PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

“Il paese delle cantine e dei murales: suggestioni e sensazioni”

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GRUPPO DI LAVORO

Struttura di supporto: PROVINCIA di

Pasquale SALERNO

Coordinamento: COMUNE di Sant’Angelo le Fratte

Geom. Michele LAURINO – Sindaco

Michele Marchetti – Assessore Ambiente

Ing. Leonardo Calbi – Ufficio tecnico

SOCIETA’ ENERGETICA LUCANA (SEL S.p.A.)

Responsabile del progetto: Ing. Massimo SCUDERI

Staff Patto dei Sindaci : Ing. Rocco DI TOLLA

Ing. Angelo PEPE

Dott.ssa Michela PINTO

Assistenza tecnica: Ing. Mario SALVIA

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Sommario

Premessa ...... 6

1. Introduzione: il Patto dei Sindaci ...... 7

2. Riferimenti normativi ...... 9 2.1 Scenario internazionale ...... 9 2.2 Scenario Europeo ...... 11 2.3 Scenario nazionale ...... 12 2.4 Scenario locale ...... 13 2.5 La Società Energetica Lucana (SEL S.p.A.) ...... 14

3. Strategia e traguardi generali ...... 16 3.1 Aspetti organizzativi e finanziari ...... 18 3.2 La vision “Energie di Sant’Angelo le Fratte: Il paese delle cantine

e dei murales: suggestioni e sensazioni”..……...... 19 3.2.1 Sensibilizzazione e Formazione ...... 20 3.2.2 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio .... 20 3.2.3 Efficienza energetica e Sostenibilità nel settore Terziario ...... 21 3.2.4 Efficienza energetica nel settore Residenziale ...... 21 3.2.5 Mobilità Sostenibile ...... 22 3.2.6 Raccolta differenziata ...... 22 3.3 Verifiche e aggiornamento del Piano ...... 22

4. Inquadramento territoriale e socio-economico ...... 23 4.1 Morfologia ed insediamento urbano ...... 23 4.2 Il nome di sant’Angelo le Fratte ...... 24 4.3 Localizzazione ...... 24 4.4 La storia...... 25 4.5 Il territorio ...... 26 4.6 Il clima ...... 27 4.7 La popolazione ...... 28 4.8 L’economia ...... 31 4.9 Potenzialità delle fonti rinnovabili ...... 33 4.9.1 Energia eolica ...... 33 4.9.2 Energia solare ...... 36 5.2.3 Energia idroelettrica ...... 37

5. Inventario Base delle Emissioni (BEI) ...... 40 5.1 Cos’è il BEI ...... 40 5.2 La raccolta dati e metodologie di calcolo ...... 40 5.2.1 Energia elettrica ...... 41 5.2.2 Gas naturale ...... 42 5.2.3 GPL ...... 44 5.2.4 Olio combustibile ...... 44 5.2.5 Biomassa legnosa ...... 44 5.2.6 Solare termico ...... 45 5.2.7 Geotermia, biocarburanti, carbone, lignite, oli vegetali ed altri combustibili fossili ...... 45 5.2.8 Combustibili per autotrazione: benzina, diesel, GPL e metano ...... 45 5.3 I fattori di emissione per la stima della CO2 ...... 48 5.4 L’inventario dei consumi e delle emissioni ...... 49 4

5.5 Consumi dell’Ente Locale ...... 51 5.5.1 Consumi parco auto ...... 52 5.5.2 Consumi delle Strutture Comunali ...... 52 5.5.3 Consumi della Pubblica Illuminazione ...... 58 5.6 Edilizia privata ...... 59

6. Il Piano d’Azione al 2020 ...... 61 6.1 Obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2020 ...... 61 6.2 Azioni pianificate al 2020 ...... 63 6.3 Le Tipologie di Azioni ...... 64 6.4 Le Schede d’Azioni ...... 66 6.4.1 La struttura della Scheda Azione ...... 66 6.4.2 Sensibilizzazione e Formazione...... 67 6.4.3 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio ..... 75 6.4.4 Efficienza energetica e Sostenibilità nel settore Terziario ...... 83 6.4.5 Efficienza energetica nel settore Residenziale ...... 92 6.4.6 Mobilità Sostenibile ...... 95 6.4.7 Raccolta differenziata ...... 100

Allegati ...... 102 A.1 Proprietà fisiche dei carburanti ...... 102 A.2 Fattori di emissione per la produzione locale di energia rinnovabile ...... 102 A.3 Calcolo semplificato di energia in fonte primaria previsto con un intervento di efficienza energetica ...... 103 A.4 Trasmittanze delle chiusure degli edifici lucani distinte per epoca di costruzione espressa in W/m 2K ...... 105 A.5 Valore limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti l’involucro edilizio espressa in W/m 2K ...... 105

Bibliografia e siti di riferimento ...... 106

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Premessa

I cambiamenti climatici sono una delle più importanti sfide che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi anni. Lo scioglimento dei ghiacci, le alluvioni, l’aumento della temperatura e della siccità sono tutti sintomi di una malattia già in corso che rischia di avere delle ripercussioni molto forti sulle generazioni future. Pertanto, se vogliamo preservare questo pianeta è necessario intervenire tempestivamente. L’Unione Europea ha fatto della lotta ai cambiamenti climatici una delle priorità del suo programma di interventi, ponendosi come obiettivi la riduzione dei gas serra in tutti i settori, la razionalizzazione dell’energia e il consumo di un’energia meno inquinante. Il Comune di Sant’Angelo le Fratte, sensibile alle problematiche ambientali ed energetiche, vuole dare il proprio apporto alla lotta ai cambiamenti climatici attraverso l’adesione all’iniziativa comunitaria denominata “ Patto dei Sindaci – Convenant of Mayors ”. Con l’adesione al Patto dei Sindaci , il Comune di Sant’Angelo Le Fratte si impegna entro il 2020 ad abbattere le proprie emissioni di CO 2 del 20%, a ridurre i propri consumi energetici e ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso la redazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES ). IL PAES è uno strumento fondamentale contenente le misure che l’Ente comunale intende attuare per perseguire le proprie politiche di risparmio ed efficientamento energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili, al fine di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO 2 e a diffondere una cultura dell’etica e della sostenibilità ambientale. Il PAES prevede il coinvolgimento della società civile, delle professioni, degli operatori turistici e commerciali, delle associazioni e delle varie organizzazioni con sede sul territorio comunale, in modo da favorire l’assunzione consapevole di comportamenti intelligenti in termini di consumi energetici e di “buone pratiche” sociali e culturali. In tal modo, il Comune di Sant’Angelo Le Fratte darà il suo piccolo ma importante contributo alla prevenzione dei rischi ambientali, al miglioramento della qualità della vita dei suoi cittadini, alla riduzione dei costi pubblici e privati connessi direttamente e indirettamente alla produzione e al consumo di energia. “Per quanto lungo possa essere il tuo viaggio, l’universo che hai dentro è così grande che non potrai raggiungerne i confini, e se indugi, non ne scoprirai che una minima parte.” Carmine Curcio

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1. Introduzione: il Patto dei Sindaci

Sulla scia dell’ambizioso pacchetto “ Clima ed energia ”, attraverso il quale l’Unione Europea si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di almeno il 20% rispetto ai valori del 1990 entro il 2020, la Commissione Europea ha lanciato nel 2008 il Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors ). L’iniziativa è aperta a tutte le città europee di ogni dimensione, con la finalità di coinvolgere attivamente le città ed i cittadini nello sviluppo di una politica energetica sostenibile. Infatti, secondo l’UE le amministrazioni locali sono il punto chiave grazie alle quali si possono concretizzare gli obiettivi del “ 20-20-20 ”, in quanto esse hanno la possibilità di agire “dal basso” ed in modo mirato su tutti quei settori energivori di loro diretta competenza come ad esempio edilizia, trasporti e rifiuti. Le Amministrazioni Locali hanno quindi un ruolo di spicco nei processi di attuazione delle politiche energetiche ed il Patto dei Sindaci permette loro di essere in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso l’attuazione di politiche locali intelligenti in ambito di energia sostenibile. Il punto focale dell’iniziativa Convenant of Mayors è di raggiungere e migliorare l’obiettivo del tre volte venti entro il 2020: • 20% di risparmio energetico rispetto al 2005;

• 20% di riduzione delle emissioni CO 2 rispetto al 2005; • 20% di fonti rinnovabili, e almeno un 10% nel settore dei trasporti rispetto al 2005. Specificatamente, attraverso l’adesione formale al Patto le città firmatarie si impegnano a:

• ridurre del 20% le emissioni di CO 2 attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES); • presentare il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) entro un anno dalla formale ratifica del Patto dei Sindaci; • preparare un Inventario Base delle Emissioni (BEI 1) che sarà il punto di partenza del PAES; • adattare le strutture della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane necessarie per implementare i processi di redazione del PAES; • mobilitare la società civile per sviluppare, insieme ad essa, il Piano d’Azione;

1 Baseline Emission Inventary 7

• presentare, su base biennale, un rapporto sullo stato di attuazione del PAES ai fini della valutazione del lavoro svolto. L’Inventario sul Monitoraggio delle Emissioni (MEI 2) è una parte raccomandata di tale rapporto; • organizzare in collaborazione con la Commissione Europea ed altri attori interessati eventi specifici che mostrino ai cittadini le opportunità ed i vantaggi offerti da un uso intelligente dell’energia; • partecipare attivamente alla Conferenza annuale dell’UE; • diffondere il messaggio del Patto e incoraggiare i Sindaci di altri comuni ad aderire ad esso. Le varie fasi del Patto sono così sintetizzabili:

Alla base di tutto vi è quindi il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile , strumento chiave attraverso il quale si possono raggiungere questi obiettivi. Esso è essenzialmente costituito da: • l’Inventario Base delle Emissioni (BEI – Baseline Emission Inventory ), il quale fornisce una fotografia della situazione del territorio comunale in termini di consumi

ed emissioni di CO 2, ed individua le criticità e gli ambiti di intervento; • il Piano d’Azione in senso stretto, individua invece il set di azioni che l’Ente Locale intende intraprendere per raggiungere gli obiettivi di riduzione definiti nel BEI. L’orizzonte temporale del Patto dei Sindaci è il 2020, pertanto il PAES deve contenere uno schema specifico riguardante le azioni strategiche che l’Ente Locale deve intraprendere per raggiungere gli obiettivi prefissati. Attraverso il PAES si individuano inoltre le debolezze, i punti di forza e le opportunità del territorio consentendo la definizione del Piano d’Azione. La pianificazione delle

2 Monitoring Emission Inventary 8 azioni consente di creare iniziative pubbliche e private nei settori produttivi favorendo la creazione di nuove forze lavoro e offrendo l’opportunità di valorizzare il territorio. 2. Riferimenti normativi 2.1 Scenario internazionale L’esigenza di ridurre sia la dipendenza energetica da fonti fossili che le emissioni di gas serra per salvaguardare le generazioni future ha portato i governi di diversi Paesi ad avviare politiche energetiche nel rispetto dell’ambiente. Nel 1992, con “ Il vertice della Terra ” tenutosi a Rio de Janeiro, lo sviluppo sostenibile viene assunto come percorso obbligatorio per la sopravvivenza del pianeta. Attraverso la stesura della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, meglio conosciuta come United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC ), gli Stati firmatari si impegnano ad adottare programmi e misure finalizzate alla prevenzione, al controllo e alla mitigazione degli effetti delle attività umane sul pianeta. Dopo cinque anni, nel dicembre del 1997, a Kyoto si è svolta la tappa più importante di questi ultimi due decenni passata alla storia come Protocollo di Kyoto , durante la quale è stato concordato un Protocollo attuativo della Convenzione che impegna i Paesi industrializzati e quelli in economia di transizione (Paesi dell’est europeo), responsabili di oltre il 70% delle emissioni mondiali di gas serra, a ridurre complessivamente del 5,2% le emissioni entro il 2012 rispetto ai livelli del 1990. Specificatamente, i Paesi dell’Unione Europea devono ridurre le proprie emissioni dell’8%, gli Stati Uniti del 7% ed il Giappone del 6%. Mentre Russia, Nuova Zelanda e Ucraina devono stabilizzare le proprie emissioni. In particolare, l’Italia deve ridurre le proprie emissioni del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Per garantire il raggiungimento degli obiettivi è necessario non solo che gli Stati firmatari dispongano dei provvedimenti in base alle linee guida del Protocollo, ma che adottino anche strumenti di cooperazione tra Paesi in modo da ottenere il massimo risultato con il minimo costo. A dicembre 2010, durante la sedicesima Conferenza delle Parti tenutasi a Cancún, i Paesi aderenti si sono impegnati a: • contenere il riscaldamento del pianeta entro 2°C rispetto alla temperatura dell’era preindustriale ed istituire un processo per definire una data di picco massimo per le emissioni mondiali con un obiettivo di riduzione globale entro il 2050;

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• approvare un accordo che consenta di rafforzare la trasparenza delle azioni volte a ridurre o a limitare le emissioni in modo da poter monitorare più efficacemente i processi generali; • varare un meccanismo per agevolare le misure volte a ridurre le emissioni causate dalla deforestazione e dal degrado delle foreste nei Paesi in via di sviluppo; • definire un accordo relativo all’opportunità di instituire un nuovo meccanismo di mercato del carbonio che va al di là dell’approccio basato sul progetto; • istituire un meccanismo tecnologico, che comprende un comitato esecutivo tecnologico e un centro e una rete di tecnologie per il clima, al fine di rafforzare lo sviluppo ed il trasferimento di tecnologia; • creare un processo trasparente per rivedere l’adeguatezza dell’obiettivo di mantenere il riscaldamento del pianeta di 2°C, riflettendo anche sull’opportunità di rendere tale obiettivo più rigoroso, portandolo a 1,5°C nel 2015. Naturalmente, affinché gli obiettivi a livello internazionale vengano raggiunti è necessario che ogni Stato membro si impegni ad elaborare e attuare delle finalizzate misure e politiche energetiche.

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2.2 Scenario Europeo Il Programma Europeo per il cambiamento climatico ha prospettato una serie di politiche e di misure comunitarie, compreso un sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas ad effetto serra nell’Unione basato sul Libro Verde. La Direttiva 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas ad effetto serra nella Unione, al fine di promuovere la riduzione di dette emissioni secondo criteri di validità in termini di costi e di efficienza economica. Nel marzo 2007 il Consiglio Europeo si è impegnato ad abbattere le emissioni complessive di gas ad effetto serra della Unione di almeno il 20% entro il 2020 rispetto ai valori del 1990, e del 10% nei settori non rientranti nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissione; inoltre l’Unione si impegna a produrre energia da fonti rinnovabili (FER) per un valore pari al 20% entro il 2020 (Pacchetto Clima ed Energia più noto come “ 20-20-20 ”). Proprio per favorire il raggiungimento di tali obiettivi vengono emanate tutta una serie di Direttive che puntano alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e allo sviluppo del settore delle fonti rinnovabili. Pressata poi dalla necessità di individuare delle misure che puntino ad una maggiore efficienza energetica e ad un maggiore utilizzo di energia da fonti rinnovabili, il 29 gennaio 2008 nell’ambito della seconda edizione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale: il Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors ).

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2.3 Scenario nazionale Per tenersi in linea con le direttive europee, il Governo italiano ha messo a punto una vera e propria strategia per favorire lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e per portare il Paese verso uno stile di vita che sia energeticamente sostenibile. Già dal 19 novembre 1998 l’Italia ha adottato, con delibera del CIPE ( Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ), le “ Linee Guida per le politiche e le misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra ” che individuano gli obiettivi e le misure da attuare nei vari settori per la riduzione delle emissioni entro il 20082012 rispetto ai livelli del 1990. Nell’ottica degli obiettivi delle Direttive 2009/28/CE e 2009/29/CE e di quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto , il Parlamento italiano ha formulato i criteri per il recepimento di tali atti ed ha elaborato il Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili. Il Piano d’Azione nazionale contiene e descrive l’insieme delle misure (economiche, non economiche, di supporto, di cooperazione internazionale) necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti. Infine, il documento strategico “ Energia: temi e sfide per l’Europa e per l’Italia ” esprime la posizione italiana sull’obiettivo dell’UE di coprire entro il 2020 il 20% del proprio fabbisogno energetico mediante fonti rinnovabili.

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2.4 Scenario locale Il Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale (PIEAR) fissa la strategia energetica che la Regione intende perseguire nel rispetto delle indicazioni fornite dall’Unione Europea e degli impegni presi dal Governo Italiano. Specificatamente, il Piano prevede: • la riduzione dei consumi energetici e della bolletta energetica; • l’incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili; • l’incremento della produzione di energia termica da fonti rinnovabili; • la creazione di un distretto energetico nella Val d’Agri. Si prevede che il raggiungimento di tali obiettivi produrrà notevoli effetti sulla riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Complessivamente, il contributo offerto dagli interventi previsti dalla Regione Basilicata all’interno del PIEAR, sia per quanto riguarda il risparmio energetico sia per quanto riguarda l’obiettivo di incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, è pari all’ 84% (Fig. 2.1).

Nella tabella successiva, si riporta il quadro riassuntivo dei risultati attesi dal punto di vista della riduzione delle emissioni di CO 2, in funzione agli obiettivi fissati dal PIEAR.

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2.5 La Società Energetica Lucana (SEL S.p.A.) La Società Energetica Lucana S.p.A. (SEL S.p.A.) 3 nasce nel maggio 2008 con il conferimento di un capitale sociale da parte del socio unico: la Regione Basilicata. Le motivazioni che hanno portato alla nascita di questa società sono da ricercarsi soprattutto nella necessità di “valorizzare energeticamente” la Regione Basilicata, attraverso l’individuazione di politiche energetiche in grado di potenziare le sue risorse naturali. La Società Energetica Lucana si pone come energy provider della Regione Basilicata e delle istituzioni regionali, indirizzando la strategia energetica regionale verso uno sviluppo sostenibile, definendo programmi pluriennali di risparmio, di efficienza energetica e di produzione da rinnovabili, attraverso la valorizzazione del territorio. La SEL ottimizza e gestisce le risorse economiche messe a disposizione dagli enti regionali e subregionali per sviluppare una politica energetica sostenibile, promuovendo le naturali risorse della Basilicata con lo scopo di portare la Regione verso l’autonomia energetica. Infatti, con la costituzione e l’avvio della SEL, la Regione Basilicata ha inteso inaugurare una nuova fase di evoluzione e di espansione delle sue politiche energetiche. La SEL costituisce un importante supporto per la realizzazione degli obiettivi fissati dal PIEAR, infatti con la L.R. 31/2008 sono affidati ad essa gli interventi per la realizzazione di impianti alimentati da fonti non fossili, di cui all’art. 2 del D.Lgs. n.387/2003, per una potenza installata complessiva massima di 200 MW, con la finalità di destinare parte dell’energia prodotta o dei proventi correlati alla vendita della stessa alla riduzione dei costi della bolletta energetica degli enti territoriali serviti dagli impianti e dei cittadini residenti nei Comuni di ubicazione degli stessi. Dette

3 www.societaenergeticalucana.it 14 potenze e le connesse produzioni non contribuiscono alla saturazione dei limiti massimi per ciascuna fonte indicati nel richiamato art. 3 della L.R. n.9/2007; né a quelli fissati in sede di approvazione del PIEAR di cui all’art. 2 della L.R. n.9/2007. La SEL, inoltre, cura l’attuazione delle procedure di cui all’art. 3, comma 4, lettera a, della L.R. 1 luglio 2008 n.12, sul riassetto organizzativo e territoriale del Servizio Sanitario Regionale, limitatamente al: a) campo dell’approvvigionamento energetico delle strutture sanitarie; b) provvede a quanto necessario per la realizzazione degli impianti di cui alla lett. c) del comma 1 dell’art. 9 Legge Regione Basilicata n. 31/2008, osservando negli affidamenti a terzi dei servizi tecnici di ingegneria e di architettura e di costruzione delle opere i criteri di evidenza pubblica previsti dal D.Lgs. n.163/2006; c) funge da centrale di committenza per l’acquisto aggregato di energia elettrica e gas naturale per la Regione e gli enti di cui al comma 1 lettera b) dell’art. 9 Legge Regione Basilicata n. 31/2008. In definitiva, i servizi/funzioni più immediatamente implementabili da parte della SEL sono i seguenti:  pianificazione strategica e sostenibilità energetica;  trading del gas;  committenza pubblica in campo energetico;  supporto/assistenza agli enti locali;  monitoraggio del sistema energetico, informazione ai consumatori, ecc;  promozione e partecipazione a progetti di intervento di innovazione nel campo della sperimentazione e produzione energetica;  struttura di supporto per la redazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile nell’ambito del progetto Patto dei Sindaci .

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3. Strategia e traguardi generali

Le profonde trasformazioni che stanno attraversando la società lucana, segnata da una crisi economica ed occupazionale senza precedenti, da fenomeni di spopolamento e di depauperamento delle principali funzioni pubbliche ed amministrative (scuole, uffici postali, strutture sanitarie, ecc.), dall’abbandono dei luoghi di origine da parte di tanti giovani, attratti da una speranza di futuro migliore, delineano uno scenario difficile su cui tutte le forze politiche e le classi dirigenti devono interrogarsi responsabilmente. Anche la comunità santangiolese, percepisce la necessità di un cambiamento radicale, dell’avvio di una fase nuova che ridia slancio e prospettive alle forze vive della città, ricostruendo una visione di futuro orientata alla creazione di nuove opportunità di espansione delle attività economiche e ad una maggiore apertura ed integrazione con i territori limitrofi del MelandroMarmo Platano, del Potentino, della Val d’Agri e delle comunità del Vallo di Diano. L’Amministrazione comunale di Sant’Angelo ha avviato una politica tesa alla promozione dello sviluppo economico, sostenibile e sociale del paese sotto molteplici punti di vista, mirando a:

Crescita economica: Crescita inclusiva: sviluppare un’economia che strettamente connessa al territorio, alle favorisca la coesione tradizioni ed alla sociale e territoriale. cultura locale

Crescita sostenibile: valorizzare un’economia legata alle ”suggestioni, sensazioni ed evocazioni” delle proprie risorse, a basse emissioni di carbonio.

Una prospettiva ambiziosa e sfidante, tanto più impegnativa in quanto anche il Comune di Sant’Angelo le Fratte oggi si muove in una situazione di grave restrizione

16 delle risorse disponibili e con la necessità di collocare rapidamente le proprie opzioni strategiche in particolare all’interno degli strumenti di programmazione del nuovo ciclo comunitario 2007 2013 (POIS, PIOT, P.O. FESR e P.O. FSE, PSR). Centrale rimane altresì la capacità del territorio santangiolese di connettersi con le diverse dinamiche in atto, sfruttando la sua identità territoriale e culturale, specializzandosi nell’offerta di servizi qualificati quali: l’accoglienza, artigianato locale e lo sviluppo rurale. Il Comune di Sant’Angelo le Fratte ha aderito al Patto dei Sindaci impegnandosi a ridurre le emissioni di CO2 del proprio territorio di oltre il 20% entro il 2020, con l’obiettivo generale di innescare un processo di trasformazione del proprio territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile, risparmio ed efficienza energetica e, di conseguenza, di prevenzione dei rischi ambientali, tutela e miglioramento della qualità della vita, del benessere e della sicurezza dei cittadini e abbattimento dei costi pubblici e privati connessi direttamente o indirettamente alla produzione e al consumo di energia. In tale direzione e in sintonia con la politica già avviata dall’Amministrazione, il comune di Sant’Angelo le Fratte si propone di: • conseguire gli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2020; • redigere l’Inventario Base delle Emissioni (IBE) e presentare il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES); • adattare le strutture pubbliche per poter mettere in atto le azioni previste dal Piano d’Azione; • integrare le indicazioni previste all’interno della relazione previsionale e programmatica triennale (aggiornata annualmente) con i contenuti del Piano d’Azione; • presentare su base biennale l’Inventario sul Monitoraggio delle Emissioni (MEI – Monitoring Emission Inventory) per verificare lo stato di attuazione delle azioni proposte nel PAES; • razionalizzare i consumi energetici intervenendo sugli edifici pubblici e sulla pubblica illuminazione; • realizzare impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile sugli edifici di proprietà dell’Ente Locale; • promuovere la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili da parte di privati; • sensibilizzare tutti i soggetti pubblici e privati che agiscono sul territorio alle tematiche della sostenibilità ambientale ed energetica;

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• promuovere iniziative per la riduzione del carico energetico del settore residenziale, commerciale e produttivo e dei trasporti; • promuovere l’immagine del territorio comunale attraverso la riqualificazione territoriale; lo sviluppo di attività produttive e turistiche; l’attenzione all’arte, alla cultura e alla sua storia; l’intensificazione dei servizi socio – assistenziali; la pratica sportiva, l’ammodernamento delle strutture sportive esistenti e la costruzione di nuove strutture; • aiutare le imprese locali a creare nuove opportunità di lavoro, con particolare attenzione al settore dell’efficienza energetica in edilizia. Dal momento che l’orizzonte temporale del Patto dei Sindaci è il 2020, innanzitutto è necessario stabilire qual è l’anno di partenza rispetto al quale relazionare questi obiettivi. Dato che l’anno per il quale si ha maggiore disponibilità di dati ed informazioni è il 2009, questo è stato scelto come anno base di riferimento (baseline year).

