poi il “ri- è disponibile a fare la sua parte, ma baltino” per la nascita del governo l’importante è fare salvo il sistema D’Alema, con una trentina di parla- bipolare altrimenti si ritorna al “ribal- mentari passati dal Polo al centrosini- tonismo”» 2011 In «La Repubblica», www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 386

12 maggio 2011, p. 4: Ronchi marca in ridens potrebbe replicare, ancora più modo netto le distanze dal centro- felice, di non conoscere neppure lui). sinistra e anche da Rutelli, il leader = Part. pres. del v. lat. rideo (ridere), con dell’Api con cui pure Fli è alleata in- cui si vuole sottolineare il sorriso frequente di Silvio Berlusconi come aspetto caratteri- sieme con l’Udc nel Terzo Polo: «Il stico della sua immagine pubblica, sul mo- dibattito nel centrosinistra mi è asso- dello di iena ridens (cfr. già «Nenni ridens» lutamente indifferente nei suoi esiti». in un testo di Fortebraccio [= Mario Melloni], Il contrario sarebbe «un ribaltonismo in «l’Unità», 3 luglio 1969: DSR s.v. psichia- 2 mascherato» 2015 In «La Repubbli- tra–ridens). Cfr. ridens . ca», 17 settembre 2015, p. 2: Passaggi che 2 guardano già alle prossime elezioni. ridens → decennio ridens, de- All’attacco Fi che con l’eurodeputa- stra ridens, miliardario ridens, pre- to ed ex parlamentare regionale Sal- mier ridens, psichiatra–ridens vo Pogliese, bolla l’operazione come “cancro del ribaltonismo”. (E) (e) ri–ribaltone sost. m. Ri- = Da ribaltone con l’aggiunta del suffisso baltone che fa seguito a un precedente –ismo. ribaltone. 1996a W. Veltroni, in «La Repubblica», (E) (e) ridens1 sost. m. Per antono- 4 gennaio 1996 (DSR, che non riporta il n. di masia, Silvio Berlusconi e anche tutti p.): Quanto alla Lega, è vero che c’è i personaggi pubblici o politici che persino il senatore del ri–ribaltone, mostrano il sorriso, come attributo ma sarebbe oltre la decenza 1996b della loro immagine. In «La Repubblica», 5 gennaio 1996, p. 1994 M. Serra, in «l’Unità», 1 ottobre 2: Berlusconi rilancia: offre tutto in 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): E cambio del sì della Lega ad una specie se fosse vero (come il ridens e i suoi di ri–ribaltone 1997 Alberto Sensini, strizzacervelli chi hanno spiegato in Caro Silvio, caro Massimo: la neolingua del- campagna elettorale) che perfino in la politica, Roma, RTM, p. 83 (GRL): Gran- economia l’umore è tutto 2000 In de successo ebbe il termine ribaltone «La Repubblica», 1 settembre 2000, p. 3: […] ricca la serie dei derivati: dal ri- Basta soltanto aspettare che Roberto baltino a ribaltoni usato niente meno Rosso ridens diventi sindaco di Tori- che da Vanni Sartori, e addirittura un no e Silvio Berlusconi ridens ascen- ri–ribaltone (un ritorno della Lega al da alla presidenza del Consiglio, per Polo) di cui è autore Veltroni. trasmettere a tutti una gran voglia di = Comp. dal prefisso–ri , con valore itera- lacrimare 2017 M. Serra–G. Papi, Il tivo e da ribaltone. grande libro delle amache, Milano, Feltri- nelli (GRL, che non riporta il n. di p.): Al (E) (e) salva–corrotti (salvacor- miliardario ridens, che ha dichiarato rotti) agg. Che salva i corrotti, detto (felice) di non sapere chi sia lo scrit- di decreto o legge attraverso il quale tore Antonio Tabucchi, ha già risposto si garantiscono misure di protezione benone, su questo giornale, lo scritto- per chi è accusato di crimini di cor- re Sandro Veronesi (al quale, però, il ruzione. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 387

1994 O. Ragone, in «La Repubblica», 19 «La Repubblica», 29 settembre 2005, p. 15: luglio 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): È Datamedia, per esempio, a offrire Scocca l’ora della libertà per i dete- a Bossi il sondaggio che gli permette nuti “eccellenti”, mentre la città si ri- di battere i pugni sul tavolo e di af- bella al decreto salva–corrotti con una fondare il «decreto salva–ladri» pre- manifestazione promossa dal sindaco parato da Berlusconi 2010 G. Boc- Antonio Bassolino 2008 In «Micro- ca, Piccolo Cesare, Milano, Feltrinelli, 2010 mega», 2008, p. 9 (GRL, che non riporta il (GRL, che non riporta il n. di p.): Siamo n. di vol. ma l’impreciso dato bibliografico onesti, signor presidente, che razza «edizioni 1–3»): No all’indulto extralar- di patria è quella dei paradisi fiscali, ge salva–Previti, salva–furbetti, sal- dei governi che si scagliano contro va–corrotti e salva–mafiosi 2017a la giustizia che li disturba, dei parla- Alessandro Di Battista, Meglio liberi, Mila- no, Rizzoli, 2017 (GRL, che non riporta il n. menti che passano le leggi salvaladri di p.): Mi dedicherò all’abolizione dei e che rifiutano il dibattito sul merito vitalizi, cercherò di far saltare il de- di queste leggi richiamandosi osses- creto salva–corrotti che i partiti hanno sivamente al numero dei voti e dei in mente 2017b In «La Repubblica», seggi? 2012 In «La Repubblica», 15 12 dicembre 2017, p. 17: Che da sempre febbraio 2012, p. 1: Un’intera biblioteca appoggia sia la lotta anticorruzione sta lì a documentare che il Cavaliere condotta con rigore costituzionale dai vinse anche perché era riconosciu- magistrati, specie la Directia nationa- to come il messia degli spettacoli, il la anticoruptiei (Dna), sia le proteste primo leader che riusciva a commu- della società civile contro leggi sal- tare in politica l’energia vitale dello vacorrotti e attacchi all’indipendenza sport, pure come arma di distrazione dei magistrati. di massa (come si comprese con il de- = Comp. da salva e corrotti. La locuzione creto salva–ladri presentato durante i fa riferimento al “decreto Biondi” del 1994 mondiali) 2013 Andrea Marra, L’anti- che prevedeva l’abolizione della custodia politica in Italia: da Mussolini a Berlusco- cautelare per i reati di corruzione e concus- ni, s.l., Andrea Marra, 2013 (GRL, che non sione. riporta il n. di p.): La situazione si fece (E) (e) salva–ladri (salvaladri) rovente poco dopo quando nel torrido agg. Che salva i ladri, detto di decreto mese di luglio scoppiarono due casi: o legge. quello inerente la riorganizzazione 1994 In «La Repubblica», 15 luglio dei vertici Rai e l’altro in riferimento 1994, titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): al Decreto Biondi ribattezzato anche Il decreto salva–ladri 2000 In «La salvaladri 2017 In «La Repubblica», Repubblica», 6 aprile 2000, p. 15: Sei anni 29 dicembre 2017, p. 55: A Bucarest la fa, temendo l’arresto di vari manager piazza protesta contro “il decreto–sal- del suo gruppo, Berlusconi emanò a va–ladri” 2018 In «La Repubblica», tamburo battente il cosiddetto decre- 14 febbraio 2018, p. 2: Con la Seconda to salva–ladri, che vietava la custodia Repubblica, le notifiche a discarico e cautelare nelle indagini su vicende di auto–attenuanti si sono fatte più mi- corruzione e concussione 2005 In sere e bislacche. Per cui il ministro www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 388

dell’Interno Maroni firmò il decreto creto salvapotenti” (noto anche come salva–ladri senza averlo letto. salvaladri) suscitando una catena di 2. sost. m. Decreto attraverso il rituali di opposizione tra cui la famo- quale si garantiscono misure di prote- sa “pioggia di fax” ai giornali e alle zione per chi è accusato di furto. emittenti radio. 1994 C. Maltese, in «La Stampa», 6 = Comp. da salva e potenti. La locuzione agosto 1994 (DSR, che non riporta il n. di fa riferimento al “decreto Biondi” del 1994 p.): Di Pietro in lacrime – pronto ade- che prevedeva l’abolizione della custodia cautelare per i reati di corruzione e concus- guamento di stile al nuovo nemico – sione. dopo il varo del “salvaladri” 2008 Adalberto Signore–Alessandro Trocino, Raz- (E) (e) (R) salva–Rai (salvaRai, za padana, Milano, BUR, p. 84: Il primo salva Rai) agg. Che salva la Rai, detto passaggio delicato è quello del de- di leggi atte a rifinanziare la Rai. creto Biondi, ribattezzato da giornali 1993 In «La Repubblica», 11 dicembre e televisioni “il salvaladri” 2015 1993, p. 6: Maccanico ha appena detto Antonio Giangrande, Italiopolitania seconda parte: Italiopoli degli italioti, s.l., Antonio che il Consiglio dei ministri discuterà Giangrande, 2015 (GRL, che non riporta il il decreto salva–Rai martedì 1994 n. di p.): Un’offensiva come “salva la- In «La Repubblica», 29 aprile 1994 (DSR, dri”, ritirato a furor di popolo dopo il che non riporta il n. di p.): Tra i punti più pronunciamento del pool in diretta tv. importanti del provvedimento, noto = Comp. da salva e ladri. La locuzione fa come decreto “salva–Rai”, l’aumento riferimento al “decreto Biondi” del 1994 che del 5 per cento del canone per il ’94 prevedeva l’abolizione della custodia caute- 2001 In «La Repubblica», 11 febbraio 2001, lare per i reati di corruzione e concussione. p. 11: A dicembre ’93, per ripianare le perdite della tv di Stato, ci volle un (E) (e) salvapotenti (salva–poten- decreto salvaRai, con dentro 100 mi- ti) agg. Che salva i potenti, detto di liardi e corposi sconti fiscali. Il decre- decreto o legge. to fu reiterato 19 volte 2006 Peter 1994 In «l’Unità», 14 luglio 1994, tito- Gomez–Marco Travaglio, Le mille balle blu, lo (DSR, che non riporta il n. di p.): Colpo Milano, BUR, 2006 (GRL, che non riporta a Mani Pulite. Decreto salvapotenti il n. di p.): Tre giorni dopo il governo 2000 In «La Repubblica», 12 ottobre 2000, licenzia in tronco il Cda Rai con un p. 3: Il caso ha voluto che, ad occupar- emendamento al decreto salva–Rai sene, fossero l’aggiunto Bruno Tinti e 2010 Concita De Gregorio, Un paese senza il capo Marcello Maddalena. Il primo tempo, Milano, Il saggiatore, 2010 (GRL, che sostiene da tempo che «se uno uscisse non riporta il n. di p.): Il decreto salva– di casa col proposito di farsi arrestare, Rai in scadenza a fine giugno “è una non ci riuscirebbe: verrebbe respinto tappa importante di questa riflessio- dalle mille leggi “salvapotenti” varate ne”. Non è detto che sia trasformato in questi anni» 2001 Gianmarco Na- in legge così com’è, anzi 2017 Santo varini, Le forme rituali della politica, Roma, La Rosa, La signora Creasy. Fatti e misfatti GLF editori Laterza, 2001, p. 137 (GRL): di un declino, s.l., lulu.com, p. 255 (GRL): Tre mesi dopo le elezioni del 1994, Il governo appronta un decreto (il fa- il governo emise il cosiddetto “de- migerato ‘decreto salva Rai’) che sarà www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 389

costretto a modificare per evidenti to prolifica è quella che utilizza l’e- vizi di anticostituzionalità. lemento formativo salva– (dal verbo 2. sost. m. Decreto legge atto a ri- salvare): legge salva–tangenti (o sal- .fnanziare la Rai. va–tangentisti), legge salva–ladri 1994 P. Conti, in «Voce», 28 settembre = Comp. da salva e tangentisti. La locu- zione fa riferimento al “decreto Biondi” del 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.) il sal- 1994 che prevedeva l’abolizione della custo- varai, che scade a fine mese 2008 dia cautelare per i reati di corruzione e con- Emanuele Rossi, Studi pisani sul Parlamen- cussione. to, Pisa, PLUS, p. 472 (GRL): Nel 1993 intervennero quindi alcuni provvedi- (E) (e) sindacatopoli sost. f. Scan- menti legislativi. In primo luogo, il dalo relativo ai sindacati. decreto legge cosiddetto “salva Rai”. 1995 In «Panorama», 14 ottobre 1995, = Comp. da salva e Rai. La locuzione fa titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): riferimento a delle disposizioni di legge atte a rifinanziare la Rai, evitandole una crisi. Esclusivo / Scandali: ora apriamo Sindacatopoli. = Comp. da sindacato, con l’aggiunta del (E) (e) salva–tangentari agg. Che confisso –poli, sul modello di tangentopoli salva chi coinvolto nello scandalo (sullo scandalo relativo ai sindacati, cfr. “La delle tangenti, detto di decreto legge. Stampa”, 15 novembre 1995, p. 4). 1994a F. Rondolino, in «l’Unità», 19 luglio 1994 (DSR, che non riporta il n. di (E) sondaggite sost. f. Grande ed p.): Silvio Berlusconi […] è pronto ad esagerata fiducia nel sondaggio, ele- accettare qualunque emendamento al vato al rango di strumento scientifico suo decreto salva–tangentari 1994b di conoscenza. F. Rondolino, in «l’Unità», 27 luglio 1994 1994 M. Fuccillo, in «La Repubblica», (DSR, che non riporta il n. di p.): Del de- 30 dicembre 1994 (DSR, che non riporta il n. creto salva–tangentari Berlusconi di p.): nei sondaggi, anzi nella sondag- preferisce non parlare. gite c’è qualcosa che non va 1995 = Comp. da salva e tangentari. La locu- «Corriere della sera», 24–III–1995 (GDLI) zione fa riferimento al “decreto Biondi” del 2009 In «La Repubblica», 20 ottobre 2009, 1994 che prevedeva l’abolizione della custo- p. 60: Abbiamo preso e rigirato un’èra dia cautelare per i reati di corruzione e con- cussione. della malattia, della “sondaggite”: il bisogno compulsivo di una conferma, (E) (e) salva–tangentisti (salva di un parere, anche di un miraggio tangentisti) agg. Che salva chi coin- 2011 In «La Repubblica», 21 febbraio 2011, volto nello scandalo delle tangenti, pp. 1–7: Perché una maggioranza ma- detto di decreto legge. lata di “sondaggite” non tiene conto 1994 C. Brambilla, in «l’Unità», 16 lu- delle rilevazioni di Eurispes, che an- glio 1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): cora di recente hanno confermato che Il decreto salva tangentisti ha messo il 77% degli italiani è favorevole al sotto pressione la Lega 2017 Antonio diritto di decidere liberamente sulla Giangrande, Italia allo specchio. Il DNA de- fine della vita? 2017 Michele Serra– gli italiani, s.l., Antonio Giangrande (GRL, Giacomo Papi, Il grande libro delle amache, che non riporta il n. di p.): Una serie mol- Milano, Feltrinelli (GRL, che non riporta il www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 390

n. di p.): Cedere alla sondaggite signi- = Dal nome proprio (Giuseppe) Tatarella, fica regalare all’avversario la scelta con l’aggiunta del suffisso pseudo–lat. –um, sul modello di Mattarellum. del terreno di scontro. Riportiamo la parola dalle nuvole alla Terra. (E) (e) telecrate sost. m. e f. In = Da sondaggio con il suffisso –ite. politica, chi si impone con il potere della televisione e lo sfrutta per incre- (E) (e) tatarellum sost. m. (o mentare la propria posizione di pre- rar. f.) Proposta di riforma della leg- dominio. ge elettorale regionale, del politico 1995 G. Bocca, in «Il Venerdì–La Re- estensore Giuseppe Tatarella. pubblica», 20 gennaio 1995 (DSR, che non 1995 S. Buzzanca, in «La Repubblica», riporta il n. di p.): C’è voluto l’ingresso 10 febbraio 1995 (DSR, che non riporta il n. in politica del massimo telecrate Sil- di p.): Calderisi, da sempre sostenitore vio Berlusconi perché cadessero le del turno unico, ha lasciato spiegando ultime resistenze e calassero le ultime di non “essere uomo per tutte le sta- maschere. gioni”, si è detto convinto che da que- = Comp. da tele e il suffisso –crate. sta trattativa uscirà un “tatarellum” 1997 F. Geremicca, E il Tatarellum ritorna (E) (e) telefascismo sost. m. At- in auge ‘è una filosofia’, in «La Repubbli- teggiamento arrogante tenuto da un ca», 13 febbraio 1997, p. 6, titolo e testo: E potere fondato sulla manipolazione ci credo che la Tatarellum sta bene a delle opinioni attraverso il controllo molti [...] Caro amico, quella non è della televisione. una legge, è una filosofia. E infatti di 1994a In «Il Manifesto», 24 aprile 1994, Tatarellum non ce ne è mica solo una titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): Tele- 2005 A. Bonanno, Capodicasa: Contro an- fascismo 1994b In «La Repubblica», che noi ma non si voterà con il Tatarellum, 28 giugno 1994, p. 7: C’è chi teme che in «La Repubblica», 22 aprile 2005, p. 2, ti- con il controllo delle tre reti Rai lei e il tolo e testo: Ma la Quercia esclude che suo governo possiate disporre di tutta alle elezioni sia obbligatorio ricorrere l’informazione televisiva. C’è chi pa- al Tatarellum, la legge con cui si votò venta una sorta di “telefascismo” e chi, nel 2001 2012 In «La Repubblica», 30 come lo stesso Bossi, batte sull’Anti- agosto 2012, pp. 10–11: il Mattarellum, il trust 2008 Massimo Giannini, Lo stati- Fisichellum, il Tatarellum e a un certo sta: il Ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo, Milano, Baldini Castoldi Dalai, p. punto, considerato che il proponen- 134 (GRL): È finita l’epoca in cui Berlu- te era l’onorevole Spini, addirittura sconi si poteva tradurre con le formule lo Spinellum 2017 In «La Repubbli- classiche del “telepopulismo”, della ca», 11 febbraio 2017, p. 32: Il primo re- “telecrazia”, del “telefascismo”, del gistro si è stabilito sulla base di una “peronismo mediatico”. (fortunata ma disgraziata) intuizione = Comp. da tele e fascismo. di Giovanni Sartori: il nomignolo di «Mattarellum» ha prodotto subito un (E) (e) telefonopoli sost. f. Scan- «Tatarellum». dalo relativo ai telefonini. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 391

1995 In «L’Italia settimanale», 22 set- (E) (e) telesogno sost. m., spec. tembre 1995 (DSR, che non riporta il n. di con l’iniziale maiuscola. Progetto di p.): Con Tangentopoli e Affittopoli è televisione fondato sull’azionariato arrivata Telefonopoli, principale im- diffuso. putato il pluri cellularizzato sindaco 1994 N. Rangeri, in «Il Manifesto», di Milano, Marco Formentini 2006 21 maggio 1994 (DSR, che non riporta il Agente italiano (pseudonimo), Pronto, chi n. di p.): Santoro ha inventato il gio- spia?, Reggio Emilia, Aliberti, pp. 277 e 327 co di una tv fantasma (“Telesogno” (GRL): come è accaduto un po’ a tutti i appunto) sul modello della “public protagonisti di Telefonopoli, da Mog- company”, e ne ha messo in vendita gi a Fiorani a Bergamo [...] gli abitan- le azioni durante le tre ore di trasmis- ti di Telefonopoli. sione 2002 Enrico Menduni, Televisione = Comp. da telefono, con l’aggiunta del e società italiana: 1975–2000, Milano, Bom- confisso –poli, sul modello di tangentopoli. piani, p. 155 (GRL): Maurizio Costanzo dice, come Marin Luther King, “ho (E) (e) teleparlamento sost. m. Il fatto un sogno” e da allora si parlerà parlamento ripreso in diretta televisi- di “Telesogno” 2005 A. Fontanaro- va. sa, E ora il rientro di Santoro faccia Teleso- 1994 In «Avvenimenti», 24 agosto 1994, gno con noi, in «La Repubblica», 22 ottobre titolo (DSR, che non riporta il n. di p.): Tele- 2005, p. 2, titolo e testo: «È dal 1994 che parlamento. Attenti a quel Fini 2004 Santoro parla di Telesogno, di una Riccardo Gualdo–Maria Vittoria Dell’Anna, nuova tv, innovativa, d’autore. Mi au- La faconda repubblica: la lingua della politi- guro possa farla qui da noi, una volta ca in Italia (1992–2004), San Cesario, Manni rientrato. Santoro, d’altra parte, non (GRL, che non riporta il n. di p.): Con l’in- pensa ad una ripetizione automatica cidenza determinante della televisione dei suoi programmi del passato, per nella comunicazione politica, accen- quanto importanti» 2014 In «La Re- tuata dall’ingresso in politica di Berlu- pubblica», 7 agosto 2014, p. 24, titolo: Dai sconi, si spiega la diffusione di compo- salotti buoni al telesogno con Media- sti in tele– (col significato di ‘relativo set la chance di Bolloré dopo 13 anni alla televisione’ e non di ‘a distanza’) italiani. e video– con parole del lessico politi- = Comp. da tele ‘televisione’ e sogno. co (come telepolitica, teleparlamento, videocrazia) 2017 Giuseppe Antonel- (E) (e) toga rossa loc. sost. f. Ma- li, Volgare eloquenza: come le parole hanno gistrato accusato di essere politica- paralizzato la politica, Bari, Laterza (GRL, mente schierato a sinistra. che non riporta il n. di p.): Una spia forse 1995 S. Berlusconi, in «La Repubblica», superficiale, ma comunque indicativa 7 aprile 1995 (DSR, che non riporta il n. di p.): del fenomeno è l’ondata di neologi- Io ho parlato di “toghe rosse” perché smi con tele e video che accompagna da che parte stia D’Ambrosio e quali l’entrata in politica di Berlusconi: tra finalità muovano il giudice Gherardo gli altri, telecomizio, telegoverno, tele- Colombo sono cose che tutti sanno parlamento e telepolitica. 2000 In «La Repubblica», 22 giugno 2000, = Comp. da tele e parlamento. p. 8: Per questo Villarejo era stato pe- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 392

santemente attaccato dai giornali ita- = Dal sost. toga e l’agg. rosso ‘che è pro- liani vicino al gruppo Fininvest, che lo prio o si ispira a movimenti o partiti di sini- stra’ (av. 1866: GDLI). avevano accusato di essere una “toga rossa” collusa con i colleghi italiani (E) ulivista agg. Che aderisce di Mani Pulite 2007 Toghe rosse? È all’Ulivo, raggruppamento di partiti diffamazione, in «La Repubblica», 3 agosto e di movimenti politici di centro si- 2007, p. 10, titolo e testo: Dire “toga ros- nistra. sa” a un magistrato può essere diffa- 1996 G. Pansa, in «L’Espresso», 22 ago- mazione. Lo ha stabilito una sentenza sto 1996 (DSR, che non riporta il n. di p.): del Tribunale di Milano, che ha con- Avrà bisogno del sostegno fiducioso dannato il politologo Giorgio Galli a di quello che lo sprezzante D’Ale- pagare cinquemila euro all’ex pm di ma ha chiamato il fanatismo ulivista Palermo Lorenzo Matassa, per averlo 1997 C. Maltese, in «La Repubblica», 7– definito in un libro «una toga rossa, di III–1997 (GDLI) 1996 (GRADIT, sen- quelle particolarmente sgradite a Sil- za fonte) 1996 (Zingarelli, senza fonte) vio Berlusconi» 2010 In «La Repub- 2005 In «La Repubblica», 28 novembre blica», 10 marzo 2010, p. 1: Intanto la Pol- 2005, p. 4: Onorevole Franco Mona- verini cambia strategia: non parlerà co, lei fa parte dell’ala ulivista della più di programmi, ma, dice Augello, Margherita guidata da Arturo Parisi «del caos per tener fuori il primo par- 2011 In «La Repubblica», 5 maggio 2011, tito del Lazio». E il giudice Anna Ar- p. 4: Intanto l’ex ad di Hera, che ras- gento spiega: «Mai stata toga rossa. sicura gli elettori sul fatto che «uscirà Rispondo solo alla legge» 2013 In completamente da tutte le cariche dell’azienda» se premiato alle urne, «La Repubblica», 31 luglio 2013, p. 2: Per guarda all’elettorato ulivista 2017 ora, dopo quasi 5 ore di requisitoria, In «La Repubblica», 12 dicembre 2017, p. ci sono “solo” le richieste, per giunta 10: La lista ulivista. L’alleato di sini- a sorpresa, del sostituto procuratore stra del Pd è una lista in cui conver- generale Antonello Mura, esponen- geranno i Verdi, qualche prodiano, te di Magistratura indipendente, non quel che resta di Campo progressista, certo una toga rossa 2016 Antonio forse i socialisti di Riccardo Nencini Giangrande, Basilicata e Potenza: quello che 2018 In «La Repubblica», 1 marzo 2018, p. non si osa dire, s.l., Antonio Giangrande, p. 2: «Oggi il pullman di Prodi è il sim- 135 (GRL): Ogni giorno dovrebbe esse- bolo della nostra radice ulivista, nel re imparziale rispetto alle parti, il che 1996 fu un termometro. non significa essere neutrale rispetto 2. sost. m. e f. Chi aderisce all’U- ai valori o agli ideali, c’è e c’è sempre livo, raggruppamento di partiti e di stata una magistratura conservatrice e movimenti politici di centro sinistra. una progressista. Guai a utilizzare il 1996 L. Tornabuoni, in «La Stampa», termine toga rossa però, perché “mi 8 agosto 1996 (DSR, che non riporta il n. di offendo per il significato deteriore p.): nel groviglio complicato e scioc- che questo termine ha avuto”, ha ag- co si mescolano ulivisti e dalemisti, giunto Ingroia. veltroniani, graditi a questi e sgraditi www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 393

a quelli, mediasettisti, anche bravo, giugno 2004, p. 1: Più che mai, di fronte giusta perché donna, buono perché al festival berlusconiano sugli ostag- di destra, indispensabile, non neces- gi, si deve constatare che era una pura sario, quante volte abbiamo assentito sciocchezza pensare e dire, come ac- a un simile show miserando? 1996 caduto a certi dirigenti ulivistici, che (GRADIT, senza fonte) 1997 U. Rosso, la destra fosse già sconfitta. in «La Repubblica», 21–II–1997 (GDLI) = Da ulivo con l’aggiunta del suffisso – 2008 Gli ulivisti contro Rosy. Serve l’op- istico. posizione interna, in «La Repubblica», 14 luglio 2008, p. 9, titolo e testo: Gli ulivi- –um → mastellum, mattarellum, sti divorziano da Rosy Bindi e in una tatarellum nota, pubblicata sul loro sito (ulivisti. it), spiegano «il senso politico di tale (E) (e) (R) uomo–azienda (uomo distanziamento» 2017 In «La Re- azienda) loc. sost. m. Chi fa gli inte- pubblica», 12 dicembre 2017, p. 1: Renzi ressi dell’azienda per cui lavora. prepara la coalizione a 4 con Bonino, 1991 In «La Repubblica», 22 marzo ulivisti e centristi 2018 In «La Repub- 1991, p. 8: Sbrigarsela dicendo che fu blica», 1 marzo 2018, p. 2: L’autobus So- chiaro solo molto più tardi che dietro verini e un gruppo di ulivisti davanti i contatti con Ortolani e Gelli c’era- al pullman. no Calvi e l’Ambrosiano; affermando = Da ulivo con l’aggiunta del suffisso – che, dopo la scoperta delle liste P2 a ista. Castiglion Fibocchi, venne affidato a (E) (e) ulivistico agg. Di, dell’Uli- lui il compito di concludere con Cal- vo; proprio degli ulivisti. vi e lui, l’uomo azienda, quello che 1996 C. Rinaldi, in «L’Espresso», 22 tratta, quello che fa gli affari, riuscì agosto 1996 (DSR, che non riporta il n. di a vincere la partita con uno molto p.): D’Alema, checché tuoni contro il più grande, molto più grosso, molto “fanatismo ulivistico” 2002 In «Cor- più forte di me 1994 M. Gambino, riere della sera», 2 ottobre 2002, p. 1: Qua- in «Avvenimenti», 25 maggio 1994 (DSR, lora ci riuscissero, è chiaro, però, che che non riporta il n. di p.): Gianni Letta, si imporrebbe largamente il no, e la oltre ad essere un uomo–azienda, è posizione per così dire alla Schröder un presunto concussore in attesa di assunta da Francesco Rutelli e dalla giudizio 2004 In «La Repubblica», 18 pattuglia dello Sdi uscirebbe sonora- settembre 2004, p. 2: Dall’uomo–azien- mente battuta. Gli esperti in alchimie da per eccellenza (spedito sulla fine ulivistiche potrebbero magari disqui- del ’93 dagli uffici di Pubblitalia in sire: la rottura andrebbe interpretata Sicilia con il compito di organizzare come l’inizio di una crisi drammatica dal nulla il partito), all’enfant prodige o, al contrario, come la nascita di un allevato alla scuola democristiana del Nuovo Ulivo, che discute e si con- padre (ex consigliere comunale Dc ad fronta anche duramente, ma alla fine Agrigento) e tirato su a latte e politica decide a maggioranza senza andare in (di lui si racconta che a sei anni non mille pezzi? 2004 In «Liberazione», 10 si perdeva una seduta del Consiglio www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 394

comunale) 2006 Maurizio Costan- tenuti, Milano, Sperling & Kupfer, p. 171: zo–Giancarlo Dotto, E che sarà mai?, Mi- Nella primavera del 2007 Lele Mora lano, Mondadori, p. 135 (GRL): Costanzo è inoltre implicato nello scandalo de- è preoccupato. Avverte un clima da nominato Vallettopoli, nell’ambito di guerra civile. Teme e presagisce un un’indagine condotta dal pm di Po- esito che non garantisce la governa- tenza John Woodcock 2015 Mario bilità del Paese. Si preoccupa degli Giordano, Pescecani, Milano, Mondadori sviluppi anche in qualità di uomo– (GRL, che non riporta il n. di p.): Proprio azienda che dà lavoro a centinaia di come il bad boy di Vallettopoli: belle persone 2016 In «La Repubblica», 31 donne, auto di lusso, feste, champa- dicembre 2016, p. 22: Che la denegazio- gne, escort e altre esagerazioni 2017 ne fosse dovuta a savoir faire gerar- Mario Capanna, Formidabili quegli anni, s.l., chico o meno, pare destinato a restare Garzanti libri (GRL, che non riporta il n. di un segreto aziendale. Per un uomo– p.): Tangentopoli non è affatto finita e azienda del resto non cambia nulla: è prosegue con Calciopoli, Vallettopoli, puramente ovvio che l’idea è di chi nel mare di micromaterialismo volga- l’ha colta e messa in produzione, e re in cui soffoca. costui non può che essere il titolare = Comp. da valletta, con l’aggiunta del 2017 In «La Repubblica», 15 aprile 2017, confisso –poli, sul modello di tangentopoli. p. 5, titolo: La ripartenza di Atm. Sala sceglie Giana come uomo azienda. (E) (e) varietopoli sost. f. Scanda- = Comp. da uomo e azienda. lo che vedeva coinvolti politici e per- sonaggi dello spettacolo. (E) (e) vallettopoli sost. f. Inchie- 1996 M. Fumagalli, in «Corriere della sta–scandalo che coinvolgeva poli- sera», 18 ottobre 1996 (DSR, che non riporta tici, imprenditori, personaggi dello il n. di p.): Il procuratore di “Varietopo- sport, dello spettacolo, showgirl in li”, colui che ha messo nei guai Gigi reati di concussione sessuale, in cam- Sabani e Valerio Merola 2011 Enri- bio di favori televisivi. co Gariazzo, Ho vomitato nel frigo, s.l., lulu. 1995 M. Urbano, in «Il Messaggero», 15 com, p. 109 (GRL): Nel 1997 si concluse settembre 1995 (DSR, che non riporta il n. di la sua inchiesta su “Varietopoli” per la p.): Roberto D’Agostino si azzarda a esprimere giudizi. Mentre, però spara quale furono indagati ed arrestati alcu- a zero su “Vallettopoli” Che cos’è il ni personaggi dello spettacolo come mercato delle vallette 2003 Candi- Valerio Merola e Gigi Sabani: per tutti da Morvillo, La repubblica delle veline: vita, il proscioglimento fu con formula pie- vezzi e vizi delle ragazze della tivù dagli anni na: perché il fatto non sussiste 2012 ’50 ai giorni nostri, Milano, Rizzoli (GRL, Nicole Minetti e il pm. Aldo Grasso: Varieto- che non riporta il n. di p.): Era il 1996 e poli non finisce mai, in «Blitz quotidiano», 20 dopo Tangentopoli era venuta Vallet- maggio 2012 (GRL, che non riporta il n. di p.): topoli. C’era ancora voglia di etica Insomma, Varietopoli [allora si diceva e di “mani pulite”, ma la gente era Vallettopoli] non finisce mai. nauseata dalle tangenti e dai politici = Comp. da varietà, con l’aggiunta del arraffoni 2012 Melania Rizzoli, De- confisso –poli, sul modello di tangentopoli. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 395

