Spostamento di comuni dalla circoscrizione di tribunale di a quella di A.C. 2962 Dossier n° 231 - Elementi per la valutazione degli aspetti di legittimità costituzionale 21 settembre 2016

Informazioni sugli atti di riferimento A.C. 2962 Titolo: Modifiche alla tabella A allegata all'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, relative alle circoscrizioni dei tribunali di Perugia e di Terni, e alla tabella A allegata alla legge 21 novembre 1991, n. 374, relative a uffici del giudice di pace compresi nelle medesime circoscrizioni Iniziativa: Parlamentare Numero di articoli: 1 Commissione competente : II Giustizia Stato dell'iter: in corso di esame in sede referente

Contenuto La proposta di legge A.C. 2962 modifica le circoscrizioni di tribunale nella Corte d'appello di Perugia, spostando tre comuni umbri (Città della Pieve, e ) Città della dal tribunale di Terni al tribunale di Perugia. Vengono inoltre riviste le circoscrizioni Pieve, Paciano territoriali dei giudici di pace dei due circondari e viene dettata una disciplina transitoria. In e Piegaro... sede di attuazione della legge dovranno essere conseguentemente modificate le piante organiche degli uffici giudiziari coinvolti, senza maggiori oneri per il bilancio dello Stato.

A seguito della riforma della geografia giudiziaria del 2012 (che ha comportato la soppressione di 30 tribunali e 220 sezioni distaccate di tribunale), la Corte d'appello di Perugia comprende oggi 3 circondari di Tribunale, competenti sui seguenti comuni: Tribunale di Perugia - , , , , , Città di Castello, , , , , , , , Monte Santa Maria Tiberina, , , , Perugia, , , , , , , , Tribunale di - , , , , , , , , , , Giano dell', , , , , , , , , , , Sant'Anatolia di Narco, , , , Spoleto, , Trevi, , Tribunale di Terni - , , , Amelia, , , , , Calvi dell'Umbria, , , Città della Pieve, , , , Giove, , , , , , , Monteleone d', , Orvieto, , Paciano, , , Piegaro, , , , , , Terni. In Umbria la riforma ha infatti soppresso il tribunale di Orvieto, sotto la cui giurisdizione erano collocati i tre comuni interessati dall'odierno spostamento (Città della Pieve, Paciano e Piegaro), accorpandolo al tribunale di Terni. Il tribunale di Spoleto è "sopravvissuto" alla revisione della geografia giudiziaria in quanto, nonostante presentasse caratteristiche assolutamente incompatibili con gli standard per il mantenimento individuati dal Ministero della giustizia, e non avesse sede in un capoluogo di provincia, ha consentito di rispettare il principio di delega che prevede tre tribunali in ogni distretto di corte d'appello.

L'articolo 1, comma 1, della proposta di legge interviene sulla tabella A allegata ...dal tribunale all'ordinamento giudiziario (R.D. n. 12 del 1941) per modificare la geografia giudiziaria di Terni a quello nel distretto di Corte d'appello di Perugia. di Perugia Dal circondario di tribunale di Terni vengono eliminati i comuni di Città della Pieve, Paciano e Piegaro, che vengono contestualmente inseriti tra i comuni del circondario del Tribunale di Perugia. Il comma 2 interviene invece sulla tabella allegata alla legge istitutiva del giudice di pace Conseguenti (legge n. 374 del 1991), anch'essa oggetto di modifiche a seguito della riforma della modifiche ai geografia giudiziaria. circondari del giudice di pace Si ricorda che l'art. 3, comma 2, del decreto legislativo n. 156 del 2012 ha consentito agli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, di chiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace dei quali il ministero della giustizia prevedeva la soppressione. Il presupposto per ottenere il mantenimento dell'ufficio giudiziario è la disponibilità degli enti locali a farsi carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, nonché del fabbisogno del personale amministrativo. Il disegno originario di riforma degli uffici del giudice di pace in Umbria prevedeva solo 4 uffici: Perugia, Spoleto, Orvieto e Terni. Attualmente, invece, nel distretto di Corte d'appello di Perugia operano 10 uffici del giudice di pace. Evidentemente, dunque, 6 uffici (Castiglione del lago, Città di Castello, Foligno, Norcia, Todi, Città della Pieve) sono stati mantenuti in quanto gli enti locali interessati hanno deciso di farsi carico delle relative spese.

La proposta di legge: sposta il giudice di pace di Città della Pieve dal circondario di Terni a quello di Perugia. La modifica può dirsi conseguenziale allo spostamento di comuni dal circondario del Tribunale di Terni al circondario del tribunale di Perugia; cambia la denominazione dell'ufficio del giudice di pace di Città della Pieve in giudice di pace di Città della Pieve, Paciano e Piegaro; sposta i comuni di Montegabbione e Monteleone d'Orvieto dal giudice di pace di Città della Pieve a quello di Orvieto.

