GIOVEDÌ 14 GENNAIO 2010 DI REPUBBLICA

■ 38 DIARIO Il sogno della modernizzazione del Paese e il prezzo che costò, l’ascesa a Palazzo Chigi e : l’impronta del segretario socialista a 10 anni dalla morte CRAXISMO Le due anime del leader che volle conquistare l’Italia

MIRIAM MAFAI ettino Craxi è morto La memoria contro il parere dei giudici, ristabilì LIBRI dieci anni fa ad Ham- un preteso diritto all’etere delle tv di mamet, in Tunisia La figura del latitante Berlusconi. E questa è certamente GUIDO dove era fuggito nel l’eredità più pesante di cui soffria- CRAINZ maggio del 1994, alla degno della galera e del mo. Ma da abbiamo Autobiografi vigiliaB di un processo che lo ereditato anche l’idea della neces- politico degno dei funerali a di una avrebbe condannato in contu- sità di una Grande Riforma, della Repubblica. macia per corruzione. Era dun- di Stato si confondono quale tuttavia non furono mai pre- Le radici que un latitante e se, da vivo, fos- e si sovrappongono cisati allora i contorni, ma di cui fa- dell’Italia se tornato in Italia, avrebbe tro- ceva senza dubbio parte una qual- attuale vato ad accoglierlo, a Fiumicino, nella memoria del Paese che forma di presidenzialismo, una Donzelli i carabinieri che lo avrebbero ac- riduzione dei poteri del Parlamen- 2009 compagnato a Regina Coeli. Se to, e, dunque, una inevitabile rifor- invece fosse tornato in Italia da La “modernità” ma della Costituzione. UGO FINETTI morto, avrebbe trovato a Fiumi- Leader di un partito irrimedia- Storia di cino le più alte autorità dello Sta- La spregiudicatezza fu bilmente minoritario Craxi capì Craxi. Miti e to e ricevuto solenni funerali. prima di altri l’importanza del con- realtà della Le due figure, le due immagini di il vestito indossato da una trollo dell’informazione e del dana- sinistra Craxi, quella del latitante degno parte dell’Italia negli anni ro per la costruzione del consenso. italiana della galera e quella dell’uomo po- Se il vecchio , suo mae- Boroli litico degno dei funerali di Stato si Ottanta, una miscela di stro, arrivato nel 1964 alla vicepre- editore confondono e si sovrappongono, edonismo, voglia di successo sidenza del Consiglio aveva cerca- 2009 nella nostra memoria come nella to, a Palazzo Chigi la “stanza dei storia del nostro paese. In questa e di idealismo libertario bottoni”, Bettino Craxi puntò subi- GIUSEPPE contraddizione solo apparente- IL GAROFANO to, invece, alla cassaforte. Ma la cas- MAMMARELLA mente paradossale è possibile leg- Il nuovo corso socialista saforte non si trovava solo a Palazzo L’Italia gere il più sintetico giudizio sull’o- cancella la falce e martello, Chigi. Già De Mita, segretario della Contempora perato e la figura di Craxi, il quaran- sostituiti dal garofano Dc, aveva dichiarato di ritenere che nea (1943- tenne semisconosciuto che, chia- il finanziamento dei partiti di go- 2007) mato nel 1976 ad assumere la segre- martello con il garofano, simbolo va delle insopportabili sigarette al- verno fosse «un compito istituzio- Il Mulino teria di un Psi ormai ridotto a un mi- del Primo Maggio e emblema adot- la menta. Era sospettoso, aggressi- nale» delle aziende di Stato, dell’E- 2008 serabile 9,6 per cento dei voti, tato da Mitterrand. vo, impaziente, quasi sapesse di ni, dell’Iri, delle grandi banche. Bet- riuscirà in pochi anni ad affermarsi È un fiore rosso, decisamente non avere molto tempo a disposi- tino Craxi allargò a tutte le aziende EDOARDO su una scena politica saldamente rosso. Ma quando a Torino un so- zione. Come alleato era scomodo, interessate ai lavori pubblici la pla- CRISAFULLI occupata da due grandi partiti, la cialista troppo zelante gli chiede di come avversario poteva essere pe- tea di coloro che avrebbero dovuto Le ceneri di Dc e il Pci, che insieme avevano rac- cancellare anche quel colore, Betti- ricoloso. E si capisce