3.1 Aspetti organizzativi e finanziari La partecipazione al Patto dei Sindaci ha reso necessario da parte del Comune l’adattamento della propria struttura amministrativa alle esigenze del processo, oltre al ricorso alla consulenza esterna della Società Energetica Lucana (SEL S.p.A.). Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, il Comune di Sant’Angelo le Fratte sta già procedendo all’attuazione di una parte delle azioni contenute nel presente Piano di Azione attraverso risorse già individuate nel bilancio comunale e/o già assegnate dai fondi regionali e comunitari. Le rimanenti azioni invece saranno realizzate specificatamente attraverso l’utilizzo di: 1) Royalties derivanti dal Protocollo di Intesa Regione Basilicata – Eni; 2) Royalties derivanti da parchi eolici; 3) IMU su impianti fotovoltaici installati; 4) Concessione diritti di superficie immobili comunali per realizzazione impianti fotovoltaici; 5) Piani di Offerta Integrata di Servizi (P.O.I.S.); 6) Pacchetti Integrati di Offerta Turistica (P.I.O.T.); 7) Programma Operativo cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (P.O. FESR 2007 – 2013); 8) Programma Operativo cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (P.O. FSE 2007 – 2013); 9) Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R. 2007 – 2013); 18

10) Fondi comunali; 11) Energy Service Companies (ESCO) e Finanziamento Tramite Terzi (F.T.T.); 12) Altre risorse da reperire attraverso la partecipazione a specifici bandi europei, ministeriali e regionali e attraverso forme di autofinanziamento, nonché l’accesso a fondi di rotazione, leasing, partnership pubblicoprivate, etc. Al 2012, sono stati previsti complessivamente € 132.823,29 (impianti fotovoltaici da 15 KW e da 20 KW) ed € 296.844,00 per sostituzione di 833 organi illuminanti a vapore di mercurio ed alogene con quelli a led con un risparmio energetico pari a 353 MWh/anno ; mentre, per il triennio 20122014 è in valutazione un piano di investimento per oltre € 497.277,64.

3.2 La vision: Energie di Sant’Angelo le Fratte “Il paese delle cantine e dei murales: suggestioni e sensazioni”

L’adesione al Patto dei Sindaci è per questo comune un impegno concreto che si va ad integrare armoniosamente con un percorso già iniziato autonomamente e che mira all’indipendenza energetica, all’efficientamento energetico del settore pubblico, alla sostenibilità ambientale, alla sensibilizzazione dei privati sui temi della produzione di energia da fonte rinnovabile, del risparmio e dell’efficienza energetica, al miglioramento complessivo della qualità della vita sul territorio. La vision “Sant’Angelo le Fratte “Il paese delle cantine e dei murales: suggestioni e sensazioni” deve:  essere compatibile con gli impegni stabiliti dal Patto dei Sindaci e prevedere, quindi, il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO di almeno il 20% entro il 2020; 2  essere realistica;  apportare qualcosa di nuovo, aggiungendo valore concreto e superando limiti datati;  descrivere il futuro auspicato per la comunità santangiolese.

Per questo si prevedono assi di intervento diversificati:

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3.2.1 Sensibilizzazione e Formazione.

Uno degli obiettivi principali dell’Ente Locale è l’informazione, la sensibilizzazione e la formazione delle nuove generazioni sulle problematiche connesse alla sostenibilità ambientale dello sfruttamento delle risorse del nostro pianeta, con riferimento non solo alle fonti energetiche rinnovabili e a quelle di origine fossile ma anche al suolo, all’acqua, all’aria, al patrimonio storicoculturale, artistico ed architettonico, etc., in modo da sensibilizzare le coscienze alla consapevolezza che mantenere la Terra un luogo sano e vivibile è prima di tutto un dovere e poi un diritto. Le azioni proposte saranno progettate al fine di realizzare un processo di partecipazione reale, all’interno di spazi di confronto ben delineati, orientato ai principi di sostenibilità ed all’educazione a corrette abitudini al consumo. In tale direzione sono state già avviate iniziative a scopo didattico nelle scuole e sociali attraverso alcune associazioni presenti sul territorio e, negli anni a venire, verranno promossi e intensificati eventi, campagne informative, convention e incontri con specialisti del settore per informare e formare la popolazione sui temi attuali dell’energia e dello sfruttamento delle risorse. L’intento che l’Amministrazione si propone è quello di coinvolgere direttamente i cittadini in percorsi di progettazione partecipata, di far sì che ogni cittadino possa dare il proprio contributo al raggiungimento dell’obiettivo globale modificando e migliorando il proprio comportamento e lo stile di vita, privilegiando quelle azioni rivolte al risparmio energetico, all’abbattimento dei consumi, all’efficientamento energetico degli immobili e, in generale, al contenimento delle emissioni di CO 2.

3.2.2 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio.

L’Amministrazione è impegnata nel progetto di efficientamento dell’intera rete di pubblica illuminazione, con interventi di sostituzione dei vecchi corpi illuminanti, principalmente a vapori di mercurio ed alogene, con nuove lampade a LED. Si punterà alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, sia a servizio degli edifici pubblici che privati, che sopperiscano, almeno in parte, al fabbisogno energetico delle varie utenze e che sfruttino anche fonti energetiche rinnovabili ulteriori rispetto al classico fotovoltaico (es.: microeolico), garantendo in ogni caso l’ottimale grado di compatibilità con il sistema ambientale e paesaggistico e la coerenza con le specificità del territorio santangiolese. Questo obiettivo risulta essere complementare agli interventi di efficientamento energetico

20 per il settore Residenziale e Terziario e se adeguatamente combinata con una razionalizzazione degli usi e con una politica generale di risparmio energetico nei diversi ambiti di consumo, può portare a ridurre notevolmente la dipendenza dai grossi impianti di produzione di energia riducendo allo stesso tempo le emissioni di gas serra in atmosfera .

3.2.3 Efficienza energetica e Sostenibilità nel settore Terziario

L’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare comunale, da effettuarsi attraverso la riqualificazione energetica degli edifici sia sugli involucri edilizi che sugli impianti, rappresenta uno degli obiettivi principali per l’Amministrazione comunale.

Sono previsti anche interventi di efficientamento dei consumi elettrici e termici di alcuni edifici pubblici, in particolare mediante installazione di gruppi di micro cogenerazione a gas e realizzazione di piccole reti di teleriscaldamento. Questi interventi (azioni “dirette”) avrebbero un duplice effetto, determinerebbero in primis una riduzione dei consumi e delle emissioni in ambito comunale e, al contempo, svolgerebbero una funzione educativa e informativa verso i cittadini.

Sempre all’interno del settore terziario rientrano tutti gli edifici correlati alle attività commerciali ed artigianali presenti nel territorio di cui si considera necessario e proficuo un intervento volto al raggiungimento di livelli di efficienza energetica superiori.

3.2.4 Efficienza energetica nel settore Residenziale Rappresenta un comparto particolarmente energivoro sul quale intervenire programmando e sviluppando azioni finalizzate a ridurre la dipendenza energetica dai derivati del petrolio e le conseguenti emissioni di gas serra. Le azioni programmate si intendono rivolte sia alle nuove costruzioni che al parco edilizio esistente. Per le nuove edificazioni le misure adottate saranno finalizzate ad aumentare il numero di edifici aventi prestazioni ambientali ed energetiche migliori rispetto a quelle previste dalla normativa nazionale e regionale. Per gli edifici esistenti, invece, si propone l’analisi energetica puntuale, che consenta di individuare le soluzioni tecniche più idonee a sviluppare interventi di miglioramento finalizzati all’innalzamento degli standard di efficienza energetica delle costruzioni private, quali il piano energetico comunale e l’allegato energetico al regolamento edilizio, e tramite l’attuazione di azioni di

21 promozione riguardanti i temi dell’efficienza energetica e la diffusione di buone pratiche si potranno raggiungere dei risultati effettivi.

3.2.5 Mobilità Sostenibile Tale settore, per Comuni di piccole dimensioni, è difficilmente governabile dall'Amministrazione comunale che non ha un trasporto pubblico locale se non quello riferito al trasporto scolastico. A tale proposito risulta quindi determinante l'azione di sensibilizzazione e promozione di modalità alternative privilegiando la mobilità pedonale. L’obiettivo non può che essere raggiunto tramite l’articolazione di azioni materiali a loro volta suddivise in azioni infrastrutturali, realizzazione di marciapiedi, strutturali, riconversione del parco auto pubblico in veicoli a metano e/o gpl, come già avvenuto per il parco auto inerente la raccolta differenziata, ed immateriali rivolte alla promozione di abitudini “virtuose”, incentivo a raggiungere la scuola o i luoghi di gioco o di attività extra scolastiche a piedi, (cosiddetto progetto Piedibus).

3.2.6 Raccolta differenziata.

Particolare attenzione inoltre è stata già rivolta nei confronti del ciclo dei rifiuti provvedendo dapprima a sensibilizzare ed “educare” la popolazione e successivamente attivando un sistema di raccolta differenziata con notevole riduzione del quantitativo di indifferenziato. Nel 2010, inoltre, per il servizio di raccolta di R.S.U. sono stati acquistati due Porter Piaggio a benzinagpl a sostituzione di mezzi solo dieselche consentono un ulteriore riduzione di emissione di CO 2.

3.3 Verifiche e aggiornamento del Piano Il presente Piano è uno strumento flessibile, che potrà essere aggiornato e modificato con cadenza annuale tenendo anche conto dei tempi di realizzazione e dell’impatto che le singole azioni poste in essere avranno sul territorio comunale, al fine di raggiungere l’obiettivo finale della riduzione di almeno il 20% delle emissioni di CO 2 entro il 2020. Con cadenza biennale inoltre, sarà elaborato un Rapporto sullo stato di attuazione del Piano (Implementation Report ), contenente un’attenta valutazione dello stato di attuazione e dell’impatto delle azioni poste in essere, soprattutto attraverso un attento e dettagliato monitoraggio dei consumi energetici. A tal fine, saranno utilizzati i metodi di raccolta ed elaborazione dei dati usati per l’elaborazione dell’IBE, in modo da rendere i dati omogenei e confrontabili.

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4. Inquadramento territoriale e socio-economico

La conoscenza delle peculiarità e delle caratteristiche di un territorio dal punto di vista geografico, climatico, demografico e soprattutto socioeconomico, è fondamentale per la comprensione dei molteplici fattori che ne determinano i relativi consumi energetici

(e di conseguenza le relative emissioni di CO 2). L’analisi delle relazioni che nel corso del tempo si sono stabilite tra territorio e popolazione, per la quasi totalità frutto delle sole scelte di quest’ultima, permette da un lato di comprendere lo stato attuale del rapporto tra il territorio e i suoi insediamenti e dall’altro di individuare le azioni più opportune che l’Amministrazione Comunale può mettere in campo per conseguire gli obiettivi del Patto dei Sindaci. La prima fase coincide con l’analisi dei dati rilevati dall’Inventario Base delle Emissioni (IBE) mentre la seconda, in base alle considerazioni emerse dalla valutazione dei dati ottenuti, cerca di definire quali azioni siano maggiormente utili al raggiungimento degli obiettivi minimi accettati con la sottoscrizione del Patto dei Sindaci e compatibili con uno sviluppo ecosostenibile del territorio. A tal riguardo e per quanto possibile, lo sforzo dell’Amministrazione comunale sarà in primis rivolto al contenimento dei consumi in quei settori che risulteranno maggiormente energivori dall’Inventario Base delle Emissioni.

Morfologia ed insediamento urbano Sant’Angelo le Fratte è un centro di montagna, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività agricole uno sviluppo nel campo artigianale, successivamente al 1980 un modesto sviluppo industriale. I santangiolesi, che presentano un indice di vecchiaia in linea con la media nazionale, anche se in crescita per effetto della crisi regionale e nazionale, causa delle dinamiche migratorie. I santangiolesi sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, in case sparse ed in alcune località quali Isca, Peta e San Vito. Il territorio disegna un profilo geometrico vario e irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate che vanno da un minimo di 360 metri sul livello del mare a un massimo di 1.286 metri, e offre un panorama altocollinare di indiscutibile fascino, con i pendii ricchi di pascoli, vigneti e oliveti e rilievi coperti di boschi. L’abitato si adagia alle falde dell’imponente e rocciosa frattura della montagna

Carpineto, con il suo pittoresco scenario delle “famose cantine” di via Cupa.

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Il Nome di Sant´Angelo le Fratte Non conosciamo come e quando il casale abbia preso la sua attuale configurazione e denominazione. Sicuro punto di riferimento per il suo sviluppo è la Cappella dell'Angelo ovvero dell'arcangelo S. Michele, situata al riparo della montagna Crapineto. Ignoto è il punto preciso ove sia sorta. L'abate Giacomazzi si limita a dire che ai suoi tempi la cappella era passata alla amministrazione della "antica e signorile famiglia Mangieri", conservandone il nome. Tanto è l'ascendente della devozione all'Arcangelo nei nostri antenati da chiamare il loro agglomerato S.Angelo. Questa pare essere la più probabile origine della prima parte del nome che conosciamo. Dubbi e tesi discordanti nascono a proposito della seconda: "Le Fratte". Sono state avanzate in proposito due ipotesi: La prima è sostenuta dall'abate Gianlorenzi e si articola in tre supposizioni: 1. Si dice delle Fratte per via della vicinanza di due rioni: S.Angelo e Castello delle Fratte; 2. Ci fu il loro congiungimento effettuato dai vescovi nel XV sec.; 3. Fratte perché denominasi una sua contrada. La seconda ipotesi riscuote maggiori adesioni: Le Fratte deriverebbe dal participio passato passivo del verbo latino frango (spaccare, rompere) evocando così la montagna dissestata che da sempre ne ha condizionato la vita e la sua profonda spaccatura dovuta a terremoti disastrosi e frane. Del resto ancora oggi appare evidente che l'abitato è costruito sopra rocce impervie, le case di vecchia costruzione sono in pietra e aderite alle numerose sporgenze formatesi, inoltre nel sottosuolo si percepiscono i vuoti e lo scorrere dell'acqua che fa giungere la sua freschezza alla superficie in dati punti ove sorgono, o sorgevano, le migliori cantine dai dissetanti ed inebrianti vini.

Localizzazione Il paese è situato su di una collina in posizione dominante la valle del Melandro. Si estende nella parte centrooccidentale della provincia, a confine con la campana provincia di Salerno, Caggiano (SA), Polla (SA) e tra i paese lucani di Tito, , , . Situato a 7,5 Km dal casello di Polla (SA) dell’autostrada A3 SalernoReggio Calabria. E’ facilmente raggiungibile anche percorrendo il nuovo percorso stradale della Sp 12 Vietrese che la collega alla variante 24

SS95 TitoBrienza. La stazione ferroviaria di riferimento, lungo la linea Battipaglia Potenza, si trova a 21 km. I terminali del traffico aereo e marittimo sono più lontani: l'aeroporto più vicino è Napoli a 139 km (quello di Bari/Palese dista 196 km); il porto mercantile è situato a 85 km; quello turistico di a 95 km. Fa parte della Area Programma MarmoMelandro. La popolazione si rivolge prevalentemente al capoluogo di provincia per il lavoro, il commercio, i servizi e le esigenze di ordine burocratico amministrativo che non possono essere soddisfatte sul posto.

La storia Le prime notizie certe sul paese risalgono al II Medioevo (XI – XII sec.). Il primo documento storico a parlare ufficialmente del Casale di Sant' Angelo Le Fratte è il catalogo dei Baroni contribuenti alla spedizione in terra santa, fatta durante il Regno di Guglielmo II il Buono (1178 – 1188). Vengono poi i Cedolari Angioini e i Registri della Cancelleria Angioina.

Da questi si apprende che Ruggiero II, salito al trono nel 1130, organizza l'intero territorio Statale in Giustizierati. L'antica Lucania viene divisa in sei Giustizierati: di Basilicata, di Terra d' Otranto, di Terra Bonaventura, di Principato, di Terra Giordana, di Terra di Crato. Quello di Principato comprendeva tutti i paesi della valle del Melandro. E' dunque legittimo considerare formato il Casale di Sant'Angelo Le Fratte già nella prima metà del secolo XI sia pure con popolazione ed abitato esigui. La battaglia di Benevento (1266) costituisce il momento che maggiormente ne ha segnato la storia: essa vede contrapposto Carlo I d'Angiò a Manfredi, figlio naturale di Federico II. Sconfitto quest'ultimo, Carlo affida l'agro ad un suo capitano, Nicola Janville, con la giurisdizione ed il titolo di conte: è il primo signore di cui si abbia notizia. Sono tempi duri. I Saraceni, guidati da Manfredi e sconfitti, imperversano nelle nostre campagne, la gente scappa dai luoghi natii alla ricerca di un riparo sicuro. Il conte accoglie quanti sopraggiungono dalle zone più vicine. Militari e fuggiaschi dunque, sembrerebbero aver costituito il primo nucleo della popolazione di questo aspro luogo, costruendo essenziali e provvidenziali rifugi sotto speroni di roccia, ancora oggi elargiti numerosi dalla montagna Carpineto, subdola matrigna ai cui piedi sorge. Quali vicissitudini hanno segnato codeste terre prima del c.d. Secondo Medioevo è arduo ricostruire: unica certezza la presenza di abitanti nelle zone sin dal VI sec. a.C., tanto di origine greca quanto romana. Sono alcuni occasionali, ma significativi ritrovamenti archeologici a darci codesta sicurezza. 25

Il Racioppi, basandosi molto sulla toponomastica delle diverse località, di chiara derivazione latina, è ben propenso a collocarvi, più a Nord, l'antica Urseium: precisamente nella contrada da sempre chiamata dai contadini del posto Vetranura (vetra = vetera = vecchia, Ursa = Urseium ), ubicata al confine con Caggiano. Della città si conosce la sola sua esistenza per il ritrovamento di monete portanti il nome di Ursetini. Lapidi incise con incomprensibili caratteri arcaici e non solo ci rimandano ad epoche cosiddette preromaniche, venute alla luce già nel 1700, in proprietà Giachetti. Fibule, anelli, punte di lancia, fermagli, e soprattutto un'anfora a colonnette con decorazione geometrica, bicroma in nero e ocra, ci rendono orgogliosi, poiché dimostrano ed esprimono la presenza, pur in codesti impraticabili territori, del genio artistico ellenico. Lo stile dell'anfora è senza dubbio risalente al IVIII sec. a.C., suggerendoci l'umana presenza nell'agro dal VI sec. a.C.

Il territorio Il Comune di Sant’Angelo le Fratte (Latitudine 40°32'48" N, Longitudine 15°33'35" E) è situato a 31 km ad ovest del capoluogo di regione e a 108 km dalla città di Matera, e si estende per circa 22,99 chilometri quadrati. Il suo territorio è prevalentemente montano e in parte collinare, caratterizzato da un’escursione altimetrica pari a 926 metri compresi tra il punto più depresso posto a 360 mt s.l.m. e quello più alto a 1286 mt s.l.m. Il centro abitato, identificato tramite il punto in cui è situata la Casa Comunale, è posto ad una quota altimetrica pari a 560 mt s.l.m. Confina con i comuni di: Caggiano (Sa) (6,1 Km), Savoia di Lucania (2,7 Km), Polla (SA) (6,1 Km), Brienza (9,7 Km), Satriano di Lucania (6,7 Km), Tito (10,7 Km) 26

Altitudine Casa Comunale 560 s.l.m Minima 360 s.l.m Massima 1286 s.l.m Escursione Altimetrica 926 m Zona altimetrica montagna interna Coordinate Latitudine 40° 32' 48" 84 N Longitudine 15° 33' 35" 28 E Gradi Decimali 40,5469; 15,5598 Locator (WWL) JN70SN Misure Superficie 22,99 Zona Sismica sismicità alta Clima Gradi Giorno 1927 Zona Climatica D Accensione impianti termici il limite massimo consentito è di 12 ore giornalire dal 1 novembre al 15 aprile Tab. 4.1 Dati territorio comunale (ISTAT) Il clima La stazione meteorologica di riferimento è quella di Picerno che dista in linea d’aria circa 12 km dal Comune di Sant’Angelo le Fratte e presenta circa la stessa altitudine. Dal punto di vista climatologico, il Comune di ricade nella zona climatica D, caratterizzata da 1.927 Gradi Giorno (GG). Secondo i dati medi del trentennio 19611990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +3,5 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +21,9 °C. Le precipitazioni medie annue si aggirano sui 650 mm, distribuite mediamente in 90 giorni, con un picco tra l'autunno e l'inverno ed un minimo estivo. L’eliofania assoluta (la durata effettiva dell'illuminazione solare diretta senza l'interposizione delle nuvole) passa da un valore minimo di 2,8 ore al giorno per il mese di gennaio ad un massimo di 9,7 ore al giorno per il mese di luglio con una media su base annua di 5,8.

Mesi Stagioni

PICERNO Anno

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut

T. max. media (° C) 6,4 7,6 10,3 14,3 19,0 23,4 26,9 27,1 22,7 17,3 11,8 8,3 7,4 14,5 25,8 17,3 16,3

T. min. media (° C) 0,7 1,2 3,1 6,3 9,9 13,9 16,4 16,7 13,7 9,8 5,6 2,7 1,5 6,4 15,7 9,7 8,3

Precipitazioni (mm ) 78 42 58 62 40 35 20 21 37 60 93 106 226 160 76 190 652

Giorni di pioggia 10 7 9 8 6 6 3 2 5 8 12 14 31 23 11 25 90

Eliofania assoluta (ore al giorno ) 2,8 3,9 4,0 5,2 7,3 8,4 9,7 9,1 6,6 5,5 3,8 3,0 3,2 5,5 9,1 5,3 5,8

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Tab 4.2 Tabella riassuntiva andamento climatico secondo i dati medi del trentennio 1961-1990

La popolazione

Popolazione Sant'Angelo Le Fratte 20012011 L’evoluzione demografica del Comune di Sant’Angelo le Fratte, come è possibile evincere dal grafico sottostante ha vissuto nel corso degli ultimi decenni un trend negativo della popolazione con un picco massimo rilevato nel 2001 (1537 abitanti) attestandosi sull’ultimo valore rilevato al 30 settembre 2012 pari a 1463 abitanti (Dati ISTAT). Residenti 1550 1540 1530 1520 1510 1500 Residenti 1490 1480 1470 1460 1450 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012

Copmponenti Anno Residenti Variazione Famiglie per % Maschi % Femmine famiglie 2001 1537 - 642 2,4 50,42 49,58 2002 1486 -3,43 627 2,4 49,66 50,34 2003 1491 0,34 620 2,4 49,83 50,17 2004 1467 -1,64 605 2,4 50,10 49,90 2005 1473 0,41 611 2,4 49,76 50,24 2006 1457 -1,10 612 2,4 49,42 50,58 2007 1490 2,21 627 2,4 50,00 50,00 2008 1485 -0,34 627 2,4 49,97 50,03 2009 1497 0,80 633 2,4 49,97 50,03 2010 1491 -0,40 643 2,3 50,03 49,97 2011 1463 -1,91 635 2,3 49,90 50,10

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Tab 4.3 Andamento demografico anno 2001 - 2011 (ISTAT)

Variazione percentuale della popolazione Le variazioni annuali della popolazione di Sant'Angelo Le Fratte espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Potenza e della regione Basilicata.