(E) (e) (R) veltronismo sost. m. Il smo. E aggiungerei veltronismo, una modo di pensare e di agire di Walter particolare corrente politica in voga Veltroni, visto dagli avversari come qualche anno fa che appunto dava un una sintesi tra buonismo e clintoni- colpo al cerchio e uno alla botte, ga- smo. rantendo a tutti il proprio luogo co- 1994 In «La Stampa», 1 luglio 1994, mune senza che nessuno avesse moti- p. 7, titolo: Veltronismo e D’Alemi- vo di lamentarsi. smo 1995 A. Statera, in «La Stampa», = Dal nome proprio (Walter) Veltroni con 25 agosto 1995 (DSR, che non riporta il n. l’aggiunta del suffisso –ismo. di p.): “La bella politica”, summa del (E) (R) videocrate sost. m. e f. In veltronismo 2005 In «La Repubblica», politica, chi si impone con il potere 21 settembre 2005, p. 4: Prima pagina del «Secolo» di ieri: Alleanza Nazionale della televisione e lo sfrutta per man- si interroga su come fare a contene- tenere e incrementare la propria posi- re il fenomeno “infestante” del «vel- zione di predominio. tronismo», della cosiddetta «entità 1990 In «Epoca», volume 41, p. 10 buona» che, «diluendo» al massimo i (GRL): Infine l’analisi dei detti e con- contenuti ideologici e «giocando sui traddetti televisivi del più abile vi- bisogni pre–politici» della comunità deocrate italiano: Giulio Andreotti (feste, concerti, tramonti, luci, fuochi 1992 In «Corriere della sera», 12–VIII– d’artificio, notti bianche) si sta man- 1992 (GDLI, Supplementi 2009) 1994 C. Gallucci, in «L’Espresso», 8 aprile 1994 giando tutto e tutti, lasciando all’op- (DSR, che non riporta il n. di p.): Silvio posizione le briciole 2012 In «La Berlusconi, il videocrate temuto da Repubblica», 26 luglio 2012, p. 9: Infine, “Le Monde” e da Norberto Bobbio prima di svelare il simbolo della lista 1995? (GRADIT, senza fonte) 2009 In (che, all’interno, porterà il suo nome) «La Repubblica», 24 settembre 2009, p. 54: avverte il suo rivale, Nicola Zingaret- È qui che, secondo lo studioso, co- ti: «Roma non può tornare indietro, mincia lo sperdimento definitivo, lo basta col veltronismo. Mi auguro in smarrimento di un paese che si con- campagna elettorale uno scontro duro segnerà impotente al videocrate Ber- ma civile, senza fango» 2017 In «La lusconi. Repubblica», 13 aprile 2017, p. 1: «In real- = Da videocrazia. tà io sono arrivato ai grillini seguendo Luca Bergamo», oggi assessore alla (E) (R) videocrazia sost. f. Il pote- Cultura e vice sindaco (per molti or- re di creare consenso e di manipolare mai il vero sindaco), appunto entram- l’opinione pubblica usando la televi- bi figli del veltronismo 2018 Paolo sione. Pedote, Il perfetto paraculo, Reggio Emilia, 1984 In «L’Espresso» (GRL, che non ri- Imprimatur (GRL, che non riporta il n. di p.): porta il n. di p.): La videocrazia 1990 Il cerchiobottismo, parola gergale di L. Elia, in «La Repubblica», 24–III–1990 origine giornalistica, è molto apprez- (GDLI) 1990 (GRADIT, senza fonte) zato dal paraculo […] Sinonimi pos- 1990 (Zingarelli, senza fonte) 1994 A. sono essere terzismo e doppiopesi- Panebianco, in «Corriere della sera», 1 aprile www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 396

1994 (DSR, che non riporta il n. di p.): Chi Non può 2011 In «La Repubblica», 12 se la cava attribuendo il successo [di settembre 2011, p. 10, titolo: Videocrazia Berlusconi, ndr] solo alla videocrazia berlusconiana: la velina vale più di dice stupidaggini 2005 In «La Re- Internet 2016 In «La Repubblica», 10 pubblica», 10 maggio 2005, p. 1: Questo maggio 2016, p. 7: Premonitrici le rifles- Paese, sfibrato dalla videocrazia ber- sioni del “professore” sulla «video- lusconiana, può ancora tollerare che il crazia», sulla riduzione della politica servizio pubblico radiotelevisivo resti a interesse personale e su Berlusconi «sede vacante», in un ciclo di campa- («un rivoluzionario di destra che pie- gna elettorale che passerà attraverso ga l’interesse pubblico all’interesse il referendum sulla fecondazione e delle sue aziende»). poi le elezioni politiche del 2006? = Comp. da video e –crazia. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 397

5. Contributi sparsi democratico: la leadership nelle democrazie contemporanee, Roma–Bari, Laterza, 1999,

1 p. 164: Così, nella paura della omo- 5.1. Lemmi singoli geneizzazione americanizzante, si

ABSTRACT: This article presents a mis- finisce per dimenticare la specificità cellaneous collection of contributions by istituzionale 2016 Riccardo Donati, different scholars on individual Italian terms Critica della trasparenza: Letteratura e mito originating from internal mechanisms of architettonico, Torino, Rosenberg & Sellier, word formation and from exogenous influ- 2016, p. 10: dalla Russia bolscevica, ences. all’Italia fascista, fino al Dopoguerra americano–americanizzante. = Part. pres. di americanizzare. (N) americanizzante agg. Che as- [Alessandra Marcellino] sume caratteristiche proprie della cul- (N) arramacciatura sost. f. Cosa tura americana. priva di qualità e poco originale. 1904 In «Rivista internazionale di scien- 1917a Carlo Linati, Barbogeria, a cura ze sociali e discipline ausiliarie», XII (1904), di Luigi Matt, Salerno, Oèdipus, 2014, p. p. 134 (GRL senza indicazione del fasc.): lo 107: Raccolsi in fretta i miei fogli, li scrittore si rivela uomo d’affari, ame- cacciai a dormire dentro la cassetta ricanizzante, e questa volta uomo tan- del comodino. / – All’inferno queste to poco italiano 1917 Francesco Ruf- arramacciature stendaliane! 1917b fini,L’insegnamento di Mazzini, Milano, F.lli In «Il mondo. Rivista settimanale illustrata Treves, 1917 (GRL, da cui non si ricava la per tutti», III (1917) (GRL, da cui non si ri- p. per l’ed. di quell’anno): Ad ogni modo, cava il fasc. né il num. di pagina): Signore, questa dottrina delle nazioni del Maz- le solite arramacciature romantiche: zini, di cui oggi si ama fare l’inse- palpiti, descrizioncelle, amoretti e gnamento profetico del Mazzini e il sogni sogni sogni 1919 L. [= Carlo credo della nuova democrazia ameri- Linati], in «I Libri del giorno. Rassegna men- canizzante, bisogna intenderla per il sile internazionale», II (1919), p. 198 (GRL, suo verso 1974 Giorgio Manganelli, senza indicazione del fasc.; cfr. anche http:// Cina e altri orienti, Milano, Bompiani, 1974, www.urfm.braidense.it/rd/eva/pdf/2867/ p. 145: viene proiettato un film comico ART346595.pdf): Non basta, come sug- canoro, un film thai, anche se vaga- gerisce quel bel tipo di Cerbot, per mente americanizzante av. 1975 conquistare una ragazza vicentina, te- Pier Paolo Pasolini, La lunga strada di sab- nere il berretto in testa, evitare di ab- bia, Roma, Contrasto, 2005, p. 223: Le ar- bordarla sul Corso, parlarle mediante chitetture dei villini sono dignitose e lettere o segnali. Via, queste son vec- garbate, c’è molto spazio: e l’aria che chie arramacciature stendaliane! si respira è veramente degna di una = Deriv. di arramacciare ‘tirare giù alla piccola spiaggia europea americaniz- meglio, abborracciare’ con –tura. [Luigi Matt] zante 1999 Sergio Fabbrini, Il principio

1 L’autore di ogni singolo lemma è indicato (N) burbanzosità sost. f. Alteri- in calce al medesimo. gia, boria. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 398

1853 Bartolomeo Sorio, in «Opuscoli re- (N) camillerese sost. m. Linguag- ligiosi, letterarj e morali», s. II, XII (1868), p. gio usato da Andrea Camilleri in mol- 413: E talora ne’ laici la burbanzosità te sue opere, caratterizzato soprattutto nella scienza è il cinquanta per cen- dalla mescolanza di elementi siciliani to 1896 Nunzio Vaccalluzzo, Galileo let- e italiani. terato e poeta, Catania, Giannotta, 1896, p. 2001 In «Sette. Settimanale del Corriere 82 : Il numero e la burbanzosità degli della Sera», 2001 (GRL, senza indicazione avversari lo eccitarono di più, e per del fasc.): Non sono esclamazioni cinesi, ma vendicarsi di quella ch’ei credeva of- forme contratte di «camillerese». Appun- fesa fatta all’Ariosto, non ebbe misu- to: cucilaviadiri, «chi glielo doveva dire»? ra o discrezione critica, e si sbizzarrì 2002 In «La Repubblica», 10 marzo 2002: giovanilmente contro il malcapitato Per tradurre bene Camilleri, ha con- Poeta 1917 Carlo Linati, Barbogeria, a cluso la Vittoz, occorre recuperare la cura di Luigi Matt, Salerno, Oèdipus, 2014, parlata francoprovenzale di Lione, p. 151: tutte le case, col loro sfarzo, che conserva ancora risorse intatte, parevano rispecchiare la burbanzo- utili per creare un francese meticcio sità de­gli arricchiti che le abitavano in grado di rendere le sfumature del 1925 Francesco De Sarlo, Gentile e Croce: lettere filosofiche di un superato, Firenze, Le camillerese 2003 Stefano Lanuzza, Er- Monnier, 1925, p. 202: non ho bisogno ranze in Sicilia, Napoli, Guida, 2003, p. 87: di ricordare quelle che agli occhi di Dal microcosmo di Porto Empedocle, molti potrebbero sembrar deficienze, il ‘camillerese’ è giunto in Europa, quali una certa burbanzosità di giudi- tradotto in Francia, Germania, Olan- zi, una certa tendenza al paradosso ed da, Grecia, Portogallo e Spagna nelle una esagerata vivacità nella polemica lingue catalana e castigliana; nonché 1945 Fabio Cusin, L’italiano: realtà e illu- negli Stati Uniti 2016 Gaetano Savat- sioni, Roma, Atlantica, 1945, p. 50: Da qui teri, Non c’è più la Sicilia di una volta, Bari– la burbanzosità necessaria in chiun- Roma, Laterza, 2016, ed. digitale: Forse que sia investito di una certa autorità, in quel momento [...] nasce la lingia dall’usciere al ministro; l’esercitare di Camilleri. Il saggio, infatti, ha già con garbo una funzione è considera- alcune anticipazioni del camillerese to segno di pochezza 2002 Annalisa 2019 In ilmanifesto.it, 17 luglio 2019: il Gimmi, Il mestiere di leggere. La narrativa «camillerese» non racchiude tutta la italiana nei pareri di lettura della Mondadori lingua di questo scrittore, che in real- (1950–1971), Milano, Il Saggiatore, 2002, p. tà opera, in proporzioni variabili, su 219: Tornano i vaneggiamenti e le rab- bie miste a ricordanze; i sentimenti di tre registri: l’italiano standard, il dia- odio e disprezzo per quanto è gratuito letto e il «camillerese» propriamente eroismo, strafottenza, burbanzosità, detto, ossia un italiano sicilianizzato apparenza, contrapposti all’amore per che è una creazione dell’autore. [...] Il le cose umili e quotidiane «camillerese» è costellato di termini = Deriv. di burbanzoso con -ità. che non sono dialettali, ma sono re- [Luigi Matt] gionalismi. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 399

= Deriv. di Camilleri, cognome del narra- 1957 In «Kokalos: studi pubblicati tore siciliano Andrea Camilleri (1925–2019), dall’Istituto di storia antica [...]», III (1957), con –ese. Palermo, Banco di Sicilia, p. 55: All’ar- [Luigi Matt] te neo–attica della seconda metà del primo secolo a. C. è ricondotto il do- (N) crucciosità sost. f. inv. Scon- dekatheon ostiense 1989 In «Numi- tentezza, contrarietà, insocievolezza. smatica e antichità classiche», XVIII (1989), 1917 Carlo Linati, Barbogeria, a cura di p. 39: Già il Partenone era stato imma- Luigi Matt, Salerno, Oèdipus, 2014, p. 154: ginato da Fidia come la sintesi di un Cessati i traffici e chiusi i negozi, ora suo pantheion e l’immagine specifica non si vedeva intorno che una gente del dodekatheon appare sia nel fron- lieta e manierosa, cui tardava davvero tone orientale, sia nel lato orientale di sciogliere in una cordiale strippata del fregio, sia sulla base della Parthe- la crucciosità degli affari 1932 In nos 2006 In «Bollettino d’arte», n. 135 «Pegaso», IV (1932), p. 702: l’immagine (2006), p. 72: Come Hera è sicuramente dalla leggenda che gli si era creata interpretabile la figura rappresentata intorno d’una morbosa mania erotica, in un tipo iconografico simile nell’ara d’una irritata insofferenza del mondo, con dodekatheon nel Museo Greco– Romano di Alessandria. d’una crucciosità insieme scontrosa = Voce gr. dodekátheon, propr. ‘(tempio) e beffarda 1956 Francesco Pedrina, dei dodici dei’ (cfr. GEL), da dódeka ‘dodici’ Poesia e critica. Storia e antologia della let- e il suffisso theos, –on ‘relativo agli dei’, teratura italiana, vol. III, Milano, Trevisini, forse attraverso il ted. (dodekatheon 1785: 1956, p. 774: E in questa forma magi- GRL). stralmente sobria il Cardarelli disse [Mariateresa Caputo] la sua crucciosità di uomo lucido e lekanai scontento di sé 2008 Giovanna Rosa, (R) lèkane sost. f. (pl. ) Ar­ Il patto narrativo. La fondazione della civiltà cheo­l. Forma vascolare in uso nella romanzesca in Italia, Milano, Il Saggiatore, Grecia antica, frequente in Attica e in 2008, p. 42: mescolare piacevolezza e Beozia, di dimensioni notevoli, bassa conoscenza, evasione consolatoria e e schiacciata, con due anse orizzon- ammaestramento morale, divertimen- tali, piede ad anello, orlo appiattito e to distensivo e impegno ideologico, talvolta verticale (oggetto di uso do- contemplazione estatica e titubanze mestico, poteva svolgere diverse fun- trepide, sublimazione pacificante e zioni). crucciosità perplesse. 1836 In «Annali dell’istituto di corri- spondenza archeo­ ­logica», VIII (1836), p. = Deriv. di cruccioso con suffisso –ità. [Luigi Matt] 156: La lekane, come tante altre forme vascolari della Grecia antica, fa parte (N) dodekàtheon sost. m. Ar­ di quei vasi che facevano soprattut- cheo­l. Arte. In ambito archeo­ ­logico e to le veci dei nostri bicchieri 1997 Fernando Gilotta, Alto–adriatica/etrusca. storico–artistico, motivo iconografico Note di ceramografia fra Tirreno e Adriati- rappresentante l’insieme dei dodici co, in «Prospettiva», LXXXVII–LXXXVIII dèi principali del Pantheon greco. (1997), p. 94: importante in quest’ottica www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 400

il gruppo delle lekanai alto-adriatiche mi storici ed alcuni possibili episodi più antiche 1998 Antonino Di Vita, di mercenariato etrusco negli eserciti Da Siracusa a Mozia: scritti di ar­cheo­logia punici 1990 Giorgio Manganelli, En- siciliana, Padova, Bottega D’Erasmo, 1998, comio del tiranno, Milano, Adelphi, 1990, p. p. 144: Si afferma che anche la leka- 14: non si danno scuole di buffoneria, ne di Ragusa sia dovuta al pittore di di cortigianeria, di mercenariato, di Boston, sia per la sua palese inferiore sicariaggine 2012 Amedeo Policante, I qualità stilistica, sia per alcune evi- nuovi mercenari. Mercato mondiale e priva- denti diversità nel disegno degli ani- tizzazione della guerra, Verona, Ombre cor- mali 2002 La Sicilia dei due Dionisi: atti te, 2012, p. 75: Alle soglie del XX seco- della Settimana di studio, Agrigento 24–28 lo il mercato privato del mercenaria- febbraio 1999, Roma, L’Erma di Bretschnei- to, un tempo vero cuore pulsante dei der, 2002, p. 229: Alle sepolture occorre conflitti europei, venne gradualmente aggiungerne un’altra inedita, rinvenu- delegittimato e spinto ai margini del ta nel 1979, in prossimità delle rampe sistema internazionale. di alaggio, e dunque dell’antica zona = Deriv. di mercenario con –ato. portuale. Tra i vasi dei corredi si an- [Alessandra Marcellino] novera una lekane a testa femminile. = Voce gr. lékane ‘coppa’. (N) poeteggiamento sost. m. [Mariateresa Caputo] Componimento poetico. 1635 Paganino Gaudenzio, L’accademia (N) mercenariato sost. m. Attività disunita, Pisa, Tanagli, 1635, p. 89: la prima di mercenario. parte del mirabil poeteggiamento fu 1905 Angelo Pernice, L’imperatore non nell’esilio composto, ma prima Eraclio. Saggio di storia bizantina, Firenze, che tal sciagura il nostro poeta oppri- Tip. Galletti e Cocci, 1905, p. 217: per le messe. relazioni commerciali, per le spedi- 2. Espressione romantica, delicata. zioni militari e pel mercenariato, si 1917 Carlo Linati, Barbogeria, a cura di era già diffusa nell’interno del paese Luigi Matt, Salerno, Oèdipus, 2014, p. 142: l’assimilatrice forza dell’ellenismo Lei m’accusa di cattivo marito. Per- 1919–1920 In «Critica sociale», XXIX o ché? Perché non intendo, né so comu- XXX (1919 o 1920), p. 119 (GRL, da cui non nicare alla mia Brigida quelle imma- si ricava l’annata precisa): Il mercenaria- gini, quei poeteggiamenti di che ella to equivale al disarmo e il perpetuarsi è maestro? degli ordinamenti militari antebel- = Deriv. di poeteggiare con –mento. lici 1951 Edoardo Scala, Storia delle [Luigi Matt] fanterie italiane. Le fanterie nel Medioevo e nell’era moderna, Roma, Tip. Regionale, (E) (e) (R) questione della lingua 1951, p. 305: Per quanto riguarda gli (italiana) (quistione della lingua (ita- Stati italiani, anch’essi fecero asse- liana)) loc. sost. f. L’insieme dei con- gnamento sul mercenariato 1984 tributi e delle discussioni, da Dante Massimo Pallottino, Etruscologia, Milano, in poi, sulla definizione della lingua Hoepli, 1984, p. 250: Nonostante la pro- italiana, sulla sua stabilizzazione nor- paganda cartaginese, gli antichi lega- mativa, sul suo assetto grammaticale, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 401

sulla selezione del suo patrimonio e fare in modo che in questi fogli si lessicale. trovi raccolto il succo di tutto ciò che [1817 Vincenzo Monti, Proposta di al- in Italia viene pubblicato sopra così cune correzioni ed aggiunte al Vocabolario importante argomento [1819 In «Bi- della Crusca, vol. I, parte I, Milano, Regia blioteca italiana, o sia giornale di letteratura Stamperia, 1817, p. [XXVIII–]XXIX: Que- scienze ed arti compilato da varj letterati» sto insigne Trattato [...] disotterrato a (Milano, Regia Stamperia), IV (1819), tomo caso dal Corbinelli Fiorentino in una XVI, p. 271: Di alcuni libri, che trattano biblioteca di Padova, e volgarizza- la quistione intorno alla lingua Italia- to dal Trissino Vicentino, trasse a sè na] [1820 In «Biblioteca italiana, o sia giornale di letteratura scienze ed arti compi- gli occhi de’ letterati, che tutti di qua lato da varj letterati» (Milano, Regia Stampe- dall’Arno e di là si rivolsero sopra | ria), V (1820), tomo XIX, p. 367: Di alcuni l’antico punto della quistione, se ol- libri, che trattano la questione intorno tre il dialetto toscano vi fosse in Ita- alla lingua Italiana] 1826 Niccolò lia quella lingua illustre comune che Tommaseo, Appendice all’opuscolo Il Per- Dante separava dalla plebea, e affer- ticari confutato da Dante, o sia Risposta di mava essere cittadina di tutte le città N. Tommaséo ad un articolo della Bibliote- dell’Italia, e non avere fermo seggio ca Italiana, Milano, Sonzogno, 1826, p. 93: in veruna] [1818a Risposta del pro- Ecco la luce da questo uomo sommo fessore Giovanni Rosini ad una lettera del sparsa sulla questione della lingua; cavalier Vincenzo Monti sulla lingua italiana ecco il grande edificio dal Perticari con alcuni versi dedicati al medesimo, Pisa, innalzato [av. 1827 Ugo Foscolo, Del- Didot, 1818, p. [4–]5: Qualunque potrà la nuova scuola drammatica italiana, cit. da esser la sorte di questo mio Libret- U.F., Saggi di letteratura italiana, Firenze, to, oltre ad aver prestato un pubbli- Le Monnier, 1958, p. 612: esaminare da co omaggio al Cav. Monti [...] avrò più presso la questione intorno alla manifestato alla Repubblica Lettera- lingua degli Italiani] 1868a Alessan- ria quali sono, nelle | attuali vertenze dro Manzoni, Dell’unità della lingua italiana e dei mezzi di diffonderla, cit. da A.M., Tut- sulla Lingua Italiana, le opinioni in te le opere, vol. II, Firenze, Sansoni, 1988, questo paese d’una gran parte degli p. 1939 (cfr. GDLI s.v. questione, n. 2): la studiosi] 1818b Recensione del vol. questione del vocabolario include, di Risposta del professore Giovanni Rosini, cit. sua natura, la questione della lingua qui sopra (attestaz. 1818a), in «Biblioteca italiana, o sia giornale di letteratura scienze 1868b Luigi Gelmetti, La quistione della lingua italiana dopo la relazione di Alessan- ed arti compilato da varj letterati» (Milano, dro Manzoni, Milano, Bernardoni, 1868, tito- Regia Stamperia), III (1818), tomo XII, p. lo [1880 Amedeo Crivellucci, La contro- [57–]58: Per la qual cosa consideran- versia della lingua nel Cinquecento, Sassari, do egli la lettera del cav. Monti divisa Dessi, 1880, titolo] av. 1883 Carlo Tenca, in due parti distinte, cioè le lodi dei in Giornalismo e letteratura nell’Ottocento, suoi versi e la questione sulla lingua Bologna, Cappelli, 1959, p. 176 (GDLI s.v. [...] | il nostro particolare oggetto è questione, n. 2): da Dante in poi, non di render conto in questo giornale di v’è intelletto eminente in Italia che tutto ciò che può interessare princi- non abbia pensato alla quistione della palmente la questione della lingua, lingua [1893a Leone Luzzatto, Pro e www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 402

contro Firenze, saggio storico sulla polemica P. Zolli, Bologna, Zanichelli, titolo 1980 della lingua, Verona–Padova, Drucker, 1893, In «Critica marxista», I (1980), pp. 33-49, ti- titolo] 1893b Francesco D’Ovidio, Le tolo 1993 Storia della lingua italiana, a correzioni ai «Promessi Sposi» e la questio- cura di L. Serianni–P. Trifone, vol. I, Torino, ne della lingua, 3a ed. (cfr. SBN, in cui non Einaudi, 1993, p. 231: Nel caso dell’Ita- sono però censite le prime due edd.), Napoli, lia, la teoria linguistica si manifestò Morano, 1893 (4a ed., Napoli, Pierro, 1895), nella forma di un dibattito molto vi- titolo [1894–1898 Vincenzo Vivaldi, Le controversie intorno alla nostra lingua, 3 vace attorno al cosiddetto problema voll., Catanzaro, Caliò, 1894–1898, titolo] della “norma”, in una serie di pole- 1901 Luigi Furnari, La questione della lin- miche che vanno comunemente sotto gua da Dante al Manzoni, Reggio Calabria, il nome di “questione della lingua”. D’Angelo, 1901, titolo 1904 Guglielmo La questione della lingua è l’insie- Belardinelli, La questione della lingua. Un me dei contributi e delle discussio- capitolo di storia della letteratura italia- ni, da Dante in poi, sulla definizione na, Roma, Amadori, 1904, titolo [1925 della lingua italiana, sulla sua stabi- Therese Labande–Jeanroy, La question de la lizzazione normativa, sul suo assetto langue en Italie, Strasbourg–Paris, Librai- grammaticale, sulla selezione del suo rie Istra, 1925, titolo] av. 1937 Antonio Gramsci, cit. da Letteratura e vita nazionale, patrimonio lessicale 1995 Riccardo Torino, Einaudi, 1954, p. 106 (GDLI s.v. que- Drusi, La lingua “cortigiana romana”. Note su un aspetto della questione cinquecentesca stione, n. 2): La quistione della lingua della lingua, Venezia, Il Cardo, 1995, titolo posta fin dalla fondazione dello Stato 1996 Tullio De Mauro, La questione della italiano 1938 Giulio Bertoni, La vec- lingua, in La cultura italiana del Novecen- chia e nuova questione della lingua, Roma, to, a cura di C. Stajano, vol. II, Roma–Bari, Società Anonima La Nuova Antologia, 1938, Laterza, 1996, pp. 423–444, titolo di capito- titolo 1942 Robert A. Hall, The Italian lo 1999 GRADIT s.v.: disputa sorta Questione della lingua: an interpretative Es- nella cultura italiana riguardo alla say, Chapel Hill, University of North Caro- lingua da usare in letteratura sia, fino lina, 1942, titolo 1949 Bruno Migliorini, alla prima metà del Cinquecento, ri- La questione della lingua, in Questioni e cor- renti di storia letteraria, Milano, Marzorati, spetto al latino, sia, anche in seguito, 1949, pp. 1–75, titolo di capitolo 1960a per quanto concerne il tipo di volgare Maurizio Vitale, La questione della lingua, da scegliere | estens., insieme dei pro- Palermo, Palumbo, titolo 1960b Bruno blemi e delle discussioni sullo stato Migliorini, Storia della lingua italiana, Fi- della lingua italiana 2012 Raffaella renze, Sansoni, p. 309, titolo di paragrafo: La Scarpa, La questione della lingua. Antolo- gia di testi da Dante a oggi, Roma, Carocci, questione della lingua 1965 Giancar- lo Mazzacurati, La questione della lingua ita- 2012, titolo e p. 19: [p. 19] La “questione liana dal Bembo all’Accademia Fiornetina, della lingua italiana” nasce con il De Napoli, Liguori, 1965, titolo 1973 Bruno vulgari eloquentia di Dante Alighie- Migliorini, Lingua d’oggi e di ieri, Caltanis- ri (1265–1321) e si svolge nei secoli setta–Roma, Sciascia, p. 41 (GDLI s.v. que- richiamando di continuo la propria stione, n. 2): quella che è stata chiamata origine 2013 Claudio Marazzini, Da la ‘questione della lingua’, una que- Dante alle lingue del Web. Otto secoli di di- stione secolare e complicata 1979 battiti sull’italiano, Roma, Carocci, 2013, p. Letteratura e questione della lingua, a cura di 15: Sotto il nome di “questione della www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 403

lingua” si indicano, nella tradizione 1846 Giacinto Carena, Prontuario di culturale italiana, tutte le discussioni vocaboli attenenti a parecchie arti, ad al- e le polemiche, svoltesi nell’arco di cuni mestieri, a cose domestiche, e altre di uso comune, vol. I, Torino, Fontana, 1846, diversi secoli, da Dante ai nostri tem- p. 156: Scala che vola, Scala a volo, pi, relative alla norma linguistica e ai dicesi quella che non è fiancheggiata temi a essa connessi 2018 Claudio Marazzini, Breve storia della questione della da muraglia, nè da un lato nè dall’al- Angelo Paganini, Vocabolario lingua, Roma, Carocci, 2018, titolo tro 1857 domestico genovese–italiano, Genova, Tip. = Da questione nel senso di ‘disputa, controversia’ (cfr. le attestazz. 1818a, 1880, Schenone, 1857, s.v. scàa a cagollo: Dicesi 1893a e 1894–1898) e lingua con il valore di Scala a volo la Scala che da nessun ‘lingua italiana’ (cfr., per il nesso completo, lato è fiancheggiata da muro 1917 1818a, 1819, 1820, 1868b, 1965 e 2012), con Carlo Linati, Barbogeria, a cura di Luigi della usato per introdurre un complemento di Matt, Salerno, Oèdipus, 2014, p. 167: Tre argomento (cfr. le varianti sulla in 1818b e rami di una vecchia scala a volo che intorno alla in av. 1827). Osservazioni: il nesso questione della corre­va torno torno le pareti della tor- lingua, all’inizio denotativo (cfr. le diverse re ci condussero a un primo ripiano a varianti riportate sopra nelle attestazz. tra intavolato 1973 Giampiero Aloi, Sca- parentesi quadre, con cui si accompagna), si le, Milano, Hoepli, 1973, p. 20: le scale a va consolidando in virtù di esempi importanti volo o libere, scale non fiancheggia- («Biblioteca italiana», Tommaseo e soprat- tutto Manzoni, di cui sono reperibili in BibIt te da muri da nessuna parte 2004 varie altre attestazz. rispetto a 1868a), sino In www.regioneumbria.it, 12 agosto 2015: ad affermarsi di fronte alle varianti ancora scale interne ordinarie o di servizio a compresenti (1880, 1893a e 1894–1898) con vano aperto (scale a volo). l’uso da parte di Francesco D’Ovidio e poi di = Polirematica formata da scala e volo. Giulio Bertoni, accademici italiani di spicco [Luigi Matt] (1893b e 1838), nonché di studiosi stranieri (1925 e 1942), con la conseguente definiti- (N) stragifero agg. Che è in grado va lessicalizzazione. Da rilevare lo sporadico di causare una strage. riaffiorare, dopo l’occorrenza archetipica in Monti (1817), della variante fonetica quistio- 1837 Leopoldo Curci, Nuove scoverte e ne (1819, 1868b e, in Gramsci, av. 1937), e mezzi curativi per guarirsi dal morbo colera, la saltuaria presenza dell’agg. italiano pospo- Napoli, G. Severino, 1837, p. 20: E lo stes- sto alla locuzione per fini esplicativi (1868b, so colera Asiatico, non ci viene rive- 1965 e 2012). Si notino, infine, due casi in cui lato, che si è manifestato, che si è reso la polirematica viene spezzata da un agg., col stragifero in seguito di un turbine, o fine di focalizzare il particolare aspetto della questione della lingua trattato (1980, demar- una pioggia dirotta? 1837 Daniel- cazione dei contenuti: questione politica del- lo Maria Zigarelli, Antidoti spirituali contra la lingua; 1995, demarcazione cronologica: del cholera morbus e di ogni alta pubblica questione cinquecentesca della lingua). calamità, Avellino, De Feo e Guadagno, [Yorick Gomez Gane] 1837, p. 11: Roma nel primo anno della sua fondazione fu afflitta da stragi- (N) scala a volo loc. sost. f. Sca- fera peste 1976 Giorgio Manganelli, la che da un lato o da entrambi non è Sconclusione, Milano, Rizzoli, 1976, p. 112: fiancheggiata da un muro. chi meglio di quella potrà indicare gli www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 404

anfratti, i passaggi clandestini, i tra- il suo angelo, Firenze, La Casa Usher, 1982, miti derelitti e pertanto incustoditi, le p. 21: Le scene del Giro (o Visita), si sorgenti confortatrici, i ponti subita- snodano di luogo in luogo a seconda nei e stragiferi, donde aggirare ed uc- di chi incontro, di come vengo guar- cidere? 1996 Andrea Zanzotto, Meteo, dato, del fascino che vedo dar luce Roma, Donzelli, 1996, p. 33: da che mondi ai visi che mi osservano stupitamen- stragiferi / stragiferi papaveri / qui vi te 2001 Roberto Salsano, Sicilia e mondo accompagnaste avvampando. nella narrativa di Sergio Campailla, Roma, = Comp. di strage con –fero. Bulzoni, 2001, p. 96: Il testo è concluso [Alessandra Marcellino] da una frase che il personaggio ripete, volgendosi alla cameriera, ma anche (N) stupitamente avv. Con stupo- re. col tono di chi parla stupitamente a se stesso. 1864 Antonio Gualberto De Marzo, = Deriv. di stupito con –mente. Commento su la Divina Commedia di Dante Osservazioni: attraverso GRL si rintrac- Alighieri, vol. I, Firenze, Grazzini, Gianni- cia un’attestazione precedente, in un’edizio- ni e C., 1864, p. 43: Tu t’immagini [...] ne delle Ultime lettere di Jacopo Ortis (Ope- ch’ei guati stupitamente, come perso- re scelte di Ugo Foscolo, Malta, Tip. Tonna, na sbalordita dalla paura 1917 Carlo 1839, p. 216: «Era morto freddo. Mi manca- Linati, Barbogeria, a cura di Luigi Matt, Sa- va il pianto e la voce... io stava guardando lerno, Oèdipus, 2014, p. 164: La vecchia stupitamente quel sangue»); ma si tratta di una falsa attestazione: la lezione stupitamen- la fissò in volto stupitamente, poi te compare solo in questa edizione (in tutte traendola dentro in bottega e porgen- le altre si legge stupidamente), senza alcun doci due sedie: / – O Santa Pace, chi dubbio a causa di un mero errore materiale. vedo! 1982 Giuliano Scabia, Il diavolo e [Luigi Matt] www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 405

