ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO Rivista Di Studi Giuridici E Politici
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ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO Rivista di studi giuridici e politici 2015 • ANNO XXXVI 2 aprile/giugno LE POLITICHE TERRITORIALI. MODELLI ED ESPERIENZE DIRETTORE DELLA RIVISTA COMITATO DI REDAZIONE Gianluca Gardini Marina Caporale Marzia De Donno COMITATO SCIENTIFICO Giulia Massari Gianluca Gardini (Direttore) Marcos Almeida Cerreda Brunetta Baldi Francesco Bilancia Stefano Civitarese Matteucci Justin Orlando Frosini Condizioni di abbonamento Alfredo Galán Galán La quota di abbonamento Giancarlo Gasperoni alla Rivista per il 2015 Tomaso Francesco Giupponi è di € 116,00 da versare Peter Leyland sul c.c. postale n. 31666589 Marco Magri intestato a Maggioli s.p.a. Andrea Morrone – Periodici, Via del Carpino, 8 – 47822 Santarcangelo Alessandra Pioggia di Romagna (RN). Giuseppe Piperata La Rivista è disponibile Claudia Tubertini nelle migliori librerie. Il prezzo di vendita per singoli numeri è di € 25,00. REDAZIONE E GESTIONE SITO WEB Il prezzo per ciascun fascicolo presso Regione Emilia-Romagna arretrato è di € 29,00. Servizio innovazione e semplificazione amministrativa I prezzi suindicati si intendono Viale Aldo Moro, 52 – 40127 Bologna Iva inclusa. Tel. 051 5275953 La quota di abbonamento E-mail: [email protected] alla Rivista in formato digitale Sito web: www.regione.emilia-romagna.it/affari–ist/federalismo per il 2015 è di € 82 + Iva. L’abbonamento decorre REFERENTI REGIONE EMILIA-ROMAGNA dal 1° gennaio Francesca Paron con diritto al ricevimento [email protected] dei fascicoli arretrati ed avrà validità per un anno. Francesca Palazzi La Casa Editrice comunque, [email protected] al fine di garantire la continuità del servizio, in mancanza EDITORE di esplicita revoca, Maggioli Editore presso c.p.o. Rimini, da comunicarsi in forma scritta via Coriano, 58 – 47924 Rimini entro il trimestre seguente tel. 0541.628111 – fax 0541.622100 alla scadenza dell’abbonamento, Maggioli Editore è un marchio di Maggioli s.p.a. si riserva di inviare il periodico Servizio Abbonamenti: tel. 0541.628779 anche per il periodo successivo. Sito web: www.maggioli.it La disdetta non è comunque E-mail: [email protected] valida se l’abbonato non è Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008 in regola con i pagamenti. Il rifiuto o la restituzione dei fascicoli della Rivista Tutti i diritti riservati – È vietata la riproduzione, anche parziale, non costituiscono disdetta del materiale pubblicato senza autorizzazione dell’Editore dell’abbonamento a nessun effetto. STAMPA I fascicoli non pervenuti possono Stabilimento Maggioli s.p.a. – Santarcangelo di Romagna (RN) essere richiesti dall’abbonato non oltre 20 giorni dopo la ricezione Maggioli s.p.a. è iscritta al registro operatori della comunicazione del numero successivo. Pubblicazione registrata al Tribunale di Bologna il 4 luglio 1980, n.4824 Direttore responsabile: Piero Venturi INDICE SAGGI E ARTICOLI 313 Il procedimento legislativo di fusione di Comuni nelle leg- gi regionali Rita Filippini e Alessandra Maglieri 331 Un nuevo instrumento para el redimensionamiento de la planta municipal española: el convenio de fusión entre ayuntamientos Marcos Almeida Cerreda 357 La articulación intermunicipal en Argentina. Origen, balan- ce