Flusso migratorio della popolazione Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Sant'Angelo Le Fratte negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del comune. Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

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La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2011.

Anno Iscritti Cancellati Saldo Saldo 1 gen-31 dic Migratorio Migratorio DA DA per altri PER PER per altri con totale altri comuni estero motivi altri comuni estero motivi l'estero

2002 6 4 5 10 0 0 +4 +5

2003 32 5 0 20 4 1 +1 +12

2004 12 5 0 19 9 0 -4 -11

2005 14 3 0 8 4 0 -1 +5

2006 11 8 0 17 6 2 +2 -6

2007 20 30 0 12 2 0 +28 +36

2008 16 13 0 23 7 1 +6 -2

2009 20 6 0 14 4 0 +2 +8

2010 15 12 1 14 6 1 +6 +7

2011 (¹) 8 6 0 18 5 10 +1 -19

2011 (²) 4 0 0 1 0 3 0 0 (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre)

Movimento naturale della popolazione Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee.

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Il saldo naturale si può considerare negativo per tutto il decennio scorso, essendo costantemente superiori i decessi rispetto alle nascite, tranne un piccolo saldo positivo per l’anno 2009.

Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale

2002 1 gennaio-31 dicembre 13 15 -2

2003 1 gennaio-31 dicembre 16 18 -2

2004 1 gennaio-31 dicembre 12 19 -7

2005 1 gennaio-31 dicembre 14 14 0

2006 1 gennaio-31 dicembre 12 21 -9

2007 1 gennaio-31 dicembre 14 18 -4

2008 1 gennaio-31 dicembre 17 21 -4

2009 1 gennaio-31 dicembre 17 14 +3

2010 1 gennaio-31 dicembre 11 25 -14

2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 7 14 -7

2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 4 7 -3 (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre)

Struttura della popolazione dal 2002 al 2012 L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 014 anni, adulti 1564 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

L’economia Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota e, poiché manca sul posto anche una stazione dei carabinieri. La principale fonte di reddito per gli abitanti continua a essere costituita dall'agricoltura, basata su coltivazioni di cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutteti, oliveti e vigneti; diffuso è l'allevamento di ovini e avicoli, 31 seguito da quello di bovini, suini, caprini ed equini. L'industria è rappresentata da più aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico, tessile, del legno e dei materiali da costruzione; tra le attività artigianali spicca la lavorazione del ferro battuto e della ceramica. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e non manca una biblioteca comunale per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Sant'Angelo Basilicata % Italia % le Fratte %

Agricoltura e Pesca 25,20 14,30 15,00 Commercio 23,80 29,60 30,90 Attività 16,60 13,30 13,90 Manifatturiera Alberghi e 4,00 5,10 5,30 Ristoranti Trasporti 2,60 3,90 4,10 Edilizia 17,90 14,60 15,20 Servizi 5,30 10,40 10,90 Altre attività 4,60 8,80 4,70 TOTALE 100,00 100,00 100,00

Tab. 4.4 Numero % imprese per settore anno 2009 (ISTAT)

Nonostante solo metà della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni risulti occupata, gli ultimi dati ISTAT disponibili relativi all’anno 2009 mostrano un tasso di disoccupazione pari all’11,9%, inferiore di un punto percentuale rispetto a quello regionale (12,9%), sebbene superiore a quello nazionale (8,4%). Anche il tasso di occupazione pari al 50,9% risulta migliore rispetto al dato regionale del 47,9%, con un numero di occupati pari a 280 abitanti a fronte di 38 disoccupati. La percentuale di forze lavoro è pari al 37,3% della popolazione, anch’essa superiore alla media regionale (36,4%).

Sant'Angelo Basilicata Italia le Fratte % n° % pop. % pop. pop. Non Forza Lavoro 963 64,3 63,6 62,7 Forze Lavoro 534 35,7 36,4 37,3 Occupati 484 32,3 31,7 32,5 Disoccupati 51 3,4 4,7 4,8

Tab 4.5 Occupazione anno 2009 (ISTAT) 32

4.9 POTENZIALITÀ DELLE FONTI RINNOVABILI

4.9.1 ENERGIA EOLICA

Ad oggi secondo dati forniti dal GSE, non risultano installati sul territorio comunale di Sant’Angelo le Fratte impianti eolici. I dati del vento nel comune sono stati ricavati dall’Atlante Eolico Interattivo. L’Atlante Eolico Interattivo realizzato da ERSE S.p.A. (ENEA Ricerca sul Sistema Elettrico S.p.A.) fornisce dati ed informazioni sulla distribuzione delle risorse eoliche sul territorio italiano e nel contempo aiuta ad individuare le aree dove tali risorse possono essere interessanti per lo sfruttamento energetico. Per il territorio di Sant’Angelo le Fratte l’intensità del vento varia da valori minimi di 5 ÷ 6 m/s nelle aree con altitudine minore a massimi di 6 ÷ 7 m/s nelle aree con altitudine maggiore, con una media per la stragrande maggioranza del territorio di 5 ÷ 6 m/s come riportato nella figura seguente.

Velocità media annua del vento – Atlante Eolico Interattivo

L’energia elettrica prodotta da fonte eolica è l’energia la cui potenza installata ha avuto i margini di crescita più elevati dal 2000 ad oggi. Il tasso di crescita della potenza installata è stato, in questo periodo, sempre superiore al 20% e ci si aspetta essere tale o leggermente inferiore, a livello mondiale fino al 2016. Ad oggi nel mondo

33 si contano circa 290 GW di potenza installata che generano circa il 4,5% dell’energia elettrica di cui il pianeta necessita. Investire oggi in questa tecnologia è possibile ed auspicabile dati gli elevati standard di efficienza ed affidabilità raggiunti dai generatori. I principali vantaggi derivanti dall’installazione di impianti minieolici si possono riassumere in: • assenza di qualsiasi tipo di emissione inquinante e risparmio dei combustibili fossili

• costi competitivi, manutenzione ridotta

• basso impatto ambientale, recupero e riciclo dei componenti a fine vita.

Per un investimento proficuo nell’eolico bisogna seguire un determinato iter per un corretto “business planning”.

Le tappe fondamentali sono: 1. individuazione del quadro normativo 2. Il criterio di scelta del terreno su cui investire 3. Campagna di misura anemometrica per la determinazione del potenziale 4. Scelta della turbina e costruzione dell’impianto Il quadro normativo attuale italiano spinge quindi verso due tipologie di investimento nell’eolico, il grande eolico soprattutto offshore e quello dei piccoli impianti potenze vicine a 60kW nominali ma non superiori, per questo l’Amministrazione di Sant’Angelo le Fratte vuole installare in località Campo di Venere, due aerogeneratori avente una potenza di 60,00 KWp, per un totale di 120 KWp. Il quadro normativo attuale prevede una tariffa incentivante per questi tipi di impianti omnicomprensiva di 268 €/MWh prodotto per 20 anni. E’ evidente che per investire proficuamente nell’ eolico è necessario individuare un terreno con la massima ventosità possibile. Campo di Venere è a circa 1000 m s.l.m. ed è pianoro in leggero declivio con una velocità del vento tra i 6 ed i 7 m/s (dato Atlante Eolico interattivo).

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Una visione così ampia non può essere indicativa e sostitutiva alle misure puntuali poiché trascura completamente gli effetti di addensamento o il microclima locale che sono invece spesso determinanti nella riuscita di un investimento nell’eolico. Le campagne di misura anemometriche sono un passo essenziale, sicuramente il più importante, per poter procedere nell’investimento eolico. Esse hanno lo scopo di determinare il potenziale eolico del terreno consentendo di quantificare il proprio business plan con buona approssimazione, inoltre, serve una “analisi aemologica” che dia una adeguata rappresentazione statistica delle velocità medie del vento campionato. Una volta verificati, tramite un’apposita campagna anemometrica, i parametri di ventosità nel miglior posizionamento possibile sul terreno a disposizione, si dovrebbe essere in grado di scegliere la turbina eolica che massimizza, date le caratteristiche del vento, l’estrazione di energia per il terreno in esame.

Scegliere la turbina vuole dire quindi, in definitiva, tramite programmi, calcolare quel generatore che adatta meglio la distribuzione del vento medio nel luogo di installazione con la sua power curve resistendo la massima energia dal flusso d’aria.

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Si può prevedere, in prima approssimazione, per i due aerogeneratori una producibilità annua pari a 216 MWh, per una producibilità specifica di 2.000 ore/anno di funzionamento, un ritorno dell’investimento con mezzi propri in circa 6 anni ed una riduzione di 92 tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera.

4.9.2 ENERGIA SOLARE

Secondo dati forniti dal GSE, risultano installati sul territorio comunale di Sant’Angelo le Fratte 20 impianti fotovoltaici per un totale di 146 KW. Gli impianti già realizzati di proprietà dell’Amministrazione comunale sono stati installati sulle coperture rispettivamente dell’edificio sede della scuola Elementare e della Palestra rispettivamente di 20 e 15 Kw. Gli impianti che si vorrebbero realizzare sono: • Impianto fotovoltaico da 20 kWp sulla copertura del Municipio,

• Impianto fotovoltaico da 20 kWp sulla copertura della Scuola Materna,

• Impianto fotovoltaico da 12 kWp sulla copertura dei locali del cimitero,

Tutti gli edifici presentano porzioni di superfici di tetto a falda con ottima esposizione rispetto al Sud geografico e, pertanto, risultano ottimali per l’installazione di moduli fotovoltaici. Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea e disponibili sul sito PVGIS (Photovoltaic Geographical Information System http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis) la radiazione media annua si attesta all’incirca a 1600 kWh/m² anno, con radiazione al giorno media mensile di 4370 Wh/m² giorno. L’inclinazione ottimale per ottenere il massimo contributo dalla radiazione solare è di 31°, mentre il deficit di radiazione annuale sul piano orizzontale dovuto agli ombreggiamenti è dello 0,4%. Si stima che un impianto fotovoltaico, con la tecnologia attuale e installato ad opera d’arte, con un angolo di tilt pari a 0°, può produrre in energia elettrica fino a 1.350 kWh ogni kW di potenza installata all’anno. La realizzazione dell’opera è rivolta al conseguimento di un risparmio energetico per la struttura ospitante, ed alla conseguente riduzione di emissioni di CO 2 in atmosfera pari, a 104,15 MWh/anno, le quali, si traducono in mancate emissioni di CO2 annue per oltre 34,29 tonnellate.

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Inoltre le utenze degli uffici comunali del Comune di Sant’Angelo le Fratte, potendo consumare sul posto tutta o parte dell’energia prodotta durante le ore diurne dal generatore fotovoltaico, avranno la possibilità di risparmiare energia elettrica per un valore stimato pari a 17.500 €/anno, e questo per almeno 20 anni (ipotizzando un prezzo d’acquisto dell’energia pari a 0,20 €/kWh). Complessivamente le superficie che potrebbero essere interessate a nuovi interventi darebbero vita ad impianti per una potenza complessiva di almeno 52 KWp per un costo stimato al 2013 di circa € 192.000.

4.9.3 ENERGIA IDROELETTRICA

In un territorio con numerose sorgenti, con diversi corsi d’acqua tra cui il pescoso e ripido fiume Melandro (affluente al Sele) che attraversa tutto il territorio è possibile realizzare installazioni idroelettriche su piccola scala, attraverso il ricorso a impianti classificabili come micro idroelettrico.

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Il micro idroelettrico è caratterizzato da un limitato impatto ambientale, dal momento che l'impianto non comporta di norma limitazioni o modifiche all'utilizzo prevalente del corso d'acqua (irrigazione, usi potabili, pesca, ecc.), questa tecnologia permette infatti di produrre energia elettrica sfruttando il salto idrico di piccoli corsi d’acqua. I costi specifici (per kW installato) di un impianto micro idroelettrico sono molto vantaggiosi, poiché consentono di risparmiare sulle opere accessorie (canali artificiali, sbarramenti, ecc.) che caratterizzano gli impianti di taglia superiore. La fonte idroelettrica ha una particolare caratteristica che la differenzia dalla maggior parte delle altre fonti rinnovabili. L'erogazione di energia elettrica, infatti, avviene in maniera continuativa e non intermittente (esclusi ovviamente i periodi di fermo ed eventuali siccità in corsi d'acqua a regime torrentizio). Dal punto di vista impiantistico, i micro impianti possono essere sia ad acqua fluente sia installati in acquedotti o in altro tipo di applicazioni idrauliche. I requisiti per l'installazione sono: • un salto d'acqua sufficiente (dislivelli anche di pochi metri) • una portata d'acqua qualsiasi (anche solo 0,5 litri al secondo), purché abbastanza costante e non eccessivamente condizionata da stagionalità (secche estive). Il salto e la portata sono i criteri fondamentali per il dimensionamento dell'impianto, cioè per la scelta della potenza della turbina, che deve tenere conto anche dell'utilizzo che si intende fare dell'elettricità prodotta (autoconsumo o vendita alla rete). Le applicazioni del micro idroelettrico sono sostanzialmente due. Da una parte abbiamo impianti connessi alla rete, che possono usufruire degli incentivi dedicati alle fonti rinnovabili. Dall'altra invece ci sono impianti, spesso con potenza di pochi kW, al servizio di utenze prive di un collegamento con la rete elettrica. E’ per questo che l’amministrazione di Sant’Angelo le Fratte cercherà di massimizzare gli sforzi in questo settore studiando tutte le possibilità di future realizzazioni nel suo territorio, sia con fini produttivi che didattici/dimostrativi e per soddisfare il fabbisogno elettrico di edifici privi di un collegamento alla rete. A partire dal 1° gennaio 2013, dal Decreto ministeriale del 6 luglio 2012 sulle rinnovabili elettriche, relativamente agli impianti idroelettrici fino a 20 kW di potenza è previsto un incentivo di 257 centesimi di euro al kWh, la tariffa omnicomprensiva per l’energia elettrica immessa in rete. La durata dell’incentivo è stata estesa a 20 anni.

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Per fare questo sono stati già individuati dall’amministrazione due fonti idroelettriche dove sono state vagliate due differenti idee progettuali. La prima è lungo il corso d’acqua “Melandro” e l’altra lungo il percorso degli “antichi mulini”. Nel primo caso si tratta di utilizzare una coclea idraulica con un salto di circa 6 metri La “coclea” o vite idraulica rappresenta il principio della vite di trasporto archimedea usata nell’antichità dagli Egizi per convogliare l’acqua. In base a questo principio l’energia viene trasferita ad un albero/rotore convogliando l’acqua verso l’alto. Grazie all’applicazione del principio inverso l’energia potenziale ora disponibile viene usata per la produzione di energia elettrica. Caratteristica della vite idraulica è la sua semplicità, soprattutto per la sua regolazione automatica senza ulteriori regolatori di portata come avviene invece nelle altre turbine. Indicativamente, la forbice di costo per il micro idroelettrico è di 1.5003.000 € / kW installato. I tempi di ammortamento di un investimento economico nel micro idroelettrico sono nell'ordine dei 10 anni. La seconda installazione, invece, si tratta di all’installazione di una ruota di mulino. Nell’ambito della riqualificazione degli antichi mulini in località “la pescara”, l’Amministrazione Comunale vorrebbe riservare un intervento specifico per la valorizzazione della ruota di un mulino ad acqua come valorizzazione architettonica e funzionale della ruota, ripristinandone il moto e la qualità architettonicostrutturale, in modo da trasformarla in un generatore elettrico in grado di alimentare l’illuminazione architetturale di tutto il percorso.

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5. Inventario Base delle Emissioni (BEI)

5.1. COS’È IL BEI L’Inventario delle Emissioni rappresenta la fotografia della situazione energetica nel territorio comunale e costituisce pertanto il punto di partenza per il Piano d’Azione dell’Energia Sostenibile. L’attività di analisi dei consumi energetici e delle relative emissioni nel territorio comunale è finalizzata alla definizione degli obiettivi futuri. I consumi di energia e le emissioni di CO2 dipendono da diversi fattori: popolazione, densità, caratteristiche del parco edilizio, utilizzo e livello di sviluppo delle diverse modalità di trasporto, struttura socioeconomica, condizioni climatiche, sensibilità della cittadinanza verso le problematiche inerenti il consumo energetico, etc.. Alcuni di questi fattori possono essere modificati tramite azioni che agiscono sul breve, medio e lungo termine. L'Inventario delle Emissioni BEI (Baseline Emission Inventory) rappresenta lo strumento attraverso cui determinare il quantitativo totale delle emissioni di CO2 (espresso in tonnellate/anno) connesso al consumo e alla produzione di energia all’interno dei confini amministrativi della città. Nella definizione del BEI sono incluse una serie di ipotesi di lavoro:  sono state considerate solo le emissioni sulle quali il Comune ha la possibilità diretta o indiretta di intervento in termini di riduzione (diretta sui consumi della stessa amministrazione comunale; indiretta sui consumi dei cittadini ad esempio attraverso l’azione dell’allegato energetico al Regolamento Edilizio, l’introduzione di incentivi e l’attuazione di campagne di informazione e sensibilizzazione, etc.);  sono state escluse le emissioni di impianti industriali soggetti a Emission Trading (come richiesto dalle Linee guida), le emissioni dovute agli impianti industriali No ETS (ambito facoltativo) e le emissioni imputabili al settore Agricoltura (ambito facoltativo).

5.2 La raccolta dati e metodologie di calcolo L’anno di riferimento considerato per l’elaborazione del BEI del comune di Sant’Angelo le Fratte è il 2009. Quindi, il primo obiettivo è “scattare una chiara istantanea” dell’anno base di riferimento per comprendere al meglio quale è la situazione in termini di consumi e di emissioni e in base a questa elaborare un Piano d’Azione adeguato.

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L’approccio metodologico seguito tiene conto delle indicazioni contenute nelle Linee Guida stabilite dalla Commissione Europea e sono quindi rappresentate le emissioni comunali di CO 2 connesse ai consumi energetici di ciascuna attività presente sul territorio. L’analisi è stata operata principalmente per i settori nei quali l’amministrazione ha intenzione di agire, direttamente e indirettamente, per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni.

a. Ambito Comunale (edifici e servizi), b. Residenziale, c. Terziario, d. Trasporti ; e. altro (per esempio il ciclo di raccolta differenziata dei rifiuti). L’Inventario Base delle Emissioni del territorio di Sant’Angelo le Fratte è il risultato di uno studio approfondito delle caratteristiche energetiche, ambientali e socio economiche del territorio, ed è stato redatto seguendo le indicazioni contenute nelle Linee Guida stabilite dalla Commissione Europea e sulla base alle informazioni fornite da: ufficio tecnico comunale ufficio ragioneria comunale operatori del settore (fornitori e distributori di energia elettrica, gas e carburanti) ISTAT Gestore Servizi Energetici (GSE) Ministero dello Sviluppo Economico Automobile Club Italia (ACI) Sopralluoghi sul territorio Società Energetica Lucana (SEL S.p.A.)

Tutti i dati sono stati elaborati e organizzati in modo da renderli coerenti con il Template (modello del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) associato alla relazione descrittiva del PAES. La metodologia di calcolo utilizzata dovrà essere la stessa nel corso degli anni e deve essere quindi documentata e resa chiara, in particolare al fine di poter effettuare correttamente le successive fasi di verifica e monitoraggio.

5.2.1 Energia elettrica

I dati su consumi di tutte le utenze pubbliche (edifici/servizi) sono stati reperiti dal comune tramite la verifica delle fatture emesse dal fornitore (Energrid) e il confronto

41 con i dati registrati e forniti da Enel Distribuzione SpA. Per ogni utenza sono stati raccolti dati specifici e necessari per poter:

• condurre delle analisi di prefattibilità degli eventuali interventi di efficientamento; • definire delle priorità di intervento.

Energia (kWh) Clienti (n.) Comune Tipo Utenza AT MT BT AT MT BT

AGRICOLTURA 0 0 21.798 0 0 12

INDUSTRIA 0 3.516.091 501.560 0 9 24 Sant'angelo le fratte USI DOMESTICI 0 0 1.153.781 0 0 717

TERZIARIO 0 425.970 948.038 0 1 90 Tot Sant'angelo le fratte 0 3.942.061 2.625.177 0 10 843 Anno 2009

Energia (kWh) Clienti (n.) Comune Tipo Utenza AT MT BT AT MT BT

USI DIVERSI 0 3.942.061 1.056.122 0 10 125

ILLUMINAZIONE Sant'angelo le 0 0 415.771 0 0 10 PUBBLICA fratte

USI DOMESTICI 0 0 1.153.284 0 0 708

Tab. 5.1 - Dati Consumi Energia Elettrica Anno 2009 - ENEL DISTRIBUZIONE

5.2.2 Gas metano

Ai fini del monitoraggio e della razionalizzazione dei consumi energetici delle strutture pubbliche regionali e subregionali la Società Energetica Lucana SpA, in forza dell’art. 9 della L.R. n. 31/2008, è la struttura regionale atta a gestire e conservare le informazioni sui consumi energetici. Essa opera anche da centrale di committenza per le gare di fornitura di energia e gas alle strutture pubbliche regionali. I dati vengono in parte stimati mediante un ampio database regionale direttamente fornito da ENI Gas & Power relativamente agli anni 2007, 2008, 2009, 2010 disaggregati per settori e che includono quasi tutti i Comuni Lucani. Questi vengono inoltre certificati dai volumi reali distribuiti e forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico (UNMIG). Si evince che con 83 utenze e con una rete pari a 7 km si evince che a Sant’Angelo le Fratte vengono distribuiti annualmente circa 100.000 metri cubi di gas naturale che forniscono un consumo di circa 1.087 MWh anno per il settore 42 residenziale. L’inesistenza di richiesta per il settore terziario è giustificata dall’esiguo numero di attività del settore, alcune delle quali non sono ancora collegate alla rete di distribuzione del metano.

ATTIVITA' INDIRIZZO

Farmacia Via San Michele Ufficio Postale Strada Comunale Bar Piazza dei Martiri Bar Via San Michele Bar S.P. 12 Bar C.da Isca Bar C.da Isca Ristorante Via Cupa Minimarket Via Umberto I Minimarket Strada Comunale Minimarket C.da San Vito Minimarket Via San Michele Autofficina C.da Isca Autofficina C.da Santa Maria Fellanea Autofficina C.da Sezzane Studio Medico C.da Isca Studio Medico Via G.Marconi Studio Tecnico C.da Matina Studio Tecnico S.P. 12 Studio Tecnico Via San Michele Studio Tecnico Via Largo Nova Tab. 5.2 Attività del Settore Terziario 2009

Consumo Gas Coeff. da Consumo Gas Densità Densità COMUNE Abitanti Residenziale KWh mc. a KWh Residenziale in Mc. KWh/abitanti Mc/abitanti

POTENZA 68.594 252.840.995 9,54 26.503.249 3.686 386

TITO 7.052 23.702.998 9,54 2.484.591 3.361 352

OPPIDO LUCANO 3.955 12.989.998 9,54 1.361.635 3.284 344

SASSO DI CASTALDA 853 1.939.482 9,54 203.300 2.274 238

SANT'ANGELO LE FRATTE 1.497 954.000 9,54 100.000 637 67

Tab. 5.3 - Consumi medi di gas naturale di alcuni Comuni Lucani 2009

43

5.2.3 Gas GPL

Il dato sui consumi di GPL è stato ricavato a partire dai dati di consumo forniti da uno dei distributori locali (Liquigas) per i settori residenziale, pubblico, terziario e industriale. Infatti, sapendo che la quota di mercato detenuta dalla Liquigas nel territorio di Sant’Angelo le Fratte è pari al 40%, è stato possibile ricavare i consumi totali del territorio per ciascuno di questi settori.