5.2. Storicizzazione dei lemmi Pseudotodon, Sclerocalyptus ecc.) XE privi di esempi nel GDLI, 1957 GRADIT (senza fonte) 1982 In di Gianluca Biasci «Archivio italiano di Anatomia e di Embrio- logia», LCCCVII–LXXXVIII (cfr. GRL, che non specifica il n. del vol.) 1982, p.180 : Tra Abstract: The article presents a col- lection on historical principles of over fifty gli Xenartri, nei Bradipi [...] Meckel words absent from Battaglia’s Grande dizion- [...] ha notato, come nel riccio (inset- ario della lingua italiana, the chronological tivoro), l’indipendenza del capo clei- background of which (obtained from De do–mastoideo dallo sterno–mastoideo Mauro’s Grande dizionario italiano dell’uso) is often backdated. The systematic use of 2001 Sabatino Moscati–Antonio Giuliano, Google Book Search has also permitted the Il mondo dell’ar­cheo­logia, vol. I, Roma, Isti- highlighting of meanings not included in Ital- tuto della Enciclopedia italiana, 2001, p. 453: ian dictionaries and considerations on the L’insieme della fauna, in particolare use of single words. gli Xenartri e un marsupiale di nuova comparsa, indica un decremento della temperatura e il prevalere di ambienti (e) (R) (S) xenartro sost. m., spec. aridi e semiaridi. pl. con iniziale maiuscola. Zool. Or- 2. sost. m. Zool. Ogni mammifero dine del superordine degli Euteri, dif- dell’ordine degli Xenartri. fuso nell’America meridionale, com- 1955 Nello Beccari, Anatomia compara- prendente mammiferi di dimensioni ta dei vertebrati, Firenze, Sansoni, 1955, p. medie e piccole dalle caratteristiche 407: Megalonyx, uno xenartro estin- anche molto diversificate (armadilli, tosi nel Pleistocene 1957 GRADIT formichieri e bradipi). (senza fonte). 1911 Enrico Morselli, L’uomo secon- 3. Zool. Sdentato. do le teorie dell’evoluzione, Torino, UTET, 1955 Nello Beccari, Anatomia compara- 1911, p. 781: è presumibile che la pla- ta dei vertebrati, Firenze, Sansoni, 1955, p. centa discoidale o campanulare si sia 124: La parte dorsale di questa espan- sviluppata nei mammiferi saltatori, sione corrisponde, secondo Remane, rampicanti e volatori, Insettivori, Ro- alla separata prezigapofisi accessoria ditori (fig. 408), Sdentati xerartri, Le- degli Xenartri (Sdentati), che appres- muridi e Chirotteri 1913 In «Natura. so verrà illustrata 1957 GRADIT Rivista di Scienze naturali», IV (1913), p. (senza fonte). 189: Alcuni Autori divisero gli Sden- = Dal lat. scient. Xenarthra. tati in Xenartri e Nomartri, includen- do in questa seconda sezione i Pango- (R) (S) xenismo sost. m. Ling. lini e gli Oritteropi, contrapposti agli Parola o espressione straniera non Xenartri per non avere le zigoapofisi adattata, diffusa nella lingua riceven- accessorie alle vertebre toraciche e te solo per brevi periodi in occasione addominali 1933 In «Giornale di Geo- di specifici contatti interlinguistici e logia», 1933, p. 216 (cfr. GRL, che non indi- interculturali, di solito impiegata in ca il n. del vol.): alcuni generi estinti che riferimento alla zona di provenienza persistono dal Pampiano, soprattutto e all’ambiente storico–culturale che Xenartri (Megatherium, Eumylodon, l’ha prodotta. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 406

1994 GRADIT (senza fonte) 1995 (n) 3. Ling. Forestierismo non Giuseppe Marco Verardi, Le parole veloci: adattato. neologia e mass media negli anni 90, Locar- 1993 In «Studi linguistici italiani» XIX no, Dadò, 1995, p. 12: Non xenismi, non (1993), p. 278: Günter Holtus, analiz- voci sporadiche e puntuali, ma forme zando La mala lingua. Dizionario che presentano una certa densità d’u- dello slang italiano di Augusta For- so: questi i nodi presi di mira dall’o- coni (Milano, SugarCo, 1988, vd. la biettivo di Verardi, in un lavorare scheda di V. Della Valle in SLI, xv mosso dalla volontà di cogliere il les- 1989, pp. 280–81), rileva, fra i 365 sico in divenire 1997 In «Ricerche sla- lemmi attribuiti al LG, solo 7 xenismi vistiche», LXV (1997): Nonostante ciò, (pari all’1,92%) 2015 In «La lingua un certo numero di prestiti figurano italiana. Storia, struttura, testi», I (2015), p. nei dizionari, soprattutto bilingui. Si 149: funghi come forma plurale (xeni- tratta per lo più di prestiti assimilati. smo, ovvero italianismo non adatta- Sono quasi sempre esclusi xenismi o to): risoto de funghi secchi. peregrinismi lessicali 2003 Paolo = Deriv. di xeno– con –ismo, sul modello D’Achille, L’italiano contemporaneo, Bolo- del fr. xénisme. gna, il Mulino, 2003, p. 65: La definizione alternativa di esotismi, tuttora in uso, xenobio sost. m. Biol. Organismo è stata impiegata anche col valore più che si trova, per cause accidentali o ristretto di ‘voci tratte da lingue eso- per migrazione, in un ambiente o in tiche’ [...], mentre quella di xenismi un’associazione animale o vegetale si riferisce a voci straniere usate solo a cui è normalmente estraneo (GRA- in momenti storici determinati, e con DIT). esclusivo riferimento alle aree di pro- 1961 GRADIT (senza fonte). = Comp. di xeno– e –bio. venienza. Osservazioni: in GRL il termine compa- (n) 2. Ling. Forestierismo. re solo in qualche repertorio lessicografico. 1982 In «Strumenti critici», XVI (1982), L’allargamento dell’indagine agli altri motori p. 204: Tornare indietro nel tempo sve- di ricerca ha dato lo stesso esito. la significati dimenticati, insospettati e perfino sconosciuti, al punto che (R) (S) xenobionte sost. m. Biol. la parola pare quasi uno xenismo, Xenobio. se è vero che la distanza nel tempo 1954 In «Bollettino dell’Istituto di en- val bene la lontananza nello spazio! tomatologia della R. Università degli studi di Bologna», XX–XXI (cfr. GRL, che non 1997 In «Studi francesi», 1997, p. 238 (cfr. specifica il n. del vol.) (1954), p. 117: Essi GRL, che non indica il n. del vol.): L’arti- vanno considerati quali xenobionti. È colo si concentra sul fenomeno della probabile che i Dermatteri ed il Blat- etimologia popolare ed illustra soprat- toideo si nutrissero di avanzi, ma l’E- tutto tre casi di rimotivazione in cui la mittero doveva avere certamente pun- spiegazione è fondamentalmente fo- to e succhiato qualche larva 1961 netica: il caso dello xenismo, adattato GRADIT (senza fonte) 1990 Ministero per analogia di suono (cooked–room dell’Università e della Ricerca scientifica e → coqueron). tecnologica, Programma nazionale di ricer- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 407

che in Antartide. Rapporto sulla Campagna piuttosto che covare il rigetto, non sa- antartica. Estate Australe 1989–90, Roma, rebbe meglio imparare una volta per ENEA, 1990, p. 132: Titolo della ricerca: tutte dalle formiche la xenobiosi che “Studi sui livelli di alcuni xenobion- ci vorrebbe? ti e sulla attività del sistema Mixed (n) 2. Biochim. Presenza in un Function Oxidases (MFO) in organi- organismo di sostanze normalmen- smi antartici” 2004 In «Biologia mari- te estranee, ma non necessariamente na mediterranea», XI (2004), p. 547: Studio dannose. in vitro dell’impatto di xenobionti in 1938 Enciclopedia italiana di Scienze, ambiente marino sulle cellule bran- lettere ed Arti. Appendice, a cura di Giovan- chiali dell’ostrica Crassostrea gigas. ni Gentile e Calogero Tumminelli, Roma, = Comp. di xeno– e –bionte. Istituto Giovanni Treccani, 1938, p. 130: Osservazioni: il termine mostra discreta Deve altresì essere tenuta presente capacità di circolazione, ancorché ovviamen- l’importanza dell’apporto arrecato te limitata ai contesti specialistici. Da notare che nell’ultimo es. xenobionti traduce il fr. dal concetto di xenobiosi in tossico- xenobiotiques, dal sign. parzialmente diverso logia: esso ha permesso di stabilire (cfr. xenobiotico). priorità nelle valutazioni di sicurezza e ha contribuito a sfatare il precon- (e) (R) (S) xenobiosi sost. f. inv. cetto secondo cui ciò che è naturale Biol. Convivenza nello stesso nido o è automaticamente buono e ciò che è rifugio di organismi animali di specie artificiale è automaticamente cattivo. diverse, ma comunque affini. = Comp. di xeno– e –biosi. 1925 Antonio Berlese, Gli insetti: loro organizzazione, sviluppo, abitudini e rap- (R) (S) xenobiotico agg. Biochim. porti con l’uomo, vol. II, Vita e costumi de- Relativo a sostanza normalmente gli insetti, Milano, Società Editrice Libraria, estranea al metabolismo dell’organi- 1925, pp. 852–53: In base alla diversità smo. dei suddetti rapporti, si può stabilire 1938 Enciclopedia italiana di Scienze, una classificazione biologica delle lettere ed Arti, parte I, a cura di Giovanni differenti maniere di vita dei convi- Gentile e Calogero Tumminelli, Roma, Isti- venti, e cioè: [...], Xenobiosi, quando tuto Giovanni Treccani, 1938, p. 130: [gli i rapporti intercorrono amichevoli fra additivi p]ossono essere rappresentati grosse specie e piccole e queste ulti- da sostanze che per la loro abituale me nidificano nel formicaio delle pri- estraneità all’organismo sono dette me 1961 GRADIT (senza fonte) 1972 xenobiotiche 1987 GRADIT (senza Antonio Servadei–Sergio Zangheri–Luigi fonte) 1989 In «Oebalia», XV (1989), Masutti, Entomologia generale ed applica- p. 852: Se a questi sistemi enzimatici ta, Padova, CEDAM, 1972, p. 142: le co- aggiungiamo le metallotioneine, do- munità possono edificare nidi che si vremmo stare tranquilli e ritenerci compenetrano tra loro e vivere quindi superprotetti da qualsiasi forma di nello stesso nido pur allevando cia- contaminazione sia essa dovuta a so- scuna per proprio conto la prole (xe- stanze organiche xenobiotiche o a ra- nobiosi) 2002 In «L’Arca», 2002, p. 56 dicali liberi o a metalli pesanti 2018 (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): Ma, Andrea Rotella (a cura di), Sicurezza sul la- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 408

voro 2018. Manuale normo–tecnico, Milano, 1925, p. 502 (cfr. GRL, che non indica il n. Wolters Kluwer, 2018, p. 796: I farmaci del vol.): Talvolta alla periferia di una sia ad uso umano che animale che i area micacea il granato assume una fitofarmaci sono xenobiotici in quan- disposizione a corona e d’altra parte to non sono prodotti dall’organismo, non è raro il caso in cui la porzione e neanche assunti normalmente con centrale di qualche grosso xenoblasto il cibo o la respirazione, e quindi ne di granato sia occupata da muscovi- sono estranei. te 1931 In «Atti della R. Accademia (n) 2. sost. m. Biochim. Sostanza, nazionale dei Lincei. Memorie della Classe talora tossica, estranea al normale di Scienze fisiche, matematiche e naturali», metabolismo dell’organismo, non es- 1931, p. 398 (cfr. GRL, che non indica il n. sendo prodotta dall’organismo stesso del vol.): Si distinguono due tipi di in- né assunta attraverso la dieta, per es. dividui di quarzo; alcuni sono grandi un farmaco o un pesticida. e ben formati (idioblasti), altri picco- 1977 In «Bollettino della Società italia- li a contorni irregolari (xenoblasti), na di Biologia sperimentale», LV (1977), p. che circondano i primi, e sono certa- 996: Tali frazioni vengono da noi im- mente dovuti ad una cristallizzazione piegate nello studio in vitro dell’atti- causata dal contatto con la lava calda vità mutagena e del metabolismo dei 1961 GRADIT (senza fonte) 1982 In più svariati xenobiotici 1998 In «O «Bollettino della Società geografica italia- & D V. Obiettivi e Documenti Veterinari», na», CI (1982), p. 469: Il quarzo forma XIX (1998), p. 10: Gli xenobiotici all’in- spesso grossi xenoblasti ondulosi ri- terno dell’organismo vanno incontro cristallizzati ai bordi o lungo linee di a reazioni dette di biotrasformazione stress. Spesso è anche in plaghette che consistono sostanzialmente in con struttura granoblastica decussata reazioni di ossidazione, riduzione, 2005 Giuseppe Pipino, Liguria mineraria, idrolisi (reazioni di Fase I) e reazioni Ovada (AL), Pesce, 2005, p. 239: La cal- di coniugazione (reazioni di Fase II) copirite è presente talora in plaghe al- 2014 Marinella Melis (a cura di), Additivi e lotriomorfe isolate, ma più spesso in tossici negli alimenti, Limena (PD), Libreria associazioni di xenoblasti che riem- universitaria, p. 24: Una frazione di xe- piono, assieme alla blenda, gli spazi nobiotico si può trovare a livello pla- intergranulari della pirite. smatico in forma legata alle proteine; = Comp. di xeno– e –blasto. una frazione più modesta è, invece, presente nel plasma in forma libera. (e) (R) (S) xenocarpia sost. f. Bot. = Comp. di xeno– e –biotico. Produzione e sviluppo del frutto di una pianta in seguito a impollinazione (R) (S) xenoblasto sost. m. Mi- tra fiori di piante diverse appartenenti ner., Petrogr. Cristallo costituente a una stessa specie. rocce scistose che presenta una forma 1933 Enciclopedia italiana di Scienze, poliedrica non ben definita. lettere ed Arti, vol. XVIII, Roma, Istituto Gio- 1925 In «Atti della R. Accademia na- vanni Treccani, nella riproduzione disponibi- zionale dei Lincei. Memorie della Classe le in Internet all’indirizzo http://www.trecca- di Scienze fisiche, matematiche e naturali», ni.it/enciclopedia/impollinazione_%28Enci- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 409

clopedia–Italiana%29/: La fecondazione diche tropicali e di parassitologia», ­XLVIII allora non può aver luogo se non con (1967), p. 315: Dias sostiene che i ri- polline proveniente da fiori di varietà sultati migliori si ottengono usando o addirittura di specie diversa, cioè per la xenodiagnosi gli stessi insetti rispettivamente mediante incrocio o vettori della regione; noi, nella nostra ibridazione. La fruttificazione che se- pratica in Venezuela, abbiamo ottenu- gue a questo genere di nozze si dice to buoni risultati, sia con il Rhodnius rispettivamente xenocarpia e bastar- prolixus, vettore della malattia in Ve- docarpia 1961 GRADIT (senza fonte). nezuela, sia con il Panstrongylus me- = Comp. di xeno– e –carpia. gistus ed il Triatoma infestans, vettori Osservazioni: quella riportata è l’unica in Brasile ed Argentina 1976 GRA- testimonianza autonoma rintracciabile in In- DIT (senza fonte) 2010 (nella forma ternet: se si escludono rarissime registrazioni in repertori lessicografici, infatti, nelle pagi- senodiagnosi) Borders Lovers, disponibile ne it. del web il termine non mostra alcuna in Internet all’indirizzo https://borderslovers. vitalità. weebly.com/leishmaniosi.html: faccio esa- mi parassitologici per mettere in evi- (R) (S) xenodiagnosi (xeno–dia- denza il parassita ma non è facile. Per gnosi, senodiagnosi) sost. f. inv. Me- farlo posso usare metodi diretti (cerco dic. Tecnica di diagnosi infettiva o il parassita): biopsia linfonodulare ot- parassitologica nella quale si ricorre tenendo un preparato da raschiato cu- all’utilizzazione di un ospite inter- taneo, puntato midollare, biopsia da medio per l’individuazione dei mi- fegato, sangue (difficilissimo ma non crorganismi occulti responsabili della impossibile), senodiagnosi (diagno- malattia. si sul vettore) 2017 Leonardo Calza, 1936 Giovanni Castronuovo, Malattie Principi di malattie infettive, Bologna, Escu- tropicali: patologia, diagnostica, terapia, lapio Editore, 2017, p. 257: È possibile ma profilassi, Napoli, Idelson, 1936, p. 560: di difficile attuazione anche l’isola- Si ricorre allora ai mezzi diagnostici mento del parassita dal sangue trami- biologici ed indiretti, quali «le inocu- te inoculazione nel topino, in speciali lazioni del sangue dell’infermo agli terreni liquidi o negli stessi vettori per animali di laboratorio (a preferenza poi ricercare la presenza del parassita giovani scimmie)» oppure la «xe- nelle feci delle cimici dopo circa 30 nodiagnosi» di Brumpt, consistente giorni (xenodiagnosi). nel far succhiare il sangue dell’infer- = Comp. di xeno– e diagnosi. mo dal Conorhinus o dal Rhodnius 1959 (nella forma xeno–diagnosi) In (e) (R) (S) xenofilo (senofilo) sost. «La Nuova Veterinaria», XXXV (1959), p. m. Chi manifesta spiccato interesse, 71: Nell’ambito della xeno–diagno- attrazione, simpatia verso tutto ciò si (metodo diagnostico sperimentale che è straniero o proviene dall’estero. che consiste nella messa in evidenza 1841 In «Il Progresso delle scienze, let- dei parassiti nel loro ospite interme- tere ed arti», X (1841), p. 312: gli xenofi- dio) è anche ricordata la trichinosi li s’ingannavano, gl’amici dei Greci 1967 In «Archivio italiano di Scienze me- nomi venivano delusi dalla omiofo- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 410

nia, e ciò bastava al jerografo etrusco, le antiche e nazionali costumanze ed al quale non era lecito preferire alla indipendenza, avverse ai forestieri patria la teologia la greca e la roma- [...]. Vi sono, dall’altra parte, popoli na 1909 (nella forma senofilo) In sensibili, passionati, vivaci, e perciò «Rivista di Roma», XIII (1909), p. 468: Ci imitativi, amanti de’ forestieri, delle svegliamo da un lungo sonno: gli ec- cose nuove e del moto, perciò facili a cessi dei senofili hanno provocato una mescolarsi ed incrociarsi l’un popolo reazione, che può anche essere salu- con l’altro 1909 In «Rivista italiana tare; le pubblicazioni [na]zionaliste si di Sociologia», XIII (1909), p. 461: Il gran succedono e hanno fortuna, c’è il Car- pubblico in Francia è chauviniste, de- roccio a Roma, c’è la Grande Italia a mocratico, anticlericale; ed ecco qui Milano 1932 In «Bollettino bibliografico un Taine di maniera: xenofilo o me- musicale», 1932, p. 59 (cfr. GRL, da cui non glio esotico, che ama le istituzioni si ricava il n. del vol.): oggi, gli hitleriani ed i costumi tedeschi ed inglesi e di- naturalmente usano a loro vantaggio sprezza quelli francesi 1935 Corrado alcune frasi infelici degli articoli di S. Zoli, Etiopia d’oggi, Roma, Società anonima E. Marinetti: contro gli xenofili. Così italiana arti grafiche, 1935, p. 78: l’energi- gli animi si inaspriscono e la musica co Monarca – programmaticamente corre il rischio di inacidire 1967 progressista e xenofilo, ma personal- GRADIT (senza fonte) 1995 Giovanni mente e intimamente tradizionalista Daniele, L’Italia degli altri. L’immigrazione e ligio a tutte le semplici costumanze verso il Bel Paese, Torino, L’Harmattan Ita- della vita patriarcale abissina – sep- lia, 1995, p. 46: gli xenofobi sulla difen- siva contro l’“invasione dei barbari”; pe imprimere [nuovo vigorosissimo gli xenofili proiettati verso la costru- impulso] a tutte le attività dell’Impe- zione di una nuova comunità 2012 ro 1967 GRADIT (senza fonte) 1979 Elisabetta Bolla, Invito alla lettura di Alber- Clelia Bartoli, Razzisti per legge. L’Italia che discrimina, Roma–Bari, Laterza, 2012 (cfr. to Arbasino, Milano, Mursia, 1979, p. 67: GRL, da cui non è ricavabile il n. di p.): Gli Anche a costo di sembrare ingenuo o xenofili contesteranno che gli stranie- xenofilo, però, Arbasino spera di riu- ri non sono più cattivi degli italiani e, scire a stimolare gli italiani mostran- se delinquono di più, lo fanno perché do loro che cosa siano queste strutture spinti da maggior bisogno. culturali di minoranza di cui tanto si 2. agg. (anche senofilo) Che ma- parla all’estero 1993 Sergio Raffaelli, nifesta spiccato interesse, attrazione, Il cinema nella lingua di Pirandello, Roma, simpatia verso tutto ciò che è stranie- Bulzoni, 1993, p. 57: Anche nell’esotica ro o proviene dall’estero. adozione delle lettere estreme, K– e – 1847 (nella forma senofilo) Panfilo ph, esso ricalca certo incipiente orien- Serafini, Degli Abruzzesi primitivi. Saggio tamento xenofilo del tempo 2010 mitico–storico, Montecassino, Tipografia Renzo Guolo, Identità e paura: gli italiani e Monte Cassino, 1847, p. 17: Ciò va det- l’immigrazione, Udine, Forum, 2010, p. 15: to però col debito riguardo all’indole il ‘partito dell’integrazione’ sarebbe mobile e senofila de’ popoli. Vi sono più attento alle istanze degli immigra- delle famiglie immobili, amanti del- ti che a quelle degli italiani – tanto da www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 411

essere considerato aprioristicamente perdere la propria identità o una pre- ‘xenofilo’. sunta sicurezza a causa di minacce 3. agg. Biol. Di animale, caratte- provenienti dall’esterno, percepite rizzato da xenofilia (GRADIT). dal fobico come persecutorie. Insorge 1967 GRADIT (senza fonte). di norma in persone ansiose, spesso = Comp. di xeno– e –filo. in seguito a traumi legati a esperien- Osservazioni: il sign. biologico sembra ze negative vissute in modo partico- circolare solo in occasionali attestazioni les- sicografiche, al di fuori delle quali non è stato larmente intenso e può dare luogo a possibile reperirne alcun es. comportamenti antisociali, improntati al continuo evitamento di situazioni (R) (S) xenofobico agg. Caratte- potenzialmente ansiogene o, al con- rizzato da xenofobia. trario, a manifestazioni di aggressivi- 1946 In «Mercurio. Mensile di politica, tà che possono andare oltre il bersa- arte, scienze», 1946, p. 5 (cfr. GRL, che non glio delle proprie paure. indica il n. del vol.): Un altro problema, 1932 In «La Giustizia penale. Rivista più complesso perché più intimo, è critica settimanale di giurisprudenza, dot- l’antitesi fra il potenziale senso in- trina e legislazione», 1932, p. 83 (cfr. GRL, ternazionalistico degli italiani e certi che non indica il n. del vol.): Lo xenofobo morbosi detriti di xenofobico nazio- delinquente è un individuo la cui cri- nal–fascismo 1965 In «Rivista di studi minalità latente si manifesta in occa- napoleonici», XIX (1965), p. 250: L’acre sione di un determinato momento xe- prosimetro si condensa in un mes- nofobico 2012 The Blog, disponibile in saggio xenofobico e nazionalistico, Internet all’indirizzo http://www.theblog.it/ in un’esortazione all’Italia a coltiva- salute/xenofobia/: la persona o la comu- re l’odio per i Francesi e per il loro nità xenofobica impegna le proprie sistema 1985 GRADIT (senza fonte) energie psichiche nel tentativo di eli- 1999 Daniele Petrosino, Razzismi, Milano, minare dalla sua vista quelle persone Mondadori, 1999, p. 100: In Italia i norda- o quegli oggetti che rappresentano la fricani sono stati affiancati e in qual- sua fobia, invece di affrontare diretta- che occasione sostituiti dagli albanesi mente il conflitto che vive. nell’immaginario xenofobico 2016 = Deriv. di xenofobia con –ico. Vincenzo Amendolagine, Compendio di psi- copedagogia sociale, Roma, Youcanprint, (e) (R) (S) xenoforide (xenopho- 2016, p. 26: se nel gruppo sono presen- ride) sost. m., spec. con iniziale ma- ti degli individui con una ideologia iuscola. Zool. Famiglia di molluschi xenofobica, il pensiero o la condotta Mesogasteropodi muniti di conchiglia del gruppo diviene più xenofobica di non madreperlacea, alla quale spesso quella dei singoli membri xenofobici. vengono fatti aderire frammenti di (n) 2. agg. Medic., Psicol. Relativo roccia o di altre conchiglie. Compren- alla xenofobia, intesa come disturbo de specie fossili e altre viventi per lo psichico caratterizzato dall’incapa- più nei mari caldi. cità morbosa di sopportare situazio- 1872 Francesco Coppi, Studii di Paleon- ni in cui il paziente avverte di poter tologia iconografica. I. I Petrefatti, Modena, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 412

Cappelli, 1872, p. 15: IX Fam. XENOFO- quasi inevitabilmente l’impollinazio- RIDE Desh. / 13.° Gen. XENOPHORA ne allogamica; ora la geitonogamia, Fisher 1961 GRADIT (senza fonte) ca. ora la xenogamia 1961 GRADIT (sen- 1987 In «Atti della Società italiana di Scien- za fonte) 1962 Anselmo Motta–Virginio ze naturali», CXXVIII–CXXIX, ca. 1987, p. Motta, Nel mondo della natura. Enciclo- 83 (cfr. GRL, che non specifica l’esatto n. del pedia di scienze naturali, vol. VI. Botanica vol.): Vermiculariidi, Turritellidi, Xe- (1), Milano, Federico Motta Editore, 1962, noforidi, Strombidi, Cipreidi 2007 p. 131: Di norma, nelle Angiosperme, (nella forma xenophoride) Shell.it, di- vi sono vari accorgimenti affinché il sponibile in Internet all’indirizzo http://www. polline di un fiore non cada sul pistil- shells.it/schedario.php?famiglia=xenopho- lo del medesimo fiore [...] ma in fiori ridae: La famiglia degli Xenophoridi [...] appartenente [sic] alla medesima è composta da molluschi dalla forma pianta (geitonogamia) o a individui trocoidale, moderatamente piatta e differenti (xenogamia) 1987 Ren- di medie dimensioni. Ciò che carat- zo E. Scossiroli, I primi passi della genetica. terizza questi bizzarri molluschi è la Scoperta e riscoperta delle leggi di Mendel loro abitudine di ornarsi di conchiglie sull’ereditarietà dei caratteri, Milano, Jaka morte. Già il loro nome, che dal greco Book, 1987, p. 97: Gli incroci sono stati significa “portatori di straniero”, de- fatti con nove diverse varietà di pisel- nuncia questa abitudine. li tra fiori della stessa pianta (geito- 2. sost. m. Zool. Mollusco della fa- nogamia), tra fiori della stessa varietà, miglia degli Xenoforidi. ma usando fiori di individui diversi 1961 GRADIT (senza fonte) 2007 In (xenogamia isomorfica), e tra fiori di «Notiziario Società italiana di Malacologia», varietà diverse 2005 Mario Tozzi (a c. XXV (2007), p. 31: Nell’analisi della di), Scienze naturali, Milano, Federico Motta nuova specie sono state esaminate la Editore, 2005, p. 798: si parla di geito- validità e le relazioni di alcuni classi- nogamia nel caso di impollinazione di ci xenoforidi terziari dell’area Euro– un fiore del medesimo individuo che Mediterranea. ha prodotto il polline, di xenogamia = Dal lat. scient. Xenophyophoridae. quando il polline viene trasportato su un individuo diverso da quello di pro- (R) (S) xenogamia sost. f. Bot. venienza del polline. Impollinazione tra fiori di piante di- (n) 2. sost. f. Antropol., Etnol. verse di una stessa specie botanica. Usanza o obbligo di scegliere il co- 1880 In «Annuario scientifico ed indu- niuge all’esterno del proprio gruppo striale», XVII (1880), p. 579: Così al ter- familiare o sociale. mine dicogamia sostituiscono quello 2004 Raffaele Grisolia, Il matrimonio di xenogamia, ai termini impollina- tra rito e istituzione, Percorsi tematici nel zione e fecondazione eterodina quel- mondo greco–romano, Napoli, Loffredo, lo di allogamia, al termine omogamia 2004, pp. 68–69: Il legame tra famiglie quello di autogamia 1906 In «Annali non è dato dal vincolo in sé, pertanto, di Botanica», V (1906), p. 141: Il grosso ma dalla prole. Ciò spiega [...] anche dittero o imenottero che visiterà il il rifiuto di due soluzioni opposte fra fiore in questo stadio [...] provocherà loro ma altrettanto in contraddizione www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 413

con i fini dell’unione matrimoniale: specie, è molto poco sviluppato e si l’endogamia, che non procura legami ritiene abbia scarse possibilità. con altre famiglie, e la xenogamia, = Comp. di xeno– e –genico. che crea un legame inutile alla tra- smissione della cittadinanza. (R) (S) xenogeno agg. Medic. Che = Comp. di xeno– e –gamia. è provocato o proviene da elementi esterni. (R) (S) xenogenico agg. Biol. Xe- 1919 In «Il Morgagni. Giornale indiriz- nogeno. zato al progresso della medicina», 1919, p. 1973 In «Minerva Medica», LXIV 218 (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): (1973), p. 1283: necrosi e scomparsa L’A. ritiene che si tratti di siderosi xe- delle cellule contenenti la compo- nogena, e che la grandezza del pez- nente antigenica autologa o allogeni- zo di ferro non ha grande importanza ca o xenogenica impiegata 1976 sul manifestarsi della degenerazione GRADIT (senza fonte) 1997 In «Vita 1976 GRADIT (senza fonte) 1978 In e pensiero», LXXX (1997), p. 586: Il rap- «Minerva Medica», LXIX (1978), p. 2166: porto del WHO, che si concentra es- Nel sistema Xenogeno abbiamo ado- senzialmente sui rischi xenogenici, perato il metodo originale di Perlman paventando una «crisi globale da ma- (1970). lattie infettive», parla in proposito di (n) 2. Chirurg. Xenogenico. «situazione a basso rischio ed elevate 2000 Hans–Georg Klingemann, Tera- pie non convenzionali nella cura del cancro, conseguenze». trad. it. [dal ted.] di Brigitte Breuer, Roma, 2. Chirurg. Relativo a un trapian- Hermes, 2000, p. 63: I peptidi xenogeni. to, innesto, trasferimento di organi Effetti: questi peptidi (proteine) ven- che coinvolge l’utilizzo di materiali gono estratti da determinati organi di organici provenienti da esseri viventi animali domestici (xenogeno signifi- che appartengono a specie diverse da ca “di una specie estranea”) 2017 quella del ricevente. Geistlich Biomaterials, disponibile in Inter- 1972 In «Urologia», XXXIX (1972), net all’indirizzo https://www.geistlich.it/it/ p. 436: nel 12° viene esaminato il tra- paziente/rigenerazione–delle–ossa–e–della– pianto dei reni xenogenici (cioè dei cartilagine/rigenerazione–dellosso/: Osso reni di animale nell’uomo) 1976 di origine xenogena – osso prelevato GRADIT (senza fonte) 1995 In «Kos» da altre specie, normalmente di origi- (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.) ne animale. (1995), p. 26: Il trapianto nell’uomo di = Comp. di xeno– e –geno. organi da animali, che rappresenta un esempio di trapianto tra specie diverse (e) (R) (S) xenolite sost. f. Miner., (xenotrapianto o trapianto xenogeni- Petr. Incluso ultrabasico inglobato in co) 2016 Mauro Minelli–Angela Perucca rocce più grandi durante la formazio- (a cura di), Un sistema che non sa guarire. ne di queste ultime e veicolato verso Risanare la Sanità, Napoli, Giapeto, 2016, p. la superficie terrestre con il flusso di 93: Il trasferimento xenogenico, quin- magma nel corso di un’eruzione vul- di tra animali appartenenti a diverse canica. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 414