la diffidenza e contribuire al finanziamento. L’o- Craxi colto oltre il 70 per cento dei voti. Lo no reagisce con furia e fastidio. La il sospetto che nei suoi confronti perazione riuscì. I soldi affluivano Rubettino spazio di manovra dunque era falce e martello è un residuo lenini- provò sempre Enrico Berlinguer, regolarmente, a Milano, diretta- 2008 quanto mai ridotto, ma Craxi, buon sta e può essere abolita, ma il rosso uomo di tutt’altra pasta e cultura. mente nell’ufficio di Craxi, nelle giocatore di poker e privo di ogni - risponde - non si cancella, fa parte Craxi capì, prima di altri, che con mani della sua fedele segretaria, e, LUIGI complesso di inferiorità saprà usar- della storia dei lavoratori e del par- gli anni Ottanta entravamo nell’e- in periferia, ai vari ras o feudatari MUSELLA lo con spregiudicatezza, fino ad ar- tito. E non a caso, forse, lui stesso poca del consumo opulento, e che che gestivano la vita pubblica. Craxi rivare a Palazzo Chigi, nel 1983, da esibirà quasi sempre una cravatta una televisione commerciale pote- Un finissimo storico socialista, Salerno presidente del Consiglio. rossa. va esserne il traino e insieme inci- Luciano Cafagna, ha scritto che editrice 2007 La spregiudicatezza d’altronde è Amava la buona tavola, le belle dere sugli orientamenti politici e quello che il nostro Eugenio Scalfa- stata una delle caratteristiche del donne, la musica popolare e fuma- culturali degli italiani. Per questo, ri aveva definito, giustamente, Ghi- BETTINO craxismo, quel vestito ideologico no di Tacco, per poter condiziona- CRAXI che una parte d’Italia indossò im- re e taglieggiare gli alleati aveva bi- Discorsi provvisamente negli anni Ottanta: sogno di assoluta autonomia sul Gli autori parlamentari una miscela di rampantismo e di SILLABARIO DENIS MACK SMITH piano finanziario. E dunque, «attra- 1969-1993 idealismo libertario, di edonismo e verso un disegno diabolico tendeva Laterza 2007 laicità, di voglia di successo e spiri- CRAXISMO a collocarsi come un ragno al centro IL TESTO del Sillabario di Denis to d’autonomia riassunto nella pa- della tela del finanziamento politi- Mack Smith è tratto da Storia d’Ita- GIORGIO rola “modernità”. ettino Craxi aveva uno svantaggio: era alla testa di co, ampliandola al proprio favore lia nella edizione del 1997, pubbli- GALLI Cresciuto in una famiglia in cui la un partito sostenuto da meno del 12% dell’eletto- più rapidamente degli altri, in mo- cata da Laterza. Giorgio Ruffolo è Storia del politica è di casa, Bettino ha modo rato. Ma aveva dalla sua un’età relativamente gio- do da farsene addirittura regista e stato per molti anni membro della B direzione del Partito socialista ita- socialismo di visitare presto, come esponente vane, un’enorme ambizione e una forte personalità. Di- distributore. E diventare così defi- liano italiano da della gioventù socialista, alcuni mostrò presto di essere il più vigoroso leader dopo De nitivamente centrale, indispensa- Turati al paesi dell’Est europeo, detti allora a Gasperi e divenne ben presto l’uomo politico più popo- bile, arbitro». Per una drammatica dopo Craxi “democrazia progressiva”. E non lare del paese. Non furono in pochi a sperare che un pre- ironia della sorte, questo sembra Baldini gli piacciono. Ha vent’anni quando l’unico disegno che, portato a com- Castodi e sidente del Consiglio socialista avrebbe favorito una i carri armati sovietici entrano a Bu- maggiore rettitudine in politica. Ma la logica dei governi pimento dal leader, ne comporterà Dalai 2007 dapest, dieci di più quando viene anche la rovina. Il ragno, per usare stroncata la primavera di Praga. di coalizione convinse i socialisti a esigere una quota di l’immagine di Cafagna, verrà soffo- I Diari online MASSIMO Nasce anche da lì il suo rifiuto del posti di sottogoverno sempre più alta e una messe di tan- cato