CGPL x = CGPL Liquigas x 0,40 Dove:

CGPLx indica il consumo totale di GPL del settore x; CGPL_Liquigas,x indica il consumo di GPL del settore x erogato dalla Liquigas. L’unità di misura dei dati forniti dal distributore è la tonnellata, per trasformare il dato in MWh è bastato moltiplicare per il potere calorifico del GPL (13,1 MWh/t).

PROVINCIA DI POTENZA Anno calendario 2008 2009 2010

ATTIVITA' Q.tà KG Q.tà KG Q.tà KG

76079 SANT'ANGELO LE FRATTE 836 KG 393 KG 461 KG Domestico

Risultato 836 KG 393 KG 461 KG Tab. 5.4 - Consumi di gpl dati Liquigas

5.2.4 Olio combustibile

Il comune di Sant’Angelo le Fratte è stato “metanizzato” nel 2007 e nel 2009 solo 83 famiglie erano collegate alla rete del gasmetano. Su indagine effettuata sul territorio tramite operatori del settore, artigiani e rivenditori, è stato possibile rilevare che nel 2009 il 25% delle utenze era alimentato a gasolio. Considerando un consumo medio di 20 q.li di gasolio all’anno per famiglia e che un litro di gasolio corrisponde a 9.169 KWh, avremo un consumo da gasolio da riscaldamento pari a 3.160 q.li , quindi, un consumo di 2.897,40 MWh/anno.

5.2.5 Biomassa legnosa

Per la stima dei consumi a fini energetici di biomassa legnosa si è fatto affidamento oltre che alle stime elaborate dall’ENEA sui “consumi energetici di biomasse nel settore residenziale” e quelli pubblicati dall’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici) nel documento intitolato “Stima dei consumi di legna da ardere per riscaldamento ed uso domestico in Italia” anche da un indagine locale sui fornitori e sui cittadini di Sant’Angelo le Fratte. Per il comune di Sant’Angelo le Fratte si stima un consumo medio pari a 5,0 ton/anno per famiglia. Ne deriva che su un totale di circa 633 famiglie, di cui il 60% facente uso

44 di biomassa per più di 4 volte l’anno (dunque circa 380 famiglie), avremo un consumo annuale pari a 1.900 ton/anno. Vi sono, inoltre, che 15 famiglie utilizzano quale combustibile il “pellet” (stima fatta su indagine condotta tra cittadini e fornitori) con un consumo medio pari a 3,8 ton/anno per famiglia, quindi, 57 ton/anno. Si considera un rendimento medio pari a 4,5

MWh/t ed emissioni di CO 2 pari a 0,025 tonn/KWh.

5.2.6 Solare termico

E’ stato realizzato grazie all’ausilio dell’amministrazione un indagine che ha permesso di risalire al numero di collettori solari per acqua calda presenti sul territorio. Per valutare la produzione di energia termica si deve partire dalle caratteristiche di insolazione del sito; indicativamente si possono considerare i valori, tratti dall'Atlante europeo della radiazione solare e riferiti ad un m 2 di superficie esposta a sud con un'inclinazione pari alla latitudine; avremo per Sant’Angelo le Fratte un irraggiamento globale annuo a circa 1.600 KWh/m 2. Con un rendimento medio di impianto del 30% si ottiene una produzione complessiva annua di 480 KWh/m 2. Considerando globalmente 30 mq di pannelli installati al 2009 su di un totale di 12 abitazioni, avremo un consumo da fonte solare termico pari a circa 14,4 MWh anno.

5.2.7 Geotermia, biocarburanti, carbone, lignite, oli vegetali ed altri combustibili fossili

L’utilizzo di queste fonti energetiche non è presente nel comune.

5.2.8 Combustibili per autotrazione: benzina, diesel, GPL e metano

Il calcolo del consumo di combustibili per autotrazione sarà effettuato tenendo conto della vendita di carburante sui diversi distributori in un raggio di 10 Km, in paese non è presente alcuna stazione di servizio, ottenendo così una percentuale del tipo di carburante venduto, successivamente la stima sarà rapportata sul totale chilometraggio nel territorio dell'ente locale stimando le quantità di pkm/anno grazie all’ausilio di dati forniti dal ministero dei trasporti.

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Autobus distinti per comune EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 TOTALE 1 1 2 4 Motocicli distinti per comune EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 TOTALE 46 19 17 5 87 Trattori stradali distinti per comune EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 TOTALE 1 1 2 Veicoli industriali distinti per comune EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 TOTALE 69 20 19 36 16 160 Autovetture distinte per comune EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5 TOTALE 190 101 241 170 154 4 860 Tab. 5. 5 Immatricolazioni presenti nel l’ anno 2009 – ACI

Anno TOTALE TOTALE MOTRICI MOTRICI SPECIFICI SPECIFICI SPECIFICI SPECIFICI AUTOBUS AUTOBUS TRATTORI TRATTORI SPECIALI / / SPECIALI / SPECIALI / SPECIALI MOTOCICLI MOTOCICLI AUTOCARRI AUTOCARRI RIMORCHI E RIMORCHI E RIMORCHI STRADALI O O STRADALI QUADRICICLI QUADRICICLI QUADRICICLI AUTOVEICOLI AUTOVEICOLI MOTOCARRI E MOTOCARRI ALTRI VEICOLI VEICOLI ALTRI AUTOVETTURE AUTOVETTURE SEMIRIMORCHI SEMIRIMORCHI SEMIRIMORCHI MOTOVEICOLI E E MOTOVEICOLI TRASPORTO MERCI TRASPORTO MERCI TRASPORTO MERCI TRASPORTO 2007 3 118 26 797 4 82 12 4 7 5 1.058 2008 3 129 29 828 4 84 12 4 7 4 1.104 2009 4 132 28 860 4 87 14 1 6 2 1.138 2010 5 140 31 862 3 92 10 1 6 2 1.152 2011 5 148 30 891 3 95 9 1 5 3 1.190

Tab. 5.6 Parco veicolare di Sant’Angelo le Fratte dal 2007 al 2011 ACI

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L'ISFORT (Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti) conduce da anni rilevazioni mirate a conoscere le abitudini degli automobilisti italiani mediante somministrazione di questionari o attraverso interviste telefoniche. Sulla base delle risultanze di tali indagini si sono potuti determinare il chilometraggio medio percorso in un anno e il c.d. coefficiente di riempimento, ossia il numero medio di occupanti delle singole autovetture nei loro spostamenti. Integrando tali dati con quelli relativi al circolante, suddiviso per Regione, sempre ottenuto da fonte ACI, è stato possibile calcolare il valore dei passeggeriKm (pkm). Dai pkm si ottengono i consumi espressi in MWh. Successivamente vengono valutate le percentuali di combustibile utilizzate per ogni singola categoria e vengono utilizzati i fattori di conversione medi di APAT/ISPRA disponibili sul sito dell’ISPRA.

Ripartizione dei combustibili utilizzati per tipo di veicolo e coefficienti per la conversione

ripartizione coeff. coeff. coeff. Mezzi di trasporto Combustibile % MJ/pkm KWh/pkm Kg CO2/KWh Motocicli benzina 100 1,187 0,32971299 0,256 benzina 42 1,477 0,41026629 0,256 diesel 55 1,415 0,39304455 0,263 Autovetture GPL 2 1,661 0,46137597 0,2 Metano 1 1,661 0,46137597 0,234 diesel 100 1,415 0,39304455 0,263 Autobus Metano 0 Veicoli Commerciali diesel 100 0,394 0,10944138 0,263

Emissione prodotte per tipologia di veicolo e combu stibile

Mezzi di trasporto Combustibile PKM KWh Kg CO2 t CO2

Motocicli benzina 433.000 142766 36548 36,55 benzina 4.332.000 1777274 454982 454,98 diesel 10.733.000 4218547 1109478 1109,48 Autovetture GPL 757.000 349262 69852 69,85 Metano 344.000 158713 37139 37,14 Autobus diesel 300.000 117913 27592 31,01 Veicoli Commerciali diesel 3.500.000 383045 100741 100,74

I consumi del parco auto comunale sono forniti dall’amministrazione. Complessivamente le emissioni del parco auto comunale genera circa 109,78 tonnellate di CO 2 annue ripartite come da tabella sottostante:

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PARCO AUTO COMUNALE 2009 Emissioni Percorrenza Modello Veicolo Anno KW Tipo di uso Combustibile PKM di CO 2 annua (Km) annui t/ annui Fiat Iveco (42 posti) 1995 76 Scuolabus 20.000 diesel 400.000 41,42 Mercedes Benz (42 posti) 2005 110 Scuolabus 20.000 diesel 400.000 41,42 Fiat Ducato (14 post) 2008 88 Scuolabus 14.000 diesel 140.000 14,5 Fiat Ducato (6 posti) 2008 88 Scuolabus 12.000 diesel 60.000 6,21 Fiat Iveco 1994 100 Raccolta R.S.U. 11.000 diesel 11.000 1,14 Auto di Fiat Punto 1996 46 18.000 diesel 24.000 2,48 rappresentanza Polizia Fiat Sedici 2009 88 Municipale 15.000 diesel 21.000 2,18 Uff. Renault Trafic 1996 47 manutenzione 6.000 diesel 6.000 0,62 Tab. 5.7 - Emissioni prodotte per tipologia di veicolo e combustibile dai mezzi comunali

5.3 I fattori di emissione per la stima della CO2 I gas serra che derivano dai processi energetici sono essenzialmente l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) ed il protossido d’azoto (N2O). In questa analisi si considerano solo le emissioni di anidride carbonica. Il contributo della CO2 alle emissioni complessive di gas di serra, infatti, è di circa il 95%. L’anno di riferimento scelto per valutare il livello delle emissioni è il 2009, lo stesso del bilancio dei consumi. Per il calcolo delle emissioni di CO2 dovute all’utilizzo dei vari vettori energetici, è necessario considerare degli opportuni coefficienti di emissione specifica corrispondenti ai singoli vettori energetici utilizzati. Il prodotto fra tali coefficienti ed i consumi legati al singolo vettore energetico permette la stima delle emissioni. Per ogni vettore energetico si considera un solo coefficiente di emissione relativo al consumo da parte dello stesso utilizzatore. I fattori di conversione sono quelli LCA (valutazione del ciclo di vita), che prendono in considerazione l'intero ciclo di vita del vettore energetico cioè non solo delle emissioni della combustione finale, ma anche di tutte le emissioni della catena di approvvigionamento (come le perdite di energia nel trasporto, le emissioni imputabili ai processi di raffinazione e le perdite di conversione di energia) che si verificano al di fuori del territorio comunale. L’elettricità è consumata nel territorio di ogni autorità locale, ma le unità principali che la producono sono concentrate solo sul territorio di alcune. Le unità di produzione emettono spesso grandi quantità di CO2 (nel caso di impianti termici a combustibili fossili), tuttavia la loro produzione di elettricità non è destinata a coprire solo il 48 fabbisogno elettrico del comune su cui sono costruite, ma anche il fabbisogno di un’area più ampia. In altre parole, l’elettricità consumata in un particolare comune proviene generalmente da impianti diversi, sia all’interno che all’esterno del comune. Di conseguenza, le emissioni di CO2 derivanti dal consumo di elettricità provengono in realtà da vari impianti. Quantificare tutto ciò per ogni singolo comune sarebbe un compito impegnativo, in quanto i flussi fisici di elettricità attraversano i confini e variano in funzione di diversi fattori. Inoltre, i comuni in questione di solito non hanno alcun controllo sulle emissioni di tali impianti. Per questi motivi, ricordando che l’attenzione del Patto di Sindaci è rivolta al lato del consumo, è consigliabile usare un fattore di emissione nazionale come punto di partenza per determinare il fattore di emissione locale. Tale fattore di emissione riflette le emissioni medie di CO2 legate alla produzione nazionale di elettricità.

Tab. 5.8 – Emissioni di CO2 per vettore energetico

Per il calcolo delle emissioni di CO2 sul territorio, sono stati presi i coefficienti specifici già utilizzati nel PAES di Potenza. La scelta è motivata dal fatto che si tenderà a livello regionale ad uniformare i coefficienti in modo da avere dati confrontabili tra diversi Comuni. In effetti estrapolando i coefficienti LCA inseriti nella guida del Patto dei Sindaci, ed in particolare modo per ciò che riguarda il coefficiente dell’energia elettrica avremo dati abbastanza diversi. Questa differenza è giustificata dal fatto che il Comune di Potenza utilizza i fattori dell’Öko Institut, elaborati da uno specifico software sviluppato principalmente per la Germania. Pertanto con l’utilizzo di tale strumento non è stato utilizzato il mix di produzione nazionale dell’energia elettrica, bensì il mix di fornitura della stessa energia. Nello specifico caso ciò si traduce in un fattore di emissione medio nazionale più basso rispetto a quello delle Linee Guida del Patto dei Sindaci.

5.4 L’inventario dei consumi e delle emissioni Il quadro complessivo dei consumi energetici di Sant’Angelo le Fratte nel 2009 definisce un utilizzo di energia complessivo annuo pari a circa 21.623 MWh, intesi come energia finale utilizzata dall’utenza complessiva, cioè l’insieme delle utenze domestiche, terziarie e dell’ente comunale e i consumi legati al trasporto pubblico e 49 privato al livello comunale. Sono escluse le attività produttive ma vengono inserite le emissioni dovute allo smaltimento dei rifiuti urbani. Il dato di consumo energetico finale include anche le quote di energia prodotta da fonti rinnovabili presenti sul territorio (solare termico, biomassa). Risultando carenti i dati disaggregati in serie storica, non è stato possibile ricostruire andamenti completi dei consumi nel corso degli anni ma ci si è limitati all’annualità del 2009.

A. Consumo energetico finale CONSUMO ENERGETICO FINALE [MWh] Combustibili fossili Categoria Olio da Altri Energia Elettricità Totale Gas naturale Gas liquido riscaldament Diesel Benzina combustibili Biocarburanti Altre biomasse solare o fossili termica

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE Edifici, attrezzature/impianti comunali 115 193 308 Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 1259 1,5 1260,5 Edifici residenziali 1154 980 11,05 2897 7288,75 256,5 14,4 12601,7 Illuminazione pubblica comunale 415,8 415,8 Totale parziale edifici, attrezzature/impianti 2943,8 980 12,55 3090 0 0 7288,75 0 256,5 14,4 14586 TRASPORTI Parco auto comunale 417 15,85 432,85 Trasporti pubblici 0,00 Trasporti privati e commerciali 158,71 349,26 4719,51 1920,04 252,30 7399,82 Totale parziale trasporti 0 158,71 349,26 0 5136,51 1920,04 0 268,15 0 0 7832,67 Totale 2943,8 1138,71 361,81 3090 5136,51 1920,04 7288,75 268,15 256,5 14,4 22418,67

B. Emissioni di CO2 o equivalenti di CO2 Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t] Combustibili fossili Categoria Olio da Altri Energia Elettricità Totale Gas naturale Gas liquido riscaldament Diesel Benzina combustibili Biocarburanti Altre biomasse solare o fossili termica EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE Edifici, attrezzature/impianti comunali 49,22 61,80 111,02 Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 538,85 0,36 539,21 Edifici residenziali 493,91 223,15 2,67 927,62 107,87 6,41 0,36 1761,99 Illuminazione pubblica comunale 177,96 177,96 Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 1259,95 223,15 3,03 989,42 0 0 107,87 0 6,41 0,36 2590,19 TRASPORTI Parco auto comunale 109,97 3,60 113,57 Trasporti pubblici 0,00 0,00 Trasporti privati e commerciali 36,14 84,24 1376,21 580,62 57,39 2134,59 Totale parziale trasporti 0 36,14 84,24 0 1486,18 580,62 0 60,99 0 0 2248,17 ALTRO Smaltimento dei rifiuti 168,55 Gestione delle acque reflue Indicate qui le altre emissioni del vostro comune Totale 1259,95 259,28 87,27 989,42 1486,18 580,62 107,87 60,99 6,41 0,36 5006,90 Tab 5.9 – Inventario Base delle Emissioni – Comune di Sant’Angelo le Fratte

Riguardo alla ripartizione dei consumi generali per vettore energetico, le quote predominanti sono quelle considerate in bilancio per i combustibili da autotrazione, poi seguono quelle derivanti dalle biomasse e dall’energia elettrica. Risultano meno significative le quote di consumo legate a gas naturale, GPL, e solare termico. Valutando la disaggregazione in quote percentuali dei singoli vettori energetici, misurate sul totale dei consumi, si evidenzia che il 9% dei consumi è riferito all’olio da riscaldamento, il 15 % all’energia elettrica, alle biomasse il 30%. Il consumo finale di prodotti petroliferi risulta complessivamente pari al 38% circa.

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Graf. 5.1 – Disaggregazione dei Consumi in KWh anno per vettore energetico

I settori maggiormente incidenti in termini di consumo risultano essere il settore dei trasporti (35%) ed il settore residenziale con circa il 56% dei consumi. Il settore terziario invece pesa per il 6% in termini di consumi, mentre il settore Comunale per il 3%. In valore assoluto il settore residenziale pesa per 12.602 MWh circa sul bilancio complessivo, mentre i trasporti incidono per 7.833 MWh, invece, il settori terziario fa registrare un consumo di energia pari a 1.261 MWh. Il Grafico che segue riporta il dato di consumo complessivo suddiviso per settori di attività.

Graf. 5.2 – Disaggregazione dei Consumi in KWh anno per settore energetico

5.5 Consumi dell’Ente Locale Si vuole adesso focalizzare l’attenzione sui consumi relativi al solo Ente Locale, in maniera tale da individuare i settori maggiormente energivori e determinare delle azioni che conducano all’abbattimento di tali consumi e che siano al tempo stesso d’esempio per la cittadinanza.

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Pertanto, attraverso gli interventi di efficientamento energetico che l’Ente Locale si appresterà a mettere in atto si determinerà non solo una riduzione dei consumi e delle emissioni, ma anche una riduzione dei costi legati alla bolletta energetica. L’analisi dei consumi relativi all’Ente Locale ha portato ad individuare i vettori energetici riportati nella tabella seguente: VETTORI ENERGETICI Amministrazione Energia Olio da Pubblica Diesel Comunale Elettrica riscaldamento Illuminazione parco auto (anno 2009) comunale Consumi MWh/anno 115 193 415,8 417 Tab. 5.10 – Consumi Ente Locale ripartiti per vettori energetici

Graf. 5.3 –Ripartizione percentuale dei consumi dell’Ente Locale

5.5.1 Consumi Parco Auto

Al 2009 il Comune di Sant’Angelo le Fratte ha consumato 12.500 litri di gasolio, per un consumo totale di 417 MWh.

5.5.2 Consumi delle Strutture Comunali

Il primo passo è dunque quello della raccolta delle informazioni sui consumi dei differenti energivori comunali. L’approccio considerato segue la seguente procedura: 1. Vengono identificati tutti gli edifici e gli impianti posseduti o gestiti dal comune; 2. vengono raccolti i dati energetici relativi a questi edifici

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Le tabelle seguenti sintetizzano i primi due punti di tale approccio e illustra i dati complessivi di consumo per usi termici e elettrici delle strutture comunali e dell’illuminazione pubblica per l’anno 2009. I dati iniziali di ogni edificio considerato sono i seguenti: Superficie Totale lorda Volume Totale lordo Numero di livelli Epoca Costruzione e/o di ristrutturazione Zona Climatica

SUP. TOTALE VOLUME EPOCA DENOMINAZIONE INDIRIZZO LORDO TOTALE LIVELLI DI mq mc COSTRUZIONE Municipio- Uffici Comunali Via San Michele 450 1800 3 1800 (ristrutt. 1998) Scuola Elementare e Media Largo Europa 1200 4800 3 1950 Scuola materna Via Cimitero 350 1050 2 1998 Palestra Via G.Marconi 250 1500 1 1993 Cimitero (Lampade Votive) Via Cimitero 80 440 1 1975 Auditorium Via Cupa 300 1800 1 2008 Chiesetta c.da Campo di Venere 150 675 1 2005 Depositi c.da Fratte e c.da Cappella 200 600 1 1960 Biblioteca Comunale Piazza dei Martiri 160 480 1 1990 Sedi Associazioni Via G.Marconi 100 300 1 1903 Campo sportivo Via G.Marconi 80 240 1 1972 Campetto di calcio Via Colonno 40 120 1 2006 TOTALE 3360 13805 Tab. 5.11 Dati utenze comunali CONSUMI CONSUMI Totale Coeff. TIPOLOGIA UTENZA INDIRIZZO ELETTRICITA' GASOLIO Consumi di Consumo [MWh] [MWh] [MWh] % Municipio- Uffici Comunali Via San Michele 20,4 86 106,4 14,70 Scuola Elementare e Media Largo Europa 26,9 50 76,9 10,62 Scuola materna Via Cimitero 14,8 49 63,8 8,81 Palestra Via G.Marconi 10,8 8 18,8 2,60 Cimitero (Lampade Votive) Via Cimitero 14,9 14,9 2,06 Auditorium Via Cupa 5,5 5,5 0,76 Chiesetta c.da Campo di Venere 0,8 0,8 0,11 Depositi c.da Fratte e c.da Cappella 1,2 1,2 0,17 Biblioteca Comunale Piazza dei Martiri 2,3 2,3 0,32 Sedi Associazioni Via G.Marconi 5,4 5,4 0,75 Campo sportivo Via G.Marconi 7,6 7,6 1,05 Campetto di calcio Via Colonno 4,4 4,4 0,61 Illuminazione pubblica 415,8 415,8 57,45 TOTALE 530,8 193 723,8 100,00 Tab. 5.12 Consumo di energia elettrica e termica delle utenze comunali

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Successivamente si procede alla classificazione degli edifici in base al consumo energetico, i passi successivi sono: 1. vengono individuati gli edifici con un maggiore consumo energetico e viene fatto una sommaria valutazione dell’investimento atto a garantire una soddisfacente riqualificazione e viene calcolato il tempo di ritorno dell’investimento; 2. gli edifici selezionati verranno analizzati in maniera più puntuale tramite degli audit energetici; 3. vengono definiti una serie di interventi per ridurre progressivamente il consumo di energia; 4. viene effettuata a fine lavori la certificazione energetica dell’edificio.

Attraverso gli interventi di efficientamento energetico che l’Ente Locale si appresterà a mettere in atto si determinerà, quindi, non solo una riduzione dei consumi e delle emissioni, ma anche una riduzione dei costi legati alla bolletta energetica. L’edificio viene considerato come un cubo. In un involucro edilizio ogni intervento di qualificazione energetica su un generico elemento opaco o finestrato produce come effetto la riduzione della sua trasmittanza U. Gli interventi che si possono prevedere sono: Isolamento a cappotto termico; Riqualificazione degli impianti termici con installazione di impianti di riscaldamento ad alto rendimento e installazione di valvole termostatiche; Coibentazione delle coperture degli edifici con eventuale installazione di impianti fotovoltaici. Nelle schede d’azioni verranno analizzate e quantificate l’energia risparmiata grazie ad interventi di efficientamento energetico, in particolar modo gli interventi di installazione di cappotti termici e sostituzione dei serramenti. Si determina così l’energia risparmiata come fonte primaria, per ottenere i costi relativi alla riqualificazione si considera: per le pareti una spesa media di 60 € per metro quadro per le superfici disperdenti laterali; serramenti: si considera una spesa media di 300 € per metro quadro dei serramenti. Per le Amministrazioni Pubbliche, gli interventi sono da considerarsi finanziabili solo se eseguiti su edifici esistenti. Il finanziamento consiste nel 40% dei costi ammissibili sostenuti, ma ha dei limiti non superabili sia nel costo unitario (costo massimo sostenuto a m 2 o a kW) sia nel valore complessivo del contributo, in funzione del tipo

54 di intervento, della zona climatica e della potenza dei generatori. Il tempo di erogazione del contributo è di 5 anni. Per ogni edificio, in base all’epoca di costruzione si ha un valore di trasmittanza generico per i seguenti elementi che costituiscono l’involucro: Strutture opache verticali Strutture opache orizzontali o inclinate ( coperture e pavimenti) Chiusure apribili e assimilabili (serramenti) In funzione della zona climatica interessata e dell’epoca di costruzione , si considera il valore limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti l'involucro edilizio espressa in W/m2K e si determina il U (differenza di trasmittanza) per ogni elemento.