1956 In «Periodico di Mineralogia», bamlite 1868 Luigi Bombicci, I silicati XXV–XXVI (cfr. GRL, che non specifica minerali secondo la teoria della associazioni il n. del vol.) (1956), p. 221: Studio pe- poligeniche, Bologna, Giacomo Monti, 1868, trografico di una xenolite di tipo al- p. 87: La formula adottata dagli autori quanto raro, trovata in blocchi tra [...] per la Sillimanite, conduce a do- scorie di arsoite nell’Isola d’Ischia e ver considerare questo silicato com- contenente, tra i normali costituenti, posto da otto molecole d’Andalusite una biotite con alta percentuale di fer- associate a una di silice libera [...]. ro ferrico 1961 GRADIT (senza fonte) Var. – Bamlite – Bucholzite – Fibro- 1968 Piero Leonardi, Trattato di Geologia, lite – Hidrobucholzite – Monrolite – Torino, UTET, 1968, p. 232: In alcuni casi Xenolite – Worthite 1961 GRADIT [...] la struttura fluidale del tutto indi- (senza fonte). sturbata della plutonite dimostra che = Comp. di xeno– e –lite. almeno nella fase finale del processo (R) (S) xenomorfosi sost. f. inv. intrusivo e della estensione della ca- Biol. Processo di formazione o di tra- vità da essa derivante, nessun blocco sformazione di un organo indotto da enallogeno (xenolite) è sprofondato stimoli esterni, solitamente ambien- 1996 In «Plinius», 1996, p. 50 (cfr. GRL, tali. che non indica il n. del vol.): Morfologia, 1900 In «Rivista di Scienze biologiche», posizione tessiturale e chimismo dei 1900, p. 296 (cfr. GRL, che non indica il n. vetri studiati, unitamente all’assenza del vol.): Nella disputa famosa che si di fasi idrate, porta a considerare que- agita oramai da tre secoli fra prefor- sta fase come rappresentativa di una misti ed epigenisti, la biomeccanica soluzione originaria nel mantello al sta per questi ultimi e il suo compito momento dell’intrappolamento dello è quello appunto di analizzare e de- xenolite nel basalto 2002 Lisetta Gia- terminare i singoli fattori, sia esterni comelli–Roberto Sandone, Vulcani e eruzio- (xenomorfosi) sia interni (automorfo- ni, Bologna, Pitagora, 2002, p. 84: Alcune si) che determinano lo sviluppo mor- xenoliti sono probabilmente pezzi del fologico dell’organismo 1961 GRA- mantello terrestre trasportati dal mag- DIT (senza fonte). ma in superficie. (n) 2. Cinem. Nella teoria estetica 2. sost. m. o f. (anche senolite) Mi- di Nick Zedd, straniamento, trasfor- ner., Petr. Varietà di sillimanite. mazione forzata della mente dell’os- 1842 (nella forma senolite, sost. servatore o dello spettatore provocata m.) In «Annali di Fisica, chimica e ma- dall’accostamento di figure, immagi- tematiche», VIII (1842), p. 315: Notizie, ni e suoni tra loro sensorialmente an- cioè oscillazioni del pozzo trivellato titetici. nell’ospedale militare di Lilla; del 2003 Roberto Curti–Tommaso La Selva, minerale arquerite, del villarsite, del Sex and Violence. Percorsi nel cinema estre- senolite; caduta d’un areolite, in tutto mo, Torino, Lindau, 2003 (cfr. GRL, da cui di pag. 3 1861 Luigi Bombicci, Classi- non è ricavabile il n. di p.): Lo stesso cine- ficazione naturale dei minerali, Pisa, Fratelli asta [Zedd] mette su carta le proprie Nistri, 1861, p. 64: monrolite xenolite intenzioni negli scritti sulla cosiddet- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 415

ta teoria della xenomorfosi, ovvero il [...], agli embrioni umani ed a quelli «processo tramite il quale si raggiun- di mammiferi (ratto), uccelli (passe- ge la negazione dei valori fraudolenti, ro, colombo), anfibi (xenopo, rana, delle istituzioni, dei costumi e dei tabù tritone, pleurodele, amblistoma [...]) della realtà consensuale»: una sorta di 1976 In «Atti della Accademia delle Scien- magia creata dal cinema nel suo esse- ze di Torino. Classe di Scienze», CX–CXI re percepito, in un insieme di stimo- (cfr. GRL, che non specifica il n. del vol.) li esterni dati da fattori psicologici e (1976), p. 141: nello Xenopo provoca ambientali che agiscono sul sistema un aumento del tasso muscolare del nervoso dello spettatore, portandolo Na nell’animale normale, una corre- a uno stato di trascendenza e facendo zione alla norma in quello ipofisecto- scattare associazioni, rappresentazio- mizzato 1994 François Gros, Biologia molecolare e biotecnologia. La civiltà del ni mentali, rivelazioni 2018 Electro gene (a cura di Silvano Scannerini), trad. it. Bubble, disponibile in Internet all’indirizzo [dal fr.] di Roberta De Carolis, Milano, Jaca https://monoskop.org/images/9/97/Kyberne- Book, 1994, p. 37: Sfida formidabile, in ticos_Kommando_Electro–bubble.pdf: Ku- rokawa, incaricato della xenomorfosi un’epoca in cui solo l’uovo dei bar- delle immagini rispetto ai suoni e ai raci (rana, xenopo) si presta a studi dati, riesce a tradurre in poesia digita- di embriologia quantitativa! 2016 Marco Maurizi, Schizzi di niente, s.l., Lulu, le le immagini di nuovi corpi, nature 2016, p. 58 (e–book): dovrò fare una fa- incerte le cui madri sono distanti, se tica doppia per spiegare a mio figlio non aliene. = Comp. di xeno– e –morfosi. che lo xenopo non è una rana e il wal- Osservazioni: l’accez. biologica della laby non è un canguro. parola, la sola documentata dai repertori, è (e) (r) 3. xenopo liscio loc. sost. molto rara: l’unico es. non lessicografico è m. Zool. Anfibio del genere Xeno- quello qui riportato, poi riprodotto diverse bo, diffuso originariamente in varie volte senza alcuna variazione nella letteratura scient. dei decenni successivi. zone dell’Africa australe e più recen- temente in diversi Stati delle Ameri- xenophoride → xenoforide che e dell’Europa, compresa l’Italia (Sicilia); è frequentemente impiegato (S) xenopo sost. m., spec. con ini- come animale da laboratorio e da ac- ziale maiuscola. Zool. Genere della quario. famiglia dei Pipidi. 1966 Nel mondo degli animali, vol. IV, 1875 GRADIT (senza fonte). Milano, Motta Editore, 1966, p. 569: Privo 2. sost. m. Zool. Denominazione di timpano, lo Xenopo liscio ha un di molti anfibi acquatici del genere tronco massiccio, depresso e allargato Xenopo, diffusi soprattutto nelle re- nella sezione posteriore, arti anteriori gioni australi dell’Africa. piuttosto brevi e sottili, con dita su- 1875 GRADIT (senza fonte) 1965 beguali e appuntite; gli arti posteriori In «Archivio “De Vecchi” per l’anatomia sono lunghi e robustissimi, terminanti patologica e la medicina clinica», XLVI con dita piatte 2013 Mario Papadia, (1965), p. 588: Questi dati si riferiscono Sopravvivere all’evoluzione. Adattamento all’uomo giovane, adulto e vecchio e psiche umana, Padova, Libreria universi- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 416

taria, 2013, p. 69: Lo xenopo liscio, un compresa nel genere del Xerantemo, anfibio molto adattabile e onnivoro, che altro dir non vuole che fior secco, venne importato a cavallo tra gli anni poiché lungamente si conserva, chia- Quaranta e Cinquanta per essere uti- mato però da’ Francesi Immortale, e lizzato come test di gravidanza – in- da’ nostri Giardinieri Perpetuino co- fatti quando vi viene iniettata l’urina lorito 1967 GRADIT (senza fonte). di una donna incinta la rana inizia a 2. sost. m. (anche nella forma se- produrre le sue uova. rantemo) Bot. Pianta erbacea del ge- = Dal lat. scient. Xenopus. nere Xerantemo, detta comunemente perpetuino, con caratteristici fiori dai (R) (S) xenopterigio sost. m., colori vivaci e dalla lunga persisten- spec. con iniziale maiuscola. Ittiol. za. Ordine di pesci teleostei dell’ordine 1788 Casimiro Gómez Ortega, Corso degli Acantotterigi. elementare teorico di Botanica, trad. it. [dal- lo sp.] non indicata, Parma, presso la Reale 1938 In «Bollettino dei Musei di Zoolo- gia ed Antropologia comparata della R. Uni- Stamperia, 1788, p. 106: Calice asciutto, versità di Torino», XLVI–LXVII (cfr. GRL, o cartaceo (Calix scariosus), quello, che non specifica il n. del vol.) (1938), pp. che consta di squame aride bianchic- 379–80: L’esistenza nei giovani di un cie, e quasi trasparenti, come [...] nel disco ventrale adesivo che scompare Xerantemo annuale, o Xeranthemum col procedere dello sviluppo, costitu- annuum Linn. 1201 1793 (nella isce un legame con gli Xenopterigi, forma serantemo) Dizionario universale in cui un simile organo è persistente economico e rustico, tomo VI, Roma, nella Stamperia di Michele Fuccinelli, 1793, p. 1961 GRADIT (senza fonte). 28: Si può invece di immergere tutto 2. sost. m. Ittiol. Pesce dell’ordine il fiore, spruzzarne diversi siti con degli Xenopterigi. un pennello e dargli così una forma 1961 GRADIT (senza fonte). = Dal lat. scient. Xenopterigyus. bizzarra. Si possono colorire i fiori; Osservazioni: in it. il termine sembra ave- e particolarmente l’immortale e il se- re scarsa circolazione quando indica l’ordine rantemo 1818 Giuseppe Antonio Ferra- ed è pressoché introvabile quando indica il rio, L’agente in campagna ossia regola espe- singolo individuo. rimentata per migliorare i prodotti d’ogni genere d’agricoltura, Milano, dalla tipogra- (R) (S) xerantemo sost. m., spec. fia di commercio subentrata a quella di Fran- con iniziale maiuscola. Bot. Genere cesco Pulini al Bocchetto, 1818, p. 203: così di piante della famiglie delle Astera- pure si vogliono da taluni ascrivere cee. alla classe de’ fiori il xerantemo, il sinsirichio, la santolina 1859 Achille 1726 Paolo Bartolomeo Clarici, Istoria e Bruni (a cura di), Nuova Enciclopedia agra- coltura delle piante, Venezia, presso Andrea ria, vol. IV, Napoli, Giuseppe Marghieri & Poletti, 1726, p. 510: il fiore d’Artemide, Agostino Pellerano, 1859, p. 232: Il xeran- detta Austriaca dal Clusio perché è as- temo, e ptarmica austriaca 1943 In sai frequente sulle rive del fiume Ens, «Archeion. Archivio di Storia della scienza», e ne’ contorni di Vienna nell’Austria. 1943, p. 200 (cfr. GRL, che non indica il n. Questa da’ moderni botanici viene del vol.): Xerantemo = Xeranthemum www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 417

inapertum W / Ramificazioni con fo- zia», XXX–XXXI (cfr. GRL, che non speci- glie e fiori / Xerantemo del Chabreo, fica il n. del vol.) (1979), p. 90: la facies cioè secondo Clusio, però lo mete soto mesobia relativamente più fotofila e [sic] il nome di Ptarmica di certuni termofila di un popolamento che ha 1967 GRADIT (senza fonte) 2001 Giar- in Cernuella virgata ed in Xeroma- dinaggio.it, disponibile in Internet all’indi- gna l’aggruppamento xerobio, ed in rizzo https://forum.giardinaggio.it/threads/ Cryptomphalus aspersus la facies chi–vuole–scambiare–dei–semi.8363/: Ciao mesobia. Arianna, mi interesserebbero i semi di 2. sost. m. Ecol. Ambiente caratte- dalia [...] e i garofani dei poeti doppi. rizzato da scarsa disponibilità di ac- Io ti posso proporre: zinnie / tagetes / qua, come quello desertico. asclepias / dimorfoteca/ xerantemo / 1865 GRADIT (senza fonte). belle di notte / ti invio a parte il mio (n) 3. agg. Ecol. Relativo ad am- indirizzo. Ciao Paolo. biente caratterizzato da scarsa dispo- = Dal lat. scient. Xeranthemum. nibilità di acqua. Osservazioni: la frequenza con la qua- le appare il termine si è andata rarefacendo 1953 In «Archivio zoologico», XXX- nel corso del tempo, probabilmente perché VIII (1953), p. 219: La fascia a Juni- il nome del genere viene espresso nella for- perus è ambiente ancora xerobio e ma scient. lat. (Xeranthemum) e quello della ospita ancora una facies dell’eupari- pianta nella forma più comune (perpetuino). feto (?) 1979 In «Bollettino del Museo civico di Storia naturale di Venezia», XXX– xeroacantico agg. Bot. In fitoge- XXXI (cfr. GRL, che non specifica il n. del ografia, di vegetazione spinosa, pro- vol.) (1979), p. 90: Gli ambienti montani pria di ambienti aridi (GRADIT). sono popolati da Helicella ericetorum 1961 GRADIT (senza fonte). (= itala L. p.p.), specie medioeuropea = Deriv. di xero– con gr. ákantha ‘spina’ che caratterizza, perciò, ambienti re- e –ico. lativamente freschi (per una specie Osservazioni: la reale circolazione della parola è dubbia: attraverso i motori di ricerca xerobia, almeno!) 2000 In «Informa- non è stato possibile rinvenirne alcuna atte- tore botanico italiano», XXXII–XXXIII (cfr. stazione fuori dagli ambiti lessicografici. GRL, che non specifica il n. del vol.) (2000), p. 55: Questi dividono dunque un’eco– (R) (S) xerobio agg. Biol. Relati- etologia larvale con altri megachilidi, vo ad organismo che vive in ambienti anche nostrani, di ambienti xerobi, aridi. come gli Anthidium, che il GRANDI 1865 GRADIT (senza fonte) 1920 (1951) ha appunto trovato in gusci di In «Atti della R. Accademia dei Lincei. Me- pisana, e noi stessi in conchiglie di morie della classe di Scienze», 1920, p. 396 Helicella. (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): Il (n) 4. sost. m. (anche serobio) Bot. genere Tapinoma conta specie viventi In classificazioni superate, genere di in tutte le condizioni di ambiente; ma piante delle Sinanteree. la specie europea e mediterranea ap- 1829 (nella forma serobio) Marco partiene ad un gruppo esclusivamente Aurelio Marchi, Dizionario tecnico–etimolo- olartico e xerobio 1979 In «Bollettino gico–filologico, vol. II, Milano, Giacomo Pi- del Museo civico di Storia naturale di Vene- rola, 1829, p. 705: SEROBIO, xerobius, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 418

xerobie, Stor. natur., da xèros ‘arido’ e = Deriv. di xerocasia con –ico. bíos ‘vita’. Genere di piante della fa- Osservazioni: quello qui documentato è l’unico es. in lingua it. della parola reperibile miglia delle Sinanteree, proposto da online (a parte il solito Dizionario italiano Enrico Cassini: sono così denomina- Olivetti, che riproduce il GRADIT). te dal vivere nei luoghi aridi 1878 Vocabolario universale della lingua italiana (R) (S) xerocopia sost. f. Tipogr. [già edito da Tramater], vol. VIII, Milano, Copia ottenuta per mezzo di una mac- Civelli, 1878, p. 1293: XEROBIO Bot. china xerografica (xerocopiatrice). Xé–ro–bio Sm V. G. Lo stesso che Se- 1963 In «Epoca», XIV (1963), p. 21: Ci robio. sono banche che hanno completamen- = Comp. di xero– e –bio. te mutato il loro sistema di riscossione delle cambiali con enorme risparmio (S) xerocasia sost. f. Bot. Moda- di tempo e di personale, recapitando lità di deiscenza osservabile negli ai clienti, quale avviso di scadenza, ambienti secchi in numerosi frutti una xerocopia della cambiale stessa capsulari per permettere al vento di 1970 GRADIT (senza fonte) 1990 Giu- disperderne i semi. seppe Mazzatinti, Inventari dei Manoscritti 1961 GRADIT (senza fonte) 1968 delle Biblioteche d’Italia, Firenze, Olschki, Umberto Bosco, Lessico universale italia- 1990, p. 205: Poemetto in ottava rima no, vol. X, Roma, Istituto della Enciclope- nel dialetto del contado camerinese dia italiana, 1968, p. 153: L’i[grocasia] è scritto tra la fine del sec.xviii e il prin- molto rara, in confronto all’opposta cipio del sec. xix, xerocopia del 1979 xerocasia; se ne hanno esempi nei da copia autografa di Mariano Marini mesembriantemi 2014 Acta Plan- di Camerino 2009 Carlo Pastena, Note tarum, disponibile in Internet all’indirizzo di conservazione negli archivi e nelle biblio- https://www.actaplantarum.org/glossario/ teche, Palermo, Regione Siciliana. Assesso- glossario_view.php?id=1859: Xerocasia rato dei beni culturali ed ambientali, 2009, p. / Deiscenza di molte capsule dovu- 118: Con il termine di “fotocopia”, si ta all’ambiente secco. Più comune definisce qualunque tipo di fotoripro- dell’idrocasia, causata dall’umidità. duzione effettuata con qualsiasi mez- = Comp. di xero– e dal tema di gr. khá­zo­ zo, nonostante questo termine oggi, mai ‘mi separo’ con –ia. indichi comunemente quella che più Osservazioni: al di là delle attestazioni correttamente si chiama “xerocopia”. lessicografiche, non è stato possibile docu- = Comp. di xero(grafico) e copia. mentare alcun es. della parola nella lettera- tura scient. xerocopiatrice sost. f. Tipogr. (S) xerocasico agg. Bot. Relativo Macchina che sfrutta il procedimento alla xerocasia. xerografico per ottenere copie. 1961 GRADIT (senza fonte) 2004 1974 In «Nord e Sud», XXI (1974), p. Vocabolario Treccani, disponibile in Internet 36: Una biblioteca dotata di ampi stru- all’indirizzo http://www.treccani.it/vocabo- menti riproduttori come stampatrici, lario/xerocasico/: xerocàṡico agg. [der. stampatrici di microfilms e micro- di xerocasia] (pl. m. –ci) – Inerente fishes, lettori ottici, Xerocopiatrici, alla xerocasia: movimenti x. dei frutti. elaboratori elettronici capaci di dare www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 419

risposte rapide e precise a quesiti bi- scleroderma degli adulti (sclerema bliografici 1987 GRADIT (senza fon- cicatrizzante di Wernicke), ma tale te) 1991 In «Biology Forum», LXXXIII rassomiglianza non è che apparente (1991), p. 431: Chi si sognerebbe di dire 1903 In «Clinica dermosifilopatica della R. che una pagina introdotta in una xero- Università di Roma», 1903, p. 62 (cfr. GRL, copiatrice si auto–riproduce? 2016 che non indica il n. del vol.): Così è che, Cinelibri, disponibile in Internet all’indiriz- nello xeroderma, vediamo, in alcuni zo http://cinelibri.iobloggo.com/1619/stefa- casi, predominare, od affermarsi, fe- no–bartezzaghi––quando–munari–prevede- nomeni anatomici di un tumore epite- va–l––aurora–: Ci si può immaginare liale e di xerosi (epitelioma semplice che la xerocopiatrice abbia costituito dello strato mucoso) 1961 GRADIT la madre di tutte le sfide per il coman- (senza fonte). dante dell’esercito dei non addetti al (n) 2. xenoderma pigmentoso loc. lavoro. sost. m. Medic. Rara malattia geneti- (n) 2. agg., solo nella loc. sost. f. ca ereditaria caratterizzata da spicca- macchina xerocopiatrice. ta sensibilità alla luce solare, che può 1988 In «Gazzetta Ufficiale della Re- provocare lesioni cutanee ed oculari, pubblica italiana», parte I, IV S. speciale, alterazioni neurologiche e predispo- Concorsi ed esami (cfr. GRL, che non for- sizione all’insorgenza di carcinomi, nisce ulteriori indicazioni) (1988): Piccola spesso a carico della cute. manutenzione e uso della macchina 1883 In «Annuario delle scienze medi- xerocopiatrice 1995 Renato Covino, che. Riassunto delle più importanti pubblica- Dal decentramento all’autonomia, Terni, zioni dell’anno», 1883, p. xxxiv (cfr. GRL, Provincia di Terni, 1995, pp. 129–30: Il ser- che non indica il n. del vol.): Xanthium vizio può essere attuato con due pro- spinosum 432 / Xeroderma pigmen- cedure: mediante macchine xeroco- toso 286 1942 In «Il Dermosifilografo. piatrici o mediante microfilm 2018 Gazzetta di dermosifilografia per il medico Giuseppe Fidotta–Andrea Mariani (a cura pratico», 1942, p. 374 (cfr. GRL, che non in- di), Ar­cheo­logia dei Media. Temporalità, ma- dica il n. del vol.): Nel nostro caso siamo teria, tecnologia, Milano, Meltemi, 2018, p. di fronte a una tipica forma di xeno- 182: Munari ha condotto esperimenti derma pigmentoso in fase neoplasti- con la macchina Xerocopiatrice, in- ca 1973 In «Annali di Ottalmologia e segnando ai bambini a produrre non Clinica oculistica», XCIX (1973), p. 78: Il solo “copie”, ma anche e soprattutto caso personale riguarda un giovane di “originali”. 20 anni di età, affetto da xeroderma = Comp. di xero– e copiatrice. pigmentoso precoce nel quarto stadio evolutivo 2004 Simona Lambertini, (R) (S) xeroderma sost. m. Me- Capire il cancro, Milano, Alpha Test, 2004: dic. Xerodermia. p. 67: Si tratta di una predisposizio- 1871 In «Giornale italiano delle malat- ne dovuta a geni recessivi; tra queste tie veneree e delle malattie della pelle», VI malattie si possono citare lo xeroder- (1871), I, p. 251: L’A. trova una gran- ma pigmentoso, l’atassia teleangecta- de rassomiglianza nell’aspetto tra lo sica e l’anemia di Panconi. Lo xero- xeroderma e la forma atrofica dello derma pigmentoso è caratterizzato da www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 420

estrema fotosensibilità che determina pergamenacea, determinando in tal severi e precoci danni a livello della modo un «ectropion» del margine cute e degli occhi. palpebrale inferiore 1970 In «Il Lavo- = Comp. di xero– e derma. ro neuropsichiatrico», XLVI (1970), p. 136: Osservazioni: a partire dal primo Nove- Determinatamente, non abbiamo te- cento la parola xeroderma compare esclusi- vamente nella loc. xeroderma pigmentoso, nuto conto nel novero della casistica probabilmente a vantaggio del sinonimo xe- dei casi di altre malattie cutanee a tipo rodermia (cfr.). discheratosico o discromico (xeroder- mia, nevi, cheratosi palmo–plantare, (e) (R) (S) xerodermia sost. f. Me- sclerosi tuberosa, neurofibromatosi, dic. Forma lieve di ittiosi caratteriz- angiomatosi, ecc.) 1970 GRADIT zata da disidratazione, leggero ispes- (senza fonte) 2007 Gunther H. Heepen, simento della pelle e fine desquama- I sali di Schüssler. 12 sostanze minerali per zione cutanea, causati specialmente la salute, trad. it. [dal ted.] di Sonia Sferzi, da carenza di vitamina A. Milano, Tecniche nuove, 2007, p. 97: Pelle secca (xerodermia). La pelle secca è 1869 In «Giornale italiano delle malat- tie veneree e delle malattie della pelle», IV in genere associata all’invecchiamen- (1869), I, p. 177: Xerodermia ed ittiosi to, ma spesso anche a disturbi circo- sono i due nomi usati dall’autore a de- latori o ad affezioni dermatologiche signare queste due affezioni. La pri- di vario tipo, così come a una scarsa ma [...] è caratterizzata da ruvidezza e assunzione di liquidi. ispessimento della cute, la quale per- (n) 2. xerodermia pigmentosa ciò alla vista e specialmente al tatto loc. sost. f. Medic. Xeroderma pig- richiama la pelle dei pesci e dei rettili; mentoso. ha per sede prediletta i cubiti, la faccia 1891 In «Giornale medico del R. Eser- esterna delle braccia e le ginocchia ed cito e della R. Marina», 1891, p. 1677 (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): = Xe- è frequente negli individui linfatici e rodermia pigmentosa 2014 AA.VV., dediti a’ lavori rozzi. Comincia per lo I segreti dell’eterna giovinezza, trad. it. più dall’infanzia ed è spesso eredita- [dall’ingl.] non indicata, Roma, David De ria 1894 In «La Riforma medica», X Angelis Editore, 2014 (e–book) (cfr. GRL, da (1894), p. 251: Nell’intraprendere una cui non è ricavabile il n. di p.): Ciò è evi- cura, adunque, bisogna andar molto dente soprattutto nelle persone affette cautamente, e tastare l’organismo per da una malattia, definita “xerodermia vedere come corrisponde al rimedio. pigmentosa”. Queste persone presen- L’autore usò la tiroidina in 5 suoi am- tano deficienze a livello del sistema malati, di cui 3 affetti da xerodermia, enzimatico, del DNA che provvede 1 da ittiosi, ed il quinto da dermatite alla sua riparazione, e finiscono, in- esfoliativa 1936 In «Rassegna italiana variabilmente, per morire di cancro in d’ottalmologia», 1936, p. 299 (cfr. GRL, che giovane età. non indica il n. del vol.): Sarebbe questo = Comp. di xero– e –dermia. lo stato della «melanodermia» a cui segue il periodo della «Xerodermia» (R) (S) xerodermico agg. Medic. ed allora la cute si presenta secca e Relativo alla xerodermia. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 421

1889 In «Giornale italiano delle malattie non è sicuramente indicato nelle ittio- veneree e delle malattie della pelle», 1889, p. si e negli stati xerodermici. 369 (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): (n) 2. sost. m. Medic. Persona af- Atrofie cutanee cicatriziali da picco- fetta da xerodermia. li tumori miliari epiteliomatosi, o da 1926 In «Il Dermosifilografo. Gazzetta stato pitiriaco e xerodermico 1938 di dermosifilografia per il medico pratico», In «Studi sassaresi», 1938, p. 254 (cfr. GRL, 1926, p. 106 (cfr. GRL, che non indica il n. che non indica il n. del vol.): brocq a que- del vol.): Dalle esperienze degli AA. sto riguardo asserisce che un sifilitico risulta che la cute degli xerodermi- presenterà manifestazioni peripilari ci non è ipersensibile, in confronto o sebaceo–pilari, qualora la sua pel- della cute normale, allo stimolo dei le presenti un particolare stato sebor- raggi calorifici e luminosi all’infuori roico o xerodermico più o meno ac- degli ultravioletti, così pure la cute centuato 1952 In «Giornale italiano di degli xerodermici presenta un modo dermatologia e sifilologia», XCIII (1952), p. di reagire normale di fronte alle più 101: Quando è presente uno stato xe- svariate sostanze chimiche 1978 rodermico, il pH è aumentato a causa In «Giornale italiano di dermatologia. Mi- della secrezione sudorifera abnorme- nerva dermatologica», 1978, pp. 70–71 (cfr. mente bassa: il sistema equilibratore GRL, che non indica il n. del vol.): Fu visto acido lattico–lattato risulta allora im- inoltre che, ibridando dei fìbroblasti perfetto 1972 In «Giornale italiano di umani normali con fìbroblasti di xe- dermatologia e sifilologia», CVII (1972), p. rodermici, era possibile ripristinare 16: I quadri di disgregazione mesen- in questi ultimi una normale capacità chimale e di elastopatia attinica, così riparativa. marcatamente disegnati nella cute = Deriv. di xerodermia con –ico. xerodermica, mancano pressoché del tutto 1976 GRADIT (senza fonte) (R) (S) xerofilia sost. f. Ecol. In- 1999 In «Giornale italiano di dermatologia e sieme dei caratteri che permettono ad venereologia», CXXXIV (1999), p. 118: Un organismi animali e vegetali di adat- veicolo costituito da una sospensione tarsi ai climi aridi. o da un’emulsione è generalmente 1893 Otto Albert Julius Penzig (a cura preferibile nella fase florida dell’in- di), Atti del Congresso Botanico internazio- festazione (caratterizzata spesso da nale di Genova. 1892, Genova, Tipografia eritema, e talora da microvescicola- del R. Istituto Sordo–muti, 1893, p. 495: zione), mentre nelle lesioni con stato non poche specie estese in climi tem- xerodermico e lichenificazione, come perati o cosmopolite hanno potuto nei maschi adulti o negli anziani, si acquistare caratteri di spiccata xero- preferisce un veicolo grasso (unguen- filia nel nostro mezzogiorno 1917 In «Annali di Botanica», XIV (1917), pp. to) 2015 La clinica termale, disponibile in Internet all’indirizzo http://www.laclini- xxxv–xxxvi: Ora, è noto ed ovvio che catermale.it/clima–e–tempo–meteorologico– la xerofilia non dipende dall’essere influenza–sullorganismo–umano/: Sempre il terreno salato o non, tuttavia non per restare in ambito dermatologico è trovo espresso chiaramente da altri ovvio che un ambiente troppo secco osservatori il concetto, che un fattore www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 422

di xerofilia possa essere la scarsez- 1905 (nella forma serofitico) In za, nel terreno, di colloidi imbibibili «Flora italica cryptogama», V (1905), p. 270: o di materiali facilmente disgregabi- Adattamenti serofitici di altro genere li 1943 In «L’Italia agricola», LXXX possono presentare piante di stazio- (1943), p. 81: In questa regione, più ni calde senza protezioni di carattere calda e più arida, il lino deve essere morfologico. Si tratta di piante serofi- adattato come pianta xerofila. Ora è le e non serofitiche come ad esempio dimostrato che la xerofilia si può esal- il Polypodium vulgare 1930 In «L’U- tare mediante la selezione nell’ambi- niverso», XI (1930), p. 944: per effetto del to della specie oppure con ibridazio- clima secco, xerofitico, dominante ne tra razze e specie 1961 GRA- nel rimanente della Penisola Iberica, DIT (senza fonte) 1972 In «Annali della i substrati silicei sopra accennati, ori- Facoltà di Agraria dell’Università di Bari», ginano terreni sialitici 1951 In «L’I- XXV (1972), p. 559: Il breve, parziale e talia agricola», LXXXVIII (1951), p. 165: le molto lacunoso esame sopraesposto piantagioni furono migliori nei terreni sul polimorfismo e sulla xerofilia del dei bassi fondi che avevano uno svi- Fico domestico, del Caprifico e del luppo lussureggiante di erbe idrofiti- Fico selvatico è sufficiente a mettere che o specie legnose spontanee, che in evidenza che tali fenomeni [...] si nei luoghi più asciutti, che produce- presentano più o meno intensamente vano erbe xerofitiche 1961 GRA- a seconda della cultivar, dell’ambien- DIT (senza fonte) 1985 Mario Chiappi- ni, Guida alla Flora pratica della Sardegna, te edafico–climatico e della tecnica di vol. I, Sassari, Carlo Delfino Editore, 1985, coltivazione 1998 Francesco Corbetta, p. 38: Macchia a Ginestre. Rappresen- S.O.S. Verde. Vegetazioni e specie da conser- ta gli stadi più xerofitici ed aridi di vare, Bologna, Edagricola, 1998, p. 414: Le una Macchia ed è indice anche di una piante dei calanchi [...] sono portatrici forte degradazione dei suoli 2002 di particolari adattamenti fisiologici e Mariano Izzi, La notte del Santuario, Firen- morfologici; possiedono imponenti ze, Il Valico, 2002, pp. 82–83: L’apparato apparati ipogei, sono moderatamente radicale superficiale e diffuso ed il alofile o alotolleranti e mostrano una suo habitus eminentemente xerofitico spiccata xerofilia 2015 Alberto Girod, lo pongono nella condizione di poter Appunti di Archeomalacologia, Sesto Fioren- sfruttare al massimo le risorse idriche tino (FI), All’insegna del Giglio, 2015, p. 22: del sottosuolo. Molti elementi terrestri a xerofilia più = Deriv. di xerofito con –ico. o meno accentuata della Famiglia Hy- gromiidae [...] mostrano convergenze (R) (S) xerofitismo (serofitismo) morfologiche notevoli tra i generi e le sost. m. Bot. Complesso delle caratte- specie. ristiche proprie delle piante xerofite. = Deriv. di xerofilo con –ia. 1906 In «Malpighia. Rassegna mensuale di Botanica», XX (1906), p. 222: noi sap- (R) (S) xerofitico (serofitico) agg. piamo che il xerofitismo, nei gradi più Bot. Relativo alle piante xerofite. accentuati porta al nanismo e quando www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 423