y recomendaciones Enzo Ricardo Completa 381 Las Áreas metropolitanas en el derecho español: modelos vigentes e incidencia de la crisis económica Francisco Toscano Gil 423 Crisi economica e finanziaria e sistema multi-livello tede- sco: alcuni cenni critici sulle politiche dell’austerità Alexander Grasse NOTE E COMMENTI 447 Fusione e incorporazione alla luce della sentenza n. 50 del 2015 della Corte costituzionale Cosimo Tommasi 461 Dal modello neoparlamentare a quello presidenziale? As- sessori esterni e potere decisionale dei Presidenti nelle nuove Giunte delle Regioni a Statuto ordinario Brunetta Baldi 312 ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO 2.2015 OSSERVATORIO REGIONALE 477 Fusioni di Comuni in Emilia-Romagna: stima dei vantag- gi sulla base dell’analisi dei dati dei bilanci consuntivi e del censimento del personale del 2013 Stefano Ramazza 497 La specificità della Provincia di Belluno e i rapporti con la Regione del Veneto: brevi considerazioni sull’art. 15 del nuovo Statuto regionale Luca Dell’Osta 521 Table of contents and abstracts 525 Note sugli autori SAGGI E ARTICOLI 313 Il procedimento legislativo di fusione di Comuni nelle leggi regionali Rita Filippini e Alessandra Maglieri* L’istituto della fusione di Comuni sta vivendo un momento di particolare vigo- re. Numerosi Comuni italiani hanno intrapreso negli ultimi anni percorsi di fusione e le Regioni, competenti in materia per espressa previsione costituzio- nale, stanno mettendo a punto la rispettiva normativa volta a regolare il pro- cedimento legislativo di fusione. Le Regioni, in particolare, sono competenti ad adottare: leggi regionali di disciplina generale del procedimento di formazione delle singole leggi di fusione; leggi regionali di disciplina del referendum con- sultivo territoriale; leggi regionali che dispongono e regolano la singola fusione. Il contributo, dopo avere presentato il quadro delle 61 fusioni già realizzate in Italia e dopo avere richiamato le norme statali di riferimento, descrive il genera- le procedimento legislativo di fusione attraverso la disamina della legislazione regionale, evidenziando gli aspetti peculiari di cui le Regioni si sono dotate. 1. Introduzione: le fusioni in Italia Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dall’incremento dei processi di fusione che oggi fanno contare ben 61 nuovi Comuni nati a seguito di altrettanti percorsi di fusione. Alle nove fusioni realizzate tra il 1994 ed il 20111 se ne sono aggiunte molte altre dal 2013 a luglio 20152 e molti processi sono tuttora in cor- so in varie Regioni. * Il presente contributo rappresenta una rielaborazione della relazione svolta in occasione del Seminario organizzato grazie alla collaborazione tra Spisa e Anci – Accademia dell’autonomia, tenutosi il 25 marzo 2015 presso la Spisa. Rita Filippini ha redatto i paragrafi 1, 2, 3, 3.1 e 3.2. Alessandra Maglieri ha redatto i paragrafi 3.3, 3.4, 4 e 5. (1) Si tratta dei Comuni di: Porto Viro (l.r. Veneto 49/1994); Due Carrare (l.r. Veneto 14/1995); Mon- tiglio Monferrato (l.r. Piemonte 65/1997); Mosso (l.r. Piemonte 32/1998); San Siro (l.r. Lombardia 29/2002); Campolongo Tapogliano (l.r. Friuli-Venezia Giulia 8/2008); Ledro (l.r. Trentino-Alto Adige 1/2009); Comano Terme (l.r. Trentino-Alto Adige 7/2009); Gravedona ed Uniti (l.r. Lombardia 1/2011). (2) Si tratta dei Comuni di: Rivignano