Gentes, anno III numero 3 - dicembre 2016 Visioni interdisciplinari La fortuna di vari libri sull’aritmetica, l’algebra e la musica prima in Italia do le difficoltà del tempo, Khayyam riuscì a scrivere Mehrnaz Montaseri di venticinque anni. Nel 1070 si trasferì a Samarcanda Università per Stranieri di Perugia scrivere il suo libro più importante, il Trattato sulla dimostrazionedove venne protetto dei problemi dal giurista di algebra Abu .Taher e riuscì a Abstract Nel 1073 Khayyam venne inviato dallo Shah Jalal Nato a Nishapur, in Iran nord-orientale, Omar Khayyam (1048-1131) fu al-Din Malek a Isfahan per fondarci un osservatorio Khayyam poeta si comincia a parlare solo nel XIII secolo (Ibn al-Qifti), e astronomico, dove per qualche decennio guidò gli un matematico, astronomo, scienziato, filosofo e poeta iraniano. Di un- ca. Anche l’Occidente ha conosciuto per primo un Khayyam matematico, astronomi per il raggiungimento di risultati di altis- sempreattraverso quale la pubblicazione sua attività marginale nel 1851 rispetto della sua alla preziosa pura indagine Algebra scientifi e solo alcuni anni più tardi ha avuto la rivelazione del poeta. Dopo la scoperta sima qualità: la compilazione di accurate tavole astro- di un Khayyam poeta è stato dato spazio piuttosto ampio alla sua opera nomiche e la riforma del calendario. Questa opera

Iran e in Occidente, sia dal suo particolare valore estetico nella storia venne conclusa nel 1079 ed in quell’anno venne fatta dellaletteraria. quartina. Questo Infatti, spazio Khayyam è giustificato divenne sia moltodalla granpopolare fama indel Occidente, poeta in cominciare la cosiddetta era Jalali (da Jalal al-Din). Il soprattutto nel mondo anglosassone, dove la fama del poeta iraniano è calendario stabilito risulta notevolmente superiore a sue quartine, dette in persiano robaiyyat, Khayyam parla della brevità quello giuliano e persino più accurato del ben poste- epiù vanità grande della che vita, altrove ma ela ci sua sono poesia perfino contiene dei “Club pure Omar altri Khayyam”. temi assai Nelle più profondi come per esempio: una meditazione originale sulla morte e sui riore calendario gregoriano; la lunghezza prevista per limiti della ragione umana, inerme di fronte al mistero dell’esistenza. La - forma della quartina fu usata spesso nella storia della letteratura per- siana ad esprimere emozioni interiori di carattere soprattutto mistico. za. Egli infatti misurò la lunghezza dell’anno di 365, Ma Khayyam rende la quartina ancora più ricca donandole una forma l’anno venne definita con una incredibile accuratez politematica. Attorno al 1870, l’edizione e versione in prosa francese di 24219858156 giorni. I suoi calcoli furono poi la base 464 quartine a cura di J. B. Nicolas, e assai più la rilevazione dell’adatta- - mento poetico inglese di un centinaio di quartine per opera di Edward Fitzgerald, la cui prima edizione nel 1859 era passata quasi inosservata, gli di Malek Shah, conquistò l’intero Impero Selgiuchi- tolsero il nome di Khayyam dal limitato ambiente degli orientalisti e sto- deper e la fondò riforma a Marv gregoriana.2 un centro Nel di 1118 studi; Sanjar, Omar uno Khayyam dei fi rici della scienza, per inserirlo in quello molto più ampio della letteratu- ra. La versione di Fitzgerald, purché infedele al testo originale, ebbe un venne inviato in questo centro e qui ebbe la possibili- grande successo in Occidente e conquistò i lettori americani ed europei. tà di concentrarsi ancora sui suoi studi. In Italia, l’opera poetica di Khayyam è stata studiata e tradotta da diversi autori, sia in versione originale sia tramite traduzioni in inglese o fran- Come matematico, Khayyam dette notevoli contri- cese. Come sostiene Mario Chini, la fama di Khayyam in Italia gli procurò buti alla soluzione geometrica e algebrica di equazio- «un diritto di cittadinanza nella repubblica italiana delle lettere», quale nessun altro poeta iraniano, forse, ha mai avuto.