anche è discreto tende ad ostacolare rati si rendono indispensabili come accrescimento 1927 Alfonso Dra- mezzi di difesa 1930 In «L’Univer- ghetti, Forme e limiti dello xerofitismo nel so. Rivista di divulgazione geografica», XI frumento. Le basi biologiche dell’aridocol- (1930), p. 73: La vegetazione nel Nord tura, Forlì, Valbonesi, 1927, p. 95: non si è una steppa di alta montagna, a ca- potrebbe quindi conciliare la presen- rattere xerofito, con pochi cespugli e za di organi così intensamente traspi- boschetti d’acacie: i rari dossi monta- ratori, con le condizioni ecologiche gnosi sono invece ricoperti da boschi, di xerofitismo, nelle quali vivono di essi pure a carattere xerofito 1979 solito le forme di frumento aristate In «Natura», LXX (1979), p. 278: Paesag- 1945 (nella forma serofitismo) In «Atti gio xerofito nelle zone sottovento. dell’Istituto veneto. Classe di Scienze mate- Mimosacee che caratterizzano una matiche e naturali», 1945, p. 233 (cfr. GRL, situazione del tipo a savana, sulla cre- che non indica il n. del vol.): La loro fun- sta SE dell’isola di Maui, nei pressi di zione protettiva non è esclusiva, ma si Wailea 2005 Ermanno Gallo, Il marchio unisce a quella fotosintetica e traspi- della strega. Malleus maleficarum; il Manua- ratoria; mentre la loro riduzione (e ciò le dell’Inquisizione sulla caccia alle streghe appare anche dalle misure delle foglie e sue applicazioni, Casale Monferrato (AL), esposte nelle tabelle seguenti) è con- Piemme, 2005, p. 144: Fiori e frutti xe- seguente a vero e proprio serofitismo rofiti, nascosti da un’alta siepe, conti- 1961 GRADIT (senza fonte) 2010 I pia- nuarono a prosperare nel suo favoloso ceri del giardinaggio, disponibile in Internet orto botanico. all’indirizzo https://www.giardinaggio.mobi/ (n) 2. sost. f. (nella forma serofito) lavori–del–mese/1689/Cosa%20sono%20 Bot. Xerofita. le%20piante%20xerofile?: Le piante xe- 1829 (nella forma serofito) Marco rofile, o xerofite, hanno sviluppato Aurelio Marchi, Dizionario tecnico–etimo- una serie di adattamenti alle alte tem- logico–filologico, vol. II, Milano, Giacomo perature e, di conseguenza, alla scar- Pirola, 1829, p. 185: SEROFITO, xe- sità di acqua disponibile nel terreno. rophita, xérophite. (Bot.) [...]. Arbusto Il massimo esempio di xerofitismo è del Madagascar, che forma un genere dato dalle piante grasse. stabilito da Commerson nell’esadria = Deriv. di xerofito con –ismo. monoginia, e nella famiglia delle Bromeloidi, il quale apparisce arido e (R) (S) xerofito agg. Bot. Relati- secco. vo a organismo vegetale in grado di = Comp. di xero– e –fito. vivere in ambienti aridi e siccitosi in virtù di particolari adattamenti fisio- (R) (S) xerofonia sost. f. Medic. logici e morfologici. Raucedine, arrochimento. 1865 GRADIT (senza fonte) 1904 1900 In «La Riforma medica», XVI In «Giornale botanico italiano», XI (1904), p. (1900), p. 361: una ipersecrezione, la 368: Di questo tipo xerofito qui non fa quale fa si che la mucosa delle cor- parte alcun arbusto a cauli e foglie più de vocali si dissecchi, in modo che o meno succulente, e fornito di tessuti il loro potere di vibrazione ne soffre acquiferi. Molti dei caratteri annove- moltissimo, e si ha per effetto la aste- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 424

nofonia, la mogifonia, la diafonia e, 1741 Niccolò Cirillo, Consulti medici, tenendo conto della etiologia, la xero- vol. I, Venezia, appresso Francesco Pitteri, fonia 1939 In «Minerva. Rassegna inter- 1741, p. 195: Io m’immagino, che il nazionale», 1939, p. 157 (cfr. GRL, che non male, che così ostinatamente affligge indica il n. del vol.): La disfonia, ché tale gli Occhi della Signora N. N. non sia è il nome medico con cui viene abi- altro, se non una Xeroftalmia, cioè tualmente chiamata la voce rauca, o una infiammazione secca dipendente piú esattamente secondo il nome tec- da umor salso, che, abbondando in nico la xerofonia, è corredo costante tutto il Corpo, prorompe poi conti- di tutte le flogosi che colpiscono le nuamente negli Occhi 1752 (nel- corde del laringe 1949 In «Recenti la forma seroftalmia) Giuseppe Maria progressi in medicina», VI (1949), p. 246: Si Secondo (a cura di), Ciclopedia, ovvero Di- registrano, fra l’altro, xerofonia, op- zionario universale delle arti e delle scienze, pure una certa difficoltà nella parola, vol. VI, Napoli, Giuseppe De Bonis, 1752, oppure un semplice abbassamento p. 255: OFTALMIA [...], in medicina, è un male dell’occhio [...] accompa- di voce 1961 GRADIT (senza fonte) gnato da una rossezza, colore, e do- 2000 Franco Fussi–Norina Angelini (a cura di), La voce del cantante. Saggi di foniatria lore. Vedi occhio, scleroftalmia, se- artistica, Torino, Omega, 2000 (cfr. GRL, da roftalmia 1828 (nella forma serot- cui non è ricavabile il n. di p.): L’Aman- talmia) Giuseppe Haidvogl, Nuovo Dizio- tadina [...] può causare agitazione, nario zoojatrico–domestico, vol. II, Milano, tachicardia, xerostomia e xerofonia Giovanni Silvestri, 1828, p. 356: SEROT- 2016 Marco De Vincentiis (a cura di), Il TALMIA. Ottalmia secca consisten- recupero delle funzioni laringee in segui- te in un bruciore, prurito e rossore to a malattie neurologiche, psichiatriche e d’occhi, senza gonfiezza e scolo di chirurgia cervico–facciale, Milano, Franco lagrime 1843 (nella forma xerot- Angeli, 2016, p. 61: il quadro clinico più talmia) Michelangelo Asson, Annotazioni comunemente associato è quello di anatomico–patologiche e pratiche intorno le xerofonia, legato all’effetto collatera- chirurgiche malattie, vol. III, Venezia, Gio. le di alcuni farmaci come gli steroidi Cecchini e comp., 1843, p. 161: Νοn meri- inalatori, responsabili della secchezza ta discussione l’idea del sig. Αmmon, delle muscose, sono responsabili a secondo la quale la xerottalmia puό vario titolo di disfonie croniche. derivare dall’operazione diretta a cu- = Comp. di xero– e –fonia. rare l’entropion 1893 In «Bollettino d’Oculistica», 1893, p. 7 (cfr. GRL, che non (e) (R) (S) xeroftalmia (seroftal- indica il n. del vol.): MEYER vide po- mia, serottalmia, xerottalmia) sost. f. chi casi di xeroftalmia e si rammenta Medic., Veter. Condizione nella quale bene di 3. In un caso (25 anni or sono) l’occhio non riesce a produrre lacri- si trattava di pemfigo (esaminato con me a causa della cheratinizzazione Hardy) della faccia che avea portata dell’epitelio congiuntivale. Spesso è l’atrofia cutanea caratteristica 1929 causata da carenza di vitamina A e, In «Nuova Antologia», CCCXLVI (1929), nei casi più gravi, può condurre alla p. 249: Assai più importante è la xe- cecità. roftalmia e cheratomalacia, che con- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 425

siste in un edema delle palpebre ed in nario etimologico di tutti i vocaboli usati una usura della cornea, che può, por- nelle scienze, arti e mestieri che traggono origine dal greco, vol. V, Milano, Giacomo tare fino allo svuotamento dell’occhio Pirola, 1821, p. 46: SEROFTALMICO 1937 GRADIT (senza fonte) 1955 In «Rivista di Zootecnia», XXVIII (1955), p. V. serottalmico 1829 (nella for- 343: Le alterazioni della funzione visi- ma xerottalmico) Marco Aurelio Marchi, Dizionario tecnico–etimologico–filologico, va in conseguenza della carenza di vi- vol. II, Milano, Giacomo Pirola, 1829, p. tamina A sono abbastanza frequenti, 319: XEROTTALMICO V. serottal- specialmente nei vitelli, e consistono mico 1829 Marco Aurelio Marchi, Di- nella cosiddetta cecità crepuscolare e zionario tecnico–etimologico–filologico, vol. nella xeroftalmia 1985 In «Miner- II, Milano, Giacomo Pirola, 1829, p. 319: va pediatrica», XXXVII (1985), p. 825: Gli XEROFTALMICO V. serottalmico altri elementi caratteristici sono: atas- 1891 In «Giornale medico del R. Esercito sia cerebellare, neuropatia periferica, e della R. Marina», 1891, p. 638 (cfr. GRL, retinite pigmentosa e xeroftalmia. Si che non indica il n. del vol.): Ma tutto que- tratta di una condizione patologica sto non è evidentemente da incrimi- grave, la cui genesi sembra legata ad nare al metodo per sè stesso, al quale un deficit del metabolismo dei lipidi neppure si può fare addebito di insuf- 2009 Jean Adrian–Jacques Potus–Régine ficienza se non guarisce dei tracomi Frangne, Dizionario degli alimenti, trad. it. cicatriziali e delle placche xeroftalmi- [dal fr.] di Valentina Guani, Milano, Tecniche che per avventura preesistenti 1938 nuove, 2009 p. 532: XEROFTALMIA (o In «La Clinica veterinaria», LX (1938), p. Xeroftalmo) Opacizzazione della cor- 64: La vitamina A non è soltanto un nea e cecità provocata da una grave fattore di crescenza ed anti–xeroftal- carenza di vitamina A. Questi sinto- mico; essa gioca altresì un ruolo anti– mi sopraggiungono cronologicamente infettivo 1961 GRADIT (senza fon- dopo la comparsa delle macchie di Bi- te) 1965 In «Lo Sperimentale», CXV tot e ne sono la forma aggravata. (1965), p. 169: Nella prole delle femmi- = Comp. di xero– e –oftalmia. ne trattate erano evidenti, inoltre, un arresto completo di sviluppo a carico (e) (R) (S) xeroftalmico (serot- dei maschi, totale infecondità a carico talmico, seroftalmico, xerottalmico) delle femmine e manifestazioni a tipo agg. Medic., Veter. Relativo alla xe- xeroftalmico e ittiosico sia nei maschi roftalmia e allo xeroftalmo. che nelle femmine 1972 AA.VV. 1821 (nella forma serottalmico) Pagine di storia della Medicina, s.l., s.e., Aquilino Bonavilla–Marco Aurelio Marchi, 1972, p. 68: Spinti da queste osserva- Dizionario etimologico di tutti i vocaboli zioni Mendel ed Osborne, nelle loro usati nelle scienze, arti e mestieri che traggo- pazienti esperienze sui ratti artificial- no origine dal greco, vol. V, Milano, Giaco- mente xeroftalmici, dimostrarono che mo Pirola, 1821, p. 47: SEROTTALMI- aggiungendo alla dieta di tali animali CO [...] Epiteto de’ rimedi per l’arida un poco di burro fresco, la sintomato- infiammazione degli occhi 1821 logia migliorava rapidamente 2009 (nella forma seroftalmico) Aquilino Giuseppe Di Fede–Giorgio Terziani, Nutra- Bonavilla–Marco Aurelio Marchi, Dizio- ceutica e nutrigenomica, Milano, Tecniche www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 426

nuove, 2009, p. 84: Effetti: anti–xeroftal- ceduto all’inosculazione del dotto mico ed epitelio–protettore (vitamina di Stenone nel sacco congiuntivale A). mediante un tubo dermo–epidermico = Deriv. di xeroftalmia con –ico. 1961 GRADIT (senza fonte) 1975 In «La Riforma medica», 1975, p. 1160 (cfr. (e) (R) (S) xeroftalmo (xerottal- GRL, che non indica il n. del vol.): otti- mo) sost. m. Medic., Veter. Xeroftal- mi risultati sono stati ottenuti anche mia. nelle cecità di vecchia data, oltre che 1831 (nella forma xerottalmo) Gio- in quelle recenti da xeroftalmo o da vanni Teofilo Fabini, Dottrina delle malattie grave simblefaron o da postumi di degli occhi, Treviso, Paluello, 1831, p. 80: ustioni gravi da sostanze chimiche Poco dopo l’ottalmia umida si can- 1999 Carissimo Biagini, Radiobiologia e gia in secca–xerottalmia, xerottalmo, radioprotezione, Padova, Piccin, 1999, p. scheroma, perchè quando l’infiam- 396: le ghiandole lacrimali maggiori mazione si estende alla congiuntiva, finiscono per perdere del tutto la loro s’arrestano le lagrime, e par che sia- funzione, dando luogo ad uno stato di vi nell’occhio dei granelli di sabbia xeroftalmo grave 2009 Jean Adrian– Jacques Potus–Régine Frangne, Dizionario 1852 Giuseppe Frank, Trattato di medicina degli alimenti, trad. it. [dal fr.] di Valenti- pratica universale, trad. it. [dal ted.] di Anto- na Guani, Milano, Tecniche nuove, 2009 p. nio Longhi, Milano, Volpato, 1852, p. 51: Lo 532: XEROFTALMIA (o Xeroftalmo) xeroftalmo indica secchezza dell’oc- Opacizzazione della cornea e cecità chio. Siffatto male per lo più è una provocata da una grave carenza di conseguenza delle ottalmie traumati- vitamina A. Questi sintomi soprag- che e della blefaritide impetiginosa, giungono cronologicamente dopo la nel qual ultimo caso è spesso accom- comparsa delle macchie di Bitot e ne pagnata da entropio 1881 In «Gior- sono la forma aggravata. nale internazionale delle Scienze mediche», = Comp. di xero– e –oftalmo. III (1881), p. 49: lascia necessariamente cicatrici indelebili, con tutte le tristi (R) (S) xerogel (xerogelo) sost. conseguenze per l’organo visivo che m. inv. Chim. Colloide che si ottiene si conoscono sotto i nomi di trichia- privando un gel della parte liquida in si, xeroftalmo, simblefaro posteriore esso contenuta. ecc. 1923 In «Pediatria», XXXI (1923), 1934 In «L’Industria», 1934, p. 195 (cfr. p. 1147: Ma è stato obbiettato che in GRL, che non indica il n. del vol.): Nell’es- soggetti con sindrome da fame, non siccamento viene raggiunto tale pun- furono riscontrati fenomeni specifici to, l’emulsoide diviene mezzo di di- di manifestazioni avitaminica, com- spersione e sorge un xerogel 1954 In presi quelli della sostanza A, solubile «Rivista di Biologia», XLVI (1954), p. 235: nei grassi, della quale è sintomo ca- Se un liogel si disidrata, può contrarsi ratteristico lo xeroftalmo 1958 In e trasformarsi in una massa compat- «Bollettino d’oculistica», XXXVII (1958), ta che sembra si origini da un vero p. 98: L’Autore illustra un caso di xe- e proprio ripiegamento su se stessa roftalmo in cui egli nel 1946 ha pro- dell’impalcatura attraverso il ripiega- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 427

mento delle singole micelle e macro- in serografia dal pittore GIULIO DA molecole (xerogel) 1961 GRADIT MILANO 1961 GRADIT (senza fonte) (senza fonte) 1969 (nella forma xe- 2007 Jagdish N. Sheth, I vizi capitali delle rogelo) In «La Chimica e l’industria», LI imprese. Comportamenti autodistruttivi nelle aziende di successo, trad. it. [dall’ingl.] non (1969), p. 66: L’idrogelo, dopo essere stato lavato con acqua, viene trasfor- indicata, Milano, Pearson, 2007, p. 24: La mato in alcogelo con metanolo, che tecnologia della xerografia prese for- viene evaporato sia in autoclave in ma nel 1937 nella mente di Chester condizioni ipercritiche (aerogelo) sia Carlson, figlio di un barbiere che si a pressione ridotta (xerogelo) 1985 sottrasse alla povertà per dedicarsi ai Enciclopedia medica italiana, vol. I, Firenze, brevetti, come avvocato specializzato USES, 1985, p. 1943: Poiché i gel, nella e come titolare diretto. maggior parte dei casi, sono compri- (n) 2. Tipogr. Ogni singolo prodot- mibili, è stato necessario studiare fasi to del procedimento xerografico. stazionarie porose rigide per poter 1975 Piero Meriggi, Manuale di eteo utilizzare questa tecnica in HPLC. geroglifico, Roma, Edizioni dell’Ateneo, Tali gel sono schematicamente di due 1975, p. 220: Il Laroche invece pensa tipi: “xerogel”, gel organici cross–lin- evidentemente a geroglifici etei, ma io dando a tav. XXXIX al mezzo quel ked 2003 Franco Bettiol, Manuale delle preparazioni galeniche, Milano, Tecniche che credo di scorgere su una xerogra- nuove, 2003, p. 400: Eliminando l’acqua fia della tavola del Lidzbarski (che in dai geli idrofili si ottiene un residuo originale non mi è accessibile) resto solido, denominato “xerogel” che ri- dubbioso 1984 AA.VV. (a cura di), Ve- gonfiato in acqua origina nuovamente stigia. Studi in onore di Giuseppe Billanovich, Roma, Edizione di Storia e Letteratura, 1984, il gel. La percentuale di gelificante p. 330 n. 34: G. C. Johnson [...] mi ha impiegato (xerogel) è generalmente procurato ottime fotografie di questo compresa fra 0,5 e 5%. e del successivo esemplare e una xe- = Comp. di xero– e gel. rografia della nota del Clough 1993 Peter B. Medawar, Memorie di un ravanello xerogelo → xerogel pensante. Un’autobiografia, trad. it. [dall’in- gl.] di Domenica Pistoia, Roma, Armando, (R) (S) xerografia (serografia) 1993, p. 111: Quando Niko Tinbergen sost. f. Tipogr. Procedimento di stam- ricevette il Premio Nobel, la Nuffield pa a secco impiegato per la duplica- Foundation mi inviò gentilmente una zione istantanea di testi, documenti e xerografia della mia lettera. disegni su carta fotosensibile, attra- (n) 3. Arte. Particolare tecnica di verso l’utilizzo di macchine che sfrut- creazione di immagini ottenute attra- tano l’elettricità statica. verso l’uso artistico del procedimento 1949 In «La Ricerca scientifica», 1949, xerografico, con speciale riferimento p. 111 (cfr. GRL, che non indica il n. del all’opera dell’artista it. Bruno Munari vol.): Giovanni Semerano, Xerogra- (1907–1998). fia 1956 (nella forma serografia) In 1972 Bruno Munari (a cura di), Arte e «Giornale della libreria», LXIX (1956), p. 20: Xerografia. Raccolta di xerografie origina- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 428

li degli autori, Milano, Rank Xerox, 1972, il n. di p.): Nella tendinite della parte titolo 1986 Giorgio Di Genova, Storia media l’ecografia, la xerografia e la dell’Arte italiana del ’900, Bologna, Bora RMN dimostrano l’ispessimento più editrice, 1986, p. 458: Se la xerografia o meno fusiforme o diffuso del ten- serve per fare delle copie conformi, dine. ecco che Munari nel ’67 da tale pro- (n) 6. Medic. Ognuna delle singole cedimento tira fuori degli originali lastre xerografiche. unici 2010 Enrico Crispoli, Come stu- 1980 In «Archivio “De Vecchi” per l’a- diare l’arte contemporanea, Roma, Donzelli, natomia patologica e la medicina clinica», 2010, p. 134: esiti di matrice tecnologi- LXIV (1980), p. 395: Una xerografia ca in ambito grafico si sono affermati del torace (fig. 3) confermò il reper- dagli anni sessanta come nuove mo- to stratigrafico, mostrando in maniera dalità comunicative: dalla xerografia più dettagliata lo stretto rapporto fra (Munari, in particolare), alla faxart. la neoformazione e il bronco 1983 (n) 4. Arte. Ognuna delle singole In «Minerva chirurgica», XXXVIII (1983), creazioni ottenute attraverso l’uso ar- p. 828: Xerografia laterale pre–ope- tistico del procedimento xerografico. ratoria di stessa proiezione a 4 anni 1972 In «Rivista dell’informazione», dall’intervento: visibile la maggior III (1972), p. 18: questa composizione opacità data dalla presenza dell’inne- si può definire una “xerografia origi- sto se attecchito. nale”, cioè un elaborato che ha come = Comp. di xero– e –grafia. strumento la macchina xerografica (come la pittura ha per strumento il xeromegatermo agg. Bot. Di pennello, la xilografia l’incisione sul pianta xeromorfa adattata alle alte legno) 1986 Giorgio Di Genova, Sto- temperature (GRADIT). ria dell’Arte italiana del ’900, Bologna, Bora 1961 GRADIT (senza fonte). editrice, 1986, p. 458: siccome il movi- = Comp. di xero– e megatermo. mento, che determina sfilacciature Osservazioni: l’effettiva circolazione del iconiche e deformazioni direzionali termine sembrerebbe assai dubbia, dal mo- dell’immagine, non può essere ripetu- mento che la ricerca condotta su Internet non ha prodotto alcun risultato al di fuori di raris- to in maniera identica, ecco che la xe- sime registrazioni lessicografiche. rografia così ottenuta acquista valore. (n) 5. Medic. La tecnica della xe- xeromio sost. m. Zool. Roditore roradiografia. del genere Xeromio. 1976 In «Minerva Medica», LXVII 1961 GRADIT (senza fonte). (1976), p. x: applicando nei sogget- 2. sost. m., spec. con iniziale ma- ti ad alto rischio i mezzi di indagine iuscola. Zool. Genere della sottofa- diagnostica oggi disponibili, special- miglia degli idromini cui appartiene mente la citologia, la mammogra- un’unica specie, lo Xeromys myoides, fia, la xerografia e la termografia, si diffuso in Australia (GRADIT). può ottenere la guarigione definitiva 1961 GRADIT (senza fonte). 2000 Lupo Andreotti–Marzio Taddei, Pato- = Dal lat. scient. Xeromys –yos. logia dolorosa muscolo–scheletrica, Firenze, Osservazioni: l’effettiva circolazione del SEE, 2000 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile termine sembrerebbe assai dubbia, dal mo- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 429

mento che la ricerca condotta su Internet non organismi xeromorfi di trattenere ac- ha prodotto alcun risultato al di fuori di raris- qua in ambienti aridi. sime registrazioni lessicografiche. 1930 Francesco Crescini, Aspetti fisio- logici di xeromorfismo nei grani marzuo- (R) (S) xeromorfico agg. Bot. Xe- li, Portici (NA), Della Torre, 1930, titolo romorfo. 1945 (nella forma seromorfismo) In 1930 In «Annali di tecnica agraria», «Atti dell’Istituto veneto. Classe di Scienze 1930, p. 36 (cfr. GRL, che non indica il n. matematiche e naturali», 1945, p. 232 (cfr. del vol.): ho dedotto due diverse ca- GRL, che non indica il n. del vol.): essa pacità di adattamento xeromorfico corrisponde perciò ad una particolare che sotto certi aspetti possono con- condizione ambiente stazionale che siderarsi opposte 1959 In «Webbia. chiameremo, per semplicità, sero- Raccolta di scritti botanici», XVI (1959), p. morfismo stazionale 1958 In «Nuovo 555: il piano costiero delle sclerofille Giornale botanico italiano», 1958, p. 152 (cfr. sempreverdi che viene generalmente GRL, che non indica il n. del vol.): Anche distinto col nome di Quercetum ili- questi fattori non possono quindi es- cis, contraddistinto nel nostro paese sere ignorati nel considerare la genesi dall’abito xeromorfico delle sue spe- di questa modificazione morfologica, cie più rappresentative, è formazione anch’essa non tipicamente connessa essenzialmente montana oggi abbas- con lo xeromorfismo 1961 GRADIT (senza fonte) 1982 Sandro Pignatti, Flora sata fino alla zona costiera 1961 d’Italia, vol. I, Bologna, Edagricole, 1982, GRADIT (senza fonte) 1988 Società p. 341: Nelle valli aride dei Grigioni è botanica italiana. Sezione sarda, Biotopi di Sardegna. Guida a dodici aree di rilevante descritta una stirpe con inflor. erette, interesse botanico, Sassari, Carlo Delfino, che si distingue ancora per caratteri di 1988, p. 69: Queste condizioni accen- xeromorfismo [...] e per i fr. più pic- tuano il suo abito xeromorfico: una coli 2005 Mario Tozzi (a c. di), Scienze naturali, Milano, Federico Motta Editore, spiccata eterofillia, una ramificazione 2005, p. 1295: Rispetto alle specie pre- fitta e contratta, una forte tomentosità cedenti, questa presenta una più spic- [sic] ed una riduzione dell’apparato cata termofilia e il più netto xeromor- vegetativo 1997 In «Archivio geobota- fismo. nico», III–V (cfr. GRL, che non specifica il n. = Deriv. di xeromorfo con –ismo. del vol.) (1997), p. 80: i pleurocarpi sono invece più esigenti, per la maggiore (R) (S) xeromorfo agg. Bot. Re- superficie di scambio con l’esterno, lativo ad organismo vegetale che per l’habitus di solito reptante, per i presenta caratteristiche morfologiche minori adattamenti xeromorfici. comparabili a quelle delle piante xe- = Deriv. di xeromorfo con –ico. rofite ma non altrettanta resistenza a condizioni pesantemente siccitose. (e) (R) (S) xeromorfismo (sero- 1905 Adriano Fiori–Augusto Béguinot, morfismo) sost. m. Bot. Il complesso Schedae ad floram italicam exsiccatam, Pa- delle modifiche dei caratteri morfolo- dova, Fratelli Gallina, 1905, p. 72: Le af- gici e funzionali che consentono agli fìnità di questa specie sono tutte arti- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 430

che e la sua distribuzione nelle Alpi e una sua parte per limitare la perdita nella Germania orientale è la stessa di d’acqua che un’eccessiva aridità am- altre piante steppiche (Inula emifolia, bientale potrebbe provocare. Scorzonera purpurea) delle quali ha 1905 In «Flora italica cryptogama», pure l’aspetto xeromorfo e l’habitat V (1905), p. 242: si addensano tuttavia 1937 In «Nuovo Giornale botanico italia- in forme densamente cespugliose no», 1937, p. 225 (cfr. GRL, che non indica con foglie imbricate, come ad es. nel il n. del vol.): Venendo a diminuire la Lycopodium Selago fo. imbricatum disponibilità, anche in rapporto alle Pacher e fo. e nanum Bolzon, xero- crescenti necessità per lo sviluppo morfosi e eliomorfosi piuttosto che dell’individuo, le nuove foglie su su vere oreomorfosi 1937 In «Nuovo per i rami ed il caule, hanno un abi- Giornale botanico italiano», 1937, p. 53 to che si può, in senso lato, chiamare (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): E sempre più xeromorfo 1945 (nel- questa appare la ragione essenzia- la forma seromorfo) In «Atti dell’Istitu- le della xeromorfosi delle piante di to veneto. Classe di Scienze matematiche e montagna e dei climi molto freddi in naturali», 1945, p. 241 (cfr. GRL, che non generale 1961 GRADIT (senza fonte) indica il n. del vol.): Le foglie, verde– 1967 In «L’Italia agricola», CIV (1967), p. bruno ed appressate nel caratteristico ii: Sono indici abbastanza probanti abito seromorfo, sono, all’apice dei [...] il corrugamento eccessivo della rami, arrossate 1961 GRADIT (senza scorza [...], le colate di resina lungo fonte) 1997 In «Bollettino della Società il fusto, l’involuzione dell’humus, la geografica italiana», 1997, p. 368 (cfr. GRL, xeromorfosi dei vegetali del sottobo- che non indica il n. del vol.): Certamente sco, la lentezza dell’accrescimento e ci troviamo dinanzi ad adattamenti vari altri 1975 In «Annali di Botanica», molto più spinti in seno ai vegetali: ne XXXIV–XXXVI (cfr. GRL, che non specifi- risulta una vegetazione xeromorfa ca- ca il n. del vol.) (1975), p. 58: questa con- ratterizzata da riduzione delle foglie e siderazione ci fa apparire la giustezza presenza di spine, come conseguenza del criterio di Schmid nel definire il del suolo sabbioso 2015 Michael Al- «cingolo Qu. pub.» non come cingolo laby (a cura di), Il piccolo dizionario botani- «standard» bensì come cenosi deriva- co di Oxford, ed. it. a cura di Augusto Pirola, ta per xeromorfosi in seguito a degra- Roma, Antonio Delfino, 2015 (cfr. GRL, da dazione climatica 2015 Michele Aleffi cui non è ricavabile il n. di p.): Casuarina (a cura di), Biologia ed ecologia delle brio- (famiglia Casuarinacee) Un genere di fite, Roma, Antonio Delfino, 2015 (e–book alberi xeromorfi i cui rami sottili, ci- senza n. di p.): Fig. 5: Esempi di specie lindrici, verdi, con verticilli di minute resistenti alla siccità con evidenti xe- foglie squamiformi, hanno l’aspetto romorfosi. di equiseti. = Comp. di xero– e –morfosi. = Comp. di xero– e –morfo. (S) xeroradiografico agg. Medic., (R) (S) xeromorfosi sost. f. inv. Veter. Relativo alla xeroradiografia. Bot. Serie di adattamenti morfostrut- 1967 GRADIT (senza fonte) 1974 turali di un organismo vegetale o di In «Informazioni e attualità mondiali», LV– www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 431

LXIX (cfr. GRL, che non specifica il n. del (R) (S) xeroresistenza sost. f. Biol. vol.) (1974), p. 89: Nel 1974, su circa 1,2 Capacità di un organismo di adattarsi milioni di controlli mammografici ef- a vivere, crescere e riprodursi in con- fettuati negli Stati Uniti, oltre 750.000 dizioni di marcata aridità ambientale. sono stati eseguiti col sistema xerora- 1943 In «Bollettino della Società vene- diografico. Il procedimento è utilizza- ziana di Storia naturale e del Museo civico to da 22 dei 27 centri nazionali U.S.A. di Storia naturale», 1943, p. 109 (cfr. GRL, di diagnosi precoce del cancro 1991 che non indica il n. del vol.): L’elioresi- In «O & D V. Obiettivi e documenti veterina- stenza e la xeroresistenza consentono ri», XII (1991), p. 53: Riguardo agii ovini a queste forme la colonizzazione di sono stati comparati i rilievi radiogra- ambiente che altre forme termofile, fici, xeroradiografici, angiografici e capaci di resistere con l’interramento microradiografici del piede affetto da ai disturbi culturali, ma non xeroresi- pedaina per migliorare la conoscenza stenti, non possono popolare 1961 di questa grave patologia 2005 Lu- GRADIT (senza fonte) 1972 In «Bol- ciano Sterpellone, Famosi e malati. Quan- lettino del Museo civico di Storia naturale di Venezia», XXII–XXVI (cfr. GRL, che non do sono i grandi a stare male, Torino, SEI, specifica il n. del vol.) (1972), p. 23: Non è 2005, p. 170: L’esame xeroradiografico ha messo in evidenza altri elementi di più, questo, un ambiente adatto all’e- grande interesse, come l’esistenza di stivazione al suolo, in lettiera o sotto la vegetazione; esso richiede una xe- un’avanzata forma di arteriosclerosi roresistenza molto più spinta ed è, in (ateromi calcifici) a carico della caro- effetti, caratterizzato dalle Elicidi xe- tide e delle arterie femorali. = Deriv. di xeroradiografia con –ico. rofile di duna e di retroduna 2015 Alberto Girod, Appunti di Archeomalacolo- gia, Sesto Fiorentino (FI), All’insegna del (R) (S) xeroradiogramma sost. Giglio, 2015, p. 93: xerofila: specie di m. Medic. Radiogramma ottenuto per ambienti ad elevata siccità e lumino- mezzo della xeroradiografia. sità con vegetazione erbacea e arbu- 1977 In «Minerva Medica», LXVIII stiva; esse hanno comportamenti di (1977), p. 1635: Presenza di numerose xeroresistenza attiva come periodi di immagini nodulari a tono d’ombra quiescenza su steli d’erba e superfici calcifico, riferibili a «corpi mobili» meno esposte oppure xeroresistenza articolari del ginocchio, scarsamen- passiva rimanendo sui suoli surriscal- te evidenziabili sui radiogrammi (a), dati e producendo un epifragma. assai bene documentati sugli xerora- = Comp. di xero– e resistenza. diogrammi (b) 1983 GRADIT (senza fonte). (S) xeroserie sost. f. inv. Ecol. = Comp. di xero– e radiogramma. Nella colonizzazione geobotanica di Osservazioni: il termine deve essere piut- terreni incolti, successione gradua- tosto raro: al di fuori di sporadiche registra- zioni lessicografiche, le testimonianze di xe- le dello sviluppo della vegetazione a roradiogramma in tutta la Rete non arrivano partire dalle condizioni ambientali di attualmente a cinque. massima aridità. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 432