Di conseguenza: - l'attuale conformazione dell'ufficio del giudice di pace di Città della Pieve è frutto dell'attivazione, da parte dei comuni interessati, delle procedure consentite dal decreto legislativo n. 156 del 2012, di mantenimento dell'ufficio del giudice di pace: i comuni di Città della Pieve, Montegabbione, Monteleone d'Orvieto, Paciano e Piegaro hanno infatti chiesto e ottenuto dal Ministero della giustizia di sostenere i costi dell'erogazione del servizio nella sede di Città della Pieve; - con lo spostamento previsto dalla proposta di legge, i comuni di Montegabbione e Monteleone d'Orvieto verrebbero ricompresi nell'ambito delle competenze del giudice di pace di Orvieto, del quale non è stata mai prevista la soppressione, con conseguente esclusione di costi a loro carico: quindi, i costi di funzionamento dell'ufficio del giudice di pace di Città della Pieve, Paciano e Piegaro, dovranno essere sostenuti da 3 enti locali, in luogo degli attuali 5 che hanno preso parte alla procedura di attivazione.

Si ricorda che l'art. 3, comma 5, del decreto legislativo n. 156 del 2012 prevede che qualora l'ente locale richiedente non rispetti gli impegni relativi al personale amministrativo ed alle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi, per un periodo superiore ad un anno, il relativo ufficio del giudice di pace verrà conseguentemente soppresso.

Il comma 3 dell'articolo unico della proposta di legge prevede che le modifiche alle Disciplina circoscrizioni degli uffici giudiziari interessati non producano effetti rispetto ai procedimenti transitoria civili pendenti ed ai procedimenti penali nei quali sia stata esercitata l'azione penale al momento dell'entrata in vigore della legge. Gli spostamenti di competenza per territorio opereranno dunque, all'entrata in vigore della legge, solo per i nuovi procedimenti civili e per tutti i procedimenti penali nei quali il PM non abbia ancora esercitato l'azione penale.

I commi da 4 a 6 dell'articolo unico della proposta di legge dettano disposizioni di Disposizioni attuazione delle modifiche alla geografia giudiziaria, demandando: attuative ad un DM giustizia le modifiche alle piante organiche degli uffici giudiziari dei tribunali di Perugia e di Terni; ad un DPR, su proposta del Ministro della giustizia e sentito il CSM (in base all'art. 3 della legge n. 374 del 1991), le modifiche alle piante organiche degli uffici del giudice di pace interessati dalla riforma (giudici di pace di Città della Pieve e di Orvieto); ad un DM giustizia le modifiche alle piante organiche del personale amministrativo in servizio presso gli uffici del giudice di pace. In merito si ricorda che le valutazioni del Ministero potranno riguardare il solo ufficio del giudice di pace di Orvieto e non anche

2 quello di Città della Pieve, in quanto, negli uffici mantenuti a seguito di richiesta degli enti locali, rimane a carico dell'amministrazione giudiziaria unicamente la determinazione dell'organico del personale di magistratura onoraria entro i limiti della dotazione nazionale complessiva nonché la formazione del relativo personale amministrativo. Il fabbisogno di personale amministrativo è invece di competenza degli enti locali (cfr. art. 3, decreto legislativo n. 156 del 2012). Le disposizioni specificano che ogni modifica dovrà essere attuata nell'ambito delle Invarianza risorse umane disponibili a legislazione vigente e senza oneri per il bilancio dello Stato. finanziaria

Relazioni allegate o richieste La proposta di legge, di iniziativa parlamentare, è accompagnata dalla sola relazione illustrativa.

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite La proposta di legge è riconducibile alla materia "giurisdizione", di esclusiva competenza statale in base all'art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione.

Rispetto degli altri princìpi costituzionali La consolidata giurisprudenza costituzionale ha sempre escluso la violazione del principio costituzionale del giudice naturale precostituito per legge (art. 25, primo comma, Cost.) «quando la legge, sia pure con effetto anche sui processi in corso, modifica in generale i presupposti o i criteri in base ai quali deve essere individuato il giudice competente: in questo caso, infatti, lo spostamento della competenza dall'uno all'altro ufficio giudiziario non avviene in conseguenza di una deroga alla disciplina generale, che sia adottata in vista di una determinata o di determinate controversie, ma per effetto di un nuovo ordinamento - e, dunque, della designazione di un nuovo giudice "naturale" - che il legislatore, nell'esercizio del suo insindacabile potere di merito, sostituisce a quello vigente» (sentenza n. 56/1967; nello stesso sentenze nn. 72/1976, 207/1987, 269/1992, 149/1994, 201/1997, 152/2001, 63/2002 e 112/2002).

Attribuzione di poteri normativi Per l'attuazione di questa revisione delle circoscrizioni giudiziarie umbre la proposta di legge richiede l'intervento di due decreti del Ministro della Giustizia (per modificare le piante organiche degli uffici giudiziari dei tribunali di Perugia e di Terni e del personale amministrativo in servizio presso i giudici di pace interessati) e di un DPR, emanato su proposta del Ministro della giustizia e sentito il CSM (per modificare le piante organiche degli uffici del giudice di pace interessati).

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