- comprese le cubiche, alla trattazione di sviluppi di bi- ni di secondo grado, alla classificazione di equazioni Keywords: letteratura, traduzione, cultura iraniana, misticismo, filoso fia. Tuttavia di un Khayyam poeta si comincia a parlare solonomi nel e alla XIII chiarificazione secolo (Ibn al-Qifti), dei postulati e sempre euclidei. quale sua Omar Khayyam nacque nel 1048, a Nishapur, una attività marginale rispetto alla pura indagine scien- città situata nella regione Khorasan nell’Iran nord-o- 1. Le più antiche fonti bio- Khayyam matematico, attraverso la pubblicazione nel 1851tifica. dellaAnche sua l’Occidente preziosa Algebra ha conosciuto e solo alcuni per primo anni piùun rientale, dove morì nel 1131 tardi ha avuto la rivelazione del poeta. Dopo la sco- vissegrafiche nelle parlano province di orientali Khayyam dell’Iran, come un dedicandosi matematico, a perta di un Khayyam poeta è stato dato spazio piut- astronomo, scienzato, filosofo e poeta iraniano. Egli tosto ampio alla sua opera letteraria. Questo spazio soprannome Khayyam, letteralmente “fabbricante di tende”,studi severi sembra di matematica,derivi dalla professioneastronomia die filosofia.suo padre. Il in Occidente, sia dal suo particolare valore estetico Non sappiamo se Khayyam esercitava questo mestie- nellaè giustificato storia della sia dallaquartina. gran Infatti,fama del Khayyam poeta indivenne Iran e re, ma si legge tra le sue quartine: molto popolare in Occidente, soprattutto nel mondo anglosassone, dove la fama del poeta iraniano è più Khayyam che cuciva le tende della scienza È caduto nella fornace della disgrazia ed è stato subito bruciato, le forbici del Fato han Khayyam”. tagliato le funi della tenda della sua vita e grandeNelle sueche quartine,altrove e ciKhayyam sono perfino parla deidella “Club brevità Omar e l’agente della speranza l’ha venduto per niente. vanità della vita. Le sue quartine, dette in persiano robaiyyat, contengono pure altri temi assai più pro- Khayyam visse nel periodo in cui la Persia fu sotto fondi come per esempio: una meditazione originale l’invasione dei turchi selgiuchidi, perciò la sua vita sulla morte e sui limiti della ragione umana, inerme di - fronte al mistero dell’esistenza. fu Secondoinfluenzata la data da indicatadiversi nell’oroscopoturbamenti sociali.che dà dellaMalgra sua nascita lo storico della scienza Beihaqi, XII secolo. 1 712 Città oggi chiamata Mary, nell’attuale Turkmenistan. Visioni interdisciplinari Gentes, anno III numero 3 - dicembre 2016

La forma della quartina fu usata spesso nella storia sottolineato da Arberry. della letteratura persiana ad esprimere emozioni in- teriori di carattere soprattutto mistico. Ma Khayyam L’opera poetica di Omar Khayyam in Occidente rende la quartina ancora più ricca donandole una for- Come abbiamo già visto, anche l’Occidente ha cono- ma politematica. sciuto per primo un Khayyam matematico, attraverso la pubblicazione nel 1851 della sua pregevolissima di Khayyam, le teorie si potrebbero ridurre sostan- Algebra3, e solo alcuni anni più tardi ha scoperto il zialmentePer quanto a tre. riguarda La prima il è significato espressa con delle le parole quartine di poeta. Attorno al 1870, l’edizione e versione in prosa Sheikh Nag’moddin Razi detto Dayè, autore, nel 1223, francese di 464 quartine a cura di J. B. Nicolas, e assai dell’opera mistica Mersado l’Ebad (L’osservatorio dei più la rilevazione dell’adattamento poetico inglese di servi di Dio), importante anche perché cita, a pochi un centinaio di quartine per opera di Edward Fitzge- anni dalla morte del poeta, due sue quartine. Per rald, la cui prima edizione nel 1859 era passata quasi inosservata, tolsero il nome di Khayyam dal limitato razionalista negatore dei dogmi della religione, anzi ambiente degli orientalisti e storici della scienza, per addiritturaDayè, Khayyam un ateo sarebbe, e uno scettico.in sostanza, un filosofo, un inserirlo in quello molto più ampio della letteratura. L’altra è quella che, per essere già ricordata da Al- È stato Sir Edward Byles Cowel a far conoscere le Qefti (morto nel 1248) nella sua Tarikh al-Hokama quartine di Khayyam a Fitzgerald, che ne fece la prima (Storia dei filosofi), doveva essere già diffusa in an- e libera traduzione inglese. Fitzgerald iniziò la versio- tico, e che considera Khayyam proprio al contrario, ne delle quartine per semplice esercizio di traduzione, cioè un mistico. Infatti, Khayyam usava le metafore e ma poi si entusiasmò, sentendo molti punti di contat- altre immagini comuni ai mistici, ma dando loro un to spirituale col poeta iraniano. Alcuni orientalisti fra cui Alessandro Bausani sostengono che la scoperta di Al-Qefti è d’accordo con Dayè: i mistici potevano uti- Khayyam come poeta e la sua fama in Occidente, sono lizzaresenso molto ai loro diverso, scopi lefilosofico-razionalista. quartine, anche sapendo In realtà che frutto della ingegnosa anche se infedele traduzione l’autore non era uno dei loro. inglese di Fitzgerald. Uno dei più radicali sostenitori del senso mistico La