1961 GRADIT (senza fonte) 1998 Osservazioni: in it. non si hanno altre at- In «Informatore botanico italiano», XXX– testazioni del termine successive al 1951, se XXXI (cfr. GRL, che non specifica il n. del non lessicografiche, almeno stando ai risul- vol.) (1998), p. 33: si nota fin dai primi tati dell’indagine condotta a partire dai soliti stadi di colonizzazione di travertini motori di ricerca. la deviazione dalla serie naturale (xe- roserie), ben rappresentata invece a (R) (S) xerosi (serosi) sost. f. inv. Bassano Scalo e a Vallerosa. Medic. Condizione di eccessiva sec- = Comp. di xero– e serie. chezza che interessa le mucose e so- Osservazioni: il termine deve essere raris- prattutto la superficie cutanea, in par- simo: a parte un paio di registrazioni lessico- grafiche, l’es. riportato è l’unico in it. che sia ticolare delle mani. stato possibile reperire in tutta la Rete. 1829 (nella forma serosi) Marco Au- relio Marchi, Dizionario tecnico–etimologi- (R) (S) xerosfera sost. f. Ecol. co–filologico, vol. II, Milano, Giacomo Piro- Ambiente climatico caratteristico la, 1829, p. 185: SEROSI, È sinonimo di delle zone desertiche, contraddistinto Serasmo. Vedi Serasmo 1829 Marco dalla pressoché totale assenza di pre- Aurelio Marchi, Dizionario tecnico–etimo- cipitazioni atmosferiche. logico–filologico, vol. II, Milano, Giacomo 1919 In «Bollettino mensile di infor- Pirola, 1829, p. 319: XEROSI, V. Sero- mazioni agrarie e di patologia vegetale», si 1858 In «Giornale d’Oftalmologia Ita- X (1919), p. 543: Tolta la xerosfera, la liano – Stati sardi», I (1858), p. 337: È ben criosfera, le tundre e le steppe, in tut- vero che per la lunga esposizione al te le altre regioni si hanno pioggie e contatto dell’aria, una mucosa si es- temperature sufficienti allo sviluppo sica, ed acquista sembianze di xerosi della vegetazione arborea 1940 In 1893 In «La Riforma medica», IX (1893), p. «Risicoltura», XXX–XXXI (cfr. GRL, che 8: Gillet de Grandment – Presenta un non specifica il n. del vol.) (1940), p.170: ammalato con xerosi doppia, in con- la sommistrazione dell’acqua deve ri- comitanza d’una malattia cutanea che creare l’umidità nell’ambiente, sì de- Quinquaud diagnosticò una idroa cro- ficiente in stato naturale da non per- nica 1932 In «Minerva medica», 1932, p. mettere la vita delle piante (regioni 242 (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): della xerosfera, terre aride) 1942 Nel periodo che si inizia nel mese di GRADIT (senza fonte) 1951 Eusebio Buffa, Economia montana per gli Istituti aprile [...] la xerosi diminuisce, ma tecnici agrari, Torino, Paravia, 1951, p. 57: le vitamine immagazzinate [...] non Una delle classificazioni per «zone sono in quantità sufficiente per durare climatiche» più nota è quella del fino alla primavera seguente 1961 Köppen che [...] distingue tre zone GRADIT (senza fonte) 2006 Pasquina principali: la «criosfera» o settore Fracassi–Maria Silvia Marottoli, Dizionario desertico di ghiaccio; la «biosfera» o di dermocosmesi, Milano, Tecniche nuove, settore occupato dalla vegetazione; e 2006, p. 210: Nel soggetto sano, la che- la «xerosfera» o settore desertico per rosi cutanea a livello degli arti o del mancanza di acqua. tronco può essere dovuta a una scarsa = Comp. di xero– e sfera. produzione di lipidi epidermici. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 433

2. Medic. Disturbo a carico della congiuntiva è dovuta [...] a mo- dell’occhio, e in particolare della dificazioni intervenute nella membra- congiuntiva e della cornea, il quale, na stessa, che diventa spessa e grigia degenerando, causa una progressiva nell’area visibile quando si sollevano cheratinizzazione superficiale com- le palpebre 2017 Jack J. Kanski Oftal- promettendo la visione. mologia clinica, a cura di Claudio Azzolini et 1846 Giambattista Cappelletti, Le ma- al., trad. it. [dall’ingl.] non indicata, Milano, lattie dell’occhio e delle sue dipendenze, Edra, 2017 (cfr. GRL, da cui non è ricavabile vol. II, Trieste, Marenigh, 1846, p. 285: il n. di p.): La xerosi è caratterizzata da In un caso occorso nella mia prati- secchezza della congiuntiva nell’area ca trattavasi di perfetta cutizzazione interpalpebrale, con perdita delle cel- della congiuntiva, con ettropio della lule caliciformi, metaplasia squamosa palpebra inferiore e raccorciamento e cheratinizzazione. della superiore; esisteva in somma (n) 3. Bot. Essiccazione di un or- xerosi della congiuntiva, complicata ganismo vegetale o di una sua parte. da lagottalmo ed entropio 1890 In 1846 In «Giornale agrario Lombardo– «Annali di Ottalmologia», 1890, p. 432 (cfr. Veneto», VI (1846), p. 197: Se questo GRL, che non indica il n. del vol.): con la stato di cose dura per qualche tempo, sua immensa autorità [Leber] deter- la pianta muore per dessiccamento, minò una nuova corrente nello studio Xerosi. etiologico della xerosi. Si ammise = Comp. di xero– e –osi. per un momento che la xerosi fosse l’espressione di una infezione gene- (R) (S) xerostomia (serostomia) rale causata da quel bacillo specia- sost. f. Medic. Aptialismo. le, la cui localizzazione apparente si 1895 In «La Riforma medica», XI facesse nella congiuntiva 1934 In (1895), p. 444: Aptialismo (xerostomia) «Archivio di Ottalmologia», XLI (1934), p. 1929 In «Il Morgagni», LXXI (1929), p. 124: L’antica ipotesi secondo la quale 1781: L’A. richiama l’attenzione dei la xerosi fosse dovuta all’occlusione medici sulla Xerostomia cioè sulla dei lumi ghiandolari (ghiandole lacri- paralisi della secrezione salivare che mali e di Meibomio) è stata smenti- non è assolutamente da confonde- ta dalla osservazione clinica 1961 re con le comuni diminuzioni nella GRADIT (senza fonte) 1968 Armando Santoni, Oculistica per medici e studenti, produzione della saliva e secchezza Milano, Vallardi, 1968, p. 239: Nella xe- di bocca che si riscontrano in tutte le rosi, la congiuntiva, specialmente la malattie febbrili dopo grandi perdite parte della congiuntiva bulbare corri- di acqua 1936 (nella forma serosto- spondente alla rima palpebrale, perde mia) In «Giornale di Psichiatria e di Neuro- la lucentezza e presenta invece delle patologia», 1936, p. 211 (cfr. GRL, che non chiazze opache ricoperte di schiuma indica il n. del vol.): il più appariscente di tali disturbi [...] è quello che il Zalla rappresa 1998 Dizionario Oxford della Medicina, edizione it. a cura di Ennio Curto, chiama serostomia, la secchezza cioè trad. it. [dall’ingl.] di Silvia Roberti Alliotta, della bocca e delle fauci; serostomia Roma, Gremese, 1998, p. 567: La xerosi spesso iniziale attenuantesi cioè sino www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 434

a scomparire quasi del tutto verso la un clima più caldo dell’attuale, con fine del trattamento 1958 In «Rivi- estati più lunghe: ciò potrebbe spie- sta critica di clinica medica», LVIII (1958), gare, come vedremo in altro capitolo, p. 195: Nell’ambito della sindrome di l’avanzata di elementi relativamente Sjògren la xerostomia appare molto macrotermi (xerotermi) dentro il ter- frequentemente e non di rado, come ritorio dolomitico 1989 In «Bollettino abbiamo già ricordato, essa ne è la dei musei e degli istituti biologici dell’Uni- manifestazione iniziale 1961 GRA- versità di Genova», LIII–LV (cfr. GRL, che DIT (senza fonte) 1987 In «Riforma non specifica il n. del vol.) (1989), p. 151: Le medica», CII (1987), p. 201: Occorre co- analoghe comunità rinvenute all’Isola munque precisare che ove non fosse d’Elba differiscono da queste preva- possibile instaurare una terapia etiolo- lentemente per il minore numero di gica della xerostomia ogni intervento specie presenti e per la maggiore pre- avrà valore puramente palliativo atto senza di elementi xerotermo–eliofili a limitare, ma spesso non ad evitare i 2015 Alberto Girod, Appunti di Archeoma- lacologia, Sesto Fiorentino (FI), All’insegna gravi disagi e danni propri di una boc- del Giglio, 2015, p. 92: specie sotterranea ca priva di saliva 2014 La Stampa – Salute, disponibile in Internet all’indirizzo in ambienti aperti/steppa boscata e http://www.lastampa.it/2014/10/08/scienza/ bosco luminoso xerotermo. bocca–secca–o–xerostomia–un–problema– = Comp. di xero– e –termo. per–molti–TVwx8PlmMGlCImNDomVq0I/ pagina.html: Bocca secca, o xerosto- (e) (R) (S) xerotico Agg. Medic. mia, un problema per molti. Relativo alla xerosi cutanea o muco- = Comp. di xero– e –stomia. sa. 1920 In «Giornale italiano delle malat- (R) (S) xerotermo agg. Bot. Re- tie veneree e della pelle», 1920, p. 251 (cfr. lativo ad organismo vegetale adattato GRL, che non indica il n. del vol.): si sa a vivere in climi aridi desertici, con ancora come questi due elementi fi- assenza quasi totale di precipitazioni sici possano aggravare malattie pre- e sensibile escursione termica giorna- esistenti, in quanto che, perturbando liera. la circolazione periferica, limitano i 1935 In «Atti della Società italiana per processi di autodifesa della pelle ed, il progresso delle Scienze», 1935, p. 97 (cfr. ostacolando i processi secretivi delle GRL, che non indica il n. del vol.): Si affer- glandule annesse determinano [sic] mano così, indipendentemente dallo stati asteatosici e xerotici 1930 Lu- sviluppo di rivestimenti protettivi, cu- igi Castaldi (a cura di), Scritti biologici, vol. ticulari, cerosi o tricomatosi, tre tipi V, Siena, Stab. tip. San Bernardino, 1930, p. biologici xerotermi: sclerofillo, oli- 202: Gradualmente questi fenomeni gofillo, afillo (stagionale o permanen- xerotici si estendono alla mucosa tra- te) 1937 GRADIT (senza fonte) 1956 cheale e si complicano con un proces- Giorgio Marcuzzi, La fauna delle Dolomiti, so flogistico che sovente si prolunga Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere nei bronchi e nei polmoni terminando ed Arti, 1956, p. 49: sulle Alpi Orienta- in broncopolmonite 1976 GRADIT li dopo la fine della glaciazione ci fu (senza fonte) 1987 In «Urologia», LIV www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 435

(1987), p. 290: 4 pazienti erano portatori 3. Medic. Relativo a persona affet- di erythroplasia di Queyrat ed 1 pa- ta da xerosi cutanea o mucosa. ziente di balanite xerotica obliterante 1976 GRADIT (senza fonte) 2006 2017 Massimo Gola, Dermatologia allergo- Ferdinando Terranova, Fisiopatologia dell’i- logica nel bambino e nell’adolescente, Mi- dratazione cutanea, Milano, Tecniche nuove, lano, Springer, 2017, p. 86: Nella forma 2006, p. 132: Di Nardo e colleghi osser- cronica, che si realizza dopo lungo vano, in soggetti xerotici, trattati per periodo di latenza, prevale l’aspetto tre settimane con applicazioni quo- xerotico–desquamativo. tidiane di acido glicolico all’8%, un 2. Medic. Relativo alla xerosi ocu- aumento dei valori conduttimetrici e lare. un incremento della WHC. 4. Medic. Relativo a persona affet- 1883 In «Giornale della R. Accademia di Medicina di Torino», 1883, pp. 526–27 ta da xerosi oculare. (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): 1976 GRADIT (senza fonte). avevamo visto lo sviluppo di placche (n) 5. Bot. Relativo alla xerosi ve- epiteliali in seguito a trasporto della getale. schiuma da occhi malati sovra gli oc- 1909 In «Rassegna contemporanea», 1909, p. 35 (cfr. GRL, che non indica il n. del chi di altri giovani con congiuntive di vol.): I prati [...] si convertono nel Sud apparenza xerotica, ma senza chiazze in aride steppe dove le poche specie bianche 1931 In «Archivio di Ottal- erbacee sopravissute alla siccità come mologia», 1931, p. 340 (cfr. GRL, che non le composte, le labiate, le ombrellife- indica il n. del vol.): le alterazioni riscon- re assumono caratteri xerotici speciali trate dal De Lieto Vollaro nelle fibre che le rendono piuttosto adatte all’a- elastiche della congiuntiva senile, mi limentazione degli insetti anzichè a fecero pensare alla possibile esistenza quella del bestiame. di una nesso causale fra le alterazioni (n) 6. Ecol. Relativo ad ambiente del tessuto elastico ed il processo xe- naturale dal clima caldo e secco o ad rotico 1958 In «Bollettino d’Oculisti- esso adattato. ca», XXXVII (1958), p. 97: L’apporto di 1948 In «Archivio Botanico e Bioge- liquido parotideo nel sacco congiunti- ografico italiano», XXIV–XXV (cfr. GRL, vale xerotico è avvenuto per ben dieci che non specifica il n. del vol.) (1948), p. anni di seguito, però in maniera non 65: Clima oceanico tipicamente medi- del tutto continua 1975 Enciclope- terraneo – boschi xerotici terziari nei dia medica italiana, vol. IV, Firenze, USES, quali predomina l’elemento boreal- 1975, p. 936: Anatomopatologicamente terziario 1951 In «La Ricerca scienti- l’epitelio congiuntivale xerotico mo- fica», XXI (1951), p. 964: risulta una mi- stra fatti di iper– e paracheratosi; sul- nore acquosità dei tessuti nella Sulla le cellule in via di desquamazione si di Caltanissetta e in quella di Sciacca, trovano, in grande abbondanza, germi come manifestazione di un particola- saprofiti, specialmente il bacillo co- re adattamento ad ambienti xerotici. siddetto della xerosi 1976 GRADIT 7. Sost. m. Medic. Persona affetta (senza fonte). da xerosi cutanea o mucosa. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 436

1976 GRADIT (senza fonte). 1968, p. 392: Un efficace trattamento – 8. Medic. Persona affetta da xerosi xerotipia, 1964 1977 In «Avanti!», n. oculare. del 31 dicembre 1977, p. 19: Uno spazio 1976 GRADIT (senza fonte). per giovani artisti: dalla diapositiva (n) 9. Farmac. Farmaco per il trat- alla xerotipia 2015 La Gazzetta di tamento della xerosi cutanea. Reggio, disponibile in Internet all’indiriz- 2016 ca. Farmacia Igea, disponi- zo http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/ bile in Internet all’indirizzo https://www. cronaca/2015/09/19/news/quarant–anni–di– farmaciaigea.com/creme–nutrienti– opere–e–sperimentazioni–1.12125027: La viso/9930–bionike–proxera–lipogel–p–se– mostra ripercorreva l’intera attività 8029041231053.html: Proxera Lipolgel artistica della Bonazzi, con più di cin- 50 ml essendo uno xerotico Nikel Te- quanta opere estremamente varie per sted, senza conservanti, senza glutine tematiche, stili, dimensioni e tecniche e senza profumo è un prodotto alta- di realizzazione: dalle xerotipie del mente tollerabile usufruibile anche 1965, polemiche e impegnate, allo dalle cuti più sensibili come quelle studio sul volto di Che Guevara del dei neonati e dei bambini, negli an- 1968. ziani e sulle pelli soggette ad arrossa- = Comp. di xero– e –tipia. menti ed irritazioni. = Deriv. di xerosi con –ico. (R) (S) xerotipico agg. Tipogr. Re- Osservazioni: come accade quasi sempre, il GRADIT non distingue fra le varie accez. lativo alla xerotipia. del lemma, raggruppandole tutte sotto un’u- 1969 In «Sistematica. Rivista di Filoso- nica datazione. Si rileva che alcuni di questi fia», 1969, p. 152 (cfr. GRL, che non indica il sign. non hanno trovato riscontri in Rete. n. del vol.): Il codice reca la data 1464; è probabile, dunque, che sia stato vi- (R) (S) xerotipia sost. f. Tipogr. sto dall’Autore. Il Curatore della pre- Xerografia. sente edizione ne possiede la copia 1980 GRADIT (senza fonte) 1984 xerotipica 1985 GRADIT (senza fonte). In «Atti e memorie dell’Accademia patavina di Scienze, Lettere ed Arti», XCVIII (1984), (n) 2. Ecol. Relativo a microclima p. 94: un saluto al Pontani dal poeta o terreno caratterizzato da condizioni greco Ghiannis Ritzos, scritto in una di aridità. sua grafia solenne e riprodotto qui in 2016 Cooperativa Gestione Verde, di- sponibile in Internet all’indirizzo http://www. xerotipia 1998 In «L’Archiginnasio. cogev.it/progetti/percorso–naturalistico–fu- Bullettino della biblioteca comunale di Bo- logna», XCIII (1998), p. 30: Per l’occa- mane–marano–di–valpolicella/: presenza sione venne pubblicato, in xerotipia, di bacini idrici con profondità molto un grazioso cataloghino di 16 pagine, variabili, presenza di aree pianeg- con altrettante illustrazioni. gianti o di compluvio periodicamente (n) 2. Arte. Ognuna delle opere ot- inondate, emergenze idriche in ver- tenute attraverso l’uso artistico della santi strutturalmente xerotipici, affio- tecnica xerotipica. ramenti rocciosi. 1968 Biennale internazionale della gra- (n) 3. Botan. Relativo alla risposta fica d’arte. Catalogo, vol. I, Firenze, s.e., di un organismo vegetale che si svi- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 437

luppa in microclimi o in terreni mar- meno dell’arricciolamento delle fron- catamente aridi. de al quale Borzì ha dato il nome di 1908 In «Bollettino ufficiale del Mini- xerotropismo. Questo fenomeno co- stero di Agricoltura, Industria e Commer- nosciuto già da molti anni ed ogget- cio», 1908, p. 760 (cfr. GRL, che non indica to di numerose ricerche, si presenta il n. del vol.): In generale la farnia di in vari modi nelle diverse Pteridofite Albania, benché alligni più volentieri 1954 In «Annuario dell’Istituto e museo di (come, del resto, in tutto il mondo), Zoologia dell’Università di Napoli», 1954, p. in terreni di recente formazione, assu- 10 (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): me il carattere xerotipico, dovuto alle Nonostante differenti reazioni di xe- condizioni del substrato. rotropismo negativo (in Helix aperta, = Deriv. di xerotipia con –ico. ed, in parte in Rumina = interramen- to; in Rumina, di frequente = rifugio (R) (S) xerotropismo sost. m. Bot. sotto corpi opachi [...]) 2009 Acta Tropismo determinato da condizioni Plantarum, disponibile in Internet all’indiriz- di aridità ambientale. zo https://www.actaplantarum.org/glossario/ 1888 In «Malpighia. Rassegna mensuale glossario_view.php?id=1860: Xerotro- di Botanica», II (1888), p. 435: Borzì A., pismo. Strategie adottate da alcune Xerotropismo nelle Felci, N. Giorn. piante per difendersi dal secco ecces- bot. it. XX, 1888, p. 477 1918 sivo. Fenomeni che si evidenziano Giotto Bizzarrini, Dizionarietto di Storia soprattutto in alcune felci [che] dopo naturale. I. Zoologia e botanica, Livorno, periodi prolungati di siccità passano Raffaello Giusti, 1918, p. 74: Xerotropi- allo stato latente. smo, movimento delle piante viventi = Comp. di xero– e tropismo. determinato dalla siccità 1946 In «Rivista di Biologia coloniale», 1946, p. 146 xerottalmia → xeroftalmia (cfr. GRL, che non indica il n. del vol.): Le piante di Mega che Corradi ha rac- xerottalmico → xeroftalmico colto su rupi soleggiate molto aride presentano quel caratteristico feno- xerottalmo → xeroftalmo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 438

Contributi propedeutici alla rone sost. m., bagattino sost. m., baggia- na sost. f., baiocchella sost. f., baiocco pubblicazione di vocabola- sost. m., banderuola sost. f., barbarina ri storici delle terminologie sost. f., barberina sost. f., barbone sost. settoriali m., bargellino sost. m., baricato sost. m., barile sost. m., battezzone sost. m., ber- linga sost. f., besa sost. f., bezzo sost. m., 6.1. Per un vocabolario storico bianchetto sost. m., bianco sost. m., della terminologia numismati- biancone sost. m., bigato sost. m., bilan- ca [= Numism.], di Marianna ciere sost. m., binione sost. m., bisante sost. m., bisante saracenato loc. sost. m., Spinelli bissola sost. f., bissolo sost. m., bissona sost. f., boliviano sost. m., bolognino ABSTRACT: This article presents a sost. m., bolzonaglia sost. f., bolzonare v. complete repertoire of Italian numismatic tr., bolzone sost. m., bontà sost. f. inv., terminology. It also offers a detailed bib- bragone sost. m., bratteato agg., bruneto liographic review of linguistic studies on the sost. m., bruno sost. m., burigozzo sost. subject, lexical tools, manuals, and mono- m., bussolotto sost. m., buttalà sost. m. graphs concerning the whole discipline or inv., cafiato sost. m., cagliarese sost. m., some of its specific aspects. The contribution cagnolo sost. m., calco sost. m., campo closes with the cataloguing of periodical sost. m., capellone sost. m., carantano publications totally or partially related to sost. m., carlino sost. m., carlino papale numismatics. loc. sost. m., carlo sost. m., carolina sost. f., carrarese sost. m., carrarino sost. m., 6.1.1. Lemmario di base ricavato carrettino sost. m., carta d’assegno loc. dal GRADIT (lemmi mono o polire- sost. f., carzia sost. f., castellano sost. matici recanti le specifiche etichette m., castigliano sost. m., castruccino sost. «numism.[atica]» e «monet.[e e va- m., caucio sost. m., cavalla sost. f., ca- vallina sost. f., cavallo sost. m., cavallot- lute]») to sost. m., cella sost. f., cerchio di perli- 6.1.1.1. Etichetta «numism.»: affor- ne loc. sost. m., cervia sost. f., cervone ziato agg., agnello sost. m., agnus Dei sost. m., chaise sost. f. inv., chiapucino loc. sost. m. inv., agontano sost. m., ago- sost. m., chiavarino sost. m., cianfrone staro sost. m., alberetto sost. m., albulo sost. m., cinquantina sost. f., cinquina sost. m., alfonsino sost. m., alicorno sost. sost. f., cistoforo sost. m., clemente sost. m., ambrosino sost. m., amedeo sost. m., m., colombina sost. f., colonnato sost. amlira sost. f., anconetano sost. m., an- m., contorno sost. m., contromarca sost. gelato sost. m., angelo sost. m., angelot- f., contromarcare v. tr., copoludo sost. to sost. m., anna sost. m. inv., annunziata m., cordone sost. m., cornabò sost. m. sost. f., anselmino sost. m., antiquiores inv., cornice sost. f., cornone sost. m., sost. m. plur., antoniniano sost. m., apu- cornuto sost. m., corona sost. f., corona- liense sost. m., aquila sost. f., aquileiese to sost. m., cortonese sost. m., cosimo sost. m., aquilino sost. m., argenteo sost. sost. m., costantinato sost. m., crazia m., argentino sost. m., argento di popoli- sost. f., cremonese sost. f., creseide sost. no loc. sost. m., argento popolino loc. f., crociato agg., crocione sost. m., crosa- sost. m., arma sost. f., armellino sost. m., lino sost. m., crosazzo sost. m., daldre artilucco sost. m., aspro sost. m., asse sost. f. inv., danace sost. f., daremo sost. sost. m., assegnato sost. m., astigiano m., darico sost. m., decadramma sost. sost. m., augustale sost. m., aureo sost. m., decanummo sost. m., decusse sost. f. m., aureola sost. f., austral sost. m. inv., e m. inv., dena sost. f., denarino sost. m., azzalino sost. m., badile sost. m., baga- denario sost. m., denaro sost. m., denaro www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 439

grosso loc. sost. m., denaro piccolo loc. m., grossone sost. m., grosz sost. m. inv., sost. m., denaro planeto loc. sost. m., di grote sost. m. inv., guelfo sost. m., guelfo bassa lega loc. agg. inv., diamante sost. della volpe loc. sost. m., guglielmo sost. m., diamantino sost. m., dicalco sost. m., m., gulden sost. m. inv., H simb., halber- didramma sost. m., dinar sost. m. inv., kopf sost. m. inv., haler sost. m. inv., hel- diobolo sost. m., dirham sost. m. inv., di- ler sost. m. inv., henri sost. m. inv., hen- ritto sost. m., dobla sost. f., doblone sost. ricus sost. m. inv., idra sost. f., imperiale m., dodecadramma sost. m., dodrante sost. m., imperiale russo loc. sost. m., sost. m., doit sost. m. inv., donario sost. impronta sost. f., improntare v. tr., inco- m., doppia sost. f., doppietta sost. f., dop- ronata sost. f., incusa sost. f., incuso pio giulio loc. sost. m., doppione sost. agg., inforziato agg., inti sost. m. inv., m., dozzeno sost. m., dozzone sost. m., iperpero sost. m., isabella sost. f., karbo- ducale sost. m., ducatello sost. m., duca- vanez sost. m. inv., klippe sost. m. inv, to sost. m., ducatone sost. m., duplo sost. kreuzer sost. m. inv., kuna sost. f., kwart- m., duplone sost. m., dupondio sost. m., nik sost. m. inv., lampsacene sost. m., lat duro sost. m., ectipo sost. m., emidram- sost. m. inv., lebete sost. m., leggenda ma sost. f., emiobolo sost. m., enriciano sost. f., leoncino sost. m., leone sost. m., sost. m., enrico sost. m., erosione sost. f., leone d’oro loc. sost. m., leone di Fian- eroso agg., esagramma sost. m., esergo dra loc. sost. m., leonina sost. f., leopol- sost. m., farcita sost. f., federico sost. m., dina sost. f., leopoldina d’oro loc. sost. fenice sost. f., ferlino sost. m., ferrandino f., leopoldina di Toscana loc. sost. f., leo- sost. m., ferto sost. m., filiberto sost. m., poldo sost. m., leopoldone sost. m., lette- filippino sost. m., filippo sost. m., filippo- ra sost. f., lettera numismatica loc. sost. ne sost. m., fino sost. m., fior di conio loc. f., liardo sost. m., libbra sost. f., libella agg., fiorino sost. m., fiorino saracenato sost. f., libertina sost. f., ligurino sost. loc. sost. m., florin sost. m. inv., foghetto m., lira sost. f., lira tron loc. sost. f., li- sost. m., follaro sost. m., folle sost. m., razza sost. f., liretta sost. f., lirone sost. fondo di sicurezza loc. sost. m., forte m., lisbonina sost. f., livornina sost. f., sost. m., forte aquilato loc. sost. m., fran- livornino sost. m., lorense sost. m., luigi ceschino sost. m., francescone sost. m., sost. m. inv., luigino sost. m., lupetta franco sost. m., franco a cavallo loc. sost. m., macuta sost. f. inv., madonnella sost. m., franco a piedi loc. sost. m., fran- sost. f., madonnina sost. f., madonnino cobollo complementare loc. sost. m., fri- sost. m., maglia sost. f., maglia di bian- sacense sost. m., furlino sost. m., fusione chetto loc. sost. f., maiolichino sost. m., sost. f., gabella sost. f., gabellona sost. f., maltagliato sost. m., maltese sost. m., gabellotto sost. m., galeazza sost. f., ga- mancanza sost. f., mancoso sost. m., ma- leazzesco sost. m., gazzetta sost. f., gaz- nuelato sost. m., marabottino sost. m., zettone sost. m., genevoise sost. f. inv., maravedì sost. m. inv., marca sost. f., genova sost. f., genovina sost. f., genovi- marca di valore loc. sost. f., marca di no sost. m., gettone sost. m., gherardino zecca loc. sost. f., marcella sost. f., mar- sost. m., ghinea sost. f., gianuino sost. cello sost. m., marchesana sost. f., mar- m., gigliato sost. m., ginocchiello sost. chesano sost. m., marchesina sost. f., m., giorgino sost. m., girasole sost. m., marchesino sost. m., marchetto sost. m., giubileo d’oro loc. sost. m., giulio sost. marco sost. m., marcuccio sost. m., ma- m., giustina sost. f., giustino sost. m., rengo sost. m., martino sost. m., mase- granitura sost. f., grano sost. m., grego- netta sost. f., massamutino sost. m., ma- rina sost. f., gregorio sost. m., grivennik tapan sost. m. inv., medaglia sost. f., me- sost. m. inv., groat sost. m. inv., groschen daglia annuale loc. sost. f., medaglione sost. m. inv., grossetto sost. m., grossino sost. m., media tercenaria loc. sost. f. sost. m., grosso sost. m., grosso guelfo inv., mediatino sost. m., messicano sost. loc. sost. m., grosso romanino loc. sost. m., mezzanino sost. m., mezzano sost. m., www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 440

mezzo sost. m., michelato sost. m., milia- agg., poltina sost. f., popolano sost. m., rense sost. m., milreis sost. m. inv., mina popolino sost. m., proveniese sost. m., sost. f., minuto sost. m., mirandolese provisino sost. m., pubblica sost. f., pub- sost. m., mirandolina sost. f., mirasole blica del popolo loc. sost. f., qran sost. sost. m., mite sost. f. inv., mithqal sost. m. inv., quadrante sost. m., quadrigato m. inv., mitta sost. f., mocenigo sost. m., sost. m., quadrupla sost. f., quarantana modulo sost. m., mohur sost. m. inv., mo- sost. f., quarantano sost. m., quarantina naco sost. m. inv., mondiglia sost. f., mo- sost. f., quartaro sost. m., quartarola neta autonoma loc. sost. f., moneta corta sost. f., quartarolo sost. m., quartiglio loc. sost. f., moneta cufica loc. sost. f., sost. m., quartino sost. m., quarto sost. moneta di convenzione loc. sost. f., mo- m., quattrinello del cordone loc. sost. m., neta di mistura loc. sost. f., moneta di quattrino sost. m., quinario sost. m., necessità loc. sost. f., moneta lunga loc. quinconce sost. f. e m. inv., quindesino sost. f., moneta ossidionale loc. sost. f., sost. m., quindicino sost. m., quintina monetiere sost. m., montone sost. m., mo- sost. f., quintino sost. m., quinto sost. m., raglia sost. f., moraiola sost. f., muta quirino sost. m., R simb., ragno sost. m., sost. f., napoleone sost. m., navicella ragusea sost. f., rainese sost. m., ramesi- sost. f., nero agg., nichelino sost. m., no- na sost. f., raonese sost. m., rasense sost. bile sost. m., noble sost. m. inv., nomisma m., ravignana sost. f., ravignate sost. m., sost. m., nomo sost. m., non dentellato real sost. m. inv., reale sost. m., recto loc. agg, novino sost. m., nudo di Mode- sost. m. inv., reichsmark sost. m. e f. inv., na loc. sost. m., nummo sost. m., nunzia- rentenmark sost. f. inv., ristallero sost. ta sost. f., obolo sost. m., oncia sost. f., m., ritaglia sost. f., ritagliamento sost. oncietta sost. f., öre sost. m. e f. inv., or- m., rodiota sost. m., rolabasso sost. m., lettare v. tr., orlettatura sost. f., ortug romanato sost. m., romanino sost. m., ro- sost. m. inv., osella sost. f., ottavetto sost. mesina sost. f., romesino sost. m., rosali- m., ottavino sost. m., ottavo sost. m., ot- na sost. f., rosina sost. f., roverino sost. tenne sost. m., ottino sost. m., ottodram- m., rovescio sost. m., rubai sost. m. inv., ma sost. f., pacaso sost. m., padovana rubiere sost. m., rupia sost. f., ruspa sost. sost. f., pagoda sost. f., palanca sost. f., f., ruspo sost. m., ruspone sost. m., russi- panterino sost. m., paolino sost. m., pao- no, saiga sost. f., saluto sost. m., sampe- lo sost. m., paparina sost. f., papetta sost. rino sost. m., sampietrino sost. m., san f., papetto sost. m., parigino sost. m., pa- Carlo loc. sost. m., san Giovannino loc. risis sost. m. inv., parma sost. f., parpa- sost. m., san Martino loc. sost. m., san gliola sost. f., patacca sost. f., patacchi- Maurizio loc. sost. m., sanese sost. m., na sost. f., patacco sost. m., pavese sost. sanpaolo sost. m., sanpetronio sost. m., m., peça sost. f. inv., pellegrino sost. m., santacroce sost. f. inv., santelena sost. f., pengö sost. m. inv., penning sost. m. inv., santims sost. m. inv., saracenato agg., pentadramma sost. m., pentanummo sceatta sost. f., scellino sost. m., scifato sost. m., pepolese sost. m., perlina sost. sost. m., sciotto sost. m., scodellato agg., f., perlinato sost. m., perlinatura sost. f., scudo sost. m., scudo del sole loc. sost. perpero sost. m., peseta sost. f., petacchi- m., sedicina sost. f., sedicino sost. m., se- na sost. f., petizza sost. f., pettinino sost. milibrale agg., semioncia sost. f., semisse m., pezza sost. f., pezza delle rose loc. sost. m., semiunciale agg., semprevivo sost. f., pezzetta sost. f., pezzo d’oro della sost. m., senesello sost. m., serrato agg., rosa loc. sost. m., pfenning sost. m. inv., sesino sost. m., sesquiducato sost. m., piastra sost. f., piastrino sost. m., pic- sessantino sost. m., sestanario agg., se- chione sost. m., picciolo sost. m., piccolo stante sost. m., sesterzio sost. m., sestino sost. m., piede sost. m., pierreale sost. sost. m., settimo sost. m., settimo clemen- m., pignatella sost. f., pilosso sost. m., te loc. sost. m., settonce sost. m. e f. inv., pistola sost. f., pizolo sost. m., planeto sfragistica sost. f., sfragistico agg., siclo www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 441

