Varianti Che Interessano Ambiti O Elementi Significativi Del Territorio

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Varianti Che Interessano Ambiti O Elementi Significativi Del Territorio COMUNE DI MANCIANO PROVINCIA DI GROSSETO Settore URBANISTICA E EDILIZIA PRIVATA Responsabile : Arch. Fabio Detti VARIANTE AL PIANO OPERATIVO ARTT.17, 18, 19 L.R.65/2014 OGGETTO:L.R.65/2014 “AVVIO DEL PROCEDIMENTO di variante ai sensi dell’art.17 della L.R.65/2014 Reinserimento per aggiornamento di studi idraulici di 3 lotti E,F,G nella UTOE di Marsiliana (adottati nel Piano Operativo e successivamente stralciati per motivi di compatibilità idraulica) elaborato: Documento Preliminare LRT 10/10 Progettista: IL SINDACO: Dott. Arch. Fabio Detti Mirco Morini Collaboratori: Dott. Fabio Alesini (Cartografia) L’ASSESSORE P.I. Valter Vincio ALL’URBANISTICA P.I. Gianni Gabrielli Luca Pallini DATA: Settembre 2020 responsabile del procedimento: Arch. FABIO DETTI 1 OGGETTO:L.R.65/2014 “ADOZIONE di variante ai sensi dell’art.17 della L.R.65/2014” Reinserimento per aggiornamento di studi idraulici di 3 lotti E,F,G nella UTOE di Marsiliana (adottati nel Piano Operativo e successivamente stralciati per motivi di compatibilità idraulica) VALUTAZIONE AI SENSI DELLA Legge n°152/2006 e ss.mm.ii. DOCUMENTO PRELIMINARE ai sensi dell’art 15, 22, 23 LRT 10/10 PREMESSA La presente Variante riguarda i principi del Piano Operativo e la natura di alcune porzioni di territorio urbanizzato come definito dall’art. 224 comprese nel Piano Operativo . Dal punto di vista procedurale la Variante rientra nel combinato disposto degli artt.17,18,19 della L.R. 65/2014 In tale proposta di variante si tiene conto delle esigenze dell’Amministrazione Comunale seguite alla definitiva approvazione del Piano Operativo e alla definitiva conformazione di questo al Pit. Come riportato nella Relazione Programmatica e definito nella Relazione Tecnica si tratta di riproporre la realizzazione del Lotti E,F,G, della UTOE di Marsiliana stralciati a seguito del parere negativo del Genio Civile che ha consentito la definitiva approvazione del P.O con Del.C.C 34 del 29-06-2018. Successivamente la proprietà ha condotto uno studio idraulico integrativo che prevede la realizzazione di alcune opere d’arte al fine di consentire il recupero di fabbricabilità dell’area . Come vedremo nello sviluppo della trattazione si tratta di piccole aree di interesse locale ma poiché le matrici idrauliche, e i rischi connessi, nel territorio di Marsiliana hanno messo in discussione molti aspetti della consuetudine progettuale, che ha consentito l’espansione residenziale durante i decenni precedenti, si è ritenuto utile richiamare ogni aspetto della normativa vigente. La presente articolazione del Documento preliminare è valutata nel modo più completo possibile anche al fine di verificare la potenzialità di contemplare la presente come Variante che determina l’uso di piccole aree a livello locale con l’applicazione del dispositivo di cui all’art. 5 comma 3 lettera a della L.R. 10/2010- vista sottostante - stralcio Utoe Marsiliana Tav. 4.8 di P.O- Piano Operativo adottato e conformato al PIT-tav 4.8 Piano Operativo vigente a seguito dello stralcio Utoe Marsiliana Del C.C 34 del 29-06-2018 2 1-LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) 1.1 Il procedimento di VAS Ogni piano è assoggettato alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) di cui al Titolo II della L.R.T. 10/2010 e ss.mm.ii. Il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), regolato dagli artt. 22, 23, 24, 25, 26 27 e 28 della L.R. 10/2010 - fermi restando i compiti che la L.R. 10/2010, in conformità al D. Lgs. 152/2006, assegna all’Autorità procedente - si articola in: avvio del procedimento, con presentazione del Documento Preliminare, e conseguente consultazione dell’Autorità Competente e di altri soggetti competenti in materia ambientale; svolgimento di attività di partecipazione del pubblico; adozione e pubblicazione del Rapporto Ambientale e Sintesi non tecnica; presentazione di osservazioni; esame delle osservazioni pervenute ed espressione del parere motivato da parte dell’autorità competente, conclusione del procedimento e dichiarazione di sintesi che accompagna l’approvazione della Variante. La Valutazione ambientale strategica (VAS) d i questa variante deve in ogni caso definire: le coerenze esterne e interne del Piano; la descrizione e l’analisi del quadro delle risorse ambientali; gli effetti ambientali, territoriali, sociali, economici, paesaggistici, sulla salute umana e sul patrimonio culturale e paesaggistico; le misure di mitigazione proposte le attività di monitoraggio. Stante la presenza di SIR (siti Natura 2000.) in prossimità dei territori interessati, la VAS contiene anche la Valutazione di Incidenza ai sensi della legislazione vigente in materia (Vinca). Tutti gli atti prodotto nel processo di VAS devono essere sottoposti ai processi di partecipazione pubblica, per il coinvolgimento di stakeholders e delle cittadinanze; pertanto, si dovranno predisporre elaborati utili anche per l'informazione, la comunicazione e l'apporto di contributi partecipativi. In questo percorso, le fasi di lavoro e le relative attività dovranno essere organizzate per favorire più possibile l’integrazione fra le procedure di pianificazione territoriale (Variante al P.O.) e quelle di valutazione ambientale strategica e di incidenza (VAS), favorendo espansivamente la partecipazione pubblica con l’obiettivo di aprire, sin dalle prime fasi di elaborazione della Variante, il confronto aperto e trasparente con tutti i Soggetti interessati. 