versione di Fitzgerald fu stampata nel 1859 in delle quartine di Khayyam in Europa fu Nicolas, au- 250 esemplari, ma nessuno si interessò al modesto tore di una pregevole edizione con traduzione france- libricino. Nel 1862 se ne fece una prima ristampa e se a fronte contenente ben 464 quartine, molte delle quali, alla luce delle recenti scoperte, sono sicuramen- te apocrife. innel essa 1868 si contano uscì una 110 seconda quartine. edizione Nel 1872 delle ne quartineapparve C’è poi chi, come il suo recente editore iraniano unache Fitzgeraldterza, in quest’ultima andava continuamente le quartine sono modificando diminuite e Mohammad Ali Forughi, sostiene che Khayyam fu a 101. Dopo questa edizione si cominciò a considera- - re la versione di Fitzgerald come opera d’arte, e ben nito come era di una forte sensibilità poetica, decise presto nacquero discussioni intorno al paragone di disoprattutto esprimere un nella saggio, sintetica filosofo forma e matematico della quartina che, ifor ri- Omar Khayyam con Lucrezio, e discussioni e dispute sultati piuttosto avvilenti cui la sua ricerca umana era si ampliarono anche sul contenuto morale e religioso giunta: non trovandovi in tutto ciò, sostiene Forughi, del lavoro. nulla di irreligioso dal punto di vista islamico, poiché Nel 1879 fu pubblicata la quarta edizione. Edward le azioni sovrane di Dio sono incalcolabili per la sag- gezza dell’uomo. continue ristampe specialmente della prima edizio- Dunque per alcuni Khayyam è un ateo scettico, per ne,Fitzgerald generalmente morì nel considerata 1883 e da la quell’annopiù semplice si e ebbero la più bella. Nella versione di Fitzgerald, molte splendide esprime, in splendidi versi, l’inquietudine di conosce- immagini orientali sono perdute e di conseguenza i regli la altri Verità un assoluta, mistico, perirraggiungibile altri ancora con un la filosofo sola ragio che- versi smarriscono molto il loro colore originale, ma ne. nonostante tutto ciò, il poema conserva lo stesso la È interessante conoscere anche l’opinione del fortu- sua grazia e il suo fascino. nato scopritore inglese dei due più antichi manoscrit- Dalle deliziose quartine inglesi di Fitzgerald per cui ti khayyamiani oggi esistenti, Arberry. Anche per lui egli aveva soprattutto utilizzato un manoscritto del- Khayyam è soprattutto il poeta del pessimismo razio- nalistico, ma un pessimista che non si avvicina mai voce amara, entusiasta e profonda di pensatore e po- troppo al tragico e che rallegra e rianima il suo pa- le quartine nella Bodleiana di Oxford, si sentiva una rere con una delicata vena di umorismo. Questo lato Fa riferimento al trattato di algebra pubblicato con traduzione umoristico-scherzoso di Khayyam è particolarmente 3 72francese dal Woepcke nel 1851. Gentes, anno III numero 3 - dicembre 2016 Visioni interdisciplinari eta, che sotto squisite immagini orientali riprendeva e bruciano come un ferro rovente, e l’unico pensiero gli antichi accenti dell’Ecclesiaste e di Lucrezio. Il mi- che esse esprimono nella loro matematica brevità, la- stero inesplorabile dell’universo, la brevità della vita, scia in chi legge una profonda impressione. la labilità di ogni gioia e di ogni bellezza, con l’invito Il valore del lavoro di Pizzi sta nel fatto che egli tra- a gustare nel vino, nella musica e nell’amore l’attimo duce direttamente dal testo persiano. Infatti Pizzi co- fuggente, senza preoccuparsi dell’ansia del domani e nosceva bene il persiano, studiò per anni la letteratu- dell’al di là. ra, la civiltà e la cultura persiane e la sua traduzione Tutto questo poema di gioia e dolore, di amore e è un lavoro ben fatto, accurato e senza molti errori. Nella sua Storia della Poesia Persiana, Pizzi riporta la occidentali dell’Ottocento assai più che non la mode- traduzione di 63 quartine. La sua è una traduzione stamorte, e prosastica fatto con versione un’arte raffinata,del console conquistò francese, i lettorianche piuttosto fedele. Nel secondo volume le pagine 241- se era considerata come più completa e fedele inter- 244 e anche 280-286 sono dedicate a Khayyam, alla pretazione della lettera e dello spirito del poeta ira- sua vita, al suo stile; vi sono poi alcuni commenti sul niano. Nicolas, oltre a dare la traduzione letterale di un testo tre volte maggiore di quello usato da Fitzge- rald, la accompagnava nelle note con commenti che significato delle sue quartine alle quali egli attribuisce Vittorioun significato Gottardi fondamentalmente mistico. c’erano i tratti del libero pensatore, anzi si moltipli- Vittorio Gottardi, scrittore e politico veneto, nacque cavanoassociavano quelli Khayyam di un puro al sufismo e religioso cioè misticismo.spirito, nemico Non a Treviso il 9 gennaio del 1860. Dal 1887 diresse per dell’ipocrisia ma inaridito dall’amore divino, secondo undici anni le scuole comunali di Rovigo. Al termine di la più genuina tradizione della poesia mistica per- una breve esperienza politica che lo vide consigliere comunale a Rovigo, fu uno dei promotori del movi- Khayyam, grandi poeti iraniani, quali