N° 1 2 3

Calcolo Semplificato Risparmio Energetico (Cappotto + Sostituzione Infissi) Scuola Municipio Palestra Comune di Sant'Angelo le Fratte- Classe ClimaticaD Materna

Gradi Giorno (°C) 1927 2242 2242 Potere calorifico inferiore combustibile (kWh/Nmc) 8,79 8,79 8,79 Costo unitario combustibile (euro/mc) 0,81 0,81 0,81 Tipologia edificio (Casa anziani/residenziale F=1; Pubblico F=0.8; Centro Sportivo=0.4) 0,8 0,8 0,8 Orientamento (Intera Sd verso l'esterno R=1; verso non riscaldato R=0.5) 1 1 1 Volume V (m3) 1.800 1.050 1.500 Superficie di base o della copertura Sc (m2) 200 200 350 Superficie disperdente Totale Sd (m 2) 1050 710 890 Superficie disperdente Parziale - Cappotto Sdc (m 2) 945 639 801 Costo Intervento Cappotto CIc- (€/m 2) 60 60 60 Superficie disperdente Parziale - Infissi Sdi (m 2) 75 60 90 Costo Intervento - Infissi Cii (€/m 2) 300 300 300 Epoca Storica dell'edificio 1800 1998 1993 Trasmittanza ante operam Ua Cappotto Uac (W/m2 K) 2,000 0,800 0,800 Trasmittanza post operam Up Cappotto Upc (W/m2 K) 0,200 0,200 0,200 Trasmittanza ante operam Ua Infissi Uai (W/m2 K) 3,500 3,500 3,500 Trasmittanza post operam Up Infissi Upi (W/m2 K) 1,500 1,500 1,500 Differenza di trasmittanza termica ∆U Cappotto ∆Uc (W/m2 K) 1,800 0,600 0,600 Differenza di trasmittanza termica ∆U Infissi ∆Ui (W/m2 K) 2,000 2,000 2,000 Differenza di dispersione termica ∆Qa (kWh/anno) 41512 13513 20270 Rendimento globale medio stagionale ηg (0,65-0,80) 0,650 1,650 2,650 Energia primaria risparmiata Qpr (kWh/anno) 63865 8190 7649 Costo dell'Investimento (€/anno) 79200 56268 74952 Risparmio economico annuo (€/anno) 5885 755 705

Tab. 5.13 Stima del Risparmio Energetico degli edifici comunali

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I ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente hanno definito nel Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012 di stanziare 900 mln di euro per il sostegno ad interventi di efficientamento energetico e alla installazione di impianti con fonte rinnovabile di tipo termico con finanziamento in conto capitale, ovvero una percentuale variabile sulla base di alcuni parametri (tipo ed entità dell’intervento, soggetto richiedente) del costo iniziale, comprensivo degli studi di fattibilità e di capacità energetica preliminare e di verifica a posteriori (Audit energetici e Attestati di Certificazione Energetica). Tale contributo verrà erogato in tempi relativamente brevi (da 2 a 5 anni), direttamente dal GSE.

Tab. 5.14 Tabelle relativo ai limiti sui costi e sul contributo del “Conto Energia” DM 28 Dicembre 2012

Per le Amministrazioni Pubbliche, gli interventi sono da considerarsi finanziabili solo se eseguiti su edifici o fabbricati rurali esistenti (o provvisti di dichiarazione fine lavori antecedente al 3 gennaio 2013). Il finanziamento consiste nel 40% dei costi ammissibili sostenuti, ma ha dei limiti non superabili sia nel costo unitario (costo massimo sostenuto a m 2 o a kWt) sia nel valore complessivo del contributo, in funzione del tipo di intervento, della zona climatica e della potenza dei generatori. Il tempo di erogazione del contributo è di 5 anni.

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Delle tabelle relativamente al decreto (Tab. 1 e 2 allegato I) specificano, caso per caso, le soglie di miglioramento energetico ai fini dell’ammissibilità all’incentivo; in pratica costituiscono una guida per il progettista per realizzare interventi incentivabili dal punto di vista tecnico. Interventi di schermatura/ombreggiamento sono finanziabili solo se viene garantita la qualità energetica delle corrispondenti superfici opache. Applicando sulla metodologia considerata il ritorno economico del conto termico e sottraendo anche un delta costo dovuto all’operazione di riqualificazione architettonica è possibile effettuare un analisi economica degli investimenti di riqualificazione energetica dei vari edifici. Gli indici economici presi a riferimento sono i seguenti:

1. VAN: Attualizzando i flussi monetari differenziali associati al progetto d'investimento attraverso l'utilizzo di un tasso di attualizzazione di riferimento, la somma algebrica delle entrate ed uscite attualizzate rappresenta il Valore Attuale Netto VAN del progetto ; 2. TIR: il tasso interno di rendimento individua il tasso di attualizzazione che azzera algebricamente le entrate ed uscite associate al progetto e confrontato con un tasso individuato come tasso di confronto (benchmark). 3. IP: è il rapporto tra il VAN e l’investimento fatto al netto del delta costo dovuta alla riqualificazione architettonica; 4. WACC: rappresenta Il costo medio ponderato del capitale consiste nella media ponderata tra il costo del capitale proprio e il costo del capitale di debito. Il WACC è il tasso minimo che un'azienda deve generare come rendimento dei propri investimenti per remunerare i creditori, gli azionisti e gli altri fornitori di capitale. 5. PBP: Periodo di rimborso o tempo di ritorno è il numero di anni necessario per compensare l'investimento attraverso flussi positivi. In pratica è la prima scadenza in cui si verifica un'inversione di segno nei saldi di cassa. I risultati di tale analisi, per i casi più interessanti sono riportati nella tabella sottostante:

INVESTIMENTO INVESTIMENTO Costo evitato DENOMINAZIONE INIZIALE NETTO VAN IP TIR INIZIALE LORDO annuo ATTUALIZZATO Municipio 31680 79200 5.885,16 € 18.846,41 59,49% 11,64% Scuola Materna 22507 56268 754,69 -€ 26.641,42 -118,37% -3,32% Palestra 29981 74952 704,85 -€ 38.997,76 -130,08% -5,50%

Tab. 5.15 Risultati dell’analisi economica e dei principali indici di investimento delle strutture da riqualificare

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In particolare si evince che: Per il Municipio si spenderebbero circa € 79.200 (risparmio annuo di circa € 5.885 di gas naturale); per la Scuola Materna si spenderebbero circa € 56.268 (risparmio annuo di circa € 755 di gas naturale); per la Palestra si spenderebbero circa € 74.952 (risparmio annuo di circa € 705 di gas naturale); Si determinano i tempi di ritorno degli investimenti grazie al “conto termico”: Municipio: Tempo Ritorno Investimento 5 anni; Scuola Materna: Tempo Ritorno Investimento 30 anni; Palestra: Tempo Ritorno Investimento 40 anni; Il consumo di metano risparmiato annualmente è pari a : Municipio: Tempo Ritorno Investimento 7.265 Nm 3/anno; Scuola Materna: Tempo Ritorno Investimento 931 Nm3/anno; Palestra: Tempo Ritorno Investimento 870 Nm 3/anno;

In termini di emissione a fronte di un investimento pari a € 210.420 si avrebbe un risparmio di emissioni pari a: Municipio: Emissioni annue risparmiate: 14,50 tCO2/anno; Scuola Materna: Emissioni annue risparmiate 1,85 tCO2/anno; Palestra: Emissioni annue risparmiate 1,73 tCO2/anno.

5.5.3 Consumi della Pubblica Illuminazione Il grosso dei consumi al pari di quella del parco auto è l’illuminazione pubblica che ammonta a 415,8 MWh/anno e rappresenta circa il 36% dell’intero fabbisogno dell’ente locale e se a questo si somma l’energia elettrica consumata dagli edifici pubblici si arriva al 46% dell’intero fabbisogno. L’Amministrazione Comunale intende produrre da fonti rinnovabili gran parte dell’energia consumata a livello comunale. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabile del Comune in previsione e fino al 2020 sono: 1. Impianti fotovoltaici con potenza di 87 KWh, 2. Impianti minieolici e microeolici da 126 KW, per un totale di 213 KW con energia elettrica generata pari a 327,35 MWh/anno. Le utenze pubbliche hanno un consumo totale di energia pari a 530,8 MWh/anno.

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L’efficientamento della pubblica illuminazione con la sostituzione della totalità dei corpi illuminanti con nuove sorgenti a LED, progetto in fase di realizzazione, porterà ad un’ulteriore riduzione di 353 MWh/anno. Proseguendo nell’ulteriore efficientamento delle linee elettriche dell’impianto di pubblica illuminazione, con una netta riduzione delle perdite sulla linea, e l’istallazione di regolatori di flusso si arriverà all’autosufficienza energetica.

5.6 Edilizia Privata Dall’analisi dei dati, così come riportato nella tabella seguente si può osservare che il grosso dei consumi sono gli edifici residenziali con circa il 56% sul totale, seguito dai trasporti per il 35%. .

Graf. 5.4 Consumo energetico finale per categoria

L’analisi qualitativa e quantitativa del patrimonio edilizio esistente, consente non solo una valutazione complessiva sul fabbisogno edilizio, ma fornisce importanti dati sulla qualità edilizia diffusa e sulle modalità per ridurre i consumi di energia. Con riferimento ai dati del censimento del 2011 erano presenti a Sant’Angelo le Fratte 1.623 abitazioni con 880 edifici ad uso abitativo e 635 famiglie . Procedendo infine ad una disamina relativa all’epoca di costruzione degli edifici bisogna evidenziare che, al di là degli edifici storici, il grande sviluppo edilizio del centro abitato si è avuto tra il 1945 e 1980. In sintesi le abitazioni presenti nell’Ambito Urbano sono distribuite per metà nel Centro Storico e la restante metà è esterna ad esso. Il 90 % delle abitazioni del Centro Storico sono state ristrutturate ai sensi della legge 219.81 e succ. in seguito all’evento sismico del 23.11.1980. Ci sono due grossi nuclei a ridosso del centro storico e realizzati uno negli anni ’70 ( zona Cupa) e l’altro,

59 in località San Vito, negli anni ’90. Un altro nucleo di abitazioni è in località Isca e realizzato negli anni ’70. L’Amministrazione Comunale, condividendo le linee guida presentate nel PIEAR regionale circa il contenimento dei consumi energetici, si propone di elargire un contributo per la realizzazione di “cappotti termici”. Così come modificato dalla L.R. n°21 2010 il PIEAR regionale al paragrafo 1.2.2.2. parla di efficientamento del patrimonio edilizio privato e di possibili fonti di finanziamento. In particolare nel testo del documento si parla di incentivare l’adozione di standard elevati di efficienza energetica, sia per la realizzazione di nuovi edifici, sia per la ristrutturazione di quelli esistenti, anche attraverso la predisposizione di specifiche norme che potranno prevedere, ad esempio, bonus volumetrici o economici da riportare nei regolamenti e nei Piani strutturali comunali. Specifiche risorse finanziarie saranno destinate alla concessione di contributi per gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, oltre che a sostenere i costi necessari per l’aggiornamento degli strumenti urbanistici. Gli interventi che si possono prevedere sono: Isolamento a cappotto termico; Riqualificazione degli impianti termici con installazione di impianti di riscaldamento ad alto rendimento e installazione di valvole termostatiche; Coibentazione delle coperture degli edifici con eventuale installazione di impianti fotovoltaici. Nelle schede d’azioni verranno analizzate e quantificate l’energia risparmiata grazie ad interventi di efficientamento energetico, in particolar modo gli interventi di installazione di cappotti termici e sostituzione dei serramenti determinando così l’energia risparmiata come fonte primaria, .

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6. Il Piano d’Azione al 2020

6.1 OBIETTIVO DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI PER IL 2020

Il quadro complessivo delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) nel Comune di Sant’Angelo le Fratte presentato nell’inventario delle emissioni, fa registrare nel 2009 un totale di circa 5.006,90 t di CO2, intese come emissioni legate alla combustione dei vettori energetici utilizzati a livello comunale con una media di circa 3,35 t di CO2 per abitante.

Pertanto, l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO 2 al 2020 dovrà essere di almeno 1.002 tonnellate, pari al 20% delle emissioni al 2009, al fine di raggiungere l’obiettivo generale di innescare un processo di trasformazione del proprio territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile, risparmio ed efficienza energetica, di prevenzione dei rischi ambientali, di tutela e miglioramento della qualità della vita, di benessere e sicurezza dei cittadini e di abbattimento dei costi pubblici e privati connessi direttamente o indirettamente alla produzione e al consumo di energia. Nel suo complesso il Piano di Azione di Sant’Angelo le Fratte ha previsto investimenti complessivi da parte di privati, amministrazioni ed enti locali per quasi 6,135 milioni di euro, che porteranno la comunità a ridurre le sue emissioni di almeno 1124 tonnellate anno, pari a più del 22,45% delle emissioni prodotte al 2009, e quindi oltre il 20% di riduzione delle emissioni totali, obiettivo richiesto dal Patto dei Sindaci. Per raggiungere tale obiettivo, ambizioso ma credibile, è opportuno mettere in campo un “Piano di Azione” che, come visto nella definizione della strategia ed in coerenza con la “vision” che l’Amministrazione ha deciso di perseguire, diventa un ulteriore tassello all’attuazione di un progetto ampio di scala sovra comunale (PIEAR regionale), con cui condivide obiettivi ed alcune linee di azione. Le azioni sono classificate sulla base del ruolo ricoperto dalla Pubblica Amministrazione nelle fasi di ideazione, avvio, attuazione e monitoraggio degli interventi e vengono, quindi, distinte in azioni dirette e azioni indirette. Le prime sono eseguibili dalla Pubblica Amministrazione in quanto trattasi di operazioni rivolte ad immobili, a strutture e/o utenze di proprietà comunale; Le seconde possono essere attuate dalla Pubblica Amministrazione nell’intento di coinvolgere la cittadinanza (ad esempio azioni di sensibilizzazione per diffondere le buone pratiche di efficienza energetica) o di dare impulso all’intervento di portatori di interesse, a vario titolo presenti nel territorio comunale.

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Nella prossima tabella verranno sintetizzate tutte le azioni con i risparmi di CO2 ottenuti, gli investimenti necessari e la probabilità di realizzazione.

Tab. 6.1 Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile PAES

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6.2 AZIONI PIANIFICATE AL 2020 Il Comune di Sant’Angelo le Fratte ha focalizzato i propri sforzi per l’abbattimento delle emissioni nella realizzazione, in accordo di “vision” e strategia in tutti i settori di interesse e delle particolari vocazioni del territorio, delle seguenti azioni: 1. Sensibilizzazione e Formazione 2. Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio 3. Efficienza energetica e Sostenibilità nel settore Terziario 4. Efficienza energetica nel settore Residenziale 5. Mobilità Sostenibile 6. Raccolta differenziata

Tutti gli interventi concorreranno, con una specifica incidenza, all’abbattimento delle emissioni di CO2.

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6.3 LE TIPOLOGIE DI AZIONI

CODICE TIPOLOGIA D’AZIONE AZIONE

Sensibilizzazione e Formazione SF 1 Programma formativo scuole – Energia a scuola

SF 2 Piano di sensibilizzazione dei cittadini SF 3 Programma pluriennale di formazione su edilizia sostenibile SF 4 Istituzione dello Sportello Energia e sostenibilità SF 5 Formazione del Personale Tecnico Comunale SF 6 Allegato al Regolamento Edilizio SF 7 Sezione PAES sul sito web comunale

CODICE TIPOLOGIA D’AZIONE AZIONE

Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio FER 1 Impianto fotovoltaico da 20 kWp sulla copertura della Scuola Elementare FER 2 Impianto fotovoltaico da 15 kWp sulla copertura della Palestra FER 3 Impianto fotovoltaico da 20 kWp sulla copertura del Municipio FER 4 Impianto fotovoltaico da 20 kWp sulla copertura della Scuola Materna FER 5 Impianto fotovoltaico da 12 kWp sulla copertura dei locali del cimitero FER 6 Impianto mini eolico della potenza di 2x60,0 kW in contrada Campo di Venere FER 7 Impianto micro eolico della potenza di 6,0 kW presso il campo sportivo FER 8 Installazione impianti fotovoltaici sul territorio FER 9 Installazione impianti minieolici sul territorio

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CODICE TIPOLOGIA D’AZIONE AZIONE

Efficienza Energetica e Sostenibilità nel settore Terziario EEST 1 Efficientamento della Pubblica Illuminazionecorpi illuminanti EEST 2 Efficientamento della pubblica illuminazione rete elettrica EEST 3 Installazione di gruppo di microtrigenerazione della potenza termica di 75 kW per la produzione contemporanea di energia elettrica, calore e freddo presso la sede Comunale EEST 4 Installazione di gruppo di microcogenerazione della potenza termica di 50 kW per la produzione di energia elettrica e termica presso la Scuola Elementare

EEST5 Installazione di gruppo di microcogenerazione della potenza termica di 50 kW per la produzione di energia elettrica e termica presso a Scuola Materna EEST 6 Installazione di gruppo di microcogenerazione della potenza termica di 15 kW per la produzione di energia elettrica e termica presso la Palestra EEST 7 Riqualificazione energetica edilizia pubblica Municipio EEST 8 Riqualificazione energetica edilizia pubblica – Scuola Materna EEST 9 Riqualificazione energetica edilizia pubblica – Palestra EEST 10 Estensione rete di distribuzione del gas metano

CODICE TIPOLOGIA D’AZIONE AZIONE

Efficienza Energetica nel settore Residenziale EER 1 Installazione di caldaia a gasmetano ad alto rendimento EER 2 Installazione di collettori solari per produzione di acqua calda EER 3 Riqualificazione energetica edilizia privata

CODICE TIPOLOGIA D’AZIONE AZIONE

Mobilità Sostenibile MS 1 Rinnovo parco auto comunale MS 2 Mobilità sostenibile nel percorso casa scuola casa MS 3 Estensione e Riqualificazione viabilità comunale, percorsi/piste ciclopedonabili, Verde Urbano MS 4 Promozione di veicoli ecologici per i residenti

65

CODICE TIPOLOGIA D’AZIONE AZIONE

Raccolta Differenziata RD 1 Raccolta differenziata “porta a porta” RD 2 Compostaggio domestico nelle aree rurali

6.4 LE SCHEDE D’AZIONI

6.4.1 La struttura della Scheda Azione Di seguito sono riportate le singole schede per le azioni previste dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del comune di Sant’Angelo le Fratte. Le Azioni sono sintetizzate nelle “schede Azione” riportate di seguito, che contengono i seguenti campi: • Sigla del Codice d’Azione, le Azioni vengono numerate in successione e individuate tramite un codice che le contraddistingue a seconda dell’ambito di intervento al quale l'azione appartiene;

• Ambito d’Azione; a quale settori di interesse appartiene;

• Titolo dell’Azione;

• Tipologia dell’Azione, azione diretta/indiretta;

• Responsabile , dello sviluppo dell'azione;

• Premessa, descrizione della situazione presente e vengono esplicitati i fattori che giustificano la necessità e l’efficacia dell’azione preventivata;

• Obiettivi , che l'Amministrazione comunale si prefigge di raggiungere mediante lo sviluppo dell'azione;

• Descrizione , una breve sintesi dell'azione;

• Attori coinvolti, elenco dei soggetti pubblici e privati coinvolti;

• Tempistica , tempi previsti per l'attuazione dell'azione;

• Modalità di finanziamento , eventuali possibilità di finanziamenti da parte di enti pubblici o privati (Provincia, Regione, Governo centrale, Unione Europea, Fondazioni Bancarie, ecc.), possibili incentivi comunali;

• Costo dell’intervento , costi legati all'implementazione dell'Azione;

• Possibili ostacoli , di tipo finanziario, gestionale, ecc.;

• Monitoraggio , da effettuarsi nel tempo mediante indicatori specifici ;

• Risultati attesi , in termini di risparmio o sostituzione di energia, espressi in MWh/a;

• Emissioni risparmiate , espresse in tonCO2/a;

66

6.4.2 Sensibilizzazione e Formazione

SF1 Sensibilizzazione e Formazione

Programma formativo scuole – Energia a scuola

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Servizio di Comunicazione e Settore Pubblica Istruzione

Premessa Un’azione di sensibilizzazione verso le tematiche del risparmio energetico nelle scuole può avere un duplice risvolto: diffondere la cultura del risparmio energetico tra i giovani cittadini e le loro famiglie e contribuire alla riduzione dei consumi energetici. L’Amministrazione Comunale, insieme ad associazioni presenti sul territorio, da diversi anni ha promosso e organizzato eventi di formazione e informazione sulle tematiche del risparmio energetico in ambito scolastico, il passo successivo è quello di coinvolgere attivamente i giovani cittadini affinché possano verificare in maniera tangibile gli effetti dell’applicazione delle “buone pratiche” e possano, quindi, essi stessi rappresentare un tramite per la diffusione della cultura del risparmio energetico.

Obiettivi  Miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici scolastici, da determinarsi principalmente attraverso l’applicazione di buone pratiche.  Diffusione della cultura del risparmio energetico e ottenimento di una maggiore consapevolezza degli effetti delle proprie azioni/abitudini in ambito energetico.  Definizione, per ogni scuola, dei relativi Standard Energetici al fine di disporre di un valore di riferimento da confrontare con l'effettivo consumo annuale. I consumi verranno quindi verificati annualmente e monetizzati attraverso le tariffe di fornitura valutate ad una data fissa: ogni risparmio registrato potrà essere suddiviso in due parti: una destinata alla scuola, per l'acquisto di materiale didattico o altro, e una al Comune.

Descrizione “MENO consumi energetici = una Scuola con PIU’ Energia” è una campagna che il comune ha intenzione di promuovere col fine di ridurre il consumo di energia nelle scuole e di diffondere una più alta coscienza nell'uso dell'energia, sia nella scuola che nella vita di tutti i giorni. Verrà quindi studiato un meccanismo di ripartizione dei risparmi conseguiti tra la scuola ed il Comune al fine di rendere disponibili risorse economiche per insegnati, studenti ed amministratori scolastici. La campagna si baserà su un Patto Volontario sottoscritto dal Dirigente Scolastico della scuola e dal Comune. Nelle scuole verrà realizzato un monitoraggio eseguito dagli studenti (i guardiani dell’energia) che verranno coordinati e supportati in questa attività dai referenti del comune con lo scopo di raggiungere un complessivo miglioramento dell'efficienza energetica della scuola.

Scuola elementare e media, Comune, Esperti del settore Attori coinvolti

Tempistica 20132016

Modalità di Finanziamento Risorse interne

Costo dell’Intervento € 1.000

67

Possibili ostacoli Nessuno

Monitoraggio Numero di partecipanti, Risparmi energetici documentati

(kwh/anno)

Risultati attesi Risparmio non quantificabile in via preliminare

Emissioni risparmiate Risparmio non quantificabile in via preliminare

SF2 Sensibilizzazione e Formazione

Piano di sensibilizzazione dei cittadini

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Servizio di Comunicazione ed Ufficio Ambiente

Premessa Il Comune, in partenariato con associazioni presenti sul territorio, da diversi anni ha promosso ed organizzato eventi di sensibilizzazione verso le tematiche della sostenibilità. L’Amministrazione ha intenzione di promuovere occasioni di coinvolgimento e sensibilizzazione della cittadinanza durante tutto il percorso di attuazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.

Obiettivi Diffondere informazione e buone pratiche per un comportamento energeticamente consapevole. Inoltre, selezionando alcune famiglie statisticamente rappresentative della popolazione, e chiedendo loro di monitorare i consumi energetici, si potrà avere una idea

chiara e di lunga durata degli effetti delle politiche di informazione sulla popolazione.