dalla stessa ragnatela da lui co- PINI cosiddetto “socialismo realizzato”, genti più ricca. struita. TUTTI i numeri del “Diario” di Re- Craxi. Una la sua generosità nei confronti dei Dopo essere stato l’uomo politico più popolare d’Ita- Nel febbraio del 1992 il socialista pubblica, comprensivi delle foto- vita, un’era profughi di quelle “primavere” che, lia Craxi scoprì di non avere l’appoggio incondizionato Mario Chiesa, venne arrestato con grafie e dei testi completi, sono con- politica come Jiri Pelikan, saranno costretti neppure del Psi. Il suo nepotismo arrogante e corrotto le tangenti ancora in tasca. Craxi lo sultabili su Internet in formato Pdf Mondadori a rifugiarsi in Occidente, e soprat- nelle sfere del governo locale milanese, la sua opposi- definì un “mariuolo”. Ma era il pro- all’indirizzo web 2006 tutto la sua diffidenza nei confronti zione alle riforme costituzionali, il suo atteggiamento logo della valanga che travolse il Psi: www.repubblica.it. del Pci troppo timido e lento nel autoritario: tutto questo scatenò la reazione popolare. le incriminazioni, le monetine da- I lettori potranno accedervi diretta- prendere le distanze dall’Urss. Non vanti al Raphael, la condanna e la mente dalla home page del sito, clic- a caso una delle sue prime decisio- © RIPRODUZIONE RISERVATA fuga del leader in Tunisia. cando al menu “Supplementi”.

ni è quella di sostituire la falce e © RIPRODUZIONE RISERVATA

Repubblica Nazionale Pietro Scoppola Paul Ginsborg Silvio Lanaro Craxi e la Dc si illudevano Craxi si è dimostrato Craxi ha ostentato fastidio che la crisi del comunismo più abile come stratega per e noncuranza per avrebbe risolto tutti i problemi il suo partito che per il Paese la “questione morale” La repubblica dei cristiani (2005) Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi (1989) Storia dell’Italia repubblicana (1992) ■ 39

GLI INIZI IL MIDAS, 1976 IL GOVERNO, 1983-’87 LA POLITICA DI CRAXI MANI PULITE E L’ESILIO Nel 1953, a 19 anni, entra Nel ‘76 diventa segretario Il primo governo I punti più importanti e 1992: “Mani pulite”. 1993: nel Psi. Nel ‘65 è nella del Psi. Comincia il nuovo socialista in Italia dura in controversi: il blocco Craxi alla Camera, “tutti i segreteria del partito. Nel corso del partito, con il carica 4 anni, sostenuto della scala mobile, il partiti sono corrotti”. ’94: 1972 è vicesegretario di garofano rosso come dal : Dc, decreto Fininvest, la crisi non rieletto, fugge in Francesco De Martino simbolo Psi, Psdi, Pri e Pli di Sigonella Tunisia. Muore nel 2000

Le tappe L’altra faccia del partito: donne, soldi, scenografie La testimonianza/ Vi parlo delle sue contraddizioni QUEI RAMPANTI IL BREVE REGNO AL POTERE DI RE BETTINO

FILIPPO CECCARELLI GIORGIO RUFFOLO er farsi un’idea del craxismo cogliendolo ai suoi albo- a prima volta che vidi Craxi mi sembrò un omone un ri, primavera 1981, congresso di Palermo, gigantesco po’ impacciato: come chi tema, muovendosi, di sfa- LIBRI garofano collocato da Panseca in cima al monte Pel- sciare qualche cosa. Timore, se c’era, non del tutto legrino, primitivi giubbotti, embrioni di belle donne infondato. Personaggio singolare, anzi plurale per- PAOLO P L FLORES e di piduisti in platea, proto religione garibaldina e anticipo ché non facile a essere ridotto a una dimensione, come fanno di culto della personalità del leader, semi-plebiscitato con quelli, numerosi, che lo detestano e quelli, altrettanto nume- D’ARCAIS opportune forzature carismatiche... Insomma: per capire rosi, che lo idolatrano. Il ventennio quello che a quei tempi ancora non si chiamava craxismo oc- Personalmente, sono stato un critico di Craxi, ma non un populista. corre forse ricordare il pallore e la misoginia dei dorotei; co- oppositore. Ne ho apprezzato molti lati e ne ho disapprovato Da Craxi a sì come si deve ripescare, sempre dai