Abu Sa’id Abi mento socialista a Treviso, dopodiché andò a collabo- l-Khair,siana, così Giami come e altri avevano ancora. fatto, prima e dopo Omar rare a Milano con Filippo Turati. Gottardi tradusse le Fitzgerald protestò contro questa interpretazione di Nicolas, e da allora la critica khayyamiana si muo- con una prefazione di Angelo Crespi. Questo volume ve fra questi due poli: quello del carattere scettico e contienequartine di89 Khayyam pagine di e questacui le prime versione cinque uscì sononel 1903 de- - noscere al pensiero e alla poetica di Khayyam. prefazione, Crespi cerca di descrivere in 18 pagine la quelloLa fortuna del significato delle quartine mistico-spiritualistico del poeta di Nishapur da rico in dicate alle note biografiche sul poeta iraniano. Nella- - - - ligionifilosofia sono del tuttepoeta-filosofo indifferenti, e parla che tuttaviadei punti servono di contat da chéOccidente ad altre fu produzioni così grande artistiche che diede ispirate vita a a molte Khayyam. rap guidato di Khayyam alla realtà. con Crespi i sufi. osserva Il sufismo come insegna si può che dedurre le re presentazioni cinematografiche hollywoodiane non Omar Khayyam in Italia Italo Pizzi nondalla accusare poesia diil cielo Khayyam / perché l’influenza dal punto che di ha vista ricevuto della Italo Pizzi (Parma 1849 – Torino 1920), dopo essersi Saviezzadal sufismo: / questo «Delle cielo sciagure è mille che volte il più destino impotente ci serba di laureato a Pisa nel 1871, fu nominato a Torino pro- te4». fessore straordinario di Lingua e Letteratura persiana nel 1887 e ordinario di persiano e sanscrito nel 1899. Nelle sue varie opere riguardanti la letteratura per- espansiva.Crespi definisce Gottardi la filosofiasceglie 155 di Khayyam fra le quartine con la del stessa po- siana, cioè nella Storia della poesia persiana, nella Let- etasua iranianoveste poetica, e conduce una filosofiauna traduzione spontanea, sulla sincera traduzio ed- teratura persiana, nell’Islamismo e nel Fiori d’Oriente, ne francese di Charles Grolleau (Les Quatrains d’Omar Pizzi ha parlato di Omar Khayyam e di lui ha tradotto Khayyam, traduits sur les Ms. de la Boldeian Library anche molte quartine. Nel suo Islamismo, riporta la d’Oxford, Parigi, 1902), compiuta sul manoscritto per- - rata in 500 copie. ilbiografia maestro di di Khayyam Khayyam. e Nelparla Manuale in particolare della letteratura dei suoi sianoGottardi conservato scrive nel alla suo Bodleyan libro (1903) Library riguardo di Oxford alla e sua ti Persianacompagni,, Pizzi Hasan dice Sabbah di Khayyam: e Hasan Ali e di Muwaffik, traduzione: se per la scuola e la dottrina professata appartiene Ci è sembrato che valesse la pena, su queste tracce, alla schiera dei poeti mistici, sta tuttavia con questi ri- di compierne una traduzione letterale, non tanto a e terra. Le sue quartine che gli diedero tanta fama in Da notare che l’autore non ha rispettato la forma della belli, rari veramente nell’Islamismo che sfidano cielo Oriente e in Occidente, sono rigide e incisive, toccano quartina ed l’ha ridotta in tre versi. 4 73 Visioni interdisciplinari Gentes, anno III numero 3 - dicembre 2016 scopo letterario, quanto nell’intento di far conoscere Mario Chini uno spirito il cui ritmo di pensieri tanto intimamente Mario Chini, scrittore spoletino, scrisse vari libri si collega con quello dei più arditi pensatori e poeti sulla poesia e sulla letteratura, dallo studio sull’Orlan- eterodossi dell’antichità e dei nostri giorni. do Furioso ai canti umbri e Federico Mistral. Nel suo volume intitolato Robaiyyat di Omar Khayyam secon- Fulvia Faruffini do la lezione di Edoardo Fitzgerald (prima edizione 1907), egli riporta la sua versione italiana di quartine prima metà del Novecento, tradusse diverse opere tra di Khayyam. A tale versione Chini fa seguire un com- Fulvia Faruffini, scrittrice e traduttrice italiana della mento interessante nonché alcune tra le precedenti è una versione in prosa ritmica delle 75 quartine che versioni di Khayyam ovvero: Edwardcui le quartine Fitzgerald di Khayyam. estrasse Ladal versione complesso della delle Faruffini quar- Sedici delle quartine tradotte da Italo Pizzi; tine khayyamiane. Nella introduzione del suo libro -Dodici quartine tradotte dall’allievo suo Vittorio Rugarli; Per le vie di Firenze nel suo lieto quattrocento, riso- -Trentacinque quartine scelte dalla traduzione di nava(1914), allegramente la Faruffini il scrive: canto: “Chi vuol esser lieto sia, di Vittorio Gottardi; doman non c’è certezza”. I detti immortali e univer- -Ventidue quartine scelte dalla traduzione di Massi- sali quesiti sono piacevolmente posti nei Robaiyyat mo da Zevio. di Omar Khayyam che dopo essere rimasti parecchi Il libro di Chini contiene 127 pagine e comincia con una introduzione di 38 pagine, la quale fornisce nu- orientale, rivestiti di nuova forma, affascinarono, con merose informazioni sul poeta iraniano, sulla sua secoli seppelliti sotto le rovine della magnifica civiltà- produzione letteraria e su alcune versioni