Descrizione Il comune predisporrà un Piano operativo di informazione/formazione volto alla diffusione delle “buone pratiche” nell’ambito del risparmio energetico, il piano si svilupperà attraverso le seguenti fasi: 1. Progettazione dell’immagine della campagna di sensibilizzazione. 2. Veicolazione dell’informazione, individuazione target di riferimento. 3. Organizzazione seminari informativi per la cittadinanza 4. Organizzazione eventi dimostrativi. 5. Sviluppo di campagne di informazione mirate (es.: “Quanto consuma la mia casa?”) e differenziate per settori d’interesse: residenziale, terziario etc. Inoltre si prevede di coinvolgere un campione rappresentativo della cittadinanza in un’attività pratica di attuazione di semplici “best practice” e nell’attività di monitoraggio dei consumi energetici domestici. All’interno di tale programma si potrà prevedere la distribuzione di un “kit del risparmio”. Al fine di contribuire alla riduzione dei consumi energetici elettrici dovuti all’illuminazione interna degli ambienti e all’illuminazione esterna (es. giardini) verranno promossi specifici eventi informativi anche per pubblicizzare il progetto di riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica evidenziando gli aspetti di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento luminoso conseguenti all’applicazione di un’adeguata politica energetica e della necessaria tecnologia.

Cittadini e famiglie, Associazioni, Esperti nel settore della Attori coinvolti formazione su tematiche di risparmio energetico e sviluppo

sostenibile.

Tempistica Entro 6 mesi dall’approvazione PAES per un periodo di 4

anni 68

Modalità di Finanziamento Fondi comunali. Collaborazione con Provincia di Potenza e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati.

Costo dell’Intervento € 3.000

Possibili ostacoli Nessuno

Monitoraggio Dati derivanti dal monitoraggio delle famiglie campione.

Numero di eventi formativi organizzati. Numero di partecipanti agli eventi formativi.

Risultati attesi Risparmio non quantificabile in via preliminare

Emissioni risparmiate Riduzione non quantificabile in via preliminare

SF3 Sensibilizzazione e Formazione

Programma pluriennale di formazione su edilizia sostenibile

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Servizio di Comunicazione ed Ufficio Ambiente

Premessa L’efficientamento energetico del sistema involucro/impianto è spesso visto dagli operatori del settore edile (progettisti e costruttori) più come necessità di esaudire le richieste di legge che come opportunità di risparmio energeticoeconomico, oltre che di miglioramento del benessere abitativo e lavorativo. Pensando al risparmio energetico già in fase progettuale i vantaggi possono essere notevoli. Per questa ragione è opportuno che gli operatori del settore edile vengano periodicamente informati e aggiornati su metodi, tecnologie e possibilità proposte dal mercato. Il comune intende promuovere una campagna di formazione mirata al potenziamento della competenze sul proprio territorio.

Obiettivi Diffondere informazione e buone pratiche per la progettazione e realizzazione di edifici ecosostenibili, considerando l’attività di riqualificazione architettonica, urbanistica ed

impiantistica quale elemento di promozione culturale ed economica del territorio.

Descrizione Il programma pluriennale di formazione sull’edilizia sostenibile si occuperà di diffondere l’approccio sostenibile alla progettazione, assumendo un ruolo strategico nel settore dell’innovazione in architettura e urbanistica. Le principali competenze riguarderanno la messa in rete di tutti i soggetti impegnati nella filiera del progettare e del costruire sostenibile, il monitoraggio dei progetti, la formazione degli operatori, la ricerca e la divulgazione delle best practice. Ponendo la massima attenzione sulla riqualificazione energetica del parco edilizio esistente verranno promossi eventi di formazione che riguardino le attività di indagine e audit energetico con applicazione di metodologie più o meno invasive (analisi termografica, indagini/audit standard o strumentali, simulazioni energetiche etc.). Inoltre, per portare a conoscenza degli utenti le diverse metodologie e la loro utilità (al fine di garantire l’incontro tra domanda e offerta) si procederà alla promozione di campagne informative rivolte ai cittadini.

Cittadini e famiglie, Associazioni di categoria , ordini Attori coinvolti professionali, imprese, l’Università degli Studi della Basilicata, gli Istituti Tecnici e Professionali della 69

Provincia.

Tempistica Entro 6 mesi dall’approvazione PAES per un periodo di 5

anni

Modalità di Finanziamento Fondi comunali. Collaborazione con Provincia di Potenza e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati.

Costo dell’Intervento € 2.500

Possibili ostacoli Nessuno

Monitoraggio Numero di seminari/eventi organizzati.

Numero di partecipanti agli eventi.

Risultati attesi Risparmio non quantificabile in via preliminare

Emissioni risparmiate Riduzione non quantificabile in via preliminare

SF4 Sensibilizzazione e Formazione

Istituzione dello Sportello Energia e Sostenibilità

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Servizio di Comunicazione ed Ufficio Tecnico

Premessa Attualmente l’Amministrazione non dispone di uno Sportello informativo dedicato al tema del Risparmio e dell’Efficientamento Energetico. Nonostante ciò è appurata la necessità di ricevere maggiori informazioni sulle tematiche del risparmio energetico e della sostenibilità da parte di tutti i cittadini.

Obiettivi Fornire alla cittadinanza e alle aziende la possibilità di interloquire con degli esperti per facilitare la diffusione di buone prassi mirate al raggiungimento di elevati livelli di efficienza

energetica e alla riduzione delle emissioni di CO2.

Descrizione Verrà istituito un punto informativo a disposizione dei cittadini e delle imprese, denominato “Sportello Energia” allo scopo di divulgare le attività implementabili per risparmiare energia (es. incentivi e bandi attivi, tecnologie disponibili, schede divulgative relative alle buone pratiche, ecc.).Lo sportello sarà aperto almeno un giorno al mese e verrà realizzato un portale web dedicato con uno sportello virtuale sempre accessibile. L'istituzione dello "Sportello Energia" sarà promotore della cultura del risparmio e dell’efficienza secondo 2 distinti livelli: • Informazione di base per tutti i cittadini • Informazione a livello specialistico, per approfondimenti su casi specifici attraverso appuntamenti con esperti. Durante la fase di avviamento del progetto è prevista la realizzazione di una campagna informativa al pubblico (brochure, cartellonistica etc.), inclusi due incontri pubblici di presentazione dell’iniziativa.

Ufficio Tecnico Comunale, Aziende nel territorio, Attori coinvolti Professionisti del settore.

70

Tempistica Entro 12 mesi dall’approvazione PAES

Modalità di Finanziamento Risorse interne e/o eventuali Finanziamenti

Costo dell’Intervento € 18.000 (€ 3.000 per 6 anni)

Possibili ostacoli Disponibilità risorse economiche.

Monitoraggio Numero di giorni al mese di apertura dello sportello.

Numero di utenti, Interventi relativi all’applicazione delle buone pratiche effettuati dai cittadini.

Risultati attesi Non quantificabile in via preliminare

Emissioni risparmiate Non quantificabile in via preliminare

SF5 Sensibilizzazione e Formazione

Formazione del Personale Tecnico Comunale

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa L’attività di formazione nell’ambito del risparmio energetico e della sostenibilità deve indubbiamente coinvolgere tutti coloro che svolgono il proprio servizio per l’Amministrazione, con particolare riguardo per i dipendenti che operano nei settori maggiormente interessati. E’ utile e necessario prevedere degli eventi formativi e di aggiornamento durante tutto il periodo di tempo compreso dal 2013 al 2020.

Obiettivi Agire sulla componente comportamentale e di utilizzo avrà l'effetto di ridurre i consumi comunali e creare un corretto knowhow energetico tra i dipendenti. Tale azione potrà consolidare un modus operandi virtuoso tra i dipendenti ed essere garanzia di un risultato stabile. Una corretta formazione tra i dipendenti dei settori tecnici porterà a maggiori risultati

anche in relazione all’attuazione e all’efficacia delle Azioni Indirette previste dal PAES.

Descrizione Verrà attuato un percorso di formazione del personale comunale e del personale che gestisce gli edifici pubblici sul territorio comunale (scuole, palestre, centri di aggregazione, ecc.) con lo scopo di razionalizzare l'utilizzo dell'energia, eliminare gli sprechi e, conseguentemente, contenere le emissioni di CO2. I dipendenti comunali saranno coinvolti con momenti di sensibilizzazione e formazione. In particolare, allo scopo di consolidare quanto acquisito e mantenere viva l'attenzione, ai momenti di confronto potranno seguire email informative sui consumi degli edifici, cartelloni esplicativi delle buone pratiche da appendere negli uffici, ecc. Saranno, inoltre, previste occasioni di formazione e aggiornamento dedicate per il personale dei settori tecnici (edilizia privata, lavori pubblici, urbanistica, ambiente e servizi tecnologici) al fine di consolidare la conoscenza delle normative vigenti, dei regolamenti comunali e delle opportunità per il privato cittadino.

Dipendenti comunali, Personale che gestisce gli edifici Attori coinvolti pubblici sul territorio comunale, Professionisti del settore, Ordini Professionali, Centri di Ricerca, Università.

71

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Risorse interne e/o eventuali Finanziamenti

Costo dell’Intervento € 14.000 (€ 2.000 per 7 anni)

Possibili ostacoli Scarsa attenzione del personale.Difficoltà di mantenere

attivo l'interesse sull'argomento. Disponibilità risorse economiche.

Monitoraggio Numero di eventi formativi organizzati. Numero di

partecipanti agli eventi formativi.

Risultati attesi Non quantificabile in via preliminare

Emissioni risparmiate Non quantificabile in via preliminare

SF6 Sensibilizzazione e Formazione

Allegato al Regolamento Edilizio

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Ufficio Urbanistico ed Edilizia Privata

Premessa Il Regolamento Edilizio Comunale non risulta aggiornato rispetto ai più recenti adempimenti normativi nel settore del risparmio e dell’efficientamento energetico. In particolare non vi è un aggiornamento rispetto agli obblighi di legge relativi alla realizzazione di nuovi edifici e ad interventi di ristrutturazione rilevanti (D.Lgs 192/2005 – D.Lgs 311/2006) nonché alle norme sulla promozione dell’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili (D.Lgs 28/2011). L’Amministrazione Comunale intende intervenire sull’edilizia residenziale e del terziario con un’azione di carattere regolatorio, introducendo un Allegato Energetico al Regolamento Edilizio Comunale.

Obiettivi L'obiettivo fondamentale è, anche in questo caso, la promozione e la diffusione della “cultura del risparmio e dell’efficienza energetica” (riconoscimento delle risorse energetiche come valore economico, promozione delle opportunità offerte in ambito di efficienza energetica, utilizzo razionale dell’energia, miglioramento della gestione ambientale e impiego di fonti energetiche rinnovabili).

Descrizione Il Regolamento Edilizio Comunale è uno strumento importante per indirizzare il territorio verso lo sviluppo di un'edilizia sostenibile, a basso impatto ambientale e soprattutto a basse emissioni climalteranti. Questo strumento può infatti indirizzare gli aspetti della costruzione e riqualificazione sostenibile che sono una funzione del rapporto fra il singolo edificio e lo spazio immediatamente circostante, permettendo di favorire la scelta dei parametri sostenibili che difficilmente possono essere trattati nelle disposizioni energetiche nazionali, in quanto strettamente correlati alle tematiche legate alla morfologia, la storia e le usanze del territorio. Il Regolamento Edilizio comunale può quindi facilitare l'applicazione della normativa Regionale e/o Nazionale in materia di efficienza energetica nell'edilizia, o eventualmente rafforzarla rendendo più stringenti le disposizioni già previste. Considerato il peso del settore residenziale e del terziario nelle emissioni globali di CO2, 72 l’Amministrazione Comunale prevede di integrare il Regolamento Edilizio con uno specifico Allegato Energetico incentrato sulla sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica degli edifici. Esso sarà uno strumento normativo e di indirizzo e conterrà metodologie e parametri da rispettare per la progettazione delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni prevalenti di tutti gli edifici localizzati nel territorio comunale. L’Allegato garantirà migliori livelli di comfort termico abitativo congiuntamente alla riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. In particolare saranno incentivate le azioni volte allo sfruttamento degli apporti energetici gratuiti e all’utilizzo di energia derivante da fonti rinnovabili, in vista dell’obiettivo degli edifici “a energia quasi zero” previsto dalla Direttiva 2010/31/UE a partire dal 31 dicembre 2020. Inoltre, l’Allegato Energetico conterrà anche indicazioni specifiche per la concessione di agevolazioni in termini di riduzione e/o rateizzazione degli oneri di urbanizzazione oppure di premialità e incentivi attraverso bonus volumetrici (ove concedibili) se i nuovi edifici realizzati o gli interventi sopra descritti di ristrutturazione effettuati su edifici esistenti conseguono determinati livelli di prestazione energetica e sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda le nuove costruzioni, l’Allegato conterrà alcune norme cogenti in materia di efficienza energetica e di produzione di energia da fonti rinnovabili integrate all’involucro. Tali norme saranno armonizzate a quelle nazionali e regionali in termini di prestazione energetica degli edifici, ma al tempo stesso definiranno procedure e criteri di indirizzo per la realizzazione degli stessi in termini di sostenibilità ambientale, al fine di dirigere il mercato delle costruzioni verso pratiche più virtuose. Oltre a questo, al fine di incentivare la costruzione ad alte prestazioni energetiche (classi A+, A e B), o a “energia quasi zero”, l’Amministrazione Comunale metterà a disposizione agevolazioni di tipo economico, ad esempio sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, oppure di tipo volumetrico, concedendo aumenti del volume edificabile (ove concedibile) nei limiti previsti dalle normative regionali e di tutela dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs 42/04). Le agevolazioni e le forme di incentivazione saranno riferite ad un mix di requisiti concernenti gli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale, alle prestazioni energetiche raggiunte dagli edifici e alle loro caratteristiche tecniche. Il meccanismo incentivante prevedrà “classi di qualità ambientale degli edifici”, definite dai requisiti di sostenibilità soddisfatti e dai relativi livelli di prestazione: tali classi daranno titolo alle agevolazioni e agli incentivi, opportunamente graduati e permetteranno di ottenere la “certificazione di sostenibilità ambientale” della costruzione. Nel caso degli edifici esistenti, attraverso gli interventi di ristrutturazione summenzionati (ristrutturazione rilevante e integrale, demolizione e ricostruzione, ampliamento ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs 192/2005 e sue s.m.i.), l’obiettivo strategico è quello di ridurre i consumi attuali puntando, ragionevolmente, al raggiungimento della classe energetica B, cioè da 1/4 a 1/5 del consumo attuale medio (edifici di classe energetica F o G). La fattibilità economica degli interventi di riqualificazione passa necessariamente attraverso meccanismi che, nelle condizioni economiche attuali, non possono consistere in incentivi a fondo perduto o sovvenzioni pubbliche di qualunque natura. Infatti, le agevolazioni fiscali del 55% o la nuova detrazione irpef del 50% contenuta nel Decreto Sviluppo – DL 83/2012 – non sono applicabili, in sostanza, a tali interventi (si vedano i termini di applicabilità contenuti nel D. Lgs.

28/2011).

Uffici tecnici comunali, Amministratori, Privati Attori coinvolti

Tempistica 20142015

Modalità di Finanziamento Risorse interne e/o eventuali Finanziamenti

Costo dell’Intervento € 2.500

Possibili ostacoli Nessuno

Monitoraggio Numero di edifici di classe A realizzati sul territorio

comunale dopo l’approvazione del regolamento, Riduzione CO2 annua, Numero di pratiche edilizie presentate che rispettino le indicazioni dell’allegato energetico, Numero di 73

istanze presentate allo Sportello Energia coerenti con le tematiche del PAES.

Risultati attesi Non quantificabile in via preliminare

Emissioni risparmiate Non quantificabile in via preliminare

SF7 Sensibilizzazione e Formazione

Sezione PAES sul sito web comunale

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Servizio di Comunicazione Istituzionale

Premessa Attualmente no è presente una pagina dedicata al PAES sul sito web del Comune. L’amministrazione vuole condividere con i propri cittadini tutte le fasi del processo di attuazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.

Obiettivi La realizzazione della sezione PAES nel sito web è finalizzata ad accrescere l’interesse ed il coinvolgimento dei cittadini verso le tematiche del risparmio energetico. L’intento, nel lungo periodo, è che l’archivio delle azioni attualmente previste dal PAES possa aggiornarsi ed autoalimentarsi mediante una costante procedura di coinvolgimento e partecipazione dei

cittadini.

Descrizione Sarà implementata sul sito web comunale la specifica sezione dedicata al Patto dei Sindaci. In essa si potranno trovare e consultare tutte le informazioni relative allo sviluppo delle Azioni previste dal Piano. Sempre tramite la sezione PAES on WEB potranno essere fornite informazioni sulle “best practice” nell’ambito del risparmio energetico e dello sviluppo sostenibile. La sezione PAES on WEB rappresenterà lo strumento attraverso cui pubblicizzare gli eventi formativi organizzati dall’Ente e divulgare informazioni utili all’utenza (aggiornamenti normativi, incentivi statali o regionali per il risparmio energetico, detrazioni fiscali etc.).

Amministratori comunali, Uffici comunali, Cittadini, Attori coinvolti professionisti del settore

Tempistica 20142015

Modalità di Finanziamento Risorse interne

Costo dell’Intervento € 3.000

Possibili ostacoli Nessuno

Monitoraggio Verifica del numero di accessi alla sezione web del PAES

Risultati attesi Non quantificabile in via preliminare

Emissioni risparmiate Non quantificabile in via preliminare

74

6.4.3 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

FER1 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

Impianto fotovoltaico da 20 kWp sulla copertura della Scuola Elementare

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con il conseguente annullamento delle emissioni inquinanti rappresenta un’importante opportunità per il territorio che permette di ottenere vantaggi dal punto di vista energetico e, al contempo, un risparmio economico e una diminuzione delle emissioni di CO2. Nel territorio comunale vi sono diversi edifici che si prestano all’istallazione di pannelli fotovoltaici. Questo edificio è la sede della Scuola Elementare e Media in Largo Europa 7, si sviluppa su tre livelli fuori terra. All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica dell’intero complesso scolastico si attestava pari a 26,9 MWh/anno.

Obiettivi L’Ente Locale si è proposto di realizzare sulla copertura della scuola elementare e media un impianto fotovoltaico per poter sfruttare sia l’incentivazione del “Conto Energia” che lo scambio sul posto di energia prodotta.

Descrizione L'azione prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica, avente una potenza di picco pari a 19,92 KWp, sul tetto a falda dell’edificio adibito a scuola elementare e media per una superficie complessiva di 250 mq.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 2012

Modalità di Finanziamento Finanziato dalla Regione Basilicata

Costo dell’Intervento € 76.000

Possibili ostacoli Nessuno – azione già realizzata

Valutazione dell’energia prodotta annualmente Monitoraggio dall’impianto e consumi di energia elettrica registrati.

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica

23,90 MWh/a, risparmio sulla bolletta elettrica del comune

Emissioni risparmiate 10,22 tCO 2/anno

FER2 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

75

Impianto fotovoltaico da 15 kWp sulla copertura della Palestra

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con il conseguente annullamento delle emissioni inquinanti rappresenta un’importante opportunità per il territorio che permette di ottenere vantaggi dal punto di vista energetico e, al contempo, un risparmio economico e una diminuzione delle emissioni di CO2. Nel territorio comunale vi sono diversi edifici che si prestano all’istallazione di pannelli fotovoltaici. Questo edificio è la sede della Palestra in Via Marconi 66, si sviluppa su un solo livello fuori terra. All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica dello stabile adibito a palestra si attestava a 10,8 MWh/anno.

Obiettivi L’Ente Locale si è proposto di realizzare sulla copertura della Palestra un impianto fotovoltaico per poter sfruttare sia l’incentivazione del “Conto Energia” che lo scambio sul posto di energia prodotta.

Descrizione L'azione prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica, avente una potenza di picco pari a 14,88 KWp, sul tetto a terrazzo piano dell’edificio adibito a palestra per una superficie complessiva di 200 mq.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 2013

Modalità di Finanziamento Finanziato dalla Regione Basilicata

Costo dell’Intervento € 56.823

Possibili ostacoli Nessuno – azione già realizzata

Valutazione dell’energia prodotta annualmente Monitoraggio dall’impianto e consumi di energia elettrica registrati.

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica

17,85 MWh/a, risparmio sulla bolletta elettrica del comune

Emissioni risparmiate 7,64 tCO 2/anno

FER3 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

Impianto fotovoltaico da 20 kWp sulla copertura del Municipio

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa

76

La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con il conseguente annullamento delle emissioni inquinanti rappresenta un’importante opportunità per il territorio che permette di ottenere vantaggi dal punto di vista energetico e, al contempo, un risparmio economico e una diminuzione delle emissioni di CO2. Nel territorio comunale vi sono diversi edifici che si prestano all’istallazione di pannelli fotovoltaici. Questo edificio è il Municipio in Via San Michele, si sviluppa su tre livelli fuori terra. All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica dello stabile si attestava a 20,4 MWh/anno.

Obiettivi L’Ente Locale si è proposto di realizzare sulla copertura della scuola materna un impianto fotovoltaico per poter sfruttare sia l’incentivazione del “Conto Energia” che lo scambio sul posto di energia prodotta.

Descrizione L'azione prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica, avente una potenza di picco pari a 20,00 KWp, sul tetto a falde dell’edificio adibito a scuola materna per una superficie complessiva di 250 mq.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142018

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A.

Costo dell’Intervento € 76.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Valutazione dell’energia prodotta annualmente Monitoraggio dall’impianto e consumi di energia elettrica registrati.

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica

24,00 MWh/a, risparmio sulla bolletta elettrica del comune

Emissioni risparmiate 10,27 tCO 2/anno

FER4 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

Impianto fotovoltaico da 20 kWp sulla copertura della Scuola Materna

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con il conseguente annullamento delle emissioni inquinanti rappresenta un’importante opportunità per il territorio che permette di ottenere vantaggi dal punto di vista energetico e, al contempo, un risparmio economico e una diminuzione delle emissioni di CO2. Nel territorio comunale vi sono diversi edifici che si prestano all’istallazione di pannelli fotovoltaici. Questo edificio è la sede della Scuola Materna in Via Cimitero, si sviluppa su un solo livello fuori terra. All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica dello stabile si attestava a 14,8 MWh/anno.

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Obiettivi L’Ente Locale si è proposto di realizzare sulla copertura della scuola materna un impianto fotovoltaico per poter sfruttare sia l’incentivazione del “Conto Energia” che lo scambio sul posto di energia prodotta.

Descrizione L'azione prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica, avente una potenza di picco pari a 20,00 KWp, sul tetto a falde dell’edificio adibito a scuola materna per una superficie complessiva di 250 mq.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142018

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A.

Costo dell’Intervento € 76.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Valutazione dell’energia prodotta annualmente Monitoraggio dall’impianto e consumi di energia elettrica registrati.

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica

24,00 MWh/a, risparmio sulla bolletta elettrica del comune

Emissioni risparmiate 10,27 tCO 2/anno

FER5 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

Impianto fotovoltaico da 12 kWp sulla copertura dei locali del cimitero

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con il conseguente annullamento delle emissioni inquinanti rappresenta un’importante opportunità per il territorio che permette di ottenere vantaggi dal punto di vista energetico e, al contempo, un risparmio economico e una diminuzione delle emissioni di CO2. All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica per le lampade votive si attestava a 14,9 MWh/anno.

Obiettivi L’Ente Locale si è proposto di realizzare sulla copertura dei locali del cimitero un impianto fotovoltaico per poter sfruttare sia l’incentivazione del “Conto Energia” che lo scambio sul posto di energia prodotta.

Descrizione

78

L'azione prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica, avente una potenza di picco pari a 12,00 KWp, sul tetto piano dei locali del cimitero per una superficie complessiva di 160 mq.