sost. m., sigillografia sost. f., signorag- inv., colón sost. m. inv., condor sost. m. gio sost. m., siliqua sost. f., sisto sost. m., inv., copeco sost. m., cordoba sost. m. soldo sost. m., soldone sost. m., solido inv., corona sost. f., crore sost. m. inv., sost. m., solino sost. m., somalo sost. m., crown sost. f. inv., cruzado sost. m. inv., sovrana sost. f., sovrana di Fiandra loc. cruzeiro sost. m. inv., dalasi sost. m. inv., sost. f., sovrana nuova loc. sost. f., so- daremo sost. m., denar sost. m. inv., di- vrano sost. m., spade guinea loc. sost. f. nar sost. m. inv., dinaro sost. m., dirham inv., spadino sost. m., statere sost. m., sost. m. inv., dobra sost. m. inv., dong staurato agg., stellato sost. m., stellino sost. m. inv., dram sost. m. inv., escudo1 sost. m., sterlina sost. f., suberato agg., sost. m., escudo2 sost. m., euro sost. m. sultanino sost. m., svanzica sost. f., tael inv., eurocent sost. m. inv., euroconverti- sost. m. inv., tagliare v. tr., talento sost. tore sost. m., fen sost. m. inv., fillér sost. m., tallari sost. m. inv., tallero sost. m., m. inv., fils sost. m. inv., forint sost. m. tallero di Maria Teresa loc. sost. m., tare- inv., gopik sost. m. inv., gourde sost. f. no sost. m., tarì sost. m. inv., tercenario inv., grivna sost. f., groschen sost. m. sost. m., tercia sost. f., tergo sost. m., ter- inv., guaranì sost. m. inv., gulden sost. lina sost. f., terzarola sost. f., terzarolo m. inv., halalah sost. m. inv., hidalgo sost. m., terzo sost. m., terzo giulio loc. sost. m. inv., JPY simb., kina sost. f. inv., sost. m., terzo paolo loc. sost. m., terzolo kip sost. m. inv., kopejka sost. f. inv., ko- sost. m., tessera sost. f., testone sost. m., runa sost. f., kuna sost. f., kwacha sost. f. testone all’unicorno loc. sost. m., tetarte- inv., kwan sost. m. inv., kwanza sost. m. morio sost. m., tetradramma sost. m., te- inv., kyat sost. m. inv., lac sost. m. inv., trastatere sost. m., tetrobolo sost. m., lek sost. m. inv., lempira sost. m. inv., le- tipo sost. m., tirolino sost. m., titolo sost. one sost. m., lepton sost. m. inv., leu sost. m., tondello sost. m., tondino sost. m., to- m. inv., lev sost. m. inv., lilangeni sost. rellino sost. m., tornese sost. m., torne- m. inv., lipa sost. f. inv., lira sterlina loc. sello sost. m., tosatura sost. f., trairo sost. f., litas sost. m. inv., locha sost. f. sost. m., tredenari sost. m. inv., tredicina inv., loti sost. m., luma sost. m. inv., lwei sost. f., trelina sost. f., tremisse sost. m., sost. m. inv., manat sost. m. inv., marco trentina sost. f., trentino sost. m., trentino convertibile loc. sost. m., markka sost. ducale loc. sost. m., treterzi sost. m. inv., m. inv., mas sost. m. inv., medio sost. m., triente sost. m., trifollaro sost. m., trilli- metical sost. m. inv., milim sost. m. inv., na sost. f., trinacria sost. f., trino sost. mongo sost. m. inv., nafka sost. m. inv., m., triobolo sost. m., trionfo sost. m., naira sost. m. inv., ngultrum sost. m. inv., tron sost. m. inv., tronetto sost. m., tuman NLG simb., öre sost. m. e f. inv., ouguiya sost. m. inv., u simb., ungaro sost. m., sost. f. inv., p simb., paanga sost. m. inv., unicum sost. m., usura di una moneta pachano sost. m. inv., paisa sost. f. inv., loc. sost. f., ventina sost. f., ventino sost. para sost. f. inv., pataca sost. f., penni m., verso sost. m. inv., viennese sost. m., sost. m. inv., penny sost. m. inv., pese- vignetta sost. f., vislino sost. m., vitalino ta sost. f., pfennig sost. m. inv., piastra sost. m., viterbino sost. m., vittoriato sost. f., PLZ simb., pound sost. m. inv., sost. m., vittorino sost. m., volterrana pula sost. m. inv., pyas sost. m. inv., qir- sost. f., volterrano sost. m., zanetta sost. sh miri loc. sost. m. inv., quarter sost. m. f., zanobino sost. m., zecchino sost. m. inv., quetzal sost. m. inv., quindar sost. 6.1.1.2. Etichetta «monet.»: afgani m. inv., rand sost. m. inv., real1 sost. m. sost. m. inv., baht sost. m. inv., balboa inv., real2 sost. m. inv., renminbi sost. m. sost. m. inv., ban sost. m. inv., birr sost. inv., riel sost. m. inv., rijksdaalder sost. m. inv., bolivar sost. m. inv., butat sost. m. inv., rin sost. m. inv., ringgit sost. m. m. inv., cac sost. m. inv., cedi sost. m. inv., riyal sost. m. inv., rufiyaa sost. m. inv., centavo sost. m., chetrum sost. m. inv., satang sost. m. inv., scellino sost. inv., chiao sost. m. inv., chon sost. m. m., sen sost. m. inv., sheqel sost. m. inv., www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 442

shilling sost. m. inv., siclo sost. m., sol demiadellacrusca.it/it/lingua–italiana/ sost. m. inv., som sost. m. inv., somoni consulenza–linguistica/domande–rispo- sost. m. inv., sterlina sost. f., stotinka ste/genere–grammaticale–euro (con ul- sost. f. inv., sucre sost. m. inv., taka sost. teriore bibliografia sull’argomento); m. inv., tala sost. m. inv., tallero sost. m., 2018b: Eurco, in «AVSI» I, p. 283. tenge sost. m. inv., thebe sost. m. inv., ti- cal sost. m. inv., tugrik sost. m. inv., vatu 6.1.3. Dizionari o repertori lessi- sost. m. inv., VEB simb., won sost. m. cali inv., yen sost. m. inv., yuan sost. m. inv., 1888: Giovanni Mulazzani, Diziona- zaire sost. m. inv., zloty sost. m. inv. rio delle monete milanesi, Milano, Co- gliati; 6.1.2. Contributi linguistici 1897: Solone Ambrosoli, Vocabola- 1998: Maria Caccamo Caltabiano, rietto per numismatici, in sette lingue, Immagini/parola: grammatica e sintassi Milano, Hoepli; di un lessico iconografico monetale, in 1899: Ludovico Eusebio, Compendio La parola delle immagini e delle forme di metrologia universale (monete, pesi, di scrittura. Modi e tecniche di comuni- misure moderne) e vocabolario metrolo- cazione nel mondo antico, a cura di E. A. gico (monete, pesi, misure antiche e mo- Arslan et al., Messina, Di.Sc.A.M., pp. derne), Torino, Unione Tipografico–Edi- 57–74. trice (rist. 1967); 2004: Maria Caccamo Caltabiano, 1903: Augusto Franco, Correzione Comunicare per immagini. Grammatica e sintassi di un Lexicon Iconographicum numismatica ad un paragrafo del Voca- Monetale, in L’immaginario e il potere bolario della Crusca, Firenze, Tip. Gal- nell’iconografia monetale, Dossier di letti e Cassuto; lavoro del Seminario di Studi, Milano 1915: Edoardo Martinori, La moneta: 11 marzo 2004, a cura di Luca Travai- vocabolario generale, Roma, Istituto Ita- ni–Alessia Bolois, Como, New Press, pp. liano di Numismatica; 21–35. 1934: Amilcare Ramello, Dizionario 2006: Bruno Basile, Numismati- italiano–inglese inglese–italiano com- ca dannunziana, «Filologia e critica», merciale e fraseologico: completa termi- XXXI, pp. 443–448. nologia commerciale, bancaria, maritti- 2011: Luca Marcozzi, Questo letama- ma, abbreviazioni commerciali, monete, io di letteratura. L’antiquaria romana pesi, misure, tariffe postali, nomi geo- del primo Ottocento nella polemica lette- grafici, verbi irregolari, Torino, Petrini; raria, in Belli e l’ar­cheo­logia, Atti delle 1968: Renato Fuchs, Termini numi- giornate di Studio (Roma, 4–5 Dicembre smatici: vocabolario delle abbreviazio- 2009), a cura di Ilde Consales–Gabriele ni: tedesco–italiano, italiano–tedesco, Scalessa, Roma, Aracne, pp. 75–103. Trieste, Lint; 2013: Claudio Marazzini, Storia 1969: Francesco Sapio Vitrano, Mo- dell’euro, in Id., Da Dante alle lingue del nete nel mondo e nel tempo: Vocabolario Web. Otto secoli di dibattiti sull’italiano, di numismatica, Palermo, Senev; Bologna, il Mulino, pp. 262–266 (con ul- 1971: Dizionario relativo all’opera di teriore bibliografia sull’argomento); Henry Cohen, Les monnaies de l’Empire 2015: Yorick Gomez Gane, Prep. in + romain: francese–italiano–inglese–tede- nome di valuta al singolare, in «Lingua sco–spagnolo, Bologna, Forni (ed. orig.: nostra», LXXVI, pp. 35–39 (con ulterio- 1957); re bibliografia sull’argomento); 1983: Mario Bruno, Dizionario no- 2018a: Rossella Varvara, Sul genere zionistico di numismatica: la mitologia grammaticale di euro, pubblicato il 23 attraverso la moneta, Cagliari, Gasperi- febbraio 2018 nel sito http://www.acca- ni. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 443

6.1.4. Manuali o studi sulla disci- 2003a: Fiorenzo Catalli, Numismatica plina spogliabili Greca e Romana, Roma, Istituto Poligra- fico e Zecca dello Stato; 1808: Joseph Hilarius Eckhel, Lezio- 2003b: Roberto Bartoloni, Monete: ni Elementari di Numismatica antica, storia, valori, tagli, curiosità delle valute Roma, Pagliarini; di tutto il mondo, Milano, Mondadori; 1846–1850: Manuale di scienze ed 2005: Daniele Castrizio, Manuale di arti, ossia Repertorio metodico di sto- numismatica medievale, Reggio Cala- ria universale, usi e costumi, mitologia, bria, Falzea; ar­cheo­logia, numismatica, blasone, ge- 2006: Federico Barello, Ar­cheo­logia ografia, storia naturale, fisica, chimica, della moneta, Roma, Carocci; geometria, belle arti ec. ec., Firenze, s.e.; 2006: Maria Cristina Mancini, Intro- 1886: Francesco Gnecchi–Ercole duzione allo studio della numismatica, Gnecchi, Guida numismatica universale, vol. I, Problematiche metodologiche, Milano, Dumolard; Roma, Aracne; 1895: Solone Ambrosoli, Manuale di 2007: Maria Caccamo Caltabiano, Il Numismatica, Milano, Hoepli; significato delle immagini: codice e im- 1915: Solone Ambrosoli–Francesco maginario della moneta antica, Reggio Gnecchi, Manuale elementare di numi- Calabria, Falzea; smatica, Milano, Hoepli; 2009: Renata Cantilena, La moneta in Grecia e a Roma. Appunti di numismati- 1918: Memmo Cagiati, Manuale per ca antica, Bologna, Monduzzi; il raccoglitore di monete del Regno d’I- 2019: Eupremio Montenegro, Mon- talia, Napoli, Marino; tenegro 2019. Manuale del collezionista 1961: Remo Capelli, Manuale di nu- di monete italiane, Torino, Montenegro mismatica, Milano, Mursia; (34a ed.). 1964: Laura Breglia, Numismatica antica: storia e metodologia, Milano, Bibliografia: Adolfo Modesti, Numismata Feltrinelli; in libris: catalogo della raccolta di libri, 1967: Rolando Pedrotti, Monete deci- riviste, periodici, articoli e scritti vari mali italiane: Vittorio Emanuele III: de- dal XVI al XX secolo inerenti l’arte della scrizioni tecniche ed artistiche, quantità medaglia riguardante soprattutto l’Italia dei pezzi coniati, prezzario: manuale per facenti parte di una biblioteca privata collezionisti, Trento, Edizioni numisma- corredati da note esplicative, Roma, s.e., tiche moderne; 1997. 1980: Enrico Piras, Manuale delle monete medioevali e moderne coniate in Sardegna, Sassari, Libreria scientifica in- 6.1.5. Pubblicazioni periodiche ternazionale; (con cadenza più o meno regolare) 1987: Laura Breglia, Numismatica spogliabili romana, medievale e moderna, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato; 1808–1814: «Giornale numismati- 2001: Adriano Savio, Monete Roma- co», bimensile; ne, Roma, Jouvence; 1846 e 1851: «Annali di numismati- 2002: Christopher Howgego, La Sto- ca», quadrimestrale; ria antica attraverso le monete, Roma, 1847: «Memorie numismatiche», an- Quasar; nuale; 2002: Gian Guido Belloni, La mone- 1851–1861: «Notizie peregrine di nu- ta romana. Società, politica e cultura, mismatica e archeo­ ­logia», cadenza varia- Roma, Carocci; bile; www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 444

1864: «Rivista della numismatica an- 1898–: «Rivista italiana di numisma- tica e moderna», annuale; tica e scienze affini», annuale; 1866–1867: «Rivista numismatica 1983–: «Bollettino di numismatica», italiana», annuale; semestrale; 1866–1870: «Bullettino di numisma- 1984–: «Panorama numismatico», ca- tica italiana», cadenza incerta (ACNP); denza variabile. 1868–1874: «Periodico di numisma- 1989–2011: «Cronaca Numismatica», tica e di sfragistica per la storia d’Italia», mensile; bimestrale; 2002–: «Monete antiche: bimestrale 1881–1887: «Gazzetta numismatica», di numismatica classica e medioevale», mensile; bimestrale; 1882–1887: «Bullettino di numisma- tica e di sfragistica per la storia d’Italia», Bibliografia: Giuseppe Ruotolo–Ma- mensile; rio Traina, Riviste e periodici italiani di 1888–1897: «Rivista italiana di numi- numismatica, Bari, Uniongrafica Corcel- smatica», cadenza incerta (ACNP); li, 2001. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 445

6.2. Per un vocabolario storico f., balistica sost. f., balistica ester- della terminologia balistica [= na loc. sost. f., balistica interna loc. Balist.], di Vincenzo D’Angelo sost. f., balisticamente avv., balistico agg., balistite sost. f., balisto– conf., Abstract: This article presents a com- ballodromia sost. f., carica cava loc. plete repertoire of Italian balistic terminolo­ sost. f., carica delle mine loc. sost. f., gy. It also offers a detailed bibliographic carica di lancio loc. sost. f., carica review of linguistic studies on the subject, di scoppio loc. sost. f., carica pri- lexical tools, manuals, and monographs con- maria loc. sost. f., carica propellen- cerning the whole discipline or some of its specific aspects. The contribution closes with te loc. sost. f., contatto balistico loc. the cataloguing of periodical publications to- sost. m., coppiola sost. f., corregge- tally or partially related to balistics. re il tiro loc. verb., crocifilo sost. m., dati di tiro loc. sost. m. pl., densità di caricamento loc. sost. f., deriva- 6.2.1. Lemmario di base zione sost. f., di punto in bianco loc. agg. inv., direzione di orientamento 6.2.1.1. Lemmario di base ricava- loc. sost. f., dispersione del tiro loc. to dal GRADIT (lemmi mono o poli- sost. f., elevazione sost. f., equilibra- rematici recanti la specifica etichetta tore sost. m., esplosione superficiale «balist.[ica]»; lemmi mono o polire- loc. sost. f., esplosivo balistico loc. matici contenenti «balistic*» nella sost. m., esplosivo deflagrante loc. definizione, nell’etimologia, nei si- sost. m., estrattore sost. m., ettogra- nonimi, nei derivati e nell’entrata del do sost. m., falsoscopo sost. m., ficco lemma) sost. m., foro di vampa loc. sost. m., galvanometro a bobina mobile loc. abaco dei profilamenti loc. sost. sost. m., galvanometro balistico loc. m., ABM sigla1, aggiustare il tiro loc. sost. m., gettata sost. f., ginocchiello verb., allungare il tiro loc. verb., al- sost. m., gittata sost. f., homing sost. tezza di scoppio loc. sost. f., angolo di m. inv., ICBM sigla, imbatto sost. m., caduta loc. sost. m., angolo di diver- impatto sost. m., inclinazione sost. genza loc. sost. m., angolo di impatto f., inquadramento balistico loc. sost. loc. sost. m., angolo di mira loc. sost. m., inquadrare v. tr., IRBM sigla, li- m., angolo di rilevamento loc. sost. nea di mira loc. sost. f., linea di sito loc. sost. f., linea di tiro loc. sost. f., m., angolo di sbandamento loc. sost. mirvizzare v. tr., mirvizzazione sost. m., angolo di scostamento loc. sost. f., missile balistico loc. sost. m., mis- m., angolo di sito loc. sost. m., ango- sile intercontinentale loc. sost. m., lo ogivale loc. sost. m., anima sost. MMRBM sigla, monoblocco sost. m., f., autoguida sost. f., autoguidato munizionamento ad autoguida termi- agg., balipedio sost. m., balista sost. nale loc. sost. m., munizionamento 1 In questo e in altri casi qui di seguito elen- convenzionale loc. sost. m., neuroba- cati si prescinde dall’eventuale uso della si- listico agg., nutazione sost. f., pendo- gla in funzione sostantivale. lo balistico loc. sost. m., periscopicità www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 446

sost. f. inv., perizia balistica loc. sost. daggi linguistici e filologici, Berlin/ f., pirodinamica sost. f., pirodinami- Boston, De Gruyter (pp. 461–501: in co agg., pirostatica sost. f., pirostati- particolare le voci ballotta, balle, pie- co agg., polvere senza fumo loc. sost. re, geto, tiro, trato). f., preparazione balistica loc. sost. f., preparazione del tiro loc. sost. f., pressione di forzamento loc. sost. f., 6.2.3. Dizionari o repertori lessi- propellente sost. m., pseudovelocità cali sost. f. inv., punto futuro loc. sost. m., punto presente loc. sost. m., ramatura 1998: Edoardo Mori–Lorenzo sost. f., rettangolo sost. m., rettangolo Golino, Dizionario multilingue delle di dispersione loc. sost. m., rettificare armi: italiano–tedesco–inglese–fran- il tiro loc. verb., SABMIS sigla, sban- cese–spagnolo, tedesco–italiano, damento sost. m., scostamento sost. inglese–italiano, francese–italiano, m., scud sost. m. inv., sfalsare v. tr., spagnolo–italiano: le armi antiche e sitometro sost. m., SSBS sigla, stri- moderne in 8700 voci di tecnologia, scia dei colpi loc. sost. f., tavola di militaria, balistica, caccia, arceria e tiro loc. sost. f., telegoniometro sost. tiro, Firenze, Olimpia (400 pp.); m., traiettoria sost. f., velocità di ar- 2000: Edoardo Palmieri–Rosanna rivo loc. sost. f., velocità di caduta Cocomero, Glossario balistico, Pa- loc. sost. f. lermo, s.e. (38 pp.).

6.2.1.2. Integrazioni al lemmario 6.2.4. Manuali o studi sulla disci- di base GRADIT ricavate da Z–2018 plina spogliabili

BMEWS sigla, euromissile sost. 1550: Niccolò Tartaglia, La Noua m., MSBS sigla, ogiva sost. f., pas- scientia de Nicolo Tartaglia con una so sost. m. (passo della rigatura loc. gionta al terzo libro, Venezia, Basca- sost. m.), sito sost. m., velocimetro rini; sost. m. 1593: Galileo Galilei, Trattato di fortificazione, in Le opere di Gali- leo Galilei, vol. II, Firenze, Barbèra, 6.2.2. Contributi linguistici 1891, pp. 79–146; 1638: Galileo Galilei, Discorsi e 1946: Manfredi Porena, “Di punto dimostrazioni matematiche intorno a in bianco”, in «Lingua nostra», VII, due nuove scienze attinenti alla mec- pp. 42-43; canica e ai movimenti locali, ed. cri- 1974: Bruno Migliorini, Onoma- tica a cura di Claudio Pierini, Verona, turgia, in «Lingua nostra», XXXV, Edizioni Cierre, Simeoni Arti Grafi- pp. 33-36 (p. 35: voce balistica); che, 2011; 2016: Francesco Crifò, I «Diarii» 1699: Alessandro Del Borro, Il di Marin Sanudo (1496–1533). Son- carro di Cerere o vero I tre proble- www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 447

mi di balistica proposti in Firenze 1925: Antonio Loperfido,Corso di ad Alessandro Del Borro e da esso balistica geodetica, Firenze, Istituto sciolti per la costruzzione d’un nuo- geografico militare; vo instrumento facilissimo, e di poca 1932: Giuseppe Mainardi, Bali- spesa, con cui si potranno seminare stica interna teorica: testo e tavole le campagne, Lucca, Ciuffetti; numeriche, Torino, Amministrazione 1748: Gaetano Marzaglia, Del cal- militare; colo balistico o sia del metodo di cal- 1933: Giuseppe Mainardi, Balisti- colare con la medesima facilita i tiri ca interna applicata, 2 voll., Torino, delle bombe orizzontali e gli obliqui, Amministrazione militare; Verona, Ramanzini; 1943: Francesco Galanzino, Ba- 1780: Leonardo Salimbeni, Opu- listica esterna: Vol. 1.: Balistica ra- scoli di geometria e balistica di Leo- zionale: (Ispettorato dell’arma di ar- nardo Salimbeni capitano d’ingegneri tiglieria), Roma, Istituto Poligrafico e professore di matematica nelle scuo- dello Stato; le militari di Verona, Verona, Moroni; 1954: Vittorio Consaga, Balistica 1827: Benjamin Poumet, Istru- esterna, Livorno, Accademia Navale zione sulla balistica del sig. Poumet. (2a ed.); Traduzione del tenente Ferd. Bion- 1956: Giuseppe De Florentiis, Tec- di Perelli incaricato della direzione nologia delle armi da fuoco: caccia, della Scuola de’ Cadetti della Reale tiro, difesa: nomenclatura e descri- Artiglieria in Toscana, Livorno, Poz- zione delle parti, polveri e loro carat- zolini; teri, balistica interna, esterna, speri- 1856: Carmelo Passaro, Su la tra- mentale, applicata, tiro su bersagli iettoria de’ gravi proietti per l’arte semoventi, descrizione, scelta, manu- bellica sotto il rapporto del mezzo resistente dell’aria soggiunta d’un tenzione, smontaggio e rimontaggio cenno storico di balistica, tratto da dei tipi, Milano, Hoepli; più recenti autori francesi, Napoli, 1976: Giacomo Augusto Pignone, Agrelli; Appunti di balistica venatoria, Firen- 1870–1875: Francesco Siacci, ze, Olimpia; Corso di balistica teorico–pratica, 2 1980: Aldo Balducci, Elementi di voll., Torino, Stamperia dell’Unione balistica forense, Molfetta, Tipogra- Tipografica Editrice; fia Mezzina; 1901: Gregorio Ronca, Manuale 1983: Edoardo Mori–Lorenzo Go- di balistica esterna, Livorno, Giusti; lino, Balistica pratica, Firenze, Olim- 1910: Giovanni Bianchi, Nozio- pia; ni fondamentali di balistica interna, 1987: Giannetto Corsi, Balistica Torino, Pasta (2a ed. completamente venatoria, a cura di Antonio Granelli, rifatta, 1914); Firenze, Olimpia (4a ed. aggiornata); 1910: Giovanni Bianchi, Corso 2001: Roberto Serino, Balistica e teorico–pratico di balistica esterna, ricarica: teoria e pratica del carica- Torino, Pasta (2a ed., 1922); mento, Firenze, Olimpia; www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 448

2003: Luigi D’Ancora, Lineamenti 1967–2009: «Diana armi: mensile di balistica forense terminale 2: lesi- d’informazione internazionale» (poi vità d’arma da fuoco a proiettili mul- «Armi e munizioni: storia, tecnica, tipli, Napoli, s.e.; balistica, impiego», 2009–2011; poi 2004: Luigi D’Ancora, Lineamenti «Armi: tecnica, sport, informazione di balistica forense terminale: lesivi- e cultura», 2012–, dal 2014 diventa tà d’arma da fuoco a proiettile unico, bimestrale e il titolo varia in «Diana Napoli, Ciampi; armi»); 2017: Corrado Fatuzzo, Compen- 1973–2009: «TACarmi: mensile dio di balistica, Viagrande (CT), Al- di cultura, attualità, tiro, armi, cac- gra. cia» (poi «Armi e munizioni: storia, tecnica, balistica, impiego», 2009– Altri titoli possono reperirsi in 2011; poi «Armi: tecnica, sport, in- SBN tramite il lancio «balistic*». formazione e cultura», 2012–, dal 2014 diventa bimestrale e il titolo varia in «Diana armi»); 6.2.5. Pubblicazioni periodiche 2004–: «Cacciare a palla: ungula- (con cadenza più o meno regolare) ti, territorio, caccia grossa, balistica, spogliabili tecnica» (mensile); 2012–: «Armi & balistica: rivista 1956–1957: «La balistica forense: mensile»; ausiliaria della medicina legale» (tri- 2016–: «Gli speciali di Armi & mestrale); balistica» (trimestrale). Tavola dei contributi disponibili per la pubblicazione nell’AVSI

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Criteri redazionali dell’AVSI

Tavola dei «Lingua e stile» I (1966)– = 4. Contributi raccolti tra- disp. mite il riscontro di neolo- contributi «Lingua nostra» I (1939)– = gismari disponibili per disp. A. Panzini, Dizionario mo- «Studi di grammatica italia- derno, Milano, Hoepli, 1905 la pubblicazione 2 3 4 5 na» I (1971)– = disp. (1908 ; 1918 ; 1923 ; 1927 ; 6 7 8 nell’AVSI. «Studi di lessicografia ita- 1931 ; 1935 ; 1942 , con Appendice di B. Migliorini; liana» I (1979)– = disp. 19509 = 19428, con Appendi- «Studi linguistici italiani» I Legenda: ce accresc. di B. Migliorini; disp. = disponibile/–i; (1960)– = disp. 196310 = 19428 ma con erra- in c.d.l. = in corso di Altre riviste = disp. ta–corrige, con Appendice 1.g Contributi da spogli di ulteriormente accr. di Bruno lavorazione; oltre ai volumi di argomento lingui- Migliorini, ristampata an- titoli di sezione, sono stico che come volume autonomo riportati in neretto i Franco Fucci, Diziona- nel 1963) = disp. contributi non più di- rio del linguaggio giorna- P. Monelli, Barbaro domi- listico, Roma, Ceschina, nio, Milano, Hoepli, 1933 sponibili. 1962 = disp. (19432) = disp. Ultimo aggiornam.: Altri voll. = sempre A. Jàcono, Dizionario di 15 dicembre 2019. disp. esotismi, Firenze, Marzoc- 1.h Altro = disp. co, 1939 = disp. D. Cinti, Che vuol dire? Di- 1. Contributi organici, su zionario di 10.000 vocaboli porzioni specifiche di lessi- 2. Contributi raccolti insoliti, dotti o nuovi del- co o da spogli di riviste o tramite il riscontro del la lingua italiana, Milano, studi linguistici GRADIT (singole lettere) Bietti, 1946 (19512) = disp. 1.a Terminologie settoriali A = disp.; B = disp.; C = A. Prati, Prontuario di pa- = disp. disp.; D = disp.; E = disp.; role moderne, Roma, Ed. 1.b Prefissi italiani (A–Z, F = disp.; G = disp.; H = dell’Ateneo, 1952 = disp. anche singoli gruppi di let- disp.; I = disp.; J = in c.d.l.; G. L. Messina, Parole al va- tere) = disp. (salvo prefissi K = in c.d.l.; L = disp.; M = glio, Roma, Signorelli, 1954 italiani di origine latina = disp.; N = disp.; O = disp.; (19562, 19603, 19634, 19655, AVSI I, 2018) P = disp.; Q = disp.; R = 19686, 19707, 19838) = disp. 1.c Suffissi italiani (A–Z, disp.; S = disp.; T = disp.; U G. Vaccaro, Dizionario anche singoli gruppi di let- = disp.; V = disp.; W = AVSI delle parole nuovissime e tere) = disp. I, 2018 e II, 2019 (parziale); difficili, 3 voll. (neologi- 1.d Latinismi non adattati X = AVSI I, 2018 e II, 2019 smi degli anni 1965, 1966, (B–Z, anche singoli gruppi (parziale); Y = in c.d.l.; Z = 1967), Roma, Romana Li- di lettere) = disp. (A = AVSI AVSI II, 2019 (parziale) bri Alfabeto, 1966–1968 = I, 2018 e III, 2020) in c.d.l. 1.e Grecismi non adattati = L. Satta, Il Millevoci, le pa- 3. Contributi raccolti tra- (A–L = AVSI II, 2019; M–Z role e le accezioni che non mite il riscontro di dizio- = in c.d.l.) tutti conoscono, Messina– 1.f Contributi da spogli di nari dell’uso Firenze, D’Anna, 1974 = riviste (annate singole o Z–2016 (anni 2000– AVSI II, 2019 (parziale) gruppi di annate) 2016) = AVSI I, 2018 L. Satta, Quest’altro Mille- «Italiano & oltre» I (1986) – Z–2017 e segg. = AVSI voci, le parole e le accezio- XVIII (2003) = disp. II, 2019 ni che non tutti conoscono, «La lingua italiana» I (2005) Z–2019 e segg. = disp. Messina–Firenze, D’Anna – = disp. Altri dizionari = disp. 1981 = in c.d.l. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 452