italiane tali. delle quartine di Khayyam. L’introduzione di Chini l’ingenua grazia della loro filosofia i popoli occiden- - rald costruisce con le quartine di Khayyam, quindi te a Omar Khayyam, il poeta della Persia, che, lasciati traduceFaruffini, dall’inglese. come Chini, Questo traduce poema il poema è diviso che Fitzgein due i(1919) giardini inizia di Khorassan, così: «Diciamo visitati dunque i parchi anche d’Inghilterra, noi: - Salu i castelli di Francia, i boschi di Germania, si avanza tra si sofferma sulle immagini del vino, del godimento e le vigne d’Italia! [...]». dellaparti. bellezza,La prima che parte contribuiscono è la parte nella a far quale dimenticare: Faruffini Più avanti, Chini paragona Khayyam a Giovanni Pa- «Un’altra e un’altra coppa per annegare la memoria di scoli, anche se diversi e lontani l’uno dall’altro per quest’impertinenza!». quanto riguarda la cultura d’origine e l’epoca in cui hanno vissuto. Scrive Chini a questo proposito: che dopo essersi affaticato tutta la vita intorno alle Anche Pascoli ha sentito profondamente la infelicità scienze,In queste sa contemplare quartine, la sereno traduttrice il volo vede del untempo filosofo che del mondo, ed ha messo per base ad ogni sua conce- travolgere ogni cosa, e quindi le rose, la primavera, la zione il pessimismo. Triste è l’uomo oggi, triste fu in giovinezza e la potenza. Ma in altre quartine, come ogni tempo. [...] quel che di veramente triste si può trovare al di fuori dell’uomo non è che il mistero, l’im- dalla poetica contemplazione della caducità delle menso mistero che ne circonda, e che deve insegnarci cose,osserva giunge la Faruffini, ai più alti il pensieroproblemi deldello poeta spirito, va oltre,cioè ale la vanità dell’odio e la bellezza dell’amore. [...] Tutti mistero dell’esistenza: «Venni come l’acqua e come il sanno le poesie che hanno un valore fondamentale per le esegesi del pensiero pascoliano, Il cielo, Il foco- dello scienziato e del matematico vissuto tranquillo lare, I due fanciulli, I due orfani... poesie in cui l’atteg- nelvento suo me eremitaggio, ne vado». Inche tali dopo quartine, aver spinto si vede il pensierola figura nel passato e nel futuro, sentendosi incapace di pene- ritrova tante volte. - giamentoE riguardo particolare alla forma, di Chini Omar, dice: e non solo filosofico, si re ogni cosa nel dolce succo di vite. La seconda parte, Il Pascoli ha come Omar la tendenza alla senten- iltrare Kuza negli Nama infiniti, o la misteri,Storia dei invita Vasi ,sorridendo segue più breve ad oblia ma ziosità. I concetti del poeta persiano, è stato notato, non meno interessante. Il poeta, desideroso ancora di sono spesso, espressi in modo da sembrar motti, mot- qualcosa di certo in cui riposare lo spirito, si sofferma ti: motti diritti come spade, come spade penetranti. volentieri ad ascoltare la conversazione di questi vasi Reticenze, spezzature, incisi nulla tolgono alla loro d’argilla, i quali una volta ebbero vita, ed ora espri- mono con tanta ingenuità i loro sentimenti e le loro È quel che spesso si riscontra nelle poesie del Pascoli. aspirazioni umane. Ne’efficacia Primi nervosa; poemetti anzi specialmente accrescono son forza frasi al che pensiero. paiono tolte di peso a Omar [...] Ne’ Primi Poemetti è, credo,

74anche la celebrazione di Omar, che Pascoli definisce Gentes, anno III numero 3 - dicembre 2016 Visioni interdisciplinari

‘pupilla solitaria’, che vede e splende, che contempla XX secolo e fondatore dell’Istituto per l’Oriente di e crea e di cui, nel poemetto intitolato L’immortalità Roma che oggi porta il suo nome. Apprese le lingue sembra raccontare un aneddoto. Dinanzi alla tomba persiana, araba e turca che insieme alla perfetta co- di Mausoleo, in Caria, Omar osservava allo scultore di noscenza del francese, inglese, tedesco e russo, lo aiu- marmi e al fonditore di metalli: ‘Il tempo che cammina tavano ad essere sempre aggiornato sulle conoscenze e tace rode il tuo marmo, lima il tuo metallo.’ Solo l’o- orientalistiche. Di vasti interessi italianistici e storici, pera del poeta rimane eterna e ‘vive la vita lucida del Gabrieli intervallo questo genere di studi fra l’attivi- sole.’ Al che Abdul, ‘quieta pupilla su cui getta ombre tà puramente orientalistica – con l’edizione di inediti il fulgore del cielo immenso’ risponde: anche il sole Divan (canzonieri) di antichi poeti persiani dell’epoca morirà, o poeta. E il poeta allora smette di cantare, - poiché più non gli piace ‘il breve inno’ e si abbando- colare pregio sono i suoi studi sulla Estetica e poesia na a godere ‘del cielo, del suolo, di brevi rose e brevi nell’interpretazionepost-islamica – e quella della storico-filosoficaPoetica aristotelica (di presso parti trilli...’ Di immortale non c’è veramente se non ciò che e Averroè). Tra le sue innumerevoli opere l’uomo, morendo, porta con sé. Questo aneddoto, che si trova anche la traduzione delle quartine di Omar può essere e forse è schietta invenzione del Pasco- Khayyam uscita nel 1944. Questa splendida versione li; ma invenzione in perfetta armonia con ciò che di delle quartine khayyamiane è stata la prima tradu- Omar sappiamo. zione italiana condotta direttamente dall’originale e Chini ricorda che Pascoli conosceva Khayyam at- conta 307 quartine. Gabrieli sostiene di aver voluto traverso la traduzione inglese di Fitzgerald. Egli era che questa traduzione riproducesse integralmente un lettore e collaboratore del Convito di De Bosis5; e De unico manoscritto, fra i più antichi per data di quanti Bosis nel Convito stesso, in due fascicoli, parlò a lun- sono conservati in biblioteche europee, anziché una go di Khayyam, e riportò molte delle quartine di lui sua scelta personale fatta contaminando più fonti. secondo la lezione del suo traduttore inglese. Ciò può Per Gabrieli sulle 268 quartine che il manoscritto essere bastato per invitare Pascoli a leggere tutta l’o- del 1475 contiene, solo una ventina è da considerare inequivocabilmente mistica, e le consuete immagini come sostiene Chini, «un diritto di cittadinanza nella del vino e dell’amore, della Conoscenza e del Segreto repubblicapera del poeta italiana iraniano delle e alettere», procurare quale così nessun a Khayyam, altro possono, in taluni casi debbono, per chi abbia familia- poeta iraniano, forse, ha mai avuto. Chini traduce 101 quartine khayyamiane e la sua può essere considerata divino e alla sua ebbrezza. - ritàA proposito con la poesia delle sufica diverse persiana, interpretazioni riportarsi che all’amore si sono - fatte dalla poesia di Khayyam e delle loro contraddi- to.la versione Cerca persino italiana di conservaredella versione la rima. fitzgeraldiana. Nella quartina Chi zioni, Gabrieli scrive nell’introduzione del suo libro di persiana,ni traduce il in primo versi versoe il suo rima linguaggio con il secondo, è molto raffinae poi il Robaiyat di Omar Khayyam (1944): quarto con il primo e il secondo. Chini conserva que- ...non bisogna del resto sgomentarsi delle contraddi- sta formula ritmica anche nella versione italiana. Qui zioni che, a parte la inconciliabilità dell’atteggiamento ne riportiamo un esempio: fondamentale scettico-pessimistico con la mistica, re- stan pur sempre la disperazione dei sistematici anche La giovinezza chiude la sua storia odorosa, nella più addomesticata silloge delle Robaiyyat: biso- l’usignolSolo la primavera che cantava finisce in mezzo con la agli rosa alberi, gna piuttosto goderle una a una come pura poesia, là non so donde venuto, chissà dove si posa. dove, come il più spesso accade, essa trabocca oltre ogni gioco di parole e concettino, accostandosi a noi Francesco Gabrieli come forse nessuna poesia delle letterature orientali Francesco Gabrieli (Roma, 27 aprile 1904 – Roma, arriva a fare. 13 dicembre 1996) fu un orientalista italiano. Fre- Nella linea della evoluzione poetica persiana, Ga- quentò i corsi tenuti nell’Università di Roma da Car- brieli ricollega l’opera di Khayyam a quegli spunti di lo Alfonso Nallino, uno dei massimi studiosi italiani lirica sentenziosa, pessimistica e scettica, la stessa de- dell’ e dell’Oriente, attivo nei primi 40 anni del Avicenna. Per Gabrieli infatti Khayyam è un genio po- finizione che attribuisce anche ad alcune quartine di In Italia uno dei primi a parlare di questo poema nel suo etico che sollevò la poesia alla più alta e tipica espres- sione, rendendosi a sua volta imitato modello di tutta articolo5 – libri VI e VII del Convito – pubblicato a proposito di una una ancor poco studiata tradizione posteriore la qua- rifacimento inglese fu Adolfo De Bosis in un suo magnifico ristampa americana splendidamente illustrata da Elim Vedder. le spesso si intreccia con la parallela corrente della Si ebbero anche due traduzioni in italiano: una in versi, che non ebbe diffusione e che ora non è facile ritrovare; l’altra in prosa, poesia mistica e rispecchia a tal segno un lato dell’a- dovuta a Diego Angeli, ma che neppure è molto conosciuta.

75nima iranica da giustificare l’impressione che Omar Visioni interdisciplinari Gentes, anno III numero 3 - dicembre 2016 sia stato solo un prestanome del canto popolare ano- Gocciata colà nella notte, e al sorger dell’alba svanita. nimo, del genio poetico di quella stirpe, che avrebbe forse ispirato Leopardi, ove l’avesse conosciuto, non Sayyed Omar Ali Shah meno del canto dei poveri pastori vaganti nei deserti Sayyed Omar Ali Shah nacque nel 1922 in una antica dell’Asia. Qui riportiamo una quartina tradotta da Ga- famiglia afghana. Membro di una illustre famiglia di brieli che appare anche sul retro della copertina del suo volume: dal padre, il Sirdar Eqbal Ali Shah, e di portare questa Il bene e il male insiti nella umana natura, dottrinamaestri sufi,in Occidente. decise di Specialista proseguire di l’opera persiano intrapresa antico e appassionato di Khayyam, la traduzione di Omar non li attribuire alla volta celeste, ché nella vita del sennola gioia e il dolore che son nel fissato destino, quartine khayyamiane in Occidente. Nella prefazione la volta celeste è mille volte più impotente di te. delAli Shahsuo libro ha finalmente pubblicato rivelato nel 1999, il contenuto Omar Ali sufiShah delle co-