cassetti della memoria, altri, sempre apertamente. Credo di poterne parlare sine ira Berlusconi l’espressione arcigna con cui nella nomenklatura comuni- et studio. Senza la pretesa di giudicare. Ma di dire semplice- Fazi 2006 sta era accolto qualsiasi accenno al nuovo segretario sociali- mente ciò che penso. sta e ai suoi “rampanti” seguaci. Penso che fosse un leader politico di alto livello, di gran lun- SIMONA Ecco. Senza le curiali mollezze democristiane e la grigia se- ga superiore alla media dei suoi rivali, ma non un genio poli- COLARIZI verità in vigore a Botteghe Oscure l’avventura dei craxiani sa- tico. Che sia stato capace di concepire un’impresa grande, ma MAURO rebbe stata certamente più noiosa. Mentre invece - sia detto incapace di restarne all’altezza. Che la sua fine sia degna di GERVASONI qui senza alcuna malignità - se la spassarono così alla gran- grande rispetto e di umana solidarietà. Non di ammirazione. La cruna de che nessuno di loro oggi ammetterà mai di aver sbagliato. Mi limito ad esprimermi succintamente su tre questioni ves- dell’ago. Quattrini, certo, ché in politica sono indispensabili. Ma an- satissime: la corruzione, il disegno politico, il duello a sinistra. Craxi, il Psi e che balli, canti, letti, avventurieri, nobildonne, ambasciato- La corruzione. Craxi denunciò in un discorso al Parlamen- la crisi della ri, zoccole, viaggi esotici, pranzi con l’Avvocato, vita d’alber- to rimasto giustamente famoso l’universalità del finanzia- Repubblica go, gli asciugamani per terra, le briciole sul divano. E poi le mento illecito dei partiti. Aveva indubbiamente ragione. Ma, Laterza 2006 terrazze, le griffe, il salotto di Adelina Tattilo, la Gbr di Ania a parte l’improponibilità giuridica dell’argomento (un reato Pieroni, il libro sulle discoteche del ministro De Michelis, la non è estinto dalla sua condivisione) è un fatto che Craxi ab- LUIGI COVATTA L’epopea L’alternativa Menscevichi. I riformisti Senza le mollezze democristiane e la grigia severità Il giudizio sullo statista ruota su tre questioni controverse: nell’Italia di Botteghe Oscure l’avventura sarebbe stata più noiosa la corruzione, il disegno politico, il duello a sinistra. Ma repubblicana Solo ora si comincia a intravedere come i vizi quando, con il crollo del Muro, gli si presentò l’occasione Marsilio 2005 dell’era di Craxi fossero l’altra faccia delle sue virtù dell’autonomia, non seppe sganciarsi dall’alleanza col Caf AURELIO LEPRE Storia della villa sull’Appia antica ribattezzato da Martelli “I giardini di bia assunto in quel sistema un ruolo di primo piano. Non ne prima Politeia”, i casali nelle terre di Ghino di Tacco. A un certo pun- era certo un passivo fruitore, ne diventò un attivo organizza- Repubblica. to si comprarono pure un cinema, il Belsito, per farne il loro tore. Peggio. Giunto al potere nel partito, permise che vi dila- L’Italia dal tempio: è ancora lì, abbandonato. gasse uno spudorato termidoro, una corte di adulatori arro- 1943 al 2003 Fu una scommessa durata appena dieci anni e solo ora si ganti, scarsi di meriti e ricchi di bisogni. Il Mulino comincia a intravedere come i vizi del craxismo fossero l’al- C’è poi da dire che la politica ha un alto grado di tolleranza 2004 tra faccia delle sue virtù. Non c’entrano né il whisky, né il per il malcostume quando esso è sovrastato da un grande di- poker, né i primissimi lifting. È che questi irriconoscibili so- segno politico. E vengo al secondo punto. Quel disegno poli- BOBO CRAXI cialisti fecero scandalo, ruppero piatti, seppellirono la falce tico, mancato clamorosamente, e vergognosamente, da Nen- GIANNI e martello e tagliarono la barba al profeta, cioè a Marx, per ni alla fine della guerra, Craxi l’aveva: l’autonomia socialista. PENNACCHI qualche mese intestandosi un Proudhon che quasi nessuno Alcuni di noi, io tra quelli, pensavano