Comune Compartecipazione di privati. Attori coinvolti

Tempistica 20142016

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati.

Costo dell’Intervento € 40.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Valutazione dell’energia prodotta annualmente Monitoraggio dall’impianto e consumi di energia elettrica registrati.

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica

14,40 MWh/a, risparmio sulla bolletta elettrica del comune

Emissioni risparmiate 6,16 tCO 2/anno

FER6 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

Impianto minieolico da 2 x 60 kW in c.da Campo di Venere

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con il conseguente annullamento delle emissioni inquinanti rappresenta un’importante opportunità per il territorio che permette di ottenere vantaggi dal punto di vista energetico e, al contempo, un risparmio economico e una diminuzione delle emissioni di CO2. All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica per l’Ente Locale si attestava a 530,8 MWh/anno.

Obiettivi L’Ente Locale si propone di installare , in contrada Campo di Venere, due aerogeneratori per la produzione di energia elettrica da fonte eolica della potenza di 60,0 kW ognuno, allacciato alla rete elettrica pubblica.

Descrizione L'azione prevede la realizzazione di due impianti di produzione di energia elettrica tramite aerogeneratore avente una potenza di pari a 60,00 KWp, per un totale di 120 KWp da installare in località Campo di Venere, su un pianoro in leggero declivio.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142018

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati.

79

Costo dell’Intervento € 360.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Valutazione dell’energia prodotta annualmente Monitoraggio dall’aerogeneratore;

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica

216,00 MWh/a

Emissioni risparmiate 92,00 tCO 2/anno

FER7 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

Impianto minieolico da 6 kW presso il campo sportivo

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con il conseguente annullamento delle emissioni inquinanti rappresenta un’importante opportunità per il territorio che permette di ottenere vantaggi dal punto di vista energetico e, al contempo, un risparmio economico e una diminuzione delle emissioni di CO2. All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica per il campo sportivo si attestava a 7,6 MWh/anno.

Obiettivi L’Ente Locale si propone di installare in via G.Marconi un aerogeneratore per la produzione di energia elettrica da fonte eolica della potenza di 6,0 kW, allacciato alla rete elettrica pubblica.

Descrizione L'azione prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite un aerogeneratore avente una potenza di pari a 6,00 KWp, da installare in località campo sportivo.

Comune Compartecipazione di privati. Attori coinvolti

Tempistica 20142018

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati.

Costo dell’Intervento € 20.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Valutazione dell’energia prodotta annualmente Monitoraggio dall’aerogeneratore;

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica

7,2 MWh/a

80

Emissioni risparmiate 3,00 tCO 2/anno

FER8 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

Istallazione impianti fotovoltaici sul territorio

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Privati

Premessa Il territorio del comune di Sant’Angelo le Fratte presenta una buona esposizione solare, la radiazione solare media annua su superficie orizzontale si attesta intorno ai 1500 kWh/(mq*anno) e, infatti, sia la potenza che il numero di installazioni di impianti fotovoltaici da parte di privati sono considerevolmente elevati. I dati messi a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici sul sito http://atlasole.gse.it/atlasole, hanno consentito di calcolare la potenza fotovoltaica installata sull’intero territorio. Complessivamente, al netto degli impianti di proprietà dell’Ente Locale, la potenza installata sul territorio, aprile 2013, è pari a 111 KWp, per una producibilità media annua (stimata su una media di 20 anni di esercizio) pari a circa 132 MWh/anno.

Obiettivi Dai dati relativi agli impianti installati negli ultimi due anni e dalle richieste di permesso a costruire pervenuti alla municipalità fino alla data di redazione del presente documento, è stato possibile effettuare una stima della potenza fotovoltaica derivante da future installazioni di impianti fotovoltaici su edifici nuovi o esistenti. Per i prossimi anni, tenendo in considerazione la probabile riduzione della potenza installata per anno, in conseguenza della riduzione degli incentivi nazionali e della loro cessazione definitiva (prevista ad oggi per la fine del 2016), si stima che tra il 2013 e il 2020 potrebbe essere installata una potenza fotovoltaica ulteriore complessivamente pari a 50,0 KWp. La stima ottenuta si basa sull’osservazione della potenza fotovoltaica installata negli anni 20102012. Per gli impianti fotovoltaici in oggetto si stima convenzionalmente una produzione media annua fino al termine della loro vita utile (stimata in 20 anni) pari a 1.200 kWh/kWp installato, sicuramente molto cautelativa per queste latitudini e ritenuta valida anche per installazioni in condizioni di esposizione e inclinazione non ottimali.

Descrizione L’azione prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici da parte dei cittadini sui tetti delle abitazioni di residenza e/o delle relative pertinenze.

Privati Attori coinvolti

Tempistica 20102020

Modalità di Finanziamento Fondi di privati.

Costo dell’Intervento € 125.000

Possibili ostacoli Nessuno

Valutazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti Monitoraggio durante gli anni di esercizio, e successiva stima delle

emissioni di CO2 non emesse in atmosfera.

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica 81

132,0 MWh/a

Emissioni risparmiate 82,70 tCO 2/anno

FER9 Diffusione dell’utilizzo di Fonti Energetiche Rinnovabili sul territorio

Istallazione impianti minieolici sul territorio

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Privati

Premessa Ad oggi non sono presenti sul territorio di Sant’Angelo le Fratte degli aerogeneratori per produzione di energia elettrica da fonte eolica. In alcune aree di questo territorio le condizioni di ventosità sono particolarmente favorevoli per l’installazione di aerogeneratori.

Obiettivi Per i prossimi anni, l’Amministrazione Comunale intende promuovere e favorire l’installazione di impianti minieolici da parte dei cittadini. Convenzionalmente si stima un funzionamento degli aerogeneratori per un totale medio annuo di 1.600 ore equivalenti (funzionamento in condizioni di regime). Per i prossimi anni, in via prudenziale, si stima che tra il 2013 e il 2020 potrebbe essere installata una potenza da impianti minieolici complessivamente pari a 200,0 KWp.

Descrizione L’azione prevede l’installazione di diversi generatori minieolici, aventi minimo impatto visivoacustico e finalità dimostrative e divulgative, in grado di contribuire alla compensazione della domanda energetica.

Privati Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi di privati.

Costo dell’Intervento € 650.000

Possibili ostacoli Nessuno

Valutazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti Monitoraggio durante gli anni di esercizio, e successiva stima delle

emissioni di CO2 non emesse in atmosfera.

Risultati attesi riduzione totale dell’approvvigionamento di energia elettrica

320,0 MWh/a

Emissioni risparmiate 137,0 tCO 2/anno

82

6.4.4 Efficienza energetica e Sostenibilità nel settore Terziario

EEST1 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Efficientamento della pubblica illuminazione corpi illuminanti

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa Nell’ambito del territorio comunale di Sant’Angelo le Fratte da un censimento effettuato è stata riscontrata una consistenza del parco lampade costituita da: 1. Globo su braccio n° 531 con lampade a Vapori di Mercurio da 125 W 2. Globo su palo n° 179 con lampade a miscellanea da 70W 3. Globo su palo n° 61 con lampade a miscellanea da 100W 4. Lanterna su braccio n° 22 con lampade a mercurio da 80W 5. Faro su palo n° 8 con 6 lampade alogene da 250W e 2 da 400W 6. Lampioni n° 32 con lampade a miscellanea da 100W All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica per la pubblica illuminazione si attestava a 415,8 MWh/anno.

Obiettivi L’Ente Locale si propone la sostituzione della totalità dei corpi illuminanti con nuove sorgenti a LED, con conseguente riduzione dei consumi energetici comportante un consistente risparmio energetico annuo per complessivi € 54.268,31.

Descrizione Saranno utilizzati corpi luminosi con tecnologia a LED di ultima generazione da 1W e nello specifico i corpi luminosi saranno: 1. Armature stradali in alluminio pressofuso da 32W 48W – 64W – 92W 2. Globi luminosi con lampade led da 25 W 3. Lampade per lanterne esistenti da 25 W La scelta delle apparecchiature a led è stata effettata con verifiche illuminotecniche delle nuove sorgenti presso i luoghi interessati all’intervento, garantendo lo stesso grado di illuminamento.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20132014

Modalità di Finanziamento Fondi Regionali

Costo dell’Intervento € 296.844,00

Possibili ostacoli Nessuno, progetto approvato e finanziato

Valutazione del risparmio di energia elettrica atteso dalla Monitoraggio lettura della bolletta energetica.

Risultati attesi riduzione dell’approvvigionamento di energia elettrica di

353,00 MWh/a

Emissioni risparmiate 150,02 tCO 2/anno

83

EEST2 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Efficientamento della pubblica illuminazione rete elettrica

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa Nell’ambito del territorio comunale di Sant’Angelo le Fratte la rete elettrica della pubblica illuminazione è vecchia ed obsoleta.

Obiettivi Proseguire con un ulteriore efficientamento dell’impianto di pubblica illuminazione tramite l’istallazione di regolatori di flusso, il rifacimento, l’adeguamento , messa a norma delle linee elettriche dell’impianto di pubblica illuminazione, con una netta riduzione delle perdite sulla linea e per lavorare in modo efficiente e attingere a fonti rinnovabili per la distribuzione di energia elettrica. L’istallazione dei regolatori di flussi consente di controllare il flusso luminoso emesso dalle lampade. Ciò permette di evitare gli sprechi e di effettuare l’ottimizzazione nelle ore notturne senza comportare una perdita di qualità del flusso luminoso.

Descrizione Rifacimento dell’ impianto di pubblica illuminazione, istallazione di 13 regolatori di flusso.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati tramite ESCO.

Costo dell’Intervento Non quantificato

Possibili ostacoli Disponibilità economica e compartecipazione di privati

Valutazione del risparmio di energia elettrica atteso dalla Monitoraggio lettura della bolletta energetica.

Risultati attesi riduzione dell’approvvigionamento di energia elettrica del

6% pari a 17,4 MWh/a

Emissioni risparmiate 7,44 tCO 2/anno

EEST3 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Installazione di gruppo di microtrigenerazione da 75 KW presso la sede Comunale

Tipologia d’Azione Diretta 84

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa A provocare le maggiori emissioni in atmosfera sono gli impianti a gasolio, che a Sant’Angelo le Fratte sono ancora molto diffusi. Per limitare l'impatto ambientale del riscaldamento bisogna migliorare l'efficienza e il rendimento degli stessi. La sede Comunale utilizza per il riscaldamento una caldaia con un consumo di gasolio pari a 86,00 MWh/anno. All’anno base di riferimento, il fabbisogno di energia elettrica per la sede comunale si attestava a 20,4 MWh/anno.

Obiettivi L’Ente Locale si propone di ridurre sia i consumi energetici che l’inquinamento ambientale con la sostituzione dell’attuale caldaia a gasolio con un impianto di microtrigenerazione ad alto rendimento a metano per la produzione di energia elettrica, per il riscaldamento e per il raffrescamento alla sede comunale. L’introduzione del microtrigeneratore permetterà di ridurre complessivamente i consumi elettrici e termici delle utenze collegate di circa il 20%.

Descrizione Installazione di un impianto di microtrigenerazione ad alto rendimento a metano consente contemporaneamente la produzione di potenza elettrica, anche inseguendo istantaneamente le richieste dell’utenza e contemporaneamente permette il recupero del calore altrimenti disperso dal motore, per la fornitura di energia termica alla sede comunale

La potenza (termica) prevista è di 75 kW.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142015

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati tramite ESCO.

Costo dell’Intervento € 120.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Monitoraggio dei consumi dell’edificio e della produzione di Monitoraggio energia elettrica e termica del microtrigeneratore.

Risultati attesi riduzione del 20%, pari a 21,28 MWh/a

Emissioni risparmiate 14,00 tCO 2/anno

EEST4 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Installazione di gruppo di microcogenerazione da 50 KW presso la scuola Materna

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

85

Premessa A provocare le maggiori emissioni in atmosfera sono gli impianti a gasolio, che a Sant’Angelo le Fratte sono ancora molto diffusi. Per limitare l'impatto ambientale del riscaldamento bisogna migliorare l'efficienza e il rendimento degli stessi. La scuola Materna utilizzava per il riscaldamento, al 2009, una caldaia con un consumo di gasolio pari a 49,00 MWh/anno. Nel 2010 è stata sostituita con una caldaia a metano ad alto rendimento.

Obiettivi L’Ente Locale si propone di ridurre ulteriormente sia i consumi energetici che l’inquinamento ambientale con la sostituzione dell’attuale caldaia a metano con con un impianto di micro cogenerazione ad alto rendimento a metano per la produzione di energia elettrica e termica presso la struttura adibita a scuola Materna.

Descrizione Installazione di un impianto di microcogenerazione ad alto rendimento a metano consente contemporaneamente la produzione di potenza elettrica, anche inseguendo istantaneamente le richieste dell’utenza e contemporaneamente permette il recupero del calore altrimenti disperso dal motore, per la fornitura di energia termica alla scuola materna.

La potenza (termica) prevista è di 40 kW.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20152018

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati tramite ESCO.

Costo dell’Intervento € 60.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Monitoraggio dei consumi dell’edificio e della produzione di Monitoraggio energia elettrica e termica del microcogeneratore.

Risultati attesi riduzione del 15%, pari a 7,35 MWh/a

Emissioni risparmiate 6,20 tCO 2/anno

EEST5 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Installazione di gruppo di microcogenerazione da 50 KW presso la scuola Elementare

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa A provocare le maggiori emissioni in atmosfera sono gli impianti a gasolio, che a Sant’Angelo le Fratte sono ancora molto diffusi. Per limitare l'impatto ambientale del riscaldamento bisogna migliorare l'efficienza e il rendimento degli stessi. La scuola Elementare e Media utilizzava per il riscaldamento, al 2009, una caldaia con un consumo di gasolio pari a 50,00 MWh/anno. Nel 2010 è stata sostituita con una caldaia a metano ad alto rendimento.

86

Obiettivi L’Ente Locale si propone di ridurre ulteriormente sia i consumi energetici che l’inquinamento ambientale con la sostituzione dell’attuale caldaia a metano con con un impianto di micro cogenerazione ad alto rendimento a metano per la produzione di energia elettrica e termica presso la struttura adibita a scuola Elementare e Media.

Descrizione Installazione di un impianto di microcogenerazione ad alto rendimento a metano consente contemporaneamente la produzione di potenza elettrica, anche inseguendo istantaneamente le richieste dell’utenza e contemporaneamente permette il recupero del calore altrimenti disperso dal motore, per la fornitura di energia termica alla scuola elementare e media. La potenza (termica) prevista è di 40 kW.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20152018

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati tramite ESCO.

Costo dell’Intervento € 60.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Monitoraggio dei consumi dell’edificio e della produzione di Monitoraggio energia elettrica e termica del microcogeneratore.

Risultati attesi riduzione del 15%, pari a 7,50 MWh/a

Emissioni risparmiate 6,33 tCO 2/anno

EEST6 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Installazione di gruppo di microcogenerazione da 15 KW presso la Palestra

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa A provocare le maggiori emissioni in atmosfera sono gli impianti a gasolio, che a Sant’Angelo le Fratte sono ancora molto diffusi. Per limitare l'impatto ambientale del riscaldamento bisogna migliorare l'efficienza e il rendimento degli stessi. La Palestra utilizzava per il riscaldamento, al 2009, una caldaia con un consumo di gasolio pari a 8,00 MWh/anno. Nel 2010 è stata sostituita con una caldaia a metano ad alto rendimento.

Obiettivi L’Ente Locale si propone di ridurre ulteriormente sia i consumi energetici che l’inquinamento ambientale con la sostituzione dell’attuale caldaia a metano con con un impianto di micro cogenerazione ad alto rendimento a metano per la produzione di energia elettrica e termica presso la struttura adibita a Palestra.

Descrizione

87

Installazione di un impianto di microcogenerazione ad alto rendimento a metano consente contemporaneamente la produzione di potenza elettrica, anche inseguendo istantaneamente le richieste dell’utenza e contemporaneamente permette il recupero del calore altrimenti disperso dal motore, per la fornitura di energia termica alla scuola elementare e media. La potenza (termica) prevista è di 15 kW.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20152018

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali e SEL S.p.A. Compartecipazione di privati tramite ESCO.

Costo dell’Intervento € 25.000

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Monitoraggio dei consumi dell’edificio e della produzione di Monitoraggio energia elettrica e termica del microcogeneratore.

Risultati attesi riduzione del 15%, pari a 1,00 MWh/a

Emissioni risparmiate 3,00 tCO 2/anno

EEST7 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Riqualificazione energetica edilizia pubblica Municipio

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa L’impegno dell’amministrazione in tale direzione è rivolto in via prioritaria al miglioramento e alla riqualificazione delle numerose strutture comunali. Per questa ragione, anche se ad oggi non sono stati programmati interventi di efficientamento energetico, l’Ente Locale prospetta che non appena saranno individuate risorse economiche adeguate verrà programmata la riqualificazione energetica degli edifici maggiormente energivori. Il Municipio è la sede istituzionale dell’Amministrazione comunale, nonché di tutti gli uffici comunale. E’ un edificio storico dell’800, ristrutturato nel 1998, si sviluppa su tre piani. Ha una superficie totale di 450 mq. L’occupazione, durante tutta la settimana, si verifica prevalentemente la mattina, e solo in occasione di riunioni qualche sera.

Obiettivi L’intervento di riqualificazione dell’edificio, oltre ad avere una forte valenza educativa, informativa, dimostrativa e divulgativa della cultura legata al corretto uso dell’energia e dell’abbattimento delle emissioni di CO2, vuole confermare l’impegno nel perseguimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2, di risparmio energetico e, quindi, di

contenimento dei costi energetici.

Descrizione Gli interventi previsti sono: Isolamento a cappotto termico; Riqualificazione degli impianti termici con installazione di impianti di riscaldamento ad alto rendimento (previsto in altra scheda); Coibentazione delle coperture; 88

Installazione sulle coperture di impianti fotovoltaici (previsto in altra scheda) Sostituzione degli infissi esistenti con vetrate aventi una trasmittanza entro i limiti previsti

dalla normativa vigente;

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali ( nella misura del 40%)

Costo dell’Intervento € 79.200

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Monitoraggio dei consumi dell’edificio Monitoraggio

Risultati attesi riduzione di 64,00 MWh/a

Emissioni risparmiate 14,50 tCO 2/anno

EEST8 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Riqualificazione energetica edilizia pubblica – Scuola Materna

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa L’impegno dell’amministrazione in tale direzione è rivolto in via prioritaria al miglioramento e alla riqualificazione delle numerose strutture comunali. Per questa ragione, anche se ad oggi non sono stati programmati interventi di efficientamento energetico, l’Ente Locale prospetta che non appena saranno individuate risorse economiche adeguate verrà programmata la riqualificazione energetica degli edifici maggiormente energivori. La scuola materna è stata realizzata nel 1998, si sviluppa su due piani. Ha una superficie totale di 350 mq. Le caratteristiche e la finalità d’uso determinano una presenza ed una

occupazione dell’edificio durante tutta la settimana, in prevalenza la mattina.

Obiettivi L’intervento di riqualificazione della Scuola Materna, oltre ad avere una forte valenza educativa, informativa, dimostrativa e divulgativa della cultura legata al corretto uso dell’energia e dell’abbattimento delle emissioni di CO2, vuole confermare l’impegno nel perseguimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2, di risparmio energetico

e, quindi, di contenimento dei costi energetici.

Descrizione Gli interventi previsti sono: Isolamento a cappotto termico; Riqualificazione degli impianti termici con installazione di impianti di riscaldamento ad alto rendimento (previsto in altra scheda); Coibentazione delle coperture; Installazione sulle coperture di impianti fotovoltaici (previsto in altra scheda) Sostituzione degli infissi esistenti con vetrate aventi una trasmittanza entro i limiti previsti

dalla normativa vigente;

89

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali ( nella misura del 40%)

Costo dell’Intervento € 56.268

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Monitoraggio dei consumi dell’edificio Monitoraggio

Risultati attesi riduzione di 8,00 MWh/a

Emissioni risparmiate 1,85 tCO 2/anno

EEST9 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Riqualificazione energetica edilizia pubblica Palestra

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa L’impegno dell’amministrazione in tale direzione è rivolto in via prioritaria al miglioramento e alla riqualificazione delle numerose strutture comunali. Per questa ragione, anche se ad oggi non sono stati programmati interventi di efficientamento energetico, l’Ente Locale prospetta che non appena saranno individuate risorse economiche adeguate verrà programmata la riqualificazione energetica degli edifici maggiormente energivori. L’edificio denominato “palestra”, oltre ad essere la sede della palestra comunale è anche la sede delle varie associazioni presenti sul territorio e del consultorio. E’ stata realizzata nel 1993, si sviluppa su un solo piano. Ha una superficie totale di circa 350 mq. Le caratteristiche e la finalità d’uso determinano una presenza ed una occupazione dell’edificio durante tutta la settimana.

Obiettivi L’intervento di riqualificazione su questi edifici, oltre ad avere una forte valenza educativa, informativa, dimostrativa e divulgativa della cultura legata al corretto uso dell’energia e dell’abbattimento delle emissioni di CO2, vuole confermare l’impegno nel perseguimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2, di risparmio energetico e, quindi, di

contenimento dei costi energetici.

Descrizione Gli interventi previsti sono: Isolamento a cappotto termico; Riqualificazione degli impianti termici con installazione di impianti di riscaldamento ad alto rendimento (previsto in altra scheda); Coibentazione delle coperture; Installazione sulle coperture di impianti fotovoltaici (previsto in altra scheda) Sostituzione degli infissi esistenti con vetrate aventi una trasmittanza entro i limiti previsti

dalla normativa vigente;

90

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi comunali, Fondi Regionali ( nella misura del 40%)

Costo dell’Intervento € 74.952

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Monitoraggio dei consumi dell’edificio Monitoraggio

Risultati attesi riduzione di 7,65 MWh/a

Emissioni risparmiate 1,73 tCO 2/anno

EEST10 Efficienza Energetica e Sostenibilità del settore Terziario

Estensione rete di distribuzione del gas metano

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa Nel comune di Sant’Angelo le Fratte è stata realizzata la rete urbana di distribuzione del gas metano per un importo di € 834.400,00, decreto del 11.09.2002, e collaudata in data

08.09.2006. La rete fa parte del bacino di utenza a gestione unitaria Basilicata 06.

Obiettivi Il progetto di estensione della propria rete di servizio di gas naturale vuol fornire un servizio migliore ai cittadini, consentendo loro l’approvvigionamento di un vettore energetico a minori

costi ed emissioni.

Descrizione Per l’incremento della rete di distribuzione del gas metano è stato presentato un progetto per l’estendimento della rete urbana di distribuzione del gas metano in data 20.02.2010 per un importo di € 2.040.650,00 che interesserà le località di Isca, Pete, Macchitelle, Matina, Fellana, nonché ulteriori piccoli estendimenti nel centro abitato. Il numero degli abitanti interessati dai summenzionati interventi è circa 450 (quattrocentocinquanta), per un totale di quasi 195 (centocinquanta) nuclei familiari. L’intento dell’Amministrazione è di raggiungere nei prossimi anni la quasi totalità degli abitanti del territorio con la rete del gas naturale. A completamento degli interventi summenzionati la percentuale della popolazione raggiunta dalla rete di metanizzazione supera il 75%. Per gli interventi menzionati, ipotizzando che i consumi rimangano invariati dopo il passaggio al gas naturale e supponendo in via cautelativa che le utenze interessate utilizzino parte GPL e parte olio combustibile per la produzione di energia termica per riscaldamento e acqua calda sanitaria, si avrebbe un abbattimento delle emissioni dovuto al più vantaggioso fattore di emissione soprattutto per le utenze che utilizzano olio combustibile stimate in 50 nuclei familiari. Vista la piccola differenza tra i due fattori di emissione il vantaggio per il passaggio da GPL al gas metano è minimo e trascurabile.