Alessandro Bausani Robaiyyat di Omar Khayyam ho cercato di presentare Alessandro Bausani (Roma, 29 maggio 1921 – Roma, mincia così: «Nel preparare questa traduzione delle- 1988) fu un orientalista e uno dei massimi studiosi vrapposizione, interpolazione e malinteso». italiani dell’Islam. Dal 1963 al 1985, Bausani insegnò un’edizioneEgli si basa “modello”,per questa liberatraduzione finalmente su un manoscritto da ogni so lingua e letteratura persiana all’Orientale di Napoli calligrafato delle Robaiyyat datato 1153, in possesso e poi Islamistica alla Scuola Orientale della Sapienza della sua famiglia. Omar Ali Shah ritiene che le Ro- di Roma. Tradusse, tra l’altro, le poesie di Moham- baiyyat furono scritte per i lettori che avevano una mad Eqbal Masih, Nezami, Gialal al-Din e Omar - Khayyam. Bausani conosceva molte lingue: oltre una tano interamente comprensibili solo se si possiede trentina fra quelle più importanti del mondo occiden- certa familiarità con la dottrina sufi, e che esse risul- tale e del mondo orientale e fu tra l’altro ideatore di mature semantiche e dell’abilità polemica del poeta persiano.qualche conoscenza Secondo Omar dei termini Ali Shah, tecnici molte sufi, traduzioni delle sfu in quartine khayyamiane a cura di Bausani viene pubbli- lingue europee, sono talmente piene di imprecisioni, catauna linguanel 1956. artificiale, Bausani il tradussemarcusco. 282 La quartinetraduzione diretta delle- che la spiritualità del poeta si è perduta. Egli polemiz- mente dal testo originale persiano e nel raccogliere le za soprattutto con Fitzgerald la cui traduzione è as- quartine, si è servito dei più antichi testi delle quarti- sai lontana dall’originale e lo critica perché sceglieva ne di Omar. Conoscendo profondamente il misticismo - iraniano, Bausani riesce a spiegare bene i termini e no con le proprie “intuizioni”. Omar Ali Shah riporta le espressioni meno chiare al lettore italiano. Ci sono sempre i significati che maggiormente si accordava

nel suo libro anche un’introduzione al sufismo per far- persianopoi diverse scrivendo riedizioni nell’introduzione: di tale versione. Bausani preferì ligione,conoscere né aluna lettore forma la di spiritualità culto, ma lodel considera poeta filosofo come rinunciare... ogni tipo alla di versificazioneverso è da noi dellelegato quartine a una determina del poeta- persiano. Egli non definisce il sufismo come una re via pratica che gli permette di conseguire un livello di fa quasi istintivamente pensare ad Ariosto o a Tasso, coscienzauna filosofia più di elevato, vita, il cui e di scopo essere è offrire in grado, all’uomo mediante una l’endecasillabo,ta tradizione di contenutispecie in traduzioni,europea, sì inconsciamenteche un’ottava ci questa coscienza sublimata, di comprendere più inti- ci riporta al nostro Moti-Omero degli anni scuola, e le mamente il suo rapporto con l’Essere Supremo. Nella infelici traduzioni del pur grande Italo Pizzi ci ricor- prefazione si legge anche: dano addirittura Metastasio o qualche madrigalista del Settecento. (Bausani, 1956) molti santi e saggi alla ricerca di una via armoniosa cheDai unisce tempi Oriente remoti eil Occidentedetto ‘ex Oriente con vantaggio lux’ ha reciproispirato- co. San Francesco d’Assisi discuteva con saggi del Kho- infedelissimaQuindi Bausani versione preferì di laFitzgerald. prosa ritmica, Comunque, come una già rasan, Ignazio di Lodola corrispondeva con Maestri fece Fulvia Faruffini nella sua traduzione della bella e quelle di Gabrieli e di Zazzaretta, pare utile perché un consigliere orientale. Durante l’infelice periodo nonnuova troppe traduzione sono le a quartine distanza comuni. di tempo Riportiamo così breve una da dellesufi in Crociate, Medio Oriente, Templari l’Imperatore e Ospitaliari Federico tenevano II riunio aveva- quartina tradotta da Bausani che appare anche sulla ni segrete con i Saraceni per impedire tragici eccessi copertina della edizione del 1979: da entrambe le parti. (Ali Shah, 1999) O cuore, fa’ conto d’avere tutte le cose del mondo, Omar Ali Shah ritiene che l’interpretazione delle Ro- Fa’ conto che tutto ti sia giardino delizioso di verde, baiyyat di Khayyam da parte degli studiosi occidenta- E tu su quell’erba verde fa’ conto d’essere rugiada li tenda a dimostrare che questo capolavoro poetico, 76 Gentes, anno III numero 3 - dicembre 2016 Visioni interdisciplinari

