Identità Dalmata Al Confine
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FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA DOTTORATO DI RICERCA IN ETNOLOGIA E ETNOANTROPOLOGIA CICLO XXVI IDENTITÀ DALMATA AL CONFINE Narrazioni, memorie e immaginari a Lissa e a Spalato Evelyne van Heck TUTOR CO-TUTOR Prof. Alberto Sobrero Prof.ssa Maria Minicuci COORDINATORE Prof. Alessandro Lupo ANNO ACCADEMICO 2013-2014 Ringraziamenti Sono profondamente grata a tutte le persone incontrate sul campo che hanno reso questa ricerca possibile. I ringraziamenti specifici esulano da questo spazio, rimangono vivi ed espressi nell‟unicità della relazione con ciascuna persona. Lì trovano il loro posto e significato più autentico. Ringrazio la Comunità degli Italiani di Spalato per la calorosa accoglienza e disponibilità nei miei confronti. Alla Società Dalmata di Storia Patria di Roma vanno i miei sentiti ringraziamenti per la fiducia riposta nel mio progetto di ricerca. In particolare ringrazio il ten. col. Carlo Cetteo Cipriani per il suo prezioso e continuo supporto. Ringrazio i miei tutor, Prof. Alberto Sobrero e Prof.ssa Maria Minicuci, per i validi orientamenti, le indicazioni e l‟incoraggiamento verso una maturità intellettuale nel rispetto della mia libertà di pensiero. Ringrazio il Prof. Alessandro Lupo per l‟attenta assistenza in questi anni di ricerca come coordinatore del dottorato. La mia gratitudine va alla mia famiglia e ai miei amici per il loro continuo, amorevole sostegno. Questa ricerca è stata realizzata sotto il patrocinio della Società Dalmata di Storia Patria di Roma e finanziata dal Ministero degli Affari Esteri. Alle guide incontrate sul cammino INDICE Pronuncia della lingua croata 6 Mappe 7 PARTE INTRODUTTIVA Introduzione generale 11 Capitolo 1. Il percorso e il testo 19 Capitolo 2. Metodi e soggetti dal progetto al percorso 31 Capitolo 3. Le eredità storiche e culturali della Dalmazia 37 1 PARTE I Identità dalmata là-allora Memorie della seconda guerra mondiale a Lissa Introduzione 49 Capitolo 1. Italianità e fascismo 1.1 Un ritratto di comunità 53 1.2 Il podestà di Lissa e le scelte di appartenenza in guerra 59 1.3 La scoperta del nemico tra violenze e disordini 61 Capitolo 2. Memorie di un autunno di sangue 2.1 Stelle rosse, fame nera 68 2.2 Il frate poi udì tre colpi di fucile: memorie dell‟autunno 1943 71 Settembre. Il linciaggio del generale fascista 71 Ottobre. Enza ricorda la sua prigionia 72 Novembre. L‟assassinio di Dora: versioni a confronto 77 Capitolo 3. Al crepuscolo della guerra 3.1 Invasione di spazi e proprietà 84 3.2 La sottrazione della memoria dalla dimensione pubblica 89 3.3. L‟esodo dei dalmati italiani e il Giorno del Ricordo 93 Note metodologiche sull’adozione di fonti scritte e orali 96 Sintesi Parte I 99 2 PARTE II Identità italiana qui-e-ora La Comunità degli Italiani di Spalato Introduzione 103 Capitolo 1. Passaggi fragili nella Comunità 1.1 La Comunità degli Italiani 106 1.2 Il mistero del timore 108 1.3 Un presidente in esilio 110 Capitolo 2. L’isola dei naufraghi 2.1 L‟ingresso in comunità 112 2.2 In difesa della famiglia italiana 113 2.3 La narrativa della tragedia dell‟italianità 117 Capitolo 3. Un singolare dibattito in comunità Presentazione 123 3.1 Dialetto spalatino, italianità e nazionalismo croato 123 3.2 Il palazzo di Diocleziano e il santo patrono 128 3.3 La fontana della memoria divisa 133 3.4 Italiani, stranieri ed estranei 135 3.5 Cultura e mass media 137 Capitolo 4. Donna, italiana, straniera. Le storie di vita di Roberta e Rosa 4.1 Roberta e la lingua del cuore 142 4.2 Rosa e la lingua del lavoro 146 Un burrascoso epilogo 151 Sintesi Parte II 153 3 PARTE III Confini Dalmati e italiani nel Novecento jugoslavo e croato Introduzione 157 Capitolo 1. La Dalmazia jugoslava 1.1 Titoismo, il sogno di fratellanza e unità 160 1.2 La memoria pubblica della lotta partigiana 164 1.3 La Jugoslavia nelle mappe del ricordo 167 1.4 Eredità comuniste a Lissa 173 1.5 Quando il mondo era ristretto 179 1.6 Comunisti sotto pelle: i dalmati secondo Damir 181 Capitolo 2. Nazionalismo e guerra 2.1 Le fenomenologie nazionaliste nelle scienze storico-sociali 187 2.2 Prospettive di complessità nell‟antropologia 192 2.3 Passaggi di orizzonti totali: dal titoismo al tuĊmanismo 196 2.4 Il tuĊmanismo: la fabbrica dell‟identità nazionale 201 2.5 La narrativa politica della storia nazionale croata 209 Capitolo 3. Dove muoiono fratellanza e unità 3.1 Le ombre lunghe della guerra 214 3.2 Liberare le memorie, vent‟anni dopo: la storia di Tonĉi Majic 225 3.3 La bandiera tagliata e le politiche della memoria 229 Sintesi Parte III 235 4 PARTE IV Frontiere L’urbe, l’altrove e le alterità Introduzione 238 Capitolo 1. I dalmati e la città 1.1 Spalato e la cultura dell‟urbanità 242 1.2 Identità urbane in trasformazione 248 1.3 Sindaci e communitas 254 1.4 La memoria sociale degli italiani a Spalato 257 