M. Cortelazzo–U. Cardi- Padova, Esedra, 1995–1997 nuove dai giornali, Roma, nale, Dizionario di parole = disp. Treccani, 2008 = disp. nuove. 1964–1987, Tori- S. Novelli–G. Urbani, Il G. Adamo–V. Della Valle (a no, Loescher, 1989 (ediz. Dizionario italiano. Parole c. di), Neologismi: parole aggiornata di Dizionario di nuove della Seconda e Ter- nuove dai giornali 2008– parole nuove. 1964–1984, za Repubblica, Roma, Data- 2018, Roma, Treccani, 2018 ibid. 1986) = in c.d.l. news, 1995 = disp. = disp. C. Quarantotto, Dizio- S. Novelli– G. Urbani, Di- Altri neologismari (cfr. nario del nuovo italiano, zionario della Seconda Re- http://www.iliesi. cnr.it/ Roma, Newton & Comp- pubblica. Le parole nuove ONLI/dizionari.shtml) = ton, 1987 = in c.d.l. della politica, Roma, Edi- disp. G. Pittano, Le nuove parole tori Riuniti, 1997 = AVSI italiane, Milano, Editoria- II, 2019 5. Contributi sparsi le del Corriere della Sera, C. Quarantotto, Dizionario = sempre disp. 1986 = disp. delle parole nuovissime, G. Pittano, Passa–parola: Roma, Newton & Compton, 6. Contributi propedeu- parole nuove e neonuove 2001 = disp. tici alla pubblicazione di in economia, politica e co- F. Biancardi, I nuovi termi- vocabolari storici delle stume, Milano, Edizioni del ni: l’aggiornamento del- terminologie settoriali Sole 24 Ore, 1987 = disp. la lingua italiana, Napoli, (cfr. GDLI–2008, pp. XI– Manna, 2003 (volumi dello XII) M. Nuzzo, I nuovi termini : stesso autore presso lo stes- Acustica = disp. il moderno aggiornamento so editore con leggere varia- Aeronautica = disp. della lingua italiana, Napo- zioni nel titolo a partire dal Agricoltura = disp. li, Manna, 1988 = disp. 1991) = disp. Agrimensura = disp. Il neoitaliano. Le parole G. Adamo–V. Della Valle, Alpinismo = disp. degli anni Ottanta scelte e Neologismi quotidiani. Un Amministrativo (linguag- raccontate da Sebastiano dizionario a cavallo del mil- gio) = disp. Vassalli, Bologna, Zanichel- lennio. 1998–2003, Firenze, Anatomia = disp. li, 1989 (19912) = disp. Olschki, 2003 = disp. Antropologia = disp. A. Forconi, Dizionario delle A. Palmisano, Attualità Araldica = in c.d.l. nuove parole italiane, Mila- 2004. Neologismi, Fasano, Archeologia = AVSI I, no, SugarCo, 1990 = disp. Schena, 2004 = disp. 2018 O. Lurati, 3000 parole A. Bencini–B. Manetti, Le Architettura = disp. nuove. La neologia negli parole dell’Italia che cam- Arte (storia dell’) = AVSI anni 1980–1990, Bologna, bia, Firenze, Le Monnier, I, 2018 Zanichelli, 1990 = in c.d.l. 2005 = disp. Astrofisica = disp. Dizionario degli errori e G. Adamo−V. Della Valle, Astrologia = disp. delle nuove parole della lin- 2006 parole nuove, Milano, Astronomia = disp. gua italiana, s.l., Edizioni Sperling & Kupfer, 2005 = Astronautica = disp. Polaris, 1991 = disp. disp. Automobilismo = disp. A. Bencini–E. Citernesi, Parole in prova per il Dizio- Balistica = AVSI II, 2019 Parole degli anni Novanta, nario della Lingua Italiana Bancario (linguaggio) = Firenze, Le Monnier, 19932 (il Sabatini–Coletti) 2008, disp. (19921) = disp. Milano, Rizzoli, 2006 = Biblico (linguaggio) = disp. F. Di Natale, Neologismi disp. Bibliografia = in c.d.l. e plurali, Perugia, Guerra, T. De Mauro, Dizionarietto Biblioteconomia = AVSI 1995 = disp. di parole del futuro, Roma– I, 2018 Michele A. Cortelazzo, An- Bari, Laterza, 2006 = disp. Biochimica = disp. nali del Lessico Contem- G. Adamo–V. Della Valle (a Biologia = disp. poraneo Italiano, 3 voll., c. di), Neologismi: parole Botanica = disp. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 453

Burocrazia = disp. Embriologia = disp. Meccanica = disp. Chimica = disp. Enigmistica = in c.d.l. Medicina = disp. Chirurgia = disp. Enologia = in c.d.l. Medicina legale = disp. Cibernetica= disp. Entomologia = disp. Merceologia = disp. Cinematografia = disp. Epigrafia = disp. Metallurgia = disp. Citologia = disp. Equitazione = disp. Meteorologia = disp. Commerciale (linguaggio)= Estetica = disp. Metrica = disp. disp. Etnografia = disp. Metrologia = disp. Conceria = disp. Etnologia = disp. Microbiologia = disp. Contabilità = disp. Etologia = disp. Militare (linguaggio) = Costruzioni (scienza delle) Falegnameria = disp. disp. = disp. Farmacologia = disp. Mineralogia = disp. Cristallografia = disp. Ferroviario (linguaggio) = Mitologia = disp. Cronologia = disp. disp. Musica = disp. (ma cfr. già Culinaria = disp. Filatelia = disp. Lessico della lett. music. it. Demografia = disp. Filologia = disp. (ma cfr. già Dialettologia = disp. Y. Gomez Gane, Diz. della 1490–1950, Firenze 2007, e Diplomazia = disp. terminol. filol., Torino 2013) AVSI II, 2019) Diritto amministrativo = Filosofia = disp. Numismatica = AVSI II, disp. Finanze (scienza delle) = 2019 Diritto canonico = disp. disp. Odontoiatria = disp. Diritto civile = disp. Fisica = disp. Oreficeria = disp. Diritto commerciale = disp. Fisiologia = disp. Ornitologia = disp. Diritto costituzionale = Fonderia = disp. [Ortografia = cfr. Gramma- disp. Fonetica = disp. tica] Diritto fallimentare = disp. Fotografia = disp. Ottica = disp. Diritto internazionale = Gastronomia = disp. Paleografia = disp. disp. Genetica = disp. Paleontologia = disp. Diritto del lavoro e sindaca- Geofisica = disp. Paletnologia = disp. le = disp. Geografia = disp. Patologia = disp. Diritto della navigazione = Geologia = disp. Pedagogia = disp. disp. Geometria = disp. Petrografia = disp. Diritto penale = disp. Giochi = disp. Pittura = disp. Diritto privato = disp. Giornalismo = disp. Politica = disp. Diritto processuale civile [Glottologia = cfr. Lingui- Psicanalisi = disp. = disp. stica] Psicologia = disp. Diritto processuale penale Grafica = disp. [Pugilato = cfr. Sport.] = disp. Grammatica = disp. Radioastronomia= disp. Diritto pubblico = disp. Idraulica = disp. Radiologia = disp. Diritto romano = disp. Industria = disp. Radiotecnica= disp. Diritto tributario = disp. Informatica = disp. Ecclesiastico (linguaggio) Ippica = disp. Religione = disp. = disp. Istologia = disp. Retorica = in c.d.l. Ecologia = disp. Ittiologia = disp. Scolastico (linguaggio) = Economia = disp. Linguistica disp. Edilizia = disp. = in c.d.l. Scultura = disp. Editoria = disp. Liturgia = disp. Semantica = disp. Elettricità = disp. Logica = disp. Sociologia= disp. Elettronica = disp. Logica matematica = disp. Elmintologia = disp. Matematica = disp. Statistica = disp. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 454

Storia del diritto = disp. Telefonia = disp. Trasporti = disp. Storia della religione = Teologia = disp. Urbanistica = disp. disp. Tessitura = disp. Venatorio (linguaggio) = Storico (linguaggio) = disp. Tintoria = disp. disp. Teatro = in c.d.l. Tipografia = disp. Veterinaria = disp. Tecnica = disp. Topologia = disp. Vulcanologia = disp. Tecnologia = disp. Topografia = disp. Zoologia = disp. Telecomunicazioni = disp. Toponomastica = disp. Zootecnia = disp. Criteri redazionali dell’AVSI

Formato elettronico: File Word.

Impaginazione: Tutti i margini 4 cm; testo su colonna unica; interlinea singola.

Carattere: Times New Roman.

Corpo: 10 (le fonti degli esempi nei lemmi; le sezioni «Osservazioni» e «Bibliografia» in calce ai lemmi) e 12 (tutto il resto).

Sillabazione automatica: Da non inserire (sarà inserita dalla redazione nella fase finale del lavoro).

Trattino, uso del: Da utilizzare solo il trattino lungo («–»), e non il trattino breve («-») (che sarà utilizzato unicamente per gli accapi; negli indirizzi internet si eviterà così confusione tra l’eventuale trattino breve indicante l’accapo e il trattino lungo come elemento dell’indirizzo; in fase redazionale è parso opportuno non separare manualmente gli indirizzi per agevolare l’eventuale copiatura fedele da parte dell’utente).

Redazione dei lemmi (solo sezioni 1–5):

Marche metalessicografiche: Uno o più dei seguenti simboli (da inserire in ordine alfabetico, e nel caso di lettere uguali dando la precedenza alla lettera maiuscola), separati da uno spazio (nel caso di lemmi con più accezioni, se necessario possono essere anteposti simboli alle singole accezioni): (E) = aggiunta di dati linguistici corrispondenti ad esempi d’autore (prescindendo da eventuali retrodatazioni); (e) = aggiunta di dati linguistici diversi dagli esempi d’autore (definizione, etimologia, ecc.); (N) = nuovo lemma (mono o polirematico): assente in GDLI, GRADIT, neologismari e Z–aaaa; (n) = nuova singola accezione di lemma (mono o polirematico): assente in GDLI, GRADIT, neologismari e Z–aaaa; (R) = aggiunta di un esempio d’autore che comporti la retrodatazione della prima attestazione in assoluto; www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 456

(r) = aggiunta di un esempio d’autore che comporti la retrodatazione della prima attestazione di una singola accezione; (S) = storicizzazione di un lemma (mono o polirematico) assente in GDLI ma registrato in GRADIT e/o neologismari e/o Z–aaaa; (s) = storicizzazione di una singola accezione di lemma (mono o polirematico) assente in GDLI ma registrata in GRADIT e/o neologismari e/o Z–aaaa.

Esponente: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] In neretto; non seguito da virgola; con lettera iniziale (di norma) in minuscola (e non in maiuscola come in GDLI); con accento grafico solo sulle parole in cui è previsto dall’ortografia (non, dunque sulle parole sdrucciole, salvo casi eccezionali, comunque sempre segnalati). Nella sezione relativa alla storicizzazione dei dati presenti nel GRADIT e non nel GDLI, gli esponenti che vengano citati in forma diversa rispetto al GRADIT (per le ragioni che l’autore riterrà opportune) dovranno avere un lemma di rimando al luogo alfabetico corrispondente alla forma originaria del GRADIT. Se all’interno di un contributo relativo a più lemmi un autore si occupa di un lemma già trattato in un precedente volume dell’AVSI, inserirà una voce di rimando (contenente tutti gli estremi), eventualmente aggiungendo nuovi dati.

Varianti: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] In corsivo; tra parentesi tonde (che vanno però in tondo); separate da virgola (se la variante riguarda la sola iniziale, si possono usare formule quali «talvolta / specialmente / ecc. con l’iniziale maiuscola»);

Trascrizione fonematica: Da non inserire (per indicazioni sulla pronuncia il lettore potrà ricorrere a prontuari di pronuncia e lessici dell’uso).

Categoria grammaticale: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Per le abbreviazioni, cfr. la lista riportata sotto (in particolare, si osservino «sost. f.» o «sost. m.», e non «sf» o «sm» come nel GDLI); quando le categorie grammaticali sono più d’una, da unire tramite la cong. «e». Se l’appartenenza a una categoria grammaticale è secondaria, lo si può indicare tra parentesi.

Plurale (nel caso dei sostantivi): [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Nel caso di plurali variabili non occorrono indicazioni; se il plurale è invece invariabile l’indicazione «inv.» seguirà la categoria grammaticale. Rilievi relativi a plurali alternativi saranno posti tra parentesi dopo la categoria grammaticale («lenzuolo [...] sost. m. (pl. anche f. lenzuola; pl. ant. lenzuoi)»; «corpus [‘raccolta completa www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 457

e ordinata di scritti’ ...] sost. m. (pl. corpora o inv.)»; «nacho [...] sost. m. inv. (pl. anche nachos)».

Ambiti settoriali: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] In tondo; con lettera iniziale maiuscola (per l’elenco delle abbreviazioni, cfr. sotto, Abbreviazioni e sigle);

Definizione/–i: [non a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Se più d’una, separate da punto e virgola;

Esempio/–i d’autore: [a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Anno di attestazione dell’esempio (in neretto, eventualmente preceduto da «av.» o «ca.» o seguito da «(<)» o «(?)», sempre in neretto); poi fonte dell’esempio. Se la fonte è un libro si indicano: Nome [per esteso se noto, altrimenti iniziale puntata] Cognome [nel caso di più autori, separare con un trattino lungo non preceduto né seguito da spazio], Titolo, Luogo di pubblicazione, Editore, pagina. Se la fonte è un contributo in rivista / opera collettanea si indicano: «In» + «Titolo rivista» (in tondo, tra virgolette a caporale) / Titolo opera collettanea (in corsivo), n. dell’annata (in numeri romani, e se disponibile) e anno (in numeri arabi; se preceduto dal n. dell’annata, l’anno va tra parentesi tonde) [solo per le riviste] / Luogo di pubblicazione [solo per le opere collettanee], eventuale curatore [solo per le opere collettanee], Editore [solo per le opere collettanee], anno di pubblicazione [solo per le opere collettanee], pagina (l’anno di pubblicazione viene sempre indicato, tanto per le riviste quanto per le opere collettanee, in quanto talvolta differisce dall’anno di attestazione). Se la fonte è un sito internet si indicano: Nome Cognome e/o Titolo [se noti e se ritenuti funzionali a un più agevole reperimento del contributo], «in» + sito internet (in corsivo), data. Qualora non si siano reperiti tutti gli elementi utili per l’identificazione della fonte, occorrerà specificare da dove derivi la citazione (con eventuale specificazione degli elementi mancanti): Google Ricerca Libri [da indicare in calce alla fonte, in sigla e tra parentesi: «(GRL)»], ecc. I volumi delle riviste vanno indicati con numeri romani (ne consegue che non serve la dicitura «vol.»). Se si tratta di opera tradotta, si indicherà se possibile il traduttore. Per gli esempi tratti dalla stampa periodica i mesi si citeranno per esteso. Gli esempi vanno separati tra loro con 5 spazi bianchi. Quando le attestaz. hanno natura puramente funzionale (per es. servono solo a indicare, sulla base dei lessici di riferimento, la prima attestaz. ad oggi nota o un arco di secoli in cui il lemma è attestato), dopo la data può essere citato il solo lessico di riferimento senza bisogno di riportare anche l’esempio. www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 458

Nota etimologica: [a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Preceduta dal segno «=»; con traslitterazione per le lingue straniere (per il greco gli accenti sono sempre acuti, anche nei sintagmi; lo spirito aspro è indicato con h–; la ipsilon è resa con con y; eta e omega sono rese con ē ed ō, e se accentate con ē ed ō); con uniformità redazionale almeno nei seguenti casi: «Deriv. di xxx e yyy» (per i derivati); «Comp. di xxx e yyy [o altra formula], sul modello dell’inglese [o altra lingua] zzz» (per i calchi da lingue straniere); «Voce / Loc. / ecc. ingl. [o altra lingua]” (per i forestierismi non adattati); «Dall’ingl. [o altra lingua] xxx» (per i forestierismi adattati). Per indicare il grado di probabilità delle ipotesi etimologiche si potranno usare avverbi quali «Forse», «Prob.», ecc.

Osservazioni (sezione da inserire solo nei particolari casi che lo richiedano): [a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Introdotte nel seguente modo: «Osservazioni: ».

Bibliografia (sezione da inserire solo nei particolari casi che lo richiedano): [a capo rispetto al precedente elemento del lemma] Introdotta nel seguente modo: «Bibliografia: »; stessi criteri bibliografici adoperati per le fonti dei lemmi.

Redazione titoli: La gerarchia dei livelli di sezioni e sottosezioni è la seguente: «1. Titolo» // «1. 1. Titolo» // «1. 1. 1. Titolo» e così via (in tondo, dunque, solo il livello più alto).

Abbreviazioni e sigle: Le sigle e le abbreviazioni utilizzate per i riferimenti bibliografici sono quelle riportate nel Supplemento bibliografico 2012 al Lessico etimologico italiano (Wiesbaden, Reichert, 2012; scaricabile dal sito ), salvo le seguenti differenze o aggiunte:

ACNP = ACNP – Catalogo Italiano dei Periodici (Università di Bologna – CNR) consultabile tramite ricerca avanzata nel sito < https://acnpsearch. unibo.it/advancedsearch>; BibIt = Biblioteca Italiana, biblioteca digitale con più di 1600 opere curata dagli italianisti dell’università di Roma La Sapienza, consultabile nel sito ; BIGLlI = Bibliografia Generale della Lingua e della Letteratura Italiana (Salerno Editrice), consultabile nel sito ; www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 459

BIZ = Biblioteca Italiana Zanichelli, testi a cura di Pasquale Stoppelli, Bologna, Zanichelli, 2010; DELI2 = Manlio Cortelazzo–Paolo Zolli, DELI – Dizionario etimologico della lingua italiana, seconda edizione in volume unico a cura di Manlio Cortelazzo e Michele A. Cortelazzo, Bologna, Zanichelli, 1999; DiVo = Corpus del Dizionario dei Volgarizzamenti, consultabile tramite vari tipi di ricerca testuale nel sito ; EVLI = Alberto Nocentini, L’Etimologico. Vocabolario della lingua italiana, con la collaborazione di Alessandro Parenti, Milano, Le Monnier, 2010; Garollo1 = Piccola enciclopedia Hoepli, diretta da G. Garollo, 2 voll., Milano, Hoepli, 1892–1895; GDLI = Grande dizionario della lingua italiana, Torino, Utet, 1961–2002 (sigla di uso comune, adottata tra l’altro nel Lexikon der romanistischen Linguistik, vol. 4, Tübingen, Niemeyer, 1988, p. VIII); GDLI–aaaa = supplemento al GDLI, anno di stampa aaaa (2004 o 2008); GDLI–Indice = Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia. Indice degli autori citati nei volumi I–XXI e nel Supplemento 2004, a cura di Giovanni Ronco, Torino, Utet, 2004; GRL = Google Ricerca Libri, consultabile tramite ricerca avanzata nel sito ; JSTOR = corpus di pubblicazioni periodiche di ambito accademico, interrogabile tramite ricerche testuali nel sito ; LTL = Aegidius [= Egidio] Forcellini, Lexicon totius Latinitatis, Patavii, Typis Seminarii, 1940; OED = Oxford English Dictionary, consultabile nel sito ; OVI = Corpus OVI dell’Italiano antico, consultabile tramite vari tipi di ricerca testuale nel sito ; SBN = Opac SBN, catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale consultabile tramite ricerca avanzata nel sito ; TLIO = Tesoro della lingua italiana delle origini, consultabile tramite vari tipi di ricerca nel sito ; Z–aaaa = Lo Zingarelli. Vocabolario della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, anno di stampa aaaa (diverso da quello indicato in copertina).

Le abbreviazioni generali usate si rifanno, salvo qualche differenza o integrazione, a quelle riportate alle pp. 1–2 del Supplemento bibliografico 2012 al Lessico etimologico italiano (Wiesbaden, Reichert, 2012; scaricabile dal sito cit.; forme valevoli, se non diversamente specificato, www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 460

anche per i corrispettivi plurali e, in caso di aggettivi, per i corrispettivi femminili): a. = anno; abbrev. = abbreviazione, abbreviato; accez. = accezione; accorc. = accorciamento, accorciato; accr. = accrescitivo; accus. = accusativo; agg. = aggettivo, aggettivale; ant. = antico; app. = appendice; arc. = arcaico; art. = articolo; assol. = assoluto; attestaz. = attestazione; aus. = ausiliare; avv. = avverbio, avverbiale; ca. = circa; centr. = centrale; cfr. = confer, confronta; cit. = citato, citazione; col. = colonna; comp. = composto; compar. = comparativo; compon. = componimento; conf. = confisso; cong. = congiunzione; congiunt. = congiuntivo; cp. = complemento; crit. = critico; deriv. = derivato; det. = determinato; dial. = dialetto, dialettale; dimin. = diminutivo; dispr. = dispregiativo; disus. = disusato; diz. = dizionario; ecc. = eccetera; ed. = edito, editore, edizione; es. = esempio; estens. = estensione, estensivo; etim. = etimologia, etimologico; f. = femminile; famil. = familiare; fasc. = fascicolo; fig. =figurato ; gen. = genere; gerg. = gergo, gergale; gramm. = grammatica, grammaticale; ib. = ibidem; id. = idem; imp. = imperativo; impers. = impersonale; indef. = indefinito; indet. = indeterminato; indic. = indicativo; inf. = infinito, infinitivo; inter. = interiezione, interiettivo; interrog. = interrogativo; intr. = intransitivo; inv. = invariabile, invariato; l. = luogo (di pubblicazione); loc. = locuzione; m. = maschile; mediev. = medievale; merid. = meridionale; mod. = moderno; ms. = manoscritto; n. = numero (pl. nn.); neol. = neologismo; nom. = nominativo; nota = nota (per esteso); NS = nuova serie; num. = numerato; onomat. = onomatopea, onomatopeico; op. cit. = opera citata; p. = pagina (non «pag.»; pl. pp.); part. = participio, participiale; pass. = passato; pass. rem. = passato remoto; perf. = perfetto; pers. = persona, personale; p. es. = per esempio; pl. = plurale; pop. = popolare; poss. = possessivo; pref. = prefisso; prep. = preposizione; pres. = presente; prob. = probabilmente; pron. = pronome, pronominale; propr. = propriamente; pubbl. = pubblicato; r = recto (nei manoscritti); rar. = raramente; reg. = regionale; rifl. =riflessivo ; s. = senza; S. = serie; scherz. = scherzoso; scient. = scientifico; scil. = scilicet; sec. = secolo; seg. = seguente (pl. segg.); sett. = settentrionale; sez. = sezione; sign. = significato; sim. = simile; sin. = sinonimo; sing. = singolare; sost. = sostantivale, sostantivato, sostantivo; spec. = specialmente; spreg. = spregiativo; suff. = suffisso; superl. = superlativo; suppl. = supplemento; s.v. = sub voce; topon. = toponimo; tr. = transitivo; trad. = traduzione; v = verso in riferimento a manoscritti; v. = verbo, verso in riferimento a testi poetici (pl. vv.); var. = variante; vedi = vedi (per esteso); verb. = verbale; vezz. = vezzeggiativo; voc. = vocabolario, vocabolo; vol. = volume; volg. = volgare, volgarizzamento. Le abbreviazioni usate in relazione alle lingue sono: ar. = arabo; cin. = cinese; fr. = francese; giap. = giapponese; gr. = greco; ingl. = inglese; ingl. am. = inglese d’America; it. = italiano; lat. = latino; port. = portoghese; www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 461

rus. = russo; sp. = spagnolo; sp. am. = spagnolo d’America; ted. = tedesco. I simboli utilizzati all’interno dei lemmi sono: * = forma ricostruita, non testimoniata; < = deriva da; > = si sviluppa in; → = rinvio; (<) = nelle date degli esempi, forse retrodatabile sulla base di ed. precedenti non risultate accessibili; (?) = posposto alla data di un esempio, indica che la datazione o l’attestazione nel suo complesso sono incerte; | = inizio p. successiva; [ ] = quando racchiudono un esempio, indicano che non è servibile ma risulta utile per comprendere la storia della voce (secondo un uso introdotto nella lessicografia storica dall’OED). Le abbreviazioni degli ambiti settoriali sono quelle riportate alle pp. XI–XII del GDLI–2008 (fatte salve l’aggiunta di «Sport.» e l’omissione di «Giurid.[ico]», «Glott.[ologia]», «Ortogr.[afia]», «Pugil.[ato]», «Semant. [ica]»; «Tecn.[ica]»): Acust. = Acustica; Aeron. = Aeronautica; Agric. = Agricoltura; Agrim. = Agrimensura; Alpin. = Alpinismo; Ammin. = Amministrativo (linguaggio); Anat. = Anatomia; Antropol. = Antropologia; Arald. = Araldica; Archeol. = Archeologia; Archit. = Architettura; Arte. = Arte (storia dell’); Astrofis. = Astrofisica; Astrol. = Astrologia; Astron. = Astronomia; Astronaut. = Astronautica; Autom. = Automobilismo; Balist. = Balistica; Banc. = Bancario (linguaggio); Bibl. = Biblico (linguaggio); Bibliogr. = Bibliografia; Bibliotec. = Biblioteconomia; Biochim. = Biochimica; Biol. = Biologia; Bot. = Botanica; Burocr. = Burocrazia; Chim. = Chimica; Chirurg. = Chirurgia; Cibern. = Cibernetica; Cinem. = Cinematografia; Citol. = Citologia; Commerc. = Commerciale (linguaggio); Conc. = Conceria; Contab. = Contabilità; Costr. = Costruzioni (scienza delle); Cristall. = Cristallografia; Cronol. = Cronologia; Culin. = Culinaria; Demogr. = Demografia; Dialettol. = Dialettologia; Diplom. = Diplomazia; Dir. amm. = Diritto amministrativo; Dir. canon. = Diritto canonico; Dir. civ. = Diritto civile; Dir. comm. = Diritto commerciale; Dir. cost. = Diritto costituzionale; Dir. fall. = Diritto fallimentare; Dir. internaz. = Diritto internazionale; Dir. lav. = Diritto del lavoro e sindacale; Dir. navig. = Diritto della navigazione; Dir. pen. = Diritto penale; Dir. priv. = Diritto privato; Dir. proc. civ. = Diritto processuale civile; Dir. proc. pen. = Diritto processuale penale; Dir. pubbl. = Diritto pubblico; Dir. rom. = Diritto romano; Dir. trib. = Diritto tributario; Eccles. = Ecclesiastico (linguaggio); Ecol. = Ecologia; Econ. = Economia; Edil. = Edilizia; Edit. = Editoria; Elettr. = Elettricità; Elettron. = Elettronica; Ellettrotecn. = Elettrotecnica; Elmint. = Elmintologia; Embriol. = Embriologia; Enigm. = Enigmistica; Enol. = Enologia; Entom. = Entomologia; Epigr. = Epigrafia; Equit. = Equitazione; Estet. = Estetica; Etnogr. = Etnografia; Etnol. = Etnologia; Etol. = Etologia; Falegn. = Falegnameria; Farmac. = Farmacologia; Ferrov. = Ferroviario (linguaggio); Filat. = Filatelia; Filol. = Filologia; Filos. = Filosofia; Finanz. = Finanze (scienza delle); Fis. = Fisica; Fisiol. = Fisiologia; Fond. = Fonderia; Fonet. = Fonetica; Fotrogr. = Fotografia; www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 462

Gastron. = Gastronomia; Genet. = Genetica; Geofis. = Geofisica; Geogr. = Geografia; Geol. = Geologia; Geom. = Geometria; Gioc. = Giochi; Giornal. = Giornalismo; Graf. = Grafica; Gramm. = Grammatica; Idraul. = Idraulica; Industr. = Industria; Inform. = Informatica; Ipp. = Ippica; Istol. = Istologia; Ittiol. = Ittiologia; Ling. = Linguistica; Liturg. = Liturgia; Log. = Logica; Log. matem. = Logica matematica; Marin. = Marina; Matem. = Matematica; Meccan. = Meccanica; Medic. = Medicina; Medic. leg. = Medicina legale; Merceol. = Merceologia; Metall. = Metallurgia; Meteor. = Meteorologia; Metr. = Metrica; Metrol. = Metrologia; Microbiol. = Microbiologia; Milit. = Militare (linguaggio); Miner. = Mineralogia; Mitol. = Mitologia; Mus. = Musica; Numism. = Numismatica; Odont. = Odontoiatria; Oref. = Oreficeria; Ornit. = Ornitologia; Ott. = Ottica; Paleogr. = Paleografia; Paleont. = Paleontologia; Paletn. = Paletnologia; Patol. = Patologia; Pedag. = Pedagogia; Petrogr. = Petrografia; Pitt. = Pittura; Polit. = Politica; Psicanal. = Psicanalisi; Psicol. = Psicologia; Radioastron. = Radioastronomia; Radiol. = Radiologia; Radiotecn. = Radiotecnica; Relig. = Religione; Retor. = Retorica; Scolast. = Scolastico (linguaggio); Scult. = Scultura; Sociol. = Sociologia; ; Statist. = Statistica; Stor. = Storico (linguaggio); Stor. dir. = Storia del diritto; Stor. relig. = Storia della religione; Teatr. = Teatro; Tecnol. = Tecnologia; Telecom. = Telecomunicazioni; Telef. = Telefonia; Teol. = Teologia; Tess. = Tessitura; Tint. = Tintoria; Tipogr. = Tipografia; Topol. = Topologia; Topogr. = Topografia; Toponom. = Toponomastica; Trasp. = Trasporti; Urban. = Urbanistica; Venat. = Venatorio (linguaggio); Veter. = Veterinaria; Vulcanol. = Vulcanologia; Zool. = Zoologia; Zootecn. = Zootecnia. Al più volte cit. Supplemento bibliografico 2012 al Lessico etimologico italiano (pp. 4–31) si potrà ricorrere anche per stabilire quali abbreviazioni usare in relazione ai dialetti italiani antichi e moderni, qualora un contributo ne richieda l’uso (che andrà, comunque, esplicitato in una nota a inizio articolo, come in tutti i casi che richiedano un uso particolare).

Un esempio di lemma (con commento illustrativo): Si propone qui di seguito un lemma con un commento a seguire (che mostri il retroscena teorico dietro la stesura).

(e) (R) (S) wakame sost. m. e f. inv. Bot. Alga appartenente alla classe delle Feoficee (o alghe brune), famiglia delle Laminarie, originaria dei mari di Cina, Giappone e Corea ma attualmente diffusa anche in Europa, America e Oceania, usata come alimento e come base di cosmetici. 1979 Michio Kushi, Il libro del do–in. Tecniche ed esercizi per lo sviluppo fisico, mentale e spirituale, trad. it. di Stefania Bonarelli, Roma, Edd. Mediterranee, 1979, p. 33: Vengono impiegate come alimenti supplementari varie specie di vegetali www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 463

marini: kombu, wakame, ararne, hiziki, nori, agar–agar, dulse, muschio irlandese e molti altri 1987 Michio Kushi, La nuova cucina macrobiotica, trad. it. di Franca Caspani e Antonella Pelloni, Roma, Edd. Mediterranee, 1987, p. 82: Tra le alghe marine, l’arame contiene 1.170 mg. di calcio, l’hijiki 1.400 mg., il kelp 1.093 mg. e la wakame 1.300 mg. 1989 Michio Kushi, Il nuovo libro della macrobiotica, trad. it. di Stefania Bonarelli, Roma, Edd. Mediterranee, 1989, p. 180: Nel 1972 ricercatori giapponesi resero noto che in esperimenti di laboratorio il wakame, un’alga che in Asia si consuma correntemente, ostacola l’assorbimento del colesterolo e quindi il suo accumulo nel fegato e nell’intestino 1994 GRADIT («in Internet») 2009 Aldo Bongiovanni, Prodotti naturali dalla A alla Z, Milano, Tecniche nuove, 2009, p. 7: L’alga wakame (Undaria pinnatifida) fa parte della famiglia delle Laminarie (o alghe brune), che comprende numerose specie tra cui la kombu, il nato e la dashi; viene solitamente raccolta nelle acque molto mosse. [...] La wakame secca è molto simile alla kombu, si distingue solamente dopo la reidratazione: la wakame è caratterizzata da una nervatura centrale e da una colorazione verde scuro. = Voce giap., letteralmente ‘tela giovane’.

Commento: Simbologia. Oltre a (S) e (R) è stato inserito (e) dal momento che si sono aggiunti dati linguistici. ~ Categoria grammaticale. In GRADIT viene dato come sost. f. inv., ma è attestato anche il m. ~ Definizione. Si è cercato di dare un maggior rigore scientifico rispetto al GRADIT («alga bruna (Undaria pinnatifida)»). Inoltre, si è tralasciata l’indicazione «spec. come ingrediente per zuppe e stufati» del GRADIT, ma si è aggiunto in compenso il fatto che oggi si usa anche in occidente (il che spiega perché il termine sia così diffuso in italiano). Si è infine aggiunto il riferimento agli usi cosmetici. ~Esempi . In linea generale, il numero di esempi riportati deve essere rapportato alla quantità di informazioni aggiuntive fornite. In questo caso si è riportato il primo esempio di wakame in assoluto (da cui non si ricava il genere), il primo come f., il primo come m. e un’attestazione più recente in cui emergono informazioni interessanti sull’alga (nonostante la classificazione non del tutto esatta). ~ Etimologia. Rispetto al GRADIT si è aggiunto il significato letterale del termine in giapponese (nei limiti di quanto permesso dalle competenze relative a quella lingua). www.avsi.unical.it – «AVSI» II, 2019, p. 464

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Direzione Lorenzo Ambrogio: [email protected] (già Utet) Gianluca Biasci: [email protected] (Università per Stranieri di Siena) Rosario Coluccia: [email protected] (Università del Salento) Paolo D’Achille: [email protected] (Università degli Studi Roma Tre) Yorick Gomez Gane: [email protected] (Università della Calabria) Rita Librandi: [email protected] (Università degli Studi di Na- poli Federico II) Luigi Matt: [email protected] (Università degli Studi di Sassari) Luca Serianni: [email protected] (Università di Roma Sapienza)

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