91

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi Regionali

Costo dell’Intervento € 2.040.650,00

Possibili ostacoli Disponibilità economica

Monitoraggio Monitoraggio dei consumi di gas metano

Risultati attesi Già inclusi nella valutazione effettuata all’azione EER1

Emissioni risparmiate Incluse nella stima dell’azione EER1

6.4.5 Efficienza energetica nel settore Residenziale

EER1 Efficienza Energetica nel settore Residenziale

Installazione di caldaia a gasmetano ad alto rendimento

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Privati

Premessa A provocare le maggiori emissioni in atmosfera sono gli impianti a gasolio, che a Sant’Angelo le Fratte sono ancora molto diffusi, nel 2009 solo 83 famiglie erano collegate alla rete del gasmetano. Per limitare l'impatto ambientale del riscaldamento bisogna migliorare l'efficienza e il rendimento degli stessi. Le famiglie di sant’Angelo le Fratte al 2009 avevano un consumo da gasolio da riscaldamento pari a 3.160 q.li pari a 2.897,40 MWh.

Obiettivi Trasformare tutti questi impianti di riscaldamento a gasolio con quelli a metano con l’utilizzo di caldaie ad alto rendimento con una ulteriore riduzione dei consumi del 15 %.

Descrizione Allaccio alla rete gasmetano comunale e sostituzione della caldaia esistente con una a gas metano ad alto rendimento della potenza max di 3 KW. Il numero di ore di funzionamento massimo consentito è di 12 ore giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile.

Privati Attori coinvolti

Tempistica 20102020

Modalità di Finanziamento Fondi Privati, 40% rimborsato dal “conto termico”

92

Costo dell’Intervento € 190.000 (considerando un 40% di famiglie che ha già

sostituito la caldaia)

Possibili ostacoli Nessuno

Manutenzione annuale e relativa pulizia e controllo. Monitoraggio

Risultati attesi riduzione del 15% dei consumi, pari a 434,55 MWh/a

Emissioni risparmiate 270,00 tCO 2/anno

EER2 Efficienza Energetica nel settore Residenziale

Installazione di Collettori solari per produzione di acqua calda

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Privati

Premessa E’ stato realizzato grazie all’ausilio dell’amministrazione e degli installatori un indagine che ha permesso di risalire al numero di famiglie che hanno installato collettori solari per acqua calda, queste ammontano a circa 40 a cui bisogna detrarre 12 famiglie che avevano installato i collettori solari al 2009.

Obiettivi Installazione di impianti solare termico ad uso combinato per la produzione di ACS e per l’integrazione del fabbisogno energetico degli impianti di riscaldamento.

Descrizione Installazione di 28 impianti solare termico per complessivi mq 70 per una produzione annua di 480 KWh/m 2, il consumo da fonte solare termico pari a circa 33,60 MWh anno.

Privati Attori coinvolti

Tempistica 20102018

Modalità di Finanziamento Fondi Privati

Costo dell’Intervento € 60.000

Possibili ostacoli Nessuno ( in gran parte già realizzato)

Manutenzione annuale. Monitoraggio

Risultati attesi 55,6 MWh/a

Emissioni risparmiate 9,22 tCO 2/anno

93

EER3 Efficienza Energetica nel settore Residenziale

Riqualificazione energetica edilizia privata

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Privati

Premessa In sintesi le abitazioni presenti nell’Ambito Urbano sono distribuite per metà nel Centro Storico e la restante metà è esterna ad esso. Il 90 % delle abitazioni del Centro Storico sono state ristrutturate ai sensi della legge 219.81 e succ. in seguito all’evento sismico del 23.11.1980. Ci sono due grossi nuclei a ridosso del centro storico e realizzati uno negli anni ’70 ( zona Cupa) e l’altro, in località San Vito, negli anni ’90. Un altro nucleo di abitazioni è in località Isca e realizzato negli anni ’70.

Obiettivi L’obiettivo che si vuole raggiungere nel 2020 è che almeno il 20% delle famiglie procedesse a riqualificare energeticamente la propria abitazione di residenza (supposta in “classe energetica F o G”), conferendole almeno la certificazione energetica di “classe C”. Le emissioni di CO2 del settore residenziale potrebbero incidere del 2,40% sul totale delle emissioni, in quanto la riqualificazione energetica in “classe energetica C” di un edificio residenziale tipo (abitazione isolata su due livelli con superficie calpestabile compresa tra i 100 e i 120 mq) consentirebbe di ridurre il suo fabbisogno di energia primaria del 5060% rispetto ai valori odierni.

Descrizione L’Amministrazione Comunale per raggiungere tali obiettivi si impegna a promuovere azioni di incentivazione verso il settore residenziale al fine di stimolare gli investimenti privati sul tema della riqualificazione energetica degli edifici esistenti. In particolare, sono allo studio riduzioni percentuali significative progressive da applicare al futuro tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (art.14 DL 201/11 e s.m.i.).Nella stessa direzione è allo studio anche la possibilità di una premialità alternativa in termini di aumento percentuale della cubatura abitativa, ove può essere consentito. Così facendo, la municipalità si impegna ad applicare tali riduzioni (da definirsi), per un numero di anni da stabilire, per coloro che provvederanno ad effettuare riqualificazioni energetiche importanti su dette abitazioni (isolamento termico di pareti e coperture verso esterno o ambienti non riscaldati, pavimenti verso terra, etc., sostituzione infissi con serramenti a bassa emissione, efficientamento degli impianti di riscaldamento mediante montaggio di valvole termostatiche, istallazione di lampade ad alta efficienza, etc.) in modo da raggiungere le classi energetiche più elevate (A, B, C) definite dalla vigente normativa in materia. Inoltre, ci potrebbero essere finanziamenti come dalle linee guida presentate nel PIEAR regionale circa il contenimento dei consumi energetici che si propone di elargire un contributo per la realizzazione di “cappotti termici”.

Privati Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi Privati, Finanziamenti Regionali

Costo dell’Intervento € 3.650.000,00

Possibili ostacoli Motivi economici

Valutazione della domanda di gas naturale, GPL e biomassa 94

Monitoraggio legnosa nel settore residenziale.

Risultati attesi 279,0 MWh/a

Emissioni risparmiate 32,0 tCO 2/anno

6.4.6 Mobilità Sostenibile

MS1 Mobilità Sostenibile

Rinnovo parco auto comunale

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa Il parco macchine costituisce da sempre un elemento importante della gestione dei servizi comunali e nell’organizzazione dei servizi ai cittadini, tutte alimentate a diesel, alcune di queste sono autoveicoli obsoleti e di classi d’inquinamento non più conformi alle nuove normative nazionali ed europee. Nel 2010 il Fiat Iveco per la raccolta RSU è stato sostituito da due PORTER PIAGGIO da 48 KW con alimentazione duale , benzina e GPL.

Obiettivi L’intenzione è quella di sostituire gli autoveicoli menzionati con veicoli a metano con una riduzione delle emissioni di CO2.

Descrizione L’azione prevede la progressiva sostituzione di tutti gli automezzi comunali, mentre il Renault Trafic dovrà essere rottamato. Il nuovo parco auto comunale sarà con 3 scuolabus e due autovetture una per il comando vigili urbani e l’altra di rappresentanza ed a servizio dei vari uffici. Il distributore metano più vicino e nel comune di Picerno che dista circa 20 Km, per questo motivo all’interno del parcheggio dei mezzi comunali verrà installata una colonnina per distributore di metano in modo tale di fare un pieno direttamente in sede, evitando, così, il problema di fare decine di km per trovare un distributore di metano. Poter rifornire il metano direttamente in sede è un grande un vantaggio da non sottovalutare.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20102020

Modalità di Finanziamento Fondi Comunali e Regionali

Costo dell’Intervento € 210.000

Possibili ostacoli Motivi economici

Verifica dei risultati della nuova organizzazione Monitoraggio dall’andamento dei consumi di carburante.

riduzione di 57,38 MWh/a 95

Risultati attesi

Emissioni risparmiate 42,70 tCO 2/anno

MS2 Mobilità Sostenibile

Mobilità sostenibile nel percorso casascuolacasa

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Comunicazione Istituzionale, Settore Pubblica Istruzione, Polizia Municipale

Premessa La mobilità casascuolacasa rappresenta un importante elemento della mobilità. Attraverso azioni di educazione e facilitazione all'approccio della mobilità sostenibile si cercherà di razionalizzare questo tipo di spostamento al fine di ridurre le emissioni di CO2.

Obiettivi • Ridurre l’uso dell’automobile incentivando la mobilità sostenibile (pedonale o ciclistica); • Ridurre il consumo di combustibili fossili e le relative emissioni.

Descrizione Il Pedibus e il Bicibus sono due modalità sostenibili per andare a scuola. Un Pedibus, o un Bicibus, è costituito da un gruppo di bambini che vanno a scuola insieme, camminando o in bicicletta, accompagnati da adulti (genitori, nonni, volontari, docenti). I percorsi del Pedibus e del Bicibus hanno un capolinea e delle fermate intermedie, individuate con cartelli che riportano gli orari di partenza e passaggio nell’andata e nel ritorno da scuola. Questa azione potrà essere strettamente collegata ai percorsi educativi nelle scuole relativi alla mobilità: le proposte elaborate (ad es. Pedibus, corso di educazione alla sicurezza stradale, interventi urbani di facilitazione all'accesso degli istituti, messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali, creazione di pagine web per facilitare l'ingresso all'informazione, ecc.) si affiancheranno ai percorsi didattici, in modo da garantire la massima diffusione e sensibilizzazione. L’azione prevede l’organizzazione in via sperimentale di un servizio di PediBus per i bambini della scuola primaria/secondaria di 1° grado (le scuole ed i percorsi verranno individuati tenendo in considerazione le condizioni di applicabilità della proposta), l’adeguamento di tratti di strada o attraversamenti non sicuri e la realizzazione della segnaletica stradale relativa alla rete del PediBus. Il servizio dovrà essere organizzato in collaborazione con le scuole, permetterà ai piccoli cittadini di sviluppare la propria autonomia e di socializzare durante i percorsi, favorirà la conoscenza e la padronanza del territorio urbano. Il Comune si prefigge l’obiettivo di strutturare in via sperimentale una rete dei percorsi che possa rendere il PediBus uno strumento quotidiano, capace di coinvolgere il maggior numero di alunni delle scuole.

Polizia Municipale, Ufficio Ambiente, Ufficio Pubblica Attori coinvolti Istruzione, Cittadinanza (genitori e studenti),

Insegnanti, Comitati dei genitori, Volontari.

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi Comunali e Regionali

96

Costo dell’Intervento Non quantificabile in via preliminare

Possibili ostacoli Difficoltà nel mettere in rete i soggetti territoriali.

Analisi dello stato di fatto attraverso questionari Monitoraggio rivolti agli studenti che rilevino le modalità con cui

questi ultimi raggiungono la scuola, Rilievo numero adesioni al servizio Pedibus, Monitoraggio delle modifiche nel comportamento degli utenti.

Risultati attesi L’azione concorre al raggiungimento del risultato

complessivo indicato per la scheda MS4

Emissioni risparmiate L’azione concorre al raggiungimento del risultato

complessivo indicato per la scheda MS4

MS3 Mobilità Sostenibile

Estensione e Riqualificazione viabilità comunale,

percorsi/piste ciclopedonabili, Verde Urbano

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Ufficio Tecnico

Premessa Il capitolo viabilità riveste sicuramente notevole importanza per il territorio e le caratteristiche orografiche del territorio stesso, non facilitano sicuramente la comunicazione e gli spostamenti da un luogo all’altro del territorio e da questi verso alcuni centri comunali limitrofi. Per tale motivo grande attenzione va rivolta allo stato della viabilità comunale. Nel territorio comunale le piste ciclabili e/o pedonali sono poco presenti e destinate comunque ad aumentare per favorire, a livello locale, l’utilizzo di mezzi alternativi all’automobile. Il progetto didattico “Pedibus” nasce anche dall’esigenza di promuovere la conoscenza del territorio e delle tradizioni e si completa attraverso azioni di sensibilizzazione sul tema dell’implementazione del verde pubblico nei giardini scolastici e dello sviluppo sostenibile.

Obiettivi

Abbattimento della CO 2, in conseguenza di azioni di messa in sicurezza e manutenzione della sede stradale nonché di realizzazione di nuovi tratti stradali, diffusione della concetto di mobilità sostenibile, maggior utilizzo di mezzi di spostamento alternativi e sostenibili, riduzione delle emissioni di CO2 nel settore della mobilità privata.

Descrizione Migliorare le condizioni di percorribilità delle strade e realizzare nuovi tratti, consente da un lato di percorrere più agevolmente le strade esistenti e dall’altro di diminuire il numero di chilometri mediamente percorsi dagli utenti. Rifacimento, estensione di alcuni tratti di marciapiedi, connessi alla riqualificazione urbana del territorio, per permettere che questa azione sia strettamente collegata ai percorsi educativi nelle scuole relativi alla mobilità.

Ufficio Tecnico Attori coinvolti

Tempistica 20142020

97

Modalità di Finanziamento Fondi Comunali e Regionali

Costo dell’Intervento Non quantificabile in via preliminare

Possibili ostacoli Difficoltà nel mettere in rete i soggetti territoriali.

Analisi dello stato di fatto, monitoraggio delle opere Monitoraggio realizzate e manutenzione effettuata.

Risultati attesi L’azione concorre al raggiungimento del risultato

complessivo indicato per la scheda MS4

Emissioni risparmiate L’azione concorre al raggiungimento del risultato

complessivo indicato per la scheda MS4

MS4 Mobilità Sostenibile

Promozione di veicoli ecologici per i residenti

Tipologia d’Azione Indiretta

Responsabile Comunicazione Istituzionale Ufficio Tecnico

Premessa Il Comune si propone di intraprendere una campagna di sensibilizzazione per la cittadinanza relativamente alle ricadute che il settore della mobilità privata ha sulle

emissioni di CO 2 nel territorio. Nel 2009 circolavano 391 autovetture euro 0 ed 1 ed altre 241 euro 2, ed ancora 65 motocicli tra euro 0 ed euro 1. Il settore dei trasporti, attraverso la sostituzione dei veicoli obsoleti con un parco macchine a migliore efficienza energetica e meno inquinante, può portare ad un consistente miglioramento in termini di riduzione delle emissioni. .

Obiettivi Promozione di veicoli a metano ed elettrici pari almeno al 5% dell’esistente. L’intenzione è quella di sostituire gli autoveicoli menzionati con veicoli a metano o elettrici con una riduzione delle emissioni di CO2. Per promuovere ed incentivare l'utilizzo di questo tipo di vetture ecologiche l’Amministrazione intende posizionare un’isola di ricarica per veicoli elettrici ed 4 installata una colonnine per distributore di metano selfservice in modo tale di fare un pieno direttamente in loco evitando, così, il problema di fare decine di km per trovare un distributore di metano. La sistemazione di questi impianti rientra tra le iniziative portate avanti dall’ Amministrazione comunale per realizzare in città un sistema di mobilità più sostenibile per l'ambiente. L’azione rappresenterà un ulteriore incentivo verso il naturale passaggio ad autovetture efficienti e meno emissive.

Descrizione Nell’area parcheggio a valle dell’abitato sarà posizionata un isola di ricarica costituita da una pensilina fotovoltaica, integrata da turbine eoliche, che permette di ospitare due veicoli di dimensioni medie o più mini car. La pensilina fotovoltaica assolve, anche, la funzione di area di ricarica di cellulari, punti di accesso Wifi e alimentano gli apparecchi elettronici dell'area stessa con illuminazione a Led, pannelli pubblicitari retroilluminati. 98

L’impianto fotovoltaico installato sulla pensilina è costituito da 12 pannelli in silicio policristallino della potenza di 250 Wp ognuno, per una potenza complessiva installata pari a 3,00 kWp. Il servizio di ricarica è disponibile gratuitamente per tutti i cittadini, per usufruire del servizio è necessario rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico negli orari di apertura e richiedere l'apposita tessera per l’apertura del contatore della pensilina. Lasciando presso gli uffici un documento di identità valido sarà possibile usufruire gratuitamente dell’isola per la ricarica del proprio veicolo. Il distributore metano più vicino e nel comune di Picerno che dista circa 20 Km, per questo motivo all’interno dei parcheggi nel territorio di Sant’Angelo le Fratte verranno installati quattro colonnine per distributore di metano in modo tale di fare un pieno direttamente dove è parcheggiata l’auto, evitando, così, il problema di fare decine di km per trovare un distributore di metano.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi Comunali e Regionali

Costo dell’Intervento € 60.000

Possibili ostacoli Motivi economici

Verifica dei risultati della nuova organizzazione Monitoraggio dall’andamento dell’ammodernamento del parco

auto privato.

Risultati attesi riduzione di 136,30 MWh/a

Emissioni risparmiate 71,00 tCO 2/anno

99

6.4.7 Raccolta differenziata

RD1 Raccolta differenziata

Raccolta differenziata “porta a porta”

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Ambiente

Premessa Il Comune di Sant’Angelo le Fratte è sensibile alla problematica ambientale vuole coinvolgere attivamente la cittadinanza a dare il proprio contributo nella lotta ai cambiamenti climatici, programmando l’intensificazione della raccolta differenziata (percentuale di raccolta differenziata irrilevante nel 2009).

Obiettivi L’obiettivo principale e prioritario è stato quello di estendere la raccolta differenziata praticamente a tutte le zone del paese, incluse le contrade e le case sparse nelle aree rurali. Tale proposito dovrebbe consentire di raggiungere al 2020 una percentuale di RU differenziato pari all’80%.

Descrizione Potenziamento del servizio di raccolta “porta a porta”. L’avvio del nuovo servizio sarà supportato, da una intensa campagna di comunicazione nelle scuole, presso gli operatori economici e le famiglie, in considerazione del fatto che senza una serie politica di differenziazione dei rifiuti e un minore incidenza dei conferimenti in discarica sarà difficile sostenere l’attuale livello di spesa, già fortemente squilibrato.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20102020

Modalità di Finanziamento Fondi Comunali

Costo dell’Intervento Non valutato

Possibili ostacoli Nessuno

Verifica dei risultati della nuova organizzazione Monitoraggio dall’andamento delle percentuali differenziabili

raccolti.

Risultati attesi riduzione di 180 tonnellate di rifiuti indifferenziati

Emissioni risparmiate 134,84 tCO 2/anno

100

RD2 Raccolta differenziata

Compostaggio domestico nelle aree rurali

Tipologia d’Azione Diretta

Responsabile Ufficio Ambiente

Premessa Il compostaggio domestico è un processo naturale che consente di trasformare la sostanza organica presente nei nostri rifiuti organici della cucina e dell'orto o giardino (circa un terzo dei rifiuti prodotti da ciascuno di noi è rappresentato da rifiuti organici) in compost, ovvero in un prodotto utile per fertilizzare la terra. L’importanza del compostaggio domestico consiste nel valorizzare la frazione organica prima ancora della sua immissione nel sistema di raccolta, sottraendola al computo complessivo della gestione dei RU.

Obiettivi In generale, l’Ente Locale ha come obbiettivi la riduzione significativa dei quantitativi di rifiuto destinati in discarica, soprattutto della frazione biodegradabile del rifiuto coerentemente con il decreto discariche D.Lgs. 36/2003, l’aumento delle quantità di rifiuti differenziati destinati al recupero e la promozione di azioni di riduzione dei rifiuti, come appunto la pratica del compostaggio domestico.

Descrizione A tale scopo, con azioni successive, si procederà all’acquisto e alla distribuzione di 300 compostiere da giardino alle utenze domestiche delle aree rurali e a famiglie in residenze con annesso giardino, opportunamente individuate. Per queste aree, il compostaggio domestico dovrebbe diventare il principale sistema di raccolta della frazione organica.

Comune Attori coinvolti

Tempistica 20142020

Modalità di Finanziamento Fondi Comunali , Regionali, compartecipazione di privati

Costo dell’Intervento € 9.000

Possibili ostacoli Nessuno

Valutazione della quantità di RSU differenziato e non Monitoraggio differenziato prodotto annualmente.

Risultati attesi Quantità di rifiuti già inclusi nella valutazione

effettuata all’azione precedente RD1

Emissioni risparmiate Incluse nella stima dell’azione RD1

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Allegati

A.1 Proprietà fisiche dei carburanti

A.2 Fattori di emissione per la produzione locale di energia rinnovabile

Tali fattori di emissione sono stati utilizzati al fine del calcolo della CO2 non emessa dagli impianti da fonte rinnovabile (Fonte EcoRegion).

102

A.3 Calcolo semplificato di energia in fonte primaria previsto con un intervento di efficienza energetica

Là dove non si disponeva di dati progettuali sul risparmio energetico raggiungibile attraversoun intervento di efficienza energetica, per poter valutare il risparmio in fonte primaria è stato utilizzato il calcolo semplificato dell’ENEA. Tale calcolo semplificato si basa sul principio che qualsiasi intervento di riqualificazione energetica su un generico elemento opaco produca come effetto una riduzione della trasmittanza U. Pertanto, dato un elemento opaco di superficie S, definendo con ∆U la generica variazione di trasmittanza dovuta all’intervento effettuato (espressa in W/m 2K) e con ∆T la differenza di temperatura tra le due facce dell’elemento, è possibile calcolare la potenza termica che non viene dispersa attraverso l’elemento nel seguente modo:

Essendo

Dove: GG, gradi giorno della località dove sorge l’edificio oggetto della valutazione; GR, durata in giorni del periodo di riscaldamento; R, fattore di correzione della differenza di temperatura in funzione del tipo di elemento opaco. R = 1 se l’elemento opaco o finestrato divide un ambiente riscaldato dall’esterno R = 0,5 se l’elemento opaco divide un ambiente riscaldato da uno non riscaldato R = 0,8 se l’elemento opaco divide un ambiente riscaldato dal terreno o da un ambiente non riscaldato e ventilato f, fattore di correzione che tiene conto del valore della temperatura interna media (inferiore a 20°C, poiché il riscaldamento negli ambienti non avviene ininterrottamente nell’arco della giornata ma solo in orari prestabiliti). Si consiglia f = 0,9 per gli edifici residenziali, e per tutti gli altri casi da 0,4 a 0,8. L’energia risparmiata durante tutto il periodo del riscaldamento è così valutata:

103

Una volta definita la dispersione termica ∆Qa, l’energia risparmiata come fonte primaria Q pr è data dalla seguente espressione:

Con

Essendo

così come descritti dalla norma UNI 10348. Nel caso non sia agevole il reperimento dei dati necessari al calcolo analitico di ηg, è consigliato scegliere tale valore tra 0,65 e 0,80.

104

A.4 Trasmittanze delle chiusure degli edifici lucani distinte per epoca di costruzione espressa in W/m 2 K

A.5 Valore limite della trasmittanza termica utile U delle strutture componenti l’involucro edilizio espressa in W/m 2 K

105

Bibliografia e siti di riferimento 1. Linee Guida “Come sviluppare un piano d’azione per l’energia sostenibile – PAES” della Commissione Europea 2. Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale – Regione Basilicata 3. Programma Triennale di Forestazione 2009-2011 – Regione Basilicata 4. http://www.pattodeisindaci.eu 5. http://www.terna.it/ 6. http://atlasole.gse.it/atlasole/ 7. http://rsdi.regione.basilicata.it 8. http://www.istat.it 9. http://demo.istat.it/ 10. http://www.aptbasilicata.it/ 11. http://www.comuni-italiani.it/ 12. http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecnici/calcolo_re.pdf 13. http://www.aci.it/ 14. http://www.provincia.potenza.it 15. http://www.sinanet.isprambiente.it 16. http://www.biomasse.basilicata.it/impianti/consumi_biomasse.asp 17. http://atlanteeolico.rse-web.it/viewer.htm 18. http:// www.sviluppoeconomico.gov.it 19. http://www.reteclima.it 20. http://www.comune.santangelolefratte.pz.it/ 21. http://www.prolocosantangelolefratte.it/ 22. http://www.tuttitalia.it/basilicata/ 23. http://www.csrmarmomelandro.netsons.org/ 24. http://www.societaenergeticalucana.it/ 25. http://www.basilicata.cc/

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