1.5 I martedì da Stalinko 263 Capitolo 2. Vecchie e nuove differenze 2.1 I morlacchi e l‟immaginario sui Balcani 272 2.2 L‟invasione delle alterità a Spalato 277 2.3 Serbi, turchi e isolani: il mondo dell‟altrove 281 2.4 L‟identità e la dimensione del sentire 288 2.5 I confini balcanizzati dell‟identità 295 2.6 Il paradosso della purezza ibrida 299 Sintesi Parte IV 303 ∞ Identità dalmata alla frontiera - riflessioni in chiusura 304 Riferimenti bibliografici 311 5 Pronuncia della lingua croata Lettera Pronuncia Descrizione A a [a] come la “a” italiana B b [b] come la “b” italiana C c [ts] Come la “z” italiana di “tazza” Ĉ ĉ [ch] come la “c” italiana in “ce” e “ci”, più duro Ć ć [ty] come in “città” D d [d] come la “d” italiana Dţ dţ [j] “dj” debole Đ Ċ [dy] “dj” molto debole, difficile da distinguere da “dţ” E e [e] come la “e” italiana aperta F f [f] come la “f” italiana G g [g] come “g” di gola H h [h] come nell‟inglese “hall” I i [i] come la “i” italiana J j [y] come “i” in “ieri” K k [k] come la “k” italiana L l [l] più velata della “l” italiana Lj lj [ll] come “gl” in “sonaglio”, sincopata in un solo suono M m [m] come la “m” italiana N n [n] come la “n” italiana Nj nj [ny] come “gn”in “gnomo”, sincopata in un solo suono O o [o] come la “o” italiana aperta P p [p] come la “p” italiana R r [r] “r” arrotolata, può essere lunga o corta, accentata o meno S s [s] come la “s” in “strada” Š š [sh] come la “sc” italiana di “sciarpa”, più dura T t [t] come la “t” italiana U u [u] come la “u” italiana V v [v] come la “v” italiana Z z [z] come la “s” in “sbaglio”, sonora Ţ ţ [zh] come la “j” nel francese “Julie” 6 Mappe È la Dalmazia ex-jugoslava, ex austriaca, napoleonica, veneziana, ungherese, bizantina, romana e illirica. Oggi croata. Terra, come si vede, di continui passaggi di mani, continui baratti di dominio e incroci di civiltà. Occidentale per tanti aspetti e orientale per altri, l‟exeità incalzante nei secoli le ha conferito un mutevole carattere cosmopolita e poliglotta, innestato su un fondo illirico ancestrale, roccioso e misterioso. Se vogliamo, una piccola nazione incompiuta perché da sempre aperta all‟influsso di stirpi e culture diverse, spesso contrastanti o addirittura ostili tra loro. Enzo Bettiza, scrittore e giornalista spalatino, dall‟introduzione di Esilio, 1996. Lissa (in croato Vis) e Spalato (Split) 7 Repubblica di Croazia/Republika Hrvatska 8 Confini politici dell’ex-Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia (Socijalistička Federativna Republika Jugoslavija) Cartina storica della Dalmazia sotto la Repubblica di Venezia 9 10 Introduzione generale Questo studio è un‟analisi antropologica della produzione del discorso sull‟identità e sulla memoria di dalmati e italiani della città di Spalato (in croato, Split) e della frontaliera isola di Lissa (Vis), nella Dalmazia (Dalmacija) centrale, Croazia. La Dalmazia è una regione storico-geografica affacciata sulla sponda orientale del Mar Adriatico e politicamente suddivisa tra Croazia (per la maggior parte del territorio), Montenegro e Bosnia-Erzegovina; un‟area di storici contatti, incontri e scontri politici, socioeconomici e culturali tra mondo illirico, greco, romano, slavo, veneziano, turco, austriaco, italiano, francese, ungherese, e altri. La ricerca etnografica si è svolta nella città di Spalato e a Lissa, capoluogo dell‟omonima isola. Spalato, con i suoi circa 200.000 abitanti, è il principale centro urbano della Dalmazia e il secondo in Croazia. Lissa, frontaliera realtà insulare di circa 3.500 abitanti, intrattiene da sempre con Spalato intense relazioni socioculturali ed economiche. Attraverso la decostruzione del titolo della tesi, e ripercorrendo in breve le tappe della mia etnografia svoltasi dall‟agosto 2011 al dicembre 2013, introdurrò qui alcune questioni teoriche e metodologiche, rimandando gli approfondimenti ai successivi capitoli. Il titolo della tesi – Identità dalmata al confine – è declinato al singolare, a sottolineare l‟attenzione data alla dimensione della soggettività e alla complessità del concetto e dell‟esperienza di identità, la cui problematizzazione è obiettivo del presente lavoro. L‟aggettivo dalmata qualifica la relazione della persona con il territorio di origine e/o residenza e relativi contesti, produzioni e processi socio-culturali. I soggetti inclusi nello studio sono dalmati di Lissa e Spalato, dalmati italiani e italiani, distinguendo la minoranza italiana nativa dalle persone immigrate in epoca più recente. Gli ambiti di indagine, indicati nel sottotitolo, sono narrazioni, memorie e immaginari culturali. Verranno analizzate alcune modalità (racconti, immaginari, 11 pratiche) con cui gli interlocutori vivono le proprie relazioni sociali, politiche e simbolico-culturali interagendo con le alterità, collettività e località nel tempo ancora narrabile oralmente, indietro fino alla seconda guerra mondiale.