1.2 I principali elaborati di VAS Al fine di avviare il procedimento di VAS, è necessario predisporre il Documento Preliminare (di seguito anche “DP”). L’obiettivo principale di questo Documento è quello delineare, in via preliminare, la situazione ambientale in atto, relazionando il quadro ambientale stesso insieme al quello programmatico e normativo, dettando conseguentemente i principali criteri per la costruzione del Rapporto Ambientale. Ovviamente la sua versione definitiva potrebbe subire dei cambiamenti a seguito della fase di consultazione, a conclusione della quale potrebbe venir modificato con le eventuali osservazioni e le informazioni aggiuntive prodotte dai Soggetti interessati. Si apre quindi la seconda fase dove lo Schema generale della Variante viene valutato e verificato in itinere dal punto di vista ambientale, economico e sociale attraverso un confronto attivo con i soggetti in campo. 3 Il Rapporto Ambientale (di seguito anche “RA”) si costruisce quindi in maniera integrata agli avanzamenti degli strumenti di governo del territorio, valutando via via le possibili alternative in relazione alle condizioni tecniche di fattibilità e agli effetti che producono sul territorio. Ai sensi dell’art. 24 della L.R. 10/2010, il RA: individua, descrive e valuta gli impatti significativi sull’ambiente, sul patrimonio culturale e paesaggistico e sulla salute derivanti dall’attuazione del piano o del programma; individua, descrive e valuta le ragionevoli alternative, alla luce degli obiettivi dichiarati e dell’ambito territoriale del piano o del programma, tenendo conto di quanto emerso dalle attività di consultazione e confronto con gli enti interessati e la comunità locale ; concorre alla definizione degli obiettivi e delle strategie del piano o del programma; indica i criteri di compatibilità ambientale, le misure previste per impedire, ridurre e compensare gli eventuali impatti negativi sull’ambiente, gli indicatori ambientali di riferimento e le modalità per il monitoraggio. Per facilitare l'informazione e la partecipazione del pubblico, arricchire le conoscenze e garantire un percorso efficace e trasparente, il Rapporto Ambientale è accompagnato da una Sintesi non tecnica (di seguito anche “SNT”), che illustra con linguaggio non specialistico i contenuti della Variante e del Rapporto Ambientale. Tale documento, quindi, si formula nel corso del processo di valutazione parallelamente al percorso partecipativo. Nell’ambito di formazione della Variante oltre alla valutazione ambientale strategica l’attività valutativa riguarda anche la Valutazione di incidenza (Vinca) sui siti Natura 2000. Si precisa a riguardo che: la l.r. 30/2015, sostituendo la l.r. 56/2000 ha eliminato la classificazione di SIR (Siti di Importanza Regionale); l’elenco completo e aggiornato dei siti Natura 2000 della Toscana è contenuto nella D.C.R. n. 27 del 26/04/2017; con D.M. 24/05/2016 e D.M. 22/12/2016, circa 134 “SIC” (Siti di Importanza Comunitaria) toscani sono stati designati come “ZSC” (Zone Speciali di Conservazione). La procedura per lo svolgimento della valutazione di incidenza ambientale è disciplinata dall’art. 87 della L.R. 30/2015. Ai sensi di tale norma gli atti della pianificazione territoriale non direttamente connessi o necessari alla gestione dei siti Natura 2000, qualora siano suscettibili di produrre effetti sui siti di importanza comunitaria devono contenere apposito Studio di incidenza. Nel caso di specie la pianificazione in oggetto si estende sui siti rilevanti per la rete ecologica regionale denominati (codifica NAT2000): IT51A0021 “Medio corso del Fiume Albegna” (ZSC e ZPS); IT51A0029 “Boschi delle colline di Capalbio” (ZSC, ex SIC); È importante sottolineare che lo studio di incidenza sul territorio dei siti non si dovrà limitare a considerare gli eventuali interventi pianificati all'interno dei siti, ma si potrà estendere anche ad ambiti esterni ad essi, qualora sussistano elementi capaci di determinare a loro volta un'incidenza indiretta, in accordo con il principio di precauzione affermato dalla Direttiva “Habitat” e dalla stessa Legge Regionale 30/2015. 2. Le scelte
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