che quell’autonomia, Route El di loro aveva letto. E nel frattempo tolsero un certo numero conquistata sganciandosi dalla subordinazione comunista, Fawara. CONGRESSO di Casse di Risparmio alla Dc. Nel 1977 alcuni di loro conti- lui l’avrebbe giocata nella creazione di una alternativa di sini- Hammamet Bettino Craxi al termine del Congresso nuarono a civettare con l’estremismo e anche con l’autono- stra, come Mitterrand. Probabilmente Craxi stesso questa Sellerio 2003 socialista del 1989 all’Ansaldo di Milano mia; però l’anno seguente, di punto in bianco, si misero in te- prospettiva in un certo momento la coltivò. Ma in lui il rischio Sotto: la deposizione davanti al tribunale sta di salvare Moro; quindi fecero di tutto per segnalarsi al di del futuro fu vinto dalle rendite del presente. E quando il crol- LUCIANO di Milano là dell’oceano, erano gli anni di Reagan, offrendosi come al- lo dell’Urss gli presentò un’occasione suprema, non seppe CAFAGNA ternativa possibile a quei conigli dei loro alleati e concorren- sganciarsi da quella che era diventata un’alleanza opportuni- La grande ti democristiani. A quel punto il craxismo, misurato secondo stica e priva di avvenire, il cosiddetto Caf, per correre l’alea che slavina i parametri delle già declinanti culture politiche, fece l’effet- ogni politico, se è grande veramente, deve accettare: di per- Marsilio 1993 to della televisione a colori rispetto al vecchio bianco e nero. dere o di guadagnare tutto in un colpo solo. Il suo invito di an- Come sia andata a finire dopo l’epopea di Palazzo Chigi lo dare al mare, agli italiani che chiedevano un segno decisivo di SILVIO sanno tutti: malissimo, con il vecchio e glorioso Psi cancella- cambiamento, è la tragica prova del suo declino. LANARO to dal paesaggio. Forse non fu solo Mani Pulite. Sta di fatto Resta il terzo punto. Il duello a sinistra. Su questo, le re- Storia che il centenario venne drammaticamente ricordato fra pre- sponsabilità comuniste sono superiori a quelle craxiane, per- dell’Italia stanomi, fughe, voltafaccia, monetine, fratricidi, carcere, ché più antiche. Come Mario Pirani ha spiegato in modo im- repubblicana esilio - o latitanza che sia. peccabile, la prospettiva strategica dei comunisti non era l’al- Marsilio 1992 E però. Alla sconfitta politica, che ai vecchi padri sarebbe ternativa, tanto meno quella socialista. Era il compromesso sembrata rovinosa ed esemplare, corrisponde una vittoria con i cattolici. I socialisti, pobre semilla, dovevano seguire o GIOVANNI che con le dovute cautele e senza nemmeno troppa ironia si scomparire. I comunisti, che pure avevano partecipato sia pu- SABBATUCCI potrebbe designare come “morale”. E che magari se ne sta re marginalmente alle spoglie di tangentopoli, ebbero un’i- Il riformismo nascosta dietro l’ambigua retorica della “modernizzazio- nopinata fortuna: di vedere travolti i socialisti proprio nel mo- impossibile. ne”: nel senso che il craxismo, la sua gloria lampo e ritardata, mento in cui, a cent’anni dalla nascita del loro partito e dopo Storie del hanno anticipato il presente. Concezione del comando e il disastro storico del comunismo, avrebbero potuto celebra- socialismo della politica, fiducia cieca nella comunicazione, ansia di vi- re il loro trionfo. Ma gli ormai post-comunisti confermarono italiano talismo e conseguente stile di vita. Incertezza, infine, del fu- il loro tenacissimo antisocialismo: preferendo, all’assunzio- Laterza 1991 turo. Primum vivere, diceva del resto Craxi, ed era implicito ne della eredità storica socialista, una identità artefatta che che si viveva una volta sola. (Anche per questo è vano rim- ancora oggi dimostra il suo pallore; e consegnando alla destra piangere sia il latte bevuto che quello versato). estrema un cospicuo regalo elettorale.

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