Pizzi I., Fiori d’Oriente, Milano, Editrice E. Trevisini, senso, irreligioso e critico nei confronti di Dio e per 1907. dimostralocon il suo profondocita questa messaggio quartina: sufi, era, in un certo Da Zevio M., Le quartine di Omar Khayyam, Verona, Decretando ogni ragione di vita o di morte, Libreria Editrice, 1907. custodendo quel logoro manto che chiamiamo Cielo, Chini M., Robaiyyat di Omar Khayyam secondo la le- dimmi, sono un peccatore? Non sei il mio Signore? zione di Edoardo Fitzgerald, Lanciano, Carabba, 1919 chi pecca allora, giacché Tu solo mi hai creato? (1 ed. 1907). Egli riporta inoltre alcuni esempi degli errori comu- Angeli D., Edward Fitzgerald, Quartine di Omar ni che i traduttori commettono nelle versioni della Khayyam poesia persiana e in questo caso nel tradurre le quar- 1910. tine di Khayyam. Omar Ali Shah ricorda che illustri , Bergamo,I Robaiyat Istituto di Omar Italiano Khayyam d’Arti, Napoli, Grafiche, Ric- ciardi, 1914. BoscoFaruffini A., F.,Conforto delle Quartine del Persiano Omar scrivevanomaestri sufi e quali parlavano Rumi, Hafez,nella lingua Sa’di, Giami,mistica Ferdousi e questo e Khayyam. Undici composizioni policrome incise Ghazali, che hanno lasciato libri di insegnamento sufi,- all’acquaforte da Alfonso Bosco, Torino, Edizioni d’ar- rituale, molto lontana dall’ubriachezza da alcolici che, te E. Celanza, 1914. secondosignifica chealcuni essi traduttori erano in unooccidentali, stato di Khayyamebbrezza racspi- - comandava. Egli sostiene che le interpretazioni errate di Khayyam Sofia A., Quaranta quartine di Omar Khayyam e cin abbiano un intento ostile, nascondendo il fatto che le queSpiritini sonetti M., di Poeti Henry del Wadswortmondo, Milano, Longfellow, Garzanti, tradotti 1939, Robaiyyat siano un manuale di insegnamento mistico, pp.da Aurelio 465-475. Sofia: Casa Editrice l’Ippogrifo, 1903. da ammirare anche per la bellezza della loro poesia, Gabrieli F., Le Robaiyyat di Omar Khayyam, Firenze, mentre, nello stesso tempo, esse trasmettono al letto- Sansoni, 1944. Riedizione Omar Khayyam, Quartine – Robaiyyat, Roma, Newton Compton, 1991. Prima Omar Ali Shah sceglie 111 quartine dal manoscrit- traduzione in italiano dal persiano contenente 307 tore alcunicalligrafato modi didatato sentire 1153. essenziali Nel tradurre del sufismo. in italiano, quartine. gli è stata di aiuto Amelia Jorio Stacy. Poi vi è stata la Zazzaretta A., Robaiyyat di Omar Khayyam, Roma, Si- revisione di Alessandro Boella e Antonella Galli. Leg- gnorelli Angelo, 1948. gendo la sua versione si nota come abbia cercato di Belli A.,Orfeo, il Tesoro della lirica universale, in Er- realizzare una traduzione il più possibile chiara in rante V. e Mariano E. (a cura di ), 6 ed., Firenze, Sanso- grado di far conoscere al lettore l’immensa profondità ni, 1974 (1 ed. 1949), pp. 262-265. Vivona N., Angoscia ed ebbrezza di Omar Khayyam, e di madrelingua persiana, la sua traduzione è molto Trapani, Tip. Editoriale Trapanese 1955. vicinadella spiritualità all’originale del e dalpoeta momento iraniano. che Essendo traduce un diret sufi- Bausani A., Omar Khayyam, Quartine (Robaiyyat), tamente da un manoscritto calligrafato riesce a pre- Torino, Einaudi, ed. 1956, 1963, 1973, 1979. sentare un lavoro fatto senza interpolazioni. Questa Constantini G., Omar Khayyam, Robaiyyat, Roma, versione, comunque, è fedele al linguaggio, al simbo- 1957. Riedizione Roma, Nuova Editrice Spada, 1990. Traduzione della edizione di Fitzgerald. gli scritti di Khayyam. Pascal P., Omar Khayyam, Robaiyyat, Torino, Borin- lismo e alla filosofia che distinguono particolarmente ghieri, 1960. Traduzione dal persiano con repertorio Cronologia dei saggi e delle traduzioni delle fonti ed ottimo apparato critico, contiene 453 italiane delle Robaiyyat di Khayyam quartine + 45 varianti. Pizzi I., Manuale di Letteratura Persiana, Milano, Ho- Previti R., Raccolta di poesie siciliane e italiane, Fer- epli, 1887, pp. 154-157 su Omar Khayyam e la tradu- rara, Messina, 1960. zione di cinque quartine dal persiano. Russo G., Omar Khayyam, Robaiyyat, Genova, Di Ste- Pizzi I., Storia della Poesia Persiana, Torino, Unione fano Edizione, 1966. Scarcia G., Storia della letteratura persiana in Pie- di 63 quartine. Nel II volume le pp. 241-244 e le pp. montese Angelo (a cura di), Milano, Fabbri, 1970, vol. 280-286Tipografico-Editrice, sono dedicate 1894. a Khayyam. Traduzione dal persiano I, pp. 91-92, traduzione dal persiano di 6 quartine. Rugarli V., Dodici quartine di Omar Khayyam, Bolo- Gasparini C., Omar Khayyam, Quartine, Roma, IBN, gna, Zanichelli, 1895. 1990. Gottardi V., Le quartine di Omar Khayyam, con prefa- Veneziani A. (a cura di), Omar Khayyam. Il deserto del zione di A. Crespi, Milano, Società Tip. Edir. Popolare, nulla, Roma, il Segnale, 1991. 1903. Hodson-Hirst G., Robaiyyat, Vimercate, La Spiga, 77 Visioni interdisciplinari Gentes, anno III numero 3 - dicembre 2016

1993. Hajdar H., Omar Khayyam, Quartine, Milano, BUR, 1997. Sayyed Omar Ali Shah (a cura di), The Robaiyyat of Omar Khayyam, Torino, Libreria Editrice Psiche, 1999. Revisione di Alessandro Boella e Antonella Galli. Zichini L. e Kuri N. G., Omar al Khayyam, Robaiyyat, Roma, Il Cigno Edizioni, 2002. Pasquini A. A., L’usignolo e la rosa. Quartine di Omar Khayyam, Quaderni islamici 25, Milano, Edizioni del Calamo. Saccone C., Il maestro sufi e la bella cristiana, vol. II, Roma, Carocci, 2005. Ricci G., Exergo: navigando intorno e oltre le quartine di Omar Khayyam, presentazione di Paola Ricci Kholu- si, Perugia, Midgard Editrice, 2007. G es

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