Teor (l.r. Friuli-Venezia Giulia 1/2013); Montoro (l.r. Campa- nia 16/2013); Quero Vas (l.r. Veneto 34/2013) Valsamoggia (l.r. Emilia-Romagna 1/2013); Fiscaglia (l.r. Emilia-Romagna 18/2013); Poggio Torriana (l.r. Emilia-Romagna 19/2013); Sissa Trecasali 314 ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO 2.2015 Le Regioni finora maggiormente coinvolte da percorsi di fusione sono, per quanto riguarda le Regioni a statuto ordinario: Lombardia con 12 fusioni concluse; Toscana con 8 fusioni concluse; Emilia-Romagna con 5 fusioni concluse; Veneto e Piemonte con 4 fusioni concluse; Marche con 2 fusioni concluse; Campania con una sola fusione conclusa3. Alle 36 fusioni portate a termine nelle Regioni a statuto ordinario si aggiun- gono le altre 25 fusioni concluse in Regioni a statuto speciale e, precisamen- te: 22 fusioni nel Trentino-Alto Adige e 3 fusioni nel Friuli-Venezia Giulia. Nella maggior parte dei casi, le fusioni hanno portato all’istituzione di nuovi Comuni di modeste dimensioni demografiche, fatte salve un paio di situazioni nelle quali è stata raggiunta la soglia tra i 20.000 e i 30.000 abitanti4, e altre 5 soltanto hanno istituito Comuni con popolazione su- periore ai 10.000 abitanti5. (l.r. Emilia-Romagna 20/2013); Figline e Incisa Valdarno (l.r. Toscana 31/2013); Castelfranco Pian- discò (l.r. Toscana 32/2013); Fabbriche di Vergemoli (l.r. Toscana 43/2013); Scarperia e San Piero (l.r. Toscana 67/2013); Crespina Lorenzana (l.r. Toscana 69/2013); Casciana Terme Lari (l.r. Toscana 68/2013); Pratovecchio Stia (l.r. Toscana 70/2013); Trecastelli (l.r. Marche 18/2013);Vallefoglia (l.r. Mar- che 47/2013); Sant’Omobono Terme (l.r. Lombardia 2/2014); Val Brembilla (l.r. Lombardia 3/2014); Bellagio (l.r. Lombardia 4/2014); Colverde (l.r. Lombardia 5/2014); Verderio (l.r. Lombardia 6/2014); Cornale e Bastida (l.r. Lombardia 7/2014); Maccano con Pino e Veddasca (l.r. Lombardia 8/2014); Borgo Virgilio (l.r. Lombardia 9/2014); Tremezzina (l.r. Lombardia 10/2014); Longarone (l.r. Veneto 9/2014); Predaia (l.r. Trentino-Alto Adige 1/2014); Valdaone (l.r. Trentino-Alto Adige 2/2014); San Lo- renzo Dorsino (l.r. Trentino-Alto Adige 3/2014); Valvasone Arzene (l.r. Friuli-Venezia Giulia 20/2014); Sillano Giuncugnano (l.r. Toscana 71/2014); La Valletta Brianza (l.r. Lombardia 1/2015); Pieve di Bo- no-Prezzo (l.r. Trentino-Alto Adige 1/2015); Dimaro Folgarida (l.r. Trentino-Alto Adige 2/2015);Ventas- so (l.r. Emilia-Romagna 8/2015); Altavalle (l.r. Trentino-Alto Adige 6/2015); Altopiano (l.r. Trentino-Al- to Adige 7/2015); Amblar-Don (l.r. Trentino-Alto Adige 8/2015); Borgo Chiese (l.r. Trentino-Alto Adige 9/2015); Borgo Lares (l.r. Trentino-Alto Adige 10/2015); Castel Ivano (l.r. Trentino-Alto Adige 11/2015); Cembra Lisignago (l.r. Trentino-Alto Adige 12/2015); Contà (l.r. Trentino-Alto Adige 13/2015); Ma- druzzo (l.r. Trentino-Alto Adige 14/2015); Porte di Rendena (l.r. Trentino-Alto Adige 15/2015); Primie- ro San Martino di Castrozza (l.r. Trentino-Alto Adige 16/2015); Sella Giudicarie (l.r. Trentino-Alto Adi- ge 17/2015); Tre Ville (l.r. Trentino-Alto Adige 18/2015); Vallelaghi (l.r. Trentino-Alto Adige 19/2015); Ville d’Anaunia (l.r. Trentino-Alto Adige 20/2015); Borgomezzavalle (l.r. Piemonte 16/2015); Lessona (l.r. Piemonte 17/2015). (3) Per una panoramica delle fusioni concluse fino al 1° gennaio 2014, si veda G.